Viterbo, alle Poste di Grotte Santo Stefano si abbattono le barriere architettoniche
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Viterbo, alle Poste di Grotte Santo Stefano si abbattono le barriere architettoniche VITERBO – Partiti lunedì scorso, gli interventi di manutenzione straordinaria, finalizzati al miglioramento degli standard di accoglienza e sicurezza degli ambienti nell’ufficio postale di via della Stazione a Grotte Santo Stefano, frazione di Viterbo. «In particolare», precisano da Poste Italiane, «è previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche». Per tutte le operazioni postali e finanziarie, comprese le attività collegate ai libretti di risparmio, ai conti Bancoposta e il ritiro della corrispondenza a firma non consegnata per assenza del destinatario, l’utenza potrà recarsi presso l’Ufficio di Viterbo 4, in Strada Teverina 5 aperto con orario dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35. «L’adeguamento è parte del programma di “impegni” per i Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti», ha ribadito
l’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, in occasione della seconda edizione dell’incontro con i “Sindaci d’Italia” del 28 ottobre scorso a Roma, «è coerente con la presenza capillare di Poste Italiane sul territorio e con l’attenzione che da sempre l’Azienda riserva alle comunità locali e alle aree meno densamente popolate». Le opere terminano venerdì prossimo e l’ufficio di via della Stazione sarà di nuovo operativo a partire da lunedì 24 agosto. In tutta Italia il piano di abbattimento delle barriere architettoniche coinvolge gli uffici Postali di circa 1300 Comuni. L’iniziativa è coerente con i principi ESG sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese. Caserta, lo scandalo del cavallo morto alla Reggia Comparotto: «La vicenda del povero
cavallo della Reggia di Caserta è emblematica: il problema non si risolve portando i cavalli nelle ville» Per la morte del cavallo che trainava una carrozza all’interno della Reggia di Caserta l’Oipa Italia presenterà denuncia per maltrattamento aggravato dall’evento della morte e si costituirà parte civile nel caso si vada a processo penale. La Direzione della Reggia di Caserta ha reso noto oggi di avere abolito questo anacronistico servizio, dimostrando sensibilità e senso della modernità e – passando a golf car elettriche omologate – dando una svolta ecosostenibile alla gestione dello splendido complesso vanvitelliano. Oipa chiede alle Amministrazioni che ancora autorizzano carrozze trainate da cavalli di prendere esempio e fermare per sempre botticelle, carrozzelle e fiaccherai. «Il cavallo stramazzato al suolo lo scorso 12 agosto è una vittima che porta con il suo sacrificio una svolta importante, tanto attesa da chi ama gli animali e difende i loro diritti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Speriamo che questa vicenda imprima un’accelerazione nelle decisioni degli amministratori locali. A Roma attendiamo dall’inizio del mandato di Virginia Raggi il mantenimento della promessa dell’abolizione delle botticelle, poi mutata in promessa di spostamento dalle strade ai parchi e alle ville storiche. Di certo quest’ultima soluzione, ancora non attuata a un anno dalla fine del mandato, non ci soddisfa pienamente. La vicenda del povero cavallo della Reggia di Caserta è emblematica: il problema non si risolve portando i cavalli nelle ville».
Prato, preso scippatore seriale: terrorizzava le persone e rubava soldi in contanti Era la notte del tredici luglio quando i militari del nucleo investigativo del reparto operativo del comado provinciale carabinieri, nel corso di uno specifico servizio volto alla repressione delle rapine, arrestavano per “furto con strappo” in 40enne magrebino Nacir Mohammed, domiciliato a Prato, di fatto senza fissa dimora, celibe, disoccupato, pluripregiudicato per reati della stessa natura.
