"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini

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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
Pontificio Istituto Maestre Pie Filippini

                                 In comunicazione tra noi
                                              N° 57
                                        Casa Generalizia
                                     Gennaio – Febbraio 2018

“Auguri, Santo Padre!”
In occasione delle festività natalizie e per la ricorren-
za dell’81° genetliaco di Papa Francesco, la Madre
Generale, a nome dell’Istituto, gli ha fatto pervenire
un messaggio augurale, insieme ad un’offerta per le
sue opere di carità.
Dalla Segreteria di Stato è giunta una lettera di ap-
prezzamento:
          “…Vivamente grato per la premurosa attenzione e per il rinnovato gesto di
     solidarietà, il Santo Padre esorta a testimoniare il Vangelo affinché Cristo rag-
     giunga le periferie esistenziali del mondo, a riscoprire la gioia della chiamata
     del Signore a vivere il dono prezioso della Vita Consacrata, a contemplare la
     povertà di Betlemme ritrovando la strada della speranza divina che sconfigge
     ogni mondanità.
          Mentre chiede il favore di pregare sempre per Lui, Sua Santità imparte di
     cuore la Benedizione Apostolica, auspicando che il Signore conceda a Lei e a
     codesta Famiglia religiosa di ritrovare nella semplicità di Gesù Bambino il rin-
     novato impegno della concordia fraterna e il senso luminoso della vita…”.

Visita alla Regione “Regina Pacis”- India
Dal 10 al 26 gennaio u.s., la Madre Generale, Sr.
Nicolina Bandiera, Sr. A. Antonietta D’Alessio,
Consigliera Generale, e Sr. M. Elizabeth Lloyd,
Incaricata per l’Ufficio Missioni, si sono recate in
visita alla Missione indiana, cogliendo l’occasione
offerta da particolari, felici circostanze.
Il 13 gennaio u.s., in Janampeta (Andhra Pradesh),
la comunità regionale ha festeggiato il 25° di Vita
Consacrata di alcune tra le prime vocazioni di
quella terra: Sr. Elsy e Sr. Alphonsa Puthussery, e Sr. Mini Mullassery.

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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
Sua Ecc.za, Mons. Jaya Rao Polimera, vescovo di Elu-
                                 ru ha presieduto la Celebrazione dell’Eucaristia, alla
                                 quale si sono uniti numerosi sacerdoti concelebranti.
                                 Alla presenza di tante consorelle, tra l’intensa commo-
                                 zione dei familiari, le tre Maestre giubilari hanno rin-
                                 novato la loro Oblazione.
                                 Nell’omelia il Vescovo ha messo in risalto il nostro
                                 particolare carisma e l'influsso benefico esercitato nel-
                                 la vita dei bambini e dei giovani della diocesi, ed ha
                                 additato l'esempio di Santa Lucia Filippini, la Maestra
Santa, venerata quest’anno nel 346 ° anniversario dalla nascita.
Il 21 gennaio u.s. in Korom (Kerala), Sua Ecc.za, Mons. Alex Vadakumthala, Vesco-
vo di Kannur, ha benedetto l’abitazione delle Maestre,
di recente costruzione.
Durante la Celebrazione Eucaristica nella nuova cap-
pella dove ha consacrato l’altare, ha avuto parole di
grande apprezzamento per la presenza dell’Istituto nella
                                            sua Diocesi.
                                            Sr. Aji, a no-
                                            me della co-
                                            munità locale,
                                            ha dato il ben-
                                            venuto ai nu-
                                            merosi concelebranti, all'assemblea riunita, e
                                            ha illustrato brevemente la vita e l’opera di
                                            Santa Lucia F.; Sr. Maria Xavier, Consigliera
                                             regio-
                                            nale, ha
                                            espres-
so profonda gratitudine alla Madre Generale per
la sua presenza, e a tutti coloro che, in modalità
diverse, sono stati coinvolti nel completamento
dell'edificio.
                                Nelle varie serate,
                                si sono susseguiti
                                incontri molto vi-
                                vaci: con la comunità delle giovani in formazione, con
                                i gruppi giovanili del Marian Club provenienti dai vil-
                                laggi circostanti, con le ragazze orfane ospiti della
                                Siena Home: preghiere al Signore, saluti, omaggi con
                                ghirlande di fiori e shawls, e ringraziamenti alle inter-
                                venute, tutto espresso con parole, musica e danze.
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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
Gli alunni delle tre scuole visitate (in
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                                                hanno riservato un’accoglienza secondo
                                                le consuetudini indiane, solenne, e nello
                                                stesso tempo, gioiosa e affettuosa, orgo-
                                                gliosi di appartenere a questa grande
                                                Famiglia.
                                                Simpatica e amichevole è stata in Ja-
                                                nampeta la manifestazione annuale degli
                                                ex-alunni, riuniti per condividere le loro

