A piccoli passi - Chiesa di Rieti

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A piccoli passi - Chiesa di Rieti
#20
anno XXXII / 26 maggio 2017

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Soc. Coop. Massimo Rinaldi, Reg. Trib. di Rieti n. 1/91 del 16/3/1991. Direttore responsabile Carlo Cammoranesi. Sped. in a.p. – 45% – Art.2 Comma 20/b Legge 662/96 – Filiale di Rieti

                                     A piccoli passi
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Frontiera | anno XXXII n. 20 | 26 maggio 2017

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              cose di chiesa
              comunicazione

                     di David Fabrizi   qualcosa di noi

    I
        n vista della Giornata
        mondiale delle Comunica-
        zioni sociali, «Frontiera»
                                        Un giornale della
                                        Chiesa e della gente
    ha dato vita a una consistente
    ristrutturazione del sito del
    giornale. Un cambiamento
    meditato dall’Ufficio diocesa-
    no per le Comunicazioni
    Sociali sin dall’Incontro           È sostanzialmente conclusa l’operazione di restyling dell’edizione on-line di
    pastorale dello scorso settem-
    bre, per raccogliere e rilancia-    «Frontiera», una ristrutturazione che vede il portale del giornale diocesano
    re gli stimoli che in quella        accogliere le indicazioni emerse dall’incontro pastorale dello scorso anno,
    occasione sono giunti dalla
    comunità diocesana e dalle          rispecchiando meglio l’attuale organizzazione in zone pastorali e
    conclusioni del vescovo             concentrando le energie nel dare voce alle diverse comunità ecclesiali. Non
    Domenico.
      A partire dalla riorganizza-      solo uno sforzo tecnico, ma un primo passo per nutrire la buona notizia, e
    zione del territorio diocesano
    nelle cinque zone pastorali,
                                        dare speranza e fiducia, come ci chiede Francesco nel Messaggio per la
    sulla quale anche l’edizione        Giornata delle comunicazioni sociali che si celebra domenica 28 maggio
    cartacea del media diocesano
    ha progressivamente struttu-
    rato la paginazione. Una scelta     da poter essere trasferito dalla   zione in zone pastorali e rende     candole nel territorio di
    ripagata dal positivo arrivo sul    cadenza settimanale dell’edi-      visibile la simultaneità dei        appartenenza, del quale sono
    giornale, a volte troppo            zione di carta agli aggiorna-      fatti e delle iniziative sul        immancabilmente parti
    “rieticentrico”, delle voci delle   menti quotidiani dell’edizione     territorio diocesano. E non         attive.
    parrocchie e delle esperienze       on-line.                           solo rispetto alla vita ecclesia-     Anche la fascia alta della
    ecclesiali di tutto il territorio      A caratterizzare il sito        le: perché l’obiettivo primario     home page porta con sé
    diocesano. Un percorso non          frontierarieti.com, infatti, è     resta quello di dare voce alle      qualche novità: a destra della
    ancora del tutto compiuto – e       l’organizzazione delle infor-      rispettive comunità ecclesiali,     notizia di apertura c’è il lancio
    dunque ancora dall’alto             mazioni in base ai territori.      lasciando trasparire la loro        dell’edizione cartacea, in
    potenziale – che tuttavia è         L’impaginazione della home         vitalità, senza nascondere le       un’ottica di sinergia tra le due
    sembrato abbastanza maturo          page rispecchia l’organizza-       difficoltà, ma sempre collo-        incarnazioni della testata. Un
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rapporto evidente anche nella
convergenza grafica e tipogra-           Nella fascia di apertura della nuova interfaccia
fica tra le edizioni, che dopo i         del sito di «Frontiera»: è evidente la nuova
rispettivi restyling condivido-          disposizione e organizzazione del menù di
no anche le scelte cromatiche            navigazione. Subito sotto, a destra della notizia
e i caratteri tipografici.               in primo piano, il “lancio” dell’edizione carta-
   Subito sotto la notizia di            cea, aggiornato ogni settimana nel momento
apertura, lo spazio riservato a          in cui il giornale viene spedito agli abbonati.
“La nostra Chiesa”, che                     Segue l’area che tiene in evidenza le più
incornicia l’ampio settore               recenti notizie dal mondo della Chiesa locale e
dedicato ai territori con l’altra        universale.
novità del sito: un calendario
eventi completamente rein-
ventato, pensato per offrire             Il corpo centrale della home page dispone le
un’agenda ragionata degli                notizie seguendo la logica delle aree pastorali
appuntamenti ecclesiali e                della diocesi. Apre Rieti, con il blocco iniziale,
culturali. Una cesura cui                seguita dalla zona del Montepiano reatino,
segue lo spazio dedicato allo            affiancata da quella che mette insieme la Valle
sport, alla cultura e alle               del Velino, i Monti della Laga e il Leonessano.
“fotocronache”. Il sito si               Subito dopo il Cicolano e la Valle del Turano.
chiude con il “periscopio”                   Una fascia più bassa è dedicata alle notizie
dedicato alle notizie dall’Ita-          dalla Sabina, per una copertura completa dei
lia, dall’Europa e dal mondo.            territori della provincia di Rieti, anche quando
   In puri termini di design il          non appartengono alla nostra diocesi.
portale di «Frontiera» è
pensato per ottenere la
massima leggibilità con
qualunque dispositivo, massi-
mizzando lo spazio dedicato a
testi e immagini. Le pagine
interne si sono arricchite di
occhielli e didascalie per le
fotografie, che rendono ancora
più chiara e piacevole la
lettura delle notizie. Altre
migliorie si trovano sotto il
cofano, e si sperimentano solo
con l’uso, ad esempio per
quanto riguarda il motore di
ricerca, divenuto ancora più
veloce ed efficace, o la propo-
sta di articoli correlati a quello
che si sta leggendo, che adesso
garantisce una migliore
corrispondenza di argomento.
   Tanti piccoli interventi, che         Anche le pagine dei singoli articoli sono state
sommati alla laboriosa                   ridisegnate e arricchite di nuovi elementi, che
operazione di riscrittura                rendono più chiara e leggibile la notizia
dell’interfaccia, sono stati
disposti nella convinzione che
il giornale diocesano e il sito          È stata oggetto di ristrutturazione anche
della diocesi sono lo strumen-           l’agenda degli eventi, ora più chiara e comple-
to privilegiato di coordina-             ta. Propone le diverse iniziative non in ordine di
mento e diffusione delle                 pubblicazione, ma seguendo l’ordine cronolo-
informazioni per la Chiesa               gico delle manifestazioni. Anche la pagina di
locale. Un tassello decisivo di          dettaglio dei diversi appuntamenti è stata
quella «comunicazione»                   ridisegnata.
necessaria per essere in
«comunione». Un ruolo che
interpella la nostra testata a           Le altre notizie di sport e di cultura, con al
ripensare costantemente                  centro le “fotocronache”
qualcosa della propria strate-
gia e identità, nel tentativo di
essere sempre un giornale al             Il “periscopio” con le notizie dall’Italia, dall’Euro-
passo della Chiesa e della               pa e dal mondo. Per allargare lo sguardo oltre il
gente. Ma per riuscire piena-            ristretto orizzonte della cronaca locale.
mente in questo non bastano
la professionalità degli
operatori e l’innovazione
tecnica: serve il contributo di
tutti.
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              chiesa e territori
              Montepiano reatino

                                         Cantalice
    U
             n forte invito a ritrova-

                                         Riscoprire laicità
             re la gratitudine e la
             fiducia: è stato quello
    fatto dal vescovo Domenico
    celebrando ieri, a Cantalice, la

