POESTATE2017 LUGANO FESTIVAL - SEVENDAYSWEB
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Festival POESTATE2017 1997-2017 Lugano Cartella stampa
festival POESTATE 2017 Lugano 1997-2017 Con il patrocinio della Città di Lugano Si ringrazia Città di Lugano Ernst Göhner Stiftung Fondazione UBS per la cultura AIL Aziende Industriali Lugano Si ringrazia per la collaborazione La Città di Lugano e i suoi servizi Dicastero Cultura Sport ed Eventi, Lugano Divisione Eventi e Congressi, Lugano Ticinonline TIO e 20 minuti Media Partner RSI Rete Due EventMore Official tents & structures IRRADIA Official service regia tecnica audio e luci Fontana Print Produzione Promo Music Remy Steinegger Official photographer Gionata Zanetta Official video maker MusicDoor Official installazione video Hotel Walter Au Lac Lugano Official supplier ospiti collaboratori amici festival POESTATE a Lugano dal 1997 fondato e diretto da Armida Demarta Contatti Direzione e organizzazione generale: Armida Demarta, Casella Postale, POESTATE, CP 4510, CH-6904, Lugano info@poestate.ch www.poestate.ch POESTATE® Lugano - Switzerland Si ringrazia Dicastero Cultura Sport ed Eventi Fondazione UBS per la cultura Divisione Eventi e Congressi Media partner
Festival POESTATE2017 1997-2017 Lugano 1-2-3 giugno Patio Palazzo Civico Lugano dalle 18.00 in avanti entrata libera www.poestate.ch
W E OE S T A T P
giovedì 1 giugno 18:00-19:00 Il mestiere di poeta: Fabio Pusterla si racconta Incontro con Maria Grazia Rabiolo 19.00-19.30 Tre giovani autori svizzeri in collaborazione con Il Cenacolo di Monte Verità 19.30-20.00 Dead End Spoon River dall’Antologia di Spoon River di Egdar Lee Masters con Patrizia Barbuiani, Sergio Scappini Gabriele Marangoni, Dario Garegnani Patrizia Binda, Renato Cadel coproduzione Teatrox e Secret Teather Ensemble 20.00-20.30 La parte dell’annegato e altre poesie Laura Accerboni incontro con Gilberto Isella In collaborazione con RSI Rete Due 20.30-21.30 Vivian Lamarque, con Maria Grazia Rabiolo 21.30-22.30 Gaetano Curreri e Fabrizio Foschini (piano) con Gian Luca Verga 22.30-23.30 Monocromia positivo NERO: 000-000-000-100 Scilla Hess e il suo gruppo dimensione minima 7,545 mm dimensione minima 7 mm Monocromia negativo BIANCO: 000-000-000-000 dal 1 al 3 giugno dimensione minima 7,545 mm dimensione minima 7 mm Spot Color per stampa offset su carta patinata (coated) o per stampa serigrafica (su gadget) VERDE: Pantone 354 C buvette dalle 18.00 in avanti tavoli libri Libreria Dietro l’Angolo, Lugano dimensione minima 7,545 mm dimensione minima 7 mm Edizioni Fontana Spot Color per stampa offset su carta offset (uncoated) VERDE: Pantone 354 U installazione video scenografica Apollinaire tra arte e parola Nel corso delle serate Premio POESTATE 2017 dimensione minima 7,545 mm dimensione minima 7 mm
venerdì 2 giugno sabato 3 giugno 18.00-18.30 18.00-18.30 Quella carta velina variopinta La sposa dei ghiacci Pietro De Marchi Chantal Fantuzzi incontro con Stefano Vassere incontro con Francesco De Maria 18.30-19.00 18.30-19.00 Vorrei che tu fossi qui - wish you were here Da quella scienza della gioia Sergio Roic Chandra Livia Candiani incontro con Aurelio Sargenti incontro con Stefano Vassere 19.00-19.30 19.00-19.45 Ljubljana Presentazione dell’antologia Meta Kusar Perché tu mi dici: poeta? di A. Porta e C. Pistillo, incontro con Pia Todorovic con Carmelo Pistillo, Fabio Jermini Margrit Schenker (fisarmonica) introduce Daniele Bernardi Letture da Gabbie per belve di D. Bernardi 19.30-20.00 con Daniele Bernardi, Martina Parenti Tra poesia e filosofia. Un’affabile conversazione musiche dal vivo di Igor Vazzaz incontro con Davide Monopoli 20.00-21.00 20.00-21.00 Pensare altrimenti. Filosofia del dissenso Affinità e divergenze tra Faber, Ivan e Gaber conferenza con Diego Fusaro incontro con Andrea Scanzi Arte e filosofia con Gabriele Morleo 21.00-21.15 Confabulazioni 21.00-21.30 incontro con Gino Agostini Apollinaire tra arte e parola - armistizio per l’arte conferenza con Filippo di Sambuy 21.15-21.30 e Fosco Valentini 24 volte al secondo Intermezzi musicali con Claudio Farinone (chitarra) performance con e Fausto Beccalossi (fisarmonica) Lorenzo Buccella e Gudrun De Chirico 21.30-22.30 21.30-22.30 La voce e la chitarra Balcan poetry Vocal chitarristico attraverso la poesia poesia e musica con Olga Romanko (soprano) con Goran Stojadinovic e Ivan Antunovic e Trio Aragon Guitar Giovanni Puccio, Alessandra Bevilacqua Luciano Massimo Rusignuolo
POESTATE progetto culturale indipendente primo festival letterario del Cantone Ticino fondato a Lugano nel 1997 multipolare multidisciplinare comitato liquido no-club no-profit il N°1 l’originale resistenza poetica
Schede biografiche POESTATE 2017
Fabio Pusterla francese, con qualche incursione nella letteratura portoghese) e saggista. Collabora a giornali e rivi- Il mestiere di poeta: ste in Svizzera, in Italia e in Francia. Dirige la collana Fabio Pusterla si racconta di poesia “Le Ali” dell’editore Marcos y Marcos Oltre a numerosi saggi di argomento linguistico e incontro con Maria Grazia Rabiolo letterario, ha pubblicato con Claudia Patocchi il vo- lume Cultura e linguaggio della Valle Intelvi (Senna Comasco, l983; ristampa 2006), e con Angelo Stel- Come lo ha appreso. Quando ha capito che era la la e Cesare Repossi l‘antologia Lombardia (Brescia, sua strada. Dove l’ha condotto. Fabio Pusterla si La Scuola, 1990). Ha inoltre curato per la Fondazio- racconta a POESTATE rispondendo alle domande di ne Bembo l‘edizione critica delle opere narrative di Maria Grazia Rabiolo e leggendo le poesie che più Vittorio Imbriani (3 voll., Milano, Longanesi-Guanda, hanno segnato il suo percorso creativo. 1992-1994). Nel 2007 ha pubblicato il volume di prose critiche Il nervo di Arnold. Saggi e note sulla Fabio Pusterla (1957) , poeta, traduttore, saggista, poesia contemporanea (Milano, Marcos y Marcos); insegna letteratura italiana presso il Liceo di Luga- del 2012 il libro di prose e saggi Quando Chiasso no e l’Università della Svizzera Italiana. Collabora era in Irlanda (Casagrande, Bellinzona). I suoi inter- ai Quaderni italiani di poesia contemporanea e diri- venti sulla scuola e sull’insegnamento sono raccol- ge la collana poetica “Le Ali” dell’editore Marcos y ti nel libro Una goccia di splendore. Riflessioni sulla Marcos. scuola (nonostante tutto) (Casagrande, Bellinzona, Come traduttore si è soprattutto occupato di poe- 2008). Ha anche curato una raccolta di scritti dei sia francese contemporanea, curando l’antologia suoi studenti liceali relativi alla lettura, con il titolo Nel pieno giorno dell’oscurità (Milano, 2000) e tra- Grandi avventure di giovani lettori (Dadò, Locarno, ducendo molte opere di Philippe Jaccottet (sua la 2012). Insieme a Elisabetta Motta ha infine dato prefazione al volume complessivo Oeuvres della alle stampe il volume Colori in fuga (La vita felice, Pléiade, 2014) e di altri autori francesi, svizzeri e Milano, 2012). Nel 2015 ha pubblicato Il nido dell’a- portoghesi. Sempre a Jaccottet ha dedicato il vo- nemone, un