Piano triennale dell'offerta formativa 2018-2021 - Scuola dell'Infanzia "don AURELIO VISMARA" - Scuola Don ...

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Piano triennale dell'offerta formativa 2018-2021 - Scuola dell'Infanzia "don AURELIO VISMARA" - Scuola Don ...
Scuola dell’Infanzia
   “don AURELIO VISMARA”
   Scuola parrocchiale paritaria
    via IV Novembre, 8 20060 - Cassina de‟ Pecchi (MI)

                  telefono: 02 9513349

             www.scuoladonvismara.it
             info@scuoladonvismara.it

Piano triennale dell’offerta
   formativa 2018-2021
Premessa
Poiché “Il patrimonio maturato in questi anni non può essere disperso, anzi deve essere
valorizzato in nuova veste, facendo tesoro delle esperienze pregresse, per costruire con nuovi
strumenti un‟identità che possa costituire l‟evoluzione di un processo di autonomia non ancora
pienamente realizzato” questo documento presenta il piano dell‟offerta formativa PTOF della
Scuola dell‟Infanzia Parrocchiale Paritaria “don Aurelio Vismara” di Cassina de‟ Pecchi relativo
all‟anno scolastico 2018/2021 e di seguito la revisione richiesta dalla Legge 13 luglio 2015
n.107.

Il Collegio Docenti del 3 ottobre 2018 delibera l‟adozione del PTOF 2018 - 2021, depositato
agli atti della scuola.

Insegnanti presenti:
Canzi Alessandra, Ferracin Maria Elisabetta, Paola Murolo, Murtas Erika e Francesca Teruzzi.

La coordinatrice Graziella Zappini

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Indice

Indice ............................................................................................................................................................... 3
Identità della scuola ........................................................................................................................................ 4
Il progetto educativo della scuola ................................................................................................................... 5
Scuola dell’infanzia nei documenti nazionali: finalità educative e ambiti di sviluppo ..................................... 6
La realtà socio culturale .................................................................................................................................. 7
Notizie storiche della scuola dell’infanzia don Aurelio Vismara ...................................................................... 8
Mete educative ............................................................................................................................................... 9
I soggetti dell’azione educativa ..................................................................................................................... 12
Regolamento della scuola dell'infanzia paritaria parrocchiale don Aurelio Vismara ..................................... 17
Le finalità della scuola dell’infanzia ............................................................................................................... 22
Lo spazio ........................................................................................................................................................ 24
Il tempo ......................................................................................................................................................... 25
Orario ............................................................................................................................................................ 26
Le risorse ....................................................................................................................................................... 28
I criteri d’accoglienza , la formazione delle sezioni e l’inserimento............................................................... 29
La valutazione................................................................................................................................................ 32
La documentazione ...................................................................................................................................... 36
Insegnamento della religione cattolica.......................................................................................................... 37
Ampliamento dell’offerta formativa.............................................................................................................. 39
Rapporti col territorio ................................................................................................................................... 45
Inclusione e integrazione............................................................................................................................... 47
Sicurezza........................................................................................................................................................ 50
Rapporto di autovalutazione della scuola dell’infanzia e miglioramento ...................................................... 51
Allegati .......................................................................................................................................................... 52
Legittimazione piano triennale offerta formativa ......................................................................................... 54

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Identità della scuola

“ Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt. 4,4.)
 (...) L'esperienza della Scuola cattolica porta in sé un grande patrimonio di cultura, di
sapienza pedagogica, di attenzione all'individuo, di reciproco sostegno con le famiglie, di
capacità di cogliere anticipatamente, con l'intuizione che viene dall'amore, i bisogni e i
problemi nuovi che sorgono col mutare dei tempi. Tale patrimonio vi mette nelle condizioni per
individuare risposte efficaci alla domanda educativa delle giovani generazioni, figlie di una
società complessa, poco capace di offrire ai suoi giovani chiari e sicuri punti di riferimento.
(...) La capacità educativa di ogni istituzione scolastica dipende in grandissima misura dalla
qualità delle persone che ne fanne parte ed in particolare, dalla competenza e dedizione dei
suoi insegnanti. A questa regola non sfugge certo la Scuola Cattolica, che si caratterizza
principalmente come comunità educante”.

Dal discorso pronunciato da Papa Giovanni Paolo II all'Assemblea Nazionale della Scuola
Cattolica (Roma, 30 ottobre 1999).

Nel rispetto dell‟art. 30 della Costituzione della Repubblica Italiana che sancisce il dovere e
diritto dei genitori di mantenere istruire e educare i figli, la Scuola dell‟Infanzia Don Aurelio
Vismara, offre una proposta educativa secondo la concezione cristiana della vita e della
persona.

La Scuola dell‟Infanzia "Don Aurelio Vismara”, nata nel 1926 come espressione dell'identità
religiosa della comunità parrocchiale locale, si propone come servizio pubblico a favore dei
cittadini, in particolare quelli della Frazione S. Agata della quale rappresenta l‟unico servizio
scolastico in loco.

Questa condizione particolare impone alla scuola dell‟Infanzia, il compito di svolgere un
servizio pubblico garantendo la libertà d‟insegnamento e apprendimento rispondendo alle
esigenze e alle attese del tessuto sociale della zona.

I genitori e le insegnanti s‟impegnano a rispettare, in spirito di vicendevole collaborazione,
questa specifica identità della scuola.

Nell‟insegnamento la scuola deve rispettare le caratteristiche peculiari delle persone cui si
rivolge, in modo da arricchire il patrimonio culturale e spirituale della comunità cui
appartengono; deve altresì favorire la partecipazione e lo spirito d'iniziativa degli insegnanti,
degli alunni e delle famiglie.

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Il progetto educativo della scuola

Il Progetto Educativo, è un documento che esprime e definisce l‟identità della scuola,
esplicitando la propria originale e qualificata proposta educativa.

Esso diventa quindi, criterio ispiratore di tutte le scelte e di tutti gli interventi (programmazione
educativo-didattica, scelta degli insegnanti…)

Nella scuola d‟ispirazione cristiana, si educa ogni bambino introducendolo alla realtà e al suo
significato, attraverso l‟esperienza di un rapporto affettivo, preciso e personale, con l‟adulto.

L‟educatore propone se stesso come strumento d‟introduzione e conoscenza della realtà.

L‟unità tra gli adulti che operano nella scuola e tra educatori e genitori e la conseguente
condivisione dell‟impostazione dell‟azione educativa, è la prima condizione per garantire la
crescita dei bambini.

La proposta educativa valorizza tutte le dimensioni della persona, accogliendo la diversità
come ricchezza, per promuovere l‟identità personale e culturale di ciascuno, attraverso la
personalizzazione del percorso educativo.

La proposta educativa ha una precisa implicazione “religiosa” perché deve rispondere al
desiderio di felicità e di compimento contenuto nel cuore di ogni uomo e che solo nel rapporto
con il Suo Creatore e nella scoperta del Significato ultimo di ogni cosa, può trovare
soddisfazione.

