Anna Netrebko " Devi sapere quello che vali, non sentirti al di sotto e non sentirti al di sopra " - OperaLife
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3 6° MAGA Z INE 01|2 2 Anna Netrebko ph: © Julian Hargreaves “ Devi sapere quello che vali, non sentirti al di sotto e non sentirti al di sopra ” Fiorenza Cedolins Ekaterina Sannikova Matteo Macchioni Raffaele Paganini
Lettera dai collaboratori: Tatiana Mazzola Ciao a tutti, mi chiamo Tatiana, sono una fotografa di spettacolo ed il percorso che mi ha avvicinata al teatro non è stato molto classico e lineare. Sono cresciuta, grazie ai miei genitori, a pane, cantautorato italiano e musical: uno in particolare, ovvero "Notre Dame de Paris", scritto da Luc Plamondon, con le musiche di Riccardo Cocciante, tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo. Avevo 5 anni quando lo ascoltai per la prima volta in lingua francese, grazie al DVD che mio padre si fece spedire direttamente dal Belgio, e fu amore a prima vista: le musiche, le scenografie, i costumi, le coreografie, tutto era pregno di magia e capii che quel mondo non mi avrebbe mai abbandonata. Crescendo, la passione per la musica e per i musical mi avvicinarono alla fotografia poiché trovai che fosse lo strumento più adatto a me per "concretizzare" le emozioni che provavo guardando uno spettacolo. Fu così che, finito il liceo, iniziai un percorso di studi legato alle belle arti e alla fotografia che mi ha permesso di fotografare concerti, spettacoli teatrali, opere liriche ("La Traviata" mi ha letteralmente rubato il cuore) e anche balletti, ai quali mi sono avvicinata solo da poco (grazie al corso di fotografia e video di scena fatto all'Accademia Teatro alla Scala di Milano) ma che mi hanno rapito gli occhi e l'anima. È stato grazie a questo mio strano percorso che mi sono imbattuta in OperaLife, un progetto portato avanti da giovani per avvicinarli all'arte e al teatro. Ho inviato il mio CV e sono stata accettata in questa bella famiglia con il ruolo di fotografa ufficiale (nei numeri dei mesi passati potete trovare la mia rubrica fotografica) e successivamente anche come Social Content Creator per le pagine Instagram italiana e statunitense di OperaLife. Sono molto felice di far parte di questo progetto che spero possa crescere sempre di più per avvicinare il maggior numero di giovani a questo mondo meraviglioso che è il Teatro. Tatiana Mazzola OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 3
OperaLife community A cura di Patricia Fodor Cari amici di OperaLife, buon anno nuovo! Il mese prossimo sarà il primo anniversario da quando la nostra community è nata! Hai ancora un mese di tempo per poterti considerare parte dei pionieri di questa realtà, non lo trovi bello? Non perdere altro tempo! Che cos’è OperaLife Community? È la realtà digitale in cui persone accomunate dalla stessa passione verso l’arte, la musica e il mondo che le compone… si ritrova! Abbiamo sia un gruppo Whatsapp che un gruppo Telegram in cui ci si confronta su nuovi ospiti da voler intervistare, tematiche di cui voler discutere e si ha modo di stringere nuove amicizie con chi condivide la tua stessa passione. Ogni mese OperaLife Community organizza degli incontri virtuali tramite Zoom con ospiti speciali: si tratta di artisti affermati in Italia e all’estero, direttori d’orchestra, sovrintendenti, direttori artistici, attori, registi, strumentisti, insomma tantissimi personaggi che vivono ogni giorno le realtà del mondo artistico e che con la loro esperienza ci introducono in questo mondo affascinante. Si potranno scoprire i retroscena, il vissuto, l’esperienza che ha fatto loro arrivare a quel punto. Avrai occasione tramite le domande che potrai porre tu direttamente all’intervistata/o di conoscerlo, di entrarci in contatto, di poter dire insomma di averci parlato e averne capito la personalità. Non pensi che tutto questo sia bellissimo? 4 OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
L’incontro di gennaio sarà il 25 alle ore 21.00 con la Dr.ssa Manuela Padoan, psicologa, musicoterapeuta e cantautrice con la quale approfondiremo il legame tra la psicologia e la voce. Siete pronti? È una grande occasione, non fartela sfuggire. Scrivi in direct a @operalifeit oppure manda una mail ad operalifeit@gmail.com Ti ricordo sempre che puoi giocare al nostro “Nomi e Cose” in versione operista tramite il filtro Instagram di OperaLife: cercalo nelle lenti delle stories e sfida i tuoi amici a trovare in 15 secondi il nome di un’opera, autore o aria che inizia con una lettera assegnata. Tagga sempre @operalifeit per essere ricondiviso e sfidare sempre nuove persone. Spero di vederti presto in uno dei nostri incontri della community! Ti aspettiamo! Patricia Fodor OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 5
IN QUESTO NUMERO PG. 8 Piccole news PG. 10 In questo mese... PG. 11 Piccola Bio: Cristin Arsenova PG. 12 Musica e teatro: La vera storia di Mozart e Salieri PG. 14 Intervista Matteo Macchioni PG. 20 I Consigli di Miriam PG. 22 Intervista Ekaterina Sannikova 6 OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
PG. 28 Musica e teatro: Muti e la sua Academy PG. 30 INTERVISTA SPECIALE: Fiorenza Cedolins PG. 38 INTERVISTA ESCLUSIVA: Anna Netrebko PG. 48 Pagina storica: Norma PG. 51 "Il canto della sera" di Köhler PG. 52 Intervista Raffaele Paganini PG. 56 Opera Lirica fanpage: Le regie moderne attirano i giovani? OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 7
MIRANDOLA RENDE OMAGGIO A MILTON MARELLI Una vita dedicata al teatro ed alla lirica. Tale è stata la vita di Milton Marelli, presiden- 2 te dell'associazione Amici della Musica di Mirandola, scomparso a dicembre 2020 per colpa del Covid. Per ricordarlo, il comune di Mirandola ed il Maestro Lucio Carpàni hanno organizzato, lo scorso 5 dicembre, un Gran Galà dell’O- pera Lirica, con la partecipazione di varie personalità del mondo della musica e della lirica, come il soprano Raina Kabaivanska, il tenore Nicola Martinucci ed il direttore d’orchestra Leone Magiera. A condurre l'e- vento, tenutosi presso l'Auditorium Levi Mon- talcini, è stato il musicologo Daniele Rubboli. 1 • • • • • • • • • • • • • • • • • CONCORSI I Concorso XI V Concorso liriche prossimi Concorso Lirico Concorso Mundi Scuola (Padova). V Concorso liriche Valentia). Lirico (Roma). Molla (Magenta (Milano). XXX Concorso (Sulmona LIRICI I Concorso Lirico internazionale Lirico internazionale Lirico femminili mesi. (Coriano Internazionale Internazionale Scadenza dell’Opera – Milano). Scadenza 36° Concorso – L’Aquila). International Competitions I ConcorsoScadenza Lirico femminili Scadenza 31 agosto. Italiana 28 settembre. internazionale Lirico(Coriano Internazionale Fiorenza Scadenza 18 Febbraio. Internazionale (Acquaro Luciana Santa - Rimini). 