ANTARES 2020 - Antares Legnano
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CONSIGLIO DIRETTIVO GIANCARLO CALINI Presidente MAURIZIO FRANCHINI GILBERTO OLDRINI ARNALDO FUSE’ ROBERTO OLGIATI PIER GIORGIO GROSSONI ROBERTO PANIZ VITTORIO MACCHI FRANCO RAMA VITTORIO MARINONI ALBERTO SOMMI MARCO MOGGI GUALTIERO UNGARELLI GABRIELLA OLDRINI La parola del Presidente Siamo vicini alla 42^ Mostra Micologica e purtroppo dobbiamo rinunciarvi perché, nonostante i leggeri miglioramenti della pandemia in atto, abbiamo sospeso per precauzione le manifestazioni e le attività in calendario. Però noi saremo sempre vicini ai nostri soci e simpatizzanti. Non voglio essere noioso, ma come sempre raccomando di non distruggere ciò che trovate non commestibile nel bosco. Con questo vorrei augurare che questo momento passi in fretta, per ritrovarci di persona e scambiare con voi le opinioni. Ne approfitto per ringraziare tutto il Consiglio Antares e il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi che negli anni passati ci ha sempre ospitati in occasione delle nostre mostre. cav. Giancarlo Calini
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Guardando al 2021 La voglia di crescere, di essere al contempo motore e volano di conoscenza per il territorio circostante è sempre stata la primaria caratteristica dell’associazione Antares. Un fulcro di passione che da oltre mezzo secolo rappresenta un valore aggiunto per Legnano e l’Altomilanese. L’emergenza sanitaria che sta caratterizzando questo 2020 ha posto dei pesanti vincoli. Non ha però frenato lo spirito di Antares. Anche se il tradizionale appuntamento con la Mostra Micologica, iniziativa che ha superato ampiamente le 40 edizioni e che l’associazione ha fatto diventare un momento fisso nel mese di ottobre, è rinviato al prossimo anno, non è venuta meno la volontà di condivisione, educazione e diffusione che la Mostra ha sempre portato con sé. Un evento che ha visto al proprio fianco la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, in un rapporto di reciproca cooperazione nella consapevolezza che è dalle cose che partono dal basso che un territorio può guardare al futuro, crescendo. È nella complessità, nella difficoltà di questi tempi che ritroviamo le nostre radici. Non sono solamente ancore alle quali affrancarci per non farci travolgere, ma sono soprattutto valori da rimettere al centro e bussole con le quali rimetterci in moto seguendo la giusta direzione. È con questo augurio che, riconfermando la profonda vicinanza del nostro istituto ad Antares, che rinnovo il sostegno della Bcc all’associazione, rilanciando l’appuntamento per la Mostra Micologia al prossimo anno. Insieme guardiamo al 2021. Il Presidente Roberto Scazzosi
ANTARES 2020 Antarius Antarius: possiamo forse In ambito naturalistico, oltre alle considerare questo termine come consulenze micologiche dei soliti il simbolo delle “non attività” di due Roberti, ricordiamo che Paolo quest’anno del nostro Sodalizio e de Ambrosis ha presentato il libro: di tanti altri (associazioni e, “Vado su per di là: Primo purtroppo, attività imprenditoriali) Bonasson, la prima guida alpina che, per parecchi mesi, hanno della Valle Vigezzo”. dovuto ridurre in maniera drastica Per quanto riguarda invece il e, soprattutto, improvvisa, la loro 2020, unica conferenza ad avere attività divulgativa o commerciale. seguito è stata la prima in Ecco: Antarius è un po’ la sintesi programma, in tempi ancora non di tutto questo: Antares e il sospetti. Si tratta delle “Aurore corrente Virus. Da qui Antàvirus boreali: fenomenologia e ricerca e quindi il sincopato Antarius. scientifica”. Probabilmente