Gestione di incidenti e non conformità - metodologie e strumenti d'indagine 8agosto 2018 - CGE Risk Management ...

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Gestione di incidenti e non conformità - metodologie e strumenti d'indagine 8agosto 2018 - CGE Risk Management ...
rivista mensile
anno XXXIV

8
agosto 2018

Gestione
di incidenti
e non conformità
metodologie
e strumenti
d’indagine

     Luca Fiorentini, Rosario Sicari
     (Tecsa srl)
Gestione di incidenti e non conformità - metodologie e strumenti d'indagine 8agosto 2018 - CGE Risk Management ...
Gestione
    di incidenti
    e non conformità
    metodologie
    e strumenti
    d’indagine

    Luca Fiorentini, Rosario Sicari
    (Tecsa srl)

    Root Cause Analysis, Tripod Beta,                      In particolare, è maggiormente evidenziata la ne-
    Barrier Failure Analysis, e BowTie                     cessità di porre in essere, all'interno delle organiz-
    sono strumenti d’indagine                              zazioni, un sistema di valorizzazione dell'espe-
    a supporto della                                       rienza operativa ed in particolare degli accadi-
    “learning from experience”,                            menti negativi. Tra questi figurano certamente gli
    in un approccio integrato                              incidenti ma anche i quasi-incidenti, le non con-
    alla sicurezza che lega                                formità e le anomalie.
    valutazione del rischio                                Le organizzazioni hanno l'obbligo di porre in es-
    e analisi degli incidenti                              sere valutazioni adatte a comprendere le cause
                                                           radice di questi accadimenti al fine di poter svi-

    L
          a UNI ISO 45001:2018 ha portato alcune so-       luppare le misure preventive e/o protettive volte
          stanziali modifiche all'impalcato della prece-   a minimizzare rispettivamente la probabilità di un
          dente e maggiormente diffusa norma in ma-        nuovo accadimento e/o le conseguenze attese.
    teria di sistemi di gestione della sicurezza BS OH-    Questo articolo intende illustrare brevemente al-
    SAS 18001:2007.                                        cune metodologie e strumenti a supporto sia del-

2   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018
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Analisi incidenti e non conformità

                                                      portato una parallela evoluzione della sua defini-
                                                      zione.
                                                      Con l’affermazione della sicurezza basata sul ri-
                                                      schio, è possibile oggi definire la sicurezza come
                                                      quello stato in cui il rischio è ridotto (e mantenu-
                                                      to) a un livello accettabile attraverso un continuo
                                                      processo di identificazione dei pericoli e gestione
                                                      del rischio. È possibile individuare un trend tra i
                                                      fattori che hanno contribuito, nel tempo, ad incre-
                                                      mentare le prestazioni delle organizzazioni in ter-
                                                      mini di sicurezza, riducendo così gli incidenti e,
                                                      più in generale, le condizioni di inaccettabilità del
                                                      rischio (sia esso legato alla vita umana, ma anche
                                                      all’ambiente o al business). Significativa è l’imma-
                                                      gine di Figura 1, che mostra come solo la recente
                                                      adozione di sistemi di gestione della sicurezza e la
                                                      creazione di una cultura della sicurezza siano i
                                                      principali contributi al miglioramento della sicu-
                                                      rezza nell’industria di processo (presa ad esempio
                                                      in Figura 1) negli ultimi anni, mostrando altresì
                                                      come tale miglioramento non potesse essere rag-
                                                      giunto dalle sole migliorie tecniche o dalla sola at-
                                                      tenzione ai fattori umani, che pur hanno determi-
                                                      nato importanti incrementi tra gli anni ’60 e ’90
                                                      circa.
                                                      Un sistema di gestione della sicurezza (SGS) inclu-
                                                      de la politica, l’organizzazione, le pratiche di ge-
                                                      stione, le procedure, il monitoraggio, l’auditing e
                                                      le revisioni della gestione che permettono di defi-
                                                      nire il SGS come un documentato e formalizzato
la fase di indagine che di quella successiva della    sistema di controllo del rischio. Conseguente-
“learning from experience”, fornendo un’introdu-      mente, il SGS può essere considerato come un ap-
zione all’utilizzo di tecniche quali Root Cause A-    proccio olistico volto alla mitigazione del rischio
nalysis, Tripod Beta, Barrier Failure Analysis, e     per la sicurezza che integra sistemi tecnici, opera-
BowTie.                                               tivi e risorse umane.
                                                      Tale approccio alla sicurezza è raggiungibile solo
Sicurezza                                             quando l’organizzazione, disponendo delle infor-
e Cultura della Sicurezza                             mazioni necessarie, riesce a raggiungere un buon
                                                      livello di fiducia e conoscenza.
La sicurezza è indubbiamente uno degli aspetti        La Figura 2 mostra l’importante relazione tra que-
più importanti per le organizzazioni, sebbene tale    sti fattori, descrivendo cinque diversi approcci alla
termine sia talvolta utilizzato per indicare in mo-   sicurezza: patologico, reattivo, burocratico, proat-
do vago alcune delle declinazioni del concetto        tivo e generativo. Un importante elemento di
che esso rappresenta. Nel corso del tempo, infatti,   quest’ultimo approccio è la memoria: invero, le
l’evoluzione dell’approccio alla sicurezza ha com-    persone hanno memoria, non le organizzazioni.

