I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori

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I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
consumatori
                                                                       il mensile dei soci coop
edizione coop nordest friuli venezia giulia-veneto n° 2 marzo 2013

                                                                      CONTRO LA VIOLENZA,
                                                                      I COLORI
                                                                      DELL’UGUAGLIANZA

                                                                     Centinaia di donne uccise ogni anno
                                                                     da compagni e mariti. Le cifre di una
                                                                     tragedia che tutti dobbiamo combattere

                                                                          40 Prestito Sociale             42 Rinnovo del Consiglio
                                                                               Tanti i vantaggi in più        di Amministrazione
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
S o mmari o
    consumatori
                                                                                                                                   coop nordest
                                                                                        sommario                                Le pagine di
                                                                                                                                   40 Prestito sociale
        seguici su facebook                                                                                                                 Tanti vantaggi
        e su www.consumatori.e-coop.it                                                                                                      di maurizio remagni

  6 La violenza che uccide le donne                                                                                                 42 Il consiglio si rinnova
                                                                                                                                            candidature al via
        Ogni anno sono decine le vittime dei loro mariti e compagni.                                                                        di viviana monti
        Un dramma che ancora si fa poco o nulla per contrastare
                                                                                                                                    45 Acquista last minute
                                                                                                                                            e risparmia il 50%
12 Un mondo in frac(king)?                                                                                                                  di silvia Sacchetti
        Negli Usa si punta su gas e petrolio estratti grazie alla frattu-
        razione idraulica. Una tecnica che però devasta l'ambiente

18 CoopVoce, un milione di clienti
        Cresce e si consolida il servizio di telefonia mobile offerto da
        Coop. La chiave? Tariffe semplici, convenienti e trasparenti
                                                                                                                               Coop Nordest numero verde 800 849085

 4 Lettere a                                                      17 Ildi mario
                                                                          falso allarme		                                           11 La   ricchezza degli avanzi
		 Consumatori                                                 		               tozzi                                            		    d i massimo montanari

 6 Violenza che uccide                                          21 Scuola ed educazione                                            30 Delizie di Campania
		 e donne                                                     		 alimentare                                                     		         di helmut failoni
		       di silvia fabbri                                      		         di eugenio del toma

                                                                                                                                 32 Treviso,
  9 La vignetta                                                  26 Vivi verde Coop,                                             		 avvolta dai fiumi
		       di elle k a ppa                                       		 a prova di crisi                                               		         di giuseppe ortolano
                                                               		         di anna somenzi

 12 Vogliamo un mondo                                                                                                              36 Tessuti     che scaldano
		 in frac(king)?                                                28 Coi piedi sulla tavola                                       		   di m. cirri e f. solibello
		 di claudio strano                                           		         di claudio strano

                                                                                                                                   36 Mostre, libri e dischi
25 Mafie, recuperare                                                                                                             		         Intervista ai Marta sui Tubi
		 lavoro                                                                                                                        		         di g. oldrini e p. pacoda

Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10
Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti,
Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro
Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena)
Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
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Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)
Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.
Consegnato alle poste a partire dal 06/03/2013. Il numero di gennaio-febbraio è stato stampato in 2.546.018 copie
Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
consumatori
4                                                                                                        marzo 2013

                                                            L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:
                                                            redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna
                                                            fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it

              Caffè in capsule Coop e... rifiuti
Scrivo dopo aver letto l'articolo sulla macchina del caffè in capsule.
Mi domando il senso di questa scelta che ritengo poco sostenibile e in
contrasto con le politiche di Coop sul tema rifiuti.
pierpaolo penzo - e-mail

Risponde Claudio Mazzini                                    l’uso sono da destinare alla raccolta indifferenziata,
responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop    quindi, assieme al contenitore viene inevitabilmente
Italia:                                                     mandato in discarica o termovalorizzato anche il
Gentile Pierpaolo la domanda che ci pone è esatta-          fondo di caffè. Caffè che, invece, può e deve essere
mente quella che Coop si è posta, oltre due anni fa,        valorizzato come materia prima seconda, destinan-
quando iniziò ad affrontare la tematica.                    dolo alla raccolta differenziata dei rifiuti organici
Da un lato c'era un’evidenza innegabile: una quota          domestici: considerando un consumo di 2 caffè al
crescente di cittadini ha pian piano spostato le pro-       giorno per persona, si potrebbero riutilizzare circa
prie abitudine di consumo verso questa tipologia di         5,7 kg di caffè esausto.
prodotto. Dall’altro, la considerazione che la prepa-       Da queste considerazioni siamo partiti, progettando
razione di una tazza di caffè espresso, tramite un si-      una macchina interamente Made in Italy ed una cap-
stema di capsule monodose, è dal punto di vista am-         sula brevettata - la prima e al momento unica - che
bientale più impattante della classica moka, proprio        consente la pelabilità dopo l’uso: questo dà al con-
in virtù dei diversi materiali impiegati per il confe-      sumatore la possibilità di conferire il fondo di caffè
zionamento del caffè. Avevamo due strade: fingere           alla raccolta differenziata dell’umido, in modo da
che non esistesse questa esigenza o provare a dare          permetterne il recupero, essendo il caffè un ottimo
una risposta coerente ai valori di Coop.                    ammendante agricolo. Il resto della confezione va
Così, dopo una approfondita istruttoria siamo arri-         nella plastica.
vati ad individuare una soluzione, secondo noi soste-       Riteniamo che la nostra scelta, non solo sia la più
nibile per l’ambiente e compatibile con le esigenze         corretta, ma anche la più consona, proprio per dare
di qualità, sicurezza e convenienza, che da sempre          risposte a quella coerenza che lei richiama.
caratterizzano il nostro prodotto a marchio.                Per il 2013, infine, abbiamo anche in animo iniziative
Partiamo da alcune cifre sul tema caffè in capsule, in      specifiche di comunicazione, proprio per aumentare
un'ottica ambientale. Le stime al momento disponi-          la sensibilità e la quantità di consumatori che deci-
bili parlano di un immesso al consumo di oltre 2 mi-        deranno di non buttare, una volta usata, la capsula
liardi di capsule per caffè in plastica, per un volume      del caffè nell’immondizia, ma con un piccolo gesto,
di oltre 12.000 tonnellate di plastica all’anno.            aprire la capsula e recuperare il caffè, facendo una
Al momento, le capsule che restano piene dopo               grande azione per l’ambiente.

