4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia

Pagina creata da Mario Giordano
 
CONTINUA A LEGGERE
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
Toscana Energia Box n. 1 - Dicembre 2011 - Rivista inviata in omaggio

                                          economia•territorio•arte

  4
  Anigas
               24 34
                 A Prato        Lou Reed
la stagione      nascono         il mio rock
 delle gare    le fabbriche     continuerà
 si avvicina    di energia    a sorprendervi
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
PRIMOPIANO                           ENERGIETOSCANE
                                                   Focus • Punti di Vista               Tendenze • Novità
                                                   Mercato • World Report               Decisioni • Progetti

                                                   4                                    20
                                                   La stagione delle gare si avvicina   Rifiuti: emergenza o risorsa?
                                                   di Michela Signorini                 di Marco Frey

                                                   8                                    24
                                                   Sulle spoglie dell’atomo:            Fabbriche di energia, così le
                                                   la partita del dopo Fukushima
                                                                                        aziende puntano sul futuro
                                                   di Elena Comelli
                                                                                        di Angela Feo

                                                   12
                                                   Sviluppo, efficienza, etica.         28
                                                   Come ripensare il nostro             Firenze, teatro
                                                   sistema energetico                   dell’energia spiegata
                                                   di Giovanni Battista Zorzoli         di Vittorio Ghione

                                                   16                                   30
                                                   Vi presentiamo il solare             In viaggio al fianco
                                                   a basso costo                        dei comuni
                                                   di Claudia Riani                     di Angela Feo

                                                   TERZAPAGINA
                                                   Arte • Cultura • Musica
                                                   Sport • Rubriche

  Toscana Energia Box n. 1 - Dicembre 2011         34
               Periodico di Toscana Energia        Lou Reed: il mio rock
       Registrazione del Tribunale di Firenze
                   n. 5855 del 15/11/2011          continuerà a sorprendervi
                                                   di Angela Feo

                                                                                                                4
           Direttore responsabile: Angela Feo

           A cura dell’Ufficio Comunicazione
                                                   38
     e Gestione del Brand di Toscana Energia       L’energia entra in classe
                                                   con un click
                           Hanno collaborato:      di Michela Signorini
   Elena Comelli, Rosella Fantoni, Marco Frey,
Vittorio Ghione, Carlo Pestelli, Antonio Polito,
           Elisabetta Quattrini, Claudia Riani,
                                                   40
 Michela Signorini, Giovanni Battista Zorzoli.     Barga, un borgo medievale
                                                   dall’anima internazionale
                               Si ringraziano:
                                                   di Michela Signorini
                Marco Bonini, Moira Pierozzi,

                                                                                                                24
                Marco Quinti, Veronica Triolo.
                                                   42
 La rivista Toscana Energia Box, per garantire     Pillole di energia
   al massimo l’obiettività dell’informazione,     a cura di Rosella Fantoni
             lascia ampia libertà di trattazione   e Elisabetta Quattrini
   ai suoi collaboratori, anche se non sempre
                ne può condividere le opinioni.
                                                   44
       Direzione, redazione, amministrazione:      Con tutta l’energia possibile
              Via dei Neri 25 - 50122 Firenze      di Antonio Polito

                                                                                                                34
          Progetto grafico e impaginazione:
          Sesamo Comunicazione Visiva sas          45
        www.sesamo.net - info@sesamo.net           Vi racconto il rinascimento
                      www.toscanaenergia.eu
                                                   del Museo Galileo
                                                   di Carlo Pestelli
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
Toscana Energia entra nel 2012 sull’on-
da lunga di un trend di crescita che continua
da alcuni anni. Una recente indagine di Me-
diobanca lo ha certificato: l’azienda è all’ot-
tavo posto in Italia tra le medie imprese più
dinamiche. E dinamici intendiamo continuare
ad essere. Davanti a noi ci sono nuove sfide,
a cominciare dalle gare per l’affidamento del
servizio di distribuzione del gas. L’obiettivo è
continuare a crescere, anche attraverso fusioni
con nuovi partner, acquisendo nuove quote di
mercato e migliorando ulteriormente la qualità
dei servizi offerti.
     Ripensando ai risultati ottenuti in questi
anni devo un sentito ringraziamento al dottor
Pier Borra, che lascia la carica di amministratore
delegato per continuare la sua brillante carriera
con importanti responsabilità in Italgas. Pier è
con noi dal 2006, dopo aver ricoperto la stes-
sa carica in Toscana Gas. La sua esperienza nel
settore è stata cruciale per vincere tante sfide
in anni intensi e di trasformazione della società.
     Prende il suo posto al vertice dell’azienda
il dottor Eduardo Di Benedetto, nuovo ammi-
nistratore delegato. Anche Di Benedetto porta
con sé una grande esperienza essendo stato, tra
l’altro, direttore sviluppo e attività commerciale
di Snam Rete Gas. Con lui continuerà la virtuosa
collaborazione tra soci industriali e soci pubblici
che è uno dei punti di forza di Toscana Energia.
     Con il nuovo anno arriva anche il nuovo
numero della nostra rivista che offre ai lettori
una finestra sul mondo dell’energia e della cul-
tura, spaziando dai grandi scenari globali alle
questioni rilevanti per il nostro territorio. Con
una visione di insieme aperta e profonda.

                                Lorenzo Becattini

                                                  toscana energia box   3
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
Focus • Punti di Vista • Mercato • World Report PRIMOPIANO                                                                 Intervista a Bruno Tani, Presidente Anigas

                                                                      La stagione
                                                                        delle gare
                                                                          si avvicina                                                           DI MICHELA SIGNORINI

                                                                                  Sta   per essere completata la riforma sulla distribuzione del gas.
                                                                                                                                                   Dopo
                                                                              la recente pubblicazione dei decreti del Ministero dello Sviluppo Economi-
                                                                              co manca soltanto la pubblicazione dell’ultimo regolamento sui criteri per
                                                                              l’aggiudicazione delle gare

foto:
•
Bruno Tani,
presidente di                                                Anigas

                                                                                                                                                                                    Foto: Archivio Toscana Energia
                                                                      •

lungo percorso di riforma del settore della
                                             Si avvia
                           alla conclusione il                                siano effettuate solo per ambiti territoriali
                                                                              minimi e non più per singolo comune.
                                                                                                                                  ai quali individuare il vincitore. A parlarne è
                                                                                                                                  Bruno Tani, presidente di Anigas.
distribuzione gas. Sono passati quasi 12                                          Con la recente pubblicazione degli ulti-
anni dal decreto legislativo 164/2000 che                                     mi decreti oggi il quadro è completo: sono               Ci stiamo avvicinando alla “stagio-
ha stabilito che la gestione del servizio di                                  stati individuati con precisione gli ambiti mi-     ne” delle gare per l’affidamento del
distribuzione gas deve essere assegnata                                       nimi territoriali oggetto di gara, 177 com-         servizio distribuzione gas. Cosa cam-
con gara.                                                                     plessivi al livello nazionale di cui 11 in Tosca-   bierà nei rapporti tra amministrazioni
     Non solo, mentre il vecchio Testo Uni-                                   na; sono state definite le modalità di calcolo      comunali e soggetti industriali gestori?
co 2578/1925 attribuiva a ogni singolo co-                                    del rimborso ai gestori uscenti; è stato rego-           È sicuramente una grande occasione
mune il potere di assegnare l’esclusiva per                                   lamentato il passaggio del personale dipen-         per razionalizzare il settore e aumentarne
l’attività di distribuzione gas nel proprio                                   dente dal vecchio al nuovo gestore; sono            l’efficienza. In generale i rapporti fra le
territorio, ora la legge prevede che le gare                                  stati approvati, infine, i criteri guida in base    aziende di distribuzione del gas e i comuni

                                                                          4
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
sono sempre stati occasionali, riferiti più
che altro a richieste di estensione rete a
zone meno densamente abitate. Il servizio
gas è solitamente ben gestito, sono rari i

                                                      Anigas
disservizi, per cui, in assenza di problemi
o di ritorni negativi dei cittadini, le ammi-
nistrazioni comunali non sentono questo
servizio come un “problema” di cui si de-             L’Associazione Nazionale Industriali Gas, protagonista dal 1946
vono occupare. Ma con l’obbligo della or-             delle vicende del settore, è una realtà associativa confindustria-
ganizzazione delle gare questo cambierà.              le del mondo gas che rappresenta tutti i segmenti della filiera
I comuni dovranno occuparsi di nuovo di               (stoccaggio, trasporto, distribuzione, vendita).
questo servizio, richiedere ai concessionari
lo stato di consistenza degli impianti, fare          Tra le 80 imprese associate, che occupano più di 12.000 ad-
                                                      detti, sono presenti i maggiori operatori del settore italiano ed
gli opportuni controlli, individuare le linee
                                                      estero, aziende di medie e piccole dimensioni che nel loro in-
di sviluppo coerenti con i piani urbanisti-
                                                      sieme rappresentano circa il 60% del mercato italiano del gas.
ci comunali. La nuova normativa preve-
de che, dopo l’assegnazione del servizio,
venga costituito a spese della società ag-
giudicatrice un comitato di monitoraggio,
espresso dagli enti locali concedenti, con
la funzione di controparte contrattuale
della società che si è aggiudicata la gara.
Lo stesso avrà anche funzioni di vigilanza
e controllo e dovrà verificare che ciò che
è stato offerto in sede di gara venga ef-
fettivamente realizzato. Si prevede che
attraverso questo comitato i rapporti fra
concessionario del servizio ed enti locali
assumano una veste istituzionale e pro-
grammata e non più saltuaria con richieste
estemporanee.