esperienze di vita, e felici di salutare la lo-
ro prima insegnante, Sr. Marykutty Mana-
kun-nel, in occasione del suo compleanno.
Le Maestre e le Iuniori, convenute dalle
varie località, hanno costantemente circon-
dato le Consorelle-ospiti di attenzioni squi-
site e delicate, adoperandosi in ogni modo
perché il soggiorno fosse sereno, cordiale,
fraterno, pur nella semplicità della vita
quotidiana. La Madre Generale, in diversi momenti, ha vivamente elogiato quanto
viene compiuto nel nome del Signore e ha esorta-
to a continuare con generosità a vivere e testimo-
niare i valori del Vangelo.

La Regione “Regina Pacis” tutta e, particolar-
mente la comunità in Kerala, è grata all'Istituto
per aver realizzato il sogno tanto atteso, di avere
una casa più grande, dopo i 17 anni vissuti in un
                         ambiente molto angusto.
                         Ringrazia in modo spe-
                         ciale il Signore per la ge-
                         nerosità di tanti benefattori che, con l’ interessamento costante
                         di Sr. M. Elizabeth Lloyd, l’hanno resa possibile.
                         E, soprattutto, riconosce che dietro alla realizzazione di
                         quest’opera, c’è il grande impegno di Sr. Maria Alliegro, la
                         superiora regionale, che, noncurante delle difficoltà, è stata ed
                         è tuttora, instancabile, positiva, incoraggiante presenza.

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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
Convegno Internazionale di Pastorale delle Vocazioni – Roma
Organizzato dalla CIVCSVA, si è tenuto a Roma dal 1° al 3 dicembre 2017, presso
l’Ateneo pontificio “Regina Apostolorum”, il Convegno Internazionale sul tema:
«Pastorale Vocazionale e Vita Consacrata. Orizzonti e Speranze». Vi ha partecipato
Sr. Gabriella Quadrelli, del Consiglio Generale.
Molte e diverse sono state le relazioni seguite da dibattiti, lavori di gruppo e testimo-
nianze, con più di 800 partecipanti da ogni parte del mondo….
Le relazioni:
    Il Papa ai convegnisti
    “Venite e vedrete”- S. E. Card. João Braz de Aviz, Prefetto della CIVCSVA
    La Sequela Christi nel Nuovo Testamento- S. E. Mons. Josè Rodriguez Carbalo,
      OFM, Segretario della CVCSVA
    I giovani oggi e la vita consacrata- D. Pasqual Chavez di Villanueva, SDB
    Le culture e la vocazione alla vita consacrata tra possibilità e difficoltà- Rev. Ti-
      mothy Radcliffe, OP
In sintesi: La Chiesa chiede ai
religiosi di aprire e di allargare i
loro orizzonti per raggiungere i
giovani là dove sono e vivono con
la mente e il cuore, con il corpo e
l’anima, di conoscere il loro
linguaggio, i loro problemi, per
amarli. Affascinante e difficile
orizzonte della Pastorale giovanile-
vocazionale è portare i giovani a
Cristo, invitarli a seguirLo perché
oggi, essi hanno una grande sete di
Cristo-Persona e non di Cristo-idea.
Ciò chiede ai religiosi un cambio di
mentalità per creare comunità a dimensione trinitaria, comunità la cui caratteristica è
la gioia interiore, il sorriso, l’apertura del cuore. Insieme però occorre rafforzare la
pastorale familiare e saper accompagnare figli e genitori, verso il Signore.
Così Papa Francesco si è rivolto ai convegnisti: “Innanzitutto desidero presentarvi alcu-
     ne convinzioni sulla pastorale vocazionale. E la prima è questa: parlare di pastorale voca-
     zionale è affermare che ogni azione pastorale della Chiesa è orientata, per sua stessa natu-
     ra, al discernimento vocazionale. Il servizio vocazionale deve essere visto come l’anima di
     tutta l’evangelizzazione e di tutta la pastorale della Chiesa;
     Una seconda convinzione è che la pastorale vocazionale deve avere il suo “humus” più
     adeguato nella pastorale giovanile. Pastorale giovanile e pastorale vocazionale devono te-
     nersi per mano. La pastorale vocazionale poggia, sorge e si sviluppa nella pastorale gio-
     vanile. Da parte sua, la pastorale giovanile, per essere dinamica, completa, efficace e ve-
     ramente formativa, deve essere aperta alla dimensione vocazionale;

