Conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa in Diritto pubblico, comparato e internazionale a Gianni Letta - mercoledì 29 settembre 2021 ...
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Conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa in Diritto pubblico, comparato e internazionale a Gianni Letta mercoledì 29 settembre 2021 ore 15.00 Sala Senato del Rettorato in diretta streaming su Youtu.be/RYjK81jDzgo
Programma Prolusione della Magnifica Rettrice Antonella Polimeni 7 Allocuzione del Preside della Facoltà di Scienze politiche, sociologia, comunicazione Tito Marci 11 Elogio di Gianni Letta Beniamino Caravita di Toritto 13 Lectio magistralis L’impegno istituzionale come responsabilità e servizio Gianni Letta 19
Gianni Letta, nato ad Avezzano (L’Aquila) il 15 aprile 1935, dopo la laurea in Giurisprudenza alla Sapienza, ha esercitato per alcuni anni la professione forense per poi dedicarsi al giornalismo militante. Nel 1958 si trasferisce a Roma ed entra a far parte della redazione de II Tempo, dove assume nel tempo la responsabilità della Segreteria di Redazione quale Redattore Capo e dal 1973 al 1987 quella di Amministratore e Direttore, ruolo che ha poi lasciato per assumere responsabilità manageriali e giornalistiche nel Gruppo Fininvest e nel Consiglio di amministrazione della Mondadori. Come Vicepresidente di Fininvest Comunicazioni e Direttore editoriale di Fininvest-Mediaset, ha curato il coordinamento delle attività del Gruppo nell’informazione e condotto un programma settimanale di dibattito politico-culturale sui problemi dell’attività interna e internazionale. Durante i Governi Berlusconi ha ricoperto la carica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel 2011 ha espresso l’intenzione di lasciare la politica, dichiarando: «ho fatto il mio percorso, in tutti questi anni ho servito il Paese, ora tocca ai giovani, con questa esperienza ho concluso». Il 16 novembre 2011 al termine del giuramento del Governo Monti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha rivolto uno speciale ringraziamento per la continua e scrupolosa collaborazione istituzionale, per la sensibilità, la competenza e lo spirito di servizio. Attualmente ricopre numerose cariche presso fondazioni, accademie e associazioni di Roma e provincia.
Prolusione della Magnifica Rettrice
Antonella Polimeni
Autorità, in qualità di giornalista, amministratore
Colleghe e Colleghi, e consulente. In particolare, ha iniziato
Studentesse e Studenti, come corrispondente dall’Aquila
Signore e Signori, del quotidiano Il Tempo, della Rai e dell’Ansa.
Trasferitosi presso la sede di Roma,
Sapienza Università di Roma, in ottemperanza in breve tempo ha acquisito la fiducia
alla delibera del Senato accademico e l’apprezzamento del direttore e fondatore
del 28 maggio 2019 e a distanza di circa de Il Tempo, sen. Renato Angiolillo, e nel 1971
un anno dal rinvio della cerimonia odierna è stato nominato Direttore amministrativo
a causa delle misure di contenimento del quotidiano romano; in seguito,
della pandemia da Covid-19, fu nominato Amministratore delegato
finalmente conferisce oggi a Gianni Letta della Società Editoriale Romana
il titolo di Dottore di ricerca honoris causa e della Tipografica Colonna. Alla morte
in Diritto pubblico, comparato e internazionale di Angiolillo, divenne direttore de Il Tempo,
in quanto «nel corso dell’opera svolta carica mantenuta sino al 1987, quando,
in seno al Governo nazionale, ha operato lasciata la direzione del giornale,
in modo costante ed esemplare, è passato al Gruppo Fininvest.
con alto senso dello Stato, per la ricerca Per molti anni è stato, inoltre, capo
di rapporti collaborativi tra gli organi dell’Ufficio Stampa della Federazione
costituzionali in nome dell’interesse generale, nazionale dei cavalieri del lavoro, quindi
anche in passaggi critici della storia capo dell’Ufficio studi e documentazione
più recente del nostro Paese. Si è altresì dell’Ente Palazzo della Civiltà del Lavoro,
distinto per l’impegno in ambito civile curando una serie di volumi su problemi
e ha rappresentato un interlocutore sempre di carattere economico sociale.
disponibile e attento all’associazionismo
e al volontariato nel campo Dopo esserne stato socio-fondatore, dal 2013
dell’azione sociale». è presidente dell’Associazione Civita, società
no-profit nel campo dell’arte e della cultura.
Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita È, inoltre, vicepresidente della Società Dante
presso la nostra Università, Gianni Letta Alighieri e dell’Accademia Santa Cecilia,
ha ricoperto numerosi incarichi in settori membro del Comitato esecutivo
molto diversi dell’informazione, dell’Aspen Institute Italia, presidente onorario
dell’imprenditoria, dell’associazionismo dell’Associazione Guido e Maria Carli
e del Governo, accrescendo così e, dal 2007, membro dell’Advisory Board
la sua esperienza e la sua professionalità di Goldman Sachs International,
7in qualità di consulente strategico, dei principi democratici. di relazioni in cui istituzioni e società
in particolare per l’Italia. Da ciò ne è scaturito il riconoscimento comunemente si riconoscono.
Infine, è presidente della Giuria dei letterati generale di un modo di agire in cui nessuno
del Premio Campiello. si è mai sentito escluso per motivi politici, Con la cerimonia odierna, la nostra
culturali o sociali. Università riconosce l’importanza
Questo ricco e prestigioso percorso della funzione delicata quanto preziosa
gli ha permesso di raggiungere riconoscimenti Non raramente il legittimo conflitto svolta per la nostra società democratica
di altissimo livello nazionale democratico delle parti in contrapposizione da Gianni Letta, che ha saputo coniugare
e internazionale: nel 2002 è stato nominato rischia di raggiungere livelli di soglia critica, conoscenze con capacità manageriali
dal Presidente della Repubblica in cui il bene comune è travolto e gestionali senza dimenticare una costante
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dalla riaffermazione ostinata attenzione per l’impegno sociale.
al merito della Repubblica italiana, di posizioni preconcette. Sono le persone Per la nostra Comunità universitaria
nel 2005 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine aperte al dialogo come Gianni Letta è un vero piacere accoglierlo
Piano dalla Santa Sede e nel 2009 Cavaliere che permettono di sviluppare le condizioni tra i suoi dottori di ricerca più illustri.
dell’Ordine nazionale della Legione d’Onore affinché le diversità non producano
della Repubblica francese. le lacerazioni del nostro vivere comune. Con viva soddisfazione, pertanto,
conferiamo oggi il titolo di Dottore
Il valore della sua figura non è testimoniato La sua esperienza e professionalità di ricerca honoris causa in Diritto pubblico,
solo dai titoli di onorificenza formalmente è stata messa al servizio anche di progetti comparato e internazionale,
ricevuti. Subito dopo aver dichiarato culturali e sociali, come testimoniano in linea con la tradizione di eccellenza
che non avrebbe più ricoperto incarichi i numerosi incarichi svolti nelle istituzioni che caratterizza la nostra Università.
legati alle funzioni di Governo di cultura, tra le quali rientra
ebbe un’attestazione significativa anche Sapienza di cui Gianni Letta
dall’allora Presidente della Repubblica è Ambasciatore e autorevole membro
Giorgio Napolitano, che gli rivolse: della comunità dei laureati.
