Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...

Pagina creata da Rebecca Porcu
 
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Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...
Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020
                  Parrocchia di San Giorgio - Chirignago
Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...
“El Campanon”                                            Ci lasciammo con l’intento di trovare una persona
                                                             che facesse al caso nostro, consapevoli che altrimenti
    un                                                       si sarebbe dovuto fermare la pubblicazione.
                                                             Sembrava non ci fosse una soluzione, quando un
    giornale                                                 giorno mi capitò tra le mani il libro “El Bonsignor”,

    che continua                                             scritto nel 2008 dal giornalista Gianni Montagni con
                                                             la collaborazione di Luigina.
                                                             Subito pensai che Montagni poteva essere la persona
    a cura di Ivone Bortolato                                adatta a risolvere il nostro problema.

    N
                                                             Non solo aveva al suo attivo numerose pubblicazioni
           ell’ormai lontano 1987 don Roberto Trevisiol,
                                                             di politica internazionale e di vita e cultura veneta, e
           parroco di Chirignago fresco di nomina, e
                                                             una carriera di rilievo nel giornalismo professionista,
    Luigina Ferrarese Bortolato, già insegnante nella
                                                             ma, aveva anche          collaborato a lungo con il
    scuola media di Chirignago e attiva operatrice
                                                             settimanale diocesano “Gente Veneta” allora diretto
    parrocchiale, pensarono e vollero il Gruppo
                                                             da mons. Fausto Bonini, e infine aveva già dato a
    Culturale “A. Luciani” quale libero incontro di laici.
                                                             Chirignago due interessanti e apprezzati contributi
    Il gruppo, coordinato fin dal suo sorgere da Luigina,
                                                             col Gruppo culturale Luciani: il volume su mons.
    ha vissuto ogni sua iniziativa in sintonia con la
    ricerca pastorale di don Roberto, tanto da far nascere
    il periodico “El Campanon”, accanto alla sua
    “Proposta” settimanale.
    Decisiva è stata, fino alla sua scomparsa nel 2014, la
    presenza di Luigina che in quei 27 anni ha guidato
    tutte le iniziative, dai rapporti tra scuola e
    parrocchia, ai contatti con le Istituzioni, alle varie
    pubblicazioni, ai Concerti, alle Mostre, lasciandoci
                                                             Bottacin, “El Bonsignor”, e quello sulla vita e le
    aperta una strada da proseguire insieme.
                                                             opere di Francesco Scandolin, “Semo forti”, che
    Non più tardi di un mese dalla sua morte, don
                                                             aveva ricordato la nascita e le dimensioni sportiva e
    Roberto mi contattò facendomi presente che riteneva
                                                             sociale del Gruppo Sportivo “San Giorgio” e il ruolo
    giusto affidare il compito di coordinare il Gruppo
                                                             svolto nella comunità dal suo fondatore.

                                                             L
    Luciani alla persona che da sempre aveva
                                                                   a fortuna volle che nel frattempo il giornalista
    collaborato a stretto contatto con Luigina.
                                                                   Gianni Montagni, andato in pensione, fosse
                                                             tornato ad abitare a Chirignago.
                                                             Così andai a trovarlo, spiegai la situazione e gli feci
                                                             la proposta di prendersi la regia di “El Campanon”.
                                                             In un primo momento rimase un po’ titubante, poi
                                                             accettò anche su sollecitazione della moglie
                                                             Rosanna.
                                                             Fu fissato un incontro con don Roberto che fu ben
                                                             felice di affidare a un paesano, persona esperta e
                                                             capace, la redazione e così nel Natale del 2014 venne
                                                             alla luce “El Campanon”, riformato nella veste e nei
                                                             contenuti.
                                                             Questa collaborazione gratuita durò ben 5 anni con
    Accettai, certamente non a cuore sereno e feci
                                                             la pubblicazione di 10 numeri.
    presente, che per quanto riguardava la pubblicazione
                                                             I temi trattati hanno riguardato la vita della
    del giornale “El Campanon”, non ero in grado di
2                                                            Comunità, in tutte le sue espressioni e le sue età, il
    assumermi questo compito e che all’interno del
                                                             territorio e i suoi problemi, oltre alla sua storia, ma
    gruppo nessuno si sentiva di prendersi questa
                                                             anche temi di carattere più generale quali: il Giubileo
    responsabilità.
                                                             del 2015, il Sinodo dei Giovani, la Legalità, il
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problema dei migranti; interviste al dott. Carlo            sembrava destinato ad essere accantonato. E questo
Nordio, procuratore aggiunto a Venezia; a don Fabio         proprio con l’aprirsi degli anni Venti che a tanti
Longoni, direttore Ufficio Nazionale per i problemi         appuntamenti ci stanno chiamando. Ma così non è
sociali e il lavoro della C.E.I.; alla dott.ssa Antonella   stato.
Magaraggia, presidente del Tribunale di Verona; alla
teologa Ester Abbatista; al presidente della
Municipalità Gianluca Trabucco; a don Nandino
                                                            E      nergie vecchie e nuove si sono ritrovate con
                                                                   volonterosi che hanno accettato di raccogliere
                                                            il testimone e continuare questa staffetta.
Capovilla sostenitore, con Papa Francesco, dei “porti       Certamente il primo ad essere felice di questa voglia
aperti”.                                                    di far continuare il nostro “El Campanon” sarà
Verso la fine del 2019 Gianni, ormai ottantenne ha          Gianni al quale per conto del Gruppo Culturale “A.
avuto problemi di salute e familiari e pertanto, suo        Luciani”, e certo di interpretare anche il pensiero
malgrado, ha presentato a don Roberto e al Gruppo           dell’intera Comunità di San Giorgio di Chirignago,
culturale “A. Luciani” la sua indisponibilità a             rivolgo un caloroso e sentito grazie per tutto il tempo
proseguire nel gravoso impegno di Redattore del             che ha dedicato al nostro lavoro comune teso a
giornale. In sintesi: non se la sentiva di garantire un     rendere migliore Chirignago, apparentemente
lavoro di grande responsabilità.                            territorio di periferia, sotto il profilo civile e
Ancora una volta il disegno culturale di un giornale,       culturale, in realtà comunità capace di produrre
che portasse nelle nostre case il pensiero e                ancora energie e pensiero e di essere un dinamico
l’esperienza molteplice della comunità parrocchiale,        centro di vita cristiana e di sensibilità sociale.

                                                                                                                      3
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La nuova redazione

    S      ono Bernardo Cesare, Sandra Primon,            edizione, tratterà un argomento specifico
           Walter Prendin, Daniela Costantini, Aurora     ritenuto di particolare importanza o attualità.
    Vigoni e Silvia Bernardi (nella foto da sinistra),
    i "volenterosi" che si sono offerti per continuare    T     uttavia, a causa della situazione
                                                                drammatica che stiamo vivendo a causa
                                                          del Covid-19, questa edizione risulta stravolta;
    la preparazione del nuovo "El Campanon".
    Dopo averne discusso fra loro, e con l'assenso        infatti si sono dovute sospendere gran parte
    del Parroco, hanno concordato le linee che            delle attività della Parrocchia e quindi è
    caratterizzeranno il nuovo indirizzo editoriale:      diventato impossibile dedicar loro gli articoli
    la prima è che non ci sarà un unico "direttore di     che avevamo programmato. Non solo, ma a
    redazione" in quanto, sia l'impostazione del          causa delle difficoltà di interagire con la
    giornale, sia la tipologia degli articoli, verrà      tipografia e soprattutto dei dubbi circa la
    elaborata e concordata insieme, da tutti i            fattibilità della distribuzione delle copie casa per
    componenti del comitato di redazione; la              casa, avevamo quasi deciso di rimandare il tutto
    seconda è che l'editoriale avrà due tematiche         all’edizione di Natale.
    ricorrenti più una "novità del periodo".              Poi, discutendone, è emersa l’idea di uscire
    La prima tematica riguarderà la parrocchia con        comunque con questo numero di Pentecoste,
    le sue attività pastorali, gli eventi salienti e la   seppur in formato digitale sul sito della
    vita delle associazioni e gruppi che a essa           Parrocchia, e rimodulando gli articoli attorno
    afferiscono; la seconda sarà dedicata agli eventi     alla gestione delle restrizioni imposte dalla
    e alle iniziative nel territorio della parrocchia     battaglia contro il contagio nelle varie comunità
    promosse dalle varie entità non parrocchiali          e gruppi parrocchiali.
    (comune, municipalità, associazioni, gruppi,          Non è la stessa cosa dell’edizione cartacea
    ecc.).                                                distribuita casa per casa, ma vuole rappresentare
    La "novità del periodo", diversa per ogni             un segno di impegno e di speranza.

