ANNO 2018/2019 Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana SOMMARIO - Repubblica e Cantone Ticino
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ANNO 2018/2019 Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana SOMMARIO 1. Dimissioni di deputato ............................................................................................. 1273 2. Sostituzione di membri di Commissioni ................................................................... 1273 3. Presentazione di atti parlamentari ........................................................................... 1273 4. Risposte a interpellanze .......................................................................................... 1274 5. Modifica della Legge sull'ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti del 15 marzo 1995 (LORD) riguardante la protezione dei dati personali .................................................................................................................. 1277 - Messaggio del 17 gennaio 2018 n. 7488 - Rapporto del 5 giugno 2018 n. 7488R; relatrice: Milena Garobbio 6. ● Stanziamento di un credito quadro di fr. 16'000'000.- in base alla Legge sul turismo (LTur) del 25 giugno 2014 per l'adozione di misure cantonali a sostegno degli investimenti e delle attività per il turismo nel quadriennio 2018-2021 ● Stanziamento di un credito quadro di fr. 18'000'000.- per il finanziamento delle attività di promozione turistica svolte dall'Agenzia turistica ticinese (ATT) nel triennio 2019-2021 ● Modifica della Legge sul turismo (LTur) del 25 giugno 2014 ............................... 1280 - Messaggio del 2 maggio 2018 n. 7530 - Rapporto del 12 giugno 2018 n. 7530R; relatore Michele Guerra 7. Iniziativa popolare legislativa generica del 31 marzo 2008 "Giù le mani dalle Officine: per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico" - Esame di ricevibilità (art. 38 Cost./TI) ................... 1295 - Iniziativa popolare generica del 31 marzo 2008 - Rapporto del 5 giugno 2018; relatore: Raffaele De Rosa 8. Chiusura della seduta e rinvio ................................................................................. 1307 PRESIDENZA: Pelin Kandemir Bordoli, Presidente Alle ore 14:10 la Presidente dichiara aperta la seduta, presenti 74 deputati. 1272
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Sono presenti le signore e i signori deputati: Agustoni - Ay - Bacchetta-Cattori - Badasci - Balli - Bang - Battaglioni - Beretta Piccoli - Bignasca - Brivio - Buzzini - Campana - Canepa - Caprara - Casalini - Caverzasio - Cedraschi - Celio - Censi - Corti - Crivelli Barella - Crugnola - Dadò - De Rosa - Delcò Petralli - Durisch - Farinelli - Ferrara - Ferrari - Filippini - Fonio - Gaffuri - Galeazzi - Galusero - Garobbio - Garzoli - Gendotti - Ghisla - Ghisletta - Ghisolfi - Gianora - Giudici - Guerra - Guscio - Jelmini - Kandemir Bordoli - Käppeli - La Mantia - Lepori - Lurati - Lurati Grassi - Maggi - Mattei - Merlo - Minotti - Morisoli - Ortelli - Pagani G. - Pagani L. - Pamini - Pedrazzini - Pellanda - Petrini - Pini - Polli - Pronzini - Ramsauer - Robbiani - Rückert - Schnellmann - Seitz - Storni - Terraneo - Viscardi Si sono scusati per l'assenza: Aldi - Bosia Mirra - Denti - Ducry - Foletti - Franscella - Frapolli (dimissionario) - Gianella - Patuzzi - Pugno Ghirlanda Non si sono scusati per l'assenza: Pagnamenta - Passalia - Peduzzi - Pinoja - Quadranti - Zanini 1. DIMISSIONI DI DEPUTATO KANDEMIR BORDOLI P., PRESIDENTE - Vi comunico che il collega Gianmaria Frapolli ha inoltrato le dimissioni dal Gran Consiglio. 2. SOSTITUZIONE DI MEMBRI DI COMMISSIONI Ai sensi dell'art. 29 cpv. 4 LGC, il Presidente comunica le seguenti sostituzioni: Commissione della gestione e il signor Boris Bignasca subentra al signor delle finanze: Gianmaria Frapolli Commissione della legislazione: il signor Enea Petrini subentra al signor Boris Bignasca Commissione speciale tributaria: il signor Omar Balli subentra al signor Gianmaria Frapolli 3. PRESENTAZIONE DI ATTI PARLAMENTARI Gli atti parlamentari sono allegati alla fine del verbale della seduta (vedi p. 1308). 1273
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4. RISPOSTE A INTERPELLANZE Mobbing, bossing, eccetera Risposta all'interpellanza presentata il 28 maggio 2018 da Patrizia Ramsauer L'interpellante si rimette al testo. VITTA C., DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLE FINANZE E DELL'ECONOMIA - Con quest'interpellanza la deputata Ramsauer ha ricordato che nel 2014 il Gran Consiglio ha respinto1 la proposta d'introdurre la figura di un ombudsman che si occupasse di mobbing, bossing e molestie, ponendo due domande al Consiglio di Stato, alle quali rispondo ora. 1. Quali accorgimenti sono stati adottati, nel frattempo, all'interno dell'Amministrazione cantonale per prevenire, riconoscere, debellare bossing, mobbing e molestie in generale? Negli ultimi anni l'Amministrazione cantonale si è dotata di diverse misure di prevenzione volte a intercettare i casi di disagio sul posto di lavoro e a intervenire per favorire una risoluzione positiva di queste situazioni. Ciò è avvenuto già prima del 2014 attraverso la creazione del Gruppo stop molestie, del Team gestione assenze e dell'Ufficio del Medico del personale. Il Gruppo stop molestie è operativo dal 1° settembre 2003, istituito inizialmente in via sperimentale e consolidato in via definitiva nel 2011. Tale gruppo si occupa di offrire consulenza e uno spazio di ascolto neutrale e confidenziale a tutti i collaboratori che vivono una situazione relazionale difficile sul posto di lavoro, in particolare conflitti e molestie di vario genere. Il gruppo è composto da cinque membri, tutti collaboratori attivi presso l'Amministrazione cantonale, e svolge la propria attività accompagnando le persone nell'analisi e nella ricerca di soluzioni per affrontare e possibilmente risolvere la situazione, anche agendo come istanza di conciliazione. Il Team gestione assenze, attraverso il Medico del personale e i colleghi del team stesso, interviene, oltre che nei casi di malattia e infortunio ordinari, anche nei casi di malattia dovuti a situazioni conflittuali o di stress. Un ulteriore e importante passo nella direzione della prevenzione della conflittualità negativa è stato effettuato con l'introduzione della formazione obbligatoria per funzionari dirigenti dell'Amministrazione cantonale, che include un corso di sensibilizzazione sulla gestione dei conflitti e la mediazione. Corsi di formazione sulla gestione dei conflitti sono anche offerti ai collaboratori dell'Amministra- zione cantonale tramite l'Istituto della formazione continua. Parallelamente, all'interno del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport ha preso avvio il progetto "Linea" che prevede momenti di formazione continua per docenti di ogni ordine e grado e una formazione per direttori d'istituti scolastici sulla gestione dei conflitti, sulle tecniche di mediazione, sulla prevenzione del burn out e sulla prevenzione del benessere. Sempre all'interno dello stesso progetto è stato istituito il Servizio di sostegno psicologico per docenti, che offre consulenze e sostegno ai docenti che vivono una situazione di disagio. Tutte le misure esposte, pur con missioni iniziali e finalità diverse, contribuiscono ad 1 Vedi Raccolta dei verbali del Gran Consiglio, Seduta XLVIII: martedì 11.03.2014 serale, p. 5676. 1274