Uno speciale ringraziamento per la continua
e sempre scrupolosa collaborazione Questa sensibilità culturale, che deriva
istituzionale, per la sensibilità, la competenza anche dalla sua formazione iniziale,
e lo spirito di servizio con cui ha contribuito gli ha consentito di svolgere gli incarichi
a tenere vivo e limpido il rapporto di amministrazione coniugando
tra il Presidente della Repubblica la comprensione della complessità,
e il Governo nell’interesse generale del Paese propria degli studi umanistici,
e della coesione nazionale e sociale». con l’esercizio della tecnica gestionale.
Quando nella realtà si combinano insieme
Nello svolgimento dei suoi incarichi formazione, studi e operatività istituzionali
ha responsabilmente tenuto presente e sociali gli effetti delle azioni non possono
i principi di correttezza e lealtà, investendo che essere fruttuosi.
sulla capacità di dialogo e ascolto
per appianare contrasti, rintracciare Sono queste le connessioni
mediazioni e, in altre parole, per garantire che anche Sapienza sempre più coltiva,
che il confronto anche aspro per ragioni convinta di dover dare un contributo
politiche fosse svolto nel rispetto nel consolidamento e nello sviluppo
8 9Allocuzione del Preside
della Facoltà di Scienze politiche,
sociologia, comunicazione
Tito Marci
Magnifica Rettrice, Colleghe e Colleghi, È altresì dal 2013 presidente
Studentesse e Studenti, Signore e Signori, dell’Associazione Civita. Tra le altre
affiliazioni di prestigio presso istituzioni
la Facoltà di Scienze politiche, sociologia di cultura si sottolineano: componente
comunicazione è particolarmente onorata del comitato esecutivo dell’Aspen Institute
di proporre il conferimento del Dottorato Italia, presidente onorario dell’Associazione
di ricerca honoris causa in Diritto pubblico, Guido e Maria Carli, vicepresidente
comparato e internazionale della Società Dante Alighieri
a Gianni Letta. e dell’Accademia Santa Cecilia. Dal 2019
è, inoltre, presidente dell’Accademia
Gianni Letta ha ricoperto ruoli nazionale d’Arte drammatica.
di assoluto rilievo sia nel settore privato
sia nel settore pubblico e di governo. Nella sua esperienza di governo si è distinto
Ha sviluppato nei suoi primi anni per una particolare attenzione alla gestione
di attività professionale l’attività principale del coordinamento dei ministri, nonché
di giornalista, ma poi è stato per lungo delle relazioni sindacali con particolare
tempo amministratore delegato e direttore riferimento alle crisi industriali. È stato
del quotidiano Il Tempo, dove ha maturato uomo di raccordo nei rapporti tra le diverse
un’esperienza di amministratore istituzioni repubblicane e, in special modo,
che poi continuerà a svolgere presso nel rapporto tra Governo nazionale
anche altri soggetti e, in particolare, e Presidenza della Repubblica. In occasione
nel Gruppo Fininvest (oggi Mediaset). del secondo mandato di Governo
Proprio il progressivo affinamento ha esercitato anche le deleghe
delle capacità manageriali verrà messo sui servizi segreti, in cui ha potuto registrare
a frutto per l’attività di coordinamento il successo di alcune operazioni
tecnico di governo nazionale che esercita di salvataggio di nostri connazionali.
in qualità di sottosegretario Si ricordano, in particolar modo le due Simone,
della Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Paci e Simona Torretta,
in ben tre occasioni: dal 1994 al 1995, e la giornalista Giuliana Sgrena,
dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2011. pur nel contesto drammatico
È stato poi consulente della Goldman Sachs. della perdita di Nicola Calipari.
11Dopo il 1994, anche quando non ha avuto
incarichi di governo, Gianni Letta
e non mancano, accanto alle attività
professionali, esperienze in quell’area Elogio di Gianni Letta
ha svolto un ruolo attivo di facilitazione di espansione che può essere chiamata
per riformare la Costituzione repubblicana del lobbying al servizio di gruppi privati Beniamino Caravita di Toritto
nel tentativo di ammodernare per connessioni con le istituzioni
il nostro sistema istituzionale. repubblicane.
La Facoltà di Scienze politiche, sociologia, Dentro questo contesto si situa la proposta Magnifica Rettrice, Amplissimo Preside, il titolo di un famoso saggio di Sandulli).
comunicazione ha sempre cercato di conferimento del Dottorato honoris causa. Illustri Colleghi, Dottorandi, Studenti, Bene, Gianni Letta è stato espressione
di coniugare al suo interno didattica Il vigente regolamento della Sapienza per Amici, Signore e Signori, di questi principi, non solo quelli facili
di qualità e un’attenzione speciale il conferimento del Dottorato honoris causa da evocare, ma difficili da praticare,
allo studente in tutti i livelli di istruzione: stabilisce che l’attribuzione del titolo nonostante le tante letture ideologiche del primato della persona umana
Laurea, Laurea magistrale e Dottorato sia assegnata a «personalità, di norma che ne sono state proposte, nello spirito e del pluralismo, quanto dei principi
di ricerca. In particolare, il Dottorato in già laureate, i cui meriti scientifici, umanitari e nel testo della Costituzione italiana aleggia, di servizio, di moderazione, di neutralità,
Diritto pubblico, comparato e internazionale o sociali siano di indubbio rilievo, affianco ai principi fondamentali ben presenti nel tessuto costituzionale.
rappresenta una felice esperienza siano chiaramente riconosciuti del primato della persona umana È stato ed è, in senso pieno,
che si articola in quattro curricula, a livello pubblico e che abbiano contribuito e del pluralismo, una spinta potente un Servitore dello Stato.
dove accanto alle specializzazioni in maniera significativa alle discipline verso il valore della moderazione
delle diverse branche del diritto pertinenti il dottorato che viene conferito». e della neutralità. Ne sono testimonianza La presenza culturale, politica, istituzionale
si studia e si approfondiscono i temi tre disposizioni costituzionali, che, del dottor Letta attraversa lunghissimi
del costituzionalismo e della teoria È questo il caso sicuramente di Gianni Letta, assieme a quella sull’«adempimento decenni della vicenda italiana.
