VITA - CHE RACCONTA LA 20 21 - Centro Asteria

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VITA - CHE RACCONTA LA 20 21 - Centro Asteria
VITA
CHE    PROPOSTE
       PER LA SCUOLA
       SECONDARIA DI II GRADO

RACCONTA
LA20
  21                 EVENTI LIVE

VITA
                     STREAMING
VITA - CHE RACCONTA LA 20 21 - Centro Asteria
In quest’anno particolare
il Centro Asteria desidera ringraziare
di cuore quanti, relatori, collaboratori
e amici, hanno contribuito alla
realizzazione del progetto in streaming
durante il periodo del lockdown e
a quanti, con professionalità e spirito
collaborativo, si sono resi disponibili
per il progetto di quest’anno VITA CHE
RACCONTA LA VITA 2020-2021
VITA - CHE RACCONTA LA 20 21 - Centro Asteria
VITA
                                                 CHE
                                                 RACCONTA
                                                 LA VITA
La nostra società, in questi ultimi anni, ha          dignità di ogni persona; ce lo ricorda anche
lavorato molto per darsi un fondamento                Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’:
solido. Sulla base di un notevole benessere,          «L’essere umano non è soltanto qualche
un’organizzazione sostenibile, uno sviluppo           cosa, ma qualcuno, capace di conoscersi, di
tecnologico sorprendente, la persona                  possedersi, di donarsi liberamente e di entrare
andava sperimentando un certo senso di                in comunione con le altre persone».
onnipotenza, così ci segnalano i sociologi.

                                                         ‘‘
Ma il coronavirus ha posto a ciascuno di noi
una domanda cruciale: «È proprio vero che
sei onnipotente? Che basti a te stesso, in                       Quella che il
qualunque situazione, senza limiti, e che puoi                   mondo si appresta
fare a meno degli altri?» Una smentita come                      a vivere è una sfida
quella che ci è stata data in questi mesi di
distanziamento sociale, non era certo attesa!
E che dire dell’impagabile sacrificio di medici,
infermieri, volontari che si sono sacrificati fino
a dare la propria vita per salvare le persone
colpite dalla pandemia, per soccorrerle fino
                                                                 (e al tempo stesso
                                                                 un’opportunità)
                                                                 ineludibile: la sfida
                                                                 delle relazioni umane
                                                                                                ‘‘
alla fine, affinché non mancassero di un segno
di vicinanza e umanità?

Questo ci RACCONTA nel nostro tempo la                In questo anno di programmazione particolare
VITA! Ci sembra dire con una urgenza e con            per il Centro Asteria, desideriamo quindi
una saggezza innegabile che qualcosa ci è             proporre, in modo non superficiale e con la
più prezioso del grosso conto in banca e che          profondità intellettuale che ci caratterizza quella
l’esistenza non si può improvvisare all’ultimo        che, dopo mesi di lockdown, si appresta ad
momento. Soprattutto ci ricorda, per usare le         essere per l’umanità intera una sfida e al tempo
parole di Thomas Merton in Nessun uomo è              stesso un’opportunità ineludibili: la sfida-
un’isola, che «Quello che faccio viene dunque         opportunità delle relazioni umane. A ciascuno
fatto per gli altri, con loro e da loro: quello che   di noi, al nostro cuore, alla nostra intelligenza
essi fanno è fatto in me, da me e per me. Ma          e capacità di resilienza, il saperne cogliere il
ad ognuno di noi rimane la responsabilità della       senso profondo, sempre e comunque aperti
parte che egli ha nella vita dell’intero corpo».      alla dimensione della speranza. Lo dobbiamo
                                                      a noi stessi e soprattutto ai nostri giovani.
Anche la sapienza biblica ci insegna come
ogni essere umano sia creato per amore, fatto
a immagine e somiglianza di Dio (Gen 1, 26).
Questa affermazione ci mostra l’immensa                             La Direzione del Centro Asteria
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IL CENTRO ASTERIA
Programmazione culturale per le scuole, formazione docenti, cinema, spiritualità,
eventi, sport e musica per il territorio.
Inaugurato nel 1990, il Centro Asteria promuove l’ascolto del cammino umano
nel tempo, e si propone a Milano come luogo e spazio dedicato ai giovani, dove
si possano realizzare percorsi di aggregazione, educazione e formazione per una
crescita globale e armonica della persona, attraverso attività culturali e sportive

ACCREDITAMENTO MIUR
Il Centro Asteria -SPAZIO      DOCENTI
                     Istituto Cocchetti      sul sito:
                                         ai sensi dell’art.1 comma 5 e 6 della Direttiva
                   Formazione
n.170/2016 è Soggetto       di per -sé
                                     Newsletter   - Video
                                       accreditato.         Archivio ai nostri eventi e
                                                     La partecipazione
                   Area Riservata
corsi di aggiornamento                con materialeministeriale
                           gode di riconoscimento      didattico ai fini della formazione
in servizio. I docenti che intendono parteciparvi possono usufruire dell’esonero dal
servizio alle condizioni previste dalla normativa.

PUOI USARE ANCHE
                                       PER UTILIZZO DEI BONUS
                                       E PIATTAFORMA SOFIA
                                       consultare l’informativa
                                       o contattare la segreteria

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EVENTI STREAMING
NOVITÀ                                             FORMAT
Oltre alla possibilità di partecipare dal vivo     Mantenendo il format e la possibilità di
alle conferenze in programmazione, ci siamo        interazione tra ragazzi e relatori, gli studenti e
adoperati per permettere una fruizione in          i professori potranno fare domande tramite
diretta streaming.                                 chat, i relatori saranno lieti di rispondere alla
                                                   fine della conferenza (verranno poi forniti
COME PARTECIPARE                                   dettagli più precisi in fase di prenotazione).
Per iscriversi la procedura è la stessa rispetto
agli eventi in presenza: bisogna chiamare          ORARIO
il numero 028460919 e opzionare l’evento           Le conferenze iniziano alle h. 10 e terminano
scelto.                                            alle h. 12. Vi consigliamo di attivare il
                                                   collegamento 5 minuti prima.
MODALITÀ DI FRUIZIONE
In seguito alla conferma e al pagamento,           COSTO
verrà inviato un link con la password              Le conferenze in streaming godono del prezzo
24 h prima dell’evento, che permetterà             lancio di € 3,50 ad alunno gli spettacoli € 6
agilmente la visione della conferenza (tramite
proiezione sulla lavagna elettronica in classe,
condivisione dello schermo sulle piattaforme
utilizzate per la DAD oppure condivisione del
link direttamente ai ragazzi).
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ASTERIA ON THE ROAD
NOVITÀ                                             COME RICHIEDERE
Per essere vicini ai docenti e agli studenti       Occorre contattare l’ufficio prenotazioni al
che a causa della pandemia da Covid-19             numero 028460919, per prendere accordi
non potranno frequentare le sale dei teatri,       relativamente alla data e al luogo in cui si
il Centro Asteria propone, per la stagione di      svolgerà la rappresentazione.
programmazione 2020-21, la possibilità di          La realizzazione dell’evento sarà possibile solo
assistere a uno spettacolo teatrale, portandolo    al raggiungimento di un numero di spettatori
presso la propria sede scolastica, o altro luogo   pari a 150
adatto prescelto dalla scuola stessa.
                                                   FORMAT
                                                   • Introduzione all’evento attraverso una
                                                   contestualizzazione storico-sociale-culturale
                                                   da parte di un docente universitario
Gli spettacoli che proponiamo sono tre e           • Visione dello spettacolo
sono legati ad un innovativo genere teatrale       • Dibattito e approfondimento a cura del
chiamato EDUDRAMA. Si tratta di spettacoli         docente universitario, affiancato dal regista,
che il Centro Asteria ha pensato e realizzato      dagli attori e/o drammaturgo dello spettacolo
specificatamente per il mondo della scuola,        stesso
un vero e proprio genere teatrale, concepito,      • Sul nostro sito, nella sezione specifica
nella sua struttura drammaturgica e nella sua      dedicata ai docenti, sarà inoltre possibile
realizzazione registica, in modo da costituire     scaricare del materiale didattico per
uno strumento efficace per l’approfondimento       supportare un ulteriore approfondimento.
delle materie curricolari. Con EDUDRAMA, la
sala teatrale è un ampliamento dello spazio        COSTO
didattico della classe, poiché apre tematiche      € 12 ad alunno.
e problematiche che hanno naturale                 Sono escluse le spese di trasferta
proseguimento nel dibattito conclusivo.

