Centri storici auto o pedoni? - Riforma.it
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Supplemento al n. 23 del 7 giugno 2019 di Riforma – L’Eco delle valli valdesi FREEPRESS GIUGNO 2019 NUMERO SEI reg. Trib. di Pinerolo n. 175/51. Resp. Luca Maria Negro. Poste italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB/CN Centri storici auto o pedoni? La situazione di Pinerolo e Saluzzo e altre esperienze di pedonalizzazione dei centri città fra i pro e i contro; una visione storica dell’evoluzione della questione La Fondazione Centro culturale valdese racconta il progetto centro-europeo delle Strade della Riforma di cui fanno parte Torre Pellice e le valli valdesi Il Giro d’Italia ha creato grandi entusiasmi al suo passaggio nel Pinerolese a fine maggio con la salita a Montoso: la storia degli ultimi da un punto di vista Il centro storico di Pinerolo – foto Riforma molto insolito Due pagine di approfondimento sulle ultime elezioni con l’analisi del voto nel territorio pedemontano e delle Valli, che ha rispecchiato quello regionale con alcune eccezioni e con il «testa a testa» fra Lega e Pd a Pinerolo
«La sera ci accompagna il pianto, la mattina viene la gioia» (Salmo 30, 5) Q Erika Tomassone è la sera del seppellimento di Gesù, dove tutto è uanto tempo passa tra la sera e la matti- finito: il sepolcro chiuso, guardie e discepole vigi- na? Una manciata di ore; così poche ore lano sulla morte. La mattina del giorno di Pasqua che non possiamo certo aspettarci un ro- tutto si trasforma: il sepolcro, le discepole, i disce- vesciamento della nostra situazione. La poli. La resurrezione di Gesù rovescia la prospet- Bibbia in molti testi promette una trasformazione tiva e la storia di quegli esseri umani riparte. Oggi in una manciata di ore? Aspettiamo dunque un l’esperienza più comune a tutti, di questa sera, è la RIUNIONE DI QUARTIERE miracolo nello spazio di una nottata? fine della vita che temiamo e che come sopravis- Non è proprio così. Parliamo della sera: una suti patiamo; anche a questo è promesso un nuovo Visibile e invisibile giornata pesante, poco promettente, porta con inizio, come diceva il pastore Bonhoeffer: la fine Alberto Corsani sé tristezza, sfiducia nel domani. A questa sera per me l’inizio. L’inizio di una vita in comunione Q uando si parla di presenza valdese, in un territorio circoscritto, ma al tempo stes- so vasto come le emozioni che suscita, si può umana, che non fa ben sperare per il mattino, è promesso un futuro di gioia. La mattina ti viene incontro la gioia. Ti puoi aspettare che Dio tra- con Dio, per chi resta il diritto di ricominciare a vivere. Nella nostra epoca abbiamo paura di tutto ciò che ci fa tristezza, tanto che cerchiamo a ogni sformi il tuo domani in gioia. Ti puoi aspettare costo di essere su di tono, o di farci forza chiudia- pensare a tanti aspetti, diversi fra loro. L’ultimo, che al dolore umano sia promessa gioia. Un testo mo le porte a tutto quello che ci avvicina troppo al reso evidente da una bella mostra dedicata alla così annuncia che dove gli orizzonti si chiudono, dolore emotivo. Per questo forse non aspettiamo cartografia nei secoli XVI-XVII (Torre Pellice, Dio li riapre. L’attesa dell’incontro con la gioia fa la gioia per la nostra vita. Per questo crediamo che Centro culturale valdese), è il fatto che la vita di sì che non veniamo abbattuti la sera del pianto. essere credenti significhi essere seri e tristi. fede di uomini e donne lontani nei secoli è pas- L’esempio più interessante di cui ci parla la Bibbia sata anche attraverso la loro visibilità, la loro concentrazione in un ambito geografico piccolo e ben definito. Per dire: una presenza religiosa “di un certo tipo” si trovò a essere registrata da una carta geografica. Ma come avrebbero visto, quelle persone, quei credenti del secolo XVII, la loro presenza in una rappresentazione visiva della loro presenza? Come un riconoscimento? Un’attestazione di fede? della loro tenacia? della volontà che ebbe Dio di salvarli dalle persecu- zioni? Oggi vediamo riconosciuti i nostri diritti (e ci mancherebbe!); vediamo riconosciuti gli interventi che i cristiani compiono a favore dei diseredati; siamo visibili anche tramite aspetti esteriori (il costume valdese, per esempio): ma questo fa parte del gioco, poiché siamo in questo mondo, e con questo mondo siamo chiamati a confrontarci. La chiesa valdese e la centrale a biomasse tra le proposte turistiche. L’impor- tante è tenere presente ciò che ci ha permesso di L’ultimo convoglio a Torre Pellice, 2012 attraversare i secoli: passando dall’evangelizza- zione all’assistenza, dall’alfabetizzazione alla Tornerà il treno fra Pinerolo e Torre Pellice? I politica... Ciò che ha mosso, e ancora muove i valdesi e le valdesi, è ciò che non si vede, ciò che l 16 maggio è stata aperta l’unica busta con l’u- a livello e rimesso in sesto l’impianto di bassa ten- alberga nei cuori ma anche nella ragione, ed nica offerta per l’affidamento per la ristruttu- sione che alimenta i vari segnalatori». Dai sei mesi è la certezza di essere chiamati a rispondere a razione delle linee ferroviarie del sistema me- ai due anni, i tempi previsti per i lavori ma molto una vocazione. Non è un sentimento visibile, tropolitano torinese che è andata a Trenitalia dipenderà dalla volontà «politica». «L’altro aspetto non si può fotografare. Ma le foto, come le carte in quanto l’altra concorrente (Rail.To) dopo un su cui si gioca molto dell’attrattiva della linea ri- geografiche, non avrebbero visto la luce senza primo interessamento si è defilata dalla gara. guarda il servizio offerto – aggiunge Chiaretta –: la vita di fede di uomini e donne che hanno Sembra quindi essere arrivato a un punto di da quanto è emerso si tratterà nuovamente di un risposto sì alla chiamata del loro Dio palesatosi svolta lo stallo in atto dal giugno 2012 della linea sistema misto: treni in alcune fasce orarie e bus ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice, sospesa assieme in altre». La stessa situazione di quando la linea in Gesù Cristo. RIUNIONE DI QUARTIERE ad altri rami considerati secchi dall’allora giunta è stata soppressa e mai veramente apprezzata dai La sera, nelle borgate delle valli valdesi, la riunione Cota. «La valutazione è ovviamente positiva – ci passeggeri. Inoltre bisognerà valutare la questione serve a discutere di Bibbia, storia, temi di attualità spiega a nome del Comitato Trenovivo Furio Chia- passaggi a livello: alcuni vanno eliminati perché retta – anche se emergono alcuni dubbi e alcune ormai inutilizzati e altri, come quello di corso To- perplessità. Sicuramente il nodo dei tempi è quello rino a Pinerolo, vanno rivisti per permettere un che ci preoccupa maggiormente in quanto la riat- più veloce deflusso del traffico che paralizza una tivazione passa prima attraverso i lavori che Rete parte di città quando le sbarre sono abbassate. Ferroviaria Italiana deve compiere lungo la linea. Vedremo se la volontà politica, con il cambio di In particolare vanno rimessi i binari nella stazione colore in Regione, rimarrà la stessa di metà mag- di Bricherasio, rimesse tutte le sbarre ai passaggi gio. Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi Redazione Eco delle Vall Valdesi Direttore: Supplemento realizzato in collaborazione Supplemento al n. 23 del 7 giugno 2019 recapito postale: Alberto Corsani (direttore@riforma.it) con Radio Beckwith Evangelica: Simone di Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi, Redazione centrale - Torino via Roma 9 - 10066 Torre Pellice (To) Direttore responsabile: Benech, Denis Caffarel, Leonora Camusso, registrazione del Tribunale di Torino via S. Pio V, 15 • 10125 Torino tel. 366/7457837 oppure 338/3766560 Luca Maria Negro Matteo Chiarenza, Matteo De Fazio, Daniela ex Tribunale di Pinerolo tel. 011/655278 e-mail: redazione.valli@riforma.it In redazione: Grill, Alessio Lerda, Marco Magnano, n. 175/51 (modifiche 6-12-99) fax 011/657542 Samuele Revel (coord. Eco delle Diego Meggiolaro, Claudio Petronella, Susanna e-mail: redazione.torino@riforma.it Valli), Marta D’Auria (coord. Centro-Sud), Ricci, Paolo Rovara, Matteo Scali. Stampa: Alma Tipografica srl - Villanova Claudio Geymonat (coord. newsletter Mondovì (CN) tel. 0174-698335 quotidiana), Gian Mario Gillio, Piervaldo Rostan, Sara Tourn. Editore: Edizioni Protestanti s.r.l. Grafica: Pietro Romeo via S. Pio V 15, 10125 Torino l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 2
