CCaritate - Scendi! Vengo a casa tua - Bollettino delle suore terziarie francescane elisabettine di Padova n. 1 - gennaio/marzo 2020 - Suore ...
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C Caritate in Bollettino delle suore terziarie francescane elisabettine di Padova n. 1 - gennaio/marzo 2020 C H R I S T I Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. I, comma 2, DCB PADOVA Scendi! Vengo a casa tua
IN QUESTO NUMERO anno CXCII n. 1 Nella chiesa gennaio/marzo Un “nuovo” messale? 4 2 0 2 0 Renzo Gerardi Il messaggio di Assisi 9 a cura della Redazione “Querida Amazonia” 10 a cura della Redazione Spiritualità Santità femminile 11 Marilisa Andretta Radici nel cielo Amore “di più” 15 Marilena Carraro Parola chiave Una “presenza” nel sogno 16 Antonio Scattolini Finestra aperta Ricucire l’Italia 19 Marianna Paolini In cammino La tua legge nel cuore... nel cuore della legge 21 a cura di Enrica Martello In copertina: Zaccheo. Gesù invita e aiuta Zaccheo a scendere Alle fonti dall’albero e si invita a pranzo a casa sua. A destra la prepara- Elisabetta Vendramini, una vita “regolata” dall’amore 24 zione della festa, condivisa con i poveri. a cura di Paola Furegon Icona scritta da Cristian Del Col - Monastero di Marango - Caorle (Venezia) per il progetto pastorale della diocesi di Concordia- Accanto a... Pordenone, anno 2018-2019 (per gentile concessione). lo posso... star bene a scuola 26 a cura delle insegnanti delle classi quarte Editore Condividere, da pellegrini 28 a cura dei partecipanti Istituto suore terziarie francescane elisabettine di Padova Ponti di amicizia 31 via Beato Pellegrino, 40 - 35137 Padova Lucia Corradin tel. 049.8730.660 - 8730.600; fax 049.8730.690 Vita ricevuta e condivisa 32 e-mail incaritate@elisabettine.it Anna Pontarin Tempo di ascolto della Parola 33 a cura di Emiliana Norbiato Per offerte ccp 158 92 359 Un capodanno “Oltreconfine” 34 a cura di Chiara Zanconato Direttore responsabile Incontro-confronto tra compagni di viaggio 37 Guglielmo Frezza a cura di Paola Bazzotti Direzione Paola Furegon Vita elisabettina Collaboratori Il sì per sempre: una festa luminosa 39 a cura di Cintia Silvinia Isaguirre Ilaria Arcidiacono, Sandrina Codebò, Barbara Danesi, Martina Giacomini, Enrica Martello “Avvenne Gesù” 41 a cura di Martina Giacomini Stampa Storia e memoria Imprimenda s.n.c. - Limena (PD) Il bene edifica 43 Autorizzazione del Tribunale di Padova a cura della Redazione n. 77 del 12 gennaio 2012 Un saluto benedetto dal beato Odorico da Pordenone 45 Spedizione in abbonamento postale Walter Arzarettido Questo periodico è associato all’Uspi Nel ricordo (Unione stampa periodica italiana) Io credo la vita eterna 46 Sandrina Codebò
EDITORIALE Nutriti dall’amore V iviamo una emergenza che ci ha colto di sorpresa. La Con i cittadini delle zone provate dal virus preghiamo: pensavamo lontana e invece è qui, vicino a noi: come «Benedici, Signore, la nostra terra, ricrea in noi una di fronte ad ogni emergenza inattesa, ne restiamo mente e un cuore nuovo affinché possiamo dimorare nella come paralizzati. pace». Leggiamo le ordinanze delle autorità, le indicazioni È tempo di condivisione delle pene e dei disagi di tanti dei vescovi e ci interroghiamo: davvero siamo così male? ma è anche tempo di riflessione che nutre la speranza. Centri di aggregazione importanti come le scuole, i centri Come suggerisce la carmelitana scalza Cristiana culturali e sportivi... e i luoghi di culto, chiusi: anche se Maria Dobner (cf. «Avvenire» del 25 febbraio 2020): per poco tempo, questa chiusura è pur sempre simbolo «L’atteggiamento interiore è la certezza che lo Spirito della nostra finitudine, del nostro limite, un contatto dolo- creatore non ha aleggiato una volta sulle acque e poi si è roso con la nostra impotenza. Ci rendiamo conto che non ritirato ma è perenne vitalità creativa. Lo Spirito creatore abbiamo adito ad ogni cosa. continua ad aleggiare, proprio come l’uccello madre sul C’è solidarietà umana e tanta mobilitazione. Sono nido dei suoi piccoli, li protegge, li nutre». al lavoro i responsabili della salute pubblica e gente di La preghiera ci aiuti anche ad aprire il nostro orizzonte scienza, persone che mettono a servizio del bene comune per condividere le grandi incertezze e privazioni sofferte competenze e professionalità. quotidianamente da tanti poveri nel mondo. Anche la Chiesa fa sentire la sua voce in questo tempo Lo Spirito di vita soffi sulla nostra terra e ci faccia vo- santo di Quaresima: non ad una assemblea convocata, ce che unisce le due sponde: il grido della vita messa alla ma all’interiorità di ciascuno, è rivolto l’invito, per rin- prova e il cuore del Padre che ha cura di tutti i suoi figli. novare il legame fraterno con la comunità dei credenti a Il cammino quaresimale ci porti ad essere “voce” per partire dal proprio ‘segreto’, ritrovando il gusto e il senso tutti, vicini e lontani. Con speranza. di pregare in famiglia. La Redazione gennaio/marzo 2020 3
NELLA CHIESA SULLA SCIA DEL CONCILIO VATICANO SECONDO Un “nuovo” Messale? Note storico-liturgiche alla nuova edizione del messale romano: revisione, adattamenti e problematiche. di Renzo Gerardi1 liturgica (la lex orandi), vivente testimonianza della varietà e del- la ricchezza dell’unica fede (la lex È stato annunciato. È in stam- credendi) presente nelle Chiese in pa. Uscirà per Pasqua 2020. tempi e in luoghi tra loro diversi e Però andrà in vigore più tar- distanti. Pertanto tratteremo: della di… Molte sono le attese, forse composizione e della revisione dei troppe, riguardo al “nuovo” Mes- libri liturgici; delle traduzioni dalla sale. E molte sono anche le impre- lingua latina; degli adattamenti e di cisioni e le notizie false (o non del alcune problematiche non risolte. tutto vere), che sono state fatte e date in questi ultimi mesi. È neces- La composizione e sario fare chiarezza. E così rispon- la revisione dei libri diamo subito alla domanda posta Nelle foto alcuni frontespizi liturgici nel titolo: no, non è un “nuovo” di messali conservati Messale. Infatti si tratta della terza nella biblioteca della casa La formazione dei libri liturgici edizione in lingua italiana del Mis- generalizia delle suore nella Chiesa ha conosciuto una sale Romanum, un libro liturgico, elisabettine - Padova. lenta maturazione. in lingua latina, pubblicato per la Sembra, infatti, che nei primi prima volta “per ordine” di papa tre secoli dell’era cristiana non esi- Paolo VI (con la costituzione apo- l’uso liturgico. Pertanto è neces- stessero formulari liturgici scritti. stolica del 3 aprile 