Adalberto MOSANER - Partito Democratico del Trentino
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Elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale 20 e 21 Settembre 2020 RIVA DEL GARDA Programma del candidato Sindaco Adalberto MOSANER e delle liste che lo sostengono: Partito Democratico del Trentino Popolari Moderati Riva Bene Comune - Futura Autonomisti per Riva Caproni La Sinistra Riva del Garda 1
INDICE PROGRAMMA 1. LA CITTÀ E LE SUE PROSPETTIVE.......................................................................... 4 1.1 I rapporti con le istituzioni........................................................................................... 6 1.2 L’azione amministrativa: innovazione tecnologica, trasparenza, partecipazione e pari opportunità........................................................................................................................ 9 1.3 Il sistema delle società partecipate............................................................................ 10 1.4 Quadro economico-finanziario................................................................................... 14 1.5 Efficienza e qualità dei servizi e della spesa............................................................... 17 2. AMBIENTE E TERRITORIO...................................................................................26 2.1 Programmazione urbanistica..................................................................................... 26 2.2 Urbanistica e tutela del territorio............................................................................... 26 2.3 Mobilità urbana.......................................................................................................... 28 2.3.1 Contestualizzazione......................................................................................................... 28 2.3.2 Prospettiva....................................................................................................................... 29 2.3.4 Interventi..........................................................................................................................31 2.4 Tessuto urbano.......................................................................................................... 32 2.5 Agricoltura e paesaggio.............................................................................................. 33 2.6 Promozione dei territori montani.............................................................................. 34 2.7 Risorsa acqua come bene comune............................................................................. 35 2.8 Modalità di gestione dei rifiuti................................................................................... 36 2.9 Obiettivi di sostenibilità e di qualità di aria e acqua................................................... 36 3. POLITICHE SOCIALI E DELLA FAMIGLIA............................................................... 38 3.1 Contesto, missione e visione...................................................................................... 38 3.2 Strumenti e azioni...................................................................................................... 39 3.3 Politiche per le famiglie.............................................................................................. 40 3.4 Promozione, integrazione e sviluppo sociale............................................................. 42 3.5 Giovani e politiche giovanili, tra prevenzione e promozione.....................................43 3.6 Politiche del lavoro..................................................................................................... 44 3.7 Disabilità..................................................................................................................... 45 3.8 Anziani........................................................................................................................ 45 3.9 Dipendenze................................................................................................................ 46 2
3.9.1 Il Gioco d’azzardo.............................................................................................................46 3.9.2 La dipendenza da sostanze stupefacenti.........................................................................47 3.10 Parità femminile contro ogni tipo di odio e violenza di genere................................ 47 3.11 APSP Casa Mia.......................................................................................................... 48 3.11.1 Prospettive.....................................................................................................................48 3.11.2 Proposte.........................................................................................................................49 3.12 APSP Città di Riva..................................................................................................... 49 4. TURISMO........................................................................................................... 52 4.1 Attività economiche e lavoro..................................................................................... 55 5. CULTURA........................................................................................................... 57 5.1 Valorizzazione della cultura, abbattendo i confini..................................................... 57 5.2 Valorizzazione dei territori, depotenziando il “trentocentrismo”..............................57 5.3 Valorizzazione delle reti............................................................................................. 57 5.4 Cultura come investimento........................................................................................ 58 5.5 Scenari presenti e futuri............................................................................................. 59 5.6 Cultura diffusa............................................................................................................ 62 6. SCUOLA............................................................................................................. 64 6.1 Nuovi percorsi e nuove didattiche............................................................................. 65 7. SPORT................................................................................................................ 67 7.1 Associazionismo sportivo........................................................................................... 67 8. EDUCAZIONE CIVICA E CULTURA DELLA PACE.................................................... 69 3
