ANTARES 2020 - Antares Legnano

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ANTARES 2020 - Antares Legnano
ANTARES 2020
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ANTARES 2020 - Antares Legnano
CONSIGLIO DIRETTIVO
GIANCARLO CALINI Presidente

MAURIZIO FRANCHINI                 GILBERTO OLDRINI

ARNALDO FUSE’                      ROBERTO OLGIATI

PIER GIORGIO GROSSONI              ROBERTO PANIZ

VITTORIO MACCHI                    FRANCO RAMA

VITTORIO MARINONI                  ALBERTO SOMMI

MARCO MOGGI                        GUALTIERO UNGARELLI

GABRIELLA OLDRINI

La parola del Presidente
Siamo vicini alla 42^ Mostra Micologica e purtroppo dobbiamo rinunciarvi
perché, nonostante i leggeri miglioramenti della pandemia in atto,
abbiamo sospeso per precauzione le manifestazioni e le attività in
calendario.
Però noi saremo sempre vicini ai nostri soci e simpatizzanti.
Non voglio essere noioso, ma come sempre raccomando di non
distruggere ciò che trovate non commestibile nel bosco.
Con questo vorrei augurare che questo momento passi in fretta, per
ritrovarci di persona e scambiare con voi le opinioni.
Ne approfitto per ringraziare tutto il Consiglio Antares e il presidente della
Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi che negli anni passati ci ha
sempre ospitati in occasione delle nostre mostre.

                                                      cav. Giancarlo Calini
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ANTARES 2020 - Antares Legnano
Guardando al 2021

La voglia di crescere, di essere al contempo motore e volano di
conoscenza per il territorio circostante è sempre stata la primaria
caratteristica dell’associazione Antares. Un fulcro di passione che da oltre
mezzo secolo rappresenta un valore aggiunto per Legnano e
l’Altomilanese.
L’emergenza sanitaria che sta caratterizzando questo 2020 ha posto dei
pesanti vincoli. Non ha però frenato lo spirito di Antares. Anche se il
tradizionale appuntamento con la Mostra Micologica, iniziativa che ha
superato ampiamente le 40 edizioni e che l’associazione ha fatto
diventare un momento fisso nel mese di ottobre, è rinviato al prossimo
anno, non è venuta meno la volontà di condivisione, educazione e
diffusione che la Mostra ha sempre portato con sé. Un evento che ha visto
al proprio fianco la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, in un rapporto di
reciproca cooperazione nella consapevolezza che è dalle cose che
partono dal basso che un territorio può guardare al futuro, crescendo.
È nella complessità, nella difficoltà di questi tempi che ritroviamo le nostre
radici. Non sono solamente ancore alle quali affrancarci per non farci
travolgere, ma sono soprattutto valori da rimettere al centro e bussole con
le quali rimetterci in moto seguendo la giusta direzione.
È con questo augurio che, riconfermando la profonda vicinanza del nostro
istituto ad Antares, che rinnovo il sostegno della Bcc all’associazione,
rilanciando l’appuntamento per la Mostra Micologia al prossimo anno.
Insieme guardiamo al 2021.

