I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
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consumatori il mensile dei soci coop edizione coop nordest friuli venezia giulia-veneto n° 2 marzo 2013 CONTRO LA VIOLENZA, I COLORI DELL’UGUAGLIANZA Centinaia di donne uccise ogni anno da compagni e mariti. Le cifre di una tragedia che tutti dobbiamo combattere 40 Prestito Sociale 42 Rinnovo del Consiglio Tanti i vantaggi in più di Amministrazione
S o mmari o consumatori coop nordest sommario Le pagine di 40 Prestito sociale seguici su facebook Tanti vantaggi e su www.consumatori.e-coop.it di maurizio remagni 6 La violenza che uccide le donne 42 Il consiglio si rinnova candidature al via Ogni anno sono decine le vittime dei loro mariti e compagni. di viviana monti Un dramma che ancora si fa poco o nulla per contrastare 45 Acquista last minute e risparmia il 50% 12 Un mondo in frac(king)? di silvia Sacchetti Negli Usa si punta su gas e petrolio estratti grazie alla frattu- razione idraulica. Una tecnica che però devasta l'ambiente 18 CoopVoce, un milione di clienti Cresce e si consolida il servizio di telefonia mobile offerto da Coop. La chiave? Tariffe semplici, convenienti e trasparenti Coop Nordest numero verde 800 849085 4 Lettere a 17 Ildi mario falso allarme 11 La ricchezza degli avanzi Consumatori tozzi d i massimo montanari 6 Violenza che uccide 21 Scuola ed educazione 30 Delizie di Campania e donne alimentare di helmut failoni di silvia fabbri di eugenio del toma 32 Treviso, 9 La vignetta 26 Vivi verde Coop, avvolta dai fiumi di elle k a ppa a prova di crisi di giuseppe ortolano di anna somenzi 12 Vogliamo un mondo 36 Tessuti che scaldano in frac(king)? 28 Coi piedi sulla tavola di m. cirri e f. solibello di claudio strano di claudio strano 36 Mostre, libri e dischi 25 Mafie, recuperare Intervista ai Marta sui Tubi lavoro di g. oldrini e p. pacoda Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10 Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena) Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296 Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio. Consegnato alle poste a partire dal 06/03/2013. Il numero di gennaio-febbraio è stato stampato in 2.546.018 copie Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
consumatori 4 marzo 2013 L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è: redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it Caffè in capsule Coop e... rifiuti Scrivo dopo aver letto l'articolo sulla macchina del caffè in capsule. Mi domando il senso di questa scelta che ritengo poco sostenibile e in contrasto con le politiche di Coop sul tema rifiuti. pierpaolo penzo - e-mail Risponde Claudio Mazzini l’uso sono da destinare alla raccolta indifferenziata, responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop quindi, assieme al contenitore viene inevitabilmente Italia: mandato in discarica o termovalorizzato anche il Gentile Pierpaolo la domanda che ci pone è esatta- fondo di caffè. Caffè che, invece, può e deve essere mente quella che Coop si è posta, oltre due anni fa, valorizzato come materia prima seconda, destinan- quando iniziò ad affrontare la tematica. dolo alla raccolta differenziata dei rifiuti organici Da un lato c'era un’evidenza innegabile: una quota domestici: considerando un consumo di 2 caffè al crescente di cittadini ha pian piano spostato le pro- giorno per persona, si potrebbero riutilizzare circa prie abitudine di consumo verso questa tipologia di 5,7 kg di caffè esausto. prodotto. Dall’altro, la considerazione che la prepa- Da queste considerazioni siamo partiti, progettando razione di una tazza di caffè espresso, tramite un si- una macchina interamente Made in Italy ed una cap- stema di capsule monodose, è dal punto di vista am- sula brevettata - la prima e al momento unica - che bientale più impattante della classica moka, proprio consente la pelabilità dopo l’uso: questo dà al con- in virtù dei diversi materiali impiegati per il confe- sumatore la possibilità di conferire il fondo di caffè zionamento del caffè. Avevamo due strade: fingere alla raccolta differenziata dell’umido, in modo da che non esistesse questa esigenza o provare a dare permetterne il recupero, essendo il caffè un ottimo una risposta coerente ai valori di Coop. ammendante agricolo. Il resto della confezione va Così, dopo una approfondita istruttoria siamo arri- nella plastica. vati ad individuare una soluzione, secondo noi soste- Riteniamo che la nostra scelta, non solo sia la più nibile per l’ambiente e compatibile con le esigenze corretta, ma anche la più consona, proprio per dare di qualità, sicurezza e convenienza, che da sempre risposte a quella coerenza che lei richiama. caratterizzano il nostro prodotto a marchio. Per il 2013, infine, abbiamo anche in animo iniziative Partiamo da alcune cifre sul tema caffè in capsule, in specifiche di comunicazione, proprio per aumentare un'ottica ambientale. Le stime al momento disponi- la sensibilità e la quantità di consumatori che deci- bili parlano di un immesso al consumo di oltre 2 mi- deranno di non buttare, una volta usata, la capsula liardi di capsule per caffè in plastica, per un volume del caffè nell’immondizia, ma con un piccolo gesto, di oltre 12.000 tonnellate di plastica all’anno. aprire la capsula e recuperare il caffè, facendo una Al momento, le capsule che restano piene dopo grande azione per l’ambiente. Pesci grassi e... pesci a marchio Coop È vero che i pesci di allevamento sono in genere più grassi di quelli pescati in mare? renato artidori - mir ano (VE) Sì ed è l’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli cri (si tratta di pesci che arrivano a pesare 450/550 Alimenti e la Nutrizione) che lo conferma: la per- g dopo 18-22 mesi). Il risultato è un prodotto con il centuale di grasso per il branzino allevato in vasca doppio e anche il triplo di grassi rispetto al pesce sel- varia dal 5 all’8%, mentre per il selvatico oscilla dal vatico e con un sapore diverso. 2 al 4%. Nelle orate cresciute in vasca la percentuale Coop invece propone orate e branzini di filiera pro- di grasso oscilla dal 6 al 9%, in quelle pescate dal 2 al venienti da allevamenti italiani, in cui i pesci vivono 6%. Ci sono branzini e orate provenienti da Grecia, in spaziose gabbie situate direttamente in mare Turchia, Croazia e Tunisia, cresciuti in gabbie o va- aperto e con un’alimentazione controllata (no ogm, sche troppo affollate e allevati con mangimi medio- no coloranti e no a grassi e farine di origine animale).