                                         e gratitudine
    messa in onore di San Felice. Il
    compatrono della diocesi di
    Rieti si festeggia infatti il 18
    maggio, giorno in cui si fa
    memoria della morte del Frate
    deo gratias, avvenuta nel 1587.
    E già il soprannome con cui il
                                         A conclusione della giornata di festa in onore di san Felice, lo scorso 18
    religioso era salutato «dai          maggio la comunità cantaliciana, guidata dal parroco mons. Gottardo
    bambini agli adulti, dai nobili
    alle persone più povere» è,          Patacchiola, ha accolto il vescovo Domenico, salito alla “rocca” su cui si erge
    secondo mons Pompili, un             la chiesa grande dedicata al santo compaesano. Ad attenderlo, col suono a
    punto di programma.
       «Tutti – ha spiegato – do-        distesa delle campane e le note della banda musicale del paese, anche il
    vremmo riscoprire questa
    qualità della gratitudine. Non è
                                         sindaco, Silvia Buccini e il priore della Confraternita di San Felice da Cantalice,
    così scontata: a guardar bene, la    Stefano Innocenzi, insieme agli altri confratelli. Mons Pompili è giunto per
    nostra è una società nella quale
    la rivendicazione conduce            presiedere l’ultimo appuntamento liturgico della giornata in cui la cittadina
    facilmente alla divisione». Lo si    onorava il proprio patrono: terzo vescovo, dopo la messa mattutina celebrata
    legge anche dall’ultimo
    rapporto dell’Istat, dal quale       dall’emerito mons Delio Lucarelli (che ha voluto essere presente anche a
    emerge «la divisione incolma-        questa celebrazione vespertina) e quella solenne di mons. Lorenzo Chiarinelli
    bile tra ricchi e anziani, tra
    ricchi e poveri». Una situazione     cui era seguita, a fine mattinata, la processione con la statua del santo e la
    che in gran parte viene da un
    atteggiamento interiore che
                                         benedizione al paese e alla valle reatina con la sua reliquia
    vede ciascuno di noi «più
    portato a dare importanza ai         tudine, un atteggiamento che       Basterebbe infatti stare ad        rispetto all’immediato dopo-
    propri diritti che non ai doveri».   tra le altre cose ci salva         ascoltare qualcuno «più avanti     guerra».
       Ecco allora l’importanza di       dall’idea che «la nostra sarebbe   negli anni» per scoprire che «le      Cosa fare allora per ricon-
    riscoprire la virtù della grati-     la situazione più drammatica».     cose oggi non sono più difficili   quistare il perduto sguardo di
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                                     Δ Imparare dai santi / 1                           Δ Imparare dai santi / 2

                                                                                        Anche in circostanze
                                                                                        favorevoli, senza fede non si
gratitudine verso l’esistenza?                                                          va da nessuna parte
Secondo il vescovo un insegna-

                                                                                        L
mento si può trarre dalla vita                                                                a messa vespertina celebrata in
stessa di san Felice, ed è nel                                                                occasione della festa di San Felice a
suo essere “laico”. Anche se                                                                  Cantalice, ha offerto al vescovo
portava il saio, infatti, «uno dei                                                      Domenico l’occasione per sottolineare un
più grandi frati cappuccini,                                                            insegnamento che il santo ha dato con la
conosciuto in tutto il mondo»                                                           sua stessa vita: il suo essere «completamen-
non fu mai sacerdote. Anche se                                                          te affidato a Dio».
a quel tempo diventare sacer-        Il cuore leggero di san Felice                        «San Felice – ha ricordato il mons Pompili
dote era «una forma di garan-                                                           – viene sempre raffigurato con una grande
zia»: il religioso decide di         come strategia per sostenere                       sacca che porta dietro di se. Gli serviva per
rimanere laico, «per essere più                                                         fare la questua. Significa avere un grande
vicino alla gente, condividendo-     il peso delle difficoltà                           senso della fiducia, una grande fede».
ne fino in fondo il destino».                                                              E proprio la fede, secondo il vescovo è ciò

                                     N
   Una lezione che è ancora in               ella sua omelia in occasione della         che che ci è più necessario oggi. «Quando c’è
parte da apprendere e un                     messa in onore di san Felice da            – ha sottolineato don Domenico – la fede è il
invito rivolto in particolare alle           Cantalice, il vescovo Domenico ha          Signore che ci assicura che riusciremo a
confraternite, perché «essere        voluto trarre dal nome stesso del santo,           superare ogni ostacolo. Quando non c’è,
“laici”» non vuol dire «essere       oltre che dalla sua vita, una precisa indica-      quando abbiamo tutte le condizioni esteriori
meno impegnati nella Chiesa».        zione per i fedeli.                                più favorevoli, ma manca la fede, non si va da
In origine, ha ricordato don            «San Felice – ha infatti spiegato mons          nessuna parte».
Domenico, la vita delle confra-      Pompili – ha testimoniato lo stare al mondo           Una verità spiegata da Gesù con parole di
ternite non consisteva del           di un uomo sempre lieto». Non solo per un          grande impatto poetico: «Osservate come
momento in cui si vestiva            tratto caratteriale, ma per «la consapevolez-      crescono i gigli della campagna: essi non
l’abito e si andava in processio-    za che pure in mezzo alle difficoltà occorre       faticano e non filano; eppure io vi dico che
ne. «Nel medioevo le confrater-      cercare di gettare il cuore oltre l’ostacolo».     neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu
nite erano qualcosa di molto più     Una grande provocazione per il tempo               vestito come uno di loro. Ora, se Dio veste in
incisivo nel tessuto sociale. E      presente, perché «oggi ci facciamo un po’          questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e
ogni confraternita nasceva non       troppo ispirare da tante Cassandre, che            domani è gettata nel forno, non farà molto di
semplicemente a partire da un        mettono sempre il dito nella piaga, nelle cose     più per voi, o gente di poca fede?».
santo, ma da una situazione di       che non funzionano, in quelle che dovrebbero
bisogno cui occorreva andare         essere cambiate: va bene, ma non è che le
incontro».                           cose cambiano a forza di rimproveri o di

Le confraternite si facevano
                                     minacce. Le cose cambiano se uno nonostan-
                                     te i problemi riesce a mostrare di avere il
                                                                                        Lotteria di beneficenza:
carico degli “intoccabili”. Dei      fiato più lungo».                                  ecco i biglietti vincenti
malati terminali, ad esempio:
                                     Non è che san Felice sia cresciuto in una          Sono stati resi noti i biglietti vincenti della
pensate a cosa fu la peste per                                                          lotteria di beneficenza svolta in occasione della
tanti secoli in Europa. Chi se ne    condizione sociale ed economica più
                                                                                        festa di San Felice da Cantalice. Avvenuta alle
curava se non le confraternite?      favorevole della nostra, la Roma del ‘50
                                                                                        23.30 di domenica 21 maggio, in piazza
E poi gli anziani, le vedove, i      cominciava a diventare una città. Da 50,000        Madonna della Pace, l’estrazione ha portato alla
bambini: mi pare che questo sia      abitanti arrivava a 110,000. In quel periodo       seguente associazione tra biglietti e premi:
un richiamo molto concreto per       storico era una cosa enorme. Eppure san
chi oggi vuole essere parte di       Felice con il suo dono lieto, perfino                1.  Scooter Piaggio medley 125 abs (immatri-
                                     concedendosi molto di frequente la                       colazione a carico del vincitore) n° 1327
una confraternita.                                                                        2. Buono spesa Tigre Amico (via Raccuini) €
                                     possibilità di cantare, sapeva introdurre dentro
                                                                                              600,00 n° 1880
   «Non ci si può limitare a
                                     la vita dei borghi e dei luoghi più infamanti        3. Impastatore Kenwood Chef Classic
governare l’esistente – ha           della città, uno spunto di Vangelo e un motivo           KM331 n° 3812
esortato don Domenico – si           di incoraggiamento.                                  4. Orecchini in oro bianco con diamanti
deve dimostrare nel concreto di                                                               Sognami n° 0393
essere vicini a quella che è la         «Io – ha aggiunto don Domenico – credo            5. Console PS4 D Chassis 500 gb n° 4075
nuova forma di povertà». Solo        che oggi anche a questo serva la Chiesa: a           6. iPad Mini 16 Gb n° 5863
così si esercita quella forma        ridarci la persuasione che sì, siamo in mezzo        7. Smartphone Samsung Galaxy S5 mini n°
concreta della gratitudine alla      alla difficoltà, ma dobbiamo avere forte la              5971
vita che «non si accontenta di       persuasione che si può andare avanti. Non a          8. Smartbox 3 giorni in Europa per due
organizzare la festa del santo       base di minacce, ma basandoci su persone                 persone n° 4171
patrono, ma cerca di dare            che hanno il cuore leggero. Non dobbiamo             9. Hard disk WD750 Gb + custodia n° 5375
continuità al suo impegno            essere pesanti o appesantiti. Dobbiamo               10. Bistecchiera Imetec n° 2545
durante l’anno, a livello forma-     cercare di aiutare le persone a sostenere il         11. Phon Philips n° 2458
tivo e anche operativo».             peso delle difficoltà».                              12. Pendrive Sony 32 gb n° 3716
A piccoli passi - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 20 | 26 maggio 2017

