Vita nuova dallo sport locale - IN QUESTO NUMERO - Squilla febbraio 2021 stampa_ 03/02/21 23:21 Pagina 1 - Comunità pastorale ...
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Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 1 Anno XCII Numero 2 Febbraio 2021 Vita nuova dallo sport locale IN QUESTO NUMERO Dopo il Virus, diseguaglianze e miseria? La Diaconia con tre nuovi laici
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 2 TRA LE GUGLIE 2 «Prendersi cura, annunciando il Vangelo, con ascolto paziente, verità, misericordia e discrezione» l “discernere”, con un intervento dell’Arcivescovo, I una parola che li aiuti nel discernimento. I percorsi è stato al centro del secondo incontro dell’ulti- delle persone sono complicati e non siamo au- ma edizione del percorso “Il Signore è vicino a torizzati a giudicare, ma non siamo nemmeno au- chi ha il cuore ferito”, sospeso a marzo scorso per torizzati a tacere gli elementi di valutazione e di di- la pandemia scernimento che l’insegnamento della Chiesa of- Continuare a prendersi cura delle persone che vi- fre. L’insegnamento della Chiesa è fondato sulla vono situazioni di separazione, divorzio e nuova rivelazione di Gesù che ha manifestato la verità di unione, anche in questo tempo che pare sospe- Dio che è misericordia». Il richiamo dell’Arcivescovo so e nelle difficoltà causate dalla pandemia. Non è ai punti 206-207 dell’ultima Enciclica “Fratelli tut- ignorare la complessità, annunciare la verità del ti”, firmata ad Assisi il 3 ottobre 2020, laddove papa Vangelo e dell’insegnamento del Papa con veri- Francesco parla della riconciliazione e della pace, tà e discrezione. È quanto l’Arcivescovo ha chie- «in un contesto sociale, che si può, tuttavia, ap- sto nell’incontro “Il Signore è vicino a chi ha il cuo- plicare alla morale familiare». Stile con qualche pa- re ferito”. «Una parola di incoraggiamento e di ap- rola cardine: «la pazienza dell’ascolto, la miseri- prezzamento per chi condivide questo percorso cordia nell’accoglienza – un prendersi a cuore il secondo le linee fornite dal Papa in “Amoris Lae- bene dell’altro annunciando il volto di Dio e come titia”. Questa situazione di confusione, sospen- sia impegnativa la chiamata alla santità -, la fran- sione, tribolazione per la pandemia, ci impedisce chezza della parola vera, la discrezione sulla vi- molte cose, ma non ci impedisce di continuare a cenda e sui suoi esiti nella doverosa accoglienza prenderci cura di fratelli e sorelle che chiedono aiu- e nell’inserimento dei divorziati e separati in nuo- to per interpretare la loro situazione sotto lo va unione nelle comunità». sguardo di Dio e che chiedono alla Chiesa di dire www.chiesadimilano.it Diocesi «Superare la paralisi dello spirito di chi non si decide a sperare, a guardare il mondo come una possibilità di bene». Con un dialogo tra l’Arcivescovo e la giornalista, Marina Corradi, si è concluso il ciclo di in- contri dedicato al rapporto tra Dino Buzzati e la città contemporanea. www.chiesadimilano.it Da Twitter 07:10 PM – 31 Gen 21 #Delpini «Abitare i giorni come figli di Dio. Vivere alla presenza di Dio il tempo in famiglia». 01:30 PM – 24 Gen 21 @Pontifex_it La Parola di Dio, seminata nel terreno del nostro cuo- re, ci porta a seminare speranza attraverso la vicinanza agli altri. Proprio come fa Dio con noi. #DomenicadellaParola 01:30 PM – 18 Gen 21 @Pontifex_it Oggi inizia la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cri- stiani. Quest’anno il tema si rifà al monito di Gesù: «Rimanete nel mio amore: produrrete mol- to frutto». #PreghiamoInsieme
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 3 LA PAROLA DEL PARROCO 3 Laici e laiche nella Diaconia della nostra Comunità Altri strumenti nella sinfonia della decisione In questi anni di Comunità Pastorale ab- 1 le scelte ecclesiali: troppo spesso tutto grava biamo imparato a camminare insieme (si sui preti e tutto dipende dai preti. Abbiamo bi- dice “Sinodo”). Abbiamo articolato nel sogno di un convenire per ascoltarci, per in- Consiglio Pastorale il discernere insieme terpretare il tempo che viviamo e il territorio che e nella Diaconia il decidere insieme sulla base abitiamo, le priorità che la missione impone. Io del discernimento compiuto. ritengo che non si possa immaginare una pre- 2 Alla Diaconia appartengono i preti, i diaconi senza territoriale della Chiesa in cui i laici non e i laici che istituzionalmente hanno compiti nel- siano chiamati a esprimersi e a prendersi re- la Comunità. Non ci è mai mancata la presen- sponsabilità”. za laicale; grazie anche ai diaconi che, se “ec- 6 Siamo lieti di questa provvidenziale sintonia clesialmente” non sono laici, il loro stato di vita tra locale e globale! Così incoraggiati abbiamo li pone nelle dinamiche del mondo. Voci pre- identificato una sorta di identikit del laico da in- ziose, tutte, perché tutte ascoltate e riconosciute serire nella Diaconia; ne ha discusso il Consi- significative in vista del servizio alla nostra Co- glio pastorale, offrendo contributi di qualità e munità. acuti suggerimenti concreti; abbiamo visto con 3 Abbiamo via via compreso che nella sinfonia gratitudine che siamo maturati nel discerni- dei carismi del momento decisionale della Dia- mento, dono dello Spirito di Dio. E infine è sta- conia occorreva qualche strumento laicale in più. to proposto a tre laici di condividere nella Dia- Sia per portarvi le sensibilità dalle concrete par- conia l’onere della decisione, in sinfonia con il rocchie di vita (e viceversa), sia per farvi giun- carisma della responsabilità sintetica del Par- gere meglio la vita del mondo da chi ne porta roco: si tratta di Silvia Zandon, Cristina Ghiotti la diretta responsabilità (famiglia/lavoro/affetti: e Damiano Casotto che si aggiungono a Silvia ricordate l’Incontro Mondiale delle Famiglie, Accurso per la Pastorale Giovanile. Bresso 2012?), sia per lasciarci provocare di più. 7 Ora la