12 Aprile. DEL Luciana Palombi Scadenza per voci2022 liriche femminili (Coriano - Rimini). Scadenza 16 agosto. IX Concorso Lirico Internazionale Fausto Ricci (Viterbo). Qui per di seguito Scadenza riportiamo le date di scadenza 20 agosto. le iscrizioni a diversi concorsi nei per voci Luciana Palombi Internazionale di Scadenza - Rimini). Canto lirico 16Anita agosto. Cerquetti (Montecosaro – Macerata). Scadenza 28 agosto. IX Concorso Lirico Internazionale Fausto Ricci (Viterbo). I° III Concorso 36° Concorso Scadenza Mundi (Roma). ProMusica Concorso Cerquetti Lirico 20Lirico Gennaio. (Montecosaro Internazionale Internazionale agosto. ScadenzaGuidi (Cerreto – Macerata). Firenze). 2022Caput Città di Roma 31 agosto. – XI Concorso Lirico Internazionale di Canto lirico Anita Scadenza 15Internazionale di Canto Scadenza “Maria Caniglia” (Sulmona – L’Aquila). Scadenza 23 settembre. 1ºIIIConcorso di Canto LiricoCittà Virtuale 28 agosto. di RomaSOI Caput Santa Gianna Beretta Cedolins 25 settembre. di Canto “Maria Caniglia” Lirico Internazionale Iris Adami Corradetti Scadenza 23 settembre. - Vibo Palombi Gianna16 Molla (Magenta – Milano). Scadenza 25 settembre. per voci Beretta agosto. IX Concorso Lirico Internazionale Fausto Ricci (Viterbo). XXX Concorso Scadenza Lirico Internazionale Iris Adami Corradetti 20 agosto. (Padova). Scadenza 28 settembre. XI Concorso Lirico Internazionale di Canto lirico Anita Cerquetti (Montecosaro – Macerata). Scadenza 28 agosto. 8 OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 • III Concorso Lirico Internazionale Città di Roma Caput
TEATRO COMUNALE DI FERRARA: UN 2022 RICCO DI EVENTI È stata presentata la seconda parte del cartellone della stagione 2021/2022 del Teatro Comunale di Ferrara. Musica, danza, teatro, opera. Un ricco programma, che si aprirà l'8 Gennaio con la messa in scena de Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, diretto da Evgeniya Bespalova, eseguito dalla compagnia Russian Classical Ballet. A seguire, il 22 Gennaio, avremo un'opera melodrammatica di Monteverdi: L'Orfeo. Alla regia Pier Luigi Pizzi, mentre l'orchestra sarà diretta da Ottavio Dantone. Il finale, a detta di regista e direttore, non sarà nessuno dei due finali “classici”, ma una via di mezzo tra essi. In cartellone sono anche programmate le opere Ernani di Verdi, La Cecchina, ossia La buona figliuola di 3 Piccinni ed il Don Giovanni di Mozart. 4 A SWEET SILENCE IN CREMONA Tra i titoli del cartellone della stagione 2022 del Te- atro Ponchielli di Cremona è stata messa in produ- zione, in prima mondiale assoluta, l'opera comica in un atto “A Sweet Silence in Cremona”, su musica di Roberto Scarcella Perino e libretto di Mark Campbell. In coproduzione con il Center for Contemporary Ope- ra di New York, l'opera nasce da un evento svoltosi nel 2019 a Cremona. Parliamo del periodo di silenzio richiesto dal Sindaco in occasione del progetto del Museo del Violino che prevedeva la registrazione del- le note prodotte dagli strumenti della collezione violini Stradivari, che sono poi andati a costituire un vero e proprio "database di note". Silenzio ottenuto non solo chiedendo la collaborazione dei cittadini cremonesi, ma perfino bloccando l'accesso al traffico nelle zone limitrofe al Museo. Un evento che attirò l'interesse del- la stampa internazionale, in primis quella statunitense. OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 9
In questo In questo mese... mese... GENNAIO In questo mese, precisamente il 31 gennaio 1797, nacque a Vienna un importante compositore austriaco del periodo romantico: Franz Peter Schubert. Egli ricevette le sue prime lezioni di musica dal padre e dal fratello, fino ad essere affidato al maestro del coro della parrocchia Holzer (il quale gli insegnò a cantare, a suonare l’organo ed il contrappunto), al quale Franz dedicò la sua messa in do maggiore. In seguito, entrato nell’Imperiale convitto civico, in quanto corista nella Cappella Reale, riuscì a distinguersi in tutti gli studi. Dopo aver composto in questo periodo svariate opere, Schubert diventò maestro di scuola, producendo vari singspiel. Quando compose una messa per una parrocchia, qui conobbe la duttile cantante, nonché sua futura moglie, Therese. Infine, dopo aver continuato a comporre, morì di sifilide il 19 novembre 1820, all’età di 31 anni. Schubert fu ritenuto un artista avvezzo alla sperimentazione, che si manifestò in particolare nelle sue composizioni di vari generi musicali, fra i quali l’opera, la musica sinfonica, la musica liturgica e quella pianistica. Influenzato da Beethoven e Mozart, lasciò poi il segno nei Lieder (canzoni in tedesco). Ebbe la capacità di combinare elementi di generi popolari con quelli più elevati, con un intreccio linguistico unico nella storia musicale. Chiara Castelli 10 OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
Piccola BIO Crist i n Arse n o va Nata a Verona nel 1995, nell’anno 2015 compie i suoi primi studi di canto lirico diplomandosi presso l’Istituto Musicale Mater Sanremo (IM). Laureata in canto lirico, frequenta il Biennio di specializzazione presso il Conservatorio di musica E.F. Dall’Abaco (VR) nella classe della prof. Paola Fornasari. Nell’estate 2017 prende parte alla Masterclass condotta dal baritono Renato Bruson presso la città di Verona, perfezionando il repertorio verdiano. Nel giugno 2018 partecipa al suo primo Concorso lirico Città di Garda (VR), intitolato al basso Ivo Vinco, e vince il 1° premio assoluto ricevendo gli elogi dal mezzosoprano Fiorenza Cossotto, presidente della giuria. Prende successivamente parte al “Torri Music Festival”, Torri del Benaco (VR), nella Carmen nel ruolo di Micaela e nelle Nozze di Figaro nel ruolo di Susanna. Nel gennaio 2019 debutta il ruolo di Zerlina nel Don Giovanni in seno alla stagione lirica del teatro Filarmonico di Verona, e nel mese di marzo il ruolo di Mad.lla Jouvenot in Adriana Lecouvreur. Finalista al Concorso Internazionale “Riccardo Zandonai” di Riva del Garda 2019. Nel mese di giugno prende parte alla Masterclass del baritono Bruno de Simone, perfezionando il repertorio rossiniano. Vince il 1° premio assoluto al Concorso Internazionale “Bologna International Vocal Competition 2019” ed inoltre viene premiata con l’invito a partecipare in un ruolo principale da protagonista presso Varna State Opera in Bulgaria. Nel mese di settembre viene scelta dal soprano Raina Kabaivanska tra i partecipanti del suo XIX Masterclass Internazionale presso Sofia Opera and Ballet. Tuttora prosegue gli studi con il soprano e frequenta la