Aprile 2018 green finance iot architettura 2.0 carbon foodprint - Canale Energia
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sommario aprile 2018 editoriale 2 Tra emissioni auto ed efficienza si chiude l’aprile Celle fotovoltaiche, uno studio mette green del Parlamento Europeo 26 in discussione i metodi di produzione focus 3 Il percorso europeo verso la "Green Finance" 28 Batterie al litio, un nuovo approccio per trovare materiali più efficienti architettura 2.0 30 Detriti spaziali: combinare dati radar 7 BasKer, nuovo materiale smart e ottici per individuarli meglio per trasporti ed edilizia consumer 10 Cemento, tecnologie e politiche mirate 34 Lotta alla povertà energetica, l'approccio per ridurre le emissioni innovativo del progetto ASSIST carbon foodprint 37 Gas, conguaglio non dovuto diventa 12 Conegliano Valdobbiadene, credito per la consumatrice "laboratorio virtuoso" per un viticoltura smart incentivi 15 Il passaporto elettronico 39 I nuovi incentivi del biometano per i prodotti alimentari mobilità 17 Piante più "efficienti" con la modifica di un gene 42 A Parigi si testano bus in grado di parcheggiare in modo autonomo iot 19 IoT, in Italia nel 2017 il settore 44 In Nuova Zelanda i taxi saranno elettrici, autonomi e... volanti è cresciuto del 32% 21 Acqua potabile, la sfida dell'innovazione scenari si gioca sui dati 45 Cambiamento climatico, gli effetti devastanti su ghiacciai, deserti e spiagge dal mondo 23 Cambiamento climatico tra i temi del dibattito visto su e7 sulla riforma istituzionale francese 47 Reti nel Mediterraneo, una sinergia curiosità per il progresso 24 Urban mining, se estrarre metalli 48 Digitalizzazione ed energia: dal telefonino conviene inizia una nuova era Editore: Gruppo Italia Energia S.r.l. socio unico via Valadier 39 Roma Tel. 06.87678751 Direttore Responsabile: Agnese Cecchini redazione@canaleenergia.com Ivonne Carpinelli, Monica Giambersio, Antonio Jr Ruggiero Progettazione grafica: Paolo Di Censi Canale Energia è registrato presso il Tribunale di Roma con il n. 221 del 27 luglio 2012 Pubblicità, Convegni & Eventi: Camilla Calcioli c.calcioli@gruppoitaliaenergia.it Tutti i diritti sono riservati. è vietata ogni riproduzione senza Francesca De Angelis permesso scritto dell’editore marketing@gruppoitaliaenergia.it Raffaella Landi Credits: r.landi@gruppoitaliaenergia.it www.depositphotos.com www.shutterstock.com Simona Tomei s.tomei@gruppoitaliaenergia.it aprile 2018 www.canaleenergia.com
aprile 2018 EDITORIALE Tra emissioni auto ed efficienza si chiude l’aprile green del Parlamento Europeo il Direttore L’Europa ha votato per avere maggiori con- consumi degli edifici pubblici e privati entro trolli sulle emissioni auto, sancendo una stret- il 2050 alla stretta sul biologico di importa- ta sull’industria automotive. L’obiettivo è zione, alle modifiche alla direttiva rifiuti per evitare un altro scandalo dieselgate. Una po- avviare il processo di economia circolare, ma sizione forte che ha messo al centro l’ambiente anche il taglio del 30% sulle emissioni di CO2 e il clima, ma anche il consumatore che sta- nei settori agricolo, dei trasporti, edilizio e dei volta potrà chiedere e ottenere dei risarcimenti rifiuti. in caso sia costretto a interventi meccanici sul motore. Un diritto che viene così riconosciuto In questo percorso rivedere gli aspetti finan- e istituzionalizzato. ziari, anche in ottica sostenibile, diventa cen- Una risposta anche alla libera concorrenza trale per poter favore il cambio di giro verso per cui viene stabilito anche come le officine un sistema che possa supportare l’industria indipendenti avranno accesso alle informa- green dalle Pmi alle grandi aziende mante- zioni relative ai veicoli così da competere con i nendo competitività. Per questo mese Canale concessionari e contribuire alla riduzione dei Energia punta l’attenzione sul lavoro in es- prezzi. sere tra banche e UE per migliorare il sistema creditizio grazie agli esperti dell’ABILab -il Segnale di un’Europa sempre più alla guida Consorzio promosso dall’associazione Ban- di un Continente recalcitrante a farsi imbri- caria italiana-. Una risposta all’obiettivo co- gliare. L’industria automobilistica è solo l’ul- mune sulla sfida per un industria e una civiltà tima di una lunga lista di realtà che l’UE sta che siano green e sostenibili. rivedendo in chiave green: dall’obiettivo a zero 2
focus aprile 2018 Il percorso europeo verso la "Green Finance" Giorgio Recanati e Francesca Rosati, entrambi Senior Research Analyst ABI Lab Il cambiamento climatico e i rischi ambienta- Il rapporto “Towards a Green li possono avere importanti implicazioni per la stabilità finanziaria, un fatto che banche e Finance Framework1” Unione Europea non possono ignorare. Le Il primo anno di lavori del working group banche europee hanno intrapreso un per- “Sustainable Finance” si è tradotto nella ste- corso virtuoso, volto al sostegno concreto sura del rapporto “Towards a green finance delle politiche dell’UE per un sistema finan- framework1" , dal quale emerge il posiziona- ziario più sostenibile. mento e l’impegno delle banche europee L’impegno per il green finance si traduce sui diversi temi legati allo sviluppo di una nell’attivazione di diverse iniziative e pro- economia sostenibile che coinvolge le diver- grammi sia individuali a livello di singolo Pa- se attività bancarie ed evidenzia gli ostacoli ese e/o di singola banca, che collettive. In tal per il comparto nel sostenere le attività gre- senso, si inquadrano i lavori del Sustainable en e la sostenibilità in generale. finance working group avviato dalla Fede- razione Bancaria Europea nel marzo 2017 alla quale ABI Lab, il Consorzio promosso I temi di confronto in Europa dall’associazione Bancaria italiana, aderisce. Giorgio Recanati e Francesca Rosati, en- E’ stata definita come attività “abilitante” trambi Senior Research Analyst ABI Lab illu- per avviare un processo di "green finance" strano su Canale Energia i punti salienti delle la necessità di individuare un sistema di clas- azioni in essere in Europa. sificazione (tassonomia) degli asset “sosteni- 3
