PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE - a.s. 2020/2021 - SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA - Scuola Maria Immacolata
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA “MARIA IMMACOLATA” FELETTO UMBERTO (UD) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE a.s.2018/2019 a.s.2019/2020 a.s. 2020/2021
INDICE • NATURA E SIGNIFICATO DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA • RIFERIMENTI STORICI • PRESENTZIONE DELLA SCUOLA E DELL'EDIFICIO o ORGANIZZAZIONE GENERALE • RISORSE ESTERNE o SCUOLA MATERNA AUTONOMA NELLA COMUNITA' o SCUOLA MATERNA E FAMIGLIA o LA SCUOLA MATERNA E LA FISM • SICUREZZA ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA • DOMANDA E OFFERTA FORMATIVA (analisi della situazione territoriale) • METODOLOGIA EDUCATIVA • INTERVENTI EDUCATIVI: o Progetto Accoglienza; o Progetto di intersezione “Il nostro equipaggio è pronto per un viaggio” (a.s. 2018/2019); o Progetto di Educazione Motoria; o Progetto “Amico Libro”; o Progetto Continuità; o Progetto Religione Cattolica; o Progetto Friulano (a.s. 2018/2019); o Progetto Psicomotricità (a.s. 2018/2019); o Progetto Inglese. • VALUTAZIONE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO • ALLEGATI: o REGOLAMENTO INTERNO o CALENDARIO SCOLASTICO o MENU' o PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA SEZIONE PICCOLI o PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA SEZIONE MEDI o PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTCA SEZIONE GRANDI
NATURA E SIGNIFICATO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Lo scopo di questo documento è quello di presentare alla Comunità e ai Genitori degli alunni l’Offerta Formativa pensata- organizzata- realizzata dalla nostra Scuola dell’Infanzia. La nostra Scuola si propone : • come scuola del bambino inserito nella Comunità da cui è stata voluta e in cui è radicata; • come “ambiente” educativo e di apprendimento e centro di promozione della vita; • come organizzazione formativa che non persegue fini di lucro, bensì mira all’educazione intellettuale, morale, religiosa, fisica, umana e civile dei bambini dai 3 ai 6 anni di età. Essa accetta ed accoglie, armonizzandoli al proprio Progetto Educativo, gli Orientamenti emanati dallo Stato per la Scuola Statale. L’educazione religiosa viene realizzata secondo i principi della dottrina della Chiesa Cattolica presentati in forma adeguata alla tenera età dei bambini e rispettando le modalità e le finalità della Scuola. La proposta educativa tiene conto del fatto: • che il bambino dai 3 ai 6 anni ha precise modalità affettivo-emotivo-cognitive e relazionali che la nostra scuola conosce, rispetta e promuove; • che ogni bambino ha già realizzato, in famiglia ed in un determinato ambiente relazionale , sociale e culturale proprie precise esperienze affettivo-emotive, cognitive, corporee e spirituali, da cui la scuola muove; • che le differenze e le diversità culturali, religiose, cognitive e sociali sono un aspetto fondamentale dell’ IDENTITA’ di ciascun alunno e vengono perciò considerate dalla scuola come “risorse” e “ricchezze” da conoscere e valorizzare; • che, di conseguenza, le eventuali diversità valutate come “problematiche” non sono, ne’ potranno essere in alcun modo, ragioni per giustificare emarginazione. Esse sono non solo accuratamente evitate, ma prevenute attraverso la maggior possibile individualizzazione degli interventi educativi e didattici. La presente “offerta” formativa nasce da un’ALLEANZA che la nostra Scuola (nelle persone del proprio personale dirigente, docente e non docente) contrae con: • la Comunità religiosa e civile che l’ha voluta e stabilita su questo territorio friulano • le famiglie degli alunni, nelle persone dei loro genitori • le altre Agenzie del nostro territorio (Amministrazione Comunale, Associazioni ... ). Tale alleanza vede la nostra Scuola Materna come un sistema educativo che realizza compiti specifici di formazione/educazione in risposta a precise esigenze e attese del Bambino, della Famiglia e della nostra Comunità.
La nostra scuola pone a fondamento del proprio Progetto Educativo e della propria azione didattica alcuni capisaldi pedagogici e culturali irrinunciabili, tenendo conto della normativa vigente (D.P.R. 275/99): ü la persona dell’alunno è soggetto e non oggetto della propria formazione umana e civile nei suoi aspetti di educazione, istruzione e formazione; ü l’azione educativa della scuola muove dalle esigenze e dai bisogni formativi espliciti ed impliciti del bambino stesso; ü l’ azione educativa si ispira all’antropologia religiosa ed umana della Religione Cattolica ed ai suoi principi e valori; ü alla formazione integrale o multidimensionale del bambino da 3 ai 6 anni nei suoi bisogni corporei, psico-affettivi, cognitivi, etici, sociali, religiosi e spirituali in una prospettiva personalistica e comunitaria di ispirazione cristiana; ü alla famiglia competono precisi doveri e diritti formativi a cui la scuola si affianca in una prospettiva di sussidiarietà. La scuola rispetta gli spazi di competenza primaria riconosciuti dalla Costitu-zione ai genitori; infatti non può sostituirli, ma a loro si affianca con funzione di completamento, arricchimento, collaborazione, stimolo e proposta, mantenendo però propri irrinunciabili e specifici compiti di istruzione e formazione; ü accoglie, accetta e valorizza ogni diversità dell’alunno considerandola espressione dell’identità personale, culturale e di appartenenza di ciascuno; ü nel contempo pone in essere ogni cura affinchè le “diversità - problema” ( svantaggio, handicap, disadattamenti...) non divengano causa di emarginazione personale, sociale e culturale; ü la Comunità locale è considerata come la realtà umana, culturale e sociale con cui interagire in un dialogo aperto, fattivo, dinamico. Il P.T.O.F., elaborato dal Collegio Docenti, viene visionato e, conseguentemente, approvato dalla Coordinatrice didattica, diventando quindi la presentazione dell’identità e delle proposte educativo-didattiche –culturali della nostra scuola per la formazione integrale del bambino e per l’educazione alla fede di coloro che scelgono la scuola stessa. Il P.T.O.F. è un documento che è possibile visionare in qualsiasi momento presso la segreteria della scuola da tutti i genitori e dalle altre agenzie educative.