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Scuola dell’infanzia nei documenti nazionali: finalità educative e
ambiti di sviluppo

Il Piano dell‟Offerta Formativa (P.O.F.) è stato istituito dal D.P.R. n.275 del 1999 e a seguito
della Legge 62 del 2000 che ha introdotto la Parità – su domanda – delle Scuole non Statali, la
Nostra Scuola si è dotata del suddetto strumento. L‟art. 3 del D.P.R. citato precisa: “ Ogni
istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano
dell’Offerta Formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare,
extracurriculare, educativa e organizzativa che le singole scuole adattano nell’ambito della loro
autonomia.
Il Piano dell’offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e
indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell’art. 8, e riflette le esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.
Il P.O.F. segue le “Indicazioni per il Curricolo” per la Scuola dell’Infanzia, secondo quanto
previsto dal decreto n.254 del 16 novembre 2012. Il P.O.F. è un documento attraverso il quale
conoscere nello specifico la proposta pedagogica educativa didattica, i servizi e tutti gli aspetti
gestionali organizzativi della Scuola. Ci troverete un po‟ di storia, le finalità, gli obiettivi, il
metodo, gli strumenti, gli spazi, le risorse, i tempi, gli appuntamenti e le informazioni.
E‟ il desiderio di offrire un‟opportunità di crescita per tutti/e i/le bambini/e, genitori ed insegnanti
nella condivisione dei valori educativi, cui la scuola s‟ispira.

La scuola dell‟Infanzia come previsto dalle nuove indicazioni ministeriali si pone la finalità di:
“promuovere nei bambini lo sviluppo dell‟identità, dell‟autonomia, della competenza e li avvia
alla cittadinanza . in un ambiente di apprendimento in cui gioco, azione, esplorazione sono la
modalità, la forma tipica di relazione e conoscenza“.

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La realtà socio culturale

Cassina de‟ Pecchi è situata in provincia di Milano, lungo la linea della metropolitana (linea
verde) e probabilmente a questa posizione è dovuto il forte sviluppo degli ultimi decenni.

Attualmente, il comune conta circa 13.500 abitanti.

Gli stranieri residenti a Cassina de' Pecchi al 1° gennaio 2015 sono 1.208 e rappresentano
l'8,9% della popolazione residente.

La scuola dell‟infanzia don Aurelio Vismara sorge sul territorio della parrocchia di S. Agata
facente parte della comunità pastorale S. Maria Madre della Chiesa ed è parte integrante della
parrocchia, collabora con realtà presenti sul territorio, con associazioni culturali per la
progettazione e la realizzazione di attività d‟inclusione.

La scuola inoltre, vive dentro un riferimento, operativo e ideale più grande: la Federazione
Italiana Scuole Materne (Fism-Amism), che rappresenta un fattore di costruzione locale di
solidarietà tra le scuole, in termini di coordinamento dell‟azione gestionale ed educativa e di
aiuto reciproco.

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Notizie storiche della scuola dell’infanzia don Aurelio Vismara

La scuola dell‟Infanzia “Don Aurelio Vismara”, fu aperta il 1° settembre 1926 con l‟arrivo delle
Suore Orsoline di Somasca.
Gli ambienti furono ricavati dalla ristrutturazione iniziata nel febbraio dello stesso anno di una
costruzione preesistente. Nel luglio del 1928 arrivarono le Suore della Congregazione Suore
Figlie del Santissimo Crocefisso di Livorno che restarono in S. Agata fino al luglio del 1968.
A settembre del 1969 la scuola venne riaperta con l‟arrivo delle Suore Sacramentine di
Bergamo che restarono a S. Agata fino a luglio del 1986.
Dopo un anno di transizione con l‟insegnamento condotto da due insegnanti laiche nell‟anno
1988/1989 la scuola fu gestita dalle Suore dell‟Opus Maria Reginae di Formia. Dal 1990 con la
partenza delle Suore dalla Parrocchia, la scuola trova nel Parroco don Giuseppe Caselli una
guida sicura.
Dall‟anno 2002 la scuola è gestita da un Consiglio di gestione nominato dal Parroco, don
Graziano Rudello, della Comunita‟ Pastorale S. Maria Madre della Chiesa che comprende le
Parrocchie di S. Maria Nascente in Camporicco, S. Maria Ausiliatrice e S. Agata.
Dall‟anno 2005 per desiderio del Parroco le scuole parrocchiali Don Aurelio Vismara e Don
Ambrogio Verderio iniziano a lavorare insieme. Si unificano il Progetto Educativo, il Collegio
Docenti, il Consiglio di Istituto e il Consiglio di Gestione.

Dal mese di Settembre 2015 il presidente e legale rappresentante della scuola è Don Massimo
Donghi, nuovo responsabile della Comunità Pastorale S. Maria Madre della Chiesa.

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Mete educative

Nella scuola dell‟infanzia, la proposta educativa si caratterizza come esperienza.

Fare esperienza non vuol dire “provare” indiscriminatamente delle cose o lasciarsi determinare
da un‟investigazione senza senso.

L‟esperienza è un impegno con la vita, nel quale il bambino, accompagnato da un adulto,
verifica la corrispondenza del progetto educativo, che riceve attraverso la proposta educativa e
didattica.

La proposta educativa come esperienza ha un aspetto di contenuto (apprendimenti) e un
aspetto di metodo (sensibilità): aderendo a questa proposta il bambino prende coscienza di se‟
e della realtà che lo circonda e impara un metodo per stare di fronte ad essa, rispettoso di
tutto ciò che incontra compreso il senso del Mistero.

Nell‟insegnamento, la scuola deve rispettare la centralità del bambino come soggetto avente
diritto all‟educazione, all‟istruzione, al rispetto dell‟identità e al riconoscimento delle sue
esigenze.
Il progetto annuale, della scuola dell‟infanzia, tiene conto delle aree di sviluppo e delle
potenzialità del bambino, secondo la sua età. La scuola dell‟infanzia, nel corso dei tre anni,
accompagna il bambino al conseguimento graduale delle seguenti finalità.