 ONDINA VALLA                             IL MEMORIOSO                                  FATTORE Y
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CINEMA PER LE SCUOLE
      NOVITÀ                                            COME RICHIEDERE
      Il cinema ha sempre saputo raccontare i           Occorre contattare l’ufficio prenotazioni al
      grandi temi dell’esistenza, spesso ponendo        numero 028460919, per prendere accordi
      domande e aprendo questioni senza                 relativamente alla data in cui si svolgerà
      pretendere di offrire soluzioni, rivelandosi      la proiezione. La realizzazione dell’evento
      in questo modo un efficace dispositivo            sarà possibile solo al raggiungimento di un
      pedagogico in sintonia con il nostro tempo.       numero di spettatori pari a 150

      Il Centro Asteria, con l’aiuto dei suoi           FORMAT
      esperti, ha selezionato per l’anno scolastico     • Introduzione all’evento attraverso una
      2020/2021 alcuni film particolarmente             contestualizzazione storico-sociale-culturale
      rilevanti sia per la qualità artistica sia per    da parte di un critico cinematografico
      le tematiche trattate. Ogni film è stato          • Visione del film
      inserito in un raggruppamento tematico.           • Approfondimento a cura del critico
      Ciascun titolo presenta l’indicazione del         cinematografico ed eventuale dibattito
      grado scolastico di riferimento e, a richiesta,
      può essere proiettato in versione originale
      con o senza sottotitoli presso la nostra sala     COSTO
      cinematografica.                                  € 5 medie | € 7 superiori
                                                        ad alunno

STORIA DEL ‘900                      SCIENZE                              GIORNO DELLA MEMORIA

EDUCAZIONE CIVICA (      ambiente)   EDUCAZIONE CIVICA (      razzismo)   LETTERATURA ITALIANA
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MILANO ARTE
  € 9 con auricolare               PERSORSI STORICO ARTISTICI           *è possibile concordare variazioni di percorso
                                                                           *evento disponibile anche nella formula
   *sono esclusi gli eventuali     con l’archeologo Lodovico Zana             conferenza in Asteria e streaming
       ingressi ai musei

LA MILANO DI SAN CARLO                             Carrobbio, proseguendo con il Circo e ciò che
Visita alla Basilica di San Fedele (fondata        rimane del Palazzo imperiale, per concludere
da San Carlo come prototipo della basilica         al Museo Archeologico, con le mura imperiali
post Concilio di Trento) e alla Chiesa di San      e il plastico ricostruttivo della città che fu
Barnaba, tipica del periodo. A seconda del         capitale dell’Impero romano dal 290 al 402.
tempo a disposizione si aggiunge la chiesa di
Santa Maria della Passione o Santa Maria dei       MILANO MANZONIANA
Miracoli.                                          Un percorso su due piani: la ricostruzione
                                                   dell’itinerario di Renzo dal Forno delle Grucce
MILANO MEDIEVALE                                   al Lazzaretto e i luoghi dove visse e operò
Visita alle basiliche di Sant’Eustorgio (vero      il grande scrittore: Piazza e Chiesa di San
compendio della storia medievale della città)      Fedele, casa di Manzoni (non è compreso il
e di San Vincenzo in Prato, gioiello dell’arte     museo Manzoniano).
benedettina. L’itinerario si può concludere
con uno sguardo a piazza dei Mercanti,             MILANO RINASCIMENTALE
centro politico e amministrativo della Milano      Visita alle Chiese di Santa Maria presso San
comunale.                                          Satiro, San Maurizio e Santa Maria delle
                                                   Grazie. Il filo conduttore, oltre alle principali
LA MILANO DI SANT’AMBROGIO                         architetture bramantesche, è costituito dagli
Itinerario dedicato alla visita della Basilica     ambiti in cui Leonardo operò alle dipendenze
di Sant’Ambrogio, ricca di straordinari tesori     degli Sforza.
d’arte, senza tralasciare l’adiacente monastero
benedettino, oggi sede dell’Università             MILANO NEOCLASSICA
Cattolica, e il celebre Sacello di San Vittore     Da Maria Teresa d’Austria a Napoleone.
in Ciel d’oro, con i suoi mosaici, tra i quali     Visita al Teatro alla Scala, ai Palazzi Belgioioso,
compare il più antico ritratto di Ambrogio.        Serbelloni, Rocca Saporiti e alla Villa Reale di
                                                   via Palestro; si conclude l’itinerario con l’Arco
MILANO ROMANA                                      della Pace e l’Arena Civica.
Visita alle Colonne e alla Basilica di San
Lorenzo, ai resti della torre romana del
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INFO                     RMA
                         ZIONI

                TEATRO                  TESTIMONIANZE                                           CINEMA
                                        CONFERENZE

    Studenti: Ridotto                                                            Su richiesta è previsto il
    Docenti: Omaggio             Sono previste repliche                          servizio di:
    Disabili: Omaggio            di tutti gli eventi
                                                                                 Sottotitolatura e LIS

    in teatro                    Repliche pomeridiane
    Inizio eventi H.10                                                           Materiale video
                                 su richiesta per un numero                      introduzioni e miniinterviste
    Arrivo 15’ prima             minimo di 250 alunni
    in teatro
    Termine Eventi               Eventi disponibili                              Materiale di approfondimento
    H. 12.30 circa               anche in Streaming                              disponibile sul sito
                                                                                 nello Spazio Docenti

PRENOTARE                                                                IN 3
                                                                         MOSSE
                                                          PROCEDURA DI CONFERMA
                                                          0 – Occorre registrare un account personale dalla home del
       Telefona per opzionare
1      i posti - dell’evento prescelto
                                                          sito centroasteria.it, selezionando nel menu ACCOUNT/
                                                          REGISTRAZIONE

                                                          1 – Effettuato il login con il proprio account, selezionare
       Registrati/Accedi al tuo account
2
                                                          l’evento in calendario e cliccare il tasto conferma
       personale sul nostro sito e conferma               prenotazione e seguire le indicazioni successive (n°
                                                          partecipeanti, n° di prenotazione, modalità di pagamento)
       la prenotazione (vedi procedura a destra)
                                                          2 - Al termine si visualizzerà un messaggio di conferma del

3      Invia i dati per la Fatt. Elettronica              buon esito della procedura.
       o provvedi al pagamento                            Un operatore prenderà in carico la sua richiesta

                                                          3 - Riceverà una mail con i dati per procedere al pagamento

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VITA - CHE RACCONTA LA 20 21 - Centro Asteria
L’UNIVERSO DI DANTE
                                          Presentazione multimediale di
                                              Marco Bersanelli,
                         Dipartimento di fisica, Università degli Studi di Milano

     La descrizione dei fenomeni                                dall’arcobaleno alle macchie lunari, dal
                                                                movimento dei corpi alla riflessione della luce - è
     naturali nella Divina                                      insignificante; al contrario ogni creatura è degna
     Commedia, espressa in                                      della nostra affezionata osservazione.
                                                                E al culmine del suo viaggio Dante ci sorprende
     sublime linguaggio poetico,                                con una visione geometrica del cosmo del
     contiene momenti di notevole                               tutto originale e di straordinaria attualità. Oggi,
     accuratezza che rivelano                                   settecento anni dopo, il cammino della scienza
                                                                ha raggiunto livelli impensabili e i nostri strumenti
     una sensibilità che oggi                                   osservano le profondità dell’universo a miliardi
     chiameremmo “scientifica”                                  di anni luce.
                                                                Ma le nostre conoscenze rischiano la
     Alla radice della squisita attenzione alla natura che      frammentazione, e noi tendiamo a smarrire i criteri
     Dante dimostra vi è una concezione del mondo               che possono permettere un utilizzo responsabile
     fisico come realtà creata, e perciò significativa di       dei risultati raggiunti. Riguardare oggi la natura
     un ordine e di una armonia profonda.                       in compagnia di Dante può suggerire una chiave
     Per Dante nessun aspetto particolare -                     di lettura inaspettata e positiva per guardare al
                                                                nostro futuro.