aprile 2018 redazione da parte delle imprese di un’informativa relativa all’impatto ambientale utile agli investitori per la comprensione dei rischi materiali derivanti dal cambiamento climatico. Elemento che appare sempre di più rilevante è la necessità di presidiare correttamente tutti i rischi ambientali nell'attività creditizia e di investimento delle banche. Al fine di farvi fronte è allo studio l’opportunità di definire una metodologia di “En- vironmental and climate change screening (ECC Screening)”. In questo modo si arriverebbe a valu- bili”. In questo modo è possibile comprendere tut- tare ai fini del finanziamento la potenziale esposi- te le definizioni ad oggi esistenti ed “accettabili” zione di imprese e progetti a fattori di rischio am- circa il temine “sostenibilità” al fine di poter identi- bientali e di cambiamento climatico. Un approccio ficare correttamente imprese e progetti green ed i pensato per tutte le realtà, non solo con riferimento prodotti finanziari ad essi dedicati. . a quelle facilmente classificate come green (come Altro concetto significativo è il “fiduciary duty” può essere ad esempio il finanziamento di un im- esteso anche al fattore di sostenibilità. Il dibattito pianto di energia rinnovabile). in sede europea mostra la necessità di stabilire un I criteri di screening ECC (fattori di rischio ambien- unico insieme di principi del “dovere fiduciario” e tale da cambiamento climatico) si potrebbero così dei concetti relativi alla “fedeltà” e alla “prudenza”. integrare nei sistemi di rating del credito e nei con- Ampliare la rendicontazione è un ulteriore aspetto cetti di probabilità di default (PDs), come in quelli di per cui si sottolinea l’esigenza di rafforzare la rap- perdita di credito legata al default (LGD) al fine di presentazione e la divulgazione delle informazioni differenziare le imprese sostenibili da quelle meno maggiormente rilevanti da parte delle imprese e sostenibili. delle istituzioni finanziarie sulle questioni di soste- nibilità. In merito a questo tema, nel 2014, l’Unione Europea ha emanato la Direttiva 2014/95/UE sul- Elementi di sostegno la comunicazione di informazioni di carattere non per la finanza green finanziario da parte di imprese e gruppi di grandi dimensioni (recepita in Italia dal D. Lgs. 254/2016) Un’ulteriore spinta per la finanza sostenibile po- che coinvolge anche numerose banche italiane. trebbe derivare dall’introduzione di elementi di so- Su questo argomento si fa spesso riferimento al stegno per lo sviluppo di finanziamenti di progetti lavoro svolto dalla “Task force on Climate-related green. Ad esempio, il “green supporting factor” financial disclosures” (TCFD), avviata dal Financial cioè una riduzione del capitale che le banche de- stability board. Tale Task Force è nata, infatti, per vono obbligatoriamente accantonare nelle attività aiutare a identificare le informazioni necessarie agli di finanziamento nel caso di erogazione del credito investitori, relative ai rischi e alle opportunità lega- a imprese e progetti green. Tale strumento potreb- ti al cambiamento climatico. E per questo motivo be ricalcare il modello già ampiamente accettato a ha sviluppato una metodologia volontaria per la sostegno delle PMI. 4
aprile 2018 Ricerca a testare una fase pilota nel 2018 per raccogliere dati dai gruppi bancari europei. Tale fase è prelimi- Nell’ambito della ricerca in tema di "green finan- nare all’elaborazione di linee guida utili a definire i ce", è emerso l’interesse nello sviluppare mag- mutui ad alta efficienza energetica. giormente e in modo condiviso un confronto tra i parametri descrittivi dell’impatto ambientale del- Le azioni le imprese, con il loro rating creditizio. In questo della Commissione Europea modo sarà possibile verificare se e come le carat- teristiche di sostenibilità siano correlate alle diverse Sui temi citati si è espressa con prime indicazioni, nel variabili finanziarie (tra cui la probabilità di default). 2017, la Commissione Europea attraverso il gruppo Un’ ulteriore frontiera consiste nello sviluppare me- di lavoro costituito ad hoc “High level expert group todologie di analisi del portafoglio creditizio delle on sustanaible finance (HLEG)” dedicato a suppor- banche al fine di monitorarne la relativa “impronta tare lo sviluppo di una strategia europea sulla finan- ambientale”. za sostenibile. Lo scorso 31 gennaio l’HLEG ha pro- dotto il report “Financing a sustainable european Le iniziative in essere economy”, fornendo raccomandazioni operative, pratiche e concrete sulla base delle quali la Com- La Federazione ipotecaria europea in collaborazio- missione Europea ha pubblicato l’8 marzo scorso ne con altri stakeholder europei che mirano a cre- il “Piano d’azione per finanziare la crescita sosteni- are un mercato unico dei mutui ad alta efficienza bile”. Il Piano con le sue 10 azioni, evidenzia come energetica, sta promuovendo l’ Energy efficency l’Europa si posizioni in prima linea sui temi legati mortgages action plan (EeMAP). agli investimenti a basso impatto ambientale, all’u- L’obiettivo è far sì che i futuri mutuatari siano incen- so efficiente delle risorse, all’economia circolare ed tivati a migliorare l’efficienza energetica dell’immo- in generale alla lotta al cambiamento climatico. bile da acquisire in ragione di condizioni miglio- rative applicate al mutuo. EeMAP è un progetto 1 Reperibile al link: https://www.ebf.eu/towards-a- finanziato da fondi dell’Unione Europea che si avvia green-finance-framework/ 5
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architettura 2.0 aprile 2018 BasKer, nuovo materiale smart per trasporti ed edilizia Il materiale è stato realizzato nell'ambito del progetto EEE-CFCC coordinato dall'ENEA Redazione Leggerezza, coibentazione, resistenza alle alte tem- perature e al fuoco. Ma anche sicurezza, sostenibili- tà ambientale ed efficienza energetica. Queste sono solo alcune delle caratteristiche di “BasKer”, un nuo- vo materiale ceramico composito rinforzato con fibra di basalto, utilizzabile nella realizzazione tubi di scari- co, paracalore, pannelli e porte parafuoco per appli- cazioni nei settori trasporti, edilizia, aerospazio, mili- tare e sportivo. In particolare tra le sue caratteristiche 7