Diaconia dovrà riposizionarsi. Dovrà uti- 4 Questa intuizione si incontra con il cammino lizzare orari di ritrovo non mattutini o del primo che la Chiesa intera sta vivendo. Dice Papa pomeriggio: il luogo dalla santificazione dei lai- Francesco: “Dobbiamo proseguire su questa ci è il mondo. Dovrà rimettere in discussione uno strada. Il mondo in cui viviamo, e che siamo stile di comunicazione ormai rodato: un numero chiamati ad amare e servire anche nelle sue più ampio di persone (14) dilata il tempo del- contraddizioni, esige dalla Chiesa il potenzia- l’ascolto e più articolato diventa il processo del- mento delle sinergie in tutti gli ambiti della sua la decisione. Sono sfide per tutti, vecchi e nuo- missione. Il cammino della sinodalità è il cam- vi arrivati: e questo passo è espressione del mino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo cammino della nostra Chiesa, che non è so- millennio” (Omelia per il 50° della istituzione del spesa, in attesa della fine della pandemia, ma Sinodo). è vigile e docile ai segni dei tempi che lo Spiri- 5 Anche la Chiesa ambrosiana sente viva que- to suscita. Questo ci basta per camminare. sta “sinodalità”: scrive l’Arcivescovo Mario: E cammineremo, insieme. “Ritengo urgente che i laici e i consacrati sia- Il Prevosto don Angelo no chiamati a condividere le responsabilità per e i preti e i diaconi della Comunità Pastorale
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 4 LA NOSTRA COMUNITÀ 4 Rinati al fonte battesimale ssNazaro e Celso SPINELLI Tecla Isabel CALLONI Lisa Caterina CALLONI Sara Madonna della Misericordia // San Carlo // Sposati nel Signore ssNazaro e Celso // Madonna della Misericordia // San Carlo / Riposano in Cristo ssNazaro e Celso BERETTA Anna di anni 77 PARINI Eleonora di anni 93 FACCHIN Maddalena di anni 86 SALANI Marisa di anni 71 BARBIERI Serafino di anni 85 GHEZZI Augusto di anni 80 FERRARI Maria Carla di anni 77 NERI Maria di anni 97 MOLLUSO Giuseppe di anni 96 RIGANO Maria di anni 82 TAGLIABUE Tarcisio di anni 82 CAZZANIGA Anna Maria di anni 82 RICETTI Concetta di anni 86 PINI Giovanni di anni 78 BULGARELLI Caterina di anni 90 Madonna della Misericordia MERAVIGLIA Idangela di anni 69 RICCI Roberto di anni 78 MICHELINI Cesarina di anni 102 RIZZO Massimo di anni 57 IMPALÀ Domenico di anni 92 MASPERO Armando di anni 89 San Carlo TARANTINO Arcangelo di anni 83 LATTUADA Cleofe di anni 84 BUCCI Diana di anni 88 ALVISI Augusto di anni 94 RAI Giancarlo di anni 88 CANTORO Rosaria di anni 99 MARCHIORI Renza di anni 81 COLDANI Luisa di anni 73 MERIGHI Giovanni Battista di anni 83 LEGATI Parrocchia ss Nazaro e Celso FEBBRAIO 2021 3 ore 9 CINISELLI Pietro e TAGLIABUE Angela 12 ore 9 Famiglia BIANCHI Giuseppe 13 ore 9 DONZELLI Pierina e LIBANORE Bruno ore 18,30 DONZELLI Angelo e LECCHI Letizia 15 ore 9 RIBOLDI Lucia e Carlo 18 ore 9 BIANCHI Edoardo e FUMAGALLI Ines 20 ore 9 LECCHI Suor Onorina, Giuditta e Teresina 22 ore 7 MAZZOLA Enrico, Arturo e Olga 23 ore 7 DI STEFANO Rosa e Antonio SCADUTO 24 ore 9 Mons. RE DIONIGI Giuseppe, Felice e Adele 25 ore 9 LESMA Giuseppe, Guido e PACCHETTI Giuseppina 27 ore 9 LESMA Colomba, Anna e Carlo ore 18,30 LAMANNA Ettore e CAFERRO Rosina Per verificare il calendario 2021 dei legati, i parenti -qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni – si rivolgano in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19).
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 5 NOTIZIARIO 5 Pastorale on line: buona o cattiva notizia? parrocchie di Bresso si sono organizzate, Il trascorso mese di gennaio ha avuto la ca- ciascuna con il proprio stile, con la sezione ratteristica di codificare un dato che in que- locale dell’OFTAL perché tutta la Comunità sti mesi è stato percepito come un viva questo momento di carità e di fede. In surrogato: gli incontri della Parrocchia on attesa della ripresa dei pellegrinaggi a Lour- line. Le celebrazioni per fortuna in pre- des, dei momenti fraterni coi pellegrini e gli senza, ma tanto altro da remoto: momenti ammalati, della possibilità della visita a casa formativi, Consigli pastorali, Diaconie, ca- dei più fragili. techesi, incontri di program- mazione…. Una delle caratteristiche della pande- mia, che ci ha reso (quasi) tutti abili (o almeno rivedibili..) all’uso dell’informatica. Se gli svantaggi sono percepibili (mancano la conoscenza di- retta di chi è nuovo, la pre- senza, gli occhi, le mani…) ne abbiamo visto anche i van- taggi: alcune modalità di la- voro pastorale possono essere svolte con profitto da remoto. Così una mamma o un papà non devono uscire, la presenza in casa coi figli è garantita, certe sere d’inverno si diventa pigri e si saltano belle opportunità, soprattutto di formazione o di program- mazione tra piccoli gruppi. Quando finirà la pandemia quanto abbiamo imparato non Percorso al matrimonio cristiano dovrà essere tutto archiviato, ma usato con Partono i cammini di 18 coppie verso il ma- saggezza come uno strumento in più a di- trimonio cristiano: una bella notizia che fi- sposizione. nalmente possiamo dare, poiché si aprono alcune possibilità di incontri non solo da re- Giornata mondiale del malato moto per i giovani. Un percorso così mette La preghiera per i malati e con i malati, la vi- in gioco storie, sogni, interrogativi tra cop- cinanza fraterna della Comunità, la tene- pie che non si conoscono, almeno all’ini- rezza di Maria sono valori preziosi. Più che zio: è essenziale il momento della mai in questi tempi di pandemia. Nella ca- conoscenza di persona, per condividere rità di non mettere a rischio i nostri anziani una comunicazione non formale e un e malati, tra i più fragili ed esposti al virus e pezzo di strada in un momento fondativo sciaguratamente ancora in attesa del vac- del proprio futuro. Accompagniamoli nella cino, non vogliamo venir meno all’appun- nostra preghiera, sono un segno di spe- tamento dell’11 febbraio. Le nostre tre ranza per tutti!