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                                      Lun 16 Novembre                DIDATTICO        028460919

                                      H. 10
                                  IN TEATRO         STREAMING

10                                    €7                € 3,5         in collaborazione con
REPORTAGE CHERNOBYL
                    L’atomo e la vanga. La scienza e la terra

                      regia Simona Gonella - con Roberta Biagiarelli
                 partecipazione straordinaria in video di Roberto Herlitzka
             Presentazione di Mario Agostinelli ricercatore presso CCR di Ispra,
                     presidente dell’Associazione Energia Felice (ARCI)

 @ Luigi Ottani

“Più mi addentravo nella                                  La nube radioattiva che fuoriuscì provocò
                                                          immediatamente la pesante contaminazione di
storia di Chernobyl, più mi                               un’area ancora oggi quasi del tutto disabitata
rendevo conto che quello                                  (Chernobyl Exclusion Zone). Poi, spinta dai venti,
                                                          la nube viaggiò in Europa e arrivò a sfiorare la
che stavo annotando sul mio                               costa orientale degli Stati Uniti.
notes non era né il presente                              Chernobyl è una perfetta metafora del mondo
né il passato, ma il futuro”                              che ci circonda, del rapporto spesso perverso che
                                                          abbiamo con la tecnologia, della disinformazione
(Svetlana Aleksievic)                                     di cui siamo vittime rispetto ai grandi disastri
                                                          ambientali, del rapporto bulimico che stringe
                                                          le società occidentali in rapporto all’uso
La notte del 26 aprile 1986 all’una, ventitré minuti,     dell’energia. Ne consumiamo sempre di più, per
cinquantotto secondi, vi fu la prima di una serie di      il soddisfacimento di quelli che riteniamo essere
esplosioni che distrussero il reattore ed il fabbricato   i nostri bisogni inalienabili, trascurando spesso
della quarta unità della centrale elettronucleare di      l’impatto che questi hanno sullo stato di salute
Chernobyl. In pochi minuti l’incidente, frutto di un      del pianeta. Ma Chernobyl è soprattutto la lucida
tragico errore umano, si trasformò nel più grande         realtà del rapporto antico tra l’uomo e la scienza
disastro tecnologico del XX secolo.                       o, per dirla con le parole di uno dei testimoni della
                                                          tragedia: tra l’atomo e la vanga.

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                                  Mer 24 Marzo                 DIDATTICO     028460919

                                  H. 10
                              IN TEATRO
                                                                                                                  11
                                  € 12
UNA VITA TRA LE STELLE
                                                 Incontro con
                                             Amalia Ercoli Finzi
                                                   scienziata

     Un incontro straordinario con                            Rosetta, missione spaziale a cui ha dedicato
     la “Signora delle Comete”,                               gran parte della sua vita. Un’esplorazione
                                                              cometaria realizzata dall’Agenzia Spaziale
     per entrare con profondità e                             Europea che si è conclusa nel 2016. Suo il ruolo
     intelligenza in una riflessione                          di Principal Investigator dello strumento SD2, il
                                                              trapano montato sul lander Philae per perforare
     quanto mai attuale: la fragilità                         la superficie della cometa e fornire i campioni da
     del nostro pianeta e dell’essere                         analizzare. Dal 2018 un asteroide porta il suo
                                                              nome, segno del riconoscimento dell’Unione
     umano, alla quale guardare,                              Astronomica Internazionale. È Ambasciatrice della
     sempre e nonostante tutto,                               Grande Milano nel mondo dal 2019. Nel 2020 è
     per progettare il futuro con                             stata nominata Grande Ufficiale dell’Ordine al
                                                              Merito della Repubblica Italiana. Instancabile,
     ottimismo                                                sempre impegnata nella ricerca aerospaziale, oggi
                                                              lavora con entusiasmo alla Missione su Marte
     È stata la prima donna laureata in Ingegneria            2037, senza, tuttavia, mai smettere di riflettere
     Aeronautica in Italia al Politecnico di Milano dove      intorno a tematiche fondamentali come il ruolo
     ha insegnato per molti anni meccanica orbitale.          della donna nella società attuale e la fragilità che
     Nel mondo è conosciuta per essere la madre di            caratterizza la vita sulla Terra.

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                                                                                  PRENOTA        STREAMING   VIDEO
                                     Mar 13 Aprile                                028460919

                                     H. 10
                                 IN TEATRO        STREAMING

12                                   €7               € 3,5
                                                                    In collaborazione con il
                                                                    Centro Studi Grande Milano
LA RAZZA E LA LINGUA
              il dono di babele e le neuroscienze

                         Incontro con Andrea Moro
                        docente di Linguistica Generale
              presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia

Un appassionante viaggio                        Le idee sbagliate sono sempre pericolose, ma ne
                                                esistono due, indipendenti, che sembrano resistere
nell’evoluzione del pensiero,                   nel tempo e, se combinate, costituiscono una
tra eulinguistica, straordinarie                miscela deflagrante.
scoperte sulle grammatiche                      Sono la convinzione che esistano lingue migliori
ed esperimenti decisivi                         di altre e quella che la realtà si veda in modo
                                                diverso secondo la lingua che si parla, come
sul cervello, per guardare                      se potesse condizionare i nostri sensi e i nostri
al futuro e imparare a                          ragionamenti.
riconoscere, dentro e intorno                   Andrea Moro affronta questi pregiudizi, e ne
a noi, il razzismo più radicale                 scopre i limiti, con ogni arma a disposizione: dalla
                                                filosofia, alla linguistica, alle neuroscienze.
e subdolo                                       Spiega in modo semplice come si è arrivati alla
                                                conclusione sorprendente che tutte le lingue sono
                                                variazioni possibili su un unico tema: da un punto
                                                di vista biologico, parliamo tutti la stessa lingua,
                                                da sempre.

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                       Data da confermare            DIDATTICO     028460919

                       H. 10
                   IN TEATRO        STREAMING

                       €7               € 3,5                                                          13
ITALIA 1946... INSIEME SI
            RITORNÒ A CAMMINARE!
                                    Incontro con
                                  Andrea Bienati
                           docente di Storia Contemporanea

     Il 1946 nella storia degli                  Le libere Elezioni, il Referendum, la Costituente,
                                                 l’Amnistia, la Conferenza di Pace, le Politiche
     Italiani aveva in sé l’eco del              Economiche e Sociali e la Cultura nell’Italia
     Rinascimento e insieme del                  postbellica sono state le tappe di un percorso
                                                 creato da donne e uomini che volevano progettare
     Risorgimento. Quest’anno                    e porre le basi per un futuro migliore. Quali erano
     straordinario rappresentò                   in quel periodo le strade per sentirsi parte di
     un momento di creatività, di                questo cammino comune?
                                                 Le parole dei politici che tracciarono il cammino
     riscoperta di valori condivisi              dell’Italia repubblicana, la comunicazione dei
     e di voglia di progettare un                partiti che fecero rivivere un Parlamento di
                                                 tutti i cittadini, i fatti di cronaca riportati dai
     futuro comune                               quotidiani, i romanzi e le poesie, le canzoni e le
                                                 pubblicità creeranno l’incrocio di micro e macro
                                                 realtà quotidiane che accompagneranno gli
                                                 studenti e i docenti in un momento di riflessione
                                                 interattivo di socio-storia; un approfondimento
                                                 di grande attualità, a 75 anni dalla nascita della
                                                 nostra Repubblica, per riavvicinare i cittadini
                                                 di oggi alla riscoperta della POLITEIA che fece
                                                 tornare a “camminare insieme” l’Italia “nell’era
                                                 repubblicana”.

