17 novembre 2020 Servizio Advisory e Gestioni Patrimoniali

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17 novembre 2020 Servizio Advisory e Gestioni Patrimoniali
17 novembre 2020

Servizio Advisory e Gestioni Patrimoniali
17 novembre 2020 Servizio Advisory e Gestioni Patrimoniali
IL QUADRO

   Un’altra settimana positiva per i mercati, sostenuti dall’annuncio di lunedì scorso dell’efficacia al 90% del vaccino Pfizer-
   BioNTech e delle prime dosi in arrivo entro fine anno. Nella giornata di ieri anche Moderna ha confermato una efficacia
   al 94,5%. I rialzi hanno coinvolto tutte le aree geografiche ed è proseguita la rotazione, iniziata la scorsa settimana, verso
   i settori più ciclici. I tassi decennali USA si attestano in area 0,90% e anche a livello obbligazionario tutti i comparti
   mettono a segno avanzamenti. Il cambio eur/usd gravita in area 1,185, l’oro è sceso sotto la soglia 1900 $/oc e il WTI
   supera i 40 USD/barile nel primo contratto future.
   Joe Biden nuovo Presidente degli USA. Anche se Trump ancora minaccia la battaglia legale, le probabilità di stravolgere
   i risultati sono pressoché nulle. La composizione del Senato sarà chiara dopo la prima settimana di gennaio ma potrebbe
   verosimilmente rimanere in mani repubblicane. Questa configurazione è stata accolta positivamente dai mercati che
   hanno attribuito minore probabilità ad un aumento delle imposte per le aziende americane e prospettato minore spesa
   fiscale dall’altro.
   In un panel ospitato dalla BCE Powell, Lagarde e il governatore della BoE Bailey hanno condiviso preoccupazioni sul fatto
   che un potenziale vaccino Covid-19 non pone fine alle sfide economiche della pandemia e sulla necessità di ulteriori
   accomodamenti alla luce dei rischi a breve termine. Powell si aspetta che la Fed "dovrà fare di più, e il Congresso
   potrebbe dover fare di più anche sulla politica fiscale".
   Per quanto riguarda la Brexit, David Frost, il principale negoziatore UK, ha dichiarato che per ora un accordo
   commerciale con l’UE potrebbe non avere successo, ma si spera ancora in una risoluzione sui punti chiave come i diritti
   di pesca e le regole della concorrenza.La Gran Bretagna continua a seguire le regole economiche del blocco fino alla fine
   di un periodo di transizione il 31 dicembre.
   Quindici Paesi dell'Asia-Pacifico hanno firmato il più grande accordo di libero scambio al mondo. Il Regional
   Comprehensive Economic Partnership (Rcep) coinvolge la Cina e10 economie dell’ASEAN oltre a Giappone, Corea del
   Sud, Nuova Zelanda e Australia, un blocco che arriva a rappresentare il 30% circa del Pil globale. L’India per ora non ha
   aderito però potrebbe farlo in seguito.
   Il Giappone è cresciuto del 21,4% t/t ann nel 3Q, grazie al contributo positivo dei consumi dell’export e della spesa
   pubblica (negativi gli investimenti).
                         Performance dall’inizio dell’anno di una selezione di asset class (dati al 16 novembre)

          15.0%      12.3%
                              9.5% 8.6%
          10.0%                         7.9% 7.8% 7.3%
                                                                          4.6% 4.6%
           5.0%                                                                          3.1% 2.7% 2.2%
                                                                                                          0.7%
           0.0%

           -5.0%
                                                                                                                 -4.5%
         -10.0%
                                                                                                                         -9.3%
         -15.0%

Fonte: elaborazione BMPS – Servizio Advisory e Gestioni Patrimoniali su dati Bloomberg
IL TEMA DELLA SETTIMANA: “V come Vaccino”

 L’annuncio di uno (o più) vaccini efficaci potrebbe influire in maniera significativa sulle previsioni economiche. Il
 vaccino sembrerebbe più efficace delle aspettative e con una distribuzione più veloce del previsto, due fattori che
 potrebbero portare ad una forte crescita della domanda e ad un forte aumento del PIL reale dalla metà del 2021.La
 previsione lascerebbe uno spazio a una crescita rapida e continua nel 2023 e negli anni successivi.