1969). sario provvedere continuamente a Il libro, a cui i cristiani attingevano Non è il solo libro liturgico, revisioni, a miglioramenti, a modi- per le letture, i canti, i salmi, era come ben sappiamo. C’è anche la fiche… È avvenuto così anche per la la Bibbia. Da una profonda cono- Liturgia delle ore, il Lezionario, il traduzione ufficiale della Bibbia in scenza della Scrittura, e dopo una Pontificale… E ce ne sono anche lingua italiana: l’ultima è stata ap- “ruminazione” della Parola di Dio, altri. Tutti composti in lingua la- provata e pubblicata nel 2008, ed è scaturivano le espressioni ritenute tina – lingua ufficiale della Chiesa normativa per l’uso liturgico. più adatte per le preghiere e so- – e come tali approvati, e tutti Tant’è che, di conseguenza, si prattutto per la grande preghiera bisognosi di traduzione nelle varie è provveduto alla revisione e alla eucaristica, secondo lo stile del- lingue, nelle quali si celebra il culto stampa dei Lezionari. E di tale la berakah (benedizione) ebraica. cristiano. traduzione si è dovuto tenere con- Si seguiva una “traccia”, ma ampio Ma non bisogna dimenticare to nella preparazione della nuova era il margine di creatività. che il “libro-base” per la vita del- edizione del Messale. E ancora essa La preghiera eucaristica (o ana- la Chiesa e di ogni cristiano è la influirà sulla nuova edizione della fora), per l’importanza capitale che Bibbia: “libro” scritto in ebraico, Liturgia delle ore, che dovrà essere ha, ben presto venne precisata in in aramaico e in greco, e anch’es- approntata, approvata, stampata. una formula invariabile o in un so tradotto, in latino e nelle tan- Dopo queste importanti preci- riassunto descrittivo del suo con- te lingue. Però tutte le traduzioni sazioni iniziali, vogliamo ora ap- tenuto. Dato che non tutti era- non reggono l’usura del tempo. E profondire brevemente tre aspetti no capaci di elaborare testi per non ogni traduzione è adatta per della questione della tradizione la celebrazione, e per ovviare agli 4 gennaio/marzo 2020
inconvenienti di una creatività in- sacerdote, c’erano: l’Evangeliario per gici), che fu compiuta nel 1570 e controllata, dal IV secolo i testi il diacono, il Lezionario per il let- resa obbligatoria nel 1572 da papa per l’uso liturgico vennero fissati tore, l’Antifonario per i cantori, e Pio V. Così tutta la Chiesa cattolica per iscritto (non dimentichiamo così via. Più tardi anche il vescovo in Occidente poteva avere final- che in Occidente la lingua latina ebbe un proprio libro liturgico, mente una liturgia uniforme. aveva soppiantato la lingua greca chiamato Pontificale. Gli Ordines Tale edizione sancì la “privatiz- ed era diventata lingua liturgica erano libri che contengono le ru- zazione” del Messale al solo sacer- ufficiale). briche2, permettendo così al clero dote, tanto che non vengono più Dopo l’editto di Milano (nel di celebrare la messa e gli altri nominati né gli altri ministri, né 313) fiorisce la spiritualità litur- riti secondo l’uso della Chiesa di l’assemblea. Di positivo può esserci gica e vengono composte diver- Roma. il fatto che pose fine alla eccessiva, se eucologie sia per l’anafora, sia A partire dal secolo X per vari e non sempre qualificata, proli- per i riti sacramentali. Nascono i motivi si arrivò alla fusione dei ferazione di formulari eucologici, primi libelli missarum, cioè fasci- diversi libri liturgici in uno solo, facendo prevalere su tutti gli altri coli contenenti formulari di messa. il cosiddetto Missalis plenarius. Il Messali quello in uso nella Chiesa E i libelli migliori per contenuto “Messale plenario” riuniva in- di Roma, che nei dottrinale e per correttezza lette- sieme tutto ciò che serviva per secoli se- raria furono selezionati, in modo la celebrazione della messa guenti ebbe che il celebrante potesse scegliere numerose secondo l’opportunità. ristampe e Le preghiere per le celebrazioni edizioni, fi- dell’eucaristia e degli altri sacra- no all’ultima, menti trova- del 1962, con rono una loro papa Giovan- sistemazione ni XXIII. organica nei Con l’ap- S a c ra - provazione della costi- tuzione Sa- crosanctum Concilium [=SC], il 4 dicembre 1963, da parte del con- cilio Vaticano II si diede avvio alla (orazioni, letture, antifo- riforma del Messale e degli altri ne, ecc.) che – da azione libri liturgici: nel n. 25 della SC si in cui il sacerdote, i mi- stabilisce che “quam primum reco- nistri, i cantori e il popolo svolge- gnoscantur, siano riveduti quanto mentari: vano un ruolo attivo – divenne una prima”. Il 30 novembre 1969, a il Liber azione in cui unico ministro era il distanza di quattro secoli dal Mes- S a c ra - sacerdote celebrante. sale riformato secondo i criteri del mento- Con la prima edizione a stampa, concilio di Trento, entrò in vigore rum o Sacramentarium nel 1474, il Messale Romano si dif- il nuovo Ordo Missae e dopo alcuni era il libro che conteneva le pre- fuse rapidamente. La comodità di mesi venne pubblicato il Messale ghiere riservate al “sacerdos”. Dei avere tale libro e la moltiplicazione del Vaticano II, edito per l’autorità numerosi Sacramentari sorti nel- delle cosiddette “messe private”, di Paolo VI. l’ambito liturgico della Chiesa di che riservano al solo sacerdote le Dopo appena un anno, a moti- Roma, rimangono tre tipi prin- parti spettanti ai vari ministri, ne vo dell’esaurimento delle copie, fu cipali: il Leoniano (di Verona), il fecero la fortuna. I Padri del con- pubblicata una ristampa emenda- Gelasiano, il Gregoriano. cilio di Trento si preoccuparono di ta del Messale, nella quale furono Compaiono anche altri libri li- provvedere a una “nuova” edizione inserite alcune piccole correzioni. turgici. Oltre al Sacramentario per il del Messale (e degli altri libri litur- Invece nel 1975 – in conseguen- gennaio/marzo 2020 5