5 È stato inoltre posto un vincolo sul contenuto mas- per la spesa. Gli italiani iniziano a percepire anche le simo di grassi nel filetto: 5,5% per l’orata e 6,0% per opportunità offerte dalla chimica verde come possibile la spigola proprio per evitare un pesce troppo grasso motore per uno sviluppo ecosostenibile del nostro e, a garanzia di ciò, questo rappresenta uno dei re- paese. L’indagine è stata realizzata intervistando un quisiti sottoposti a certificazione da parte del CSQA. campione di 800 persone, rappresentativo dell'insieme Tutto questo si traduce in pesci con valori di grassi degli italiani. In generale si registra un elevato consenso (su filetto) controllati e monitorati e che, per l’anno (circa 90%) verso la nuova legge, ritenuta un doveroso 2012, hanno registrato una media del 3% per l’orata passo avanti per la tutela dell’ambiente. Però le shopper e 3,4% per il branzino e quindi molto vicini a quelli compostabili, ad esempio, non soddisfano più della del pesce catturato in mare. metà degli intervistati su due aspetti fondamentali: la resistenza e il riutilizzo per la spesa, mentre vengono promosse per quanto riguarda le dimensioni, il prezzo e i vantaggi del recupero collegati alla raccolta Sportine biodegradabili differenziata. Su questo argomento è importante ricordare come e quelle riutilizzabili Coop, anticipando di un paio d'anni l'entrata in vigore Si può fare ad oggi un bilancio dell'utilizzo delle nuove disposizioni di legge, abbia introdotto gli shopper biodegradabili già nel 2009. Nel contempo delle sportine biodegradabili? però Coop ha poi comunque puntato in maniera isa antonelli - LUGO (RA) massiccia, promuovendole con apposite campagne, sull'uso di sporte riutilizzabili, proponendo ai propri Un recente studio realizzato da Ispo Ricerche per soci e clienti apposite soluzioni. Ovviamente, quella conto di Assobioplastiche, conferma che la coscienza fatta con oggetti riutilizzabili nel tempo, è la soluzione ambientale degli italiani è sempre più consapevole che ha minore impatto ambientale in assoluto. Ma e viva, come pure il sentimento di rispetto per la se si dimentica a casa la sporta riutilizzabile, vanno legge che impone l'uso dei sacchetti biodegradabili benissimo anche quelle biodegradabili! Le Terme piú antiche in Slovenia WELLNESS WEEKEND valido dal 02. 01. 2013 al 24. 12. 2013 Prezzo del programma a persona in EURO: 2 notti ............................................................................................................................. HOTEL PARK *** 15 % di sconto Camera doppia 148 € ............................................................................................................................. per i SOCI COOP VILA HIGIEA **** Camera doppia 155 € ............................................................................................................................. HOTEL VITA **** Camera doppia 173 € ............................................................................................................................. Servizi inclusi per una persona: 2 mezza pensioni, accappatoio ad uso gratuito all’albergo Vita e all’albergo Vila Higiea, ingresso illimitato alle piscine con acqua termale sia presso l’albergo Vita che alle Terme Secolari, succo di frutta fresco (2 dl.) servito durante il pranzo oppure la cena, 1 x frutta fresca nella camera, 1 bottiglietta di acqua naturale “Klementina”, 1 bagno vitaminico, 1 peeling di seta (30 min.), 1 ingresso al Centro saunistico »Dežela Savn«, uso del parco sportivo, acquagym, ginnastica mattutina, programma d’animazione. Terme Dobrna, Dobrna, Slovenia t: 00386 3 78 08 110 e: info@terme-dobrna.si www.terme-dobrna.si
6 società Ogni tre giorni una donna viene ammazzata. Ma poco o nulla si fa per contrastare il fenomeno. Occorrerebbe invece potenziare la rete dei Centri Antiviolenza, aprire nuove case rifugio, ratificare le convenzioni europee. E poi cambiare le leggi: perché madri, mogli e ragazze a rischio di vita dovrebbero essere protette davvero. Come accade per i testimoni o i pentiti di mafia quella violenza che uccide le donne di silvia fabbri Nel 2013 sono già 13 (al di maltrattamenti da parte di lui, dell’interno (e sarebbe anche ri- momento in cui scriviamo). Uc- spesso denunce, richieste d’aiuto chiesto dalla Convenzione del cise dai loro mariti, ex compagni, rimaste inascoltate, lei che se ne Consiglio d’Europa sulla preven- padri dei loro figli. Come Donika vorrebbe andare, ma ha paura. Fi- zione e la lotta contro la violenza Xhafa, 47 anni, uccisa a colpi di pi- no a che un giorno – forse perché nei confronti delle donne), eppure stola dall’ex marito Raffaele Var- non se ne può più o s’intravvede non si fa, privando le istituzioni di raro, 59 anni. Lei aveva accettato la speranza in un aiuto dall’ester- contrasto al fenomeno di un’im- di rivederlo. Come Antonia Stan- no – la vittima si convince a fuggi- portante chiave di lettura. Allora si ghellini, 47 anni, uccisa a coltella- re. Ma lui la trova e l’uccide. Tutte sono messe a farlo le stesse donne: te dall’ex marito Mustafa Hashani, morti annunciate, quelle di queste nella fattispecie, oggi la fa la Casa 46 anni. Lei lo aveva lasciato da un donne: più del 70% delle uccisio- delle Donne di Bologna. L’indagi- anno, ma lui non accettava la fine ni arriva dopo anni e anni di de- ne parte dalla cronaca, della stam- della relazione ed era ogni giorno nunce da parte della vittima. Però pa locale e nazionale (anche se non più violento e minaccioso. Come quasi sempre si parla di raptus e tutti i femicidi vengono raccontati Giuseppina Di Fraia, 52 anni, inve- gli uomini, sui giornali, sono tutti sui giornali). stita con l'auto, picchiata e poi data "insospettabili". Ecco dunque i fatti: negli ultimi alle fiamme dal marito Vincenzo Una strage, e senza considerare cinque anni c’è stato un aumen- Carnevale. è morta dopo giorni di tutto il resto: senza considerare i to del 26% delle donne uccise. Tra agonia. maltrattamenti, le lesioni, i tentati il 2000 e il 2011 sono state uccise Nel 2012 sono state 124, e le sto- omicidi (46 nel 2012), gli stupri. 2.061 donne (dati Eures da Ansa). rie sono sempre le stesse. Cambia- A dire la verità, la triste conta delle Il 30% degli omicidi totali sono fe- no le età, le condizioni sociali ed morte è piuttosto controversa. Do- micidi (cioè omicidi nei confron- economiche, i paesi o le città, ma vrebbe essere un atto dovuto in ba- ti delle donne in quanto donne). il meccanismo resta uguale: anni se alle leggi da parte del ministero Succede un giorno ogni tre. Come continua a pagina 9 >
consumatori marzo 2012 7 124 26% donne uccise in Italia aumento delle donne uccise nel 2012 negli ultimi 5 anni Cosa fare per ribellarsi La violenza può essere fisica o psicologica, ed entrambe consigliarti il da farsi in forma completamente sono molto difficili da affrontare. Ecco cosa fare (e cosa anonima. Puoi trovare i numeri di queste strutture su consigliare) nel primo caso, quello della violenza fisica. un qualsiasi motore di ricerca digitando “centri La prima cosa da sapere è che quasi sempre il violento è antiviolenza” e il nome della tua città o regione. recidivo. Difficilmente da solo trova la forza di cambiare, Oppure, raggiungendo la pagina www. anche se giura di volerlo fare. Se hai già subito violenza, direcontrolaviolenza troverai invece la mappa dei sei a rischio. Se lui minaccia di uccidere o di uccidersi, sei centri italiani. Cerca quello più vicino a te. Puoi anche a rischio. chiamare il 1522 che è il numero della rete nazionale Per affrontare il problema, nel caso di lesioni, devi antiviolenza che indirizzerà la chiamata al centralino di andare al pronto soccorso e farti medicare. Se vorrai un centro aperto. denunciare il tuo aggressore, il referto potrà servirti. Nel caso della violenza psicologica, più sottile ma non Nel caso tu decida di denunciare (che è in ogni caso e in meno pericolosa, devi cercare di mantenere lucidità su qualsiasi circostanza un tuo diritto) ricorda che hai tre quello che ti sta accadendo, senza incolparti. Cerca mesi per farlo. anche di parlare con qualcuno che riesca a mostrarti dal In caso di emergenza e pericolo immediato chiama il 112 di fuori quello che ti sta accadendo. E rivolgiti a un (carabinieri) o il 113 (polizia). centro antiviolenza, che ti aiuterà a chiarirti le idee e ti Cerca aiuto attorno a te, parlando con amici o farà sentire meno sola, evitando danni peggiori (come telefonando a un centro antiviolenza. Ricorda che nei la violenza fisica, che comincia spesso con quella centri antiviolenza le operatrici sono tenute a psicologica).