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La
carità
in
questi
giorni
difficili

V      i voglio raccontare di come ci siamo           pasquali che lì erano arrivate con grande
       mossi in questi giorni difficili a proposito   abbondanza. Ne abbiamo portate a casa più di
della solidarietà con chi ha meno risorse per         cento che, aggiunte a quelle che ci sono arrivate
vivere dignitosamente giorno per giorno.              da altre fonti, compreso il Comune di Venezia,
Abbiamo cercato di farlo con sollecitudine e con      abbiamo      successivamente       distribuito   a
discrezione.                                          tantissime famiglie.
Del resto la Carità non è più Carità se non è         Don Gianni, parroco di Carpenedo, ci ha
pronta e discreta.                                    informati che nella sua parrocchia - che in
San Vincenzo de Paoli, il santo dell’aiuto ai         queste cose ha il primato tra tutte - avevano
poveri, diceva che “la Carità è una grande            viveri di vario tipo, disponibili anche per chi ne
signora, non si può farla aspettare, occorre          aveva bisogno da noi.
servirla prontamente e con fedeltà”.                  Con l’amico Piero siamo andati con le nostre
Se racconto queste cose non è per inseguire un        macchine a prenderli in un pomeriggio
applauso, ma perché la gente di Chirignago            particolarmente caldo.
sappia che la sua parrocchia non è stata assente      La mia “pandina” aveva le ruote divaricate per il
o addormentata, ma ha cercato di fare quello che      peso che ha dovuto portare. Una volta arrivati a
le è stato possibile.                                 casa abbiamo telefonato alla Luana che è subito
Dunque: il primo fatto è stato quello di andare al    arrivata, ma che si è messa le mani nei capelli:
centro DON VECCHI per prendere colombe                come fare a distribuire tante cose in un

                                                                                                           5
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momento nel quale non si poteva uscire di casa e
    perciò scarseggiava la manodopera?                   Ci parla
    Ma, miracolo, in poche ore tutto era già stato
    distribuito a chi ne aveva bisogno.
                                                         don Mario
    E qui bisogna riconoscerlo: la Luana che è sul
    campo da più di quarant’anni, conosce come le

                                                         A
    sue tasche le povertà di casa nostra.                         ottobre saranno due anni che sono a
    Il terzo round è stato quando il Comune di                  Chirignago. Mi è successo di fare alcune
    Venezia, che ancora ringraziamo, ci ha portato       considerazioni.
    25 pacchi di alimentari e ancora delle colombe.      La mia parrocchia di origine è Gambarare, non
    I pacchi erano davvero dei “signori pacchi”, e       molto lontana da qui.
    perciò pesavano, e come se pesavano.                 Quando sono entrato in Seminario, cappellano a
    Ma non ci siamo persi d’animo: individuate le        Gambarare c’era un prete novello, mi pare di
    famiglie o le persone che potevano averne            Chirignago: don Ivano Bellin. Qui ho incontrato
    bisogno, li abbiamo distribuiti. In un paio di       tempo fa un suo fratello.
    giorni sono andati tutti a destinazione.             Appena prete sono stato assegnato ad una
    Poi sono arrivati, sempre dal Comune, 15 buoni       parrocchia, S. Giuseppe in Viale San Marco, di
    spesa per il valore di 50 euro ciascuno, e anche     cui era parroco un sacerdote di Chirignago, don
    questi nel giro di poche ore sono stati              Odino Spolaor. Morto in un incidente stradale è
    consegnati.                                          sepolto nel nostro cimitero. Qui vive ancora suo
    Ed infine ci sono arrivati viveri importanti         fratello Armando.
    (pesce e piselli congelati, formaggio, pasta ecc.)   L’ultima parrocchia in cui sono stato parroco, S.
    da qualche scuola che aveva chiuso i battenti dal    Marco in Viale S. Marco, è la parrocchia in cui
    detto al fatto e doveva in qualche modo svuotare     don Roberto è stato cappellano per tanti anni e
    la dispensa.                                         che porta ancora vivo il suo ricordo.
    Anche in questo caso un fischio alla Luana e
    tutto è arrivato dove doveva arrivare.               Terminato il mio servizio attivo per raggiunti
    Ora, mentre sto scrivendo, i volontari del           limiti di età, sono capitato a Chirignago, per
    “Magna e Bevi” assieme ai Celestini stanno           desiderio del Patriarca, dove trovo don Roberto,
    portando le mascherine casa per casa.

    Lo ripeto: non ci stiamo pavoneggiando per
    quello che siamo riusciti a fare, ma vogliamo
    che i cristiani del nostro paese sappiano che la
    loro comunità, la loro Chiesa, di cui debbono
    sempre essere orgogliosi, non si è girata
    dall’altra parte.

    M        emori della parola di Gesù che ha detto:
             “Non chi dice: Signore, Signore entrerà
    nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà di Dio
    costui entrerà nel suo Regno”.
    E il suo più grande, anzi, unico comandamento è
    stato: “Amatevi gli uni gli altri come io ho
    amato voi”.
    Il resto è solo dettaglio.
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                               don Roberto Trevisiol
Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...
originario di una parrocchia di cui sono stato         E’ vero che la Chiesa fa l’Eucarestia ed è
parroco per più di vent’anni.                          altrettanto vero che l’Eucarestia fa la Chiesa: il
Casualità? Un disegno? Beh! Noi siamo abituati         popolo cristiano è forgiato dalla Parola di Dio e
a leggere la storia, anche la nostra piccola storia,   ha in Gesù il suo stile di vita, anzi la Vita.
alla luce della fede: Dio parla con parole e fatti.    Purtroppo in questo periodo la Chiesa non ha
In ebraico, la lingua di gran parte della Bibbia       potuto radunarsi, è stata invisibile… come tutti
per dire “parola” e “fatto” usa lo stesso termine.     siamo diventati invisibili gli uni agli altri.
C’è un senso in queste coincidenze?                    Tanta solitudine, tanto isolamento.
Ho pensato così: “Forse quel poco che mi               I “media” hanno alleviato questa solitudine,
avanza della mia vita dovrà essere una                 hanno permesso la comunicazione, il lavoro, la
“restituzione”, sicuramente molto povera, del          scuola…
tanto che ho ricevuto da chi mi aiutato a capire       Anche la liturgia, anche la Messa.
la mia vocazione e mi ha accompagnato nei              Sono stato particolarmente toccato dalle
primi passi della vita sacerdotale”.                   celebrazioni che sono uscite dalla nostra chiesa
E perché no? Magari posso anche suscitare              parrocchiale: 500-550 visualizzazioni ogni
qualche nuova vocazione al sacerdozio!                 domenica.
Ho sentito don Roberto che si domandava: come          Questi numeri dicono qualcosa: dicono il
mai a Chirignago non fioriscono vocazioni              desiderio di vedere e sentire il proprio parroco,
sacerdotali e religiose fra i nostri giovani,          di essere in comunione con tanti altri della
eppure si lavora molto con loro e per loro, sono       parrocchia.
presenti     molto      numerosi      nella     vita   In particolare ho trovato molto significativo il
parrocchiale…?                                         modo in cui si è celebrato e vissuto il Triduo
Si, ora c’è Francesco, ma….                            pasquale. Dalla chiesa partiva una liturgia che si
                                                       compiva concretamente nelle case: la lavanda
LITURGIE “VIRTUALI”?                                   dei piedi tra i familiari il Giovedì Santo; il bacio
                                                       della Croce il Venerdì Santo; la “professione di