NELLA CHIESA za della nuova disciplina sui mi- E qui – è evidente – sono sorte chiamata “tipica”, dato che funge nisteri, stabilita da Paolo VI con il e sorgono notevoli difficoltà. Se, da base e modello sia per gli adat- “motu proprio” Ministeria quae- da un lato, la “fedeltà” non sempre tamenti alle consuetudini locali dam, dell’introduzione nel calen- può essere giudicata da parole sin- sia per le traduzioni nelle lingue dario romano generale di alcune gole, ma deve esserlo nel contesto volgari. La prima traduzione del celebrazioni di santi, e di alcuni di tutto l’atto della comunicazione Messale Romano in lingua italiana formulari nel Messale stesso – fu e secondo il proprio genere lettera- fu pubblicata nel 1973, a seguito necessario ritoccare alcuni elemen- rio, tuttavia alcuni termini peculia- della prima editio typica, pubblica- ti della Istituzione generale e venne ri devono essere considerati anche ta nel 1970, che recepiva la riforma pubblicata l’editio typica altera del nel contesto dell’integra fede cat- liturgica del concilio Vaticano II e Missale Romanum: dunque una tolica, dato che ogni traduzione seguiva le indicazioni della costitu- seconda edizione “riveduta”. dei testi liturgici deve essere “con- zione Sacrosanctum Concilium. Finalmente nel 2002, a moti- gruente” con la sana dottrina. La traduzione italiana della se- vo della promulgazione del nuovo E si sa che, in questi decenni, conda edizione tipica del 1975 ri- Codice di diritto canonico nel 1983 non si è riusciti sempre a trovare sale al 1983, ed è quella in uso fino e di alcune disposizioni della Santa forme di pacifico accordo al ri- ad oggi. Sulla traduzione italiana Sede posteriori al 1975, fu pubbli- guardo. Ricordiamo infatti come della terza edizione tipica del Mis- cata una editio typica tertia, che papa Francesco, con la lettera apo- sale Romanum latino, quella del presenta non poche novità rispetto stolica in forma di “motu proprio” 2002, i vescovi italiani hanno la- alla edizione precedente. Magnum Principium, del 3 settem- vorato (e fatto lavorare) per più di bre 2017, abbia stabilito alcune quindici anni. Il lavoro è giunto al- Le traduzioni dalla modifiche del can. 838 del Codice la fase finale con l’approvazione lingua latina di diritto canonico. Si ribadisce da parte della (nel § 2) che «è di competenza LXXII Assem- La SC, per quanto riguarda la della Sede apostolica ordinare la blea generale questione della lingua da utilizza- sacra liturgia della Chiesa univer- della Conferen- re nella liturgia, esprime l’orien- sale, pubblicare i libri liturgici, ri- za episcopale tamento pastorale della riforma vedere gli adattamenti approvati a italiana (12-15 liturgica, cioè la volontà di favorire norma del diritto dalla Conferenza novembre 2018) al massimo la partecipazione atti- Episcopale, nonché vigilare perché e con la succes- va dei fedeli. Pur conservando uffi- le norme liturgiche siano osservate siva conferma da cialmente l’uso della lingua latina ovunque fedelmente». Però nel § 3 parte della Santa (SC 36), dato che, sia nella messa si stabilisce che «spetta alle Confe- Sede, nei primi me- che nell’amministrazione dei sa- renze Episcopali preparare fedel- si del 2019. cramenti, sia in altre parti della mente le versioni dei libri liturgi- I vescovi italiani liturgia, non di rado l’uso della ci nelle lingue correnti, adattate hanno parlato della lingua “volgare” (“vernacula”) può convenientemente entro i limiti pubblicazione della terza edizione riuscire di grande utilità per il po- definiti, approvarle e pubblicare i del Messale Romano nei termini se- polo, il Concilio stabilì che si possa libri liturgici, per le regioni di loro guenti: «Intendiamo invitare ogni concedere ad essa una parte più pertinenza, dopo la conferma della comunità a riscoprire la bellezza e ampia, specialmente nelle letture, Sede apostolica». la fecondità della celebrazione del- nelle ammonizioni, in alcune pre- E qui si parla di “confirmatio, l’eucarestia. Il libro del Messale non ghiere, nei canti. conferma”, e non più di “recogni- è infatti soltanto uno strumento Ciò che la Chiesa intende co- tio, ricognizione” come avveniva in liturgico, ma un riferimento pun- municare, per mezzo della lingua precedenza (la recognitio è una pro- tuale e normativo che custodisce la latina, deve essere fedelmente tra- cedura più articolata e complessa). ricchezza della tradizione vivente smesso a un determinato popolo, Le traduzioni in lingua “na- della Chiesa, il suo desiderio di ma deve anche essere reso com- zionale” del Messale e degli altri entrare nel mistero pasquale, di prensibile tramite la sua propria libri liturgici rimandano alla cor- attuarlo nella celebrazione e di tra- lingua e alcuni adattamenti. rispondente edizione latina, che è durlo nella vita». 6 gennaio/marzo 2020
Pertanto, nell’intenzione dei cuore della vita della Chiesa, come sale è offerta al popolo di Dio in vescovi, la “riconsegna” del Mes- “fonte e culmine” appunto. Più questa prospettiva. La direzione sale potrà diventare «un’occasione che un libro, il Messale deve essere indicata e avviata dal Concilio è preziosa di formazione per tutti i una “guida”, traccia di un’azione corretta e non c’è che da seguirla e, battezzati, invitati a riscoprire la da realizzare e che chiede, proprio appunto, svilupparla, liberandoci grazia e la forza del celebrare, il suo per questo, l’interpretazione e la dalle non poche letture fuorvianti linguaggio, fatto di gesti e parole, sapiente attuazione da parte di co- che, per molti aspetti, hanno ri- e il suo essere nutrimento per una loro che lo utilizzano. tardato la piena realizzazione del piena conversione del cuore». progetto conciliare. Quindi la pubblicazione del- Adattamenti e la nuova edizione non va intesa problematiche Le novità solo come un fatto “editoriale”, ma «costituisce l’occasione per Vescovi ed esperti hanno la- Quali sono le principali novi- contribuire al rinnovamento della vorato a lungo al miglioramento tà di questa nuova edizione del comunità eccle- del testo sotto il profilo Messale, e come incideranno sul siale nel solco teologico, normativo, pa- “volto” delle nostre celebrazioni della riforma storale e stilistico. È stato liturgiche? un lavoro accurato, che L’incidenza dovrà passare so- ha fatto sintesi di tante in- prattutto attraverso il modo di ce- dicazioni giunte in questi lebrare: l’ars celebrandi. Si pensi anni, precisazioni specifi- all’importanza di valorizzare tutti camente liturgiche, bibli- i linguaggi del rito: dal canto nelle che, storiche, pastorali. sue varie forme, al modo di usare Era necessario un ag- gli spazi liturgici, alla promozione giornamento al mutato sce- dei vari ministeri liturgici. nario culturale, sociale ed Ogni comunità sarà chiamata ecclesiale che – nell’ultimo ad affinare il proprio stile celebra- trentennio – ha conosciuto tivo, mettendo le proprie risorse liturgica». cambiamenti ed elementi di no- a servizio della lode di Dio. Non La nuova vità con processi di accelerazione si tratta di “rianimare” la liturgia edizione non si pone impensati. Vari fattori oggi con- come se fosse un cadavere, inse- in discontinuità con le edizioni dizionano grandemente la pratica rendo volta per volta forme nuove precedenti, ma conserva in conti- celebrativa, fra i quali – nell’attuale ed estemporanee. Piuttosto, la