Conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa in Diritto pubblico, comparato e internazionale a Gianni Letta - mercoledì 29 settembre 2021 ...

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Conferimento
del Dottorato di ricerca
honoris causa
in Diritto pubblico,
comparato e internazionale
a Gianni Letta

mercoledì 29 settembre 2021
ore 15.00

Sala Senato del Rettorato
in diretta streaming
su Youtu.be/RYjK81jDzgo
Programma

Prolusione della Magnifica Rettrice
Antonella Polimeni                     7

Allocuzione del Preside
della Facoltà di Scienze politiche,
sociologia, comunicazione
Tito Marci                            11

Elogio di Gianni Letta
Beniamino Caravita di Toritto         13

Lectio magistralis
L’impegno istituzionale
come responsabilità e servizio
Gianni Letta                          19
Gianni Letta, nato ad Avezzano (L’Aquila)
il 15 aprile 1935, dopo la laurea in Giurisprudenza
alla Sapienza, ha esercitato per alcuni anni
la professione forense per poi dedicarsi
al giornalismo militante.

Nel 1958 si trasferisce a Roma ed entra
a far parte della redazione de II Tempo,
dove assume nel tempo la responsabilità
della Segreteria di Redazione quale Redattore
Capo e dal 1973 al 1987 quella di Amministratore
e Direttore, ruolo che ha poi lasciato per assumere
responsabilità manageriali e giornalistiche
nel Gruppo Fininvest e nel Consiglio
di amministrazione della Mondadori.

Come Vicepresidente di Fininvest Comunicazioni
e Direttore editoriale di Fininvest-Mediaset,
ha curato il coordinamento delle attività del Gruppo
nell’informazione e condotto un programma
settimanale di dibattito politico-culturale
sui problemi dell’attività interna e internazionale.

Durante i Governi Berlusconi ha ricoperto
la carica di Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio dei ministri. Nel 2011 ha espresso
l’intenzione di lasciare la politica, dichiarando:
«ho fatto il mio percorso, in tutti questi anni
ho servito il Paese, ora tocca ai giovani,
con questa esperienza ho concluso».
Il 16 novembre 2011 al termine del giuramento
del Governo Monti, il Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano gli ha rivolto uno speciale
ringraziamento per la continua e scrupolosa
collaborazione istituzionale, per la sensibilità,
la competenza e lo spirito di servizio.

Attualmente ricopre numerose cariche
presso fondazioni, accademie e associazioni
di Roma e provincia.
Prolusione della Magnifica Rettrice
Antonella Polimeni

Autorità,                                         in qualità di giornalista, amministratore
Colleghe e Colleghi,                              e consulente. In particolare, ha iniziato
Studentesse e Studenti,                           come corrispondente dall’Aquila
Signore e Signori,                                del quotidiano Il Tempo, della Rai e dell’Ansa.
                                                  Trasferitosi presso la sede di Roma,
Sapienza Università di Roma, in ottemperanza      in breve tempo ha acquisito la fiducia
alla delibera del Senato accademico               e l’apprezzamento del direttore e fondatore
del 28 maggio 2019 e a distanza di circa          de Il Tempo, sen. Renato Angiolillo, e nel 1971
un anno dal rinvio della cerimonia odierna        è stato nominato Direttore amministrativo
a causa delle misure di contenimento              del quotidiano romano; in seguito,
della pandemia da Covid-19,                       fu nominato Amministratore delegato
finalmente conferisce oggi a Gianni Letta         della Società Editoriale Romana
il titolo di Dottore di ricerca honoris causa     e della Tipografica Colonna. Alla morte
in Diritto pubblico, comparato e internazionale   di Angiolillo, divenne direttore de Il Tempo,
in quanto «nel corso dell’opera svolta            carica mantenuta sino al 1987, quando,
in seno al Governo nazionale, ha operato          lasciata la direzione del giornale,
in modo costante ed esemplare,                    è passato al Gruppo Fininvest.
con alto senso dello Stato, per la ricerca        Per molti anni è stato, inoltre, capo
di rapporti collaborativi tra gli organi          dell’Ufficio Stampa della Federazione
costituzionali in nome dell’interesse generale,   nazionale dei cavalieri del lavoro, quindi
anche in passaggi critici della storia            capo dell’Ufficio studi e documentazione
più recente del nostro Paese. Si è altresì        dell’Ente Palazzo della Civiltà del Lavoro,
distinto per l’impegno in ambito civile           curando una serie di volumi su problemi
e ha rappresentato un interlocutore sempre        di carattere economico sociale.
disponibile e attento all’associazionismo
e al volontariato nel campo                       Dopo esserne stato socio-fondatore, dal 2013
dell’azione sociale».                             è presidente dell’Associazione Civita, società
                                                  no-profit nel campo dell’arte e della cultura.
Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita       È, inoltre, vicepresidente della Società Dante
presso la nostra Università, Gianni Letta         Alighieri e dell’Accademia Santa Cecilia,
ha ricoperto numerosi incarichi in settori        membro del Comitato esecutivo
molto diversi dell’informazione,                  dell’Aspen Institute Italia, presidente onorario
dell’imprenditoria, dell’associazionismo          dell’Associazione Guido e Maria Carli
e del Governo, accrescendo così                   e, dal 2007, membro dell’Advisory Board
la sua esperienza e la sua professionalità        di Goldman Sachs International,

                                                                                                 7
in qualità di consulente strategico,                    dei principi democratici.                           di relazioni in cui istituzioni e società
in particolare per l’Italia.                            Da ciò ne è scaturito il riconoscimento             comunemente si riconoscono.
Infine, è presidente della Giuria dei letterati         generale di un modo di agire in cui nessuno
del Premio Campiello.                                   si è mai sentito escluso per motivi politici,       Con la cerimonia odierna, la nostra
                                                        culturali o sociali.                                Università riconosce l’importanza
Questo ricco e prestigioso percorso                                                                         della funzione delicata quanto preziosa
gli ha permesso di raggiungere riconoscimenti           Non raramente il legittimo conflitto                svolta per la nostra società democratica
di altissimo livello nazionale                          democratico delle parti in contrapposizione         da Gianni Letta, che ha saputo coniugare
e internazionale: nel 2002 è stato nominato             rischia di raggiungere livelli di soglia critica,   conoscenze con capacità manageriali
dal Presidente della Repubblica                         in cui il bene comune è travolto                    e gestionali senza dimenticare una costante
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine                     dalla riaffermazione ostinata                       attenzione per l’impegno sociale.
al merito della Repubblica italiana,                    di posizioni preconcette. Sono le persone           Per la nostra Comunità universitaria
nel 2005 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine            aperte al dialogo come Gianni Letta                 è un vero piacere accoglierlo
Piano dalla Santa Sede e nel 2009 Cavaliere             che permettono di sviluppare le condizioni          tra i suoi dottori di ricerca più illustri.
dell’Ordine nazionale della Legione d’Onore             affinché le diversità non producano
della Repubblica francese.                              le lacerazioni del nostro vivere comune.            Con viva soddisfazione, pertanto,
                                                                                                            conferiamo oggi il titolo di Dottore
Il valore della sua figura non è testimoniato           La sua esperienza e professionalità                 di ricerca honoris causa in Diritto pubblico,
solo dai titoli di onorificenza formalmente             è stata messa al servizio anche di progetti         comparato e internazionale,
ricevuti. Subito dopo aver dichiarato                   culturali e sociali, come testimoniano              in linea con la tradizione di eccellenza
che non avrebbe più ricoperto incarichi                 i numerosi incarichi svolti nelle istituzioni       che caratterizza la nostra Università.
legati alle funzioni di Governo                         di cultura, tra le quali rientra
ebbe un’attestazione significativa                      anche Sapienza di cui Gianni Letta
dall’allora Presidente della Repubblica                 è Ambasciatore e autorevole membro
Giorgio Napolitano, che gli rivolse:                    della comunità dei laureati.
     Uno speciale ringraziamento per la continua
     e sempre scrupolosa collaborazione                 Questa sensibilità culturale, che deriva
     istituzionale, per la sensibilità, la competenza   anche dalla sua formazione iniziale,
     e lo spirito di servizio con cui ha contribuito    gli ha consentito di svolgere gli incarichi
     a tenere vivo e limpido il rapporto                di amministrazione coniugando
     tra il Presidente della Repubblica                 la comprensione della complessità,
     e il Governo nell’interesse generale del Paese     propria degli studi umanistici,
     e della coesione nazionale e sociale».             con l’esercizio della tecnica gestionale.
                                                        Quando nella realtà si combinano insieme
Nello svolgimento dei suoi incarichi                    formazione, studi e operatività istituzionali
ha responsabilmente tenuto presente                     e sociali gli effetti delle azioni non possono
i principi di correttezza e lealtà, investendo          che essere fruttuosi.
sulla capacità di dialogo e ascolto
per appianare contrasti, rintracciare                   Sono queste le connessioni
mediazioni e, in altre parole, per garantire            che anche Sapienza sempre più coltiva,
che il confronto anche aspro per ragioni                convinta di dover dare un contributo
politiche fosse svolto nel rispetto                     nel consolidamento e nello sviluppo

