Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...
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“El Campanon” Ci lasciammo con l’intento di trovare una persona che facesse al caso nostro, consapevoli che altrimenti un si sarebbe dovuto fermare la pubblicazione. Sembrava non ci fosse una soluzione, quando un giornale giorno mi capitò tra le mani il libro “El Bonsignor”, che continua scritto nel 2008 dal giornalista Gianni Montagni con la collaborazione di Luigina. Subito pensai che Montagni poteva essere la persona a cura di Ivone Bortolato adatta a risolvere il nostro problema. N Non solo aveva al suo attivo numerose pubblicazioni ell’ormai lontano 1987 don Roberto Trevisiol, di politica internazionale e di vita e cultura veneta, e parroco di Chirignago fresco di nomina, e una carriera di rilievo nel giornalismo professionista, Luigina Ferrarese Bortolato, già insegnante nella ma, aveva anche collaborato a lungo con il scuola media di Chirignago e attiva operatrice settimanale diocesano “Gente Veneta” allora diretto parrocchiale, pensarono e vollero il Gruppo da mons. Fausto Bonini, e infine aveva già dato a Culturale “A. Luciani” quale libero incontro di laici. Chirignago due interessanti e apprezzati contributi Il gruppo, coordinato fin dal suo sorgere da Luigina, col Gruppo culturale Luciani: il volume su mons. ha vissuto ogni sua iniziativa in sintonia con la ricerca pastorale di don Roberto, tanto da far nascere il periodico “El Campanon”, accanto alla sua “Proposta” settimanale. Decisiva è stata, fino alla sua scomparsa nel 2014, la presenza di Luigina che in quei 27 anni ha guidato tutte le iniziative, dai rapporti tra scuola e parrocchia, ai contatti con le Istituzioni, alle varie pubblicazioni, ai Concerti, alle Mostre, lasciandoci Bottacin, “El Bonsignor”, e quello sulla vita e le aperta una strada da proseguire insieme. opere di Francesco Scandolin, “Semo forti”, che Non più tardi di un mese dalla sua morte, don aveva ricordato la nascita e le dimensioni sportiva e Roberto mi contattò facendomi presente che riteneva sociale del Gruppo Sportivo “San Giorgio” e il ruolo giusto affidare il compito di coordinare il Gruppo svolto nella comunità dal suo fondatore. L Luciani alla persona che da sempre aveva a fortuna volle che nel frattempo il giornalista collaborato a stretto contatto con Luigina. Gianni Montagni, andato in pensione, fosse tornato ad abitare a Chirignago. Così andai a trovarlo, spiegai la situazione e gli feci la proposta di prendersi la regia di “El Campanon”. In un primo momento rimase un po’ titubante, poi accettò anche su sollecitazione della moglie Rosanna. Fu fissato un incontro con don Roberto che fu ben felice di affidare a un paesano, persona esperta e capace, la redazione e così nel Natale del 2014 venne alla luce “El Campanon”, riformato nella veste e nei contenuti. Questa collaborazione gratuita durò ben 5 anni con Accettai, certamente non a cuore sereno e feci la pubblicazione di 10 numeri. presente, che per quanto riguardava la pubblicazione I temi trattati hanno riguardato la vita della del giornale “El Campanon”, non ero in grado di 2 Comunità, in tutte le sue espressioni e le sue età, il assumermi questo compito e che all’interno del territorio e i suoi problemi, oltre alla sua storia, ma gruppo nessuno si sentiva di prendersi questa anche temi di carattere più generale quali: il Giubileo responsabilità. del 2015, il Sinodo dei Giovani, la Legalità, il
problema dei migranti; interviste al dott. Carlo sembrava destinato ad essere accantonato. E questo Nordio, procuratore aggiunto a Venezia; a don Fabio proprio con l’aprirsi degli anni Venti che a tanti Longoni, direttore Ufficio Nazionale per i problemi appuntamenti ci stanno chiamando. Ma così non è sociali e il lavoro della C.E.I.; alla dott.ssa Antonella stato. Magaraggia, presidente del Tribunale di Verona; alla teologa Ester Abbatista; al presidente della Municipalità Gianluca Trabucco; a don Nandino E nergie vecchie e nuove si sono ritrovate con volonterosi che hanno accettato di raccogliere il testimone e continuare questa staffetta. Capovilla sostenitore, con Papa Francesco, dei “porti Certamente il primo ad essere felice di questa voglia aperti”. di far continuare il nostro “El Campanon” sarà Verso la fine del 2019 Gianni, ormai ottantenne ha Gianni al quale per conto del Gruppo Culturale “A. avuto problemi di salute e familiari e pertanto, suo Luciani”, e certo di interpretare anche il pensiero malgrado, ha presentato a don Roberto e al Gruppo dell’intera Comunità di San Giorgio di Chirignago, culturale “A. Luciani” la sua indisponibilità a rivolgo un caloroso e sentito grazie per tutto il tempo proseguire nel gravoso impegno di Redattore del che ha dedicato al nostro lavoro comune teso a giornale. In sintesi: non se la sentiva di garantire un rendere migliore Chirignago, apparentemente lavoro di grande responsabilità. territorio di periferia, sotto il profilo civile e Ancora una volta il disegno culturale di un giornale, culturale, in realtà comunità capace di produrre che portasse nelle nostre case il pensiero e ancora energie e pensiero e di essere un dinamico l’esperienza molteplice della comunità parrocchiale, centro di vita cristiana e di sensibilità sociale. 3
La nuova redazione S ono Bernardo Cesare, Sandra Primon, edizione, tratterà un argomento specifico Walter Prendin, Daniela Costantini, Aurora ritenuto di particolare importanza o attualità. Vigoni e Silvia Bernardi (nella foto da sinistra), i "volenterosi" che si sono offerti per continuare T uttavia, a causa della situazione drammatica che stiamo vivendo a causa del Covid-19, questa edizione risulta stravolta; la preparazione del nuovo "El Campanon". Dopo averne discusso fra loro, e con l'assenso infatti si sono dovute sospendere gran parte del Parroco, hanno concordato le linee che delle attività della Parrocchia e quindi è caratterizzeranno il nuovo indirizzo editoriale: diventato impossibile dedicar loro gli articoli la prima è che non ci sarà un unico "direttore di che avevamo programmato. Non solo, ma a redazione" in quanto, sia l'impostazione del causa delle difficoltà di interagire con la giornale, sia la tipologia degli articoli, verrà tipografia e soprattutto dei dubbi circa la elaborata e concordata insieme, da tutti i fattibilità della distribuzione delle copie casa per componenti del comitato di redazione; la casa, avevamo quasi deciso di rimandare il tutto seconda è che l'editoriale avrà due tematiche all’edizione di Natale. ricorrenti più una "novità del periodo". Poi, discutendone, è emersa l’idea di uscire La prima tematica riguarderà la parrocchia con comunque con questo numero di Pentecoste, le sue attività pastorali, gli eventi salienti e la seppur in formato digitale sul sito della vita delle associazioni e gruppi che a essa Parrocchia, e rimodulando gli articoli attorno afferiscono; la seconda sarà dedicata agli eventi alla gestione delle restrizioni imposte dalla e alle iniziative nel territorio della parrocchia battaglia contro il contagio nelle varie comunità promosse dalle varie entità non parrocchiali e gruppi parrocchiali. (comune, municipalità, associazioni, gruppi, Non è la stessa cosa dell’edizione cartacea ecc.). distribuita casa per casa, ma vuole rappresentare La "novità del periodo", diversa per ogni un segno di impegno e di speranza. 4
