A.G. Lombardo Odissea americana - Il Saggiatore
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A.G. Lombardo Odissea americana Los Angeles, agosto 1965. Americo Monk è un esplorato- re urbano, un rabdomante di storie, la sua vita scorre più o meno serenamente nel ghetto, tra il palazzo di container in cui vive assieme alla fidanzata Karmann e la quotidiana, ossessiva caccia a graffiti, tag e murales da ricopiare nel suo quaderno per decrittare il linguaggio segreto della città. Poi un giorno, d’improvviso, il mondo inizia a bruciare: durante una delle sue ricognizioni nei territori delle gang esplodono i moti di Watts, tumulti che mettono a ferro e fuoco i quar- tieri popolari di L.A. per giorni. Monk si ritrova così perso, confuso, isolato; un Ulisse nero in balia del caos, distante mi- glia e miglia da casa e senza alcuna possibilità di tornarci se non attraversando un pericoloso mare di negozi incendiati, volanti della polizia in assetto antisommossa e boss di quar- tiere. Così, mentre Karmann, novella Penelope, lo attende assediata da falsi amici scrocconi, perdigiorno e cascamorti, Monk inizia un viaggio estenuante in una città divisa tra vio- In libreria dal 7 novembre lenza e repressione, perbenismo e cultura underground. Nel corso del suo pellegrinaggio nel ventre della rivolta si trova faccia a faccia con malavitosi cinesi mangiatori di loto, stre- € 21,00 | pp. 368 ghe del vudù, gangster che citano William Blake, ciclopici re delle fogne con un occhio bendato e perfino Godzilla. Traduzione di Matteo Orsini Odissea americana di A.G. Lombardo è un romanzo rocam- bolesco, un fiume in piena di vernice spray, musica soul e A.G. Lombardo insegna in un liceo di Los marijuana che, alternando episodi surreali a violenti squar- Angeles. Odissea americana è il suo romanzo ci di realtà, dipinge sui muri losangelini un ritratto, con- d’esordio. traddittorio ed elettrizzante, del contemporaneo. Un canto epico notturno, che racconta il nostro eterno, disperato ri- torno verso la casa da cui siamo partiti e i pericoli che pote- re e fato disseminano sul nostro cammino. DAL LIBRO Monk si ferma all’angolo: in fondo alla strada, sbandando verso la carcassa fusa di un’auto incendiata, c’è… Godzilla? Ride di gusto, è solo un’aberrazione tra le tante di questa in- finita notte di anime, segni e prodigi.
Massimo Sandal La malinconia del mammut Specie estinte e come riportarle in vita Draghi, ciclopi, giganti, unicorni, fenici. Quando gli antichi si imbattevano in resti di animali sconosciuti, subito li attri- buivano a creature fantastiche. Poi gli scienziati hanno di- mostrato che si trattava solo di fantasie ancestrali: i mostri non esistono, oggi lo sappiamo tutti; eppure la spiegazione che gli studiosi hanno dato di quei reperti è stata addirittu- ra più terrificante: prima di noi, una miriade di altri viventi abitava il nostro pianeta, ma ora non ci sono più. Sulla Ter- ra, infatti, nulla è per sempre. Nella Malinconia del mammut Massimo Sandal racconta la grande storia delle estinzioni, da quella del Permiano fino alla «sesta», che ci coinvolgerà, ciò che significa per noi e per il nostro rapporto con la natura, e i modi in cui stia- mo provando a riportare in vita specie scomparse da anni o addirittura secoli. Racconta di terre scomparse, oceani di In libreria dal 7 novembre fuoco e meteoriti precipitati dal cosmo, ere abitate da mi- croscopici organismi, piante spaventose e animali straordi- nari come il dodo, il tilacino, la tigre dai denti a sciabola, i dinosauri. Come in un gigantesco museo di scienze naturali € 22,00 | pp. 336 in cui tutto d’improvviso torna in vita, assistiamo alla re- surrezione di uno stambecco dei Pirenei scomparso cento Massimo Sandal (1981) è uno scrittore e gior- anni fa attraverso campioni di cellule conservate in azoto nalista scientifico. Ha conseguito un dottorato liquido, alla «costruzione» di un antico uro per mezzo di in Biofisica sperimentale a Bologna e uno in Bio- incroci tra specie simili a quella estinta, all’inaugurazione logia computazionale ad Aquisgrana, dove vive di un vero e proprio Jurassic Park in Russia e ai tentativi tuttora. Collabora con varie testate, tra le quali ambiziosi, talvolta folli, di riportare in vita il nostro anima- Le Scienze e Wired. le preistorico preferito: il mammut, fonte di ispirazione per scrittori e artisti, idolo dei bambini e oggetto dei desideri degli scienziati. Nell’ultima sala di questo bizzarro museo ci siamo noi, la specie dominante e invincibile; oppure soltanto la prossima a scomparire.