ampio saggio critico dedicato a Philippe lume di saggi Il nido dell’anemone (Napoli, 2015). Jaccottet (Napoli, edizioni D’If). Tra i suoi lavori critici si ricordano l’edizione delle opere narrative di Vittorio Imbriani (Milano, 1992- Fra le sue traduzioni, si ricordano quella di numerose 94) e il volume di saggi Il nervo di Arnold (Milano, raccolte poetiche di Philippe Jaccottet (Il Barbagian- 2007). È autore di due volumi di prose (Una goccia ni. L’Ignorante, con un saggio di Jean Starobinski, di splendore. Riflessioni sulla scuola, nonostante tut- Torino, Einaudi, 1992; Alla luce d’inverno. Pensieri to e Quando Chiasso era in Irlanda e altre avven- sotto le nuvole, Milano Marcos y Marcos, 1997); E, ture tra libri e realtà, Bellinzona, 2008 e 2012) e tuttavia, seguito da Note dal botro (ivi, 2006) e dei di sette principali raccolte poetiche parzialmente versi raccolti nel volumetto Edera e calce (Ancona, riassunte nell’antologia Le terre emerse. Poesie 1995). Sempre di Jaccottet ha tradotto le prose di 1985-2008 (Einaudi, 2009), cui hanno fatto seguito viaggio italiane contenute in Libretto (Milano, Schei- Corpo Stellare e Argéman, (Milano, 2010 e 2014). willer, 1995), il volume Paesaggi con figure assenti La sua pubblicazione più recente è l’antologia po- (Locarno, Dadò / Coll. CH, 1996, poi 2009), il sag- etica In questa parte del mondo. Paesaggi e terre, gio Austria (Torino, Bollati Boringhieri, 2003), il libro con opere di Selim Abdullah (Edizioni Sanlorenzo, La ciotola del pellegrino (Casagrande, Bellinzona, Lugano, 2016). 2007) e l’ampia antologia La poesia romanda (Dadò, Tra i principali riconoscimenti, il Premio Montale, il Locarno, 2012). Ha firmato la Préface all’opera po- Premio Schiller, il Premio Gottfried Keller, il Premio etica di Jaccotte riunita nell’ampio volume della Bi- Svizzero di Letteratura, il Premio Napoli, il Premio bliothèque de la Pléiade (2014). Ha inoltre tradotto Stephen Dedalus e il Premio Vittorio Bodini. e prefato il romanzo Adagio dello scrittore portoghe- se Nuno Judice (Sestante, Ripatransone, 1994), e Fabio Pusterla è nato a Mendrisio nel l957. Laure- vari testi in prosa e in poesia di Yves Bonnefoy (Anti- ato in lettere moderne presso l‘Università di Pavia, platon), Nicolas Bouvier (da Le dedans et le dehors), vive e lavora tra la Lombardia e la Svizzera, dove André Frénaud, Guillevic, Maurice Chappaz, Corinna insegna lingua e letteratura italiana presso il Liceo Bille, Eugenio De Andrade, Benjamin Fondane, Jean- cantonale e l’Università di Lugano (Istituto di Stu- Luc Nancy apparsi in rivista o in antologie. Ha cura- di Italiani, dove dal 2014 è Professore titolare); ha to l‘antologia della poesia francese contemporanea inoltre tenuto per alcuni anni dei corsi presso l’Uni- Nel pieno giorno dell’oscurità (Milano, Marcos y Mar- versità di Ginevra. È stato tra i fondatori della rivista cos, 2000) e il volume Piccole storie crudeli di Corin- letteraria „Idra“, edita a Milano da Marcos y Mar- na Bille (Bellinzona, Casagrande, 2001). cos. È attivo come poeta, traduttore (soprattutto dal In campo poetico, accanto alle pubblicazioni in rivi-
ste o antologie, è autore dei libri Concessione all’in- di Francsco Balsamo, Carteggi letterari, Messina, verno (con prefazione di Maria Corti, Bellinzona, Ca- 2016); In questa parte del mondo. Paesaggi e terre sagrande, 1985, 2001), Bocksten (Milano, Marcos (con opere di Selim Abdullah, Edizioni Sanlorenzo, y Marcos, 1989, 2003), Le cose senza storia (ivi, Lugano, 2016). 1994, 2007), Isla Persa (Locarno, I semi del Salice, Le sue opere poetiche sono tradotte in francese 1998), Laghi e oltre (con Alida Airaghi e Anna Felder, (Me voici là dans le noir, trad. di Mathilde Vischer, Lietocollelibri, 1999), Pietra sangue (Milano, Marcos Lausanne, Empreintes, 2001; Une voix pour le noir, y Marcos, 1999), Folla sommersa (ivi, 2004); e delle trad. di Mathilde Vischer, pref. di Philippe Jaccottet, plaquettes Sotto il giardino (con versione francese e Lausanne, Ed.D‘en Bas, 2001; Deux rives, trad. di tedesca, Losanna, 1992), Tra la terra e il cielo (con Philippe Jaccottet e Béatice de Jurquet, Le Cham- Antonio Rossi e Francesco Scarabicchi, incisioni alla bon-sur-Lignon, Cheyne, 2002; Le choses sans hi- maniera nera di Alberto Rocco e un‘introduzione di stoire, trad. di Mathilde Vischer, Lausanne, Emprein- Massimo Raffaeli), Danza macabra (Lietocollelibri, tes, 2002; Ultimes paysages, trad. di Eric Dazzan, 1995), Bandiere di carta (a cura di Fabrizio Mugnai- prefaz. di Casimir Prat, Jögun, L’Arrière-Pays, 2009), ni, Scandicci, 1996), Movimenti sull’acqua (Lietocol- Histoires du tatou (trad. di Mathilde Vischer, Zoé, lelibri, 2003), Ipotesi sui castori (Flussi, Valmadrera 2010), Dortoir des Ailes (trad. di Claude Cazalé, Cal- , 2002), Sette frammenti dalla terra di nessuno (ivi, ligrammes, 2013), tedesco (Solange Zeit bleibt, trad. 2003) e Le storie dell’armadillo (I Quaderni d’Orfeo, e pref. di Hanno Helbling, postf. di Massimo Raffa- Milano, 2006). In collaborazione con l‘artista Massi- eli, Zürich, Limmat Verlag, 2002; un’ampia scelta mo Cavalli ha inoltre realizzato il libro d‘arte Pietre, anche nel volume AA.VV, Das Gewicht eines gewen- per le edizioni Sassello di Novazzano (2001); con deten Blattes / Il peso di un foglio girato, a c. di Jac- l‘artista Luca Mengoni le cartelle Drosofile (2003) queline Aerne, Orlando Budelacci e Thierry Greub, e Corpo stellare (2005); con Adalberto Borioli Caver- postfaz. Di Vincenzo Mengaldo, ivi, 2004; Zur Ver- na d’infanzia (2007); per le edizioni Pulcinoelefante teidigung der Schule, trad. di Barbara Sauser, Limati numerosi volumetti (Fiume, Deposizione, Nel mese di Verlag, 2010; Bocksten, trad. di Jacqueline Aerene, gennaio, febbre, dum vacat, Leo corre, Vento su rose, ivi 2010 e nel numero speciale della rivista tedesca Anagrammi, Le pietre verdi), in collaborazione con gli Metaphorà, 3/4, 1998, a c. di Michael von Killisch- artisti Luciano Ragozzino, Franco Spazzi, Jgor Ravel, Horn), serbo (Stvari bez istorije, Beograd, Radbooks, Gianni Bolis e Adalberto Borioli; nella collana Il robot 2003; Potopljena gomila, 2007; entrambi tradotti adorabile ha infine pubblicato il testo Oltre le onde, da Dejan Illic, che nel 2010 ha anche pubblicato con una fotografia di Mario De Biasi, e la plaquette la sua versione di Corpo stellare, per le medesime Terra ritrovata (con tempere di Adalberto Borioli), cui edizioni), croato (Boksten, a c. di Tvrtko Klaric, pref. fa seguito nel 2013, sempre con incisione di Borioli, di Vanni Bianconi, Zagabria, Felsina, 2015), spa- Terra di lavoro mentre con Samoa Remy ha realiz- gnolo (Bocksten, a c di Rafael José Diaz, Santander, zato il libro d’arte Sulle rive, tra le foglie, sui rami Qualea 2008), e cinese (Fiume di mancanza. Con (Lithos, 2008). Del 2010 il libro d’arte Luogo basso, animali di terra, dell’acqua e dell’aria, traduz. di Alex con cinque serigrafie dell’artista Jean-Michel Jaquet Chung, Lugano, Alla chiara fonte, 2015). Numerose (edizioni sottoscala) e la raccolta di prose giocose le