NOTIZIE Per offrire un’accoglienza sempre migliore sono in corso alcuni lavori nei rifugi del Cai Uget Val Pellice in alta valle, che serviranno anche a mettere a norma le strutture Lavori nei rifugi alpini della val Pellice I rifugi si rifanno il look! In particolare, il Willy Jervis al Pra e il Barbara Lowrie nella Comba dei Carbonieri. Grazie a tre distinti bandi, due regionali e uno della Commis- sione nazionale rifugi del Cai e a fondi propri, in queste settimane si stanno adeguan- do le due strutture ricettive montane. Al Barbara i lavori riguardano la «vivibilità» interna, con l’aumento di comfort in particolare per quello che riguarda servizi igienici e posti letto. Più invadenti e visibili le opere al Jervis. Sono già terminati i lavori di ri- facimento del grande salone interno (un nuovo pavimento in pietra, isolamento delle pareti e nuovo rivestimento in perline di legno sempre alle pareti). Rispetto al passato è stata lasciata una parete con pietre a vista. Inoltre sono iniziati proprio in questi giorni i lavori per il rifacimento dei servizi esterni interrati, su cui verrà costruita ex-novo la scala antincendio, obbligatoria per avere l’agibilità e garantire la sicurezza in caso di in- cendio. Il rifugio si doterà quindi anche di un nuovo ingresso più spazioso e funzionale del precedente. Volley: Pinerolo si affida a Marchiaro S ono passati due mesi dalla meritata quanto sofferta salvezza ottenuta dall’Euro- spin Ford Sara Pinerolo che, al termine di una stagione caratterizzata da emo- zioni e rendimento altalenanti, si è guadagnata la permanenza in serie A2 per la stagione 2019-20. Dopo una stagione forse più travagliata di quel che ci si po- teva aspettare, la prima mossa per alzare l’asticella riguarda la guida tecnica: lunedì 27 maggio, nella sala stampa del Palazzetto dello Sport, è stato presentato il nuovo coach Michele Marchiaro, reduce da tre stagioni strepitose alla guida del Cus Torino. La pro- mozione in A2 e due stagioni di alto livello nella serie cadetta, che hanno portato le torinesi a un passo dalla finale play-off soltanto poche settimane fa, sono un biglietto da visita importante per un allenatore che non ha avuto dubbi nell’accettare la proposta di ereditare la panchina di Massimo Moglio. Per quanto riguarda Massimo Moglio, condottiero della storica promozione in A2 e di questa prima salvezza, continuerà a far parte della famiglia Union Volley con un ruolo di coordinatore del settore giovanile e di guida della formazione under 18. Le Conferenze distrettuali S e il Sinodo di fine agosto è il momento determinante per la democrazia delle chiese valdesi e metodiste, a giugno, ogni anno, si tiene un altro appuntamento importante per le chiese, in cui ci si confronta a livello locale e si attuano scelte e decisioni. Si tratta della Conferenza distrettuale. In Italia ci sono quattro Di- stretti (Valli valdesi, nord, centro e sud) a loro volta divisi in circuiti, che si ritrovano per due o tre giorni, prima del Sinodo. Se le chiese del Primo Distretto (quello delle Valli) ogni anno scelgono un luogo diverso per ritrovarsi, il secondo (Torino, Milano e tutto il nord Italia) si riunisce sempre a Torre Pellice, per una questione logistica (c’è la Foreste- ria, la Casa valdese…). Quest’anno primo e secondo condivideranno il fine settimana, quello del 15-16 giugno: Torre Pellice e Rorà le chiese ospitanti. Alle Conferenze distrettuali partecipano i ministri di culto e i delegati delle chiese (uno, due o tre a seconda della consistenza numerica della chiesa). Inoltre sono invitate le opere legate al mondo valdese (istituti di varia natura) e le varie commissioni. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 3
SOCIETÀ Alle ultime elezioni risultati grosso modo in linea con il resto della Regione. Sul sito riforma.it la possibilità di vedere nel dettaglio i voti dei Comuni del Pinerolese sia per le europee sia per le regionali; qui un approfondimento sui nuovi sindaci Lega vincitrice; nessun commissario I Samuele Revel Prali ha visto la lista Concretezza montanara al 37%). A Rorà Claudia Bertinat è prima cittadina risultati della tornata elettorale di domenica 26 di Andrea Domard vincere con un’affluenza alle con l’81% delle preferenze. Nettamente distanzia- maggio nel Pinerolese riflettono in larga parte urne del 66%. Confermato invece per il terzo man- to Roby Morel e affluenza poco oltre il 30%. C’era quelli delle altre zone del Piemonte. Analiz- dato Danilo Stefano Breusa a Pomaretto. L’unico molta attesa a Luserna San Giovanni, il centro zando alcuni aspetti emergono degli spunti candidato sindaco aveva espresso la disponibilità più grande della valle, dove il sindaco uscente Du- interessanti, con delle differenziazioni di voto fra a fare un passo indietro se non ci fosse stata un’al- ilio Canale era sfidato da Donato Marzano. Netta regionali ed europee. Discorso a parte invece per ta affluenza: oltre il 71% di votanti è sicuramente vittoria per Canale con quasi il 75% delle preferen- le elezioni comunali: nessuna lista di partito (al- un risultato di tutto rispetto. Nella vicina Perosa ze. A Bricherasio Simone Ballari doppia ampia- meno ufficialmente) ma soltanto liste civiche che Argentina Nadia Brunetto si è fermata invece al mente il concorrente Mauro Falco. si sono confrontate in molti municipi con lo spau- 66%. A Pinasca Roberto Rostagno della Lista del Tornando in val Chisone, a San Germano An- racchio del commissariamento. pino si è riconfermato primo cittadino (68%). Pra- drea Garrone (già sindaco a Pramollo) viene eletto rostino dà nuovamente fiducia a Fiorella Vaschetti con il 57% dei voti. Fermo al 43 Flavio Reynaud. Europee: paragonando il territorio delle valli di della lista Prarostino c’è e tu? che riesce a raggiun- Nella vicina Pramollo Renzo Costantin viene Pinerolo con quello della grande circoscrizione gere il 60% dei votanti. A San Secondo di Pinerolo confermato con il 78% delle preferenze; distaccato Italia Nord-Occidentale, il dato che emerge mag- per la seconda volta consecutiva Adriana Sadone Domenico Bergero (22%). Dall’altra parte del tor- giormente è quello della Lega che perde 6 punti si trova a correre senza avversari con percentuali rente Chisone a Villar Perosa Marco Ventre vin- percentuali rispetto alla circoscrizione; meglio Pd vicine a quelle di Prarostino. Altra donna sinda- ce per la seconda volta a mani basse (88%) mentre (+2) e La Sinistra (+3). In linea gli altri. La forbi- co a San Pietro Val Lemina: riconfermata Anna Giuseppe De Simone si ferma