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 7 AFFARI ECONOMICI 7 Le tre parrocchie di Bresso hanno affidato al GAD le utenze di gas ed energia elettrica: risparmi dal 20 al 25% Gruppi di Acquisto Diocesano, ha aderito oltre la metà delle parrocchie Grazie alla centrale unica, nel 2018-2019 il risparmio complessivo è stato di oltre 2 milioni di euro. Ferrari: «Migliorare l’efficienza permette di concentrarsi sui bisogni dei fedeli e affrontare meglio le conseguenze della crisi sanitaria» dai tre Consigli degli Affari Economici ollette del gas e della luce più leg- B senti in Diocesi) e un centinaio di realtà tra gere per le parrocchie grazie alla scuole, enti e fondazioni di natura ecclesiale: centrale unica di acquisto della numeri in costante crescita. Per loro conto, Diocesi. I parroci che hanno ade- salvaguardandone l’autonomia decisionale, rito al GAD (Gruppo Acquisto Diocesi Mila- il GAD stipula contratti con società di ser- no) pagheranno il prossimo anno il gas e la vizio in diversi settori: gas e luce, telefonia, luce alla tariffa più bassa dal 2016, realiz- ristorazione e stampanti-multifunzioni. Re- zando risparmi che variano dal 20 al 25%. centemente è stato anche stipulato un ac- Il risultato è stato possibile grazie a una gara cordo-quadro per i servizi anti-incendio. Il ri- di appalto lanciata lo scorso sparmio complessivo per le re- aprile, in un momento parti- altà associate al GAD è stato colarmente favorevole per gli di 2 milioni di euro nel periodo acquirenti grazie al crollo del 2018-2019. costo dell’energia. Tra le 11 so- «I beni che la parrocchia pos- cietà che avevano i requisiti per siede, la chiesa, l’oratorio, gli partecipare, due si sono ag- spazi per gli incontri dove si giudicate l’appalto dei 5mila svolge la socialità, assorbono contatori che il Gruppo con- molte risorse – osserva Ferrari trolla, offrendo il prezzo migliore –. Nei mesi del lockdown, e permettendo alle parrocchie con la sospensione delle Mes- di bloccarlo per tutto il 2021. se, molti parroci hanno dovuto fare i conti «È la prova che l’unione fa la forza – spie- anche con una riduzione delle offerte che in ga Daniele Ferrari, amministratore unico del taluni casi è stata drastica. Nello stesso tem- GAD –. Se le parrocchie, invece di contrat- po sono aumentate anche le richieste di aiu- tare singolarmente con i vari gestori, si met- to da parte di famiglie che hanno perso il la- tono insieme e si fanno rappresentare da un voro o subito forti riduzioni di reddito. Rea- solo soggetto, possono spuntare prezzi più lizzare risparmi sull’amministrazione è di- vantaggiosi e dedicare le risorse liberate agli ventato un tema cruciale per i parroci, per- scopi pastorali». ché permette loro di liberare risorse per de- Nato nel giugno del 2017 per volere della dicarsi meglio ai bisogni spirituali e materiali Diocesi di Milano, il GAD è cresciuto nel tem- dei fedeli, quindi alla loro mission, si direb- po. Attualmente si affidano al Gruppo oltre be con un termine aziendale». 600 parrocchie (più della metà di quelle pre- Tratto da www.chiesadimilano.it
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 8 COLORI DEGLI ORATORI 8 Una porta aperta al bisogno di studio Si studia, si scrive, si conta… si migliora Oratorio San Giuseppe e Isola dei Compiti a servizio dei ragazzi di Donatella e Luca Bertante ratelli tutti. È davvero così. F Dovremmo averlo imparato. Scrivo “dovremmo” perché questa nostra società scar- seggia di quella predisposizione umana che dovrebbe portare tutti ad aiutare l’altro indistintamente, sen- za pregiudizi, senza barriere, o per meglio dire… in modo del tutto naturale. Al giorno d’oggi le famiglie incontrano mol- Forse perché siamo sempre più convinti di te difficoltà nel seguire i propri figli nella loro dover avere capacità speciali o di non ave- quotidianità scolastica, e quelle straniere an- re abbastanza tempo oltre il lavoro, la fa- cora di più. Così dallo scorso ottobre, in col- miglia, la casa, da dedicare a chi, anche in laborazione con la veterana “Isola dei Com- modo silenzioso, ha bisogno di aiuto. piti”, l’Oratorio San Giuseppe ha messo a di- Prendersi cura dell’altro, soprattutto quan- sposizione alcuni spazi per aiutare piccoli e do non fa parte della nostra sfera di perso- grandi studenti. ne care, diventa in questo modo difficile la In un’ora e mezza si studia, si scrive, si con- libera espressione di questa fraternità che ta… si migliora. Semplicemente insieme. farebbe tanto bene alla mente e soprattut- È un momento di condivisione molto inten- to al cuore. so perché i bambini e i ragazzi sentono l’aiu- Così l’Oratorio San Giuseppe, osservando le to prezioso e gratuito che viene offerto loro, varie necessità della Comunità di Bresso, ha lo respirano e lo concretizzano impegnan- aperto la porta a uno dei bisogni più sentiti dosi con serietà e tanta volontà. dalle giovani generazioni: l’aiuto allo studio. Ecco che allora il prendersi cura dell’altro si manifesta in questa nuova realtà e diffon- de nel cuore e nel- l’anima una nuova gioia. E se è pur vero che proprio gli occhi sono il vero specchio del- l’anima, grazie anche alla mascherina, sem- bra che ora brillino un po’ di più.
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 9 NON SOLO SPORT 9 Una bella pagina dello sport bressese Sport in Oratorio tra pandemia e profezia da Bresso 4 ome operatore sportivo e ora- C toriano il Bresso 4 ha deciso di non vivere questo lungo perio- do di sport rallentato dalla pan- demia nella sola attesa di decreti e nor- me per poter riprendere le attività in pre- senza ma, cogliendo anche tanti inviti, come quello del nostro Arcivescovo, ha voluto utilizzare questo momento anche per riflettere sul senso profondo del pro- prio essere società sportiva oratoriana. In particolar modo ci ha fatto molto riflette- ti possano dare il meglio di sé, superando re l’enciclica “Fratelli tutti”, che Papa Fran- pregiudizi e violenze? cesco ci ha regalato. Esistono infatti due Lo sport, con la sua capacità di “facilitare” passaggi che non possono non coinvolge- le relazioni, può chiamarsi fuori da questa sfi- re in modo diretto il mondo dello sport ora- da che Papa Francesco ci lancia? A mag- toriano, con la sua organizzazione e crea- gior ragione lo sport in oratorio può mirare tività: “Diciamolo, siamo cresciuti in tanti a un generico “ritorno alla normalità” o aspetti ma siamo analfabeti nell’accompa- deve orientarsi sempre più a creare occa- gnare, curare e sostenere i fratelli più fragili sioni che aiutino a “cambiare il nostro e deboli delle nostre civiltà sviluppate” (FT sguardo”? 