        Pesci grassi e... pesci a marchio Coop
È vero che i pesci di allevamento sono in genere più grassi di quelli pescati in mare?
renato artidori - mir ano (VE)

Sì ed è l’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli      cri (si tratta di pesci che arrivano a pesare 450/550
Alimenti e la Nutrizione) che lo conferma: la per-          g dopo 18-22 mesi). Il risultato è un prodotto con il
centuale di grasso per il branzino allevato in vasca        doppio e anche il triplo di grassi rispetto al pesce sel-
varia dal 5 all’8%, mentre per il selvatico oscilla dal     vatico e con un sapore diverso.
2 al 4%. Nelle orate cresciute in vasca la percentuale      Coop invece propone orate e branzini di filiera pro-
di grasso oscilla dal 6 al 9%, in quelle pescate dal 2 al   venienti da allevamenti italiani, in cui i pesci vivono
6%. Ci sono branzini e orate provenienti da Grecia,         in spaziose gabbie situate direttamente in mare
Turchia, Croazia e Tunisia, cresciuti in gabbie o va-       aperto e con un’alimentazione controllata (no ogm,
sche troppo affollate e allevati con mangimi medio-         no coloranti e no a grassi e farine di origine animale).
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
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 È stato inoltre posto un vincolo sul contenuto mas-                                                                  per la spesa. Gli italiani iniziano a percepire anche le
 simo di grassi nel filetto: 5,5% per l’orata e 6,0% per                                                              opportunità offerte dalla chimica verde come possibile
 la spigola proprio per evitare un pesce troppo grasso                                                                motore per uno sviluppo ecosostenibile del nostro
 e, a garanzia di ciò, questo rappresenta uno dei re-                                                                 paese. L’indagine è stata realizzata intervistando un
 quisiti sottoposti a certificazione da parte del CSQA.                                                               campione di 800 persone, rappresentativo dell'insieme
 Tutto questo si traduce in pesci con valori di grassi                                                                degli italiani. In generale si registra un elevato consenso
 (su filetto) controllati e monitorati e che, per l’anno                                                              (circa 90%) verso la nuova legge, ritenuta un doveroso
 2012, hanno registrato una media del 3% per l’orata                                                                  passo avanti per la tutela dell’ambiente. Però le shopper
 e 3,4% per il branzino e quindi molto vicini a quelli                                                                compostabili, ad esempio, non soddisfano più della
 del pesce catturato in mare.                                                                                         metà degli intervistati su due aspetti fondamentali: la
                                                                                                                      resistenza e il riutilizzo per la spesa, mentre vengono
                                                                                                                      promosse per quanto riguarda le dimensioni, il
                                                                                                                      prezzo e i vantaggi del recupero collegati alla raccolta
     Sportine biodegradabili                                                                                          differenziata.
                                                                                                                      Su questo argomento è importante ricordare come
 e quelle riutilizzabili                                                                                              Coop, anticipando di un paio d'anni l'entrata in vigore
 Si può fare ad oggi un bilancio dell'utilizzo                                                                        delle nuove disposizioni di legge, abbia introdotto gli
                                                                                                                      shopper biodegradabili già nel 2009. Nel contempo
 delle sportine biodegradabili?                                                                                       però Coop ha poi comunque puntato in maniera
 isa antonelli - LUGO (RA)                                                                                            massiccia, promuovendole con apposite campagne,
                                                                                                                      sull'uso di sporte riutilizzabili, proponendo ai propri
 Un recente studio realizzato da Ispo Ricerche per                                                                    soci e clienti apposite soluzioni. Ovviamente, quella
 conto di Assobioplastiche, conferma che la coscienza                                                                 fatta con oggetti riutilizzabili nel tempo, è la soluzione
 ambientale degli italiani è sempre più consapevole                                                                   che ha minore impatto ambientale in assoluto. Ma
 e viva, come pure il sentimento di rispetto per la                                                                   se si dimentica a casa la sporta riutilizzabile, vanno
 legge che impone l'uso dei sacchetti biodegradabili                                                                  benissimo anche quelle biodegradabili!

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I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
6

                                                       società

Ogni tre giorni una donna viene ammazzata. Ma poco o nulla si fa per contrastare
il fenomeno. Occorrerebbe invece potenziare la rete dei Centri Antiviolenza,
aprire nuove case rifugio, ratificare le convenzioni europee. E poi cambiare
le leggi: perché madri, mogli e ragazze a rischio di vita dovrebbero essere
protette davvero. Come accade per i testimoni o i pentiti di mafia

quella violenza che uccide

le donne
di silvia fabbri
          Nel 2013 sono già 13 (al       di maltrattamenti da parte di lui,        dell’interno (e sarebbe anche ri-
momento in cui scriviamo). Uc-           spesso denunce, richieste d’aiuto         chiesto dalla Convenzione del
cise dai loro mariti, ex compagni,       rimaste inascoltate, lei che se ne        Consiglio d’Europa sulla preven-
padri dei loro figli. Come Donika        vorrebbe andare, ma ha paura. Fi-         zione e la lotta contro la violenza
Xhafa, 47 anni, uccisa a colpi di pi-    no a che un giorno – forse perché         nei confronti delle donne), eppure
stola dall’ex marito Raffaele Var-       non se ne può più o s’intravvede          non si fa, privando le istituzioni di
raro, 59 anni. Lei aveva accettato       la speranza in un aiuto dall’ester-       contrasto al fenomeno di un’im-
di rivederlo. Come Antonia Stan-         no – la vittima si convince a fuggi-      portante chiave di lettura. Allora si
ghellini, 47 anni, uccisa a coltella-    re. Ma lui la trova e l’uccide. Tutte     sono messe a farlo le stesse donne:
te dall’ex marito Mustafa Hashani,       morti annunciate, quelle di queste        nella fattispecie, oggi la fa la Casa
46 anni. Lei lo aveva lasciato da un     donne: più del 70% delle uccisio-         delle Donne di Bologna. L’indagi-
anno, ma lui non accettava la fine       ni arriva dopo anni e anni di de-         ne parte dalla cronaca, della stam-
della relazione ed era ogni giorno       nunce da parte della vittima. Però        pa locale e nazionale (anche se non
più violento e minaccioso. Come          quasi sempre si parla di raptus e         tutti i femicidi vengono raccontati
Giuseppina Di Fraia, 52 anni, inve-      gli uomini, sui giornali, sono tutti      sui giornali).
stita con l'auto, picchiata e poi data   "insospettabili".                         Ecco dunque i fatti: negli ultimi
alle fiamme dal marito Vincenzo          Una strage, e senza considerare           cinque anni c’è stato un aumen-
Carnevale. è morta dopo giorni di        tutto il resto: senza considerare i       to del 26% delle donne uccise. Tra
agonia.                                  maltrattamenti, le lesioni, i tentati     il 2000 e il 2011 sono state uccise
Nel 2012 sono state 124, e le sto-       omicidi (46 nel 2012), gli stupri.        2.061 donne (dati Eures da Ansa).
rie sono sempre le stesse. Cambia-       A dire la verità, la triste conta delle   Il 30% degli omicidi totali sono fe-
no le età, le condizioni sociali ed      morte è piuttosto controversa. Do-        micidi (cioè omicidi nei confron-
economiche, i paesi o le città, ma       vrebbe essere un atto dovuto in ba-       ti delle donne in quanto donne).
il meccanismo resta uguale: anni         se alle leggi da parte del ministero      Succede un giorno ogni tre. Come
                                                                                                     continua a pagina 9 >
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
consumatori
marzo 2012                                                                                                                      7

                     124                                                                  26%
            donne uccise in Italia                                       aumento delle donne uccise
                 nel 2012                                                   negli ultimi 5 anni