     MEMORIE DELLA STORIA
                                                      MATERIALE    PRENOTA     STREAMING   VIDEO
                          Lun 14 Dicembre             DIDATTICO    028460919

                          H. 10
                      IN TEATRO      STREAMING

14                        €7             € 3,5
LA BANALITÀ DEL MALE

                   Adattamento dal saggio di Hannah Arendt
                           di e con Paola Bigatto
                            Presentazione di Luciano Eusebi,
                     docente di Diritto Penale dell’Università Cattolica

Spettacolo teatrale che                                come inviata del “The New Yorker”, e nel 1963 dà
                                                       alle stampe La banalità del male, dove raccoglie e
approfondisce il celebre                               rielabora gli articoli scritti per la rivista.
saggio della filosofa tedesca,                         L’attrice Paola Bigatto trasforma il saggio in
dimostrando come il male                               una lezione, immaginando che Hannah Arendt,
spesso nasca dalla mancanza                            professoressa di filosofia politica all’università di
di idee e dall’inerzia                                 Chicago nell’autunno del 1963, consegni ai suoi
                                                       allievi i temi filosofici e le notizie storiche di cui
del pensiero                                           è ricca La banalità del male, insieme ai temi etici
                                                       che caratterizzano il testo: l’obbedienza come
                                                       alibi di coloro che hanno di fatto appoggiato la
11 aprile 1961: a Gerusalemme inizia il processo       scelta dello sterminio; la capacità di pensare
a Otto Adolf Eichmann, il tenente colonnello           come unico antidoto al male banale: la riflessione
delle SS che durante il nazismo si occupò              e la formazione di una coscienza etica amplificano
dell’organizzazione logistica dello sterminio.         la percezione della nostra libertà e della nostra
Hannah Arendt segue le centoquattordici udienze        possibilità di attuare il bene.

MEMORIE DELLA STORIA
                                                             MATERIALE    PRENOTA     STREAMING     VIDEO
                                                             DIDATTICO    028460919

                      Lun 18 Gennaio       H. 10
                      Mar 19 Gennaio    H. 9 e 11.15
                                          streaming

                          IN TEATRO        STREAMING

                              € 12             €6                                                               15
UNA BAMBINA
                                A BERGEN BELSEN
                                       Incontro con Sultana Razon
                        sopravvissuta al campo di concentramento di Bergen Belsen
                     Moderatore Andrea Bienati, docente di Storia e Didattica della
                       Shoah, delle Deportazioni e dei Crimini contro l’Umanità

     Dopo anni di silenzio, un                                               e lì erano iniziate le opposizioni della mamma che non
                                                                             voleva muoversi... Finché ci si è resi conto che forse
     racconto per contrastare il                                             era meglio se fossimo partiti...“
                                                                             (Sultana Razon in I bambini italiani nella Shoah di Sara
     negazionismo, una storia di                                          A undici anni Sultana entra nel campo di
                                                                                                                   Valentina Di Palma)

     riscatto e di rivincita iniziata                                     concentramento di Bergen Belsen, dopo
     con la deportazione                                                  l’esperienza nei campi di Ferramonti e Fossoli.
                                                                          Quando esce dal lager porta in cuore la
                                                                          determinazione di laurearsi in pediatria, per poter

     Come vincere il male, quando è terribile come                        sollevare tanti bambini dalla sofferenza.
     quello che ha raggiunto, ancora bambina,                             Sistemata alla bell’e meglio a Milano, studia
     Sultana? Nata da famiglia ebrea ad Istanbul nel                      giorno e notte, superando povertà e malattia per
     1932 e trasferita con la famiglia in Italia, inizia                  raggiungere il suo intento. Per più di quarant’anni
     prestissimo, come ci racconta, la sua storia di                      lavorerà come medico pediatra. Con i figli
     sofferenza.                                                          non parlerà della sua dolorosa storia per non
       “Con l’uscita delle leggi razziali iniziavamo ad avvertire         turbarli, ma scriverà per smentire i negazionisti e
       l’ostilità... sentivo che c’era trambusto in casa, i pianti        concorrere, con la testimonianza, a impedire che
       di mia mamma, discussioni perché mio padre avrebbe
       voluto andare via dall’Italia,                                     l’umanità giunga ancora a simili follie.

     MEMORIE DELLA STORIA
                                                                                MATERIALE       PRENOTA       STREAMING        VIDEO
                                           Gio 21 Gennaio                       DIDATTICO        028460919

                                           H. 10
                                       IN TEATRO              STREAMING

16                                         €7                        € 3,5
OLTRE IL MURO DEL SILENZIO

                                             Incontro con
                                         Vera Vigevani Jarach
            testimone della tragedia dei desaparecidos, due volte perseguitata
                  da dittature, fondatrice delle ‘Madres de Plaza de Mayo’

Una delle “madri di Plaza
de Mayo”, che da 40 anni                                    rapita; da quel giorno di lei non si avranno più
                                                            tracce: scomparsa nel nulla, forse rinchiusa in
combatte perché quel che                                    un campo di concentramento, forse uccisa poco
è stata l’Argentina della                                   dopo l’arresto, forse gettata in mare dopo essere
                                                            stata uccisa. Vera Sin dagli inizi, entra a far parte
dittatura militare                                          dell’associazione delle madri che, a Buenos Aires,
non venga dimenticato                                       cercano la verità sulla sorte dei propri figli.

Nata a Milano nel 1928, aveva solo dieci anni               Per lei, la ricerca della verità si trasforma ben
quando la sua famiglia decise di lasciare l’Italia          presto in un’incessante testimonianza. Vera ha
delle leggi razziali, per emigrare in Argentina.            anche testimoniato ai processi di Roma a carico
A Buenos Aires Vera cresce, studia, si sposa,               dei militari argentini per crimini contro l’umanità:
lavora come corrispondente dell’Ansa ed ha                  raccontare, testimoniare, condividere la propria
una figlia, Franca. Sfuggita alla persecuzione              storia, per far emergere anche la forza del bene e
fascista, Vera, negli anni ’70, non riesce a sfuggire       della vita, è il modo che ha trovato per continuare
ad un’altra persecuzione, quella dei militari               a far vivere Franca e quanti, sottratti con la violenza
argentini: il 26 giugno del 1976 Franca viene               alle loro famiglie e alla vita, non sono più tornati.

MEMORIE DELLA STORIA
                                                                  MATERIALE       PRENOTA      STREAMING          VIDEO
                                                                  DIDATTICO        028460919

                         Lun 1 Febbraio          H. 10
                         Mar 2 Febbraio     H. 10 in spagnolo

                             IN TEATRO          STREAMING            in collaborazione con
                                 €7                 € 3,5
                                                                                                conferenza
                                                                                                anche in lingua
                                                                                                                          17
IL MEMORIOSO

                     Breve guida alla memoria del bene
               con Massimiliano Speziani regia di Paola Bigatto
                          Presentazione di Luciano Eusebi,
                   docente di Diritto Penale dell’Università Cattolica

     Una carta geografica alle
     spalle e un appassionato
     bisogno di ricordare il Bene
     fatto da chi, nelle situazioni          I Giusti sono i protagonisti di azioni di aiuto ad altri
                                             esseri umani, salvando anche un solo uomo dalla
     più estreme, ha avuto                   morte. Così facendo non hanno certo rovesciato
     il coraggio di aiutare                  la Storia, ma hanno consentito, come una piccola
     i perseguitati                          fiamma nel buio, che non si perdesse la fiducia
                                             nell’uomo.