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Allocuzione del Preside   
della Facoltà di Scienze politiche,
sociologia, comunicazione
Tito Marci

Magnifica Rettrice, Colleghe e Colleghi,          È altresì dal 2013 presidente
Studentesse e Studenti, Signore e Signori,        dell’Associazione Civita. Tra le altre
                                                  affiliazioni di prestigio presso istituzioni
la Facoltà di Scienze politiche, sociologia       di cultura si sottolineano: componente
comunicazione è particolarmente onorata           del comitato esecutivo dell’Aspen Institute
di proporre il conferimento del Dottorato         Italia, presidente onorario dell’Associazione
di ricerca honoris causa in Diritto pubblico,     Guido e Maria Carli, vicepresidente
comparato e internazionale                        della Società Dante Alighieri
a Gianni Letta.                                   e dell’Accademia Santa Cecilia. Dal 2019
                                                  è, inoltre, presidente dell’Accademia
Gianni Letta ha ricoperto ruoli                   nazionale d’Arte drammatica.
di assoluto rilievo sia nel settore privato
sia nel settore pubblico e di governo.            Nella sua esperienza di governo si è distinto
Ha sviluppato nei suoi primi anni                 per una particolare attenzione alla gestione
di attività professionale l’attività principale   del coordinamento dei ministri, nonché
di giornalista, ma poi è stato per lungo          delle relazioni sindacali con particolare
tempo amministratore delegato e direttore         riferimento alle crisi industriali. È stato
del quotidiano Il Tempo, dove ha maturato         uomo di raccordo nei rapporti tra le diverse
un’esperienza di amministratore                   istituzioni repubblicane e, in special modo,
che poi continuerà a svolgere presso              nel rapporto tra Governo nazionale
anche altri soggetti e, in particolare,           e Presidenza della Repubblica. In occasione
nel Gruppo Fininvest (oggi Mediaset).             del secondo mandato di Governo
Proprio il progressivo affinamento                ha esercitato anche le deleghe
delle capacità manageriali verrà messo            sui servizi segreti, in cui ha potuto registrare
a frutto per l’attività di coordinamento          il successo di alcune operazioni
tecnico di governo nazionale che esercita         di salvataggio di nostri connazionali.
in qualità di sottosegretario                     Si ricordano, in particolar modo le due Simone,
della Presidenza del Consiglio dei ministri       Simona Paci e Simona Torretta,
in ben tre occasioni: dal 1994 al 1995,           e la giornalista Giuliana Sgrena,
dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2011.              pur nel contesto drammatico
È stato poi consulente della Goldman Sachs.       della perdita di Nicola Calipari.

                                                                                               11
Dopo il 1994, anche quando non ha avuto
incarichi di governo, Gianni Letta
                                                  e non mancano, accanto alle attività
                                                  professionali, esperienze in quell’area             Elogio di Gianni Letta
ha svolto un ruolo attivo di facilitazione        di espansione che può essere chiamata
per riformare la Costituzione repubblicana        del lobbying al servizio di gruppi privati          Beniamino Caravita di Toritto
nel tentativo di ammodernare                      per connessioni con le istituzioni
il nostro sistema istituzionale.                  repubblicane.