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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
Una terza convinzione è che la preghiera deve occupare un posto molto importante nella
     pastorale vocazionale. Il Signore lo dice chiaramente: «Pregate dunque il padrone della
     messe che mandi operai nella sua messe» (Mt 9, 38). La preghiera costituisce il primo e in-
     sostituibile servizio che possiamo offrire alla causa delle vocazioni.
     Questi principi mi portano ora a presentarvi alcune sfide che ritengo importanti.
     Una prima sfida è quella della fiducia. Fiducia nei giovani e fiducia nel Signore. Fiducia
     nei giovani, perché ci sono molti giovani che, pur appartenendo alla generazione “selfie”
     o a questa cultura che, più che “fluida” sembra essere “gassosa”, cercano un senso pieno
     per la loro vita, anche se non sempre lo cercano là dove lo possono trovare. È qui che noi
     consacrati abbiamo un ruolo importante: restare desti per destare i giovani, essere incen-
     trati sul Signore per poter aiutare il giovane a incentrarsi su di Lui.
     Un’altra sfida importante è la lucidità. È necessario avere uno sguardo acuto e, al tempo
     stesso, uno sguardo di fede sul mondo, e in particolare sul mondo dei giovani. È essenziale
     conoscere bene la nostra società e l’attuale generazione dei giovani di modo che, cercando
     i mezzi opportuni per annunciare loro la Buona Novella, possiamo annunciare loro anche
     il «vangelo della vocazione». Altrimenti staremmo dando risposte a domande che nessuno
     si fa.
     Un’ultima sfida che vorrei segnalare è la convinzione. Per proporre oggi a un giovane il
     «vieni e seguimi» (cfr. Gv 1, 39) occorre audacia evangelica; la convinzione che la sequela
     di Cristo, anche nella vita consacrata, vale la pena, e che il dono totale di sé alla causa del
     Vangelo è qualcosa di stupendo e bello che può dare un senso a tutta una vita. Il giovane,
     come tutti i nostri contemporanei, non crede più tanto ai maestri, vuole invece vedere te-
     stimoni di Cristo (cfr. Paolo VI, Esortazione Apostolica Evangelii nuntiandi, n. 41)”.

Altri Convegni U.S.M.I. - Roma
1 – Il Convegno Nazionale Vocazioni (3-5 gennaio 2018) ha trattato il tema:
"Dammi un cuore che ascolta”. In apertura, don Michele Gianola, nuovo direttore
del CNV (Centro Nazionale Vocazioni-CEI), ha esortato i partecipanti ad “approfon-
dire la capacità di ascoltare per allargare i nostri orizzonti. L’esperienza dell’ascolto è
                                     una delle più importanti della vita. “Abbiamo spe-
                                     rimentato tutti la bellezza dei momenti in cui siamo
                                     stati ascoltati da qualcuno, e la fatica nelle relazio-
                                     ni in cui l’ascolto si interrompe o è completamente
                                     assente.”
                                     “Mettere Cristo al centro della propria vita” ha ri-
                                     cordato Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di
                                     Bari-Bitonto, nel corso della Celebrazione dell’ ul-
                                     tima giornata di lavori del Convegno. Ognuno è
chiamato a un servizio “privo di tornaconto ed evangelicamente fecondo”; un servizio
che impegna chiunque operi un discernimento nel suo rapporto con Dio, come ha evi-
denziato il gesuita Jean Paul Hernandez, cappellano dell’Università “La Sapienza” e
docente alla Pontificia Università Gregoriana: “Il discernimento inizia con la creazio-
ne, anzi, è lo stile stesso della creazione. Nella Genesi, presentata come un enorme
atto di discernimento, Dio crea distinguendo e plasmando un ordine. E mangiando
dell’albero al centro del giardino, l’uomo inizia a capire la differenza fra il bene e il
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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
male nel momento stesso in cui inizia a peccare. …Ma allo stesso tempo, può iniziare
a fare della sua vita un’opera d’arte: Dio lascia così l’ultima parola del suo discer-
nimento all’uomo”.