La carità in questi giorni difficili V i voglio raccontare di come ci siamo pasquali che lì erano arrivate con grande mossi in questi giorni difficili a proposito abbondanza. Ne abbiamo portate a casa più di della solidarietà con chi ha meno risorse per cento che, aggiunte a quelle che ci sono arrivate vivere dignitosamente giorno per giorno. da altre fonti, compreso il Comune di Venezia, Abbiamo cercato di farlo con sollecitudine e con abbiamo successivamente distribuito a discrezione. tantissime famiglie. Del resto la Carità non è più Carità se non è Don Gianni, parroco di Carpenedo, ci ha pronta e discreta. informati che nella sua parrocchia - che in San Vincenzo de Paoli, il santo dell’aiuto ai queste cose ha il primato tra tutte - avevano poveri, diceva che “la Carità è una grande viveri di vario tipo, disponibili anche per chi ne signora, non si può farla aspettare, occorre aveva bisogno da noi. servirla prontamente e con fedeltà”. Con l’amico Piero siamo andati con le nostre Se racconto queste cose non è per inseguire un macchine a prenderli in un pomeriggio applauso, ma perché la gente di Chirignago particolarmente caldo. sappia che la sua parrocchia non è stata assente La mia “pandina” aveva le ruote divaricate per il o addormentata, ma ha cercato di fare quello che peso che ha dovuto portare. Una volta arrivati a le è stato possibile. casa abbiamo telefonato alla Luana che è subito Dunque: il primo fatto è stato quello di andare al arrivata, ma che si è messa le mani nei capelli: centro DON VECCHI per prendere colombe come fare a distribuire tante cose in un 5
momento nel quale non si poteva uscire di casa e perciò scarseggiava la manodopera? Ci parla Ma, miracolo, in poche ore tutto era già stato distribuito a chi ne aveva bisogno. don Mario E qui bisogna riconoscerlo: la Luana che è sul campo da più di quarant’anni, conosce come le A sue tasche le povertà di casa nostra. ottobre saranno due anni che sono a Il terzo round è stato quando il Comune di Chirignago. Mi è successo di fare alcune Venezia, che ancora ringraziamo, ci ha portato considerazioni. 25 pacchi di alimentari e ancora delle colombe. La mia parrocchia di origine è Gambarare, non I pacchi erano davvero dei “signori pacchi”, e molto lontana da qui. perciò pesavano, e come se pesavano. Quando sono entrato in Seminario, cappellano a Ma non ci siamo persi d’animo: individuate le Gambarare c’era un prete novello, mi pare di famiglie o le persone che potevano averne Chirignago: don Ivano Bellin. Qui ho incontrato bisogno, li abbiamo distribuiti. In un paio di tempo fa un suo fratello. giorni sono andati tutti a destinazione. Appena prete sono stato assegnato ad una Poi sono arrivati, sempre dal Comune, 15 buoni parrocchia, S. Giuseppe in Viale San Marco, di spesa per il valore di 50 euro ciascuno, e anche cui era parroco un sacerdote di Chirignago, don questi nel giro di poche ore sono stati Odino Spolaor. Morto in un incidente stradale è consegnati. sepolto nel nostro cimitero. Qui vive ancora suo Ed infine ci sono arrivati viveri importanti fratello Armando. (pesce e piselli congelati, formaggio, pasta ecc.) L’ultima parrocchia in cui sono stato parroco, S. da qualche scuola che aveva chiuso i battenti dal Marco in Viale S. Marco, è la parrocchia in cui detto al fatto e doveva in qualche modo svuotare don Roberto è stato cappellano per tanti anni e la dispensa. che porta ancora vivo il suo ricordo. Anche in questo caso un fischio alla Luana e tutto è arrivato dove doveva arrivare. Terminato il mio servizio attivo per raggiunti Ora, mentre sto scrivendo, i volontari del limiti di età, sono capitato a Chirignago, per “Magna e Bevi” assieme ai Celestini stanno desiderio del Patriarca, dove trovo don Roberto, portando le mascherine casa per casa. Lo ripeto: non ci stiamo pavoneggiando per quello che siamo riusciti a fare, ma vogliamo che i cristiani del nostro paese sappiano che la loro comunità, la loro Chiesa, di cui debbono sempre essere orgogliosi, non si è girata dall’altra parte. M emori della parola di Gesù che ha detto: “Non chi dice: Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà di Dio costui entrerà nel suo Regno”. E il suo più grande, anzi, unico comandamento è stato: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Il resto è solo dettaglio. 6 don Roberto Trevisiol
originario di una parrocchia di cui sono stato E’ vero che la Chiesa fa l’Eucarestia ed è parroco per più di vent’anni. altrettanto vero che l’Eucarestia fa la Chiesa: il Casualità? Un disegno? Beh! Noi siamo abituati popolo cristiano è forgiato dalla Parola di Dio e a leggere la storia, anche la nostra piccola storia, ha in Gesù il suo stile di vita, anzi la Vita. alla luce della fede: Dio parla con parole e fatti. Purtroppo in questo periodo la Chiesa non ha In ebraico, la lingua di gran parte della Bibbia potuto radunarsi, è stata invisibile… come tutti per dire “parola” e “fatto” usa lo stesso termine. siamo diventati invisibili gli uni agli altri. C’è un senso in queste coincidenze? Tanta solitudine, tanto isolamento. Ho pensato così: “Forse quel poco che mi I “media” hanno alleviato questa solitudine, avanza della mia vita dovrà essere una hanno permesso la comunicazione, il lavoro, la “restituzione”, sicuramente molto povera, del scuola… tanto che ho ricevuto da chi mi aiutato a capire Anche la liturgia, anche la Messa. la mia vocazione e mi ha accompagnato nei Sono stato particolarmente toccato dalle primi passi della vita sacerdotale”. celebrazioni che sono uscite dalla nostra chiesa E perché no? Magari posso anche suscitare parrocchiale: 500-550 visualizzazioni ogni qualche nuova vocazione al sacerdozio! domenica. Ho sentito don Roberto che si domandava: come Questi numeri dicono qualcosa: dicono il mai a Chirignago non fioriscono vocazioni desiderio di vedere e sentire il proprio parroco, sacerdotali e religiose fra i nostri giovani, di essere in