traduzioni, in queste e in altre lingue, apparse in Sinsigalli (con gronchi, carrubi e mestizzi) (edizioni riviste o antologie. Del 2012 l’antologia in lingua in- d’If, Napoli, 2010). Nel 2009 è apparso un ampio glese Days full of caves and tigers, curata da Simon volume antologico Le terre emerse. Poesie 1985- Knight, presso Arc Plublications; in America, sono 2008 (Torino, Einaudi, 2009) che riassume buona da ricordare le pagine dedicate a Pusterla nelle an- parte della sua ricerca poetica; del 2010 è la raccol- tologie Italian poetry (a c. di Geoffrey Brock, New ta Corpo stellare (Marcos y Marcos). York, Farrar Straus Giroux, 2012); Modern and con- Del 2010 è i volumetto Mandragola, con illustrazioni temporary Swiss Poetry (a c. di Luzius Keller, Dalkey di Jean-Michel Jaquet (edizioni Sottoscala, Bellinzo- Archive Press, 2012) e Canone inverso. Anthology of na); del 2011 i Cocci e frammenti (Alla Chiara Fon- Contemporary Itaian Poetry (a c. di Pietro Montorfa- te, Lugano), del 2012 Lì davanti (con una ilografia ni, New York, Gradiva, 2014). Di recentissima ap- di Mauro Valsangiacomo, ivi), mentre nel 2103 ap- parizione (Métipresses, Ginevra, 2017) l’antologia paiono in edizione artistica, con incisioni originali di Pierre après pierre (a cura di Mathilde Vischer). Bruno Biffi, i Versi dell’assenza di luce (Josef Weiss edizioni, Mendriso): tutte anticipazioni del suo più recente volume di poesia, intitolato Argéman, edito Sulla sua figura il regista Danilo Catti ha realizza- nel 2014l sempre per i tipi di Marcos y Marcos. to il documentario Salamandre, gatti ciechi, rotaie, Tra le sue opere più recenti, i volumetti Nella luce e nell‘ambito del ciclo „Lettere dalla Svizzera“ (produ- nell’asprezza (con una nota di M.Raffaeli, Un coup zione SRG SSR idéé suisse, 1998), mentre si stan- d’idée, Alba, 2015); Ultimi cenni del custode delle no ultimando le riprese del documentario di France- acque (postfazione di Gianluca D’Andrea, disegni sco Ferri, Libellula gentile.
Tra i principali riconoscimenti, il Premio Montale (1986), il Premio Schiller (1986, 2000, 2010), il Tre giovani autori svizzeri premio Metauro, il Premio Dessì (2009), il premio In collaborazione Ceppo Pistoia (2011); i Premi Prezzolini (1994), con Il Cenacolo di Monte Verità Lionello Fiumi (2007) e Achille Marazza (2008) per la traduzione letteraria; il Premio Gottfried Keller (2007), il Premio Svizzero di Letteratura (2013) e il Premio Napoli (2013) per l’insieme dell’opera; il premio Vittorio Bodini (2015) e il Premio Dedalus Grazie alla collaborazione tra gli Eventi letterari e PO- (2015). ESTATE verrà riproposto anche quest’anno giovedì 1 giugno alle 19.00 l’incontro con tre giovani autori svizzeri, partecipanti del Cenacolo del Monte Verità. Inaugurato in occasione della prima edizione degli Eventi Letterari, il Cenacolo si propone di portare lo spirito originale del Monte Verità in un workshop sui generis, che coinvolge ogni anno un gruppo di giovani scrittori provenienti dalle differenti regioni linguistiche della Svizzera. Durante gli Eventi lette- rari Monte Verità, dal 6 al 9 aprile 2017, 8 giovani autori saranno accompagnati dal mentore Alessan- dro Leogrande. www.eventiletterari.swiss
Dead End Spoon River porre la poesia attraverso una chiave di ascolto visi- va e sonora. Tre stralci dal vivo dei tre compositori, dall’Antologia di cui non esistono di Spoon River di Egdar Lee Masters registrazioni, per inquadrare un’opera letteraria e poetica che ha fatto storia. con Patrizia Barbuiani, Per „POESTATE“ un’anteprima inedita dello spetta- Sergio Scappini colo che debutterà a novembre al Teatro Foce di Lugano. Gabriele Marangoni, Dario Garegnani Teatrox La compagnia Teatrox viene fondata dall’attrice, Patrizia Binda, Renato Cadel regista e scrittrice Patrizia Barbuiani. Con questa coproduzione Teatrox e struttura promuove giovani artisti e contribuisce alla Secret Teather Ensemble loro crescita artistica e creativa, mettendo a frutto le loro capacità e potenziando le loro conoscenze. L‘impulso per la creazione di nuovi spettacoli viene dettato da bisogni legati a tematiche odierne o rilet- L’Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology) tura in chiave moderna di temi classici. Lo sviluppo è una raccolta di poesie che il poeta statunitense teatrale si concentra sulla collaborazione attraver- Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 so altre discipline che ne completino la finalità e sul Mirror di St.Louis. Ogni poesia racconta, in for- apportino un contributo essenziale per dar vita a ma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte un progetto artistico di ampio respiro. Negli ultimi nel cimitero di un immaginario paesino del Midwest anni la ricerca ha continuato il suo corso affiancan- statunitense. dosi alla musica, alla tecnica, alla proiezione, alla La raccolta comprende diciannove storie che coin- danza, elementi diversificati che uniscono le varie volgono un totale di 248 personaggi che coprono metodologie per un senso artistico e progettuale di praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. creazione e mai fini a sé stessi. L’integrazione delle Masters si proponeva di descrivere la vita umana varie discipline è un fattore basilare nello sviluppo raccontando le vicende di un microcosmo, il paesi- di una performance. no di Spoon Oltre a queste produzioni legate a spettacoli teatra- River. Nella prefazione ad una delle edizioni italiane li la compagnia intende sviluppare progetti che na- dell’opera, Fernanda Pivano scrive che “l’autore de- scano dalla collaborazione fra enti preposti e altre finiva questo libro qualcosa di meno della poesia e strutture teatrali esistenti. di più della prosa” e, in effetti, la struttura netta e scarna dei versi sembra dare ragione a Masters. Il Patrizia Barbuiani tono degli epitaffi è sempre “narrativo”, mai “decla- Dopo una formazione triennale teatrale collabora matorio” e la voce dei protagonisti è sfumata, priva per cinque anni con la Televisione Svizzera in veste di un vero rimpianto per il passato che non c’è più. di redattrice e per presentare nuove trasmissioni in La particolarità del progetto Dead End Spoon River diretta Bigbox, Club Hotel Fortuna, Ragazzi Ammes- è la ripresa di composizioni di musica contempora- si, Tutti Detective. Si occupa di servizi filmati. Inizia nea che non sono più state eseguite e che vertono la sua collaborazione con la Markus Zohner Arts proprio sulla poetica di Edgar Lee Masters. Company con la quale partecipa a Festival Interna- Mario Peragallo nel 1947 su commissione della zionali in tutto il mondo ottenendo riconoscimenti Fenice di Venezia compose „La collina“ ripresa nel fra cui il Suisse Theatre Award nel 2000. Alterna 1951 al Teatro alla Scala di Milano con regia di Gior- la sua attività teatrale con la scrittura, scrivendo gio Strehler. Gino Negri (Perledo, Lecco, Lombardia) romanzi, racconti, nonché articoli per varie riviste nel 1949 realizzò „L’antologia di Spoon River“ per il svizzere e sceneggiature. teatro la Pergola di Firenze. Le sue ultime regie Words In Progress Romeo &Giu- Due composizioni chiave per il periodo degli anni lietta, #Gilgamesh la ricerca dell’immortalità, Saint- ’50 di cui non esiste registrazione e che il compo- Exupéry Piccolo Grande Principe. Realizza per il Lon- sitore vivente Gabriele Marangoni riscriverà e ria- glake Festival la lettura „Il Diario di Eva“ di Mark datterà per il nuovo ensemble. Gabriele Marangoni Twain. E‘ membro della Pro Litteris e della SSA, del- svilupperà e comporrà una terza parte in cui i testi la ASSI. Tiene corsi di teatro, movimento e voce in nuovi verranno scritti da Patrizia Barbuiani nello sti- tutto il mondo. le di epitaffio come da Masters, ma tracciando delle storie e dei quadri di vita e morte più contempora- nei e legati alla nostra epoca e alla nostra realtà. Un’orchestrazione di musica, suoni e voci per ripro-