8 primo piano società “Dove sono gli uomini?” ecco perchÉ occorre sollevare una "questione maschile" Un libro che racconta gli amici, padri e compagni inorriditi quan- uomini. La loro crisi, le lo- to le donne da quello che accade ma spae- ro colpe, la loro incapacità sati. Perché non esistono luoghi di cosid- di farsi domande. Si intito- detta autocoscienza maschile? la “Dove sono gli uomini” e Fino a che non prenderemo coscienza noi del- lo ha scritto Simone Perotti, la nostra condizione, fino a che non comince- simone scrittore. Gli abbiamo chie- remo a parlare tra di noi, orizzontalmente, perotti sto di parlarcene. non potrà esserci alcun processo evolutivo, scrittore Perché ha deciso di scri- alcuna forma di crescita. Alle donne nessu- vere sulla violenza con- no ha regalato nulla, hanno dovuto sudare, tro le donne? e ancora sudano, urlano, per farsi capire, per Il mio libro-inchiesta è sulla condizione di pro- essere ascoltate. Noi dobbiamo fare lo stesso. fonda crisi dell'uomo, in realtà. Ma parlando Nessuno ci porterà la soluzione. Siamo noi, in della crisi dell'uomo non potevo che chiedere potenza, quella nuova frontiera. alle donne, che ci frequentano, ci osservano, ci La violenza contro le donne è un’emergen- conoscono. Sono state loro, in più di un'occasio- za di questo periodo o c’è sempre stata, ne, a parlare, a raccontare di violenza... sotterranea, magari non denunciata? Lei ha scelto di raccontare la voce mancante Sta aumentando, in modo proporzionale della storia. Non si parla quasi mai dei vio- all'aumento della crisi degli uomini. Mancate lenti, si preferisce concentrarsi sulle vitti- risposte producono tensione e a volte violen- me, le loro storie e, magari, le loro colpe... za. Gli uomini di questa epoca sono in profonda Quanto influisce la crisi economica, se- crisi, sotto ogni profilo. La violenza è solo la condo lei? conseguenza di un disagio profondo, dell'im- È solo un ulteriore elemento di disagio. Ma se possibilità a comunicare, oltre che di un profon- una persona è in equilibrio affronta la crisi do ritardo evolutivo sociale. Occorre sollevare il con creatività e ottimismo. Se è già depressa prima possibile una "questione maschile", fatta viene affossata. di analisi, di accettazione dei nostri limiti, di E il ruolo dei genitori? costruzione di nuovi orizzonti, di limiti e palet- Essenziale, ma ancora profondamente disat- ti che solo noi possiamo e dobbiamo mettere. teso. Chi li ha allevati questi uomini a disagio? Poi ci sono gli uomini “normali”: fratelli, Chi li ha cresciuti ed educati? ogni ogni 1/5 7 MINUTI 3 GIORNI gli uomini in coppia con un uomo stupra o tenta un uomo uccide una donna che fanno di stuprare una donna una donna violenza psicologica o fisica su di lei
consumatori marzo 2013 9 LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA spiega Riccardo Iacona autore Carrano. “Se l’obiettivo è salvare la offrire anche la fuga in una casa del libro “”Se questi sono gli uo- vita delle donne, perché non crea- con l’indirizzo segreto “perché mini” – se “una specifica categoria re per loro un sistema di protezio- è proprio quando la donna tro- di cittadini venisse trucidata con la ne come si fa per i pentiti di mafia? va il coraggio di andarsene che il stessa costanza, scoppierebbe un E poi perché considerare la gelosia partner l’ammazza”, spiega Ange- gran casino. Invece in Italia nessu- un’attenuante? Occorrerebbe poi la Romanin della Casa delle don- no fa nulla, perché in Italia c’è una una formazione adeguata per tut- ne di Bologna (e infatti il 67% dei violenza endemica nei confronti ti gli operatori, specie per quanto femicidi avviene dopo la separa- delle donne e un sostanziale con- riguarda le forze dell’ordine che si zione). Purtroppo, invece, non dono nei confronti dei carnefici”. trovano ad affrontare il problema, solo i centri antiviolenza sono in- Il femicidio è dunque un assassi- per evitare minimizzazioni ed er- sufficienti, ma in più non sempre nio esito di atteggiamenti e prati- rori che possono essere fatali”, di- possono offrire rifugio alle donne che sociali misogine. Esito, cioè, cono dalla Casa delle Donne. “Va maltrattate. “In tutta Italia sono della violenza esercitata contro applicata la legge sullo stalking – 127 – spiega Titti Carrano – diffu- donne che non rispettano le aspet- chiede invece Iacona - e vanno fi- si sul territorio a macchia di leopar- tative dell’uomo (e della società nanziati i centri antiviolenza. In do: ci sono regioni come il Molise patriarcale). Infatti il 70% e più Italia ce ne sono meno che in Gre- o la Val D’Aosta che ne sono del dei femicidi è compiuto all’inter- cia e Turchia”. tutto prive. La capacità complessi- no della famiglia, generalmen- Che cosa sono i centri antivio- va dei posti letto nelle case rifugio, te da parte del partner. "Violenza lenza? E quanti sono? “Sono uno al momento, è pari a 500. Ma se- di genere – spiega Titti Carrano, strumento imprescindibile per condo una raccomandazione del avvocata e presidente dell’associa- contrastare attivamente questa consiglio d’Europa, risalente al zioe Di.Re che raccoglie 63 centri strage – spiega Titti Carrano. - Si 1999, dovrebbe esserci un centro antiviolenza in Italia – cioè violen- tratta di strutture che offrono al- antiviolenza ogni 10mila perso- za che nasce dalle disuguaglianze le vittime assistenza psicologica, ne e un centro d’emergenza ogni tra uomo e donna, disuguaglianze legale e anche sociale, favorendo 50mila abitanti. Sul territorio na- che oggi, in tempi di crisi, sono an- il reinserimento anche lavorativo zionale dovrebbero quindi esser- che economiche”. della donna che spesso, lasciando ci 5.700 posti letto, non 500”. E Inasprire le leggi? “La violenza il marito, perde tutto: lavoro, casa, per di più anche questi sono sparsi contro le donne non è un pro- reddito”. Soprattutto, però, un cen- sul territorio in modo non omo- blema di ordine pubblico”, spiega tro antiviolenza dovrebbe poter geneo, cosicché talune regioni ne continua a pagina 11 >