L     a chiesa “in uscita” da Domenica 1 marzo è
      una chiesa “rintanata”. Fra poco
riemergerà… a macchia di leopardo. Ne
                                                       fede” dei genitori fatta ai figli durante la grande
                                                       Veglia del Sabato Santo.
                                                       Mi è venuta in mente un’antica antifona che si
conosciamo i motivi.                                   cantava una volta all’inizio della Messa
Questa situazione ha messo in luce nuove               domenicale e che ricalcava una visione del
possibilità: l’utilizzo dei mass-media.                profeta Ezechiele (47, 1-12):
Si è visto che tanti parroci e tante parrocchie        “Ho visto l’acqua (la grazia di Dio) scaturire
hanno fatto ricorso a questi mezzi per restare in      dal… tempio. E tutti quelli cui è giunta
comunione con i propri parrocchiani, per               quest’acqua sono stati salvati e diranno:
incontrare i giovani, gli adulti, per diffondere un    Alleluia”.
po' di catechesi ai bambini e a tutti. In
particolare per liturgia domenicale, per la            Dalla celebrazione dell’Eucarestia viene ogni
Messa.                                                 bene al popolo cristiano e al mondo intero.
“Non possiamo vivere senza la Domenica”,               Se queste nostre Eucarestie trasmesse via FB e
dicevano i martiri di Abitene, in Tunisia, del 3°      su Youtube possono suscitare nelle nostre case
secolo.                                                queste emozioni e un tale sentimento di
Forse anche noi guarderemo alla Domenica in            compartecipazione a quanto si compiva
un modo nuovo. La Domenica è Gesù morto e              “sacramentalmente” in chiesa, saranno state
risorto, è l’Eucarestia: Parola e pane e vino          liturgie distaccate, non sentite, semplicemente
consacrati, corpo e sangue di Cristo fatto cibo        “virtuali” o, al contrario, nonostante la distanza,
per noi.                                               realmente vissute?                                     7
Per celebrare l’Eucarestia si raduna la Chiesa e
si rende visibile il popolo cristiano.                                                 don Mario Liviero
Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...
In tempo di
    COVID…
    la Messa in
    streaming
    E      bbene sì, siamo stati nominati; in tempo di
           Covid arriva una mail da parte di Don Roberto
    al sottoscritto ed a Bernardo, mio compagno di
                                                            pasquali emergeva la necessità di avere almeno due
                                                            punti di ripresa di cui uno fisso (il mitico PC di
    sventura, nella quale ci viene chiesto se possiamo
                                                            Bernardo) e uno mobile: ma come fare? Riparte la
    inventarci qualcosa per portare nelle case dei
                                                            ricerca sul web di qualcosa che ci permetta di
    parrocchiani di Chirignago la Messa domenicale:
                                                            utilizzare un telefonino come punto di ripresa mobile
    noi, un geologo professore universitario ed un
                                                            e…TROVATO! Ma a questo punto come gestire il
    dipendente Tim che si occupa di impianti, chiamati a
                                                            tutto? Serve qualcosa che ci possa permettere di fare
    fornire un servizio di cui non sappiamo
                                                            un po’ di regia ed allora avanti alla ricerca di un
    assolutamente nulla, a posto siamo!
                                                            software, possibilmente gratuito, che ci consenta di
    Prima telefonata: Bernardo: “Cossa fasemo?”,
                                                            fare questo. Trovato il software: ma come funziona?
    rispondo: “Bella domanda… ! Sembra che la cosa
                                                            E giù ore rubate al sonno per cercare di capire come
    più semplice sia aprire un canale Youtube…”,
                                                            funziona e soprattutto per offrire un servizio sempre
    Bernardo: “Come si fa?”e io: “Boh… Proviamo a
                                                            migliore. Per tracciare i vari miglioramenti mi
    chiedere in giro e ci risentiamo”. Dopo aver chiesto
                                                            basterebbe guardare la cronologia degli acquisti su
    ad amici, chiesto a “San Google”, abbiamo aperto un
                                                            Amazon: i cavi, i microfoni, il modem, i connettori.
    canale Youtube provvisoriamente associato ad un
                                                            Ai lettori faccio un invito: riguardatevi le Messe sul
    account privato di Google. Pensandoci bene non è
                                                            canale della parrocchia. Ogni volta troverete un
    bello e nemmeno corretto che si veda il mio nome e
                                                            miglioramento, pensato da noi o arrivato dai
    cognome sul canale della parrocchia e quindi,
                                                            suggerimenti di chi seguiva la trasmissione. Da
    girovagando nei meandri del web, trovo come
                                                            ultimo siamo riusciti a inserire i canti grazie ad un
    associare il nome della parrocchia al mio account.
                                                            lavoro enorme di Davide, di Elena e dei cantori, poi
    Capisco che tutti questi termini canale, account,
                                                            le letture, il Credo Apostolico e la comunione
    Youtube, web ecc. ecc. possano risultare ostici per
                                                            spirituale in sovraimpressione. Credo ora siamo
    “l’utilizzatore finale” che vede la Messa alla
                                                            arrivati ad un livello di discreta qualità, fruibile da
    domenica ma in mezzo a tutto questo, con fatica,
                                                            tutti, ovviamente non siamo professionisti, non
    dobbiamo muoverci.
                                                            abbiamo i mezzi tecnologici di rai/vaticano/curiae, ci
    Ci ritroviamo così all’otto marzo, prima Messa
                                                            arrangiamo come possiamo. Le immagini belle e
    trasmessa in diretta, con un mare di dubbi e nessuna
                                                            “pulite” che arrivano nelle vostre case hanno dietro
    certezza. Confidiamo nella Provvidenza, prendendo
                                                            un groviglio di cavi (e di problemi) che non potete
    a prestito una frase del mitico film “the Blues
                                                            immaginare e qualche volta, ce ne accorgiamo anche
    Brothers” che dice: “Siamo in missione per conto di
                                                            noi, arrivano inquadrature un po’ sui generis, ma
    Dio”, montiamo il nostro “baldacchino” (un
                                                            spesso sperimentiamo in diretta, scusateci.
    semplice PC). Avviamo in qualche modo la diretta
                                                            Che altro dire? Personalmente è stata una sfida
    quasi senza sapere cosa stiamo facendo, sperando
                                                            imbarcarsi in questa avventura senza nessuna
    che vada tutto bene e che la Provvidenza ci assista.
                                                            competenza ma con tanta voglia di far bene e di
    No so come siamo arrivati alla fine, abbiamo tenuto
                                                            offrire un buon servizio a chi, in tempo di Covid, non
    su una diretta con un telefonino che ci garantiva la
                                                            poteva partecipare alle celebrazioni. Speriamo di
    connessione e un pc per la trasmissione. Passatemi il
8                                                           essere riusciti a farvi sentire “in chiesa” con noi.
    termine: “più culo che anima” e tanta…ma tanta
    Provvidenza.
                                                                                             Francesco Busolin
    Ovviamente con l’avvicinarsi delle celebrazioni
Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...
Giovanni                                                  Insomma, gli oltre trent’anni
                                                          di attività del Gruppo
Scaggiante                                                culturale Luciani lo avevano
                                                          visto sempre presente e
un amico e                                                realizzatore           prezioso,
                                                          saldamente legato a tutti gli
un maestro                                                altri protagonisti di questa
                                                          bella storia, primo fra tutti il
a cura del gruppo culturale                               compianto Bepi De Pazzi da
Albino Luciani                                            lui particolarmente apprezzato
                                                          per l’operosità e la sensibilità