64). Crediamo fortemente che il Santo Padre ci “La vera carità è capace di includere tutto indichi la strada di uno sport d’oratorio che questo nella sua dedizione, e se deve sia “profetico”, capace cioè di usare tutto il esprimersi nell’incontro da persona a per- suo potenziale per scuotere le coscienze e sona, è anche in grado di giungere a un fra- far sperimentare questa nuova “normalità” tello e a una sorella lontani, e persino igno- positiva, così come ci ha mostrato l’evan- rati, attraverso le varie risorse che le istitu- gelico buon samaritano (Lc 10,25-37). zioni di una società organizzata, libera e crea- Per questo intendiamo da sempre lo sport, tiva sono capaci di generare” (FT 165) oltre che come potente mezzo di educazione Papa Francesco ci fa capire che se il nostro (per ragazzi/e e adulti), divertimento e ben- concetto di “ritorno alla normalità” non essere, anche come strumento di azione ca- cambierà nel post-pandemia, avremo spre- ritativa, nell’ottica di una “Chiesa in uscita”, cato una grande occasione: dopo questa come più volte sottolineato dal Papa e dal- esperienza profonda, il nostro stile di vita in- la nostra Diocesi. Lo sport, infatti, permet- tenderà ancora la “normalità” come il poter te di svolgere sia attività con persone e fa- fare quello che “io” voglio oppure si aprirà miglie a rischio fragilità sia coinvolgimento di- a una vera attenzione “per tutti”, perché tut- retto, ad esempio attraverso i ruoli di alle-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 10 NON SOLO SPORT 10 continui a essere at- tiva e viva, rappre- sentando un grande esempio della po- tenzialità “sociale” positiva dello sport “che va oltre lo sport”. Papa Francesco ci invita anche a una ri- flessione su come opporsi coerente- mente alla “cultura dello scarto”, che nel natore o dirigente, di persone che si avvici- mondo dello sport significa anche contra- nano (o si ri-avvicinano) alla Chiesa proprio stare i concetti di “taglio” degli scarsi e di “vit- attraverso lo sport. Come comunità par- toria sopra tutto e sopra tutti”: cercare di rea- rocchiale ci si pone spesso il tema dei “lon- lizzare uno sport “profetico” significa sicu- tani”: ebbene, anche lo sport aiuta concre- ramente, come oratorio e comunità, mettersi tamente la comunità a uscire e avvicinare i in gioco anche su questi importanti temi. “lontani”, che poi così lontani non sono. È Aver scelto di essere una polisportiva ora- doveroso fare tutto questo attraverso uno sti- toriana inclusiva, aperta e attenta a tutti, non le, compreso quello dello sport, capace di è cosa semplice né scontata, ma è per noi far percepire una comunità vicina alle per- un modo concreto per sottolineare quei va- sone e disposta amorevolmente ad ac- lori sopra raccontati, provandoci con tutta compagnarle nelle esperienze della vita, an- la nostra forza, nonostante tutti i nostri limiti. che con lo sport, facendo rete tra le diver- Essere “profetici” porta a volte anche a es- se esperienze comunitarie. sere giudicati un po’ “strani”, visti cioè con Oltre che con i nostri atleti giovani e con le un po’ di sospetto sia da un mondo spor- loro famiglie, attraverso i canali social del pro- tivo sempre troppo orientato a valutare so- getto europeo inclusivo “UAN Sport - Uni- lamente risultati e prestazioni, sia da un mon- cità, Abilità, Normalità”, in corso con altri 4 do ecclesiale spesso poco abituato a rico- partner europei, si è cercato di svolgere una noscere anche nello sport un linguaggio di continua azione di vicinanza e rete con i no- carità e profezia. Sicuramente, però, Papa stri/e atleti/e con disabilità, categoria que- Francesco ci sta esortando, anche con ge- sta pesantemente dimenticata durante il sti simbolici come l’intervista del 2 genna- lockdown, e con le loro famiglie. Durante lo io scorso alla Gazzetta dello Sport, a met- stop per la pandemia è stato poi dato sup- terci tutti in gioco rispetto a questo impor- porto, anche per questioni relative al loro la- tante tema dello “sport” (e dello “sport ora- voro, a 9 ragazzi richiedenti asilo partecipanti toriano”), che coinvolge moltissime perso- al nostro progetto di integrazione “Panafri- ne, famiglie e comunità. ca United”. A tal proposito è stato molto bel- www.facebook.com/Bresso4 lo notare come la rete tra gli atleti legati a www.facebook.com/UanSportOfficial questa esperienza, pur se provenienti da www.instagram.com/asdgsbresso4 Paesi diversi dell’Africa Sub-Sahariana, www.instagram.com/uansport_official
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 11 GRUPPI, ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI 11 Aborti, anziani, malati, migranti Oltre la cultura dello scarto Invece di scartare, accogliere dal Movimento per la Vita l Santo Padre, durante la recente intervi- ditando una soluzione, anche qui piena- I sta al TG5 con il vaticanista Fabio Rago- na, è tornato a denunciare l’indifferenza verso l’aborto e l’eutanasia quali esempi lampanti della cultura dello scarto. Un con- cetto ricorrente dell’allarme lanciato da mente umana e condivisibile al di fuori del- la dimensione religiosa. Contro la cultura del- lo scarto abbiamo bisogno di “una cultura dell’accoglienza: invece di scartare acco- gliere. Non vale la cultura dell’indifferenza. Francesco nei confronti di una società Questa è la strada per salvarci: la vicinan- sempre più prona all’esclusione in nome del- za, la fratellanza, il fare tutto insieme. Fra- l’utilità economica o personale. tellanza che non vuol dire fare un club di ami- Papa Francesco sottolinea come la natura ci, no. Tutti”. della questione dell’aborto sia umana e Il Movimento per la Vita, da oltre qua- scientifica, una questione “pre-religiosa” rant’anni in prima linea per l’accoglienza di che interroga tutti, credenti e non. Con il suo ogni vita umana, non può che far proprio consueto stile diretto il Papa ha marcato il l’appello di Papa Francesco. La presiden- bisogno di una riflessione etica di fronte alle te del Movimento, Marina Casini, ha ricor- possibilità scientifiche: “Io ho il diritto di fare dato come “guardare al concepito come uno questo? […] è giusto cancellare una vita di noi, un fratello come richiamato anche umana per risolvere un problema, qualsia- nella recente lettera enciclica ‘Fratelli tutti’ , si problema? No, non è giusto. È giusto af- è il primo mattone per la costruzione di una fittare un sicario per risolvere un problema? cultura dell’accoglienza alternativa alla cul- Uno che uccida la vita umana? Questo è il tura dello scarto”. Casini quindi ricorda problema dell’aborto. Scientificamente e che “questa prospettiva richiede l’impegno umanamente”. di tutti perché questo sia un sincero percorso Il Papa ha quindi ripercorso le tante condi- comunitario, e infine istituzionale, verso la co- zioni e dimensioni della cultura dello scarto: struzione di una società dove nessuna vita “anche scartare i bambini senza educazio- umana sia esclusa o rifiutata”. ne per sfruttarli dopo: senza togliergli la fame, Dal sito Movimento per la Vita, crescono malati e muoiono. I bambini non 12 gennaio 2021 producono e vengono scartati. Scartare gli anziani: gli anziani non producono e vengono scartati. Scartare gli ammalati o accelerare la morte quando è terminale. Scartare affinché la cosa sia più comoda per noi e non ci porti tanti problemi. Scar- tare i migranti: sulla nostra coscienza pesa la gente che è affogata nel Mediterraneo perché non la si lasciava venire”. Francesco non si limita alla denuncia ad-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 12 APPROFONDIAMO 12 Un giovane insegnante ci interroga Dalla scuola non escono lavatrici o televisori La scuola ha il compito di preparare persone e far germogliare coscienze di Andrea Maniglia olti sono