10 primo piano società 30% 70% degli omicidi sono femicidi dei femicidi sono compiuti dal partner o ex donne in rete il manifesto, la danza, la campagna A urne ancora calde, l’associazione Di.Re, “Donne in E a proposito di campagne ce n’è una, proprio rivolta rete contro la violenza”, chiede al nuovo governo agli uomini, che grida “Noi no”. È NoiNo. Org, Uomini impegni precisi. Intanto rilancia l’allarme sui Centri contro la violenza sulle donne, promossa dalla antiviolenza e sulle Case rifugio che rischiano di Fondazione del Monte di Bologna, sostenuta anche da chiudere a causa dei tagli alle politiche sociali e al Coop Adriatica. Una campagna che chiede agli uomini welfare che colpiscono maggiormente le donne, di metterci la faccia, di partecipare, di porsi in relazione aumentando le disuguaglianze di genere. Poi chiede: tra loro, per creare una comunità di uomini consapevoli l’immediata ratifica della Convenzione del Consiglio che dicono pubblicamente no alla violenza di genere, d’Europa, firmata a Istanbul nel 2011, con l’adozione divulgano la campagna e coinvolgono altri uomini in delle misure prescritte e con interventi concreti e questo network. Lo hanno già fatto testimonial di duraturi anche nel programma finanziario di governo; NoiNo.org come Ivano Marescotti, attore, Alessandro il rinnovo del Piano nazionale contro la violenza alle Diamanti, calciatore, Giampaolo Morelli, attore, Vinicio donne del novembre 2010, con garanzia di Capossela, cantautore, Stefano Benni, scrittore, e stanziamenti economici adeguati e costanti ai centri Riccardo Iacona, il giornalista che abbiamo intervistato antiviolenza/Case rifugio su tutto il territorio proprio in queste pagine. Ma anche il taxista Silvano, nazionale anche da parte degli enti locali e l’agricoltore Matteo, e tanti altri uomini comuni che riconoscimento del livello essenziale di assistenza hanno aderito attraverso il sito www.noino.org. sociale per la violenza contro le donne; la rilevazione Una partecipazione diretta, in prima persona, come dei dati sistematica, integrata e omogenea sulla quella che ha visto milioni e milioni di donne in tutte le violenza contro le donne su tutto il territorio nazionale; piazze del mondo ballare per dire no alla violenza. Il la promozione di campagne di sensibilizzazione movimento “One billion rising” lanciato dalla nazionali e locali per contrastare la violenza maschile scrittrice Eve Ensler, ha vinto la sua scommessa, il 14 contro le donne, rivolte a tutta la popolazione in febbraio scorso, dal nord al sud del mondo, da est a particolare agli uomini, vigilando su ogni forma di ovest, mobilitando il pianeta con una danza collettiva comunicazione offensiva per le donne. di tutte e tutti.
consumatori marzo 2013 11 sono pressoché sfornite”. Meglio di noi, come riporta anche Iacona nel suo libro edito da Chiarelette- cibo è cultura re, tutti i paesi europei: in Spagna 4.500, in Germania 7.000, in In- ghilterra 3.890, in Francia 1.100. di Massimo Montanari “In più – prosegue l’avvocato Car- docente di Storia medievale e di Storia dell’alimentazione, Università di Bologna rano - i centri sono scarsamente fi- nanziati: dei 63 aderenti a Di.Re, solo 1/3 ha finanziamenti adegua- ti. Non esiste una linea di finanzia- mento da parte dello Stato, ma so- lo quella assicurata dagli enti locali, Comuni e Province. Che spesso, La ricchezza poiché hanno a loro volta subito della cucina degli avanzi pesanti tagli, non finanziano con- tinuativamente i centri. Lo scorso Lo spreco – non solo alimentare – è figlio della società dei consumi. governo ha emanato un pubblico Prima ancora che un’abitudine è un atteggiamento mentale, un’idea che il bando da 10 milioni per poten- boom economico ci ha indotto a considerare normale, addirittura “buona” ziare l’attività dei centri esistenti o perché tiene in vita e sollecita i processi produttivi. Oggi, però, lo spreco è aprirne di nuovi: cifre importanti, sotto accusa, per motivi morali oltre che economici. Le iniziative si susse- ma non sufficienti, proprio perché guono, una nuova “cultura del riciclo” si diffonde, via via imponendosi a un’or- una tantum”. Eppure, uno speci- mai obsoleta “cultura dello spreco”. fico osservatorio Onu sui diritti Ho scritto “nuova” cultura del riciclo, ma è una cultura antichissima che si rinnova. Nelle società tradizionali non si gettava nulla. umani (detto ‘special rapporteur’) Sprecare era inconcepibile, in un mondo abituato a far tesoro delle pro- richiama l’Italia a considerare che prie risorse, a valorizzarle fino in fondo. Ciò valeva nella società contadi- la situazione politica ed economi- na, attentissima a far quadrare risorse e bisogni, a combattere la paura ca non giustifica la mancanza di della fame (più incombente della fame stessa) con strategie di conserva- attenzione e la diminuzione delle zione e stoccaggio degli alimenti, di recupero e riutilizzo degli avanzi. risorse per combattere la violenza Valeva nella società borghese, sensibile al tema dell’economia e del contro le donne. risparmio. Valeva nelle corti aristocratiche, dove l’ostentazione e l’ab- Violenza che è destinata a cresce- bondanza del cibo non si traducevano mai in spreco: molto, moltissimo re ancora, secondo il condutto- restava sulla tavola, perché il numero delle vivande servite oltrepassava re di Presadiretta, che per docu- – programmaticamente – le possibilità di ingestione dei convitati. mentarsi è andato sui luoghi dei Era un modo per stupire, per mostrare ricchezza e potere. Ma i resti non si femicidi e ha parlato con parenti gettavano: si riutilizzavano per il personale di servizio, talvolta si mette- vano sul mercato e rientravano direttamente nei circuiti di scambio. La e amici delle vittime e degli assas- “cucina dei resti” non era frutto di un’economia “povera”. Al contrario: sini. “Se non facciamo niente per più il pasto era ricco, più avanzi c’erano, e più a lungo duravano le risorse fermarli, aumenteranno, in modo impiegate. È il senso di un detto genovese, secondo cui «un buon direttamente proporzionale al de- pasto dura tre giorni». siderio di autonomia delle donne Proprio questo detto è ricordato da Olindo Guerrini, poeta, scrittore, ammazzate. E aumenteranno an- bibliofilo, grande amico di Pellegrino Artusi nei decenni fra XIX e XX che perché nel nostro paese c’è un secolo, nell’introduzione al suo celebre ricettario intitolato “L’arte di terribile processo di rimozione nei utilizzare gli avanzi della mensa”, pubblicato postumo nel 1918. confronti di questa strage. Tendia- Non si tratta affatto – come sostiene il sottotitolo di una recente edizione mo a dire: non mi riguarda è una – di un “classico della cucina povera”. storia di pazzi, un problema loro. È invece un classico della cucina ricca, quella che può permettersi molti Manca anche un’assunzione di re- resti da recuperare. Non per nulla il testo è infarcito di citazioni dai più diversi libri di cucina, antichi e moderni, italiani e stranieri. Guerrini si sponsabilità politica. Figuriamoci, meravigliava che non fosse esistito, prima di lui, qualcuno interessato a il ministero non tiene neppure il comporre un libro del genere. Il fatto è che tutti i libri di cucina in qual- conto di quante ne muoiono. Ma che modo si occupavano di avanzi. ogni donna ammazzata nel no- Questa cultura forse stiamo recuperandola, senza pudori e senza vergogna. Il stro paese è il segno drammatico tempo dello spreco non è ancora finito, ma è sicuramente finita l’idea della débâcle dello Stato”. ● che sprecare sia bello. ●