1. LA CITTÀ E LE SUE PROSPETTIVE La consiliatura 2020-2025 si insedierà proprio all’inizio del prossimo autunno, a nove mesi da quando a Wuhan, città cinese di circa undici milioni di abitanti della provincia di Hubei, sono stati segnalati alcuni pazienti con sintomi di una polmonite di causa sconosciuta, poi identificata e chia- mata dall’OMS COVID-19. Il 31 gennaio, il Consiglio dei Ministri delibera lo ‘stato di emergenza na- zionale’ ed il 21 febbraio viene identificato il primo paziente italiano a Codogno. Da quel momento la vita, nel nostro paese e nei giorni a venire in tutt’Europa e Americhe, è completamente cambia- ta. I dati sono ampiamente conosciuti, ma sfuggono ancor oggi le condizioni complessive delle popo- lazioni di più paesi della terra: l’Africa ne è un esempio. Ci si è trovati in una tempesta sanitaria senza precedenti che ha messo a dura prova il Sistema Sanitario Nazionale. Centinaia di migliaia di morti, milioni di ammalati e contagiati in tutto il pianeta. Una crisi economica planetaria che ha colpito pesantemente cittadini ed imprese. E tutto questo non è assolutamente terminato. Se in Italia ora si sta cercando di ripartire, in altri paesi, ad esempio Stati Uniti, Messico e Brasile, la malattia è ancora in forte diffusione; nondime - no proprio in questi giorni i contagi in alcuni paesi Europei stanno preoccupantemente riprenden- do. Anche Riva del Garda ha subito, sta subendo e subirà gli effetti di questa importante pande- mia, anche se i dati complessivi, pur nella loro drammaticità, sono stati contenuti. L’Amministrazione comunale ha messo in campo numerose iniziative, fin dalla metà del mese di marzo, in pieno lockdown, per far fronte alle prime esigenze della cittadinanza, unitamente a tan- te associazioni del volontariato locale, al generoso contributo di tutte le Sezioni degli alpini presen- ti sul nostro territorio, all’encomiabile lavoro del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari ed alla Caritas cittadina, che non finiremo mai di ringraziare, perseguendo un unico obiettivo: nessuno resti in- dietro ed a nessun cittadino manchi il cibo sulla tavola. Sono state messe a punto importanti misure di aiuto economico per la prima emergenza e per tutto il 2020; questo tramite un’ingente iniezione di risorse, per poter ridurre consistentemente tasse, tributi, tariffe, canoni e affitti. Sono state complessivamente messe in campo nuove risor- se per circa 7.500.000 mln. di euro. Sono stati tenuti contatti costanti con la protezione Civile Provinciale, l’Azienda Sanitaria, le nostre strutture APSP, i Comuni alto gardesani, il Consorzio Comuni Trentini, ANCI- Associazione Naziona- le Comuni Italiani e le organizzazioni di categoria per poter avere un quadro complessivo della si- tuazione sanitaria e socio-economica del nostro territorio. È assolutamente chiaro ormai a tutti che gli effetti socio-economici della pandemia, nella speranza che non si manifesti una seconda ondata della stessa portata della prima, saranno maggiormente chiari proprio dal prossimo e vicinissimo autunno 2020 ed avranno comunque importanti conse- guenze fino a tutto il 2022/2023. 4
La prossima Amministrazione comunale si troverà ad operare dovendo avere ben chiaro questo scenario: far fronte ad esigenze straordinarie per almeno un biennio e contestualmente guardare avanti con una programmazione che coniughi innovazione e sostenibilità. Altrettanto evidente è che la pandemia ha pesantemente acuito le ingiustizie sociali, le disparità culturali, la grande differenza tra le nuove ricchezze e le nuove povertà. Ha aumentato esponen- zialmente il numero di poveri. Ciò comporta che qualunque amministratore, detentore di potere decisionale a ogni livello debba ulteriormente convincersi che la bussola con la quale deve orienta - re qualsiasi azione debba essere impostata “traguardando la realtà con gli occhi dei più poveri”. Ciò non significa una pianificazione moralisticamente pauperista ma vuol dire che prima di qualsia- si scelta va valutato il suo “ritorno sociale”. Ancora: nessuno va lasciato indietro! Orbene, tutte le proposte programmatiche che seguiranno saranno attuate concretamente solo ad un’unica condizione: dobbiamo superare tutti assieme questo drammatico momento, sapendo che difficilmente a breve si tornerà alle condizioni degli anni passati e probabilmente, come molti asse - riscono, nulla sarà come prima. Un programma amministrativo serve per dare risposte alle necessità della città. Per farsi carico di queste risposte serve conoscere profondamente i bisogni della comunità ed il contesto socio- culturale dove si presentano, cercando di anticipare le possibili problematiche e favorendo lo sviluppo del territorio con interventi pensati in un’ottica di medio-lungo termine. La proposta programmatica che sottopongo agli elettori di Riva del Garda per il quinquennio am- ministrativo 2020-2025 è il frutto del confronto e di un percorso tra le formazioni politiche che compongono la coalizione che si presenta all'appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre 2020. Un programma per i prossimi cinque anni ricco di idee e proposte, anche innovative e di ampio “respiro”, certamente con un percorso di continuità nella buona amministrazione ed anche con un forte impulso di rinnovamento, modernità ed autonomia che ha caratterizzato la nostra città, fin dai tempi in cui tra le prime in Italia, correva l'anno 1274, si dotò di un proprio Statuto. Il Partito Democratico del Trentino, i Popolari Moderati-UPT, Riva Bene Comune/Futura 2020- Verdi e Sinistra, Autonomisti per Riva-Caproni e La Sinistra Riva del Garda sono le formazioni po- litiche e civili che riflettono e sintetizzano anche la maggioranza politica che ha governato la Città nella precedente consiliatura. 5
1.1 I rapporti con le istituzioni Nella consapevolezza del ruolo e dell'importanza degli organi di governo provinciale nella valoriz- zazione delle istanze della nostra autonomia è necessario, oggi ancor più di prima, portare avanti il progetto per l'elaborazione del nuovo statuto dell'autonomia, sul quale è calato un silenzio assor- dante e di una riforma del sistema elettorale provinciale per garantire una adeguata rappresenta- tività dei territori, in linea con le riforme adottate dalle Regioni a statuto ordinario e non più rinvia- bile. Facciamo quindi un richiamo a tutte le forze, sia che si definiscono politiche o meno, ed anche al vario mondo dell'associazionismo, che esorto da tempo: si modifichi la legge elettorale provinciale assegnando a territori più o meno vasti (5 o 6 ambiti), un numero di consiglieri adeguato agli elet- tori di quei territori. Solo nel nostro territorio non meno di tre sarebbero i consiglieri eletti. Il ri- schio altrimenti che l'affluenza alle urne, indipendentemente da altri motivi, continui a calare è as - solutamente probabile. L'amministrazione dovrà adoperarsi efficacemente e costantemente per far sì che il Consorzio dei Comuni, quale organizzazione territoriale dell'ANCI, assuma un ruolo incisivo nei rapporti con le Istituzioni provinciali