     A chi sarà assegnato il ruolo di sta-
zione appaltante?
     Non è prevista l’istituzione di un nuovo
ente con questa funzione. Il regolamento
sui criteri di gara stabilisce che i comuni
demandino tale ruolo a uno dei soggetti

                                                                                                                              Foto: Archivio Toscana Energia
già presenti nel panorama degli enti lo-
cali: il comune capoluogo di provincia o
una società di patrimonio delle reti ove
esistente. Se il comune capoluogo non è
presente nell’ambito, i comuni possono
individuarne uno capofila, la Provincia o
sempre una società di patrimonio delle
reti. I soggetti che assumono questo ruolo
possono compiere tutti gli atti preparato-
ri e necessari allo svolgimento della gara      Si tratta di termini finali, alla scadenza dei
in virtù della delega conferita loro dai co-    quali viene previsto l’intervento sostitutivo
muni appartenenti all’ambito. La delega è       della Regione. Ciò significa che nulla im-

                                                                                                        “Questo
estremamente ampia e comprende anche            pedisce ai comuni di attivarsi anche prima
la gestione dei rapporti con il distributore    delle scadenze previste per avviare le gare
e l’eventuale reperimento delle informa-        d’ambito. Lo scopo del regolamento è,                     cambiamento
zioni presso il gestore uscente.                da un lato, evitare l’inerzia protratta oltre
                                                determinati limiti e, dall’altro, indurre uno        è una grande occasione
    Con quali tempi saranno struttura-          scaglionamento delle gare prevedendo                    per razionalizzare
te le gare per ambiti?                          tempistiche diverse per l’intervento sosti-                  il settore
    L’avvio delle gare di ambito è un’ope-      tutivo della Regione, calcolate - si presu-
razione complessa. Occorre il coordina-         me - anche tenendo conto delle scaden-                   e aumentarne
mento di numerose realtà locali e il repe-
rimento di informazioni presso soggetti
                                                ze naturali delle concessioni comprese
                                                in ciascun ambito. In questo modo viene                l’efficienza”
diversi. Il regolamento prevede quindi dei      favorita la partecipazione alle gare: l’avvio
tempi per l’individuazione della stazio-        contestuale di una pluralità di gare di tale
ne appaltante e per la pubblicazione del        portata non consentirebbe agli operatori
bando di gara e, a sua volta, ne prevede        di partecipare e andrebbe quindi a scapito
uno scaglionamento per gruppi di ambiti.        della concorrenza.

                                                                       toscana energia box       5
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
Cosa prevede il sistema delle ag-
                                                                             giudicazioni?
                                                                                  L’aggiudicazione avviene secondo il
                                                                             criterio dell’offerta economicamente più
                                                                             vantaggiosa. In realtà non si tratta di una
                                                                             novità: già il decreto Letta prevedeva tale
                                                                             criterio di aggiudicazione. Tuttavia, nel-
                                                                             la realtà delle prime gare avviate dopo il
                                                                             2000, l’elemento economico ha assunto
                                                                             una forte prevalenza rispetto ai profili at-
                                                                             tinenti la gestione del servizio. A differen-
                                                                             za del decreto Letta, però, il regolamento
                                                                             dettaglia con precisione gli aspetti che
                                                                             dovranno essere valutati, attribuendo a
                                                                             ciascuno di questi un determinato peso
                                                                             nell’aggiudicazione. Tra le condizioni eco-
                                                                             nomiche merita di essere sottolineato, da
                                                                             un lato, lo sconto tariffario rispetto alle
                                                                             tariffe determinate dall’Autorità, e dall’al-
                                                                             tro la previsione degli investimenti di ef-
                                                                             ficienza energetica addizionali rispetto
                                                                             agli obiettivi annuali del distributore. Sul
                                                                             piano dei criteri di sicurezza e qualità del
                                                                             servizio, i distributori dovranno misurarsi
                                                                             sulle ispezioni della rete, le chiamate di
                                                                             pronto intervento, le misure del grado di
                                                                             odorizzazione e il superamento dei para-
                                                                             metri di qualità del servizio fissati dall’Au-
                                                                             torità. Infine, ciascun concorrente sarà
                                                                             chiamato a redigere il piano di sviluppo
                                                                             degli impianti, partendo dai documenti
                                                                             guida sugli interventi di estensione e po-
                                                                             tenziamento della rete.

                                                                                  Quali saranno i mix tra i possibili
                                                                             criteri di aggiudicazione?
                                                                                  Nella distribuzione dei punteggi il
                                                                             maggior peso è attribuito ad aspetti af-
                                                                             ferenti alla gestione del servizio. Ben 45
Foto: Archivio Toscana Energia

                                                                             punti vengono attribuiti al piano di svilup-
                                                                             po delle reti, 22 ai criteri di sicurezza e 5
                                                                             a quelli relativi alla qualità. Addirittura 72
                                                                             su 100 sono assegnati al concorrente che
                                                                             investe nello sviluppo degli impianti, nella
                                                                             sicurezza e nella qualità. In altre parole,
                                                                             viene premiato il distributore che “sa fare
                                                                             il suo lavoro” e non il gestore che offre più
                                                                             soldi al comune. Questo va prima di tutto
                                                                             a vantaggio del consumatore e mira a pre-
                                                                             servare le già ottime condizioni della rete e
                                                                             a incentivarne il miglioramento.

                                                                                 Quali sono le maggiori difficoltà
                                   “Viene premiato                           che potranno presentarsi?
                                                                                 Temo che le principali difficoltà pos-
                                 il distributore che sa fare il suo lavoro   sano arrivare dai comuni stessi che non
                                    e non il gestore che offre più soldi     saranno particolarmente tempestivi nel

                                            comune”
                                           al                                prendere le opportune iniziative per orga-
                                                                             nizzare le gare, questo per il motivo che
                                                                             ho già citato sopra: in genere il servizio
                                                                             gas funziona bene ed è regolamentato in
                                                                             maniera capillare, per cui dall’ottica di un
                                                                             comune non è un “problema” urgente di
                                                                             cui occuparsi.

                                                  6
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
La tempistica per gli enti locali
         Volendo sintetizzare brevemente il percorso che gli enti locali do-
         vranno compiere dalla pubblicazione del regolamento sui criteri, si
         possono individuare i seguenti passaggi:

         • entro un arco temporale che va da 6 a 42 mesi dall’entrata in
         vigore del regolamento la Provincia convoca i comuni degli ambiti
         in cui non è presente il comune capoluogo;
         • entro i successivi 7 mesi occorre identificare la stazione appaltante;
            Tra gli eventi
         • individuata    la che  stanno
                              stazione     condizionando
                                         appaltante,  entrolasei
                                                               geopolitica
                                                                 mesi vanno reperite
            del gas, la crisinecessarie
         le informazioni       nei paesi dell’Africa  Settentrionale,
                                          alla pubblicazione          che
                                                               del bando;
            ha colpito prima la Tunisia (che ci manda il gas algeri-
         • entro  15 l’Egitto
            no), poi  o 18 mesi     dai termini
                                 (fornitore     fissati dal
                                             di metano   conregolamento
                                                              i giacimentideve essere
         pubblicato   il bando     di gara.
            al largo del delta del Nilo) e infine la Libia.
         La scadenza di tali termini comporta la possibilità per la Regione di
         esercitare il poteresono
           I primi segnali    sostitutivo,
                                   arrivati previa
                                            già neldiffida
                                                    mese dei   soggetti interessati
                                                           di febbraio
         a provvedere   entro
           di quest’anno:      un Tunisia
                            dalla termineleperentorio.
                                             importazioni sono scese
           del 7,6% e la conduttura dalla Libia ha ridotto il tra-
           sporto di gas addirittura del 24,8%.