aprile 2018 più interessanti c’è il fatto di riuscire Un materiale economico a mantenere la sua forma con capaci- tà termostrutturale fino a 600-800°C. ed efficiente La resistenza alla fiamma e la capa- BasKer, che è stato ottenuto utilizzando rifiuti cità di isolamento termico vengono industriali, ha il vantaggio di essere un materia- mantenute fino a una temperatura di le economico, i costi di produzione sono infat- 1200°C. ( video ) ti simili a quelli dei compositi polimerici. Altro aspetto positivo è poi quello legato alla ridu- Il progetto EEE-CFCC zione dei consumi energetici. I veicoli in cui vie- ne impiegato il materiale si caratterizzano per Questo materiale hi tech, prodotto una maggiore leggerezza e di conseguenza a partire da un “Prepreg Precerami- presentano una riduzione di consumi limitando co”, un tipo di semilavorato preim- l’impatto ambientale. pregnato di polimero, formato e suc- cessivamente convertito in ceramica “I compositi polimerici sono materiali utili per fibrorinforzata grazie a un trattamen- l’alleggerimento dei veicoli ma non possono to termico di pirolisi a 700°C, è uno essere applicati nelle zone con alte temperatu- dei risultati del progetto EEE-CFCC re, come quelle vicine al motore a combustione (Evoluzione Economicamente ed interna o a rischio incendio, come le batterie”, Ecologicamente sostenibile di Com- spiega sul sito dell’Enea Claudio Mingazzini, positi Fibrorinforzati a matrice Cera- del Centro ENEA di Faenza. “Per queste ap- mica in forma Complessa) coordinato plicazioni – prosegue -, come anche per tubi dall’ENEA, e finanziato dalla Regione di scarico e porte antifuoco, l’introduzione di Emilia-Romagna POR FESR 2014- un materiale inorganico rinforzato con basalto 2020. All’iniziativa partecipano anche rappresenta una soluzione ottimale in grado di altri centri di ricerca della Rete dell’Al- garantire alleggerimento, prestazioni e sicurez- ta Tecnologia dell’Emilia Romagna, za”. come CNR-ISTEC, CERTIMAC, CIRI MAM (Università di Bologna), l’agen- zia ROMAGNA TECH (ex CENTURIA) Impianti pilota per la ed industrie quali, CURTI Costruzioni fabbricazione di semilavorati Meccaniche S.p.A., Riba Composites srl, Tampieri Energie ed EDILTECO Ma BasKer non è l’unico risultato del proget- Group. to EEE-CFCC. Nell’ambito della sperimenta- zione sono stati realizzati anche impianti pilota per la fabbricazione di semilavorati (prepreg) e componenti, e in particolare una linea pilota di pirolisi e una di pressatura a caldo, per una pro- duzione su larga scala più veloce ed economica 8
aprile 2018 rispetto all’autoclave; dimostratori come ad esempio paracalore, tubi di scarico e pannelli coibenti resistenti al fuoco. Inoltre, si legge sul sito di ENEA, “grazie al proget- to sono stati anche qualificati componenti e sono state gettate le basi per uno studio LCA (Life Cycle Assessement) del processo e delle soluzioni a fine-vita”. Consumi energetici contenuti “Sebbene il processo di produzione basato sulla pirolisi sia intrinseca- mente energivoro, le caratteristiche di questi compositi li rendono in gra- do di contenere i consumi energetici ed incrementare la sicurezza in tutta una serie di applicazioni nei settori tra- sporti e costruzioni, e ciò fa ben sperare relativamente ad un trasferimento, in bre- ve tempo, alla produzione industriale”, ha sottolineato Claudio Mingazzini. 9
architettura 2.0 aprile 2018 Cemento, tecnologie e politiche mirate per ridurre le emissioni Lo studio della IEA e della Cement Sustainability Initiative Redazione in materia di energia e clima, previsti dall’Ac- Per cercare di ridurre le emissioni di carbonio cordo di Parigi nell’ambito dello scenario dell’industria del cemento del 25% entro il 2050 tecnologico di riferimento attuale (RTS) e una è necessario mettere in atto una strategia che in cui si considerano investimenti tecnologici sappia combinare in maniera proficua l’adozione più consistenti. Nel primo caso, nonostante di tecnologie performanti e la messa in atto di un potenziamento dell’efficienza energeti- politiche volte a introdurre sostenibilità nel setto- ca, si verificherebbe un incremento del 4% re. E’ quanto spiega la IEA (International Energy delle emissioni globali legate all’industria Agency) in un nuovo rapporto realizzato insieme del cemento entro il 2050. Questo fa capire alla Cement Sustainability Initiative (CSI). come per il secondo scenario più sfidante in termini di obiettivi da raggiungere sia indi- Qualche dato spensabile un quadro normativo di suppor- to e investimenti efficaci, che dovrebbero Il comparto del cemento ricopre il 7% dei consu- raddoppiare rispetto al valore richiesto dal mi globali di energia, collocandosi al terzo posto primo scenario. In quest’ottica, solo attraver- tra i più grandi consumatori di energia e al secon- so una collaborazione proficua tra governi e do posto per emissioni di CO2 a livello globale. mondo dell’industria si potrebbe cercare di Dati allarmanti, se si pensa che l’urbanizzazione è gestire la questione delle emissioni. in continua crescita, un fenomeno che porterà a un incremento della produzione di cemento dal CSI- Cement Sustainibility 12 al 23% nel 2050. iniziative Due scenari Per rispondere a queste esigenze di soste- nibilità nel comparto è stata promossa dal Lo studio della IEA ha realizzato due ipotesi: una World Business Council For Sustainable De- di base che tiene conto degli impegni esistenti velopment (WBCSD) la Cement Sustainibili- 10
aprile 2018 ty Initiative. Si tratta di un’iniziativa globa- 2009, ha dimostrato il suo valore aggiunto le, che riunisce attualmente 24 importanti per aiutare il settore a identificare soluzio- produttori di cemento provenienti da più ni e fattori abilitanti per ridurre le emissioni di 100 Paesi, industrie che hanno integrato di CO2. È stato inoltre essenziale adegua- lo sviluppo sostenibile nelle loro strategie e re questa proiezione con i dati più recenti operazioni commerciali. sulle emissioni robuste dal database GNR (Getting The Numbers) del CSI e il poten- “L’industria del cemento è una parte im- ziale delle ultime tecnologie sviluppate portante dell’economia globale, ma anche dall’European Cement Research Academy un’importante fonte di domanda energeti- (ECRA)”. ca globale e emissioni di carbonio. È quindi essenziale che i decisori politici e l’industria La tabella di marcia lavorino insieme per garantire che vengano adottate le migliori pratiche che pongono La tabella di marcia delineata per introdurre l’industria in un percorso sostenibile a lun- sostenibilità nel settore del cemento deve go termine, che sia compatibile con i nostri prevedere il miglioramento dell’efficienza obiettivi climatici a lungo termine”, afferma energetica e il passaggio a combustibili al- sul sito della IEA Fatih Birol, Direttore ese- ternativi, oltre a una riduzione del contenu- cutivo della IEA. to di clinker nel processo di produzione e l’uso di tecnologie innovative come la cat- “Il CSI – sottolinea sul sito Philippe Fonta, tura del carbonio. Ulteriori vantaggi posso- Managing Director del CSI – è felice e or- no venire dall’ottimizzazione dell’uso del goglioso di aver sviluppato questo aggior- calcestruzzo nelle costruzioni, con l’obietti- namento della roadmap in collaborazione vo di massimizzare la durata della progetta- con la IEA. Il primo progetto, svolto nel zione di edifici e infrastrutture. 11