e regionali, al fine di garantire ai Comuni un “vero” riconoscimento della pro- pria autonomia, sempre più affievolita, quali enti costituzionalmente chiamati a rappresentare e tutelare le esigenze ed i bisogni dei cittadini. Nei rapporti con gli enti pubblici andranno ottimizzate le gestioni associate di servizi già esistenti ed andranno incrementate le gestioni associate con gli altri Comuni anche di altri servizi, su base volontaria. Infatti la proposta di riforma istituzionale presentata alle elezioni provinciali dalla coalizione di centro destra nel programma elettorale 2018 prevedeva un intervento incisivo relativo alla obbli- gatorietà delle gestioni associate tra i Comuni. Ad oggi è intervenuta semplicemente la modifica circa l’obbligatorietà delle gestioni associate come previsto all’art. 6 della L.P. n. 13/2019 Legge di Stabilità Provinciale 2020 che ai commi 3, 4 e 5 stabilisce: “3. A seguito dell'abrogazione prevista dal comma 1 le convenzioni stipulate ai sensi dell'articolo 9 bis della legge provinciale n. 3 del 2006 continuano a operare, ferma restando la possibilità di modificarle o di recederne, secondo quanto previsto dal comma 4, anche in deroga a quanto previsto dalle convenzioni. 4. Per assicurare a tutti i comuni coinvolti nelle gestioni associate obbligatorie la possibilità di adeguare la propria organizzazione alle eventuali modifiche introdotte a seguito delle abrogazioni previste dal comma 1, lo scioglimento della convenzione, il recesso di uno o più aderenti alla convenzione o la modifica delle funzioni oggetto di gestione associata producono effetto dalla data individuata dalle deliberazioni comunali, solo se tali decisioni sono condivise da tutte le amministrazioni coinvolte. Se le amministrazioni non trovano un accordo, la volontà del comune di recedere 6
dalla convenzione produce effetti decorsi sei mesi dalla data di adozione della deli- berazione comunale. 5. Nel rispetto di quanto previsto dal comma 4, resta ferma la possibilità di stipulare nuove convenzioni secondo quanto previsto dall'ordinamento regionale.” Il primo Comune in Trentino che ha provveduto in tal senso è il Comune di Tenno il quale nella se - duta dello scorso 20 gennaio 2020 ha deliberato il recesso anticipato dalla convenzione per la ge - stione associata con il Comune di Riva del Garda, corrispondente all’ambito 9.2, che ha prodotto i propri effetti dal 20 luglio 2020. Peraltro, negli ultimi giorni il Governo nazionale ha confermato all’A.N.C.I. la volontà di intervenire sia sul tema delle gestioni associate obbligatorie, che di adoperarsi per il riordino delle Province. Un presupposto fondamentale nei rapporti tra la Provincia Autonoma di Trento ed il sistema delle Autonomie locali, nel dibattito aperto sulle gestioni associate, sarà tenere in considerazione un re - cente pronunciamento della Corte Costituzionale, laddove statuisce che la disposizione che impo- ne ai Comuni con meno di 5000 abitanti, ovvero 3000 se ubicati in territori riferiti a Comunità Montane, di gestire in forma associata ben undici funzioni fondamentali (edilizia scolastica, polizia municipale, stato civile, servizi anagrafici, servizi elettorali, organizzazione dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e relativi controlli, esercizi pubblici in generale di ambito comuna- le, servizi sociali, pianificazione urbanistica ed edilizia, ciclo completo dei rifiuti, servizi statistici, ecc..), praticamente quasi tutte le funzioni di un Comune, è incostituzionale allorquando non con- sente ai Comuni di dimostrare che, in quella forma, non sono realizzabili economie di scala e/o mi- glioramenti nell’erogazione dei beni pubblici alle popolazioni di riferimento. La sentenza depositata nel 2019 asserisce ad esempio che l’obbligo di gestioni associate impone sacrifici all’autonomia comunale non utilizzando quei risparmi di spesa cui è finalizzata la normati- va stessa. Ed ancora richiama l’attenzione sul fatto che, rispetto al disegno costituzionale, l’assetto organizzativo dell’autonomia comunale italiana è da sempre relegata “a mero effetto riflesso di al- tri obiettivi”. Una doverosa cooperazione da parte del sistema degli attori istituzionali, direttamente o indiretta- mente coinvolti, dovrebbe invece assicurare il raggiungimento del difficile obiettivo di una equili- brata, stabile ed organica definizione dell’assetto fondamentale delle funzioni ascrivibili all’auto- nomia locale. Infatti la sentenza ricorda come in molti paesi (ad esempio la Francia), siano state trovate risposte strutturali al problema della polverizzazione dei Comuni, spesso attuando la differenziazione sul piano non solo organizzativo ma anche funzionale. L’attuale Giunta provinciale aveva rappresentato prima ai propri elettori e necessariamente agli organi rappresentativi dei Comuni la necessità di un profondo cambiamento della governance e delle competenze delle Comunità, cosa che sarebbe dovuta avvenire a giugno dello scorso anno. Poi nulla. 7
Ora nella legge provinciale di assestamento di bilancio per l’esercizio 2020 assistiamo sostanzial - mente al commissariamento delle stesse senza una minima proposta di riforma. Orbene, ciò è da ritenersi uno schiaffo bell’e buono ai Comuni. Ciò che da sempre si predica e cioè, che gli enti in- termedi trattano competenze, attribuite da parte dei Comuni, viene cancellato con un tratto di penna. Si dica chiaramente che le Comunità sono organi decentrati della Provincia ovvero si smetta con questa e lenta e costante agonia e si proceda urgentemente ad una riforma organica e veramente concertata con i Comuni. La domanda a questo punto sorge spontanea ed immediata: l’autonomia dei comuni così tanto de- cantata “I Comuni devono ritornare ad essere il secondo perno della nostra Autonomia” fino a che punto si vuole comprimerla? Altrochè secondo perno; per quanto ci riguarda mai sudditi a distan - za. Di chicchessia. Era noto a tutti gli attori istituzionali, fin dall’ottobre 2018 che a maggio 2020 si sarebbero tenute le elezioni comunali, poi posticipate al mese di settembre. Il rapporto con la Comunità di Valle Alto Garda e Ledro andrà probabilmente ripensato a seguito del commissariamento delle stesse e della riforma che verrà messa in campo dalla Provincia Auto - noma di Trento. Il Comune di Riva del Garda ha sempre avuto e avrà come faro guida il principio di sussidiarietà, leale cooperazione, e del buon andamento della pubblica amministrazione, di cui all'art. 97 della Costituzione. Il Comune di Riva del Garda in tal senso dovrà operare in futuro tenendo sempre in considerazione che i comuni di più grandi dimensioni dovranno dimostrare di dialogare, cooperare e gestire unita - riamente taluni servizi ed attività su base volontaria così da essere credibili nei confronti dei comu- ni di minori dimensioni del nostro territorio. Contestualmente va