La Facoltà di Scienze politiche, sociologia,      Dentro questo contesto si situa la proposta         Magnifica Rettrice, Amplissimo Preside,             il titolo di un famoso saggio di Sandulli).
comunicazione ha sempre cercato                   di conferimento del Dottorato honoris causa.        Illustri Colleghi, Dottorandi, Studenti,            Bene, Gianni Letta è stato espressione
di coniugare al suo interno didattica             Il vigente regolamento della Sapienza per           Amici, Signore e Signori,                           di questi principi, non solo quelli facili
di qualità e un’attenzione speciale               il conferimento del Dottorato honoris causa                                                             da evocare, ma difficili da praticare,
allo studente in tutti i livelli di istruzione:   stabilisce che l’attribuzione del titolo            nonostante le tante letture ideologiche             del primato della persona umana
Laurea, Laurea magistrale e Dottorato             sia assegnata a «personalità, di norma              che ne sono state proposte, nello spirito           e del pluralismo, quanto dei principi
di ricerca. In particolare, il Dottorato in       già laureate, i cui meriti scientifici, umanitari   e nel testo della Costituzione italiana aleggia,    di servizio, di moderazione, di neutralità,
Diritto pubblico, comparato e internazionale      o sociali siano di indubbio rilievo,                affianco ai principi fondamentali                   ben presenti nel tessuto costituzionale.
rappresenta una felice esperienza                 siano chiaramente riconosciuti                      del primato della persona umana                     È stato ed è, in senso pieno,
che si articola in quattro curricula,             a livello pubblico e che abbiano contribuito        e del pluralismo, una spinta potente                un Servitore dello Stato.
dove accanto alle specializzazioni                in maniera significativa alle discipline            verso il valore della moderazione
delle diverse branche del diritto                 pertinenti il dottorato che viene conferito».       e della neutralità. Ne sono testimonianza           La presenza culturale, politica, istituzionale
si studia e si approfondiscono i temi                                                                 tre disposizioni costituzionali, che,               del dottor Letta attraversa lunghissimi
del costituzionalismo e della teoria              È questo il caso sicuramente di Gianni Letta,       assieme a quella sull’«adempimento                  decenni della vicenda italiana.
e della prassi politica. La formazione            il cui impegno in ambito istituzionale              dei doveri inderogabili di solidarietà politica,    C’è un dibattito, nella politica
superiore dei giovani che desiderano              e sociale è generalmente riconosciuto               economica e sociale», fanno parte                   e nella dottrina, sul punto se esista
approfondire la loro preparazione                 dalle diverse forze politiche, sociali              di un patrimonio non sempre                         una I, una II, una III, forse addirittura
in queste tematiche non può prescindere           ed economiche. Si ricorda, inoltre,                 sufficientemente valorizzato                        una IV Repubblica, secondo una numerazione
dal contributo che deriva                         che nel 2008 è stato designato Gentiluomo           del testo costituzionale. Affianco                  che giunge a sfiorare – anche in Italia –
dalle esperienze istituzionali.                   di Sua Santità, con un ruolo esclusivo              al dovere generale per tutti i cittadini            la V Repubblica. È una discussione
La nostra Facoltà ha sempre guardato              e certamente riservato a pochissimi                 di essere fedeli alla Repubblica                    che non mi appassiona, pur se è vero
al suo esterno con grande attenzione              presso la Santa Sede. Chi si è impegnato            e di osservarne la Costituzione e le leggi,         che scansioni e fasi, nella vicenda italiana,
cercando di cogliere dalle significative          nelle istituzioni guadagnando                       invero, «i cittadini cui sono affidate              vanno in qualche modo individuate,
esperienze di personalità rilevanti               la stima diffusa e generalizzata ha il merito       funzioni pubbliche hanno il dovere                  anche per cercare di trovare nuovi,
questi stimoli da trasmettere ai giovani          di ricevere una particolare considerazione.         di adempierle con disciplina e onore»,              si spera più stabili, equilibri. Quel che conta,
per farli appassionare alle tematiche oggetto                                                         se sono pubblici impiegati devono essere            oggi, è che a Gianni Letta è sempre stata
dei loro studi. Tale connessione è oltremodo      Per tutte le ragioni esposte, pertanto,             «al servizio esclusivo della Nazione»; e, infine,   unanimemente riconosciuta la capacità
rilevante perché lo sbocco naturale               la Facoltà di Scienze politiche, sociologia,        per i magistrati, i militari di carriera            di dialogare con tutti, mantenendo
dei dottorati non è più solamente                 comunicazione della Sapienza Università             in servizio attivo, i funzionari e agenti           un corretto rapporto di rispetto
quello della carriera accademica, ma sempre       di Roma è lieta e onorata di avere                  di polizia, i rappresentanti diplomatici            con i diversi ruoli istituzionali, anche
più si sposta su nuove collocazioni,              tra i suoi dottori di ricerca honoris causa         e consolari all’estero, secondo l’art. 98,          nei periodi di più aspro scontro politico,
rispetto alle quali l’area istituzionale          il nome di Gianni Letta.                            la legge può «stabilire limitazioni al diritto      magari limitandosi a far filtrare
presenta indubbie potenzialità. Molti di loro                                                         di iscriversi ai partiti politici», e ciò           qualche suo disagio rispetto
lavorano presso le istituzioni parlamentari,                                                          in nome di un principio di neutralità               alle estremizzazioni provenienti
nei ministeri e nelle pubbliche amministrazioni                                                       delle funzioni pubbliche (riprendo qui              da un lato o dall’altro.

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Così avvenne nel 2011, in occasione                 alla vita di partito, né assunto ruoli politici      guardata con sospetto da chi è rimasto fuori        al cui direttore Luca Scuccimarra vanno
del passaggio al Governo Monti, quando              (applicando a sé stesso quell’art. 98 Cost.,         (ma, come abbiamo visto, ciò vale                   i miei ringraziamenti per gli anni di impegno:
il Presidente Napolitano volle esprimere            citato prima, sventuratamente mai attuato),          fino a che non è il vecchio escluso a entrare       qui hanno insegnato nomi illustri
uno speciale e personale ringraziamento 1.          e non avrebbe cercato candidature parlamentari       in quelle stanze…), eppure svolge                   della vita istituzionale italiana, a partire
                                                    nemmeno alla ricerca di quelle guarentigie           una funzione insostituibile.                        dai nostri colleghi vittime del terrorismo,
Gianni Letta è ed è stato espressione               che la Costituzione pur ancora                       Abbiamo attraversato anni, forse tutto              da Aldo Moro a Vittorio Bachelet,
di una cultura politica moderata                    offriva come riparo da improvvide iniziative         il secondo decennio di questo terzo millennio,      a Massimo D’Antona. Ma come dimenticare
e di un attitudine profondamente liberale           giudiziarie. Negli ultimi trent’anni                 in cui, in nome di parole d’ordine velleitarie      che nelle nostre aule e nei nostri corridoi
(in questo profilo accomunato a uno suo             Gianni Letta è stato sottosegretario                 e inutilmente reboanti, i principi costituzionali   hanno insegnato e concluso la loro carriera
altrettanto illustre conterraneo, Natalino Irti),   alla Presidenza del Consiglio dei ministri,          della competenza, del merito, della neutralità      accademica storici, giuristi, economisti,
che, quando ha potuto governare l’Italia,           nei quattro governi Berlusconi,                      degli apparati di governo sono stati considerati    come Renzo De Felice, Antonio Martino,
tanto bene ha fatto, ma che spesso è stata          dall’11 maggio 1994 al 17 gennaio 1995,              con diffidenza, rischiando di scivolare             Domenico Da Empoli, Giuliano Amato,
drasticamente e dannosamente – per il Paese –       dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006,               nella leggerezza, nel pressappochismo,              Franco Bassanini, Pieralberto Capotosti,
emarginata. Ma moderato non significa               dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011.              quando non addirittura in un pericoloso             Pietro Scoppola, Emilio Gentile,
di per sé né conservatore, né mediatore             Come ne dice lo stesso Letta 3,                      avventurismo. Speriamo che questa fase              Maria Rita Saulle, Fulco Lanchester
a tutti i costi. Si può essere moderati e cercare   il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,    sia finita e che la lectio che ci apprestiamo       e tanti altri autorevolissimi colleghi?
la mediazione solo quando possibile,                dopo la legge n. 400 del 1988:                       ad ascoltare segni un definitivo spartiacque:
lasciando poi filtrare il dissenso; si può               è la figura centrale… non solo perché           potrebbe essere questo il nuovo contributo          Il riconoscimento dell’onorificenza
essere moderati e non necessariamente                    è lo snodo di tutte le attività,                di Gianni Letta al consolidamento                   universitaria appare dunque l’esito naturale
conservatori: sotto questo profilo,                      non solo perché gli capitano sul tavolo         delle attitudini positive di questa nuova,          dell’incontro tra la diuturna attività
si può pensare tutto quello che si vuole                 tutte le pratiche e gli affari, ma perché       quasi miracolosa, fase iniziata                     di colui che oggi celebriamo e le riflessioni
dell’avventura televisiva italiana (che poi              la stessa legge n. 400 affida                   con il Governo Draghi (altro nome                   elaborate nella sede accademica; lasciatemi
è parallela a quella di tutto il mondo…),                al Sottosegretario la preparazione              che ben può essere legato a quello                  dire che, a fronte delle difficoltà dei partiti
ma è difficile negare che trent’anni fa                  e gli adempimenti relativi al Consiglio         nostro odierno laudato).                            e della necessaria fase di riflessione
non sia stato un percorso di, ancorché                   dei ministri e la loro esecuzione.                                                                  che si sta aprendo per la magistratura,
turbolenta, innovazione, più ormai                                                                       Cultura di governo, capacità                        è venuto ormai il tempi di rivendicare,
di quanto non lo sia oggi, situazione               Chi conosce le dinamiche reali del potere,           di coordinamento delle politiche pubbliche,         nel rispetto del principio di responsabilità
in cui i media tradizionali devono scontrarsi       sa che proprio la riunione di pre-Consiglio          moderazione, neutralità, sono tutti aspetti         ed evitando quegli aspetti autoreferenziali
e confrontarsi con le nuove esperienze.             dei ministri – di cui lo stesso Letta ricorda        che caratterizzano il nostro laudato,               che troppo spesso allignano tra di noi,
                                                    di non averne persa una – è il vero luogo            che non casualmente ricopre ancora oggi             il ruolo che la Costituzione riserva
E in maniera moderata, neutrale, meticolosa,        in cui, in funzione della definitiva                 le funzioni di Presidente del meritorio             alle università, quale luogo centrale
Gianni Letta ha operato nella funzione              determinazione dell’indirizzo politico               Istituto per gli studi e la documentazione          di formazione delle classi dirigenti
di coordinamento tecnico dell’attività              governativo, le incomprensioni politiche             legislativa. Si tratta degli aspetti che sono       in senso ampio del Paese, garantendo
di governo. È racconto noto 2, quello secondo       possono essere ricomposte e le gelosie               al centro degli studi e delle ricerche              a esse autonomia e libertà di insegnamento
cui Letta, dopo le elezioni del 1994,               delle burocrazie superate, riconoscendo              che incoraggia il Dottorato di Diritto              e ricerca: ne parleremo qui in un prossimo
e l’incarico dato dal Capo dello Stato Scalfaro     gli interessi in gioco oltre le apparenze formali,   pubblico, comparato e internazionale,               convegno sull’autonomia universitaria oggi,
a Berlusconi, confermò che avrebbe accettato        ricercando le soluzioni giuridiche compatibili       magistralmente diretto dal collega                  organizzato dalla Associazione italiana
solo un incarico di profilo istituzionale,          per obiettivi e problemi complessi,                  Fabio Giglioni, in particolar modo all’interno      dei costituzionalisti.
per coordinare i ministri e organizzare             individuando le corrette gerarchie temporali,        del curriculum in Diritto costituzionale
il governo, collaborando così                       individuando i limiti delle risorse economiche,      italiano e comparato e istituzioni politiche.       Le attitudini, capacità e modalità,
alla concreta attuazione dell’art. 95 Cost.,        esercitando con equilibrio le necessarie             Sono gli studi che caratterizzano la Facoltà,       sopra ricordate, in parte sicuramente innate,
ma che non avrebbe mai partecipato                  compensazioni. È un area di governo                  oggi Dipartimento, di Scienze politiche,            sono anche la conseguenza