carbon foodprint aprile 2018 Conegliano Valdobbiadene, “laboratorio virtuoso” per una viticoltura smart Intervista a Innocente Nardi, Presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Monica Giambersio Un “laboratorio” di idee dove il tema della lorizza la promozione di un sistema virtuoso sostenibilità ambientale e quello dell’atten- a difesa integrata della vite, favorendo un ap- zione all’innovazione tecnologica si integrano proccio green da parte delle aziende vitivini- in maniera proficua, in una cornice di virtuosa cole. Sul fronte della tutela ambientale sono collaborazione tra pubblico e privato. È l’im- tante le iniziative documentate dal protocol- magine usata da Innocente Nardi, Presidente lo: si va dalla piantumazione di nuove alberi del Consorzio Conegliano Valdobbiadene per preservare la biodiversità del territorio, Prosecco Superiore DOCG, per descrivere il alla scelta di fonti di energia rinnovabili, pas- territorio che si estende nella fascia collinare sando per il riciclo dei materiali di scarto della compresa tra Vittorio Veneto e Valdobbiade- produzione e il miglioramento del packaging. ne. Un luogo dove la viticoltura, che qui ha Un percorso attento alla tutela del patrimonio origini antiche, è un elemento chiave dell’e- naturale del luogo confermato anche dall’e- conomia locale, configurandosi come un sim- dizione 2018 del documento. In particolare, bolo di comunanza identitaria per i 15 Comu- oltre a ribadire la recente decisione dei 15 ni della storica area di produzione vinicola. Comuni della zona di eliminare il glifosato a partire dal 1° gennaio 2019, il protocollo sot- Insieme a Nardi abbiamo approfondito alcu- tolinea anche l’importanza delle nuove tec- ni aspetti legati al Protocollo Viticolo realiz- nologie. Strumenti integrati e innovativi per zato dal Consorzio. Un documento, arrivato promuovere un’agricoltura sostenibile ed ef- quest’anno alla sua ottava edizione, che va- ficiente. 12
aprile 2018 Qual è la vostra visione in tema di sostenibilità ambientale? Siamo convinti che in questo momento storico, per fare impresa, bisogna introiettare il tema della sostenibilità declinandolo a 360 gradi. La sosteni- bilità economica viene data per scontata, la sostenibilità sociale è consi- derata estremamente importante, mentre la sostenibilità ambientale sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. I nostri vigneti sono parte del nostro territorio, quindi della nostra visione di futuro che deve garantire un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. Inoltre il consuma- tore considera l’attenzione all’ambiente un requisito importante per ga- rantire una percezione di qualità del prodotto stesso. In questo contesto come si inserisce il Protocollo Viticolo? Noi come Consorzio, attraverso il protocollo viticolo, un documento nato diversi anni fa, vogliamo trasmettere ai nostri associati della comunità del piccolo territorio di Conegliano Valdobbiadene, formata da oltre 3000 vi- ticoltori, un messaggio culturale. L’idea è quella di favorire l’avvicinamento della comunità locale ai temi della sostenibilità ambientale. Con il proto- collo viticolo noi lanciamo, anno dopo anno, dei messaggi chiari per favo- rire sempre di più lo sviluppo di una cultura green. Che valore ha per voi l’innovazione tecnologica? Quali opportunità concrete offre al vostro territorio? L’innovazione tecnologica è indubbiamente un fattore importante. Nello specifico, tenendo presente che nel nostro territorio le pendenze dei vi- gneti raggiungono percentuali elevatissime, credo sia fondamentale co- gliere le opportunità legate all’adozione di nuove tecnologie. Si tratta di una sfida che le aziende locali hanno accettato, mettendola a servizio della tutela della biodiversità del territorio. Può fare qualche esempio concreto? Stiamo portando avanti un progetto grazie al quale abbiamo recuperato i vecchi cloni della vite Glera per la produzione di prosecco superiore. Un’i- niziativa che dimostra la volontà di sfruttare le potenzialità delle nuove tec- 13
aprile 2018 nologie in un’ottica ben ancorata alla tradizione del nostro patrimonio culturale e biologico. Un altro esempio è la nostra collaborazione con il CREA di Conegliano per l’individuazione di ceppi di vite resistenti ai funghi, in particolare alla Peronospora e allo Oidio. Ciò permetterebbe ad esempio di non utilizzare i pesticidi. Sul fronte della raccolta dei dati in tempo reale come vi state muo- vendo? Utilizziamo dei modelli previsionali che sono stati implementati con l’ausilio dell’Università di Padova. Grazie a rilevatori connessi in rete, i viticoltori possono avere informazioni in tempo reale sulla piovosità, sull’umidità, sui diversi microclimi che caratterizzano il nostro territorio. Come il vostro Protocollo è stato introiettato dalle amministrazioni locali per garantire la tutela del territorio? Il nostro protocollo, che ha ormai una storia molto lunga, non ha valore coercitivo. Noi non abbiamo potere di imporre ai produttori degli ob- blighi, il valore è esclusivamente culturale. Tuttavia la nostra comunità territoriale ha il vantaggio di estendersi in un’area di piccole dimensio- ni, formata da 15 Comuni. Noi abbiamo ritenuto importante lavora- re con un approccio sistemico. Mi spiego meglio: le Amministrazioni Comunali, ma anche gli altri soggetti del territorio sono realtà con cui abbiamo sempre dialogato. In particolare, grande attenzione è stata riservata ai 15 Comuni del ter- ritorio che hanno costituito un tavolo permanente dedicato alle oppor- tunità che derivano dalla coltivazione del prosecco. Si è favorita l’adozione, da parte dei 15 Comuni, di provvedimenti co- erenti e uniformi in tutto il territorio. Nello specifico la Polizia Rurale ha adottato il nostro protocollo viticolo per promuovere l’agricoltura di qualità, un’agricoltura che possa valorizzare al massimo l’unicità del territorio. Solo per fare un esempio, l’ultima decisione presa dai Co- muni con il nostro supporto è quella relativa al divieto dell’utilizzo del glifosato a partire del 1 gennaio 2019. Si tratta di un fatto concreto, un risultato frutto dell’interazione proficua tra pubblico e privato, una mo- dalità operativa che io considero un’opportunità unica. 14