sua Masterclass annuale di tecnica vocale ed interpretazione a Modena. Nel 2020 è selezionata dalla Fondazione Pavarotti, con la quale tuttora collabora attivamente, e prende parte il 6 settembre alla serata “Pavarotti & Friends” in occasione del XIII anniversario della scomparsa del Maestro. Canta inoltre presso la Casa Museo Luciano Pavarotti nei concerti “Buongiorno a Casa Pavarotti”; l’ultimo impegno è stato a settembre 2021 quando ha cantato nel ruolo di Musetta per "La bohème" realizzata presso il parco della Casa Museo, un omaggio alla carriera del Maestro che nell’aprile del 1961 debuttava nell’opera. Dal 2020 partecipa alle stagioni realizzate dal Bologna Festival. Il 22 luglio 2021 debutta il ruolo di Violetta de "La Traviata" nella stagione estiva del Teatro dell’Opera di Varna. Nell’estate 2022 debutterà il ruolo di Gilda nel Rigoletto presso lo stesso teatro. Vince il Primo Concorso Internazionale per voci liriche “Vincenzo Bellini”, canta presso il Teatro Massimo Bellini per l’incoronazione delle migliori voci emergenti, e nel corso della serata viene consegnato il premio alla carriera “Teatro Massimo Bellini” all’étoile Eleonora Abbagnato. Debutterà il ruolo di Musetta nell’opera La bohème che inaugurerà la stagione del Teatro Regio di Torino a febbraio 2022. OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 11
A cura di Alessandro Bugno La vera storia di Mozart e Salieri Tutti noi abbiamo in mente la famosissima scena del film “Amadeus” di Miloš Forman nella quale il grande Wolfgang Amadeus Mozart morente sul letto dà le indicazioni det- tagliate ad Antonio Salieri per la stesura del suo Requiem, più precisamente la sequenza del Confutatis. Salieri rimane abbagliato e allo stesso tempo sconcertato della fervida bellezza compositiva che scorre nelle vene del genio di Salisburgo, che di lì a poco morirà. Un altro celebre momento: Salieri compone una sonatina per l’Imperatore Giuseppe II d’Asburgo, che si cimentava al fortepiano. Mozart, invitato a corte, ode la musica e senza indugio appone delle modifiche al pezzo (che ci richiama il farfallone amoroso delle “Nozze di Figaro”), letteralmente deridendo il brano che amorevolmente Salieri aveva scritto. “Grazie Signore!” esclama, una volta da solo, il compositore italiano per ringraziare della beffa subita. Eppure, tutto questo non è che un'invenzione della fantasia del regista e di tutta una serie di storie, pettegolezzi, vicende raccontate e tramandate, che hanno stravolto la reale situazione storica. E se andiamo più indietro nel tempo ritroviamo il poeta e scrittore russo Aleksandr Serge- evič Puškin che nel 1830 scrisse “Mozart e Salieri” (precedentemente intitolato Invidia), un brevissimo dramma in versi in cui Salieri, distrutto dalla raggiunta consapevolezza di non possedere il genio cristallino di Mozart, uccide quest'ultimo avvelenandolo. Pensate che nel 1979 la televisione sovietica ne fece un film TV dal titolo Piccole tragedie, diretto da Mikhail Schweitzer. Nel 1898, al Teatro Solodovnikov di Mosca, andò in scena la prima dell'opera Mozart e Salieri del compositore russo Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov. Il libretto è tratto proprio, con alcuni lievi tagli, dalla piccola tragedia di Puškin. Se proprio si vuole essere precisi, infatti, tra i due c’erano contatti cordiali e una stima re- ciproca, magari soltanto di facciata, ma scorrettezze vere e proprie non si sono mai ve- rificate. Diversamente da Mozart, Salieri finché fu in vita venne acclamato come grande compositore, mentre l’austriaco morì stritolato da diverse difficoltà finanziarie e venne seppellito in una fossa comune. La stessa “Europa riconosciuta” di Salieri non è altro che l’opera scelta per l’inaugurazione del Teatro alla Scala di Milano nel 1778, un onore piuttosto prestigioso. Perché egli avreb- be dovuto essere invidioso di Mozart, nonostante l’eccentrica genialità di quest’ultimo? Gli screzi tra i due, comunque, non mancarono. Nel 1790, infatti, Mozart accusò Salieri di plagio e di voler addirittura attentare alla sua vita, a causa della preferenza conces- sa all’italiano per quel che riguarda l’insegnamento della musica alla principessa del Württemberg. Inoltre, un altro episodio significativo in tal senso, è quello relativo alla pri- ma rappresentazione delle “Nozze di Figaro”: il primo maggio del 1786 l’opera di Mozart va in scena presso il Burgtheater di Vienna e l’accoglienza non fu certo positiva. Questo insuccesso venne giustificato dal padre di Mozart, Leopold, con il boicottaggio esercita- to da Salieri presso il pubblico e l’imperatore Giuseppe II, grande appassionato di ope- ra. In realtà, Salieri si trovava in Francia in quel periodo e difficilmente avrebbe potuto 12 OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
architettare tutto questo. Un altro aspetto che si è voluto contrapporre ai due è quello dell’etnicità della loro musica, mettendo da una parte la tradizione italiana di Salieri e dall’altra il germanesimo mozartiano. Invece, fu proprio lo stesso Giuseppe II che volle far operare i compositori di comune accordo, una sorta di visione “democratica” del teatro. Tra l’altro, i destini musicali in questione si sono più volte incrociati in maniera in- credibile. Ne è una chiara testimonianza la composizione de “La clemenza di Tito” (1791): inizial- mente, venne pregato Salieri, in quanto si trattava del maestro di cappella e del mas- simo compositore d’opera di Vienna, almeno secondo il giudizio dell’epoca. I secchi rifiuti di quest’ultimo, però, consentirono a Mozart di divenire l’autore della musica di quest'opera. In aggiunta, non bisogna dimenticare Salieri che dirige le composizioni sacre del “rivale” in occasione dell’incoronazione di Leopoldo II e Maria Luisa a Praga. L’ultima lettera di Mozart, poi, quella che è datata 14 ottobre 1791 getta una luce piuttosto chiara su tale rapporto. Il salisburghese rivolge delle frasi proprio a Salieri, spettatore del suo ultimo lavoro, “Il flauto magico”, dimostrando parecchio affetto nei suoi confronti: “Alle sei sono andato a prendere Salieri e la Cavalieri e li ho condotti nel palco. Non puoi immaginare quanto siano stati gentili entrambi, quanto sia piaciuta loro non solo la mia musica, ma il libretto e tutto l’insieme. Hanno detto che è un’opera degna di essere rappresentata in occasione delle più solenni festività davanti ai più grandi monarchi, e che certo l’avrebbero rivista altre volte, non avendo mai assistito a uno spettacolo più bello e più gradevole. Lui ha ascoltato e guardato con la massima attenzione, e dalla sinfonia all’ultimo coro non c’è stato brano che non gli abbia strappato un bravo o un bello, e non finivano mai di ringraziarmi per il piacere che avevo procurato loro.” Parole, queste, che mettono in luce la reale situazione che si creò tra i due compositori: quella di stima e rispetto reciproco. Il resto sono piacevoli racconti romanzati che hanno stimolato nel tempo la curiosità e la fantasia di scrittori e registi e che, a dir la verità, ci piacciono! Alessandro Bugno ph credits: napolidavivere.it OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 13