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di una vasta sensibilità sociale e culturale        di dirigere la politica generale del Governo        Come ho cercato di argomentare
che Gianni Letta ha sempre coltivato,               e di mantenere l’unità di indirizzo politico        in un mio contributo di quasi quarant’anni fa 4,
a partire dalle sue esperienze                      e amministrativo, prevedendo che la legge           se ci si pone nella prospettiva di individuare
nei mezzi di comunicazioni di massa,                provveda all’ordinamento della Presidenza           in modo corretto e non militante
da Il Tempo, di cui è stato direttore               del Consiglio, in cui un ruolo centrale, come       la sfera del costituzionalmente doveroso,
e amministratore delegato, a Fininvest              abbiamo visto, lo svolge proprio                    non sono posizioni inconciliabili.
e Mediaset, di cui è stato consigliere              il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.   Sarà allora anche grazie agli insegnamenti,
di amministrazione e vicepresidente.                E Gianni Letta, in questo ruolo,                    recenti e passati, del nostro laudato,
In tutti questi decenni, Letta ha ricoperto,        è il “decano” dell’esperienza repubblicana,         in una con il miracolo collettivo di rinascita
per spirito di servizio, prestigiosi incarichi –    avendolo svolto per più di otto anni.               di consapevolezza del nostro Paese,
in realtà prestigiosi anche per l’ente                                                                  che riusciremo a uscire, insieme,
di riferimento – nell’ambito di numerose            Ma non è un valore fine a se stesso:                dalla crisi pandemica e dalla crisi
istituzioni culturali italiane, che gli hanno       in una Costituzione, come quella italiana,          istituzionale che abbiamo attraversato
permesso di affinare una sua naturale               accomunata in ciò alle costituzioni                 in questa ultima fase della nostra vita.
capacità di conoscenza e di rispetto                delle democrazie liberali e sociali
delle diversità e del pluralismo                    del secondo dopoguerra
(dalla Presidenza dell’Associazione Civita,         e al costituzionalismo europeo,                     Beniamino Caravita di Toritto                      1
                                                                                                                                                               «Uno speciale ringraziamento
il cui scopo è notoriamente la valorizzazione       non può che essere finalizzata                      Professore di Istituzioni di diritto pubblico      al dottor Gianni Letta per la continua
del patrimonio storico, artistico e ambientale,     al mantenimento e alla valorizzazione                                                                  e scrupolosa collaborazione istituzionale,
alla Vicepresidenza dell’Accademia nazionale        di quei principi di fondo                                                                              per la sensibilità, la competenza e lo spirito
di Santa Cecilia e della Società Dante Alighieri,   che abbiamo richiamato all’inizio: il rispetto                                                         di servizio con cui ha contribuito a tenere vivo
alla Presidenza della Fondazione per la             della persona umana e il pluralismo.                                                                   e limpido il rapporto tra il Presidente
Pontificia Università Lateranense-Roma,             Non è un caso, allora, se sempre                                                                       della Repubblica e il Governo,
alla presidenza onoraria della Fondazione           più spesso gli interventi pubblici                                                                     nell’interesse generale del Paese
Guido Carli, alla presenza nei cda                  di Gianni Letta si richiamano, da un lato,                                                             e della coesione nazionale e sociale».
della Fondazione Policlinico Gemelli,               alla necessità di mantenere, all’interno
nel Comitato di undirizzo dell’Istituto             del quadro europeo e occidentale,                                                                      2
                                                                                                                                                               Ne parla lo stesso Letta nella bella
Giuseppe Toniolo di studi superiori,                la coesione nazionale come presupposto                                                                 intervista contenuta nel volume di L. Tivelli,
nell’Advisory Board dell’Università                 della coesione sociale e, dall’altro, al ruolo                                                         Chi è Stato, Rubettino Rai Eri, Soveria
Campus bio-medico di Roma,                          della scuola, dell’università, della cultura                                                           Mannelli, 2007, Un campanello d’allarme
nella Fondazione Giovanni Agnelli,                  come strumento di crescita dei giovani                                                                 per la classe politica, le classi dirigenti
nella Fondazione Cassa di Risparmio                 e del Paese.                                                                                           e il Paese, pp. 190 ss.
di Roma, nella Fondazione Sordi per i giovani
o nel Comitato di Presidenza di Italiadecide,       E così il nostro nuovo dottore di ricerca,                                                             3
                                                                                                                                                               Nel volume La Presidenza del Consiglio
alla presenza negli organi di governo               teorico e operatore della Costituzione                                                                 dei ministri a trent’anni dalla legge n. 400
di associazioni legate al mondo giovanile,          nella sua versione neutrale, si collega a quella                                                       del 1988, Atti del Convegno di studi svolto
in grado di fare crescere la capacità               – anch’essa necessaria e fondamentale –                                                                presso l’Università Luiss Guido Carli
di innovazione tra i giovani).                      dimensione progettuale della nostra                                                                    il 20 febbraio 2018, Roma, 2020, pp. 16-17.
                                                    Costituzione, legata all’art. 3, comma 2,
La capacità di governo è, in realtà,                e ai principi dell’eguaglianza sostanziale                                                             4
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postulata dalla Costituzione, che attribuisce       e del libero sviluppo della persona umana                                                              Un’analisi dell’art. 3, comma 2, Cost., Cedam,
al Presidente del Consiglio il compito              in esso contenuti.                                                                                     Padova, 1984.