carbon foodprint aprile 2018 Il passaporto elettronico per i prodotti alimentari La digitalizzazione del F&B promette zero rifiuti e logistica a basso impatto ambientale Ivonne Carpinelli Un passaporto elettronico per i prodotti alimenta- ri che mixa le tecnologie dell’IoT, del cloud e della blockchain e consente di monitorare e ottimizzare in tempo reale lo stato della consegna. La digitaliz- zazione sta stimolando una rivoluzione nel Food & Beverage. L’intera filiera potrebbe essere a rifiuti ed emissioni zero grazie alla raccolta di un set di dati cri- tici su: produzione – ad esempio etichettatura o pre- senza di allergeni -, trasporto – temperatura, umidità, shock – e stato della consegna. “Stiamo cercando di sviluppare il proof of concept con l’appoggio di Microsoft, sfruttando le tecnolo- gie dell’IoT, del cloud e della blockchain”, spiega ai microfoni di Canale Energia Benjamin Jude, Global solution Architect – F&B Vertical Expert di Schneider Electric, intervistato in occasione del Paris Innovation Summit 2018 di Schneider Electric (5-6 Aprile). L’evento ha permesso di lanciare nuovi prodotti, tra cui l’ultimo arrivato dell’EcoStruxure IoT, che Schnei- der Electric sta sviluppando sfruttando il know how della francese Agena3000, specializzata nel product information management (PIM) per l’alimentare. 15
aprile 2018 “Con i sensori IoT possiamo spingere i dati nel cloud e facilitare la corretta gestione della spe- dizione”, precisa Jude. Ad esempio, è possi- bile controllare l’integrità dell’ordine o i tempi di consegna. In alternativa, “si può scegliere se accettare o respingere la spedizione o notifica- re che non può essere completata”. Al momento i benefici in termini di CO2 emes- sa non sono stati quantificati, ma Jude garan- tisce una riduzione delle “dispersioni di acqua, sostanze chimiche e tempo. L’obiettivo della digitalizzazione è quello di avere e condividere una visione in real time di dov’è il prodotto e a che punto è la consegna, così da avere bene- fici nella carbon footprint”. Maggiori dettagli nell’intervista seguente a Benjamin Jude. Come funziona il passaporto elettronico per i prodotti alimentari? Quali saranno le possibili applicazioni dei dati così collettati? Con la digitalizzazione la produzione e la consegna saranno a rifiuti ed emissioni zero? Digitalizzazione e driverless car: anche la lo- gistica sarà presto a guida autonoma? Un momento dell’intervento di apertura dell’Amministratore Delegato di Schneider Electric Jean Pascal Tricoire nella diretta strea- ming FB di Canale Energia. 16
carbon foodprint aprile 2018 Piante più “efficienti” con la modifica di un gene I risultati di una ricerca sviluppata nell'ambito del progetto RIPE Redazione Modificare un singolo gene per rendere Quando la pianta “percepisce” quest’in- cremento reagisce chiudendo parzial- le piante di tabacco più efficienti in termi- mente i suoi stomi, ovvero quelle parti- ni di utilizzo di acqua. E’ quello che sono celle attraverso le quali la CO2 entra nel riusciti a fare i ricercatori americani del progetto internazionale Realizing Increa- processo di fotosintesi. Allo stesso tempo sed Photosynthetic Efficiency (RIPE), che vengono innescati una serie di processi hanno creato piante in grado di crescere con cui si riduce la quantità di acqua richie- più velocemente e di produrre più raccol- sta. In particolare le proteine PsbS sono capaci di comunicare alla pianta la quanti- ti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Communications”. tà di luce disponibile, segnalando quando essa non è sufficiente e gli stomi devono Livelli più alti di PsbS invece chiudersi. In questo modo è possi- bile influire sul rapporto tra la quantità di I ricercatori hanno modificato un singolo anidride carbonica che entra nella pianta gene in modo tale da aumentare i livelli e la quantità di acqua persa, riducendolo della proteina fotosintetica PsbS, conte- di una percentuale pari al 25% senza arre- nuta all’interno delle piante di tabacco. care nessun danno. 17
aprile 2018 Più efficienti quando manca l’acqua “Queste piante avevano più acqua del neces- sario, ma non sarà sempre così“, ha spiegato in una nota Katarzyna Glowacka, ricercatrice postdottorato dell’Istituto Carl R. Woese per la biologia genomica (IGB), presso l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign. “Quando l’acqua è limitata – ha continuato la ricercatri- ce – queste piante modificate cresceranno più velocemente e produrranno di più, subiranno in maniera inferiore gli effetti di questa man- canza di risorsa idrica rispetto alle piante non modificate”. Non solo tabacco… Il progetto nell’ambito del quale è stata ef- fettuata questa scoperta, il progetto RIPE, si pone come obiettivo quello di migliorare l’efficienza del raccolto di diverse tipologia di piante. Ricerche simili erano state già portate avanti dal Cold Spring Harbor Laboratory di New York, che aveva modificato li geni CRI- SPR per rendere più “smart” i pomodori. Lo stesso era accaduto nel 2015 quando la socie- tà del settore agricolo DuPont aveva utilizzato lo stesso procedimento per modificare mais e grano. 18
iot aprile 2018 Iot, In Italia nel 2017 il settore è cresciuto del 32% I dati dell' Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano Monica Giambersio è un quadro positivo quello relativo al milioni di euro dal 2016 al 2017, mentre il comparto dell’Internet of Things nel no- valore si attestava a 800 milioni di euro tra stro Paese che, in linea con i trend inter- 2015 e 2016”. nazionali, nel 2017 continua a crescere in maniera rilevante (+32%). A trainare il Si tratta di “una crescita che va ad incre- settore è in particolare lo Smart Metering, mentare sempre più il mercato digitale, un segmento che da solo arriva a sfiora- pari a 67,6 miliardi di euro nel 2017, cifra re i 980 milioni di euro (26% del mercato, superiore di 1 miliardo e mezzo di euro +3% rispetto al 2016). Numeri legati agli rispetto al 2016. In sostanza è come se obblighi normativi relativi all’ambito gas quella crescita fosse oggi spiegata dai (2,4 milioni di contatori installati presso le dati relativi alla vendita di soluzioni Inter- utenze domestiche nel 2017) e all’installa- net of Things”. zione di contatori elettrici intelligenti. E’ la fotografia scattata dall’edizione 2017 Tra i trend che stanno caratterizzando in dell’Osservatorio Internet of things della maniera sempre più rilevante il settore, School of Management del Politecnico di ha spiegato Salvadori, c’è una “progres- Milano, presentata questa mattina nel ca- siva enfasi sui servizi”. “Sempre più fre- poluogo lombardo. quentemente nascono nuovi modelli di business che includono l’affiancamento “In Italia il mercato dell’ Iot continua a e addirittura la sostituzione della vendita crescere in maniera rilevante – ha spie- di un oggetto connesso con la vendita di gato Giulio Salvatori Salvadori, direttore servizi sempre più smart, che portano va- dell’Osservatorio Internet of Things -, la lore al cliente e all’impresa. Questo scena- crescita registrata nel 2017 è del + 32%, rio si traduce anche a livello quantitativo: per un valore che arriva a toccare quota un miliardo e 250 milioni di euro, ovvero il 3,7 mld di euro. Anche se in termini per- 34% del mercato Iot, è legato alla vendita centuali il dato è lievemente inferiore a di servizi, dato in crescita del 52% rispetto quello del 2016, in termini assoluti è supe- al 2016”. riore, perché abbiamo una crescita di 900 19