Cosa fare per ribellarsi
La violenza può essere fisica o psicologica, ed entrambe         consigliarti il da farsi in forma completamente
sono molto difficili da affrontare. Ecco cosa fare (e cosa       anonima. Puoi trovare i numeri di queste strutture su
consigliare) nel primo caso, quello della violenza fisica.       un qualsiasi motore di ricerca digitando “centri
La prima cosa da sapere è che quasi sempre il violento è         antiviolenza” e il nome della tua città o regione.
recidivo. Difficilmente da solo trova la forza di cambiare,      Oppure, raggiungendo la pagina www.
anche se giura di volerlo fare. Se hai già subito violenza,      direcontrolaviolenza troverai invece la mappa dei
sei a rischio. Se lui minaccia di uccidere o di uccidersi, sei   centri italiani. Cerca quello più vicino a te. Puoi anche
a rischio.                                                       chiamare il 1522 che è il numero della rete nazionale
Per affrontare il problema, nel caso di lesioni, devi            antiviolenza che indirizzerà la chiamata al centralino di
andare al pronto soccorso e farti medicare. Se vorrai            un centro aperto.
denunciare il tuo aggressore, il referto potrà servirti.         Nel caso della violenza psicologica, più sottile ma non
Nel caso tu decida di denunciare (che è in ogni caso e in        meno pericolosa, devi cercare di mantenere lucidità su
qualsiasi circostanza un tuo diritto) ricorda che hai tre        quello che ti sta accadendo, senza incolparti. Cerca
mesi per farlo.                                                  anche di parlare con qualcuno che riesca a mostrarti dal
In caso di emergenza e pericolo immediato chiama il 112          di fuori quello che ti sta accadendo. E rivolgiti a un
(carabinieri) o il 113 (polizia).                                centro antiviolenza, che ti aiuterà a chiarirti le idee e ti
Cerca aiuto attorno a te, parlando con amici o                   farà sentire meno sola, evitando danni peggiori (come
telefonando a un centro antiviolenza. Ricorda che nei            la violenza fisica, che comincia spesso con quella
centri antiviolenza le operatrici sono tenute a                  psicologica).
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
8                                        primo piano società

“Dove sono gli uomini?”
ecco perchÉ occorre sollevare una "questione maschile"
                     Un libro che racconta gli       amici, padri e compagni inorriditi quan-
                     uomini. La loro crisi, le lo-   to le donne da quello che accade ma spae-
                     ro colpe, la loro incapacità    sati. Perché non esistono luoghi di cosid-
                     di farsi domande. Si intito-    detta autocoscienza maschile?
                     la “Dove sono gli uomini” e     Fino a che non prenderemo coscienza noi del-
                     lo ha scritto Simone Perotti,   la nostra condizione, fino a che non comince-
simone               scrittore. Gli abbiamo chie-    remo a parlare tra di noi, orizzontalmente,
perotti              sto di parlarcene.              non potrà esserci alcun processo evolutivo,
scrittore            Perché ha deciso di scri-       alcuna forma di crescita. Alle donne nessu-
                     vere sulla violenza con-        no ha regalato nulla, hanno dovuto sudare,
                     tro le donne?                   e ancora sudano, urlano, per farsi capire, per
Il mio libro-inchiesta è sulla condizione di pro-    essere ascoltate. Noi dobbiamo fare lo stesso.
fonda crisi dell'uomo, in realtà. Ma parlando        Nessuno ci porterà la soluzione. Siamo noi, in
della crisi dell'uomo non potevo che chiedere        potenza, quella nuova frontiera.
alle donne, che ci frequentano, ci osservano, ci     La violenza contro le donne è un’emergen-
conoscono. Sono state loro, in più di un'occasio-    za di questo periodo o c’è sempre stata,
ne, a parlare, a raccontare di violenza...           sotterranea, magari non denunciata?
Lei ha scelto di raccontare la voce mancante         Sta aumentando, in modo proporzionale
della storia. Non si parla quasi mai dei vio-        all'aumento della crisi degli uomini. Mancate
lenti, si preferisce concentrarsi sulle vitti-       risposte producono tensione e a volte violen-
me, le loro storie e, magari, le loro colpe...       za.
Gli uomini di questa epoca sono in profonda          Quanto influisce la crisi economica, se-
crisi, sotto ogni profilo. La violenza è solo la     condo lei?
conseguenza di un disagio profondo, dell'im-         È solo un ulteriore elemento di disagio. Ma se
possibilità a comunicare, oltre che di un profon-    una persona è in equilibrio affronta la crisi
do ritardo evolutivo sociale. Occorre sollevare il   con creatività e ottimismo. Se è già depressa
prima possibile una "questione maschile", fatta      viene affossata.
di analisi, di accettazione dei nostri limiti, di    E il ruolo dei genitori?
costruzione di nuovi orizzonti, di limiti e palet-   Essenziale, ma ancora profondamente disat-
ti che solo noi possiamo e dobbiamo mettere.         teso. Chi li ha allevati questi uomini a disagio?
Poi ci sono gli uomini “normali”: fratelli,          Chi li ha cresciuti ed educati?

                                               ogni                               ogni

          1/5                                  7
                                             MINUTI
                                                                                  3
                                                                                GIORNI

gli uomini in coppia con           un uomo stupra o tenta                   un uomo uccide
 una donna che fanno                di stuprare una donna                     una donna
  violenza psicologica
     o fisica su di lei
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
consumatori
marzo 2013                                                                                                            9

                                        LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA

spiega Riccardo Iacona autore            Carrano. “Se l’obiettivo è salvare la   offrire anche la fuga in una casa
del libro “”Se questi sono gli uo-       vita delle donne, perché non crea-      con l’indirizzo segreto “perché
mini” – se “una specifica categoria      re per loro un sistema di protezio-     è proprio quando la donna tro-
di cittadini venisse trucidata con la    ne come si fa per i pentiti di mafia?   va il coraggio di andarsene che il
stessa costanza, scoppierebbe un         E poi perché considerare la gelosia     partner l’ammazza”, spiega Ange-
gran casino. Invece in Italia nessu-     un’attenuante? Occorrerebbe poi         la Romanin della Casa delle don-
no fa nulla, perché in Italia c’è una    una formazione adeguata per tut-        ne di Bologna (e infatti il 67% dei
violenza endemica nei confronti          ti gli operatori, specie per quanto     femicidi avviene dopo la separa-
delle donne e un sostanziale con-        riguarda le forze dell’ordine che si    zione). Purtroppo, invece, non
dono nei confronti dei carnefici”.       trovano ad affrontare il problema,      solo i centri antiviolenza sono in-
Il femicidio è dunque un assassi-        per evitare minimizzazioni ed er-       sufficienti, ma in più non sempre
nio esito di atteggiamenti e prati-      rori che possono essere fatali”, di-    possono offrire rifugio alle donne
che sociali misogine. Esito, cioè,       cono dalla Casa delle Donne. “Va        maltrattate. “In tutta Italia sono
della violenza esercitata contro         applicata la legge sullo stalking –     127 – spiega Titti Carrano – diffu-
donne che non rispettano le aspet-       chiede invece Iacona - e vanno fi-      si sul territorio a macchia di leopar-
tative dell’uomo (e della società        nanziati i centri antiviolenza. In      do: ci sono regioni come il Molise
patriarcale). Infatti il 70% e più       Italia ce ne sono meno che in Gre-      o la Val D’Aosta che ne sono del
dei femicidi è compiuto all’inter-       cia e Turchia”.                         tutto prive. La capacità complessi-
no della famiglia, generalmen-           Che cosa sono i centri antivio-         va dei posti letto nelle case rifugio,
te da parte del partner. "Violenza       lenza? E quanti sono? “Sono uno         al momento, è pari a 500. Ma se-
di genere – spiega Titti Carrano,        strumento imprescindibile per           condo una raccomandazione del
avvocata e presidente dell’associa-      contrastare attivamente questa          consiglio d’Europa, risalente al
zioe Di.Re che raccoglie 63 centri       strage – spiega Titti Carrano. - Si     1999, dovrebbe esserci un centro
antiviolenza in Italia – cioè violen-    tratta di strutture che offrono al-     antiviolenza ogni 10mila perso-
za che nasce dalle disuguaglianze        le vittime assistenza psicologica,      ne e un centro d’emergenza ogni
tra uomo e donna, disuguaglianze         legale e anche sociale, favorendo       50mila abitanti. Sul territorio na-
che oggi, in tempi di crisi, sono an-    il reinserimento anche lavorativo       zionale dovrebbero quindi esser-
che economiche”.                         della donna che spesso, lasciando       ci 5.700 posti letto, non 500”. E
Inasprire le leggi? “La violenza         il marito, perde tutto: lavoro, casa,   per di più anche questi sono sparsi
contro le donne non è un pro-            reddito”. Soprattutto, però, un cen-    sul territorio in modo non omo-
blema di ordine pubblico”, spiega        tro antiviolenza dovrebbe poter         geneo, cosicché talune regioni ne
                                                                                                   continua a pagina 11 >
I COLORI CONTRO LA VIOLENZA, Coop - Consumatori
10                                              primo piano società