                                                   Il Presidente
                                                   Roberto Scazzosi
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ANTARES 2020
Antarius
Antarius:          possiamo     forse    In ambito naturalistico, oltre alle
considerare questo termine come          consulenze micologiche dei soliti
il simbolo delle “non attività” di       due Roberti, ricordiamo che Paolo
quest’anno del nostro Sodalizio e        de Ambrosis ha presentato il libro:
di tanti altri (associazioni e,          “Vado su per di là: Primo
purtroppo, attività imprenditoriali)     Bonasson, la prima guida alpina
che, per parecchi mesi, hanno            della Valle Vigezzo”.
dovuto ridurre in maniera drastica       Per quanto riguarda invece il
e, soprattutto, improvvisa, la loro      2020, unica conferenza ad avere
attività divulgativa o commerciale.      seguito è stata la prima in
Ecco: Antarius è un po’ la sintesi       programma, in tempi ancora non
di tutto questo:       Antares e il      sospetti. Si tratta delle “Aurore
corrente Virus. Da qui Antàvirus         boreali: fenomenologia e ricerca
e quindi il sincopato Antarius.          scientifica”.   Probabilmente     il
Come detto, di tutto il previsto         malefico virus si è spaventato di
calendario di incontri sono stati        fronte a un titolo così poetico ed
svolti        solamente         quelli   allo stesso momento grandioso di
programmati all’inizio dell’anno         tale conferenza o forse ha temuto
sociale e cioè i seguenti:               le ire del Bellicoso Davide, suo
Conferenza di Astronomia di              relatore. Chissà?! Poi il nulla!
Cesare Guaita in relazione a: “La        Tuttavia, altre attività pregresse,
scoperta         degli       asteroidi   ancorché non didattiche, hanno
carboniosi.         Le       missioni    potuto aver luogo in quanto
Hayabusa-2 e Osiris- REX” e              accadute molto prima del “gran
quella di Franco Rama sui “150           divieto”.
anni della Tavola Periodica:1869         Innanzitutto dobbiamo ricordare
– 2019”. Tanto tempo trascorso           che, come è noto, lo scorso anno,
senza       peraltro    venire    mai    dopo lunga malattia, è venuto
utilizzata per servire un pasto! E       purtroppo a mancare uno dei
infine le osservazioni della luna        pilastri di Antares: il vice
dal vivo e degli astri universali col    presidente emerito, Nino Lomazzi.
telescopio.                              Ma tutto scorre. In avanti. E la
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famiglia si allarga!                    In quanto italiana sarebbe corretta
Delle       succitate attività, una     la seconda locuzione, invece è
d’esse è rappresentata da celebri       giusta la prima. Perché?
matrimoni che, per l’importanza e       Mah, sarà vero? Voci che si dice
la fama degli attori, non può           ben informate asserirebbero che
essere fatta passare            sotto   probabilmente la nascita di lei sia
silenzio.                               avvenuta addirittura nella capitale
Non sempre in tutte, ma in              del Regno Unito. Una volta ivi
generale, capita nella maggior          registrata il nome comparso sui
parte delle famiglie che queste si      documenti sembrerebbe, come è
…allarghino; che aumentino cioè         loro costume, essere stato
il numero dei propri componenti.        Samantha, con l’h appunto. E
Ecco, possiamo forse dire che           Samantha sia!
Antares è una grande famiglia ed        L’augurio che Antares fa a questi
anche nel suo ambito è capitato         giovani, oltre di una vita feconda e
più di un … allargamento.               felice, è che possano a loro volta
In occasione della ultima mostra        generare ulteriori “Antaresini” al
micologica sono stati infatti           fine di perpetuare la specie.
celebrati ben due matrimoni da          Siamo giunti alla XLII Mostra
parte di due rampolli della nostra      Micologica di funghi dal vivo. Una
famiglia.                               vecchissima tradizione di Antares
Si tratta del giovane Andrea            che non deve morire.
Oldrini, figlio di due dei maggiori e   Per quanto riguarda invece gli
produttivi esponenti del Sodalizio,     incontri aperti al pubblico, essi
e del celebre Roberto (uno dei          sono figli della stagione, questa
soliti due), i quali sono convolati     trista stagione virale. D’essi allora
finalmente a nozze, allargando          non      possiamo fare altro che
così, appunto, la famiglia.             citarli.
Ma non deve sfuggire il fatto che,      Come una triste e lugubre litania
in una circostanza pressoché            ecco quindi tutto quello che
medesima,          qualcuno,    anzi,   avrebbe potuto essere, ma che,
qualcuna, li aveva preceduti ben        però, non è stato.
un anno prima: si tratta di                        ASTRONOMIA
Samantha, addirittura la nipote         Conferenza su “La radiazione
del Presidente!                         cosmica di Fondo: l’evoluzione
Già: Samantha oppure Samanta?           dell’Universo raccontata dalla luce
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del Big Bang” a cura di Paola         “Mostra di Botanica: Tillandsia,
Battagllia: Purtroppo una battaglia   stelle botaniche venute dal Sud
                                      America”, in collegamento Skype
perduta.                              con Bromeliad Society SudAfrica
“Ordine e caos nel sistema            e quello con la Cina, sempre via
solare” di Elia Cozzi. Un caos qui    Skype. Più d’una occasione
sulla terra.                          mondiale perduta.
“La realtà non è quello che           Non è stata fatta la dimostrazione
vediamo” avrebbe detto Adriano        pratica, a cura dello chef Raffaele
Gaspani. In effetti non abbiamo       Rignanese, circa la modalità di
visto nulla.                          “Cucinare con i fiori e non solo…”.
Infine la conferenza su “Gli eventi   Continueremo con la solita
astronomici del 2019” a cura degli    pastasciutta e amen.
Astrofili Antares che ha purtroppo    Angelo Bincoletto ci avrebbe
messo in evidenza la carenza          mostrato al “Biodiversità delle
delle conferenze astronomiche e       nostre Alpi”. Significa allora che
delle osservazioni celesti del        continueremo a vedere cose
2020.                                 diverse che però ci appariranno
    MICOLOGIA E BOTANICA              tutte uguali!
Come già per l’Astronomia, il         Infine si è dovuto rinunciare alla
mancato punto sulla “Stagione         periodica assemblea dei soci in
micologica 2019” di Roberto           programma per aprile.
Olgiati ha parimenti messo in         Ce n’è per tutti i gusti. Ma
evidenza la situazione micologica     soprattutto quello che non manca
del 2020 per quanto attiene a         è una certa amarezza per ciò che
conferenze, mostre micologiche,       avrebbe potuto essere, ma che
corsi di abilitazione micologica,     non è stato. Però Antares non
mostre botaniche ed incontri vari.    molla. Si ripresenterà su questi
Purtroppo non è stato possibile       schermi più vigoroso e vittorioso
ammirare ed “ascoltare” “l’incanto    che mai perché la forza della
della bellezza: Tillandsia” a cura    natura che anima il sodalizio sarà
di Andrea Oldrini ed anche            in grado di sconfiggere qualunque
partecipare alla caccia la tesoro     virus.
botanica dal titolo “Cacciatori di    Alla prossima.
piante per un giorno”.                                               A.M.
Peggio ancora: è saltata anche la
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UNO ALLA VOLTA: IMPARIAMO A CONOSCERE I FUNGHI !