                                       **********
2 – Il Convegno sulla Pastorale Familiare (17-18 febbraio 2018) è stato seguito da
Sr. Antonietta D’Alessio, Consigliera Generale. Il tema trattato: “Alla luce di Amoris
Laetitia, chiamate a tracciare strade di felicità insieme: chiesa, scuola e famiglia”.
Lo sguardo positivo e fiducioso, che pervade tutto il do-
cumento di Papa Francesco, ha permesso di affrontare,
sì, le problematiche, ma soprattutto di vederle nella pro-
spettiva della crescita e del superamento. La famiglia
non è solo destinataria, ma può essere autentica prota-
gonista nella pastorale che la coinvolge, in forza della
grazia del Battesimo e del Matrimonio. Il cammino spi-
rituale non deve essere pensato per il singolo cristiano,
ma per la coppia.
Relatori esperti come D. Paolo Gentili, Mons. Pierange-
lo Sequeri, P. Alceo Grazioli, D.Michele Gianola, Prof. Tonino Cantelmi, Suor Fran-
cesca Barbanera, hanno illustrato vari aspetti: la pastorale familiare oggi in Italia,
l’annuncio del Vangelo della famiglia per il mondo, itinerari di comunione religiosi-
famiglie, pastorale giovanile-vocazionale-familiare, la scuola-luogo per educare tutta
la famiglia.
Molto interessanti e coinvolgenti sono state le narrazioni di percorsi esperienziali ef-
fettuati da due coppie, una in normale cammino di crescita umano-spirituale, l’altra
proveniente da situazioni di fragilità: in entrambi i casi, il loro vissuto di persona e di
coppia, li ha messi in grado di farsi guide per altre famiglie.
Come persone consacrate, possiamo porci nei confronti della famiglia cristiana in un
rapporto di stima, di condivisione, di reciprocità, e mettere a frutto i talenti che il Si-
gnore ha affidato a tutti e a ciascuno per l’edificazione della Chiesa.

                           **********
3 – L’Incontro al Centro Studi USMI (20 gennaio 2018) - Sr.
Helen Sanchez, Consigliera Generale, ha partecipato alla terza
relazione di un corso annuale, sul tema: “Stili relazionali nuo-
vi per ‘una comunione fraterna che diventi attraente e lumi-
nosa’ per le giovani generazioni”. Le presentazioni della Ba-
dessa Madre Fulvia Sieni, monaca agostiniana, e di Sr. Elisa
Kidanè, missionaria comboniana, sono state vivaci e appassio-
nate, basate sulla loro esperienza in comunità, come direttrici e
amministratrici.
Madre Fulvia Sieni ha notato che “…siamo in un mondo com-
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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
plesso, instabile, vulnerabile, che va interpretato secondo la logica
dell’Incarnazione… e l’Incarnazione ci insegna a non aver paura della complessità,
ma a vivere il nostro tempo come un’opportunità “ (cf E.G. 99).
I giovani, oggi come ieri, hanno bisogno di figure di riferimento credibili, coerenti,
che sappiano andare loro incontro e mettersi in relazione, che promuovano le loro
capacità personali.
Sr. Elisa Kidanè ha sottolineato che dobbiamo prendere “… sempre e di nuovo come
punto di riferimento per la nostra vita Cristo Gesù, e ricordare come i Fondatori
hanno realizzato iniziative coraggiose con pochi mezzi... L’unità nella comunità, ra-
dicata nella comunione trinitaria, è un segno per gli altri, credenti e non credenti, che
non vogliono vedere super-eroi, ma persone compassionevoli e solidali.
Abbiamo una grande responsabilità nella Chiesa e nel mondo: dare credibilità alla
Chiesa che predica l’amore, attraverso il nostro esempio e la testimonianza…”