li- nuità e progresso l’intento fonda- contesto ecclesiale “post-moderno” turgia va sempre riscoperta come mentale del Messale di Paolo VI, e – un linguaggio che appare molto forma di vita della comunità. cioè quello di condurre il popolo lontano dalla cultura odierna. Se la liturgia è accogliente, essa di Dio a una celebrazione efficace- Le criticità possono favorire ap- ci invita a non valorizzare solo mente partecipata e fruttuosamen- procci riduttivi o derive pericolose: l’aspetto cognitivo o verbale, ma te vissuta. o verso un accostamento troppo tutti i linguaggi della celebrazione. Quindi la promulgazione di un disinvolto al rito, oppure, all’oppo- Di fatto, la nuova edizione non libro liturgico importante come il sto, verso un approccio improntato punta ad altro che a questo: dare Messale non è un affare di “ordina- alla rigidità che si arrocca, nostal- qualità alle nostre celebrazioni, an- ria amministrazione”, ma intende gicamente, su forme appartenenti che nel loro spessore estetico. orientare e dare nuovo impulso a un contesto non più presente. Le novità si collocano soprat- alla pratica celebrativa dell’eucari- Come spesso ha ricordato papa tutto sul piano della traduzione di stia. In altre parole, si mira a rin- Francesco, oggi è necessario con- alcuni testi e dell’aggiornamento novare la vita liturgica delle nostre tinuare nel lavoro di “approfondi- del Santorale (la parte per le feste comunità. mento” della riforma iniziata dal dei Santi). Ciò che si vuole riscoprire, quin- concilio Vaticano II. Ci sono alcuni nuovi formulari di, è il modo in cui la liturgia è al Questa nuova edizione del Mes- di messe, e sono state rivisitate sia gennaio/marzo 2020 7
NELLA CHIESA la parte eucologica sia quella ru- traduzione italiana “non letterale” cerdote pronuncia sul pane) è sta- bricale (sono previste per il tempo di espressioni non latine presenti to aggiunto il termine “sacrificio” di quaresima delle “orazioni sul nella edizione tipica: se è abbastan- («Questo è il mio corpo offerto in popolo”, recuperate dagli antichi za fedele la traduzione del greco sacrificio per voi»): del tutto assen- Sacramentari con l’intento di in- «Kyrie eleison» con «Signore, pietà» te nell’editio typica in latino («Hoc trodurre sempre più il popolo alla (ma si può usare anche l’originale est enim corpus meum, quod pro vobis vita e al tempo liturgico che si sta greco), certamente la traduzione tradetur», dove il verbo è al futu- vivendo; le collette domenicali pre- di «Deus Sábaoth» del “Sanctus” con ro) e nell’originale greco di Luca viste per i tre anni liturgici sono «Dio dell’universo» non rispetta 22,19b: «ýper hymôn didómenon, per state riviste e messe in sintonia con l’originale («Dio degli eserciti»). voi dato»). la parola di Dio proclamata, Si tratta anche di Sempre nella consacrazione, in con la possibilità aggiunte, nella versione questo caso del vino, c’è la discus- di utilizzarle co- italiana, a testi della sa questione della traduzione del me conclusione edizione tipica latina, latino «pro multis», reso in italiano delle preghiere dei a loro volta versioni non letteralmente con «per tutti», fedeli; sono stati dal greco (o biblico mentre proposte autorevoli sugge- compilati nuovi o magisteriale). Per rivano «per molti», e forse si sareb- prefazi…). esempio: nel “Cre- be potuto meglio rendere con «per Molto importan- do” (precisamente la moltitudine». te risulta essere l’in- nel simbolo di fede Concludo portando l’esem- troduzione di parti niceno-costantino- pio della prima parte di una delle musicali nelle sezioni politano) il latino preghiere più note, l’“Ave Maria”, dialogate. «visibilium omnium talora presente anche come testo Una nuova tradu- et invisibilium» è liturgico. Qui il criterio di tradu- zione di alcune espres- tradotto «di tutte le cose visibili e zione dovrebbe essere quello del sioni nel “Gloria a Dio” e nel “Pa- invisibili», e così uomini e angeli riferimento biblico nel vangelo di dre Nostro” dipende dalla versione sono diventati delle “cose”, create Luca: «Rallegrati, piena di grazia: ufficiale della Bibbia, approvata e da Dio! il Signore è con te» (1,28); «Bene- pubblicata nel 2008, e già recepita E ancora «ex Maria Virgine» è detta tu fra le donne e benedetto nella rinnovata edizione italiana stato reso «nel seno della vergine il frutto del tuo grembo!» (1,42). A del Lezionario. Maria» (aggiungendo ciò che non quando una versione italiana più Nel “Padre Nostro” non dire- c’è nei testi originali, così ponendo in armonia con l’originale testo mo più «e non ci indurre in ten- concepimento e nascita di Gesù evangelico? ■ tazione», ma «non abbandonarci “nel seno”, e non “nel grembo” di alla tentazione»; inoltre è previsto Maria, o “nel ventre”!). 1 Presbitero del patriarcato di Vene- l’inserimento di un “anche”: «co- Altro esempio: nelle parole del- zia, docente emerito di Teologia nella me anche noi li rimettiamo». Altra la consacrazione (quelle che il sa- Pontificia Università Lateranense - Roma. modifica riguarda il “Gloria”, dove l’espressione «pace in terra agli uo- mini di buona volontà» è sostituita da «pace in terra agli uomini, ama- ti dal Signore». Rimangono alcune problemati- che irrisolte, o ritenute irrisolvibi- li, almeno per ora. Alcuni esempi possono essere utili. Si tratta della Una pagina del Messale romano in uso. 8 gennaio/marzo 2020
Il Manifesto di Assisi Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica a cura della Redazione S u iniziativa dei frati minori conventuali del La nostra green economy rende più competitive Sacro Convento di Assisi insieme alla Fonda- le nostre imprese e produce posti di lavoro affondan- zione Symbola (una fondazione per le qualità do le radici, spesso secolari, in un modo di produrre italiane), il 24 gennaio 2020 è stato presentato il legato alla qualità, alla bellezza, all’efficienza, alla Manifesto di Assisi, una risposta italiana alla crisi cli- storia delle città, alle esperienze positive di comunità matica. Sono oltre duemila le persone che hanno e territori. Fa della coesione sociale un fattore pro- firmato. duttivo e coniuga empatia e tecnologia. Ecco il testo. Larga parte della nostra economia dipende da questo. I nostri problemi sono grandi e antichi: non Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo il debito pubblico ma le diseguaglianze sociali e solo necessario ma rappresenta una grande occasione territoriali, l’illegalità e l’economia in nero, una bu- per rendere la nostra economia e la nostra società più rocrazia spesso inefficiente e soffocante, l’incertezza