comunione con tanti altri della eppure si lavora molto con loro e per loro, sono parrocchia. presenti molto numerosi nella vita In particolare ho trovato molto significativo il parrocchiale…? modo in cui si è celebrato e vissuto il Triduo Si, ora c’è Francesco, ma…. pasquale. Dalla chiesa partiva una liturgia che si compiva concretamente nelle case: la lavanda LITURGIE “VIRTUALI”? dei piedi tra i familiari il Giovedì Santo; il bacio della Croce il Venerdì Santo; la “professione di L a chiesa “in uscita” da Domenica 1 marzo è una chiesa “rintanata”. Fra poco riemergerà… a macchia di leopardo. Ne fede” dei genitori fatta ai figli durante la grande Veglia del Sabato Santo. Mi è venuta in mente un’antica antifona che si conosciamo i motivi. cantava una volta all’inizio della Messa Questa situazione ha messo in luce nuove domenicale e che ricalcava una visione del possibilità: l’utilizzo dei mass-media. profeta Ezechiele (47, 1-12): Si è visto che tanti parroci e tante parrocchie “Ho visto l’acqua (la grazia di Dio) scaturire hanno fatto ricorso a questi mezzi per restare in dal… tempio. E tutti quelli cui è giunta comunione con i propri parrocchiani, per quest’acqua sono stati salvati e diranno: incontrare i giovani, gli adulti, per diffondere un Alleluia”. po' di catechesi ai bambini e a tutti. In particolare per liturgia domenicale, per la Dalla celebrazione dell’Eucarestia viene ogni Messa. bene al popolo cristiano e al mondo intero. “Non possiamo vivere senza la Domenica”, Se queste nostre Eucarestie trasmesse via FB e dicevano i martiri di Abitene, in Tunisia, del 3° su Youtube possono suscitare nelle nostre case secolo. queste emozioni e un tale sentimento di Forse anche noi guarderemo alla Domenica in compartecipazione a quanto si compiva un modo nuovo. La Domenica è Gesù morto e “sacramentalmente” in chiesa, saranno state risorto, è l’Eucarestia: Parola e pane e vino liturgie distaccate, non sentite, semplicemente consacrati, corpo e sangue di Cristo fatto cibo “virtuali” o, al contrario, nonostante la distanza, per noi. realmente vissute? 7 Per celebrare l’Eucarestia si raduna la Chiesa e si rende visibile il popolo cristiano. don Mario Liviero
In tempo di COVID… la Messa in streaming E bbene sì, siamo stati nominati; in tempo di Covid arriva una mail da parte di Don Roberto al sottoscritto ed a Bernardo, mio compagno di pasquali emergeva la necessità di avere almeno due punti di ripresa di cui uno fisso (il mitico PC di sventura, nella quale ci viene chiesto se possiamo Bernardo) e uno mobile: ma come fare? Riparte la inventarci qualcosa per portare nelle case dei ricerca sul web di qualcosa che ci permetta di parrocchiani di Chirignago la Messa domenicale: utilizzare un telefonino come punto di ripresa mobile noi, un geologo professore universitario ed un e…TROVATO! Ma a questo punto come gestire il dipendente Tim che si occupa di impianti, chiamati a tutto? Serve qualcosa che ci possa permettere di fare fornire un servizio di cui non sappiamo un po’ di regia ed allora avanti alla ricerca di un assolutamente nulla, a posto siamo! software, possibilmente gratuito, che ci consenta di Prima telefonata: Bernardo: “Cossa fasemo?”, fare questo. Trovato il software: ma come funziona? rispondo: “Bella domanda… ! Sembra che la cosa E giù ore rubate al sonno per cercare di capire come più semplice sia aprire un canale Youtube…”, funziona e soprattutto per offrire un servizio sempre Bernardo: “Come si fa?”e io: “Boh… Proviamo a migliore. Per tracciare i vari miglioramenti mi chiedere in giro e ci risentiamo”. Dopo aver chiesto basterebbe guardare la cronologia degli acquisti su ad amici, chiesto a “San Google”, abbiamo aperto un Amazon: i cavi, i microfoni, il modem, i connettori. canale Youtube provvisoriamente associato ad un Ai lettori faccio un invito: riguardatevi le Messe sul account privato di Google. Pensandoci bene non è canale della parrocchia. Ogni volta troverete un bello e nemmeno corretto che si veda il mio nome e miglioramento, pensato da noi o arrivato dai cognome sul canale della parrocchia e quindi, suggerimenti di chi seguiva la trasmissione. Da girovagando nei meandri del web, trovo come ultimo siamo riusciti a inserire i canti grazie ad un associare il nome della parrocchia al mio account. lavoro enorme di Davide, di Elena e dei cantori, poi Capisco che tutti questi termini canale, account, le letture, il Credo Apostolico e la comunione Youtube, web ecc. ecc. possano risultare ostici per spirituale in sovraimpressione. Credo ora siamo “l’utilizzatore finale” che vede la Messa alla arrivati ad un livello di discreta qualità, fruibile da domenica ma in mezzo a tutto questo, con fatica, tutti, ovviamente non siamo professionisti, non dobbiamo muoverci. abbiamo i mezzi tecnologici di rai/vaticano/curiae, ci Ci ritroviamo così all’otto marzo, prima Messa arrangiamo come possiamo. Le immagini belle e trasmessa in diretta, con un mare di dubbi e nessuna “pulite” che arrivano nelle vostre case hanno dietro certezza. Confidiamo nella Provvidenza, prendendo un groviglio di cavi (e di problemi) che non potete a prestito una frase del mitico film “the Blues immaginare e qualche volta, ce ne accorgiamo anche Brothers” che dice: “Siamo in missione per conto di noi, arrivano inquadrature un po’ sui generis, ma Dio”, montiamo il nostro “baldacchino” (un spesso sperimentiamo in diretta, scusateci. semplice PC). Avviamo in qualche modo la diretta Che altro dire? Personalmente è stata una sfida quasi senza sapere cosa stiamo facendo, sperando imbarcarsi in questa avventura senza nessuna che vada tutto bene e che la Provvidenza ci assista. competenza ma con tanta voglia di far bene e di No so come siamo arrivati alla fine, abbiamo tenuto offrire un buon servizio a chi, in tempo di Covid, non su una diretta con un telefonino che ci garantiva la poteva partecipare alle celebrazioni. Speriamo di connessione e un pc per la trasmissione. Passatemi il 8 essere riusciti a farvi sentire “in chiesa” con noi. termine: “più culo che anima” e tanta…ma tanta Provvidenza. Francesco Busolin Ovviamente con l’avvicinarsi delle celebrazioni