Nel pomeriggio, in via Pistoiese, di fronte alla farmacia “Etruria”, era stato colto in flagrante mentre rubava con violenza dalle tasche di una 32enne donna cinese, residente a prato, coniugata, parrucchiera, 340 euro. Un altro furto il 17 agosto, ore 22.30, a Prato, i militari del hanno arrestato per “rapina aggravata” Jaafar Said 29enne marcchino il 23.02.1991, in italia senza fissa dimora, celibe, disoccupato, pluripregiudicato poiché, nel pomeriggio via Tofani, veniva sorpreso mentre rubava un portafogli a un 29enne cittadino cinese, residente a Prato, coniugato, commerciante nel campo della ristorazione. Lo stava derubando di 180 euro in contanti mentre scendeva dalla sua Bmw. N elle fasi concitate della cattura, il malfattore tentava di disfarsi del denaro gettandolo a terra. I carabinieri lo hanno recuperato e riconsegnato alla vittima. L’arrestato, dovra’ comparire in tribunale il 19.08.2020 per la convalida dell’arresto e conseguente giudizio direttissimo e presumibilmente verrà sotto posto a misura cautelare che il pubblico ministero di turno della locale procura della repubblica, dott. Lorenzo Boscagli richiederà nei suoi confronti dato che il reo, anche lui come il precedente arrestato a luglio, possiede un “curriculum” da scippatore seriale. Ravenna, coppia sequestra una ragazza e la violenta per giorni
RAVENNA – Con il pretesto di una terapia di coppia per aiutarla a superare i problemi con il compagno, l’hanno convinta a trasferirsi nella loro abitazione che si trova nel Ravennate. E una volta lì, anche somministrandole cocaina, per alcuni giorni ne hanno abusato. È l’accusa costata a un 42enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa per violenza sessuale aggravata, anche di gruppo. Pure la compagna 34enne – come riportato dalla stampa locale – risulta indagata, ma a piede libero, per il medesimo reato avendo partecipato – secondo l’accusa – a quel piano per organizzare rapporti sessuali a tre. Secondo quanto ricostruito fin qui dalla Polizia, la violenza è avvenuta tra il 17 e il 21 luglio, periodo nel quale la vittima sarebbe stata costretta all’interno dell’abitazione dei due in uno stato di soggezione fisica e psicologica riportando anche varie lesioni. La prognosi della ragazza è di 20 giorni.
Napoli, strangola la moglie e cerca di far credere che si è suicidata NAPOLI – Ha ucciso la moglie, strangolandola, e ha cercato di far credere che la donna fosse morta, invece, suicida. E’ quanto è stato scoperto in seguito alle indagini del carabinieri di Giugliano, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, in merito alla morte di una donna lo scorso 12 luglio nel Napoletano, a Lago Patria. L’indagato aveva allertato i carabinieri e il 118 asserendo che al suo risveglio aveva trovato la moglie, priva di vita, impiccata al cordino delle tende, nel salotto della loro abitazione. Fin dal sopralluogo sono emersi dubbi sulla sua versione: l’esame autoptico ha confermato che la causa del decesso è stata strangolamento preceduto da colluttazione.