12 primo piano ambiente Vogliamo un mondo in frac(king)? Gas e petrolio estratti in grandi quantità con la fratturazione idraulica delle rocce. Gli Stati Uniti stanno riducendo così la loro dipendenza energetica, e in tutto il mondo si è scatenata la corsa agli idrocarburi da riserve non convenzionali. Il fracking sta ridisegnando gli equilibri geopolitici, ma il suo impatto ambientale è violentissimo e per la popolazione, che non lo vuole, ci sono rischi di claudio strano Il gas nella roccia: avete modo non convenzionale "da l'utilizzo del "fracking" (frattura- presente il grisù, quella miscela rocce argillose" ("scisti" letteral- zione idraulica), una tecnologia esplosiva spesso letale per chi la- mente), ecco che avrete una car- fortemente invasiva introdotta in vora nelle miniere di carbone? tolina di ciò che sta avvenendo modo rudimentale già nel 1947 – Se sostituite i minatori con dei a ritmi vorticosi – a partire dal quando lo sfruttamento delle roc- trivellatori, e li immaginate 2003, con una forte accelera- ce era noto da tempo – ma resa scavare come dei pazzi nel più zione negli ultimi tre anni – in produttiva solo negli anni Ottan- profondo sottosuolo degli Stati Nord Dakota, Texas, Pennsyl- ta. Tre anni fa il processo d'indu- Uniti, alla ricerca non del grisù vania, Ohio, Colorado. strializzazione, reso nel frattem- (che però è della stessa famiglia Sono solo alcuni della trentina po conveniente dall'aumento del di idrocarburi) ma di enormi di stati a stelle e strisce in cui è prezzo del greggio, ma sempre bacini di "shale gas" e "shale oil", in corso la più grande campagna fortemente impattante sull'am- cioè di gas e petrolio estratti in di trivellazione della storia con biente, è arrivato a comprendere continua a pagina 14 >
consumatori marzo 2013 13 "Una tecnologia che devasta l'ambiente" Il WWF Italia: "troppi rischi. La vera rivoluzione energetica la sta facendo la germania che va verso la decarbonizzazione" Fonti rinnovabili, effi- Ma il fracking perché non potrebbe essere una cienza energetica, decar- soluzione? bonizzazione: è questa la Metterebbe a repentaglio il nostro patrimonio strada maestra per ridur- paesaggistico e ambientale, ovvero la princi- re i gas serra e contrasta- pale risorsa che abbiamo. Per non parlare dei re i cambiamenti clima- rischi per la salute delle persone e per l'ecosi- tici. Una strada opposta stema sui quali giungono notizie tutte negati- al fracking. Lo ricorda ve dagli studi in corso. Come Wwf internazio- Mariagrazia Mariagrazia Midulla, nale guardiamo con grande preoccupazione midulla responsabile energie e al fenomeno, che è fortemente impattante, pur responsabile energie e clima di Wwf Italia clima di Wwf Italia, che partendo da posizioni non pregiudiziali. cita "Obiettivo 2050. Per una roadmap energetica", il rapporto stilato da Il Wwf si è mobilitato anche contro le estrazio- REF-E per Wwf Italia, che mostra come centrare ni di gas e petrolio convenzionali. Perché? gli obiettivi di riduzione delle emissioni indicati Dall'Abruzzo alla Basilicata alla Sicilia, non so- nel 2009 dalla Ue. Il rapporto conferma che è pos- lo noi ma anche le popolazioni e le istituzioni sibile dipendere soprattutto da fonti rinnovabili locali hanno preso coscienza dei danni causati da qui al 2050 e indica le tappe da seguire. Ma il sia all'ambiente e sia all'economia, da "trivella presupposto di tutto è la riduzione dei consumi. selvaggia". Le compagnie pagano pochissime royalties e così stiamo svendendo per un pugno È questa la vera rivoluzione energetica? di dollari il nostro patrimonio più prezioso. La vera rivoluzione energetica la sta già prati- cando la Germania, che nel 2010 ha delineato Tornando alle prospettive, c'è chi considera ir- la sua politica di settore fino al 2050: i pilastri realistica la copertura dei fabbisogni energetici sono l'efficienza energetica e l'espansione del- prevalentemente da fonti pulite le rinnovabili. La Federal Environment Agen- Di fronte a certe prese di posizione penso che ab- cy tedesca ha evidenziato la fattibilità tecnica biamo un problema di classe dirigente e non mi e ambientale, per il paese, entro quell'anno, di riferisco solo ai politici. Nel migliore dei casi chi un sistema di produzione elettrica completa- afferma che non esistono alternative mostra un mente basato sulle rinnovabili. E non si capisce livello di informazione inadeguato, nei casi peg- perché se lo può fare la Germania, che ha una giori fa disinformazione o è al centro di conflitti di scarsa solarizzazione, non lo possano fare gli interesse che in questo campo sono molto forti. americani e a maggior ragione gli italiani. Noi invece, dopo aver depotenziato la politica degli Quali scenari di decarbonizzazione traccia il incentivi, ci stiamo riorientando verso il passa- rapporto per l'Italia? to che è quello dei combustibili fossili e delle tri- Le rinnovabili arriveranno a coprire oltre il 90% vellazioni. E i risultati purtroppo già si vedono: della domanda di energia, ma questo solo se i se nell'ultimo anno gli investimenti sulle rinno- consumi energetici italiani saranno nel 2050 vabili in Europa sono diminuiti dell'11% per ef- del 40% inferiori a quelli del 2010, con due tap- fetto della crisi, in Italia il calo è stato drastico, pe intermedie previste al 2020 (-5%) e al 2030 del 50%. Quello che servirebbe è un piano di ef- (-16%). Un ruolo centrale lo avrà l’elettricità, che ficienza energetica assieme a una fiscalità coe- sostituirà, almeno parzialmente, i combustibi- rente con una politica climatica. li fossili nei trasporti e nel riscaldamento.