RIFERIMENTI STORICI Nel 1921 un gruppo di persone di Feletto decise di acquistare un fabbricato per abitazione con annessa sala per pubblici spettacoli da adibire, dopo lunghe sistemazioni, ad Asilo infantile. L’intento era di onorare e glorificare i caduti della grande guerra creando un ente che potesse raccogliere i bambini più bisognosi del paese (1924). Successivamente la scuola materna “Maria Immacolata”, nata come scuola materna parrocchiale nel 1931, è stata ospitata nei locali di villa “Tinin”, un’antica villa di proprietà della parrocchia. In seguito al terremoto del 1976 la scuola ha continuato a funzionare in un prefabbricato, fino alla costruzione dell’attuale edificio, che si trova accanto alla villa stessa, nella piazza principale del paese. Fino al 1979 ,anno di istituzione della scuola materna statale di Feletto, la scuola materna “Maria Immacolata” è stata l’unica del paese e serviva anche le altre frazioni del Comune. Da sempre ha svolto un importante ruolo di aggregazione e di riferimento in campo educativo per intere generazioni di residenti a Feletto. La scuola dal 1937 al 1989 è stata affidata alle suore dell’ordine della Divina Volontà di Vicenza, che hanno prestato il loro generoso contributo per la conduzione didattica e per altre attività parrocchiali quali la catechesi, la visita agli anziani, ai malati ... Quando le suore hanno dovuto lasciare la scuola, sono state sostituite da personale laico. La scuola è stata gestita per anni da un Comitato Genitori della parrocchia e successivamente direttamente dal parroco. Dal 1992 la gestione è passata al Consiglio di Amministrazione dell’Ente giuridico Associazione Scuola Materna “Maria Immacolata”.
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA E DELL’EDIFICIO ORGANIZZAZIONE GENERALE • La scuola materna “Maria Immacolata” è attiva dal lunedì al venerdì, alle ore 7.30 alle 16.00, dalla prima decade di settembre al 30 giugno. E’ prevista l’estensione dell’orario di funzionamento fino alle ore 17.30 per particolari esigenze di lavoro dei genitori. • Le iscrizioni si effettuano intorno alla metà di ciascun anno. • La scuola materna dispone dei seguenti spazi interni, luminosi ed accoglienti: Ø tre aule che ospitano le sezioni ( omogenee per età ), nel cui ambito sono allestiti degli “angoli di interesse”; Ø un’ aula adibita a dormitorio ( per il gruppo dei “piccoli” ); Ø un “salone” comune suddiviso in vari “angoli”: gioco libero, gioco strutturato, lettura, un angolo con materiale per attività psicomotorie, un altro per attività manipolative, il “supermercato”…; Ø tre servizi igienici per i bambini, uno per le insegnanti ed uno per la cuoca; Ø una cucina con dispensa; Ø due stanzini di servizio; Ø un ufficio/direzione con il telefono; Ø un’infermeria; Ø un magazzino per il materiale didattico. I bambini sono inseriti in sezioni di età omogenea. Si organizzano Attività, Progetti e Laboratori per gruppi misti (attività di intersezione). L’alimentazione offerta ai bambini è particolarmente curata e di qualità ; si utilizzano vari prodotti provenienti da culture biologiche. Il cibo viene confezionato in loco. Esternamente la scuola gode di un ampio giardino alberato, attrezzato con giochi a Norma di legge. La scuola dispone dei seguenti sussidi ed attrezzature : fotocopiatrice, fax, computer, macchina fotografica digitale, videoregistratore, videocamera, impianto stereo, radio- registratori, episcopio, proiettore per diapositive, videoproiettore. Nella scuola operano quattro insegnanti a tempo pieno. Le docenti sono tutte laiche. La funzione di coordinatrice delle attività didattiche della scuola è svolta da un Membro del consiglio di Amministrazione designato dal Consiglio Pastorale.
La coordinatrice ha il compito di garantire che la linea educativa seguita sia conforme alle finalità che l’ente si propone ( cfr. Statuto dell’Ente giuridico Scuola materna “Maria Immacolata”). Le insegnanti partecipano ai Corsi di aggiornamento e di formazione che vengono organizzati dalla FISM all’inizio di ogni anno scolastico e agli incontri periodici del Coordinamento pedagogico di zona. Da alcuni anni è stata stipulata una convenzione con l’Università degli studi di Udine per l’accoglienza degli studenti che devono effettuare il Tirocinio previsto nell’ambito del Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. Tutte le insegnanti sono disponibili a questa collaborazione con l’Ateneo friulano. La scuola è gestita da un Consiglio di Amministrazione composto da sette membri, di cui tre sono membri di diritto e quattro sono eletti dall’Assemblea dei Genitori degli alunni. Sono membri di diritto: - due rappresentanti designati dal Consiglio Pastorale - il parroco pro-tempore o un suo delegato. Partecipano alle riunioni, con sole funzioni consultive, una rappresentante delle insegnanti e un rappresentante del Comune di Tavagnacco. Le risorse economiche della scuola derivano dalle rette dei bambini iscritti, dai contributi del Comune di Tavagnacco , da quelli della regione Friuli Venezia Giulia e dal Ministero dell’ Istruzione. Nella scuola sono attivati i seguenti organi collegiali: - CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (composto da : parroco, presidente, coordinatrice, segretaria, una rappresentante delle docenti, tre rappresentanti dei Genitori, un rappresentante del Comune di Tavagnacco) - COLLEGIO DOCENTI DI SCUOLA (composto dal personale insegnante in servizio e presieduto dalla coordinatrice didattica; referente è l’insegnante Monica Gobessi) - ASSEMBLEA GENERALE DEI GENITORI (costituita dai genitori degli alunni iscritti alla scuola) - ASSEMBLEA DI SEZIONE DEI GENITORI (formata dai genitori dei bambini di ogni sezione) - CONSIGLIO DI INTERSEZIONE (composto dagli insegnanti in servizio, dalla coordinatrice didattica e da un rappresentante dei genitori per ogni sezione. La funzione di segretario viene svolta a turno dalle insegnanti.)