a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. per il presente e il futuro che alimenta paure. È una sfida di enorme portata che richiede il con- Ma l’Italia è anche in grado di mettere in campo tributo delle migliori energie tecnologiche, istituzio- risorse ed esperienze che spesso non siamo in grado nali, politiche, sociali, culturali. Il contributo di tutti di valorizzare. Noi siamo convinti che non c’è nulla i mondi economici e produttivi e soprattutto la par- di sbagliato in Italia che non possa essere corretto tecipazione dei cittadini. Importante è stato ed è in con quanto di giusto c’è in Italia. La sfida della crisi questa direzione il ruolo dell’enciclica Laudato Si’ climatica può essere l’occasione per mettere in movi- di papa Francesco. Siamo convinti che, in presenza mento il nostro Paese in nome di un futuro comune di politiche serie e lungimiranti, sia possibile azzerare e migliore. il contributo netto di emissione dei gas serra entro il Noi, in ogni caso, nei limiti delle nostre possibili- 2050. Questa sfida può rinnovare la missione tà, lavoreremo in questa direzione, senza lasciare dell’Europa dandole forza e centralità. E indietro nessuno, senza lasciare solo nessu- può vedere un’Italia in prima fila. no. Un’Italia che fa l’Italia, a partire Già oggi in molti settori, dall’industria dalle nostre tradizioni migliori, è all’agricoltura, dall’artigianato ai servizi, essenziale per questa sfida e dal design alla ricerca, siamo protagonisti può dare un importante nel campo dell’economia circolare e so- contributo per provare stenibile. Siamo, ad esempio, primi in a costruire un mondo, Europa come percentuale di riciclo civile, gentile. dei rifiuti prodotti. gennaio/marzo 2020 9
NELLA CHIESA L'ESORTAZIONE POSTSINODALE “Querida Amazonia” a cura della Redazione Fa’ che il tuo Figlio nasca in questa terra benedetta, nei loro cuori, traboccante di vita! L ’esortazione postsinodale, fir- perché risplenda nell’Amazzonia, nei suoi popoli e nelle sue culture, Tocca la sensibilità dei potenti mata da papa Francesco il 2 perché, se anche sentiamo febbraio 2020 è sta pubblica- con la luce della sua Parola, col conforto del suo amore, che è già tardi, ta il 12 febbraio, giorno nel quale si tu ci chiami a salvare ricorda il martirio di Dorothy Stang, col suo messaggio di fraternità e di giustizia. ciò che ancora vive. suora nordamericana uccisa per aver sposato la causa amazzonica. Madre del cuore trafitto, L’esortazione è dedicata anche a Che in ogni Eucaristia che soffri nei tuoi figli oltraggiati tutti i martiri dell’Amazzonia. si elevi anche tanta meraviglia e nella natura ferita, Ne riportiamo la parte fina- per la gloria del Padre. regna tu in Amazzonia le, un’invocazione a Maria, Madre insieme al tuo Figlio. della vita. Madre, guarda i poveri Regna perché nessuno più dell’Amazzonia, si senta padrone dell’opera di Dio. perché la loro casa viene distrutta Madre della vita, per interessi meschini. In te confidiamo, Madre della vita, nel tuo seno materno Quanto dolore e quanta miseria, non abbandonarci si è formato Gesù, quanto abbandono in questa ora oscura. che è il Signore di tutto e quanta prepotenza Amen». Francesco quanto esiste. Risorto, lui ti ha trasformato con la sua luce La Madre dell’Amazzonia e ti ha fatta regina di tutto il creato. Per questo ti chiediamo, o Maria, L’immagine di Maria, madre dell’Amaz- di regnare nel cuore palpitante zonia, è stata disegnata da Lara Denys, una dell’Amazzonia. disegnatrice amazzonica (che ha vinto un concorso nazionale per tale immagine). Mostrati come madre La Madonna poggia i piedi su una di tutte le creature, foglia di “victoria regia”, una delle specie nella bellezza dei fiori, dei fiumi, vegetali più conosciute e belle della regio- del grande fiume che l’attraversa ne. Quando il fiore nasce, sempre al buio, e di tutto ciò che freme emana un profumo unico. «Maria appare nelle sue foreste. quindi come il vero fiore della “vittoria Proteggi col tuo affetto questa regale”», ha sottolineato Lara. Intorno alla esplosione di bellezza. Vergine Maria, le orchidee tradizionali del- l’Amazzonia che, secondo la disegnatrice, Chiedi a Gesù che effonda rappresentano il femminile. tutto il suo amore L’immagine ora sarà posta in un San- sugli uomini e sulle donne tuario, di fronte al Rio Negro, dalla forma che vi abitano, di una canoa, principale mezzo di traspor- perché sappiano ammirarla to delle popolazioni amazzoniche. e custodirla. 10 gennaio/marzo 2020
SPIRITUALITÀ CHIAMATA UNIVERSALE ALLA SANTITÀ Santità femminile Uno squarcio sulla storia del vasto mondo delle donne sante nella Chiesa: dopo una introduzione al tema l’autrice propone esempi di donne sante che si pongono anche oggi alla nostra attenzione. di Marilisa Andretta1 ciò che è inviolabile, cioè sacro, terizzato da stereotipi e pregiudizi protetto da sanzione. che impediscono di vederne il vero Si ritiene santo tutto ciò che concetto teologico. “D onne sante”. Donne pro- è correlato con la divinità e, nel La santità rischia di essere iden- clamate beate, sante. significato più attuale, il termine tificata solo come religiosità, feno- La questione femmi- santo è riferito principalmente a meni straordinari, miracoli, agio- nile si pone come segno dei tempi e ciò che si ritiene inviolabile (in grafie edulcorate, canonizzazioni come riscoperta di una reciprocità quanto sancito da una religione) frettolose… uomo-donna. e perciò venerato o considerato I santi sono sempre stati coloro C’è una indubbia consapevolez- degno di rispetto. che hanno risposto alle sfide dei za di una dignità della donna da Per la fede cattolica chiunque tempi e delle culture, molto spesso proclamare e da difendere. può e deve essere santo anche sen- correggendole o anche scandaliz- Ancora prima però, ai nostri za la necessità di particolari doni o zando i benpensanti e il pensiero giorni, si propone il ripensare alla capacità. Ognuno ha la sua santità dominante della società del loro santità, ai santi nella storia e nel particolare da scoprire e porre in tempo. Le vite dei santi sono state quotidiano. atto. testimonianze vive ed eloquenti. Santità come possibilità esi- Per il cristianesimo il modello stenziale. Miracolo, come evento di riferimento è Gesù Cristo, per e cronaca. cui la santità corrisponde nell’av- Archetipi Incarnazione come incontro vicinarsi il più possibile alla sua e modelli di santità nella vita. Coscienza che precede esperienza di vita interiore, religio- l’ontologico positivista. sa e morale. Miti e archetipi del maschile “Donne-sante” è un binomio Ai