poco oltre il 10%. ce però aumenta maggiormente se confrontiamo Balangero (con percentuali di votanti sempre at- A Inverso Pinasca percentuali più vicine fra loro: la Provincia di Torino con la Circoscrizione. Dati torno al 60%). In val Pellice timori a Lusernetta e Luciano Bounous la spunta per 13 punti su An- invece in linea con il territorio nazionale: stessa Torre Pellice, dove era presente una sola lista. In drea Coucourde. Distacchi simili a Usseaux dove percentuale per la Lega; meno 2 punti per il Pd e quest’ultimo Comune ancora fiducia a Marco Co- Andrea Ferretti è stato riconfermato su Cristina un +6 per il Movimento 5 Stelle. gno (56%) mentre a Lusernetta il sindaco uscente Cappelletti. Tornando in val Germanasca a Salza Alex Maurino è stato riconfermato (alla scorsa di Pinerolo si era certi che avrebbe vinto un San- Regionali: il discorso è un poco diverso. Nei Co- tornata erano ben quattro i candidati…). martino: è stata la riconferma di Ezio su Sergio, muni in cui abbiamo analizzato il voto si è notato Rimanendo in val Pellice, ma passando ai Co- esattamente come cinque anni fa. Infine Perrero: come la coalizione di centro-destra, seppure ap- muni dove c’era «competizione», a Bobbio Pellice unico comune della zona con tre candidati alla poggiata dalla Lega che ha raccolto a livello eu- vince Mauro Vignola (77%) su Mario Boschi (23%). poltrona di primo cittadino. Percentuali di votan- ropeo molto favore crescendo in maniera espo- Bassa l’affluenza, appena il 27%. Più combattuto il ti non altissime (57%) che hanno premiato Laura nenziale rispetto alle ultime votazioni, non sia confronto a Villar Pellice dove Lilia Garnier vin- Richaud (55%) su Valdo Ghigo (34%) e Daniele Sa- riuscita a distaccare la coalizione di centro-sini- ce con appena 4 punti su Luca Bonjour (affluenza lengo (11%). stra se non di pochissimi punti percentuali. In al- cuni Comuni addirittura si è ribaltato il voto: Vil- lar Pellice, San Germano Chisone, Rorà e Luserna San Giovanni hanno votato un colore politico alle europee e quello opposto alle regionali. Un dato sicuramente interessante che si discosta da altre zone. In generale la Regione ha visto una netta prevalenza della lista di Alberto Cirio che stacca di 15 punti il rivale Sergio Chiamparino, che perde più di 10 punti dalle ultime elezioni. Incredibile l’ascesa della Lega che passa dal 7 al 37%, diven- tando il primo partito. Crolla invece il Movimento 5 Stelle: dal 21 al 13%. Comunali: si parte da Cumiana, unico comune in cui era presente una lista con le insegne di un partito (Lega, 16% dei voti) e che proveniva da una situazione alquanto travagliata con gli ultimi mesi di commissariamento causa le dimissioni del sin- daco e della Giunta comunale. A contendersi la poltrona ben cinque candidati, come nella torna- ta del 2014 (ma tutti volti nuovi). Eletto sindaco Roberto Costelli con il 46% dei voti. Meno volti nuovi a Roletto, Frossasco e Cantalupa dove vie- ne confermato il sindaco uscente: rispettivamen- te Cristiana Storello (unica candidata), Federico Comba (71% contro il 29% di Daniele Giuseppe Mauro Castellino) e Giustino Bello, vero «deca- no» essendo stato sindaco dal 1970 al 2004 e nuo- vamente dal 2009 a oggi (Luca Armando, lo sfi- dante, si è arreso al 44% delle preferenze). Nelle Valli, partendo dall’alta Germanasca, La sede del Comune di Prali – foto Wikipedia l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 4
SOCIETÀ La festa per il passaggio del Giro d’Italia sulle strade del Pinerolese e le fatiche dei ciclisti con uno sguardo particolare alla storia degli ultimi in quella Cuneo-Pinerolo ormai entrata nella leggenda, quando arrivare in fondo era una sfida all’ultima foratura In salita verso Montoso – foto Pietro Romeo La maglia nera U Claudio Geymonat le gomme, si nasconde nei fossi, nei pozzi, cam- ne nel 1952. Ma nel frattempo la maglia nera non n tempo la sfida era fra Luigi Malabroc- bia strada, sempre con un occhio all’orologio per esiste già più, eliminata perché troppi tentano di ca, «Luisin il cinese», e Sante Carollo, il non arrivare fuori tempo massimo, pena la squa- conquistarla. Oggi il mondo è cambiato, anche muratore prestato alla bici per un paio lifica. Ma quel Carollo va davvero troppo piano, in sella: l’ultimo posto se lo stanno giocando un d’anni. Il loro duello per la maglia nera accumula ritardi incredibili, la maglia nera non giapponese e un australiano; nel 2014 ha corso il del giro d’Italia 1949, proprio quello della mitica pare in discussione. Ultima tappa, Torino-Mon- Giro il primo ciclista africano e quest’anno per Cuneo-Pinerolo dominata da Coppi, infiamma i za: «il cinese» stupisce tutti e va in fuga ma poi la prima volta gareggia un rifugiato, ragazzo eri- tifosi, quasi quanto quello fra il Campionissimo sparisce. All’autodromo della città lombarda vin- treo fuggito in Svezia nel 2013, dove per 18 mesi e Gino Bartali. Perché allora l’ultimo posto vo- ce Corrieri su Ricci, terzo la maglia rosa Coppi. ha vissuto nascosto in casa di un amico per stu- leva dire soldi e premi in natura, in un tempo Carollo arriva nel gruppo. Ecco Malabrocca che diare la lingua e poter ottenere lo status di rifu- in cui solo i più bravi guadagnavano abbastanza ricompare e taglia il traguardo dopo 2 ore e 30 giato, cosa che è avvenuta nel 2015. Per tre mesi da vivere. Luisin arriva buon ultimo nel ’46 e nel minuti; l’ultimo posto sarebbe di nuovo suo, ma ha raccolto bottiglie vuote e le ha rivendute. Con ’47, mentre nel ’48 la sua squadra non viene invi- i giudici lo squalificano, esasperati dalle sceneg- il guadagno ha comprato una bici ed è tornato ad tata. L’anno successivo sulla sua strada incontra giate. Si saprà poi che aveva trovato ospitalità in allenarsi. C’era anche lui alla Cuneo-Pinerolo, 70 un Carneade alla sua prima e unica corsa rosa, una fattoria: pranzo, belle bevute, discussioni anni dopo il cinese e il muratore. Gli annali ricor- chiamato in extremis perché il grande Fiorenzo sulla pesca e sulla vita e poi via di nuovo in bici. deranno Coppi, e oggi Nibali o chissà chi altro. Magni ha l’influenza. La rabbia per lo smacco è tanta e Luisin non tor- Ma la fatica di chi arriva dietro, cioè dietro a tutti Per arrivare ultimo Malabrocca fora più volte nerà al Giro tranne che per una breve apparizio- gli altri, non può non strappare un applauso. L’uso delle erbe spontanee U Piervaldo Rostan casalinghi; e in alcuni casi utili a eliminare da fiori telle, da abbinare ai risotti o alle minestre, da in- n muretto a secco può offrire un tesoro: e ortaggi insetti dannosi come le dorifore delle pa- serire abbondante nelle frittate primaverili dalle erbe spontanee, magari anche curative o tate o i pidocchi dei fagiolini. molte erbe e anche adatta, se fatta macerare, per più semplicemente commestibili. La na- E dai nostri prati primaverili, fra le tante erbe produrre pozioni in grado di allontanare insetti tura è lì a offrirci un cibo o un ristoro che spontanee, grazie a una semplice passeggiata po- e anche per concimare determinate produzioni. non abbiamo coltivato ma che semplicemente fa tremmo raccogliere fiori e foglie di primule, foglie Unica controindicazione delle ortiche macerate parte di quell’insieme di erbe che specialmente in di achillea, fiori di trifoglio, foglie di piantaggine o l’odore non proprio soave del composto... primavera sono davvero una ricca compagnia per di silene prima che fiorisca ottima di gusto e vali- Sempre nei nostri prati di montagna potremo chi