e della prassi politica. La formazione il cui impegno in ambito istituzionale dei doveri inderogabili di solidarietà politica, C’è un dibattito, nella politica
superiore dei giovani che desiderano e sociale è generalmente riconosciuto economica e sociale», fanno parte e nella dottrina, sul punto se esista
approfondire la loro preparazione dalle diverse forze politiche, sociali di un patrimonio non sempre una I, una II, una III, forse addirittura
in queste tematiche non può prescindere ed economiche. Si ricorda, inoltre, sufficientemente valorizzato una IV Repubblica, secondo una numerazione
dal contributo che deriva che nel 2008 è stato designato Gentiluomo del testo costituzionale. Affianco che giunge a sfiorare – anche in Italia –
dalle esperienze istituzionali. di Sua Santità, con un ruolo esclusivo al dovere generale per tutti i cittadini la V Repubblica. È una discussione
La nostra Facoltà ha sempre guardato e certamente riservato a pochissimi di essere fedeli alla Repubblica che non mi appassiona, pur se è vero
al suo esterno con grande attenzione presso la Santa Sede. Chi si è impegnato e di osservarne la Costituzione e le leggi, che scansioni e fasi, nella vicenda italiana,
cercando di cogliere dalle significative nelle istituzioni guadagnando invero, «i cittadini cui sono affidate vanno in qualche modo individuate,
esperienze di personalità rilevanti la stima diffusa e generalizzata ha il merito funzioni pubbliche hanno il dovere anche per cercare di trovare nuovi,
questi stimoli da trasmettere ai giovani di ricevere una particolare considerazione. di adempierle con disciplina e onore», si spera più stabili, equilibri. Quel che conta,
per farli appassionare alle tematiche oggetto se sono pubblici impiegati devono essere oggi, è che a Gianni Letta è sempre stata
dei loro studi. Tale connessione è oltremodo Per tutte le ragioni esposte, pertanto, «al servizio esclusivo della Nazione»; e, infine, unanimemente riconosciuta la capacità
rilevante perché lo sbocco naturale la Facoltà di Scienze politiche, sociologia, per i magistrati, i militari di carriera di dialogare con tutti, mantenendo
dei dottorati non è più solamente comunicazione della Sapienza Università in servizio attivo, i funzionari e agenti un corretto rapporto di rispetto
quello della carriera accademica, ma sempre di Roma è lieta e onorata di avere di polizia, i rappresentanti diplomatici con i diversi ruoli istituzionali, anche
più si sposta su nuove collocazioni, tra i suoi dottori di ricerca honoris causa e consolari all’estero, secondo l’art. 98, nei periodi di più aspro scontro politico,
rispetto alle quali l’area istituzionale il nome di Gianni Letta. la legge può «stabilire limitazioni al diritto magari limitandosi a far filtrare
presenta indubbie potenzialità. Molti di loro di iscriversi ai partiti politici», e ciò qualche suo disagio rispetto
lavorano presso le istituzioni parlamentari, in nome di un principio di neutralità alle estremizzazioni provenienti
nei ministeri e nelle pubbliche amministrazioni delle funzioni pubbliche (riprendo qui da un lato o dall’altro.
12 13Così avvenne nel 2011, in occasione alla vita di partito, né assunto ruoli politici guardata con sospetto da chi è rimasto fuori al cui direttore Luca Scuccimarra vanno
del passaggio al Governo Monti, quando (applicando a sé stesso quell’art. 98 Cost., (ma, come abbiamo visto, ciò vale i miei ringraziamenti per gli anni di impegno:
il Presidente Napolitano volle esprimere citato prima, sventuratamente mai attuato), fino a che non è il vecchio escluso a entrare qui hanno insegnato nomi illustri
uno speciale e personale ringraziamento 1. e non avrebbe cercato candidature parlamentari in quelle stanze…), eppure svolge della vita istituzionale italiana, a partire
nemmeno alla ricerca di quelle guarentigie una funzione insostituibile. dai nostri colleghi vittime del terrorismo,
Gianni Letta è ed è stato espressione che la Costituzione pur ancora Abbiamo attraversato anni, forse tutto da Aldo Moro a Vittorio Bachelet,
di una cultura politica moderata offriva come riparo da improvvide iniziative il secondo decennio di questo terzo millennio, a Massimo D’Antona. Ma come dimenticare
e di un attitudine profondamente liberale giudiziarie. Negli ultimi trent’anni in cui, in nome di parole d’ordine velleitarie che nelle nostre aule e nei nostri corridoi
(in questo profilo accomunato a uno suo Gianni Letta è stato sottosegretario e inutilmente reboanti, i principi costituzionali hanno insegnato e concluso la loro carriera
altrettanto illustre conterraneo, Natalino Irti), alla Presidenza del Consiglio dei ministri, della competenza, del merito, della neutralità accademica storici, giuristi, economisti,
che, quando ha potuto governare l’Italia, nei quattro governi Berlusconi, degli apparati di governo sono stati considerati come Renzo De Felice, Antonio Martino,
tanto bene ha fatto, ma che spesso è stata dall’11 maggio 1994 al 17 gennaio 1995, con diffidenza, rischiando di scivolare Domenico Da Empoli, Giuliano Amato,
drasticamente e dannosamente – per il Paese – dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006, nella leggerezza, nel pressappochismo, Franco Bassanini, Pieralberto Capotosti,
emarginata. Ma moderato non significa dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011. quando non addirittura in un pericoloso Pietro Scoppola, Emilio Gentile,
di per sé né conservatore, né mediatore Come ne dice lo stesso Letta 3, avventurismo. Speriamo che questa fase Maria Rita Saulle, Fulco Lanchester
a tutti i costi. Si può essere moderati e cercare il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sia finita e che la lectio che ci apprestiamo e tanti altri autorevolissimi colleghi?