                                             È proprio la piccolezza di questa luce, tanto flebile
                                             rispetto alle tenebre che l’attorniano, a dimostrarci
                                             che il bene è sempre possibile, che l’uomo può
                                             sempre dire un sì o un no. Un uomo dedicò
                                             la vita al ricordo del bene: si tratta di Moshe
                                             Bejski, per anni presidente della Commissione
                                             dei Giusti presso il Memoriale di Yad Vashem a
                                             Gerusalemme.

                                             Col suo paradossale tribunale, si pose l’obiettivo
                                             di rintracciare tutti quegli uomini che hanno
                                             rischiato la vita per aiutare gli ebrei durante la
                                             persecuzione nazista, e di ricordarli per sempre
                                             con un albero nel giardino del Memoriale stesso.
                                             Gabriele Nissim ne Il tribunale del bene ha
                                             raccontato la storia di Bejski, salvato da Schindler,
                                             mettendo in risalto il suo appassionato e
                                             incessante interrogarsi sulle caratteristiche che
                                             fanno di un’azione, l’azione di un uomo giusto.

     MEMORIE DELLA STORIA
                                                   MATERIALE     PRENOTA      ASTERIA       VIDEO
                           Gio 4 Marzo             DIDATTICO     028460919   ONTHEROAD

                           H. 10
                       IN TEATRO

18                         € 12
ONDINA VALLA
                                     oltre ogni ostacolo

           Spettacolo teatrale di Lisa    Capaccioli, con Lorenza Fantoni
                  Presentazione e approfondimento di Andrea Bienati
                        docente di Storia e Didattica della Shoah,
                    delle Deportazioni e dei Crimini contro l’Umanità

                                                  d’oro negli ottanta metri a ostacoli e stabilisce il
Una donna e un’atleta sullo                       record mondiale di 11’’6. L’oro olimpico conferisce
sfondo di un’Italia nel pieno                     a Ondina immensa popolarità, divenendo simbolo
dei conflitti mondiali e della                    per le ragazze italiane, e simbolo per il regime, di
                                                  “sana e robusta costituzione”.
dittatura fascista.                               Donna e atleta: un binomio che nel passato ha
Una vittoria olimpica, ma                         destato clamori e disapprovazione. Cosa significa
                                                  gareggiare, per una donna, in una società in cui
soprattutto un’affermazione                       alle donne era concesso ben poco? Cosa significa
ed emancipazione del                              gareggiare in rappresentanza di un potere
genere femminile                                  dittatoriale? Gareggiare era correre per vincere,
                                                  allenarsi fino allo sfinimento, avere delle rivali che
                                                  erano anche compagne di squadra; gareggiare
Trebisonda Valla, detta Ondina (1916-2006),       era avere dei riconoscimenti che permettevano
pioniera dell’atletismo femminile italiano, è     di emanciparsi dalla famiglia e dai ruoli sociali.
la prima a salire sul podio olimpionico: alle     Gareggiare era superare ogni ostacolo, nelle
Olimpiadi di Berlino del 1936 vince la medaglia   competizioni come nella vita.

MEMORIE DELLA STORIA
                                                        MATERIALE    PRENOTA      ASTERIA      VIDEO
                             Lun 8 Marzo                DIDATTICO    028460919   ONTHEROAD

                             H. 10
                         IN TEATRO
                                                        Produzione                                         19
                             € 12                       Centro Asteria
IL CORAGGIO DI DIRE NO
                                   La storia di Giorgio Perlasca

                           Spettacolo teatrale di e con Alessandro Albertin
                                       Regia di Michela Ottolini
                           Presentazione e approfondimento di Andrea Bienati
                                 docente di Storia e Didattica della Shoah,
                             delle Deportazioni e dei Crimini contro l’Umanità

     Un Italiano che di fronte
     alle sofferenze degli ebrei
     ungheresi seppe fare                                    al servizio dell’ambasciatore Sanz Briz per salvare
                                                             dalla deportazione quanti più ebrei possibile.
     la scelta giusta                                        Quando quest’ultimo è costretto a lasciare
                                                             Budapest, Perlasca assume indebitamente il ruolo
     Budapest, 1944. Giorgio Perlasca è ricercato            di ambasciatore di Spagna.
     dalle SS. La sua colpa è quella di non aver aderito
     alla Repubblica di Salò.                                In soli 45 giorni, sfruttando straordinarie doti
     In una tasca della sua giacca c’è una lettera firmata   diplomatiche e un coraggio da eroe, evita la
     dal generale spagnolo Francisco Franco che lo           morte ad almeno 5.200 persone. Giorgio Perlasca
     invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una    è un emblema universale di solidarietà e ricerca
     qualunque ambasciata spagnola.                          del bene comune. La sua vicenda va conosciuta e
     In pochi minuti diventa Jorge Perlasca e si mette       trasmessa alle generazioni più giovani.

       @ Tommaso Le Pera

     MEMORIE DELLA STORIA
                                                                  MATERIALE    PRENOTA                  VIDEO
                                      Mer 10 Marzo                DIDATTICO    028460919

                                      H. 10
                                  IN TEATRO

20                                    € 12
A come SREBRENICA

                         Spettacolo teatrale con Roberta Biagiarelli
                                  Regia di Simona Gonella
                      Presentazione e approfondimento di Andrea Bienati
                              docente Didattica delle Deportazioni
                                 e dei Crimini contro l’Umanità

Il monologo ricostruisce                                     serbo bosniache entrano in Srebrenica. Seguono
                                                             stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di
gli eventi che portarono                                     vivi. Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà
alla tragedia di Srebrenica,                                 di luglio del 1995 è solo l’epilogo di una storia
                                                             iniziata tre anni prima, una storia di assedio.
l’ultimo grande genocidio                                    “Io sono nata in un paese davanti al mare”, una
compiuto in Europa dopo                                      donna torna bambina scrutando l’orizzonte. “Cosa
la fine della Seconda guerra                                 c’è dall’altra parte?” si chiede. Dall’altra parte del
                                                             mare c’è una terra e una guerra. Un’attrice sola
mondiale                                                     sul palco per più di un’ora diventa narratrice e
                                                             protagonista di una storia dove la ragion di stato
                                                             e gli interessi di politica Internazionale hanno
Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo - bosniaca           giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di
attacca la Zona Protetta di Srebrenica, piccola              persone. Questo spettacolo/ testimonianza ricorda
cittadina della Bosnia Erzegovina. L’offensiva si            le vittime e punta il dito sui carnefici: aggressori e
protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità      aggrediti.

  @ Luigi Ottani

MEMORIE DELLA STORIA
                                                                   MATERIALE    PRENOTA      STREAMING     VIDEO
                                  Gio 25 Marzo                     DIDATTICO     028460919

                                  H. 9 e 11.15
                              IN TEATRO          STREAMING

                                  € 12               €6                                                                21
ECUBA AFRICANA

                                                     Paolo Castagna
                                              Regia di
                                                 Con Anna Gualdo

     Una reporter si presenta,
     portando con sé solo un
     magnetofono, alcune                                      La Comunità Internazionale, a partire dalle Nazioni
                                                              Unite rimase assolutamente inerte. Il risultato fu un
     fotografie e degli appunti                               numero impressionante di morti, circa un milione di
     di viaggio. Grazie a questi                              persone.
     semplici mezzi racconterà una                            Attraverso le testimonianze di una donna
     delle immani tragedie del                                sopravvissuta, che perse nella carneficina il marito
                                                              e i tre figli, in parallelo con la tragedia di Ecuba,
     Novecento                                                moglie di Priamo e madre di 19 figli, morti nella
                                                              guerra di Troia, lo spettacolo approfondisce le
                                                              ragioni storiche e sociali di uno dei più tragici
     Ventisei anni fa in 120 giorni, a partire dal 7 aprile   eventi della storia contemporanea, senza tuttavia
     1994, in Ruanda si consumava l’ultimo genocidio          trascurare il ruolo che vi ebbe il colonialismo
     del XX secolo.                                           europeo.