                                                                   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018   3
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    Figura 1. Contributi al miglioramento del livello di sicurezza nel tempo nell’industria di processo
    (fonte: Fiorentini e Marmo, 2018)

    L’esperienza mostra che investigare un incidente            reattivo) e il creare nuova conoscenza che può es-
    non è sufficiente ad assicurare che le lezioni che          sere usata per migliorare la sicurezza (approccio
    ne derivano siano apprese e mantenute nella me-             generativo). Si parla quindi di cultura alla sicurez-
    moria collettiva dell’organizzazione. C’è quindi la         za, come quell’insieme di valori, comportamenti e
    necessità di raggiungere la convergenza tra la va-          norme, ad ogni livello dell’organizzazione, che so-
    lorizzazione dell’esperienza operativa (approccio           stengono l’approccio generativo.

    Figura 2. Differenza tra incidente, quasi-incidente e non conformità (fonte: Fiorentini, 2017)

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Figura 3. Differenza tra incidente, quasi-incidente e non conformità
(fonte: Fiorentini e Marmo, 2018)

Per creare tale cultura alla sicurezza occorre man-
tenere un senso di vulnerabilità, seguire procedu-
re rigorose, incoraggiare gli individui a perseguire
i propri obiettivi di sicurezza, assicurare comuni-
cazioni trasparenti ed efficaci, creare il terreno fer-
tile per l’apprendimento, incoraggiare la mutua fi-
ducia e consapevolezza, fornire risposte tempesti-
ve alle questioni legate alla sicurezza.
È bene distinguere tuttavia tra cultura alla sicurez-
za (safety culture) e clima di sicurezza (safety cli-     Figura 4. Relazione tra cause immediate
mate). Il clima di sicurezza riguarda le attitudini di    e cause radice (fonte: Fiorentini e Marmo, 2018)
una organizzazione in termini di pratiche di sicu-
rezza e regolamentazioni, e come esse siano per-
cepite all’interno della stessa organizzazione. La        zione dell’esperienza operativa è indubbiamente
cultura alla sicurezza, invece, è la configurazione       una grande opportunità per creare una più robu-
organizzativa che la compagnia segue per creare           sta cultura alla sicurezza.
il clima di sicurezza.
La cultura alla sicurezza è quindi cruciale in quan-
to aiuta a determinare come gli individui all’inter-      Il nuovo standard internazionale
no di una organizzazione approccino le proble-
matiche legate alla sicurezza. L’implementazione          La UNI ISO 45001:2018 definisce i requisiti per l’a-
di una cultura alla sicurezza raramente implica un        dozione di un sistema di gestione per la Salute e
cambiamento nella personalità dell’individuo;             Sicurezza sul Lavoro (SSL), il cui scopo è la preven-
piuttosto, il suo obiettivo è di modificare ciò che       zione delle lesioni e malattie dei lavoratori corre-
può effettivamente essere cambiato, come proce-           late al lavoro e la predisposizione di luoghi di la-
dure e consapevolezza. Ne deriva che la valorizza-        voro sicuri e salubri.

                                                                        ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018   5
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    Figura 5. I pilastri e gli elementi che costituiscono la RBPS (fonte: CCPS, 2007)

    In tale contesto, l’analisi del rischio rappresenta lo       La normativa tecnica mette quindi in risalto l’im-
    strumento per il raggiungimento dei risultati atte-          portanza della valorizzazione delle lezioni appre-
    si. Un sistema di gestione per la SSL persegue il            se da conseguenze non volute quali incidenti,
    paradigma del miglioramento continuo solo                    quasi-incidenti e non conformità.
    quando coglie tempestivamente le opportunità                 È utile fornire le definizioni riportate sulla norma,
    per incrementare le proprie prestazioni, svilup-             rifacendosi all’esempio di Figura 3:
    pando raccomandazioni e adottando azioni cor-                • Incidente: evento derivante da un lavoro o che
    rettive volte alla prevenzione o mitigazione del ri-             ha origine nel corso di un lavoro e che potreb-
    schio.                                                           be causare o che causa lesioni e malattie, an-
                                                                     che detto “infortunio” (ad es. il ferimento di un
                                                                     lavoratore per la caduta di oggetti da un pon-
                                                                     teggio);
                                                                 • Quasi-incidente (o near-miss): un incidente
                                                                     che non causa lesione o malattia ma con un
                                                                     potenziale per farlo (ad es. la caduta di oggetti
                                                                     da un ponteggio senza conseguenze, solo
                                                                     perché nessun lavoratore si trova sulla “linea di
                                                                     fuoco”);
                                                                 • Non conformità: una circostanza indesiderata,
                                                                     il mancato soddisfacimento di un requisito,
    Figura 6. La “conclusion pyramid”
                                                                     quale un’esigenza o aspettativa che può esse-
    (fonte: Fiorentini e Marmo, 2018)                                re esplicita, generalmente implicita, oppure