Bologna, riflettori accesi sul prato di piazza Rossini per “Take care of U” Dal 18 agosto al 30 settembre venti appuntamenti per valorizzare l’unicità di questo spazio BOLOGNA – Dal 18 agosto a fine settembre il prato temporaneo di Piazza Rossini accoglie un cartellone promosso dal Comune di Bologna che prevede venti appuntamenti fra visite guidate alla scoperta del passato della zona universitaria e reading teatrali per valorizzare, attraverso l’immaginazione, l’unicità di questo spazio. “Il prato vegetale ha trasformato una parte del parcheggio, ridefinendone le funzioni d’uso e allo stesso tempo
recuperando parte della memoria storica della piazza” dichiara la vicesindaca Valentina Orioli “è un forte simbolo di rigenerazione ‘green’ e di valorizzazione di un bene comune all’insegna di un processo di riappropriazione civica.” “Abbiamo pensato a un modo per ritrovarsi dopo il covid – 19 e dare visibilità a chi, come le guide turistiche e gli attori, ha maggiormente accusato gli effetti dell’emergenza;” aggiunge l’assessore alla Cultura e Promozione della Città Matteo Lepore “è una ripartenza che dà valore a un luogo speciale, un piccolo cuore verde progettato per attivare pensieri e attività ri-generanti”. Una piazza è un crocevia di storie che s’intersecano sulla sua superficie e può essere un laboratorio naturale in grado di creare una connessione tra chi l’attraversa per caso, chi lo fa abitualmente e chi vi si trova per scelta. Ogni piazza genera un immaginario specifico d’inclusione, integrazione e dialogo. Piazza Rossini è uno dei luoghi centrali del percorso di sperimentazione che vede, nell’ambito del progetto europeo ROCK finanziato dal Programma per la Ricerca e l’Innovazione Orizzonte 2020 dell’Unione europea, il Comune, l’Università e i cittadini di Bologna impegnati a immaginare nuove visioni per contribuire alla trasformazione del modo in cui si vive e ci si prende cura dello spazio pubblico, con particolare attenzione ai valori di sostenibilità ambientale, accessibilità e integrazione, collaborazione culturale e uso non convenzionale del patrimonio della città. Grazie a questo allestimento temporaneo, Piazza Rossini è diventata un inaspettato e accogliente luogo di sosta e socializzazione ma anche un suggestivo punto di partenza per chi vuole scoprire il patrimonio storico e la vita della zona universitaria. In coerenza con queste premesse il progetto pensato per valorizzare, attraverso attività culturali, questo luogo nei
mesi di agosto e settembre, prende spunto dal messaggio dipinto su una delle fioriere del prato, “Take care of me”, che invita i fruitori a prendersi cura dello spazio. Questo invito, nella sua semplicità, può essere inteso come paradigmatico rispetto ai temi della sostenibilità e della rigenerazione urbana e le attività per animare il prato di piazza Rossini sono pensate come un importante momento per fermarsi, prendersi cura di se stessi, mettersi in relazione con gli altri e vivere lo spazio pubblico con occhi diversi attraverso il filtro dell’immaginazione. “Take care of U”, il programma Veicolo di questa nuova cura sono le proposte culturali, che comprendono visite guidate e letture, per adulti e ragazzi. Da un lato il prato di piazza Rossini sarà il punto di partenza per un viaggio alla scoperta della storia dei secoli passati e dei personaggi che hanno caratterizzato il paesaggio e la vita della zona universitaria grazie a una serie di visite guidate organizzate in collaborazione con Confguide Bologna. I percorsi porteranno a immaginare il mondo del passato camminando fra le strade del presente in una delle aree cittadine più belle e ricche di storia. Quattro i percorsi proposti che verranno ripetuti due volte fra agosto e settembre: “A passeggio con Rossini: personaggi illustri in Strada San Donato” (18 agosto e 1 settembre), “Ospiti alla Corte di Giovanni II Bentivoglio: una giornata tipo del 1492” (26 agosto e 8 settembre), “Amori, congiure e delitti: le famiglie nobili in Strà San Donato” (25 agosto e 22 settembre), dedicate a un pubblico di adulti e “Girovagando in via Zamboni osserviamo i palazzi, i portici, le piazze” (19 agosto e 15 settembre), pensata per i ragazzi dai 7 ai 12 anni. Da un’altra prospettiva il prato sarà anche la scena ideale per dieci serate animate da reading/monologhi interpretati da attrici e attori che rappresentano la ricchezza e qualità
della scena teatrale bolognese e che sono stati coinvolti nell’individuare testi e suggestioni per interpretare i temi generali del progetto e valorizzare l’unicità di questo luogo conducendo il pubblico altrove, in altri luoghi e dimensioni dell’immaginario letterario e teatrale. Gli attori che si alterneranno sul prato di piazza Rossini sono Maurizio Cardillo (20 agosto), Anna Amadori (3 settembre), Marco Cavicchioli (10 settembre), Francesca Mazza (16 settembre), Pietro Babina (17 settembre), Angela Malfitano (23 settembre) e Francesca Ballico (24 settembre), che si esibiranno in letture per un pubblico adulto. Martina Pizziconi (27 agosto), Luciano Manzalini (2 settembre) e Licia Navarrini (9 settembre) intratterranno invece un pubblico di bambini e ragazzi. Il 29 settembre verrà presentata, e sottoposta a test degli utenti, BO For All, una nuova app interattiva ideata all’interno del progetto ROCK per favorire l’accessibilità della zona universitaria. Le attività sono progettate per garantire la massima accessibilità, favorendo la partecipazione di tutti coloro che vogliono prendere parte agli eventi: lo spazio della piazza è completamente accessibile e privo di barriere, per facilitare un’inclusione fisica e ideale del pubblico. In questa ottica di accessibilità le visite guidate e le due serate di chiusura saranno realizzate con la presenza di un interprete e traduttore LIS. “Take care of U – incontri e racconti sul prato” è un progetto promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con la Fondazione per l’Innovazione Urbana, nell’ambito di Bologna Estate e del progetto europeo ROCK (Regeneration and Optimization of cultural heritage in Knowledge and creative cities) ed è prodotto da Cronopios.