     MEMORIE DELLA STORIA
                                                                   MATERIALE     PRENOTA                  VIDEO
                                      Mar 23 Aprile                DIDATTICO     028460919

                                      H. 9 e 11.15
                                  IN TEATRO

22                                    € 12
CONCERTINA 22
                       atlante storico dei muri nel mondo

                                                   con
                            Roberta Biagiarelli attrice
                    Andrea Bienati docente di Storia Contemporanea
                            Giovanni Tammaro fonico

Una lezione teatralizzata e                               lastre di cemento e a volte li sostituisce del
multimediale che proporrà un                              tutto. Queste barriere hanno costellato la storia
                                                          dell’Umanità e aperto domande dolorose per le
cammino di crescita comune                                quali è difficile trovare una risposta, anche perché
per parlare dell’Uomo di                                  “Concertina 22” corona anche i silenzi dinanzi
                                                          alle sofferenze dell’altro, i pregiudizi e le idee
sempre e dei tanti troppi muri                            che “contrabbandano” la vita come sicura solo
costruiti nel corso della storia                          attraverso le divisioni. Ogni parola negata è un
                                                          filo di Concertina e un mattone di un Muro.

                                                          Sul palco un’attrice, uno studioso della storia
“Concertina 22” è il nome tecnico del filo “di alta       sociale e un fonico-musicista si proporranno come
sicurezza” in acciaio zincato intervallato da lame        esploratori di frontiere e di storie, raccogliendo il
di 22 millimetri, che ha sostituito il filo spinato,      testimone offerto dal facitore di pace Alexander
per rendere invalicabili i confini. “Incorona”            Langer, per diventare costruttori di ponti e saltatori
i Muri odierni, fatti di mattoni, di palizzate, di        di muri.

MEMORIE DELLA STORIA
                                                               MATERIALE     PRENOTA     STREAMING     VIDEO
                                Ven 7 Maggio                   DIDATTICO     028460919

                                H. 10
                            IN TEATRO         STREAMING

                                € 12              €6                                                               23
L’ASSEDIO DI SARAJEVO
          il racconto del più lungo assedio nella storia bellica del XX secolo

                                                Incontro con
                         Jovan Divjak generale jugoslavo di origine serba,
                 ha combattuto a fianco dei bosniaci per difendere Sarajaevo
           e Kanita Focak architetto e interprete del contingente italiano in Bosnia

                                                             Jugoslavia ha raggiunto il grado di colonnello
     La narrazione, intrisa di                               come membro della Difesa Territoriale.
     storia e umanità, dei giorni                            A fianco dei Bosniaci ha combattuto per difendere
     sanguinosi del conflitto nell’ex                        Sarajevo e la Bosnia Erzegovina, quando i serbi
                                                             bosniaci hanno attaccato la città, ma si è subito
     Jugoslavia e dell’assedio                               schierato a difesa dei diritti dei perseguitati
     di Sarajevo, attraverso la                              contro ogni tentativo di discriminazione, a
     preziosa testimonianza di uno                           prescindere dalla fazione, dall’appartenenza
                                                             etnica, religiosa e politica.
     dei protagonisti, per scoprire                          Oggi la sua Fondazione, L’istruzione costruisce la
     eventi sottovalutati, quasi                             Bosnia Erzegovina, a favore dei bambini orfani di
                                                             Sarajevo e Bosnia Erzegovina, e delle vittime della
     dimenticati, eppure così vicini                         guerra di aggressione, protegge, senza distinzione
                                                             di identità, tutti i ragazzi che hanno bisogno di aiuto.
     Jovan Divjak è di origine serba, oggi si dichiara       Essa offre loro, tramite l’istruzione e l’educazione,
     Bosniaco-Erzegovese. Nato a Belgrado, è poi             l’opportunità di diventare cittadini attivi per il
     vissuto a Sarajevo come militare di carriera prima      cambiamento positivo del proprio paese perché,
     dell’aggressione alla Bosnia Erzegovina. Dopo           come ama ripetere sempre, “l’istruzione è l’arma
     la dissoluzione del sistema socialista in ex            più forte per cambiare il mondo”.

     MEMORIE DELLA STORIA
                                                                   MATERIALE    PRENOTA      STREAMING      VIDEO
                                    Data da confermare             DIDATTICO     028460919

                                    H. 10
                                IN TEATRO        STREAMING

24                                  €7               € 3,5
CANTICO DI FRATE SOLE
             La letteratura italiana inizia con un capolavoro

                             Incontro con Paolo Di Sacco
                autore di letterature di successo per la Scuola Superiore,
       è stato docente di letteratura e lingua italiana presso l’Università Cattolica

Uno tra i primi testi del
volgare italiano delle origini,
un capolavoro studiato e
approfondito in tutto il mondo
per la storia e personalità
uniche dell’Autore e per la
sua collocazione temporale
nel panorama italiano della
letteratura, in cui si situa come
«più degno inizio della nostra
poesia» (Contini).

Francesco d’Assisi chiama sé e i propri frati
ioculatores Domini, “giullari di Dio”, in quanto il
loro compito è sollevare i cuori degli uomini alla
letizia dello spirito. Con questo intento Francesco
tiene le sue prediche in pubblico, inventa il            Ma nel giro di soli 33 versi, questa preghiera offre
presepe vivente di Greccio, compone il Cantico           una sintesi potente e nuova del rivoluzionario
di frate Sole, il piccolo-grande capolavoro che          messaggio, umano e religioso, di Francesco.
inaugura la letteratura italiana.                        Non solo: il testo è organizzato «secondo
                                                         quella concentrazione formale che è propria
In senso stretto non si tratta di un componimento        della grande letteratura. Una tale caratteristica
letterario, ma di una preghiera, cantata con             spiega la posizione del Cantico nella nostra storia
accompagnamento musicale e composta su                   letteraria, ed è motivo certo non secondario della
versetti di tipo biblico.                                sua fortuna e popolarità» (F. Bruni).

LA LUCE DELLE PAROLE
                                                              MATERIALE    PRENOTA      STREAMING   VIDEO
                                Mar 3 Novembre                DIDATTICO     028460919

                                H. 10
                            IN TEATRO        STREAMING

                                €7               € 3,5                                                          25
LAMENTO DI RE LEAR
               Uno scenario shakespeariano post-Brexit?

                                       Incontro con
                                    Jeremy Lester
               scrittore, docente presso l’Università “Ca’Foscari” di Venezia
            e l’École des Hautes Études Internationales et politiques di Parigi

     Il dramma shakespeariano
     Re Lear come metafora                         Ambientato nei tempi antichi, in una ‘Britannia’
     della Brexit. Un’occasione                    fino ad allora unita che improvvisamente si
                                                   disgregò in una frammentata e violenta forma di
     per riflettere sull’attuale                   caos risultante dalle decisioni e dalle azioni poste
     situazione del Regno Unito                    in atto dalla più alta autorità politica, il dramma di
     dopo l’uscita dall’Unione                     Shakespeare, Re Lear, viene considerato da molti
                                                   commentatori e studiosi di oggi come la sua più
     Europea                                       grande e più toccante tragedia.

                                                   Affrontando tutta una serie di complesse e
                                                   contradditorie questioni, che comprendono
                                                   la molteplicità delle emozioni umane e delle
                                                   questioni morali con cui da sempre l’Uomo deve
                                                   confrontarsi, Re Lear è un dramma di una forza e
                                                   un’energia immense.