FINALITA’
   a) maturazione dell'identità:
    ▪ Atteggiamento di sicurezza, stima di se‟ e fiducia nelle proprie capacità
    ▪ espressione e controllo delle proprie emozioni
    ▪ sensibilità verso vissuti emotivo-affettivi degli altri
    ▪ riconoscimento dell‟identità personale
    ▪ formazione di un‟identità culturale in una prospettiva multiculturale aperta alle relazioni
      con culture diverse

    b) conquista dell'autonomia
    Il bambino conquista progressivamente l‟autonomia grazie allo sviluppo di varie capacità:
    ▪ compiere scelte autonome in contesti diversi
    ▪ interagire costruttivamente con persone ed elementi di novità
    ▪ conoscere e rispettare i valori universalmente riconosciuti
    ▪ esprimere liberamente il proprio pensiero
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c) sviluppo delle competenze
     Avviene in molteplici direzioni:
          ▪ consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, cognitive e
            linguistiche
          ▪ stimolazione alla produzione e comprensione di messaggi e situazioni attraverso
            strumenti linguistici e capacità rappresentative
          ▪ valorizzazione dell‟intuizione, dell‟immaginazione e della creatività

   d) sviluppo del senso della cittadinanza
      il bambino scopre gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso
      regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l‟espressione del
      proprio pensiero, l‟attenzione al punto di vista dell‟altro, il primo riconoscimento dei diritti
      e doveri; significa porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato,
      aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

Tali finalità sono raggiunte attraverso gli obiettivi dei campi di esperienza, che sono gli ambiti
del fare e dell‟agire di cui il bambino fa le proprie esperienze.
Il tutto parte dall‟osservazione di ciascun bambino, cercando di individuare gli aspetti della
storia individuale (esperienze cognitive, ritmi e tempi di sviluppo).
La progettazione sarà attuata con una certa flessibilità coerente con il dinamismo dello
sviluppo infantile, per permettere a ciascun bambino di raggiungere gli obiettivi prefissi con i
propri tempi e ritmi.

FORMAZIONE

La formazione si svilupperà attraverso alcune forme culturali tipiche dei bambini dai tre ai sei
anni:

  ❖ Gioco
  ❖ Corporeità
  ❖ Sensorialità
  ❖ Trasformazione della realtà
  ❖ Immaginazione – Intuizione
  ❖ Comunicazione
  ❖ Narrazione
  ❖ Creatività
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Il gioco ha nella Scuola dell‟Infanzia un ruolo privilegiato poiché è “risorsa privilegiata di
apprendimento”; ogni forma di attività dovrebbe quindi avere carattere ludico capace cioè di
contenere le caratteristiche tipiche del gioco quali novità, consapevolezza, ma anche impegno,
continuità e progressività.

Altro elemento essenziale nella metodologia adottata nella scuola dell‟infanzia è data
dall‟esplorazione intesa anche come curiosità.

È importante stimolare e favorire il confronto di situazioni alle quali trovare ipotesi di soluzione,
considerare l‟errore come una risorsa per confrontare e rielaborare l‟esperienza avvicinandosi
alla realtà privilegiando l‟esplorazione del territorio. In questo contesto, l‟insegnante porta
avanti la regia tenendo in massima considerazione il rispetto nei confronti dei bambini.

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I soggetti dell’azione educativa

Alla realizzazione dello scopo che la nostra scuola si propone, concorrono diversi soggetti:

        Il presidente con il Consiglio di Gestione e il Consiglio Affari Economici della
         Comunità Pastorale S. Maria Madre della Chiesa sono i responsabili ultimi della
         scuola.
         Con la loro azione rendono presente e attuale l‟ideale educativo e la passione che
         ha animato i fondatori all‟origine.
        La coordinatrice coordina, dirige e vigila sul personale docente e non docente in
         servizio; è responsabile del regolare e corretto svolgimento dell'attività scolastica;
         collabora con il gestore per l‟efficiente organizzazione della scuola; provvede,
         insieme alle docenti, alla compilazione, all'aggiornamento e alla realizzazione del
         Piano dell'Offerta Formativa, ai sensi della normativa vigente (D.P.R. 275/99).
        I docenti traducono, con competenza professionale e maturità umana, l‟ideale
         educativo in percorsi formativi e didattici.
        Gli alunni sono al centro della scuola, perché tutto ciò che in essa avviene mira
         allo sviluppo delle sue facoltà e delle sue doti, alla valorizzazione delle sue
         capacità e interessi nel rispetto dei suoi ritmi di crescita.
        Il personale di cucina e ausiliario, rende possibile lo sviluppo ordinato e
         funzionale della vita scolastica.
        I genitori, aderendo alla proposta educativa della scuola, sperimentano una
         condivisione della loro primaria responsabilità riguardo alla crescita dei loro figli.

I docenti

       ➢ All‟insegnante, spetta il compito di affermare il valore positivo di ogni bambino e di
         favorire il suo naturale interessamento alla realtà che lo circonda.
       ➢ L‟insegnante, interviene di fronte ad un bambino che si annoia, che ha bisogno di
         essere sollecitato, che può essere spaventato da alcune richieste.
       ➢ L‟insegnante, offre attività, proposte e giochi che permettono al bambino di scoprire
         nuovi aspetti della realtà e nuove cose; offre la possibilità di fare nuove esperienze,
         consolidare conoscenze già possedute e interiorizzare vissuti personali o di
         gruppo.
       ➢ L‟insegnante, s‟impegna a svolgere la propria attività con professionalità e
         competenza e con l‟impegno di condividere e attuare la proposta educativa propria
         della scuola.

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➢ All‟insegnante è richiesto un atteggiamento di autorevolezza perché il bambino
         possa concretamente nella convivenza con essa fare esperienza dei valori in atto,
         che danno forma alla vita.
       ➢ All‟insegnante, è richiesta la disponibilità ad un lavoro personale di riflessione sul
         proprio agire educativo, attraverso la testimonianza della propria vita, e collegiale,
         non solo a livello didattico attraverso la programmazione didattica, ma anche a
         livello educativo attraverso l‟esplicitazione delle ragioni delle scelte dei contenuti,
         delle attività specifiche proposte, della definizione dei tempi e dei ritmi della giornata
         scolastica.
       ➢ All‟insegnante è richiesto un atteggiamento di disponibilità e di apertura al dialogo
         con i bambini e con le loro famiglie.
       ➢ All‟insegnante è richiesto un costante impegno nell‟aggiornamento e l‟adesione ad
         incontri formativi di cui la scuola può avvalersi per un aiuto riguardo a diverse
         problematiche educative, organizzative ed istituzionali (psicologo, neuropsichiatria,
         legale, gestore).
       ➢ All‟insegnante sono richieste particolari attenzioni ai problemi relativi ad alunni in
         difficoltà e diversamente abili e disponibilità ad incontrare e collaborare con le figure
         specialistiche opportune.
       ➢ L‟insegnante in collaborazione con la coordinatrice, cura il raccordo con la scuola
         primaria incontrando i referenti, le direzioni e le insegnanti relazionando l‟esperienza
         vissuta e le peculiarità di ogni singolo bambino per permettere un proficuo raccordo.

La scuola aderisce al Collegio Coordinatori della zona di Cernusco sul Naviglio individuata
dalla FISM Provinciale e si impegna a partecipare alle riunioni periodiche indette dalla
Coordinatrice pedagogica di zona, nella scuola scelta come sede del Collegio. Sono
competenze del Collegio coordinatori: l‟analisi di problematiche pedagogico-didattiche,
l‟affinamento e il perfezionamento della professionalità docente, la puntualizzazione
dell‟identità delle scuole non statali d‟ispirazione cristiana, l‟elaborazione di progettazioni su
obiettivi formativi e didattici ad esse comuni, l‟offerta di occasioni per scambi di esperienze
professionali e la circolazione d‟idee ed esperienze.