INTERVISTA A Matteo Matteo Matteo Macchioni Macchioni Matteo Macchion Macch Ph: Stefano Muzzarelli 14 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
S otto i riflettori di OperaLife, siamo entusiasti di ritro- vare Matteo Macchioni, giovane tenore, classe ’83, da Sassuolo, innamoratosi prima del pianoforte e poi del canto lirico. Dopo la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi nel 2009, debuttando come primo tenore nella storia della trasmissione, ha continuato con la car- riera teatrale raggiungendo ottimi risultati in campo na- zionale e internazionale. Lo spirito giovane di OperaLife si trova in linea con lo spirito fresco e intraprendente di Matteo, che incontriamo in una piacevole chiacchierata. Partiamo da questo momento storico dif- ficile, l’ultima intervista che hai fatto per OperaLife era a inizio pandemia: come hai vissuto e stai vivendo la pandemia e com’è stato per te riprendere dopo la ria- pertura dei teatri? È stato un periodo pesante: noi cantanti, in quanto artisti empatici, siamo legati al contatto con il pubblico. È stato molto fa- ticoso perdere la possibilità di cantare per un pubblico presente. Per mia fortuna, non mi sono mai fermato davvero: sia nel 2020 che nel 2021 mi sono esibito in concerto, anche a Sassuolo, mio paese natale, e que- ste sono state occasioni che mi hanno per- messo di continuare a coltivare la mia arte e a raccogliere soddisfazioni ed emozioni. Poi, nell’estate del 2021, fortunatamente sono riprese le produzioni, specialmen- te quelle all’aperto. Anche ora che i teatri sono a piena capienza ci sono delle limita- zioni registiche. Per esempio, nella recita del Barbiere di Siviglia di qualche giorno fa non ho potuto abbracciare Rosina per que- stioni di distanziamento sociale. In questi giorni sei impegnato nel Bar- biere di Siviglia al Teatro Lirico Giuseppe o Verdi di Trieste, dove porti in scena Alma- ni viva, un personaggio che hai interpretato diverse volte. Cosa ti comunica il perso- naggio del Conte di Almaviva dopo diver- si anni di esecuzioni? hioni Ogni volta che affronto quest’opera c’è sempre qualcosa di nuovo. Rossini è fatto così (per fortuna), richiede sempre nuove energie. In questa produzione il ruolo di Al- Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 15
maviva è presentato interamente, con an- Il format “Note d’Arte”, che unisce musica che il rondò finale, che è decisamente un alla bellezza artistica, è curato da te insie- momento musicale impegnativo, specie me a Mirca Rosciani (pianoforte) per far dopo essere già stato tanto in scena. Poi conoscere e vivere l’arte attraverso l’arte Almaviva ha bisogno di tanti cambi di co- stessa. Come è nato questo progetto? stume e tanta attenzione: è un ruolo dav- Anche questo è un progetto figlio del lock- vero energico e propulsivo. È un ruolo che down. L’idea è di portare speranza attra- ho interpretato circa cinquanta volte, ma verso arie liriche all’interno dei luoghi stori- c’è sempre qualcosa da imparare, come ho ci italiani. Siamo andati a Parma, al Palazzo visto in questa produzione in cui ho sentito Tarasconi e al complesso monumentale di Antonino Siragusa, che interpretava Alma- Santa Croce di Firenze. È un progetto an- viva nell’altro cast, e durante le prove ho cora in corso, attraverso il quale vogliamo saputo confrontarmi con la sua esperienza. portare la musica, patrimonio culturale im- materiale, all’interno degli spazi artistici ma- Recentemente hai pubblicato il brano teriali come i monumenti della nostra terra. “Quel Grande Albero”, scritto, prodotto e registrato da te. Nel videoclip del bra- Dal 13 al 23 dicembre si è svolto il CHRIST- no sono presenti immagini storiche della MAS TOUR 2021, partendo dal Palazzo Ta- città di Sassuolo, tuo paese natale. Com’è rasconi di Parma. Cinque appuntamenti nata l’idea? per vivere, in luoghi storici e suggestivi, Io sono molto legato alla mia terra. Anche l’intensa magia del Natale con famosi in questo momento, che ho due giorni di brani e celebri opere eseguite al piano- riposo dalla produzione triestina, sono a forte. Come vivi il Natale e come hai vis- Sassuolo. A inizio 2021 è stato annullato un suto questo bellissimo appuntamento? tour in Danimarca, in quel momento sono Fin da quando ero ragazzino, il Natale è sta- rimasto a casa e ho deciso di dedicarmi a to gioia. Le giornate sono corte, c’è freddo un’altra mia passione: scrivere musica. In e il Natale rappresenta calore, umanità, ol- una notte insonne mi sono messo a scri- tre ovviamente all’aspetto religioso. L’emo- vere questa canzone, ricordandomi di un zione del Natale va di pari passo con la mu- grande albero che visitavo con il mio bi- sica. È il periodo dell’anno in cui la musica snonno quando ero bambino, dove ora sor- arriva a chiunque ed è ancora più presente ge un villaggio artigiano. Dopo aver scritto nelle nostre vite. Inizialmente ho pensato la canzone mi sono messo in auto e ho fat- che sarebbe stato molto bello fare un tour to una street view che ho alternato a dei all’interno delle chiese, poi si è evoluto e filmati storici di Giorgio Ghirardini e ho cre- quest’anno si è svolto anche in palazzi sto- ato il videoclip. rici e persino sulle Dolomiti. Sei una persona molto dinamica, qual è A proposito di questo, da dove arriva la parte che ami di più del tuo lavoro? questa tua passione per il montaggio e Sicuramente il pubblico, che è il carburan- realizzazione homemade dei video che te, anzi l’energia elettrica rinnovabile mi- pubblichi su Youtube e Patreon? gliore. Ci dà forza e permette a noi artisti di Sono un po’ nerd (ride), amo molto i com- continuare. Il ritorno dell’applauso è ciò che puter e la tecnologia. Già da quando ero fa andare avanti l’artista. Esibirsi sul palco- piccolo e giocavo ai videogiochi ho sempre scenico significa esporsi costantemente a apprezzato la tecnologia affiancata a musi- un giudizio musicale, visivo ed estetico. Il ca e immagini. In casa ho un piccolo studio favore di chi sostiene gli artisti è la soddi- e mi piace lavorare su suoni registrati, ma sfazione più grande. anche riarrangiare i brani che devo esegui- re o impegnarmi nella scrittura musicale. Hai interpretato opere meno note come Olivo e Pasquale di Donizetti o Billy Budd 16 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