Orario L’orario giornaliero è il seguente: entrata: dalle ore 7.30 alle ore 9.00 prima uscita: dalle ore 13.00 alle ore 13.30 seconda uscita: dalle ore 15.30 alle ore 16.00 post-accoglienza: dalle ore 16.00 alle ore 17.30 Organizzazione della giornata 7.30 – 9.00 Ingresso e accoglienza 9.15 – 9.45 momento di formazione del gruppo gioco merenda del mattino presentazione delle attività 10.00 – 11.15 attività di sezione 11.15 – 11.45 attività di vita pratica in bagno 11.45 – 12.45 pranzo 13.00 – 13.30 gioco libero in salone o in giardino PRIMA USCITA 13.30 – 15.15 riposo per i più piccoli, attività in aula per i bambini di quattro e cinque anni 15.30 – 16.00 SECONDA USCITA 16.00 – 17.30 tempo prolungato per i genitori che ne fanno richiesta – gioco libero
RISORSE ESTERNE SCUOLA MATERNA AUTONOMA NELLA COMUNITA’ La nostra scuola, voluta dalla Comunità di Feletto Umberto, si apre all’incontro e al dialogo con essa attraverso: 1. assemblee generali annuali , partecipazione agli organi collegiali; 2. incontri di formazione culturale, educativa e psicologica per le famiglie; 3. incontri di festa e di convivialità ( Natale, Carnevale, fine anno...) ; 4. partecipazione ad iniziative promosse dalla Comunità parrocchiale, dalle Associazioni di volontariato, da altre Associazioni presenti sul territorio. La scuola considera la realtà naturale e ambientale come “ambiente di studio e di ricerca” ; perciò, nel corso dell’anno, vengono programmate alcune uscite di esplora-azione quali la visita al mercato , ad alcuni negozi del paese, alla fattoria...
SCUOLA MATERNA E FAMIGLIA La nostra scuola realizza un’attenzione privilegiata ai rapporti con la Famiglia: a) non solamente per le importanti ragioni affettivo-cognitive di continuità orizzontale; b) non solo per le funzioni costituzionali di tutela del primario diritto del figlio ( “alla famiglia compete il dovere- diritto... ); c) ma soprattutto per l’importanza formativa fondamentale ed insostituibile che essa detiene, per cui l’azione formativo-culturale della scuola, specifica, preziosa, sistematica e programmata, si pone con essa correttamente nella prospettiva della sussidiarietà. Ciò comporta : • il profondo rispetto che la scuola ha verso la funzione educativa dei genitori ; • la considerazione per cui essi non sono in alcun modo persone esterne alla scuola, ma preziose risorse, da curare, responsabilizzare, coinvolgere attivamente non solo attraverso gli organi collegiali e le modalità della gestione democratica, ma il più possibile anche attraverso la presenza attiva e pensosa nella costruzione dell’Offerta formativa e del Progetto educativo e didattico, nel Consiglio di Amministrazione ed occupando, responsabilmente, ogni spazio in cui la collaborazione possa migliorare la qualità del rapporto educativo. In tale prospettiva vanno visti : - gli organi collegiali; - gli incontri di formazione per le Famiglie; - gli incontri periodici di dialogo per dare e ricevere informazioni; - i progetti di coinvolgimento attivo e di cogestione di iniziative solidali. Più di un “patto”, nella scuola materna di ispirazione cristiana, è meglio parlare di “alleanza”, solidale e partecipe.
LA SCUOLA MATERNA E LA FISM La nostra scuola, che in base alla L. 62/2000 art. 1.4 ha avuto il riconoscimento della parità dall’anno scolastico 2000/2001, è da molti anni federata con la F.I.S.M. di Udine ed usufruisce della sua assistenza normativa, pedagogica ed amministrativa. Il nostro personale insegnante, le cuoche ed i gestori stessi fruiscono di corsi di formazione e di aggiornamento sulle normative della sicurezza e della corretta gestione alimentare. Le educatrici aderiscono al Coordinamento Pedagogico zonale che permette loro di costituire un Collegio delle docenti in cui si realizzano progetti didattici in situazione di autoformazione attraverso il sistema dei laboratori. In tale situazione esse si confrontano, condividono progetti, metodologie, materiali, si auto-valutano e riprogrammano i propri percorsi didattici. Così viene realizzata una controllata innovazione della scuola migliorandone la qualità educativa. La FISM ha realizzato : • un Progetto triennale di formazione in servizio che vede impegnate tutte le nostre docenti in un seminario di due giornate a settembre e di altre giornate durante l’anno scolastico; • un Progetto triennale di formazione per Direttrici di Scuola in convenzione con l’Università di Trieste; • una serie di iniziative finalizzate al coordinamento pedagogico-didattico fra le scuole e associate.