la sa apprezzare. Sono circa 800 le erbe spon- da come emolliente, le cime di luppolo: tutte erbe scovare la modesta ma utilissima poligala: alta tanee commestibili presenti nella nostra Regione; da provare in frittata. non più di 15 cm, fiore blu violaceo, si può trovare in realtà ne conosciamo l’uso di una quarantina al Per non parlare dei fiori e del legno di maggio- in piccoli areali nei prati e pascoli di mezza mon- massimo. Erbe più dolci, altre dall’inconfondibile ciondolo; si diceva un tempo di evitarne il legno tagna; se leggete il «bugiardino» di un qualsiasi sapore amarognolo, altre ancora caratterizzate da perché al contatto, se ci si portava le mani alla sciroppo per la tosse, la troverete fra gli ingredien- profumi intensi, quasi affabulatori. bocca, si rischiavano clamorosi problemi intesti- ti. Chi la conosce ha l’abitudine di raccoglierla e Provate a lasciare in auto per una notte un ramo nali; nello stesso tempo si usava realizzare i «tre- farla essiccare all’ombra: tornerà utile per tisane di acacia o di tiglio con i suoi fiori, un cesto di timo spoli» su cui far dormire le galline nel pollaio con invernali. serpillo, dei rametti di tanaceto; al mattino vi tro- i suoi rami: avrebbero tenuto lontano i pidocchi Oggi si chiama foraging, ovvero l’arte di racco- verete immersi in un’atmosfera del tutto speciale. dalle nostre galline. gliere erbe spontanee e di cibarsene; è anche una Piante commestibili, adatte a minestre, frittate, E che dire dell’ortica? Ottima con pastella di moda. Ma per molti di noi ha radici lontane nei risotti, certo, ma anche valide per produrre liquori uova e farina per realizzare piccole e invitanti frit- secoli. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 6
INCHIESTA/Centri storici e centri città: auto o pedoni? Sembra passato un secolo da quando piazza San Donato era piena di auto, oppure a Torino piazza San Carlo era un grande parcheggio... Piazza San Donato davanti al Duomo, un tempo parcheggio A piedi è meglio La prima pedonalizzazione di una parte di città porta come data addirittura il 1926, a Essen, in Germania. Oggi l’argomento è al centro di vivaci dibattiti, in periodo di elezioni oppure no: come sempre, favorevoli e contrari cercano di aprire o chiudere i centri al traffico veicolare. Ma gli studi portano verso una direzione: a piedi è meglio l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 7
INCHIESTA/Centri storici e centri città: auto o pedoni? Le due più grandi cittadine della zona (Pinerolo e Saluzzo) si confrontano da anni sui centri e sul loro futuro: Ztl, pedonalizzazioni, chiusure... Ztl: Pinerolo cambia faccia P Matteo Chiarenza dall’entrata in vigore è ancora presto per inerolo volta pagina: a partire dal tracciare un bilancio delle conseguenze. 25 aprile è entrato in vigore l’al- In questi giorni incontreremo l’ammini- largamento della Zona Traffico strazione per discutere di alcune soluzioni Centri storici a Limitato, secondo quanto stabili- per rendere meno traumatico questo pas- to dalla delibera di giunta del 18 maggio saggio». Ed è proprio sul tema del dialo- 2018. L’amministrazione guidata da Luca go che gli esercenti mostrano le maggio- misura d’uomo: Salvai ha volutamente lasciato passare ri rimostranze: «Avremmo preferito che questi mesi per permettere, a chi è sem- questa soluzione fosse costruita insieme e pre stato contrario a questa decisione, di non calata dall’alto – spiega Ferri – magari digerire la novità. L’allargamento riguarda soltanto via Duca degli Abruzzi e via Silvio cercando di trovare soluzioni intermedie ascoltando le esigenze di chi, nel centro l’esempio di Saluzzo P Pellico, ma di fatto impedisce l’accesso in storico, opera da anni». auto praticamente in tutto il centro stori- L’amministrazione, dal canto suo, difen- asseggiando per corso Italia a Saluzzo si fa fatica a co, sommandosi ai divieti già in vigore su de con forza la scelta, in linea con l’idea di immaginare che, poco più di dieci anni fa, questa numerose altre vie. L’orario della Ztl com- una città più a misura d’uomo. «L’allarga- potesse essere l’arteria principale del traffico citta- prenderà tutte le ore del giorno e della not- mento della Ztl – spiega il sindaco Salvai dino. La rivoluzione portata dalla pedonalizzazione te, tranne in via Trento, dove continuerà a – è soltanto un tassello di un progetto più di questa via e di quasi tutto il centro storico ha profonda- essere permesso il transito dalle 6 alle 12. ampio che vuole rendere Pinerolo una città mente cambiato non soltanto l’urbanistica della capitale del Non cambia nulla per i residenti e i com- più vivibile sia dai cittadini sia dai visitato- Marchesato, ma anche le abitudini e gli stili di vita degli mercianti già in possesso di permesso per ri. Dal canto nostro ci stiamo impegnando abitanti, trasformando quel tratto in un autentico centro il transito in Ztl. al massimo affinché il centro storico e le commerciale a cielo aperto e nel principale centro di aggre- Inevitabilmente perdurano le perplessi- attività presenti al suo interno possano es- gazione sociale della cittadina. tà di chi ha da sempre osteggiato questa sere rafforzate, e non indebolite, da questa La storia di questo cambiamento ha origine con i lavori decisione, in particolare i commercianti scelta. Presto sarà modificata la zona blu, resi possibili da un bando indetto dall’assessorato regionale della zona, che temono un’ulteriore con- poi sarà la volta della pista ciclabile, i cui al Commercio per la riqualificazione delle aree mercatali. trazione del loro volume d’affari legata lavori sono previsti nell’estate e, una volta Nel 2008 si erano conclusi i lavori in corso Italia, successiva- all’impossibilità di essere raggiunti co- scaduto il bando con l’Agenzia della Mo- mente si passò a piazza Garibaldi e piazza Cavour. In tutte modamente in auto, come spiega Leonar- bilità, anche il trasporto pubblico subirà queste zone l’asfalto venne sostituito da una pavimentazio- do Ferri di Cna commercio: «A un mese delle variazioni». ne in pietra di Luserna, preferita al più tipico ciottolato per questioni di comodità e di manutenzione. Inizialmente la viabilità fu modificata creando su corso Italia un senso uni- co di marcia, in seguito l’amministrazione allora guidata da Allemano optò per la pedonalizzazione. Non mancarono le proteste da parte di alcuni commercianti, che pure avevano beneficiato del bando attraverso un contributo per l’abbelli- mento delle vetrine e delle insegne. Negli anni si è assistito a un graduale turn-over delle attività commerciali, alcune del- le quali hanno scelto di trasferire altrove la propria sede in ragione di una contrazione dei ricavi, a dire il vero soltanto in parte imputabile al divieto d’accesso in automobile. Da allora il tema della pedonalizzazione è stato oggetto di dibattito a ogni tornata elettorale, compresa quella appe- na conclusa, che ha sempre visto trionfare i sostenitori di questa soluzione, come sottolineato dal riconfermato sin- daco Mauro Calderoni. «I miei avversari hanno più volte chiesto un referendum sulla pedonalizzazione, ma il fatto è che sul tema si è già votato due volte, nel 2009 e nel 2014, e anche in quest’ultima tornata la questione è stata al centro della campagna elettorale e i saluzzesi hanno espresso chia- ramente la loro volontà. Per noi si tratta di una scelta stra- tegica non solo per la valorizzazione dell’area commerciale, ma anche da un punto di vista ambientale e sociale». La rinuncia al traffico in corso Italia, tuttavia, ha creato qual- che problema di viabilità interna che ha dovuto subire delle variazioni non completamente risolutive. «La soluzione al problema sta nel completamento della Tangenziale Est, sul- la quale ci metteremo da subito al lavoro in concerto con la Regione», conclude Calderoni. [M.C.] l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 8