6   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018
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Figura 7. Esempio di “timeline” (sviluppato con IncidentXP di CGE-NL)

   obbligatoria (ad es. non è ammesso il deposito         voro (l’ambiente, i fattori circostanti, le condizioni
   incontrollato di oggetti a rischio caduta su un        al contorno) e la linea di produzione (il lavoratore
   ponteggio).                                            esposto in prima fila al pericolo).
                                                          La struttura del problema riflette la stratigrafia di
Quando uno di questi eventi avviene, l’organizza-         una cipolla (Figura 4). Ai livelli più esterni si posso-
zione deve stabilire, attuare e mantenere quei            no trovare le cause immediate di un incidente
processi volti alla loro determinazione e gestione,       (quali fallimenti meccanici o errori operativi): azio-
incluso il reporting, l’investigazione e le azioni        ni correttive sviluppate su di esse non consento-
correttive da intraprendere. L’obiettivo ultimo del       no il perseguimento del miglioramento. Occorre
processo di miglioramento, ovvero fare in modo            spingere l’investigazione più a fondo, alla ricerca
che eventi simili non si ripetano, passa dall’identi-     prima delle underlying causes (anche dette pre-
ficazione delle cause radice, ovvero quelle cause         conditions) capaci di illustrare le condizioni al
solitamente riconducibili all’alta direzione che,         contorno che hanno reso il terreno fertile per lo
come in un effetto domino, si ripercuotono sugli          sviluppo dell’incidente (quali elevato carico di la-
strati più esterni dell’organizzazione: il luogo di la-   voro, stress, scarsa ergonomia, scarsa manuten-

Figura 8. Esempio di albero “RCA”
(sviluppato con IncidentXP di CGE-NL)

                                                                        ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018    7
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    Figura 9
    Esempio di "TRIO"
    in Tripod Beta
    (sviluppato con IncidentXP
    di CGE-NL)

    zione) e, infine delle cause radice. Solo indivi-        sed Process Safety (RBPS), concettualmente appli-
    duando quest’ultimo livello sarà possibile svilup-       cabili anche ad ambiti diversi dalla Sicurezza di
    pare raccomandazioni efficaci che abbiano un im-         Processo (PS): dedizione alla sicurezza, conoscenza
    patto sicuro sulla sicurezza dell’organizzazione.        e comprensione di pericoli e rischi, gestione dei ri-
    Per arrivare a tale livello di analisi, servono però     schi, e valorizzazione dell’esperienza (Figura 5).
    metodologie strutturate e strumenti efficaci. L'uti-     Un sistema di gestione RBPS, e quindi un sistema
    lizzo di una metodologia univoca consente di             di gestione SSL, fa suoi questi quattro pilastri allo
    “normalizzare” il processo di gestione delle valuta-     scopo di prevenire gli incidenti. In particolare,
    zioni rispetto alle diverse tipologie di incidenti: la   uno degli elementi del quarto pilastro è proprio
    normalizzazione consente quindi di utilizzare la         l’investigazione degli incidenti: il processo inclu-
    medesima metrica rispetto ad accadimenti diffe-          de la documentazione e il tracciamento degli inci-
    renti, agevolando così le scelte dell’organizzazio-      denti investigati, allo scopo di identificare even-
    ne in termini di priorità di investimenti e gestione     tuali fattori ricorrenti. Non è quindi sufficiente in-
    delle risorse.                                           vestigare l’incidente: occorre gestire l’intero pro-
                                                             cesso di investigazione.
    I pilastri
    della Risk Based Process Safety                          L’esperienza operativa in materia
                                                             di prevenzione degli incidenti rilevanti
    Quanto richiesto dalla UNI ISO 45001:2018 in ter-
    mini di valorizzazione dell’esperienza operativa è       L'Allegato 2 al D.Lgs. 105/2015 contiene le indica-
    solo uno dei quattro pilastri su cui regge la Risk Ba-   zioni circa i dati e le informazioni minimi che de-

    Figura 10. Esempio di BFA (sviluppato con IncidentXP di CGE-NL)

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Figura 11. Esempio di BowTie (sviluppato con BowTieXP di CGE-NL)

vono figurare nel Rapporto di Sicurezza di cui               tiene le informazioni relative al sistema di gestio-
all'Art. 15.                                                 ne della sicurezza ed alla organizzazione dello sta-
Nell'ambito della identificazione e analisi dei ri-          bilimento ai fini della prevenzione degli incidenti
schi di incidenti e metodi di prevenzione deve es-           rilevanti. Ai fini dell'attuazione del sistema di ge-
sere effettuato un [...] riesame degli incidenti e de-       stione della sicurezza elaborato dal Gestore si de-
gli eventi anomali occorsi in passato legati all'uti-        vono necessariamente porre in essere [...] mecca-
lizzo delle stesse sostanze e degli stessi processi          nismi per la sorveglianza e l'adozione di azioni
utilizzati in stabilimento, tenendo in considerazio-         correttive in caso di inosservanza. Le procedure
ne insegnamenti tratti da questi e facendo riferi-           (da adottare e da applicare, n.d.r.) comprendono il
mento esplicito alle misure adottate per prevenire           sistema di notifica del Gestore in caso di incidenti
tali eventi [...]. L'Allegato 3 al D.Lgs. 105/2015 con-      rilevanti o di “quasi incidenti” (si può fare riferi-

Figura 12. Processo di feedback: dalla valutazione del rischio all’analisi degli incidenti e viceversa
(fonte: Fiorentini e Marmo, 2018)

                                                                            ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018   9
Gestione di incidenti e non conformità - metodologie e strumenti d'indagine 8agosto 2018 - CGE Risk Management ...
Analisi incidenti e non conformità

