24 novembre 2020 Servizio Advisory e Gestioni Patrimoniali
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IL QUADRO I mercati guardano oltre la fase di debolezza indotta dalla nuova ondata di contagi e dalle restrizioni messe in atto sia in Europa che in USA, sostenuti dagli annunci relativi all’efficacia dei vaccini superiore al 94% per Pfizer e Moderna, in media al 70% per il vaccino di Oxford-Astrazeneca, anche se il perfezionamento della dose potrebbe aumentare la protezione fino al 90%. I mercati azionari riportano prestazioni miste, con avanzamenti per i listini emergenti e il pacifico, mentre arretrano gli USA, dopo i record di lunedì scorso, e l’Area Euro. Continua il tema della rotazione verso il comparto Small Cap e verso gli indici caratterizzati da una maggiore incidenza dei titoli Value. Generale flessione dei rendimenti governativi, anche in USA. Il dollaro in area 1,186 rispetto all’euro, mentre l’oro cede terreno portandosi a 1827 $/oc a fronte di petrolio in crescita, con il WTI che supera i 43 $/barile nel primo contratto. Il tema virus-vaccino appare il più rilevante al momento. Nel breve termine sono destinati a pesare l’aumento dei casi e le restrizioni introdotte nella maggior parte dei Paesi. Si sta assistendo a una contrazione della mobilità e a un nuovo stop alla ripresa dell’attività nel trimestre corrente e, molto probabilmente, nel 1Q21 in base all’andamento contagi. In Europa attesi allentamenti delle misure restrittive e dei lockdown in vista del Natale, mentre possiamo attenderci l’introduzione di nuove restrizioni in USA dopo il Thanksgiving. L’arrivo dei vaccini prospetta una prossima uscita dalla pandemia e, per quanto il processo di distribuzione porti con sé rischi di ritardi, lo scenario è complessivamente benigno e punta ad una normalizzazione del quadro economico. I dati di novembre sui PMI in Area Euro evidenziano una maggiore cautela delle imprese manifatturiero e un nuovo crollo per le attività del terziario, che torna a scendere al minimo da sei mesi, soglia di demarcazione tra espansione e contrazione dell’attività. Risulta invece meglio posizionata la Germania, dove la fiducia scende ma meno delle attese. In USA invece continuano a crescere le indicazioni derivanti dai PMI sia manifatturieri che servizi, saliti rispettivamente a 56.7 e a 57.7, segno che, in assenza di restrizioni, la ripresa dell’economia è stata solida. Occhi puntati sulle indicazioni sui consumi legati al Black Friday, soprattutto per quanto riguarda gli acquisti on line. In Usa è verosimile che l'attività si attenui progressivamente da mercoledì fino al fine settimana. Nessun aggiornamento dal lato Banche Centrali, che si troveranno a dicembre: la BCE il 10 dicembre, la Fed il 16. I colloqui sulla Brexit passeranno a un formato virtuale dopo che uno dei negoziatori dell'UE è risultato positivo al Covid-19. Il Telegraph ha riferito ieri sera che il primo ministro Johnson è pronto a fare un "intervento significativo sulla Brexit" e a confrontarsi con la Presidente della Commissione Europea Von Der Leyen "nel tentativo di eliminare le barriere finali" verso un accordo. L'articolo suggerisce che la nuova scadenza sarà il 1 dicembre. Performance dall’inizio dell’anno di una selezione di asset class (dati al 23 novembre) 15.0% 10.7% 9.5% 8.8% 10.0% 8.0% 7.9% 7.5% 4.9% 4.8% 5.0% 3.6% 2.8% 2.5% 1.3% 0.0% -5.0% -4.5% -10.0% -7.7% Fonte: elaborazione BMPS – Servizio Advisory e Gestioni Patrimoniali su dati Bloomberg