La Cgil in lutto per la scomparsa del Segretario Maurizio Quadrana La Filt Cgil di Roma e Lazio in lutto per la prematura scomparsa di Maurizio Quadrana, il Segretario Generale della Camera del lavoro Roma centro-ovest litoranea. Stroncato da una malattia spietata e incurabile, contro la quale aveva lottato con la tenacia che lo contraddistingueva. È «un giorno triste», scrive la Segreteria, «Maurizio è volato via. Ha scelto, per farlo, una torrida giornata di agosto. Lo ha fatto in punta dei piedi, senza disturbare. E adesso non ci sono parole per descrivere il vuoto che ci lascia dentro. Oggi siamo tutti un po’ più soli. Era l’amico che sapeva ascoltare, persona umile, onesta e generosa, il compagno con cui condividere lotte e ideali, l’uomo coraggioso e gentile, innamorato del suo lavoro e dell’organizzazione in cui militava da sempre, la Cgil. Ci stringiamo intorno al figlio,
ai fratelli e a tutti quelli che gli hanno voluto bene». L’epilogo venerdì notte, 14 agosto, all’hospice di Sant’Antonio da Padova in Roma, la struttura ospedaliera presso la quale era ricoverato per le cure palliative. Un vuoto incolmabile, un abisso che scava interiormente, un sentimento che non può più essere condiviso. Perdita. Non più vicini, non più nemmeno lontani, semplicemente, non più. Nessuno può dirsi pronto a ciò e a separarsi da una relazione affettiva, neppure quando il quadro clinico si presenta severo e l’evento “aspettato”. In quell’istante, drammatico, ogni barriera cade, psicologica, difensiva e razionale. E lascia ferite dure a sparire. «Una bruttissima notizia», afferma il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino, «conoscevo Maurizio da moltissimi anni e con lui ho affrontato tantissime battaglie sindacali fuori e dentro il territorio comunale». Un amico. «Ho avuto Maurizio e i suoi collaboratori al mio fianco in tutte le questioni che hanno riguardato la tutela dei lavoratori dell’aeroporto Leonardo da Vinci, il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti comunali, ma anche quello dei lavoratori delle mense e della raccolta di rifiuti». «Non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno e quello della Cgil in questioni che hanno riguardato il rispetto dei diritti civili e importanti aspetti culturali», ricorda ancora il primo cittadino, «come nel caso di via Bombonati, partecipando anche alla manifestazione che facemmo in darsena a sostegno dell’integrazione culturale. O come nel caso delle battaglie che negli anni si sono fatte, non ultime quelle portate avanti dal Comitato promotore, per l’apertura e la fruibilità a tutti dell’area archeologica dei Porti di Claudio e Traiano. Purtroppo un brutto male lo ha portato via ancora nel pieno della sua vita e della sua attività sindacale, così preziosa e seria. Maurizio ci mancherà molto. Mando le mie condoglianze, quelle di mia moglie Monica Cirinnà e dell’intera Amministrazione comunale agli amici e ai familiari, in
particolare al fratello Gianluca, che oggi ricopre la carica di consigliere regionale». «È stato sempre al fianco di ciascuno di noi in tutte le battaglie che hanno riguardato la tutela dei lavoratori e il rispetto dei diritti civili», è la nota del Gruppo Pd della Pisana, «alla famiglia e al fratello Gianluca vanno le nostre più sentite condoglianze». «Uomo serio e gentile», aggiungono i consiglieri della Lista Civica Marta Bonafoni e Gino De Paolis, «incontravamo Maurizio ogni volta che c’era un diritto da rivendicare, una battaglia sindacale da difendere, in piazza come nelle trattative sempre schierato