                                                                  Ambiti Territoriali in Toscana           PdR* [n°]         PdR* [%]

                                                                                                             123.424
                                                                            Città                            256.842

                                                                                                                                               PRIMOPIANO
                                                                                                             107.828
                                                                                                              68.800
                                                                                                             125.360
                                                                                                             153.450           10,54%
                                                                                                              87.858
                                                                                                             152.505
                                                                                                              98.756
                                                                                                             180.201           12,38%
                                                                                                             100.859

                                                                                                           1.455.883         100,00%

                                                                                                  *Punti di Riconsegna (contatori di utenza)

     Ritiene che potranno esserci cam-            saranno condotti dagli stessi operatori di
biamenti e benefici per i cittadini?              prima. I benefici della razionalizzazione e
     Il settore della distribuzione gas in Ita-   delle economie di scala ottenute grazie
lia è già molto sicuro ed efficiente. L’at-       alle gare d’ambito dovrebbero comunque
tività di regolazione dell’Autorità per l’e-      sentirsi nel medio termine. Non solo, in
nergia elettrica e il gas è intervenuta in        sede di gara alcuni parametri del servizio,
maniera molto capillare su tutti i processi       quali i tempi di esecuzione delle presta-
necessari all’espletamento del servizio,          zioni, saranno sicuramente migliorati ot-
quindi, almeno nell’immediato, non ci             tenendo così una maggiore tempestività
attendiamo grandi cambiamenti nelle mo-           degli interventi richiesti. È probabile anche
dalità di erogazione del servizio. In poche       una diminuzione delle tariffe, ma consi-
parole, anche in caso di nuovo gestore, la        derato che la distribuzione gas incide in
differenza che noteranno i cittadini sarà         maniera molto ridotta sul prezzo finale del
quella del cambio delle insegne dei mezzi         gas, un abbassamento delle tariffe passe-
che gireranno per la città, che comunque          rebbe praticamente inosservato.

                                                                         toscana energia box        7
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
Focus • Punti di Vista • Mercato • World Report PRIMOPIANO                      Da qui al 2030 nel sistema elettrico italiano mancherà all’appello

                                                             Sulle spoglie
                                                             dell’atomo:
                                                                la partita
                                                             del dopo Fukushima
                                                             DI Elena Comelli

foto:
•
L’Atomium
a Bruxelles

                                                                         8
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
il 25% della produzione che sarebbe dovuto arrivare da fonte nucleare

                                                                         •
                                                                                        Secondo
                                                                                      il capo economista
                                                                              dell’International Energy Agency,
                                                                                   Fatih Birol: “Il gas è stato
                                                                                fortunato perché tutti i suoi
                                                                                   concorrenti hanno avuto
                                                                                qualche     problema            ”

                                                                                   Dopo              Fukushima nulla sarà
                                                                              più come prima. Con la decisione di ab-
                                                                              bandonare il nucleare entro il 2022, il
                                                                              governo di Angela Merkel ha messo una
                                                                              pietra tombale sull’atomo europeo: otto
                                                                              centrali tedesche sono già ferme, sei lo
                                                                              saranno entro il 2021 e tre l’anno suc-
                                                                              cessivo. A ruota, gli svizzeri hanno deciso
                                                                              l’uscita dal nucleare entro il 2034 e l’ab-
                                                                              bandono dei progetti di costruzione di tre
                                                                              nuove centrali. Gli inglesi hanno messo
                                                                              un freno alla realizzazione dei loro nuovi
                                                                              reattori. E gli italiani non ci hanno messo
                                                                              niente a ritirare la loro fiducia, con il refe-
                                                                              rendum di giugno, da un progetto mai re-
                                                                              alizzato. La svolta della Merkel ha travolto
                                                                              anche il mercato europeo della CO2 dove i
                                                                              prezzi sono schizzati in alto fino a 17 euro
                                                                              la tonnellata, partendo dal presupposto
                                                                              che la chiusura dei reattori tedeschi rimet-
                                                                              terà in gioco il carbone polacco e il gas
                                                                              russo, causando un marcato aumento del-
                                                                              le emissioni di anidride carbonica e quindi
                                                                              del valore dei certificati relativi. La battuta
                                                                              migliore sullo scenario post-atomo l’ha
                                                                              fatta il capo economista dell’International
                                                                              Energy Agency, Fatih Birol: “Il gas è stato
                                                                              fortunato, perché tutti i suoi concorrenti
                                                                              hanno avuto qualche problema”. Ma nella
                                                                              prospettiva al 2030, la battaglia è ancora
                                                                              aperta. Fonti rinnovabili e combustibili fos-
                                                                              sili si contendono le spoglie del defunto.

                                                                                   Da qui ad allora, nel sistema elettrico
                                                                              italiano mancheranno all’appello circa 100
                                                                              terawattora di energia, il 25% della pro-
                                                                              duzione, che dovevano arrivare da fonte
                                                                              nucleare, con otto reattori da costruire nei
                                                                              prossimi vent’anni, secondo i piani del go-
                                                                              verno. Su quei 100 terawattora che bal-
                                                                              lano, al netto dell’introduzione di misure
                                                                              importanti di efficienza energetica, hanno
                                                                              messo gli occhi in tanti. “La consapevolez-
                                                                              za che il nucleare non potrà aiutare l’Italia
                                                                              a centrare i target di riduzione delle emis-

                                                        toscana energia box    9
4 24 34 economia territorio arte - Toscana Energia
•

Fonte: Ernst & Young

sioni di CO2 al 2020 ora va tradotta in una
revisione del decreto che ha bloccato lo           Malgrado la crisi,                          domanda, 121 terawattora su 438 com-
                                                                                               plessivi, con l’idroelettrico e il geotermico
sviluppo delle rinnovabili, con una defini-               gli investimenti                     costanti (dati i limiti oggettivi delle risorse),
zione chiara degli incentivi in tempi brevi”,                                                  l’eolico quintuplicato, le biomasse raddop-
chiede il presidente dell’Associazione pro-          nelle energie alternative                 piate, il fotovoltaico moltiplicato per otto.
duttori energie rinnovabili, Agostino Re                 non hanno avuto                       Già questo sarebbe uno sviluppo estremo.
Rebaudengo. Per Simone Togni, presiden-                  nessuna battuta                       Andare oltre comporterebbe investimenti

                                                         d’arresto
te dell’Associazione nazionale energia del                                                     smisurati. E bollette stratosferiche. L’obiet-
vento, tocca alle rinnovabili rimpiazzare il                                                   tivo di arrivare al 50%, che si pongono le
nucleare: “Quei 100 terawattora da ripia-                                                      associazioni di produttori da fonti rinnova-
nare al 2030 - propone - potranno essere                                                       bili, più che ambizioso sembra irrealistico.
agevolmente coperti con le fonti verdi, as-
segnando il 90% in parti uguali a eolico,            Nel 2010 le rinnovabili hanno coperto          Resta il fatto che le fonti rinnovabili,
biomasse, idroelettrico e il resto alle altre   il 23,4% della produzione elettrica italia-    in un caso o nell’altro, siano destinate a
fonti, compreso il fotovoltaico”.               na: 70 terawattora abbondanti su 300           crescere moltissimo da qui ad allora. A
                                                complessivi. Di questi, però, oltre 50 tera-   livello globale, sembrano inarrestabili.
    In pratica, si tratterebbe di coprire con   wattora vanno attribuiti al grande idroe-      Malgrado la crisi, non c’è stata alcuna bat-
le fonti rinnovabili il 50% della nostra pro-   lettrico, una tecnologia ormai ferma e non     tuta d’arresto, anzi: gli investimenti sono
duzione elettrica da qui al 2030. Ma se         facilmente espandibile. Eolico, geotermia,     balzati a 211 miliardi di dollari nel 2010
già per coprire un quarto della produzio-       biomasse e solare messi assieme non co-        rispetto ai 160 del 2009, senza contare i
ne italiana, gli incentivi ci costeranno 10-    prono neanche il 7% della domanda elet-        40-45 miliardi di dollari relativi ai grandi
12 miliardi all’anno in bolletta, quanto ci     trica italiana. Nelle previsioni di Nomisma    impianti idroelettrici, sviluppati in Asia.
costerebbe coprirne la metà? Questo è il        Energia, al 2030 queste fonti potrebbero       Rispetto al 2004, secondo un report di
problema di fondo.                              arrivare, a fatica, a coprire il 28% della     Ren21, il volume d’investimenti in energia

                                         10
foto:
                                                                                    •
                                                                                    Graduatoria sull’attrattiva

Incentivi ancora in alto mare,                                                      per gli investimenti
                                                                                    nelle fonti rinnovabili

ma Bruxelles                                                                        ••
                                                                                    La scheda
tiene l’Italia sotto tiro                                                           del recente referendum
                                                                                    sul nucleare

Incentivi alle rinnovabili in alto mare, dopo la nuova legge varata
in marzo, su cui si attendono ancora i decreti attuativi.