TEMA DELLA SETTIMANA: “Il più grande accordo commerciale di libero scambio: il Rcep” Firmato in Vietnam il più grande accordo commerciale di libero scambio al mondo: il Rcep (Regional Comprehensive Economic Partnership) riunisce 15 paesi asiatici e, per la prima volta, mette insieme Cina, Giappone e Corea del Sud, finalizzato a superare le barriere commerciali in un’area in cui vive un terzo della popolazione mondiale e che rappresenta, da sola, il 30% del Pil globale. Oltre agli USA assenza importante quella dell’india, Secondo gli analisti, il Rcep aggiungerà quasi 200 miliardi di dollari di Pil all'economia globale entro il 2030: o eliminare i dazi per il 65% delle merci importate ed esportate all'interno della regione; o ridurre del 90% le tariffe doganali tra paesi membri in 20 anni, espandendo il settore dei servizi e stabilendo regole commerciali comuni; o tra i settori più disciplinati figurano il commercio elettronico, le telecomunicazioni e il diritto d'autore, mentre le questioni ambientali e i diritti dei lavoratori non vengono menzionati; o superare i limiti imposti agli accordi di libero scambio bilaterali già esistenti tra paesi dell’area, prima fra tutte quella relativa alle ‘regole di origine’ che stabiliscono da dove provengono le merci: incentivo a cercare fornitori all'interno della regione commerciale. Al livello globale gli effetti dell’introduzione del RCEP avranno impatti sul reddito globale con incrementi di Pil oltre i 200 Mld € entro il 2030. Circa la metà di questo incremento di reddito andrà alla Cina, ma l’incremento percentuale rispetto all’attuale reddito del paese sarà comunque modesto. I paesi che maggiormente beneficeranno in termini percentuali dell’atteso incremento di reddito saranno Giappone e Corea del Sud, seguiti della Malesia, Vietnam e Tailandia. Per la Cina gli incrementi più consistenti saranno quelli relativi ai servizi sia domestici che correlati al commercio internazionale. Fonte: ISPI e The Economist
variazioni in % INDICI AZIONARI 11/23/2020 1 sett 1 mese YTD S&P500 3,578 -1.4% 3.6% 10.7% Euro Stoxx 386 0.1% 8.9% -4.5% FTSEMIB 21,702 1.8% 13.8% -7.7% Nikkei 25,527 -1.5% 8.7% 7.9% MSCI EM 1,221 1.5% 7.4% 9.5% MSCI World 2,547 -0.6% 5.2% 8.0% INDICI OBBLIGAZIONARI Euro Gov. 829 0.2% 0.8% 4.8% Italy Gov. 557 0.2% 1.7% 7.5% Euro Corporate 249 0.2% 1.0% 2.5% Euro High Yield 331 0.6% 2.7% 1.3% US Corporate 410 0.9% 2.1% 8.8% US High Yield 1,462 0.5% 2.4% 3.6% EM bonds in USD 459 0.3% 2.2% 4.9% EM bonds in val. loc. 148 0.2% 2.2% 2.8% variazioni in punti base RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI 11/23/2020 1 sett 1 mese da inizio anno Bund 10y -0.58 -4 -2 -40 Btp 10y 0.62 -3 -18 -79 US Treasury 10y 0.85 -5 -0 -106 variazioni in % FX 11/23/2020 1 settimana 1 mese da inizio anno EURUSD 1.184 -0.0% 0.2% 5.5% EURJPY 123.6 -0.2% -0.3% 1.3% EURGBP 0.890 -0.9% -1.5% 5.1% Valute emergenti vs. USD* 56.2 0.3% 2.1% -8.6% USD vs valute avanzate 92.5 -0.1% -0.5% -4.0% * Un aumento del l 'i ndi ce rappres enta un apprezzamento del l e val ute emergenti vs USD Performance settimanali di una selezione di asset class al 23 novembre Fonte: Bloomberg 2.0% 1.8% 1.5% 1.5% 0.9% 1.0% 0.6% 0.5% 0.5% 0.3% 0.2% 0.2% 0.2% 0.2% 0.1% 0.0% -0.5% -0.6% -1.0% -1.5% -1.4% -1.5% -2.0%
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