al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, combattente nel nome della sua amata organizzazione sindacale. Ci stringiamo con affetto alla Cgil e alla sua famiglia, specialmente a suo fratello Gianluca, nostro amico e compagno di gruppo, al quale siamo e saremo vicini sempre». «Ciao Maurizio, persona perbene e splendido compagno», commenta Enzo Foschi, vicepresidente del Pd regionale. «Sia da Presidente di Municipio che nel mio lavoro in Regione», afferma Maurizio Veloccia della Direzione romana, «ho avuto modo di collaborare con Maurizio, che si è sempre dimostrato un dirigente sindacale di grande spessore, pacato ma deciso, pronto al dialogo, concreto nelle battaglie. Una persona di valore, che ci lascia troppo prematuramente. Se ne va a distanza di un anno da Mimma Miani, con la quale tante battaglie ha condiviso con lui nel Municipio XI». In molti esprimono stupore, cordoglio e vicinanza alla famiglia. «Ci ha lasciato troppo presto», scrive sulla bacheca Tina Pelliccia, Presidente del Comitato Monteverde Nuovo, «un compagno di tante lotte per i pensionati, condoglianze alla famiglia». «Ciao Maurizio, ti voglio ricordare così» è il post di Claudio Galli, in cui inserisce il link della manifestazione “Liberiamo Ostia dalle Mafie” del 2011. «Un’altra brutta giornata», commenta Stefania Pomante, «era una persona mite, paziente, buona, sempre disponibile».
«Lascia un vuoto terribile nella nostra Cgil. Non riesco a dire molto altro. Il dolore, lo stupore per questa mancanza è soffocante», sono le parole di Donatella Bruno. «Tutta la Rete Civica dei Cittadinie si stringe intorno alla famiglia Quadrana», scrive il Coordinatore Giuseppe Celli, «per la scomparsa prematura del nostro amico e compagno Maurizio, fratello maggiore di Gianluca. Sarai con noi per sempre e ci guiderai durante il nostro percorso». Parole sofferte, frutto di una «di vita e di un’amicizia che dura da più di 40 anni», sottolinea la consigliera capitolina Svetlana Celli. «Eri più grande e il più attendo», ricorda, «“stai in campana piccolè”, mi dicevi sempre. Sono sempre stata la sorella che non avete mai avuto. Te ne sei andato in silenzio, malgrado le tue immense battaglie. Il tuo senso di protezione, la tua dolcezza la ricorderemo tutti. Ciao “Mizio”, ti voglio bene per sempre». Contagi da Covid-19: verso la chiusura delle discoteche
Le Regioni dovranno adeguarsi al dpcm del 7 agosto scorso che recita: “restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. Questa – a quanto si apprende – la posizione che sarà sostenuta dagli esponenti dell’Esecutivo alla riunione con le Regioni. In particolare, il ministro della Salute, Roberto Speranza, potrebbe presentare un provvedimento che vieta esplicitamente alle Regioni di derogare al dpcm. Anche il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nei giorni scorsi aveva ipotizzato la “chiusura dopo Ferragosto in tutte le Regioni”. Ed i dati quotidiani dei contagi in continua crescita spingono verso lo stop al ballo. E’ iniziata la videoconferenza convocata dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, per fare il punto – tra l’altro – sulla questione discoteche. Per il Governo sono collegati anche i ministri della Salute, Roberto Speranza e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Tra i presidenti delle Regioni, ci sono Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Luca Zaia (Veneto), Alberto Cirio (Piemonte), Donato Toma