concordi nel- M l’affermare, purtroppo, che la scuola italiana sta vivendo il suo periodo più buio. La pandemia ha dato, poi, un’importante batosta a un sistema già da tempo, e da più parti, fragi- le. Un sistema, quello scolastico, che ha sopportato il disinteresse di una certa politica molto più interessata ad altro che alla cultura, e di con- seguenza al futuro. In tanti fanno notare che nel sistema scuo- Certo: la scuola subisce le tante fatiche del- la ci sono seri problemi strutturali, non solo l’odierno contesto sociale, e di una certa per l’edilizia ormai fatiscente e vecchia, ma mentalità, carente da più punti di vista. Mol- anche per l’insufficienza di fondi destinati allo ti, poi, vedono nella scuola un “parcheggio” stesso mondo dell’istruzione. I tagli scelle- gratuito per le giovani generazioni. rati a quanto era destinato per il mondo del- la scuola, infatti, sono stati tanti in questi ultimi anni. La scuola è lo specchio di un Paese: guardandoci attorno non sono rimasti che i detri- ti dei tanti buoni propositi ascoltati in questi decenni. Prendere atto di questo non basta, occorre partire. O for- se ri-partire. Abbiamo rinun- ciato - tutti - a un progetto educativo veritiero. Conti- nuare su questa strada vor- rà dire condannare definiti- vamente il nostro Paese. I giovani di oggi crescono “con il mito della facilità, del tirare a campare”. Essi spes-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 13 APPROFONDIAMO 13 seati da noi che spesso ci collo- chiamo in posizioni lontane dalla loro quotidianità; ci vogliono pre- senti, soprattutto coerenti; desi- derano vederci tracciare sentieri di fiducia anche quando costa fatica. È gravoso e impegnativo, ma cre- do sia l’unico modo buono e con- creto per risultati positivi e reali. Anche noi docenti, poi, siamo chiamati a una conversione: non possiamo essere solo quelli che “danno risposte” o “propongono so dimenticano che verranno posti inevita- contenuti”. Siamo chiamati ad acuire la cu- bilmente innanzi a scelte e realtà che di fa- riosità e la ricerca; siamo chiamati ad ac- cile non avranno nulla. Cosa faranno allora? compagnare, incoraggiare, aiutare l’altro ad Cosa faremo noi? Batterci il petto e fare am- aprirsi al possibile. menda non basterà. Oggi occorre destina- La scuola del 2021 ha bisogno di due pa- re più risorse alla scuola perché questa tor- role: “scelta” e “coraggio”. Queste defini- ni a essere quella possibilità di crescita va- scono sempre la nostra vita e ci aiutano ad lida per tutti. Dobbiamo essere consapevoli abitare la prossimità, creando legami. Con- che dalla scuola non escono lavatrici o te- cludo ricordando quanto il teologo Roma- levisori. La scuola ha il compito di prepara- no Guardini rammentava, nel suo saggio re persone e far germogliare coscienze, me- Persona e libertà. Egli annotava che la più diante le quali i giovani di oggi possano par- autorevole “forza di educazione” consiste nel tecipare, in modo maturo, al processo di cre- fatto che l’educatore per primo si protenda scita di un Paese. verso l’educante, in un reciproco cammino In questi mesi di DAD [didattica a distanza] di crescita. È qui che l’evento educativo as- ho compreso maggiormente quanto alla sume i toni della “cura” e della “relazione”. scuola italiana serva una rivoluzione. Occorre È una sfida. Un investimento. Sento che ne oggi intessere profondi “patti di collabora- valga la pena. Oggi. zione”. È necessario stringere alleanze nuove, costruendo profetiche pas- serelle di dialogo che sappiano guar- dare non solo alla crescita curricola- re degli alunni, ma anche alla cresci- ta culturale di una comunità. Sì, caro amico lettore, perché la scuola è un affare che riguarda noi. Io che scrivo, te che leggi. Per questo la scuola per tornare a camminare con passo spe- dito necessita di patti di cooperazio- ne col territorio locale. Credo che la scuola abbia bisogno di prossimità. I giovani di oggi sono nau-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 14 APPROFONDIAMO 14 Report Oxfam: “Il virus della disuguaglianza Con il Covid sono aumentate le diseguaglianze tra ricchi e poveri Dall’inizio della pandemia il patrimonio dei primi 10 miliardari del mondo è aumentato di 540 miliardi di dollari. Ai più poveri potrebbero servire 10 anni per recuperare le perdite subite col virus di Luca Mazza opo un anno segnato dall’effetto ma economico iniquo, un’élite di miliardari D Covid il mondo si scopre più dise- guale. Le categorie più penalizza- te dall’impatto della pandemia, in- fatti, sono quelle che già erano in difficoltà prima dell’emergenza sanitaria. Mentre chi ha continuato ad accumulare ricchezza nel corso della più grave crisi dai tempi della Grande Depressione – si legge –, mentre mi- liardi di persone sono state spinte sull’orlo della povertà”. stava economicamente bene, oggi sta me- Il trend è confermato da alcuni dati. Nel mon- glio. A scattare la fotografia di un gap cre- do i 10 uomini più ricchi hanno visto la loro scente tra ricchi e poveri del pianeta è il nuo- ricchezza aumentare di 540 miliardi di dol- vo report diffuso dall’Oxfam in occasione del- lari dall’inizio della pandemia: si tratta di una l’apertura del World Economic Forum di Da- somma che sarebbe più che sufficiente a pa- vos. L’indagine si intitola “Virus della disu- gare il vaccino per tutti gli abitanti del pia- guaglianza” e mostra con numeri e statisti- neta e ad assicurare che nessuno cada in che come la pandemia abbia acuito le di- povertà a causa del virus. Basti pensare che suguaglianze economiche e sociali, razziali tra marzo e dicembre 2020, mentre la pan- e di genere preesistenti. “Grazie a un siste- demia innescava la più grave crisi occupa- zionale degli ultimi 90 anni, lasciando centina- ia di milioni di persone di- soccupate o sottoccu- pate, il valore netto del patrimonio di Jeff Bezos è aumentato di 78,2 mi- liardi di dollari. Ma quello di Mister Ama- zon non è un caso iso- lato. “Le 1.000 persone più ricche del mondo hanno recuperato in ap- pena nove mesi tutte le perdite che avevano ac- cumulato per l’emer-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 15 APPROFONDIAMO 15 genza Covid-19, mentre i più poveri per ri- di reddito nel proprio Paese, a causa della prendersi dalle catastrofiche conseguenze pandemia. In assenza di un’azione adeguata economiche della pandemia potrebbero e coerente da parte dei Governi, la Banca impiegare più di 10 anni”, si legge nel rap- Mondiale prevede inoltre che entro il 2030 porto Oxfam. Con la ripresa dei mercati azio- oltre mezzo miliardo di persone vivranno in nari le fortune dei miliardari hanno raggiun- povertà, con un reddito inferiore a 5,50 dol- to i massimi storici: a dicembre la loro ric- lari al giorno. chezza totale aveva raggiunto gli 11.950 mi- Le previsioni, insomma, non sono incorag- liardi di dollari, l’equivalente delle risorse stan- gianti. “Potremmo assistere a un aumento ziate da tutti i Paesi del G20 per risponde- esponenziale delle disuguaglianze, come mai re agli effetti della pandemia. prima d’ora – sostiene Gabriela Bucher, di- A essere “uguale” è la crescita delle disu- rettrice di Oxfam International –. Una di- guaglianze a livello globale. Tanto che, per stanza tanto profonda tra ricchi e poveri da la prima volta in un secolo, si potrebbe re- rivelarsi più letale del virus stesso”. gistrare un aumento della disuguaglianza Tratto da Avvenire, lunedì 25 gennaio 2021 economica in quasi tut- ti i Paesi contempora- neamente. Un sondaggio globale svolto da Oxfam tra 295 economisti in 79 Paesi – tra cui Jeffrey Sachs, Jayati Ghosh e Gabriel Zucman – rafforza tali previsioni, con l’87% de- gli intervistati che si aspetta “un aumento” o “un significativo aumen- to” della disuguaglianza