Laura Accerboni val Leukerbad (Svizzera), Poetas D(in)versos (Coru- na). Presenterà il proprio lavoro poetico in Irlanda La parte dell’annegato presso University College Cork e University College e altre poesie Dublin. Sarà ospite ai festival Poetry on the road (Bremen) e Days of Poetry and wine (Slovenia). Incontro con Laura Accerboni Suoi testi sono stati tradotti in più di dieci lingue. Presenta Gilberto Isella Si occupa anche di fotografia. Ha esposto in mostre personali e collettive. Durante l‘incontro verrà presentato il libro La parte dell’annegato (Nottetempo, 2015) e alcune poesie Gilberto Isella inedite che ne rappresentano la continuazione. Gilberto Isella, poeta, critico letterario e traduttore, Nelle sue poesie si susseguono, incessanti, voci è nato e vive a Lugano. Dopo gli studi universitari a oniriche e crudeli, figure chiuse nella ripetizione del Ginevra e un periodo di lavoro editoriale a Milano, ha peggio: pesci che nuotano in ospedali, seppie che insegnato italiano presso il Liceo cantonale di Luga- non possono riprendersi il loro inchiostro, cinghiali no e alla SUPSI. Redattore della rivista Bloc Notes, che si danno la caccia da soli. collabora con il Giornale del Popolo e il Corriere del Come ha scritto Marco Ercolani: «Laura Accerboni Ticino e con riviste di cultura svizzere ed europee. [...] continua ad annotare, dettaglio dopo dettaglio, Partecipa all’organizzazione di manifestazioni cultu- la crudele “parte dell’annegato”, continuando a rali nel Ticino. Autore di numerosi articoli critici, in usare un linguaggio comune che si fa all’improvviso particolare sulla poesia contemporanea italiana e estraneo. Moderno Woyzeck di anni senza eroi, il francese. Attivo anche nel campo della critica ar- poeta ha saputo piantarsi i chiodi nelle mani, è di- tistica. Ha curato, tra l’altro, un’antologia di prose ventato una persona ferma: ha incollato il lettore al dell’artista Mario Marioni (Fogli vagabondi, 1994) e, suo mondo interno, ipnotizzandolo». con Tiziano Salari, l’antologia poetica Armageddon e dintorni di Giovanni Ramella Bagneri (2011). Immi- Il freddo nente l’uscita di Io scrivo ciò che è vivere (traduzione è poco piacevole. e scelta di scritti di Bernard Vargaftig). Dal francese Se si trema ha anche tradotto Charles Racine, Jacques Dupin la credibilità e Cédric Demangeot, dal lèttone Janis Rokpelnis. diventa niente. Ha collaborato alla sceneggiatura di diversi film di Per questo ho imparato Adriano Kestenholz, e contribuito alla realizzazione a piantare chiodi di alcuni documentari musicali di Carlo Piccardi per nelle mani. la TSI. Ha partecipato a diversi incontri letterari in- Ora sono ternazionali (tra cui il Salone del libro di Torino e una persona ferma. la Buchmesse di Francoforte) e soggiornato come borsista presso il Centro di Studi ligure di Boglia- Laura Accerboni nata a Genova nel 1985 vive a sco. Lugano dove ha frequentato il Master in Letteratura Le sue principali raccolte poetiche: Le vigilie incu- Italiana (USI) stodite (Casagrande, 1989, Premio Schiller), Discor- Sue poesie sono state pubblicate su diverse riviste do (Dadò, 1993, Premio Schiller), Apoteca (Angolo tra cui: Nuova corrente; Italian Poetry Review; Gra- Manzoni, 1996, Premio Valtellina Sertoli Salis), No- diva; Poesia; Lo Specchio; Steve; Capoverso, Loch minare il caos (Dadò, 2001), Corridoio polare (Book, Raven Review (Maryland) e sulla rivista olandese 2006, Premio Lorenzo Montano), Taglio di mondo Kluger Hans. (Manni, 2007), Mappe in controluce (Book, 2011, Nel 2015 è uscito presso la casa editrice Nottetem- Premio Schiller e Premio Giuseppe Dessì), Variabi- po il libro di poesie La parte dell’annegato. li spessori (Alla Chiarafonte, 2011), Caro aberrante Nel 2010 ha pubblicato per le Edizioni del Leone la fiore (Opera Nuova, 2013), Liturgia minore (Lietocol- raccolta poetica Attorno a ciò che non è stato (Pre- le, 2015) e L’occhio piegato (Book, 2015). È presen- mio Marazza Opera Prima, 2012). te in diverse antologie poetiche. Molte le plaquet- Ha conseguito numerosi premi per la poesia inedita tes realizzate con artisti ticinesi e italiani. Suoi testi tra cui Lerici Pea (1996), il Molinello (2000), Piero sono stati messi in musica da Francesco Hoch. Alinari (2011) Per il teatro ha scritto e rappresentato Ibridazioni È stata ospite di festival internazionali come Poet- (Teatro Noh’ma Milano, 2006) e Messer Bianco ry International Rotterdam (Olanda); Goran’s Spring vuole partire (Studio Teatro Foce, Lugano, 2009). (Croazia); Felix Poetry Festival (Belgio), ChiassoLet- Da ultimo Il giardino della vita, con la musica di teraria (Svizzera), Struga Poetry Evenings (Macedo- J.M.Sànchez Verdù (Palazzo dei Congressi, Lugano, nia), Brutal (Croazia), Babel Festival di letteratura e 2017). traduzione (Svizzera), Internationales Literaturfesti-
In collaborazione con RSI Rete Due Gaetano Curreri (Bertinoro, 26 giugno 1952) è un cantante e tastierista italiano, leader del gruppo musicale Stadio, di cui è anche il principale com- Vivian Lamarque positore. Gaetano Curreri e La collaborazione con Vasco Rossi. Fabrizio Foschini (piano) La sua carriera ha avuto inizio nelle balere e nelle sale da ballo della provincia di Modena alla fine de- Scilla Hess e il suo gruppo gli anni sessanta: fondamentale è stato l’incontro con Vasco Rossi, allora giovanissimo e sconosciuto, presentano Maria Grazia Rabiolo col quale ha iniziato un proficuo rapporto di collabo- e Gian Luca Verga razione, partecipando alla fondazione di Punto Ra- 00 dio a Bologna, una delle prime radio libere di Italia. Alla fine degli anni settanta questo sodalizio ha por- tato alla realizzazione dei primi due album di Rossi: ...Ma cosa vuoi che sia una canzone... (1978) e Non siamo mica gli americani (1979), entrambi suonati m dimensione minima 7 mm Vivianne Lamarque e soprattutto arrangiati da Curreri. L’amicizia e la 000 Scrittrice e poetessa italiana. Di origini valdesi, viene collaborazione tra i due artisti ha avuto una fortu- data in adozione, a nove mesi, in quanto illegittima, nata prosecuzione negli anni successivi, portando a una famiglia cattolica milanese. A quattro anni per- alla nascita di alcune delle canzoni più celebri del de il giovane padre adottivo. A dieci scopre di avere repertorio di entrambi, oltre a brani di successo per m due madri e inizia a scrivere le prime poesie. Vive a dimensione minima 7 mm altri interpreti. Milano dove ha una figlia e due nipoti. Ha insegnato La collaborazione con Dalla. italiano agli stranieri e letteratura in licei privati. Ha offset su carta patinata (coated) o per stampa serigrafica (su gadget) Viene scelto da Lucio Dalla per prendere parte nel tradotto La Fontaine, Valéry, Prévert, Baudelaire. 