Servizi alla famiglia e alla comunità locale

Allo scopo di contribuire alla crescita culturale e per stabilire una consonanza proficua fra
l‟azione educativa della scuola e quella della famiglia, il Consiglio di Istituto e il Consiglio di
Gestione, organizzano incontri per i genitori e insegnanti per approfondire tematiche
educative, pedagogiche e culturali.

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Rapporti con la FISM Provinciale

La Scuola dell‟Infanzia aderisce, con versamento della quota associativa annuale, alla
Federazione Italiana delle Scuole Materne per la Provincia di Milano.

Applica nei confronti del personale dipendente il contratto collettivo nazionale di lavoro
vigente, siglato fra la FISM nazionale e le Organizzazioni Sindacali.

Formazione aggiornamento

La scuola dell‟infanzia oltre alla Federazione FISM tiene in considerazione altri Enti di
Formazione e Aggiornamento quali “Associazione IL RISCHIO EDUCATIVO” e DIESSE.

Genitori

Nella scuola i genitori rimangono i primi responsabili dell'educazione dei figli, rifiutando ogni
tentazione di delega educativa e sono a pieno titolo membri della comunità educante. I genitori
sono chiamati a collaborare alla realizzazione del progetto educativo secondo la competenza
che è loro.

In particolare essi potranno arricchire questo progetto rendendo vivo ed esplicito il clima
familiare che deve caratterizzare la comunità educante.

Come primi responsabili dell'educazione dei figli, i genitori chiedono che siano coltivati in loro
valori come l'amicizia, la gratuità, la generosità, la solidarietà e la missionarietà.

I genitori, nello specifico sono coinvolti durante:

        ➢ i colloqui individuali con la coordinatrice per l‟iscrizione
        ➢ i colloqui con le insegnanti prima dell‟inserimento del bambino a scuola e durante
          l‟anno scolastico
        ➢ nelle assemblee di classe
        ➢ nella partecipazione agli organi collegiali
        ➢ nelle feste di Natale e della fine dell‟anno
        ➢ nella gita-giornata convivenza

Personale di segreteria di cucina e ausiliario

Tutti sono componenti attivi della comunità educante, partecipando alla vita della scuola
secondo quanto avviene affidato alla loro cura. In sintonia con il progetto educativo e con la
missione della scuola contribuiscono con la loro opera quotidiana a creare quel clima che
rende più facile e gradito il lavoro educativo, l'ordine, la stima reciproca nella collaborazione.

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Gli organi collegiali

L‟organizzazione interna della Scuola si avvale dei seguenti organismi che, ad eccezione del
Consiglio di Gestione, durano in carica un anno.
La gestione democratica della scuola si articola come segue:
Consiglio di classe: è costituito dalle insegnanti, e dall‟eventuale insegnante di sostegno e da
2 genitori per sezione, eletti a maggioranza dai genitori della sezione.

Consiglio di Istituto: è costituito dalle insegnanti, dall‟eventuale insegnante di sostegno, da 2
genitori per sezione, dalla coordinatrice, da 1 componente del personale ausiliario e dal
presidente della scuola. Si riunisce in orario non scolastico per formulare proposte in merito ad
attività scolastiche (visite scolastiche, acquisto di sussidi arredi e materiali, ampliamenti
dell‟offerta formativa), nonché per esaminare eventuali difficoltà e suggerire ipotesi di
soluzione. Prefigura altresì iniziative per favorire la continuità orizzontale (con le famiglie e
l‟extra scuola), indirizza pareri e proposte al Consiglio di Gestione per la valutazione e
delibera.

I componenti dei due precedenti Consigli durano in carica un anno e possono essere
riconfermati negli anni successivi, a meno che non perdano il requisito della eleggibilità.

Assemblee dei Genitori: possono essere di sezione oppure di scuola. Nel primo caso sono
costituite dai genitori di una sezione, convocati dall‟insegnante in accordo con il presidente, nel
secondo sono composte dai genitori dell‟intera scuola convocati dalle insegnanti o dal
presidente della scuola o da un rappresentante dei genitori. Gli incontri hanno luogo in un
locale scolastico, al di fuori dell‟orario delle attività didattiche. Sono trattati argomenti
riguardanti la vita e l‟attività della sezione o della scuola, ivi comprese ipotesi d‟incontri a
carattere culturale, educativo e/o ricreativo sia per genitori sia per gli alunni. Le proposte
emerse dal dibattito sono presentate al Consiglio di Gestione.

La convocazione di tutti gli Organi collegiali deve sempre essere fatta almeno 5 giorni prima
della riunione, con la pubblicazione dell‟Ordine del Giorno. In caso di comprovata urgenza
basta il preavviso di due giorni.

Il calendario degli incontri è qui riassunto:

 Settembre                 Colloqui individuali genitori dei nuovi iscritti

 Ottobre                   Assemblea della scuola e di sezione:

                                Premessa e finalità della scuola
                                Presentazione progetto educativo-didattico

                                                                                                15
 Elezione dei rappresentanti degli organi collegiali

Novembre                  Open day
                          Colloqui individuali di verifica di avvenuto inserimento per i
                           genitori dei bambini nuovi iscritti
Gennaio                   Colloqui individuali di verifica e valutazione del percorso
                           educativo compiuto con i genitori dei bambini di 4 e 5 anni
                          Colloqui individuali della coordinatrice con i genitori per le
                           nuove iscrizioni
                          Incontro per i genitori dei bambini di cinque anni circa
                           l‟ingresso alla scuola primaria
Marzo/Aprile/Maggio       Incontri con esperti per approfondimento tematiche educative
                           e culturali
Giugno                Assemblea per i genitori dei bambini nuovi iscritti:

                            Momento d‟incontro
                            Comunicazione calendario inserimento
                            Criteri suddivisione
                            Comunicazione corredo/materiale
                            Programmazione colloqui preliminari individuali

                      Colloqui individuali genitori bambini ultimo anno frequenza:

                          Verifica e valutazione dell‟anno scolastico
                          Lettura e sottoscrizione del profilo individuale del bambino

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Regolamento della scuola dell'infanzia paritaria parrocchiale don
Aurelio Vismara
II compito della Scuola dell'Infanzia è quello di accogliere i bambini rispettando e valorizzando
la loro esperienza, predisponendo un contesto educativo motivante e significativo nel quale
ognuno possa sviluppare le proprie potenzialità.

1. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

L' Organizzazione della Scuola prevede:

     • II Collegio Docenti di cui fanno parte: la coordinatrice e le insegnanti delle due scuole.

     • II personale non docente di cui fanno parte: la cuoca e le inservienti.

     • Il Consiglio di Classe di cui fanno parte: le insegnanti della classe, la coordinatrice e i
       due genitori eletti rappresentanti di classe.

     • II Consiglio di Istituto di cui fanno parte: il Presidente della Scuola, la coordinatrice,
       un‟insegnante per sezione, un componente del personale non docente, i rappresentanti
       dei genitori per ogni sezione delle due scuole.