Lactarius deliciosus (L. : Fr.) S.F. Gray

CAPPELLO 50-150 mm, all’inizio          GAMBO 30-60 × 15-25 mm,
convesso, poi appiattito, infine        farcito poi cavo, pruinoso-feltrato,
depresso-imbutiforme,         giallo-   arancio pallido, più o meno ornato
aranciato, arancio-ocraceo, con         da scrobicoli rosso-arancio.
zonature concentriche più sature,       CARNE pallida, alla frattura si
il margine involuto, poi più o meno     colora di rosso carota per il latice,
ondulato-lobato, la superficie          poi molto lentamente diventa
glabra, un po’ vischiosa a tempo        verdastra (in 24 ore), con odore
umido, poi asciutta, pruinosa, più      fruttato e sapore mite.
evidentemente all’orlo.                 LATICE rosso carota, immutabile
LAMELLE                leggermente      o pallidescente, con sapore mite.
decorrenti, fitte, rigide, forcate,     MICROSCOPIA: spore da
arancio pallido poi di un colore        largamente ellissoidali a
rosso carota nelle fratture, infine,    ellissoidali, 8,1-10,3 × 6,5-8,0 µm,
molto lentamente, sporche di            con verruche unite in creste
verdastro.                              piuttosto spesse, formanti un
reticolo quasi completo.
HABITAT:            esclusivamente
associato a Pinus; frequente nelle
pinete dall’estate ai primi rigori
invernali.
NOTE - Fra le specie, associate
con conifere, con latice arancione
o rosso, L. deliciosus è facilmente
determinabile per il cappello
arancio-ocraceo zonato, per il
gambo cosparso di scrobicoli            abbastanza       ricercati,     è,
rosso-arancio,     per    il   latice   probabilmente, quello migliore sul
immutabile e per l’habitat sotto        piano culinario.
Pino. Fra i Lattari “sanguinelli”,                       Roberto Olgiati
commestibili
FUNGHI DI BOSCO E COLTIVATI
       SECCHI, SURGELATI
E IN SALAMOIA

                           di MASSIMO GULIN snc

     LAVORAZIONE ARTIGIANALE
DI FUNGHI SECCHI - PORCINI E SOTT’OLIO

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                   I funghi nel collezionismo
                          Collezione G. Oldrini

                       REPUBLIQUE DU MALI
                           Genere Lactarius
Lactarius deliciosus                       Lactarius luculentus
Lactarius pseudomucidus                    Lactarius scrobiculatus
Lactarius deceptivus                       Lactarius indigo
Lactarius peckii                           Lactarius lignyotus
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                    REPUBLIQUE DU MALI
                         Genere Amanita
Amanita caesarea                        Amanita muscaria
Amanita solitaria                       Amanita verna
Amanita malleata                        Amanita phalloides
Amanita citrina                         Amanita pantherina
STORIE,LEGGENDE, CURIOSITA’