fatta una ampia riflessione sul tema delle fusioni dei Comuni, e degli effetti concreti generatesi nella Comunità Trentina dove la consultazione referendaria ha avuto sia esito positivo che negativo. Capirne profondamente costi, benefici e valutare nel tempo le criticità. Ciò per comprendere se questo modello istituzionale e cioè un'importante riduzione dei Comuni, prevalentemente piccoli, sia ancora attuale, ovvero, come da tempo ANCI propone, se puntare, ancora e più decisamente, al modello dell'Unione dei Comuni. L'esperienza del precedente mandato amministrativo ha reso ancora evidenti alcune difficoltà nel- la gestione dei lavori del consiglio comunale, non avendo proceduto nella modifica del Regolamen- to d’aula a differenziare i tempi di intervento tra le diverse tipologie di atti da trattare, soprattutto per l'eccessivo dilatarsi dei tempi di discussione e per la trattazione in consiglio comunale di argo - menti non sempre pertinenti alla competenza dello stesso. Pur garantendo la necessaria dialettica ed un confronto democratico in Consiglio comunale, si ri- tiene opportuno trovare gli strumenti adeguati per far sì che il dibattito consiliare non venga ridot- 8
to a sterili discussioni, ma possa consentire di raggiungere efficacemente gli obiettivi dell'azione amministrativa. 1.2 L’azione amministrativa: innovazione tecnologica, trasparenza, partecipazione e pari opportunità L’azione amministrativa dovrà garantire la continua ricerca di strumenti di governo innovativi in li- nea con le politiche dell’agenda digitale italiana nell’erogazione dei servizi. Continuerà il progetto di miglioramento e aggiornamento del sito internet istituzionale in linea con le politiche di accessibilità e di pubblicazione di dati e informazioni al fine di garantire la trasparen - za dell’azione amministrativa, secondo il progetto Comunweb, frutto della collaborazione con il Consorzio dei Comuni Trentini. Tale piattaforma è conforme alla normativa sulla trasparenza, alle linee guida per i siti web della pubblica amministrazione (PA), alle norme sull’accessibilità dei siti web per la PA finalizzate all’abbattimento delle “barriere virtuali” che limitano l’accesso dei disabili alla società dell’informazione e li escludono dal mondo del lavoro. L’esposizione dei dati dovrà es- sere realizzata attraverso il paradigma dell’Open Data (che permette di esporre i dati prodotti dall’amministrazione in modo che gli utenti possano poi aggregarli) e la piattaforma Open Source, che utilizza Software Libero, nonché secondo protocolli e formati di dato “aperti”. Si continuerà con l’utilizzo delle applicazioni “SensoRcivico” e “DimmiRiva”, già integrate all’inter- no della piattaforma Comunweb, strumenti partecipativi che raccolgono le segnalazioni dei cittadi- ni con l’intento di offrire uno strumento in grado di far dialogare il singolo cittadino con la pubblica amministrazione. Preme ricordare che il Comune di Riva del Garda è stato uno dei primi Comuni Trentini a dotarsi di tali applicazioni. In modo particolare “SensoRcivico” si è rivelato uno strumen- to assolutamente efficace di dialogo con i cittadini. Altrettanto “DimmiRiva” è stato uno strumento utilissimo di ampia consultazione e di partecipazione dei cittadini su argomenti decisivi per il Go- verno della Comunità. Andrà implementata e maggiormente sviluppata l’accessibilità al servizio internet gratuito Wi-Fi nella città, come già garantito in tutto il lungolago e sue adiacenze e nei principali edifici pubblici (ad es. biblioteca, museo). Continueremo a migliorare e incrementare il progetto di videosorveglianza in città a tutela della si- curezza del cittadino, già molto sviluppato negli anni precedenti. È in fase di conclusione il proget- to esecutivo dell’intervento di videosorveglianza delegato dalla Comunità Alto Garda e Ledro al Comune di Riva del Garda a favore di tutti i Comuni del nostro ambito. L'amministrazione continuerà a favorire e migliorare l’ascolto e la partecipazione attiva della po - polazione alle scelte amministrative, mettendo in atto con i cittadini di volta in volta interessati modalità efficaci di incontro e di discussione anche online sulle tematiche di interesse generale o particolare 9
Un primo passo in questa direzione è stato già fatto applicando il metodo della partecipazione all’elaborazione del bilancio di previsione, tramite il bilancio partecipato che potrà essere ulterior- mente ampliato, strumento di democrazia diretta e partecipazione popolare con cui la cittadinan- za ha contribuito con ruolo attivo e propositivo - alle scelte di investimento su determinati progetti da programmare nell'ambito delle risorse del bilancio comunale, già messe a disposizione negli ul- timi tre esercizi finanziari. · Le scelte principali dell’amministrazione devono essere condivise attraverso l’uso efficace di strumenti di democrazia partecipativa. Va attentamente valutata l’opportunità di intro- durre nello statuto comunale i comitati di partecipazione che devono essere consultati sui temi più importanti riguardanti il proprio ambito di competenza. · Devono essere previsti i patti di collaborazione amministrazione-cittadinanza per il massi- mo coinvolgimento della collettività in progetti di valorizzazione e gestione dei beni comu- ni (edifici, aree di pubblico interesse, servizi), per rendere sempre più partecipi i cittadini alla loro cura. L'amministrazione continuerà ad impegnarsi nel realizzare azioni istituzionali e politiche per garan- tire pari opportunità tra i generi, condizione necessaria per realizzare una democrazia compiuta. Le politiche di genere continueranno ad essere trasversali in ogni azione di governo nella prospet- tiva di uno sviluppo umano e sociale paritario tra i generi. La Riva che vogliamo è un Comune in ascolto, in rappresentanza della voce e del ruolo partecipati- vo dei suoi cittadini. L'amministrazione che proponiamo alla città è affidabile, basata sulle competenze necessarie per guidare la macchina comunale con responsabilità e autonomia. È un'amministrazione che sa co- gliere dal confronto con i cittadini, le imprese e le altre istituzioni, gli spunti per ricevere e creare innovazione, proponendo soluzioni concrete ed al passo con i tempi e mantenendo ben saldi i va- lori fondanti della comunità rivana. 1.3 Il sistema delle società partecipate Il sistema delle partecipazioni societarie del Comune di Riva del Garda si caratterizza per la presen - za di tre società controllate Altogarda Parcheggi e Mobilità Srl (APM srl, società in house che ge- stisce la sosta di superficie e la sosta nel parcheggio interrato Terme Romane), Alto Garda Servizi SpA (AGS SpA, società mista che gestisce servizi pubblici quali acquedotto, fognatura, gas ed ener- gia elettrica), Lido di Riva del Garda Srl (società holding che gestisce oltre a partecipazioni, il pro- getto di ristrutturazione e valorizzazione del Compendio Miralago), e di nove società partecipate: Gestione Entrate Locali Srl (GestEL Srl, società in house che gestisce le entrate tributarie e tariffa- rie), Alto Garda Impianti Srl (AGI Srl costituita per la gestione in house del ciclo idrico integrato), Garda Trentino SpA – Azienda per il turismo (società che svolge attività volta a promuovere l’immagine e l’attività turistica del territorio), Primiero Energia SpA (che gestisce le centrali di pro- 10