SICUREZZA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA L’ambiente scolastico è curato tanto per i lavoratori quanto per i bambini e gli esterni Il personale docente e ausiliario partecipa con regolarità a corsi di aggiornamento sulla sicurezza per addetti antincendio in attività medio rischio e corsi di primo soccorso per addetti alle emergenze. DOMANDA E OFFERTA FORMATIVA Analisi della situazione territoriale La scuola materna “Maria Immacolata” accoglie bambini prioritariamente residenti a Feletto Umberto e nelle altre frazioni del Comune di Tavagnacco. La zona in cui è inserita la scuola, originariamente, era un territorio agricolo, con radici profonde. Nel corso dell’ultimo trentennio si sono avute significative trasformazioni sociali e strutturali determinate da un notevole aumento della popolazione, dall’espandersi degli insediamenti abitativi e produttivi e dalla realizzazione di una serie di opere pubbliche che hanno mutato l’ambiente. L’attività agricola è venuta meno, lasciando spazio agli operai alle professioni impiegatizie. Gli ex centri rurali si sono convertiti sul tipo urbano, promuovendo l’attività di piccole industrie, commercio, servizi. Nei paesi si sta perdendo l’identità di appartenenza ad una comunità, in quanto molte famiglie che vi abitano non sono riuscite ad inserirsi nel nuovo tessuto sociale. Molte persone infatti lavorano, frequentano le scuole, utilizzano il tempo libero al di fuori del luogo di residenza. Per questo la scuola assume, soprattutto per le nuove famiglie, un importante ruolo di socializzazione e di aggregazione, nell’ottica dell’appartenenza ad un contesto di riferimento. Anche nel nostro ambiente le famiglie si caratterizzano per una persistente tendenza alla nuclearizzazione. Inoltre spesso lavorano fuori casa entrambi i genitori, pertanto è molto apprezzata l’estensione dell’orario di funzionamento della scuola fino a dieci ore giornaliere. Il rapporto che la scuola vuole instaurare con le famiglie e il territorio intende superare la dimensione assistenziale a favore di un intento culturale finalizzato a mettere sotto osservazione l’insieme delle relazioni sociali, dei modelli comunicativi che costituiscono la condizione esistenziale dei bambini di oggi. Essi vedono soddisfatti spesso in maniera eccessiva i loro bisogni materiali, mentre sono carenti le relazioni, da cui dipendono la curiosità, la creatività, l’autonomia di ogni bambino. La scuola quindi intende svolgere una funzione determinante per incidere sulle relazioni che segnano il futuro dei bambini di questa comunità, sensibilizzando le famiglie all’importanza di saperli ascoltare, di farli parlare, di fornire loro le competenze necessarie ad un sereno ed armonico sviluppo a livello individuale e sociale.
METODOLOGIA EDUCATIVA Il curricolo Le Indicazioni Nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nella scuola dell’Infanzia individuano gli obiettivi specifici di apprendimento all’interno di cinque ambiti del fare e dell’agire del bambino, in cui è possibile individuare specifiche aree di apprendimento per lo sviluppo delle competenze: • IL SE’ E L’ALTRO • IL CORPO E IL MOVIMENTO • IMMAGINI SUONI E COLORI • I DISCORSI E LE PAROLE • LA CONOSCENZA DEL MONDO Gli obiettivi dell’esperienza educativa sono presentati in una serie coordinata di proposte che si concretizzano in unità di apprendimento diverse in relazione ai tempi, ai ritmi, alle capacità dei bambini come singoli e come gruppo. Di conseguenza la didattica della scuola dell’infanzia si avvale di tutte le strategie e gli strumenti che consentono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e le competenze del bambino (vedi Progettazione curricolare). La scuola dell’infanzia persegue la formazione integrale dei bambini dai 3 ai 6 annidi età ed è sensibile ai bisogni di ognuno attraverso progetti personalizzati, laboratori e attività in piccolo gruppo. Essa si pone le seguenti finalità: • Sviluppo dell’identità personale • Sviluppo dell’autonomia • Sviluppo delle competenze • Educazione alla cittadinanza Sviluppo dell’identità personale Lo sviluppo dell’identità comporta che i bambini: • Imparino a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente allargato; • Imparino a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile; • Sperimentino diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina.