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 16 OLTRE IL CAMPANILE 16 Mentre i governi nazionali dell’Europa ritardano le soluzioni I bambini di Lesbo prigionieri nel fango Vite dimenticate, sull’isola greca i bimbi profughi vivono così di Francesca Ghirardelli a più grande paura di Mohammed, 9 avevano fatto appello al presidente del L anni, è che qualcuno entri di notte nella tenda dove dorme con il padre, la madre e i due fratelli più piccoli. Fuori dal telone bianco che da ottobre è casa loro, ci sono altre 7.300 persone accampate Parlamento Ue David Sassoli. La risposta del leader dell’Europarlamento è arrivata: vi si ammette un «deficit insopportabile di so- vranità europea che costituisce un danno umanitario» e una «mancanza di poteri del- in 700 tende uguali. Suo padre Ahmad A. l’Unione Europea in materia di immigrazio- resta sempre all’erta per evitare che «ladri alla ne e di asilo» di fronte all’«egoismo dei Go- ricerca di telefoni e di soldi entrino all’inter- verni nazionali, sempre più riluttanti (…) a tra- no». La famiglia è afghana, e ora vive nel sferire quote di sovranità». nuovo campo di Moria 2 per rifugiati che sul- Il problema non è, fra l’altro, circoscritto solo l’isola greca di Lesbo ha sostituito la vecchia a Lesbo. Circa 18.500 richiedenti asilo ri- e sovraffollata tendopoli di Moria, bruciata siedono nelle isole dell’Egeo, di cui bambi- a settembre. Servizi carenti (271 bagni chi- ni e ragazzi rappresentano il 27% e tra loro mici, uno ogni 27 residenti, secondo l’Unhcr), quasi 7 su 10 hanno meno di 12 anni. Men- freddo e fiumi di fango alle prime gocce di tre l’Europa cerca di trovare una soluzione pioggia, tende divelte dal vento, che nel nuo- che sembra tardare (ormai da cinque anni), vo campo soffia con più forza, visto che il Ahmad A. pensa a tenere d’occhio il più pos- mare è a pochi metri dagli alloggi. sibile i suoi tre figli: «Ho paura che vadano Per sollecitare le autorità europee a porta- in bagno da soli, le toilette sono lontane dal- re via da quest’isola, una volta per tutte, i la tenda, li accompagno sempre io» ci dice bambini come Mohammed e le loro famiglie, al telefono, e il pensiero va alle indagini del- questa settimana Avvenire ha pubblicato la la polizia sul caso di violenza sessuale su- lettera aperta di un gruppo di cittadini e per- bita da una bambina trovata priva di sensi sonalità della cultura e dell’educazione che nei bagni una sera di dicembre. A preoccupare maggiormente Morteza H., anche lui afghano, è invece la salute di suo figlio Martin che ha 4 mesi, ha tosse e mal di gola, «ma il medico che lo ha visitato e vi- sto paffuto ha detto che va tutto bene. Ep- pure tossisce parecchio». «Le uniche novi- tà sono state l’arrivo delle docce (a lungo del tutto assenti, costringendo le persone a la- varsi in mare) e i pallet che ora sono posi- zionati sotto le tende. Ma quando piove for- te, l’acqua raggiunge lo stesso l’interno de-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 17 OLTRE IL CAMPANILE 17 gli alloggi» racconta. Vite nel fango, che l’Eu- ropa non vede. Non era semplice nemme- no con temperature buone, ma ora che è ar- rivato l’inverno tenere un neonato in una ten- da è un tormento. Altro problema sono i ve- stiti, perché un bambino così piccolo «cre- sce di continuo e ha bisogno di abbiglia- mento sempre diverso» aggiunge Morteza, che riceve abiti usati da Ong come Refu- gee4Refugees e Team Humanity. Non lontano dal nuovo accampamento di te si sveglia terrorizzato» racconta. Da Kara Tepe, proprio accanto al parcheggio del quando ha messo piede a Lesbo dice di ten- supermercato Lidl, c’è quello “vecchio”, un tare di prendere un appuntamento in ospe- campo più piccolo gestito dalla municipa- dale per far visitare Lara, che per i suoi pro- lità di Mitilene, capoluogo dell’isola. È sta- blemi cardiaci in Siria era stata sottoposta to creato anni fa per i casi più fragili. Non ci a un intervento. «Non ci sono ancora riu- sono tende, ma piccoli box prefabbricati. Lì scito» dice, e continua il suo racconto: «Nel vive con la sua famiglia Youssef al-H., siria- campo non ci sentiamo sicuri, c’è gente vio- no di Aleppo. Grazie a MSF Youssef al-H. lenta. Il prefabbricato è piccolo, ci stanno è riuscito ad avere un posto qui: ha un can- solo i 5 letti. I bambini vanno a scuola, ma cro, che cura con infusioni settimanali, e un non capisco, pare che qui sia sempre va- problema cardiaco genetico ereditario, lo canza e le lezioni saltano». Youssef al-H. ha stesso riscontrato anche in sua figlia Lara di avuto il primo rigetto della richiesta di asilo 13 anni. Con loro, oltre alla madre, ci sono e da sei mesi la famiglia è senza aiuto eco- anche i gemelli Muhammad e Abdo di 14 nomico. «Non so perché abbiano rigettato anni e la piccola Sarah, un mese e mezzo la domanda, mi hanno detto che la Turchia di vita. «Durante la guerra sono stato ferito, è un Paese sicuro ma non è così». Ci ha vis- e Muhammad, uno dei gemelli, mi ha visto suto per 7 anni e mezzo, ma un giorno, men- sanguinare. Da allora, ancora oggi, di not- tre faceva la spesa, è stato fermato, arrestato e deportato in Siria. «Sono rientrato in Tur- chia con 1.500 dollari in tasca, ho raggiun- to la mia famiglia e ho deciso di portarli tut- ti in Grecia». Da allora è passato un anno e mezzo e la loro vita si è fermata dentro un campo, in un box prefabbricato, su que- st’isola. Tratto da Avvenire, sabato 23 gennaio 2021 7.300 I profughi accampati nelle 700 tende del campo di Kara Tepe (Moria 2) 2.500 I bambini presenti sull’isola. Molti hanno meno di 12 anni. Molti a Lesbo sono nati 1 su 27 Il numero dei bagni per persona che si trovano nel campo. Che, quando piove, si allaga