duzione idroelettrica ubicate nel Primiero), Gardascuola società cooperativa sociale (che si occu- pa di istruzione, formazione professionale, servizi ai giovani), Consorzio dei Comuni Trentini, so- cietà cooperativa (articolazione territoriale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), Tren- tino Trasporti SpA (società in house che gestisce il trasporto pubblico provinciale), Farmacie Co- munali SpA (società in house che gestisce la farmacia comunale), ed Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca SpA (la cui partecipazione azionaria è in corso di dismissione). Tanto premesso, va evidenziato che la situazione delle partecipazioni societarie possedute dal Co- mune di Riva del Garda costituisce una rilevante risorsa che garantisce entrate annuali per il bilan- cio comunale sotto forma di dividendi, di canoni e di corrispettivi per servizi in concessione. Da sottolineare inoltre che nel mandato amministrativo in corso (2015-2020), non si sono effettua- te ricapitalizzazioni delle società partecipate finalizzate a ripianare perdite di esercizio. Infine va ricordato che l’Amministrazione ha già da tempo intrapreso iniziative finalizzate al “con- tenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrati- vi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunera - zioni” mediante direttive puntuali alle società controllate in attuazione del “Protocollo di Intesa per l’individuazione delle misure di contenimento delle spese” sottoscritto in data 20 settembre 2012 dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento, dall’Assessore agli Enti locali e dal Presi- dente del Consiglio delle Autonomie Locali. Con il Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazio- ne pubblica), come modificato dal Decreto Legislativo 16 giugno 2017, n. 100, è stato imposto alle Pubbliche Amministrazioni di effettuare, entro il 31 dicembre di ogni anno, con proprio provvedi- mento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti previsti dalla legge, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessio- ne. Nel nostro contesto territoriale, in virtù della clausola di salvaguardia contenuta nell'art. 23 del D.lgs. 19 agosto 2016 n. 175, il legislatore provinciale ha recepito il TUSP con la L.P. 29 dicembre 2016, n. 19, in parte applicando direttamente le norme ivi contenute ed in parte prevedendo una diversa disciplina locale. Con deliberazione n. 120 del 29 settembre 2017, il Consiglio comunale di Riva del Garda ha appro- vato la revisione straordinaria delle partecipazioni, alla quale è seguita negli anni 2018 e 2019 l’approvazione da parte dell’organo consiliare delle successive revisioni ordinarie delle partecipa- zioni azionarie. Con deliberazione del dicembre 2018, nell’ambito della revisione ordinaria delle partecipazioni al 31 dicembre 2017, il Consiglio comunale ha espresso la volontà di dismettere la partecipazione in Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca SpA e di dare mandato alla società Lido di Riva del Garda Srl – società di partecipazioni di: procedere alla dismissione della partecipazione in Ho- 11
tel Lido Palace SpA da realizzarsi entro il 2019 tenendo conto dei tempi tecnici per l’operazione; di proseguire nell’iter, già intrapreso, per l’operazione di fusione (diretta o inversa), con la società controllata Lido di Riva del Garda Immobiliare SpA da realizzarsi entro il 2019 tenendo conto dei tempi tecnici per l’operazione. Nell’ultima revisione ordinaria delle partecipazioni societarie approvata dal Consiglio comunale nel dicembre 2019 è stato formulato l’indirizzo, nei confronti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dei Comuni Trentini, di procedere all’alienazione della partecipazione detenuta in Cassa Rurale di Trento BCC soc. coop., qualora tale orientamento risulti condiviso dalla maggioranza de - gli Enti analogamente condividenti il controllo congiunto sul Consorzio; di dare atto che il manteni- mento della partecipazione detenuta in Alto Garda Impianti Srl andrà rivalutato con eventuale messa in liquidazione della società, qualora entro il 2020 i Comuni di Arco, Nago-Torbole e di Riva del Garda non deliberino formalmente l’affidamento in concessione dei servizi di acquedotto e di fognatura alla predetta società, in quanto la protratta inoperatività renderà a breve insostenibile il mantenimento senza un intervento di ricostituzione del capitale sociale destinato a scendere sotto il limite di legge. Ciò in ragione di quanto disposto dall’art. 14, comma 5, del TUSP e dell’art. 24, comma 3, della L.P. 27/2010. Alla luce di questi indirizzi approvati dal Consiglio comunale, si formulano le seguenti proposte che sono intanto da considerarsi una prima elaborazione che sarà rivisitata, approfondita e perfeziona- ta. Società Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca SpA, si evidenzia che la partecipazione azionaria sarà oggetto di dismissione entro la fine dell’anno, posto che a seguito dell’asta pubblica indetta da questo Comune ed andata deserta, due soci, nel rispetto delle previsioni statutarie, hanno chiesto di acquistare la partecipazione detenuta dal Comune. Società Hotel Lido Palace. La società è stata costituita nel 2006, a seguito delle scelte operate dal Consiglio comunale con la deliberazione n. 149 del 15 dicembre 2004, nell’ambito del Progetto di razionalizzazione degli assetti partecipativi della precedente società partecipata Lido di Riva del Garda Spa. Con detta deliberazione è stata prevista, in particolare, la costituzione di una società di partecipazione (l’attuale Lido di Riva del Garda Srl), e la scissione non proporzionale (in parte per incorporazione), della società Lido di Riva del Garda SpA a favore di due società beneficiarie, alla prima delle quali, la Hotel Lido Palace Srl (di nuova costituzione), è stato trasferito il compendio immobiliare meglio identificato come Hotel Lido Palace per lo svolgimento dell’attività di gestione diretta dell’omonimo hotel. A seguito della ristrutturazione e del rilancio dell’hotel, divenuto una struttura alberghiera a cin- que stelle, l’Hotel Lido Palace ha cominciato ad operare il 16 giugno 2011 e i risultati positivi della gestione sono stati generati a partire dal 2016. Nell’esercizio 2019 l’Hotel Lido Palace ha registrato un fatturato di oltre 6 milioni di Euro e un utile netto di esercizio per l’esercizio 2019 di Euro 398.311. A seguito della situazione generata dalla diffusione della pandemia Covid-19 nel marzo 12