consumatori 14 marzo 2013 Come si scavano i pozzi di shale gas e cosa può succedere Una volta raggiunto il giacimento di gas non convenzionale, il pozzo, che può estendersi anche per migliaia di chilometri, da verticale si fa orizzontale (tecnica risalente a una trentina di anni fa) e prosegue poi come un'arteria da cui si diramano tanti vasi capillari. FALDA ACQUIFERA Qui entra in gioco la forza distruttrice del fracking (o hydrofracking), l'idrofratturazione della roccia fatta pompando acqua miscelata ACQUA , con sabbie e composti chimici a 16.000 litri al SOSTANZE CHIMICHE minuto e con l'aiuto di microesplosioni. A parte E SABBIA (si fa per dire) gli sconvolgimenti tettonici, POMPATE NEL POZZO sotto accusa sono soprattutto gli agenti chimici: centinaia di composti tra cui acrilamide, benzene e benzetilene, metanolo, isopropano, diesel e acido nitrilotriacetico, parte dei quali classificati come agenti mutageni e cancerogeni, nocivi per la salute e tossici per gli organismi acquatici. CARICHE ESPLOSIVE Dal processo in risalita possono liberarsi metali pesanti e radon. Inoltre il gas s'incunea nel condotto del pozzo rivestito di cemento a protezione della falda acquifera soprastante, GAS LIBERATO e c'è da augurarsi che il cemento regga. Ultimo ma non per ultimo, quando il fluido iniettato fuoriesce si possono verificare incidenti come lo sversamento in mare dal Pozzo Macondo, Il problema delle infiltrazioni a 1.500 metri di profondità, sotto il Golfo del A 30 anni di attività in circa il 50% dei pozzi rivestiti Messico, iniziato il 20 aprile 2010 e terminato 106 internamente di cemento si verificano delle infiltrazioni col giorni più tardi: il più grande disastro ambientale rischio di contaminare le falde acquifere. È quanto si legge della storia americana. nei rapporti tenuti nascosti dalle compagnie estrattive anche il petrolio, oltre al gas. Continente l'estrazione costa tre proporzioni (l'OCSE ha ridotto Sotto il profilo squisitamente o quattro volte di più: 11 dollaristime troppo ottimistiche sulle economico, stiamo parlando di in British Thermal Unit, contro i riserve mondiali di gas non con- un "nuovo Eldorado" che sta ri- 3,40 degli Usa. venzionale, attualmente pari a voluzionando i rapporti di forza e A pagare il conto di questa rivo- 487 trilioni di metri cubi contro cambiando la stessa geografia po- luzione (o restaurazione?) ener- i 217 del convenzionale; e molto litica mondiale. Come? Riducen- getica – che ci distrae dagli in- dipenderà dal caro petrolio, dalla do all'osso la dipendenza ener- vestimenti in fonti alternative domanda interna e dagli investi- getica americana, scesa già sotto – sarebbero la Russia grande pro- menti), di certo la corsa a questi il 20% nel 2012, il minimo degli duttrice di gas, con cui è in cor-idrocarburi mescolati alla roccia ultimi vent'anni anche per effet- so difatti una rinnovata "guer- ci sta ributtando indietro nell'era to della debolezza dei consumi. ra fredda", i paesi nordafricani epiù "convenzionale" che ci sia, E la prospettiva è quella di una quelli del Medio Oriente. E dopo quella del carbon fossile e della completa indipendenza da qui al l'11 settembre, quest'ultima più CO2, rinviandone il declino. Nel 2030. In ascesa sulla carta sono che una notizia è uno dei prin- 2012 non a caso si è registrato il stati come la Cina che dispone di record della produzione di petro- cipali obiettivi degli americani, i un enorme potenziale di shale gas primi a volere spostare l'asse dellio degli ultimi 25 anni negli Sta- (i maggiori giacimenti al mondo, pianeta dalle aree politicamente tes, dai cui pozzi nel 2014 sgor- più una politica di deregulation) gheranno 8 milioni di barili di più instabili, ad altre più diffuse. e a seguire Argentina, Sudafrica, "oro nero" al giorno (+23%). Con Australia e Canada, con Polo- E la green economy? buona pace della green economy. nia e altri paesi dell'est europeo Ma se, alla fine – come altri in- E proprio mentre Obama, nel suo nelle vesti di "emergenti", frena- vece credono – ciò non dovesse discorso sullo Stato dell'Unio- ti però dal fatto che nel Vecchio avvenire o almeno non in queste ne, ha rilanciato le rinnovabili e
primo piano ambiente 15 pensavamo tutti di allontanarci anche da autorevoli studi molto terra da tempi immemorabili) ad dalla "società del carbone" in no- pericolosa per l'ambiente (enor- oltre 1.000 e fino a 6.000 metri me della sostenibilità, delle fonti me spreco di acqua, contamina- di profondità, in piccole fessure pulite, del solare e dell'abbando- zione delle falde idriche attraver- dentro formazioni rocciose mol- no del nucleare. E nonostante i so il cocktail di sostanze chimiche to estese e trasversali: per farsi cori di protesta dalle popolazioni iniettate) e la salute delle persone un'idea, il bacino Marcellus, sot- locali e dei movimenti ambienta- (danni fisici, rischio di esplosioni). to l'Ohio e la Pennsylvania – do- listi che invocano, quanto meno, Sotto accusa anche per la micro- ve nel 2005 sono cominciate le il principio di precauzione. sismicità localizzata che innesca e perforazioni economiche di shale A questi si unisce Mariagrazia di cui si è parlato molto anche da gas – è grande quasi quanto l'Ita- Midulla, responsabile energia di noi in occasione del terremoto in lia. Serve appunto il "fracking" Wwf Italia, che sottolinea "la poca Emilia, che ha reso il fracking un (hydraulic fracturing) per farsi trasparenza di queste operazioni" argomento di dominio pubblico. largo in senso orizzontale con flu- ricordando che "nelle udienze in A fine processo, inoltre, restano idi ad alta pressione e agenti chi- America le compagnie petrolifere sul terreno metalli tossici e scorie mici, spingendo il metano e altri oppongono il segreto industriale radioattive che dovrebbero essere gas in superficie (vedi box). invece di fornire gli elenchi del- trattati con le acque reflue ma ciò I tre principali idrocarburi di que- le sostanze chimiche impiega- non sempre avviene e non sempre sta famiglia provengono da argil- te". Ma "in attesa che l'economia è prescritto nei protocolli di lavo- le (shale), da carbone (coal bed) dell'idrogeno decolli, si devono razione. E poi molti si chiedono, e da sabbie o arenarie compatte fare concessioni e prendere deci- più in generale: fin dove potremo (tight). Ma per tutti il gioco va- sioni" rispondono, letteralmente, spingerci nel fare violenza alla ter- le la candela da quando il petro- le potenti lobby del settore come ra che ci ospita? Conviene davve- lio è andato alle stelle e le tecni- testimonia "Gasland", docu-film ro, all'umanità, farsi guidare da che per "mungere" la terra si sono di Josh Fox premiato dalla criti- "guerre economiche" mettendo a perfezionate. Negli Usa il prezzo ca, disponibile anche in rete (vedi rischio il proprio stesso futuro? è crollato