                                                   Quando fu rappresentato per la prima volta,
                                                   nel 1606, fu visto come un dramma che aveva
                                                   tra i suoi scopi principali quello di sostenere il
                                                   programma di Re Giacomo per forgiare un nuovo
                                                   regno unito di ‘Britannia’, oggi non si può fare a
                                                   meno di chiedersi se esso non possa essere visto
                                                   come una premonizione di una possibile caotica
                                                   frammentazione del Regno Unito post-Brexit.

     LA LUCE DELLE PAROLE
                                                         MATERIALE    PRENOTA     STREAMING          VIDEO
                            Mer 9 Dicembre               DIDATTICO    028460919

                            H. 10
                        IN TEATRO      STREAMING

26                          €7             € 3,5
                                                                                   conferenza
                                                                                   anche in lingua
POESIA
                              AD ALTA VOCE
                                   Lezione spettacolo di e con
                                         Lucilla Giagnoni
                                            attrice e regista

Una vera a propria lezione
che, a partire dalla poesia                                Poesia è difficile. È lingua che pare avvilupparsi,
dantesca, fa emergere le                                   è suono che sembra significare ma non sempre
connessioni e le influenze                                 si capisce. È sintesi estrema o canto infinito. Ma
reciproche tra parola detta e                              proprio nella parola, nel suono stesso si rivela il
                                                           senso della Poesia.
parola scritta                                             Sarà straordinario scoprire come nella Divina
                                                           Commedia, la parola sia corporea, fisica,
                                                           sensoriale. Per capirla veramente va respirata,
«C’è uno strumento per comprendere il mondo                passata nella bocca, pronunciata a voce alta.
rapidamente e in profondità: la Poesia.                    Leggere ad alta voce è come ospitarla dentro di
A scuola lo studio della Poesia può diventare un           noi, diventarne parte e in parte diventarne autori.
momento di noia, fino alla persecuzione, o un              E se nel suono della parola poetica sta il senso
momento di libertà, di incontro-confronto con se           segreto del mondo, pronunciandolo, compiamo il
stessi. Un trovare la propria Voce. Il fatto è che la      miracolo di creare il mondo.

LA LUCE DELLE PAROLE
                                                                             PRENOTA     STREAMING    VIDEO
                                 Gio 17 Dicembre                             028460919

                                 H. 10
                             IN TEATRO         STREAMING

                                 €7                € 3,5                                                         27
LA CANZONE DEI SOMMERSI
            Il potere della parola tra Malebolge e Auschwitz

                                   Incontro con
                                  Paola Bigatto
                                  attrice e regista

     Un viaggio alla scoperta
     del potere della parola
     nei rimandi al Canto XXVI                  Gittò voce di fuori e disse: «Quando… (Inf. XXVI,90)
     dell’Inferno in Se questo è un             Dopo una presentazione piena di suspance,
     uomo di Primo Levi                         Dante interrompe il discorso di Ulisse fin dalla
                                                prima parola, con un ardito a capo. Perché? E
                                                come può un lettore rendere questo vuoto? Deve
                                                farlo? O deve leggere continuativamente il verso
                                                successivo?
                                                L’attrice Paola Bigatto, appassionata lettrice
                                                della Divina Commedia, da anni porta in scena
                                                il monologo La banalità del male, e affronta
                                                con professori e allievi le tematiche sollevate
                                                dalla riflessione sulla Shoà. In questo centenario
                                                dantesco propone un percorso a partire dalla
                                                lettura di questo verso, collocato in un canto ricco
                                                di difficoltà e arditezze metriche, che tratta delle
                                                insidie e del potere del linguaggio. Attraverso
                                                questo filo, dopo un percorso nelle altezze della
                                                Commedia, verrà attraversato il “mare rinchiuso”
                                                di Primo Levi, per arrivare a indagare le diverse
                                                parole che indicano la Shoà, sulla scorta delle
                                                riflessioni contemporanee di David Grossman.
                                                Sarà proprio l’autore israeliano a offrire all’attrice
                                                una possibile soluzione per la sua lettura.

     LA LUCE DELLE PAROLE
                                                                   PRENOTA     STREAMING     VIDEO
                          Mer 27 Gennaio                           028460919

                          H. 10
                      IN TEATRO     STREAMING

28                        €7            € 3,5
WHO’S ROMEO

              Proiezione del film e incontro con il regista          Giovanni Covini
            con Valentina Malcotti, Rosario Lisma e Francesco Migliaccio
        Marilyn Adjalo, Valentina Bogdan, Leonardo Carralero, Assala Chahhoub,
                            Jacopo Cremona, Laila Migdadi

Periferia di Milano.
Gratosoglio, un quartiere a
maggioranza musulmana.                                   come schieramenti ma che rimanevano di per sé
Sei ragazzi, provenienti da                              espressioni di grandi culture. Anche Montecchi e
                                                         Capuleti erano due grandi famiglie che si erano
famiglie di fedi religiose                               poste in guerra. E anche in quel caso la guerra
diverse, si confrontano                                  travolse l’amore dei giovani.
                                                         Il film è il racconto di questo viaggio.
con Romeo e Giulietta                                    Sei ragazzi del Gratosoglio, quartiere della
di Shakespeare                                           periferia sud di Milano a maggioranza islamica,
                                                         in parte cristiani in parte musulmani, in parte
                                                         credenti e in parte no, affrontano guidati da una
«L’idea di Who’s Romeo nasce il 14 luglio del 2016,      giovane regista la lettura di Romeo e Giulietta di
quando a Nizza un uomo alla guida di un autocarro        Shakespeare. È così che sei estranei diventano un
travolge la folla che passeggia sulla Promenade          gruppo di amici. Atto per atto, Shakespeare viene
des Anglais. La guerra fra due civiltà era sbarcata      letto, discusso, provato, recitato. La sua forza
su un lungomare romantico seminando la morte.            conduce i ragazzi a incontrare persone adulte dei
Sentivo il bisogno di incontrare dei giovani di          più diversi mondi culturali e sociali. Li spinge ad
entrambe le civiltà.                                     aprirsi, a confidare e a confessare le speranze e i
Civiltà che si erano poste l’una contro l’altra          dolori che hanno nel cuore.»
                                                                                              (Giovanni Covini)

LA LUCE DELLE PAROLE
                                                              MATERIALE    PRENOTA     STREAMING     VIDEO
                                Ven 5 Febbraio                DIDATTICO    028460919

                                H. 10
                            IN TEATRO        STREAMING
                                                               Produzione                                         29
                                €7               € 3,5         Centro Asteria
PER SEGUIR VIRTUTE
                          E CANOSCENZA
                                     Dante e la montagna sacra
                              Meditazione sulla cantica del Purgatorio
                        di Lucilla Giagnoni, musiche Paolo Pizzimenti

     Una meditazione sulla
     Divina Commedia di Dante                                I monti sono la congiunzione fra la terra e il cielo.
     Alighieri come cammino di                               La terra, dove viviamo il nostro inferno
     conoscenza alla ricerca della                           quotidiano. Il cielo, il luogo del paradiso sognato.
     Salvezza, la storia di un’anima                         La montagna è luogo dove l’aria diventa più pura,
                                                             ma anche difficile da respirare. Chi riesce a scalare
     che attraversa tutta la storia                          la montagna e a tornare giù, non è più lo stesso.
     universale, in una grandiosa                            Il Purgatorio dantesco è un pellegrinaggio
                                                             verso l’alto, è l’esaltazione dell’andatura umana
     esperienza di ascesi                                    che deve essere sempre sollecitata nel procedere
                                                             verso la cima. È sul ritmo del passo che si
                                                             scandisce il ritmo della Poesia, che suggerendo
     La montagna da sempre suggerisce l’incontro col         un vero e proprio cammino fisico, ci porta ad un
     Divino. Quasi tutte le civiltà hanno collocato gli      progressivo avvicinamento alla conoscenza, alla
     dei ad abitare sulla cima di un monte.                  ragione e alla fede.