la mediazione solo quando possibile, dopo la legge n. 400 del 1988: ad ascoltare segni un definitivo spartiacque:
lasciando poi filtrare il dissenso; si può è la figura centrale… non solo perché potrebbe essere questo il nuovo contributo Il riconoscimento dell’onorificenza
essere moderati e non necessariamente è lo snodo di tutte le attività, di Gianni Letta al consolidamento universitaria appare dunque l’esito naturale
conservatori: sotto questo profilo, non solo perché gli capitano sul tavolo delle attitudini positive di questa nuova, dell’incontro tra la diuturna attività
si può pensare tutto quello che si vuole tutte le pratiche e gli affari, ma perché quasi miracolosa, fase iniziata di colui che oggi celebriamo e le riflessioni
dell’avventura televisiva italiana (che poi la stessa legge n. 400 affida con il Governo Draghi (altro nome elaborate nella sede accademica; lasciatemi
è parallela a quella di tutto il mondo…), al Sottosegretario la preparazione che ben può essere legato a quello dire che, a fronte delle difficoltà dei partiti
ma è difficile negare che trent’anni fa e gli adempimenti relativi al Consiglio nostro odierno laudato). e della necessaria fase di riflessione
non sia stato un percorso di, ancorché dei ministri e la loro esecuzione. che si sta aprendo per la magistratura,
turbolenta, innovazione, più ormai Cultura di governo, capacità è venuto ormai il tempi di rivendicare,
di quanto non lo sia oggi, situazione Chi conosce le dinamiche reali del potere, di coordinamento delle politiche pubbliche, nel rispetto del principio di responsabilità
in cui i media tradizionali devono scontrarsi sa che proprio la riunione di pre-Consiglio moderazione, neutralità, sono tutti aspetti ed evitando quegli aspetti autoreferenziali
e confrontarsi con le nuove esperienze. dei ministri – di cui lo stesso Letta ricorda che caratterizzano il nostro laudato, che troppo spesso allignano tra di noi,
di non averne persa una – è il vero luogo che non casualmente ricopre ancora oggi il ruolo che la Costituzione riserva
E in maniera moderata, neutrale, meticolosa, in cui, in funzione della definitiva le funzioni di Presidente del meritorio alle università, quale luogo centrale
Gianni Letta ha operato nella funzione determinazione dell’indirizzo politico Istituto per gli studi e la documentazione di formazione delle classi dirigenti
di coordinamento tecnico dell’attività governativo, le incomprensioni politiche legislativa. Si tratta degli aspetti che sono in senso ampio del Paese, garantendo
di governo. È racconto noto 2, quello secondo possono essere ricomposte e le gelosie al centro degli studi e delle ricerche a esse autonomia e libertà di insegnamento
cui Letta, dopo le elezioni del 1994, delle burocrazie superate, riconoscendo che incoraggia il Dottorato di Diritto e ricerca: ne parleremo qui in un prossimo
e l’incarico dato dal Capo dello Stato Scalfaro gli interessi in gioco oltre le apparenze formali, pubblico, comparato e internazionale, convegno sull’autonomia universitaria oggi,
a Berlusconi, confermò che avrebbe accettato ricercando le soluzioni giuridiche compatibili magistralmente diretto dal collega organizzato dalla Associazione italiana
solo un incarico di profilo istituzionale, per obiettivi e problemi complessi, Fabio Giglioni, in particolar modo all’interno dei costituzionalisti.
per coordinare i ministri e organizzare individuando le corrette gerarchie temporali, del curriculum in Diritto costituzionale
il governo, collaborando così individuando i limiti delle risorse economiche, italiano e comparato e istituzioni politiche. Le attitudini, capacità e modalità,
alla concreta attuazione dell’art. 95 Cost., esercitando con equilibrio le necessarie Sono gli studi che caratterizzano la Facoltà, sopra ricordate, in parte sicuramente innate,
ma che non avrebbe mai partecipato compensazioni. È un area di governo oggi Dipartimento, di Scienze politiche, sono anche la conseguenza
14 15di una vasta sensibilità sociale e culturale di dirigere la politica generale del Governo Come ho cercato di argomentare
che Gianni Letta ha sempre coltivato, e di mantenere l’unità di indirizzo politico in un mio contributo di quasi quarant’anni fa 4,
a partire dalle sue esperienze e amministrativo, prevedendo che la legge se ci si pone nella prospettiva di individuare
nei mezzi di comunicazioni di massa, provveda all’ordinamento della Presidenza in modo corretto e non militante
da Il Tempo, di cui è stato direttore del Consiglio, in cui un ruolo centrale, come la sfera del costituzionalmente doveroso,
e amministratore delegato, a Fininvest abbiamo visto, lo svolge proprio non sono posizioni inconciliabili.
e Mediaset, di cui è stato consigliere il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Sarà allora anche grazie agli insegnamenti,
di amministrazione e vicepresidente. E Gianni Letta, in questo ruolo, recenti e passati, del nostro laudato,
In tutti questi decenni, Letta ha ricoperto, è il “decano” dell’esperienza repubblicana, in una con il miracolo collettivo di rinascita
per spirito di servizio, prestigiosi incarichi – avendolo svolto per più di otto anni. di consapevolezza del nostro Paese,
in realtà prestigiosi anche per l’ente che riusciremo a uscire, insieme,
di riferimento – nell’ambito di numerose Ma non è un valore fine a se stesso: dalla crisi pandemica e dalla crisi
istituzioni culturali italiane, che gli hanno in una Costituzione, come quella italiana, istituzionale che abbiamo attraversato
permesso di affinare una sua naturale accomunata in ciò alle costituzioni in questa ultima fase della nostra vita.
capacità di conoscenza e di rispetto delle democrazie liberali e sociali
delle diversità e del pluralismo del secondo dopoguerra
(dalla Presidenza dell’Associazione Civita, e al costituzionalismo europeo, Beniamino Caravita di Toritto 1
«Uno speciale ringraziamento
il cui scopo è notoriamente la valorizzazione non può che essere finalizzata Professore di Istituzioni di diritto pubblico al dottor Gianni Letta per la continua
del patrimonio storico, artistico e ambientale, al mantenimento e alla valorizzazione e scrupolosa collaborazione istituzionale,
alla Vicepresidenza dell’Accademia nazionale di quei principi di fondo per la sensibilità, la competenza e lo spirito
di Santa Cecilia e della Società Dante Alighieri, che abbiamo richiamato all’inizio: il rispetto di servizio con cui ha contribuito a tenere vivo
alla Presidenza della Fondazione per la della persona umana e il pluralismo. e limpido il rapporto tra il Presidente
Pontificia Università Lateranense-Roma, Non è un caso, allora, se sempre della Repubblica e il Governo,
alla presidenza onoraria della Fondazione più spesso gli interventi pubblici nell’interesse generale del Paese
Guido Carli, alla presenza nei cda di Gianni Letta si richiamano, da un lato, e della coesione nazionale e sociale».
della Fondazione Policlinico Gemelli, alla necessità di mantenere, all’interno
nel Comitato di undirizzo dell’Istituto del quadro europeo e occidentale, 2
Ne parla lo stesso Letta nella bella
Giuseppe Toniolo di studi superiori, la coesione nazionale come presupposto intervista contenuta nel volume di L. Tivelli,
nell’Advisory Board dell’Università della coesione sociale e, dall’altro, al ruolo Chi è Stato, Rubettino Rai Eri, Soveria
Campus bio-medico di Roma, della scuola, dell’università, della cultura Mannelli, 2007, Un campanello d’allarme
nella Fondazione Giovanni Agnelli, come strumento di crescita dei giovani per la classe politica, le classi dirigenti
nella Fondazione Cassa di Risparmio e del Paese. e il Paese, pp. 190 ss.
di Roma, nella Fondazione Sordi per i giovani
o nel Comitato di Presidenza di Italiadecide, E così il nostro nuovo dottore di ricerca, 3
Nel volume La Presidenza del Consiglio
alla presenza negli organi di governo teorico e operatore della Costituzione dei ministri a trent’anni dalla legge n. 400
di associazioni legate al mondo giovanile, nella sua versione neutrale, si collega a quella del 1988, Atti del Convegno di studi svolto
in grado di fare crescere la capacità – anch’essa necessaria e fondamentale – presso l’Università Luiss Guido Carli
di innovazione tra i giovani). dimensione progettuale della nostra il 20 febbraio 2018, Roma, 2020, pp. 16-17.