il Come detto, di tutto il previsto malefico virus si è spaventato di calendario di incontri sono stati fronte a un titolo così poetico ed svolti solamente quelli allo stesso momento grandioso di programmati all’inizio dell’anno tale conferenza o forse ha temuto sociale e cioè i seguenti: le ire del Bellicoso Davide, suo Conferenza di Astronomia di relatore. Chissà?! Poi il nulla! Cesare Guaita in relazione a: “La Tuttavia, altre attività pregresse, scoperta degli asteroidi ancorché non didattiche, hanno carboniosi. Le missioni potuto aver luogo in quanto Hayabusa-2 e Osiris- REX” e accadute molto prima del “gran quella di Franco Rama sui “150 divieto”. anni della Tavola Periodica:1869 Innanzitutto dobbiamo ricordare – 2019”. Tanto tempo trascorso che, come è noto, lo scorso anno, senza peraltro venire mai dopo lunga malattia, è venuto utilizzata per servire un pasto! E purtroppo a mancare uno dei infine le osservazioni della luna pilastri di Antares: il vice dal vivo e degli astri universali col presidente emerito, Nino Lomazzi. telescopio. Ma tutto scorre. In avanti. E la
famiglia si allarga! In quanto italiana sarebbe corretta Delle succitate attività, una la seconda locuzione, invece è d’esse è rappresentata da celebri giusta la prima. Perché? matrimoni che, per l’importanza e Mah, sarà vero? Voci che si dice la fama degli attori, non può ben informate asserirebbero che essere fatta passare sotto probabilmente la nascita di lei sia silenzio. avvenuta addirittura nella capitale Non sempre in tutte, ma in del Regno Unito. Una volta ivi generale, capita nella maggior registrata il nome comparso sui parte delle famiglie che queste si documenti sembrerebbe, come è …allarghino; che aumentino cioè loro costume, essere stato il numero dei propri componenti. Samantha, con l’h appunto. E Ecco, possiamo forse dire che Samantha sia! Antares è una grande famiglia ed L’augurio che Antares fa a questi anche nel suo ambito è capitato giovani, oltre di una vita feconda e più di un … allargamento. felice, è che possano a loro volta In occasione della ultima mostra generare ulteriori “Antaresini” al micologica sono stati infatti fine di perpetuare la specie. celebrati ben due matrimoni da Siamo giunti alla XLII Mostra parte di due rampolli della nostra Micologica di funghi dal vivo. Una famiglia. vecchissima tradizione di Antares Si tratta del giovane Andrea che non deve morire. Oldrini, figlio di due dei maggiori e Per quanto riguarda invece gli produttivi esponenti del Sodalizio, incontri aperti al pubblico, essi e del celebre Roberto (uno dei sono figli della stagione, questa soliti due), i quali sono convolati trista stagione virale. D’essi allora finalmente a nozze, allargando non possiamo fare altro che così, appunto, la famiglia. citarli. Ma non deve sfuggire il fatto che, Come una triste e lugubre litania in una circostanza pressoché ecco quindi tutto quello che medesima, qualcuno, anzi, avrebbe potuto essere, ma che, qualcuna, li aveva preceduti ben però, non è stato. un anno prima: si tratta di ASTRONOMIA Samantha, addirittura la nipote Conferenza su “La radiazione del Presidente! cosmica di Fondo: l’evoluzione Già: Samantha oppure Samanta? dell’Universo raccontata dalla luce