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ aumentare l'attenzione e l'individuazione delle situazioni di disagio relazionale, nonché rafforzare le competenze di gestione di tali situazioni. In definitiva il servizio e le misure attivate concorrono sia a favorire e promuovere il benessere del collaboratore sul posto di lavoro, sia a evitare l'ingigantirsi di situazioni critiche. 2. Quanti casi sono stati appurati e di che tipo dal 2014 a oggi? Dal momento della sua creazione nel 2003, il Gruppo stop molestie ha trattato complessivamente 140 casi; una quarantina dal 2014 a oggi. Globalmente si può confermare che nella quasi totalità si tratta di situazioni in cui era ravvisabile una conflittualità a vari livelli nel rapporto con i colleghi e con il proprio superiore gerarchico. È importante evidenziare che la maggiore conoscenza dei fenomeni da parte dei collaboratori ha portato in linea generale gli interessati a contattare precocemente il servizio già ai primi segnali di disagio, aumentando le possibilità che la dinamica possa risolversi positivamente. RAMSAUER P. - Ringrazio il Consigliere di Stato per la risposta. Prendo atto che dopo i casi di Droz e della sottoscritta (2000 e 2005), tutti e due licenziati, qualcosa è migliorato. Speriamo che la situazione migliori ulteriormente e che il mobbing e il bossing non saranno più comportamenti abitudinari di certi capi e colleghi. La cosa che mi fa più piacere è che questi corsi non sono aperti solo ai funzionari dirigenti, ma anche ai loro collaboratori (compresi, presumo, anche i funzionari amministrativi, eccetera). Soddisfatta l'interpellante, l'atto parlamentare è dichiarato evaso. Mandato al Polo Siemens di Novara da parte delle FFS? Risposta all'interpellanza presentata il 6 giugno 2018 da Giancarlo Seitz L'interpellante si rimette al testo. VITTA C., DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLE FINANZE E DELL'ECONOMIA - L'interpellanza si riferisce a un articolo apparso recentemente sul quotidiano economico "Il Sole 24 ore" secondo cui il Polo Siemens di Novara si assicurerebbe la manutenzione di una flotta di 18 locomotive Siemens Vectron gestite dalla Divisione SBB Cargo international delle Ferrovie federali svizzere (FFS). Le risposte sono state concordate con il Dipartimento del territorio (DT) e sono nell'ordine in cui sono state poste le domande. 1. Visto il vostro continuo contatto con la direzione delle FFS eravate al corrente di questo sistema di appalto che non prende in considerazione il nostro territorio e quello della Confederazione per lo sviluppo di AlpTransit… a fior di miliardi pubblici, che viene usato anche da FFS Cargo? SBB Cargo international, che opera nel settore del traffico combinato e treni-blocco sull'asse internazionale nord-sud, tra i porti del Mare del nord e l'Italia settentrionale, è una 1275
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ società affiliata delle FFS, compartecipata con la società Hupac SA. Questa società operante a livello internazionale si avvale di una propria autonomia imprenditoriale che comprende anche la gestione del proprio parco veicoli e del loro finanziamento. Secondo le informazioni assunte da FFS, le locomotive in questione sono state noleggiate da SBB Cargo international da una terza società, la LokRoll AG, che ne è proprietaria. Si tratta di materiale rotabile nuovo, che è stato venduto dal produttore con l'opzione "servizio completo", del quale SBB Cargo international è solo utente, pertanto non ricopre il ruolo di soggetto competente per la manutenzione. 2. Non vi pare che, vista la situazione delle Officine di Bellinzona, la trasparenza delle FFS sia alquanto discutibile visto anche un ulteriore investimento nelle Officine di Biasca di manutenzione per i locomotori AlpTransit di oltre 70 milioni? 3. Secondo voi la strategia delle FFS, che usano alla grande il nostro territorio da più di un secolo e oltre, non vi pare una mancanza di "lealtà, riconoscenza e rispetto"? 4. Il Canton Ticino, oggi e in futuro, sarà la chiave del trasporto su rotaia nord-sud (e viceversa) dell'Europa; restiamo in tribuna a guardare l'uso del nostro territorio e il riparto economico che per un minimo di riconoscenza penso ci aspetti? I tre quesiti ruotano intorno agli stessi argomenti per cui darò un'unica risposta. Negli ultimi anni tra il Cantone e le FFS si è instaurata una buona collaborazione a diversi livelli istituzionali, fondata sul confronto diretto e, laddove possibile, sulla condivisione di progetti d'interesse comune. Un importante passo concreto in questa direzione è stato compiuto a fine 2016 con la firma della "Prospettiva generale Ticino". Si tratta di un programma di lavoro che fissa obiettivi comuni per concretizzare progetti riguardanti le offerte di mobilità, l'adeguamento delle strutture e la valorizzazione delle aree delle stazioni. Ciò permette di coordinare i progetti d'interesse comune con un orizzonte temporale al 2020 e oltre, con lo scopo di generare valore aggiunto per gli utenti e promuovere lo sviluppo e l'occupazione in Ticino con il coinvolgimento nei lavori della Città e dei Comuni interessati. Con questo documento le FFS e il Cantone Ticino hanno dato avvio a una più stretta collaborazione per l'attuazione di progetti d'interesse comune, con l'obiettivo di sfruttare appieno le opportunità offerte dai nuovi collegamenti ferroviari, in particolare della galleria di base del San Gottardo e del Monteceneri. Per quanto riguarda la situazione specifica delle Officine FFS di Bellinzona, ricordiamo che la questione dei volumi di lavoro per i prossimi anni è principalmente trattata in seno alla Piattaforma d'informazione e di escalation, gremio appositamente istituito dalle FFS e dai loro partner sociali che prevede, se necessario, anche il coinvolgimento delle autorità politiche. La stessa si è già riunita in diverse occasioni in questo assetto allargato. I lavori di attuazione della "Prospettiva generale Ticino" hanno permesso poi di costruire un percorso condiviso anche per quanto riguarda il futuro delle Officine di Bellinzona. La disponibilità delle FFS a realizzare un nuovo stabilimento industriale all'avanguardia ha permesso di spostare l'orizzonte temporale delle discussioni sul medio-lungo termine, con prospettive di sviluppo fino al 2050-2060. Su questa base sono iniziate le negoziazioni sfociate, l'11 dicembre 2017, nella sottoscrizione della dichiarazione d'intenti tra il Cantone, la Città di Bellinzona e le FFS, che attende ora la sua concretizzazione. In questo senso il Consiglio di Stato auspica di poter continuare assieme a tutte le parti interessate sulla strada del dialogo costruttivo e del rispetto reciproco. 1276