Costituzione, legata all’art. 3, comma 2,
La capacità di governo è, in realtà, e ai principi dell’eguaglianza sostanziale 4
B. Caravita, Oltre l’eguaglianza formale.
postulata dalla Costituzione, che attribuisce e del libero sviluppo della persona umana Un’analisi dell’art. 3, comma 2, Cost., Cedam,
al Presidente del Consiglio il compito in esso contenuti. Padova, 1984.
16 17Lectio magistralis
Gianni Letta
Premessa L’impegno istituzionale
come responsabilità
Questo testo è datato, ma non superato. Anzi. per il “bene comune” del Paese
È stato scritto prima della cerimonia fissata per
il 20 ottobre 2020 e poi rinviata per le restrizioni Non ho la pretesa o la presunzione
imposte dalla pandemia anche alle università. di svolgere una lectio nel senso proprio
della tradizione accademica,
È passato un anno e tante cose sono cambiate,
e non ho perciò cose nuove da consegnare
ma non per questo credo di dover cambiare
a questa prestigiosissima Università
il mio intervento. La pensavo così allora,
che pure mi onora con un titolo graditissimo,
e a maggior ragione oggi, convinto che il tempo
che non so fino a che punto meritato,
abbia consentito anche di verificarne la validità
ma che accolgo felice, in umiltà.
e l’attualità, come confermano i fatti e gli eventi
E per il quale ringrazio sin d’ora
verificatisi in questo anno difficile e sofferto.
il Magnifico Rettore professor Eugenio Gaudio,
L’appello del Presidente Mattarella il Senato accademico, il preside della Facoltà
e la costituzione del Governo Draghi professor Marci, e il professor Giglioni.
nel febbraio 2021 diventano così la vera lectio
perché danno valore e sostanza all’impegno Non sarà una lectio perché non ho…
istituzionale, alla responsabilità, al bene comune, l’età, non ho i titoli per farla, non ho
come presupposto e fine del servizio al Paese. un curriculum adeguato al prestigio
Che era ed è il tema che ha guidato di questa Facoltà di Scienze politiche,
questa mia modesta esercitazione. sociologia, comunicazione,
né una produzione saggistica tale
Un’unica integrazione però debbo fare.
da permettermi quel distillato di cose nuove,
Un ringraziamento sentito alla rettrice
come dovrebbe essere per ogni ricerca
Antonella Polimeni, che si aggiunge naturalmente
e per ogni nuovo dottore
a quello per il professor Eugenio Gaudio
in una circostanza del genere.
che l’ha preceduta, e che prese l’iniziativa
di portare in Senato accademico la proposta
Quella che posso consegnarvi è solo
del Dottorato che debbo quindi alla sua
una testimonianza legata all’esperienza
e alla vostra generosità più che ai miei meriti.
(uno dei rari privilegi dell’età) che racconta
E al professor Beniamino Caravita di Toritto che
un modo di intendere l’impegno vissuto
si accompagna a quello per il professor Giglioni.
nelle istituzioni in cui mi sono
Gianni Letta inaspettatamente trovato coinvolto
Roma, 29 settembre 2021 da alcuni decenni, che mi ha sottratto
19al giornalismo, consegnandomi a vicende niente affatto generica, ma lealmente Non perciò una lectio, ma semplici da un sistema culturale e sociale
di cronaca e qualche volta di storia non definitoria e non dogmatica con la quale “appunti” di metodo dettati a quello posteriore, di generazione
del nostro Paese, che mai avrei pensato Leone XIII individuò, nell’enciclica dall’esperienza che consentano di verificare in generazione» (Dizionario di dottrina sociale).
di vivere in prima persona. datata 1891, i grandi cambiamenti il passaggio dalle concezioni ideali
Ecco, per riassumere, il titolo del mondo tra 8 e 900, gli smottamenti alla loro implementazione nelle circostanze Già in Aristotele si possono rintracciare
potrebbe essere proprio questo: dei rapporti sociali e statuali, le mutate attese date in un periodo definito e particolare le radici teoriche e concettuali della nozione.
Il senso dell’impegno nelle istituzioni. di classi sociali e in particolare della classe della nostra storia. Cercherò di rispondere, Per Aristotele è solo nella Polis
operaia, e – riguardo a una questione sociale sulla base appunto dell’esperienza, che si può realizzare la forma di esistenza
Il senso di un impegno istituzionale epocale e drammatica – le sfide e le scelte alla domanda di come, in questi tempi migliore per gli esseri umani. E la Polis
– ho detto – e in fondo politico, vissuto che riguardavano la politica e lo Stato. di cose nuove, si possa aiutare, (lo Stato, potremmo tradurre) «in realtà
però in forma particolare e diversa, Leone XIII scelse di tener fermo un punto, nella pratica quotidiana, politica esiste per rendere possibile una vita felice»
al di là e al disopra di un coinvolgimento una sorta di focus, intorno a cui delineare e istituzionale, l’affermarsi del bene comune (Politica, 1252, b28ss). «Il bene certo
diretto di natura politica o partitica, giudizi e criteri operativi: il bene comune. e dello Stato come strumento di prosperità è desiderabile anche quando riguarda
ma non al di fuori, naturalmente, dal gioco pubblica e personale. O perlomeno come una sola persona, ma è più bello e più divino
delle forze in competizione. L’evoluzione successiva della filosofia politica, si possa ostacolare e combattere quel male se riguarda un popolo e una città»
nella sua versione non utilitaristica, riconosce che sempre più spesso si manifesta (Etica Nicomachea, 1094, b7ss).
Comunicare il senso di un’esperienza ancora oggi il bene comune come colonna nei comportamenti individuali e collettivi,
implica, come dice una canzone di moda, portante di qualsiasi impegno politico, nell’affievolimento del sentimento Il concetto è sviluppato in Agostino
che un senso ci sia. E per me c’è stato e c’è. che sia servizio alla comunità umana di comunità, nello svilimento che scrive nella De Civitate Dei (1.II, c.21)
Senso comprende insieme significato, e insieme alle singole persone. E quale sia e nel dileggio delle Istituzioni, di utilitatis communio e perfezionato
principi e valori, ma anche un presupposto l’idea di Stato che lo possa consentire. nella mancanza di senso dello Stato, da Tommaso d’Aquino. Il quale, come
e un fine, e una direzione, quella La questione non è di poco conto. nella progressiva e allarmante opera Aristotele, sottolinea che il bene comune
che si persegue giorno dopo giorno, E ha conseguenze pratiche enormi di disgregazione della società è superiore al bene individuale:
con responsabilità e umiltà, attraverso sul destino degli individui, delle famiglie e delle Istituzioni, nel linguaggio anche «Il bene dell’uomo singolo non è l’ultimo
l’esercizio del ruolo e delle funzioni e dei popoli, anche se spesso la storia della politica, nel rancore e nell’odio sociale fine, ma viene ordinato al bene comune»
e attraverso le scelte compiute si incarica di smentire coloro che credono che minano le basi di una ordinata convivenza. (S. Th., I-II, q.90, a.3), per cui «è necessario
nelle diverse situazioni e circostanze. di piegarla ai propri più o meno Occorre a questo scopo fissare quei concetti che la legge riguardi propriamente l’ordine
inconfessati desideri. di bene comune e di Stato che troppo spesso della felicità comune» (S. Th., I-II, q.90, a.2).