1979 al tour Banana Republic di Dalla e De Gregori, Dal 1992 scrive sul Corriere della Sera. Il suo primo come tastierista e pianista. Lì ha avuto inizio l’ap- libro, “Teresino” (Guanda), ha vinto il Premio Viareggio prendistato artistico di Curreri presso il gruppo del Opera Prima nel 1981. Con il suo ultimo, la raccolta cantante bolognese guidato allora da Ricky Portera. m di poesie “Madre d’inverno”, uscita da Mondadori nel dimensione minima 7 mm Nella primavera del 1981 partecipa alla fondazio- 2016, ha ricevuto il Premio Bagutta 2017. Tra gli al- ne ufficiale del gruppo degli Stadio, proprio nel tour tri(uncoated) offset su carta offset premi, il Montale (1993), il Pen Club ed il Premio estivo di Dalla. A fianco di Dalla, Curreri ha iniziato Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo la stesura del repertorio per il gruppo, incoraggian- (1996) nella sezione poesia,il Camajore (2003),l’Elsa do la crescita di artisti dell’area bolognese, come Morante (2005), il Cardarelli-Tarquinia (2006). Autri- Luca Carboni, per il quale Curreri, assieme a Rober- m ce anche di racconti per bambini, ha ottenuto il Premio dimensione minima 7 mm to Costa, ha prodotto il primo LP ...intanto Dustin Rodari (1997) e il Premio Andersen (2000). Gran Hoffman non sbaglia un film. Tre sono le canzoni parte della sua produzione poetica è stata raccolta scritte dall’artista per Dalla: Noi come voi (nell’al- nell’Oscar Mondadori “Poesie 1972- 2002”. Del bum 1983), Il Duemila e Il gatto e il re (in Dalla/Mo- 1996 è “Una quieta polvere” (Mondadori), del 2004 randi). Nel 1981 esce la prima canzone del gruppo: «Poesie di ghiaccio» (Einaudi Ragazzi), del 2007 Grande figlio di puttana. Insieme a Roberto Roversi “Poesie per un gatto” (Mondadori), del 2009 “Poe- ha scritto una canzone per Paola Turci. Nel 1990 sie della notte” (Rizzoli). arriva la brusca separazione da Dalla che porta gli Tra i racconti per i piccoli: “La bambina quasi Maghi- Stadio a un passo dalla decisione di sciogliersi. na” del 2001 (Fabbri), “La timida Timmi” del 2003 Con l’aiuto di Vasco Rossi, gli Stadio si affranca- (Piemme), “Storie di animali per bambini senza no definitivamente da Dalla firmando nel 1991 un animali” del 2006, “Metti subito in disordine” del contratto con la EMI Italiana che porterà Curreri e i 2007, “I bambini li salveranno” del 2010 (tutti e nuovi componenti degli Stadio, Roberto Drovandi e tre Einaudi Ragazzi), “La bambina sulle punte” del Andrea Fornili, (della vecchia guardia resterà solo il 2010 (Mondadori) e “La bambina che mangiava i batterista Giovanni Pezzoli) a diversi album di buon lupi” del 2011 (Emme), “La timida Timmi cambia successo commerciale e di critica. scuola” del 2015 (Piemme). Ha scritto insieme a Lucio Dalla Il sapore di un bacio per Raf. Tra le canzoni più famose ricordiamo Un senso, Buoni o cattivi, Rewind (interpretate da Ros- si), Lo zaino, Bella più che mai, La faccia delle donne (repertorio Stadio). Ad esse si aggiungono ...E dimmi che non vuoi morire (per Patty Pravo, assieme a Ro- berto Ferri), La tua ragazza sempre, Prima di partire per un lungo viaggio, Stai ferma (per Irene Grandi),
Menti brulicanti (per il Gabibbo), Benedetta passione Maria Grazia Rabiolo è giornalista dal 1984, anno (per Laura Pausini, assieme a Saverio Grandi), Cosa in cui è entrata alla RSI. Ha lavorato dapprima per ne sai (per Anna Tatangelo), Favole della fattoria per l’Informazione, nella Redazione dei Notiziari e dei Dolores Olioso, Stendi i panni per Fabio Cobelli, Vuo- Radiogiornali, poi, dal 1991, per il Culturale. Ha to a perdere (per Noemi, brano divenuto disco di partecipato alla realizzazione di varie trasmissioni, platino e colonna sonora di Femmine contro maschi tra cui “Foglio volante”, Radiogiornale culturale. Dal di Fausto Brizzi). Ha scritto inoltre alcune canzoni 2011 ha assunto il ruolo di Responsabile dell’At- per Luca Carboni. tualità culturale della RSI, estendendo il suo campo Le collaborazioni con altri artisti. d’azione alla Televisione e a Internet. Dagli anni uni- versitari coltiva una vera passione per la narrativa Fabrizio Foschini contemporanea, in particolare per quella di lingua Musicista da sempre, tastierista, in attività come italiana, e proprio per questo le piace intrattenersi professionista dal 1978. In tournèe con Ivan Gra- con gli scrittori e parlare dei loro libri. Nel corso ziani, Gianni Togni, Miguel Bosè, Eduardo de Cre- degli anni ha intervistato diverse personalità. Alcuni scenzo, Massimo Ranieri (che ha diretto a Sanremo di questi colloqui sono stati trascritti in riviste. Nel 1997) per citarne alcuni e con gli Stadio dal 1998. 1994, presso l’editore Dadò, è uscito Leggere il No- Per il teatro ha arrangiato e coprodotto (con Gianni vecento con Carlo Bo. Negli ultimi tempi si dedica Togni) due Musicals di successo: “Hollywood ritrat- all’organizzazione per Rete Due, in collaborazione to di un divo” con Massimo Ranieri (1997) e “G. & con l’Istituto di Studi italiani dell’USI, di cicli di in- G.”, dedicato a Greta Garbo, allo Stadsteatern di contri aperti al pubblico, incentrati su momenti o Stoccolma (2002). Diverse le sue collaborazioni in figure della Letteratura di lingua italiana. L’ultimo, studio di registrazione come arrangiatore, produtto- tuttora in corso, si intitola “Geografia e storia della re e anche autore sia in Italia che all’estero (Messi- Letteratura italiana. Carlo Dionisotti a Lugano”. co e Spagna in primo luogo). Arrangiatore e autore, insieme a Gaetano Curreri e Fabrizio Moro, del sin- Gian Luca Verga golo “I nostri anni”, brano che dà il titolo all’ultimo Gianluca Verga. Giornalista e produttore radiotele- album degli Stadio per celebrare i trent’anni della visivo, alla RSI da 30 anni, azienda per la quale ho Band. Sempre al fianco di Curreri sono nati un paio ricoperto molteplici ruoli nei differenti ambiti di pro- di progetti musicali che stanno riscuotendo grande gramma e gestione. Collaboratore per anni nell’am- successo di pubblico. Il primo con Paolo Fresu, il bito dei settori “Cultura e spettacoli” delle princi- secondo coi Solis String Quartet. pali testate locali, membro della giuria del Premio Tenco, la principale rassegna dedicata alla canzone Scilla Hess d’autore. Goloso onnivoro e curioso e appassiona- Scilla è un’artista jazz/pop già affermata nonostante la to di musica, organizzatore di eventi, promotore di giovane età. Nata a Lugano, in Svizzera, vive da tempo iniziative e progetti il cui comun denominatore è la a Los Angeles. Parla correntemente diverse