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 18 OLTRE IL CAMPANILE 18 Anche laggiù c’è un po’ di Bresso L’inferno di Haina Inquinamento, miseria, violenza segnano come ferite questa città caraibica. Come moltissime altre città del pianeta di Roberto Calmi ercorrendo il malecón che da San- P ci città più inquinate del mondo, basti pen- to Domingo costeggia il mare ver- sare che per alcuni decenni una grossa fab- so ovest, si incontra questo monu- brica di batterie elettriche ammucchiava in mento dall’aspetto sinistro e in- qualche modo nell’ambiente tutti i residui di quietante. Pur non recando alcun nome, piombo. Ora la fabbrica non c’è più, ma i re- l’opera ricorda il luogo dove fu assassinato sidui di piombo sono sempre là ad inquinare Rafael Leónidas Trujillo, considerato come le falde e devastare l’ambiente. Poi c’è an- uno tra i dittatori latinoamericani più san- che un torrente, che quando a monte pio- guinari del secolo scorso. ve si gonfia, portando a val- Dominò con il terrore la Re- le, cioè ad Haina, ogni tipo pubblica Dominicana dal di rifiuti provenienti dai pae- 1930 al 1961, e il suo po- si dell’interno e inondando di tere costò la vita a circa acque putride le baracche 50.000 persone, tra oppo- dei quartieri bassi della cit- sitori politici, rivoltosi e so- tà. prattutto haitiani che var- Capite dove siamo presen- cavano il confine con la ti? Attraverso Dona un Sor- Repubblica Dominicana. riso in questo inferno ci sia- Andando un po’ più avan- mo anche noi. Non sarà ti, sempre su quella strada, molto, ma qualche cosa si trova invece un aspetto facciamo. moderno dell’insipienza Vedete la foto di una bimba umana, con il suo fardello di che abita in una di queste ingiustizie e violenze. In baracche. Vive con la non- questo caso non si tratta di na malata, il papà non è mai un monumento, ma di qual- esistito e la mamma è scap- che cosa di orribilmente attuale, con un vol- pata. to che conosciamo, ma su cui non ci sof- Qualche anno fa avevamo visto gente che fermiamo mai abbastanza. frugava nel vertedero, un’enorme discarica Parlo della cittadina di Haina, che un tem- a cielo aperto, per cercare qualche cosa da po era un porto importante, e sede dello mangiare. Quando arrivava un camion di ri- zuccherificio più grande di tutta l’isola. Ora fiuti dalla vicina Santo Domingo, la gente si quella città è un inferno, ed è esattamente precipitava a cercare qualche cosa: una pa- dove la nostra comunità, attraverso Dona un tata per metà ancora buona, il gambo di un Sorriso, contribuisce a finanziare da anni un cavolo, un osso … e i bambini, anche loro importante progetto in favore dei bambini. là, in quel fetore a cercare qualche cosa. Ero Alcuni studi affermano che Haina è fra le die- a visitare quell’inferno con un gruppo di gio-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 19 OLTRE IL CAMPANILE 19 vani italiani: chi taceva, chi piangeva o vo- to? Ha ucciso a coltellate la sua ragazza a mitava. Molti di loro ricordano ancora di ave- seguito di un litigio e si è preso trent’anni. re imparato là a conoscere gli orrori di que- E questo è solo un esempio. sto povero pianeta, che dovrebbe essere un Capite che cosa intendo dire affermando che posto meraviglioso e un giardino per tutti. Haina è un “inferno”? Quel vertedero è poi stato chiuso per qual- Di inferni come quello di cui vi ho parlato ne che anno, ma recentemente ne hanno è pieno il mondo: paesi in guerra, campi pro- aperto un altro non molto distante, e la ri- fughi, esodi di intere masse di disperati … cerca di cibo è ripresa come un tempo. Di- ogni inferno diverso dall’altro, ma pur sem- cono che siano molti anche i bambini che pre un inferno. passano delle ore a frugare in quel marciu- Pensare a queste cose non è certo piacevole, me, dov’è mischiato di tutto, dai residui in- ma ci aiuta a collocare i problemi di casa no- dustriali ai resti dei ristoranti del centro, ai re- stra in una dimensione più corretta. sidui ospedalieri … Sono situazioni e vicende sicuramente più Ma non è tutto qui. La violenza intrafamilia- grandi di noi, ma non per questo dobbiamo re è un fenomeno quotidiano, e i bambini sentircene estranei. Possiamo farci ben spesso ne portano i segni, nel corpo e nel- poco, ma pensiamoci: quel poco o po- l’anima. chissimo che possiamo fare, nelle mani di Ricordo che qualche tempo fa, come assi- Dio può assumere un valore immenso. stente volontario presso il carcere di San Vit- tore a Milano, avevo conosciuto un domi- nicano. Durante un colloquio mi ha fatto ve- dere sulla sua schiena i segni delle frustate che suo padre gli dava da bambino con un cavo elettrico per punirlo, descrivendomi al- tri tipi di violenze e atrocità subite. Come può un bambino così, nel diventare uomo, non conservare nelle sue logiche mentali l’idea che il linguaggio degli adulti debba essere quello della violenza? E quell’uomo che la vita ha poi condotto in Italia, che cos’ha fat-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 20 CIVICA 20 Il Centro per la Famiglia di Bresso e l’attività durante la pandemia L’umanità della famiglia Il coraggio e la speranza trovino ancora casa nella famiglia dalla Fondazione Edith Stein un anno difficile quello che abbia- È migliore, delle persone incontrate attraver- mo vissuto e davanti a noi il tempo so i gruppi online (542 incontri!). della crisi sembra non finire mai. Si Crediamo che il coraggio e la speranza tro- attendono cure, numeri che con- vino ancora casa nella famiglia, che nono- cedono aperture, sostegni economici e ri- stante tutto resta salda per la sua forza in- torni a una normalità di volti che si ricono- terna e la sua testimonianza di profonda scono e gesti possibili di contatto e vici- umanità. nanza. È l’umanità che con il suo calore, la sua ca- I nostri consultori familiari sono sempre ri- pacità di prendersi cura, resta la strada per masti aperti, fra paure di contagi e disposi- un profondo riconoscimento reciproco; è tivi di protezione che troppo spesso hanno sentiero di unità personale e relazionale; è filtrato l’accoglienza attraverso un video e il collante interiore e sociale per il domani che una rete virtuale che non potrà mai preten- desideriamo vivere. dere di sostituirsi alla presenza di un incontro, L’umanità, la forma che anche Dio ha scel- alla tangibilità di un ascolto che va al di là del- to per comunicarsi, disegna orizzonti alti e la parola perché fatto di sguardi, posture, ge- aperti sopra di noi. stualità. Abbiamo accolto il bisogno di sentirsi com- presi, di essere sostenuti nella solitudine di una umanità forzatamente tenuta distante (11.067 prestazioni psicologiche); abbiamo condiviso con le famiglie il disagio e la fati- ca di vivere insieme, in spazi ristretti che han- no acuito crisi e difficoltà educative e di re- lazione. Ma in questo tempo che ha sconvolto il mondo intero, abbiamo anche seguito nuo- ve maternità (489 visite domiciliari presso i neo genitori); coppie che hanno comunque scelto di sposarsi; famiglie che si sono ri- CENTRO DELLA FAMIGLIA trovate in una relazione che sembrava per- Indirizzo duta e ragazzi che hanno scelto di chiede- Via Marconi, 28 - 20091 Bresso (MI) re aiuto per affrontare le loro paure. Telefono Ci ha stupito il desiderio di relazione e con- 02-66503439 divisione della fatica, del dolore di una per- M@il dita, ma anche della speranza in un futuro bresso@fondazioneedithstein.it