Giovanni Insomma, gli oltre trent’anni di attività del Gruppo Scaggiante culturale Luciani lo avevano visto sempre presente e un amico e realizzatore prezioso, saldamente legato a tutti gli un maestro altri protagonisti di questa bella storia, primo fra tutti il a cura del gruppo culturale compianto Bepi De Pazzi da Albino Luciani lui particolarmente apprezzato per l’operosità e la sensibilità I l Gruppo Luciani, che ha avuto il privilegio di avere Giovanni Scaggiante tra i suoi soci più operosi, vuole ringraziarlo con questa nota per i umana. C'è un aspetto particolare della presenza di Giovanni Scaggiante, che oggi ci doni che ha fatto alla comunità di Chirignago con la sembra importante sottolineare: il suo ruolo di sua arte e le sue capacità creative. interprete dell’anima vera e molteplice di questo Durante la celebrazione del funerale di Giovanni, territorio che mai ha dimenticato le sue origini martedì 21 gennaio, il Gruppo Luciani ha ricordato il contadine pur senza rifiutare gli sviluppi delle socio e amico con un pieghevole di cui riportiamo successive esperienze operaie; di artista capace di far una sintesi. incontrare poesia e fede cristiana, di sperimentatore L’ultima volta che Giovanni Scaggiante ha dato il costante del valore assoluto dell’arte nella vita del suo contributo di pittore è stato nella primavera del singolo e in quella della sua comunità, sempre 2017, quando la parrocchia si preparava a celebrare attraverso la pittura e mai con discorsi celebrativi. solennemente il 450° anniversario del primo Ma a Giovanni non è mai bastato essere artista per battesimo registrato a Chirignago. sé, perché la sua visione dell’arte non si è mai Per “El Campanon” Giovanni ha preparato allora esaurita nel solo atto creativo. otto tavole ad acquerello, raccontando la storia antica Egli è sempre stato uomo tra gli uomini, partecipe del rapporto tra il palazzo Ducale della Serenissima e delle vicende umane, inserito nel contesto culturale la campagna di Chirignago, pannocchie e pievani, di un territorio che ha sempre orgogliosamente battisteri, libri canonici e la vecchia chiesa di San vissuto la propria identità. Per tutto ciò chi oggi si Giorgio. Tre anni prima di questo appuntamento egli soffermi a guardare le opere di Giovanni Scaggiante, aveva colto un altro risultato non meno importante dalla grande Deposizione, fede e dolore, al Gesù con la mostra personale antologica di settembre, luminoso della pala “Dell’Eucarestia” per la nostra nella sala San Giorgio, organizzata dal Gruppo chiesa parrocchiale, ai piccoli paesaggi di campagna, Luciani per onorare un artista che tanto aveva dato ai delicati corpi femminili, ritratti intensi e trepidanti alla vita culturale di questo territorio. maternità, vi ritrova l’esperienza collettiva di E ancora, lo scorso settembre, Giovanni aveva generazioni, il gusto raffinato nei decenni, un senso collaborato con preziosi consigli e attente del sacro che si è nutrito di incontri non episodici, raccomandazioni alla mostra per i trent’anni de “La una cultura resa comune dal lavoro di persone Piccola”, la Galleria d’arte che lui stesso aveva preparate e generose. contribuito a realizzare e a far vivere alla base del Ed è questo il Giovanni Scaggiante che vogliamo campanile della chiesa di San Giorgio. ricordare e che ci mancherà di più. 9
La catechesi difficili sono salite al Cielo. Vedersi anche solo attraverso uno schermo ha comunque trasmesso a Chirignago quel senso di amicizia, di fraternità, di solidarietà, di comunione che solo una comunità al tempo di fratelli riesce a infondere. del coronavirus Le iniziative però non sono finite qui: anche gli Scout, l'Azione Cattolica e i Gruppi Famigliari si sono organizzati per fare attività “smart” da casa e continuare a tenere i contatti. a cura di Silvia Bernardi e Sandra Primon I Vecchi Lupi del Branco hanno organizzato tre attività alla settimana: le prime due basate sul I l Coronavirus ha sgretolato le nostre certezze, sconvolto la nostra quotidianità, mandato in frantumi i nostri progetti più “racconto della giungla”, mentre la terza è una catechesi sul Vangelo della domenica. Grazie alla collaborazione delle famiglie ricevono i prossimi. Siamo stati costretti nostro malgrado a feedback del lavoro svolto a casa. Anche il stravolgere la nostra vita e le nostre abitudini. Reparto lancia di settimana in settimana delle Per riuscire a lavorare, comunicare e sfide con un tema proponendo delle attività che relazionarci ci siamo affidati al web che si è le varie squadriglie devono portare a termine e rivelato un'ottima risorsa per portare avanti la restituire ai capi. Il Noviziato e il Clan invece nostra vita quotidiana. Ecco che dopo una prima riescono a tenere i contatti con i ragazzi fase di assestamento si è pensato di sfruttare organizzando riunioni, attività e riflessioni questa opportunità anche per le attività rigorosamente on-line. parrocchiali. Gli animatori dell’ACR hanno mantenuto i Nasce così, a partire dalla V superiore, il contatti con i loro bambini e ragazzi per non catechismo smart con degli incontri ripensati, spezzare il prezioso legame che si era creato ristrutturati e rielaborati condividendo schermi, dall’inizio dell’anno associativo e con immagini, presentazioni su piattaforme meet. gradualità, per non appesantire le già tante Sicuramente un modo molto diverso di fare attività “smart” in cui erano coinvolti, hanno catechismo ma che ci ha permesso di non ricominciato a interagire proponendo loro alcuni perdere i contatti con i ragazzi, di restare uniti, incontri on-line. Ai ragazzi di ACG1 e 2 è stato di dimostrare che c'è una comunità pronta e proposto di trovarsi su Zoom tutti i giorni alle compatta che vuole restare insieme, anche nei 18.00 per pregare i Vespri insieme agli momenti di difficoltà, rimanendo a casa. Ormai animatori, mentre il venerdì partecipano a una da qualche tempo la Chiesa si è trasferita nelle mini-attività per scambiarsi riflessioni su come nostre case: prima di tutto per la Messa vivono la fede in questo periodo di quarantena. domenicale, per l’adorazione e la benedizione Abbiamo chiesto ad alcuni catechisti e animatori Urbi et Orbi, per le celebrazioni pasquali ma di raccontarci l’esperienza vissuta durante il anche per la preghiera del rosario. Abbiamo lockdown per poter condividere, almeno con le partecipato con don Roberto alla preghiera parole, le loro difficoltà, emozioni ma anche gli proposta da Papa Francesco ma ci siamo riuniti, esempi di solidarietà e gli insegnamenti ricevuti anche in gruppi più ristretti, per affidare le da una comunità messa alla prova. anime dei nostri cari defunti che in questi giorni 10