A parte il fotovoltaico, che ha ottenuto in tempi congrui le nuove
specifiche del conto energia, ma continua ad essere bersaglio di
manovre che potrebbero preludere a ulteriori tagli, le altre fonti                  pulita è cresciuto di 5 volte nel mondo.
stanno ancora aspettando di sapere su quali numeri basarsi per i                    La metà dell’intera potenza elettrica glo-
futuri investimenti. E infatti le banche non danno credito e con-                   bale installata nel 2010 è stata di fonte
tinueranno a non darlo finché non sarà chiaro quali sono i nuovi                    rinnovabile e anche nel primo semestre
ritorni sull’investimento, che scatteranno dopo il 31 dicembre.                     di quest’anno l’andamento è analogo. Le
                                                                                    fonti fossili, ormai, sono in minoranza sul
Tra i pezzi forti della nuova disciplina, secondo indiscrezioni, ci                 fronte degli investimenti. E non c’è dub-
dovrebbe essere il ricorso generalizzato al meccanismo delle aste                   bio che l’Italia si stia collocando al centro
al ribasso per i permessi di realizzazione degli impianti con po-                   di questo trend. Nell’ultima graduatoria
tenza superiore ai 5 megawatt, tipicamente i grandi campi foto-                     di Ernst & Young sull’attrattiva dei Paesi
voltaici o eolici. Una scelta che nei mesi scorsi è stata oggetto di                per gli investimenti nelle fonti rinnovabili,
un vivace dibattito tra operatori e analisti.                                       il nostro Paese si conferma quinto, a pari
                                                                                    merito con il Regno Unito. La Cina è in te-
                                                                                    sta alla graduatoria e tra noi e i cinesi ci
Con l’Italia sull’orlo del default, sembra che nessuno abbia fretta

                                                                                                                                    PRIMOPIANO
                                                                                    sono soltanto gli indiani, i tedeschi e gli
di varare i nuovi incentivi. Ma anche su questo siamo sotto tiro
                                                                                    americani. Una posizione invidiabile, che
da Bruxelles, che li attende a piè fermo nell’ambito dell’imminen-                  potremmo riuscire a mantenere con i rit-
te decreto governativo sulle attesissime misure per lo sviluppo.                    mi di crescita correnti. A patto, però, che
                                                                                    lo Stato continui a metterci i soldi, perché
                                                                                    come noto, le fonti rinnovabili non sono
                                                                                    ancora in grado di gareggiare con le fonti
                                                                                    fossili correndo solo sulle proprie gambe.
                                                                                    E lo Stato, al momento attuale, non sbor-
                                                                                    sa volentieri quattrini suoi, al massimo
                                                                                    quelli degli utenti elettrici, come ha fatto
                                                                                    caricando sulle bollette gli incentivi per il
                                                                                    fotovoltaico. Così, i sussidi che prevede-
                                                                                    va di sborsare per le rinnovabili, se li sta
                                                                                    rimangiando di giorno in giorno: in 18
                                                                                    mesi, le condizioni di legge sulle energie
                                                                                    pulite sono state cambiate sei volte. L’ulti-
                                                                                    mo cambiamento sta nella Robin Tax, che
                                                                                    ha inasprito di quattro punti l’addiziona-
                                                                                    le Ires per le aziende energetiche con un
                                                                                    fatturato superiore a 10 milioni di euro,
                                                                                    comprese quelle che producono da fon-
                                                                                    ti rinnovabili. “La nuova tassa, in aperta
                                                                                    contraddizione con i programmi di pro-
                                                                                    mozione e sostegno allo sviluppo delle
                                                                                    fonti rinnovabili, riduce drasticamente la
                                                                                    prospettiva, al 2020, di nuovi posti di lavo-
                                                                                    ro e di nuovi investimenti, ad oggi previsti
                                                                                    per oltre 50 miliardi di euro”, sostiene Re
                                                                                    Rebaudengo. Ma al di là dei contenuti, è
                                                                                    soprattutto l’incertezza normativa che ta-
                                                                                    glia le gambe agli investimenti: anche su
                                                                                    questi continui ripensamenti gli investitori
                                                                                    internazionali giudicano il grado di affida-
                                                                               ••

                                                                                    bilità di un Paese.

                                                             toscana energia box    11
Focus • Punti di Vista • Mercato • World Report PRIMOPIANO    Il documento sulla strategia energetica nazionale ha accumulato un grande ritardo.

                                                             Sviluppo,
                                                             efficienza, etica
                                                             Come ripensare
                                                             il nostro sistema energetico
                                                                                                                    di Giovanni Battista Zorzoli
                                                                                                 (Presidente dell’Ises - International Solar Energy Society - Italia)

                                                Non stupisce

                                                                                                                                                                 •
  il ritardo accumulato dal documento sulla
  strategia energetica nazionale, la cosid-
  detta SEN, che il Consiglio dei ministri
  avrebbe dovuto inizialmente approvare
  entro fine dicembre 2008. Nel giugno del-
  lo stesso anno fu varato il Decreto legge
  che conteneva le disposizioni urgenti per
  lo sviluppo economico: l’articolo 7 preve-
  deva entro sei mesi la presentazione della
  SEN. Allora quasi certamente nessuno,
  nel governo, si rese conto del ginepraio in
  cui si stavano cacciando. Anche se i dati
  già parlavano chiaro e ancora di più lo
  fanno oggi.

      A fine 2010 in Italia erano in eserci-
  zio impianti a ciclo combinato per 42.000
  MW: troppi, visto che la potenza massima
  richiesta nello stesso anno era di poco su-
  periore a 53.000 MW e, sommando tut-
  te le tipologie impiantistiche, la potenza
  totale installata superava 100.000 MW.
  Infatti, nel 2010 gli impianti a ciclo com-
  binato hanno mediamente funzionato sol-
  tanto per 3.300 ore circa, cioè nettamente
  al di sotto dei valori che consentono un
  ragionevole recupero economico. A com-
  plicare la situazione, fra il 2011 e il 2013,

                                                                12
Ma le trasformazioni indotte dalle tecnologie hanno bisogno di risposte

tenendo conto soltanto degli impianti per
i quali è già aperto il cantiere, dovrebbero
entrare in esercizio altri cicli combinati per
circa 5.000 MW.                                           Una SEN coerente è essenziale
                                                         per traguardare oltre il 2020, come obbliga a fare
     Per di più, non si gioca a bocce fer-                    la roadmap della Commissione europea,
me. Gli impegni assunti con Bruxelles per
l’efficienza energetica e lo sviluppo delle
                                                       che prevede di continuare nella progressiva riduzione
rinnovabili sono sintetizzabili in due nu-
meri: in dieci anni, fra il 2010 e il 2020,
                                                                delle
                                                                          emissioni di CO2
secondo il Piano d’azione nazionale per le
rinnovabili, la domanda di energia elettri-
ca dovrà crescere solo dell’8%, mentre i
trend più recenti indicano che il contributo
delle rinnovabili passerà dall’attuale 22%
al 33-35%. Insomma, solo grazie alla pre-
vedibile chiusura di una parte significativa
dei vecchi impianti CIP6, le imprese che
hanno investito qualcosa come 25 miliar-
di di euro nei cicli combinati più efficienti,
riusciranno, anche se faticosamente, a so-
pravvivere.