del Big Bang” a cura di Paola “Mostra di Botanica: Tillandsia, Battagllia: Purtroppo una battaglia stelle botaniche venute dal Sud America”, in collegamento Skype perduta. con Bromeliad Society SudAfrica “Ordine e caos nel sistema e quello con la Cina, sempre via solare” di Elia Cozzi. Un caos qui Skype. Più d’una occasione sulla terra. mondiale perduta. “La realtà non è quello che Non è stata fatta la dimostrazione vediamo” avrebbe detto Adriano pratica, a cura dello chef Raffaele Gaspani. In effetti non abbiamo Rignanese, circa la modalità di visto nulla. “Cucinare con i fiori e non solo…”. Infine la conferenza su “Gli eventi Continueremo con la solita astronomici del 2019” a cura degli pastasciutta e amen. Astrofili Antares che ha purtroppo Angelo Bincoletto ci avrebbe messo in evidenza la carenza mostrato al “Biodiversità delle delle conferenze astronomiche e nostre Alpi”. Significa allora che delle osservazioni celesti del continueremo a vedere cose 2020. diverse che però ci appariranno MICOLOGIA E BOTANICA tutte uguali! Come già per l’Astronomia, il Infine si è dovuto rinunciare alla mancato punto sulla “Stagione periodica assemblea dei soci in micologica 2019” di Roberto programma per aprile. Olgiati ha parimenti messo in Ce n’è per tutti i gusti. Ma evidenza la situazione micologica soprattutto quello che non manca del 2020 per quanto attiene a è una certa amarezza per ciò che conferenze, mostre micologiche, avrebbe potuto essere, ma che corsi di abilitazione micologica, non è stato. Però Antares non mostre botaniche ed incontri vari. molla. Si ripresenterà su questi Purtroppo non è stato possibile schermi più vigoroso e vittorioso ammirare ed “ascoltare” “l’incanto che mai perché la forza della della bellezza: Tillandsia” a cura natura che anima il sodalizio sarà di Andrea Oldrini ed anche in grado di sconfiggere qualunque partecipare alla caccia la tesoro virus. botanica dal titolo “Cacciatori di Alla prossima. piante per un giorno”. A.M. Peggio ancora: è saltata anche la
UNO ALLA VOLTA: IMPARIAMO A CONOSCERE I FUNGHI ! Lactarius deliciosus (L. : Fr.) S.F. Gray CAPPELLO 50-150 mm, all’inizio GAMBO 30-60 × 15-25 mm, convesso, poi appiattito, infine farcito poi cavo, pruinoso-feltrato, depresso-imbutiforme, giallo- arancio pallido, più o meno ornato aranciato, arancio-ocraceo, con da scrobicoli rosso-arancio. zonature concentriche più sature, CARNE pallida, alla frattura si il margine involuto, poi più o meno colora di rosso carota per il latice, ondulato-lobato, la superficie poi molto lentamente diventa glabra, un po’ vischiosa a tempo verdastra (in 24 ore), con odore umido, poi asciutta, pruinosa, più fruttato e sapore mite. evidentemente all’orlo. LATICE rosso carota, immutabile LAMELLE leggermente o pallidescente, con sapore mite. decorrenti, fitte, rigide, forcate, MICROSCOPIA: spore da arancio pallido poi di un colore largamente ellissoidali a rosso carota nelle fratture, infine, ellissoidali, 8,1-10,3 × 6,5-8,0 µm, molto lentamente, sporche di con verruche unite in creste verdastro. piuttosto spesse, formanti un
reticolo quasi completo. HABITAT: esclusivamente associato a Pinus; frequente nelle pinete dall’estate ai primi rigori invernali. NOTE - Fra le specie, associate con conifere, con latice arancione o rosso, L. deliciosus è facilmente determinabile per il cappello arancio-ocraceo zonato, per il gambo cosparso di scrobicoli abbastanza ricercati, è, rosso-arancio, per il latice probabilmente, quello migliore sul immutabile e per l’habitat sotto piano culinario. Pino. Fra i Lattari “sanguinelli”, Roberto Olgiati commestibili
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SERIE DI FRANCOBOLLI A TEMA MICOLOGICO I funghi nel collezionismo Collezione G. Oldrini REPUBLIQUE DU MALI Genere Lactarius Lactarius deliciosus Lactarius luculentus Lactarius pseudomucidus Lactarius scrobiculatus Lactarius deceptivus Lactarius indigo Lactarius peckii Lactarius lignyotus