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4 - Verso il Sinodo sui Giovani (9-10 febbraio 2018) – In preparazione alla XV
Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e
il discernimento vocazionale” che si terrà a ottobre, è stato attivato un Laboratorio
sul tema «Religiose/i e Sinodo». Vi hanno partecipato due consorelle, tra religiose
provenienti da varie zone d’Italia, circa 160, oltre a un gruppo di giovani impegnati in
diversi campi della pastorale, che hanno animato i laboratori sugli argomenti: chiama-
ta, discernimento, accompagnamento.
Tra i relatori, Don Rossano Sala, SDB, Segretario speciale
della XV Assembla Generale Ordinaria dei Vescovi, che ha
presentato il tema “Il sinodo sui giovani. Provocazioni, in-
vocazioni, convocazioni”. Ha affermato che «il cammino si-
nodale non sarà la soluzione di tutte le questioni aperte tra la
Chiesa e i giovani, ma certamente sarà un’occasione propizia
per metterci seriamente in discussione».
Alcune provocazioni emerse:
     1. E’ necessario mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede, dei
        dubbi e delle critiche dei giovani;
     2. Tra vocazione e missione vi è un forte legame da non trascurare; occorre aiuta-
        re i giovani a fare il passaggio dal “chi sono io” al “per chi sono io?”
     3. Non bisogna prescindere dalle sfide delle nuove tecnologie: educazione digita-
        le, ascesi digitale e discernimento digitale. Sono strumenti da non eludere, da
        valorizzare ed evangelizzare.
     Dato che non si arriva a nessuna vocazione, senza invocazione, senza una tensio-
     ne verso ciò che si desidera, a partire dalle parole-chiave del Sinodo, il relatore ha
     evidenziato alcuni desideri dello stesso:
     1. La centralità della fede, cuore pulsante del Sinodo e modo specifico di coglie-
        re la realtà giovanile e accompagnarli nel loro cammino.
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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
2. La necessità di assumere l’habitus del discernimento: intuire ciò che viene da
        Dio, approfondire la radice di ciò che si ha davanti e scegliere con coraggio ciò
        che è secondo Dio.
     3. La qualità degli adulti, premessa di ogni accompagnamento, in modo che loro
        non siano “adolescenti” né “adulterati” ma “adulti di qualità”. Il ruolo degli
        adulti degni di fede è fondamentale e i requisiti a loro richiesti sono: una chiara
        identità umana, una solida appartenenza ecclesiale, una visibile qualità spiri-
        tuale, una vigorosa passione educativa, una profonda capacità di discernimen-
        to.
La vocazione non è mai individuale, ma una chiamata ecclesiale, comunitaria. In tal
senso le prospettive che si presentano sono:
     1. Uno stile di chiesa significativo basato sui seguenti verbi: uscire, vedere,
        chiamare. Tre verbi che invitano ad entrare nella logica di una competenza
        specifica per rispondere alle nuove situazioni.
     2. L’idea di pastorale giovanile vocazionale: “riconosciamo una inclusione reci-
        proca tra pastorale giovanile e pastorale vocazionale”.
     3. Condividere le buone pratiche per crescere.
La biblista, Suor Elena Bosetti, SJBP, ha proposto una relazione-lettura del Vangelo
di Giovanni: “Il vangelo corre a due voci: Maria di Magdala e Simon Pietro”.
Mons. Paolo Martinelli, ofm cap, ha presentato una riflessione sul tema “Senso e pro-
spettive della vocazione oggi”. Il relatore, sottolineando che non è sufficiente presen-
tare bene le figure vocazionali, occorre innanzitutto educare alla vita stessa come vo-
cazione, come progetto pensato da Qualcun altro, al quale il giovane è chiamato a
portare il proprio contributo costantemente in ascolto del suo Creatore, accogliendo il
mistero originario di essere figli e lasciarsi “pro-vocare” dalla realtà.
Le due giornate, in prospettiva del Sinodo, hanno inteso mettere a fuoco la presenza
educativa e significativa delle religiose nella pastorale giovanile vocazionale. In quan-
to consacrate, siamo chiamate a offrire un servizio responsabile ai giovani, in comu-
nione con la pastorale della Chiesa locale. È nostro compito offrire la testimonianza
non di una vita perfetta, ma incarnata nella realtà e felice, perché come dice don Toni-
no Bello: “Se la vita la donate, non la perdete; perdete il sonno, perderete il denaro,
perderete la quiete, ma non la vita”. Rispondere alla vocazione di Dio riempie la vita
di Vita!