Il catechismo dei bambini e ragazzi in tempo di pandemia S ono catechista di un gruppetto di sette progressivamente nel giro di qualche settimana carissimi bimbi che accompagno nella ci sbagliavamo. Non sembra tuttora ipotizzabile preparazione alla loro Prima Comunione, una una ripresa che non contempli un cambiamento tappa fondamentale per la vita di fede di questi radicale del nostro precedente stile di vita. Si piccoli... sono imposti molti cambiamenti e non tutti Sto scrivendo questo contributo proprio oggi, 25 sembrano negativi. Tra le altre cose è cambiato Aprile 2020, festa della Liberazione e del il nostro modo di fare catechismo o meglio, di Patrono di Venezia, S. Marco Evangelista. A essere catechisti per i nostri bambini e ragazzi. causa della pandemia e in ottemperanza alle Per raccontare come abbiamo vissuto il disposizioni del Governo, per la prima volta non catechismo al tempo del Covid-19 ho chiesto il sarà possibile celebrare le Prime Comunioni a contributo dei catechisti delle altre sezioni: tutti Chirignago in questa data, divenuta ormai “la” sono stati concordi nell’affermare che fin da data delle Comunioni! Tuttavia ora sento che le subito hanno incluso nella preghiera quotidiana nostre campane stanno suonando a festa, come a i bimbi, i ragazzi e le loro famiglie. Ma ci dire: “vi ricordo, vi voglio bene!” sembrava importante che questi sapessero di Don Roberto, che ha sempre nel cuore questi essere nei nostri pensieri. Perciò ci siamo bimbi a cui fa catechismo personalmente, ha organizzati. formulato l’ipotesi che si possa traslare l’evento Abbiamo iniziato a metterci in contatto con i al prossimo 2 giugno. Noi catechiste lo nostri gruppi utilizzando per lo più WhatsApp speriamo, perché ci siamo rese conto che inviando messaggi, foto, filmati e link vari e l’attesa di questa festa è una dura prova per i segnalando le celebrazioni offerte dai Media. bambini e le loro famiglie. Chi l'avrebbe mai detto... Il famigerato Dopo che è stato deciso l’obbligo della telefonino, tanto demonizzato, è divenuto lo quarantena è saltato tutto: dalla Santa Messa strumento principale per tenere vive le relazioni agli incontri con i bambini e tra i catechisti. tra di noi, con i nostri cari più lontani e con i Come continuare il discorso interrotto lo scorso nostri bimbi e ragazzi. Così anche gli auguri di 26 febbraio? All’ultima riunione con don compleanno che prima facevamo con un Roberto si era stabilito di non fare catechismo biglietto o un regalino ora erano affidati ad un per favorire la partecipazione dei bambini e messaggio, a una telefonata. Nel frattempo Don delle loro famiglie alla Celebrazione delle Sacre Roberto, aiutato da persone disponibili e Ceneri, affinché tutti potessimo iniziare competenti, si è adoperato perché tutti solennemente la Quaresima: ma la Messa delle potessimo ritrovarci attorno all’altare della Ceneri l’abbiamo vista in tv, celebrata dal nostra chiesa, sentendoci famiglia anche a nostro Patriarca Francesco e la penitenza, distanza e dal 15 marzo è stato possibile darsi l’attesa, il digiuno e la condivisione che appuntamento alla Messa su Youtube e lì ci si è caratterizzano, precedono e preparano la Pasqua pensati, ci si è sentiti uniti di fronte a Dio Padre. quest’anno sono stati proprio tosti! Maggiormente penalizzati, i catechisti di 11 Se pensavamo che il Covid-19 facesse una fugace apparizione per poi spegnersi seconda elementare hanno invitato i bambini a prendersi per mano con il pensiero e con il
cuore durante la S. Messa al momento del Padre sorridenti accanto al loro lavoro, un modo per Nostro. Certi che Gesù fa circolare il bene che far festa a Gesù e farlo entrare nella ci vuole e che ci vogliamo tra di noi, gli hanno Gerusalemme della nostra vita. chiesto di rafforzare il legame che avevano Come catechiste desideriamo rassicurare i appena cominciato a costruire con i bimbi loro genitori che nutrissero apprensione sulla buona affidati solo pochi mesi prima. riuscita della festa della Prima Comunione, o Fin dall’inizio i catechisti si sono attivati avessero il timore che le limitazioni imposte cominciando a cercare e selezionare i materiali possano rovinare la bellezza e l’intensità della più idonei per aiutare i loro ragazzi a vivere celebrazione, soprattutto se paragonata a quelle meglio possibile la loro spiritualità in questo degli anni scorsi. Noi siamo fiduciose: Gesù periodo di isolamento. Attingendo allo saprà ricompensare questi bimbi con una gioia sterminato serbatoio offerto dalla rete, abbiamo speciale. Grande è il miracolo che Egli sa vagliato attentamente i sussidi che ci compiere nel cuore delle persone che hanno sembravano più adatti alla fascia d'età a cui li fede! Certo Don Roberto e noi, insieme a tutta destinavamo. la Comunità, faremo del nostro meglio perché il Arianna, catechista di II media, mi ha giorno in cui potranno ricevere Gesù nel loro raccontato che dopo circa un mese dalla cuore con il Sacramento sia bellissimo. Ma è sospensione del catechismo, avendo visto come Lui che renderà quel giorno veramente speciale. i giovani iniziavano a fare le lezioni on-line A noi, ai bambini, alle famiglie resta di utilizzando le piattaforme per trovarsi con gli custodire l’attesa di questo evento perché porti insegnanti, le Associazioni e gli amici, ha il frutto della gioia. pensato che sarebbe stato bello poter rivedere e Crediamo con tutto il cuore che sarà tanto più soprattutto ascoltare i suoi ragazzi di gioioso e sentito perché tanto desiderato! catechismo. Anche altri catechisti hanno seguito questa strada, soprattutto nei gruppi dei più Graziella Fontanel grandicelli. Da questi incontri è emerso quanto sia difficile questo periodo per gli adolescenti: c'è chi si annoia un po', chi si è dato alla visione La CO/GI di tutte le serie tv disponibili, chi è talmente impegnato con i compiti che ha meno tempo di questi libero di prima. Una cosa accomuna tutti: la tempi nostalgia e un grande desiderio di incontrare gli amici, di correre, parlare, ridere, abbracciarsi, giocare. Loro si mostrano però consapevoli di Questo virus ha sconvolto la nostra vita, star vivendo un tempo “da raccontare ai propri scombinato la nostra routine e le nostre figli”. certezze, anche i ragazzi, sempre pronti alle Noi di terza elementare abbiamo reperito sul novità ne sono rimasti sconcertati; ecco perché sito della Diocesi di Pavia una Via Crucis abbiamo pensato di intervistarne qualcuno per interattiva, pensata per i piccoli e, d'accordo con capire com’è cambiata la loro vita in questo don Roberto, l’abbiamo proposta per il Venerdì periodo.Abbiamo chiesto a Teresa di V Santo. Abbiamo poi trovato dei racconti superiore, Andrea di III ed Emma di I di colorati, coinvolgenti e soprattutto fedeli alla raccontarci la loro quotidianità. Sacra Scrittura, sui Vangeli delle domeniche di Alla mattina tutti si alzano abbastanza presto Quaresima e sulla Passione del Signore. perché in alcune scuole le lezioni on-line si Un’amica catechista della parrocchia di S. svolgono già dalle 8 del mattino e proseguono Barbara ha condiviso il tutorial per realizzare le anche per 5/6 ore al giorno sia live, cioè dal 12 foglie per la Domenica delle Palme e alcuni vivo, che attraverso video precedentemente bambini dopo averle realizzate hanno inviato registrati. Poi di solito si pranza, c’è chi come alle loro catechiste le foto che li ritraeva Emma nel primo pomeriggio fa un po’ di attività