SERIE DI FRANCOBOLLI A TEMA MICOLOGICO I funghi nel collezionismo Collezione G. Oldrini REPUBLIQUE DU MALI Genere Amanita Amanita caesarea Amanita muscaria Amanita solitaria Amanita verna Amanita malleata Amanita phalloides Amanita citrina Amanita pantherina
STORIE,LEGGENDE, CURIOSITA’ Aquilegia C’è una ranuncolacea rustica e bellissima che in maggio produce una fioritura spettacolare, è l’aquilegia dalla forma strana e bizzarra. Questo fiore ha una duplice corolla con un’architettura complessa, lunghi speroni simili a delle corna e delle foglie molto delicate che danno a tutta la pianta leggerezza ed eleganza. La prima descrizione risale ad un trattato della monaca benedettina Hildegard, badessa di Bingen, in Germania, affascinante e complessa figura di religiosa che diede un grande contributo allo studio delle scienze naturali e che, intorno alla metà del 12° secolo, descrisse la pianta come derivi da aquila perché, in un “Acheleia”. testo del Cinquecento così era Diverse sono le versioni scritto: “ ...perchè gli adunchi sull’origine del nome di questo rostri dei fiori parevano artigli del fiore. potentissimo volatile” ravvisando Alcuni sostengono che la sua un becco che ricorda quello etimologia derivi dal vocabolo dell’acquila. latino aquilegium, che significa Uno dei nomi comuni in italiano è recipiente d’acqua, perché le colombina e si riferisce alla gocce di rugiada e di pioggia colomba. L’accostamento con vengono trattenute dalle foglie e questo uccello, simbolo di pace, dai suoi petali ad imbuto. sembra alludere alla soavità del Altri, invece, pensano che il nome fiore.
In alcune varietà, se si osserva vaso bianco. l’aquilegia a capo in giù, con le Pisanello, nel suo “Ritratto di code rivolte verso l’alto, si ha Principessa” (Louvre di Parigi), la l’impressione di vedere un gruppo pone nello sfondo accanto ai di colombe riunite in cerchio. garofani. E’ una pianta erbacea che nella Un mazzo di aquilegia in vaso è stagione fredda scompare per poi dipinto anche nell’Adorazione dei germogliare alla fine dell’inverno. Magi di Hugo Van der Goes In primavera appaiono i fiori i cui (Galleria degli Uffizi a Firenze). colori vanno dal viola al blu ma Se nel Medioevo l’aquilegia era anche dal giallo, al porpora, al sinonimo di tristezza e gelosia, rosa. grazie a Leonardo che raffigurò Molto spesso la troviamo un ramo di aquilegia nel suo raffigurata in celebri dipinti. “Bacco” (Louvre di Parigi), questo Bernardino Luini la dipinse nella fiore così particolare prese anche “Madonna del roseto” (Accademia il significato di amore perfetto, di Brera a Milano) in cui si vede il simbolo dell’unione tra umano e Bambino tenere in mano il gambo divino. di un’aquilegia posta in un grosso Gabriella Oldrini
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UNO ALLA VOLTA: IMPARIAMO A CONOSCERE GLI ALBERI E … A RISPETTARLI Cornus mas L. ETIMOLOGIA: il nome del lieve odore di miele, sono riuniti in genere ha radice indoeuropea ombrelle ascellari portate da “kar” = essere duro, passando al robusti peduncoli, che si formano latino “cornus” = corno, a prima delle foglie, avvolte da 4 sottolineare il legno duro e brattee acuminate di colore robusto; il suffisso latino “mas” = verdognolo, sfumate di rosso. maschile (maschile, quindi forte, FRUTTI: drupe ovoidali, pendule, robusto) sembrerebbe eduli, chiamate corniole, carnose, contrapporsi al sanguinello, di colore rosso scuro, contengono denominato da Plinio Cornus un nocciolo duro e bispermo, “femina” a legno fragile. giungono a maturazione da FOGLIE: con breve picciolo agosto a ottobre. peloso, sono ovali, opposte e CORTECCIA: si desquama, di acuminate, hanno 3-5 nervature colore grigio con crepe rossastre. convergenti verso l’apice, verde chiara e pelosetta la pagina PORTAMENTO: arbusto inferiore, quasi glabra la pagina cespuglioso, caducifoglio, che in superiore. condizioni ottimali può assumere le dimensioni di albero. Tronco FIORI: piccoli, gialli, sbocciano eretto, spesso contorto, molto prima delle foglie ed emanano un ramificato in alto, con ramuli quadrangolari, rametti brevi eretto-patenti. Pianta rustica e resistente che può raggiungere i 6-8 metri di altezza. HABITAT: lungo le sponde dei torrenti, ai margini dei boschi di latifoglie, negli arbusteti, specie termofila e xerofila, predilige i