Sviluppo dell’autonomia Lo sviluppo dell’autonomia comporta che i bimbi : • Acquisiscano la capacità di interpretare e governare il proprio corpo; • Partecipino alle diverse attività nei diversi contesti; • Realizzino le proprie attività senza scoraggiarsi, acquisendo fiducia delle proprie capacità; • Provino piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; • Esprimano con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; • Esplorino la realtà e comprendano le regole della vita quotidiana; • Partecipino alle negoziazioni e alle decisioni, motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; • Assumano atteggiamenti sempre più responsabili. Sviluppo delle competenze Lo sviluppo della competenza porta i bambini a: • Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio del confronto; • Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando i fatti significativi; • Sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere negoziare i significati Educazione alla cittadinanza La Scuola dell’Infanzia fa sì che i bambini: • Scoprano gli altri, i loro bisogni e le necessità di gestire i contrasti attraverso le regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; • Pongano le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura. Queste finalità si raggiungono attraverso tre percorsi metodologici: • Il gioco • L’esplorazione e la ricerca • La vita di relazione
CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA, a cui si fa riferimento nelle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO, ambiti del fare e dell’agire, essenziali per la programmazione e la valutazione sono: • IL SE’ E L’ALTRO • IL CORPO E IL MOVIMENTO • IMMAGINI SUONI E COLORI • I DISCORSI E LE PAROLE • LA CONOSCENZA DEL MONDO Verranno di seguito riportati i TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA per ogni campo di esperienza. IL SE’ E L’ALTRO • Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. • Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. • Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. • Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. • Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. • Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise • Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
IL CORPO E IL MOVIMENTO • Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. • Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. • Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. • Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. • Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. IMMAGINI, SUONI, COLORI • Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. • Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. • Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. • Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. • Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali • Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I DISCORSI E LE PAROLE • Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. • Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative • Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. • Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. • Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. • Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. LA CONOSCENZA DEL MONDO • Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. • Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. • Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. • Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. • Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. • Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. • Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come davanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
INTERVENTI EDUCATIVI Nell’intento di rispondere alle esigenze formative - di ogni bambino - delle Famiglie - della nostra Comunità La nostra scuola arricchisce il percorso curricolare ministeriale realizzando i seguenti progetti :
PROGETTO ACCOGLIENZA a.s. 2018/2019 L’inserimento del bambino nella realtà della scuola dell’infanzia rappresenta un momento molto significativo per lui e per la sua famiglia. Con questo Progetto intendiamo favorire e rendere particolarmente significativo questo momento , in cui la scuola riveste un ruolo decisivo, affinché l’ esperienza risulti positiva per tutti i soggetti coinvolti. Finalità : Favorire un adeguato inserimento nella scuola, del bambino e della sua Famiglia. Obiettivi di apprendimento: - creare con le famiglie un clima di fiducia e rispetto reciproci; - promuovere la consapevolezza dell’importanza della scuola materna; - creare momenti di condivisione tra genitori- figli – insegnanti; - accogliere bambini e genitori cercando di rispondere ai loro bisogni e aspettative; - conoscere e rispettare le regole di funzionamento della scuola. Destinatari: i bambini nuovi iscritti e le loro famiglie. Tempi: Il Progetto viene svolto annualmente a partire dal mese di giugno e riprende a settembre con il periodo dell’ inserimento. Attività: - giornate di scuola aperta, a giugno, per i genitori ed i bambini nuovi iscritti; - incontro con i genitori per la presentazione della scuola e delle modalità di inserimento dei bambini nel contesto scolastico; - presentazione di un opuscolo informativo; - presenza di un genitore a scuola nei primi giorni , per alcune ore, per un sereno inserimento nella nuova realtà. Verifica e valutazione: Si valuteranno modalità e tempi di inserimento dei bambini mediante indicatori collegati all’accettazione del nuovo ambiente di vita. Verranno valutati anche il clima di amicizia e collaborazione che si è riuscito a costruire con le famiglie.
PROGETTO DI INTERSEZIONE “il nostro equipaggio è pronto per un viaggio“ - a.s. 2018/2019 PREMESSA Le Indicazioni Nazionali per il curricolo nella bozza del 30 maggio 2012 parlano di un “paesaggio educativo estremamente complesso”... “La scuola è perciò investita da una domanda che comprende , insieme, l’apprendimento e “il saper stare al mondo”. Lo sfondo integratore, ci accompagnerà durante l’anno scolastico per aiutare i bambini a cogliere la bellezza delle diversità come unicità di ciascuno di noi e perciò risorsa da condividere con gli altri attraverso relazioni autentiche. Ogni bambino è “ricco”, portatore di potenzialità, di originalità, di storia e di memoria, è bambino attivo, costruttore delle proprie relazioni e conoscenze. Per crescere, per educarsi, è necessario incontrare qualcun altro; qualcuno con cui confrontarci, qualcuno che ascolti e da ascoltare, capace di essere al contempo limite e risorsa stimolando così un dialogo serio, rispettoso, costruttivo. La dimensione relazionale risulta così fondamentale. La scuola si propone come luogo che offre occasioni di vita, di relazioni umane, di opportunità di crescita per il bambino, di percorsi e di viaggi che possono rispondere ai bisogni dei bambini. Nelle “Indicazioni per il curricolo” per la scuola dell’infanzia viene ribadito il concetto della “centralità del bambino”, dobbiamo sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità , fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Nelle indicazioni s’introduce anche un nuovo paragrafo: “ per una nuova cittadinanza”, dove si sottolinea che la scuola, in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi.... La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”. Questo progetto nasce dal desiderio di avvicinare gradualmente i bambini e le bambine alla differenza, alla novità, all’insolito attraverso una molteplicità di stimoli (esperienze, linguaggi, spazi, oggetti, libri, lingue, suoni, relazioni); questo può aprire alla curiosità, alla voglia di conoscere e sviluppare un atteggiamento di apertura alla differenza, come fondamento della più complessa capacità di cambiare prospettiva ... di mettersi nei panni dell’altro. Avere uno sguardo interculturale significa lavorare con atteggiamento curioso, accogliente, aperto a tutto ciò che è diverso, divergente, nuovo e che a volte può farci paura... "riconoscere che non vi è un solo modo di pensare, che non vi è un solo modo di vestirsi, di mangiare, di amare...."
Campi di esperienza • Il sé e l’altro • Il corpo e il movimento • Immagini, suoni, colori • I discorsi e le parole • La conoscenza del mondo Traguardi: Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il lingua. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura.