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Lectio magistralis
Gianni Letta

Premessa                                               L’impegno istituzionale
                                                       come responsabilità
Questo testo è datato, ma non superato. Anzi.          per il “bene comune” del Paese
È stato scritto prima della cerimonia fissata per
il 20 ottobre 2020 e poi rinviata per le restrizioni   Non ho la pretesa o la presunzione
imposte dalla pandemia anche alle università.          di svolgere una lectio nel senso proprio
                                                       della tradizione accademica,
È passato un anno e tante cose sono cambiate,
                                                       e non ho perciò cose nuove da consegnare
ma non per questo credo di dover cambiare
                                                       a questa prestigiosissima Università
il mio intervento. La pensavo così allora,
                                                       che pure mi onora con un titolo graditissimo,
e a maggior ragione oggi, convinto che il tempo
                                                       che non so fino a che punto meritato,
abbia consentito anche di verificarne la validità
                                                       ma che accolgo felice, in umiltà.
e l’attualità, come confermano i fatti e gli eventi
                                                       E per il quale ringrazio sin d’ora
verificatisi in questo anno difficile e sofferto.
                                                       il Magnifico Rettore professor Eugenio Gaudio,
L’appello del Presidente Mattarella                    il Senato accademico, il preside della Facoltà
e la costituzione del Governo Draghi                   professor Marci, e il professor Giglioni.
nel febbraio 2021 diventano così la vera lectio
perché danno valore e sostanza all’impegno             Non sarà una lectio perché non ho…
istituzionale, alla responsabilità, al bene comune,    l’età, non ho i titoli per farla, non ho
come presupposto e fine del servizio al Paese.         un curriculum adeguato al prestigio
Che era ed è il tema che ha guidato                    di questa Facoltà di Scienze politiche,
questa mia modesta esercitazione.                      sociologia, comunicazione,
                                                       né una produzione saggistica tale
Un’unica integrazione però debbo fare.
                                                       da permettermi quel distillato di cose nuove,
Un ringraziamento sentito alla rettrice
                                                       come dovrebbe essere per ogni ricerca
Antonella Polimeni, che si aggiunge naturalmente
                                                       e per ogni nuovo dottore
a quello per il professor Eugenio Gaudio
                                                       in una circostanza del genere.
che l’ha preceduta, e che prese l’iniziativa
di portare in Senato accademico la proposta
                                                       Quella che posso consegnarvi è solo
del Dottorato che debbo quindi alla sua
                                                       una testimonianza legata all’esperienza
e alla vostra generosità più che ai miei meriti.
                                                       (uno dei rari privilegi dell’età) che racconta
E al professor Beniamino Caravita di Toritto che
                                                       un modo di intendere l’impegno vissuto
si accompagna a quello per il professor Giglioni.
                                                       nelle istituzioni in cui mi sono
Gianni Letta                                           inaspettatamente trovato coinvolto
Roma, 29 settembre 2021                                da alcuni decenni, che mi ha sottratto

                                                                                                    19
al giornalismo, consegnandomi a vicende          niente affatto generica, ma lealmente               Non perciò una lectio, ma semplici                da un sistema culturale e sociale
di cronaca e qualche volta di storia             non definitoria e non dogmatica con la quale        “appunti” di metodo dettati                       a quello posteriore, di generazione
del nostro Paese, che mai avrei pensato          Leone XIII individuò, nell’enciclica                dall’esperienza che consentano di verificare      in generazione» (Dizionario di dottrina sociale).
di vivere in prima persona.                      datata 1891, i grandi cambiamenti                   il passaggio dalle concezioni ideali
Ecco, per riassumere, il titolo                  del mondo tra 8 e 900, gli smottamenti              alla loro implementazione nelle circostanze       Già in Aristotele si possono rintracciare
potrebbe essere proprio questo:                  dei rapporti sociali e statuali, le mutate attese   date in un periodo definito e particolare         le radici teoriche e concettuali della nozione.
Il senso dell’impegno nelle istituzioni.         di classi sociali e in particolare della classe     della nostra storia. Cercherò di rispondere,      Per Aristotele è solo nella Polis
                                                 operaia, e – riguardo a una questione sociale       sulla base appunto dell’esperienza,               che si può realizzare la forma di esistenza
Il senso di un impegno istituzionale             epocale e drammatica – le sfide e le scelte         alla domanda di come, in questi tempi             migliore per gli esseri umani. E la Polis
– ho detto – e in fondo politico, vissuto        che riguardavano la politica e lo Stato.            di cose nuove, si possa aiutare,                  (lo Stato, potremmo tradurre) «in realtà
però in forma particolare e diversa,             Leone XIII scelse di tener fermo un punto,          nella pratica quotidiana, politica                esiste per rendere possibile una vita felice»
al di là e al disopra di un coinvolgimento       una sorta di focus, intorno a cui delineare         e istituzionale, l’affermarsi del bene comune     (Politica, 1252, b28ss). «Il bene certo
diretto di natura politica o partitica,          giudizi e criteri operativi: il bene comune.        e dello Stato come strumento di prosperità        è desiderabile anche quando riguarda
ma non al di fuori, naturalmente, dal gioco                                                          pubblica e personale. O perlomeno come            una sola persona, ma è più bello e più divino
delle forze in competizione.                     L’evoluzione successiva della filosofia politica,   si possa ostacolare e combattere quel male        se riguarda un popolo e una città»
                                                 nella sua versione non utilitaristica, riconosce    che sempre più spesso si manifesta                (Etica Nicomachea, 1094, b7ss).
Comunicare il senso di un’esperienza             ancora oggi il bene comune come colonna             nei comportamenti individuali e collettivi,
implica, come dice una canzone di moda,          portante di qualsiasi impegno politico,             nell’affievolimento del sentimento                Il concetto è sviluppato in Agostino
che un senso ci sia. E per me c’è stato e c’è.   che sia servizio alla comunità umana                di comunità, nello svilimento                     che scrive nella De Civitate Dei (1.II, c.21)
Senso comprende insieme significato,             e insieme alle singole persone. E quale sia         e nel dileggio delle Istituzioni,                 di utilitatis communio e perfezionato
principi e valori, ma anche un presupposto       l’idea di Stato che lo possa consentire.            nella mancanza di senso dello Stato,              da Tommaso d’Aquino. Il quale, come
e un fine, e una direzione, quella               La questione non è di poco conto.                   nella progressiva e allarmante opera              Aristotele, sottolinea che il bene comune
che si persegue giorno dopo giorno,              E ha conseguenze pratiche enormi                    di disgregazione della società                    è superiore al bene individuale:
con responsabilità e umiltà, attraverso          sul destino degli individui, delle famiglie         e delle Istituzioni, nel linguaggio anche         «Il bene dell’uomo singolo non è l’ultimo
l’esercizio del ruolo e delle funzioni           e dei popoli, anche se spesso la storia             della politica, nel rancore e nell’odio sociale   fine, ma viene ordinato al bene comune»
e attraverso le scelte compiute                  si incarica di smentire coloro che credono          che minano le basi di una ordinata convivenza.    (S. Th., I-II, q.90, a.3), per cui «è necessario
nelle diverse situazioni e circostanze.          di piegarla ai propri più o meno                    Occorre a questo scopo fissare quei concetti      che la legge riguardi propriamente l’ordine
                                                 inconfessati desideri.                              di bene comune e di Stato che troppo spesso       della felicità comune» (S. Th., I-II, q.90, a.2).
Ci sono molte cose nuove – e ripeto                                                                  nei discorsi di tanti protagonisti
qui l’espressione usata all’inizio –             Mai come oggi si sta affermando infatti,            della vita pubblica si rivelano solo parole       Il bene comune in Tommaso non viene
che sono accadute e stanno accadendo             forse senza averne piena avvertenza                 vuote di senso, senza sostanza di vita            però inteso, come in Aristotele,
sotto i nostri occhi in campo sociale             un concetto apparentemente simile,                 e di pensiero.                                    nei termini esclusivi di benessere economico
e politico, mentre si sta per aprire             ma in realtà opposto: quello                                                                          e di stabilità politica, ma coinvolge la
il terzo decennio del terzo millennio.           di volontà generale o interesse collettivo.         (1) Bene comune                                   sfera personale, e bene comune è perciò
Con che animo, facendo valere quale senso,       Da cui un concetto di Stato o evanescente           Non è inutile qui un breve excursus storico.      coincidente con l’ideale della vita buona,
può affrontarle chi è investito                  (nel senso del suo superamento verso                «Il concetto di bene comune                       del bene vivere. La felicità comune
di una responsabilità istituzionale?             un mondialismo utopico, verso ambiti                – nota Lorenzo Ornaghi, già rettore               è sì della Polis, ma solo in quanto
L’esperienza?                                    decisionali impalpabili ma onnipotenti)             dell’Università Cattolica del Sacro Cuore         è partecipata da tutti, e non è disgiungibile
                                                 o ridisegnato come un organismo dotato              e ministro dei beni culturali –                   dalla verità sull’uomo e sulla storia.
Non ho usato a caso l’espressione «cose          di una personalità propria fatta coincidere         costituisce un’eredità che, dalle sue origini
nuove»: Rerum Novarum, intorno                   con la volontà di un presunto popolo                nel pensiero greco, viene trasmessa               L’età moderna vede affermarsi
alle cose nuove. È l’espressione                 di individui isolati.                               da un’età storica alla successiva,                progressivamente lo svuotamento euristico