lingue: in- promozione e la condivisione del “soffio della vita”, glese, italiano, tedesco e francese. Ha un background del suo linguaggio intimo, vitale e universale, ca- europeo, dal momento che è nata da papà italiano e da pace come nessun altro di raccontare un popolo mamma svizzero tedesca. Scilla può vantare un’espe- ovvero la musica. rienza di 13 anni come vocalist e performer con artisti e compositori di vari generi musicali. La sua musica è un’originale miscela di pop, jazz, cabaret e tratti burleschi, ispirata a modelli come Amy Winehouse, Etta James e Adele. Nel 2010 è arrivata alla finale svizzera dell’Euro- vision Song Contest; nel 2012 è apparsa nel pro- gramma Die Grössten Schweizer Talente. Come compositrice ha vinto parecchi premi inter- nazionali per la sua canzone “Sometimes”, mentre l’altro suo motivo “Champagne and Sugar” si è ben piazzato nel premio cinematografico “Muffin Top”. L’ultimo lavoro musicale di Scilla, che ha deciso di cambiare cognome - non più Siekmann, ma Hess come la nonna da nubile - è uscito a metà genna- io 2017 e si intitola semplicemente “Scilla Hess”. Sempre di quest’anno è lo spettacolo con la ballerina australiana Vera Ninkovic, “Fashion Show”, uno spet- tacolo che unisce moda, danza classica e musica.
Pietro De Marchi Pietro De Marchi presenta a PoOESTATE la sua ul- tima raccolta di poesie, La carta delle arance. Dice Quella carta velina variopinta Rodolfo Zucco di questa serie: «Antichi aeroplanini Pietro De Marchi al decollo, bolle di sapone... Non è infrequente, tra le metafore del fare poesia, l’immagine dello stacco Incontro con Stefano Vassere da terra, della levitazione. Ma quella trovata da Pie- tro De Marchi nella poesia che sigilla La carta delle arance e gli dà titolo ci porta assai peculiarmente Pietro De Marchi, nato a Seregno (MI) nel 1958, dentro le ragioni e le pulsioni di un’esperienza di vive dal 1984 a Zurigo, dove insegna letteratura ita- scrittura in cui hanno parte fondante, radicale, la liana all’università. Ha pubblicato vari studi di carat- consapevolezza dell’effimero e, ad avversarla, l’o- tere filologico e critico, tra cui l’edizione delle Poe- stinazione che pretende l’iterazione del miracolo. sie milanesi di Francesco Bellati (Milano, All’insegna Capiamo allora, giunti al punto apicale del libro e del Pesce d’Oro, 1996) e i due volumi Dove portano della trilogia che esso conclude, come De Marchi le parole. Sulla poesia di Giorgio Orelli e altro Nove- sia riuscito – accensione dopo accensione, verso cento (Lecce, Manni, 2002) e Uno specchio di parole dopo verso – a farci riconoscere, nel volto del bam- scritte. Da Parini a Pusterla, da Gozzi a Meneghello bino protagonista della poesia di congedo, il nostro (Firenze, Cesati, 2003). Più recentemente ha curato stesso volto». l’edizione dei racconti inediti di Silvio Guarnieri, La- vori d’autunno (San Cesario di Lecce, Manni, 2012) Stefano Vassere e di Tutte le poesie di Giorgio Orelli (Milano, Oscar Stefano Vassere è direttore delle Biblioteche can- Mondadori, 2015). Ha curato inoltre due numeri tonali e del Sistema bibliotecario ticinese. Da molti monografici di “Versants” (2013 e 2015): Autrici e anni è docente di Semiotica e Teoria dei linguaggi autori della Svizzera italiana nel secondo Novecen- al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche to; Vicini d’anagrafe. Poeti di un quindicennio (1920- “Luigi Sacco” dell’Università degli Studi di Milano. 1935). Recentissima la ristampa, con sua postfa- zione, della raccolta di racconti di Giorgio Orelli, Un giorno della vita (Milano, Marcos y Marcos, 2017). Attivo anche come scrittore in proprio, ha pubblicato un volume di racconti, Ritratti levati dall’ombra (Bel- Sergio Roic linzona, Casagrande, 2013) e tre raccolte poetiche, Vorrei che tu fossi qui tutte edite da Casagrande: Parabole smorzate e altri wish you were here versi (1990-1999), con prefazione di Giorgio Orelli (1999); Replica (2006; Premio Schiller 2007) e La Incontro con Aurelio Sargenti carta delle arance (2016), volume per il quale ha ricevuto il Premio Gottfried Keller 2016. Un’ampia antologia delle sue poesie, con traduzio- Sergio Roic ne in tedesco, stata curata da Christoph Ferber: Der Quella umana è l’unica intelligenza dell’universo? Schwan und die Schaukel / Il cigno e l’altalena. Ge- La professoressa californiana Rosa Rogers lo so- dichte und Prosastücke 1990-2008 (con postfazio- stiene a Canberra, in Australia, citando il principio ne di Fabio Pusterla), Zurigo, Limmat Verlag, 2009. antropico. Trent’anni prima Miloš Ostoji le aveva Un’altra antologia, con traduzione in inglese, è stata svelato il significato dell’immagine dell’elefante allestita da Marco Sonzogni: Here and not Elsewhe- meridionale che 35.000 anni fa popolava Europa e re. Selected Poems 1990-2010, Toronto, Guernica Asia Minore: è il caposaldo della memoria collettiva Editions, 2012. che innerva il progredire dell’intelligenza naturale. Ma che cosa accomuna l’artista della tribù degli Quella carta velina variopinta, uomini, vissuto ai tempi dell’elefante meridionale, frusciante tra le dita e la sua compagna Argentea, con i nostri contem- di chi la distendeva, la stirava con cura, poranei Rosa Rogers, Peter Andina e Miloš Ostoji? specie negli angoli, per innalzare L’idea platonica che dio crea il mondo per mezzo sotto i nostri occhi un fragile cilindro, del pensiero dell’uomo. E poi c’è la canzone cantic- una precaria torre e poi incendiarla chiata da Syd Barrett, il leader dei Pink Floyd: è un con uno zolfanello, sulla cima; ritornello, come lo zampettare di un uccellino su un e noi che aspettavamo intenti ramo o la corsa a perdifiato di un roditore nel sot- di vederlo, quel sole di Sicilia tobosco; cinque passi veloci verso il basso, poi un stampato sulla carta, sollevarsi balzo, due, tre verso l’alto, fuggendo via d’un tratto. dal piatto con scrollo leggero Syd diceva che quella melodia l’aveva incontrata in tramutantesi poi in volo tremulo. un altro mondo. Quel mondo poteva essere un’altra