I    l Gruppo Luciani, che ha avuto il privilegio di
     avere Giovanni Scaggiante tra i suoi soci più
operosi, vuole ringraziarlo con questa nota per i
                                                          umana.
                                                          C'è un aspetto particolare
                                                          della presenza di Giovanni Scaggiante, che oggi ci
doni che ha fatto alla comunità di Chirignago con la      sembra importante sottolineare: il suo ruolo di
sua arte e le sue capacità creative.                      interprete dell’anima vera e molteplice di questo
Durante la celebrazione del funerale di Giovanni,         territorio che mai ha dimenticato le sue origini
martedì 21 gennaio, il Gruppo Luciani ha ricordato il     contadine pur senza rifiutare gli sviluppi delle
socio e amico con un pieghevole di cui riportiamo         successive esperienze operaie; di artista capace di far
una sintesi.                                              incontrare poesia e fede cristiana, di sperimentatore
L’ultima volta che Giovanni Scaggiante ha dato il         costante del valore assoluto dell’arte nella vita del
suo contributo di pittore è stato nella primavera del     singolo e in quella della sua comunità, sempre
2017, quando la parrocchia si preparava a celebrare       attraverso la pittura e mai con discorsi celebrativi.
solennemente il 450° anniversario del primo               Ma a Giovanni non è mai bastato essere artista per
battesimo registrato a Chirignago.                        sé, perché la sua visione dell’arte non si è mai
Per “El Campanon” Giovanni ha preparato allora            esaurita nel solo atto creativo.
otto tavole ad acquerello, raccontando la storia antica   Egli è sempre stato uomo tra gli uomini, partecipe
del rapporto tra il palazzo Ducale della Serenissima e    delle vicende umane, inserito nel contesto culturale
la campagna di Chirignago, pannocchie e pievani,          di un territorio che ha sempre orgogliosamente
battisteri, libri canonici e la vecchia chiesa di San     vissuto la propria identità. Per tutto ciò chi oggi si
Giorgio. Tre anni prima di questo appuntamento egli       soffermi a guardare le opere di Giovanni Scaggiante,
aveva colto un altro risultato non meno importante        dalla grande Deposizione, fede e dolore, al Gesù
con la mostra personale antologica di settembre,          luminoso della pala “Dell’Eucarestia” per la nostra
nella sala San Giorgio, organizzata dal Gruppo            chiesa parrocchiale, ai piccoli paesaggi di campagna,
Luciani per onorare un artista che tanto aveva dato       ai delicati corpi femminili, ritratti intensi e trepidanti
alla vita culturale di questo territorio.                 maternità, vi ritrova l’esperienza collettiva di
E ancora, lo scorso settembre, Giovanni aveva             generazioni, il gusto raffinato nei decenni, un senso
collaborato con preziosi consigli e attente               del sacro che si è nutrito di incontri non episodici,
raccomandazioni alla mostra per i trent’anni de “La       una cultura resa comune dal lavoro di persone
Piccola”, la Galleria d’arte che lui stesso aveva         preparate e generose.
contribuito a realizzare e a far vivere alla base del     Ed è questo il Giovanni Scaggiante che vogliamo
campanile della chiesa di San Giorgio.                    ricordare e che ci mancherà di più.

                                                                                                                       9
Anno XXXIV - numero 1 - Pentecoste 2020 - Parrocchia di San Giorgio - Chirignago - Parrocchia San ...
La catechesi                                          difficili sono salite al Cielo. Vedersi anche solo
                                                           attraverso uno schermo ha comunque trasmesso
     a Chirignago                                          quel senso di amicizia, di fraternità, di
                                                           solidarietà, di comunione che solo una comunità
     al tempo                                              di fratelli riesce a infondere.

     del coronavirus                                       Le iniziative però non sono finite qui: anche gli
                                                           Scout, l'Azione Cattolica e i Gruppi
                                                           Famigliari si sono organizzati per fare attività
                                                           “smart” da casa e continuare a tenere i contatti.
     a cura di Silvia Bernardi e Sandra Primon             I Vecchi Lupi del Branco hanno organizzato tre
                                                           attività alla settimana: le prime due basate sul

     I    l Coronavirus ha sgretolato le nostre
          certezze, sconvolto la nostra quotidianità,
     mandato in frantumi i nostri progetti più
                                                           “racconto della giungla”, mentre la terza è una
                                                           catechesi sul Vangelo della domenica. Grazie
                                                           alla collaborazione delle famiglie ricevono i
     prossimi. Siamo stati costretti nostro malgrado a     feedback del lavoro svolto a casa. Anche il
     stravolgere la nostra vita e le nostre abitudini.     Reparto lancia di settimana in settimana delle
     Per riuscire a lavorare, comunicare e                 sfide con un tema proponendo delle attività che
     relazionarci ci siamo affidati al web che si è        le varie squadriglie devono portare a termine e
     rivelato un'ottima risorsa per portare avanti la      restituire ai capi. Il Noviziato e il Clan invece
     nostra vita quotidiana. Ecco che dopo una prima       riescono a tenere i contatti con i ragazzi
     fase di assestamento si è pensato di sfruttare        organizzando riunioni, attività e riflessioni
     questa opportunità anche per le attività              rigorosamente on-line.
     parrocchiali.                                         Gli animatori dell’ACR hanno mantenuto i
     Nasce così, a partire dalla V superiore, il           contatti con i loro bambini e ragazzi per non
     catechismo smart con degli incontri ripensati,        spezzare il prezioso legame che si era creato
     ristrutturati e rielaborati condividendo schermi,     dall’inizio dell’anno associativo e con
     immagini, presentazioni su piattaforme meet.          gradualità, per non appesantire le già tante
     Sicuramente un modo molto diverso di fare             attività “smart” in cui erano coinvolti, hanno
     catechismo ma che ci ha permesso di non               ricominciato a interagire proponendo loro alcuni
     perdere i contatti con i ragazzi, di restare uniti,   incontri on-line. Ai ragazzi di ACG1 e 2 è stato
     di dimostrare che c'è una comunità pronta e           proposto di trovarsi su Zoom tutti i giorni alle
     compatta che vuole restare insieme, anche nei         18.00 per pregare i Vespri insieme agli
     momenti di difficoltà, rimanendo a casa. Ormai        animatori, mentre il venerdì partecipano a una
     da qualche tempo la Chiesa si è trasferita nelle      mini-attività per scambiarsi riflessioni su come
     nostre case: prima di tutto per la Messa              vivono la fede in questo periodo di quarantena.
     domenicale, per l’adorazione e la benedizione         Abbiamo chiesto ad alcuni catechisti e animatori
     Urbi et Orbi, per le celebrazioni pasquali ma         di raccontarci l’esperienza vissuta durante il
     anche per la preghiera del rosario. Abbiamo           lockdown per poter condividere, almeno con le
     partecipato con don Roberto alla preghiera            parole, le loro difficoltà, emozioni ma anche gli
     proposta da Papa Francesco ma ci siamo riuniti,       esempi di solidarietà e gli insegnamenti ricevuti
     anche in gruppi più ristretti, per affidare le        da una comunità messa alla prova.
     anime dei nostri cari defunti che in questi giorni