INCHIESTA/Centri storici e centri città: auto o pedoni? Torre Pellice con un processo graduale lungo decenni ha chiuso la via centrale del paese creando un’isola pedonale oggi molto amata Ambiente accogliente o accogliere l’ambiente? P Daniela Grill ga Bella, si sta costruendo un’asse centrale: ianificazione urbana fa rima con «Abbiamo voluto prolungare l’asse che si è evoluzione sociale e culturale del costruito dal centro e dall’isola pedonale territorio. La progettazione urbana verso le periferie, dandogli forza e valoriz- non è quindi solo l’esercizio di uno zandolo. L’idea è di collegare alcuni poli strumento amministrativo e organizzati- che attualmente sono sganciati, per incen- vo, ma ha la responsabilità di indirizzare tivare la vivibilità dello spazio sia a piedi la società e la vita delle persone in un verso sia per le auto. In particolare, abbiamo vo- o nell’altro. luto collegare il centro al polo scolastico e Le istituzioni pubbliche che si preoccupa- culturale di Torre Pellice e anche alla zona no delle situazioni abitative e di come strut- recentemente riqualificata di viale Dante. turare gli spazi, che siano in città o in piccoli Il mercato, altro esempio, è nel centro e Comuni di provincia, devono tenere in con- può piacere di più rispetto ad altri, perché siderazione molti fattori. Ambienti acco- ha dei valori aggiunti che sono facilmente glienti, miglioramento ecosostenibile, spazi riconoscibili». verdi, riqualificazione di quartieri, legami Basta il cartello centro per indicare dove tra centro e periferia, riutilizzo di locali e inizia una zona centrale? In alcuni casi no, piazze. Tutti interventi che valorizzano non o meglio, non è l’unico indicatore utile. Ci solo gli «spazi di vita», ma anche la coesio- sono alcuni accorgimenti, come il cambio ne sociale. Perché, se ci troviamo a nostro della pavimentazione, dell’illuminazione o agio in uno spazio, siamo portati a viverlo delle alberature, che ci possono far capire maggiormente, a frequentarlo, a tutelarlo, che stiamo entrando in un centro. Degli persino, con investimenti personali. indicatori che creano un ambiente, all’oc- Parliamo di questo tema, dell’aspetto chio, diverso ma fruibile allo stesso tempo «sociale» dell’urbanistica, con l’architet- sia da pedoni sia da auto. to Samuel Bella, consigliere comunale di Aggiunge Bella: «A Torino, per fare al- Altri esempi di Torre Pellice, che sottolinea l’importanza dell’argomento: «Lo spazio che ci circonda tri esempi, sono stati fatti interventi ur- banistici importanti in alcune zone, come pedonalizzazione incide molto sulla psicologia del cittadi- via Artom. La creazione di determinate no e sulla vivibilità dell’ambiente. Sembra “cornici architettoniche”, come nelle piaz- M scontato, ma non è così. A lungo termine, ze Castello o San Carlo, ha migliorato la olti altri centri hanno modificato in modo anche quindi, un investimento in questo settore vivibilità degli spazi, aumentato il flusso significativo il proprio nucleo più antico. Ov- può portare grandi benefici». turistico, stravolto il modo di vivere gli viamente per paesi molto piccoli pedonalizzare Non è detto che ci debba essere per ambienti». la via centrale è difficile, se non impossibile per forza solo un unico fulcro centrale, in un Insomma: cambiamenti a catena, anche motivi di circolazione, ma alcune esperienze sono partite. centro urbano. A Torre Pellice, come spie- nel settore dell’urbanistica. Torre Pellice forse è il caso più eclatante: l’intera via cen- trale, pedonalizzata da diversi decenni, un tempo era per- corsa anche dai bus di linea. Oggi è un’apprezzata isola pe- donale, su cui si affacciano numerosi esercizi commerciali e in cui si svolgono molte iniziative culturali e ricreative. Villar e Bobbio Pellice, così come Perrero e Pomaretto, hanno proceduto a ripavimentare e rivedere la zona centra- le senza troppe chiusure al traffico (in alcuni casi sono stati posizionati dei sensi unici). Luserna San Giovanni è l’ultimo Comune che ha inve- stito nel proprio centro, gli Airali e in particolare piazza Partigiani. Da anni al centro di grandi dibattiti (si pensava addirittura a un parcheggio interrato, stile piazza San Carlo a Torino) ci si è poi «accontentati», viste le risorse limitate, di sistemare la piazza e creare un’area pedonale di fronte ai portici del municipio, chiudendo di fatto via Roma al traf- fico. Ogni centro (come San Germano, Rorà e altri) ha cercato negli anni di rivalorizzarsi, mentre permangono ancora dei nodi importanti quali a esempio l’attraversamento di Pe- rosa Argentina, non coinvolta nelle «opere olimpiche» che hanno dato una nuova viabilità alla val Chisone, e che ren- dono meno vivibile il centro città. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 9
CULTURA I luoghi carichi di storia delle valli valdesi inseriti in un grande progetto europeo dedicato alle «Strade della Riforma»: un nuovo ambito in cui sviluppare turismo e accoglienza Bergamo, Guardia Piemontese e Torre nelle «Strade della Riforma» ALTROVE QUI È Addio a Lonceny Samuele Revel probabile che fra qualche d’Europa come itinerario culturale. «Nei vari incontri naturalmente ho L onceny era arrivato a Pinerolo nel 2016 e vi ha vissuto fino al 16 maggio settimana, passeggiando per alcuni luoghi significativi per la storia valdese, vi im- fatto presente come la storia della Riforma non sia solo quella lutera- na, ma ci siano molte sensibilità al 2019, giorno in cui è morto. battiate in nuove targhe che iden- suo interno (dai calvinisti ai valdesi tificano il luogo e lo inseriscono in agli eredi degli hussiti) e che ancora Non abbiamo intenzione di un contesto più ampio, quello del- oggi sia in continua evoluzione. Sul commentare l’accaduto, in quanto non le «Strade della Riforma» (da non territorio italiano abbiamo tre gran- possiamo dare risposte che non abbiamo. confondersi con «Le strade degli di centri di interesse al momento: La nostra intenzione invece è di dedicare ugonotti e dei valdesi»). «Il proget- Torre Pellice e le Valli, Bergamo dello spazio al ricordo di Lonceny e di to nasce da una costola della chiesa e Guardia Piemontese. Per avere essere in qualche modo di conforto a coloro luterana in Turingia che si occupa maggiori informazioni si può visi- che l’hanno conosciuto. di turismo – ci spiega Davide Rosso, tare il sito www.reformationroutes. Lonceny, 22 anni, veniva dalla Guinea. direttore della Fondazione Centro eu». Oltre alle targhe che verranno Giovane, come molti dei suoi compagni di culturale valdese di Torre Pellice, affisse in luoghi significativi ci sono uno degli attori italiani del proget- anche altri aspetti da conoscere. In Europa ci sono an- viaggio. L’abbiamo incontrato per la prima to – nel 2017. Da quel momento di «Dopo gli incontri con i vari enti del che altre nazioni che volta quando è stato inserito in uno dei strada ne è stata fatta molta, anche territorio è stato creato un portale, hanno avuto un ruolo progetti di accoglienza per richiedenti asilo se non sono mancati gli intoppi. del materiale informativo ecc. e il 22 fondamentale nella e rifugiati gestiti