                     30%                                                        70%
        degli omicidi sono femicidi                                   dei femicidi sono compiuti
                                                                            dal partner o ex

donne in rete
il manifesto, la danza, la campagna
A urne ancora calde, l’associazione Di.Re, “Donne in         E a proposito di campagne ce n’è una, proprio rivolta
rete contro la violenza”, chiede al nuovo governo            agli uomini, che grida “Noi no”. È NoiNo. Org, Uomini
impegni precisi. Intanto rilancia l’allarme sui Centri       contro la violenza sulle donne, promossa dalla
antiviolenza e sulle Case rifugio che rischiano di           Fondazione del Monte di Bologna, sostenuta anche da
chiudere a causa dei tagli alle politiche sociali e al       Coop Adriatica. Una campagna che chiede agli uomini
welfare che colpiscono maggiormente le donne,                di metterci la faccia, di partecipare, di porsi in relazione
aumentando le disuguaglianze di genere. Poi chiede:          tra loro, per creare una comunità di uomini consapevoli
l’immediata ratifica della Convenzione del Consiglio         che dicono pubblicamente no alla violenza di genere,
d’Europa, firmata a Istanbul nel 2011, con l’adozione        divulgano la campagna e coinvolgono altri uomini in
delle misure prescritte e con interventi concreti e          questo network. Lo hanno già fatto testimonial di
duraturi anche nel programma finanziario di governo;         NoiNo.org come Ivano Marescotti, attore, Alessandro
il rinnovo del Piano nazionale contro la violenza alle       Diamanti, calciatore, Giampaolo Morelli, attore, Vinicio
donne del novembre 2010, con garanzia di                     Capossela, cantautore, Stefano Benni, scrittore, e
stanziamenti economici adeguati e costanti ai centri         Riccardo Iacona, il giornalista che abbiamo intervistato
antiviolenza/Case rifugio su tutto il territorio             proprio in queste pagine. Ma anche il taxista Silvano,
nazionale anche da parte degli enti locali e                 l’agricoltore Matteo, e tanti altri uomini comuni che
riconoscimento del livello essenziale di assistenza          hanno aderito attraverso il sito www.noino.org.
sociale per la violenza contro le donne; la rilevazione      Una partecipazione diretta, in prima persona, come
dei dati sistematica, integrata e omogenea sulla             quella che ha visto milioni e milioni di donne in tutte le
violenza contro le donne su tutto il territorio nazionale;   piazze del mondo ballare per dire no alla violenza. Il
la promozione di campagne di sensibilizzazione               movimento “One billion rising” lanciato dalla
nazionali e locali per contrastare la violenza maschile      scrittrice Eve Ensler, ha vinto la sua scommessa, il 14
contro le donne, rivolte a tutta la popolazione in           febbraio scorso, dal nord al sud del mondo, da est a
particolare agli uomini, vigilando su ogni forma di          ovest, mobilitando il pianeta con una danza collettiva
comunicazione offensiva per le donne.                        di tutte e tutti.
consumatori
marzo 2013                                                                                                             11

sono pressoché sfornite”. Meglio
di noi, come riporta anche Iacona
nel suo libro edito da Chiarelette-                            cibo è cultura
re, tutti i paesi europei: in Spagna
4.500, in Germania 7.000, in In-
ghilterra 3.890, in Francia 1.100.           di   Massimo Montanari
“In più – prosegue l’avvocato Car-           docente di Storia medievale e di Storia
                                             dell’alimentazione, Università di Bologna
rano - i centri sono scarsamente fi-
nanziati: dei 63 aderenti a Di.Re,
solo 1/3 ha finanziamenti adegua-
ti. Non esiste una linea di finanzia-
mento da parte dello Stato, ma so-
lo quella assicurata dagli enti locali,
Comuni e Province. Che spesso,
                                             La ricchezza
poiché hanno a loro volta subito             della cucina degli avanzi
pesanti tagli, non finanziano con-
tinuativamente i centri. Lo scorso                  Lo spreco – non solo alimentare – è figlio della società dei consumi.
governo ha emanato un pubblico            Prima ancora che un’abitudine è un atteggiamento mentale, un’idea che il
bando da 10 milioni per poten-            boom economico ci ha indotto a considerare normale, addirittura “buona”
ziare l’attività dei centri esistenti o   perché tiene in vita e sollecita i processi produttivi. Oggi, però, lo spreco è
aprirne di nuovi: cifre importanti,       sotto accusa, per motivi morali oltre che economici. Le iniziative si susse-
ma non sufficienti, proprio perché        guono, una nuova “cultura del riciclo” si diffonde, via via imponendosi a un’or-
una tantum”. Eppure, uno speci-           mai obsoleta “cultura dello spreco”.
fico osservatorio Onu sui diritti         Ho scritto “nuova” cultura del riciclo, ma è una cultura antichissima che si
                                          rinnova. Nelle società tradizionali non si gettava nulla.
umani (detto ‘special rapporteur’)
                                          Sprecare era inconcepibile, in un mondo abituato a far tesoro delle pro-
richiama l’Italia a considerare che       prie risorse, a valorizzarle fino in fondo. Ciò valeva nella società contadi-
la situazione politica ed economi-        na, attentissima a far quadrare risorse e bisogni, a combattere la paura
ca non giustifica la mancanza di          della fame (più incombente della fame stessa) con strategie di conserva-
attenzione e la diminuzione delle         zione e stoccaggio degli alimenti, di recupero e riutilizzo degli avanzi.
risorse per combattere la violenza        Valeva nella società borghese, sensibile al tema dell’economia e del
contro le donne.                          risparmio. Valeva nelle corti aristocratiche, dove l’ostentazione e l’ab-
Violenza che è destinata a cresce-        bondanza del cibo non si traducevano mai in spreco: molto, moltissimo
re ancora, secondo il condutto-           restava sulla tavola, perché il numero delle vivande servite oltrepassava
re di Presadiretta, che per docu-         – programmaticamente – le possibilità di ingestione dei convitati.
mentarsi è andato sui luoghi dei          Era un modo per stupire, per mostrare ricchezza e potere. Ma i resti non si
femicidi e ha parlato con parenti         gettavano: si riutilizzavano per il personale di servizio, talvolta si mette-
                                          vano sul mercato e rientravano direttamente nei circuiti di scambio. La
e amici delle vittime e degli assas-
                                          “cucina dei resti” non era frutto di un’economia “povera”. Al contrario:
sini. “Se non facciamo niente per         più il pasto era ricco, più avanzi c’erano, e più a lungo duravano le risorse
fermarli, aumenteranno, in modo           impiegate. È il senso di un detto genovese, secondo cui «un buon
direttamente proporzionale al de-         pasto dura tre giorni».
siderio di autonomia delle donne          Proprio questo detto è ricordato da Olindo Guerrini, poeta, scrittore,
ammazzate. E aumenteranno an-             bibliofilo, grande amico di Pellegrino Artusi nei decenni fra XIX e XX
che perché nel nostro paese c’è un        secolo, nell’introduzione al suo celebre ricettario intitolato “L’arte di
terribile processo di rimozione nei       utilizzare gli avanzi della mensa”, pubblicato postumo nel 1918.
confronti di questa strage. Tendia-       Non si tratta affatto – come sostiene il sottotitolo di una recente edizione
mo a dire: non mi riguarda è una          – di un “classico della cucina povera”.
storia di pazzi, un problema loro.        È invece un classico della cucina ricca, quella che può permettersi molti
Manca anche un’assunzione di re-          resti da recuperare. Non per nulla il testo è infarcito di citazioni dai più
                                          diversi libri di cucina, antichi e moderni, italiani e stranieri. Guerrini si
sponsabilità politica. Figuriamoci,
                                          meravigliava che non fosse esistito, prima di lui, qualcuno interessato a
il ministero non tiene neppure il         comporre un libro del genere. Il fatto è che tutti i libri di cucina in qual-
conto di quante ne muoiono. Ma            che modo si occupavano di avanzi.
ogni donna ammazzata nel no-              Questa cultura forse stiamo recuperandola, senza pudori e senza vergogna. Il
stro paese è il segno drammatico          tempo dello spreco non è ancora finito, ma è sicuramente finita l’idea
della débâcle dello Stato”. ●             che sprecare sia bello. ●
12                                          primo piano ambiente