nostri giorni nella comune e del femminile condizionano la su cui riflettere oggi con la con- percezione tutto ciò che rappresen- raffigurazione/rappresentazione sapevolezza del fallimento di un ta la santità è molto spesso carat- di Dio e del femminile. mondo senza miti, senza Dio. Modello di questa santità per I santi sono i testimoni di Giusto de’ Menabuoi, i cristiani è Gesù: è lui la novità Dio nella storia, segnano i luoghi Il Giudizio universale, volta del che supera l’antico testamento. La e scandiscono i giorni. Sempre Battistero del Duomo - Padova. nuova alleanza compiuta in Gesù con minore presenza ai nostri orienta la lettura di ogni modello giorni. C’è bisogno di rinnovare, antropomorfico e di ogni distin- se non le nostre certezze, almeno zione di genere: donne e uomini le nostre condivisioni o le nostre nei vangeli e nei Padri della Chiesa speranze. vanno letti alla luce di questo mo- dello di santità. La santità Nei secoli si passa dalla centra- lità della risurrezione (battesimo Santo (dal latino sanctus, parti- e santità) all’evidenziare la morte cipio passato di sancire) ci rimanda (sofferenza e peccato che richiedo- a “sancire un patto”, ma anche a no riscatto). gennaio/marzo 2020 11
SPIRITUALITÀ La figura femminile di riferi- mento per la santità è Maria, la madre di Dio (proclamata nel con- cilio di Nicea, 325). Si prediligerà in seguito la Madre dolorosa tra- fitta dalle spade: madre, vergine, donna con attributi di obbedienza, silenzio, sacrificio; esaltazione del- l’amore materno e filiale. A questi modelli si configura- Santa Chiara di Assisi. Estasi di santa Caterina da Siena. no molto spesso le vite dei santi e l’interpretazione della santità; a questo si conformano i racconti zione del buono e del bello testi- agiografici. moniata dalle vite dei seguaci di La santità al femminile Nel tardo medioevo con l’au- Gesù Cristo. mentare della devozione ai santi Le scienze moderne, le neuro- Donne «senza anima», donne aumentano anche le esagerazioni: scienze, ed in particolare la psico- «peccato», donne «pericolo»... ma la ricerca delle reliquie dei santi più logia, condizionano e caratterizza- anche in tutti i secoli donne sante. venerati sfocia spesso in aberrazio- no il pensiero dei contemporanei. Quante sono le donne sante? ni commerciali ed in vere e proprie L’epoca post-positivistica con- Il martirologio che registra il nu- guerre tra città. diziona la lettura delle vite dei san- mero dei santi ufficiali ne segnala Gli abusi commessi in relazione ti con un atteggiamento più di oltre 1.500 a fronte dei circa 9.500 al culto dei santi furono una delle diagnosi che di fede. santi maschi. cause dello scisma protestante. La psicologia ha denunciato Questa minoranza è la logica Già dal concilio di Trento più di una volta nelle vite dei santi conseguenza della esclusione delle (1545-1563) la Chiesa si applicò e nelle agiografie alcune patologie donne dai ruoli importanti e di con fermezza per ripristinare il si- pericolose che possono distorcere comando. Infatti la maggior parte gnificato spirituale di tale culto. l’intero contenuto di ciò che si de- dei santi del martirologio sono Nel XX secolo, dopo il concilio sidera comunicare o trasmettere pontefici, vescovi, presbiteri. Vaticano II, ad opera soprattutto Josè Maria Castillo4 sottolinea il Ma la santità appartiene a tutti. di Giovanni Paolo II, il concetto di legame tra il modello di santi e Il concilio Vaticano II nella Lumen santità è stato interpretato in sen- progetto di Chiesa: il modello di Gentium afferma che «tutti nella so più ampio: prima era attribuito una Chiesa si riconosce soprat- Chiesa sono chiamati alla santità» quasi esclusivamente a persone che tutto dal tipo di santi che essa (n. 39). L’itinerario conciliare si è avevano dedicato la propria vita al- canonizza. Nei santi è espresso il mosso però lungo un doppio re- la Chiesa nella vita consacrata, ov- modello ecclesiologico che si vuole gistro affermando da una parte la vero presbiteri, vescovi e religiosi, mantenere e costruire. pari dignità della donna e dell’uo- religiose... Successivamente sono Johann-Baptist Metz5 afferma che mo e dall'altra ribadendo la loro stati proclamati santi diversi laici, molti mistici contemporanei sono diversa vocazione. anche sposati. “mistici dagli occhi aperti”: la san- Una svolta in questa prospetti- Assistiamo oggi ad un tentati- tità è, in loro, desiderio e pratica di va viene segnata dalla lettera apo- vo di proporre la santità in termini comunione con il destino umano, stolica Mulieris dignitatem di Gio- di amore e bellezza. Secondo A. nel dolore come nella gioia. vanni Paolo II (1988), soprattutto Torres Queiruga2 la santità è già I santi continuano infatti a nella valutazione antropologica: presente fin dalla creazione: siamo scandire il tempo nella Chiesa e è l’imago Dei a fondare l’io-per- creati nell’amore. L’amore è l’ele- ci ricordano che la vita vera inizia sonale umano sia maschile che mento costitutivo ultimo di ciò dopo la morte. Si celebra infatti femminile. che chiamiamo santità. Alejandro come dies natalis il giorno della loro Ma quali sono nella santità le Garcia-Rivera3 sviluppa un’estetica morte. Questo è il fondamento differenze di genere? Permane tut- teologica impostata sulla perce- della speranza cristiana. tora lo stereotipo per cui la vita at- 12 gennaio/marzo 2020
da papa Urbano VI come consi- gliera. Donne provenienti da famiglie benestanti o nobili, destinate al matrimonio, si oppongono alle scelte altrui e rifiutano diventando mistiche e profetesse. Dottore della Chiesa è santa Te- resa d’Ávila (1515-1582). Donna Santa Brigida di Svezia. Santa Teresa di Avila. di eccezionali talenti di mente e di cuore. Nei suoi testi elabora “l’asce- sa per gradi dell’anima a Dio”. tiva risulta prerogativa soprattutto trare donne dalle più disparate si- Le sante mistiche, in particolare maschile, la vita contemplativa è tuazioni esistenziali: le martiri, le le sante del XIV-XV secolo, vivono propria soprattutto delle donne. vergini, le fondatrici di ordini e il digiuno e la privazione come via Gesù propone un ruolo rivolu- congregazioni religiose, le riforma- per la perfezione spirituale. zionario delle donne, dimostrando trici della Chiesa e di ordini religio- Sono numerose le donne che attenzione e affetto verso di loro, si, le religiose, le madri di figli im- hanno deciso di dedicare la propria anche se emarginate perché fedi- portanti, le spose sante in coppia, vita alla preghiera usando l’euca- fraghe, prostitute o appartenenti donne che custodiscono le reliquie