Metodologia: Partendo dal ritrovamento di una valigia i bambini scopriranno all’interno di essa alcuni oggetti (macchina fotografica, binocolo, mappamondo, cartina geografica, passaporto) ed una lettera scritta dal mediatore didattico Ulisse, che li inviterà a partire con lui per un lungo viaggio, mediante l’utilizzo di giochi di gruppo, attività grafico pittoriche, attività creative di diverso genere, verbalizzazioni, manipolazione e drammatizzazione. Il progetto si suddivide tendenzialmente nei seguenti nuclei tematici: • Usi, costumi, tradizioni e cibi (racconti di favole provenienti da vari Paesi del mondo, leggende, visione di filmati e di diapositive, uso dei cinque sensi nella scoperta di vari alimenti… ); • Presentazione di Ulisse, di vari personaggi incontrati durante il suo viaggio (Polifemo, la Maga Circe…); • Racconto mediante testimonianze dirette e la lettura di diverso materiale di realtà di vita diverse rispetto alla realtà a cui sono abituati i bambini; • Ascolto di diversi stili musicali, canzoni e conoscenza di vari strumenti musicali provenienti da vari Paesi; Soluzioni organizzative: In seguito ad una presentazione iniziale in grande gruppo, i bambini vengono suddivisi in gruppi eterogenei per età ( piccoli-medio-grande). Metodologia adattata per favorire positivamente la relazione tra i pari, la collaborazione, la cooperazione in gruppo e la condivisione di esperienze ludico-pratiche. Attività: Saranno diversificate, utilizzando di volta in volta tecniche e materiali nuovi e diversi. Successivamente verranno proposte, in sezione, attività mirate di approfondimento e consolidamento dei nuclei tematici affrontati. Età: Sono coinvolti tutti i bambini del plesso scolastico (tre, quattro e cinque) Spazi: Ambiente scolastico. Tempo: Il progetto verrà attivato da ottobre a maggio, con cadenza settimanale e/o quindicinale. Materiali: Diversificati il più possibile; verranno stabiliti in itinere anche in base alle risposte a agli interessi dei bambini.
Finalità progetto: • Stimolare la curiosità la curiosità nei confronti della diversità, modificando il proprio punto di vista in relazione alle differenti situazioni, superando stereotipi e pregiudizi comuni; • Favorire l’espressione delle proprie sensazioni ed emozioni attraverso il linguaggio verbale, manipolativo e grafico-pittorico; • Sviluppare la conoscenza del viaggio nell’antichità analizzando tempi e modi diversi di viaggiare rispetto a quelli odierni • Scoprire che il viaggio può portare all’incontro di personaggi e luoghi fantastici attraverso il racconto di un poema epico scritto in tempi passati; • Sviluppare una conoscenza ed una graduale padronanza di diverse emozioni che si possono provare viaggiando e non solo;
PROGETTO DI EDUCAZIONE MOTORIA a.s. 2018/2019 Il progetto nasce dalla consapevolezza che nella scuola dell’infanzia l’educazione motoria riveste una grande importanza nella formazione integrale della persona, infatti aiuta il bambino a crescere, a formare la propria personalità e a sviluppare il senso d’identità, di autostima e di autonomia. L’educazione motoria non deve essere intesa come “avviamento allo sport”, ma come un’attività educativa che, oltre a favorire l’evoluzione di abilità motorie (in modo particolare correre, saltare e lanciare), porta al superamento di paure che i bambini manifestano nell’affrontare determinate esperienze motorie nuove. Durata: due mesi, da ottobre a fine novembre. Contenuti: le attività che verranno proposte saranno giochi in cui il bambino dovrà lavorare singolarmente, nel grande gruppo o a coppie. E’ possibile che ci siano attività che porteranno i bambini a confrontarsi tra di loro. Tutto questo è finalizzato a raggiungere gli obbiettivi generali: 1. sviluppare le capacità senso-percettive e gli schemi posturali di base: strisciare, rotolare, camminare, correre e saltare; 2. coordinare la propria azione manuale con i dati visivi: ricevere, lanciare, destrezza manuale; 3. rispettare se stessi e gli altri, attuando comportamenti di condivisione e collaborazione; 4. consolidare la propria autostima. Gli obiettivi specifici di apprendimento, divisi nei campi di esperienza, verranno attuati e semplificati o elevati, secondo le diverse età. IL SE’ E L’ALTRO: - rispettare le regole; - giocare nel rispetto dei compagni; - consolidare la propria autostima; - collaborare con i compagnia; - rispettare gli altri. - IL CORPO E IL MOVIMENTO: - camminare, correre, saltare; - strisciare, rotolare; - equilibrio, coordinazione oculo-manuale. IMMAGINI, SUONI E COLORI: - muoversi seguendo la musica
I DISCORSI E LE PAROLE: - rispettare gli ordini verbali. LA CONOSCENZA DEL MONDO: - utilizzare in modo corretto il materiale per l’attività; - conoscere alcuni aspetti topologici: sopra-sotto, di qua- di la’... - muoversi correttamente nello spazio. Metodologie La forma privilegiata delle attività sarà costituita dal gioco, in quanto è attraverso il “GIOCARE” che il bambino può conoscere e sperimentare, dando sfogo alle proprie abilità. Verranno utilizzati sia giochi fantastici sia con regole, strutturati e non strutturati. La finalità è quella di far crescere il bambino sia individualmente che nel gruppo. Verifica e valutazione La verifica verrà fatta in itinere attraverso l’osservazione dei bambini durante le attività e l’osservazione dello sviluppo delle competenze acquisite.