Fermati Manuale illustrato con esercizi per liberarti dalle catene dell'agenda, abbandonarti all'incanto di un istante e recuperare i tuoi ricordi, scoprendo con meraviglia che il tempo perso è un tempo ritrovato Non c’è vita contemporanea che non sia ormai frenetica, fulminea, fatta di impegni che si inseguono, tra lavoro, vi- ta sociale, svago e famiglia. Lo stress incombe su di noi, e fermarsi diventa sempre più difficile. Ma è davvero così? O anche il flusso indistinto di operazioni meccaniche che ri- empiono le nostre giornate è solo una nostra visione distor- ta delle cose? È possibile cambiare visione e accorgersi che quello che ci sembra tempo perso è in realtà il tempo più ricco, bello, riposante e arricchente che abbiamo a dispo- sizione? In questo libro gioiello, un libro-strenna giocoso e interattivo, si ribalta completamente la nostra idea del tem- In libreria dal 7 novembre po, e ogni pagina ci insegna a valorizzare i cosiddetti tempi morti e stare sempre meglio con noi stessi. € 13,00 | pp. 104 Usa questa pagi na per creare la tua dendrocron- ologia. Disegna un anello per ogni anno che hai vis- suto, e in corrisponden- za dell’anno/anello giusto, scrivi i primi dieci ricor- di che ti vengono in mente, belli o brutti, indelebi- li o insignificanti. Quando avrai finito, aggiungi die- Recuperate u n vecch io atla nte ci anelli e scrivi tre cose stradale e provate ora a ripercor- che vorresti fare nei pros- rere sulla cartina il tragitto di quei simi anni. Non dimenticarti viaggi: fatelo con calma, cercando di di specificare se ti senti recuperare a ogni passaggio più ricordi, una veneranda sequoia, un odori e immagini possibili. faggio che canta col ven- A tutti ogni tanto dovrebbe essere concesso un to o un sensuale ciliegio. viaggio nel tempo.
Gianfranco Ravasi Piccolo dizionario dei sentimenti Amore, nostalgia e altre emozioni I sentimenti sono davvero universali? Oppure mutano se- condo i tempi e le latitudini? Dove sta il confine tra l’amore e la lussuria, l’odio e lo sdegno, l’invidia e la gelosia, la tri- stezza e la malinconia? Questo Piccolo dizionario dei sen- timenti offre una guida ai sentimenti in forma immediata, guardando indietro nel tempo, alle radici del nostro modo di esprimerci e di dire quello che da sempre si agita dentro di noi, e invitandoci a fare chiarezza su ciò che proviamo verso gli altri e a cui non sappiamo dare un nome. Trovia- mo così parole che riescono a mettere insieme l’amore, l’al- leanza e la fedeltà: a nominare l’emozione viscerale che si sente di fronte al dolore del prossimo o al travolgimento incontenibile per la persona che amiamo. Il cardinale Ravasi ci conduce nel cuore delle nostre emo- In libreria dal 7 novembre zioni con un vademecum utile a interrogare la nostra vita quotidiana; ci aiuta a dare un nome e gettare luce sul nostro caos emotivo e a vivere pienamente la bellezza di tutto quel- € 14,00 | pp. 128 lo che proviamo. DAL LIBRO Il cardinale Gianfranco Ravasi (1942) è ebrai- sta, biblista e teologo. È presidente del Ponti- I sentimenti si muovono spesso in coppie di opposti: al pia- ficio Consiglio della Cultura e della Pontificia cere corrisponde in negativo il dispiacere, all’amore l’odio, Commissione di Archeologia Sacra. Scrive per alla simpatia l’antipatia. Anzi, in alcuni casi lo stesso senti- Avvenire e il Sole 24 ore ed è autore, tra gli altri, di mento racchiude in sé quei due volti. Il linguaggio dell’amore (Qiqajon, 2005), La Bib- bia secondo Borges (Edizioni Dehoniane, 2017) e Breviario dei nostri giorni (Mondadori, 2018).