Ph: Stefano Muzzarelli Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 17
di Britten. Cosa si prova a riscoprire e a portare in scena questo repertorio meno noto al grande pubblico? In Olivo e Pasquale, messo in scena al Donizetti Festival, mi sono divertito tan- tissimo: il mio personaggio, Le Bross, è estremamente dinamico e richiede tanta energia. Billy Budd è stato davvero parti- colare: Davide Livermore, il regista, aveva progettato una scenografia semovente sul palco del Carlo Felice di Genova. Il ruolo del tenore principale è un personaggio anzia- no, con una vocalità diversa dalla mia, quindi ho interpretato un ruolo di ca- rattere ma la messinscena è stata così intensa che mi ricordo ancora l’emozione. Ogni volta che c’è un titolo nuovo, sono sempre emo- zioni nuove. Ph: Stefano Muzzarelli 18 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
A differenza di uno strumentista, un can- l’opera, ma avrebbero bisogno di essere tante non può scegliere la propria voce, maggiormente formate. Partendo dall’e- come ti sei trovato nello scoprire e col- ducazione scolastica, ai giovani si dovreb- tivare la tua vocalità? Quali qualità ha la be fare ascoltare più musica e con cogni- tua voce? zione di causa. Da piccolino ho apprezzato Mi è stato fatto notare che la mia voce il teatro perché ho avuto modo di vederlo e squillava quando ero un ragazzo e da lì è la musica proprio perché i miei insegnanti partito tutto. All’inizio in modo non profes- mi davano la possibilità di capirla. sionale perché in quel momento mi stavo concentrando sullo studio del pianoforte al conservatorio. Sono felicissimo di essere Quale consiglio daresti a un giovane un tenore lirico-leggero/di grazia. A volte si che vuole tentare la professione del tende a spingere la propria vocalità verso cantante lirico? un altro tipo di repertorio, ma si rischia di La mia carriera è nata in modo molto ano- compromettere la propria voce e la propria malo perché ho iniziato da pianista per poi carriera. Tenere fede alle proprie caratte- cominciare la professione di cantante. Mol- ristiche vocali è importantissimo e spesso to spesso mi capita di parlare con colleghi è il segreto per una lunga vita artistica. La che hanno proprio iniziato dal canto, a dif- voce è un elemento molto intimo, bisogna ferenza di me. Il primo consiglio è sicura- accogliere ciò che si ha e coltivarlo. mente studiare, poi di diffidare dei grandi ruoli e di affrontare tutto gradualmente Il lavoro del cantante richiede tempo e e senza fretta. Inoltre, è necessario che il dedizione: è una carriera che ti ha richie- mercato operistico si riprenda, per permet- sto delle rinunce? tere a nuovi cantanti di iniziare questa car- Di sacrifici ne ho fatti tanti, banalmente da riera. ragazzino ho preferito il pianoforte rispet- to al motorino, poi il fatto di frequentare le Sei giovane, hai partecipato a un pro- scuole superiori e contemporaneamente gramma TV e sei un’immagine fresca del il conservatorio ha richiesto parecchio im- mondo dell’opera. Qual è uno stereotipo pegno. Un aspetto negativo del mio lavo- legato al teatro operistico da sfatare? ro è l’essere sempre in viaggio, svegliarsi il Il peso: sfatiamo il mito che il peso vada di mattino e non sapere dove si è. Anche le pari passo con il canto lirico e la vocalità. relazioni sociali ne hanno un po’ risentito, Spesso c’è lo stereotipo che il peso influi- ma ogni lavoro ha i suoi sacrifici, c’è chi si sca pesantemente sulla qualità e la quanti- sveglia ogni giorno alle cinque per salvare tà vocale, mentre la fisiologia vocale è mol- vite umane. Tengo i piedi per terra, noi ar- to più complessa. tisti, anzi artigiani della musica, ci occupia- mo delle anime delle persone, ma non me Quali sono i tuoi impegni futuri? la sento di lamentarmi dei difetti del mio Nel 2022 ci sono dei recuperi da fare: tor- mestiere, come tutti ha pregi e negatività. nerò a vestire i panni di Don Ramiro a Co- penaghen in una lunghissima produzione Cos’ha da dare il mondo del teatro alle che era stata cancellata a causa del lock- nuove generazioni? down. L’opera è un nostro retaggio culturale e serve a narrare emozioni che negli anni Ringraziamo moltissimo Matteo Mac- sono rimaste. Le emozioni rappresentate a chioni per la sua positività, spontaneità e teatro fanno parte anche della vita vera e disponibilità. Gli auguriamo il meglio per mai come adesso il contatto umano e l’em- i prossimi impegni e lo ringraziamo per patia ha una ragione, proprio perché tutto questa intervista! A presto Matteo! il resto è virtuale. È come se fosse un cor- done ombelicale con la vita umana. Anche Samuele Peruzzi le nuove generazioni possono apprezzare Alessandro Bugno Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 19
1. A cura di Miriam Bissanti 2. CONSIGLI PER TUTTI 3. 4. 20 OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
GENNAIO 2022 1. Mozart x3 (Elsa Dreisig) – Warner Classics Il 28 gennaio uscirà questo nuovo lavoro firmato Warner Classics del soprano franco-danese Elsa Dreisig. Il titolo gioca sulla scelta di affrontare principal- mente le 3 opere dell'intesa Mozart – Da Ponte: Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte; la Dreisig si è qui cimentata ad affrontare ben 3 ruoli per opera. Il tutto è impreziosito dall'esecuzione di estratti di opere serie come La clemenza di Tito, Idomeneo e Lucio Silla. Il soprano è accompagnato dalla Kammerorchester di Basilea, diretta da Louis Langrée, attuale direttore dell'Opéra-Comique di Parigi. 2. Maria Callas sings Rossini – Warner Classics È uscito il 17 dicembre scorso un volume dedicato a Maria Callas nei ruoli ros- siniani. Si tratta di una raccolta delle migliori esecuzioni della Divina nei ruoli rossiniani di maggior rilievo, in titoli come Armida, Il turco in Italia, Il barbiere di Siviglia. Tra gli artisti che compaiono accanto alla Divina, troviamo direttori come Gianandrea Gavazzeni e cantanti come Luigi Alva, Tito Gobbi o Nicolai Gedda. 3. Heroines (Beatrice Venezi) – Warner Music Italy Il 3 dicembre scorso è uscito il secondo lavoro discografico di Beatrice Venezi in collaborazione con la Fondazione Haydn Stiftung. Si tratta di un lavoro in cui la Venezi, da sempre fautrice di una ricerca mirata alle donne nella musica classi- ca e nell'opera (vedasi il suo secondo libro, “Le sorelle di Mozart”, ed. UTET), si è cimentata in pagine sinfoniche che ritraggono eroine che non necessitano, di certo, di presentazione alcuna: da Giovanna d'Arco a Isotta o Evita, passando per Medea e tante altre donne operistiche di spessore. 4. Live from Salzburg (Elīna Garanča) – Deutsche Grammophon Anche in questo caso si tratta di un'uscita del 3 dicembre scorso. È la regi- strazione di due concerti tenuti tra l'estate 2020 e 2021 a Salisburgo dal mez- zosoprano lettone Elīna Garanča, insieme alla Wiener Philarmoniker, diretta da Christian Thielemann. Il programma prevedeva l'esecuzione del Wesendon- ck-Lieder, WWV 91 di Richard Wagner e del Rückert-Lieder di Gustav Mahler. OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 21