PROGETTO “AMICO LIBRO” a.s. 2018/2019 Con questo Progetto si intende sviluppare atteggiamenti propositivi nei confronti dei libri e della lettura. I bambini saranno educati all’ascolto, alla condivisione e alla comprensione del testo e, inoltre, saranno favorite abilità cognitivo-linguistiche. Scopo principale è dunque far nascere e sviluppare il piacere di leggere. Finalità - educare i bambini all’ascolto; - arricchire le competenze linguistiche; - promuovere il piacere della lettura; - introdurre il libro nell’esperienza cognitiva e culturale dei bambini; - stimolare la curiosità verso il codice scritto (per i bambini di 5 anni). Obiettivi formativi: - stimolare la conversazione rispettando tempi e modi; - ascoltare e comprendere i discorsi altrui; - saper leggere, commentare, analizzare, immagini di crescente complessità; - stimolare i bambini nelle attività di costruzione/interpretazione della scrittura nel rispetto dei tempi e dei ritmi di maturazione di ciascuno; - formulare ipotesi interpretative sui testi scritti; - elaborare messaggi grafici coerenti coi contenuti dei racconti proposti; - formulare domande; - sviluppare la coordinazione oculo-manuale, la lateralizzazione, i concetti topologici al fine di organizzare la scrittura o l’immagine nello spazio grafico; Destinatari: I bambini delle sezioni medi e grandi. Tempi : A partire dal mese di gennaio. Attività : - lettura e narrazione di racconti da parte dell’insegnante; - ascolto, comprensione ed interpretazione dei testi ascoltati; - drammatizzazioni; Verifica e valutazione: si verificheranno a medio e a lungo termine : - la capacità di produrre espressioni linguistiche significative assolventi a diverse funzioni; - la consapevolezza linguistica acquisita; - la capacità di attuare processi di comprensione, interpretazione, produzione di testi; - la capacità di accostarsi alla lettura, come momento piacevole, individuale e collettivo.
PROGETTO CONTINUITA’ a.s. 2018/2019 La nostra scuola ritiene estremamente importante curare i rapporti di continuità con le “agenzie educative” che precedono e seguono la sua opera ( famiglia, asilo nido e scuola elementare ). Finalità : - costruire un’autentica alleanza con le famiglie attraverso rapporti di stima reciproca, di collaborazione, di confronto sereno e di progettazione; - dialogare costruttivamente con le varie agenzie culturali del territorio; - confrontarsi positivamente con la scuola elementare attraverso incontri di aggiornamento, di informazione, di progettazione-realizzazione di curricoli di continuità. Obiettivi di apprendimento: - promuovere capacità relazionali di collaborazione fra bambini e di cooperazione all’attuazione di progetti comuni; - facilitare il passaggio tra un ordine di scuola e l’altro; - approfondire la conoscenza del territorio scolastico e circostante; - approfondire i rapporti fra colleghi; - promuovere e migliorare le capacità di collaborazione tra docenti; - creare momenti di collaborazione incrociata per la conduzione di progetti comuni. Destinatari: La sezione dei grandi della nostra scuola, la sezione dei grandi della scuola dell’infanzia statale e le classi prime della scuola primaria di Feletto Umberto. Tempi: Vengono proposti alcuni incontri nel corso dell’intero anno scolastico, secondo una progettazione che varia di anno in anno. Attività: le attività sono concordate e preparate in collaborazione con tutte le insegnanti coinvolte. Verifica e valutazione: le insegnanti compilano, alla fine dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia, una scheda individuale per la trasmissione di notizie riguardanti ogni singolo bambino agli insegnanti della scuola primaria.
RELIGIONE CATTOLICA a.s. 2018/2019 Finalità: • rendere il bambino pienamente consapevole in merito all’importanza dell’amore verso tutto ciò che lo circonda nella vita quotidiana; • promuovere la maturazione dell’identità nella dimensione religiosa; • orientare gli alunni a cogliere i segni della religione cattolico-cristiana. Destinatari: bambini di 3/4 anni (sezione piccoli), di 4/5 anni (sezione medi) e di 5/6 anni (sezione grandi). Premessa: La scuola cattolica si propone di offrire al bambino un’educazione integrale anche attraverso la scoperta del messaggio ecumenico e del patrimonio culturale della religione cattolica. S’intende favorire e sostenere la maturazione e lo sviluppo dell’identità dell’alunno dal punto di vista etico e morale, favorendo un costante collegamento tra il vissuto del bambino e la vita di Gesù. In particolare si vuole stimolare il bambino nel cogliere la presenza dei segni espressivi della religione cristiano-cattolica nella vita quotidiana, nell’ambiente che lo circonda e nel rapporto con l’altro. Compito specifico della scuola cattolica è quindi quello di iniziare a sviluppare nel bambino la solidarietà e la capacità di costruire relazioni sociali positive attraverso la scoperta della presenza e dell’importanza dell’amore nella vita e nel comportamento di Gesù e di alcuni dei principali Santi. Obiettivi di apprendimento: • conoscere gli aspetti principali della vita di Gesù; • interiorizzare alcuni degli insegnamenti di Gesù; • comprendere il messaggio d’amore di Gesù; • comprendere il significato morale delle principali parabole di Gesù; • compiere collegamenti tra il vissuto personale e la vita di Gesù e di alcuni Santi; • conoscere alcune figure fondamentali dei Santi; • stimolare l’avvicinamento dei bambini ai principi, ai valori e agli insegnamenti della religione cattolica; • favorire lo sviluppo dell’identità etica e morale dei bambini; • creare modalità di apprendimento ludico, coinvolgenti, stimolanti e motivanti per i bambini.