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del bene comune. Il sommo bene, nei termini            La singolarità dei nostri giorni, parlo           e promuovere la vita buona delle persone            Dinanzi alle cose nuove valgono più che mai
di una teleologia metatemporale, è ritenuto            del 2020 in Italia, è che assistiamo              che nascono già costituite da legami primari        gli indirizzi proposti dalle grandi
una categoria improponibile, consegnata                al fenomeno di un curioso cocktail ideologico     e comunitari.                                       autorità morali, che sono le uniche ormai
all’oscurità del Medio Evo. La verità                  dove questi principi, che la logica                                                                   che affrontano questi temi disegnando
oggettiva sull’uomo è ritenuta inattingibile           vorrebbe inconciliabili, sono confusi             Lo Stato, nella visione che – io credo –            l’essenziale, perché nulla hanno da difendere
e, dunque la ricerca di cosa sia vero bene,            e amalgamati non solo in alleanze innaturali,     ci giunge dai Padri della nostra Repubblica,        salvo l’unicum necessarium, che è l’umano
uno sforzo vano.                                       ma anche all’interno delle singole                è uno strumento per la prosperità di tutti          in noi.
                                                       formazioni politiche. Tutto questo                e di ciascuno. Non è il fine, ma il mezzo.
Da Hobbes in poi si allarga la forbice                 molto al di là di un sano pragmatismo             Non crea o fonda diritti della persona singola      Mi riferisco a un testo che ho ritagliato
tra l’idea di benessere della comunità                 che pure dovrebbe portare a far convivere         o associata, ma, appunto, li riconosce              come esemplare: il messaggio all’Onu
e quella dei diritti e delle libertà individuali,      in pace visioni differenti.                       e promuove. È una organizzazione politica           del 22 agosto 1980 di Giovanni Paolo II.
che invece nella tradizione greco-cristiana,                                                             il cui scopo principale è di sostenere              Al punto 8 dice: «per salvare l’umano
o se vogliamo aristotelico-tomista,                    Il risultato è che si usano nello stesso giro     e ampliare le condizioni di benessere               è necessaria una volontà politica
si componevano armonicamente. Si instaura              di frasi, per giustificare proposte senza nerbo   generale. Dove i governanti adempiano               che vada oltre l’interesse immediato»
fino ai nostri giorni una lotta – e perdonatemi        di valori creduti, concetti nobili che evocano    il loro ufficio, attraverso il complesso            e che sia «costantemente guidata
questa semplificazione forse eccessiva –               in ciascuno timore e tremore salutari,            delle istituzioni politiche e delle leggi,          da criteri che esaltino l’umano e il sociale,
tra interesse o volontà generale, e l’interesse        perché legati a desideri veri, ma                 perché sia difesa e cresca la pubblica              l’etico e il culturale, il morale e lo spirituale
e la libertà dei singoli.                              che non poggiano su una visione                   e privata prosperità. Ma oggi si pone               al di sopra dell’economico
                                                       del mondo stabile e coerente, ma sono             una questione ulteriore. Quella                     e del tecnologico soltanto». Il primato
Il bene generale è sempre più spesso,                  puri flussi sentimentali.                         delle comunità organizzate e dotate                 della politica insomma, con i connotati
e nel 900 in modo tragico, identificato                                                                  di poteri sovrastatali.                             appena esposti, sulla mano oggi onnipotente
con lo Stato inteso come persona finta                 E così questa epoca iper-razionalista,                                                                che muove l’economia e pretende di dirigere,
e artificiale, che per essere sè stesso in pienezza,   dove si punta ormai al trans-umanesimo            E qui è proprio la superiorità del bene             con la tecnologia, le coscienze.
conducendo alla libertà universale,                    dell’intelligenza artificiale surrogato           comune, in quanto bene in sé, rispetto
può e deve fagocitare le libertà individuali           di immortalità, dove si invocano                  allo Stato, che è strumento di questo bene,         Come trasferire questo apparato teorico
e di associazione.                                     gli scienziati per guidare il mondo secondo       che consente di affrontare in modo etico            alla pratica politica e istituzionale? Potrei
                                                       algoritmi che in realtà non sono altro            e forte, e non come debolezza,                      dire, paradossalmente: non dimenticandolo!
Rousseau, per così dire, contro Spinoza.               che opinioni codificate algebricamente;           o come insanabile conflitto, l’appartenenza         Mai. Il senso dello Stato, la tensione al bene
Il primo, Rousseau, per cui i singoli portatori        ecco che proprio in quest’epoca le scelte         della nostra Nazione a entità politiche             comune si traducono in atti conseguenti
di valori e scelte minoritarie devono                  individuali, e i comportamenti conseguenti,       più vaste – l’Europa per prima – purché             se non si pretende di applicare solo ed
sacrificare la propria libertà personale:              trovano giustificazione nel romantico             a loro volta esse siano strumenti                   esclusivamente le ricette di un manuale di
     – sull’altare dello Spirito del Tempo             primato del sentimento del momento.               e non assoluti in sè stessi.                        scienze politiche. Questo è il primo dato che
     (Hegel),                                          Quello di moda, effimero come tutte le mode.                                                          mi viene dall’esperienza vissuta.
     – in attesa del progresso inesorabile                                                               Fissati così i principi di ciò che ritengo
     delle forze produttive (Marx-Engels),             (2) Stato                                         il presupposto dell’azione politica,                E questo vale tanto più per chi, come me ha
     – o del prossimo trionfo della razza              Sarò qui telegrafico, anche perché,               le condizioni senza di cui essa è concepita         sempre considerato sè stesso come
     (Mein Kampf).                                     trattando di bene comune, ho già cercato          al di fuori della moralità, come pura tecnica       un giornalista prestato alle istituzioni e perciò
Il secondo, Spinoza, ha per epigoni i sostenitori      di esprimere che cosa non dev’essere              della conquista del potere e della sua stabilità,   mai si è sentito scienziato della politica
dei diritti e dei desideri, qualunque essi siano,      lo Stato, se non vuole schiacciare                credo di poter esporre alcuni criteri               e tantomeno autorità politica, ma semplice
degli individui e delle minoranze,                     tirannicamente il singolo in nome                 che ritengo necessari oggi a chi adempia            servitore dello Stato, quasi innamorato
scavalcando qualsiasi considerazione                   dell’interesse collettivo o della cosiddetta      l’ufficium pubblico, con i due criteri sovrani      del suo cuore pulsante, devoto alle istituzioni,
sulle conseguenze per la comunità.                     volontà generale ma perseguire                    di responsabilità e di servizio.                    che ha cercato appunto di servire