Vittorio Sereni Il musicante di Saint-Merry e altri versi tradotti Ogni libro di traduzioni è una storia di fantasmi. E Il mu- sicante di Saint-Merry, straordinario capitolo della vicenda artistica di Vittorio Sereni, non fa eccezione. Pubblicato nel 1981, pochi mesi prima del suo ultimo ca- polavoro, Stella variabile, Il musicante raccoglie il frutto di decenni di traduzioni, di scoperte, innamoramenti, ripen- samenti e scontri con gli autori del Novecento per lui più significativi, come Ezra Pound, René Char, William Car- los Williams, Albert Camus e Guillaume Appollinaire. Una raccolta di poesie capitali messe in dialogo nell’esattezza del gesto poetico. Un’opera che rappresenta uno dei vertici as- soluti della traduzione poetica del nostro tempo, e il lascito di un poeta che non smetteremo mai di interrogare. «Il Sereni fuori di casa di queste versioni In libreria dal 14 novembre – e di tutta la sua opera di traduttore di poesia – ci offre di sé un’immagine che lo conferma ma ancor più lo arricchisce e ci induce a ripensarlo.» Vincenzo Mengaldo € 22,00 | pp. 280 Prefazione di Tommaso Di Dio Vittorio Sereni è nato a Luino nel 1913 e mor- to a Milano nel 1983. Il Saggiatore ha pubblica- to Gli immediati dintorni (2013), Stella variabile (2017) e Gli strumenti umani (2018).
Federico Fellini Sul cinema Meglio dimenticare la logora liturgia delle domande e delle risposte: fin dalle prime righe, questo volume ha i contorni di una gioiosa ribellione, a cominciare dall’aperta minac- cia che Fellini rivolge al proprio interlocutore: «Vedrai, sarà un tormento questa intervista. A molte domande non ri- sponderò, ad altre mi sottrarrò con i soliti raccontini più o meno inventati, e quando avrai messo insieme il libretto vorrò rivederlo tutto, correggerlo, cercherò di impedirne la pubblicazione, cancellerò le domande, le risposte, tenterò di riscriverlo. Ci aspetta una stagione grama, delusioni, rab- bie, avvocati». Consumato giostraio delle sue visioni e delle sue malinconie, allergico alle domande, refrattario alle opi- nioni, Fellini trascina il libro in una fantasmagoria comica e sensuale, così personale e ricca di ricordi, così simile al mondo di sogno delle sue pellicole. Ci sono Rimini scom- parsa nella nebbia, il circo e via Veneto. Ci sono Nino Rota, Ennio Flaiano e Marcello Mastroianni. Ci sono le minute In libreria dal 14 novembre osservazioni di un regista su un reale che ai suoi occhi ap- pare velato di mistero, simile a un set con ristoranti vuoti e chiese deserte, popolato da clown, cialtroni e prostitute. € 22,00 | pp. 224 «Un happening continuo fra la vita e la rappresentazione della vita», questo sono i film di Fellini. Film che qui scor- A cura di Giovanni Grazzini rono a uno a uno: I Vitelloni, La strada profonda e oscura, Con uno scritto di Filippo Tuena Le notti di Cabiria sfuggite alla censura, 8½ tortuoso e can- giante. E con loro i registi più amati: il rituale e magico Ku- Federico Fellini è nato a Rimini nel 1920 ed è rosawa, il cinema puro di John Ford, l’incantevole Buñuel. morto a Roma nel 1993. Sul cinema è un dialogo che corre sui fili sospesi della fan- tasticheria e della memoria, riuscendo nondimeno ad af- facciarsi sull’ignoto, sull’ingannevole limite della realtà, e a riconsegnare la voce di un regista che ha vissuto la vita e l’arte come un profondissimo scherzo. DAL LIBRO Il cinema è un modo divino di raccontare la vita, di far concor- renza al padreterno.