Vogliamo un mondo in

frac(king)?

Gas e petrolio estratti in grandi quantità con la fratturazione idraulica delle rocce.
Gli Stati Uniti stanno riducendo così la loro dipendenza energetica, e in tutto
il mondo si è scatenata la corsa agli idrocarburi da riserve non convenzionali. Il
fracking sta ridisegnando gli equilibri geopolitici, ma il suo impatto ambientale
è violentissimo e per la popolazione, che non lo vuole, ci sono rischi
di claudio strano

         Il gas nella roccia: avete    modo non convenzionale "da             l'utilizzo del "fracking" (frattura-
presente il grisù, quella miscela      rocce argillose" ("scisti" letteral-   zione idraulica), una tecnologia
esplosiva spesso letale per chi la-    mente), ecco che avrete una car-       fortemente invasiva introdotta in
vora nelle miniere di carbone?         tolina di ciò che sta avvenendo        modo rudimentale già nel 1947 –
Se sostituite i minatori con dei       a ritmi vorticosi – a partire dal      quando lo sfruttamento delle roc-
trivellatori, e li immaginate          2003, con una forte accelera-          ce era noto da tempo – ma resa
scavare come dei pazzi nel più         zione negli ultimi tre anni – in       produttiva solo negli anni Ottan-
profondo sottosuolo degli Stati        Nord Dakota, Texas, Pennsyl-           ta. Tre anni fa il processo d'indu-
Uniti, alla ricerca non del grisù      vania, Ohio, Colorado.                 strializzazione, reso nel frattem-
(che però è della stessa famiglia      Sono solo alcuni della trentina        po conveniente dall'aumento del
di idrocarburi) ma di enormi           di stati a stelle e strisce in cui è   prezzo del greggio, ma sempre
bacini di "shale gas" e "shale oil",   in corso la più grande campagna        fortemente impattante sull'am-
cioè di gas e petrolio estratti in     di trivellazione della storia con      biente, è arrivato a comprendere
                                                                                               continua a pagina 14 >
consumatori
marzo 2013                                                                                                   13

"Una tecnologia che devasta l'ambiente"
Il WWF Italia: "troppi rischi. La vera rivoluzione energetica la
sta facendo la germania che va verso la decarbonizzazione"

                         Fonti rinnovabili, effi-        Ma il fracking perché non potrebbe essere una
                         cienza energetica, decar-       soluzione?
                         bonizzazione: è questa la       Metterebbe a repentaglio il nostro patrimonio
                         strada maestra per ridur-       paesaggistico e ambientale, ovvero la princi-
                         re i gas serra e contrasta-     pale risorsa che abbiamo. Per non parlare dei
                         re i cambiamenti clima-         rischi per la salute delle persone e per l'ecosi-
                         tici. Una strada opposta        stema sui quali giungono notizie tutte negati-
                         al fracking. Lo ricorda         ve dagli studi in corso. Come Wwf internazio-
Mariagrazia              Mariagrazia        Midulla,     nale guardiamo con grande preoccupazione
midulla                  responsabile energie e          al fenomeno, che è fortemente impattante, pur
responsabile energie
e clima di Wwf Italia    clima  di Wwf Italia, che       partendo da posizioni non pregiudiziali.
                         cita "Obiettivo 2050. Per
una roadmap energetica", il rapporto stilato da          Il Wwf si è mobilitato anche contro le estrazio-
REF-E per Wwf Italia, che mostra come centrare           ni di gas e petrolio convenzionali. Perché?
gli obiettivi di riduzione delle emissioni indicati      Dall'Abruzzo alla Basilicata alla Sicilia, non so-
nel 2009 dalla Ue. Il rapporto conferma che è pos-       lo noi ma anche le popolazioni e le istituzioni
sibile dipendere soprattutto da fonti rinnovabili        locali hanno preso coscienza dei danni causati
da qui al 2050 e indica le tappe da seguire. Ma il       sia all'ambiente e sia all'economia, da "trivella
presupposto di tutto è la riduzione dei consumi.         selvaggia". Le compagnie pagano pochissime
                                                         royalties e così stiamo svendendo per un pugno
È questa la vera rivoluzione energetica?                 di dollari il nostro patrimonio più prezioso.
La vera rivoluzione energetica la sta già prati-
cando la Germania, che nel 2010 ha delineato             Tornando alle prospettive, c'è chi considera ir-
la sua politica di settore fino al 2050: i pilastri      realistica la copertura dei fabbisogni energetici
sono l'efficienza energetica e l'espansione del-         prevalentemente da fonti pulite
le rinnovabili. La Federal Environment Agen-             Di fronte a certe prese di posizione penso che ab-
cy tedesca ha evidenziato la fattibilità tecnica         biamo un problema di classe dirigente e non mi
e ambientale, per il paese, entro quell'anno, di         riferisco solo ai politici. Nel migliore dei casi chi
un sistema di produzione elettrica completa-             afferma che non esistono alternative mostra un
mente basato sulle rinnovabili. E non si capisce         livello di informazione inadeguato, nei casi peg-
perché se lo può fare la Germania, che ha una            giori fa disinformazione o è al centro di conflitti di
scarsa solarizzazione, non lo possano fare gli           interesse che in questo campo sono molto forti.
americani e a maggior ragione gli italiani. Noi
invece, dopo aver depotenziato la politica degli         Quali scenari di decarbonizzazione traccia il
incentivi, ci stiamo riorientando verso il passa-        rapporto per l'Italia?
to che è quello dei combustibili fossili e delle tri-    Le rinnovabili arriveranno a coprire oltre il 90%
vellazioni. E i risultati purtroppo già si vedono:       della domanda di energia, ma questo solo se i
se nell'ultimo anno gli investimenti sulle rinno-        consumi energetici italiani saranno nel 2050
vabili in Europa sono diminuiti dell'11% per ef-         del 40% inferiori a quelli del 2010, con due tap-
fetto della crisi, in Italia il calo è stato drastico,   pe intermedie previste al 2020 (-5%) e al 2030
del 50%. Quello che servirebbe è un piano di ef-         (-16%). Un ruolo centrale lo avrà l’elettricità, che
ficienza energetica assieme a una fiscalità coe-         sostituirà, almeno parzialmente, i combustibi-
rente con una politica climatica.                        li fossili nei trasporti e nel riscaldamento.
consumatori
14                                                                                              marzo 2013