aprile 2018 Sicurezza, una questione centrale Una delle questioni centrali legate alla ri- voluzione introdotta dall’IoT è sicuramen- te quella della sicurezza, che va affronta- ta in maniera adeguata e, soprattutto, in maniera multidisciplinare. In questo sen- so, come ha sottolineato Donatella Proto dirigente del Ministero dello Sviluppo economico, è fondamentale tematizzare il problema “della conoscenza e della for- Smart City, il 9% mazione”. del mercato IoT “La mancanza di adeguate skills e ade- Anche in ambito smart city i numeri sono guate professionalità – ha spiegato Proto positivi: Il comparto costituisce il 9% del – impedisce a questo settore di evolvere mercato Iot, pari a 320 milioni di euro, an- velocemente, come invece è auspicabi- che se pesa ancora poco rispetto ad altri le”. Solo un’adeguata conoscenza di que- settori. “Abbiamo sicuramente tanti pro- sto comparto permette infatti di avere una getti avviati, però molti di questi progetti maggiore consapevolezza dell’importan- sono ancora in fase sperimentale e solo za della sicurezza per il sistema Paese. In nel 37% dei casi passano alla fase esecu- questo senso la smart city deve diventare tiva. Ci sono due tipi di problematiche: anche una “safe city”. “Una città intelli- da un lato il tema dei dati, che vengono gente deve essere assolutamente una cit- raccolti ancora troppo poco e, solo in tà sicura. La sicurezza non è soltanto quella 1 caso sui tre, vengono poi analizzati ef- delle persone, ma è anche la sicurezza del fettivamente dai Comuni, ma quasi mai nostro sistema Paese, delle infrastrutture valorizzati in maniera rilevante; dall’altra strategiche. E’ fondamentale essere con- c’è il tema della collaborazioni con il pri- sapevoli di questo, altrimenti dal sogno si vato. Solo nel 12% dei casi il Comune va passa all’incubo”. a collaborare con un attore privato. Oggi in Italia, in un contesto caratterizzato da scarsità di fondi, si dovrebbero, invece, avviare collaborazioni che prevedano il privato come facilitatore del progetto e il Comune come gestore della regia del partenariato di attori”. 20
iot aprile 2018 Acqua potabile, la sfida dell’innovazione si gioca sui dati Gruppo CAP racconta in un libro l’implementazione del Water Safety Plan Monica Giambersio Monitorare i dati in tempo reale sfrut- Un percorso virtuoso tando le informazioni raccolte in chiave predittiva. È questo l’elemento chiave Questo percorso virtuoso, volto a ren- dell’approccio alla filiera dell’acqua po- dere più smart e resiliente l’infrastruttura tabile che ha caratterizzato Gruppo CAP dell’acqua potabile attraverso l’aumen- nell’implementazione del Water Safe- to di controlli e prelievi nell’intera filiera, ty Plan, il Piano di Sicurezza dell’Acqua è ora raccontato da Gruppo CAP nel li- incentrato sulla garanzia e sulla salubri- bro “L’acqua del rubinetto. Water Safety tà di questa risorsa indispensabile per Plan: innovazione e sicurezza” di cui è l’uomo. Il piano, presto obbligatorio in curatore Alessandro Russo, Presidente e tutti gli Stati UE, è stato adottato dall’u- AD dell’azienda. Il testo, edito da Guerini tility per la prima volta in Italia a marzo Editore, intende orientare le altre azien- del 2017 in collaborazione con l’Istituto de nel percorso di implementazione del Superiore di Sanità. A circa un anno di Water Safety Plan attraverso una serie di distanza, l’azienda punta a estenderlo contributi di personalità autorevoli nel entro il 2020 in tutti i Comuni dell’hinter- settore idrico e della public policy. Una land milanese. 21
aprile 2018 di queste è Luca Lucentini, Direttore reparto Acque dell’Istituto Superiore di Sanità che, in occasione della pre- sentazione del volume tenutasi ieri a Milano, ha sottolineato come il piano effettui “un’analisi rigorosa, ma nello stesso tempo semplificata, parten- do dalla complessità di informazioni a disposizione del comparto con l’o- biettivo di sistematizzare una serie di misure di controllo, molte delle quali già in atto”. L’obiettivo è in sostanza quello di verificare che sia messa in atto una gestione efficace dei dati in chiave predittiva e che si adotti una visione di lungo periodo finalizzata a promuovere “la sicurezza dell’acqua potabile”. In occasione della presentazione del libro abbiamo intervistato il Pre- sidente e AD di Gruppo CAP Ales- sandro Russo, che ha approfondito ai nostri microfoni il “cambio di pa- radigma” legato all’adozione del Water Safety Plan. Quali sono gli elementi chiave e gli obiettivi legati alla pubblicazio- ne del libro? Quali sono stati gli step che avete seguito nell’implementazione del Water Safety Plan? 22