INTERVISTA A A rtista dalla grande sensibilità e allo stesso tempo dal for- te carisma. Il suo carattere le ha permesso di essere una tra le maggiori e migliori giovani stelle della lirica europea e, forse, mondiale. Per noi di OperaLife Ekaterina Sannikova, bellissimo soprano dal timbro che, in questo presente e nel prossimo futuro, ci riserverà delle meravigliose emozioni. Quale è stata la persona che, più di Nel 2017 il debutto al Mariinskij, un ogni altra, ti ha spinto e supportato in palco tanto importante quanto diffici- questa scelta di vita e perché? le. Quali sensazioni hai avuto quel par- Penso di essere io stessa quella perso- ticolare giorno? na. Canto da quando ne ho memoria. È Ad essere sinceri, ricordo a malapena vero, il percorso verso l'opera è stato dif- quel giorno. Ero molto nervosa. Mi ricor- ficile: all'inizio volevo diventare un'attri- do solo un pensiero che avevo, un po' ce drammatica, poi mi sono interessata sciocco: "Canto al Teatro Mariinskij prima ai musical e solo a 18 anni ho capito di di diplomarmi al Conservatorio!" aver scelto un genere abbastanza diffi- cile come carriera e che mi sarei potuta Quali emozioni provi ogni volta che il fermare lì [ride]. sipario si alza e ti trovi davanti al pub- 22 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
Ph: D. Rabovsky, M.Vilchuk and N. Razina Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 23
blico di un teatro? stata fatta a pezzi durante l'infanzia. Un Dipende dal ruolo. Di norma, quando si personaggio che ha un trauma fin dall'i- alza il sipario, sono già entrata nel ruolo. nizio ed il cantante si trova ad affronta- Preferisco entrare in sintonia con il mio re un viaggio lungo e duro per mostra- personaggio almeno mezz'ora prima. re come la Principessa sia stata curata Pertanto, l'unico pensiero nella mia te- dall'amore. sta è: "Bene, andiamo". Quali aggettivi utilizzeresti per descri- Come ti rapporti con i tuoi colleghi e vere la Ekaterina donna ed artista? con i maestri/registi con i quali lavori? Appassionata, entusiasta, testarda, di- Dipende dalla persona! Cerco sempre di vertente e dura. Sì, il ritratto si è rivelato essere la più gentile e cordiale possibile, un po' strano... cerco di non creare problemi. Tuttavia, è molto importante essere in grado di di- La giovanissima artista lirica ed il fendersi ed essere in grado di difendere mondo contemporaneo dei social me- il proprio punto di vista. Dopotutto, alla dia. Che rapporto hai con essi e, so- fine sarò io sul palco e sono io la respon- prattutto, che ricaduta hanno sulla sabile della mia performance. tua carriera? Oh, ammiro i miei colleghi che riescono La voglia di continua ricerca dell'ap- a trattare personalmente con i media. prendimento vocale, nella tecnica Questo è un problema per me, perché come nell'interpretazione, quanto non c'è mai abbastanza tempo. Ma ci sto pensi valga nella carriera di un giova- lavorando su e sto cercando di impara- ne cantante? re come sviluppare adeguatamente l'a- Sono d'accordo con l'opinione della spetto sociale della professione, poiché maggior parte dei miei colleghi su que- penso che nella nostra epoca sia molto sto argomento. Il cantante impara per importante. tutta la vita. E non ci sono eccezioni. Quando ritieni che sai già come fare tut- Hai già raccolto numerosi premi nono- to, la tua carriera è finita. stante la tua giovane età. Quali ricordi hai di essi e come ti poni nel momen- Qual è il modello al quale ti sei e/o ti to in cui ne ricevi uno nuovo? ispiri ancora oggi? Onestamente, non sono una persona Non posso dire di avere un modello... La competitiva. Per me, ogni competizione cosa più importante per me è essere mi- è una tortura, dove devo superare me- gliore della me stessa di ieri. stessa. Ma a teatro sono come un pesce nell'acqua! Ricordi... Il mio ultimo ricordo Dell'immenso repertorio da soprano, di "Operalia" riguarda il come mi avvici- c'è un personaggio che ameresti in- navo al Maestro Placido Domingo ed a terpretare? Perché proprio lei? quanto mi tremavano le ginocchia, ave- Floria Tosca e Turandot… Amo quando vo paura di inciampare sul palco. È di- il mio personaggio è difficile. È interes- vertente, ma è vero. sante per me costruire la mia versione specifica di ogni ruolo. Tosca mi è molto Il tuo desiderio più grande come can- vicina nella vita reale ed è sempre molto tante? impegnativo mostrare chi sei veramen- Mi piacerebbe molto lavorare nel mag- te sul palco... gior numero possibile di teatri del mon- E Turandot è molto difficile perché è do. Per me, viaggiare è un bel vantag- 24 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
Ph: D. Rabovsky, M.Vilchuk and N. Razina Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 25
Ph: D. Rabovsky, M.Vilchuk and N. Razina 26 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
gio nella mia professione. Voglio cantare tutti i ruoli dei miei sogni, ovviamente. E vorrei anche partecipare alle riprese di un film d'opera! Quali consigli e quali raccomandazio- ni daresti ad un giovane allievo che sta per affacciarsi a questo meraviglioso mondo? Credi in te stesso, lavora su te stesso e ascolta la tua voce, nessuno la sentirà meglio di te. L'Opera è spesso vista dai giovani come un genere sorpassato, stantio e noioso. Perché l'Opera, secondo il tuo parere, non dovrebbe mai morire? Innanzitutto, la moda è ciclica. Ora sem- pre più spesso vedo giovani nei teatri d'opera. L'opera è sempre stata conside- rata un esempio di gusto raffinato, non credo cambierà mai. Il genere è unico. Quali saranno i tuoi prossimi impegni artistici? Ho in programma diversi ruoli interes- santi per il mio lavoro, non ve li dirò anco- ra, ma vi posso dire che sono le parti più importanti nella vita di qualsiasi soprano e non vedo l'ora di cantarle finalmente! Ringraziamo Ekaterina Sannikova per averci fatto dono della sua esperienza e dei suoi consigli, certi che saranno di ispirazione per le future generazioni di artisti che verranno e che vedranno in lei un modello da seguire ed imitare. Per tutto quello che di bello farà nella sua carriera. Toi toi toi. Maurizio Meandro Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 27