2020 e dopo il fermo totale dell’attività avvenuta nei mesi primaverili si ipotizzano significative perdite in termini di presenze turistiche e conseguentemente di fatturato per l’esercizio 2020. Per quanto concerne la dismissione della quota detenuta da parte di Lido di Riva del Garda Srl nel - la società alberghiera, la società ha provveduto ad assegnare l’incarico per la redazione di un pare - re motivato in ordine alla stima del valore delle quote societarie detenute dalla holding Lido di Riva del Garda Srl nella partecipata Hotel Lido Palace SpA. In data 10 dicembre 2019 si è tenuto l’incontro con il Consiglio comunale nel quale sono state illustrate da parte della società le modali - tà con le quali si procederà alla dismissione della partecipazione azionaria nella società Hotel Lido Palace Spa sulla scorta di quanto emerso nella predetta stima. Si evidenzia che la dismissione do- vrà essere effettuata previo confronto con l’altro socio pubblico (Trentino Sviluppo SpA, società in house della Provincia autonoma di Trento). Il Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica prevede che a tutela del patrimonio pubblico e del valore delle quote societarie pubbliche, fino al 31 dicembre 2021, i termini per l’alienazione previsti dalla legge non si applicano nel caso in cui le società partecipate abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio precedente con conseguenza che l’amministrazio- ne pubblica che detiene la partecipazione è autorizzata a non procedere all’alienazione. L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani sta predisponendo una proposta di modifica al Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica che prenderà in considerazione anche la nor- ma relativa alla dismissione delle partecipazioni societarie detenute dai Comuni italiani, al fine di evitare che a causa dell’inevitabile crisi finanziaria derivante dall’emergenza Covid-19 venga pre- giudicato il valore delle quote societarie per le quali i soci pubblici hanno previsto di procedere all’alienazione. In relazione alla complessiva riorganizzazione e razionalizzazione delle società Lido di Riva del Gar- da Srl e Lido di Riva del Garda Immobiliare Spa, la società ha provveduto ad aggiudicare l’incarico per il servizio di consulenza per lo studio di fattibilità dell’operazione di fusione diretta fra le socie- tà Lido di Riva del Garda Srl - società di partecipazioni e la controllata Lido di Riva del Garda Immo- biliare SpA, oppure alla fusione inversa, con valutazione e verifica in merito alla convenienza, alla sostenibilità economica ed ai costi della eventuale fusione, tenuto anche conto delle attività svolte da entrambe le predette società. Sulla scorta delle valutazioni degli organi della società, la prossi - ma Amministrazione potrà valutare le proprie determinazioni previo confronto con l’altro socio pubblico (Trentino Sviluppo SpA, società in house della Provincia autonoma di Trento). Grande ap- prezzamento deve essere riconosciuto alle Società per l’impegno profuso nella realizzazione dell’importante intervento di valorizzazione dei propri beni conseguito con l’apertura al pubblico della linea funiviaria per il Bastione e l’integrale rifacimento del ristorante che sta riscuotendo un notevole successo. Va sottolineata la forte cooperazione tra la Società Lido Immobiliare Spa ed APM-Alto Garda Parcheggi per la messa in esercizio dell’ascensore inclinato. Alla Immobiliare verrà richiesto un forte impegno per procedere ora alla riqualificazione del Campeggio di via Brione con il pieno recupero della casa colonica. 13
Società Alto Garda Parcheggi Srl: alla Società è stata affidata recentemente la conduzione dell’impianto natatorio cittadino che ha comportato un notevole impegno e riorganizzazione aziendale. Tale attività è stata condotta con successo e buoni risultati. Gli effetti della pandemia e del lockdown si sono riverberati anche pesantemente sulla Società che ha registrato notevoli per- dite di entrate. Inoltre nei prossimi mesi verranno a mancare importanti aree destinate attualmen- te a sosta a pagamento quali l’area dove sorgerà l’ampliamento del Liceo Maffei e l’area destinata a parcheggio di via Filzi sud. Si renderà quindi necessario reperire nuove aree destinate alla sosta. Una possibile, ancorché parziale, soluzione si potrebbe trovare tramite un accordo con i proprieta- ri del parcheggio interrato realizzato presso l’oratorio di Riva del Garda sicuramente ad oggi sot - toutilizzato. Società Alto Garda Impianti Srl, costituita nel 2006 con lo scopo di gestire il servizio idrico per con- to dei Comuni aderenti, non è mai divenuta operativa. Ha costi di funzionamento estremamente contenuti, posto che l’organo amministrativo monocratico non percepisce alcun compenso e la so- cietà non ha personale alle proprie dipendenze. Il quadro di riferimento per il servizio idrico, rap - presentato a livello provinciale dagli articoli 13 e 13 bis della L.P. 16 luglio 2006, n. 3 e dalla L.P. 17 giugno 2004, n. 6, è stato oggetto negli ultimi anni di continue modifiche, le ultime disposte con la L.P. 23 dicembre 2019, n. 12 (legge finanziaria). Tale modifica proroga al 30 giugno 2021 il termine finale entro il quale sottoscrivere l’intesa che individua gli ambiti ottimali per le fasi del ciclo dell'acqua e contempla che detta intesa possa prevedere che le gestioni in essere, non coincidenti con l'ambito territoriale ottimale, proseguano fino alla loro naturale scadenza e comunque non ol- tre il 31 dicembre 2021. Anche di recente i comuni di Arco, di Riva del Garda e di Nago-Torbole hanno confermato la volon - tà di procedere all’affidamento alla società del servizio idrico. Pertanto entro l’anno 2020 occorre- rà che i predetti comuni procedano all’adozione della delibera di affidamento del servizio idrico alla società AGI Srl con approvazione della relativa struttura tariffaria ed in seguito il Comune di Riva del Garda potrà procedere alla scissione del ramo d’azienda da AGS che attualmente gestisce i servizi idrici per conto del Comune di Riva del Garda al fine di cederlo alla società AGI Srl. Nel caso invece i Comuni di Arco, Nago-Torbole e di Riva del Garda non deliberino formalmente l’affidamento in concessione dei servizi di acquedotto e di fognatura alla predetta società, andrà rivalutato il mantenimento della partecipazione nella società AGI Srl con eventuale messa in liqui- dazione della società. 1.4 Quadro economico-finanziario La difficile situazione economico-finanziaria ingiunta dal rispetto rigido del Patto di Stabilità richie - sto dalla Commissione Europea alla metà della prima decade del nuovo secolo ai Paesi aderenti ha imposto ad ogni Amministrazione la necessità di valutare con estrema attenzione la gestione della spesa per garantire ai cittadini servizi adeguati. 14