     Figura 13. Timeline dell’esempio (sviluppata con IncidentXP di CGE-NL)

     mento per la definizione alla norma UNI 10617,             L'analisi di sicurezza, integrata quindi delle risul-
     n.d.r.), soprattutto se dovuti a carenze delle misu-       tanze dell'analisi della esperienza operativa, costi-
     re di protezione, la loro analisi e le azioni conse-       tuisce la base per le attività di informazione, for-
     guenti intraprese sulla base dell'esperienza acqui-        mazione ed addestramento del personale che la-
     sita [...].                                                vora in stabilimento.
     Infatti le linee guida per l'attuazione del sistema
     di gestione della sicurezza per la prevenzione de-
     gli incidenti rilevanti (riportate nell'Allegato B), in-
     dicando che [...] il sistema di gestione della sicu-
     rezza deve prevedere le procedure per l'identifi-
     cazione dei pericoli e la valutazione dei rischi di
     incidente rilevante derivante dall'attività normale
     o anomala e l'adozione delle misure per la ridu-
     zione del rischio [...], ricordano che le attività di
     valutazione [...] devono essere aggiornate perio-
     dicamente... qualora intervengano nuove cono-
     scenze tecniche in materia di sicurezza, interne o
     esterne all'organizzazione, anche derivanti dall'e-
     sperienza operativa o dall'analisi di incidenti, qua-
     si-incidenti e anomalie di funzionamento [...]. La
     valutazione dell'esperienza operativa acquisita,
     propria o in situazioni similari, diviene uno degli
     elementi in ingresso del controllo delle prestazio-
     ni che [...] deve essere effettuato, in termini conti-
                                                                Figura 14.
     nuativi, mediante riscontri sull'esercizio corrente        Possibile RCA dell’esempio
     mediante apposite procedure [...].                         (sviluppato con IncidentXP di CGE-NL)

10   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018
Analisi incidenti e non conformità

L'analisi della esperienza storica incidentale rap-      essere riportate puntualmente le precauzioni e gli
presenta anche il contenuto specifico di un para-        interventi impiantistici e/o gestionali intrapresi al
grafo del Rapporto di Sicurezza (C.1) nel quale è        fine di prevenirne l'accadimento nello stabilimen-
necessario (C.1.1) sia specificare qualsiasi proble-     to in esame ovvero di mitigare le conseguenze di
ma noto di salute e sicurezza generalmente con-          un eventuale accadimento.
nesso con il tipo di installazioni presente nello sta-    Nell'ambito della valutazione delle barriere è ne-
bilimento, riportando la fonte del dato/informa-         cessario procedere (C.6) alla descrizione delle pre-
zione che (C.1.2) specificare l'esperienza storica e     cauzioni assunte per prevenire o mitigare gli inci-
le fonti di informazione relative alla sicurezza di      denti andando a considerare sia le precauzioni dal
installazioni similari. Viene inoltre specificatamen-    punto di vista impiantistico sia le precauzioni dal
te richiesto di evidenziare, tra le altre informazio-    punto di vista gestionale, compresi, soprattutto
ni, le cause e la sintesi dell'analisi di comparazione   gli elementi definiti "critici" per la sicurezza. Il Rap-
con il proprio stabilimento, con l'indicazione dei       porto di Sicurezza, sviluppato anche a partire da
possibili fattori migliorativi impiantistici e gestio-   una analisi critica dell'esperienza operativa, rap-
nali precisando quali sono stati effettivamente a-       presenta il documento attraverso il quale il Gesto-
dottati e le relative motivazioni, ovvero individua-     re dimostra (giustifica adeguatamente fornendo
re la strategia attuata rispetto la strategia che si è   idonee evidenze) di aver adottato adeguate misu-
rivelata carente nell'episodio derivato dall'analisi     re per prevenire, controllare e limitare le conse-
storica, mediante un confronto tra le barriere in        guenze di un eventuale incidente rilevante.
un caso e nell'altro, con l'evidente necessità di in-    L'analisi storica e dell'esperienza operativa deve
dividuare eventuali misure aggiuntive.                   consentire di verificare che l'assetto attuale scelto
Per ogni evento storico considerato nell'analisi e       dal Gestore, sia per gli aspetti impiantistici che
ipotizzabile nello stabilimento in esame devono          per gli aspetti operativi, tiene debitamente conto

                                                                       ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018     11
Analisi incidenti e non conformità

     di quanto occorso. La capacità di analisi dell'espe-     colo, risultano essere un ottimo strumento di sin-
     rienza operativa viene verificata anche nell'ambi-       tesi delle informazioni in esito ad una valutazione
     to delle ispezioni condotte dalle autorità compe-        strutturata delle cause radice, indipendentemen-
     tenti sul sistema di gestione della sicurezza per la     te dalla metodologia impiegata.
     prevenzione degli incidenti rilevanti ai sensi           Ciascuna scheda infatti riporta:
     dell'art. 27 del D.Lgs. 105/2015 secondo i criteri       • la descrizione dell'evento incidentale oggetto
     definiti nell'Allegato H. Alla commissione ispettiva         di analisi (nell'ambito della quale risulta utile
     è infatti richiesto di acquisire le "schede dell'espe-       inserire le principali cause di tipo tecnico e ge-
     rienza operativa".                                           stionale);
     Le schede dell'esperienza operativa, basate sulla        • l'indicazione se nell'evento sono stati coinvolti
     storia almeno decennale degli incidenti, quasi in-           sistemi tecnici (apparecchiatura, sistema di
     cidenti ed anomalie, devono indicare quegli a-               controllo, sistema di sicurezza, ecc.) individuati
     spetti che hanno coinvolto, o avrebbero potuto               come critici ai fini del sistema di gestione della
     coinvolgere, elementi del sistema di gestione del-           sicurezza attraverso l'analisi di sicurezza;
     la sicurezza. Le risultanze dell'analisi hanno lo sco-   • il fattore gestionale risultato carente (docu-
     po di fornire indicatori significativi per la selezio-       mentazione, informazione, addestramento,
     ne degli elementi gestionali critici ai fini della si-       pianificazione della risposta all'emergenza)
     curezza in aggiunta a quanto desumibile dal rie-             ovvero non completamente attuati o non ade-
     same dell'analisi e della valutazione dei rischi. Le         guati alla realtà dello stabilimento;
     schede di sintesi dell'analisi dell'esperienza ope-      • la descrizione della non adeguatezza del fatto-
     rativa, condotta secondo metodologie strutturate             re gestionale preso a riferimento;
     come quelle descritte nell'ambito di questo arti-        • le azioni intraprese (nella immediatezza);