dimensione o il regno del passato. Il cantante dei Pink Floyd amava canticchiare la canzone mentre Meta Kusar disegnava un lago, schizzando forme umane e ani- Ljubljana mali nella sabbia. Quello era il suo trip, innegabil- Incontro con Pia Todorovic mente. Diceva, diceva a quel mondo racchiuso nella sua testa: oh, come vorrei, come vorrei che tu fossi Margrit Schenker (fisarmonica) qui, wish you were here. Aurelio Sargenti Meta Kušar leggerà poesie dal suo libro Ljubljana Aurelio Sargenti, dopo la laurea in filologia italiana che ha dedicato alla sua città natale e che evoca all’Università di Pavia (relatore: Dante Isella), ha la città natale e il percorso di vita di ogni ascolta- conseguito il dottorato di ricerca in lingua, letteratu- tore o lettore. Dialogherà con la musicista Margrit ra e civilizzazione italiane all’Università di Ginevra. Schenker che, con grande sensibilità, ha messo in Ha lavorato a più riprese con il Fondo Nazionale musica alcune sue poesie dal libro Ljubljana e che Svizzero della Ricerca Scientifica. È stato esperto l’accompagnerà con la sua fisarmonica in questo dell’insegnamento dell’italiano nella scuola media “Trono della Poesia” del Canton Ticino. Insegna lingua e letteratura ita- liana al Liceo Cantonale di Lugano 2, istituto del Meta Kušar è nata il 10 maggio 1952, in Iugosla- quale è preside dal 2011. via. Ha studiato lingua e letteratura slovena, croata Oltre a saggi apparsi in riviste d’ambito otto-no- e serba, alla Facoltà di Filosofia dell’Università di vecentesco e in opere collettive (in particolare su Lubiana. Ha pubblicato il primo libro di poesie “Ma- Carlo Porta, Alessandro Manzoni, Vincenzo Mon- deira”, in sloveno e in italiano, pubblicato nel 1991, ti, Luigi Rossari, Delio Tessa) ha pubblicato l’edi- primo anno dello stato indipendente della Slovenia. zione critica e commentata delle Poesie milanesi Altre pubblicazioni sono seguite dal 1997 in avanti: di Tommaso Grossi, Milano, Scheiwiller, 1988 e, Svila in lan/Silk and flax, Lubiana 1997 dello stesso autore, il Carteggio 1816-1853, Mi- Ljubljana, Lubiana 2004 lano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2005. Lublana, Bratislava 2008 Una nuova edizione rivista e accresciuta delle Poe- Jaspis, Lubiana 2008 sie milanesi di T. Grossi è stata edita da Interlinea Ljubljana, in sloveno e inglese, Londra 2010 Edizioni, Novara 2008. Con Flavio Catenazzi ha cu- Ljubljana, in serbo, Novi Sad 2011 rato per la collana dei «Testi per la storia della cul- Vrt, Ljubljana 2014, premio Veronika – per il miglior tura della Svizzera italiana» l’edizione commentata libro di poesia dell’anno del Carteggio settecentesco tra il padre somasco Azur/Himmelblau, in sloveno e in tedesco, Klagen- luganese Giampietro Riva e il poeta, pittore bolo- furt 2015 gnese Giampietro Zanotti. Libro di interviste, Intervju, Ljubljana 2009 Libro di saggi, Što je poetiko ili sat ilegale, Ljubljana 2011, premio Marjan Rožanc per il miglior libro slo- veno di saggi dell’anno Meta Kusar ha curato anche la sceneggiatura e la regia di tre film, Naš Jurij Souek, Što to zaista znai, Metka Krašovec Tra le sue produzioni performance letterarie con mu- sica: Prestol poezije/The Throne of Poetry, in scena a Lubiana, Washington, Chicago, Cleveland, Ohio State University Columbus, Toronto, London Meta Kušar produce anche programmi radiofonici nel settore cultura, per la RAI-programma sloveno, e per la Radio della Slovenia, con incontri pubblici con poeti, scrittori, filosofi, psicologi analitici. Ha promosso in Slovenia i primi libri di psicologia analitica: C.G. Jung: Ricordi, sogni, riflessioni; Marie Louise von Franz: Puer aeternus; C.G. Jung e altri: L’uomo e suoi simboli. Meta Kušar è membro dell’associazione femminile MIRA e del Pen sloveno.
Pia Todorovic Pia Todorovic Redaelli (*1951) ha studiato filologia Davide Monopoli italiana e slava all‘Università di Basilea e si è laure- Tra poesia e filosofia ata con una tesi sulle filastrocche della Svizzera ita- un’affabile conversazione liana: Parole in ritmo: testi formalizzati della Svizze- ra italiana. Ninne nanne, rime, filastrocche, conte e scioglilingua (Società svizzera per le tradizioni popo- lari, Basilea 1987). Ha curato una raccolta di fiabe ticinesi: Märchen aus dem Tessin (Diederichs, Köln Davide Monopoli è lieto di presentare, intarsiandoli 1984, ristampa Limmat Verlag 2006). Nel 2002 ha in maniera disinvolta, due versanti del suo discor- partecipato al Convegno internazionale della So- so. Da una parte, muovendo da un pamphlet filoso- cietà Europea delle Fiabe con una conferenza sul fico che indaga la vita umana ai tempi del Capitale: tema: Il desiderio nelle fiabe ticinesi. Per la Società Dell’eterosofia. Per un’etica della gioia in tempi apo- Svizzera delle Fiabe ha tenuto una serie di semi- calittici e cannibalici; dall’altra, affidando a pluralia nari. Nel 1997 ha creato la sezione della Svizzera – una raccolta poetica ad alta improbabilità – la Italiana, della quale è responsabile. possibilità inattesa di un dire inedito. Insieme a al marito, Mario Redaelli, ha svolto studi sull’emigrazione ticinese a San Pietroburgo. Hanno Schede dei libri: pubblicato in particolare: Montagnola San Pietro- Dell’eterosofia. Per un’etica della gioia in tempi apo- burgo. Un epistolario della Collina d’Oro 1845-1854, calittici e cannibalici, Pungitopo Editrice, 2016 Edizioni Le Ricerche Montagnola 1998; Ivan Bian- Esiste un antidoto agli effetti disumanizzanti del ca- chi. Un ticinese pioniere della fotografia a San Pietro- pitalismo? È possibile ritrovare un po’ di gioia in burgo. Edizioni Le Ricerche 2002; Squarci di storia questi tempi apocalittici e cannibalici? Affidandosi pietroburghese e moscovita nelle immagini del foto- alla forma del pamphlet, attraverso l’intreccio di filo- grafo Ivan Bianchi. Edizioni Le Ricerche/Biblioteca sofia e psicoanalisi, l’autore indaga la vita umana ai cantonale di Lugano 2005. tempi del Capitale individuando una prassi atipica e vitale: l’eterosofia. Grazie a un rinnovato incontro Margrit Schenker con l’Altro – con la saggezza dell’Altro – può scatu- Margrit Schenker (1954) rire quella scintilla che trasforma l’esistenza e che Pianoforte, organo, fisarmonica, composizione. può inaugurare, inaspettatamente, modi di vivere Insegnante di pianoforte alla Scuola cantonale e singolari e inediti. alla Scuola di musica a Küsnacht ZH. pluralia, Manni Editori, 2017 Organista nella chiesa di St. Martin a Effretikon ZH. Questa raccolta poetica è strutturata in tre sezio- Duo di improvvisazione KRAK con il clarinettista zu- ni-movimenti e dà vita ad un corpus unitario che, righese Valentin Vecellio. attraverso versi essenziali ma densi di immagini, Artist in residence alla Pauline Oliveros Foundation unitamente a scansioni musicali e linee grafiche, Kingston N.Y. 1993 – 1994. elabora un processo di rarefazione della scrittura. Ha composto diverse opere piccole per orchestre Un estremo rigore delinea il rapporto senso-verso in ridotte e cori che sono state eseguite in Svizzera e una tessitura fondata su un ritmo costante che si fa all’estero. Dal 1998 pubblicazione presso la casa anche portavoce di una filosofia di vita. editrice Furore Kassel. Composer in residence a Visby, Svezia, 2014 – 2016. Ha messo in musica Davide Monopoli (Lugano, 1977) ha compiuto studi poesie di Meta Kusar per il progetto „Rabenschnur“ umanistici all’Università di Ginevra e nel 2010 ha (prima esecuzione nel 2016). inaugurato Kepos: uno studio di filosofia e cura di sé, nel frattempo divenuto mobile. Il suo discorso ruota attorno alla domanda che lo sostiene: e se la filosofia fosse proprio ciò che rende la vita più interessante della filosofia? Oltre a vari libri rari e d’artista ha pubblicato: antologia della durata (alla chiara fonte 2003); a titolo provvisorio (alla chiara fonte 2004); in parole polvere (LietoColle 2007); to mega poiema (via al Chioso 10 Lugano, architexture 2009); v( )ce del verso (una tantum 2011); Dell’e- terosofia. Per un’etica della gioia in tempi apocalit- tici e cannibalici (Pungitopo 2016); pluralia (Manni 2017).