Mike Pearl Il giorno in cui tutto finisce Che cosa accadrà il giorno in cui un magnate tecnologi- co diventerà il padrone del mondo? E quello in cui verrà inaugurato il primo vero Jurassic Park? Che cosa succederà quando Internet si bloccherà ovunque? E dopo che l’ultimo pesce sarà morto nei nostri oceani? E quando gli antibiotici avranno smesso di fare effetto? Oppure quando una bomba atomica esploderà sulle nostre teste o riceveremo un segna- le emesso da una forma di vita aliena intelligente? In Il giorno in cui tutto finisce Mike Pearl esplora quello che accadrebbe in venti possibili scenari meravigliosi o cata- strofici e ci consegna un reportage dal futuro, assegnando tassi di probabilità e offrendoci un quadro molto documen- tato, incredibilmente realistico e assolutamente irridente di come sarebbe il mondo se i nostri sogni più sfrenati o i no- stri incubi peggiori diventassero realtà. Si tratta di evolu- zioni plausibili di fenomeni sociali, tecnologici o naturali già in atto, l’ultimo dei quali, il più spaventoso, è proprio il In libreria dal 21 novembre giorno in cui tutto finisce: il giorno dell’estinzione completa della nostra specie, o della fine della vita sulla Terra, o quel- lo in cui il nostro pianeta verrà divorato dal Sole, o in cui € 24,00 | pp. 368 l’universo giungerà alla morte termica. Grazie a Il giorno in cui tutto finisce possiamo finalmente Traduzione di Andrea Libero Carbone soddisfare la nostra curiosità sugli eventi futuri che temia- mo di più e comprendiamo di meno, e magari cominciare Mike Pearl (1984) è editorialista di Vice, per cui ad averne meno paura, in una sorta di terapia esistenziale cura le rubriche «Climate 2050 Predictions» sui da ansia escatologica, stranamente confortante. Alcuni de- cambiamenti climatici, «Hours and Minutes» gli scenari descritti non sono evitabili, altri sì; alcune delle sul tema della guerra e la virale «How Scared cose previste non accadranno, altre sì. Ma il futuro è una Should I Be?» sugli scenari più catastrofici per il serie di giorni di cui oggi è il primo. Quindi diamoci una nostro futuro, da cui Il giorno in cui tutto finisce è nato. mossa, smettiamo di essere terrorizzati e cominciamo a cambiare le cose.
Thomas Ligotti Nato nella paura Letteratura, orrore, esistenza Cos’è la paura? Cos’è l’orrore? Cos’è l’esistenza? E che legame si crea tra le forze della vita e della morte, della realtà e della finzione fino all’esplosione del perturbante? In un libro intervista da non perdere, lo sguardo, la visione del mondo e la potenza creativa di uno dei grandi maestri del grottesco. Thomas Ligotti, autore di culto della letteratura americana e già pubblicato dal Saggiatore con Teatro Grottesco, La Co- spirazione contro la razza umana e Nottuario, unico erede di H.P. Lovecraft e Edgar Allan Poe, propone un approc- cio filosofico ai grandi temi di cui già si è occupato come narratore. Alla ricerca del senso più profondo delle cose, attraverso i sentimenti più oscuri e ancestrali di ogni uo- mo, dove il disincanto del mondo pulsa come un tamburo battente. In libreria dal 21 novembre DALL'INTRODUZIONE DI MATT CARDIN Oggi sappiamo per certo che Ligotti esiste, sebbene nessuno dei suoi ferventi lettori l’abbia mai conosciuto né possa sperare di co- € 22,00 | pp. 264 noscerlo di persona. Grazie alle sue interviste e alla corrisponden- A cura di Matt Cardin za, sappiamo che come individuo irradia lo stesso fascino dei bril- Traduzione di Luca Fusari lanti racconti dell’orrore che ne hanno consolidato la reputazione e l’immagine pubblica. È possibile che uno sappia contemporane- amente deludere e confermare l’opinione prefabbricata che ab- Thomas Ligotti, vincitore di tre Bram Stoker biamo di lui? Robert Price ha scritto che Ligotti non è soltanto co- Award, è considerato uno dei più significativi lui che in quasi ogni racconto evoca la figura del «mistagogo, che e immaginifici scrittori della sua generazione. inizia a un sapere proibito», ma anche colui che, nel farlo, «lascia Il Saggiatore ha pubblicato Teatro grottesco trapelare un po’ del suo ruolo di scrittore horror». C’è un po’ di que- (2015), La cospirazione contro la razza umana sto anche nel Ligotti delle interviste. Spesso non risponde come ci (2016) e Nottuario (2017). si aspetta. A volte dice molto meno di quanto detterebbe il ritmo della conversazione, a volte molto di più. È un’autorità degna di attenzione in materia di narrativa del mistero e soprannaturale, e di letteratura in generale. Ma possiede anche un’ottima cultura filosofica e religiosa. Oltre a questo è arguto, caustico, triste, tor- mentato, gentile, generoso e tante altre cose, la maggior parte delle quali spicca nelle interviste che state per leggere.