     • Due membri del Consiglio di Gestione

2. ISCRIZIONI

     L'iscrizione comporta da parte dei genitori la presa di coscienza e il pieno rispetto delle
     esigenze educative del bambino, la conoscenza e la collaborazione per realizzare i
     principi educativi che stanno a fondamento di questa Scuola.

     Le iscrizioni si effettuano nel periodo indicato dal Ministero (mese di gennaio-febbraio di
     ogni anno).

    Alla domanda d‟iscrizione si allegheranno le seguenti autocertificazioni:

    • Dichiarazione sostitutiva di certificazione dello Stato di Famiglia

    • Dichiarazione delle vaccinazioni di legge

3. ORARIO SCOLASTICO

    La Scuola funzionerà per cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì. Il calendario
    scolastico sarà in conformità a quello scolastico ministeriale, farà riferimento ai criteri
    adottati dall'Istituto Comprensivo Statale di Cassina de' Pecchi, e sarà consegnato alle
    famiglie entro la prima settimana di frequenza del mese di settembre.

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• Entrata dalle ore 9.00 alle ore 9.30

     • Prima Uscita dalle ore 13.00 alle ore 13.15

     • Uscita dalle ore 15.45 alle ore 16.00

     Non è permessa l'entrata e l'uscita dei bambini in orari diversi, salvo preventiva richiesta
     delle famiglie ed autorizzazione della coordinatrice.

     Dopo l'affidamento alla scuola, i bambini possono essere riportati a casa solo dai genitori
     o da persone delegate dai genitori tramite delega scritta.

4.   REFEZIONE SCOLASTICA

     La refezione scolastica è predisposta conformemente alla tabella dietetica dell‟Ats di
     competenza alla quale è chiesto un parere nutrizionale.

     Per qualsiasi necessità di variazione, inerente il menù giornaliero, è necessario rivolgersi
     all'insegnante spiegandone le motivazioni.

     Per diete dovute ad intolleranze alimentari o ad allergie è necessario presentare un
     certificato medico.

     Prima dell‟inserimento si prenderanno accordi con la coordinatrice circa diete alimentari
     specifiche.

5.   DISPOSIZIONI SANITARIE

     L'assenza del bambino va tempestivamente comunicata nell'interesse della salute di ogni
     bambino. Il verificarsi di malattie infettive o di pediculosi del capo deve essere
     immediatamente segnalato.

     Se l'assenza è superiore a 5 giorni (compresi i festivi) ed è dovuta a malattia, il rientro del
     bambino a scuola deve essere accompagnato da un'autocertificazione da parte del
     genitore, attestante l'avvenuta guarigione.

     Sempre nel rispetto delle norme sanitarie scolastiche vigenti non è permesso alle
     educatrici distribuire qualsiasi tipo di medicinale fatta eccezione per i farmaci salvavita.

     Per eventuali terapie antibiotiche in corso, sarà permesso al genitore presentarsi a
     scuola per la somministrazione del farmaco. Salvo restando che se il bambino non è in
     buone condizioni di salute è bene non forzarne la presenza a Scuola.

     Ai bambini che a seguito di traumi o cadute, presentino punti di sutura, ingessature o
     bendaggi rigidi non è consentita la presenza a scuola per salvaguardare la loro

                                                                                                 18
incolumità e quella dell‟intera comunità scolastica, casi specifici saranno valutati
     singolarmente.

6.   CORREDO

     Ogni bambino dovrà avere un cambio completo secondo le abitudini familiari che dovrà
     essere contenuto dentro una sacca in stoffa contrassegnata con nome e cognome del
     bambino; la sacca resterà nell'armadietto. Sarà necessario periodicamente verificarne il
     contenuto ed eventualmente sostituirlo.

     Inoltre ogni bambino dovrà avere:

     * 1 bavaglia con elastico

     * 1 portabavaglia in stoffa

     * 1 paio di pantofole

     * 1 grembiulino per la pittura

     Per i bambini che riposano, occorrono:

     * 1 piccolo cuscino con federa

     * 1 coperta in autunno/inverno

     * 1 lenzuolino

     Per aiutare il bambino nella conquista dell'autonomia è necessario vestirlo in modo
     pratico (evitare quindi salopette, bretelle, cinture, ecc...)

7.   INSERIMENTO DEI NUOVI ALUNNI

     Il periodo di inserimento si svolge per l‟intero mese di Settembre per permettere al
     bambino di entrare gradualmente in una nuova realtà e per aiutare i genitori ad instaurare
     un rapporto di fiducia e collaborazione con le insegnanti. In tale periodo è quindi
     necessaria la disponibilità di un genitore. Durante il mese di settembre pertanto, ai nuovi
     iscritti, non è possibile usufruire dei servizi di pre-scuola e di post-scuola.

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8.    PROGETTAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA

      La progettazione educativo-didattica viene elaborata in-itinere e verificata periodicamente
      dal Collegio Docenti.

      L‟offerta formativa prevede anche dei Laboratori che il Collegio Docenti stabilisce
      annualmente secondo le esigenze, i contenuti e le modalità che più rispondono alle mete
      educative del Progetto Educativo.

9.    COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA

      Nel mese di Ottobre di ogni anno scolastico, si terrà un'assemblea di classe tra
      insegnanti, specialisti dei Laboratori e genitori per la presentazione della progettazione
      educativo-didattica e per adempiere alle elezioni dei rappresentanti di classe.

      I colloqui con i genitori sono effettuati con calendario ed orari stabiliti dal Collegio Docenti.
      E' importante avere la possibilità che tali colloqui possano verificarsi senza la presenza
      dei bambini.

10. RETTA ANNUALE

      E‟ possibile versare la quota mensilmente o attraverso modalità da concordare con la
      segreteria amministrativa.

      Per gli anni successivi la retta potrà subire delle variazioni, che saranno comunicate
      all'atto di iscrizione o di conferma di iscrizione.

      La retta dovrà essere corrisposta entro il 5° giorno lavorativo di ogni mese, tramite
      Bonifico Bancario

      Il mancato pagamento della retta mensile nei termini indicati, comporta la non
      accettazione dei bambini a scuola.

     • La mancata frequenza per qualsiasi motivo non esonera dal pagamento dell'intero
       importo della retta dell'anno scolastico (Settembre-Giugno);

     • Le famiglie che hanno più di un figlio che frequenta la Scuola dell'Infanzia possono
       richiedere una riduzione. La richiesta va effettuata all‟atto di iscrizione e comunque
       prima dell‟inizio di ogni anno scolastico, attraverso domanda scritta al Consiglio di
       Gestione.

        Ricordiamo che nulla è dovuto per la refezione scolastica.

                                                                                                    20
11.     I SERVIZI

          Servizio pre-scuola anno scolastico (orario 7.30 - 9.00)

          Servizio post-scuola anno scolastico (orario 16.00 - 17.30)

          In casi del tutto eccezionali, per comprovate necessità, dopo averne fatta richiesta
           alla coordinatrice, è possibile usufruire per un massimo di 5 giorni al mese, anche
           non consecutivi, dei servizi di pre-scuola e/o post-scuola, corrispondendo la quota
           prevista.
          Servizio mese di luglio:
            Ogni anno scolastico si procederà con le seguenti modalità:
            - comunicazione da parte della Scuola delle condizioni organizzative ed
            economiche entro il mese di Marzo.