e il gas da scisti è diven- box). Tra i più fieri avversari della tato un bene da esportazione. perforazione idraulica troviamo Nel ventre della terra Yoko Ono, che ha fondato "Ar- Gli idrocarburi non convenzio- American dream tists against fracking", Paul Mc- nali, a differenza di quelli conven- Il fracking è un potente volano Cartney, Robert De Niro, Susan zionali, non sono intrappolati, per per l'economia a cui è difficile Sarandon. Un tema di attualità di cui non è sufficiente individuar- resistere. Secondo la Energy In- cui si discute anche al cinema con li, "stapparli" e loro risalgono per formation Administration, po- il film di Gus Van Sant, "Promi- pressione naturale lungo i pozzi. trebbe garantire l'autarchia degli se Land", con Matt Damon, Sono dispersi in enormi quantità States per un secolo. Stiamo an- uscito in queste settimane. (almeno quattro volte quelle ac- dando dunque verso un mondo L'idrofratturazione è giudicata certate, perché la vita esiste sulla in... fracking? Davide Tabarelli, continua a pagina 16 > i rischi per l'ambiente un'impronta peggiore del carbone Le catastrofi ambientali legate al fracking e alle "globali", paragonabile a quella dei combustibili fossili potenti "iniezioni" nel cuore della terra, possono avere peggiori, liberando nell'aria metano (che se dimensioni bibliche. La più nota è la "marea nera" di incombusto è un gas serra più potente della CO2) in petrolio fuoriuscita nel 2010 nel Golfo del Messico, con quantità doppie a confronto del gas convenzionale. milioni di barili di petrolio ancora oggi galleggianti di Rispetto a questo i ricercatori della Cornell University fronte a Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida, americana hanno calcolato che in un arco di vent'anni, oltre ai depositi sui fondali. Danni all'ambiente sono lo shale gas risulta più inquinante dal 22 al 43%; documentati nelle praterie americane dove sono in mentre rispetto al petrolio lo è tra il 50 e il 250% e del corso le trivellazioni. Anche volendo sorvolare sui casi carbone dal 20 al 100%. Enormi i consumi di acqua, più eclatanti e su contaminazioni ed erosioni selvagge, fino a 1.000 volte quelli necessari per i giacimenti la produzione di shale gas e shale oil mostra convenzionali: non certo una buona notizia in epoca di un'impronta ambientale, in termini di emissioni siccità e di calo delle riserve idriche mondiali.
16 primo piano ambiente DALLA RETE presidente di Nomisma Ener- rigassificatori o no, il gas ameri- gia e grande esperto di mercati cano non arriverà nei prossimi La strategia energetici, è convinto piuttosto anni". Tuttavia una conseguen- del dibattito che "siamo di fronte a un feno- za indiretta c'è, ed è l'indicazio- Internet è generosa sul fracking meno tipicamente americano, ne data dall'Autorità dell'Energia ma niente supera, per interesse, difficilmente replicabile". "Solo ad abbassare i nostri prezzi che a quanto ci regala Josh Fox col suo Stati Uniti e Canada sono in gra- confronto sono di circa quattro giornalismo investigativo reso disponibile per tutti su Youtube do di tramutare queste riserve in volte superiori. sottotitolato in italiano. La sua risorse sfruttabili", spiega. "Gli Ma che fine farà la diversifica- stessa vicenda è una denuncia della Usa hanno un patrimonio di car- zione delle fonti energetiche? disinformazione alimentata ad arte. te geologiche dettagliatissimo, Secondo Tabarelli "il futuro per Nel suo docu-film "Gasland" avendo perforato oltre 3 milioni i prossimi 50 anni sarà comun- (premio della giuria al Sundance di pozzi per produrre idrocarburi que fossile, non c'è alternativa se 2010) Fox racconta fatti e misfatti di una corsa all'acquisto di terre a convenzionali, e una cultura in- consideriamo l'enorme richiesta prezzi fuori mercato, dove i danni a dustriale unica al mondo che so- di energia e l'avanzare dei paesi persone e cose (emicranie croniche, no fattori indispensabili per que- emergenti". Della stessa opinio- dolori alle ossa, intossicazioni: sto tipo di estrazione. Poi ci vuole ne Leonardo Maugeri, ex Eni basti dire che l'acqua che esce dai un tessuto di piccole e medie im- e ora docente ad Harvard, favo- rubinetti s'incendia) e agli animali prese che non hanno ad esempio revole al fracking purché "si evi- (che perdono il pelo e muoiono) sono colpevolmente negati o la Cina o la Polonia". tino aree troppo popolate come minimizzati dall'industria. Nel 2012 gli Usa hanno ricavato l'Italia". Sul tema il dibattito è ac- Uno dei punti più critici è la tenuta da argille fratturate il 25% circa ceso e in quesrti casi le posizio- delle "camicie" di cemento che dei 670 miliardi di metri cubi di ni si radicalizzano. "Grazie allo rivestono i pozzi. Lo stesso Fox gas prodotti, ritornando ad es- sviluppo delle fonti alternative e nel suo nuovo video del 2012, sere i primi produttori al mon- alla crisi siamo riusciti a ridurre, "The Sky is pink", riporta studi do. L'abbondante raccolto stenta negli ultimi tre anni, di appena il nascosti nei cassetti su quanto in fretta un pozzo possa perdere ora a trovare collocazione anche 5%, portandolo all'80%, il nostro l'impermeabilità e inquinare le falde perché scarseggiano i rigassifica- fabbisogno dal carbone e di più è idriche, nonché sulle campagne di tori. In questo periodo le navi di difficile immaginare", taglia cor- disinformazione commissionate Obama stanno esportando il gas to Tabarelli. dall'Industria americana del gas naturale liquefatto (Gnl) soprat- naturale (ANGA) alle stesse Europa in ordine sparso tutto in Giappone, che dopo la agenzie che provarono, 50 anni fa, a convincerci che le sigarette non sono catastrofe nucleare di Fukushi- Nel Vecchio Continente gli in- cancerogene adottando la "strategia ma è divenuto un grande impor- vestimenti in shale delle compa- del dibattito". Una strategia basata tatore. "L'Italia invece – aggiunge gnie petrolifere, comprese Eni e sul principio – spiega Naomi Tabarelli – resta un mercato lon- Sorgenia, si concentrano soprat- Oreskes, autrice del libro I mercanti tanissimo. E nella stessa Europa, tutto in Polonia e Ucraina, paesi del dubbio – che "mentre è in corso un dibattito ci sono buoni argomenti per evitare una regolamentazione". E così è successo nei confronti di Produzione di gas negli Stati Uniti Fox mettendo in circolazione un Curva dei consumi e previsioni controfilmato ("Truthland"), nel quale si contestavano le sue ricerche e si definiva "fasulla" la scena in cui l'acqua dei rubinetti si incendia. In realtà non solo è tutto vero, ma come conseguenza di "errori" di questo tipo gli stati americani più densamente popolati hanno detto stop ai permessi. New York si è mobilitata contro il fracking e in tutto il mondo, intanto, così come si voleva (e come sta accadendo col clima), si è acceso un ampio dibattito... di comodo.