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ SEITZ G. - Quando su "Il Sole 24 ore" appaiono certe fotografie e articoli che concernono la Divisione Cargo, come successo il 30 maggio scorso, resto perplesso; essa è determinante riguardo alle Officine di Bellinzona. Abbiamo visto quello che è successo con la Posta, con la Raiffeisen, oltre che con le FFS: sono quelli di fuori che prendono certe decisioni, pur trattandosi di società (svizzere, federali, di noi cittadini) situate sul nostro territorio. C'è da chiedersi, in un caso del genere, se non c'era la possibilità di far lavorare una ditta svizzera. Guarda caso, a una riunione ho conosciuto un rappresentante della ditta (svizzera) Stadler, nata a Winterthur 75 anni or sono; ebbene, essa conta 14 fabbriche, 23 sedi in Europa e 7 mila dipendenti, di cui 50 in Svizzera. Si tratta di un'azienda impressionante, che costruisce treni merci da 700-1'300 metri di lunghezza di primissima qualità e ciò nonostante vanno a prendere le locomotive tedesche passando dal nostro territorio (e non da Abbiategrasso); anche le Officine di Bellinzona sono svizzere: è questo è il punto. Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Qui c'è qualcosa che non funziona: le FFS hanno usato un territorio nostro che vale 20 miliardi per costruire AlpTransit e poi una ditta di Novara ottiene la manutenzione per 15 anni della flotta di 18 locomotive gestita dalla Divisione Cargo. Non vi do colpe, ma forse bisognerebbe parlare chiaro con quei signori e sapere effettivamente cosa fanno, perché si tratta di una cosa inammissibile: fate voi il conto di quanto guadagneranno con queste manutenzioni. La gente comincia ad averne piene le scatole di simili situazioni; con le FFS ne abbiamo già viste tante negli ultimi dieci anni e ora vanno anche a prendere le locomotive della Siemens. Ringrazio il Consigliere di Stato per la risposta; il sottoscritto non è contrario, ma forse è giunto il momento di parlare chiaro ed esigere un incontro con il Direttore delle FFS e verbalizzare quanto dice, magari con il supporto di un giurista, perché non mi fido più. Dobbiamo cominciare a pretendere che sul nostro territorio vi sia un dare e un avere, cosa che in questo caso non si è realizzata. Soddisfatto l'interpellante, l'atto parlamentare è dichiarato evaso. 5. MODIFICA DELLA LEGGE SULL'ORDINAMENTO DEGLI IMPIEGATI DELLO STATO E DEI DOCENTI DEL 15 MARZO 1995 (LORD) RIGUARDANTE LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Messaggio del 17 gennaio 2018 n. 7488 Ai sensi dell'art. 134 LGC, le deliberazioni parlamentari si svolgono nella forma della procedura scritta. Conclusioni del rapporto della Commissione della gestione e delle finanze: si invita il Gran Consiglio ad approvare l'entrata in materia e le modifiche di legge annesse al messaggio governativo. È aperta la discussione di entrata in materia. 1277
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ GAROBBIO M., RELATRICE - La modifica della Legge sull'ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti [LORD; RL 173.100], oggetto del messaggio oggi in discussione, tocca la protezione dei dati personali ed è una diretta conseguenza della revisione della Legge sulla protezione dei dati personali [LPDP; RL 163.100], votata nel 20152. Quest'ultima prevede l'obbligo di legiferare a livello formale in caso di elaborazione sistematica di dati e, più in generale, per rispetto al principio della legalità. È stata dunque fissata una legge quadro che ha lo scopo principale di proteggere i diritti fondamentali delle persone, in particolare la personalità e la sfera privata, i cui dati sono elaborati dagli organi pubblici (Cantone e Comuni in primo luogo), ad esempio nell'ambito della videosorveglianza. Le modifiche della LORD oggi in discussione vanno a disciplinare in primo luogo la protezione e l'utilizzo dei dati dei dipendenti cantonali e dei sistemi d'informazione. Con il concetto di elaborazione di dati personali si intendono operazioni quali la raccolta, la conservazione, l'utilizzo, la trasmissione, la modifica, l'archiviazione o la distruzione di dati, indipendentemente dai mezzi o dalle procedure impiegate. I dati personali, utilizzati principalmente dai Servizi centrali del personale, servono alle necessità amministrative e organizzative legate al rapporto di lavoro tra il dipendente sottoposto alla LORD e l'Amministrazione cantonale. Una corretta ed efficace gestione del personale pubblico presuppone l'elaborazione di un numero considerevole di dati personali. Le persone interessate dalla presente revisione sono i dipendenti pubblici, compresi i docenti cantonali e comunali. I Servizi centrali del personale fanno capo a sistemi d'informazione elettronici per l'elaborazione sistematica di dati relativi al rapporto d'impiego, dalla loro raccolta (al momento della candidatura o durante il rapporto di lavoro) alla loro conservazione, alla loro archiviazione (archivi documentali o banche dati) o alla loro distruzione. Tali sistemi d'informazione possono contenere dati meritevoli di particolare protezione, segnatamente in relazione alla situazione familiare del dipendente, al suo stato di salute oppure a procedimenti disciplinari o penali. Le modifiche della LORD oggi in discussione vanno quindi a regolare la protezione e l'utilizzo dei dati personali dei dipendenti. Si definiscono gli organi responsabili dell'elaborazione dei dati dei dipendenti pubblici e gli scopi dei sistemi informativi, oltre al modo in cui viene concessa ed effettuata la trasmissione dei dati, che può essere sistematica, quindi regolare e/o duratura nel tempo, oppure richiesta in modo puntuale da un organo pubblico, se esiste un motivo giustificato: la cosiddetta "trasmissione di dati in singoli casi". Si stabiliscono inoltre le regole per la conservazione dei dati, sia dei candidati non assunti, sia dei dipendenti in attività, sia di quelli che hanno concluso il rapporto di impiego. In merito alle candidature, se non specificato altrimenti, le stesse saranno da inoltrare solo in forma elettronica. Le attuali norme della Legge della scuola riferite all'elaborazione dei dati personali dei docenti cantonali e comunali vengono abrogate e sostituite da queste nuove normative, unificando quindi nella LORD tutte le disposizioni sull'elaborazione dei dati di tutti i dipendenti soggetti alla legge, con l'obiettivo di garantire la parità di trattamento fra le diverse categorie di dipendenti. L'articolo 84f definisce regole e condizioni precise e restrittive da rispettare per poter attuare in modo lecito la sorveglianza sul posto di lavoro; nello specifico l'utilizzo di internet e della posta elettronica. La sorveglianza è una misura delicata, sia sul piano giuridico, sia su quello umano e sociale. L'adozione della modifica della LORD riguardante la protezione dei dati personali avrà come conseguenza un aggiornamento delle normative specifiche per i dipendenti, che dovranno confluire in un regolamento. 2 Vedi Raccolta dei verbali del Gran Consiglio, Seduta XI, 23.09.2015, p. 1188-1189. 1278