             - conferma da parte della famiglia nel mese di Aprile, mediante iscrizione e
             versamento del 20% della quota non rimborsabili in caso di ritiro

             - saldo della quota con il versamento della retta del mese di giugno.

  •      Laboratori a progetto

      I costi relativi ai laboratori, che saranno presentati nell‟assemblea d‟inizio anno, saranno
      comunicati entro il mese di gennaio; la quota dovrà essere corrisposta nel mese di marzo.

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Le finalità della scuola dell’infanzia

SVILUPPARE L’IDENTITA’ significa accompagnare i bambini nella costruzione di un sé
positivo, maturando l‟autostima e la fiducia nelle proprie capacità, stare bene e sentirsi sicuri.
Imparare a conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile, ma vuol dire
anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme d‟identità: figlio, alunno, compagno, maschio,
femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità.

SVILUPPARE L’AUTONOMIA comporta l‟acquisizione della capacità di interpretare e
governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e
fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel sapere
fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni
e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti;
assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

SVILUPPARE LE COMPETENZE significa imparare a riflettere sull‟esperienza attraverso
l‟esplorazione, l‟osservazione e l‟esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e
tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti
significativi; sviluppare l‟attitudine a fare domande e riflettere.

SVILUPPARE IL SENSO DELLA CITTADINANZA significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la
necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le
relazioni, il dialogo, l‟espressione del proprio pensiero, l‟attenzione al punto di vista dell‟altro, il
primo riconoscimento dei diritti e doveri; significa porre le fondamenta di un ambito
democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

Tali finalità si raggiungono per mezzo di esperienze e attività che si esplicitano attraverso:

    LA VALORIZZAZIONE DEL GIOCO

    L‟ESPLORAZIONE E LA RICERCA

    LA VITA DI RELAZIONE

    LA MEDIAZIONE DIDATTICA

    L‟OSSERVAZIONE, LA PROGETTAZIONE, LA VERIFICA
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LA DOCUMENTAZIONE

Presupposto per la realizzazione delle finalità è che il bambino sia inserito in un ambiente
sereno, nel quale egli possa muoversi con sicurezza attraverso la relazione con l‟adulto e con i
compagni. Un luogo dove si senta sicuro e ben accolto, dove si senta attore e protagonista
della sua storia. La progettazione è stesa attingendo dal testo ufficiale delle nuove
“Indicazioni per il Curricolo”. Il Portfolio delle competenze individuali è parte integrante della
progettazione che documenta il processo di crescita di ogni bambino.

I campi di esperienza:

   •    IL SE‟ E L‟ALTRO: le grandi domande - il senso morale - il vivere insieme
   •    IL CORPO E IL MOVIMENTO: identità - autonomia - salute
   •    IMMAGINI, SUONI, COLORI: gestualità - arte - musica - multimedialità
   •    I DISCORSI E LE PAROLE: comunicazione - lingua - cultura
   •    LA CONOSCENZA DEL MONDO: ordine - misura - spazio - tempo - natura
   •    INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA: religione e fede

 Attraverso i campi di esperienza si aiutano i bambini a chiedersi i perché delle cose, a trovare
senso e significato del proprio agire.
E‟ un percorso importante, che porta alla scoperta, alla conoscenza, all‟interpretazione della
realtà, consentendogli di operare in essa.

Metodo
Attività in sezioni eterogenee
Laboratori d’intersezione per fasce d’età omogenee
Attività liberamente svolte.
Momenti /attività di gruppo con tutta la scuola
Verifiche quotidiane per fare memoria.
Verifiche in itinere e strutturate.
Valutazioni.

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Lo spazio
La scuola dell‟infanzia è costituita da un primo edificio, dove sono situati l‟ufficio della
segreteria/direzione e un locale magazzino, un cortile interno e un secondo edificio con gli
spazi scolastici. Il secondo edificio ha una propria area verde di pertinenza in cui sono presenti
piante e arbusti che creano un ambiente fresco e ombreggiato durante tutto l‟anno. Una parte
dello spazio verde è dotata di pavimentazione anti trauma che permette di svolgere le attività
ludico didattiche e talvolta anche il pranzo e la merenda all‟aperto. Molto utile questo spazio
esterno per i momenti di festa con le famiglie perché contiene numerose persone. La
recinzione presente su tutti i lati conferisce un elevato grado di sicurezza per la gestione dei
bambini anche in tale sede. Nel giardino è stato riservato uno spazio a uso orto.
La Scuola è in grado di offrire una struttura ben organizzata.
        Un ingresso con ufficio segreteria/direzione
        spogliatoio e servizi igienici per il personale
        un locale ad uso magazzino
        due sezioni che accolgono bambini dai 3 ai 5 anni, opportunamente organizzate per
          l‟attività didattica e ludica
        un‟aula attrezzata per la manipolazione di diversi materiali e riposo pomeridiano
        un corridoio di accesso alle due sezioni
        un ampio salone polifunzionale, attrezzato per i laboratori di psicomotricità, di teatro
          o per gioco creativo libero e simbolico
        una cucina per la preparazione dei pasti partendo da materie prime e semilavorati,
          seguendo scrupolosamente un menù settimanale e attenendosi alle normative in
          materia igienico sanitaria e di salute dei luoghi di lavoro
        un locale dispensa
        servizi igienici

Lo spazio interno ed esterno che la scuola offre, rispondono ai bisogni di accoglienza e
serenità, di movimento, di sicurezza, di stimolo alla curiosità ed all‟apprendimento del
bambino, rispondono in modo funzionale alle esigenze educative ed organizzative
permettendo di offrire ai bimbi momenti di:

   • Attività di sezione: luogo privilegiato di sicurezza emotiva-affettiva;
   • Attività d’intersezione: rivolte a gruppi omogenei per età sia cognitive sia espressive
   • Attività di laboratorio: atte a promuovere la creatività

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Il tempo
La giornata scolastica è tempo totalmente e intenzionalmente predisposto per l‟educazione e
può essere sintetizzato attorno a tre grandi nuclei:

    attività di routine: che rivestono un ruolo di grande rilievo dal momento che il
     bambino, attraverso comportamenti usuali ed azioni consuete, sviluppa la sua
     autonomia e potenzia la sua abilità;
    Esperienze ed attività educative libere e programmate: nelle quali il bambino
     raggiunge competenze specifiche in rapporto all‟età, trasforma la realtà secondo le sue
     esigenze e sperimenta le sue potenzialità.