terreni calcarei; in piccoli gruppi cesti. Tutta la pianta ha proprietà nelle radure dei boschi di tintorie (giallo). Pianta coltivata latifoglie, tra gli arbusti e nelle anche come ornamentale, per le siepi. Dal piano sino a 1500 m foglie brillanti e per la fioritura s.l.m. molto precoce. I frutti sono molto ricercati dalla fauna selvatica. USI: il legno, durissimo e molto resistente, lavorato, si presenta Chiara Macchi liscio e lucente come corno levigato. Era impiegato per la costruzione di parti soggette a forte usura: lavori di tornio, raggi e denti da ruota, utilizzato anche per la produzione di pipe. I rami giovani, per la loro flessibilità, erano usati per la costruzione dei
PIANTE INSOLITE Strelitzia: l’uccello del Paradiso La Strelitzia reginae, chiamata ne inviò in patria una pianta che anche Uccello del Paradiso, è venne coltivata presso i Royal forse uno dei fiori ornamentali più Botanic Gardens di Kew. Il nome apprezzati per l’incredibile scientifico della Strelitzia venne eleganza del suo portamento, per attribuito al genere dal botanico e la sua forma regale e la sua naturalista Joseph Banks, allora colorazione a contrasto davvero direttore dei giardini reali, in onore unica. di Sophia Carlotta, duchessa di Francis Masson, al tempo il Mecklemburg-Strelitz, divenuta miglior giardiniere dei Kew regina di Gran Bretagna, a Garden di Londra, fu il primo seguito del suo matrimonio con re occidentale a scoprire questa Giorgio III. pianta nel lontano 1772. Sbarcato In Italia, nel 1912, fu introdotta per in Sudafrica come cacciatore di la prima volta nei giardini liguri di piante, rimase affascinato davanti Villa Hambury voluti dal londinese alla bellezza esotica di questo Thomas Hambury. Pian piano la fiore dalla forma strana. Nel 1773 sua coltivazione si diffuse tanto
che divenne preziosa quanto le della Nuova Guinea e per questo orchidee. viene chiamata l’uccello del La specie più coltivata è la Paradiso. Strelitzia reginae, detta l’uccello Oltre a questa somiglianza questa del Paradiso. pianta ha però un legame ben più La pianta presenta grandi stretto con il variopinto mondo infiorescenze vistose, con tre degli uccelli. Nel corso tepali esterni color arancio in cui dell’evoluzione ha infatti affidato si può intravedere del giallo carico ad un uccello la sua possibilità di e tre interni di colore azzurro riprodursi. I fiori della strelitzia intenso, diseguali, avvolti da vengono impollinati dalla brattee con margine rosso. Questi Nectarina afra, un piccolo uccello si fondono insieme in un unico sudafricano simile ad un colibrì bocciolo. Mentre il fiore sboccia, che si nutre del nettare infilando il ogni tepalo si apre e prende la suo lungo becco all’interno del forma simile a quella di un uccello fiore per nutrirsi. Questo tropicale in volo. movimento fa aprire le antere, gli Cresce come un fitto cespuglio organi sessuali maschili del fiore dalla cui base partono foglie che rilasciano il polline. Il polline coriacee ed allungate che si attacca alle piume del petto possono raggiungere i settanta dell’uccello e viene così centimetri di