Riccardo Manzotti La mente allargata Perché la coscienza e il mondo sono la stessa cosa Che cos’è la coscienza? È qualcosa di fisico? E che cos’è la re- altà? È qualcosa di esterno, oggettivo, che possiamo davve- ro conoscere? E come? Dall’antichità a oggi, queste doman- de perturbanti non hanno smesso di far discutere filosofi e scienziati. Ma le loro risposte si sono sempre basate sul dualismo irriducibile tra mente e realtà, apparenza e mon- do fisico, che ha scavato un fossato tra l’uomo e gli oggetti che lo circondano. Così la coscienza umana è diventata un mistero inafferrabile, un fenomeno interiore e soggettivo, e la natura un dato esteriore ed estraneo, come se tra le due esistesse una distanza incolmabile. Riccardo Manzotti rifiuta questa frattura e ci invita a cam- biare prospettiva, a ripensare la relazione tra mente e realtà in termini di identità e corrispondenza, superando il pre- In libreria dal 21 novembre giudizio secondo cui la nostra esperienza del mondo sareb- be diversa dal mondo di cui facciamo esperienza. Con un approccio che abbraccia corpi e vissuti, ma anche sogni e al- € 25,00 | pp. 320 lucinazioni, in La mente allargata Riccardo Manzotti avan- za una tesi radicale: che la nostra percezione sia un dato Traduzione di Allegra Panini concreto, materiale; che coscienza e mondo, infine, coin- cidano. Con La mente allargata possiamo non solo capire Riccardo Manzotti (1969), filosofo e ingegnere, come funziona la nostra mente, ma anche vedere la nostra Fulbright Scholar al mit di Boston, è ora profes- esistenza sotto una nuova luce, e scoprire che non c’è alcun sore di Filosofia Teoretica presso l’università iulm baratro a separarci dall’universo, che non siamo né scissi di Milano e lavora sul rapporto tra media, men- dentro di noi né divisi da ciò che ci circonda. Anzi, possia- te, intelligenza artificiale e percezione. Tra i suoi mo finalmente affermare «io sono il mondo». saggi ricordiamo L’esperienza. Perché i neuroni non spiegano tutto (Codice, 2008; con Vincen- zo Tagliasco), Consciousness and Object (John «Ciò che è straordinario è come Manzotti Benjamins, 2018). sia in grado, sistematicamente e in modo affascinante, di riconciliare l'approccio fisicalista con le scoperte delle neuroscienze, la teoria della relatività e perfino la meccanica quantistica.» The Guardian
Matteo Pericoli Finestre su New York 63 visioni della Grande Mela 63 visioni di New York. 63 sguardi dalle finestre di artisti, registi, scrittori, musicisti, filosofi e scienziati che Matteo Pericoli ha incontrato, per poi ritrarne gli scorci e realizzare una storia inedita della Grande Mela: il racconto della città, fatto di sensazioni e confessioni, da parte di alcuni tra i suoi personaggi più famosi. Da Philip Glass a Oliver Sacks, da Susanna Moore a Tom Wolfe, da David Byrne a Nora Ephron, Annie Leibovitz e Daniel Libeskind, Finestre su New York è un canto corale di parole e immagini che guida il lettore negli angoli privati della più pubblica delle città, facendo emergere ricordi inti- mi e scorci talvolta cinematografici. Sacks ci parla del modo in cui alcune delle cose che vede lo calmano, mentre altre lo eccitano; l’editore Ben Sonnenberg prova rabbia all’intrave- dere i grattacieli di Donald Trump; lo scrittore Gay Talese In libreria dal 28 novembre racconta perché di solito non lava i vetri e quindi vede il panorama attraverso la nebbia della caligine cittadina; e il professore Alexander Stille si lamenta del fatto che ha trop- pa vista e troppo sole e dice che deve schermare tutto se € 20,00 | pp. 152 vuole riuscire a combinare qualcosa. Prefazione di Paul Goldberger Matteo Pericoli disegna ognuna di queste intime vedute, in- Traduzione di Cristina Cecchi trecciandole per comporre un quadro più grande