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con totale dedizione, con impegno                   Li conosceva bene Machiavelli quegli ordini,       i grand commis, gli uomini che hanno raggiunto       a personaggi tanto più competenti
e responsabilità.                                   li sapeva a memoria e gli stavano pure             i massimi livelli nelle istituzioni.                 e autorevoli di me, che per ruolo
                                                    sulla punta della penna perché tante volte                                                              e per carriera, hanno servito lo Stato
C’è un aneddoto raccontato                          li aveva scritti e suggeriti al Principe,          «Accettai allora a condizione di poterlo fare        ai massimi livelli istituzionali. Ma ritrovarmi
da Leonardo Sciascia che è rivelatore               nell’esercizio di quello che era il suo mestiere   con spirito rigorosamente istituzionale              in così eletta compagnia è certamente
e istruttivo. Rappresenta un monito                 – che non era comandare, ma consigliare –          e non politico. E così l’ho fatto sia la prima,      per me il riconoscimento più ambito
per chiunque sia impegnato in una funzione          anche se ogni sua pagina – come scrisse di sé –    che le altre volte nei diversi governi Berlusconi,   al quale potessi aspirare. È la prova
pubblica. Un richiamo contro la tentazione          nasce per «lunga esperienza delle cose moderne     per più di 10 anni, nell’arco di 17.                 che quel modo di assolvere il mio incarico
della superbia di chi si sente uomo di potere,      e una continua lezione delle antiche».                                                                  è stato percepito e riconosciuto anche al di là
ricco di scienza politica, e perciò crede                                                              Non era stata per me una formula di rito             dei miei meriti, ma in perfetta adesione
di essere capace di muovere la storia,              Dunque il bene comune e la sua pratica,            il giuramento prestato al momento di assumere        allo spirito con cui l’ho sempre concepito
sol che sia lui a muovere le leve del potere.       la capacità di implementarlo non nascono           l’incarico. E non l’ho mai dimenticato.              e con il quale ho tentato di svolgerlo.
                                                    dalla presunzione della teoria.                    L’avevo pronunciato con forte
Scrive Sciascia:                                    E da che cosa, allora?                             e visibile emozione, ma anche con la piena           È il motivo per il quale – unico caso
    Nella realtà i generali ci vogliono, anche                                                         consapevolezza dell’impegno che assumevo             in tanti anni – ho accettato di parlare
    nelle guerre che sembra facile poter vincere.   Dalla immedesimazione con quello che               e della responsabilità che comportava. Non           del mio lavoro a Palazzo Chigi, infrangendo
    Generali che abbiano intuito e pratica,         i filosofi della politica chiamano ethos           per una parte soltanto, ma per tutti i cittadini,    per una volta quella regola del riserbo
    perché studio e teoria non bastano:             della nazione, quell’insieme di valori             comunque avessero votato, qualunque fosse            e del silenzio che mi ero dato all’inizio
    come ci dà esempio Matteo Bandello,             e di ideali, cultura ed etica, che anzitutto       la loro idea o appartenenza politica.                e alla quale fino a oggi non sono mai
    quando racconta di una manovra                  sono trasmessi in famiglia e che esigono,                                                               venuto meno».
    che Machiavelli voleva far fare a una truppa    per loro natura, di conformare la struttura        Fedele a quel giuramento, mi sono messo
    in piazza d’arme; e nacque tale confusione      e le finalità dello Stato. E qui si situa          al servizio dello Stato con totale dedizione,        È lo stesso motivo per il quale
    che bisognò Giovanni dalle Bande Nere           il lavoro dei servitori dello Stato,               senza fare politica, ma in piena e totale lealtà     nei governi successivi ho sempre rifiutato
    desse un paio di “secchi ordini” perché si      e la loro capacità, secondo ruoli e funzioni       al Governo di cui facevo parte. Proprio              la promozione a ministro o addirittura
    effettuasse la manovra voluta da Machiavelli    diverse, di conseguire lo scopo essenziale:        come fanno e debbono fare quegli uomini              a vicepresidente del Consiglio,
    e si potesse andare al rancio.                  risolvere i problemi dei cittadini e quelli        e quelle donne che credono nelle istituzioni         che Berlusconi mi proponeva con insistenza
Qui vedo una lezione molto importante,              che i cittadini percepiscono come tali,            e a loro danno l’anima, facendone la storia.         ritenendo riduttivo e non adeguato ripetere
un invito al realismo e all’onesta                  promuovendo così la prosperità pubblica            Sono i civil servant della cultura anglosassone      l’esperienza già compiuta e tornare a fare
osservazione delle cose della vita. Persino         e privata. Me lo ha insegnato un grande            o i grand commis della esperienza francese           solo il sottosegretario alla Presidenza.
un genio come Machiavelli non poteva ambire         servitore dello Stato, il prefetto Carlo Mosca     Quelli che, nella nostra tradizione, vengono
a qualcosa a cui non era destinato                  e tanti altri come lui.                            chiamati, appunto, i grandi servitori dello Stato.   «Ma quelli – gli replicavo ogni volta che me
e per la quale non era preparato. Il tecnico                                                           Una tradizione, la nostra, che affonda               lo riproponeva – sarebbero incarichi politici.
non è per forza un politico. E il tecnico,          È questa l’esperienza che ho fatto                 nello spirito risorgimentale che ha segnato          Solo il Sottosegretario può conservare
come il predicatore del bene, dovrebbe              a Palazzo Chigi, quando nel ’94 accettai           la formazione dello Stato unitario e che,            una connotazione solo istituzionale
saper consigliare soprattutto sè stesso,            per la prima volta l’incarico di Sottosegretario   poi, attualizzandosi e modernizzandosi,              ed esserti utile con tutti i ministri
e il primo consiglio è sempre quello più antico:    alla Presidenza del Consiglio dei ministri.        ha accompagnato via via le diverse fasi              nel coordinamento dell’attività di governo
sutor, ne ultra crepidam! Quando ha provato         Un’esperienza che ho poi ripetuto più volte        della vita nazionale, fino a ispirare                aldilà dell’appartenenza e dei diversi partiti
a andare oltre l’anticamera del potere,             negli anni e che così ho raccontato                e caratterizzare la rinascita repubblicana           politici della coalizione.
non per consigliare, ma per governare, sia pure     in un libricino dedicato qualche tempo fa a        dopo le ferite e le distruzioni della guerra.
nel modesto ambito di una piazza d’arme,            Gli uomini che hanno fatto funzionare l’Italia                                                          Una scelta – così continuava il racconto
non ha saputo dare quei due ordini secchi,          (Luigi Tivelli, Chi è Stato, Rubettino editore     Non ho certo la pretesa e tanto meno                 di quel libricino – fatta già nel ’94, e ribadita
come sanno fare, invece, i generali.                2007). Appunto i servitori dello Stato,            la presunzione di potermi accomunare                 con ostinazione negli anni successivi,