lunghezza. trasportato su altri fiori. Solo I fiori sbocciano numerosi grazie alla Nettarina la pianta dall’autunno alla primavera da un riesce a produrre i semi e a unico bocciolo, spata, si aprono in riprodursi. successione fino a quattro-cinque Una sua peculiarità è la capacità fiori e durano più di un mese. di “rigenerazione”. Anche quando La strelitzia si può coltivare si pensa che i fiori sono appassiti, all’aperto tutto l’anno nelle regioni non lo sono affatto. Se si taglia con inverni miti, nelle altre regioni, delicatamente il ciuffetto giallo- invece, va coltivata in vaso e arancione che spunta dalla spata riportata in casa alla fine di e si guarda dentro la guaina, si ottobre. può notare un gruppo di fiorellini Un nome… un legame: i fiori della che, in natura sulla pianta, strelitzia ricordano molto la spunterebbero da soli mentre paradisea, un bellissimo uccello nelle nostre zone dobbiamo dar
La Strelitzia reginae è così pregiata nella sua zona d’origine, il Sudafrica, che presso alcune tribù veniva usata per adornare la capanna del capo o dello stregone. La pianta è simbolo di fedeltà, amore e premura. Alle isole Hawaii cresce in natura ed è parte integrante della cultura degli loro una manoad uscire abitanti. In lingua Hawaiana, il suo aiutandoci con un bastoncino. nome significa “piccolo globo” ed Senza nulla togliere ai fiori, è simbolo di magnificenza. anche le foglie disidratate assumono strane e originali forme Andrea Oldrini contorte e sono perfette per decorazioni floreali.
ANIMALI E NATURA IL BALESTRUCCIO Chi vede per la prima volta un colpo in su e in giù, a destra e a balestruccio volare rapido, subito sinistra, o addirittura all’indietro!” esclama: “Guarda che bella “E poi, nota il ventre bianco, la rondine!” Ma se lì vicino è gola bianca, le zampe e il sopra presente qualcuno che se ne coda bianco, mentre le ali, la intende gli fa notare le differenze: coda, il dorso e le parti superiori “Ma guarda com’è acrobatico il del capo sono nere! Quello è un suo volo! I cambiamenti di quota e balestruccio, più piccolo della direzione sono così frequenti e rondine e con la coda molto meno improvvisi! Le rondini biforcuta!” mantengono molto di più la Linneo, padre della nomenclatura direzione di volo e non virano di binaria (un nome per il genere, un . nome per la specie) . lo chiamò “rondine . urbana”, per la sua balestruccio . tendenza a costruire il nido e quindi ad allevare i piccoli . rondine nelle zone abitate. Il nido viene . solitamente costruito sotto un tetto, ha la forma di una scodella incollata alla parete verticale della casa e a quella orizzontale del rondone sottotetto. C’è soltanto una fessura sottile tra il sottotetto e l’orlo
superiore del nido. Una fessura passare qualche notte con i sufficiente appena per il genitori. passaggio della coppia che l’ha Da poco tempo (due-tre anni) si costruito e più tardi per imboccare sta verificando un triste i giovani nidiacei. Spesso i nidi diradamento: molti nidi sono sono vicini gli uni agli altri come bucati nella parte inferiore e non se volessero sostenersi tra loro. vengono ripristinati, altri nidi Nella mia parrocchia, la Rasa di vengono abbandonati in anticipo. Varese, c’è un oratorio che ha Non ho mai visto le scene di l’aspetto di un lungo cascinale, predazione, ma la mia con un tetto sporgente impressione è che quando i adattissimo ad accogliere i nidiacei cominciano a volare, balestrucci. I nidi sono addirittura arrivano le gazze e li catturano, una ventina, sulla facciata est, per portarli vivi ai loro piccoli. illuminati dal sole che sorge. Nella Ormai le gazze sono diventate tarda primavera arrivano i padrone del