Premio per l’Impegno nell’Educazione – USA
A ricevere il premio “Lead. Learn. Proclaim. Award.” nel-
la Diocesi di Camden per il 2018 è stata la consorella Sr.
Marianne McCann, direttrice della scuola superiore dioce-
sana “Paul VI” High School in Haddonfield dal 2001. Il
suo servizio generoso, di totale dedizione, è cominciato
quando è stata assegnata a quella sede come insegnante di
inglese, nel 1975.
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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
Lea Pittman, una docente della scuola, ha affermato: “Sr. Marianne incarna il ruolo
autentico dell’insegnante cattolico: guida previdente e saggia, modello di fede”.
La sovrintendente delle scuole cattoliche nella diocesi, Mary Boyle, ha scritto che
“…la sua risorsa più grande è l’abilità nel riconoscere e portare a livello di valida
leadership insegnanti e studenti che ne hanno la capacità.” Tra questi, ci sono il Ve-
scovo della Diocesi di Metuchen, Sua Ecc.za James F. Checchio, e il Vicario della
Diocesi di Camden, Rev. Robert E. Hughes, oltre al Direttore delle Vocazioni nella
stessa Diocesi, Rev. Michael M. Romano.
Sr. Marianne, da parte sua, fa notare: “Non ho mai perso l’amore per l’insegnamento.
Anche oggi, più di tutto sono felice di essere nella classe dove posso incontrare diret-
tamente gli studenti. I ragazzi sono belli come erano 30 anni fa…Le cose, gli strumen-
ti, possono cambiare, ad es. il computer e il cellulare, ma gli studenti no!”.

Giornate comunitarie di Formazione – Prov.“Sacro Cuore”, Italia
Distinte in due gruppi, le Maestre della Provincia “Sacro Cuore” hanno partecipato al-
le Giornate comunitarie di Formazione continua nella Casa Provinciale, Via delle
                                             Fornaci, nei giorni 27-30 dicembre 2017 e
                                             3-5 gennaio 2018. La Dott.ssa Angela Ba-
                                             sile ha guidato la riflessione, condividendo
                                             la sua ricca
                                              esperienza
                                             in ambito
                                             formativo e
                                             assistenzia-
                                             le. Ha sot-
                                               tolineato
che “Per vivere serene è necessario prendersi cura di
se stesse e delle altre; essere pronte a riconoscere le
nostre virtù e i nostri limiti e lavorare assiduamente
per crescere in maturità e responsabilità…Prendersi
cura di se stesse e delle altre attraverso un lavorio in-
teriore, e coltivare una relazione vera, totale e pro-
fonda con il Signore per essere trasformate in Lui, è
non solo auspicabile, ma assolutamente necessario.”
                    Le tre-giorni si sono concluse con il pellegrinaggio al Santuario
                    della Madonna della Quercia in Viterbo, che celebra il Giubileo
                    Straordinario Diocesano per i 600 anni della presenza della venera-
                    ta immagine. Ricordando che, in quel luogo, S. Lucia si recava
                    ogni anno con le sue Maestre, le consorelle si sono soffermate in
                    preghiera; poi, dopo la Celebrazione Eucaristica, hanno visitato il
                    museo. Il pomeriggio è trascorso con l’immancabile visita alla
                    cripta della Cattedrale di Montefiascone, intorno alla Fondatrice.