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              chiesa e territori
              Amatrice,
              Rieti e Montepiano
                        Accumoli,reatino
                                  Cittareale

                 di Alfredo Pasquetti

    Q
             uest’anno la parrocchia
             di Sant’Agostino, nella
             cui basilica è da sempre
    fortemente radicato il culto
    per santa Rita da Cascia, ha
    offerto un programma di
    festeggiamenti di alto profilo,
    capace di coniugare liturgia e
    devozione con momenti di
    approfondimento storico e di
    spiritualità.
       In questa prospettiva va
    letto il denso incontro che la
    comunità di piazza Mazzini e
    un più vasto pubblico di
    interessati hanno vissuto,
    venerdì 19 maggio alle 21, con
    padre Rocco Ronzani, degli
    Eremitani di Sant’Agostino.
    Padre Rocco, arrivato a Rieti
    vestito dell’abito nero degli
    Agostiniani, è ormai un amico
    della nostra diocesi, alla quale
    lo legano amicizie personali
    risalenti ai tempi – non
    lontanissimi in verità, giacché     Santa Rita
                                        Una spiritualità
    ha solo 38 anni – dei suoi studi
    all’Archivio Segreto Vaticano
    e la passione per il tempio
    edificato tanti secoli fa dal suo

                                        da cui attingere
    ordine nel cuore della città
    comunale: risale ad almeno
    un lustro fa la sua prima visita
    alla chiesa, in compagnia di
    un altro grande studioso
    agostiniano, padre Vittorino        Ricca e carica di suggestione la conferenza di padre Rocco Ronzani a
    Grossi, quando i due rimasero       Sant’Agostino. L’occasione ha anche visto il religioso donare un’autentica
    incantati dalla basilica
    appena rimessa a nuovo, alle        cintura agostiniana da utilizzare per la statua, di cui si sta ultimando il restauro,
    cui ricchezze di fede e di arte     della Madonna del Buon Consiglio o, appunto, della Cintura
    furono allora introdotti da un
    mons Salvatore Nardantonio
    comprensibilmente orgoglioso        professi agostiniani le cui         sosta presso la casa delle            Il profilo biografico di Rita
    ed emozionato.                      spoglie sono conservate             consorelle Oblate del Bambin       che ne è emerso è risultato
       Nell’aprile scorso padre         proprio nella chiesa reatina.       Gesù in via Garibaldi, si è        alquanto complesso e proble-
    Rocco, che oggi è priore del        In quell’occasione è nata l’idea    portato nella basilica minore      matico, ma proprio la difficol-
    convento della Santissima           di invitare padre Rocco,            per condurre con mano sicura       tà di incastrare tutti i pezzi
    Trinità di Viterbo, dove gli        insigne studioso dell’Istituto      i presenti lungo un affasci-       del mosaico, sparsi tra l’agio-
    agostiniani curano la forma-        Patristico “Augustinianum” di       nante percorso tra le fonti        grafia piuttosto tarda prodot-
    zione dei loro professi, è          Roma, a tenere una conferen-        scritte, pittoriche e liturgiche   ta sulla santa, le immagini
    tornato a Rieti con al seguito      za sulla vita e sulla spirituali-   relative alla santa umbra che      della cassa solenne di epoca
    le giovani leve dell’ordine. In     tà di santa Rita da Cascia          – in uno stile piano e quasi       barocca che ne ha a lungo
    quell’occasione, è stato il         all’interno dei festeggiamenti      pastorale, ma non per questo       ospitato i resti a Cascia, i più
    nuovo parroco moderatore di         di maggio.                          meno rigoroso e accattivante       generali motivi iconografici a
    Sant’Agostino, don Marco              Padre Rocco, che fino             – ha individuato i pochi punti     lei ispirati e i testi devozionali,
    Tarquini, a fare da guida ai        all’agosto scorso è stato il        fermi, evidenziato le numero-      è stato l’aspetto che più ha
    visitatori, giunti, tra l’altro,    superiore proprio della casa        se criticità e i coni d’ombra      avvinto gli ascoltatori. Padre
    per venerare il beato Giovan-       agostiniana di Cascia, ha           della ricerca, fornito preziose    Rocco è riuscito a rendere
    nino da Rieti, il protettore dei    accettato l’invito e, dopo una      lezioni di metodo.                 facile da seguire un discorso
A piccoli passi - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 20 | 26 maggio 2017

                                                                                                                                         7

                                    Δ Campoloniano                    Δ Labro
che non ha rinunciato in
alcun modo allo specialismo,
ma senza perdere di vista le
implicazioni spirituali. E                                            Consacrato l’altare della collegiata di
proprio della spiritualità di
Rita, che nonostante la lacu-
                                                                      Santa Maria Maggiore
nosità delle fonti resta comun-

                                                                      D
que attingibile, egli ha offerto                                              omenica 14 maggio il
una sintesi efficace citando la                                               vescovo Domenico
colletta che la terza editio                                                  ha consacrato l’altare
typica del Messale Romano,                                            della chiesa arcipretale-
della quale dal 2002 si attende                                       collegiata di Santa Maria
ormai la traduzione italiana,                                         Maggiore di Labro.
prevede per la memoria                                                  Alla presenza del parroco,
liturgica della santa: stando al                                      don Luciano Candotti, e di
testo eucologico – e padre                                            altri sacerdoti, mons
Rocco è d’accordo, anche                                              Pompili ha proceduto al rito      rimoniale dei vescovi e ha
perché l’orazione si rifa alle                                        secondo quanto previsto dal       concelebrato solennemente
medesime fonti da lui utilizza-                                       Pontificale Romano e dal Ce-      l’Eucaristia.
te nella sua trattazione – essa
si compendia nella sapientia
crucis, cioè nella capacità di
Rita di vivere il mistero della                                       Δ Monte San Giovanni
croce di Cristo, e nella fortitu-
do con cui ella, patendo con il
Signore, ha saputo partecipa-
                                    Partecipato il
re più intimamente al suo
mistero pasquale. Che poi è lo
                                    rosario
stesso mistero, fatto di passio-    in via Pollastrini
ne, morte e risurrezione.

                                    G
   Al termine della conferen-               iovedì 18 maggio,
za, don Marco ha ringraziato                in via Elettra
con calore padre Ronzani per                Pollastrini, il terzo
la splendida lezione di storia e    degli appuntamenti con la
di fede, che non è stato l’unico    recita del rosario nelle
suo dono per la parrocchia di       diverse zone di Campolo-
Sant’Agostino. Il frate ha          niano.
infatti regalato al parroco            Come già nel periodo di
un’autentica cintura agosti-        quaresima, nel mese
niana da utilizzare per la          mariano i parroci di San          A Monte San Giovanni in Sabina
statua, di cui si sta ultimando     Giovanni Battista hanno
il restauro, della Madonna del      organizzato occasioni             si festeggia «l’Immaginetta»
Buon Consiglio o, appunto,          d’incontro settimanali