10
Il catechismo
dei bambini e
ragazzi
in tempo di
pandemia
S     ono catechista di un gruppetto di sette        progressivamente nel giro di qualche settimana
      carissimi bimbi che accompagno nella           ci sbagliavamo. Non sembra tuttora ipotizzabile
preparazione alla loro Prima Comunione, una          una ripresa che non contempli un cambiamento
tappa fondamentale per la vita di fede di questi     radicale del nostro precedente stile di vita. Si
piccoli...                                           sono imposti molti cambiamenti e non tutti
Sto scrivendo questo contributo proprio oggi, 25     sembrano negativi. Tra le altre cose è cambiato
Aprile 2020, festa della Liberazione e del           il nostro modo di fare catechismo o meglio, di
Patrono di Venezia, S. Marco Evangelista. A          essere catechisti per i nostri bambini e ragazzi.
causa della pandemia e in ottemperanza alle          Per raccontare come abbiamo vissuto il
disposizioni del Governo, per la prima volta non     catechismo al tempo del Covid-19 ho chiesto il
sarà possibile celebrare le Prime Comunioni a        contributo dei catechisti delle altre sezioni: tutti
Chirignago in questa data, divenuta ormai “la”       sono stati concordi nell’affermare che fin da
data delle Comunioni! Tuttavia ora sento che le      subito hanno incluso nella preghiera quotidiana
nostre campane stanno suonando a festa, come a       i bimbi, i ragazzi e le loro famiglie. Ma ci
dire: “vi ricordo, vi voglio bene!”                  sembrava importante che questi sapessero di
Don Roberto, che ha sempre nel cuore questi          essere nei nostri pensieri. Perciò ci siamo
bimbi a cui fa catechismo personalmente, ha          organizzati.
formulato l’ipotesi che si possa traslare l’evento   Abbiamo iniziato a metterci in contatto con i
al prossimo 2 giugno. Noi catechiste lo              nostri gruppi utilizzando per lo più WhatsApp
speriamo, perché ci siamo rese conto che             inviando messaggi, foto, filmati e link vari e
l’attesa di questa festa è una dura prova per i      segnalando le celebrazioni offerte dai Media.
bambini e le loro famiglie.                          Chi l'avrebbe mai detto... Il famigerato
Dopo che è stato deciso l’obbligo della              telefonino, tanto demonizzato, è divenuto lo
quarantena è saltato tutto: dalla Santa Messa        strumento principale per tenere vive le relazioni
agli incontri con i bambini e tra i catechisti.      tra di noi, con i nostri cari più lontani e con i
Come continuare il discorso interrotto lo scorso     nostri bimbi e ragazzi. Così anche gli auguri di
26 febbraio? All’ultima riunione con don             compleanno che prima facevamo con un
Roberto si era stabilito di non fare catechismo      biglietto o un regalino ora erano affidati ad un
per favorire la partecipazione dei bambini e         messaggio, a una telefonata. Nel frattempo Don
delle loro famiglie alla Celebrazione delle Sacre    Roberto, aiutato da persone disponibili e
Ceneri, affinché tutti potessimo iniziare            competenti, si è adoperato perché tutti
solennemente la Quaresima: ma la Messa delle         potessimo ritrovarci attorno all’altare della
Ceneri l’abbiamo vista in tv, celebrata dal          nostra chiesa, sentendoci famiglia anche a
nostro Patriarca Francesco e la penitenza,           distanza e dal 15 marzo è stato possibile darsi
l’attesa, il digiuno e la condivisione che           appuntamento alla Messa su Youtube e lì ci si è
caratterizzano, precedono e preparano la Pasqua      pensati, ci si è sentiti uniti di fronte a Dio Padre.
quest’anno sono stati proprio tosti!
                                                     Maggiormente penalizzati, i catechisti di               11
Se pensavamo che il Covid-19 facesse una
fugace apparizione per poi spegnersi                 seconda elementare hanno invitato i bambini a
                                                     prendersi per mano con il pensiero e con il
cuore durante la S. Messa al momento del Padre         sorridenti accanto al loro lavoro, un modo per
     Nostro. Certi che Gesù fa circolare il bene che        far festa a Gesù e farlo entrare nella
     ci vuole e che ci vogliamo tra di noi, gli hanno       Gerusalemme della nostra vita.
     chiesto di rafforzare il legame che avevano            Come catechiste desideriamo rassicurare i
     appena cominciato a costruire con i bimbi loro         genitori che nutrissero apprensione sulla buona
     affidati solo pochi mesi prima.                        riuscita della festa della Prima Comunione, o
     Fin dall’inizio i catechisti si sono attivati          avessero il timore che le limitazioni imposte
     cominciando a cercare e selezionare i materiali        possano rovinare la bellezza e l’intensità della
     più idonei per aiutare i loro ragazzi a vivere         celebrazione, soprattutto se paragonata a quelle
     meglio possibile la loro spiritualità in questo        degli anni scorsi. Noi siamo fiduciose: Gesù
     periodo di isolamento. Attingendo allo                 saprà ricompensare questi bimbi con una gioia
     sterminato serbatoio offerto dalla rete, abbiamo       speciale. Grande è il miracolo che Egli sa
     vagliato attentamente i sussidi che ci                 compiere nel cuore delle persone che hanno
     sembravano più adatti alla fascia d'età a cui li       fede! Certo Don Roberto e noi, insieme a tutta
     destinavamo.                                           la Comunità, faremo del nostro meglio perché il
     Arianna, catechista di II media, mi ha                 giorno in cui potranno ricevere Gesù nel loro
     raccontato che dopo circa un mese dalla                cuore con il Sacramento sia bellissimo. Ma è
     sospensione del catechismo, avendo visto come          Lui che renderà quel giorno veramente speciale.
     i giovani iniziavano a fare le lezioni on-line         A noi, ai bambini, alle famiglie resta di
     utilizzando le piattaforme per trovarsi con gli        custodire l’attesa di questo evento perché porti
     insegnanti, le Associazioni e gli amici, ha            il frutto della gioia.
     pensato che sarebbe stato bello poter rivedere e       Crediamo con tutto il cuore che sarà tanto più
     soprattutto ascoltare i suoi ragazzi di                gioioso e sentito perché tanto desiderato!
     catechismo. Anche altri catechisti hanno seguito
     questa strada, soprattutto nei gruppi dei più                                       Graziella Fontanel
     grandicelli. Da questi incontri è emerso quanto
     sia difficile questo periodo per gli adolescenti:
     c'è chi si annoia un po', chi si è dato alla visione   La CO/GI
     di tutte le serie tv disponibili, chi è talmente
     impegnato con i compiti che ha meno tempo
                                                            di questi
     libero di prima. Una cosa accomuna tutti: la           tempi
     nostalgia e un grande desiderio di incontrare gli
     amici, di correre, parlare, ridere, abbracciarsi,
     giocare. Loro si mostrano però consapevoli di          Questo virus ha sconvolto la nostra vita,
     star vivendo un tempo “da raccontare ai propri         scombinato la nostra routine e le nostre
     figli”.                                                certezze, anche i ragazzi, sempre pronti alle
     Noi di terza elementare abbiamo reperito sul           novità ne sono rimasti sconcertati; ecco perché
     sito della Diocesi di Pavia una Via Crucis             abbiamo pensato di intervistarne qualcuno per
     interattiva, pensata per i piccoli e, d'accordo con    capire com’è cambiata la loro vita in questo
     don Roberto, l’abbiamo proposta per il Venerdì         periodo.Abbiamo chiesto a Teresa di V
     Santo. Abbiamo poi trovato dei racconti                superiore, Andrea di III ed Emma di I di
     colorati, coinvolgenti e soprattutto fedeli alla       raccontarci la loro quotidianità.
     Sacra Scrittura, sui Vangeli delle domeniche di        Alla mattina tutti si alzano abbastanza presto
     Quaresima e sulla Passione del Signore.                perché in alcune scuole le lezioni on-line si
     Un’amica catechista della parrocchia di S.             svolgono già dalle 8 del mattino e proseguono
     Barbara ha condiviso il tutorial per realizzare le     anche per 5/6 ore al giorno sia live, cioè dal
12   foglie per la Domenica delle Palme e alcuni            vivo, che attraverso video precedentemente
     bambini dopo averle realizzate hanno inviato           registrati. Poi di solito si pranza, c’è chi come
     alle loro catechiste le foto che li ritraeva           Emma nel primo pomeriggio fa un po’ di attività
fisica in giardino e chi invece prosegue
nello studio fino a prima di cena,
quando videochiama o messaggia con
gli amici. Dopo cena c’è chi continua a
chattare con gli altri e chi invece,
come Teresa, guarda film o si dedica a
giochi di società con la famiglia.
Questo tempo di attesa i ragazzi lo
vivono con serenità; Emma vorrebbe                  vivere un po’ meglio questo periodo che ci
una valvola di sfogo come l’equitazione a cui si    accompagna alla Pasqua lei con la famiglia
dedicava nel pomeriggio ma alla quale ha            legge ogni giorno un brano del Vangelo. Tutti
dovuto rinunciare.                                  vivono questo tempo di clausura come un
Ciò che spaventa di più i ragazzi è che qualche     sacrificio da offrire al Signore; sono molto
familiare possa prendere il virus, Andrea infatti   contenti della Messa in streaming, soprattutto
dice che essendo letale per molte persone si è      Andrea sottolinea il fatto che don Roberto riesce
sempre in allerta e ci si preoccupa per chi         a trasmettere il messaggio del Signore sia ai
amiamo. Teresa è preoccupata per il papà che è      bambini che agli adulti.
guarito da poco, mentre Emma per la mamma,          Ciascuno si augura che questo tempo finisca
che lavorando in una casa di riposo è più           quanto prima, che si possa tornare alla
esposta al virus.                                   quotidianità fatta di piccole cose e rapporti
Tutti i ragazzi sono impegnati con la didattica a   umani, di affrontare i prossimi impegni (come la
distanza. Le scuole si sono organizzate per         maturità per Teresa) con una serenità maggiore e
erogare lezioni on-line: Teresa che è al quinto     di tornare ad essere comunità vera e non solo
anno dell’Istituto San Marco, è costantemente       virtuale.
impegnata in vista dell’esame di maturità. Ma                                         Silvia Bernardi
anche Emma ed Andrea che frequentano il liceo