MUTI E LA SUA ACADEMY: VERDI E LA NOSTRA ITALIA Dal 4 al 15 dicembre si è tenuta la Riccardo Muti lo sguardo sempre rivolto verso il futuro. Italian Opera Academy, per la prima volta a Mi- Il passato ha visto l’Italia, paese del belcanto, lano, in collaborazione con la sede di via Largo culla dell’opera lirica, traghettare per decenni la Isarco di Fondazione Prada. cultura e la lingua italiana in giro per il mondo, È ormai arrivata alla X edizione l’accademia fon- con i suoi grandi autori. data nel 2005 dal maestro Riccardo Muti, pro- Il presente, invece, la vede in grande ritardo ri- getto di formazione rivolto a giovani direttori spetto a molti paesi d’Europa e del mondo, non d’orchestra e maestri collaboratori. riuscendo a competere con gli standard quanti- L’opera come materia di studio quest’anno è il tativi e qualitativi degli altri Stati. Sono i numeri Nabucco di Giuseppe Verdi. Non una scelta a che parlano: l’Italia è tra gli ultimi posti per nu- caso per questa edizione milanese. Era il 7 di- mero totale di rappresentazioni di opere liriche cembre del 1986, le locandine della Prima del e per numero di orchestre stabili sul territorio. Teatro alla Scala annunciavano alla città l’opera I motivi sono sempre gli stessi: miseri finanzia- Nabucco diretta dal maestro Muti: menti da parte della politica e scarsa cultura e insegnamento musicale. “Il Nabucco di Giuseppe Verdi è stata la mia pri- Eppure, esiste un grande paradosso: dei primi ma opera come direttore musicale del Teatro cinque compositori più eseguiti nel mondo tre alla Scala. (…) Quando arrivai al momento del sono italiani (Verdi, Puccini e Rossini) e delle Va’, pensiero, mi ricordo che si creò in sala una prime dieci opere più rappresentate in asso- tensione particolarissima, unica. Ebbi la chiara luto ben sei sono italiane (tra queste Traviata, sensazione che Milano ritrovasse sé stessa. Na- Bohème, Barbiere di Siviglia e Rigoletto) e otto di bucco, infatti, è l’opera di Milano, è rimasta l’ope- queste dieci sono scritte in italiano (contando ra di una Milano del Risorgimento che ha portato dunque il Don Giovanni e Le Nozze di Figaro di all’Unità d’Italia, ed è un’opera che appartiene Mozart). profondamente agli italiani…Quando finimmo il Va’, pensiero, l’urlo del pubblico fu una delle cose C’è da dire, inoltre, che nel resto del mondo (e indimenticabili della mia vita”. (Riccardo Muti) spesso, ahimè, anche in Italia) non ci si avvicina all’opera italiana con il giusto rispetto e la giusta Ho avuto modo di partecipare a questa edizione attenzione. Spesso, maltrattata, è ridotta a mera dell’Academy come uditrice. Il clima, il posto, la opera di intrattenimento. presenza del maestro e della sua orchestra (la La missione di Muti e della sua Academy è pro- “Cherubini”, fondata nel 2005) hanno creato un prio ridare all’opera italiana e in particolare a clima positivo per l’apprendimento e la formazione. Verdi il giusto riconoscimento, dopo essere sta- Cinque direttori d’orchestra e altrettanti maestri ta ridotta indegnamente, anche nel recente pas- collaboratori sono stati selezionati per prendere sato, a insignificante zumpappà. parte, tra prove di sala e di assieme, al lavoro di Occorre, dunque, avvicinarsi al compositore ita- studio di Nabucco con il maestro Muti. liano con grande rispetto, attenzione alla cura del canto e dell’orchestrazione, non perdendo I giorni trascorsi al lavoro sull’opera verdiana mai di vista il divenire teatrale dell’opera. sono stati una sintesi di passato e presente, con Infatti, la musica di Verdi non è mai scollegata 28 OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
dal testo, ma la musica è viva presen- za che descrive, commenta, significa e amplifica il testo poetico e lo sviluppo scenico. Alla luce di questo, tutto pren- de forma in maniera unitaria e compiuta, unendo la musica alla poesia. Il maestro Muti, con la sua Academy, sen- te la necessità di lasciare un testimone ai giovani, interpreti del presente e del fu- turo; sente vivo il dovere di lasciare alle nuove generazioni ciò che lui ha impara- to durante la sua carriera e di donare gli insegnamenti avuti dai suoi grandi mae- stri, dai primi anni di studio al Conserva- torio San Pietro a Majella di Napoli fino al trasferimento a Milano per studiare direzione d’orchestra nella classe di Antonino Votto, diret- to discendente della scuola toscaniniana. Tutto ciò per spronare ad un profondo cambia- mento nella situazione musicale italiana attuale. Ecco che la scelta del Nabucco non è così scon- tata. Una delle opere più patriottiche di Verdi, attraverso soprattutto le grandi pagine corali, dà libero sfogo all’amore per la patria e agli ideali di libertà di un popolo oppresso. La musica, da sempre, è espressione del nostro tempo; musica e parole che insieme hanno la capacità di raccontare il mondo che ci circon- da e la società in cui ci troviamo a vivere, così come fa l’opera del maestro Verdi. Nel 1842, alla prima rappresentazione dell’ope- ra a Milano, la vicenda degli ebrei soggiogati al dominio babilonese non poté non far riflettere il popolo italiano riguardo la propria condizione politica e non andare a nutrire l’idea di un popo- lo unito sotto un’unica nazione e identità. Probabilmente adesso, riascoltando quelle stes- se pagine di musica, si accendono in noi simili sentimenti patriottici: di orgoglio per ciò che ha rappresentato la musica italiana nel mondo e speranza che essa possa ancora esserlo oggi. Dipende solo da noi. Roberta Vicidomini direttrice d’orchestra, pianista e musicologa OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022 29
E A I AL EC SP TA V IS ER T IN Fiorenza Cedolins S iamo felici ed entusiasti di intervistare oggi, per gli ami- ci lettori di OperaLife, il soprano Fiorenza Cedolins, ideatrice del “1° Concorso di Canto Lirico Vir- tuale SOI Scuola dell’Opera Ita- liana Fiorenza Cedolins”, dove tutto si svolge online. Le iscrizio- ni per la terza edizione 2022 si chiuderanno il 18 febbraio 2022. 30 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 31