     Un discorso analogo vale per gli usi
termici dell’energia, dove l’effetto con-
giunto di una maggior efficienza ener-
getica e della crescita della produzione
di calore da rinnovabili, entrambi previsti
dal Piano d’azione, ridurrà sensibilmente
la domanda di gas naturale, proprio men-
tre sono allo studio (e in parte già in fase
realizzativa) molteplici progetti per nuove
infrastrutture (gasdotti, terminali di rigas-
sificazione del gas naturale liquefatto), de-
stinati ad aumentare l’offerta di metano.

    Insomma, gli impegni assunti a livello
europeo in tema di rinnovabili e di effi-
cienza energetica mal si conciliano con le
altre realtà o con i nuovi progetti presenti
in campo energetico.

    È quindi evidente che la SEN non può
ridursi a un mero elenco di obiettivi, ma        razione che richiederà nuove tecniche di
deve rispondere agli interrogativi posti         misura, di trasmissione dati, di regolazione
dalle trasformazioni che saranno indotte         e controllo, ambiti dove, fra l’altro, oggi
dallo sviluppo dell’efficienza e delle rinno-    siamo all’avanguardia. Perciò un’efficace
vabili, trasformazioni che obbligano a un        politica industriale ci consentirebbe di col-
ripensamento radicale non solo del nostro        locarci fra i leader mondiali nella fornitura
sistema energetico, ma anche di una por-         di prodotti hardware e software a elevato
zione non trascurabile dell’assetto econo-       contenuto di innovazione. Per contro, ge-
mico-produttivo del paese.                       nerando energia nelle ore di punta, verrà
                                                 ridotto il contributo dei kWh da impianti
    A titolo esemplificativo, fra dieci anni     tradizionali proprio quando l’energia viene
saranno in esercizio circa un milione di         venduta ai prezzi più alti.
impianti fotovoltaici, destinati a stimolare
un’ulteriore crescita del relativo comparto          Poiché considerazioni analoghe val-         foto:
industriale e dei servizi ad esso collegati,     gono per tutte le altre iniziative richieste
ma anche una drastica ristrutturazione           per realizzare entro il 2020 gli obiettivi      •
delle attuali reti elettriche, obbligate a       energetico-ambientali concordati con Bru-       Tetto con impianto
diventare più “intelligenti”. Una ristruttu-     xelles, dobbiamo prevedere una parallela        a moduli fotovoltaici

                                                                        toscana energia box      13
riconversione dell’apparato produttivo e
•

                                           mettere a punto le relative misure di so-
                                           stegno (anche nei confronti delle attività
                                           che, inevitabilmente, ne usciranno parzial-
                                           mente ridimensionate).

                                               Disporre di una SEN coerente con
                                           questo scenario è, quindi, essenziale, an-
                                           che per traguardare oltre il 2020, come
                                           ci obbliga a fare la “Roadmap 2050”, re-
                                           centemente resa pubblica dalla Commis-
                                           sione europea, che prevede di continuare
                                           nella politica di progressiva riduzione delle
                                           emissioni di anidride carbonica, con l’o-
                                           biettivo, a metà secolo, di tagliarne l’80%
                                           rispetto al 2005.

                                                Per raggiungere simili traguardi, dopo
                                           il 2020 occorrerà certamente un apporto
                                           aggiuntivo da parte delle fonti rinnovabili,
                                           ciò impone però di affrontare (e risolvere)
                                           alcuni non banali problemi. In un territorio
                                           come il nostro, densamente antropizzato
                                           e ricco di vincoli paesaggistici e culturali
                                           (basta pensare ai siti archeologici), oltre
                                           un certo livello l’utilizzo di risorse dilui-
                                           te come il sole e il vento può scontrarsi
                                           con situazioni di “scarsità”, in parte fisi-
                                           ca (contrasto con usi alternativi), in parte
                                           sociale (opposizione crescente a nuove in-
                                           stallazioni). Di qui l’esigenza di individua-
                                           re fin d’ora gli sviluppi tecnologici su cui
                                           investire per aggirare tali ostacoli.

                                                Sempre a titolo esemplificativo, per l’e-
                                           olico si dovrà puntare su impianti offshore,
                                           mentre, per avere a disposizione adeguati
                                           quantitativi di biomasse, sarà necessario
                                           sviluppare specie vegetali a crescita mol-
                                           to più accelerata di quelle utilizzate oggi
                                           per la Short Rotation Forestry. Ci si arriverà
                                           proseguendo lungo l’attuale percorso di
                                           incroci e di ibridazioni naturali o dovremo
                                           porci il problema di un eventuale ricorso
                                           all’ingegneria genetica?

                                                Obiettivi così ambiziosi come quelli po-
                                           sti dalla roadmap europea richiederanno
                                           altresì lo sviluppo su scala commerciale di
                                           sistemi CCS (Carbon Capture and Storage),
                                           per la separazione e il successivo immagaz-

    La green economy                       zinamento dell’anidride carbonica contenu-
                                           ta nei fumi emessi dagli impianti a carbo-
                                           ne già in esercizio. Tuttavia, una volta resi
        obbliga i governi e i cittadini
                                           disponibili, i CCS non solo potranno essere
    a misurarsi su tematiche impegnative   successivamente impiegati per gli impianti a
         anche sul piano
                         etico             cicli combinati, dove di anidride carbonica
                                           se ne produce meno, ma, per riuscire a re-
                                           alizzare le riduzioni indicate dalla roadmap,
                                           potrebbe diventare necessario prendere in
                                           considerazione anche la realizzazione di
                                           nuovi impianti a carbone dotati di CCS.

                                               D’altronde, l’alternativa suggerita da
                                           progetti come Desertec - sfruttare il sole
                                           dell’Africa settentrionale per produrre lì

                  14
l’energia mancante ed esportarla in Euro-             Se per la realizzazione della green eco-
pa mediante cavi sottomarini ad altissima         nomy il medio termine obbliga i governi,
tensione - non è priva di controindicazio-        ma anche noi cittadini, a fare i conti con
ni. A parte l’accusa di neocolonialismo, cui      una complessa riconversione energetica e
sarebbe difficile sottrarsi, ridurre la dipen-    industriale, in una prospettiva temporale
denza dagli idrocarburi che importiamo            più lontana sarà giocoforza misurarsi con
dall’Africa, per sostituirla con quella dal       tematiche impegnative anche sul piano
sole, potrebbe essere altrettanto rischioso       etico. Insomma, la costruzione di una SEN
(quanti impianti solari installati in Libia sa-   utile per il futuro del paese è impresa da
rebbero rimasti ancora utilizzabili dopo il       far tremar le vene e i polsi, difficile da por-
recente conflitto?).                              tare a termine.

                                                                                                    foto:
                                                                                                    •
                        Dovranno essere risolti                                                     Impianto e coltivazione
                             problemi non banali.                                                   per biomasse

              Questioni territoriali, sociali, e di risorse fisiche.                                ••
                  Di qui l’esigenza di individuare fin d’ora                                        Günther Oettinger,
              gli sviluppi tecnologici su cui            investire                                  commissario europeo
                                                                                                    per l’energia

                                                                                                                          ••

                                                                                                                               PRIMOPIANO

                                                                          toscana energia box       15
Focus • Punti di Vista • Mercato • World Report PRIMOPIANO                                               Nata appena nel 2009, Heliotrop si propone di conquistare

                                                                         Vi presentiamo
                                                                         il solare
                                                                         a basso costo                                                 Di Claudia Riani

                                                                                           La   giovane azienda francese ha già conquistato una posizione
                                                                                       centrale nello scenario nazionale e internazionale collezionando
                                                                                       importanti riconoscimenti .         P arla     il presidente   P hilippe L aferrière