Come si scavano i pozzi di shale gas e cosa può succedere
Una volta raggiunto il giacimento di gas non
convenzionale, il pozzo, che può estendersi
anche per migliaia di chilometri, da verticale si
fa orizzontale (tecnica risalente a una trentina di
anni fa) e prosegue poi come un'arteria da cui si
diramano tanti vasi capillari.                                               FALDA ACQUIFERA
Qui entra in gioco la forza distruttrice del
fracking (o hydrofracking), l'idrofratturazione
della roccia fatta pompando acqua miscelata                                 ACQUA ,
con sabbie e composti chimici a 16.000 litri al                             SOSTANZE CHIMICHE
minuto e con l'aiuto di microesplosioni. A parte                            E SABBIA
(si fa per dire) gli sconvolgimenti tettonici,                              POMPATE NEL POZZO
sotto accusa sono soprattutto gli agenti chimici:
centinaia di composti tra cui acrilamide, benzene
e benzetilene, metanolo, isopropano, diesel e
acido nitrilotriacetico, parte dei quali classificati
come agenti mutageni e cancerogeni, nocivi per
la salute e tossici per gli organismi acquatici.                                         CARICHE ESPLOSIVE
Dal processo in risalita possono liberarsi metali
pesanti e radon. Inoltre il gas s'incunea nel
condotto del pozzo rivestito di cemento a
protezione della falda acquifera soprastante,                            GAS LIBERATO
e c'è da augurarsi che il cemento regga. Ultimo
ma non per ultimo, quando il fluido iniettato
fuoriesce si possono verificare incidenti come
lo sversamento in mare dal Pozzo Macondo,               Il problema delle infiltrazioni
a 1.500 metri di profondità, sotto il Golfo del         A 30 anni di attività in circa il 50% dei pozzi rivestiti
Messico, iniziato il 20 aprile 2010 e terminato 106     internamente di cemento si verificano delle infiltrazioni col
giorni più tardi: il più grande disastro ambientale     rischio di contaminare le falde acquifere. È quanto si legge
della storia americana.                                 nei rapporti tenuti nascosti dalle compagnie estrattive

anche il petrolio, oltre al gas.         Continente l'estrazione costa tre proporzioni (l'OCSE ha ridotto
Sotto il profilo squisitamente           o quattro volte di più: 11 dollaristime troppo ottimistiche sulle
economico, stiamo parlando di            in British Thermal Unit, contro i riserve mondiali di gas non con-
un "nuovo Eldorado" che sta ri-          3,40 degli Usa.                   venzionale, attualmente pari a
voluzionando i rapporti di forza e       A pagare il conto di questa rivo- 487 trilioni di metri cubi contro
cambiando la stessa geografia po-        luzione (o restaurazione?) ener-  i 217 del convenzionale; e molto
litica mondiale. Come? Riducen-          getica – che ci distrae dagli in- dipenderà dal caro petrolio, dalla
do all'osso la dipendenza ener-          vestimenti in fonti alternative   domanda interna e dagli investi-
getica americana, scesa già sotto        – sarebbero la Russia grande pro- menti), di certo la corsa a questi
il 20% nel 2012, il minimo degli         duttrice di gas, con cui è in cor-idrocarburi mescolati alla roccia
ultimi vent'anni anche per effet-        so difatti una rinnovata "guer-   ci sta ributtando indietro nell'era
to della debolezza dei consumi.          ra fredda", i paesi nordafricani epiù "convenzionale" che ci sia,
E la prospettiva è quella di una         quelli del Medio Oriente. E dopo  quella del carbon fossile e della
completa indipendenza da qui al          l'11 settembre, quest'ultima più  CO2, rinviandone il declino. Nel
2030. In ascesa sulla carta sono         che una notizia è uno dei prin-   2012 non a caso si è registrato il
stati come la Cina che dispone di                                          record della produzione di petro-
                                         cipali obiettivi degli americani, i
un enorme potenziale di shale gas        primi a volere spostare l'asse dellio degli ultimi 25 anni negli Sta-
(i maggiori giacimenti al mondo,         pianeta dalle aree politicamente  tes, dai cui pozzi nel 2014 sgor-
più una politica di deregulation)                                          gheranno 8 milioni di barili di
                                         più instabili, ad altre più diffuse.
e a seguire Argentina, Sudafrica,                                          "oro nero" al giorno (+23%). Con
Australia e Canada, con Polo-            E la green economy?               buona pace della green economy.
nia e altri paesi dell'est europeo       Ma se, alla fine – come altri in- E proprio mentre Obama, nel suo
nelle vesti di "emergenti", frena-       vece credono – ciò non dovesse discorso sullo Stato dell'Unio-
ti però dal fatto che nel Vecchio        avvenire o almeno non in queste ne, ha rilanciato le rinnovabili e
primo piano ambiente                                                 15