(Molise), Giovanni Toti (Liguria) e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) Col nuovo stop all’orizzonte per le discoteche “sono a rischio quattro miliardi di euro”. A tanto ammonta il fatturato annuale di questi esercizi in Italia secondo le stime del Silb (il sindacato italiano locali da ballo). “Ad oggi solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Da domani si rischierà di più con l’abusivismo”, ha detto Gianni Indino presidente del Silb Emilia-Romagna ad un giornalista dell’Ansa. Dal Governo, aggiunge, “finora non è arrivato un euro: ora chiederemo compensazioni, anche Iva al 4% e Cig ai nostri lavoratori”. Avventori senza mascherina, assembramenti e mancato rispetto delle norme anti-Covid sono costati la sospensione di 5 giorni di sospensione dell’attività alla discoteca ‘King’Club’ di Jesolo, una delle più note della località veneziana. Lo ha deciso la Questura dopo i controlli eseguiti nella serata e la notte di Ferragosto. L’ispezione è stata condotta dalla squadra della divisione Polizia amministrativa e sociale della Questura di Venezia. I poliziotti hanno riscontrato assembramenti di persone senza mascherina, sia in coda per entrare nel locale, sia all’interno, sulla pista da ballo e intorno ai tavoli. Accertato quindi che non era rispettato il distanziamento sociale e che molti ragazzi non utilizzavano in modo corretto le mascherine, gli agenti hanno applicato la sanzione prevista dalla nuova ordinanza regionale del 14 agosto, in vigore dalle ore 13 di ieri, con la sospensione dell’attività per 5 giorni. Una sanzione che la norma dispone obbligatoriamente, una volta verificati i presupposti. La notte tra il 14 e 15 agosto, in una discoteca sulla litoranea di Bisceglie, a nord di Bari, la polizia locale e i carabinieri hanno dovuto multare alcuni addetti alla sicurezza all’ingresso e alcuni barman perché non indossavano le mascherine. Altre sanzioni sono state comminate nella stessa discoteca perché alcune persone entrate senza il rilevamento
della temperatura corporea con il termoscanner all’ingresso. Ai controlli ha partecipato anche personale della Asl. Ne dà notizia il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ringraziando “le forze dell’ordine per l’attività compiuta a tutela della sicurezza dei nostri giovani e della salute pubblica”. “Il rispetto delle regole da parte di tutti – conclude – è fondamentale per ridurre i rischi di diffusione del contagio”. Roma, due incendi a distanza di pochi minuti: nel quartiere africano disabile tra le fiamme Incendio in un appartamento nel quartiere africano a Roma. Le fiamme sono divampate in via Lago di Lesina dove all’interno di una abitazione ha preso fuoco un materasso. Una persona disabile all’interno non collabora con gli uomini le forze dell’ordine che sono riusciti ad entrare. Sul posto vigili del fuoco, polizia e sanitari del 118 per soccorrere la signora in
difficoltà Un altro incendio è divampato in Viale Castro Pretorio dove una tenda di un gazebo ha preso fuoco Reggio Calabria, favoreggiamento e agevolazione mafiosa: il Tribunale della Libertà ordina la scarcerazione dell’infermiere Giuseppe Rao REGGIO CALABRIA – Il Tribunale della Libertà di Reggio
Calabria (dott. Antonino Genovese, presidente, e dott.ri Claudia Venturini e Angela Mannella, a latere), in accoglimento del riesame proposto dagli avvocati Antonino Napoli e Tiziana Desantis, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Giuseppe Rao e ne ha disposto la sua immediata scarcerazione. Con l’ordinanza genetica il Giudice per le Indagini Preliminari di Reggio Calabria aveva disposto l’applicazione della misura cautelare nei confronti di RAO Giuseppe, per la ritenuta sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di