Al fine di promuovere e adeguare le esperienze ai bisogni evolutivi del bambino, le insegnanti
predispongono “angoli-gioco” atti a favorire la relazione, la creatività con materiali che rendono
il gioco sempre più ricco e coinvolgente. Gli “angoli” sono spazi della sezione arredati in modo
particolare per ricostruire e realizzare un ambiente consueto della vita quotidiana, quale può
essere la cucina; oppure l‟angolo morbido, l‟angolo delle costruzioni o l‟atelier: ovvero l‟angolo
delle attività grafico-pittoriche e plastiche.
Per ogni “angolo” sono definiti gli obiettivi da verificare con l‟osservazione durante l‟uso, delle
regole sull‟uso e sui tempi di utilizzo perché sia favorito l‟apprendimento da parte del bambino.
E‟ importante il ruolo dell‟adulto che, con opportuni interventi, introduce nuovi stimoli per
favorire lo sviluppo delle situazioni.

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Orario
La scuola è aperta da settembre a giugno con i seguenti orari:
    Entrata dalle ore 9.00 alle ore 9.30

      Prima Uscita dalle ore 13.00 alle ore 13.15
      Uscita dalle ore 15.45 alle ore 16.00
È molto importante che la giornata sia strutturata secondo ritmi abbastanza stabili, tali da
comunicare ai bambini alcune certezze su ciò che incontreranno alla scuola dell‟infanzia.
Ricordiamo che a scuola dell‟infanzia tutto il tempo è educativo, non solo quello dedicato alle
attività didattiche.

Per i bambini è molto importante sapere quello che “accade dopo”.

Durante l‟ingresso i bambini giocano coi giochi che trovano in sezione o con quelli che portano
da casa. È molto importante per un bambino poter unire giochi personali e giochi di scuola non
solo a tre, ma anche a quattro e cinque anni; ciò infatti facilita l‟integrazione tra l‟ambiente di
casa, più affettivo, e quello di scuola, permettendo così una reale esperienza di continuità.
Nel momento della separazione, questa è un‟opportunità preziosa.

La giornata a scuola

7:30 – 9:00 Pre scuola
9:00 – 9:30 Accoglienza
9:30 – 10:00 Appello
10:00 – 11:30 Attività e giochi in sezione
11.30 – 12.00 Bagno
12.00 – 13:00 Pranzo
13:00 – 13:15 Prima uscita
13:15 – 15.00 Nanna per i più piccoli
13:15-15:00 Giochi in salone o in giardino
14:30 – 15:30 Giochi in sezione
15:45 – 16:00 Seconda uscita
16:00 – 17:30 Merenda e doposcuola

Dopo l‟accoglienza, dedichiamo un tempo per costituire il gruppo e iniziare così insieme la
giornata. Questo è il momento, che noi chiamiamo cerchio ed è preceduto dal rito del riordino.
Il gioco portato da casa è riposto nel proprio armadietto e lì custodito durante la giornata; ciò
per il bambino ha un significato importante e chiaro: “La mia casa, la mia mamma è sempre
qui e allora posso fare qualcosa di più „grande‟ assieme agli altri bambini”. L‟ordine non può
essere ridotto a questione organizzativa, doverosa: per il bambino di questa età il
contrassegno, l‟armadietto, il mettere in ordine i giochi dopo averli usati è un aiuto ad avere un
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confine, un contenimento del proprio sé sia fisico sia psichico. Ciò lo aiuta poi a porsi nei
confronti degli altri, dell‟ambiente che lo circonda e di se stesso in maniera più equilibrata.

Attraverso il gioco dell‟appello abbiamo la possibilità di guardarci in faccia, chiamarci per
nome, menzionare gli amici che mancano, ipotizzare la causa della loro assenza. Un piccolo
spuntino sottolinea il piacere di essere nuovamente assieme. In questo momento d‟inizio
mattina emerge il bisogno del bambino di portare in sezione la propria esperienza personale
per percepirla riconosciuta ed accolta. Affiorano pensieri riguardanti la famiglia appena
lasciata, ricordi piacevoli, preoccupazioni. Affidiamo a Gesù tutto quello che ci sta a cuore e lo
ringraziamo per il dono di un nuovo giorno da condividere con gli amici. Dopo qualche
canzoncina scelta dai bambini, ci si prepara per affrontare la giornata a scuola. La cura di sé
riguarda tutti quei gesti di vita quotidiana come l‟andare in bagno, il lavarsi le mani, l‟attenzione
alla propria persona. L‟adulto segue il bambino in questi gesti aiutandolo e rassicurandolo,
senza sostituirsi a lui. Utile in questi momenti è la presenza dei bambini più grandi verso i più
piccoli a loro affidati. Lavarsi le mani, mettersi in ordine sono esperienze importanti che
aiutano il bambino a prendere coscienza del proprio “saper fare”: sono occasioni preziose per
permettergli di dire in modo sempre più consapevole “io”.

Il pranzo in sezione garantisce un clima sereno in un momento che sempre fa tornare alla
mente la propria casa. Il cibo è piacere e compagnia. Il clima del pranzo perciò, caratterizzato
dalla compagnia dell‟adulto, è un‟occasione preziosa d‟intimità e relazione tra bambini e con
l‟educatrice.
I piccoli si preparano per il riposino pomeridiano. Il sonno non è semplicemente un tempo
vuoto, ma è una fase indispensabile nella rielaborazione e assimilazione delle esperienze.
Inoltre, come tutte le cure del corpo, è un momento molto delicato, carico di valenze affettive:
rievoca rituali e desiderio di casa. Il gioco portato da casa, assieme alla presenza rassicurante
dell‟educatrice, è un aiuto a lasciarsi andare.

I bambini medi e grandi dopo pranzo giocano in salone e negli spazi attigui: angolo dei
travestimenti, biblioteca, costruzioni e vasche di manipolazione.

Dopo i giochi in salone e il riposo dei più piccoli, i bambini si ritrovano nelle sezioni per giochi e
attività pomeridiane attendendo l‟arrivo dei genitori.

Per le famiglie che richiedono un prolungamento orario, è attivo il servizio di doposcuola fino
alle ore 17:30.

Non è permessa l‟entrata e l‟uscita dei bambini in orari diversi, salvo preventiva richiesta delle
famiglie ed autorizzazione della coordinatrice. Dopo l‟affidamento alla scuola, i bambini
possono essere riportati a casa solo dai genitori o da persone delegate dagli stessi tramite
delega scritta.

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Le risorse
La nostra principale e grande risorsa è il BAMBINO.
I bambini sono suddivisi in due sezioni eterogenee che accolgono bambini di 3-4-5 anni di
età.
La nostra “organizzazione scolastica” prevede attività di “intersezione” con gruppi omogenei o
eterogenei secondo i bisogni dei bambini.

La FAMIGLIA, ambiente naturale all‟interno del quale si realizza la prima educazione dei figli,
è qui chiamata a condividere e sorreggere tutte le scelte riguardanti la collaborazione scuola-
famiglia per il raggiungimento delle finalità educative.