Ci sono molte cose nuove – e ripeto nei discorsi di tanti protagonisti
qui l’espressione usata all’inizio – Mai come oggi si sta affermando infatti, della vita pubblica si rivelano solo parole Il bene comune in Tommaso non viene
che sono accadute e stanno accadendo forse senza averne piena avvertenza vuote di senso, senza sostanza di vita però inteso, come in Aristotele,
sotto i nostri occhi in campo sociale un concetto apparentemente simile, e di pensiero. nei termini esclusivi di benessere economico
e politico, mentre si sta per aprire ma in realtà opposto: quello e di stabilità politica, ma coinvolge la
il terzo decennio del terzo millennio. di volontà generale o interesse collettivo. (1) Bene comune sfera personale, e bene comune è perciò
Con che animo, facendo valere quale senso, Da cui un concetto di Stato o evanescente Non è inutile qui un breve excursus storico. coincidente con l’ideale della vita buona,
può affrontarle chi è investito (nel senso del suo superamento verso «Il concetto di bene comune del bene vivere. La felicità comune
di una responsabilità istituzionale? un mondialismo utopico, verso ambiti – nota Lorenzo Ornaghi, già rettore è sì della Polis, ma solo in quanto
L’esperienza? decisionali impalpabili ma onnipotenti) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è partecipata da tutti, e non è disgiungibile
o ridisegnato come un organismo dotato e ministro dei beni culturali – dalla verità sull’uomo e sulla storia.
Non ho usato a caso l’espressione «cose di una personalità propria fatta coincidere costituisce un’eredità che, dalle sue origini
nuove»: Rerum Novarum, intorno con la volontà di un presunto popolo nel pensiero greco, viene trasmessa L’età moderna vede affermarsi
alle cose nuove. È l’espressione di individui isolati. da un’età storica alla successiva, progressivamente lo svuotamento euristico
20 21del bene comune. Il sommo bene, nei termini La singolarità dei nostri giorni, parlo e promuovere la vita buona delle persone Dinanzi alle cose nuove valgono più che mai
di una teleologia metatemporale, è ritenuto del 2020 in Italia, è che assistiamo che nascono già costituite da legami primari gli indirizzi proposti dalle grandi
una categoria improponibile, consegnata al fenomeno di un curioso cocktail ideologico e comunitari. autorità morali, che sono le uniche ormai
all’oscurità del Medio Evo. La verità dove questi principi, che la logica che affrontano questi temi disegnando
oggettiva sull’uomo è ritenuta inattingibile vorrebbe inconciliabili, sono confusi Lo Stato, nella visione che – io credo – l’essenziale, perché nulla hanno da difendere
e, dunque la ricerca di cosa sia vero bene, e amalgamati non solo in alleanze innaturali, ci giunge dai Padri della nostra Repubblica, salvo l’unicum necessarium, che è l’umano
uno sforzo vano. ma anche all’interno delle singole è uno strumento per la prosperità di tutti in noi.
formazioni politiche. Tutto questo e di ciascuno. Non è il fine, ma il mezzo.
Da Hobbes in poi si allarga la forbice molto al di là di un sano pragmatismo Non crea o fonda diritti della persona singola Mi riferisco a un testo che ho ritagliato
tra l’idea di benessere della comunità che pure dovrebbe portare a far convivere o associata, ma, appunto, li riconosce come esemplare: il messaggio all’Onu
e quella dei diritti e delle libertà individuali, in pace visioni differenti. e promuove. È una organizzazione politica del 22 agosto 1980 di Giovanni Paolo II.
che invece nella tradizione greco-cristiana, il cui scopo principale è di sostenere Al punto 8 dice: «per salvare l’umano
o se vogliamo aristotelico-tomista, Il risultato è che si usano nello stesso giro e ampliare le condizioni di benessere è necessaria una volontà politica
si componevano armonicamente. Si instaura di frasi, per giustificare proposte senza nerbo generale. Dove i governanti adempiano che vada oltre l’interesse immediato»
fino ai nostri giorni una lotta – e perdonatemi di valori creduti, concetti nobili che evocano il loro ufficio, attraverso il complesso e che sia «costantemente guidata
questa semplificazione forse eccessiva – in ciascuno timore e tremore salutari, delle istituzioni politiche e delle leggi, da criteri che esaltino l’umano e il sociale,
tra interesse o volontà generale, e l’interesse perché legati a desideri veri, ma perché sia difesa e cresca la pubblica l’etico e il culturale, il morale e lo spirituale
e la libertà dei singoli. che non poggiano su una visione e privata prosperità. Ma oggi si pone al di sopra dell’economico
del mondo stabile e coerente, ma sono una questione ulteriore. Quella e del tecnologico soltanto». Il primato
Il bene generale è sempre più spesso, puri flussi sentimentali. delle comunità organizzate e dotate della politica insomma, con i connotati
e nel 900 in modo tragico, identificato di poteri sovrastatali. appena esposti, sulla mano oggi onnipotente
con lo Stato inteso come persona finta E così questa epoca iper-razionalista, che muove l’economia e pretende di dirigere,
e artificiale, che per essere sè stesso in pienezza, dove si punta ormai al trans-umanesimo E qui è proprio la superiorità del bene con la tecnologia, le coscienze.
conducendo alla libertà universale, dell’intelligenza artificiale surrogato comune, in quanto bene in sé, rispetto
può e deve fagocitare le libertà individuali di immortalità, dove si invocano allo Stato, che è strumento di questo bene, Come trasferire questo apparato teorico
e di associazione. gli scienziati per guidare il mondo secondo che consente di affrontare in modo etico alla pratica politica e istituzionale? Potrei
algoritmi che in realtà non sono altro e forte, e non come debolezza, dire, paradossalmente: non dimenticandolo!
Rousseau, per così dire, contro Spinoza. che opinioni codificate algebricamente; o come insanabile conflitto, l’appartenenza Mai. Il senso dello Stato, la tensione al bene
Il primo, Rousseau, per cui i singoli portatori ecco che proprio in quest’epoca le scelte della nostra Nazione a entità politiche comune si traducono in atti conseguenti
di valori e scelte minoritarie devono individuali, e i comportamenti conseguenti, più vaste – l’Europa per prima – purché se non si pretende di applicare solo ed
sacrificare la propria libertà personale: trovano giustificazione nel romantico a loro volta esse siano strumenti esclusivamente le ricette di un manuale di
– sull’altare dello Spirito del Tempo primato del sentimento del momento. e non assoluti in sè stessi. scienze politiche. Questo è il primo dato che
(Hegel), Quello di moda, effimero come tutte le mode. mi viene dall’esperienza vissuta.