fisica in giardino e chi invece prosegue nello studio fino a prima di cena, quando videochiama o messaggia con gli amici. Dopo cena c’è chi continua a chattare con gli altri e chi invece, come Teresa, guarda film o si dedica a giochi di società con la famiglia. Questo tempo di attesa i ragazzi lo vivono con serenità; Emma vorrebbe vivere un po’ meglio questo periodo che ci una valvola di sfogo come l’equitazione a cui si accompagna alla Pasqua lei con la famiglia dedicava nel pomeriggio ma alla quale ha legge ogni giorno un brano del Vangelo. Tutti dovuto rinunciare. vivono questo tempo di clausura come un Ciò che spaventa di più i ragazzi è che qualche sacrificio da offrire al Signore; sono molto familiare possa prendere il virus, Andrea infatti contenti della Messa in streaming, soprattutto dice che essendo letale per molte persone si è Andrea sottolinea il fatto che don Roberto riesce sempre in allerta e ci si preoccupa per chi a trasmettere il messaggio del Signore sia ai amiamo. Teresa è preoccupata per il papà che è bambini che agli adulti. guarito da poco, mentre Emma per la mamma, Ciascuno si augura che questo tempo finisca che lavorando in una casa di riposo è più quanto prima, che si possa tornare alla esposta al virus. quotidianità fatta di piccole cose e rapporti Tutti i ragazzi sono impegnati con la didattica a umani, di affrontare i prossimi impegni (come la distanza. Le scuole si sono organizzate per maturità per Teresa) con una serenità maggiore e erogare lezioni on-line: Teresa che è al quinto di tornare ad essere comunità vera e non solo anno dell’Istituto San Marco, è costantemente virtuale. impegnata in vista dell’esame di maturità. Ma Silvia Bernardi anche Emma ed Andrea che frequentano il liceo L'ACG3 Morin non hanno tregua: si lavora come prima, più di prima, con la sola differenza che stare al computer è molto più stancante che non in classe e sicuramente si hanno molte meno nel distrazioni. lockdown Per tenere i contatti con gli amici utilizzano messaggi, videochiamate o le piattaforme di meeting e anche il catechismo ormai si fa solo on-line. Ciò che manca di più ai ragazzi è il ritrovarsi insieme, avere rapporti umani; c’è L o stop alla vita “normale”, il lockdown, ci ha colti nei preparativi della nostra tradizionale cena povera, il modo con cui anche a chi, come a Teresa, manca il vestirsi iniziamo insieme la Quaresima, dopo la Messa bene per uscire, o a Emma, l’equitazione e lo delle ceneri. sport in generale ma a tutti, proprio a tutti, Come tutti, non eravamo affatto preparati e solo manca la relazione con l’altro dal vivo. Le vagamente consapevoli della portata di quanto relazioni on-line, per quanto ci diano la stava accadendo. Così poco consci da non possibilità di non perderci di vista, non riuscire a prendere subito una decisione, divisi trasmettono quell’umanità che scopriamo solo fra il senso del dovere e il desiderio di stare incontrandoci. insieme in un momento tanto importante della Il tempo di Quaresima invece è vissuto in modo vita cristiana e così destrutturante per quella di più insolito: a Teresa pare di non essere entrati ciascuna persona. Poi, la responsabilità che 13 in Quaresima perché non ci sono state le Tre ci viene anche dalla nostra adesione, ci Sere che scandivano il nostro tempo liturgico.E’ ha restituito la lucidità e abbiamo sospeso tutti tutto diverso rispetto agli altri anni, però per gli incontri.
Le prime due settimane sono volate nello sforzo di riorganizzare la vita secondo le nuove regole e necessità. Raggiunta una minima stabilità, ci è nato dentro un desiderio di la quaresima e la settimana santa; creato rivalsa nei confronti del virus, uno scatto di hashtag, giocato a Pictionaryon-line. rivincita e autodeterminazione a riprenderci Che emozione vedere Alice e Gabriele fare la quel che ci è più caro come educatori: la loro professione di fede e stringerci attorno a relazione, la cura dei nostri ragazzi. loro con braccia fatte di parole e foto scattate Non è stato difficile trovare il mezzo: la dallo schermo. tecnologia ci offre molte possibilità. Più Ed ecco i frutti: da quella che di fatto poteva complesso è stato individuare il modo, la forma diventare una lontananza, è fiorita un’intimità del nostro stare insieme, di condurre gli incontri che nemmeno nel contatto a pelle avevamo perché ci fosse un vero contatto. La soluzione, avuto. Molti hanno regalato con coraggio, come spesso accade, ce l’hanno offerta proprio pezzetti del loro cuore, ferite, riscatti, sogni, loro, i ragazzi, che sanno di cosa hanno bisogno paure, fragilità, intuizioni. e come aiutarsi l’un l’altro a farlo emergere. Rileggendo le preghiere e molte riflessioni ci Abbiamo continuato, quindi, con il nostro stile siamo stupiti nello scoprire un fil rouge: il collaudato: la costituzione di una mini équipe desiderio di progettare la vita, di farlo con il formata da noi educatori e tre ragazzi, di volta coraggio e la speranza che possono venire solo in volta diversi, per decidere il tema e come dalla consapevolezza che siamo custoditi da svilupparlo. Abbiamo abbandonato la traccia Dio. Nell’incontro del 22 aprile, durante la programmata ad inizio anno secondo la guida preghiera, una ragazza ha ringraziato perché le nazionale, assecondato le proposte emergenti su parole ricevute erano proprio quelle di cui aveva tutto, compresa la preghiera. bisogno in quel momento. Alberto ha Abbiamo visto un film, creato commenti e commentato: “Le parole che ti servivano, riflessioni, ognuno secondo i propri linguaggi, quando ti servivano, nel momento della con testi, disegni, acquerelli, collage di foto. preghiera, nel tuo gruppo: questo è un fatto”. È Abbiamo utilizzato il gruppo Whatsapp per un fatto di Fede. condividerli, tenerci aggiornati su iniziative, La volontà di incontrarsi, la cura nel farlo, la riflessioni e messaggi che ci mantenessero forza nel mostrarsi così come si è, la fiducia di ancorati alla realtà oltre ai titoli dei notiziari. essere accolti è un fatto di fede. Abbiamo condiviso immagini di quadri e commenti su di essi, per aiutarci a vivere bene Daniela, Alberto e Betti 14