Obiettivi specifici di apprendimento (semplificati o elevati a seconda delle tre diverse età): • conoscere e interiorizzare la figura dell’Angelo Custode come nostro protettore e guida; • conoscere gli avvenimenti riguardanti la nascita, l’infanzia e la vita di Gesù; • conoscere il significato cristiano del Natale; • apprendere la storia di Maria, madre di Gesù e di tutti noi; • conoscere la storia di alcuni Santi principali ed intuirne la positività; • comprendere l’importanza dell’amore e del rispetto per stare bene con gli altri. • conoscere il significato cristiano della Pasqua; • intuire il significato morale di alcune parabole e di alcuni miracoli di Gesù; • comprendere l’importanza dell’amore e del rispetto per stare bene con gli altri. Pianificazione: L’ESPERIENZA per favorire una maggiore motivazione e stimolare la curiosità dei bambini, s’intende presentare le attività programmate, in modo sempre differente; s’intende coinvolgere i bambini attraverso continui parallelismi con esperienze e considerazioni personali offrendo momenti di dialogo, di scambio e di riflessione sulla vita, sui comportamenti e le azioni di Gesù e di alcuni tra i principali Santi. A tal fine saranno utilizzati diversi tipi di linguaggi: linguaggio verbale (la narrazione) e linguaggio non verbale, basato sulla gestualità, sulle immagini e sulle drammatizzazioni. Metodologie e contenuti: gli argomenti religiosi affrontati, saranno presentati all’intero gruppo scolastico: piccoli, medi e grandi, nel salone, ove saranno appesi i diversi cartelloni e lavori utili alla presentazione degli argomenti da trattare e gli elaborati realizzati durante le ore dedicate all’intersezione. Ogni sezione in seguito svilupperà un’attività specifica e mirata in base all’età dei bambini. Saranno proposti molteplici momenti di dialogo e di riflessione sia durante il momento d’intersezione e sia nell’ambito della sezione; inoltre s’intende utilizzare tutte le metodologie che coinvolgono l’ambito del fare del bambino, come le attività grafico-pittoriche, le schede operative, le drammatizzazioni, varie tecniche espressive, l’ascolto, la ripetizione e memorizzazione di brevi preghiere guidate e libere. I contenuti proposti sono riferiti nello specifico a: • la figura dell’Angelo Custode; • il Natale e l’Avvento; • la vita di Gesù e i suoi insegnamenti; • alcuni miracoli e parabole; • le figure di alcuni Santi; • la figura di Maria, madre di Gesù. Ogni nucleo tematico si svilupperà partendo sempre dall’esperienza personale di ogni singolo bambino, ponendo sempre particolare attenzione anche alla sua storia.
Risorse: si utilizzeranno i testi sacri, preghiere libere e guidate, immagini sequenziali e non, materiali audiovisivi, narrazioni, drammatizzazioni, materiali da cancelleria, come pennarelli, matite, pastelli a cera, tempere, acquerelli, cartelloni, ecc. dialoghi e riflessioni sulle narrazioni proposte e in merito alle esperienze personali, canti e materiali utilizzabili per le attività grafico-pittoriche e plastico-manipolative. Saranno coinvolti tutti i bambini delle tre sezioni e tutte le insegnanti presenti. Realizzazione: gli incontri avverranno nel corso dell’intero anno scolastico, con particolare frequenza nei periodi dell’Avvento e della Quaresima. Ogni attività avrà la durata di una mattinata o più secondo le esigenze di approfondimento di ciascuna sezione. Ogni giorno saranno proposti momenti religiosi di breve durata, come la preghiera per iniziare la giornata e la preghiera di ringraziamento prima del pranzo. Prodotto finale/ risultati: nel corso dell’anno i bambini produrranno diversi elaborati collegati a momenti significativi dell’educazione religiosa che potranno portare a casa come ricordo tangibile di quanto realizzato; questo permetterà anche alle insegnanti di verificare il livello di conoscenza, di consapevolezza e riflessione raggiunto da ogni alunno. Inoltre, le schede operative prodotte, saranno inserite nella parte dedicata all’insegnamento della religione cattolica, presente nel quadernone delle attività che ogni allievo possiede e consentiranno alle insegnanti di verificare la comprensione e il livello di apprendimento raggiunto da ciascun bambino. Valutazione: ogni tipo di attività, elaborato, prodotto, di riflessione e d’intervento da parte del bambino, sarà considerato valido e utile per verificare e valutare i progressi di ognuno. A tal fine s’intende attuare un’osservazione diretta e sistematica dei loro comportamenti, delle risposte verbali e non verbali, ma si vuole anche utilizzare il gioco, il disegno, il canto e la preghiera.
Progetto EDUCATIVO-Didattico PER L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE “THE ADVENTURES OF HOCUS & LOTUS” a.s. 2018/2019 Finalità : - Porre i bambini a contatto con una cultura differente; - Favorire la passione ad apprendere e la naturalezza a produrre spontaneamente una lingua straniera; - Avviare i bambini all’utilizzo di una terminologia di base della lingua inglese. Destinatari: bambini di 3/4 anni (sezione piccoli) 4/5 anni (sezione medi) e di 5/6 anni (sezione grandi) Premessa: L’obiettivo dell’insegnamento della lingua inglese come lingua straniera non è il semplice insegnamento di nozioni e parole, ma, maggiormente importante, di portare i bambini a contatto con un’altra cultura. Nella necessità di educare i bambini quanto più precocemente possibile all’acquisizione e all’uso di una lingua straniera, diventa utile l’adozione di un modello glottodidattica adeguato all’età psicologica e sociale dei bambini, alle loro abilità linguistiche pregresse e agli interessi e ai bisogni comunicativi in continuo mutamento nel corso del loro sviluppo. L’individuo bilingue sviluppa una positiva attitudine cosmopolita; impara velocemente ad adattarsi alle nuove e diverse situazioni e sviluppa abilità creative divenendo anche autoriflessivo e (positivamente) critico. Si tratta di guidare i bambini nella scoperta di un mondo diverso dal loro, nella scoperta di un linguaggio nuovo, che richiede apertura mentale, rispetto e capacità di accettazione. Nel progetto, molta attenzione è posta ai processi relazionali che si sviluppano tra insegnante e bambino e al ruolo delle emozioni e dell’affetto per l’acquisizione delle conoscenze. Si intende inoltre consolidare le competenze pregresse ed ampliare le conoscenze mantenendo vivi l’interesse e la curiosità dei bambini nei confronti della cultura anglosassone.
Puoi anche leggere