12   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018
Analisi incidenti e non conformità

                                                                                     Figura 15.
                                                                                     Possibile Tripod Beta
                                                                                     dell’esempio
                                                                                     (sviluppato con IncidentXP
                                                                                     di CGE-NL)

•   le azioni previste/programmate ai fini del pre-             vamente realizzate le misure di intervento se-
    venire ulteriori accadimenti (anche ai fini della           condo le priorità stabilite;
    predisposizione di un piano di miglioramento            •   sia verificata la presenza di procedimenti per
    del sistema di gestione della sicurezza).                   l'interscambio di informazioni sugli incidenti
                                                                occorsi con stabilimenti che svolgono attività a-
Per quanto attiene l'analisi degli incidenti e dei              naloghe sia nel territorio nazionale che estero;
quasi incidenti (fattore gestionale 7.ii del sistema        •   sia verificata l'avvenuta comunicazione e diffu-
di gestione della sicurezza per la prevenzione de-              sione ai diversi livelli aziendali delle risultanze
gli incidenti rilevanti), l'attuazione prevede che:             derivanti dall'analisi dell'esperienza operativa.
• sia verificata l'esistenza di una procedura che
     preveda la classificazione degli eventi (inciden-      Perché si investiga
     ti, quasi incidenti, anomalie, ecc.), la definizione
     delle modalità di raccolta, analisi, approfondi-       La conoscenza delle cause immediate e radice è
     mento e registrazione dei dati sugli eventi, con       importante per un duplice aspetto.
     l'archiviazione delle informazioni relative alle       Da un lato c’è la conoscenza del nesso di causalità
     cause e i provvedimenti adottati (azioni corret-       tra gli eventi che, a partire da cause iniziatrici,
     tive e preventive);                                    hanno condotto all’incidente: tale aspetto è mol-
• sia verificato il fatto che per tutti gli eventi regi-    to utile quando l’incidente è investigato a fini giu-
     strati siano state individuate le cause ed effetti-    diziari.

                                                                          ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018   13
Analisi incidenti e non conformità

         Figura 16. Possibile BFA dell’esempio (sviluppato con IncidentXP di CGE-NL)

     Il secondo aspetto, come già anticipato, riguarda          multi-causa, come sono spesso gli incidenti. L’in-
     la possibilità di mettere in luce, attraverso una a-       vestigazione dovrà partire da una solida base di
     nalisi strutturata, le carenze organizzative, proce-       evidenze fisiche, la cui analisi, secondo lo schema
     durali e tecniche che possono essere corrette al           piramidale di Figura 6, condurrà alle conclusioni.
     fine di evitare il ripetersi di simili accadimenti. In
     tal senso, l’investigazione è lo strumento principe        Il flusso di lavoro
     per il raggiungimento di questo obiettivo, con-
     sentendo in ultima analisi di individuare le barrie-       Terminata la fase di risposta emergenziale all’inci-
     re di protezione – preventive o mitigative – ag-           dente, inizia l’investigazione, il cui iter si articola
     giuntive o i piani di miglioramento tesi a rendere         nelle seguenti fasi:
     più efficaci quelle esistenti. Occorre inoltre osser-      1. Sopralluogo iniziale;
     vare che l’obiettivo non è evitare il ripetersi degli      2. Prime valutazioni e formazione della squadra
     stessi accadimenti, ma, in linea con l’approccio               di investigatori;
     generativo, si intende evitare anche incidenti si-         3. Raccolta delle evidenze;
     mili, estendendo il campo di applicazione delle le-        4. Sviluppo della timeline;
     zioni apprese anche ad altre linee produttive, altri       5. Analisi dell’incidente (ricerca delle cause radice);
     processi, altri impianti, altri siti e, in ultimo, altre   6. Report e sviluppo raccomandazioni.
     organizzazioni.
     Per garantire questa permeabilità a più livelli della
     valorizzazione dell’esperienza operativa è neces-          Sviluppo della timeline
     sario dotarsi di metodi strutturati non solo per l’a-      dell’evento incidentale
     nalisi degli incidenti, garantendo così metriche u-
     guali di valutazione, ma anche per la reportistica,        Uno dei metodi più efficaci per sviluppare una ti-
     lo sviluppo delle raccomandazioni correttive, il si-       meline prevede la creazione di una matrice con:
     stema di memoria delle lezioni apprese, e la co-           • Gli istanti temporali riportati sulle colonne;
     municazione e condivisione delle stesse.                   • Gli attori suddivisi sulle righe.