Il Catechismo degli adulti I l Catechismo degli adulti è una delle tante opportunità' di crescita spirituale che ci viene offerta dalla nostra Parrocchia. Lo frequento ormai da molti anni, e ringrazio sempre il nostro parroco Don Roberto di avermi a suo tempo convinto a seguirlo, perché quello che si "porta a casa" ricompensa alla grande la fatica e la stanchezza che sempre sono presenti nelle serate dopo una giornata di lavoro. E' un appuntamento settimanale nella sera del giovedì', tranne l'ultimo giovedì' del mese. Inizia ad ottobre e si conclude alla fine di aprile. Si svolge con una prima parte dove il parroco ci senti di più' parte della tua comunità. illustra il brano evangelico ed una seconda parte In questo periodo di pandemia gli incontri sono dove i presenti chiedono approfondimenti e stati purtroppo sospesi già a febbraio a data da ulteriori spiegazioni sull'argomento della serata. destinarsi. E viste anche le tante limitazioni che Credo che nella vita di un cristiano la si devono affrontare in ogni settore della nostra partecipazione alla S.Messa settimanale non quotidianità, a partire dall’impossibilità di basti per alimentare correttamente la propria partecipazione alla S.Messa, non vi è al fede. Ci vuole qualcosa di più'. Una conoscenza momento la possibilità di ipotizzare una data per maggiore delle Sacre Scritture, che non può la loro ripresa. essere esaudita nello spazio dell'omelia della Confido che si trovi presto un metodo per domenica. Questo spazio nel Catechismo degli cercare, almeno parzialmente, di ricreare adulti c'è, inoltre è importante anche il momento l’atmosfera (anche in modo virtuale, perché no) del confronto. Durante l'omelia della domenica, di attenzione e partecipazione che si poteva per ovvie ragioni, non c'è il diritto di replica. vivere durante gli incontri con il nostro don. Nel Catechismo sì. Ci si può confrontare con il parroco, interloquire, dissentire anche a volte, e Concludo quindi con un invito a te che leggi tutto questo aiuta a crescere, a dipanare i dubbi queste poche righe: quando si riparte non che sempre affiorano quando si parla di fede. Il lasciarti perdere questa grande opportunità. TI dialogo si apre ovviamente anche ai presenti e ASPETTIAMO! in questo modo conosci meglio le persone, le Pietro Degani 15
La nostra comunità capi L a Comunità Capi (spesso abbreviata in Co.Ca.) è il gruppo di soci adulti dell’AGESCI che si impegna nella gestione di un gruppo scout e educativa delle singole unità. nell'educazione dei ragazzi in un ambiente La nostra comunità capi si riunisce circa ogni due caratterizzato dalla condivisione dalla settimane ed è formata dagli assistenti Don Roberto, corresponsabilità e dalla solidarietà reciproca. Katia e Giacomo, due capi gruppo, 6 capi nei lupetti, La comunità capi del nostro gruppo è formata da 26 6 capi in reparto, 3 in noviziato, 3 in clan e 3 capi a membri tra Capi ed Assistenti Ecclesiastici. Uomini supporto del gruppo. e donne che dopo aver terminato il loro percorso in All’ interno non esiste gerarchia e tutti gli adulti Clan come “animati” decidono di scegliere un hanno pari valore e dignità, dai capi più giovani servizio associativo e quindi mettersi a disposizione appena arrivati a quelli che invece sono da parecchi del gruppo percorrendo la strada per diventare capi. anni che portano avanti questo servizio. Ad ogni persona che entra a far parte della comunità La nostra Co.Ca. è relativamente giovane visto che capi viene chiesto di aderire alle linee guida che la maggioranza dei capi ha tra i 20 e i 30 anni, l’AGESCI ha raccolto nel Patto Associativo. Un questo però non significa che la qualità del servizio documento che esprime le scelte fatte dai capi, svolto con i nostri ragazzi ne risenta, anzi, le idee e l’identità, l’impegno e le speranze che tutti gli strumenti che vengono utilizzati sono sempre al condividiamo. passo con i tempi e con le esigenze che manifestano Come capi ci impegniamo a rispettarlo perché le generazioni di oggi. riconosciamo nei suoi contenuti il fondamento del Ad esempio durante questo momento difficile in cui nostro servizio educativo e uno stimolo per il noi tutti ci troviamo, siamo costretti a stare cammino di formazione personale. fisicamente lontani dai nostri lupetti, esploratori, I compiti e le attività svolte della comunità capi, guide, rover e scolte. Ma il nostro gruppo non si oltre all’ordinaria amministrazione ed ai rapporti con ferma! Perché proprio grazie ai capi, le varie unità le altre realtà della nostra parrocchia, riguardano stanno andando avanti sfruttando gli strumenti che la l’elaborazione del Progetto Educativo (strumento tecnologia moderna ci fornisce per continuare via che ci consente di individuare le aree di impegno web le riunioni con i ragazzi. Affrontando questo prioritario per il Gruppo a fronte delle esigenze periodo forti dell’ insegnamento del nostro fondatore educative, indicando obiettivi e percorsi). Inoltre è il Baden Powell: “Sforzati sempre di vedere ciò che luogo in cui si cura la formazione permanente dei splende dietro le nuvole più nere!” capi, la cura e l’approfondimento dei problemi Giulia Zampieri educativi dei ragazzi ed il coordinamento dell’azione Capogruppo 16
Il Consiglio parrocchiale di Azione Cattolica P rima di parlare di noi, facciamo una premessa di carattere generale per presentare la nostra associazione a chi ancora un responsabile e un rappresentante dell’ACR, non la conosce. un responsabile e un rappresentante dei giovani, Chi sono i laici di AC? In sintesi sono persone un responsabile e un rappresentante degli adulti che vivono la loro vita associativa in Parrocchia e un assistente spirituale, che nel nostro caso è con lo stile della famiglia. L’amore per il don Roberto. Signore e per la Chiesa li spinge a mantenere un rapporto di stretta collaborazione con il parroco e a spendersi al servizio della loro Comunità parrocchiale e della loro Diocesi. Immersi nel L ’attuale Consiglio è stato eletto a novembre del 2019. Ci riuniamo una volta al mese. Ovviamente in questo periodo, nel quale non ci è mondo, si impegnano a testimoniare la loro fede possibile incontrarci personalmente, ci in Gesù Cristo in tutti gli ambiti della vita colleghiamo in videoconferenza. quotidiana (famiglia, scuola, lavoro, sport, ecc.). Tra i nostri compiti: la promozione e il La nostra associazione di Chirignago, che è la coordinamento delle iniziative a carattere più numerosa della Diocesi, è organizzata in tre spirituale, culturale, caritativo e di identità settori: Azione cattolica ragazzi, settore giovani associativa proposti dai vari gruppi; la e settore adulti, in modo da rispettare e formazione umana e spirituale degli educatori e valorizzare le ricchezze specifiche di ogni età. animatori dei gruppi; la conoscenza e la Complessivamente riusciamo a coprire tutte le partecipazione alle iniziative proposte dall’AC fasce d’età dagli 8/9 anni fino ai…90 e oltre! Diocesana; la nomina degli educatori ACR, degli Ogni tre anni l’assemblea degli aderenti dai 14 animatori dei giovanissimi, degli animatori dei anni in su si riunisce per eleggere il Consiglio giovani e degli animatori degli adulti; la nomina parrocchiale, che è un organismo unitario annuale dei responsabili dei campi estivi. rappresentativo di tutte le componenti dell’associazione. Il Consiglio è composto da: Monica Genovese un presidente, un segretario, un amministratore, Presidente AC parrocchiale 17