                                                                      T
della Cintura, il titolo con il     nelle varie zone della                   orna a Monte San Giovanni in Sabina la festa dell’Im-
quale nel suo ordine si venera      parrocchia.                              maginetta, con le iniziative che si terranno dal 26 al 28
Maria. Un omaggio graditissi-          Dopo il rosario, don                  maggio presso la località omonima. Le tre giornate
mo, in particolare da Roberto       Lorenzo ha evocato                saranno caratterizzate da numerosi eventi, condotti sul
Torda, a capo della ricostitui-     l’episodio di Maria che           fronte ludico e su quello religioso.
ta confraternita della Cintura      cerca Gesù perduto al                Il programma religioso comprende, ogni sera di maggio, la
impegnata a rilanciare un           tempio, invitando a               recita del rosario alle ore 21, presso la chiesa Immaginetta.
culto in passato molto sentito      chiedersi dove vanno i            Sabato 27 maggio, alle ore 16, messa per i defunti presso la
in città. Dopo un breve mo-         nostri figli quando               cappella del cimitero nuovo. Tre gli appuntamenti di domeni-
mento di ristoro, mentre            lasciano la casa, se come         ca 28: alle ore 9 messa nella chiesa dell’Immaginetta, alle 19
padre Rocco ha ripreso la via       Gesù cercano un senso e           la processione, e alle 19.30 messa a Monte Cavallo con bene-
di Viterbo, don Marco è             soprattutto se li indiriz-        dizione dei bambini.
rimasto a domare gli entusia-       ziamo a una crescita in              Il programma ricreativo inizia venerdì 26 maggio, alle ore
smi dei suoi parrocchiani, che      sapienza.                         21, con il Gruppo Sipario Rosso, che presenta due atti in
gli chiedevano con fervore di          Al termine i fedeli            dialetto di Alessio Angelucci. A seguire intrattenimento
organizzare altri appunta-          hanno vissuto un momen-           musicale della scuola I sing for my soul e rinfresco offerto dal
menti di questo tipo. Una           to conviviale organizzato         comitato.
richiesta, ne siamo certi, alla     insieme al comitato con              Il calendario ludico proseguirà nei giorni successivi con
quale il sacerdote non avrà         attività sportive, ricreati-      molti altri eventi, tra i quali segnaliamo lo spettacolo piro-
alcuna difficoltà ad acconsen-      ve e musicali.                    tecnico con la ditta Casciani Fireworks in programma per la
tire.                                                         S. P.   serata di domenica.
A piccoli passi - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 20 | 26 maggio 2017

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              chiesa e territori
              Cicolano
              di Francesca Tempesta

    I
         bambini della scuola
         dell’infanzia dell’Istituto
         onnicomprensivo di
    Borgorose, in collaborazione
    con gli operatori della “Riser-
    va naturale regionale Monta-
    gne della Duchessa”, nella
    giornata del 22 maggio si sono
    recati presso la località
    “Cartore”. Il piccolo borgo
    medievale, ubicato alle
    pendici delle montagne della
    Duchessa e compreso nella
    riserva naturale, è caratteriz-
    zato da casali in pietra ristrut-
    turati con lo stile di origine,
    vaste distese di prati, sentieri
    che si incanalano tra i monti
    fino a raggiungere le vette,
    stradine nel fondovalle che
    costeggiano i boschi.
       Un luogo che ricorda i
    paesaggi fantastici delle
    favole, nel quale circa 90          Borgorose
    bambini, dai 3 ai 6 anni, si
    sono ritrovati per vivere una
    giornata immersi nella              Giornata ecologica a Cartore:
                                        esperienza nella natura per i
    natura, cogliendone i profumi
    e la bellezza.
       Arrivati dai diversi paesi

                                        bambini della scuola
    tramite i pullmini dell’Ammi-
    nistrazione comunale, i
    bambini si sono riuniti per la
    colazione. Poi, guidati dalle
    insegnanti e dai guardiapar-        Per i piccoli dell’Istituto omnicomprensivo di
    co, si sono avviati all’interno                                                                         Da lago a discarica.
    del bosco percorrendo le            Borgorose, un’entusiasmante giornata di giochi e                    I volontari puliscono
    stradine accessibili alla loro      scoperte nella “Riserva naturale regionale                          le sponde
    età. Dopo aver osservato con
    stupore le piante, i fiori, i       Montagne della Duchessa”                                            I pescatori del Club di carpfi-
    girini agitarsi nelle acque                                                                             shing “Crazy Carp” di Rieti, lo
    stagnanti, i piccoli sono stati     insegnanti nella gestione         nelle scuole per proiettare ai    scorso 20 maggio, si sono dati
    riuniti in un grande prato, sul     organizzativa della giornata, e   piccoli diapositive su flora e    appuntamento sul lago del
    quale, guidati dalle docenti, si    docenti di altri ordini di        fauna della riserva. Si sono      Salto per dare vita a una vera e
    sono divertiti in attività          scuola, che hanno voluto          soffermati sugli animali          propria giornata ecologica. Il
    motorie: attraverso un percor-      condividere con la scuola         conosciuti dai bambini: il        livello particolarmente basso
    so creato con materiale             dell’infanzia questa giornata     lupo, il cinghiale, l’orso e il   del bacino artificiale, infatti, ha
    strutturato si sono cimentati       di gioia. Sul posto, anche il     cervo.                            lasciato emergere un po’ di
    nel correre, saltare, strisciare,   dirigente scolastico, Marcello       La finalità educativa del      tutto: non solo buste, bottiglie,
    rotolare.                           Ferri, che tra i numerosi         percorso vede la natura come      carta o pezzi di vetro, ma
       Non sono mancati le poesie       impegni trova sempre il           fonte di divertimento e           anche pneumatici, bombole
    e i canti, che i piccoli in coro    tempo per essere presente         apprendimento, come luogo         del gas, pezzi di motore, carrelli
    hanno donato alla natura            nelle manifestazioni e condi-     privilegiato dell’avventura e     per rimorchio, reti del letto,
    echeggiando nella vallata. Il       videre con alunni, genitori e     della scoperta. Attraverso        bidoni arrugginiti, televisori. Di
    momento del pranzo ha visto         docenti momenti di festa ma       l’interazione con la natura si    conseguenza i pescatori reatini
    bambini e adulti consumare il       soprattutto momenti educati-      promuove un equilibrio tra        si sono messi all’opera insieme
    pasto all’aperto, seduti su         vi.                               mente e corpo, tra sviluppo       a quelli del Tevere Carpfishing
    panche adagiate sul prato. Un         La giornata è stata il mo-      cognitivo ed esperienza reale.    di Fiano Romano. Una
    momento magico, nello stare         mento finale di un percorso       Ed è nel conoscere, nell’espe-    cinquantina di volontari che
    insieme, condividere e socia-       educativo realizzato dalle        rienza del fare che si forma la   hanno fatto tutto il possibile
    lizzare. Erano presenti i           docenti in collaborazione con     coscienza sull’importanza e il    (servirebbero mezzi meccanici
    rappresentanti dei genitori,        gli operatori della riserva.      rispetto verso la natura e le     per un lavoro più completo)
    che hanno collaborato con le        Questi ultimi si sono recati      sue creature.                     per ripulire le sponde.
A piccoli passi - Chiesa di Rieti
Monti della Laga e Leonessano
Δ Cittareale                                           Δ Amatrice                          Δ Leonessa

                                                       Il 28 maggio
                                                       si festeggia
A Cittareale la Fiaccola della                         la Madonna
Pace di Santa Rita                                     di Filetta                          Direttivo tutto in rosa

L                                                      D
      a scorsa domenica la Fiaccola della Pace di              omenica 28 maggio           per l’associazione La Fenice
      Santa Rita ha raggiunto il Comune di                     si svolgerà ad