     L’investigazione degli incidenti                           Ad una determinata intersezione “attore-tempo”
     e la loro analisi                                          si inserisce l’evento all’interno della matrice, dan-
                                                                do così una forma organica e sequenzialmente
     L’investigazione condivide lo stesso obiettivo             corretta delle evidenze raccolte nella precedente
     dell’analisi del rischio (il miglioramento della sicu-     fase dell’investigazione (Figura 7).
     rezza), superando però i limiti dell’approccio pre-        Creata la timeline, occorre scegliere una delle tan-
     dittivo, in primis la difficoltà a identificare eventi     te metodologie di analisi degli incidenti a disposi-

14   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018
Analisi incidenti e non conformità

zione e, preferibilmente, anche dell’apposito stru-       una collocazione temporale degli eventi. Le cause
mento per poterla applicare al meglio.                    radice sono individuate negli eventi finali delle ra-
Nel seguito vengono brevemente illustrate tre             mificazioni.
metodologie.
                                                          Tripod Beta
Root Cause Analysis
                                                          Il metodo “Tripod Beta” è interamente basato sulla
L’analisi delle cause radice, o Root Cause Analysis       definizione di “trio” (Figura 9).
(RCA), è indubbiamente tra le metodologie di a-           Un “trio” è l’insieme dei seguenti elementi:
nalisi degli incidenti più diffuse. In sintesi, essa      1. Agente: è l’elemento con il potenziale di intro-
prevede che l’investigatore, a partire dall’evento            durre un cambiamento o arrecare un danno
incidentale, si chieda iterativamente il “perché”             all’oggetto su cui agisce;
dell’evento, scoprendo così dapprima le cause im-         2. Oggetto: è l’elemento che subisce l’Agente e
mediate e, in ultimo, quelle radice (Figura 8).               viene da esso modificato;
Il passaggio da un livello di approfondimento             3. Evento: è il risultato dell’azione dell’Agente
all’altro non è scontato e neppure semplice come              sull’Oggetto. Agente e Oggetto devono essere
può apparire: oltre ad una buona esperienza sul               contemporaneamente presenti affinché si rea-
metodo onde evitare inutili ramificazioni dell’al-            lizzi l’Evento (in altre parole, sono in combina-
bero delle cause radice, viene sovente richiesto di           zione logica AND).
ritornare alla fase di raccolta delle evidenze, al fine
di scartare le ipotesi non supportate, verificare         Il metodo introduce il concetto di barriera: si trat-
che quelle avanzate non siano in contrasto con al-        ta di quelle misure atte a prevenire il rilascio in-
tre evidenze, o anche aggiungere eventuali nuo-           controllato dell’Agente (barriere preventive) o
ve ipotesi che dovranno successivamente essere            proteggere l’Oggetto (barriere mitigative).
testate dal confronto con nuove evidenze.                 L’analisi Tripod Beta si concentra sui motivi per cui
Contrariamente a quanto si possa pensare, non e-          le barriere, poste in essere dall’organizzazione, fal-
siste “la” causa radice in quanto un incidente è          liscono, individuando, come nello schema di Figu-
spesso frutto di più cause radice. Per esse non è         ra 4 a pag. 5:
più possibile chiedersi il “perché” siano avvenute o      1. La causa immediata (o active failure): è l’even-
semplicemente, in relazione allo scopo e all’ambi-            to che ha causato direttamente il fallimento
to dell’indagine, non ha senso proseguire oltre               della barriera. Ci può essere un solo evento
con l’analisi. Gli eventi, disposti in un albero RCA          connesso al fallimento di una barriera (ad es.
come quello di Figura 8, sono collegati dal nesso             ignorare una procedura, rifiuto a indossare i
causa-effetto; il metodo non consente, a rigori,              DPI, interpretazione errata dei segnali);

                                                                       ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018   15
Analisi incidenti e non conformità