paese, a poco a poco discendenti dei vecchi proprietari, le altre specie di uccelli che sono emigrati in Africa e spariscono. India, e in pochi giorni le antiche Da dove viene il nome dimore riprendono vita. Qualche balestruccio? Probabilmente dalla nido è ancora intatto e non ha sagoma durante il volo, che bisogno di essere riparato, la somiglia a quella di una balestra maggior parte però viene pronta per scagliare la freccia. Il risistemata con fango e pietruzze. balestruccio in volo cattura insetti, Un fango colloso, reso più e tiene la bocca aperta, come le appiccicoso con la saliva degli rondini, come i rondoni; emette adulti arrivati dalla migrazione richiami brevi, aspri e stridenti, invernale. E’ maggio, ormai: non forse utili a localizzare la preda, o c’è tempo da perdere, le covate ad avvisare altri uccelletti troppo saranno normalmente due, vicini. ciascuna con 4-5 uova che Don Elio Gentili schiudono dopo 15-16 giorni; i Direttore Museo A. Stoppani nidiacei vivranno nel nido per 20- Venegono 25 giorni, poi cominceranno a volare ma torneranno ancora per
ASTRONOMIA LO SCORRERE DEL TEMPO Il 10 marzo 2020 per contrastare il impiegarlo. diffondersi dell'epidemia di Covid Alcuni avrebbero voluto che si 19 entravano in vigore fermasse impedendo al virus di provvedimenti che ci diffondersi ulteriormente costringevano a non uscire di salvaguardando la loro salute, casa. Non potendo svolgere le altri che scorresse veloce perché consuete attività molti di noi, finisse al più' presto l'angosciosa specialmente nei primi giorni, paura di ammalarsi, altri infine col hanno avuto la sensazione che il fiato sospeso aspettavano tempo scorresse più lentamente l'evolversi di situazioni più del solito. Il tempo, questa complicate. preziosa risorsa della quale non Ma il tempo, indipendentemente ce n'è mai abbastanza era dal nostro volere, ha continuato e improvvisamente a nostra continua a scorrere inesorabile disposizione creandoci a volte scandito dai ritmi che per disagio per non sapere come convenzione gli abbiamo dato
suddividendolo in secondi, minuti, “eternità”, o quanto duri la nostra ore, anni, secoli etc.. intera esistenza, in confronto ai E così le ore ed i giorni segnano il tempi che governano l'Universo? tempo che la Terra impiega per L'Universo ci offre la possibilità di compiere una rotazione su se vivere alcuni eventi come in una stessa riferita al Sole (giorno macchina del tempo, purtroppo solare di 24 ore), le stagioni però solo a ritroso anche se pur seguono il movimento del nostro sempre in modo affascinante. pianeta nel suo moto di Una Meteora attraversa la nostra rivoluzione intorno al Sole (moto atmosfera in pochi millisecondi orbitale della durata di 365 giorni) mentre l'immagine della Luna ci e ora dopo ora, giorno dopo arriva con poco più di un secondo giorno, anno dopo anno trascorre di ritardo. La luce del Sole la nostra vita che in media dura impiega invece 8 minuti per poco meno di un secolo. Quanto raggiungerci mentre quando tempo sembra essere trascorso guardiamo Giove o Saturno li da quando eravamo bambini, o da vediamo com'erano quando ci siamo innamorati per la rispettivamente circa tre quarti prima volta o da quando ci siamo d'ora e un’ora e 20 minuti prima, e sentiti adulti. Si suol dire è sempre restando all'interno del passata una “eternità”. Ma nostro Sistema Solare vediamo veramente abbiamo la Nettuno com'era 4 ore fa. sensazione di quanto duri un