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"Auguri, Santo Padre!" - Maestre Pie Filippini
Cammino della Lu&GI – … Nettuno… Roma
A partire da settembre, ogni primo sabato del mese, i gruppi Lu&Gi di Nettuno e An-
zio sotto la guida di Suor Franca e con la collaborazione di P. A. Coppola, CP, rettore
del Santuario Nostra Signora delle Grazie e Santa Maria Goretti, si incontrano per vi-
vere momenti di riflessione e di condivisione.
Ascoltiamo quanto riferisce un giovane partecipante: “Ogni incontro mira a farci ri-
flettere su aspetti particolari della nostra vita quoti-
diana, in perfetta sintonia con il nostro essere, oggi,
“Giovani Cristiani”. Tema portante di quest’anno, il
cuore: “Dammi, Signore, un cuore che ascolta”, co-
me quello che chiese Salomone a Dio. Nell’infinità di
desideri che il Signore gli aveva concesso di espri-
mere, Salomone ha chiesto la Sapienza del cuore, un
cuore che sappia mettersi in ascolto, docile e ricetti-
vo, umile e intelligente, in grado di andare oltre la superficie e giungere alla natura
profonda delle cose…
Quante volte il cuore ci parla? In quanto sede delle emozioni e dei sentimenti, talvolta
ci spinge all’irrazionalità, a seguirlo oltre le nostre paure e i nostri limiti. Un cuore
così, purtroppo, ci porterà sempre negli stessi luoghi, ci farà provare sempre le stesse
emozioni. Un cuore intelligente, umile, accogliente, sa stare in silenzio e porsi in
ascolto, sia degli altri che della Parola veritiera di Dio.
Su questo filo conduttore ci soffermiamo ogni mese, riflettendo di volta in volta su un
particolare diverso, con il supporto della musica e dei brani che accompagnano le
nostre giornate, fonte inesauribile di ispirazione per noi giovani.”

                                        *****
Il weekend del 27-28 gennaio u.s., i gruppi Lu&Gi delle regioni di Lazio, Abruzzo,
Umbria e Veneto con le Maestre Pie, Don Giosy e Don Marco, si sono riuniti a Roma,
Via delle Fornaci per un incontro sul tema: “Dammi la gioia di rinascere”.

Don Giosy ha esposto la sua catechesi sull’ascolto della coscienza e sul Sacramento
                                                 della Confessione. La coscienza è
                                                 come una presenza nell’intimo del-
                                                 la persona, che esorta a fare il be-
                                                 ne e a evitare il male. Quando
                                                 ascolta la coscienza morale, la
                                                 persona prudente può sentire Dio
                                                 che parla…L’importante per cia-
                                                 scuno è essere presente a sé stesso
                                                 per cogliere e seguire la voce della
                                                 propria coscienza.
                                                 La ricerca dell’ interiorità è quan-
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to mai necessaria perché la vita quotidiana spesso ci impedisce ogni riflessione, esa-
me o introspezione: «Ritorna alla tua coscienza, interrogala.
Quella sera fino a mezzanotte, tutti si sono ritrovati in cappella pronti a ricevere
l’abbraccio di Dio attraverso il sacramento della Riconciliazione, aiutati da Don Mar-
co e Don Francesco.
La domenica, dopo la preghiera e il saluto della Madre Provinciale, Sr. Virginia Iame-
le, il gruppo ha incontrato la Dott.ssa Angela Basile, docente di Etica e Bioetica nella
facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università di Tor Vergata e al San Raffaele di Mi-
lano. Quello che doveva essere solo un incontro breve e di presentazione si è trasfor-
mato in una vera e propria lezione di vita, di amore verso gli altri, con il racconto di
fatti di vita quotidiana che hanno catturato l’attenzione dei ragazzi.
Dopo la Celebrazione della Santa Messa che ha arricchito l’incontro trasformandolo
in dono d’amore, tutti hanno preso la via del ritorno a casa, sicuramente con un baga-
glio di riflessioni molto più ricco e soprattutto con “un cuore rinnovato”.

Regione “Mater Misericordiae” - Eritrea
 L’8 dicembre 2017, festa dei bambini in Eritrea,
le Maestre hanno accompagnato fuori del villag-
gio, per un “picnic”, i piccoli alunni vestiti con i
loro costumi, e lì tutti insieme hanno festeggiato
con danze e hanno consumato una buona merenda!

                             Il 30 dicembre 2017 è
                             avvenuta la cerimo-
                             nia di consegna del
                             diploma alle donne
                             che hanno completato con successo i corsi di “economia
                             domestica”.

                             Lo spettacolo natali-
zio, dei bambini e delle donne della scuola, è stato
ideato e curato in un clima di serenità e di gioia
dalle probande.

Le Maestre della Regione, insieme a tutta la popo-
lazione, stanno mostrando coraggio e pazienza:
preghiamo per la loro missione e la testimonianza
viva di fede cristiana.

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