dalla Diaconia valdese, a Riforma (Francia etc.) Quello più grande riguarda l’as- giugno ci sarà l’inaugurazione, nei ma non sono inserite Pinerolo. Quel periodo è durato circa due senza di alcuni stati europei assai vari luoghi, di questo itinerario che in questo proget- anni, un tempo abbastanza standard per rilevanti all’interno della Riforma collega idealmente mezza Europa. to che riguardava un progetto di accoglienza, che è composto ,come Francia e Svizzera. Questo è A Torre Pellice, al Centro cultura- interventi su Stati dovuto al fatto che il progetto è sta- le, taglieremo il nastro del nuovo dell’Europa centrale. principalmente di corsi di italiano, forma- zioni e pratiche burocratiche per chiedere i to finanziato da fondi europei Inter- infopoint interattivo che attraverso reg Central Europe che comprende un grande touch screen permetterà documenti per rimanere in Italia. solo alcuni Stati o parti di essi». Il al visitatore di avere informazio- Durante i due anni in accoglienza Centro è stato contattato attraverso ni sugli altri luoghi». Si prospetta si era mantenuto impegnato con vari il partner italiano del progetto (fon- quindi uno scambio di conoscenze lavoretti, svolgendo prima le pulizie negli dazione Links) e ha partecipato at- fra Germania, Polonia, Repubblica uffici della Diaconia e poi un tirocinio tivamente all’organizzazione di vari Ceca, Ungheria, Slovenia, Austria presso il Veloce Club di Pinerolo. momenti di incontro con la stesura e Italia, queste le nazioni coinvolte Tenersi occupati aiuta a superare dello statuto che ha portato al rico- nel progetto. l’angoscia dell’attesa: quella della Com- noscimento da parte del Consiglio missione territoriale, dove viene presa in Giovani pronti per il «Rimpatrio» L considerazione la domanda di protezione internazionale e che determina la sorte e strade degli ugonotti e dei valdesi sono or- dei migranti che giungono in Italia. L’esi- mai una solida realtà, nel 2013 hanno ricevu- to positivo era infine giunto e con esso il to il riconoscimento dal Consiglio Europeo. desiderato permesso di soggiorno. A ogni «Una realtà in continua espansione. In Fran- modo Lonceny non aveva perso tempo, e cia si sono ampliate nella zona di Mérindol, tragi- già da qualche mese lavorava come ope- camente nota per il massacro dei valdesi – ci spiega raio presso la fabbrica LaMet di None. Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro A quel punto un ciclo si è concluso culturale valdese – mentre qui nelle Valli abbia- mo pensato di concludere l’anello che al momento e le nostre strade si sono divise: grazie comprende Rimpatrio (il primo a essere percorso al suo impiego in breve tempo è stato e tracciato) ed Esilio. Per offrire un percorso chiu- economicamente autonomo ed è uscito so, abbiamo in mente di tracciare un percorso che dal progetto, sistemandosi in un alloggio da Bobbio Pellice arriverà a Villafranca Piemonte, in affitto a Pinerolo. Una serie di tappe sulle tracce dei rastrellamenti dei valdesi pre-esilio. positive, almeno viste dall’esterno. Un Da Villafranca poi vennero imbarcati e portati lun- percorso lineare, di cui apprendiamo go il Po nelle prigioni più lontane. Il camminato- con sgomento la brusca interruzione. re troverà però a Villafranca il percorso dell’Esilio Addolorati, ci stringiamo nella perdita che potrà seguire fino a dove vorrà, valutando che in valle di Susa si incrocia il Rimpatrio che ripor- e salutiamo Lonceny. ta a Bobbio…». E quest’estate, all’inizio di agosto, il Lo staff dell’accoglienza migranti Gruppo Giovani della chiesa valdese di Pinerolo ri- Pinerolo e Valli percorrerà il Rimpatrio dopo la positiva esperienza dell’anno scorso con l’Esilio. Il tutto accompagnato ALTROVE QUI da un pezzo teatrale che i giovani proporranno lun- La rubrica curata dal Servizio Migranti della Diaconia Valdese go il percorso per sensibilizzare le persone sull’ar- gomento». [S.R.] l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 11
CULTURA Un album che fotografa la situazione del nostro paese, mescolando due generi musicali molto diversi fra loro: In tempo reale trova il giusto equilibrio e apre nuove vie musicali Né classica né reggae: Africa e Architorti sfidano i cliché e vincono ABITARE I SECOLI G Denis Caffarel li archi e il reggae. A li- zione musicale. Non si tratta di una zie alla bravura e all’esperienza di Bambini rapiti vello di arrangiamento, mera operazione di riadattamento Architorti e Africa Unite, all’in- Claudio Pasquet forse, non è una soluzione così inedita, ma a livello di struttura, di anima, e soprattutto o di arrangiamento classico di pezzi reggae o, al contrario, di ag- giunta di cantato a un tappeto tra- terno di In Tempo Reale ogni tas- sello si trova dove dovrebbe essere. In sostanza, quindi, all’interno di U n paese limitrofo alle Valli valdesi ha avuto la pensata di creare una di ambientazione e composizione dizionale di archi; in questo caso questo concept che indaga il rap- maschera popolare chiamata la «bella creativa, il nuovo lavoro di Africa siamo di fronte a un progetto che porto tra l’uomo e i social, siamo Unite e Architorti è davvero origi- nasce con l’intenzione di utilizza- di fronte a una sorta di spettacolo valdesina» rifacendosi a una leggenda nale, ispirato, evocativo. L’aspetto re il suono e le parole per costruire teatrale, di opera moderna che fa di un giovane nobile del paese che si più particolare dell’unire il suono un mondo musicale originale, con delle sue due vigorosissime radici sarebbe innamorato di una giovane inevitabilmente classico degli ar- una sua individualità, senza striz- tradizionali un punto di forza per valdese che era stata rapita. Ora non chi con quello tradizionalmente zare l’occhio a nessun ascoltatore dare vita a una rigogliosa fioritura sappiamo molto di questo fatto in sé, ma ritmato e giovane del reggae è che, in particolare, ma chiedendo solo di suono che sa incuriosire, sa cat- che i bambini, le bambine, i giovani e insieme, sono davvero qualcosa di di ascoltare, e basta. Nessuno pre- turare, ma soprattutto sa raccon- le giovani valdesi delle Valli venissero diverso, con una personalità pro- varica, nessuno emerge sopra gli tare il nostro presente come forse rapiti per poter essere istruiti dagli istituti pria. La musica classica e il reggae altri. Ogni elemento ha un ruolo musica classica e reggae, separata- cattolici è un fatto tragicamente vero. hanno due pubblici decisamente e un significato ben precisi, e gra- mente, non riuscirebbero a fare. lontani, che probabilmente non si Tanto vero che venne istituito un ospizio incrocerebbero mai nemmeno per dei catecumeni valdesi, prima a Torino sbaglio. E sono due pubblici parti- e poi a Pinerolo (ultima sede l’attuale colari, molto legati a una serie di palazzo Vittone). Lì venivano rinchiusi etichette e di idee stilistiche preci- e poi venduti come servi o serve (leggi se, che con questo In Tempo Reale schiavi!), tanto che nel ’700, prima della finiscono inevitabilmente per per- mai abbastanza lodata rivoluzione dere ogni significato, e arrivare an- francese, c’era fra le famiglie nobili che a chi non ha mai ascoltato né piemontesi il vezzo di esibire un «piccolo il reggae né la musica classica, de- finendo effettivamente un nuovo barbetto» come valletto sulla carrozza. modo di intendere la contamina- Tale abuso è andato avanti per almeno trecento anni, dal ’500 ai primi dell’800 e ne abbiamo tantissime prove, a Torino venne addirittura rapita, e mai