– in attesa del progresso inesorabile Fissati così i principi di ciò che ritengo
delle forze produttive (Marx-Engels), (2) Stato il presupposto dell’azione politica, E questo vale tanto più per chi, come me ha
– o del prossimo trionfo della razza Sarò qui telegrafico, anche perché, le condizioni senza di cui essa è concepita sempre considerato sè stesso come
(Mein Kampf). trattando di bene comune, ho già cercato al di fuori della moralità, come pura tecnica un giornalista prestato alle istituzioni e perciò
Il secondo, Spinoza, ha per epigoni i sostenitori di esprimere che cosa non dev’essere della conquista del potere e della sua stabilità, mai si è sentito scienziato della politica
dei diritti e dei desideri, qualunque essi siano, lo Stato, se non vuole schiacciare credo di poter esporre alcuni criteri e tantomeno autorità politica, ma semplice
degli individui e delle minoranze, tirannicamente il singolo in nome che ritengo necessari oggi a chi adempia servitore dello Stato, quasi innamorato
scavalcando qualsiasi considerazione dell’interesse collettivo o della cosiddetta l’ufficium pubblico, con i due criteri sovrani del suo cuore pulsante, devoto alle istituzioni,
sulle conseguenze per la comunità. volontà generale ma perseguire di responsabilità e di servizio. che ha cercato appunto di servire
22 23con totale dedizione, con impegno Li conosceva bene Machiavelli quegli ordini, i grand commis, gli uomini che hanno raggiunto a personaggi tanto più competenti
e responsabilità. li sapeva a memoria e gli stavano pure i massimi livelli nelle istituzioni. e autorevoli di me, che per ruolo
sulla punta della penna perché tante volte e per carriera, hanno servito lo Stato
C’è un aneddoto raccontato li aveva scritti e suggeriti al Principe, «Accettai allora a condizione di poterlo fare ai massimi livelli istituzionali. Ma ritrovarmi
da Leonardo Sciascia che è rivelatore nell’esercizio di quello che era il suo mestiere con spirito rigorosamente istituzionale in così eletta compagnia è certamente
e istruttivo. Rappresenta un monito – che non era comandare, ma consigliare – e non politico. E così l’ho fatto sia la prima, per me il riconoscimento più ambito
per chiunque sia impegnato in una funzione anche se ogni sua pagina – come scrisse di sé – che le altre volte nei diversi governi Berlusconi, al quale potessi aspirare. È la prova
pubblica. Un richiamo contro la tentazione nasce per «lunga esperienza delle cose moderne per più di 10 anni, nell’arco di 17. che quel modo di assolvere il mio incarico
della superbia di chi si sente uomo di potere, e una continua lezione delle antiche». è stato percepito e riconosciuto anche al di là
ricco di scienza politica, e perciò crede Non era stata per me una formula di rito dei miei meriti, ma in perfetta adesione
di essere capace di muovere la storia, Dunque il bene comune e la sua pratica, il giuramento prestato al momento di assumere allo spirito con cui l’ho sempre concepito
sol che sia lui a muovere le leve del potere. la capacità di implementarlo non nascono l’incarico. E non l’ho mai dimenticato. e con il quale ho tentato di svolgerlo.
dalla presunzione della teoria. L’avevo pronunciato con forte
Scrive Sciascia: E da che cosa, allora? e visibile emozione, ma anche con la piena È il motivo per il quale – unico caso
Nella realtà i generali ci vogliono, anche consapevolezza dell’impegno che assumevo in tanti anni – ho accettato di parlare
nelle guerre che sembra facile poter vincere. Dalla immedesimazione con quello che e della responsabilità che comportava. Non del mio lavoro a Palazzo Chigi, infrangendo
Generali che abbiano intuito e pratica, i filosofi della politica chiamano ethos per una parte soltanto, ma per tutti i cittadini, per una volta quella regola del riserbo
perché studio e teoria non bastano: della nazione, quell’insieme di valori comunque avessero votato, qualunque fosse e del silenzio che mi ero dato all’inizio
come ci dà esempio Matteo Bandello, e di ideali, cultura ed etica, che anzitutto la loro idea o appartenenza politica. e alla quale fino a oggi non sono mai
quando racconta di una manovra sono trasmessi in famiglia e che esigono, venuto meno».
che Machiavelli voleva far fare a una truppa per loro natura, di conformare la struttura Fedele a quel giuramento, mi sono messo
in piazza d’arme; e nacque tale confusione e le finalità dello Stato. E qui si situa al servizio dello Stato con totale dedizione, È lo stesso motivo per il quale
che bisognò Giovanni dalle Bande Nere il lavoro dei servitori dello Stato, senza fare politica, ma in piena e totale lealtà nei governi successivi ho sempre rifiutato
desse un paio di “secchi ordini” perché si e la loro capacità, secondo ruoli e funzioni al Governo di cui facevo parte. Proprio la promozione a ministro o addirittura
effettuasse la manovra voluta da Machiavelli diverse, di conseguire lo scopo essenziale: come fanno e debbono fare quegli uomini a vicepresidente del Consiglio,
e si potesse andare al rancio. risolvere i problemi dei cittadini e quelli e quelle donne che credono nelle istituzioni che Berlusconi mi proponeva con insistenza
Qui vedo una lezione molto importante, che i cittadini percepiscono come tali, e a loro danno l’anima, facendone la storia. ritenendo riduttivo e non adeguato ripetere
un invito al realismo e all’onesta promuovendo così la prosperità pubblica Sono i civil servant della cultura anglosassone l’esperienza già compiuta e tornare a fare
osservazione delle cose della vita. Persino e privata. Me lo ha insegnato un grande o i grand commis della esperienza francese solo il sottosegretario alla Presidenza.
un genio come Machiavelli non poteva ambire servitore dello Stato, il prefetto Carlo Mosca Quelli che, nella nostra tradizione, vengono
a qualcosa a cui non era destinato e tanti altri come lui. chiamati, appunto, i grandi servitori dello Stato. «Ma quelli – gli replicavo ogni volta che me
e per la quale non era preparato. Il tecnico Una tradizione, la nostra, che affonda lo riproponeva – sarebbero incarichi politici.
non è per forza un politico. E il tecnico, È questa l’esperienza che ho fatto nello spirito risorgimentale che ha segnato Solo il Sottosegretario può conservare
come il predicatore del bene, dovrebbe a Palazzo Chigi, quando nel ’94 accettai la formazione dello Stato unitario e che, una connotazione solo istituzionale
saper consigliare soprattutto sè stesso, per la prima volta l’incarico di Sottosegretario poi, attualizzandosi e modernizzandosi, ed esserti utile con tutti i ministri
e il primo consiglio è sempre quello più antico: alla Presidenza del Consiglio dei ministri. ha accompagnato via via le diverse fasi nel coordinamento dell’attività di governo
sutor, ne ultra crepidam! Quando ha provato Un’esperienza che ho poi ripetuto più volte della vita nazionale, fino a ispirare aldilà dell’appartenenza e dei diversi partiti
a andare oltre l’anticamera del potere, negli anni e che così ho raccontato e caratterizzare la rinascita repubblicana politici della coalizione.