dei meri limiti urbani della città. E così ci invita a compiere un gesto insolito per la frenesia delle nostre vite: affacciarci alla no- Matteo Pericoli (1968) è architetto e disegna- stra finestra, rimanere qualche secondo a scrutare e inter- tore. Suoi disegni sono apparsi su The New York Times, The Observer e The Paris Review; la sua rogare il mondo, fino a diventare una cosa sola con ciò che opera muraria Skyline of the World è stata in- vediamo. stallata nel nuovo terminal del Jfk International Airport. Nel 2010 ha fondato il Laboratorio di DAL LIBRO Architettura Letteraria, che tuttora dirige. Ha pubblicato diversi volumi, tra i quali Manhattan Questa è la New York “invisibile”: una collezione di visioni che si svelata (Leonardo International, 2002) e Finestre possono avere solo abitando, per un istante, la mente di qual- sul mondo (Edt, 2015). cun altro.
Elvio Giudici Il Novecento e la musica americana L’Opera. Storia, teatro, regia Il teatro musicale è lo specchio del mondo a cui si rivolge, ma anche presagio del suo futuro. Nel Novecento, venute meno le ombre possenti di Verdi e Wagner, anche l’opera si disgrega, lasciandosi alle spalle l’unitarietà e la compo- stezza del melodramma ottocentesco, i suoi solidi perso- naggi e le sue rappresentazioni organiche, per indagare un presente sempre più frammentario, percorso dalle inquie- tudini, dall’aggressività e dalle sofferenze del soggetto mo- derno. Puccini, Berg, Britten, Strauss e Janáček sono alcuni dei grandi nomi che intarsiano la storia dell’opera novecen- tesca, riscrivendone canoni e temi, orizzonti e significati, con uno sguardo di volta in volta critico o celebrativo, in- timista o universale sulle vicende di un secolo attraversato da tumulti e lacerazioni. Così la Lulu di Berg si fa accusa In libreria dal 28 novembre dell’alienazione generata dalla morale sessuale e dal culto della famiglia; il Billy Budd di Britten sviscera le ambiguità del male, la perdita dell’innocenza e l’emarginazione del di- € 65,00 | pp. 1568 verso; il realismo poetico della Bohème di Puccini mette in scena il vagare angosciato e trasognato dell’essere umano, la fatica di affrontare la quotidianità e le schegge psicotiche Elvio Giudici è uno dei più noti critici musicali che essa produce. Nel volume conclusivo della sua monu- italiani. Per il Saggiatore ha pubblicato L’opera mentale storia dell’opera, con la consueta passione e la cura in cd e video (2007), Il teatro di Verdi in scena e del particolare, Elvio Giudici passa in rassegna l’opera del in dvd (2012), oltre a L’Opera. Storia, teatro, regia (2016-2019). Novecento e, per la prima volta, il teatro musicale inglese e statunitense a cavallo del nuovo millennio, restituendoci un affresco composito che si sofferma su tutti i grandi registi e direttori, sugli allestimenti e sulle interpretazioni che han- no contribuito a far sì che questa forma d’arte continuasse a rappresentare, ma anche a plasmare, il nostro tempo. «Una vera, completa, preziosa storia della messinscena operistica dell'ultimo secolo.» Alberto Mattioli, La Stampa
Allen Ginsberg Poesie 1947-1995 Tre anni, gli ultimi della sua vita, è il tempo impiegato da Allen Ginsberg per vagliare, ordinare, strutturare in un vo- lume quanto c’è «di più onesto, di più penetrante» nella sua poesia. Questa grande e definitiva autoantologia non è dun- que un libro postumo, un monumento al passato, ma un libro vivo, una vita in versi. La voce di un poeta che è stato realista e surreale, psichedelico e civile, erotico e politico. Rivoluzionario. La scelta d’autore di Allen Ginsberg spazia dalle prime po- esie scritte a Paterson alle menti morte di fame isteriche nude di Urlo, dalla profezia bardica e pacifista della Cadu- ta dell’America ai versi blues, rag-time e