                                                    L'ACG3
Morin non hanno tregua: si lavora come prima,
più di prima, con la sola differenza che stare al
computer è molto più stancante che non in
classe e sicuramente si hanno molte meno
                                                    nel
distrazioni.                                        lockdown
Per tenere i contatti con gli amici utilizzano
messaggi, videochiamate o le piattaforme di
meeting e anche il catechismo ormai si fa solo
on-line. Ciò che manca di più ai ragazzi è il
ritrovarsi insieme, avere rapporti umani; c’è
                                                    L     o stop alla vita “normale”, il lockdown, ci
                                                          ha colti nei preparativi della nostra
                                                    tradizionale cena povera, il modo con cui
anche a chi, come a Teresa, manca il vestirsi       iniziamo insieme la Quaresima, dopo la Messa
bene per uscire, o a Emma, l’equitazione e lo       delle ceneri.
sport in generale ma a tutti, proprio a tutti,      Come tutti, non eravamo affatto preparati e solo
manca la relazione con l’altro dal vivo. Le         vagamente consapevoli della portata di quanto
relazioni on-line, per quanto ci diano la           stava accadendo. Così poco consci da non
possibilità di non perderci di vista, non           riuscire a prendere subito una decisione, divisi
trasmettono quell’umanità che scopriamo solo        fra il senso del dovere e il desiderio di stare
incontrandoci.                                      insieme in un momento tanto importante della
Il tempo di Quaresima invece è vissuto in modo      vita cristiana e così destrutturante per quella di
più insolito: a Teresa pare di non essere entrati   ciascuna persona. Poi, la responsabilità che         13
in Quaresima perché non ci sono state le Tre        ci viene anche dalla nostra adesione, ci
Sere che scandivano il nostro tempo liturgico.E’    ha restituito la lucidità e abbiamo sospeso tutti
tutto diverso rispetto agli altri anni, però per    gli incontri.
Le prime due
     settimane sono
     volate        nello
     sforzo           di
     riorganizzare la
     vita secondo le
     nuove regole e
     necessità.
     Raggiunta una
     minima stabilità,
     ci è nato dentro
     un desiderio di                                       la quaresima e la settimana santa; creato
     rivalsa nei confronti del virus, uno scatto di        hashtag, giocato a Pictionaryon-line.
     rivincita e autodeterminazione a riprenderci          Che emozione vedere Alice e Gabriele fare la
     quel che ci è più caro come educatori: la             loro professione di fede e stringerci attorno a
     relazione, la cura dei nostri ragazzi.                loro con braccia fatte di parole e foto scattate
     Non è stato difficile trovare il mezzo: la            dallo schermo.
     tecnologia ci offre molte possibilità. Più            Ed ecco i frutti: da quella che di fatto poteva
     complesso è stato individuare il modo, la forma       diventare una lontananza, è fiorita un’intimità
     del nostro stare insieme, di condurre gli incontri    che nemmeno nel contatto a pelle avevamo
     perché ci fosse un vero contatto. La soluzione,       avuto. Molti hanno regalato con coraggio,
     come spesso accade, ce l’hanno offerta proprio        pezzetti del loro cuore, ferite, riscatti, sogni,
     loro, i ragazzi, che sanno di cosa hanno bisogno      paure, fragilità, intuizioni.
     e come aiutarsi l’un l’altro a farlo emergere.        Rileggendo le preghiere e molte riflessioni ci
     Abbiamo continuato, quindi, con il nostro stile       siamo stupiti nello scoprire un fil rouge: il
     collaudato: la costituzione di una mini équipe        desiderio di progettare la vita, di farlo con il
     formata da noi educatori e tre ragazzi, di volta      coraggio e la speranza che possono venire solo
     in volta diversi, per decidere il tema e come         dalla consapevolezza che siamo custoditi da
     svilupparlo. Abbiamo abbandonato la traccia           Dio. Nell’incontro del 22 aprile, durante la
     programmata ad inizio anno secondo la guida           preghiera, una ragazza ha ringraziato perché le
     nazionale, assecondato le proposte emergenti su       parole ricevute erano proprio quelle di cui aveva
     tutto, compresa la preghiera.                         bisogno in quel momento. Alberto ha
     Abbiamo visto un film, creato commenti e              commentato: “Le parole che ti servivano,
     riflessioni, ognuno secondo i propri linguaggi,       quando ti servivano, nel momento della
     con testi, disegni, acquerelli, collage di foto.      preghiera, nel tuo gruppo: questo è un fatto”. È
     Abbiamo utilizzato il gruppo Whatsapp per             un fatto di Fede.
     condividerli, tenerci aggiornati su iniziative,       La volontà di incontrarsi, la cura nel farlo, la
     riflessioni e messaggi che ci mantenessero            forza nel mostrarsi così come si è, la fiducia di
     ancorati alla realtà oltre ai titoli dei notiziari.   essere accolti è un fatto di fede.
     Abbiamo condiviso immagini di quadri e
     commenti su di essi, per aiutarci a vivere bene                               Daniela, Alberto e Betti

14
Il Catechismo
degli
adulti

I    l Catechismo degli adulti è una delle tante
     opportunità' di crescita spirituale che ci
viene offerta dalla nostra Parrocchia. Lo
frequento ormai da molti anni, e ringrazio
sempre il nostro parroco Don Roberto di avermi
a suo tempo convinto a seguirlo, perché quello
che si "porta a casa" ricompensa alla grande la
fatica e la stanchezza che sempre sono presenti
nelle serate dopo una giornata di lavoro. E' un
appuntamento settimanale nella sera del
giovedì', tranne l'ultimo giovedì' del mese. Inizia
ad ottobre e si conclude alla fine di aprile.