restitu- Tutte le difficoltà nel prevedere i temporali estivi ita, la figlia di un diplomatico olandese protestante. Si pensi inoltre che solo du- È ormai ufficial- mente iniziata la stagione dei probabilmente anche grandinigena, e l’estrema localizzazione dell’evento, capace di coinvolgere probabilmente rio anche più ampie, dove a pochi chilometri di distanza si può passare da intense precipitazioni a sole rante la tragedia della guerra scatenata contro i Valdesi nel 1686 vennero fatti sparire almeno 400 minori, mai ricon- temporali e con essa solo un paio di quartieri della città pieno. A voler essere di manica larga segnati ai loro parenti, e, l’anno dopo, aumentano a livel- lasciando tutto il resto del territorio potremmo comunque dire che una nel tragico esilio forzato verso la Svizze- lo esponenziale le cittadino all’asciutto. previsione di «temporali su Torino» ra, altri bambini vennero strappati ai difficoltà di elaborare Queste situazioni sono impossibili sarebbe da considerare comunque loro genitori dai contadini della Savoia previsioni meteorologiche corrette. da prevedere nel dettaglio perché al valida e corretta, ma sicuramente per utilizzarli come garzoni nelle fatto- Quando si ha a che fare con l’in- momento non esistono modelli di non precisa! rie. Nelle Valli sono nate anche alcune stabilità atmosferica risulta infatti previsione con una definizione così leggende e canti sui pochissimi ragazzi molto complesso, sia per i centri di alta da individuare precipitazioni che riuscirono a fuggire dalla prigionia e calcolo che elaborano i modelli pre- così delimitate. L’elaborazione di tornare a casa loro. visionali sia per i meteorologi, poter questi modelli si basa infatti su una Sulla base di questi fatti mi auguro che identificare accuratamente quale suddivisione a scacchiera del terri- quel paese, Garzigliana, oltre a creare sarà l’evoluzione dei possibili tempo- torio, con il lato dei quadrati che ne maschere sulla base di tragiche vicende rali e dove colpiranno. compongono la griglia che varia a che possiamo solo immaginare quanto Guardate a esempio questa foto seconda del modello. Al momento dolore abbiano creato, organizzi anche area scattata sul cielo di Torino. Il le maggiori definizioni arrivano ad qualche incontro storico o qualche dibatti- fenomeno fotografato, che nel gergo avere 1,5/2 km di dimensione e di to per scoprire o riscoprire la storia valde- quotidiano potremmo definire un conseguenza un rovescio di poche se, che non serve solo per il carnevale! semplice diluvio, nubifragio o «bom- centinaia di metri di larghezza dif- ABITARE I SECOLI ba d’acqua» (termine che va molto ficilmente viene individuato, soprat- Pagine di storia nelle valli valdesi di moda ma scientificamente inesi- tutto se cade al centro del quadrato e nel Pinerolese stente) ha in realtà il nome specifico e non sui punti di calcolo (gli incroci *Claudio Pasquet Pastore valdese di «microburst». Le caratteristiche delle linee). che più impressionano sono l’inten- La problematica va poi ovvia- foto Meteo Reporter Storm - Facebook sità della precipitazione in corso, mente estesa a porzioni di territo- l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 12
CULTURA È stato un Salone del Libro che ha suscitato un grande dibattito quello del maggio scorso a Lingotto Fiere. L’editrice Claudiana ci racconta come è andato e quali sono le novità Editrice Claudiana: una finestra aperta sul mondo protestante A Debora Michelin Salomon nche quest’anno Clau- simo nostro fratello, che affronta bia ha (quasi) sempre ragione MIRALH/SPECCHIO diana ha partecipato al il tema della schiavitù non sol- organizzata da Claudiana con la Salone del Libro di To- tanto di Onesimo – lo schiavo partecipazione dell’autore Gioe- 1949- 2019 rino, con uno stand più che sta al centro della lettera di le Dix. grande rispetto agli anni passati Paolo a Filemone –, ma anche Per la prima volta hanno fatto Valeria Tron che ha permesso di consolidare alcune collaborazioni e di ini- ziarne di nuove. Tra le conferme degli schiavi africani condotti a forza nel continente americano e qui costretti a subire condizio- la loro apparizione al Salone an- che i «SET», che hanno goduto di una buona accoglienza e sono L a commemorazione del Grande Torino che in tanti avete ricordato a la casa editrice bresciana Mor- ni disumane e disumanizzan- stati molto apprezzati. Si tratta inizio maggio, mi riporta celliana, nuovamente presente a ti. Sempre per il Salone è usci- della possibilità, per chi intende Torino nello stand Claudiana, e to il romanzo storico di Bruna acquistare un’opera completa in inevitabilmente all’infanzia. la postazione di Radio Beckwith Peyrot Prigioniere della Torre, più volumi, di usufruire di uno Mio zio Ferruccio aveva una venerazio- evangelica che ha trasmesso live le cui protagoniste sono le ugo- sconto rispetto all’acquisto dei ne per il Torino. dal Lingotto durante i giorni del notte francesi imprigionate nella singoli volumi. Nella sua tavernetta, consegnate alla Salone. Per il primo anno è stato Torre di Costanza in seguito alla Un Salone che si conclude con custodia del tempo, campeggiano ancora presente anche l’Otto per Mille revoca dell’Editto di Nantes, una un bilancio positivo in termi- oggi le grandi formazioni del Toro, da valdese, con un banco di materia- battaglia fatta di tenace resisten- ni di vendite, ricco di novità, di quel tragico incidente in poi, una accan- le informativo. za che contribuì all’affermarsi iniziative e di arricchenti colla- to all’altra, come reliquie. Numerosi i visitatori dello dei valori della tolleranza e del- borazioni che speriamo possano Mio zio era un uomo buono, operoso. stand, molti dei quali interessa- la libertà di coscienza. Grande continuare a portare i loro frutti ti a scoprire o ad approfondire interesse è stato dimostrato dal anche nel futuro. Un uomo forte come certi alberi che la conoscenza della realtà pro- pubblico anche per il volume Le sembrano sostenere il bosco da soli. Si testante italiana, confermando interdizioni del duce. Le leggi fermava soltanto per le partite e le adu- l’importanza della presenza al razziali in Italia di Alberto Ca- nate degli alpini. La cucina silenziosa e Salone di Claudiana non sola- vaglion e Gian Paolo Romagnani, lui a capotavola, con il telecomando vi- mente come punto vendita del- che propone documenti e testi- cino alla mano destra e un respiro ogni le pubblicazioni dell’editrice ma monianze a partire dall’autunno tanto, un pugno sul tavolo, un sorriso o anche come finestra aperta sul 1938, quando il governo fascista un’ovazione in caso di goal. E dire che mondo protestante. emanò i primi provvedimenti di io a calcio ci giocavo ogni giorno, ma Diverse le novità arrivate fre- legge per la «difesa della razza». sche di stampa in occasione del Nel volume sono contenuti testi non tifavo nessuno. Eppure mio zio, il Salone, dall’anteprima di Sulla di legge, manifesti, discorsi – tra suo entusiasmo e la sua grande passione dannata terra!, nuovo volume cui in primis quelli di Musso- per quella squadra, hanno alimentato in di Francesco Piobbichi dedicato lini e Pio XI – nonché scritti di me una sorta di preferenza. Un giorno, allo sciopero di Nardò, organiz- Croce, Salvemini, Nitti, Venturi, seduti fuori e guardando la valle di zato da lavoratori migranti nelle Lussu e Luzzatto. sotto, mi raccontò la tragedia del Grande campagne pugliesi nell’estate del Molto partecipata è stata an- Torino: «La più forte squadra di tutti i 2011, all’importante studio One- che la presentazione di La Bib- tempi...» diceva lui, commosso. E me la raccontò con tale trasporto che rimase impressa nella mia memoria bambina come una leggenda. Quando vedo l’im- magine del Grande Torino, non posso non pensare a mio zio, alla sua maglia granata, al suo cappellino e al suo viso sorridente quando si vinceva con onore. Ci metto anche lui, accanto a Baciga- lupo, Castigliano, Gabetto e compagni. Perché quello spirito combattivo e tenace che raccontava, l’ho rivisto in lui tanti anni dopo. E poi, diciamolo, per dire «Forza Toro!» dopo le partite, mi metteva in mano 1000 lire per il gelato. Si era davvero compagni, con un gelato in una mano, nell’altra la sciarpa del Toro e il sorriso bello di mio zio. MIRALH/SPECCHIO In lingua occitana «specchio» si dice «miralh» *Valeria Tron Artigiana e cantautrice della val Germanasca l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 13