rock’n’roll nati dal sodalizio con Bob Dylan. E ancora dal congedo funebre e manicomiale di Kaddish – struggente, furioso lamento in morte di una madre – ai versi pervasi dal pensiero orienta- In libreria dal 28 novembre le, profonda immersione nell’incanto della materia e incan- tatoria versi cazione intessuta di mantra. Il lettore di Poesie si sorprenderà della ricchezza pressoché infinita di echi e rivisitazioni delle poetiche occidentali – il € 60,00 | pp. 872 canto popolare come le opere di Whitman e Blake – o di A cura di Leopoldo Carra culture extraeuropee – indiana, cinese e giapponese. Si stu- Traduzione di Luca Fontana pirà ancor più della continua tensione sperimentale, della voracità di vita, del gioioso inventario di ogni forma d’esi- stenza che scorre di fronte agli occhi e nello sfrenato lin- Allen Ginsberg è nato a Newark il 3 giugno guaggio del più grande poeta del dopoguerra americano. 1926 e morto a New York il 5 aprile 1997. ««Ginsberg sa essere solenne e scattante, ha una straordinaria musicalità e ha esercitato sulla poesia americana un’influenza paragonabile solo a quella di Walt Whitman.» Bob Dylan
James Agee Walker Evans Sia lode ora a uomini di fama Nell’estate del 1936 la rivista Fortune invia in Alabama un giovane scrittore, James Agee, e un fotografo, Walker Evans, per lavorare a un articolo sulla «vita quotidiana e l’ambien- te di una famiglia media bianca di contadini fittavoli». So- no gli ultimi anni della Grande depressione, ma la morsa che stritola i coltivatori di cotone non accenna ad allentarsi. Agee ed Evans decidono di immergersi in quel mondo, di abitare nelle case dei contadini condividendo ogni aspetto della loro esistenza, per cercare di trasmettere ciò di cui so- no stati testimoni. Ben presto devono però rendersi conto che il rapporto con un’umanità così esausta, la bruciante vi- cinanza col reale sono impossibili da restituire attraverso i mezzi espressivi tradizionali. In libreria dal 5 dicembre «Impubblicabile» è il giudizio di Fortune sul materiale rac- colto: troppo vero e diretto, troppo complesso e vasto. Quel- la che doveva essere una semplice inchiesta si è trasformata in un oggetto letterario che sfugge a qualsiasi catalogazione. € 25,00 | pp. 448 Romanzo, saggio, reportage appassionato e stravolto, Sia lo- Prefazione di Luca Briasco de ora a uomini di fama è soprattutto un’illuminazione po- Traduzione di Luca Fontana etica, in cui visione e linguaggio coincidono con l’impegno più rigoroso nei confronti della materia narrata. Accolto con entusiasmo dalla critica, il libro incontra una fortuna James Agee (1909-1955) è stato reporter e cri- crescente, fino a elevare Agee tra i grandi cantori dell’Ame- tico letterario. Ha lavorato nell’industria cine- matografica legando il suo nome a numerose rica, insieme a William Faulkner e John Steinbeck. sceneggiature, tra cui La regina d’Africa (1951) e A decenni di distanza, il viaggio di Agee ed Evans nel cuo- La morte corre sul fiume (1955). Tra le sue opere re del Sud rimane un’opera fondamentale che trascende il pubblicate dal Saggiatore ricordiamo Brooklyn tempo e le generazioni: un immenso paesaggio con figure, è (2014), Una morte in famiglia (2015), vincitrice dipinto di polvere e luce, in cui gli inganni che coscienza e del premio Pulitzer, e La veglia all’alba (2016). percezione giocano all’osservatore sono indagati con un’at- Walker Evans (1903-1975) ha iniziato la sua tenzione tanto spietata quanto è pudica e rispettosa quella carriera di fotografo a venticinque anni, rag- riservata agli osservati: esseri umani feriti, eppure misterio- giungendo la celebrità per le immagini scattate samente sfiorati da nobiltà e grazia. durante la Grande depressione.
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