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 21 MEMORIE BRESSESI 21 Gli anni della guerra 1940-45 a Bresso (ottava parte) Gli eventi politici del 1943 dalla penna del Prevosto Intere pagine riassumono gli eventi dell’estate 1943. E si capisce come la pensa il Parroco di P.B. n parroco evidenzia sul Liber Chro- U ferirono come avvenne l’intera riunione del nicus gli eventi fondamentali della Gran Consiglio Fascista in cui ben 19 mem- vita della parrocchia, rendendolo bri votavano contro la politica di Mussolini… fonte preziosa di storia locale. Ma Lo stesso Ciano, genero di Mussolini, votava in questo caso don Giuseppe Pozzi, Pre- contro di lui”. vosto di Bresso, racconta la grande storia: L’incipit è solenne, e par di sentire la trepi- sono almeno tre grandi pagine che raccol- dazione unita alla mal celata soddisfazione gono “Avvenimenti Politici svoltisi nei mesi del Parroco per questo evento. di Luglio Agosto Settembre” 1943. Di soli- Continua dopo aver ricordato “la dramma- to don Pozzi è abituato a vergare in poche tica cattura di lui”: “In tutta Italia si ebbe un concise e precise righe gli eventi della senso di sollievo; non mancarono però grande storia entro cui leggere quella loca- rappresaglie da parte dei socialisti contro le: in questo caso si allarga. Ci si ac- corge, leggendo, che lui stesso ha bi- sogno di fare sintesi dei repentini av- Si festeggia la caduta di venimenti che in quell’estate mutaro- Mussolini no radicalmente lo scenario italiano e mondiale: la sempre più evidente prossima fine delle potenze del Patto d’Acciaio (che tale non si mostrò...) apre nuovi orizzonti. Anche questo Par- roco respira aria nuova, siamo fuori dal- l’Italietta provinciale che il fascismo ave- va solo gonfiato di retorica imperiale. Impossibile qui riportare tutto il rac- conto del Chronicon, e anche inutile farlo: basta un buon manuale di sto- ria. Riportiamo però quei passi in cui si vede come gli occhi di questo par- roco di campagna, buono, intelligen- te e coraggioso leggono quei tempi. “Alle 23 del giorno 25 luglio la radio co- municava la destituzione di Mussolini e del governo fascista e la elezione fat- ta dal Sovrano del generale Badoglio come capo del Governo. I giornali ri-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 22 MEMORIE BRESSESI 22 squadristi e fascisti. Anche ressante nota locale. “Ordini Bresso non fu immune. Si e contrordini gettarono tale osò persino sventolare la panico per cui non ci fu bandiera rossa con la falce nessuna resistenza, tran- e martello, bandiera che fu ne che una aliquale reazio- asportata ed abbassata dal ne a Torino e a Roma… Presidente dei locali Giova- Dalle diverse città occupa- ni Cattolici Luigi Strada. An- te i soldati incominciarono che la casa del Podestà ad affluire alle loro residen- Enrico Beretta fu invasa. ze”: la testimonianza del Allontanamenti di prefetti e dissolversi delle istituzioni è di podestà si susseguirono; racchiusa in queste righe. anche Bresso ebbe la no- Poi segue la liberazione del mina del nuovo commissa- duce dall’albergo sul Gran Truppe tedesche in piazza rio prefettizio nella persona Sasso ad opera dei “para- del Duomo a Milano del Sig. Luigi Bobbiano, cadutisti della S.A. e delle proprietario della nuova fabbrica di olii, ma SS”; quindi si fa più ampia la cronaca di quel- questi non volle accettare”. Bresso dunque la che è in margine annotata come “Prigio- non visse quei giorni ai margini della storia. nia del S. Padre”: “I Tedeschi che occupa- La bandiera rossa evocava in questo Par- no Roma dichiaravano di prendere sotto la roco il “biennio rosso” 1918-19, che lui stes- loro protezione il S. Padre; il 14 settembre so aveva vissuto e che fu il prodromo del- a mezzo di paracadutisti bloccarono Piaz- l’avvento del fascismo “incaricato di re- staurare l’ordine sociale sconvolto”, come aveva scritto poco sopra. “Il mutamento di governo era inteso dalla quasi totalità degli Italiani come il mezzo con cui por termine alla guerra che nessuno aveva voluto e che invece aveva dovuto su- bire. L’aver detto Badoglio nel suo primo proclama che la guerra continuava, raf- freddò prima gli animi, i quali furono poi esa- sperati al prolungarsi di essa, segnatamente dopo i terribili bombardamenti di Milano nel- le giornate del Ferragosto 1943”. Questa nota sugli stati d’animo della popolazione è tipica del fiuto di un prete tra la gente: co- glie lì la storia, non nelle pagine dei giornali. Poi l’annuncio dell’armistizio con gli anglo- americani dell’8 settembre: “Il giubilo per quell’avvenimento scosse tutta l’Italia. Ma doveva durar poco”. Segue infatti l’elenco delle città prontamente occupate dai tede- schi: “L’11 dello stesso mese occuparono il nostro R.[egio] Aeroporto” con una inte-
Squilla febbraio 2021 stampa__ 03/02/21 23:21 Pagina 23 MEMORIE BRESSESI 23 Ma la pagina conclusiva del capitolo degli avvenimenti politici è la più in- teressante: “Il 15 settembre il Co- mando delle Truppe Germaniche di Milano emanava la prima notifica- zione. Tra i diversi ordini vi era pure quello di consegnare le armi entro il termine di 48 ore. Il 16 altro proclama intimava, pena l’essere deferiti al tribunale di guer- ra germanico, che tutti i militari di qualsiasi grado, anche quelli ap- partenenti a reparti scioltisi, do- vessero presentarsi in uniforme e nella Città del Vaticano subito al più vicino Comando mili- tare germanico”. za S. Pietro con le mitragliatrici spianate con- E qui il Parroco non riesce a trattenere un tro la città di Roma. Alla protesta del Papa sonoro: “Va là che vai bene!!!”. Consta che perché i fedeli erano proibiti di recarsi a pre- una percentuale iperminima si sia presen- gare nella basilica di S. Pietro, i tedeschi ri- tata”. Che tempra! spondevano rafforzando il giorno 16 la Va a concludere con lo sbarco in Sicilia de- guarnigione intorno alla Città del Vaticano”. gli anglo-americani: “Mussolini… diceva che Gli storici ora sanno come ci fosse nelle in- ‘Il popolo italiano è ormai convinto che è tenzioni di Hitler non solo la volontà di tener questione di vita o di morte. Bisogna che sotto controllo le relazioni della Santa Sede non appena il nemico tenterà di sbarcare con i vescovi e i cattolici di tutto il mondo, sia congelato su quella linea che i marinai ma addirittura organizzare il rapimento di chiamano del bagnasciuga… di modo Papa Pio XII. Con la stessa apprensione il che si possa dire che essi hanno occupa- Chronicon, più oltre, riporta la notizia di un to un lembo della nostra Patria, ma l’han- bombardamento sul minuscolo territorio no occupato rimanendo per sempre in una del Vaticano il 5 novembre, dove caddero 4 posizione orizzontale, non verticale’. bombe: “Grazie al cielo non si deplorarono Quanta retorica! I fatti l’hanno purtroppo vittime” ma non mancarono ingenti danni, tra smentita. Si vede proprio”. cui “moltissime vetrate della Basilica di S. La grande storia non fa dimenticare quel- Pietro, compresa quella situata nella gloria la locale: “In data 12 ottobre furono inoltrate del Bernini”. E conclude: “Dall’esame delle richieste alla S. Sede, pel tramite dell’Ar- bombe è risultato che queste erano ingle- civescovo di Milano, di ricerche per ben 88 si. Grande è stato lo sdegno che questa in- militari, nonché di altre 3 persone civili di- cursione ha esercitato sulla popolazione del- moranti rispettivamente a Barletta, Napo- la parrocchia”. In realtà non è proprio cer- li, Castellamare di Stabia”. to che fossero inglesi: si pensa che il bom- La S. Sede infatti svolse per tutto il tempo bardamento fosse stato opera di un aereo di guerra questo prezioso servizio di ricer- della RSI inviato dal gerarca fascista Fari- ca delle persone, grazie alla rete di relazioni nacci, che puntava a distruggere la sede di coi Vescovi di tutto il mondo. Radio Vaticana. E anche il nostro parroco ne fece uso.
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