A cura del Servizio Gestioni Patrimoniali - 3 giugno 2019 - Private Banking MPS

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A cura del Servizio Gestioni Patrimoniali - 3 giugno 2019 - Private Banking MPS
3 giugno 2019

a cura del Servizio Gestioni Patrimoniali
A cura del Servizio Gestioni Patrimoniali - 3 giugno 2019 - Private Banking MPS
IL QUADRO

       o   L’ordine di grandezza del declino dei mercati azionari a maggio è stato simile a quello registrato a
           ottobre e dicembre 2018 (MSCI World -6,1% vs. -7,4% e -7,7% rispettivamente)
       o   Il calo degli indici PMI e dei rendimenti obbligazionari e i tre tagli dei tassi attesi dalla Fed per la
           fine dell’anno prossimo disegnano un quadro che necessita di un netto miglioramento del flusso di
           notizie sul commercio mondiale
       o   Su questo fronte, in settimana il focus è sulla visita di Trump in Europa e sul discorso del vice-
           presidente USA Pence sulle relazioni tra USA e Cina

Il mese di maggio si è chiuso con cali dei maggiori mercati azionari attorno al 6% e cali dei rendimenti
governativi decennali di 38 punti base negli USA e 22 punti base in Germania; quest’ultimo movimento ha
portato il rendimento decennale tedesco al di sotto dei precedenti minimi storici (-19 punti base a inizio
luglio 2016). Tutti questi movimenti hanno costituito una sorpresa rispetto alle attese raccolte da alcune
survey1 prima del famoso tweet di Trump del 5 maggio. In effetti il mese appena concluso si è aperto e
chiuso con dei tweet di Trump che hanno riportato il tema della guerra commerciale in prima posizione tra
le maggiori preoccupazioni del mercato. In particolare il tweet sul Messico dello scorso giovedì sera ha
determinato un calo del 1,3% dello S&P500 che si è trasmesso ai mercati asiatici e europei stamane.

Arriveremo rapidamente agli sviluppi di mercato, ma prima non si può evitare di sottolineare come il
rinnovato clima di incertezza che ha caratterizzato il mese appena passato si è già trasmesso agli indicatori              2
di fiducia di maggio. Ultimi in ordine temporale i due PMI manifatturieri cinesi. Il primo, calcolato da
un’istituzione governativa, è ridisceso in territorio di contrazione a maggio (49,4), mentre il secondo,
calcolato da Markit, la stessa società che calcola gli indici PMI negli altri paesi, è stato rilasciato stamane e
ha evidenziato un indice invariato rispetto a aprile, appena sopra la soglia di 50 (50,2 contro attese di un
calo a 50).

1   In una delle survey più seguite, solo il 2% degli investitori si attendeva un declino superiore al 2,3% dello S&P500
Con il settore manifatturiero di tre delle superpotenze industriali globali (Germania, Cina e Giappone) in
territorio di contrazione, l’attesa è ora per l’indice ISM USA, in uscita oggi. L’indice Markit, che al netto di
alcune differenze metodologiche e di campione, misura lo stesso fenomeno dell’ISM (la fiducia delle
aziende del settore manifatturiero USA sulle prospettive economiche) è sceso a maggio a 50,6 dal 52,6 di
aprile. L’indice ISM si trovava a 52,8 a Aprile e le attese sono per un lieve rialzo a 53 a maggio. E’ difficile
riconciliare il calo visto in tutte le maggiori aree e il miglioramento della fiducia atteso negli USA. Già nel
corso del 2018 l’economia USA è apparsa più resiliente rispetto al rallentamento globale, ma se questo
diverso comportamento fosse confermato, si aprirebbe un interessante tema di discussione su come la
riapertura della guerra commerciale impatti il resto del mondo in maniera decisamente più negativa
rispetto all’economia USA. Per ora tutto molto speculativo, e potenzialmente neutralizzato da un calo
dell’ISM che contraddice le attese.

Meno speculativo è invece quello che sta avvenendo sui mercati, dove un elemento emerge abbastanza
chiaramente: il riallineamento tra l’andamento dei mercati azionari e dei rendimenti a lunga.

Nei primi quattro mesi dell’anno il messaggio positivo sull’economia proveniente da mercati azionari in
rialzo è parso in conflitto con il messaggio pessimistico veicolato da rendimenti a lunga in forte ribasso.

                                      S&P500 e rendimento decennale Treasury bond

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Fonte: elaborazione Servizio Gestioni Patrimoniali su dati Bloomberg

Nell’ultimo mese c’è stato un parziale riallineamento. Il mondo del reddito fisso incorpora attese di una
nuova fase di ribasso dei tassi da parte della Fed (circa tre tagli sono prezzati da qui alla fine del 2020); sulla
ECB il mercato ha da tempo completamente cancellato le attese di rialzo dei tassi, ma ha difficoltà a
prezzare un taglio dal momento che il tasso sui depositi si trova già a -0,4% e il tasso di rifinanziamento al
0%. Questo non impedisce al rendimento sul bund di esplorare nuovi territori negativi e superare i
precedenti minimi storici (-19 punti base a inizio luglio 2016). Parallelamente, Le aspettative di inflazione
sono nuovamente crollate e in area euro si trovano pochi punti base sopra i minimi del 2016.

Se è vero, come sembra, che la guerra commerciale sta guidando le asset class rischiose al ribasso, con le
attese di tagli da parte della Fed che limitano il calo, il meeting della Fed del 19 giugno e il G20 del 28-29
diventano i prossimi appuntamenti chiave. Il mercato ha bisogno di segnali che la guerra commerciale non
rischi di diventare l’elemento che deraglia la più lunga espansione USA della storia (l’attuale fase positiva
diventerà la più longeva di sempre a luglio) e parallelamente necessita di qualche conferma da parte della
Fed che i tagli dei tassi sono effettivamente sul tavolo.

Più a breve termine, in settimana si segnalano i seguenti eventi:

    o   Trump visiterà l’Europa con due appuntamenti fissati in Irlanda e in Francia, dove incontrerà
        Macron. Inutile dire che il tema del commercio sarà dibattuto. A questo proposito, varie fonti di
        stampa (es. CNBC) riportano che il vice-presidente USA Pence terrà in settimana un discorso
        definito importante sulle relazioni tra USA e Cina
    o   Riguardo i dati macro, in aggiunta all’uscita del dato sull’indice ISM di maggio, come ogni primo
        venerdì del mese saranno rilasciati i dati sul mercato del lavoro USA
    o   Il meeting della Banca Centrale Europea ha come ingrediente principale la definizione della terza
        edizione del TLTRO
    o   Per quanto riguarda la Fed, c’è attesa per la conferenza di ricerca che si terrà martedì e mercoledì,
        che ha come oggetto le strategie, gli strumenti e le pratiche comunicative della politica monetaria.
        Il tema è estremamente caldo, dal momento che la Fed è all’interno di un processo che porterà a
        una revisione del modo in cui conduce la sua politica; questa conferenza potrebbe fornire delle
        indicazione su quale sarà il bilancio tra evoluzione e rivoluzione.

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Performance di una selezione di asset class nella settimana passata
                     Fonte: Bloomberg
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