ristia come unico sostentamento ad altre comunità religiose. e i corpi dei martiri, e la lista delle alimentare. Le donne registrano un primato tipologie con relative “donne san- In questo modello di santità, di fedeltà e di perseveranza, come te” potrebbe continuare7. tipico soprattutto delle donne, risulta dai vangeli, anche aprocrifi, La parola e la profezia non sono l’amore estremo si attua con pro- soprattutto nel vangelo di Luca. mai state estranee alle donne. cessi di penitenza che sono stati «La questione di genere si pone Ad esempio santa Brigida di interpretati negli ultimi decenni quando la comunità cristiana co- Svezia (1303-1373), compatrona come autentici disturbi anoressici, mincia ad organizzarsi, quando la d’Europa. Ebbe otto figli, fondò instaurando una discussione tra Chiesa si istituzionalizza, si stabili- un nuovo ordine monastico com- scienza e fede che chiaramente ha i scono ruoli e si creano le gerarchie. posto di monasteri doppi (ma- suoi sostenitori e i suoi detrattori. A questo punto si comincia ad schili e femminili) sotto la guida Le sante cosiddette anoressi- attuare l’esclusione delle donne dai di una badessa (che rappresenta la che possono presentare agli occhi ruoli direttivi e dai compiti di gui- Santa Vergine). Nel 1349 si reca a dei nostri contemporanei un la- da, da parte della Chiesa gerarchica Roma per ottenere l’approvazione bile confine tra fede e patologia. e da parte dei teologi. del suo Ordine. Ha visioni di Cri- Non essere più corpo, ma soltanto Seguono secoli di pregiudizi sto. Detta le sue Rivelationes in otto spirito, pare essere l’obiettivo di relativi all’inferiorità “naturale” volumi. sante come Chiara d’Assisi, Angela delle donne: fisiologica, morale e Il modello mistico può essere da Foligno, Caterina da Siena e la giuridica»6. rappresentato da santa Caterina stessa Teresa d’Avila. È giunto il tempo di recupera- da Siena (1347-1380), patrona Ed è da questa ristrettezza nel- re l’identità femminile e l’identità d’Italia (con san Francesco) e com- l’alimentazione che, secondo la psicologica della donna, santa in patrona d’Europa. È dottore della scienza, possono derivare le allu- particolare. Chiesa (proclamata da Paolo VI cinazioni di vario genere, anche nel 1970). Rifiuta il matrimonio a spirituale. Tipologie dodici anni. Lotta per la giustizia Per la storica Caroline W. Bynum8 di “donne sante” e per la pace. La stanzetta dove si (1987), i comportamenti di digiu- recluse diventa meta di religiosi, no delle sante medievali conten- È possibile indicare una tipolo- cenacolo di artisti e di dotti. Invia gono elementi che possono essere gia di “donne sante”? messaggi a papi re e regine. Va ad riferibili a una patologia anoressi- Tra le sante è possibile riscon- Avignone. Viene chiamata a Roma ca moderna. Sottolinea, tuttavia, gennaio/marzo 2020 13
SPIRITUALITÀ che nelle sante prevale l’effetto di la manifestazione di quel “genio” una scelta intenzionale, perfetta- della donna che assicuri la pari mente consapevole e riconducibile dignità, in ogni circostanza, in ter- alla cultura della mortificazione mini di alterità e reciprocità. e dell’astinenza del cristianesimo Ma in che cosa consiste il genio medioevale. della donna, quale la sua vocazione? Nella Mulieris dignitatem (29) Altre forme di santità leggiamo che «la dignità della donna Santa Teresa Benedetta della è misurata dall’ordine dell’amore». Una categoria di santità femmi- Croce - Edith Stein. Il sì più grande di una creatura nile che merita di essere menzio- alla proposta di Dio è il sì di Maria. nata per l’eccezionalità dell’espe- Alle donne è stato affidato il primo rienza è quella delle “donne pelle- rienze familiari, locali e associative. annuncio gioioso e coraggioso del- grine”. Molte sono state le donne Alcuni storici hanno scritto di una la risurrezione. sante che hanno compiuto viaggi femminilizzazione della Chiesa in Le donne vivono senza calcolo, alla ricerca di siti e oggetti sacri, età contemporanea. con gratitudine e gratuità. come Elena, la madre di Costanti- Ricordare le sante del nostro Nella Chiesa rimane problema- no, celebre per aver trovato la croce secolo pone l’attenzione su figure tico il nodo della specificità fem- di Cristo. di donne poliedriche: filosofe, mi- minile spesso ridotta alla declina- Negli ultimi decenni si parla di stiche, ebree e cristiane. zione solo in termini di maternità, un nuovo modello di santità fem- C’è una santità che va oltre i verginità e matrimonio. minile: le “sante feriali”, valoriz- confini culturali e religiosi: donne La santità al femminile ha un zato oggi anche dalla esortazione di religione ebraica, appartenenti volto variegato e, allo stesso tem- apostolica Gaudete et exsultate di ad altre sensibilità religiose. Ad po, eroico, nella quotidianità, dove papa Francesco, sulla santità nel esempio Edith Stein, ebrea e car- molte donne vivono l’ordinario in mondo contemporaneo (2018). melitana (1891-1942). modo straordinario, affinano i lo- Nel corso del Novecento sono Filosofa e carmelitana, santa ro sensi nell’ascolto della Parola di state proposte all’onore degli altari Teresa Benedetta della Croce, nata Dio e sanno coltivare la dimensio- donne cristiane semplici e determi- Edith Stein, è morta ad Auschwitz ne contemplativa. ■ nate, testimoni di Cristo nelle espe- nel 1942. La sua eredità offre una visione vibrante e profonda del- 1 Medico chirurgo, specialista in oto- la femminilità, da riscoprire. Una rinolaringoiatria, diplomata in teologia teologia della donna che ha in- nella facoltà Teologica del Triveneto. 2 A. T. Queiruega, teologo spagnolo: fluenzato il pensiero di papa Gio- n. Aguiño (Spagna) 1940; vivente. vanni Paolo II sulla teologia del 3 A. Garcia-Rivera, teologo luterano: corpo e sulla grazia particolare del- n. L'Avana (Cuba) 1953 - m. San Lean- la femminilità. dro (California) 2010. 4 J. Castillo, teologa spagnola: n. Puebla de Don Fadrique (Spagna) 1929; Il genio femminile vivente. 5 J.B. Metz, teologo tedesco: n. Auer- Nella già accennata lettera apo- bach in der Oberpfalz (Germania) 1928- stolica Mulieris dignitatem (1988), m. Münster (Germania) 2019. 6 CANTA CARMELINA CHIARA, «Con- Giovanni Paolo II ci invita a risco- fronti» n. 9, 2007. Ordinaria di Sociolo- prire sia l’unità di genere umano gia dei processi culturali e comunicativi sia la specificità dell’uomo e della presso l’Università di Roma Tre. 7 Cf. CHERVIN RONDA DE SOLA, Donne donna nella loro differenza ses- suale. sante. Storia di duecento donne, LEV 2005. 8 Caroline W. Bynum: Atlanta (Geor- Attualmente si auspica recipro- gia-USA) 1941; vivente. Prima donna no- cità e dialogo tra i sessi. Soprattut- minata professore universitario alla Co- to questi nostri giorni attendono lumbia. 14 gennaio/marzo 2020