favoreggiamento dell’allora latitante Giovanni Sposato, reato aggravato dall’agevolazione mafiosa, ascrittogli in concorso con FUCILE Antonino, SPOSATO Giovanni cl. 1990 e SPOSATO Giovanni cl. 1991. In particolare, la D.D.A. di Reggio Calabria ha contestato ai predetti correi di avere favorito la latitanza di Sposato Giovanni cl. 68, consentendogli di eludere le investigazioni e di sottrarsi alle ricerche dell’Autorità volte a dare esecuzione alla misura custodiale disposta, nei suoi confronti, nel procedimento Terramara Closed. Agli indagati la Procura Distrettuale ha, altresì, addebitato l’aggravante dell’agevolazione mafiosa ritenendoli non parteci del sodalizio associativo ma consapevoli della caratura criminale del ricercato, dei suoi pregressi giudiziari per mafia, del ruolo da lui ricoperto nell’ambito della cosca Zagari-Sposato- Fazzalari, e della circostanza che egli si stesse sottraendo ad un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del capoluogo reggino. In merito alle condotte attribuite a Giuseppe RAO, infermiere presso il reparto di cardiologia dell’Ospedale di Polistena, gli inquirenti hanno ritenuto che lo stesso rimanendo in constante contatto con Fucile Antonino (l’individuo che secondo la tesi accusatoria aveva gestito, in prima persona, la latitanza dello Sposato, mettendogli persino a disposizione un immobile di sua proprietà sito in Contrada San Nicola
Latinis di Taurianova), avrebbe garantito al ricercato in ogni momento – anche quando non era in servizio presso il suindicato nosocomio – consulti sanitari, cure non doverose né urgenti; organizzato dall’esterno visite mediche per il latitante e, durante il di lui ricovero, si sarebbe attivato affinché lo stesso, attinto da misura cautelare e sottoposto a controllo/piantonamento di PG, ricevesse tutte le necessarie cure, impegnandosi, altresì, a veicolare le informazioni destinate ai sodali; “ciò al fine di garantire allo SPOSATO il mantenimento della sua capacità gestionale pur nella precaria situazione di malattia e latitanza in cui si trovava”. In particolare il Pubblico Ministero presso la DDA di Reggio Calabria ed il GIP avevano ritenuto che anche nel periodo precedente al 7 giugno 2018 il RAO avesse collaborato con Fucile per garantire l’irreperibilità di SPOSATO Giovanni cl. ’68 e che nel “progetto originario, poi fallito, il 7 giugno 2018 Sposato Giovanni, grazie all’ausilio prestato dall’infermiere professionale presso il Reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Polistena, Rao Giuseppe (che nel periodo precedente si era posto a sua disposizione in relazione a qualsivoglia esigenza sanitaria), aveva solo deciso di farsi controllare da un sanitario, ricevere le necessarie cure e poi tornare nel covo dove si nascondeva, per sottrarsi all’esecuzione del provvedimento restrittivo da cui era stato raggiunto”. La difesa dopo aver argomentato in ordine ai rapporti tra FUCILE e RAO, evidenziando che tra gli stessi vi erano meri rapporti lavorativi, ed al fatto che Gianni Sposato il 7 giugno 2018 aveva assunto la decisione di costituirsi proprio in occasione del suo accesso al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Polistena ha, altresì, ove disattese le prime argomentazioni, dimostrato che il primo contatto il 7 giugno 2018 tra il RAO e un collega del medesimo presidio ospedaliero sia avvenuto alle ore 18:37 quando ormai lo Sposato era stato tratto in arresto dal personale del Commissariato di Polizia