non per consigliare, ma per governare, sia pure in un libricino dedicato qualche tempo fa a dopo le ferite e le distruzioni della guerra.
nel modesto ambito di una piazza d’arme, Gli uomini che hanno fatto funzionare l’Italia Una scelta – così continuava il racconto
non ha saputo dare quei due ordini secchi, (Luigi Tivelli, Chi è Stato, Rubettino editore Non ho certo la pretesa e tanto meno di quel libricino – fatta già nel ’94, e ribadita
come sanno fare, invece, i generali. 2007). Appunto i servitori dello Stato, la presunzione di potermi accomunare con ostinazione negli anni successivi,
24 25osservata con scrupolo quasi maniacale «È questo il motivo per cui considero vicini al cuore dello Stato, anzi di più, quasi e la comunità politica (città, res pubblica)
fino alla fine. La decisione di rinunciare il momento più esaltante della mia una sua molecola, come potrebbe dirsi al cui servizio si pongono le articolazioni
a una proiezione esterna per dedicare esperienza in Presidenza quello con una immagine figurata, dello Stato.
ogni energia, ogni attività ai problemi, del pre-Consiglio. In tanti anni anche se certamente estranea e lontana
all’Amministrazione, alle istituzioni, non ne ho mancato uno. Lì mi ritrovavo dalle formule giuridiche. Per cui si può dire la mia famiglia,
allo Stato, rinunciando per questo appunto con i civil servant, i capi la mia gente, la mia nazione, la mia patria.
alla politica attiva (non ho mai fatto vita degli uffici legislativi, i capi di gabinetto Non è un caso che proprio quella espressione Come prescrive la Costituzione nel meno
di partito, non mi sono mai presentato di tutti i ministeri. Lì le decisioni prendevano il cuore dello Stato fu adottata tragicamente citato degli articoli, l’art. 52, che recita:
alle elezioni) per dedicarmi in maniera totale forma giuridica, lì si discuteva del merito dalle Br per proclamare le loro «La difesa della Patria è sacro dovere
allo svolgimento di quel ruolo con spirito e della forma dei singoli provvedimenti. orrende intenzioni e per annunciare del cittadino».
e rigore istituzionale. Lì si dava anima e corpo all’attività qual mostruoso programma di lotta:
di governo. È lì che ho imparato tutto quello, «Colpire il cuore dello Stato!». Dove difesa è qualcosa di più del semplice
Per questo, dicevo, ho rinunciato non solo poco o tanto che sia, che sono poi riuscito servizio in armi. Si dilata il concetto di difesa,
alla politica, ma anche al dibattito a fare. Da loro, dai veri servitori dello Stato, Ma lo Stato è un ossimoro. Stato come quello di dovere, e si estende
che attorno alla politica si svolge: ho avuto l’esempio e lo stimolo è un participio passato. È qualcosa di fermo. ai suoi valori, ai suoi principi,
non sono andato e non vado in televisione, di quello spirito istituzionale con il quale Cuore è pulsazione, movimento, vita. alle sue istituzioni, al suo cuore, per arrivare
non rilascio interviste, non faccio affrontare tutti i problemi. Esistono persone che sono il cuore all’armonia e alla prosperità dello Stato
dichiarazioni, non partecipo dello Stato perché vi trasferiscono e del popolo.
a quel perverso gioco delle agenzie che spesso Lì ho respirato e vissuto quello spirito la loro vita, la loro anima, insomma
isterilisce il lavoro di chi sta al governo istituzionale che, come ho già detto, il loro cuore in senso biblico. Essi servono Occorre avere e sentire – come
e fa politica. Non sarà che gli italiani mi ha insegnato il prefetto Carlo Mosca lo Stato e, servendolo, gli danno un cuore. ci hanno insegnato tanti testimoni –
si allontanano dalla politica anche e tanti altri con lui. Da lui ho imparato «il culto delle istituzioni», bisogna amarle
per questo? Non sarà quell’inutile balletto un principio fondamentale per chi svolge Scorrere l’elenco dei martiri eliminati per servirle, senza servirsene.
delle facce, ossessivamente ripetuto attività pubblica, quello cioè dai terroristi aiuta a capire cosa intendo:
su tutti i tg, ad alimentare l’antipolitica? di “ritenere essenziale il servizio ai cittadini, forze dell’ordine, magistrati, politici, Il rischio più grave che oggi corriamo, però,
in termini di capacità di risoluzione professori, giuslavoristi, sindacalisti. Ci sono è un progressivo indebolimento
La giornata di molti personaggi, anche dei problemi che i cittadini avvertono molte forze nascoste nei gangli più delicati delle istituzioni, il malfunzionamento
ministri e sottosegretari, è tutto un rincorrersi come tali”. Una sintesi efficace e felice di questo organismo che, come diceva della macchina ammnistrativa,
di dichiarazioni: botta e risposta, repliche del buon Governo e della buona Romano Guardini (Verona 1885, Monaco 1968) un allentamento di tutti i vincoli tanto
e contro repliche. Sembra quasi che, Amministrazione». quando sognava la realizzazione da far dire a Sabino Cassese che andiamo
se non si risponde in tempo reale della democrazia in Germania prima del verso una «società senza Stato».
alla dichiarazione di qualcuno, si è fuori Se osservo le figure più interessanti nazismo, «Lo Stato siamo noi» Nel suo ultimo libro dedicato al buon
del grande gioco della politica e soprattutto che ho incontrato in questo mio prestito (in “Europa. Compito e destino”, Morcelliana). governo, il professor Cassese, ricorda,
si è fuori dalla Tv e dai giornali, che spesso alle istituzioni, che dura ormai da 26 anni, (Che, sia detto tra parentesi, è cosa ben diversa, citando il libro di Renè Grousset
è la cosa che interessa di più. Ma così rimane noto un carattere precipuo, che accomuna e direi opposta, dall’espressione usata Bilancio della storia, che:
poco tempo… per lavorare! – quando c’è! – i vertici dello Stato prima dagli epigoni del Re Sole). nessuna civiltà viene distrutta da fuori,
e i più umili civil servant alla cui categoria senza essersi rovinata da sola,
Ecco perché annunciai così la decisione aspiro a essere iscritto. Si è parte del cuore dello Stato, lo si vive nessun impero viene conquistato dall’esterno,
che avevo maturato: «Ci sono tanti come strumento per il bene comune, senza che precedentemente fosse già suicida.
che parlano tanto e lavorano poco, ci vorrà Lo spiego così. È possibile un servizio se ci si immedesima con questa storia vivente Una società e una civiltà si distruggono
pure qualcuno che lavori tanto e parli poco. se ci si sente partecipi e coinvolti della nazione, se ci si identifica e si ama con le proprie mani quando hanno smesso
E così è stato». nella vita delle istituzioni, se ci si sente quel rapporto reciproco tra noi di comprendere la loro ragione d’essere,
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