RADICI NEL CIELO Amore “di più” (Lc 7,42) T u, Dio imparziale, che fai piovere e splendere il sole D onami, Signore, fedeltà a quel sentirmi da te guardata con amore, tanto sui buoni quanto sui cattivi il mio sguardo è fragile, ma sincero, e guardi con affetto speciale esile, ma capace di raggiungere i poveri e gli ultimi il tuo cuore aperto, “per me”. t u volgi proprio su di me il tuo sguardo T u, per me, ci sei, sempre; per te che io riesca di grazia, di tenero amore, un “di più” a esserci per gli altri che mi rende unica sorpresa di Dio per chi sente al tuo cuore. di essere amato, “di più”. I o, quotidianamente parziale, imbrigliata nel tempo del “da fare” suor Marilena Carraro tfe scelgo sempre le piccole sbrigative parti piuttosto del “di più” sovrabbondante in “tutto”. R ipeto preghiere, parole e gesti di vuota tenerezza senza lo sguardo d’amore quando l’abitudine impregna la memoria del cuore. gennaio/marzo 2020 15
PAROLA CHIAVE VANGELO NELL'ARTE Una “presenza” nel sogno Giuseppe di Nazaret, l'uomo che si lascia guidare dalla Parola: la meditazione sul dipinto può aiutare a vivere con un tocco di originalità il mese dedicato a questo Santo. di Antonio Scattolini1 Seicento esaltava il culto dei Santi Giuseppe era fin troppo realistico, come trait-d’union tra esperienza somigliava anche troppo ad un terrestre e realtà celeste: questa uomo comune. rappresentazione di san Giuseppe Talvolta questo fatto poteva es- Introduzione è dunque un mezzo, uno specchio sere giudicato indegno, nelle rap- per il fedele e per tutto il popolo di presentazioni di arte sacra. Tutta- L’anziano signore, vestito con Dio, per ritrovare la propria spiri- via La Tour continuò ad inserire un saio di tipo religioso, si è ad- tualità. Forse (come il celebre san gli avvenimenti e i personaggi della dormentato in una cella silenziosa, Matteo di Caravaggio), questo san fede in ambienti quotidiani favo- anch’essa di tipo monastico. Sembra dormire di un sonno pesante, quasi doloroso, come ru- bato al tempo dedicato alla medi- tazione: infatti, con la mano sini- stra, stringe ancora una pagina del libro che regge sulle ginocchia. E questo gesto resta come so- speso. La fatica ha improvvisamen- te avuto la meglio sul suo impegno di lettura spirituale: ha interrotto quel momento intimo della pre- ghiera di Lectio, di cui ogni buon consacrato fa esercizio solitario e quotidiano… incontro che avviene nel silenzio, tra il credente ed il suo Dio. L’autore di questo quadro, inti- tolato Il sogno di Giuseppe, è George De La Tour, uno dei primi pittori francesi ad aderire al rinnovamen- to stilistico di Caravaggio, adat- tandolo al proprio temperamento intimista. Le sue opere rivelano la capacità di concentrarsi sull’essen- ziale escludendo ogni decorazione o dettaglio superfluo e lavorando specialmente sugli effetti di luce creati da una candela. Georges de La Tour, Il sogno di Giuseppe, 1640 circa, Per quanto riguarda il soggetto, Musée des Beaux-Arts, Nantes-Francia. ricordiamo che la religiosità del 16 gennaio/marzo 2020
ISPIRAZIONE rendo così anche l’attualizzazione del messaggio biblico e dei suoi significati. L’artista aveva avuto successo proprio per questo. L’artista Nato nel 1593 nella Lorena, re- gione alla frontiera tra la Francia, Germania e Paesi Bassi, diventò celebre fino ad essere annovera- to tra i pittori della corte reale. Ma restò poco tempo a Parigi; ritornato a Lunéville, la sua cit- lui stesso questa scena raffigurata re un vecchio monaco, o un ragaz- tà, continuò a produrre splendide nel dipinto: una lettura delle Scrit- zo che sveglia il vecchio padre per tele come questo Sogno di Giusep- ture alla tenue luce di una candela. riportarlo alle sue attività? pe fino alla sua morte, avvenuta E così, parte proprio da qui per La pagina del vangelo ci aiuta nel 1652. Era capace di coniugare rappresentare la sua omelia a co- a riconoscerlo come un angelo, una religiosità profonda con una lori del testo del vangelo di Matteo anche se non ha le classiche ali o abilità straordinaria a rendere gli 1,18-24. l’aureola splendente. L’angelo ha effetti di luce. Il san Giuseppe, dipinto da La quella grazia adolescenziale ases- La sua è un’arte semplice e mo- Tour, stava leggendo, solo. Ora suata che la maturità non ha anco- numentale: la notte, il silenzio, dorme, rivestito del suo ruvido ra caratterizzato. l’immobilità sono le caratteristiche saio, con la testa appoggiata alla È molto elegante. I suoi ge- dei pittori dell’anima e La Tour sua mano destra e non percepisce sti sono armoniosi, gentili: con la seppe illustrare i testi degli autori questa nuova presenza che si mani- mano destra sfiora il polso di Giu- spirituali del suo tempo con una festa dentro questo ambiente così seppe, e quasi lo accarezza. Il suo pittura che, attraverso la luce, di- spoglio e atemporale. braccio nasconde la fiamma della venta rivelazione-manifestazione. candela che noi indoviniamo dai Nei suoi quadri, tutto accade nel L’angelo riflessi e dagli effetti di controluce, silenzio: qui bisogna tacere e medi- tipico di La Tour. È questa debole tare… e partire nell’oscurità, fidu- Di fronte a lui, in piedi, vedia- luce che ci rivela i tratti essenziali ciosi, perché la luce della grazia si mo una dolce e misteriosa figura, del racconto di Matteo: la bocca levi anche nei nostri cuori. raffigurata come un giovane: un dell’angelo, aperta per rivolgere giovane novizio venuto a richiama- l’annuncio; lo stato incosciente di Il libro Giuseppe che il testo ci presenta nello schema di una rivelazione Ritornando alla nostra tela, nel sogno; la sua mano sinistra possiamo concentrarci sui parti- stesa nel gesto che interpella e che colari. E partiamo dal libro. Quale attende una risposta. lettura poteva fare san Giuseppe se non quella della Bibbia? Sap- Giuseppe piamo che Georges de La Tour fre- quentava ambienti religiosi, come Il tipo di raffigurazione è lo il convento dei Cappuccini della stesso usato dai pittori di que- sua città di Luneville, e quello dei st’epoca per i soggetti di “ispirazio- Minori a Vic, dove viveva un suo ne” degli Evangelisti. Se nessuno cugino fattosi frate. ce ne rivelasse il titolo noi po- Certamente in questi ambienti tremmo scambiare questo quadro il nostro artista aveva potuto vivere per una immagine dell’evangelista gennaio/marzo 2020 17
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