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Questa revisione, importante e giustificata, fissa quindi nella LORD il trattamento dei dati personali dei dipendenti pubblici, definendone lo scopo e le condizioni, al fine di garantire una protezione adeguata di questi dati e la possibilità di un loro corretto utilizzo per la gestione amministrativa e legale dei dipendenti pubblici. Vi invito, a nome della Commissione della gestione e delle finanze, ad approvare questo rapporto. La discussione di entrata in materia è dichiarata chiusa. Messa ai voti, l'entrata in materia è accolta all'unanimità dei 65 voti espressi. Messi ai voti, i singoli articoli e il complesso del disegno di Legge sull'ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti del 15 marzo 1995 annesso al messaggio governativo sono accolti con 64 voti favorevoli e 1 astensione. Dettaglio della votazione (art. 146 cpv. 7 LGC) Si pronunciano a favore: Agustoni M. - Ay M. - Bacchetta-Cattori F. - Badasci F. - Balli O. - Bang H. - Battaglioni F. - Beretta Piccoli S. - Bignasca B. - Brivio N. - Buzzini B. - Campana F. - Canepa L. - Caprara B. - Casalini D. - Caverzasio D. - Cedraschi A. - Celio F. - Censi M. - Corti G. - Crivelli Barella C. - Crugnola G. - De Rosa R. - Delcò Petralli M. - Durisch I. - Ferrara N. - Filippini L. - Fonio G. - Gaffuri S. - Galeazzi T. - Galusero G. - Garobbio M. - Garzoli G. - Gendotti S. - Ghisla S. - Ghisletta R. - Ghisolfi N. - Gianora W. - Giudici A. - Guerra M. - Guscio L. - Käppeli F. - La Mantia L. - Lepori C. - Lurati I. - Lurati Grassi T. - Maggi F. - Mattei G. - Merlo T. - Minotti M. - Morisoli S. - Ortelli M. - Pagani L. - Pagani G. - Pamini P. - Petrini E. - Pini N. - Polli M. - Ramsauer P. - Robbiani M. - Rückert A. - Schnellmann F. - Storni B. - Viscardi G. Si astiene: Ferrari C. Messi ai voti, i singoli articoli e il complesso del disegno di Legge della scuola del 1° febbraio 1990 annesso al messaggio governativo sono accolti con 66 voti favorevoli e 1 astensione. Dettaglio della votazione (art. 146 cpv. 7 LGC) Si pronunciano a favore: Agustoni M. - Ay M. - Bacchetta-Cattori F. - Badasci F. - Balli O. - Bang H. - Battaglioni F. - Beretta Piccoli S. - Bignasca B. - Brivio N. - Buzzini B. - Campana F. - Canepa L. - Caprara B. - Casalini D. - Caverzasio D. - Cedraschi A. - Celio F. - Censi M. - Corti G. - Crivelli Barella C. - Crugnola G. - De Rosa R. - Delcò Petralli M. - Durisch I. - Ferrara N. - Filippini L. - Fonio G. - Gaffuri S. - Galeazzi T. - Galusero G. - Garobbio M. - Garzoli G. - Gendotti S. - Ghisla S. - Ghisletta R. - Ghisolfi N. - Gianora W. - Giudici A. - Guerra M. - Guscio L. - Käppeli F. - La Mantia L. - Lepori C. - Lurati I. - Lurati Grassi T. - Maggi F. - Mattei G. - Merlo T. - Minotti M. - Morisoli S. - Ortelli M. - Pagani L. - Pagani G. - Pamini P. 1279
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ - Pedrazzini A. - Petrini E. - Pini N. - Polli M. - Ramsauer P. - Robbiani M. - Rückert A. - Schnellmann F. - Seitz G. - Storni B. - Viscardi G. Si astiene: Ferrari C. 6. - STANZIAMENTO DI UN CREDITO QUADRO DI FR. 16'000'000.- IN BASE ALLA LEGGE SUL TURISMO (LTUR) DEL 25 GIUGNO 2014 PER L'ADOZIONE DI MISURE CANTONALI A SOSTEGNO DEGLI INVESTIMENTI E DELLE ATTIVITÀ PER IL TURISMO NEL QUADRIENNIO 2018-2021 - STANZIAMENTO DI UN CREDITO QUADRO DI FR. 18'000'000.- PER IL FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI PROMOZIONE TURISTICA SVOLTE DALL'AGENZIA TURISTICA TICINESE (ATT) NEL TRIENNIO 2019-2021 - MODIFICA DELLA LEGGE SUL TURISMO (LTUR) DEL 25 GIUGNO 2014 Messaggio del 2 maggio 2018 n. 7530 Ai sensi dell'art. 133 LGC, le deliberazioni parlamentari si svolgono nella forma del dibattito ridotto. Ai sensi dell'art. 5 cpv. 3 della Legge sulla gestione e sul controllo finanziario dello Stato, per l'approvazione dei due crediti è richiesta la maggioranza assoluta dei membri del Gran Consiglio. Conclusioni del rapporto della Commissione della gestione e delle finanze: si invita il Gran Consiglio ad approvare l'entrata in materia, i due decreti legislativi e la modifica di legge annessi al messaggio governativo. È aperta la discussione di entrata in materia. GUERRA M., RELATORE - Dobbiamo anzitutto premettere che esistono alcuni elementi che pongono il Ticino al centro della Svizzera e anche se non sono moltissimi o infiniti devono essere tutelati e incentivati con cura. Il turismo è proprio uno di questi elementi e forse è il più rilevante, un perno centrale dell'intera Confederazione, una colonna portante dell'economia cantonale. Dal turismo ticinese dipende non solo parte della nostra economia cantonale e comunale ma dipendono anche migliaia di persone e di famiglie, di contribuenti, di esercizi pubblici, di negozi e di attrazioni di proprietà pubblica. È quindi scontato, giusto e doveroso che lo Stato intervenga e favorisca il settore. Intervenire come Stato però talvolta non basta. Infatti, a determinarne i risultati, non è l'intervento in quanto tale bensì la sua qualità e il grado di effetto sul settore. Occorre dire che se in passato alcune strategie non sono state geniali, oggi l'intervento del Cantone risulta mirato e combacia con obiettivi degni di nota. I risultati parlano chiaro con dati positivi riscontrabili 1280