Si svolge con una prima parte dove il parroco ci      senti di più' parte della tua comunità.
illustra il brano evangelico ed una seconda parte     In questo periodo di pandemia gli incontri sono
dove i presenti chiedono approfondimenti e            stati purtroppo sospesi già a febbraio a data da
ulteriori spiegazioni sull'argomento della serata.    destinarsi. E viste anche le tante limitazioni che
Credo che nella vita di un cristiano la               si devono affrontare in ogni settore della nostra
partecipazione alla S.Messa settimanale non           quotidianità, a partire dall’impossibilità di
basti per alimentare correttamente la propria         partecipazione alla S.Messa, non vi è al
fede. Ci vuole qualcosa di più'. Una conoscenza       momento la possibilità di ipotizzare una data per
maggiore delle Sacre Scritture, che non può           la loro ripresa.
essere esaudita nello spazio dell'omelia della        Confido che si trovi presto un metodo per
domenica. Questo spazio nel Catechismo degli          cercare, almeno parzialmente, di ricreare
adulti c'è, inoltre è importante anche il momento     l’atmosfera (anche in modo virtuale, perché no)
del confronto. Durante l'omelia della domenica,       di attenzione e partecipazione che si poteva
per ovvie ragioni, non c'è il diritto di replica.     vivere durante gli incontri con il nostro don.
Nel Catechismo sì. Ci si può confrontare con il
parroco, interloquire, dissentire anche a volte, e    Concludo quindi con un invito a te che leggi
tutto questo aiuta a crescere, a dipanare i dubbi     queste poche righe: quando si riparte non
che sempre affiorano quando si parla di fede. Il      lasciarti perdere questa grande opportunità. TI
 dialogo si apre ovviamente anche ai presenti e       ASPETTIAMO!
in questo modo conosci meglio le persone, le
                                                                                       Pietro Degani

                                                                                                           15
La nostra
     comunità
     capi

     L     a Comunità Capi (spesso abbreviata
           in Co.Ca.) è il gruppo di soci adulti
     dell’AGESCI che si impegna nella
     gestione di un gruppo scout e                              educativa delle singole unità.
     nell'educazione dei ragazzi in un ambiente                 La nostra comunità capi si riunisce circa ogni due
     caratterizzato       dalla     condivisione       dalla    settimane ed è formata dagli assistenti Don Roberto,
     corresponsabilità e dalla solidarietà reciproca.           Katia e Giacomo, due capi gruppo, 6 capi nei lupetti,
     La comunità capi del nostro gruppo è formata da 26         6 capi in reparto, 3 in noviziato, 3 in clan e 3 capi a
     membri tra Capi ed Assistenti Ecclesiastici. Uomini        supporto del gruppo.
     e donne che dopo aver terminato il loro percorso in        All’ interno non esiste gerarchia e tutti gli adulti
     Clan come “animati” decidono di scegliere un               hanno pari valore e dignità, dai capi più giovani
     servizio associativo e quindi mettersi a disposizione      appena arrivati a quelli che invece sono da parecchi
     del gruppo percorrendo la strada per diventare capi.       anni che portano avanti questo servizio.
     Ad ogni persona che entra a far parte della comunità       La nostra Co.Ca. è relativamente giovane visto che
     capi viene chiesto di aderire alle linee guida che         la maggioranza dei capi ha tra i 20 e i 30 anni,
     l’AGESCI ha raccolto nel Patto Associativo. Un             questo però non significa che la qualità del servizio
     documento che esprime le scelte fatte dai capi,            svolto con i nostri ragazzi ne risenta, anzi, le idee e
     l’identità, l’impegno e le speranze che tutti              gli strumenti che vengono utilizzati sono sempre al
     condividiamo.                                              passo con i tempi e con le esigenze che manifestano
     Come capi ci impegniamo a rispettarlo perché               le generazioni di oggi.
     riconosciamo nei suoi contenuti il fondamento del          Ad esempio durante questo momento difficile in cui
     nostro servizio educativo e uno stimolo per il             noi tutti ci troviamo, siamo costretti a stare
     cammino di formazione personale.                           fisicamente lontani dai nostri lupetti, esploratori,
     I compiti e le attività svolte della comunità capi,        guide, rover e scolte. Ma il nostro gruppo non si
     oltre all’ordinaria amministrazione ed ai rapporti con     ferma! Perché proprio grazie ai capi, le varie unità
     le altre realtà della nostra parrocchia, riguardano        stanno andando avanti sfruttando gli strumenti che la
     l’elaborazione del Progetto Educativo (strumento           tecnologia moderna ci fornisce per continuare via
     che ci consente di individuare le aree di impegno          web le riunioni con i ragazzi. Affrontando questo
     prioritario per il Gruppo a fronte delle esigenze          periodo forti dell’ insegnamento del nostro fondatore
     educative, indicando obiettivi e percorsi). Inoltre è il   Baden Powell: “Sforzati sempre di vedere ciò che
     luogo in cui si cura la formazione permanente dei          splende dietro le nuvole più nere!”
     capi, la cura e l’approfondimento dei problemi                                                Giulia Zampieri
     educativi dei ragazzi ed il coordinamento dell’azione                                             Capogruppo

16
Il Consiglio
parrocchiale
di
Azione
Cattolica

P     rima di parlare di noi,
      facciamo una premessa di
carattere generale per presentare la
nostra associazione a chi ancora                      un responsabile e un rappresentante dell’ACR,
non la conosce.                                       un responsabile e un rappresentante dei giovani,
Chi sono i laici di AC? In sintesi sono persone       un responsabile e un rappresentante degli adulti
che vivono la loro vita associativa in Parrocchia     e un assistente spirituale, che nel nostro caso è
con lo stile della famiglia. L’amore per il           don Roberto.
Signore e per la Chiesa li spinge a mantenere un
rapporto di stretta collaborazione con il parroco
e a spendersi al servizio della loro Comunità
parrocchiale e della loro Diocesi. Immersi nel
                                                      L     ’attuale Consiglio è stato eletto a novembre
                                                            del 2019. Ci riuniamo una volta al mese.
                                                      Ovviamente in questo periodo, nel quale non ci è
mondo, si impegnano a testimoniare la loro fede       possibile      incontrarci    personalmente,    ci
in Gesù Cristo in tutti gli ambiti della vita         colleghiamo in videoconferenza.
quotidiana (famiglia, scuola, lavoro, sport, ecc.).   Tra i nostri compiti: la promozione e il
La nostra associazione di Chirignago, che è la        coordinamento delle iniziative a carattere
più numerosa della Diocesi, è organizzata in tre      spirituale, culturale, caritativo e di identità
settori: Azione cattolica ragazzi, settore giovani    associativa proposti dai vari gruppi; la
e settore adulti, in modo da rispettare e             formazione umana e spirituale degli educatori e
valorizzare le ricchezze specifiche di ogni età.      animatori dei gruppi; la conoscenza e la
Complessivamente riusciamo a coprire tutte le         partecipazione alle iniziative proposte dall’AC
fasce d’età dagli 8/9 anni fino ai…90 e oltre!        Diocesana; la nomina degli educatori ACR, degli
Ogni tre anni l’assemblea degli aderenti dai 14       animatori dei giovanissimi, degli animatori dei
anni in su si riunisce per eleggere il Consiglio      giovani e degli animatori degli adulti; la nomina
parrocchiale, che è un organismo unitario             annuale dei responsabili dei campi estivi.
rappresentativo di tutte le componenti
dell’associazione. Il Consiglio è composto da:                                      Monica Genovese
un presidente, un segretario, un amministratore,                           Presidente AC parrocchiale