                                                                                                Nata appena
                                                                                       due anni fa, oggi conta 40 dipendenti e
                                                                                                                                        fortemente innovativa abbiamo conqui-
                                                                                                                                        stato immediatamente una posizione
                                                                                                                                        concorrenziale sullo scenario francese e
                                                                                       9 milioni di euro di investimenti annui in       internazionale”, racconta il suo presiden-
                                                                                       ricerca e sviluppo. Heliotrop è una giova-       te e co-fondatore Philippe Laferrière, 43
                                                                                       ne azienda francese che opera nel campo          anni, ingegnere, un passato da manager
                                                                                       della produzione di energia solare. Di re-       a Xerox e British Telecom.
                                                                                       cente ha sviluppato una tecnologia che ha
                                                                                       l’ambizione di rivoluzionare le prestazioni           Qual è il vostro fiore all’occhiello?
                                                                                       delle grandi centrali solari. Sostenuta dal           Sono i pannelli solari che permettono
                                                                                       governo francese e da due importanti enti        di concentrare la luce solare ben 1.024
                                                                                       di ricerca nazionali (il CEA, Centre Ener-       volte. Per capire cosa questo significhi, ba-
                                                                                       gie Atomique - Energies Alternatives, e          sta pensare che un impianto domestico è
                                                                                       l’INES, Institut National pour l’Enérgie So-     fatto di pannelli che concentrano i raggi
                                                             foto:                     laire), si propone di conquistare il 20% del     solari solo fino a 5 volte, mentre i pannel-
                                                             •                         mercato mondiale dei sistemi fotovoltai-         li solari ad alta concentrazione allo stato
                                                                                       ci ad alta concentrazione. Nel frattempo         attuale arrivano in media a fattori 400-
                                                             Installazioni
                                                                                       colleziona riconoscimenti, come il Grand         500. Un fattore di concentrazione 1.024
                                                             dimostrative
                                                                                       Prix de l’Innovation 2010 e il premio della      permette di raccogliere una grandissima
                                                             di pannelli solari        giuria di Cleantech Republic 2010 per la         energia su uno spazio molto ridotto. Dato
                                                             Heliotrop                 migliore start-up ecoinnovativa. In Italia       che la superficie che raccoglie l’energia
                                                             in una centrale solare    conta di sbarcare in forze entro il 2015.        solare è fatta di elementi semiconduttori
                                                             in   Portogallo           “Grazie allo sviluppo di una tecnologia          molto costosi, riuscire a ridurla significa

                                                                                  16
il 20% del mercato mondiale dei sistemi fotovoltaici ad alta concentrazione. Ecco come

                                                                         •
                                                                              Foto: Heliotrop
                                                                                                          “Il nostro
                                                                                                         fiore all’occhiello
                                                                                                       sono i pannelli solari
                                                                                                          che permettono
                                                                                                           di raccogliere
                                                                                                     una grandissima quantità
                                                                                                         di energia su una
                                                                                                     superficie
                                                                                                                   ridotta”

                                                                                                abbattere decisamente i costi. Heliotrop si
                                                                                                propone proprio di abbassare i costi dell’e-
                                                                                                nergia fotovoltaica, portandoli ai livelli del-
                                                                                                le fonti tradizionali.

                                                                                                     Heliotrop ha di recente ottenu-
                                                                                                to diversi premi, tra cui il prestigioso
                                                                                                Grand Prix de l’Innovation: siete una
                                                                                                start-up che ha introdotto una tecno-
                                                                                                logia con potenzialità di diffusione su
                                                                                                grande scala. Che impatto può avere
                                                                                                la diffusione di questa tecnologia?
                                                                                                     La tecnologia di Heliotrop può ren-
                                                                                                dere l’energia solare competitiva rispetto
                                                                                                a quella prodotta da fonti tradizionali.
                                                                                                Mentre ad oggi il costo di produzione
                                                                                                dell’energia solare si aggira tra i 15 e i
                                                                                                19 centesimi di euro per kWh, la nuova
                                                                                                tecnologia permetterà di abbassare i co-
                                                                                                sti fino a meno di 10 centesimi per kWh
                                                                                                nel 2015: un livello paragonabile a quello
                                                                                                dell’energia tradizionale. In futuro, si po-
                                                                                                trà scendere fino a 4 centesimi per kWh.
                                                                                                Il solare si svincolerà dalle sovvenzioni
                                                                                                e vivrà di vita propria, diventando final-
                                                                                                mente davvero concorrenziale.

                                                                                                    Quali sono attualmente le dimen-
                                                                                                sioni dell’azienda? Qual è il vostro tar-
                                                                                                get di mercato?
                                                                                                    L’azienda impiega 40 dipendenti, di
                                                                                                cui 20 nel settore Ricerca e Sviluppo e 20
                                                                                                nel ramo produzione. Ha sedi a Parigi e
                                                                                                Lione, e si rivolge esclusivamente a centrali

                                                        toscana energia box                     17
•

                                                                    Anno di nascita di Heliotrop                                      2009
                                                                    Presidente                                         Philippe Laferrière
                                                                    Direttori generali                                 Paul Bellavoine
                                                                    e co-fondatori                            e Jean Edouard de Salins
                                                                    Sedi                                                    Parigi e Lione
                                                                    Dipendenti 2011                            40, di cui 20 nel settore
                                                                                                                     Ricerca e Sviluppo
                                                                    Budget Ricerca e Sviluppo                           9 Milioni di euro
                                                                    2009-11
                                                                    Budget per installazioni                           60 Milioni di euro
                                                                    dimostrative 2012-13
                                                                    Inizio attività commerciale                                       2012
                                                                    Ricavi previsti nel 2015                         100 Milioni di euro
Foto: Heliotrop

                                                                    Sito web                                           www.heliotrop.fr

                  “Questa tecnologia
                          permetterà
                      di abbassare i costi
                           e rendere
                    l’energia fotovoltaica
                  competitiva”

                                                                                                                                                           Foto: Heliotrop

                          foto:                            solari di grandi dimensioni in aree a forte    ricchezza e uno sviluppo di alta qualità.
                                                           irraggiamento solare, ma anche ad azien-       Altrettanto adatti sono l’Arabia Saudita,
                          •                                de nel campo della produzione energetica       il Messico, gli Stati Uniti, l’Africa del Sud.
                          Philippe Laferrière, socio       che vogliono diversificare le loro fonti di    L’Italia è per noi un mercato privilegiato in
                          fondatore e                      approvvigionamento.                            cui contiamo di essere competitivi a parti-
                          presidente di   Heliotrop                                                       re dal 2015. La nostra competitività pog-
                                                                Oltre che in Francia, avete clienti in    gia su migliori performances tecniche e
                          ••
                                                           Europa e nel mondo?                            volumi di fabbricazione superiori rispetto
                          I due soci fondatori di               Heliotrop opera in una prospettiva in-    ai concorrenti.
                          Heliotrop, Paul Bellavoine       ternazionale. I nostri paesi di riferimento
                          e Philippe Laferrière alla       sono naturalmente i paesi in cui il sole è          Quanto investite del vostro bud-
                          cerimonia di premiazione         abbondante. È nella cosiddetta “sun belt”      get annuale in ricerca e sviluppo?
                          del   Grand Prix                 che la nuova tecnologia si rende partico-           Nel 2010 abbiamo speso in ricerca e
                          de   L’innovation 2010           larmente concorrenziale. Ci rivolgiamo         sviluppo nove milioni di euro, cioè l’80%
                                                           perciò in primis ai paesi mediterranei,        del nostro budget. Un grande capitolo di
                          •••                              Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e al sud    spesa è costituito dalle installazioni dimo-
                          Laboratorio Ricerca              della Francia. I paesi del Maghreb sono        strative. Al momento non siamo ancora
                          e Sviluppo dell’officina         candidati ideali per l’installazione dei no-   arrivati alla fase della commercializzazio-
                          Heliotrop, Parigi                stri impianti, che potrebbero portare una      ne, che partirà nel 2012.

                                                      18
A fronte del volume dei vostri in-                                                                  Qual è il peso del solare nel bilancio

                                                                                               ••
                  vestimenti in ricerca e sviluppo, e del                                                             energetico francese? E qual è il ruolo
                  posticipo della commercializzazione,                                                                del sostegno pubblico all’innovazione
                  quali sono le fonti di finanziamento                                                                nel campo delle energie rinnovabili?
                  che sostengono Heliotrop?                                                                                La Francia si è posta come obiettivo
                       L’attività di Heliotrop è partita grazie                                                       di coprire il 20% del proprio fabbisogno
                  a due campagne di fund raising nel 2009                                                             energetico con fonti rinnovabili entro il
                  e 2010 presso persone fisiche, i nostri                                                             2015. In questo contesto il solare ha un
                  business angel. Inoltre, il nostro settore                                                          ruolo importante. Ciò è evidente dal vo-
                                                                                                                      lume dei finanziamenti destinati dallo
                  R&S è finanziato all’80% da sovvenzioni
                                                                                                                      Stato alle aziende del settore. Inoltre, lo
                  pubbliche, e le installazioni dimostrative
                                                                                                                      Stato francese ha già da anni una politica
                  sono finanziate attraverso prestiti garan-
                                                                                                                      di forte sostegno all’innovazione e la ri-
                  titi dallo Stato. Per far partire la commer-                                                        cerca. Heliotrop mette insieme questi due
                  cializzazione internazionale, Heliotrop                                                             aspetti, innovazione ed energie rinnova-
                  ricorrerà a un terzo ciclo di fund raising                                                          bili, e beneficia perciò di contributi molto
                  della portata di diversi milioni di euro,                                                           generosi. Il governo francese sta facendo
                  che partirà all’inizio del 2012. Le prime                                                           di tutto per attrarre e agevolare giovani

                                                                                                    Foto: Heliotrop
                  centrali saranno pienamente operative a                                                             imprese innovative in campo energetico.
                  partire dal 2014-2015, e dal 2020 con-                                                              Noi di Heliotrop ci siamo già conquistati
                  tiamo di raggiungere la piena autonomia                                                             una posizione di forza nel settore. E i rico-
                  da finanziamenti esterni.                                                                           noscimenti non sono mancati.