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ in due modi distinti: da una parte iniziative come "Ticino Ticket" che hanno avuto un grandissimo successo incrementando i pernottamenti e il piacere di visitare il nostro Cantone; dall'altra il credito destinato agli investimenti in campo turistico nel triennio attuale, che si è addirittura anticipatamente esaurito. Se a ciò aggiungiamo che per attingere al medesimo i criteri sono particolarmente rigorosi, allora capiamo quanto il turismo in Ticino stia vivendo uno stimolo importante da alimentare ulteriormente. Questa è la ragione per cui il messaggio interviene rinnovando due crediti fondamentali: anzitutto quello per il sussidiamento di attività e investimenti legati al turismo che nei 6 milioni di franchi annui del periodo 2000-2006 è stato comunque ridotto a 4 milioni annui per complessivi 16 milioni nel triennio 2018-2021. Si tratta di un credito che con una piccola percentuale di aiuto cantonale permette di spingere e di incentivare investimenti turistici di grande rilievo. Si pensi che nel solo 2017 su 4.9 milioni presi da questo fondo cantonale sono nati 57 milioni di investimenti turistici in Ticino, il che fa comprendere peso ed efficacia di tale veicolo. In secondo luogo si rinnova il credito destinato all'Agenzia turistica ticinese (ATT) con 6 milioni annui per il triennio 2018-2021, mantenendo quindi lo stesso importo del triennio precedente. È vero che sono stati erogati milioni di franchi, ma lo si è fatto con una logica, sulla base delle esperienze del passato e soprattutto per continuare a tutelare e alimentare l'importante crescita che sta vivendo questo settore, da cui dipende una parte considerevole della nostra economia cantonale. Alla luce di tali considerazioni, invito a sostenere il messaggio governativo. CENSI M., INTERVENTO A NOME DEL GRUPPO PLR - Con questo messaggio il Consiglio di Stato ci propone l'adozione di alcune importanti misure a sostegno degli investimenti e dell'attività turistica in Ticino che si è contraddistinta, negli ultimi anni, per una particolare dinamicità anche grazie a una politica coraggiosa e lungimirante proposta dal Consigliere di Stato Vitta e dal Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE). Uno degli obiettivi del messaggio è il rinnovo anticipato di un anno del credito-quadro e l'aumento dei fondi messi annualmente a disposizione per investimenti per il periodo 2018- 2021 considerando che la dotazione attuale si è prematuramente esaurita a fronte di un periodo particolarmente dinamico sul fronte degli investimenti, in particolare per quanto concerne gli alloggi turistici. Nel contempo il Consiglio di Stato propone di confermare lo stanziamento di un credito invariato di 6 milioni di franchi annui per il finanziamento delle attività di promozione turistica svolte dall'Agenzia turistica ticinese (ATT) per il triennio 2019-2021 tenendo in considerazione che per il 2018 il finanziamento delle attività svolte da ATT è garantito. Il turismo rappresenta un settore chiave dell'economia svizzera e ticinese e ricopre un ruolo di primaria importanza per quanto riguarda l'indotto economico e in termini occupazionali e sociali. Nel biennio 2016-2017 la tendenza dei pernottamenti è stata sicuramente positiva con un incremento significativo pari al 112%, che rappresenta un record dal 2010 a oggi. Considerata l'importanza del comparto turistico, negli ultimi anni, a livello cantonale è stata messa in atto una politica di sostegno al settore con l'obiettivo di incrementare la competitività e l'attrattività del Ticino e delle sue destinazioni turistiche. Le iniziative a favore del turismo introdotte negli ultimi anni hanno contribuito al rilancio del settore: penso in particolare all'introduzione del Ticino Ticket, che permette agli ospiti che pernottano in una struttura ricettiva sul nostro territorio di muoversi liberamente con i mezzi pubblici per l'intera durata del soggiorno, beneficiando al contempo di importanti agevolazioni sugli impianti di risalita, sulla navigazione e sulle principali attrattive turistiche. 1281
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Un primo bilancio dell'iniziativa parla di 580 mila biglietti emessi con circa 200 mila passaggi registrati presso gli attrattori turistici. Tali dati dimostrano che la strada imboccata è sicuramente quella giusta. A questo proposito deve essere vista positivamente la volontà di mantenere questo servizio al turista almeno fino al 2020 e di ampliare la validità di Ticino Ticket anche all'offerta culturale. Una seconda iniziativa degna di nota e che ha ottenuto un notevole successo è l'introduzione della figura dell'hospitality manager, vero e proprio punto di riferimento per gli albergatori. Oltre 140 strutture visitate, circa 300 incontri promossi con professionisti e partner del settore che hanno permesso di fornire consulenza per molteplici progetti di ristrutturazione e costruzione di strutture alberghiere in Ticino. In quest'ottica il credito-quadro della legge sul turismo [LTur; RL 941.100] è stato utilizzato principalmente per il miglioramento dell'offerta delle strutture alberghiere e di altre strutture ricettive quali campeggi e alloggi collettivi. I numeri parlano da sé e sono sicuramente molto incoraggianti: alla fine del 2017 erano stati stanziati sussidi per 40 progetti (20 progetti alberghieri, 8 progetti di alloggi turistici, 3 progetti di sport e svago, 8 progetti di cultura e opere diverse e 1 progetto legato ai trasporti turistici). Anche grazie al sostegno del Cantone con 10 milioni di franchi di sussidi erogati si sono generati investimenti pari a 100 milioni di franchi in ambito turistico ripartiti su tutto il territorio ticinese e in particolare nelle zone periferiche. La tendenza anche nel settore alberghiero è positiva e permette di guardare al futuro con fiducia e rinnovato entusiasmo. Di principio l'accesso al credito bancario per coloro che intendono investire nel settore ricettivo non è per nulla scontato. Per gli istituti bancari, quello alberghiero è considerato tutt'oggi un'attività a rischio e i finanziamenti di norma non superano il 60% dell'investimento. Si tratta di un contesto poco favorevole che in più di un'occasione ha portato promotori e imprenditori ad abbandonare progetti interessanti a causa di una limitata disponibilità di mezzi propri e delle condizioni-quadro di finanziamento poco incoraggianti imposte dai partner finanziari. In questo senso s'inserisce il sostegno, fondamentale, degli Enti regionali di sviluppo, del Cantone e della società di credito alberghiero alle numerose iniziative private volte a modernizzare e realizzare strutture ricettive che rispondono alle esigenze del turista del giorno d'oggi. La politica turistica cantonale è parte integrante di una chiara visione di sviluppo economico volta a favorire la crescita sostenibile e duratura del settore con un occhio di riguardo per le peculiarità del nostro territorio, lo spirito imprenditoriale e l'innovazione creando posti di lavoro qualificati, dove possibile, a favore della popolazione residente. La priorità della nuova organizzazione turistica (ATT) è quella di aumentare l'attrattività del Ticino e delle sue destinazioni turistiche in modo da rilanciare e rafforzare il settore in collaborazione con le Organizzazioni turistiche regionali (OTR). La nuova LTur ha conferito alle OTR un ruolo accresciuto nella promozione delle singoli regioni: in sostanza sono le antenne turistiche a stretto contatto con il territorio. È prematuro fare una valutazione generale sul funzionamento della nuova organizzazione turistica ma i segnali sono positivi e nonostante in questi anni la riorganizzazione del settore fosse in atto, si è potuto constatare come le organizzazioni turistiche abbiano saputo affrontare adeguatamente la fase di transizione. In un periodo estremamente positivo per il settore turistico, sia per quanto attiene alla tendenza in crescita dei pernottamenti e il ritrovato dinamismo degli operatori, è più che opportuno continuare a promuovere con determinazione e convinzione una politica proattiva e di sostegno al settore. II gruppo PLR è fermamente convinto che, per poter essere concorrenziali in un mercato sempre più globalizzato e competitivo come quello turistico, è necessario poter offrire un prodotto innovativo e di qualità che sappia rispondere alle esigenze del turista 1282