                                                                                           A
      Cittareale, nell’ultima tappa in territorio              Amatrice il solenne                 ltro che quote: l’Associazione
reatino, per poi proseguire alla volta di Norcia e     appuntamento con la                         culturale La Fenice, per i prossimi
Cascia. Il trasferimento è stato organizzato dal       festa patronale della                       tre anni, sarà guidata dalle donne.
Coni Umbria in collaborazione con il Comitato          Madonna di Filetta. Nel             Nata nel 2014, l’associazione ha rinnovato
Cascia per Santa Rita.                                 1472, la pastorella Chiari-         le cariche nominando il nuovo consiglio
   Ad accogliere la fiaccola, il sindaco di Cittare-   na Valente rinveniva,               direttivo. L’assemblea dei soci fondatori ha
ale Francesco Nelli e una nutrita delegazione di       infatti, il cammeo che poi          eletto Valentina Milano presidente.
parrocchiani e rappresentanti dell’amministra-         è stato venerato come               Succede a Tania Coppari, che per i prossi-
zione comunale di Cittareale.                          immagine sacra dalla                mi tre anni ricoprirà la carica di tesoriere.
   In serata un delegato dell’amministrazione          popolazione. Il ritrovo è           Vice presidente Letizia Rauco, segretario
comunale ha partecipato alle celebrazioni a            fissato alle ore 9.30 al            Giorgia Palla, mentre Alessandra Battisti
Cascia, mentre a Cittareale ha partecipato alla        bivio di Sommati (località          si occuperà delle pubbliche relazioni.
cerimonia Piero Reali, in rappresentanza del           “lo scoglio”) per la messa          Affidato, poi, a Elena Coppari l’incarico di
Comune di Cascia.                                      all’aperto, a cui seguirà la        responsabile degli eventi a carattere
   «L’amicizia tra Cittareale e Cascia è di lunga      processione fino alle rive          benefico – sociale.
data – ha detto il sindaco Nelli – e si rinsalda       del fiume Tronto. Alle ore             Un direttivo tutto al femminile, suppor-
ogni anno quando una nostra delegazione                12 il vescovo Domenico              tato dai ragazzi che, dietro alle quinte,
raggiunge a piedi il santuario. Cittareale è           presiederà la messa                 continuano a collaborare per l’obiettivo
storicamente molto devota a Santa Rita. Abbiamo        davanti al santuario della          principe dell’associazione: valorizzare
sempre fatto il pellegrinaggio con il cuore. In        Madonna di Filetta. Alle            tradizioni e territorio. Un impegno ancora
questo momento difficile per la nostra terra, è        ore 15 avrà luogo la recita         più forte dopo il terremoto che ha colpito il
proprio la fede che ci fa continuare ad andare         del santo rosario, dopo il          centro Italia. Sempre all’insegna della
avanti, superando tutte le difficoltà. Questa          quale la processione                partecipazione, dell’inclusione e del coin-
fiaccola è la luce che dà speranza alla nostra terra   ripartirà per concludersi           volgimento.
e che ci fa continuare a credere in un futuro          al bivio di Sommati con                E già si lavora per i prossimi eventi
migliore».                                             l’atto di consacrazione             organizzati a Leonessa da La Fenice: il 3 giu-
   La giornata si è chiusa con una processione. I      della comunità alla                 gno la terza edizione del torneo di biliardi-
fedeli hanno raggiunto una piccola edicola             Madonna di Filetta. La              no, sette giorni dopo, il 10 giugno, l’evento
intitolata proprio a santa Rita da Cascia, presso      processione sarà accom-             poetico sulla scia del successo di “Aria di
la quale è stata data la benedizione ed è stato        pagnata dalla banda                 Festa”, del gennaio 2016. In fase di prepara-
acceso il tradizionale cero.                           musicale di Amatrice.               zione, inoltre, diversi altri appuntamenti.

                                                                                             .2718 05
                                                                                       7 4 6
                                                                                      0 46.497121
                                                                                       07
   Via F.lli Sebastiani, 215/217 - 02100 Rieti
A piccoli passi - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXII n. 20 | 26 maggio 2017

10
               cultura e società
               Valle de Turano
     Δ Monteleone e Rocca Sinibalda

                                                                                                          U
                                                                                                                   na sintesi di spirituali-
                                                                                                                   tà, storia e società: così
                                                                                                                   il cardinale Bassetti

     L
            ’incontro era fissato per                                                                     ha definito Colomba da Rieti
            le 9.30 a Farfa. Obiettivo                                                                    pochi giorni prima di essere
            della giornata: illustrare                                                                    chiamato da Papa Francesco a
     agli alunni delle scuole                                                                             presiedere la Conferenza
     elementari di Rocca Sinibal-                                                                         Episcopale Italiana. L’occasio-
     da e Monteleone Sabino, le                                                                           ne è stata quella di sabato 20
     bellezze e le caratteristiche                                                                        maggio, quando si è rivolto al
     religiose della meravigliosa                                                                         pubbico radunato alla Sala dei
     Abbazia di Farfa.                                                                                    Notari di Perugia per il 550°
        Il racconto della bella                                                                           anniversario della nascita
     giornata ce lo fa l’insegnante                                                                       della beata reatina. «La
     di religione Annalisa Mazzeo:                                                                        terziaria domenicana venne da
     «I bambini sono arrivati                                                                             Rieti a Perugia per un misterio-
     puntuali, accompagnati dalle                                                                         so disegno della Provvidenza»,
     proprie famiglie. Ad accoglierli,                                                                    è la tesi dell’arcivescovo di
     siamo state io e Clara, collega                                                                      Perugia-Città della Pieve, che
     ed impareggiabile punto di                                                                           ha ricordato come la santa sia
     riferimento per gli alunni di
     Rocca Sinibalda. La visita è
                                         I bambini di Rocca Sinibalda                                     stata oggetto di culto ininter-
                                                                                                          rotto: «Una figura di mistica
     iniziata nel pieno entusiasmo
     di tutti: finalmente gli alunni
                                         e Monteleone alla scoperta                                       calata nella storia e intenta a
                                                                                                          opere di misericordia».
     hanno potuto toccare con mano
     ciò che hanno appreso nel corso
                                         dell’Abbazia di Farfa                                               La giornata conclusiva dei
                                                                                                          festeggiamenti per la ricor-
     dell’anno scolastico».              La giornata del 21 maggio, per i bambini di                      renza, iniziati nell’Ombelico
        Bambini e accompagnatori,                                                                         d’Italia lo scorso 4 febbraio
     guidati da una competente           Rocca Sinibalda e Monteleone Sabino, si è                        con la visita in città di un
     guida turistica, hanno così         snodata tra nuove conoscenze religiose, con il                   gruppo di fedeli perugini,
     avuto la possibilità di visitare                                                                     accompagnati dallo stesso
     le stanze più importanti            coinvolgimento attivo delle famiglie                             Bassetti, ha visto una grande
     dell’Abbazia, un tempo abitata                                                                       partecipazione da parte delle
     da un cospicuo numero di            interesse e domande».          conoscenze - conclude             comunità civili e religiose
     monaci benedettini. Il percor-        Il percorso, si è concluso   Annalisa - che ha visto il        delle due città. Presenti anche
     so è proseuguito presso il          con un momento di condivi-     coinvolgimento attivo dei         il sottosegretario Mibact
     monastero adiacente l’Abba-         sione, durante il quale è      bimbi e delle loro famiglie, in   Ilaria Borletti Buitoni, molti
     zia, appartenente all’ordine        stato consumato il pranzo al   un clima di grande serenità e     amministratori civici e
     delle suore brigidine: «Ci ha       sacco, mentre i bambini        partecipazione. Sono queste       l’arcivescovo emerito mons
     accolto la madre superiora, che     scorazzavano felici lungo i    le giornate che rimarranno        Giuseppe Chiaretti, oltre a un
     con il suo toccante racconto        prati che circondano la        impresse nel mio cuore, il        gran numero di “sorelle” della
     sulla vita di santa Brigida, ha     millenaria Abbazia.            ricordo che porterò di questi     Croce Rossa.
     suscitato negli alunni curiosità,     «Una giornata di nuove       fantastici alunni e colleghi».       L’occasione, del resto, era
                                                                                                          ghiotta anche grazie alla
                                                                                                          pubblicazione dell’edizione
                                                                                                          critica del poema Colombeide.
     Δ Fotocronaca                                                                                        Scritta da Niccolò Alessi in
                                                                                                          esametri latini e curata da
                                                                                                          Andrea Maiarelli, l’opera
                                                                                                          esisteva prima in un’unica
                                                                        Santa Barbara è la protrettri-    copia, fortunosamente indivi-
                                                                        ce dei Vigili del fuoco e di      duata alcuni anni fa presso la
                                                                        tutti coloro che operano nel      Biblioteca Apostolica Vatica-
                                                                        pericolo. Non a caso, allora,     na. Modellato sul poema
                                                                        la festa dedicata alla santa      virgiliano, il testo intende
                                                                        nell’omonima parrocchia           omaggiare Colomba e raffor-
                                                                        reatina ha offerto l’occasione    zare il suo culto narrandone
                                                                        al parroco don Fabrizio, che      l’esemplarità della vita
                                                                        è anche direttore della           tramite le eleganze della
                                                                        Caritas, di consegnare un         poesia classica.
                                                                        riconoscimento ai servitori          E proprio dai versi di Alessi
                                                                        dello Stato che si sono           è partito l’intervento del
                                                                        impegnati nell’emergenza          vescovo Domenico. In trasfer-
                                                                        del terremoto.                    ta a Perugia per l’occasione,
Frontiera | anno XXXII n. 20 | 26 maggio 2017