                                                                                                           17
I 170 anni delle
     Figlie di San
     Giuseppe
     del Caburlotto
     Q uando   si vuol ricordare qualcosa o
       qualcuno è come se il centro del cuore si
                                                         festeggiamenti del 170° (conferenza sul carisma
                                                         del Fondatore con la Prof. Suor Roberta Balduit;
     trasformasse in focolare: un grande cerchio di      pellegrinaggio delle Famiglie a Venezia sulle
     fiammelle rilucenti si compongono dando vita a      orme di Padre Luigi etc...). Il coronavirus ha
     volti, luoghi, dialoghi, respiri e sospiri!         mortificato la realizzazione       degli eventi
     Mi sia concessa questa foto di famiglia datata      celebrativi di questa prima parte dell’anno ma
     1850.                                               non la passione delicata e premurosa della
     Seduto accanto al focolare Lui, Don Luigi           missione affidataci.
     Caburlotto­parroco di S.Giacomo dall’Orio­,         In questo tempo particolare abbiamo curato il
     appassionato nel tratto e nel volto: a difendere    terreno con preghiera intensa perché il seme – le
     le sue Famiglie, quei genitori duramente provati    giovani generazioni- trovino terra fertile per
     dalla povertà, dalla mancanza di lavoro e           mettere radici, sviluppando quell’unicità di vita
     d’ogni possibilità per far crescere i figli; a      che portano in sé.
     manifestare il suo grande desiderio, di trovare     Questo è per me oggi il far memoria dei 170
     una soluzione per aiutarli a prendersi cura dei     anni di storia della mia Famiglia Religiosa, e
     loro beni più preziosi. Dal profondo amore per i    non lo dimentichino gli abitanti di Chirignago,
     più fragili avvia, con l’aiuto di alcune giovani    quest’anno festeggiamo anche i 110 anni di
     catechiste, un’opera che ben presto, sotto la       presenza di noi Suore nella Scuola
     protezione della Provvidenza e di Maria SS.ma,      dell’Infanzia Sacro Cuore: 1910-2020.
     sarebbe fiorita ed estesa fin fuori Venezia, ma     Noi, Figlie di San Giuseppe del Caburlotto,
     anche d’Italia: in Brasile, Filippine Kenya.        abbiamo a cuore il bene dei bambini, ragazzi,
     Ricordare è tener viva la risposta generosa delle   giovani e avvertiamo il compito imprescindibile
     prime giovani consacrate. Non è, oggi, un           di educare sempre, a qualsiasi costo e
     riavvolgere un nastro nostalgico, direbbe papa      continuiamo ad accompagnare con cura
     Francesco, bensì un cogliere la scintilla che ha    amorevole per fare risaltare potenzialità e
     fatto accendere la propria vocazione: erano         successi, medicare ferite, incoraggiare, per non
     semplici catechiste ma scoprirono una dedizione     smettere mai di sperare.
     forte e, costituendo le prime Figlie di San         Anche a 170 anni ci possiamo e dobbiamo
     Giuseppe, si fondarono quella sera del 30 aprile    alzare, con la forza che Dio ci dona e mai,
     1850, nel cuore di una povera e dimenticata         proprio mai, ci farà mancare.
     Venezia.
     Ritornando al presente, nel calendario dei mesi                            Sr. Guidalma Zamberlan
     di marzo e aprile 2020, fitti si sarebbero                                                Superiora
     susseguiti gli appuntamenti di preparazione ai                Figlie di San Giuseppe del Caburlotto

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Casa Nazaret:
con Gesù
andrà
tutto bene

“Nel mare tempestoso della vita, Maria è il
porto sicuro, è la stella: nelle difficoltà, nei
dubbi, guarda Maria, invoca Maria”.
Beato P. Luigi Caburlotto

C     ome i discepoli sul lago di Galilea, in
      questo momento anche noi siamo
sballottati tra le onde di questa tempesta, che ci
ha spaventato; che ci costringe a restare nelle
nostre case giorno dopo giorno, senza un
termine preciso; che ci costringe a rallentare i
nostri ritmi, a pensare, a riflettere.
In questa tempesta non siamo soli: il Signore è
con noi e ci invita ad affrontare con pazienza e
coraggio questa prova. Ci sprona a vedere in
ogni cosa la Sua presenza amorevole, a guardare
al futuro, a fare progetti.
Noi di Casa Nazareth, accogliendo le parole del
nostro amato Padre Luigi, vogliamo guardare al
futuro con fiduciosa speranza! Per questo, cari
amici e benefattori di Chirignago, osiamo farvi
un invito: partecipare ai festeggiamenti della
nostra Associazione, che quest’anno compie 30        Per questo, carissimi, non appena questa
anni!                                                situazione rientrerà, noi Volontari del Fanciullo
Proprio così: sono passati ormai 30 anni da          inizieremo ad organizzare la celebrazione di
quando la nostra cara Sr. Licia ha iniziato          questo importante anniversario e speriamo di
quest’opera meravigliosa, grazie all’aiuto di        vero cuore che possiate essere tutti presenti!
alcuni giovani di Spinea, accogliendo tanti          Vi assicuriamo il ricordo nella preghiera e…
bambini che avevano bisogno di cure educative        CON GESU’ ANDRA’ TUTTO BENE!
e di tanto affetto. L’aiuto poi si è esteso e
l’Associazione conta ormai quasi 100 Volontari,                                     Sr. Simona Ida
di cui molti proprio di Chirignago!                            Figlie di San Giuseppe del Caburlotto

                                                                                                         19
Scuola                                               speranza di rivedere presto i nostri bambini.
                                                          Aspettativa che si è infranta alla mesta notizia di
     dell'infanzia                                        un salto lunghissimo nel futuro: la scuola
                                                          riaprirà nel prossimo anno scolastico 2020/21.
     Sacro Cuore:
     dai coriandoli ...                                   Una rivoluzione silenziosa, inaspettata, questa
                                                          del CORONAVIRUS, ci ha costretti a
     alle                                                 riformulare i rapporti interpersonali, non meno a
                                                          rivedere con attenzione i nostri semplici gesti
     ''mascherine''                                       quotidiani. Se per gli adulti è stato difficile ma
                                                          ragionevole mettere in pratica le nuove
                                                          disposizioni     igieniche e sanitarie      e    il

     E
                                                          distanziamento sociale, per i piccoli non poter
           ’ capitato all’improvviso, quasi a sembrare    stringere i nonni, giocare con gli amici o
           uno scherzo di carnevale. C’eravamo            rivedere le maestre, è stata e resta una dura e
     lasciati con i saluti e gli abbracci sotto           difficile imposizione.
     un’allegra pioggia di coriandoli ma il destino ci    Questa quarantena, fatta di un tempo sospeso e

     aspettava beffardo dietro l’angolo con un            dilatato, per il Sacro Cuore non è stato però un
     perentorio annuncio: dal 23 febbraio le attività     periodo di completa inattività; ha continuato a
     didattiche sono sospese fino al 1 marzo 2020!        sollecitare le Istituzioni Regionali, attraverso la
     Di li a breve, un susseguirsi incessante di avvisi   FISM VE, a un’attenzione particolare per il
     e contrordini hanno lasciato aperte le porte della   comparto Scuola della Infanzia (3-6 anni). Ben

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