anni fa quando l'Uomo era da poco comparso sulla Terra e ancora scheggiava pietre per farne utensili. Infine dobbiamo aspettare 200 milioni di anni perché il nostro Sole compia una rivoluzione completa intorno al centro della Dobbiamo poi aspettare da nostra galassia, la Via Lattea qualche anno a qualche millennio Cifre strabilianti che per rivedere una Cometa come annichiliscono la nostra quella che ci ha appena regalato immaginazione, ma che ancora splendide immagini nelle notti non sono niente di fronte al dello scorso mese di luglio e che termine ETERNO cioè che non ritornerà a farci visita tra 6800 avrà mai fine. anni circa (il tempo che La nostra esistenza, se impiegherà a compiere un’orbita paragonata ai tempi dell'Universo, intorno al Sole). è più breve del passaggio di una Non appena guardiamo al di là Meteora e ciò ci dovrebbe far del nostro Sistema Solare la riflettere su come impieghiamo il dimensione del tempo diventa tempo che ci viene concesso per sempre più impressionante. La viverla e chissà se anche noi luce della stella più vicina, saremo capaci di lasciare una Proxima Centauri, impiega quasi traccia luminosa del nostro 4 anni per arrivare fino a noi passaggio come fanno le Stelle mentre la stella più luminosa del Cadenti. cielo che possiamo osservare, Vittorio Marinoni Sirio, si mostra com'era 9 anni fa. La Stella Polare ci appare dopo 432 anni e il centro della nostra galassia, la Via Lattea, dopo 30.000 anni. Possiamo osservare Andromeda, la galassia più vicina a noi com'era due milioni e mezzo di
CRATERI DELLA LUNA: Messier e Messier A Solitamente si osserva la Luna I due crateri, che prendono il durante il primo quarto, cioè nelle nome dal famoso astronomo prime ore serali, perché più francese Charles Messier, si comode e più raramente la si trovano sul bordo occidentale osserva all’ultimo quarto nella lunare nel bel mezzo del Mare seconda parte della notte, quando Fecunditatis. Hanno una forma la diversa provenienza della luce ellittica e non circolare, con solare fa risaltare particolari dimensione di circa una decina di totalmente diversi dello stesso km di diametro e sono stati soggetto. Un esempio su tutti formati in epoca abbastanza sono le ombre dei due crateri recente da un impatto con una Messier e Messier A che mentre angolazione molto bassa; si con la Luna crescente appaiono pensa che Messier A sia stato nella stessa direzione degli formato da un rimbalzo del corpo ejecta, osservandoli con la Luna impattante e questo spiega le nella fase calante appaiono dal diverse orientazioni degli assi lato diametralmente opposto. maggiori dei due crateri: Est- Ovest per Messier e Nord-Sud per Messier A. Queste strane conformazioni sono state spiegate simulando impatti radenti sparando mini- proiettili delle dimensioni di pochi mm su diversi materiali e con inclinazioni sempre più basse: gli studi condotti all’Ames Vertical Gun Ballistic Range hanno dimostrato che ad angoli inferiori a 45° il cratere diventa sempre più allungato nella direzione del Posizione dei crateri Messier e Messier A movimento, e porzioni del
proiettile rimbalzano e scavano evidenziato in questa foto scattata una serie di piccole fosse a valle dagli astronauti di Apollo 15 del cratere principale. Man mano durante l’orbita lunare. che l'angolo di impatto diminuisce, Franco l'espulsione dei detriti e le raggiere subiscono cambiamenti ancora più pronunciati rispetto ai crateri. Quando l'angolo di impatto è inferiore a 15°, gli ejecta si allungano nella direzione verso il basso e una "zona proibita", dove non appare alcun ejecta, si sviluppa nella direzione verso l'alto. Per impatti radenti di pochi gradi, i raggi vanno solo lateralmente, producendo un motivo ad ali di farfalla come ben I crateri Messier e Messier A ripresi da Apollo 15. Fonte: NASA.
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