                                                                                                                                                11

             Fuori porta
                                                                                                          suo tempo».
                                                                                                             Non solo: la grandezza di
                                                                                                          Colomba si trova soprattutto
                                                                                                          nel suo essere un invito a
                                                                                                          restituire alla donna «non solo
                                                                                                          la sua dignità, ma anche la sua
                                                                                                          originalità». Uno sguardo, ha
                                                                                                          ammesso don Domenico, su
                                                                                                          cui non solo la società, ma
                                                                                                          anche la Chiesa è in ritardo.
                                                                                                          Tanto che, da un lato, arrivano
                                                                                                          quotidianamente dalla società
                                                                                                          «innumerevoli e drammatici
                                                                                                          elementi di riflessione», dall’al-
                                                                                                          tro «la fuga inarrestabile delle
                                                                                                          donne dalla vita della Chiesa».
                                                                                                          Un fatto molto grave, «perché
                                                                                                          sono sempre state in primo
                                                                                                          luogo le donne a garantire la
                                                                                                          trasmissione della fede: la fede
                                                                                                          è sempre passata attraverso la
                                                                                                          generazione di una donna».
                                                                                                             Come generatrice di fede, e
                                                                                                          come icona del genio e dell’ori-
                                                                                                          ginalità della donna, quella di
                                                                                                          Colomba rimane dunque una
                                                                                                          figura attuale, che è utile
                                                                                                          continuare a studiare, «avva-
                                                                                                          lendosi del contributo lucido
                                                                                                          della storiografia», oltre che
                                                                                                          pregare «con il cuore di cristia-
                                                                                                          ni». Una strada da percorrere
                                                                                                          seguendo l’intuizione di mons
                                                                                                          Luigi Bardotti, «ultimo,

beata colomba                                                                                             grande innamorato della beata
                                                                                                          Colomba nella diocesi che oggi
                                                                                                          guido», ha ricordato il vescovo,

Dignita e originalità                                                                                     «che molti di voi hanno cono-
                                                                                                          sciuto e che purtroppo ci ha
                                                                                                          lasciato improvvisamente

della donna
                                                                                                          nell’ottobre scorso».
                                                                                                             Il sacerdote aveva infatti
                                                                                                          capito che la devozione alla
                                                                                                          beata si gioca su due poli,

tra memoria e profezia
                                                                                                          apparentemente rinvianti a
                                                                                                          dimensioni molto diverse tra
                                                                                                          loro eppure complementari: la
                                                                                                          memoria e la profezia. «Il
                                                                                                          punto di partenza è la memo-
In occasione dei 550 anni dalla nascita della Beata Colomba, mons Pompili                                 ria, come recupero, su basi
                                                                                                          solide e scientifiche, della figura
si è recato a Perugia, dove si è svolta la giornata conclusiva dell’anniversario.                         di Colomba in tutti gli aspetti
Una celebrazione conclusa con la riscoperta e la pubblicazione di un                                      della sua sfaccettata figura (da
                                                                                                          quello storico e storico-artistico
interessante opera letteraria del 500, scritta dal frate predicatore Niccolò                              a quello religioso e, perché no, a
Alessi                                                                                                    quello civile). Ma il punto di
                                                                                                          arrivo – ha concluso mons
mons Pompili ha infatti           stro a seguirlo, ma si è impe-      niera del chiostro. È invece        Pompili – è poi la profezia, cioè
sottolineato che pure nella       gnata concretamente e ha            riuscita a «far trapelare dietro    la capacità di trasformare
poesia la breve vita di Colom-    inciso in profondità sui contesti   la grata del monastero ciò che      quella memoria, non annebbia-
ba ha lasciato più di una         nei quali ha vissuto».              accadeva all’esterno, tanto che     ta o distorta proprio perché
traccia. Ma la Beata continua a     Colomba ha infatti corag-         non c’è stato evento politico o     storicamente fondata, in una
dire qualcosa anche a noi oggi    giosamente rifiutato il matri-      sociale in occasione del quale      proposta di novità di vita che
perché «non si è limitata a       monio, ma non per questo la         non si sia visto in lei un punto    sappia parlare ai cristiani di
rispondere all’invito del Mae-    sua vitalità è rimasta prigio-      di riferimento nella Perugia del    oggi».
Frontiera | anno XXXII n. 20 | 26 maggio 2017

12
               cose di chiesa
               Dagli uffici di curia

           di Nazareno Boncompagni
                                         Caritas
                                         Salute e migranti forzati:
     S
            i è parlato di migrazioni
            in relazione al tema della
            salute, nell’interessante
     convegno svoltosi oggi in
     Prefettura, su iniziativa del
     servizio Sprar, il Sistema di
                                         quali percorsi di cura?
     protezione per richiedenti
     asilo e rifugiati del ministero     Si è svolto con una notevole partecipazione l’incontro promosso dalla Caritas
     dell’Interno, con l’organizza-
     zione del Comune di Rieti e
                                         diocesana e dal Comune di Rieti sul tema della salute di quanti sono costretti
     della Caritas diocesana che,        ad abbandonare la loro terra di origine per approdare sulle coste di altri paesi
     quale ente assegnatario del
     relativo bando, gestisce in loco
     le attività Sprar per i rifugiati   Stefania Mariantoni, e il           mente sul loro animo, spesso      non c’è ancora un’applicazione
     adulti.                             direttore sanitario della Asl       anche sul loro fisico.            uniforme e tanti aspetti
        Un’attività che trova il suo     reatina, Paolo Anibaldi.               Di “prove di governance        restano sulla carta. Si sta
     senso pieno nell’ottica del            Il convegno, intitolato          nazionale” riguardo la salute     puntando perciò a una gover-
     solidarismo e del personali-        “Salute e migranti forzati:         dei migranti ha parlato           nance nazionale di “sistema”,
     smo che ha la sua radice nel        quali percorsi di cura?”,           Salvatore Geraci, che dirige      attraverso un tavolo tecnico
     messaggio evangelico e che          voleva fare il punto, con           l’area sanitaria nella Caritas    fra Regioni, Ministero e enti
     ispira la visione improntata        operatori dei servizi assisten-     della diocesi di Roma, illu-      coinvolti; ma anche a una
     all’umanesimo del nostro            ziali e sociali che si occupano     strando la situazione delle       governance regionale di
     orizzonte costituzionale: non       di richiedenti asilo e rifugiati,   leggi (buone) e della loro        “prossimità”, che valorizzi, in
     si deve mai dimenticare che,        sul problema concernente            concreta applicazione (su cui     un’ottica di sussidiarietà,
     nel rapportarsi ai migranti,        l’approccio verso questa            c’è ancora molto da lavorare):    l’impegno di operatori,
     ancor più se in fuga da situa-      particolare categoria del           la normativa (il decreto          associazioni e migranti stessi.
     zioni difficili e in attesa di      pianeta immigrazione: quello        legislativo n. 142 del 2015 che   Una strategia per rendere le
     ottenere protezione umanita-        di chi lo fa, appunto, perché       recepisce l’apposita direttiva    politiche regionali più attente
     ria, si ha a che fare con           “forzato”, in fuga da situazioni    Ue per l’accoglienza dei          alle esigenze della salute di
     persone, non con numeri, ha         pesanti. E parlare di salute,       rifugiati) parla anche di         immigrati e soggetti deboli.
     ricordato il direttore della        nei riguardi di queste perso-       assistenza sanitaria, con            Mentre l’aspetto dell’orga-
     Caritas reatina, don Fabrizio       ne, significa fare i conti con la   buone intenzioni ma con           nizzazione sanitaria locale lo
     Borrello, nel rivolgere il          situazione traumatica che si        diverse criticità applicative,    ha spiegato, facendo il punto
     saluto dopo l’assessore comu-       lasciano alle spalle e che ha       dato che da parte delle ammi-     sul protocollo d’intesa che la
     nale alle Politiche sociali,        prodotto pesanti ferite sicura-     nistrazioni e delle istituzioni   Asl reatina sta mettendo in
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piedi per un modello di
screening sanitario ad hoc, il
                                    Δ Pastorale familiare           Δ Pastorale della Salute
dottor Fabio Gemelli, che
nell’azienda sanitaria locale       FormarSì
dirige proprio l’ambulatorio di
Medicina delle migrazioni.          all’Amore: a
   Fra i due, l’interessante
intervento-testimonianza di         Greccio l’incontro
Maria Paola Lanti, presidente