consumatori marzo 2013 17 con leggi più permissive e una minore sensibilità ambientale; inoltre con il problema storico di un pianeta da difendere ridurre la dipendenza politico- economica dalla Russia. L'Euro- pa non ha una posizione univoca di Mario Tozzi e più che di una messa al bando primo ricercatore Cnr - Igag e conduttore televisivo si tende a una severa regolamen- tazione della materia: se da una parte il commissario all'energia, il tedesco Ghunter Oettinger, si mostra assai possibilista ("tra pochi anni il fracking sarà pos- Il falso allarme sibile anche senza l’uso di agen- ti chimici. E allora ci sarà una e la difficile tutela dei cittadini svolta per questa tecnologia", ha dichiarato di recente), dall'altra L’allarme per il terremoto, dato anche attraverso i social network, Francia e Bulgaria hanno oppo- in Garfagnana ha suscitato parecchie polemiche. E viene giudicato dagli sto una moratoria, la Gran Breta- esperti come un frutto avvelenato del clima che si è instaurato in Italia a gna ha sospeso le autorizzazioni proposito del rischio naturale dopo la sentenza dei giudici de e in molti altri stati il fracking è L’Aquila, che hanno addossato alla Commissione Nazionale Grandi Rischi di fatto difficilmente praticabile. la colpa di alcune delle morti nel sisma dell’aprile 2009. La questione è Una stretta l'ha annunciata di re- piuttosto semplice e tipicamente italiana, perché in nessun altro paese del cente anche la Germania. mondo si pone negli stessi termini: dovunque gli scienziati si possono esprimere secondo scienza e coscienza senza temere i rigori di una magi- In Italia non è consentito "spara- stratura parecchio a digiuno di metodo scientifico e ancora più di protezio- re" acqua e fluidi nel sottosuolo. ne civile. I cittadini de L’Aquila, giova ribadirlo, non sono stati uccisi da un Siamo un paese idrogeologica- mancato allarme dei tecnici, ma dal fatto che le case erano state mal mente e sismicamente instabile progettate e costruite. In tutto il mondo moderno un terremoto di e non è il caso di aggiungere al- magnitudo 6,3 Richter, al massimo, fa cadere qualche cornicione, dunque tri elementi di rischio. Le comu- la cosa migliore da fare è restare in casa: la maggior parte dei feriti infatti nità locali, inoltre, si oppongono viene colpita da cornicioni, camini e tegole che cadono nel momento in cui alla presenza di impianti indu- si abbandona precipitosamente l’abitazione. striali. Ciononostante esistono Ma al di là del processo e degli imputati (e delle loro storie personali, sempre piccole attività catalogabili co- cruciali), il frutto davvero avvelenato di quella sentenza è che, nel paese a più me "non convenzionali" fin dai elevato rischio naturale d’Europa, nessun esperto si sente più sereno di inter- tempi dell'Eni di Enrico Mattei: pretare i segnali della Terra con il necessario equilibrio. Temendo di finire sot- to processo, darà l’allarme anche nei casi in cui, in condizioni normali, non in Maremma come sull'Appen- l’avrebbe dato. D’altro canto, in questo modo, si rischia la denuncia per procu- nino Tosco-emiliano come in rato allarme, ragione per cui, se fossero chiamati in qualche commissione di Polesine dove è noto il fenome- rischio, gli esperti se ne terranno volutamente e giustamente alla larga. Oggi no dell'autoconsumo di piccole sappiamo che, in media, solo un allarme su due o tre è “vero”, e già oggi gli quantità per sfuggire al fisco. operatori turistici e gli amministratori locali non vedono di buon occhio il Da noi gli idrocarburi si estrag- controllo sui rischi naturali del proprio territorio. E vorreb- gono da oltre un secolo col me- bero una sicurezza che nessuno può dare loro. Nel 2002 un modesto tsunami todo classico, e ora sulla scia del alle isole Eolie impose un sistema d’allarme che, però, fu subito osteggiato decreto Sviluppo del ministro dagli operatori turistici che temevano i troppi allarmi. E nel 2004, in Thailan- Passera, l'attività è in crescita. Ci dia, un sistema d’allarme contro gli tsunami era stato disattivato poco prima sono 70 trivelle ai blocchi di par- dello tsunami di Santo Stefano proprio per le stesse ragioni. tenza – denuncia Legambiente E così molti amministratori locali imposero l’autorità di bacino del Po dopo le alluvioni del 1994 e del 2000, salvo poi condannarla quando le decisioni – pronte ad aggiungersi alle nove interferivano pesantemente con le scelte territoriali, nel caso specifico piattaforme che operano al largo impedendo di costruire nelle aree golenali. L’Italia è un paese in cui oltre la delle coste". In una corsa a uno metà del territorio è a rischio sismico e idrogeologico e in cui ci sono diversi dei beni da sempre più preziosi a vulcani attivi e rischi industriali di varia forma e natura. Quale difesa resta cui nessuno vorrebbe rinunciare: ai cittadini se gli esperti si tirano indietro perché impauriti e gli ammini- l'energia. stratori fanno finta di niente o sono in malafede? ●
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