                                                             “L’anno passato
                                                 abbiamo investito 9 milioni di euro in ricerca e sviluppo,
                                                           l’80% del nostro
                                                                             budget”

                                                                                                                                                                      PRIMOPIANO
Foto: Heliotrop

                                                                                                                                                                ••
                                                                                                                                                                  •

                                                                              toscana energia box                     19
Tendenze • Novità • Decisioni • Progetti ENERGIETOSCANE

                                                          Rifiuti,
                                                          emergenza o risorsa?                                                           di Marco Frey
                                                                                 (Direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa)

                                                                      Un’adeguata   gestione del ciclo di vita dei prodotti può diventare la
                                                                   base per attività economiche nello spirito della green economy.                Ecco come

                                                              20
I n To s c a n a l e a z i e n d e p i ù i n n o v a t i v e i n v e s t o n o p e r c e rc a re d i
                          re n d e re p i ù s o s t e n i b i l e l a f i l i e r a d e g l i s c a r t i i n d u s t r i a l i e u r b a n i

                              Nella             prospettiva della green
                          economy, i rifiuti devono trasformarsi da
                                                                                     urbani, che deve raggiungere il livello del
                                                                                     50% al 2020.
                          vincoli, che sempre più spesso si traduco-
                          no in emergenze, a opportunità economi-                        Pur riconoscendo che in certi contesti
                          ca per il territorio.                                      nazionali, soprattutto al Nord, sono stati
                                                                                     raggiunti obiettivi del 60% in tempi rela-
                               Perché ciò possa verificarsi occorre im-              tivamente brevi (3 anni), in Toscana tale
                          postare e gestire un ciclo integrato, all’in-              passaggio non sarà agevole in tempi ra-
                          terno del quale i rifiuti possano recuperare               pidi, perché imporrebbe il passaggio dalla
                          la loro caratteristica di risorsa piuttosto che            attuale modalità di raccolta stradale, diffu-
                          di scarto.                                                 sa su gran parte del territorio, a una rac-
                                                                                     colta per lo più domiciliare. Nella Provincia
                               Il punto di partenza di questo siste-                 di Pisa, ad esempio, l’obiettivo del 60% di
                          ma integrato riguarda la progettazione                     raccolta differenziata potrebbe essere rag-
                          del prodotto, che deve essere orientata                    giunto solamente nel 2020.
                          all’ambiente e al disassemblaggio dei pro-
                          dotti a fine vita: nella produzione occorre                     La questione centrale del sistema inte-
                          minimizzare la generazione di scarti e la                  grato riguarda però l’incentivazione dello
                          produzione di rifiuti, incrementando l’effi-               sviluppo delle filiere del recupero di mate-
                          cienza nell’utilizzo delle risorse. Anche la               ria, attualmente carente in Italia e anche
                          distribuzione può svolgere una funzione                    in Toscana.
                          fondamentale, ad esempio nella riduzione
                          degli imballaggi; vi è poi un ruolo chiave                      Per raggiungere gli obiettivi comunitari
                          dei consumatori nella scelta e nell’uso dei                sono necessarie azioni dal lato della raccolta:
                          prodotti. I rifiuti generati andranno poi                  come l’incremento del recupero della frazio-
                          raccolti in modo differenziato per essere                  ne verde e organica, l’intercettazione delle
                          indirizzati al recupero e al riutilizzo, e dun-            frazioni da utenze commerciali e produttive
                          que reimmessi come materie prime secon-                    attualmente integrate nel flusso degli urba-
                          de, prodotti e combustibili all’interno del                ni, la modifica delle modalità di raccolta del
                          sistema economico.                                         multimateriale, l’adozione di metodi di ta-
                                                                                     riffazione puntuale, che sappiano premiare

   Occorre
                              La raccolta differenziata è quindi solo                i comportamenti corretti dei cittadini appli-
                          una parte di questo percorso virtuoso,                     cando il principio ‘chi inquina paga’.
                          anche se costituisce, soprattutto per la
        ridurre           componente dei rifiuti urbani, una com-                        Soprattutto si tratta di potenziare la
                          ponente chiave utile a rendere disponibili                 trasformazione in una prospettiva green
  i rifiuti alla fonte    i materiali nelle condizioni più idonee per il             delle filiere e dei distretti industriali. Al
                          loro recupero e riutilizzo.                                proposito meritano di essere citate alcune
   e i consumatori                                                                   esperienze di imprese in Toscana che mo-
        hanno                  In Italia la legge, con il decreto legi-              strano come questa tendenza stia comin-
                          slativo 152/2006, pone un obiettivo mol-                   ciando a svilupparsi.
   un ruolo chiave        to ambizioso per la raccolta differenziata
                          dei rifiuti solidi urbani (RSU): il 65% entro                   Le aziende più innovative nei setto-
     nella scelta         il 2012, mentre secondo la Direttiva EU                    ri tradizionali maggiormente esposti alla
                          2008/98/CE, l’obiettivo su cui ci si foca-                 concorrenza investono nella ricerca di ma-
e nell’uso dei prodotti   lizza riguarda il tasso di preparazione per                terie prime seconde che possano accorcia-
                          il recupero e riciclaggio effettivo dei rifiuti            re e rendere più sostenibile la filiera.

                                                      toscana energia box             21
Per raggiungere gli obiettivi
                                        comunitari di recupero e riciclaggio
                                     servono metodi di tariffazione puntuale,
                            applicando il principio  ‘chi inquina paga’

                                             È quanto ha fatto Old Fashion Sartoria     attività del progetto successivo, “FTS Fi-
                                         con un percorso progettuale interessante.      liera del tessile sostenibile”, grazie a cui
                                         Otto anni fa è stata coinvolta in un pri-      l’impegno a creare delle filiere corte per
                                         mo progetto della Regione Toscana (“Filo       l’utilizzo di risorse locali non riguarda più
                                         e Artificio”), finalizzato al recupero della   solo la lana, ma aspira ad allargarsi anche
                                         lana locale (in Toscana sono ben 500.000       ad altre fibre naturali.
                                         gli ovini), che fino a quel momento finiva
                                         in discarica senza essere utilizzata. In un        Un altro interessante ambito di innova-
                                         successivo progetto con il CNR, “Tessile       zione riguarda i fanghi di depurazione, la
                                         e Sostenibilità”, sono state sperimentate      cui gestione rappresenta un aspetto molto
                                         nuove tecnologie CAD in sartoria, allo         problematico del processo di trattamento
                                         scopo di realizzare un prodotto ecologi-       dei rifiuti, soprattutto in considerazione
                                         co industriale. Si è quindi costituita una     degli alti costi di smaltimento in discarica.
                                         micro filiera corta cui hanno aderito, ol-     Nel distretto di Santa Croce il ciclo è chiu-
                                         tre alla Old Fashion, il Lanificio di Soci,    so, grazie all’attività di diverse strutture
                                         Tessilarte e la Filanda Giannini, uniti per    che si occupano del riciclo di questi scarti.
foto:                                    produrre prodotti naturali, sostenibili, di    Una di queste è Ecoespanso, società mista
                                         qualità e tradizionali. Il tutto ha portato    pubblico-privata, che garantisce la com-
•                                        alla realizzazione di tessuti più “rustici”,   pleta trasformazione dei fanghi di concia
Impianto di riciclo                      molto ben accolti da Pitti Filati, coinvolta   al cromo in filler per l’edilizia e in calce-
dei fanghi di depurazione                insieme al CNR nel finanziamento delle         struzzi. Sempre nel distretto conciario to-