Ciò ha generato l'incertezza dei rapporti economici e finanziari tra Comuni e Provincia Autonoma di Trento e tra questa e lo Stato a decorrere dal 2011 in poi, come del resto l'incertezza costante che ha caratterizzato i rapporti dei Comuni, nel resto del paese, con le Regioni a Statuto ordinario e lo Stato, anche se, questi ultimi, in un quadro sicuramente a tinte molto più “scure” delle nostre fino a questo inizio del 2020. È anche intervenuto l’ “Accordo tra il Governo, la Regione Trentino Alto Adige e le Province Autonome di Trento e Bolzano in materia di finanza pubblica, detto “Patto di Garanzia”, che disciplina ancor oggi i rapporti finanziari; trattativa che si è chiusa il 16 ottobre 2014, divenuta efficace solo dopo l'approvazione della legge di stabilità per il 2015. Questo accor - do segue l'Accordo di Milano concordato con lo Stato nel 2009. Si è così revisionato nuovamente il titolo VI dello Statuto “d'Autonomia”. In sintesi ricordo che fino al 2017 il concorso annuo a carico del bilancio della Provincia corrisponde, in termini di accantonamento sul bilancio statale e di mi- glioramento del Patto di Stabilità interno, all'importo di 837 milioni di euro, oltre ad euro 180 mi- lioni quale concorso a titolo di riserva dell'erario, per un totale quindi di 1.017 milioni di euro. A tale importo va ad aggiungersi il concorso garantito con l'Accordo di Milano portando così il valore complessivo a 1.585 milioni di euro. Dal 2018 il quadro delineato è mutato notevolmente con un sensibile calo sia del concorso in termini di Patto di Stabilità che di contributo in termini di accan - tonamenti e dal 2019 sono venute meno anche le riserve all'erario. Circa mezzo miliardo in meno allo Stato. Il “Patto di Garanzia” siglato tra Stato e Provincia Autonoma di Trento alla fine del 2014 e valido fino al 2022 così si può riassumere: · ha definito in via strutturale il concorso agli obiettivi di finanza pubblica della Regione e delle Province Autonome prevedendo: un concorso in termini di riserve all'erario e accan- tonamenti (e quindi di risorse indisponibili) che rimane stabile per gli anni dal 2015 al 2017 (593 milioni di euro) per poi decrescere dal 2018 e stabilizzarsi nel 2019 in 379 milioni di euro, con il venire meno, in particolare, delle riserve all'erario. Tale concorso rimane fisso fino al 2022; eventuali aggiornamenti in relazione alla dinamica degli oneri del debito pub- blico sono previsti solo dal 2023; · ha previsto il venire meno del patto di stabilità a decorrere dal 2018; · ha previsto il conseguimento, a decorrere dal 1° gennaio 2016 da parte della Regione e del - le Province degli equilibri di bilancio definiti dall'art. 9 della Legge 243/2012. Al riguardo la recente modifica alla Legge n. 243 del 2012, aveva previsto per tutti gli enti territoriali (re - gioni, province autonome, enti locali) l'impossibilità di applicare l'avanzo di amministrazio- ne proveniente dagli esercizi precedenti. 15
È da aggiungere inoltre un importante nuovo accordo scaturito dal confronto tra la Regione Trenti- no Alto Adige e le Province Autonome di Trento e Bolzano con lo Stato che ha portato ad una inte- sa recepita all'art. 1 comma 502 nella Legge di Bilancio dello Stato per il 2017, che ha previsto l'applicazione dell'avanzo di amministrazione degli esercizi precedenti nelle seguenti misure: 70 milioni di euro per ciascuna Provincia nel 2017 e 50 milioni di euro annui per ciascuna Provincia dal 2018 al 2030. È evidente che tale previsione ha rivestito notevole importanza anche per gli enti locali trentini che hanno potuto avere a disposizione spazi finanziari importanti a diminuzione del proprio avanzo di amministrazione da applicare alla spesa in conto capitale. La Provincia Autonoma di Trento successivamente ha assegnato spazi finanziari ai Comuni. L’Amministrazione comunale di Riva del Garda durante il blocco stabilito dallo Stato dell’utilizzo dell’avanzo si è mossa nei vari anni alla ricerca delle strade per per poter limitare l’avanzo, sia strutturalmente sul Bilancio, che nel reperire le strade per utilizzarlo nelle forme consentite da norme puntuali varate dallo Stato. Infatti siamo quasi l’unico Comune Trentino che ha ottenuto spazi finanziari dallo Stato per circa 4.500.000 ml. di euro sul bando scuole sicure mettendo in campo interventi antisismici per oltre 7.000.000 ml. di euro, interventi che dovranno proseguire anche nei prossimi anni. Si riporta di seguito una tabella con la dinamica delle spese in conto capitale e dell'avanzo di am - ministrazione applicato dal 2010 al 2020. L'applicazione dell'avanzo è stata limitata dai vincoli im- 16
posti dal patto di stabilità fino al 2014 (equilibrio fra incassi e pagamenti di parte conto capitale). L'avanzo libero è stato sbloccato unicamente verso la fine del 2015 a seguito dell'introduzione a partire dal 2016 del nuovo sistema contabile armonizzato e dall'introduzione dei vincoli di finanza pubblica. Detti vincoli per gli esercizi dal 2016 al 2018 non hanno consentito l'applicazione dell'avanzo, salvo per la quota a pareggio del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e degli spazi finan - ziari assegnati dalla PAT o dallo Stato. Spazi finanziari Spazi Finanziari asse- Spesa in Conto Capi- Avanzo di amministra- Fondo Strategico Anno assegnati dalla gnati dallo Stato per tale zione applicato Territoriale PAT edilizia scolastica 2010 3.526.432,24 2.448.824,53 2011 7.069.383,07 3.969.800,00 2012 6.307.778,68 2.461.500,00 2013 23.377.581,61 3.912.822,79 2014 7.085.158,77 4.770.161,61 2.639.400,00 2015 16.061.717,11 16.529.153,44 2016 19.713.367,76 360.000,00 2017 15.115.740,83 2.297.400,00 1.455.000,00 319.000,00 1.215.600,00 2018 11.707.777,57 3.566.458,30 855.000,00 1.521.000,00 2019 11.187.866,,06 3.245.000,00 2020 Esercizio in corso 5.504.930,00 Nota di lettura per la tabella: · nella spesa in conto capitale del 2013 sono presenti i lavori del Polo Scolastico di Rione De - gasperi e di Palazzo Lutti-Salvadori; · nel 2015 è presente la spesa impegnata per le operazioni determinate con lo sblocco del patto di stabilità e la liberalizzazione dell'applicazione dell'avanzo di amministrazione, tra le quali spicca l’acquisizione al patrimonio comunale da AGS-Alto Garda Servizi di parte dell’acquedotto e della rete fognaria dalla medesima Società realizzata nel periodo 1999- 2015. 1.5 Efficienza e qualità dei servizi e della spesa Il Protocollo di Finanza Locale 2013 e la legge finanziaria provinciale per il 2013 hanno previsto l'obbligo, per i Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, di redigere un piano di mi- 17