Aquilegia
C’è una ranuncolacea rustica e
bellissima che in maggio produce
una fioritura spettacolare, è
l’aquilegia dalla forma strana e
bizzarra.
Questo fiore ha una duplice
corolla      con     un’architettura
complessa, lunghi speroni simili a
delle corna e delle foglie molto
delicate che danno a tutta la
pianta leggerezza ed eleganza.
La prima descrizione risale ad un
trattato della monaca benedettina
Hildegard, badessa di Bingen, in
Germania,        affascinante      e
complessa figura di religiosa che
diede un grande contributo allo
studio delle scienze naturali e
che, intorno alla metà del 12°
secolo, descrisse la pianta come       derivi da aquila perché, in un
“Acheleia”.                            testo del Cinquecento così era
Diverse      sono     le    versioni   scritto: “ ...perchè gli adunchi
sull’origine del nome di questo        rostri dei fiori parevano artigli del
fiore.                                 potentissimo volatile” ravvisando
Alcuni sostengono che la sua           un becco che ricorda quello
etimologia derivi dal vocabolo         dell’acquila.
latino aquilegium, che significa       Uno dei nomi comuni in italiano è
recipiente d’acqua, perché le          colombina e si riferisce alla
gocce di rugiada e di pioggia          colomba. L’accostamento con
vengono trattenute dalle foglie e      questo uccello, simbolo di pace,
dai suoi petali ad imbuto.             sembra alludere alla soavità del
Altri, invece, pensano che il nome     fiore.
In alcune varietà, se si osserva        vaso bianco.
l’aquilegia a capo in giù, con le       Pisanello, nel suo “Ritratto di
code rivolte verso l’alto, si ha        Principessa” (Louvre di Parigi), la
l’impressione di vedere un gruppo       pone nello sfondo accanto ai
di colombe riunite in cerchio.          garofani.
E’ una pianta erbacea che nella         Un mazzo di aquilegia in vaso è
stagione fredda scompare per poi        dipinto anche nell’Adorazione dei
germogliare alla fine dell’inverno.     Magi di Hugo Van der Goes
In primavera appaiono i fiori i cui     (Galleria degli Uffizi a Firenze).
colori vanno dal viola al blu ma        Se nel Medioevo l’aquilegia era
anche dal giallo, al porpora, al        sinonimo di tristezza e gelosia,
rosa.                                   grazie a Leonardo che raffigurò
Molto     spesso       la    troviamo   un ramo di aquilegia nel suo
raffigurata in celebri dipinti.         “Bacco” (Louvre di Parigi), questo
Bernardino Luini la dipinse nella       fiore così particolare prese anche
“Madonna del roseto” (Accademia         il significato di amore perfetto,
di Brera a Milano) in cui si vede il    simbolo dell’unione tra umano e
Bambino tenere in mano il gambo         divino.
di un’aquilegia posta in un grosso                        Gabriella Oldrini
Eligio Re Fraschini S.p.A.

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MODELLI, STAMPI E ATTEZZATURE IN COMPOSITO
UNO ALLA VOLTA:

IMPARIAMO A CONOSCERE GLI ALBERI E … A RISPETTARLI

Cornus mas L.
 ETIMOLOGIA: il nome del              lieve odore di miele, sono riuniti in
genere ha radice indoeuropea          ombrelle ascellari portate da
“kar” = essere duro, passando al      robusti peduncoli, che si formano
latino “cornus” = corno, a            prima delle foglie, avvolte da 4
sottolineare il legno duro e          brattee acuminate di colore
robusto; il suffisso latino “mas” =   verdognolo, sfumate di rosso.
maschile (maschile, quindi forte,
                                      FRUTTI: drupe ovoidali, pendule,
robusto) sembrerebbe
                                      eduli, chiamate corniole, carnose,
contrapporsi al sanguinello,
                                      di colore rosso scuro, contengono
denominato da Plinio Cornus
                                      un nocciolo duro e bispermo,
“femina” a legno fragile.
                                      giungono a maturazione da
FOGLIE: con breve picciolo            agosto a ottobre.
peloso, sono ovali, opposte e
                                      CORTECCIA: si desquama, di
acuminate, hanno 3-5 nervature
                                      colore grigio con crepe rossastre.
convergenti verso l’apice, verde
chiara e pelosetta la pagina          PORTAMENTO:                 arbusto
inferiore, quasi glabra la pagina     cespuglioso, caducifoglio, che in
superiore.                            condizioni ottimali può assumere
                                      le dimensioni di albero. Tronco
FIORI: piccoli, gialli, sbocciano
                                      eretto, spesso contorto, molto
prima delle foglie ed emanano un
                                      ramificato in alto, con ramuli
                                      quadrangolari,      rametti   brevi
                                      eretto-patenti. Pianta rustica e
                                      resistente che può raggiungere i
                                      6-8 metri di altezza.
                                      HABITAT: lungo le sponde dei
                                      torrenti, ai margini dei boschi di
                                      latifoglie, negli arbusteti, specie
                                      termofila e xerofila, predilige i
terreni calcarei; in piccoli gruppi      cesti. Tutta la pianta ha proprietà
nelle radure dei boschi di               tintorie (giallo). Pianta coltivata
latifoglie, tra gli arbusti e nelle      anche come ornamentale, per le
siepi. Dal piano sino a 1500 m           foglie brillanti e per la fioritura
s.l.m.                                   molto precoce. I frutti sono molto
                                         ricercati dalla fauna selvatica.
USI: il legno, durissimo e molto
resistente, lavorato, si presenta                           Chiara Macchi
liscio e lucente come corno
levigato. Era impiegato per la
costruzione di parti soggette a
forte usura: lavori di tornio, raggi e
denti da ruota, utilizzato anche
per la produzione di pipe. I rami
giovani, per la loro flessibilità,
erano usati per la costruzione dei
PIANTE INSOLITE

Strelitzia: l’uccello del Paradiso
 La Strelitzia reginae, chiamata        ne inviò in patria una pianta che
anche Uccello del Paradiso, è           venne coltivata presso i Royal
forse uno dei fiori ornamentali più     Botanic Gardens di Kew. Il nome
apprezzati      per     l’incredibile   scientifico della Strelitzia venne
eleganza del suo portamento, per        attribuito al genere dal botanico e
la sua forma regale e la sua            naturalista Joseph Banks, allora
colorazione a contrasto davvero         direttore dei giardini reali, in onore
unica.                                  di Sophia Carlotta, duchessa di
Francis Masson, al tempo il             Mecklemburg-Strelitz,        divenuta
miglior giardiniere dei Kew             regina di Gran Bretagna, a
Garden di Londra, fu il primo           seguito del suo matrimonio con re
occidentale a scoprire questa           Giorgio III.
pianta nel lontano 1772. Sbarcato       In Italia, nel 1912, fu introdotta per
in Sudafrica come cacciatore di         la prima volta nei giardini liguri di
piante, rimase affascinato davanti      Villa Hambury voluti dal londinese
alla bellezza esotica di questo         Thomas Hambury. Pian piano la
fiore dalla forma strana. Nel 1773      sua coltivazione si diffuse tanto
che divenne preziosa quanto le           della Nuova Guinea e per questo
orchidee.                                viene chiamata l’uccello del
La specie più coltivata è la             Paradiso.
Strelitzia reginae, detta l’uccello      Oltre a questa somiglianza questa
del Paradiso.                            pianta ha però un legame ben più
La pianta presenta             grandi    stretto con il variopinto mondo
infiorescenze vistose, con tre           degli     uccelli.     Nel     corso
tepali esterni color arancio in cui      dell’evoluzione ha infatti affidato
si può intravedere del giallo carico     ad un uccello la sua possibilità di
e tre interni di colore azzurro          riprodursi. I fiori della strelitzia
intenso, diseguali, avvolti da           vengono        impollinati      dalla
brattee con margine rosso. Questi        Nectarina afra, un piccolo uccello
si fondono insieme in un unico           sudafricano simile ad un colibrì
bocciolo. Mentre il fiore sboccia,       che si nutre del nettare infilando il
ogni tepalo si apre e prende la          suo lungo becco all’interno del
forma simile a quella di un uccello      fiore    per     nutrirsi.   Questo
tropicale in volo.                       movimento fa aprire le antere, gli
Cresce come un fitto cespuglio           organi sessuali maschili del fiore
dalla cui base partono foglie            che rilasciano il polline. Il polline
coriacee      ed     allungate    che    si attacca alle piume del petto
possono raggiungere i settanta           dell’uccello    e      viene     così
centimetri di lunghezza.                 trasportato su altri fiori. Solo
I     fiori  sbocciano      numerosi     grazie alla Nettarina la pianta
dall’autunno alla primavera da un        riesce a produrre i semi e a
unico bocciolo, spata, si aprono in      riprodursi.
successione fino a quattro-cinque        Una sua peculiarità è la capacità
fiori e durano più di un mese.           di “rigenerazione”. Anche quando
La strelitzia si può coltivare           si pensa che i fiori sono appassiti,
all’aperto tutto l’anno nelle regioni    non lo sono affatto. Se si taglia
con inverni miti, nelle altre regioni,   delicatamente il ciuffetto giallo-
invece, va coltivata in vaso e           arancione che spunta dalla spata
riportata in casa alla fine di           e si guarda dentro la guaina, si
ottobre.                                 può notare un gruppo di fiorellini
Un nome… un legame: i fiori della        che, in natura sulla pianta,
strelitzia ricordano molto la            spunterebbero da soli mentre
paradisea, un bellissimo uccello         nelle nostre zone dobbiamo dar
La Strelitzia reginae è così
                                     pregiata nella sua zona d’origine,
                                     il Sudafrica, che presso alcune
                                     tribù veniva usata per adornare la
                                     capanna del capo o dello
                                     stregone.
                                     La pianta è simbolo di fedeltà,
                                     amore e premura. Alle isole
                                     Hawaii cresce in natura ed è parte
                                     integrante della cultura degli
loro    una      manoad     uscire   abitanti. In lingua Hawaiana, il suo
aiutandoci con un bastoncino.        nome significa “piccolo globo” ed
Senza nulla togliere ai fiori,       è simbolo di magnificenza.
anche    le     foglie disidratate
assumono strane e originali forme                       Andrea Oldrini
contorte e sono perfette per
decorazioni floreali.
ANIMALI E NATURA