                                    22
scano opera Cuoiodepur, consorzio che da               Non bisogna però dimenticare che un          o della frazione secca selezionata. Vice-
tempo conduce sperimentazioni sul riuti-          altro elemento chiave del ciclo dei rifiuti ur-   versa in alcune zone (come ad esempio in
lizzo in campo agricolo dei fanghi prodotti       bani riguarda la struttura impiantistica. La      quella della costa) può essere opportuna
dalle aziende che conciano al vegetale. Da        situazione della Toscana richiederebbe una        una progressiva dismissione degli impian-
questi studi è nato un progetto che ha l’o-       significativa razionalizzazione, considerata      ti di trattamento meccanico biologico, o
biettivo di produrre un nuovo fertilizzante       la ridondanza di alcune tipologie impianti-       una loro conversione a trattamento della
di natura organica, il cosiddetto pellicino       stiche come le discariche e dall’altro la ca-     frazione ad uso termico oppure al tratta-
integrato, che ha dato risultati molto po-        renza di altre tipologie impiantistiche.          mento biologico.
sitivi in termini di efficienza agronomica,
sperimentata dagli agricoltori, tanto che il          Se nell’immediato può non essere                   Tutto ciò però deve essere iscritto
Ministero dell’Agricoltura ha dato parere         opportuna una razionalizzazione degli             all’interno di una politica organica che
favorevole per il suo riconoscimento come         impianti che potrebbe portare all’ulterio-        sappia guardare al lungo periodo nel cre-
concime organo-azotato da inserire nell’e-        re blocco nelle realizzazioni, appare fon-        are le condizioni per cui i rifiuti divengano
lenco dei fertilizzanti.                          damentale la realizzazione di impianti di         effettivamente in Toscana una risorsa e
                                                  valorizzazione delle frazioni differenziate e     non un problema, come avviene in molti
     Un terzo esempio riguarda il recupe-         di recupero energetico del rifiuto residuo        Paesi del Nord Europa.
ro della plastica tradizionale, dove una
sfida per l’innovazione di filiera riguarda
il plasmix, cioè la plastica eterogenea e
“povera” che costituisce la parte princi-
pale di quella derivante dalla raccolta dif-
ferenziata. Ne fanno parte, ad esempio,
i sacchetti della spesa, gli imballaggi dei
supermercati, i flaconi di detersivi e anche
alcune parti di giocattoli. All’estero questi
materiali sono bruciati come combustibile
                                                                     Nel distretto di Santa Croce
                                                                          diverse strutture si occupano
per il recupero energetico, mentre in Ita-
lia, almeno sinora, restavano inutilizzati.                           del riciclo dei fanghi di depurazione,
Solo in Toscana, questo genere di plastica
è pari a circa 15.000 tonnellate l’anno,
                                                                 trasformandoli in prodotti per l’
                                                                                                              edilizia
ossia al 50% di tutte le plastiche prove-
nienti dalla raccolta differenziata. Il pro-
getto Pro-Plasmix, realizzato dal consorzio
Pont-Tech con il cofinanziamento della
Regione Toscana, sta rendendo possibi-
le la trasformazione di queste plastiche
eterogenee in manufatti industriali, rea-
lizzati a costi inferiori rispetto all’utilizzo
del materiale vergine e con meno rifiuti in
discarica. Questi prodotti presentano qua-
lità pari o superiore a quelli tradizionali,
come nel caso dei componenti per veicoli
che, a parità di resistenza e affidabilità,
hanno un peso minore. Esempi di oggetti
realizzati sono i bauletti e le pedane per i
                                                                                                                                                    ENERGIETOSCANE

due ruote Piaggio, i pallets per il trasporto
merci, i pannelli fonoassorbenti realizza-
ti per la società Autostrade, i profilati da
arredo urbano esterno, le persiane per i
prefabbricati o le scope e altri utensili di
uso domestico.

    Questi casi mostrano come sia possi-
bile, grazie anche a progetti innovativi di
sistema, sviluppare le filiere che chiuda-
no il ciclo integrato dei rifiuti industriali
                                                                                                                                              •

e urbani.

                                                                          toscana energia box       23
Nelle aree del distretto industriale pratese le imprese si aggregano

                                                          Fabbriche
                                                             di energia,
                                                          così le aziende
Tendenze • Novità • Decisioni • Progetti ENERGIETOSCANE

                                                          puntano sul futuro                                                   DI Angela Feo

                                                                     A Gabolana   i capannoni industriali si stanno trasformando da con-
                                                                 sumatori a produttori di elettricità e calore.   L’esperienza    pilota si potrà
                                                                 replicare nelle altre aree

                                                                                                           Gabolana
                                                                 •

                                                                                                                                        , Comune di
                                                                                                       Vaiano. È proprio qui, nel cuore della val-
                                                                                                       le del Bisenzio, che sta per concretizzarsi
                                                                                                       il primo passo della rivoluzione green nel
                                                                                                       distretto industriale pratese. È qui che i ca-
                                                                                                       pannoni industriali si stanno trasformando
                                                                                                       da consumatori a produttori di energia,
foto:                                                                                                  puntando su un mix di fonti alternative
                                                                                                       calibrato sulle caratteristiche del territo-
•
                                                                                                       rio: fotovoltaico, biomasse e idroelettrico.
L’assessore all’ambiente della Provincia
                                                                                                       Ventidue imprese (per la maggior parte del
di Prato, Stefano Arrighini
                                                                                                       tessile) si sono aggregate in un consorzio.
••                                                                                                     Pubblico e privato hanno stretto un patto
L’assessore provinciale allo sviluppo                                                                  e hanno scommesso sull’autosufficienza
 economico, Edoardo Nesi                                                                               energetica come strategia per riqualificare
•••                                                                                                    e dunque rendere più competitivo il polo
Immagine aerea                                                                                         produttivo. Per diversi mesi le aziende, l’U-
dell’impianto idroelettrico                                                                            nione industriale pratese, il consorzio Fo-
                                                                                                 ••

lungo il corso del Bisenzio                                                                            restale Valbisentino, il Comune di Vaiano e

                                                            24
per investire sulle tecnologie rinnovabili

la Provincia di Prato, con l’aiuto di tecnici        “Fabbriche di energia - spiega l’as-
ed esperti, hanno studiato il fabbisogno         sessore provinciale all’ambiente, Stefano
energetico delle fabbriche dell’area e pro-      Arrighini - è un progetto di sistema che
gettato le soluzioni migliori per la realizza-
zione di impianti a energia verde mirati a
                                                 parte da un modello, quello di Gabolana
                                                 appunto, che potrà essere replicato in                 Ogni area
soddisfarlo. E adesso tutto è pronto per la      tutte le aree del distretto sulla base della                    seguirà
loro costruzione.                                vocazione energetica di ciascuna zona”.
                                                 A Gabolana dunque, in un’area non ur-                 la vocazione energetica
    Ciò che sta andando in scena a Gabo-         banizzata e a basso valore paesaggistico,
                                                                                                             del territorio.
lana è solo il prototipo, l’esperienza pilota,   dove si producono ogni anno 30mila ton-
del progetto “Fabbriche di energia”, che         nellate di scarti dell’attività di manutenzio-              A Gabolana
potrà essere replicato nei sette macrolotti      ne dei boschi circostanti, si punta alla rea-
                                                                                                                si punta
industriali pratesi. L’iniziativa nasce da un    lizzazione di un generatore a biomasse da
coordinamento e da un accordo tra im-            1 MW. Ma si prevede anche di sfruttare gli                 sulle biomasse
prese e istituzioni locali. Alle aziende che     scalini naturali dell’alveo del Bisenzio per
                                                                                                          e sull’idroelettrico,
vi aderiscono sono garantite procedure           piccoli impianti idroelettrici per arrivare a
amministrative rapide e la possibilità di        416 kW di potenza installata. E ancora di                a Montemurlo sul
accesso a crediti agevolati. Poi, una volta
realizzati gli interventi, il soggetto gestore
sarà unicamente privato.
                                                 coprire l’80% dei tetti dei capannoni con
                                                 pannelli fotovoltaici per 2,7 MW di poten-
                                                 za installata.
                                                                                                       fotovoltaico

                                                                                                                                    Foto: Gruppo Colle srl
                                                                                                                                  ••
                                                                                                                                    •

                                                                        toscana energia box       25
Puoi anche leggere