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ moderno che sceglie di trascorrere il proprio tempo approfittando delle peculiarità che offre il nostro territorio. La strada tracciata da Cantone, OTR e privati è sicuramente quella giusta. La collaborazione tra i diversi attori sarà fondamentale e imprescindibile anche in futuro per poter dare ulteriore slancio a un settore particolarmente importante per la nostra economia. Sulla base delle considerazioni esposte nel rapporto della Commissione della gestione e delle finanze, che condividiamo, invitiamo il Gran Consiglio ad approvare le misure e le modifiche legislative così come proposte. BACCHETTA-CATTORI F., INTERVENTO A NOME DEL GRUPPO PPD+GG - Che il turismo rappresenti uno dei settori vitali della nostra economia cantonale lo dimostrano alcuni dati significativi: il 10% del prodotto interno lordo (PIL) ticinese è generato dal turismo, in cui lavorano 22 mila persone, e l'indotto ammonta a 2 miliardi di franchi. Nell'ultimo biennio (anni 2016-17) vi è stata un'inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi, durante i quali spesso purtroppo siamo stati confrontati con una situazione di crisi economica che toccava anche il turismo. Tale cambiamento è dato dall'aumento dei pernottamenti (che toccano i 2.5 milioni, come nel 2010, per un +8%) e degli arrivi (+9%). L'incremento è dovuto agli svizzeri (+9%), all'Europa (+4%) e al resto del mondo (+8%). Vi sono diversi fattori che hanno portato questo miglioramento, tra cui alcuni interni altri esterni. Di sicuro il cambio tra il franco svizzero e l'euro, con un indebolimento del primo, ha provocato un aumento del turismo proveniente dall'Europa. L'apertura di AlpTransit ha dato un primo chiarissimo risultato positivo, anche se occorre sottolineare che uno degli elementi caratteristici del nuovo turismo cantonale è che i pernottamenti sono di due o tre giorni e non più di sei o quindici giorni, come accadeva invece negli scorsi anni. Senza dimenticare il progetto di rilancio del turismo ticinese grazie al Ticino Ticket che ha avuto un successo notevole, con una stampa di 540 mila biglietti per percorrere più facilmente 1'400 chilometri, grazie alla collaborazione dell'Ente pubblico con gli Enti privati e le aziende di trasporto. Questo miglioramento nella gestione ordinaria si riflette anche negli investimenti. Noi avevamo approvato un credito-quadro per il periodo 2015-2018 di 12 milioni di franchi, ossia 3 milioni all'anno. Ebbene, oggi la richiesta di sussidi riconosciuti per questi investimenti supera i 12.5 milioni di franchi, quindi 3.5 milioni in più del previsto, a dimostrazione di una vitalità da parte degli imprenditori del turismo. Da qui nasce la richiesta di anticipare di un anno il nuovo credito-quadro per il periodo 2018-2021, che aumenta da 12 a 16 milioni di franchi proprio per venire incontro alla tendenza positiva appena menzionata. Bisogna evidenziare però per correttezza che i crediti-quadro precedenti al 2015 erano di 24 milioni di franchi (ovvero 6 milioni all'anno). Siamo quindi passati dal dimezzamento dai 6 ai 3 milioni nel 2015 e ora li aumentiamo a 4. Per quanto attiene all'ATT, bisogna ribadire che effettivamente essa sta lavorando molto bene e la riorganizzazione sta dando i suoi frutti sia a livello cantonale sia a livello locale e regionale: si è passati da dieci Enti turistici locali a quattro, uno per ogni grande regione del Ticino. Il budget cantonale è di 15.6 milioni di franchi, di cui 6 milioni finanziati dal Cantone. 11.3 milioni dei 15.6 milioni sono dedicati al prodotto e al marketing come tale, 3 milioni al personale e 1.3 milioni agli altri costi. Queste cifre dimostrano che è svolto in modo razionale ed efficace e circa il 75% è appunto destinato al prodotto e a ciò che è fatto per il turismo svizzero e internazionale. Occorre quindi andare nella direzione di anticipare di un anno il credito-quadro per gli investimenti e di aumentarlo a 16 milioni di franchi, di ribadire i 18 milioni per il prossimo triennio (6 milioni annui) all'ATT. Poi vi è 1283
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ un'altra proposta di modifica di legge per lo stralcio della prevalenza di rango dell'ipoteca legale a favore del Cantone per agevolare e favorire i crediti bancari in favore del turismo (ossia in favore degli operatori turistici che sono sussidiati per i loro investimenti): come detto in precedenza, non è così scontato ottenere crediti bancari nel settore e almeno lo Stato deve dare un'agevolazione. Con tali considerazioni anche il nostro gruppo invita a sostenere il messaggio e il relativo rapporto e ringrazia il collega Guerra per l'ottimo lavoro svolto. STORNI B., INTERVENTO A NOME DEL GRUPPO PS - Il messaggio per il doppio credito-quadro per il turismo di 34 milioni di franchi, pur non essendo bruscolini, è arrivato sui banchi del Gran Consiglio nel tempo record di un mese e mezzo. Il settore turistico beneficia di sostanziosi aiuti dalla Confederazione (90 milioni annui per Svizzera Turismo e prestiti ipotecari senza interessi per alcune centinaia di milioni). Chiaramente tale settore ha bisogno di sostegno ma nel messaggio non si capisce la spesa di 10 milioni di franchi in favore di progetti finalizzati ad accompagnare e ad attenuare le conseguenze all'iniziativa sulle abitazioni secondarie. Mi sembrava che l'iniziativa popolare, accolta dalla popolazione, dovesse giovare all'industria alberghiera classica, che proprio negli ultimi decenni ha subito chiusure o trasformazione di alberghi in appartamenti di vacanza riducendo notevolmente l'offerta di letti. Il messaggio indica che nelle nuove OTR volute dalla LTur rimangono problemi tipicamente ticinesi. Si segnalano l'alto numero di consiglieri di amministrazione e la presenza di membri senza ruolo strategico-operativo. Confidiamo che la situazione sarà corretta a breve. Lo scorso anno ha visto finalmente la luce il Ticino Ticket, introdotto battendo la grancassa e dichiarato come una prima in Svizzera, ma chi viaggia fuori dai confini del nostro Cantone e ha soggiornato in altre regioni del Paese sa benissimo che un sistema simile esiste da tempo. In tema di trasporti pubblici rimaniamo però il fanalino di coda anche a scapito del turismo a causa del congestionamento cronico delle nostre strade, il che non è