di Cittanova così come non può ravvisarsi alcun reato di favoreggiamento neppure riguardo l’eventuale l’interessamento dimostrato dal RAO – su sollecitazione di Fucile Antonino – nei giorni 8 e 9 giugno 2018 in ordine allo stato di salute dell’ormai ex latitante “Gianni” Sposato né tantomeno vi è la prima che il RAO fosse stato latore di alcun messaggio tra lo SPOSATO e gli altri sodali poiché non lo ha mai incontrato in ospedale. Il Tribunale del Riesame accogliendo le argomentazioni dei difensori del Rao, Avvocati Antonino Napoli e Tiziana Desantis e dissentendo da quelle del P.M.D.D.A. dott.ssa Giulia Pantano, ha annullato l’ordinanza impugnata rimettendo in libertà l’infermiere. Crispiano: successo per Terra e Sangue, l’opera teatrale ispirata al brigante Pizzichicchio
Con l’avvio della 2° edizione dell’opera teatrale “Terra e Sangue” prosegue l’impegno culturale per la promozione del patrimonio del territorio di Crispiano. Ha riscosso un grande successo, con applausi a scena aperta, l’opera teatrale “Terra e Sangue” ispirata al brigante Cosimo Mazzeo, detto Pizzichicchio. Oltre 55 attori, musicisti e comparse hanno rievocato storia e saccheggi delle Masserie del briganti, fenomeno diffusissimo nel territorio crispianese, nella provincia di Taranto, Lo spettacolo è andato in scena per quattro sere consecutive dal 6 al 9 agosto nella suggestiva e affascinante location della Masseria Fogliano. Grandi applausi per gli attori protagonisti, tutti rigorosamente crispianesi, che si sono immedesimati nei personaggi dell’epoca, facendo rivivere al pubblico presente il periodo del brigantaggio tra il 1860 e il 1864.
Varie le figure interpretate, tra tutte spiccano quelle del Sergente Romano, di Crocco, di Don Ciro Annichiarico e di Cosimo Mazzeo in arte Pizzichicchio interpretato dal bravissimo giovane Leonardo Bello. Lo spettacolo è terminato con la scena della cattura degli ultimi briganti alla storica Masseria Belmonte della famiglia della madre del prefetto crispianese Francesco Tagliente presente alla prima serata dello spettacolo. Allo spettacolo hanno assistito tra gli altri il Sindaco di Crispiano, Luca Lopomo, l’Assessore Aurora Bagnalasta delegata ai Servizi Sociali, alla Cultura e allo Spettacolo e alle Pari Opportunità, Luca Lazzaro presidente Confagricoltura Puglia e proprietario della Masseria Fogliano, l’imprenditrice Lucia Cavallo presidente del Gal Magna Grecia, Concetta Vitale autrice della ricerca storica e la redazione dei testi. Pino Spadavecchia, ha curato l’audio e le luci mentre gli
splendidi costumi sono stati realizzati dalla sartoria della Pro Loco di Crispiano. Al termine della rappresentazione ha preso la parola Luciano Paciulli presidente Pro Loco Crispiano organizzatrice dello spettacolo che dopo aver ringraziato gli enti istituzionali e associativi per aver creduto in questa nuova edizione, ha rivolto un plauso a tutti i componenti del nuovo cast. Il Sindaco Luca Lopomo si è detto orgoglioso e contento del risultato ottenuto dalla compagnia crispianese ed ha confermato di riproporre lo spettacolo anche nei prossimi anni nelle varie e bellissime masserie di Crispiano: “Vogliamo che questo spettacolo diventi una sorta di appuntamento fisso dell’estate crispianese e pugliese, riproponendolo ogni anno in una delle diverse masserie di Crispiano”, ha dichiarato il Sindaco Lopomo. “Il Comune di Crispiano negli ultimi tempi sta diventando un centro di cultura che si impegna per tenere vivi quei valori fondanti di un ordinamento, che grazie a voi viene mantenuto alto”, ha concluso poi il Prefetto Tagliente, omaggiando i protagonisti. Giampiero Laera
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