                                    È
dell’Etna, acronimo che sta                promossa dall’Uffi-
per Etnopsicologia Analitica.              cio Pastorale della
Testimonianza frutto delle                 Famiglia l’iniziativa
belle esperienze che tale           “FormarSì all’amore”: la
organismo sta portando              presentazione dei percor-
avanti a Roma con varie             si di preparazione al
persone, approcciando a             matrimonio cristiano alla
livello psicologico le storie più   luce dell’Amoris laetitia ai
disparate. È evidente, infatti,     responsabili dei corsi
che sulla salute hanno un           matrimoniali, alle equipe,
forte impatto anche le deter-       ai fidanzati e alle fami-
minanti sociali, e quindi i         glie.
condizionamenti di tipo                L’incontro è program-
socio-economico, ambientale         mato per il prossimo 9
e culturale. Questo è valido        giugno, alle ore 21, presso
tanto più per chi è reduce di       il Santuario di Greccio, in
situazioni, da quelle che lo        vista della ventiseiesima       Dall’Unitalsi un’abitazione in legno
hanno spinto a partire alle         Festa delle famiglie e degli
traversie spesso devastanti da      anniversari di matrimo-         a una famiglia di Amatrice.
viaggi alla mercé di aguzzini e     nio che sarà celebrata il
profittatori, che rendono           10 giugno, alle ore 18.30,      La consegna nel giorno della Madonna
davvero difficile il raggiungi-     dal vescovo Domenico.

                                                                    «N
mento di una salute intesa                                                         on è facile per me descrivere questa giornata e la
come pieno benessere psicofi-                                                      commozione provata durante il suo svolgimento».
sico.                                                                              È il commento del diacono Nazzareno Iacopini,
                                                                    direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute,
                                                                    a margine dell’intenso evento dell’Unitalsi regionale nelle
                                                                    aree della diocesi di Rieti colpite dal terremoto, in coinciden-
                                    Δ Azione Cattolica              za con il passaggio della statua della Madonna di Fatima.
                                                                    «Sono stato colpito personalmente dal sisma – spiega Iacopini
                                    Confronto                       – e so cosa significa perdere la propria casa e perdere tutto. Mi
                                                                    sento coinvolto personalmente e vedere le facce e l’importante
                                    con i candidati                 partecipazione della mia gente a quest’evento mi ha reso
                                                                    orgoglioso di far parte dell’Unitalsi, che ha dimostrato con il
                                    a sindaco                       massimo impegno di saper stare vicino quanti hanno avuto la
                                                                    sfortuna di essere così duramente colpiti»

                                    L
                                          ’Azione Cattolica            «Mi sono commosso per tutto il tempo della celebrazione
                                          reatina, in vista della   eucaristica ad Amatrice, presieduta dal nostro vescovo Domeni-
                                          competizione eletto-      co, con la concelebrazione del parroco di Amatrice, don Savino,
  Da parte della dottoressa         rale che interesserà il         dell’assistente regionale ecclesiale don Gianni Toni, dell’assi-
Lanti, anche alcuni “consigli       Comune capoluogo,               stente della Sottosezione dell’Unitalsi di Rieti don Franco
per l’uso” agli operatori che,      organizza un momento di         Angelucci e di molti altri sacerdoti in servizio presso tutte le
nelle attività Sprar e in           confronto tra i candidati       parrocchie delle zone terremotate», ha aggiunto il diacono,
generale nei servizi (di qua-       alla carica di sindaco.         particolarmente toccato dalle parole di mons Pompili: «Non
lunque tipo) verso richiedenti         Gli esponenti politici       siete qui semplicemente per attestare un gesto di vicinanza, né
asilo e rifugiati, si trovano       che concorrono a divenire       per compiere una passeggiata in montagna. Siete qui perché
davanti una persona con tali        primo cittadino di Rieti        voi ve ne intendete di cosa vuol dire raddrizzare le righe storte.
drammi alle spalle: sapere          hanno infatti accettato la      Perché voi non vi rassegnate alle storture dell’esistenza, ma fate
(possedere le nozioni teoriche      proposta di una tavola          del vostro servizio alle persone ciò che cambia i connotati alla
necessarie), saper fare (tenersi    rotonda.                        realtà anche quando questo sembra difficile».
pronte con le giuste procedure         L’appuntamento,                 Ma a commuovere non sono state solo le parole, ma soprat-
secondo modelli di intervento       liberamente aperto alla         tutto i gesti: «Toccante è stata la consegna delle chiavi di una
adeguati), ma soprattutto           partecipazione di tutti i       casa in legno alla famiglia Perilli di Amatrice. Ci sono due
saper essere, cioè mantenere        cittadini, si svolgerà la       bambini e credo che in assoluto la più emozionata di tutti fosse
un approccio che anche sul          sera di domenica 4              la nostra presidente regionale Preziosa Terrinoni, per essere
piano psico-emotivo e perso-        giugno, a partire dalle ore     riuscita insieme alle Sottosezioni Unitalsi del Lazio a realizzare
nale si sappia relazionare con      20.45, nel salone parroc-       concretamente il sogno di questa famiglia, offrendo un tetto e
chi ha bisogno di una condivi-      chiale della Madonna del        anche una sicurezza. Un gesto concreto, vero e importante sotto
sione davvero grande.               Cuore in via Piselli.           ogni aspetto».
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               cose di chiesa
               Uffici pastorali
               conferenza   episcopale

                     di Lorenzo Prezzi

     Mons. Pompili, quando, dieci
     anni, fa il card. Bagnasco fu
     nominato presidente della
     Cei dopo il lungo “regno” del
     card. Ruini, quali erano le
     attese più diffuse
     nell’episcopato?

     Le attese, se ricordo bene,
     erano due: un più marcato
     spirito collegiale e un allegge-
     rimento della struttura della
     CEI. Bagnasco, del resto, viene
     chiamato da Benedetto XVI, il
     quale non aveva mai fatto
     mistero del fatto che le
     Conferenze episcopali non
     hanno valore teologico. In
     concreto, dare impulso alla
     missione della Chiesa, evitan-
     do che l’apparato istituzionale
     si avviti su stesso. Bagnasco
     parlerà del suo compito come                                                                             Nella foto il card. Bassetti durante
     di «un servizio alla fraternità»                                                                         la sua prima conferenza stampa
     e della Cei come di una
     «struttura di servizio». Quando     la nomina di bassetti                                                da Presidente della Cei

                                         Umiltà, obbedienza,
     Francesco poi incontrerà per
     la prima volta i vescovi
     italiani, dirà loro: «Andate
     avanti con fratellanza», ammo-
     nendo il pastore di non
     trasformarsi «in un funziona-
     rio, un chierico di stato, preoc-   discrezione...
                                         e capacità di sognare
     cupato più di sé, dell’organizza-
     zione e delle strutture, che del
     popolo di Dio».