I 170 anni delle Figlie di San Giuseppe del Caburlotto Q uando si vuol ricordare qualcosa o qualcuno è come se il centro del cuore si festeggiamenti del 170° (conferenza sul carisma del Fondatore con la Prof. Suor Roberta Balduit; trasformasse in focolare: un grande cerchio di pellegrinaggio delle Famiglie a Venezia sulle fiammelle rilucenti si compongono dando vita a orme di Padre Luigi etc...). Il coronavirus ha volti, luoghi, dialoghi, respiri e sospiri! mortificato la realizzazione degli eventi Mi sia concessa questa foto di famiglia datata celebrativi di questa prima parte dell’anno ma 1850. non la passione delicata e premurosa della Seduto accanto al focolare Lui, Don Luigi missione affidataci. Caburlottoparroco di S.Giacomo dall’Orio, In questo tempo particolare abbiamo curato il appassionato nel tratto e nel volto: a difendere terreno con preghiera intensa perché il seme – le le sue Famiglie, quei genitori duramente provati giovani generazioni- trovino terra fertile per dalla povertà, dalla mancanza di lavoro e mettere radici, sviluppando quell’unicità di vita d’ogni possibilità per far crescere i figli; a che portano in sé. manifestare il suo grande desiderio, di trovare Questo è per me oggi il far memoria dei 170 una soluzione per aiutarli a prendersi cura dei anni di storia della mia Famiglia Religiosa, e loro beni più preziosi. Dal profondo amore per i non lo dimentichino gli abitanti di Chirignago, più fragili avvia, con l’aiuto di alcune giovani quest’anno festeggiamo anche i 110 anni di catechiste, un’opera che ben presto, sotto la presenza di noi Suore nella Scuola protezione della Provvidenza e di Maria SS.ma, dell’Infanzia Sacro Cuore: 1910-2020. sarebbe fiorita ed estesa fin fuori Venezia, ma Noi, Figlie di San Giuseppe del Caburlotto, anche d’Italia: in Brasile, Filippine Kenya. abbiamo a cuore il bene dei bambini, ragazzi, Ricordare è tener viva la risposta generosa delle giovani e avvertiamo il compito imprescindibile prime giovani consacrate. Non è, oggi, un di educare sempre, a qualsiasi costo e riavvolgere un nastro nostalgico, direbbe papa continuiamo ad accompagnare con cura Francesco, bensì un cogliere la scintilla che ha amorevole per fare risaltare potenzialità e fatto accendere la propria vocazione: erano successi, medicare ferite, incoraggiare, per non semplici catechiste ma scoprirono una dedizione smettere mai di sperare. forte e, costituendo le prime Figlie di San Anche a 170 anni ci possiamo e dobbiamo Giuseppe, si fondarono quella sera del 30 aprile alzare, con la forza che Dio ci dona e mai, 1850, nel cuore di una povera e dimenticata proprio mai, ci farà mancare. Venezia. Ritornando al presente, nel calendario dei mesi Sr. Guidalma Zamberlan di marzo e aprile 2020, fitti si sarebbero Superiora susseguiti gli appuntamenti di preparazione ai Figlie di San Giuseppe del Caburlotto 18
Casa Nazaret: con Gesù andrà tutto bene “Nel mare tempestoso della vita, Maria è il porto sicuro, è la stella: nelle difficoltà, nei dubbi, guarda Maria, invoca Maria”. Beato P. Luigi Caburlotto C ome i discepoli sul lago di Galilea, in questo momento anche noi siamo sballottati tra le onde di questa tempesta, che ci ha spaventato; che ci costringe a restare nelle nostre case giorno dopo giorno, senza un termine preciso; che ci costringe a rallentare i nostri ritmi, a pensare, a riflettere. In questa tempesta non siamo soli: il Signore è con noi e ci invita ad affrontare con pazienza e coraggio questa prova. Ci sprona a vedere in ogni cosa la Sua presenza amorevole, a guardare al futuro, a fare progetti. Noi di Casa Nazareth, accogliendo le parole del nostro amato Padre Luigi, vogliamo guardare al futuro con fiduciosa speranza! Per questo, cari amici e benefattori di Chirignago, osiamo farvi un invito: partecipare ai festeggiamenti della nostra Associazione, che quest’anno compie 30 Per questo, carissimi, non appena questa anni! situazione rientrerà, noi Volontari del Fanciullo Proprio così: sono passati ormai 30 anni da inizieremo ad organizzare la celebrazione di quando la nostra cara Sr. Licia ha iniziato questo importante anniversario e speriamo di quest’opera meravigliosa, grazie all’aiuto di vero cuore che possiate essere tutti presenti! alcuni giovani di Spinea, accogliendo tanti Vi assicuriamo il ricordo nella preghiera e… bambini che avevano bisogno di cure educative CON GESU’ ANDRA’ TUTTO BENE! e di tanto affetto. L’aiuto poi si è esteso e l’Associazione conta ormai quasi 100 Volontari, Sr. Simona Ida di cui molti proprio di Chirignago! Figlie di San Giuseppe del Caburlotto 19
Scuola speranza di rivedere presto i nostri bambini. Aspettativa che si è infranta alla mesta notizia di dell'infanzia un salto lunghissimo nel futuro: la scuola riaprirà nel prossimo anno scolastico 2020/21. Sacro Cuore: dai coriandoli ... Una rivoluzione silenziosa, inaspettata, questa del CORONAVIRUS, ci ha costretti a alle riformulare i rapporti interpersonali, non meno a rivedere con attenzione i nostri semplici gesti ''mascherine'' quotidiani. Se per gli adulti è stato difficile ma ragionevole mettere in pratica le nuove disposizioni igieniche e sanitarie e il E distanziamento sociale, per i piccoli non poter ’ capitato all’improvviso, quasi a sembrare stringere i nonni, giocare con gli amici o uno scherzo di carnevale. C’eravamo rivedere le maestre, è stata e resta una dura e lasciati con i saluti e gli abbracci sotto difficile imposizione. un’allegra pioggia di coriandoli ma il destino ci Questa quarantena, fatta di un tempo sospeso e aspettava beffardo dietro l’angolo con un dilatato, per il Sacro Cuore non è stato però un perentorio annuncio: dal 23 febbraio le attività periodo di completa inattività; ha continuato a didattiche sono sospese fino al 1 marzo 2020! sollecitare le Istituzioni Regionali, attraverso la Di li a breve, un susseguirsi incessante di avvisi FISM VE, a un’attenzione particolare per il e contrordini hanno lasciato aperte le porte della comparto Scuola della Infanzia (3-6 anni). Ben 20
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