CULTURA Seconda edizione di Torre Pellice «Città europea della Riforma» inserita nella due giorni di festa del Centro culturale valdese: molte le attività proposte in via Beckwith e non solo La Fondazione Centro culturale valdese apre le sue porte L ’appuntamento con la seconda edizione naugurazione ufficiale della giornata (sono rica del libro e la famiglia Perrachino, tipografi di Torre Pellice «Città europea della Ri- previsti interventi oltre che del direttore della a Luserna San Giovanni, con la possibilità di forma» e della dodicesima edizione del Fondazione Davide Rosso, anche del sindaco vedere i libri antichi e preziosi della Bibliote- Centro culturale valdese a porte aperte di Torre Pellice) e quindi, alle 12, la manife- ca valdese. L’Ufficio Beni culturali della Tavola è prevista per il 22 e 23 giugno. stazione si sposterà alla Civica Galleria d’Arte valdese presenterà invece, a cura di Ilaria Giu- La due giorni torrese, che si aprirà alle 14,30 «Filippo Scroppo» dove vi sarà la presentazio- liano, storica dell’arte, il «Viaggio di una cata- di sabato 22 e terminerà alle 18 di domenica ne di un’anteprima della mostra per i 70 anni logatrice nelle Valli valdesi», e l’Archivio foto- 23, come già lo scorso anno coinvolge nell’or- dall’avvio delle mostre di arte contemporanea grafico valdese «Dalla famiglia alla Storia» a ganizzazione, oltre alla Fondazione Centro a Torre Pellice, 60 dagli «Autunni pittorici» (la cura di Elena Testa, responsabile dell’Archivio culturale valdese, animatrice dell’iniziativa, mostra poi nella sua interezza sarà allestita alla nazionale Cinema d’impresa, nel quadro del anche il Comune di Torre Pellice, l’associazio- Galleria e alla Fondazione Ccv in luglio e ago- progetto «Mi Ricordo». ne Musicainsieme, la Chiesa valdese torrese, la sto). Seguirà aperitivo. Infine, come da tradizione dalle 9 alle 18 sa- Proloco, le Strade della Riforma. Ma il 23 è anche la giornata in cui, come nei ranno presenti nel giardino e su via Beckwith La manifestazione si aprirà entrando subito passati 12 anni, la Fondazione permetterà la li- banchi libri ed esposizioni di artigianato loca- nel vivo e parlando del progetto internazionale bera visita ai propri locali offrendo attività e le. «Le Strade europee della Riforma» (di cui par- presentazioni. Il programma prevede dalle 9 liamo approfonditamente a pagina 6) sia con alle 18 la possibilità di visitare liberamente il interventi di Davide Rosso, membro del comi- Museo valdese, storico ed etnografico, la mo- tato di gestione dell’associazione delle Stra- stra cartografica realizzata dalla Fondazione de della Riforma, sia di Stefano Fraire e Luca in collaborazione con il parco Alpi Cozie e la Scolfaro di Links e del Gal Escartons e Valli Società di studi valdesi dal titolo «Dal Mon- Valdesi, sia attraverso l’inaugurazione dell’in- viso al Moncenisio. Cartografia a stampa dal fopoint su Le Strade della Riforma. XVI al XVIII secolo», e l’esposizione a cura Alla sera del 22 poi, alle 21 al tempio valdese del Museo regionale dell’emigrazione «Beppo di Torre Pellice «Salmi e chansons, poesia in Levi: migrante forzato per motivi di razza». armonia» concerto del Coro polifonico Turba Dalle 14,30, per chi vorrà, sarà possibile an- Concinens organizzato dall’associazione Musi- che approfittare delle guide al nuovo museo cainsieme – Scuola Intercomunale di Musica storico valdese e sono previste visite guidate al della val Pellice che anche quest’anno parte- deposito museale e alla collezione archeologi- cipa alla manifestazione. Il concerto si inse- ca, queste ultime a cura del gruppo di ricerca risce tra l’altro anche nella rassegna «Samedi del Ce.S.m.a.p. di Pinerolo. et dimanche avec le français, la musique et le Alla Biblioteca valdese si terrà la «Conver- chant» ed è a ingresso libero. sazione e laboratorio su storia e tecniche del Domenica 23 giugno vi sarà alle 11,30 l’i- libro a stampa» a cura di Mara Mincione, sto- Che cosa sono le nuvole?/La relatività generale 2 Daniele Gardiol Nel cortometraggio Che cosa sono le 9 maggio 1919, Isole di Sao missione: misurare in modo preci- sia scientifico sia filosofico-teologi- nuvole? di Pier Paolo Pasolini (1967), Totò Tomé e Principe. Un’équipe so lo spostamento apparente delle co. e Ninetto Davoli, due marionette gettate via dal teatrino dove lavoravano, distesi in di astronomi, capitanati da stelle in prossimità del Sole, previsto La misura che attende i nostri una discarica guardano in alto. A Ninet- Frank Dyson e Arthur Ed- dalla nuova teoria di quel bizzarro astronomi è difficile: lo spostamento to, che chiede che cosa siano quelle cose dington, sta aspettando la prevista tedesco pubblicata appena quattro previsto è a stento di 2 secondi d’arco. lassù nel cielo, Totò risponde: «Le nuvole... eclissi solare. Per ridurre il rischio anni prima. La Relatività Genera- Per misurarli bisogna essere in grado ah, straziante, meravigliosa bellezza del di brutto tempo, una seconda spedi- le di Einstein (letteralmente: Una di distinguere i bordi di una moneta creato». Daniele Gardiol, ogni due mesi in questa pagina, per guardare con rinnovato zione è partita alla volta della città Roccia) si candidava a migliorare la da 1 euro alla distanza di 2 chilometri stupore ciò che ci circonda. brasiliana di Sobral. Obiettivo della gravitazione universale di un certo e mezzo. I risultati non furono com- Sir Isaac Newton, che nei due se- pletamente incontrovertibili, ma og- coli precedenti aveva permesso di gigiorno più nessuno scienziato serio descrivere una enorme quantità di mette in dubbio la validità della rela- fenomeni, a partire dalla meccanica tività generale. Essa è in accordo con celeste. Gioiello matematico, non era ormai numerose prove sperimentali ancora stata messa alla prova da nes- molto più precise di quella del 1919. sun esperimento. L’idea di base è che Semmai si sta cercando di scoprire non esista nessun sistema di riferi- una teoria ancora più generale. Sarà mento (osservatore) privilegiato, ma difficile trovarle un nome, ma sono che tutti quanti siano ugualmente passati appena cento anni e abbiamo adatti (equivalenti) per descrivere la ancora tempo per pensarci. realtà che ci circonda. Viene a cadere Per chi è interessato ad approfon- il concetto di «sistema di riferimento dire: assoluto» introdotto da Newton, con https://it.wikipedia.org/wiki/Pro- conseguenze dirompenti in campo ve_della_relatività_generale l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 14
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