     2. La precondition: è l’ambiente, lo stato psicolo-      degli incidenti e della valutazione dell’esperienza
        gico o situazionale che potrebbe aver promos-         operativa, in fase predittiva e non reattiva).
        so la active failure. Sovente, è impossibile di-      Il metodo BowTie consente di restituire in forma
        mostrare con certezza assoluta il nesso cau-          grafica i risultati di un’analisi del rischio che, pren-
        sa-effetto tra precondition e active failure, ec-     dendo le mosse dal top event (un evento non vo-
        co perché si usa obbligatoriamente il                 luto che si verifica quando si perde il controllo sul
        condizionale e il nesso tra i due è rappresenta-      pericolo, ad es. una perdita di contenimento di li-
        to dalla linea tratteggiata in Figura 9. Possono      quido infiammabile), individui le sue possibili
        essere definite più preconditions per una sin-        cause e conseguenze, unitamente alle barriere
        gola active failure.                                  preventive (lato sinistro del BowTie) e protettive
     3. Le cause radice (o latent failures): le deficienze    (lato destro) poste in essere dall’organizzazione.
        sistemiche e organizzative che hanno creato le        L’efficacia di tali barriere potrebbe essere minac-
        condizioni al contorno (preconditions) per il         ciata dagli escalation factors (ad es. mancanza di
        fallimento della barriera.                            energia elettrica o di aria strumenti), a controllo
        Possono essere definite più latent failures per       dei quali vengono poste le barriere secondarie.
        una singola precondition.                             Un sistema di gestione SSL deve tuttavia cogliere
                                                              le opportunità per favorire il miglioramento conti-
                                                              nuo della sicurezza: ciò richiede, attraverso un
     Barrier Failure Analysis                                 processo di feedback, che le lezioni apprese dalla
                                                              fase reattiva (analisi degli incidenti) siano valoriz-
     L’analisi del fallimento delle barriere può essere       zate ai fini di una migliore gestione del rischio in
     condotta anche con altre metodologie, quali la           fase predittiva, generando così nuova conoscenza
     BFA. Essa prevede che gli eventi vengano disposti        (approccio generativo di Figura 2 a pag. 4).
     in sequenza secondo il nesso “causa-effetto” e, do-      Ciò è possibile solo attraverso metodologie e stru-
     po aver individuato le barriere esistenti affinché       menti idonei, capaci di trasferire informazioni e
     sia impedito il raggiungimento di un evento a            dati da una fase all’altra. In tal senso, risulta signi-
     partire da quello precedente, si analizzano quali        ficativo lo schema di Figura 12. Una valutazione
     barriere hanno fallito (Figura 10).                      del rischio ben fatta prevede già i possibili scenari
     Il metodo conserva l’approccio basato sulle bar-         incidentali.
     riere, svincolandosi da definizioni formali come         In altre parole, le cause di un incidente occorso
     quelle fornite dal Tripod Beta, che possono tutta-       andrebbero ricercate proprio tra quelle ipotizzate
     via essere molto utili nel guidare l’investigazione      durante la fase di valutazione del rischio. Indivi-
     verso le cause radice.                                   duato quale sia il percorso sul BowTie che indivi-
                                                              dua il nesso causale tra causa, top event e conse-
                                                              guenza finale (cioè l’incidente), lo strumento for-
     Un approccio integrato                                   nisce un valido input per l’analisi degli incidenti,
     alla sicurezza                                           da realizzarsi con una delle metodologie sopra e-
                                                              sposte, fermo restando la necessità di condividere
     Le metodologie elencate sono tutte caratterizzate        l’approccio alla sicurezza basato sulle barriere.
     da notazioni fortemente grafiche che consentono          Comprese le cause dell’incidente, sarà quindi pos-
     un’immediata visualizzazione degli eventi e delle        sibile aggiornare i dati statistici circa la frequenza
     potenziali relazioni causa-effetto tra questi.           di accadimento della specifica causa, o aggiorna-
     Questa qualità è condivisa anche dalla metodolo-         re la probabilità di fallimento su domanda di una
     gia BowTie (Figura 11), utilizzata tipicamente in        barriera, o aggiungere una nuova barriera alla
     fase di valutazione del rischio (e quindi, nell’ottica   nuova valutazione del rischio. In questo modo,

16   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018
Analisi incidenti e non conformità

nello spirito della UNI ISO 45001:2018, le lezioni        Raccolta delle evidenze
apprese dall’incidente vengono trasferite alla fase
di valutazione del rischio, consentendo non solo          Gli investigatori sequestrano tre bombolette di
un continuo aggiornamento delle informazioni e            schiuma poliuretanica, tra quelle ancora non uti-
dei dati ad essa connessi, ma anche di perseguire         lizzate, allo scopo di farne analizzare in laborato-
concretamente l’obiettivo del miglioramento del-          rio il contenuto.
la sicurezza.                                             Dalle analisi risulta che il gas propellente è una
                                                          miscela di gas propano-butano altamente infiam-
                                                          mabile e, come riporta la scheda di sicurezza del
Un esempio                                                prodotto, capace di generare atmosfere esplosive
                                                          in ambienti chiusi e non ventilati. Si preleva a re-
L’esempio proposto nel presente paragrafo è pre-          perto anche il trapano, che presenta alcune leve
disposto esclusivamente per finalità didattiche.          di comando in plastica parzialmente fuse. Inoltre,
                                                          viene interrogato il datore di lavoro ed altri operai
I fatti                                                   dell’organizzazione.
                                                          Le testimonianze rese concordano nel ricostruire i
La mattina del giorno 26/06/2018 sono in corso            fatti presentati in premessa. Uno degli operai rive-
alcuni lavori di manutenzione all’interno di un lo-       la che il collega deceduto non indossava i DPI pre-
cale adibito a cella frigorifera di un grossista, volti   visti per la lavorazione eseguita e che, all’atto
al ripristino dello strato coibente di alcune pareti      dell’esplosione, la porta di accesso al locale era
del locale. Tale ripristino viene effettuato insuf-       chiusa per agevolare il passaggio del personale
flando schiuma poliuretanica espansa nei punti            nel piccolo corridoio all’esterno del locale.
ove la coibentazione si è ritirata. Ad eseguire i la-
vori è il datore di lavoro.                               Analisi dell’incidente
Dopo una pausa caffè, il Datore di Lavoro chiede
all’Operatore A di sostituirlo nel proseguimento          Dalle informazioni acquisite è possibile costruire
delle attività di manutenzione. Alle 12:06 avviene        la timeline dell’incidente. Si noti che non necessa-
un’esplosione all’interno del locale.                     riamente occorre una definizione quantitativa
Le ustioni riportate dall’Operatore A risulteranno        della timeline. Nel caso in esame, infatti, non sono
letali, causandone il decesso dopo tre giorni.            noti gli istanti di tempo degli eventi in essa ripor-
                                                          tati, ma se ne conosce la sequenza e una stima
Sopralluogo iniziale                                      qualitativa delle durate. Nella timeline è possibile
                                                          aggiungere eventi che, in questa fase, sono sola-
Il sopralluogo iniziale degli investigatori rivela che    mente ipotizzati al fine di garantire una continuità
il locale non era dotato di impianto di ventilazio-       logico-temporale all’insieme di eventi finora rac-
ne forzata e che, sul posto, era presente un trapa-       colti, fermo restando la necessità di validare o me-
no elettrico usato per praticare dei fori nelle pareti    no, tramite le evidenze, tali ipotesi. In altre parole,
rivestite da lamiera metallica, allo scopo di insuf-      è comune il caso in cui l’investigatore ritorni più
flare la schiuma poliuretanica all’interno.               volte a modificare la timeline, sulla base di nuove
Il sopralluogo rivela inoltre 8 bombolette di schiu-      evidenze o ipotesi. Una possibile timeline è quella
ma poliuretanica già utilizzate e numerose altre          sviluppata in Figura 13.
ancora non utilizzate.                                    È bene osservare come gli “attori” non corrispon-
Il locale si presenta privo di finestre e dotato di       dono necessariamente a persone fisiche, ma an-
una sola porta di accesso. Non sono rilevati ulte-        che a luoghi o oggetti inanimati.
riori elementi.                                           Partendo dall’evento incidentale vero e proprio