dal mondo aprile 2018 Cambiamento climatico tra i temi del dibattito sulla riforma istituzionale francese ONG insoddisfatte per l'ipotesi di collocare il tema nell’art 34 della Costituzione Redazione Nel dibattito sul progetto di riforma del- al tema chiave della biodiversità e, in più, le istituzioni in Francia, uno dei tanti temi la questione del cambiamento climatico al centro del dibattito pubblico è la que- viene collocata in una posizione non ade- stione del cambiamento climatico. Dopo guata come l’articolo 34 sull’area d’azione la presentazione delle linee generali del del legislatore, invece che nell’articolo 1 testo, avvenuta lo scorso 4 aprile da par- dove ci sarebbero stati margini d’azione te del Primo Ministro Edouard Philippe, le migliori. associazioni ambientaliste hanno espres- so la loro insoddisfazione sulla modalità La diatriba con cui la questione del climate change viene affrontata nell’ambito della riforma. articolo 34/articolo 1 In particolare, sono principalmente due gli Secondo la Professoressa di Diritto pub- aspetti che hanno destato le maggiori cri- blico all’Università Paris-I Marie-Anne tiche: da una parte l’intenzione di inserire Cohendet, come si legge sul quotidiano la questione del contrasto al cambiamen- francese, l’articolo 34 offre ”un potenziale to climatico nell’articolo 34, che definisce d’azione estremamente flebile”. Si ricono- l’area del legislatore, e non nell’articolo sce certo che la lotta al cambiamento cli- 1 sui principi fondanti della Repubblica; matico è importante, “ma non si obbliga dall’altra la mancanza di un riferimento il legislatore a intervenire in quel dominio. adeguato a una questione cruciale come L’iscrizione all’interno dell’articolo 1 è più quella della biodiversità. efficace da un punto di vista giuridico”, ha spiegato la Cohendet. Un testo non all’altezza delle sfide del XXI secolo I prossimi step della riforma Il testo, secondo l’opinione della Fonda- La riforma si articolerà in tre testi distinti tion pour la nature et l’homme” FNH cre- che verranno sottoposti al Consiglio di ata da Nicolas Hulot, come si legge in un Stato e poi al Consiglio dei ministri il pros- articolo pubblicato sul quotidiano le Mon- simo 9 maggio. Si tratta di un progetto di de, “non è all’altezza delle sfide del XXI se- revisione costituzionale, una legge organi- colo”. Manca infatti un riferimento chiaro ca e una legge ordinaria. 23
curiosità aprile 2018 Urban mining, se estrarre metalli dal telefonino conviene Lo studio realizzato dalla Tsinghua University di Bejing e dalla Macquarie University di Sydney Redazione Il recupero dei metalli contenuti nei dispositivi elettronici dismessi come cellulari o televisori, il cosiddetto Urban Mining, potrebbe essere fino a 13 volte più conveniente delle tecniche di estrazione tradizionale. A dirlo è uno studio re- alizzato da un team di ricercatori della Tsinghua University di Bejing e della Macquarie University di Sydney e pubblicato sulla rivista Environmen- tal Science and Technology. Una valutazione dei costi Gli studiosi hanno analizzato i dati relativi a 8 diverse aziende cinesi del settore del riciclo cal- colando i costi relativi alla filiera dell’estrazione dei metalli da dispositivi elettronici in tutte le sue fasi. In particolare, sono state valutate da una parte le spese per la raccolta di questa ti- pologia di rifiuti, per le attrezzature e le struttu- 24
aprile 2018 re necessarie al processo di riciclo; dall’altra, le sovvenzioni governative al comparto e i margini di guadagno delle società che operano in que- sta filiera. Una volta ottenuti questi dati è stato realizzato un confronto tra estrazione urbana ed estrazione mineraria tradizionale scoprendo che quest’ultima è fino a 13 volte più costosa. Qualche dato Quello del riciclo dei rifiuti elettronici è una que- stione che sta assumendo un’importanza cre- scente alla luce della sempre maggiore diffusio- ne di dispositivi come cellulari o ipad, solo per fare qualche esempio. Nel 2016, secondo i dati del Global E-Waste Monitor report 2017 delle Nazioni Unite, i rifiuti elettronici sono stati 44,7 milioni. Una quantità pari a circa 4500 Tour Eiffel, di cui è andato al riciclo solo il 20%. 25
curiosità aprile 2018 Celle fotovoltaiche, uno studio mette in discussione i metodi di produzione La ricerca è stata realizzata dall'Università del Lussemburgo Redazione I presupposti teorici dei processi spositivi, in grado di convertire chimici usati negli ultimi 20 anni l’energia solare in energia elet- nella fabbricazione delle celle trica, assorbono la luce e in que- sto modo eccitano gli elettroni solari per pannelli fotovoltaici sa- rebbero imprecisi. A rivelarlo è generando corrente elettrica. Ciò uno studio realizzato dall’Univer- è possibile grazie all’interazione sità del Lussemburgo e pubblica- di diversi strati di semicondutto- to sulla rivista scientifica Natureri e metalli presenti nel pannello. Communications. Le celle, in particolare, vengono realizzate con un procedimento Struttura complesso in cui diversi elemen- di una cella fotovoltaica tiunchimici vengono depositati su substrato di vetro, tipicamente per evaporazione. Si tratta insom- Per comprendere l’oggetto della ma di una sorta di crescita strato ricerca è opportuno prima capi- dopo strato. re come è fatta la struttura di un pannello fotovoltaico. Questi di- 26
aprile 2018 Vecchio approccio L’efficienza di queste celle migliora con l’aggiunta di sodio, ma questo elemento inibisce allo stesso tempo la miscelazione di gallio e indio con risultati negativi in termini di omogeneità di prestazioni. Per questo moti- vo, in passato, gli studiosi hanno optato per l’aggiunta del sodio dopo la conclusione del processo di “cresci- ta” della cella. La scoperta Di opinione diversa sono invece gli scienziati dell’U- nità di ricerca di fisica e scienze dei materiali dell’U- niversità del Lussemburgo, che nello studio realizzato con quattro partner internazionali hanno dimostrato come la situazione sia più complessa e hanno propo- sto un diverso approccio. L’idea è quella di realizzare lo strato che ricopre la cella come un singolo elemen- to, in questo modo l’aggiunta di sodio contribuisce a omogeneizzare la distribuzione degli elementi e non impatta più in maniera negativa sulle performance del pannello. 27
curiosità aprile 2018 Batterie al litio, un nuovo approccio per trovare materiali più efficienti La ricerca del MIT (Massachusetts Institute of Technology) Redazione Un team di ricercatori del Massachu- vibrazioni si muovono attraverso il re- setts Institute of Technology (MIT) ha ticolo cristallino dei conduttori di ioni pubblicato sulla rivista scientifica al di litio, correlando questi dati con la Energy and Environmental Science modalità con cui è inibita la migrazione uno studio in cui viene proposto un ionica. In questo modo i ricercatori in- nuovo approccio alla ricerca di mate- tendono scoprire dei materiali con una riali più performanti per la realizzazionemaggiore “mobilità ionica” che con- di batterie al litio (i cosiddetti condut-sentano di accorciare in modo rilevan- tori ionici). L’obiettivo è quello di ac- te i tempi di ricarica delle batterie. Un celerare lo sviluppo di batterie ad alta altro focus di questo nuovo approccio energia e possibilmente di altri dispo- è la riduzione della reattività del mate- sitivi di storage. riale con gli elettrodi della batteria. Un fattore che si rivela rilevante per il suo Il nuovo approccio impatto sul ciclo di vita di questi dispo- sitivi, ma che finora non era compati- Questa nuova modalità di ricerca, frut- bile con un’elevata mobilità ionica. La to di cinque anni di lavoro, si focalizza sfida dei ricercatori è proprio quella di sull’analisi della modalità con cui le combinare questi due elementi. Immagine presa dal sito del MIT – autore Sokseiha Muy – Il diagramma illustra il reticolo cristallino di un materiale elettrolita, chiamato Li3PO4, proposto dallo studio per le batterie al litio 28