sicuramente un bel segnale di accoglienza. Siamo stati gli ultimi anche con la comunità tariffale integrale. L'anno scorso i pernottamenti turistici sono risaliti ai livelli del 2010 ma non illudiamoci perché è stato il terzo anno più caldo dal 1860, con una situazione metereologica ideale per vacanzieri. È di lunedì scorso la notizia che il settore para-alberghiero è stato da record, in particolare per i campeggi sul lago Lemano. In Ticino poi, oltre al bel tempo, abbiamo approfittato dell'apertura della galleria di base del san Gottardo e dei 2 milioni di franchi extra approvati dal Parlamento per la promozione turistica voluta per l'occasione. A queste si sono aggiunte altre azioni di portata nazionale come quella della banca Raiffeisen e la micro-operazione gratuita spontanea sulle "Maldive di Milano", che ha causato un'ulteriore invasione delle strade e dei posteggi in valle Verzasca. Perfino la navigazione sul lago Maggiore, chiusa alcune settimane per sciopero, ha visto crescere notevolmente gli utenti. Ora arriva un nuovo sostanzioso aiuto statale per sostenere l'economia legata al turismo, che nel nostro Cantone, oltre alla speculazione edilizia nelle residenze secondarie, si vede anche confrontata con la crescente cementificazione del territorio e il conseguente degrado dell'attività turistica e con la concorrenza di molte altre destinazioni in Europa e nel mondo. Il Cantone e i Comuni sostengono anch'essi il turismo promuovendo manifestazioni di rilevanza mondiale come il Festival internazionale del film di Locarno, il Jazz Ascona e l'offerta culturale di Lugano arte e cultura (LAC). È un quadro generale che come detto mostra un importante sostegno pubblico, che rinnoviamo con i due crediti- 1284
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ quadro ma che comunque preoccupa sia per i problemi di gestione di alcune OTR, come indicato nel messaggio, sia per la distruzione della nostra principale risorsa turistica, ovvero il paesaggio. Tale distruzione è in corso da decenni a causa della sfrenata e banalizzante edificazione e riedificazione dei centri urbani, delle estese zone industriali del fondo valle ricoperte da tappeti di capannoni e di centri commerciali, che saturano soprattutto le nostre strade rendendo il nostro Cantone sempre meno attrattivo per i vacanzieri. Un esempio di attualità, fortunatamente respinto dal Tribunale amministrativo (TRAM), è quello di estendere la zona industriale nella città di Locarno nel perimetro del Parco del Piano di Magadino, deciso dalla maggioranza parlamentare nel 2014. Nella spirale dell'incoerenza del Governo vi è però sempre del nuovo: ad esempio il capannone previsto in mezzo al Parco del Piano in questione per il centro di compostaggio per 70 mila abitanti. Serviranno a poco i milioni che annualmente investiamo per il turismo se alla fine gli unici spazi e paesaggi ancora attrattivi saranno le cime delle montagne e alcune valli discoste e relativi sentieri e percorsi per il rampichino (dove peraltro non si riesce neanche a creare un parco nazionale). È emblematico anche il caso delle palazzine per residenze secondarie camuffate da apparthotel sul delta della Maggia a Locarno, altro comparto di interesse paesaggistico banalmente cementificato in caserme di letti freddi come già avvenuto sul lungolago cittadino. Per difendere il settore turistico dovremo gestire e valorizzare il nostro territorio unico e spettacolare evitando ulteriore disordinata cementificazione. Il Mendrisiotto ormai è fuori mercato. Nel messaggio si parla tuttavia di valorizzazione turistica e messa in scena dell'offerta citando la montagna, il lago, i beni culturali dell'Organizzazione delle Nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) e gli itinerari per il rampichino. Si menzionano giustamente i laghi, che rappresentano il nostro principale atout turistico: è difficile immaginare il nostro Cantone senza il Ceresio o il Verbano. I laghi non mi sembrano però nel mirino della promozione turistica né tantomeno hanno il sostegno del Cantone, dei Comuni e delle OTR a giudicare da quanto è successo con la navigazione sul lago Maggiore, da decenni delocalizzata ad Arona (società che si occupava anche di coprire le perdite tramite l'esercizio del bacino svizzero). Il Cantone ha ancora di recente ignorato la navigazione sul Ceresio rifiutando di partecipare all'aumento del capitale azionario della Società di navigazione del lago di Lugano (SNL). È chiaro che fa più glamour un aperitivo al Festival internazionale del film di Locarno che un impegno concreto con un investimento di 100 mila franchi in una società di trasporto turistico in difficoltà. Malgrado i milioni per il turismo, gli Enti e le organizzazioni pubbliche locali in campo, abbiamo dimostrato grandissima imperizia nella gestione della fondamentale offerta turistica. Il pasticcio in corso da alcuni anni, con studi e perizie, tipicamente cantonticinese gestito da Enti pubblici regionali ha portato un anno fa al licenziamento delle maestranze della navigazione del lago Maggiore, alle quali era stato tolto il servizio sul bacino svizzero senza però avere pronta la nuova società, e al conseguente sciopero. Si è così arrivati a inizio 2018 alla completa soppressione del servizio e solo da pochi mesi i battelli hanno cominciato a solcare il Verbano grazie al consorzio costituito in zona Cesarini e al quale auguriamo davvero un futuro migliore rispetto al periodo che abbiamo avuto recentemente. Purtroppo la mala gestione dell'operazione secondo il ragionamento "faccio meglio io perché ad Arona non capiscono niente, ma poi non metto i soldi" ha portato diversi collaboratori della Società di navigazione del lago Maggiore, licenziati lo scorso anno, a cercarsi altre attività. Tant'è che al nuovo consorzio manca un intero equipaggio e una delle cinque navi noleggiate non è operativa e, oltre a previsti pensionamenti, vi sono 1285