                                                                        ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018   17
Analisi incidenti e non conformità

     (decesso dell’Operatore A per gravi ustioni), l’in-        Una possibile combinazione di trio potrebbe es-
     vestigatore potrebbe chiedersi iterativamente              sere quella di Figura 15. Per comodità di rappre-
     “perché” è avvenuto tale evento, arrivando a co-           sentazione, sono state individuate le cause imme-
     struire l’albero RCA di Figura 14. Da esso emerge          diate e latenti di una sola delle barriere fallite.
     la necessità di approfondire alcuni eventi, quali la       Infine, lo stesso incidente potrebbe essere analiz-
     richiesta del datore di lavori di farsi sostituire nei     zato anche con la BFA, come mostrato nel dia-
     lavori, in assenza di una procedura “permesso di           gramma, volutamente semplificato, di Figura 16.
     lavoro”, e le motivazioni per cui era del tutto as-
     sente l’impianto di ventilazione forzata nella cella
     frigorifera (tali eventi sono contrassegnati da un         Conclusioni
     punto interrogativo).
     Le cause immediate (segnate dal simbolo “CC”) po-          In conclusione, quanto riportato è un esempio di
     trebbero essere individuate nell’utilizzo di bombo-        come sia possibile analizzare, tramite metodolo-
     lette di schiuma poliuretanica e nel fatto che la cel-     gie strutturate, uno stesso incidente.
     la frigo fosse chiusa e non ventilata. In realtà, da       Emerge come, per un dato incidente, non esiste
     una analisi più approfondita, si scoprirebbe che le        “la” soluzione al processo di analisi, perché le fina-
     cause radice vanno ricercate nel layout inadeguato         lità, lo scopo e l’ambito di applicazione di una in-
     della struttura, tale non consentire neppure un ri-        vestigazione possono essere molteplici, compor-
     cambio d’aria per ventilazione naturale, e nello           tando quindi l’esistenza di diversi “punti di vista”
     scarso impegno dell’organizzazione in tema di sicu-        dai quali analizzare l’incidente.
     rezza (per cui sia l’Operatore A che il Datore di lavo-    Una volta note le barriere fallite, inadeguate, o
     ro, non essendo formati sui rischi di esplosione, uti-     mancanti, le cause immediate, le precondizioni, e
     lizzavano il trapano elettrico in un ambiente diven-       le cause radice è possibile sviluppare dei piani di
     tato a potenziale rischio di esplosione, senza le ade-     miglioramento della sicurezza.
     guate misure preventive quali indumenti antistatici        Nel caso in esame, si potrebbe intervenire a livello
     o l’impiego di un trapano idoneo per l’utilizzo in at-     di cause radice, rafforzando la cultura della sicu-
     mosfere esplosive).                                        rezza dell’organizzazione, rivedendo per intero il
     Eventuali azioni correttive andrebbero quindi svi-         proprio sistema di gestione SSL.
     luppate proprio sugli ultimi eventi delle ramifica-        La formazione preventiva degli operatori alle
     zioni dell’albero RCA individuati come Root Cause          mansioni da svolgere e ai rischi più comuni, in
     (RC), pur potendo intervenire con azioni correttive        particolare quelli legati all’esplosione, deve essere
     anche ai livelli di cause immediate (CC), allo scopo       rafforzata, fornendo il supporto necessario affin-
     di fornire delle raccomandazioni da implementare           ché si raggiunga un livello di maturazione tale da
     nel breve termine. La necessità di effettuare lavori       comprendere l’importanza dell’indossare i DPI
     di ripristino, ai fini della investigazione, può non ne-   corretti e l’impiego di attrezzature idonee ai luo-
     cessitare di ulteriori approfondimenti, per cui l’e-       ghi di lavoro.                                     n
     vento non è stato ulteriormente investigato ed è
     stato siglato come Not a Cause (NC).
     Analizzando lo stesso incidente con la metodolo-
     gia Tripod Beta, viene richiesta non solo l’identifi-
     cazione degli eventi, ma anche degli agenti e de-
     gli oggetti. La metodologia, molto strutturata, ri-
     chiede che siano anche definite le barriere pre-
     senti, individuandone il loro stato (efficaci, fallite,
     assenti).

18   ambiente&sicurezza sul lavoro agosto 2018
Analisi incidenti e non conformità

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