pensavamo tutti di allontanarci         anche da autorevoli studi molto          terra da tempi immemorabili) ad
dalla "società del carbone" in no-      pericolosa per l'ambiente (enor-         oltre 1.000 e fino a 6.000 metri
me della sostenibilità, delle fonti     me spreco di acqua, contamina-           di profondità, in piccole fessure
pulite, del solare e dell'abbando-      zione delle falde idriche attraver-      dentro formazioni rocciose mol-
no del nucleare. E nonostante i         so il cocktail di sostanze chimiche      to estese e trasversali: per farsi
cori di protesta dalle popolazioni      iniettate) e la salute delle persone     un'idea, il bacino Marcellus, sot-
locali e dei movimenti ambienta-        (danni fisici, rischio di esplosioni).   to l'Ohio e la Pennsylvania – do-
listi che invocano, quanto meno,        Sotto accusa anche per la micro-         ve nel 2005 sono cominciate le
il principio di precauzione.            sismicità localizzata che innesca e      perforazioni economiche di shale
A questi si unisce Mariagrazia          di cui si è parlato molto anche da       gas – è grande quasi quanto l'Ita-
Midulla, responsabile energia di        noi in occasione del terremoto in        lia. Serve appunto il "fracking"
Wwf Italia, che sottolinea "la poca     Emilia, che ha reso il fracking un       (hydraulic fracturing) per farsi
trasparenza di queste operazioni"       argomento di dominio pubblico.           largo in senso orizzontale con flu-
ricordando che "nelle udienze in        A fine processo, inoltre, restano        idi ad alta pressione e agenti chi-
America le compagnie petrolifere        sul terreno metalli tossici e scorie     mici, spingendo il metano e altri
oppongono il segreto industriale        radioattive che dovrebbero essere        gas in superficie (vedi box).
invece di fornire gli elenchi del-      trattati con le acque reflue ma ciò      I tre principali idrocarburi di que-
le sostanze chimiche impiega-           non sempre avviene e non sempre          sta famiglia provengono da argil-
te". Ma "in attesa che l'economia       è prescritto nei protocolli di lavo-     le (shale), da carbone (coal bed)
dell'idrogeno decolli, si devono        razione. E poi molti si chiedono,        e da sabbie o arenarie compatte
fare concessioni e prendere deci-       più in generale: fin dove potremo        (tight). Ma per tutti il gioco va-
sioni" rispondono, letteralmente,       spingerci nel fare violenza alla ter-    le la candela da quando il petro-
le potenti lobby del settore come       ra che ci ospita? Conviene davve-        lio è andato alle stelle e le tecni-
testimonia "Gasland", docu-film         ro, all'umanità, farsi guidare da        che per "mungere" la terra si sono
di Josh Fox premiato dalla criti-       "guerre economiche" mettendo a           perfezionate. Negli Usa il prezzo
ca, disponibile anche in rete (vedi     rischio il proprio stesso futuro?        è crollato e il gas da scisti è diven-
box). Tra i più fieri avversari della                                            tato un bene da esportazione.
perforazione idraulica troviamo         Nel ventre della terra
Yoko Ono, che ha fondato "Ar-           Gli idrocarburi non convenzio-           American dream
tists against fracking", Paul Mc-       nali, a differenza di quelli conven-     Il fracking è un potente volano
Cartney, Robert De Niro, Susan          zionali, non sono intrappolati, per      per l'economia a cui è difficile
Sarandon. Un tema di attualità di       cui non è sufficiente individuar-        resistere. Secondo la Energy In-
cui si discute anche al cinema con      li, "stapparli" e loro risalgono per     formation Administration, po-
il film di Gus Van Sant, "Promi-        pressione naturale lungo i pozzi.        trebbe garantire l'autarchia degli
se Land", con Matt Damon,               Sono dispersi in enormi quantità         States per un secolo. Stiamo an-
uscito in queste settimane.             (almeno quattro volte quelle ac-         dando dunque verso un mondo
L'idrofratturazione è giudicata         certate, perché la vita esiste sulla     in... fracking? Davide Tabarelli,
                                                                                                    continua a pagina 16 >

i rischi per l'ambiente
un'impronta peggiore del carbone
Le catastrofi ambientali legate al fracking e alle          "globali", paragonabile a quella dei combustibili fossili
potenti "iniezioni" nel cuore della terra, possono avere    peggiori, liberando nell'aria metano (che se
dimensioni bibliche. La più nota è la "marea nera" di       incombusto è un gas serra più potente della CO2) in
petrolio fuoriuscita nel 2010 nel Golfo del Messico, con    quantità doppie a confronto del gas convenzionale.
milioni di barili di petrolio ancora oggi galleggianti di   Rispetto a questo i ricercatori della Cornell University
fronte a Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida,         americana hanno calcolato che in un arco di vent'anni,
oltre ai depositi sui fondali. Danni all'ambiente sono      lo shale gas risulta più inquinante dal 22 al 43%;
documentati nelle praterie americane dove sono in           mentre rispetto al petrolio lo è tra il 50 e il 250% e del
corso le trivellazioni. Anche volendo sorvolare sui casi    carbone dal 20 al 100%. Enormi i consumi di acqua,
più eclatanti e su contaminazioni ed erosioni selvagge,     fino a 1.000 volte quelli necessari per i giacimenti
la produzione di shale gas e shale oil mostra               convenzionali: non certo una buona notizia in epoca di
un'impronta ambientale, in termini di emissioni             siccità e di calo delle riserve idriche mondiali.
16                                            primo piano ambiente

DALLA RETE                            presidente di Nomisma Ener-            rigassificatori o no, il gas ameri-
                                      gia e grande esperto di mercati        cano non arriverà nei prossimi
La strategia                          energetici, è convinto piuttosto       anni". Tuttavia una conseguen-
del dibattito                         che "siamo di fronte a un feno-        za indiretta c'è, ed è l'indicazio-
Internet è generosa sul fracking      meno tipicamente americano,            ne data dall'Autorità dell'Energia
ma niente supera, per interesse,      difficilmente replicabile". "Solo      ad abbassare i nostri prezzi che a
quanto ci regala Josh Fox col suo     Stati Uniti e Canada sono in gra-      confronto sono di circa quattro
giornalismo investigativo reso
disponibile per tutti su Youtube
                                      do di tramutare queste riserve in      volte superiori.
sottotitolato in italiano. La sua     risorse sfruttabili", spiega. "Gli     Ma che fine farà la diversifica-
stessa vicenda è una denuncia della   Usa hanno un patrimonio di car-        zione delle fonti energetiche?
disinformazione alimentata ad arte. te geologiche dettagliatissimo,          Secondo Tabarelli "il futuro per
Nel suo docu-film "Gasland"           avendo perforato oltre 3 milioni       i prossimi 50 anni sarà comun-
(premio della giuria al Sundance      di pozzi per produrre idrocarburi      que fossile, non c'è alternativa se
2010) Fox racconta fatti e misfatti
di una corsa all'acquisto di terre a
                                      convenzionali, e una cultura in-       consideriamo l'enorme richiesta
prezzi fuori mercato, dove i danni a  dustriale unica al mondo che so-       di energia e l'avanzare dei paesi
persone e cose (emicranie croniche,   no fattori indispensabili per que-     emergenti". Della stessa opinio-
dolori alle ossa, intossicazioni:     sto tipo di estrazione. Poi ci vuole   ne Leonardo Maugeri, ex Eni
basti dire che l'acqua che esce dai   un tessuto di piccole e medie im-      e ora docente ad Harvard, favo-
rubinetti s'incendia) e agli animali  prese che non hanno ad esempio         revole al fracking purché "si evi-
(che perdono il pelo e muoiono)
sono colpevolmente negati o
                                      la Cina o la Polonia".                 tino aree troppo popolate come
minimizzati dall'industria.           Nel 2012 gli Usa hanno ricavato        l'Italia". Sul tema il dibattito è ac-
Uno dei punti più critici è la tenuta da argille fratturate il 25% circa     ceso e in quesrti casi le posizio-
delle "camicie" di cemento che        dei 670 miliardi di metri cubi di      ni si radicalizzano. "Grazie allo
rivestono i pozzi. Lo stesso Fox      gas prodotti, ritornando ad es-        sviluppo delle fonti alternative e
nel suo nuovo video del 2012,         sere i primi produttori al mon-        alla crisi siamo riusciti a ridurre,
"The Sky is pink", riporta studi
                                      do. L'abbondante raccolto stenta       negli ultimi tre anni, di appena il
nascosti nei cassetti su quanto
in fretta un pozzo possa perdere      ora a trovare collocazione anche       5%, portandolo all'80%, il nostro
l'impermeabilità e inquinare le falde perché scarseggiano i rigassifica-     fabbisogno dal carbone e di più è
idriche, nonché sulle campagne di     tori. In questo periodo le navi di     difficile immaginare", taglia cor-
disinformazione commissionate         Obama stanno esportando il gas         to Tabarelli.
dall'Industria americana del gas      naturale liquefatto (Gnl) soprat-
naturale (ANGA) alle stesse                                                  Europa in ordine sparso
                                      tutto in Giappone, che dopo la
agenzie che provarono, 50 anni fa, a
convincerci che le sigarette non sono catastrofe nucleare di Fukushi-        Nel Vecchio Continente gli in-
cancerogene adottando la "strategia ma è divenuto un grande impor-           vestimenti in shale delle compa-
del dibattito". Una strategia basata  tatore. "L'Italia invece – aggiunge    gnie petrolifere, comprese Eni e
sul principio – spiega Naomi          Tabarelli – resta un mercato lon-      Sorgenia, si concentrano soprat-
Oreskes, autrice del libro I mercanti tanissimo. E nella stessa Europa,      tutto in Polonia e Ucraina, paesi
del dubbio – che "mentre è in corso
un dibattito ci sono buoni argomenti
per evitare una regolamentazione".
E così è successo nei confronti di       Produzione di gas negli Stati Uniti
Fox mettendo in circolazione un          Curva dei consumi e previsioni
controfilmato ("Truthland"), nel
quale si contestavano le sue ricerche
e si definiva "fasulla" la scena in
cui l'acqua dei rubinetti si incendia.
In realtà non solo è tutto vero, ma
come conseguenza di "errori" di
questo tipo gli stati americani più
densamente popolati hanno detto
stop ai permessi. New York si è
mobilitata contro il fracking e in
tutto il mondo, intanto, così come
si voleva (e come sta accadendo
col clima), si è acceso un ampio
dibattito... di comodo.
consumatori
marzo 2013                                                                                                            17