Andrea Scanzi Affinità e divergenze tra Faber, Ivan e Gaber Produzione Promo Music Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Ivan Graziani: Mondadori e nella collana BUR Bestsellers Rizzo- tre grandi della canzone d‘autore italiana. Il primo li. Sono stato tra i primi in Italia a credere nella celebratissimo, il secondo citatissimo (ma quanti letteratura sportiva, a raccontare il percorso po- poi lo conoscono davvero?), il terzo colpevolmente litico di Beppe Grillo e a fotografare il renzismo. dimenticato. In questo monologo inedito, in esclu- Dal 2011 giro l’Italia portando i miei spettacoli te- siva a Lugano, Andrea Scanzi racconterà le affinità atrali, prima su Giorgio Gaber e poi su Fabrizio De e divergenze di tre artisti inquieti, sviscerandone le André. Una mia foto al Signor G, scattata con una carriere sature di rivoluzioni e svelandone le molte reflex Pentax MX nel settembre 1991 all’Anfitea- affinità, ma anche le non poche divergenze. L‘amo- tro di Fiesole, è divenuta uno degli scatti più cele- re, la politica, il sociale. Le parole, la musica: quel bri di Gaber, usato per copertine di dischi e libri. loro buttare lì qualcosa, nel disperato tentativo di Spesso mi vedete in tivù. Tra i primi a portarmi risvegliare le coscienze. sul piccolo schermo, Umberto Nigri (Victory, La7, 2009), Geppi Cucciari (G-Day) e Antonello Piroso Andrea Scanzi Sono nato ad Arezzo il 6 maggio (Ma anche no). In alcune occasioni ho recitato (va 1974. Mi sono laureato in Lettere, Università degli be’) per Maccio Capatonda. Ho due labrador nere, Studi di Siena con sede ad Arezzo, con una tesi sui protagoniste del libro “I cani lo sanno” (Feltrinelli). cantautori della prima generazione: anno 2000, il Ho anche un ego che fa provincia, ma questo si sa. titolo era “Amici fragili”. Una delle frasi a cui sono più legato è di Edmon- Faccio il giornalista dal 1997. Ho cominciato nel do Berselli, amico e maestro. L’ha scritta nel libro Mucchio Selvaggio, dopo alcuni articoli nella fan- “Liù” (2009): “A proposito di allievi, avevo nominato zine universitaria Zonedombra curata dall’amico mio discepolo, almeno a titolo morale, anche An- Gianluca Dejan Gori. Negli anni ho scritto per Il Ma- drea Scanzi, il boy di Arezzo, autore fra altre robette nifesto, Il Riformista, L’Espresso, Rigore, MicroMe- gaberiane e beppegrilliste di un eccitante e spirito- ga, Hard Gras (pubblicazione olandese), Linea Bian- so Elogio dell’invecchiamento, dedicato alla cultura ca, Tennis Magazine, Grazia, Donna Moderna, etc. del vino, ma ormai è troppo cresciuto e afferma- Dal 2005 al 2011 ho firmato su La Stampa. Mi oc- to, e quindi allievo un corno, al massimo lo eleggo cupavo principalmente di cultura e spettacoli, ma compagno di merende”. Il 23 aprile, per Rizzoli, è tra il 2009 e il 2011 ho fatto anche l’inviato per il uscito il mio primo romanzo, “La vita è un ballo fuo- motomondiale. ri tempo”, giunto rapidamente alla sesta edizione. Da settembre 2011 sono definitivamente passato Il 13 settembre sono stato il “padrino” della ma- al Fatto Quotidiano, che a dire il vero mi aveva cer- ratona di Alba dedicata a Beppe Fenoglio, davanti cato anche prima della sua nascita, per l’esattezza a sua figlia Margherita e alla sua città, ed è stato nell’aprile del 2009: inizialmente rifiutai e non me come chiudere un altro piccolo grande cerchio. Nel- lo perdonerò mai. la stagione 2014/15, oltre a continuare la mia atti- Mi occupo di quasi tutto, e pare sia un difetto: cultu- vità di osservatore politico (principalmente a Otto e ra e spettacoli, sport, politica, costume, sociale, eno- mezzo su La7), sono stato uno degli ospiti fissi del gastronomia e (ove possibile) sadomaso. Sono, tra Processo del Lunedì su RaiTre. Sempre lunedì firmo le altre cose, sommelier degustatore ufficiale (AIS) e Ten Talking Points sul sito del Fatto, rubrica satirica assaggiatore di formaggi (ONAF). Sono anche vege- sulla serie A. Ancora sul sito del Fatto, ogni martedì tariano, ormai quasi vegano. Faccio parte della giu- esce sul cartaceo la mia rubrica Identikit e poi, alle ria del Premio Tenco e Premio Bertoli. Sono direttore ore 18, curo la rubrica Fuoricampo (all’interno del- artistico del Premio Pigro dedicato a Ivan Graziani. lo speciale online Insider). Da settembre ad aprile Il mio primo libro, edito da Limina (di cui sono sta- 2015/16, ogni mercoledì mattina dalle 7.50 alle 8, to anche editor tra il 2001 e il 2003), è stata l’i- ho commentato i fatti del giorno su Radio Capital. pervenduta autobiografia di Roberto Baggio “Una Il 23 gennaio 2016, sempre con Giulio Casale, ho porta nel cielo/Il sogno dopo”: ne curai i testi con esordito a Fiorenzuola con il mio nuovo spettaco- Enrico Mattesini. Poi ne sono arrivati altri. Due lo Il sogno di un’Italia, quarta opera teatrale da me di questi, “Elogio dell’invecchiamento” e “Non è scritta, interpretata e regolarmente depositata alla tempo per noi”, sono stati più volte ristampati e SIAE, dopo Gaber se fosse Gaber, Le cattive strade e per questo figurano rispettivamente negli Oscar Fuochi sulla collina. Il 6 maggio, giorno del mio com-
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