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ un prepensionamento e cinque collaboratori che sono passati alle Ferrovie autolinee regionali ticinesi (FART) e a Treni regionali Ticino e Lombardia (TiLo). È insomma un bel salasso. Sempre in tema di navigazione ricordo che i collaboratori del nuovo consorzio non hanno ancora incontrato il collettivo e che i livelli salariali sono garantiti solo sino a fine 2018 grazie all'aiuto promesso dal Cantone e dalla città di Locarno per far terminare lo sciopero. Contrariamente al presente messaggio, che anticipa crediti per investimenti, trattato in poco più di un mese dalla Commissione della gestione e delle finanze, rammento che la mozione Per un sostegno concreto alla Navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore e ai suoi lavoratori!3 presentata lo scorso mese di settembre è ancora inevasa. Alla luce di tali considerazioni porto l'adesione del gruppo PS, e la mia personale astensione per via della questione della mozione non evasa, al rapporto del collega Guerra. MERLO T., INTERVENTO A NOME DEL GRUPPO I VERDI - Siamo qui per votare un credito di 34 milioni di franchi distribuiti su quattro anni. Prima però mi piacerebbe tornare al tema legato al Centro cura ricci Maggia. In una mozione4 – respinta dalla maggioranza del Gran Consiglio – della collega Ramsauer si chiedeva un contributo cantonale di 10 mila franchi. In questo momento l'Associazione ha in cura 78 ricci e cominciano ad arrivare le madri con i piccoli, vittime dei decespugliatori, dei tagliaerba e dei veleni (compresi quelli con l'etichetta secondo cui non fanno male ai ricci, anche se non è vero). Nel 2017 il Centro si è occupato di circa 250 bestiole. La specie è in forte calo in tutta Europa e la sofferenza dei piccoli animali va di pari passo con il degrado del territorio. Vi chiederete perché parlo dei ricci invece di turismo. Ne parlo perché per il turismo trattiamo 34 milioni di franchi, mentre il credito di soli 10 mila franchi in favore del Centro cura ricci Maggia è stato bocciato, e poi perché oggi qui a Bellinzona si è tenuta una giornata di studio organizzata dall'Università della Svizzera italiana (USI) sul binomio natura e turismo per approfondire la stretta relazione fra questi due elementi: «(…) Paesaggio e ambiente guidano, infatti, le decisioni di viaggio di molti di coloro che scelgono le destinazioni svizzere (…)». Nel messaggio purtroppo ho sentito parlare poco di paesaggio e di tutela dell'ambiente. Ricordo ai colleghi che la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) stima il valore del paesaggio svizzero a 70 miliardi di franchi e che il turismo naturalistico è in grande crescita. Per intenderci, non siamo contrari al turismo (magari solo a quello di chi attraversa il Ticino unicamente per andare in Italia) né siamo necessariamente contrari al credito, ma sicuramente siamo contrari alle modalità con cui la richiesta di 34 milioni è arrivata oggi sui banchi del Parlamento. Il messaggio, come ricordato dal collega Storni, è del maggio scorso, il rapporto, peraltro inserito nell'ordine del giorno con la dicitura "Rapporto segue" è del 12 giugno scorso. Parte della richiesta del credito citato è in anticipo di un anno sulla scadenza del credito quadro perché quest'ultimo è stato esaurito prima di quanto previsto (e sottolineo "previsto"). Il Preventivo dell'ATT per il 2017 non era ancora approvato al momento dell'uscita del messaggio e del rapporto e la concentrazione dei sussidi è sul settore alberghiero con ricadute che sono salutate nel messaggio sul settore edilizio, che quindi indirettamente beneficia anch'esso di sussidi. Il turismo è un settore ampiamente 3 Mozione: Per un sostegno concreto alla Navigazione sul bacino svizzero del lago Maggiore e ai suoi lavoratori, Giorgio Fonio, 18.09.2017. 4 Mozione: Sosteniamo il Centro di cura dei ricci di Maggia, Patrizia Ramsauer, 29.05.2017. 1286
Anno 2018/2019 - Seduta XIII: giovedì 21 giugno 2018 - pomeridiana ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ sussidiato e si dà per scontato, il che va bene, ma chiedo per favore di non avere troppa fretta. Non vi è davvero nessuna criticità? Non vi è nulla da migliorare? Nessun'altra via da esplorare? Non lo sappiamo, non vi è stato tempo di approfondire. Il fatto di inserire "Rapporto segue" all'ordine del giorno non è rispettoso per i lavori del Gran Consiglio: chi va alle riunioni di gruppo senza avere un rapporto su cui discutere e prendere posizione lo sa, ma a maggior ragione, per i colleghi che non fanno gruppo e che non hanno nessun rappresentante in Commissione della gestione e delle finanze, è difficile informarsi adeguatamente. Detto ciò, ricordo che abbiamo invece fatto le pulci – giustamente − grazie al rapporto dei colleghi Ghisletta e Peduzzi, all'USI e alla Scuola universitaria della Svizzera italiana (SUPSI). Ieri sera vi sono state lunghe discussioni per un credito di 3 milioni di franchi a sostegno dell'occupazione e, senza dimenticare i miei teneri ricci e i loro 10 mila franchi negati, mi fermo qui. Per i motivi che sono soprattutto, ma non esclusivamente di metodo, la maggioranza del gruppo dei Verdi non sosterrà il rapporto. MORISOLI S., INTERVENTO A NOME DEL GRUPPO LA DESTRA - Il gruppo La Destra non sarà compatto su questo voto. Personalmente lo sosterrò a denti stretti, alcuni miei colleghi lo bocceranno, mentre altri si asterranno. Le ragioni sono molteplici: stiamo per decidere su un credito di 34 milioni di franchi e aleggia una necessità di urgenza che non si capisce bene a cosa sia dovuta. Si anticipa una somma su cui bisognerebbe decidere con più tranquillità in un'altra tornata sui crediti-quadro. Non capiamo quindi le premesse finanziarie e mi fa piacere ricordare che è pendente una nostra iniziativa5 del 24 novembre 2014 nella quale chiedevamo di elaborare conformemente alla Legge sulla gestione e sul controllo finanziario dello Stato [LGF; RL 600.100] un articolo, un regolamento o direttive affinché i crediti-quadro coincidano con il periodo del quadriennio politico, affinché chi li decide e chi li proroga abbia la sua identificabilità politica. Oggi assistiamo a una fuga in senso opposto: addirittura, prima della scadenza di un credito-quadro, perché i soldi sono finiti, se ne chiede un altro. Mi dispiace dirlo ma questa non è buona gestione, è solo fare passare in fretta e furia, sotto gli occhi di tutti, milioni di franchi. Non entro nel merito di come sono spesi i soldi, mi limito al punto di vista formale: si tratta di una contabilità creativa e affrettata di questo genere di investimenti che non dà credibilità all'impiego dei mezzi. Per quanto riguarda il merito, nel messaggio ma anche nel rapporto, vi è molta enfasi sulla LTur, sui crediti-quadro, su quanto lo Stato e il Cantone debbano fare. Non dimentichiamoci che nessuno di noi, quando va in un'agenzia di viaggi per scegliere dove andare in vacanza, chiede la legge del turismo dell'Andalusia o del Marocco o della Finlandia. Probabilmente scegliamo sulla base di prospetti, dell'offerta e dei prodotti, i servizi e i suggerimenti che ci sono giunti. Vediamo quindi di rimettere il campanile al centro del villaggio, come detto da un collega la scorsa volta. Il turismo vive dei promotori degli attori attivi sul territorio, della creatività, della professionalità, degli sforzi, dei prodotti, dei servizi di chi è attivo nel settore. Non è la legge che rende creativi o che evita gli sforzi. Non addossiamo alle leggi e ai milioni di franchi spesi dallo Stato il potere magico di trasformare quello che invece spetta, perché ne hanno la capacità, ai soli imprenditori singoli del settore. 5 Iniziativa parlamentare generica: Occhio ai crediti quadro, Sergio Morisoli, 24.11.2014. 1287
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