IL BALESTRUCCIO
Chi vede per la prima volta un          colpo in su e in giù, a destra e a
balestruccio volare rapido, subito      sinistra, o addirittura all’indietro!”
esclama: “Guarda che bella              “E poi, nota il ventre bianco, la
rondine!” Ma se lì vicino è             gola bianca, le zampe e il sopra
presente qualcuno che se ne             coda bianco, mentre le ali, la
intende gli fa notare le differenze:    coda, il dorso e le parti superiori
“Ma guarda com’è acrobatico il          del capo sono nere! Quello è un
suo volo! I cambiamenti di quota e      balestruccio, più piccolo della
direzione sono così frequenti e         rondine e con la coda molto meno
improvvisi!        Le         rondini   biforcuta!”
mantengono molto di più la              Linneo, padre della nomenclatura
direzione di volo e non virano di       binaria (un nome per il genere, un
                                        .           nome per la specie)
                                          .         lo chiamò “rondine
                                        .           urbana”, per la sua
       balestruccio
                                        .           tendenza a costruire
                                                    il nido e quindi ad
                                                     allevare i        piccoli
                                        . rondine   nelle zone abitate.
                                                    Il nido viene
                                        .            solitamente costruito
                                                    sotto un tetto, ha la
                                                    forma di una
                                                    scodella incollata
                                                    alla parete verticale
                                                    della casa e a quella
                                                    orizzontale del
                           rondone                  sottotetto.
                                                    C’è soltanto una
                                                    fessura sottile tra il
                                                    sottotetto    e     l’orlo
superiore del nido. Una fessura         passare qualche notte con i
sufficiente     appena      per    il   genitori.
passaggio della coppia che l’ha         Da poco tempo (due-tre anni) si
costruito e più tardi per imboccare     sta      verificando     un      triste
i giovani nidiacei. Spesso i nidi       diradamento: molti nidi sono
sono vicini gli uni agli altri come     bucati nella parte inferiore e non
se volessero sostenersi tra loro.       vengono ripristinati, altri nidi
 Nella mia parrocchia, la Rasa di       vengono abbandonati in anticipo.
Varese, c’è un oratorio che ha          Non ho mai visto le scene di
l’aspetto di un lungo cascinale,        predazione,         ma     la      mia
con      un      tetto     sporgente    impressione è che quando i
adattissimo ad         accogliere i     nidiacei cominciano a volare,
balestrucci. I nidi sono addirittura    arrivano le gazze e li catturano,
una ventina, sulla facciata est,        per portarli vivi ai loro piccoli.
illuminati dal sole che sorge. Nella    Ormai le gazze sono diventate
tarda     primavera     arrivano    i   padrone del paese, a poco a poco
discendenti dei vecchi proprietari,     le    altre specie di          uccelli
che sono emigrati in Africa e           spariscono.
India, e in pochi giorni le antiche     Da      dove      viene    il   nome
dimore riprendono vita. Qualche         balestruccio? Probabilmente dalla
nido è ancora intatto e non ha          sagoma durante il volo, che
bisogno di essere riparato, la          somiglia a quella di una balestra
maggior      parte     però    viene    pronta per scagliare la freccia. Il
risistemata con fango e pietruzze.      balestruccio in volo cattura insetti,
Un fango colloso, reso più              e tiene la bocca aperta, come le
appiccicoso con la saliva degli         rondini, come i rondoni; emette
adulti arrivati dalla migrazione        richiami brevi, aspri e stridenti,
invernale. E’ maggio, ormai: non        forse utili a localizzare la preda, o
c’è tempo da perdere, le covate         ad avvisare altri uccelletti troppo
saranno       normalmente       due,    vicini.
ciascuna con 4-5 uova che                                    Don Elio Gentili
schiudono dopo 15-16 giorni; i                  Direttore Museo A. Stoppani
nidiacei vivranno nel nido per 20-                                 Venegono
25 giorni, poi cominceranno a
volare ma torneranno ancora per
ASTRONOMIA