glioramento finalizzato all'efficientamento delle spese di back office ed alla riduzione delle spese per le forniture di beni e servizi, in coerenza con gli obiettivi individuati per il prossimo quinquen - nio dalla Provincia Autonoma di Trento. Tale disposizione rientra nell'ambito del Piano di migliora- mento della pubblica amministrazione e svolge le funzioni di strumento per l'attuazione della spending review per i comuni trentini. L'obiettivo era inizialmente fissato nel risparmio a regime nel 2018 del 12% della spesa “aggredibile” relativa al personale e dell'8% della spesa “aggredibile” per l'acquisto di beni e servizi. L’obiettivo è stato rivisto con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1228 dd. 22/07/2016. Con tale provvedimento i nuovi obiettivi sono stati individuati in una ridu - zione della spesa pari ai tagli del Fondo Perequativo, operati ai fini della partecipazione dei comuni trentini al processo di contenimento e razionalizzazione della spesa corrente del settore pubblico provinciale nel periodo 2013-2017. Il raggiungimento dell’obiettivo assegnato ad ogni singolo co- mune doveva essere raggiunto e rendicontato in sede di Rendiconto per l’esercizio 2019. Il Comu- ne di Riva del Garda ha ampiamente raggiunto e superato l’obiettivo assegnato, con un risparmio in termini di pagamenti pari ad € 1.294.016,47, a fronte di un obiettivo di € 445.944,94. L’Ammini - strazione comunale è dotata di una struttura in grado di mantenere a regime il risparmio di spesa raggiunto nell’esercizio 2019, come previsto dal Piano di Miglioramento. Il Protocollo d’intesa in materia di Finanza Locale per il 2020, sottoscritto in data 08/11/2019, pre- vede la prosecuzione dell'azione di razionalizzazione della spesa per il quinquennio 2020-2024 e la fissazione di nuovi obiettivi di qualificazione della spesa. In particolare è prevista la salvaguardia dei livelli di spesa corrente con riferimento al dato della spesa al 31/12/2019. Il citato Protocollo d’intesa per il 2020 prevedeva la fissazione dei nuovi obiettivi entro il 30 giugno 2020. A seguito dell’emergenza sanitaria in corso la fissazione dei nuovi obiettivi è stata rinviata al 2021, come previsto dalla seconda integrazione del Protocollo, sottoscritta in data 13/07/2020. Alla definizione dei nuovi obiettivi sono legate anche le nuove disposizioni in materia di assunzioni del personale degli Enti Locali, anch’esse di conseguenza rinviate con la predetta integrazione dd. 13/07/2020. In materia di assunzioni di personale sono state estese per tutto il 2020 le disposizioni valevoli per il primo semestre 2020. Tali disposizioni consentono la sostituzione di personale ces- sato nel limite della spesa sostenuta nel 2019. Rimangono fatte salve le assunzioni in sostituzione di personale assente dal servizio con diritto alla conservazione del posto (malattia, aspettativa, ri - duzione di orario, ecc). Sempre nel contesto della riqualificazione della spesa, nel protocollo d’intesa per il 2020 è prevista la revisione delle modalità di assegnazione del Fondo Perequativo. Una prima applicazione ha visto un taglio proporzionale complessivo pari ad euro 3.300.000,00 in cinque anni nei trasferimenti per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti in favore dei comuni con popolazione inferiore a tale soglia. Una seconda fase prevede la ridefinizione com - plessiva del riparto del fondo sulla base di un modello econometrico di definizione della spesa standard e della capacità delle entrate proprie. Anche in questo caso è prevista l’applicazione gra- duale in cinque anni, per arrivare a regime nel 2024. 18
Il Protocollo d’Intesa in materia di finanza locale sottoscritto in data 08/11/2019 ha confermato anche per il 2020 la politica tributaria ed i relativi trasferimenti compensativi vigenti nei preceden- ti esercizi. Sul lato dei trasferimenti il Protocollo d’intesa dd. 08/11/2019 ha confermato lo stanziamento per il triennio 2020-2022 del Fondo Investimenti Minori e stanziato una quota pari a 20 milioni di euro per il fondo per gli investimenti programmati dai comuni (Budget) di cui all’art. 11 della legge pro - vinciale in materia di finanza locale n. 36/1993. Con la seconda integrazione al Protocollo d’Intesa, sottoscritta in data 13/07/2020 è stata sospesa la previsione del Fondo Investimenti Minori per il 2022, in attesa di conoscere la ricaduta sul bilancio provinciale delle politiche europee e nazionali. Per quanto riguarda il fondo per gli investimenti (budget), vengono stanziati ulteriori 20 milioni di euro per il 2020, portando lo stanziamento sul livelli del 2019. In data 5 maggio 2020 è stata sottoscritta una prima integrazione del Protocollo d’intesa in mate - ria di finanza locale per il 2020. In tale integrazione sono previste disposizioni in merito alla gestio- ne dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, con particolare riferimento alla gestione del pe- riodo di chiusura legato all’emergenza sanitaria, ai rapporti con i soggetti gestori ed ai trasferimen- ti provinciali a sostegno della prima infanzia. Sono state introdotte misure al fine garantire la liqui- dità dei comuni e la possibilità di applicare avanzo di amministrazione in parte corrente a copertu- ra di minori entrate legate all’emergenza sanitaria. Sono state infine introdotte misure sulla gestio- ne dell’indebitamento e del rispetto del pareggio di bilancio a livello provinciale e regionale. In tale contesto è prevista la cessione alla PAT degli spazi finanziari 2020 generati dall’indebitamento dei comuni e dai rimborsi degli oneri sostenuti dalla Provincia per l’operazione di estinzione anticipata dei mutui al 31/12/2015. Con la seconda integrazione dd. 13/07/2020, tale misura è stata estesa anche agli esercizi 2021 e 2022. Con la seconda integrazione al Protocollo dd. 13/07/2020 è stato inoltre previsto, al pari del resto d’Italia, l’abbattimento del 50% dell’I.M.I.S. dovuta sui fabbricati collegati con il settore turistico. Viene inoltre stabilito il principio di riparto delle risorse statali connesse all’emergenza Covid-19 e destinate ai Comuni dall’art. 106 del D.L. 34/2020. Si ricorda ancora che il “Patto di Garanzia” ha individuato, quale innovazione fondamentale, il co- siddetto “sistema territoriale regionale integrato” - costituito dalla Regione, dalle Province, dagli Enti Locali, dai relativi enti e organismi strumentali, dalle aziende sanitarie, dalle università, dalle camere di commercio e dagli altri enti e organismi a ordinamento regionale e provinciale finanzia- te dalle stesse in via ordinaria, il quale concorre nel suo insieme agli obiettivi di finanza pubblica. In tale contesto il concorso posto a carico della Regione e delle Province assume carattere di esau- stività per l'insieme dei precedenti enti. In tale prospettiva le Province sono garanti del coordinamento della finanza pubblica provinciale verso lo Stato con riferimento a tutti gli enti che compongono il relativo “sistema territoriale pro- vinciale integrato”. 19
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