 Il rinnovamento delle infrastrutture potrà rivestire un tema centrale nel nuovo piano fiscale a firma Biden. La neo
 eletta amministrazione democratica ha infatti annunciato di volere promuovere un piano infrastrutturale per $1,3
 trilioni in 10 anni per ricostruire e modernizzare le infrastrutture utilizzando prodotti di fabbricazione americana,
 per potenziare delle linee ferroviarie ad alta velocità, in modo da ridurre la dipendenza dall’automobile e dunque
 dal petrolio.

 Secondo l’American Society of Civil Engineers, nel 2019 gli Stati Uniti hanno speso solo il 2,5% del Pil nelle
 infrastrutture, in calo rispetto al 4,2% degli anni Trenta.

 Si stima che il deficit di investimenti in infrastrutture tra il 2016 e il 2025 raggiungerà i 2mila miliardi di dollari.
 Energia rinnovabile, trasporti a zero emissioni, connettività digitale, gestione dell’acqua e dei rifiuti, cambiamenti
 sociali e demografici sono tutti trend strutturali duraturi.

 La spesa pubblica per le infrastrutture dei trasporti e dell’acqua è in calo da diversi decenni, e nel 2017 ha
 raggiunto il minimo storico, dopo 55 anni, come percentuale sul Pil. Casi di acqua potabile non sicura, congestione
 del traffico ad alto tasso di inquinamento e di infrastrutture stradali in decadimento evidenziano la necessità di
 investimenti tempestivi.
variazioni in %
  INDICI AZIONARI               11/16/2020         1 sett        1 mese          YTD
  S&P500                              3,627         2.2%          4.1%          12.3%
  Euro Stoxx                               386      2.3%          8.0%          -4.5%
  FTSEMIB                            21,317         2.7%          11.8%         -9.3%
  Nikkei                             25,907         4.3%          10.2%          9.5%
  MSCI EM                             1,203         0.9%          7.4%           7.9%
  MSCI World                          2,562         2.4%          5.2%           8.6%
  INDICI OBBLIGAZIONARI
  Euro Gov.                                827      0.6%          -0.0%          4.6%
  Italy Gov.                               556      0.8%          0.7%           7.3%
  Euro Corporate                           248      0.4%          0.7%           2.2%
  Euro High Yield                          329      0.5%          2.4%           0.7%
  US Corporate                             406      0.5%          0.6%           7.8%
  US High Yield                       1,456        -0.4%          2.2%           3.1%
  EM bonds in USD                          457      0.5%          1.6%           4.6%
  EM bonds in val. loc.                    148     -0.1%          3.1%           2.7%

                                                          variazioni in punti base
  RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI
                       11/16/2020                  1 sett        1 mese     da inizio anno
  Bund 10y                             -0.55         -4             6            -36
  Btp 10y                              0.65         -11             -4           -76
  US Treasury 10y                      0.91          -2            17           -101

                                                              variazioni in %
  FX                            11/16/2020 1 settimana           1 mese     da inizio anno
  EURUSD                              1.184         0.2%          1.2%           5.5%
  EURJPY                              123.8        -0.7%          0.4%           1.5%
  EURGBP                              0.897        -0.2%          -0.9%          6.0%
  Valute emergenti vs. USD*            56.1        -0.2%          2.9%          -8.8%
  USD vs valute avanzate               92.6        -0.1%          -1.3%         -3.9%
  * Un aumento del l 'i ndi ce rappres enta un apprezzamento
  del l e val ute emergenti vs USD

Performance settimanali di una selezione di asset class al 16 novembre
                                     Fonte: Bloomberg
   5.0%
            4.3%
   4.0%

   3.0%            2.7%
                          2.4% 2.3%
                                    2.2%
   2.0%
                                           0.9% 0.8%
   1.0%                                              0.6% 0.5% 0.5% 0.5%
                                                                         0.4%

   0.0%
                                                                                -0.1%
   -1.0%                                                                                -0.4%
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