L’ORGANICO DELLA SCUOLA è composto dal Presidente, la Coordinatrice, quattro
Insegnanti, gli specialisti dei laboratori, una segretaria amministrativa, una cuoca, un‟addetta
alle pulizie e i componenti del Consiglio di Gestione.
Le insegnanti sono in possesso dei previsti titoli per l‟insegnamento nella scuola dell‟infanzia.
Partecipano ai corsi d‟aggiornamento organizzati dalla FISM o da altri enti riconosciuti,
presenti sul territorio. Frequentano i corsi IRC e promuovono momenti di autoformazione.
La coordinatrice didattica partecipa ai “Collegi di rete” organizzati tra le scuole del territorio.
Il personale frequenta i corsi di formazione riguardanti: la sicurezza, il primo soccorso, HACCP,
privacy (D.L. 193/07 ex 155/97; DPR 151/11; D.L.81/08).

L‟organico della nostra scuola è così composto:
Presidente e legale rappresentante: Massimo Donghi (parroco pro-tempore)
Coordinatrice didattica: Graziella Zappini
Collegio docenti: Canzi Alessandra, Ferracin Maria Elisabetta, Murolo Paola, Murtas Erika e
Francesca Teruzzi
Collegio docenti unitario: Rita Maria Brambilla, Canzi Alessandra, Daniela Cappelletti,
Ferracin Maria Elisabetta, Murtas Erika, Giovanna Piazza, Barbara Rota, Sabrina Santin,
Federica Spalletta, Francesca Teruzzi e Eleonora Torriani
Segretaria amministrativa: Anna Fontanini
Personale ausiliario: Germana Borsa e Tomasoni Giulia
Specialisti: Annamaria Ponzellini (laboratorio teatrale), Laura Celotti e Claudio Rovati
(laboratorio di psicomotricità), Lidia Casati ( laboratorio d‟arte terapeutica)

LA REALTA’ SOCIALE delle istituzioni presenti sul territorio attuata mediante rapporti definiti
da autonomie e competenze specifiche; in modo particolare per le situazioni di handicap o
svantaggio che richiedono interventi specifici e puntuali.

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I criteri d’accoglienza, la formazione delle sezioni e l’inserimento
Possono iscriversi al primo anno della scuola dell‟Infanzia i bambini che compiono i 3 anni di
età entro l‟anno di inizio frequenza. A seconda della disponibilità dei posti sono accolti anche i
bambini che compiono i 3 anni nell‟anno successivo entro il mese di aprile, come previsto dalla
legge sull‟anticipo scolastico.
Le famiglie possono in qualsiasi periodo dell‟anno consegnare alla scuola la domanda
d‟accoglienza, in cui chiedono la possibilità che il proprio figlio/a sia accolto nell‟anno
scolastico di effettiva frequenza, nella nostra scuola.
La scuola organizza nel mese di novembre la giornata dell‟open day, occasione molto
importante per conoscere, visitare la scuola e incontrare la coordinatrice e le insegnanti.

Nel mese di dicembre la coordinatrice contatta le famiglie che hanno consegnato la domanda
di accoglienza per fissare entro il successivo mese di febbraio il colloquio conoscitivo e
regolarizzare l‟iscrizione del bambino.
Durante suddetto colloquio i genitori compilano e sottoscrivono la domanda d‟iscrizione e
saldano la quota d‟iscrizione.

Il consiglio d‟Istituto ha elaborato i seguenti criteri per stabilire la graduatoria di ammissione:

   1.   Fratelli, sorelle o cugini frequentanti nello stesso anno scolastico
   2.   Residenti nel comune di Cassina de‟ Pecchi
   3.   Figli riconosciuti da un solo genitore o figli di genitore vedovo
   4.   Data di nascita del bambino
   5.   Ordine di pre-iscrizione

Le sezioni sono composte tra il mese di maggio e il mese di giugno dalla Coordinatrice
durante il Collegio Docenti.
Il numero dei bambini inseriti nelle sezioni non supera il n° di 28.

I criteri utilizzati per la formazione delle sezioni sono:

- numero di bambini che escono dopo il terzo anno
- presenza di maschi e femmine già in sezione
- presenza o meno in sezione di fratelli e/o parenti dei nuovi iscritti (non sono inseriti insieme)
- presenza di bambini disabili o con difficoltà di apprendimento
- presenza di bambini anticipatari.

Nel mese di Giugno le famiglie saranno invitate a partecipare ad una riunione durante la quale
conosceranno la sezione in cui sarà inserito il proprio figlio/a, le insegnanti, le modalità
d‟inserimento col relativo calendario e il giorno del primo colloquio.

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L’inserimento
L‟inserimento alla Scuola dell‟Infanzia è l‟evoluzione di un rapporto che coinvolge il bambino,
la famiglia e l‟insegnante.

Durante l‟inserimento l‟insegnante chiede al bambino di “decidere” di allontanarsi dai genitori
per “rischiare” di avventurarsi in questa nuova realtà, di scoprire un nuovo ambiente,
accogliente, adatto a lui e corrispondente ai suoi bisogni ed alle sue esigenze.

E‟ un momento particolare che coinvolge anche la famiglia che, nell‟accostarsi alla nuova
realtà educativa, è aiutata a vivere la propria responsabilità educativa in un rapporto di fiducia
e stima con le insegnanti.

Modalità:

Nel mese di Settembre, alla riapertura della scuola dell‟infanzia, si prevedono due giorni di
frequenza dei bambini di quattro e cinque anni e, successivamente, si procede all‟inserimento
dei nuovi iscritti (bambini di tre anni) con le seguenti modalità:

1° Giorno: ore 10:00-11:00 - FESTA DI BENVENUTO con i genitori.
2° Giorno: ore 10:00-11:00 - Con la presenza dei genitori.
3° Giorno ore 10:00-11:00 - Dopo un breve momento con il genitore, il bambino resta solo
circa un‟ora.
4° Giorno: ore 10:00-11:30 - Il genitore accompagna il bambino e dopo un breve momento, lo
lascia solo.
5° Giorno: ore 10:00-13:00 - Il genitore accompagna il bambino e dopo un breve saluto, lo
lascia solo. Il genitore torna alle ore 13:00 dopo il pranzo del bambino per il ritorno a casa.
6°/7°/8° Giorno: orario 9:00/9:30-13:00/13:15 - Il genitore accompagna il bambino che uscirà
da scuola durante l‟uscita intermedia (13:00-13:15).
9°/10° Giorno: orario 9:00/9:30-15:45/16:00 Il genitore accompagna il bambino che uscirà da
scuola durante l‟uscita regolare (15:45-16:00).

I servizi di pre-scuola e di post-scuola, non possono essere introdotti fino al termine
dell‟inserimento, avranno inizio nel mese di ottobre.

L‟inserimento si considera terminato dopo due settimane di frequenza. Nel caso in cui un
bambino si ammala durante l‟inserimento, dovrà riprendere dal giorno in cui si è interrotta la
frequenza.

Occorre comunque confrontarsi con le insegnanti per verificare l‟andamento dell‟inserimento di
ciascun bambino e prendere decisioni circa l‟eventuale prolungamento in caso di necessità.

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