con leggi più permissive e una
minore sensibilità ambientale;
inoltre con il problema storico di                      un pianeta da difendere
ridurre la dipendenza politico-
economica dalla Russia. L'Euro-
pa non ha una posizione univoca            di   Mario Tozzi
e più che di una messa al bando            primo ricercatore Cnr - Igag
                                           e conduttore televisivo
si tende a una severa regolamen-
tazione della materia: se da una
parte il commissario all'energia,
il tedesco Ghunter Oettinger,
si mostra assai possibilista ("tra
pochi anni il fracking sarà pos-
                                           Il falso allarme
sibile anche senza l’uso di agen-
ti chimici. E allora ci sarà una
                                           e la difficile tutela dei cittadini
svolta per questa tecnologia", ha
dichiarato di recente), dall'altra                  L’allarme per il terremoto, dato anche attraverso i social network,
Francia e Bulgaria hanno oppo-          in Garfagnana ha suscitato parecchie polemiche. E viene giudicato dagli
sto una moratoria, la Gran Breta-       esperti come un frutto avvelenato del clima che si è instaurato in Italia a
gna ha sospeso le autorizzazioni        proposito del rischio naturale dopo la sentenza dei giudici de
e in molti altri stati il fracking è    L’Aquila, che hanno addossato alla Commissione Nazionale Grandi Rischi
di fatto difficilmente praticabile.     la colpa di alcune delle morti nel sisma dell’aprile 2009. La questione è
Una stretta l'ha annunciata di re-      piuttosto semplice e tipicamente italiana, perché in nessun altro paese del
cente anche la Germania.                mondo si pone negli stessi termini: dovunque gli scienziati si possono
                                        esprimere secondo scienza e coscienza senza temere i rigori di una magi-
In Italia non è consentito "spara-
                                        stratura parecchio a digiuno di metodo scientifico e ancora più di protezio-
re" acqua e fluidi nel sottosuolo.      ne civile. I cittadini de L’Aquila, giova ribadirlo, non sono stati uccisi da un
Siamo un paese idrogeologica-           mancato allarme dei tecnici, ma dal fatto che le case erano state mal
mente e sismicamente instabile          progettate e costruite. In tutto il mondo moderno un terremoto di
e non è il caso di aggiungere al-       magnitudo 6,3 Richter, al massimo, fa cadere qualche cornicione, dunque
tri elementi di rischio. Le comu-       la cosa migliore da fare è restare in casa: la maggior parte dei feriti infatti
nità locali, inoltre, si oppongono      viene colpita da cornicioni, camini e tegole che cadono nel momento in cui
alla presenza di impianti indu-         si abbandona precipitosamente l’abitazione.
striali. Ciononostante esistono         Ma al di là del processo e degli imputati (e delle loro storie personali, sempre
piccole attività catalogabili co-       cruciali), il frutto davvero avvelenato di quella sentenza è che, nel paese a più
me "non convenzionali" fin dai          elevato rischio naturale d’Europa, nessun esperto si sente più sereno di inter-
tempi dell'Eni di Enrico Mattei:        pretare i segnali della Terra con il necessario equilibrio. Temendo di finire sot-
                                        to processo, darà l’allarme anche nei casi in cui, in condizioni normali, non
in Maremma come sull'Appen-
                                        l’avrebbe dato. D’altro canto, in questo modo, si rischia la denuncia per procu-
nino Tosco-emiliano come in             rato allarme, ragione per cui, se fossero chiamati in qualche commissione di
Polesine dove è noto il fenome-         rischio, gli esperti se ne terranno volutamente e giustamente alla larga. Oggi
no dell'autoconsumo di piccole          sappiamo che, in media, solo un allarme su due o tre è “vero”, e già oggi gli
quantità per sfuggire al fisco.         operatori turistici e gli amministratori locali non vedono di buon occhio il
Da noi gli idrocarburi si estrag-       controllo sui rischi naturali del proprio territorio. E vorreb-
gono da oltre un secolo col me-         bero una sicurezza che nessuno può dare loro. Nel 2002 un modesto tsunami
todo classico, e ora sulla scia del     alle isole Eolie impose un sistema d’allarme che, però, fu subito osteggiato
decreto Sviluppo del ministro           dagli operatori turistici che temevano i troppi allarmi. E nel 2004, in Thailan-
Passera, l'attività è in crescita. Ci   dia, un sistema d’allarme contro gli tsunami era stato disattivato poco prima
sono 70 trivelle ai blocchi di par-     dello tsunami di Santo Stefano proprio per le stesse ragioni.
tenza – denuncia Legambiente            E così molti amministratori locali imposero l’autorità di bacino del Po dopo
                                        le alluvioni del 1994 e del 2000, salvo poi condannarla quando le decisioni
– pronte ad aggiungersi alle nove
                                        interferivano pesantemente con le scelte territoriali, nel caso specifico
piattaforme che operano al largo        impedendo di costruire nelle aree golenali. L’Italia è un paese in cui oltre la
delle coste". In una corsa a uno        metà del territorio è a rischio sismico e idrogeologico e in cui ci sono diversi
dei beni da sempre più preziosi a       vulcani attivi e rischi industriali di varia forma e natura. Quale difesa resta
cui nessuno vorrebbe rinunciare:        ai cittadini se gli esperti si tirano indietro perché impauriti e gli ammini-
l'energia.                              stratori fanno finta di niente o sono in malafede? ●
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