Come le è venuta l’idea di creare un so online e uno “classico”? Concorso di canto lirico interamen- La differenza sostanziale è che Virtuale te online? è totalmente Ecologico: nessuno viag- Riflettevo già da tempo sulla necessità gia, tutto si fa in remoto attraverso la di inventare qualcosa di completamen- valutazione su video. te nuovo per rendere più agili i concorsi I concorrenti inviano due video, uno con di canto lirico e soprattutto farli diven- la regia e uno senza. La Giuria riceve i vi- tare più popolari tra il pubblico. deo via internet e li valuta attraverso tre La pandemia ha dato corpo a que- votazioni che personalmente presiedo sta mia idea perché ho immaginato di e coordino. sfruttare al massimo il web e la tecno- Il pubblico vede su Facebook i 100 video logia per inventare una cosa completa- idonei selezionati dalla prima votazione mente nuova, che ho realizzato già nel della Giuria. Non tutti sono infatti adatti marzo del 2020 pochi mesi dopo l’inizio ad essere proposti al pubblico, sia per del lockdown. Infatti, a differenza dei tutelare il Concorrente ancora troppo concorsi di canto lirico tradizionale che acerbo, il buon nome della Giuria e il li- si rivolgono soprattutto ai concorrenti e vello del Concorso. alla giuria e dove il pubblico viene coin- Alla fine si stabiliscono due graduatorie, volto soltanto per ascoltare i vincitori o quella della Giuria e quella del Pubbli- al massimo per assistere alla finale, il co. L’unico momento in cui ci troveremo concorso SOI coinvolge il pubblico già fisicamente sarà a Bologna, in settem- a partire dalla semifinale con strumen- bre, per i due Gala che vedranno pro- ti molto vicini ai giovanissimi di tutto il tagonisti al Teatro Comunale i migliori mondo. Ben 100 video idonei vengono 6 vocalisti, con l’orchestra del Teatro, e pubblicati su Facebook ed il pubblico, all’Auditorium Manzoni dove verranno migliaia di persone, guarda e vota. trasmessi i migliori video per un pubbli- Le prime due edizioni hanno superato co informale. su Facebook i 2.000.000 di visualizza- zioni e 40.000 condivisioni, oltre 70.000 Perché il Concorso continua a chia- sono stati i voti espressi dal pubblico. marsi “Primo Concorso di Canto Li- Non so quali altri concorsi risultino oggi rico Virtuale”, se si è già arrivati alla così coinvolgenti… terza edizione? Riflettevo anche sul fatto che per i con- Perché è stato il primo al mondo intera- correnti partecipare ai concorsi è spes- mente Virtuale e con un po’ di orgoglio so una spesa molto ingente e la mag- ho voluto rimarcare questa originalità gior parte di essi viene eliminata subito nel marchio registrato, così anche tra alla prima audizione, anche dopo aver decenni sarà sempre il Primo! cantato una sola aria. Questo, so bene, è diventa un’esperien- Da chi sarà presieduta la giuria e za molto difficile e la delusione è vera- quali saranno i premi? mente molto grande. Presiedo personalmente il Concorso Quindi ho pensato ad una diversa con- dalla sua prima edizione perché ci vuo- cezione di concorso, giovane, agile, fa- le un grande lavoro di coordinamento cilmente accessibile con poche spese e controllo dei dati che non potrei af- per tutti e che coinvolge attivamente il fidare ad altre persone, se non ad uno pubblico dei social media. staff molto affiatato con una direzione altrettanto rodata. In cosa consiste un concorso virtua- Ho diversi collaboratori informatici che le? Che differenza c’è tra un concor- ormai sono esperti e con i quali riuscia- 32 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
mo a gestire i video (scorsa edizione 247, questa ci aspettiamo il doppio!) e tutti i dati con pochissime incertezze. Non è facile… arrivano video anche con 6 giga di peso da scaricare, caricare su YouTu- be per la visione da parte della Giuria e poi su Facebook in chiaro per il pubbli- co… Vanno censiti tutti i dati, raccolti i voti online delle commissioni, insomma ecologico ma non facile! Non influiscono minimamente sui giu- dizi della Giuria, che vota a scrutinio se- greto, quindi di fatto la presidenza è più oneri che onori!! Non potrei mai preten- dere che un’altra persona si sobbarchi tutto questo impegno! La Giuria poi è di altissimo livello, oltre 70 grandi dirigenti, artisti, agenti che sostengono generosamente, anche sponsorizzando diversi premi e offren- do oltre 30 contratti per ruoli d’opera, concerti, frequenza di prestigiose Ac- cademie. I premi in denaro sono anche piuttosto cospicui e, sommati ai con- tratti, portano il montepremi a oltre 80.000 € complessivi. Il limite d’età per i partecipanti è di 40 anni, mentre solitamente il limite mas- simo è 35 anni. Perché questa scelta? Perché le voci drammatiche e gravi han- no ancora molte potenzialità da espri- mere e da scoprire anche a 40 anni. Vo- gliamo dare l’opportunità anche a chi ha avuto degli stop per scelte di vita e magari ha ricominciato più avanti negli anni. E poi c’è il problema della pande- mia che ha di fatto fermato la carriera a chi stava iniziando nel 2020 e che si trova ad aver ha già perso praticamente due o tre anni... L’opera lirica nasce per essere frui- ta dal vivo e le audizioni da sempre si fanno in presenza per ovvi moti- vi. Non avete paura che la voce re- gistrata sia diversa da quella che si sentirà in teatro? Gennaio 2022 OPERALIFEMAGAZINE | INTERVISTA ESCLUSIVA 33
Devo contraddire questa affermazione, in realtà le audizioni, in prima selezio- ne, vengono fatte su video già da mol- ti anni sia dai teatri che dalla maggior parte dei concorsi, uno dei principali concorsi al mondo addirittura faceva la prima selezione sulle musicassette! Lo so perché partecipai anch’io inviando a Parigi una registrazione di due arie... e parliamo dei primi anni ‘90! Noi, se vo- gliamo, siamo solo più coerenti. Quin- di è importante oggi per i giovani sa- per fare un bel video, con una buona ripresa audio, scegliere l’abito giusto, il trucco ben fatto, le luci ben posizionate, recitando il giusto né troppo né troppo poco, abituarsi a stare davanti alla tele- camera e dialogare con essa e quindi col pubblico attraverso gli occhi, il respi- ro, le mani: tutto questo colpisce molto e ricordiamoci che non solo i direttori d’orchestra ma forse ancor più i registi, specie i più importanti, sono invitati ad esprimere i loro pareri e preferenze alle direzioni artistiche. Tornando alla percezione veritiera o fal- sata delle registrazioni, confrontando- mi con alcuni dirigenti teatrali nel 2020 tutti mi dissero di capire i parametri vocali anche dalle registrazioni. L’unico parametro che può in parte sfuggire è il volume ma l’obiettivo dei concorsi non è trovare la voce più grande ma l’artista più grande. Per maggiore sicurezza, comunque, in questa terza edizione abbiamo chiesto ai Concorrenti una seconda registrazio- ne, senza la regia, per valutare più at- tentamente la vocalità e verificare me- glio la veridicità dell’esecuzione. D’altronde le registrazioni ci tramanda- no voci di Artisti che nessuno di noi ha mai sentito dal vivo, miti della storia che apprezziamo solo in virtù dei dischi... e la loro grandezza si percepisce. Ai concorrenti è richiesta, oltre all’interpretazione vocale, la libera realizzazione di una personale regia, 34 INTERVISTA ESCLUSIVA | OPERALIFEMAGAZINE Gennaio 2022
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