aprile 2018 Il focus dello studio le vibrazioni come le onde di calore e il suono, note come fononi, attraversano i materiali. Lo studio ha puntato, in particolare, sull’in- Questo nuovo modo di guardare le strutture dividuazione di un elettrolita solido in modo si è rivelato utile per consentire previsioni ac- da eliminare il problema dell’infiammabilità, curate sulle proprietà effettive dei materiali. tipico degli elettroliti liquidi. L’operazione Una volta che conosci la frequenza vibratoria non era delle più semplici, ma grazie al nuo- di un dato materiale, puoi usarla per predi- vo approccio messo a punto dagli scienziati re nuove reazioni chimiche o per spiegare i risultati sono stati soddisfacenti. Si trattava, risultati sperimentali”, afferma Shao-Horn. In infatti, di riuscire a reperire materiali dotati sostanza, è stata scoperta una buona corre- di una conduttività agli ioni paragonabile a lazione tra le proprietà del reticolo e la con- quella dei liquidi, ma con la stabilità dei so- duttività degli ioni di litio del materiale. La fre- lidi. Per ottenere questo risultato, spiega sul quenza vibratoria del litio può quindi essere sito del MIT il professor Yang Shao-Horn è regolata con precisione andando a modifica- stata realizzata “una combinazione di analisi re la sua struttura reticolare e la sua efficienza. teoriche e misurazioni sperimentali che ha ora dato alcune risposte”. Applicazioni Analisi delle proprietà del reti- In sintesi i ricercatori hanno individuato quali elementi analizzare per valutare le perfor- colo delle strutture cristalline mance dei materiali da utilizzare nella rea- lizzazione delle batterie al litio, in modo da “La chiave era guardare le proprietà del reti- scegliere quello più efficiente per realizzare colo delle strutture cristalline di questi mate- batterie sicure, performanti e con ciclo di vita riali solidi. Questo regola la modalità con cui più lungo. 29
curiosità aprile 2018 Detriti spaziali: combinare dati radar e ottici per individuarli meglio Il progetto, finanziato da Sardegna Ricerche, condotto da Nurjana Technologies e dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari Monica Giambersio Realizzare un software in grado di combina- ed Elettronica (DIEE) dell’Università di Ca- re dati radar e ottici per acquisire informa- gliari. In particolare, i ricercatori dell’ateneo zioni più accurate sui detriti spaziali in orbita sardo si occuperanno dello sviluppo di si- terrestre. Il tutto con l’obiettivo di prevede- stemi RADAR per il monitoraggio dei detri- re eventuali collisioni con le infrastrutture in ti e della correlazione dei dati ottenuti con orbita e sulla Terra. È questo il perno attor- le informazioni rilevate da telescopi ottici. no a cui ruota il progetto “Sviluppo di una piattaforma di Multi Sensor Data Fusion Insieme al Professor Giorgio Montisci, del per monitoraggio e tracking di detriti spa- Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed ziali”, un’iniziativa finanziata da Sardegna Elettronica dell’Università di Cagliari, ab- Ricerche e condotta, in collaborazione, biamo approfondito alcuni aspetti del pro- dall’impresa sarda Nurjana Technologies getto. e dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica 30
aprile 2018 Quali sono gli obiettivi del progetto? i fenomeni fisici di interesse e si sviluppa Gli obiettivi comuni del progetto possono attraverso la progettazione di una rete di essere riassunti nella ricerca di una nuova sensori capaci di misure coordinate. capacità di “Space Situation Awareness”, basata sull’elaborazione avanzata di dati Quali saranno le strumentazioni che utiliz- acquisiti mediante sensori RADAR e Ottici. zerete? In particolare, saranno monitorati i detriti Nell’ambito del progetto, e in accordo con spaziali presenti nell’orbita terrestre bas- quanto detto prima, Nurjana Technologies sa, una zona che si chiama LEO (Low Earth utilizzerà un telescopio ottico capace di orbit), dove solitamente per le rilevazioni integrarsi con un sistema di acquisizione vengono utilizzati i sistemi RADAR. Il pro- RADAR. A tal proposito il nostro gruppo getto si compone di due parti: una di com- di ricerca attualmente si sta occupando del petenza prioritaria del DIEE, che riguarda progetto del sistema ricevente di un RA- l’acquisizione di dati RADAR, e una di com- DAR bistatico. Per quanto petenza di Nurjana, che si occuperà del di- riguarda la trasmit- mensionamento di opportuni sensori ottici tente del RADAR e dello sviluppo di tecniche innovative di il sistema sarà elaborazione che consentiranno, attraverso dimensionato la combinazione dei dati RADAR e ottici, di per ricevere in ottenere dati più accurati sulla localizzazio-modo “puli- ne dei detriti e sulla predizione orbitale. Ilto” le riflessio- focus è quindi la fusione di dati ottici e ra-ni delle onde dar che si può realizzare nella Low Earth Or- trasmesse da bit. In questo senso, quindi, l’obiettivo del sistemi trasmit- progetto è la valutazione delle performan- tenti distribuiti e ce di questo algoritmo di fusione di dati. operanti autonoma- mente, come, ad esem- Può darci qualche dettaglio in più sul signi- pio, una trasmittente che già esiste in Fran- ficato del processo di fusione dei dati? cia e si chiama ‘GRAVES’, o altri sistemi Per fusione si intende la capacità di misce- disponibili. lare dati che hanno origine diversa (nel no- stro caso RADAR e ottici) per ottenere un Il contenuto innovativo del progetto sarà contenuto informativo maggiore rispetto la capacità di integrare i dati RADAR con all’acquisizione di un singolo sensore. È un quelli ottici in una piattaforma software che processo tutt’altro che banale su cui Nurja- implementa gli algoritmi di fusione e che na Technologies ha competenze specifi- verrà messa a punto da Nurjana Technolo- che, che parte dalla capacità di modellare gies. Saranno le prove sperimentali a dirci 31
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