LO SCORRERE DEL TEMPO
Il 10 marzo 2020 per contrastare il    impiegarlo.
diffondersi dell'epidemia di Covid     Alcuni avrebbero voluto che si
19     entravano      in     vigore    fermasse impedendo al virus di
provvedimenti         che         ci   diffondersi           ulteriormente
costringevano a non uscire di          salvaguardando la loro salute,
casa. Non potendo svolgere le          altri che scorresse veloce perché
consuete attività molti di noi,        finisse al più' presto l'angosciosa
specialmente nei primi giorni,         paura di ammalarsi, altri infine col
hanno avuto la sensazione che il       fiato     sospeso      aspettavano
tempo scorresse più lentamente         l'evolversi   di   situazioni    più
del solito. Il tempo, questa           complicate.
preziosa risorsa della quale non       Ma il tempo, indipendentemente
ce n'è mai abbastanza era              dal nostro volere, ha continuato e
improvvisamente        a     nostra    continua a scorrere inesorabile
disposizione creandoci a volte         scandito dai ritmi che per
disagio per non sapere come            convenzione gli abbiamo dato
suddividendolo in secondi, minuti,     “eternità”, o quanto duri la nostra
ore, anni, secoli etc..                intera esistenza, in confronto ai
E così le ore ed i giorni segnano il   tempi che governano l'Universo?
tempo che la Terra impiega per         L'Universo ci offre la possibilità di
compiere una rotazione su se           vivere alcuni eventi come in una
stessa riferita al Sole (giorno        macchina del tempo, purtroppo
solare di 24 ore), le stagioni         però solo a ritroso anche se pur
seguono il movimento del nostro        sempre in modo affascinante.
pianeta nel suo moto di                Una Meteora attraversa la nostra
rivoluzione intorno al Sole (moto      atmosfera in pochi millisecondi
orbitale della durata di 365 giorni)   mentre l'immagine della Luna ci
e ora dopo ora, giorno dopo            arriva con poco più di un secondo
giorno, anno dopo anno trascorre       di ritardo. La luce del Sole
la nostra vita che in media dura       impiega invece 8 minuti per
poco meno di un secolo. Quanto         raggiungerci     mentre     quando
tempo sembra essere trascorso          guardiamo Giove o Saturno li
da quando eravamo bambini, o da        vediamo                  com'erano
quando ci siamo innamorati per la      rispettivamente circa tre quarti
prima volta o da quando ci siamo       d'ora e un’ora e 20 minuti prima, e
sentiti adulti. Si suol dire è         sempre restando all'interno del
passata una “eternità”. Ma             nostro Sistema Solare vediamo
veramente          abbiamo        la   Nettuno com'era 4 ore fa.
sensazione di quanto duri un
anni fa quando l'Uomo era da
                                      poco comparso sulla Terra e
                                      ancora scheggiava pietre per
                                      farne utensili.
                                      Infine dobbiamo aspettare 200
                                      milioni di anni perché il nostro
                                      Sole compia una rivoluzione
                                      completa intorno al centro della
Dobbiamo poi aspettare da
                                      nostra galassia, la Via Lattea
qualche anno a qualche millennio
                                      Cifre          strabilianti      che
per rivedere una Cometa come
                                      annichiliscono          la     nostra
quella che ci ha appena regalato
                                      immaginazione, ma che ancora
splendide immagini nelle notti
                                      non sono niente di fronte al
dello scorso mese di luglio e che     termine ETERNO cioè che non
ritornerà a farci visita tra 6800
                                      avrà mai fine.
anni     circa (il tempo      che
                                      La       nostra     esistenza,    se
impiegherà a compiere un’orbita
                                      paragonata ai tempi dell'Universo,
intorno al Sole).
                                      è più breve del passaggio di una
Non appena guardiamo al di là
                                      Meteora e ciò ci dovrebbe far
del nostro Sistema Solare la
                                      riflettere su come impieghiamo il
dimensione del tempo diventa          tempo che ci viene concesso per
sempre più impressionante. La
                                      viverla e chissà se anche noi
luce della stella più vicina,
                                      saremo capaci di lasciare una
Proxima Centauri, impiega quasi
                                      traccia luminosa del nostro
4 anni per arrivare fino a noi
                                      passaggio come fanno le Stelle
mentre la stella più luminosa del
                                      Cadenti.
cielo che possiamo osservare,                            Vittorio Marinoni
Sirio, si mostra com'era 9 anni fa.
La Stella Polare ci appare dopo
432 anni e il centro della nostra
galassia, la Via Lattea, dopo
30.000 anni.
Possiamo osservare Andromeda,
la galassia più vicina a noi
com'era due milioni e mezzo di
CRATERI DELLA LUNA:

Messier e Messier A
Solitamente si osserva la Luna              I due crateri, che prendono il
durante il primo quarto, cioè nelle         nome dal famoso astronomo
prime ore serali, perché più                francese Charles Messier, si
comode e più raramente la si                trovano sul bordo occidentale
osserva all’ultimo quarto nella             lunare nel bel mezzo del Mare
seconda parte della notte, quando           Fecunditatis. Hanno una forma
la diversa provenienza della luce           ellittica e non circolare, con
solare fa risaltare particolari             dimensione di circa una decina di
totalmente diversi dello stesso             km di diametro e sono stati
soggetto. Un esempio su tutti               formati in epoca abbastanza
sono le ombre dei due crateri               recente da un impatto con una
Messier e Messier A che mentre              angolazione molto bassa; si
con la Luna crescente appaiono              pensa che Messier A sia stato
nella stessa direzione degli                formato da un rimbalzo del corpo
ejecta, osservandoli con la Luna            impattante e questo spiega le
nella fase calante appaiono dal             diverse orientazioni degli assi
lato diametralmente opposto.                maggiori dei due crateri: Est-
                                            Ovest per Messier e Nord-Sud
                                            per Messier A.
                                            Queste strane conformazioni
                                            sono state spiegate simulando
                                            impatti radenti sparando mini-
                                            proiettili delle dimensioni di pochi
                                            mm su diversi materiali e con
                                            inclinazioni sempre più basse: gli
                                            studi condotti all’Ames Vertical
                                            Gun Ballistic Range hanno
                                            dimostrato che ad angoli inferiori
                                            a 45° il cratere diventa sempre più
                                            allungato nella direzione del
Posizione dei crateri Messier e Messier A
                                            movimento,        e  porzioni    del
proiettile rimbalzano e scavano        evidenziato in questa foto scattata
una serie di piccole fosse a valle     dagli astronauti di Apollo 15
del cratere principale. Man mano       durante l’orbita lunare.
che l'angolo di impatto diminuisce,                               Franco
l'espulsione dei detriti e le
raggiere subiscono cambiamenti
ancora più pronunciati rispetto ai
crateri.
Quando l'angolo di impatto è
inferiore a 15°, gli ejecta si
allungano nella direzione verso il
basso e una "zona proibita", dove
non appare alcun ejecta, si
sviluppa nella direzione verso
l'alto. Per impatti radenti di pochi
gradi, i raggi vanno solo
lateralmente,     producendo     un
motivo ad ali di farfalla come ben     I crateri Messier e Messier A ripresi da Apollo 15.
                                                         Fonte: NASA.
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