     Riprendendo le sue
     numerose prolusioni, vi sono
                                         Papa Francesco ha nominato Gualtiero Bassetti nuovo presidente della Cei.
     elementi che tornano con            «È davvero un segno che crede alla capacità dei vecchi di sognare», ha
     insistenza: dall’emergenza
     lavoro alla povertà (i pacchi       commentato il cardinale, che alla stampa ha confessato di non avere
     viveri), dai temi eticamente        «programmi preconfezionati da offrire», ma l’intenzione di «lavorare insieme
     sensibili alle emergenze
     (ambiente, terremoti,               con tutti i vescovi, grato per la fiducia che mi hanno assicurato». E nelle ore in
     demografia ecc.), dai               cui avviene il passaggio di consegne, proponiamo uno sguardo sull’eredità
     programmi pastorali agli
     eventi ecclesiali. Quali sono       lasciata dal cardinale Bagnasco con un’intervista al vescovo Domenico
     le linee di maggiore
     continuità nel suo servizio di
                                         raccolta dalla testata on-line «settimananews.it»
     presidenza?
                                         sguardo “dal basso”, che si fa    luogo di carattere etico, ma       prodotto nel frattempo, come
     Prendo i “pacchi viveri”, di cui    orientare da fatti puntuali. E    culturale. Si trattava, cioè, di   reazione, fenomeni di aperta
     Bagnasco parlò sin dal maggio       poi diventa insistenza ossessi-   ritrovare il “noi” rispetto alla   contestazione che spregiativa-
     del 2007, come istantanea del       va sulla questione del lavoro.    prevaricazione dell’io, elevato    mente chiamiamo populismo.
     decennio passato. Sulle prime       Accanto, c’è un altro “chiodo     a sistema. Occorre riconoscere     Da cui segue la mancata
     sembrò un’esagerazione da           fisso” che è la famiglia. Non     che, negli ultimi anni, lo         fiducia nei riguardi delle
     clima post-bellico, mentre era      tanto in astratto, come difesa    spazio del bene comune si è        istituzioni.
     la situazione reale. La linea di    di un modello prestabilito, ma    assottigliato e si è persa la
     continuità della presidenza         come ammortizzatore sociale.      vicinanza con chi resta            Ricordo un’apertura di
     Bagnasco sta proprio in uno         L’obiettivo non era in primo      indietro. Questa miopia ha         credito al centro-destra di
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Berlusconi nella sua prima         trarsi sulla sua identità           crescendo la sua familiarità          Quali sono le critiche più
prolusione e le successive         spirituale per ritrovarsi.          con il corpo episcopale,              diffuse che gli sono state
critiche. Qual è stata la sua      Quanto alla Caritas, è stata        all’inizio forse un po’ intimidi-     rivolte?
posizione rispetto ai temi         collocata decisamente al            to dalla sua stessa timidezza.
politici, alla democrazia,         centro dell’azione ecclesiale,      Con la Segreteria generale            Una l’ho già accennata tra le
all’Europa?                        liberandosi da taluni sospetti      della CEI c’è stato un rapporto       righe. L’irrilevanza in cui
                                   che, anche nell’immaginario,        costante che, in qualche              sarebbe precipitata la Chiesa
Di sicuro, il card Bagnasco non    la vedevano come la punta           momento, ha patito la lonta-          italiana rispetto alla dinamica
è «un animale politico» e la sua   avanzata di un corpo più            nanza fisica, ma che, alla fine,      politica. Un’altra è un’eccessi-
leadership è stata minimalista     conservatore. Di fatto, la          ha distinto chiaramente la            va dipendenza dal magistero.
rispetto alla politica. L’episo-   Caritas ha visto crescere non       funzione di linea che dà il           Questo era quanto veniva
dio iniziale della busta recapi-   solo i fondi a propria disposi-     presidente rispetto a quella          scritto nella fase di Benedetto
tata a Genova con un proietti-     zione, ma anche la sua funzio-      pratico-organizzativa che             XVI, facendo riferimento alle
le dentro da parte di uno          ne pedagogica di orientamen-        spetta al segretario generale.        lunghe citazioni del papa
squilibrato ha segnato più di      to per tutti. Grazie ad essa, e                                           specie nella prima parte delle
quello che si pensa la vicenda     alla Fondazione Migrantes, la       Bagnasco ha indicato                  prolusioni. Un’altra ancora è
pubblica di Bagnasco. Spec-        disoccupazione, l’immigrazio-       l’umiltà, l’obbedienza e la           stata quella di non smarcarsi
chio di ciò è stato anche il       ne, l’illegalità, la marginalità    discrezione come                      adeguatamente dal pregresso,
rapporto con il mondo della        sociale sono diventate questio-     caratteristiche del servizio          insistendo su una continuità
comunicazione. Non cercava         ni importanti prima che la          di presidenza. Ha parlato di          superata dai fatti.
l’intervista a effetto o la        cronaca le imponesse all’at-        sé?
trovata sopra le righe, ma         tenzione di tutti. Questa                                                 Come ha interpretato
misurava le parole, a rischio      opzione per la dimensione           Non so se parlasse di sé. Però        Bagnasco il particolare
di apparire afono e diafano.       sociale prima che politica è la     qualcosa di quelle tre cose si        rapporto dell’episcopato con
C’è da dire però che, quando si    cifra della presidenza Bagna-       ritrova nel suo modo di fare il       papa Benedetto e papa
toccavano questioni sensibili      sco. Come a dire che il mo-         presidente della Cei. Uno stile       Francesco?
per la famiglia, l’educazione,     mento della dialettica tra i        dimesso, cioè senza protagoni-
la sanità, la legalità, non è      partiti è secondo rispetto          smi, evitando qualsiasi               Con la persuasione che il papa
stato mai silente, a costo di      all’animazione del corpo            polemica. Una presidenza tesa         è… il papa. L’episcopato
essere accusato di ingerenza,      sociale.                            all’ascolto, cioè a capire prima      italiano è considerato, specie
una volta da destra e una volta                                        che a parlare. Penso che anche        all’estero, troppo schiacciato
da sinistra. La posizione di       Un presidente meno invasivo         alcune sue scelte o… non scelte       su Roma. In realtà, i vescovi
imparzialità e non di semplice     e meno presente a Roma              nascessero da istanze altre           italiani si lasciano ispirare dal
neutralità col tempo è andata      come ha salvaguardato la            rispetto a se stesso. Non dava        papa in ogni stagione. E il
affermandosi con chiarezza,        dimensione collegiale della         l’idea di avere un “suo”              presidente della Cei ha fatto la
anche rispetto a ipotesi di        Cei e la funzionalità dei           programma, salvo quello di            stessa cosa. Ora papa France-
«partito cattolico», sempre        servizi centrali?                   salvaguardare l’unità della           sco ha nominato la nuova
rispedite al mittente. Rispetto                                        Chiesa, sottraendola al               presidenza della Conferenza
all’Europa, registro due           Confesso che, nei primi anni        pericolo di contrapposizioni e        Episcopale Italiana e Bagnasco
atteggiamenti: la cordiale         della sua presidenza, il card       di lacerazioni. Quanto alla           continuerà a stare nella sua
apertura ad un’integrazione        Bagnasco sembrava un                discrezione, penso si sia             Genova. Immagino grato per
del Continente, ma senza           “alieno” negli uffici di via        trattato semplicemente del            la straordinaria avventura
complessi, cioè senza subal-       Circonvallazione Aurelia. Non       suo temperamento schivo e             che gli è toccata di vivere. A
ternità rispetto ad altri          solo per la sua presenza assai      disincantato.                         cui, credo, non avrebbe mai
modelli. È un italiano convin-     fugace, ma anche per una                                                  pensato.
to e un europeo consapevole.       specie di ostentata estraneità
                                   rispetto all’organizzazione
Dal punto di vista pastorale,      degli uffici. La sua “genovesi-
mi pare che il card. Bagnasco      tà”, peraltro, lo rendeva
abbia privilegiato il              sospettoso nei riguardi della
presbiterio e la Caritas. È        struttura e dei costi. Ricordo
così?                              quando impose per l’Assem-
                                   blea della Cei una cartella
Ha accompagnato la recezione       assai modesta al posto di
del Vaticano II, di cui sono       quella più elegante. Piccolo
frequenti gli accenni nei suoi     indizio di una sobrietà che
interventi, privilegiando i        avrebbe segnato il suo corso,
preti, a cui ha dedicato un’at-    sempre sul chi va là quando si
tenzione costante, senza           trattava di allestire eventi e
sorvolare sui problemi più         promuovere iniziative cultu-
spinosi, compresa la pedofilia.    rali. Più che attraverso mo-
Del prete ha rilanciato la sua     menti pubblici, il contatto coi
funzione educativa, auspican-      vescovi è stato fatto di colloqui
do che sia capace di «ricostrui-   personali, sempre un passo
re la cura tra le generazioni».    indietro rispetto alla respon-
Un ministero-ponte quello del      sabilità di ogni pastore nella      Il vescovo Domenico con il cardinale Bagnasco durante la visita della
prete, chiamato oggi a concen-     propria Chiesa. Così è andata       Presindeza Cei ad Amatrice in seguito al sisma del 24 agosto
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