24                                                                                                                                                                                                          25
osservata con scrupolo quasi maniacale              «È questo il motivo per cui considero               vicini al cuore dello Stato, anzi di più, quasi      e la comunità politica (città, res pubblica)
fino alla fine. La decisione di rinunciare          il momento più esaltante della mia                  una sua molecola, come potrebbe dirsi                al cui servizio si pongono le articolazioni
a una proiezione esterna per dedicare               esperienza in Presidenza quello                     con una immagine figurata,                           dello Stato.
ogni energia, ogni attività ai problemi,            del pre-Consiglio. In tanti anni                    anche se certamente estranea e lontana
all’Amministrazione, alle istituzioni,              non ne ho mancato uno. Lì mi ritrovavo              dalle formule giuridiche.                            Per cui si può dire la mia famiglia,
allo Stato, rinunciando per questo                  appunto con i civil servant, i capi                                                                      la mia gente, la mia nazione, la mia patria.
alla politica attiva (non ho mai fatto vita         degli uffici legislativi, i capi di gabinetto       Non è un caso che proprio quella espressione         Come prescrive la Costituzione nel meno
di partito, non mi sono mai presentato              di tutti i ministeri. Lì le decisioni prendevano    il cuore dello Stato fu adottata tragicamente        citato degli articoli, l’art. 52, che recita:
alle elezioni) per dedicarmi in maniera totale      forma giuridica, lì si discuteva del merito         dalle Br per proclamare le loro                      «La difesa della Patria è sacro dovere
allo svolgimento di quel ruolo con spirito          e della forma dei singoli provvedimenti.            orrende intenzioni e per annunciare                  del cittadino».
e rigore istituzionale.                             Lì si dava anima e corpo all’attività               qual mostruoso programma di lotta:
                                                    di governo. È lì che ho imparato tutto quello,      «Colpire il cuore dello Stato!».                     Dove difesa è qualcosa di più del semplice
Per questo, dicevo, ho rinunciato non solo          poco o tanto che sia, che sono poi riuscito                                                              servizio in armi. Si dilata il concetto di difesa,
alla politica, ma anche al dibattito                a fare. Da loro, dai veri servitori dello Stato,    Ma lo Stato è un ossimoro. Stato                     come quello di dovere, e si estende
che attorno alla politica si svolge:                ho avuto l’esempio e lo stimolo                     è un participio passato. È qualcosa di fermo.        ai suoi valori, ai suoi principi,
non sono andato e non vado in televisione,          di quello spirito istituzionale con il quale        Cuore è pulsazione, movimento, vita.                 alle sue istituzioni, al suo cuore, per arrivare
non rilascio interviste, non faccio                 affrontare tutti i problemi.                        Esistono persone che sono il cuore                   all’armonia e alla prosperità dello Stato
dichiarazioni, non partecipo                                                                            dello Stato perché vi trasferiscono                  e del popolo.
a quel perverso gioco delle agenzie che spesso      Lì ho respirato e vissuto quello spirito            la loro vita, la loro anima, insomma
isterilisce il lavoro di chi sta al governo         istituzionale che, come ho già detto,               il loro cuore in senso biblico. Essi servono         Occorre avere e sentire – come
e fa politica. Non sarà che gli italiani            mi ha insegnato il prefetto Carlo Mosca             lo Stato e, servendolo, gli danno un cuore.          ci hanno insegnato tanti testimoni –
si allontanano dalla politica anche                 e tanti altri con lui. Da lui ho imparato                                                                «il culto delle istituzioni», bisogna amarle
per questo? Non sarà quell’inutile balletto         un principio fondamentale per chi svolge            Scorrere l’elenco dei martiri eliminati              per servirle, senza servirsene.
delle facce, ossessivamente ripetuto                attività pubblica, quello cioè                      dai terroristi aiuta a capire cosa intendo:
su tutti i tg, ad alimentare l’antipolitica?        di “ritenere essenziale il servizio ai cittadini,   forze dell’ordine, magistrati, politici,             Il rischio più grave che oggi corriamo, però,
                                                    in termini di capacità di risoluzione               professori, giuslavoristi, sindacalisti. Ci sono     è un progressivo indebolimento
La giornata di molti personaggi, anche              dei problemi che i cittadini avvertono              molte forze nascoste nei gangli più delicati         delle istituzioni, il malfunzionamento
ministri e sottosegretari, è tutto un rincorrersi   come tali”. Una sintesi efficace e felice           di questo organismo che, come diceva                 della macchina ammnistrativa,
di dichiarazioni: botta e risposta, repliche        del buon Governo e della buona                      Romano Guardini (Verona 1885, Monaco 1968)           un allentamento di tutti i vincoli tanto
e contro repliche. Sembra quasi che,                Amministrazione».                                   quando sognava la realizzazione                      da far dire a Sabino Cassese che andiamo
se non si risponde in tempo reale                                                                       della democrazia in Germania prima del               verso una «società senza Stato».
alla dichiarazione di qualcuno, si è fuori          Se osservo le figure più interessanti               nazismo, «Lo Stato siamo noi»                        Nel suo ultimo libro dedicato al buon
del grande gioco della politica e soprattutto       che ho incontrato in questo mio prestito            (in “Europa. Compito e destino”, Morcelliana).       governo, il professor Cassese, ricorda,
si è fuori dalla Tv e dai giornali, che spesso      alle istituzioni, che dura ormai da 26 anni,        (Che, sia detto tra parentesi, è cosa ben diversa,   citando il libro di Renè Grousset
è la cosa che interessa di più. Ma così rimane      noto un carattere precipuo, che accomuna            e direi opposta, dall’espressione usata              Bilancio della storia, che:
poco tempo… per lavorare!                           – quando c’è! – i vertici dello Stato               prima dagli epigoni del Re Sole).                        nessuna civiltà viene distrutta da fuori,
                                                    e i più umili civil servant alla cui categoria                                                               senza essersi rovinata da sola,
Ecco perché annunciai così la decisione             aspiro a essere iscritto.                           Si è parte del cuore dello Stato, lo si vive             nessun impero viene conquistato dall’esterno,
che avevo maturato: «Ci sono tanti                                                                      come strumento per il bene comune,                       senza che precedentemente fosse già suicida.
che parlano tanto e lavorano poco, ci vorrà         Lo spiego così. È possibile un servizio             se ci si immedesima con questa storia vivente            Una società e una civiltà si distruggono
pure qualcuno che lavori tanto e parli poco.        se ci si sente partecipi e coinvolti                della nazione, se ci si identifica e si ama              con le proprie mani quando hanno smesso
E così è stato».                                    nella vita delle istituzioni, se ci si sente        quel rapporto reciproco tra noi                          di comprendere la loro ragione d’essere,

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