     LA LUCE DELLE PAROLE
                                                                                PRENOTA     STREAMING    VIDEO
                                    Mar 23 Febbraio                             028460919

                                    H. 10
                                IN TEATRO        STREAMING

30                                  € 12             €6
DANTE E I POETI DEL ‘900

                                       Incontro con
                                    Davide Rondoni
                                     poeta e scrittore

Seguendo le orme di
Dante “viator” nella Divina                         sfuggono a questo confronto. Ne sono un
                                                    esempio i continui rimandi, allusioni e riferimenti
Commedia, un poeta                                  alla Divina Commedia presenti nei testi di
contemporaneo legge i                               innumerevoli autori italiani e stranieri. Si tratta,
                                                    infatti, di grandi poeti che guardano alla lezione
grandi poeti del ‘900                               dantesca, non solo per trarne elementi di
                                                    ispirazione, ma anche di rinnovamento e “rottura”
                                                    rispetto al modo di fare poesia tipico del secolo
Dante è da sempre la pietra di paragone             in cui vivono. Sono poeti italiani, come Giuseppe
con la quale i poeti di ogni epoca si sono          Ungaretti, Eugenio Montale, Cesare Pavese, Pier
dovuti necessariamente misurare. Pur tenendo        Paolo Pasolini, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Andrea
conto della differenza enorme di visione del        Zanzotto e Giorgio Caproni, ma anche autori in
mondo rispetto all’epoca medievale, la poesia       lingua inglese, come Ezra Pound, Thomas S. Eliot,
novecentesca e quella contemporanea non             Séamus Heaney e Derek Walcott.

LA LUCE DELLE PAROLE
                                                                      PRENOTA      STREAMING   VIDEO
                            Gio 18 Marzo                               028460919

                            H. 10
                        IN TEATRO       STREAMING

                            €7              € 3,5                                                          31
FATTORE Y
                      I promessi sposi al bivio
               Spettacolo teatrale di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli
               con Marco Ciccullo, Sara Dho e Alexandra Lovin
                 Presentazione e approfondimento di Pierantonio Frare
                 docente di Letteratura Italiana dell’Univesità Cattolica

     Tre ragazzi di fronte a una            Alessandro, Carolina e Sofia indagano I promessi
                                            sposi in alcune zone cruciali, partendo dalla
     scelta importante trovano              propria percezione di essere a un bivio, a una
     nel capolavoro manzoniano              biforcazione, al centro di quell’y così presente
                                            nell’incipit manzoniano.
     lo spunto per riflettere sul
     concetto di scelta, e la forza         Proprio il romanzo costringerà i ragazzi ad
     per passare all’azione                 approfondire il concetto di scelta e a osservare
                                            diversi modi di assumersi o meno le proprie
                                            responsabilità. Don Abbondio è a un bivio ma ha
                                            paura, Gertrude sceglie senza la percezione di
                                            farlo, mentre Renzo, nei tumulti di Milano, delega
                                            alla massa e al suo ruolo di spettatore il proprio
                                            procedere.

                                            E se quella dell’Innominato è una vera e propria
                                            conversione, altrettanto forte è la scelta di
                                            Manzoni autore che rinuncia, sul finale del
                                            romanzo, al passionale racconto della morte del
                                            cattivo per un alto fine narrativo.

                                            Aiutati da internet e dai mezzi tecnologici, di
                                            cui indagano possibilità e limiti, guidati da siti
                                            web e volumi cartacei, i giovani si imbattono in
                                            cinque zone del romanzo attraverso le quali
                                            affronteranno i grandi temi della responsabilità e
                                            della libertà.

                                            I promessi sposi prenderanno per mano i giovani,
                                            e li condurranno con passione e concretezza nel
                                            cuore del testo e delle sue problematiche.
                                            I   capitoli de  I promessi sposi trattati nello   spettacolo
                                            sono:   I, IX, X, XI, XII, XIII, XXI, XXXV.

     LA LUCE DELLE PAROLE
                                                    MATERIALE     PRENOTA       ASTERIA         VIDEO
                            Ven 9 Aprile            DIDATTICO      028460919   ONTHEROAD

                            H. 10
                        IN TEATRO

32                                                   Produzione
                            € 12                     Centro Asteria
LEOPARDI
                    E IL CIELO STELLATO
                                 Incontro con Davide Rondoni,
                                          poeta e scrittore
                               e Marco Bersanelli,
        docente di Astronomia e Astrofisica dell’Università degli Studi di Milano,
               responsabile scientifico della missione spaziale PLANCK

Un dialogo tra un poeta e                                della luna, a La ginestra. Lo stesso L’Infinito nasce
un astrofisico intorno alle                              dalla sua esigenza di spingere lo sguardo al di
                                                         là di ogni orizzonte visibile e di costruire con
tematiche esistenziali e alle                            l’immaginazione «interminati spazi» e «sovrumani
riflessioni cosmiche presenti                            silenzi e profondissima quiete», per poi annegare
nelle opere del celebre poeta                            il pensiero «in questa immensità».

di Recanati                                              Numerosi sono anche gli spunti di riflessioni
                                                         cosmiche contenuti nelle opere in prosa di
                                                         Leopardi, a cominciare dai Pensieri dove
                                                         medita sul senso di insoddisfazione e di vuoto
In Leopardi la contemplazione del cielo stellato,        che l’uomo prova di fronte all’immensità
degli spazi cosmici, il colloquio con la luna, sua       dell’universo. Ma l’opera più ricca di riferimenti
muta e solinga interlocutrice, rappresentano un          ai sistemi astronomici, a parte il saggio giovanile
motivo che attraversa dall’inizio alla fine i suoi       sulla storia dell’astronomia, è senz’altro lo
Canti, dall’idillio Alla luna a Le ricordanze, dal       Zibaldone di pensieri, il diario intellettuale al
Canto di un pastore errante dell’Asia a Il tramonto      quale il poeta affidò via via le sue meditazioni.

LA LUCE DELLE PAROLE
                                                                            PRENOTA     STREAMING    VIDEO
                                Lun 12 Aprile                               028460919

                                H. 10
                            IN TEATRO        STREAMING

                                €7               € 3,5                                                           33
VERGINE MADRE

                       Spettacolo teatrale di e con Lucilla Giagnoni
                          Musiche originali di Paolo Pizzimenti
                                  Luci Massimo Violato

     Un percorso letterario,                            Il lato oscuro di Ulisse, l’aspetto meraviglioso
                                                        e terribile del padre, la santità dei bambini, la
     antropologico e spirituale per                     lussuria delle donne, la grandezza della madre.
     salire, grazie a sei canti della                   Un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto,
                                                        confortante. Come la preghiera. La poesia e l’arte
     Divina Commedia, dall’umana                        sono una tregua per gli affanni degli uomini.
     fragilità di Francesca alla                        A cantare e raccontare storie è una donna.
     sublime perfezione della                           Perché più spesso sono le donne a pronunciare,
                                                        senza mediazioni, il desiderio di pace. E perché
     Vergine Madre                                      sicuramente l’anima ha una voce femminile.

     «È la Commedia Umana di Dante quella che           Da piccola sognavo di diventare santa. Ma non
     ascoltiamo: sembra comporre il disegno di una      santa martire, perché il martirio di fatto non
     famiglia e accompagnarci lungo le sei tappe di     mi convinceva del tutto, semplicemente santa.
     un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra   Non sono diventata santa: ho fatto l’attrice. Per
     vita: il viaggio che inizia, la donna Francesca,   diventare santi bisogna pregare. Però raccontare
     l’uomo Ulisse, il padre Ugolino, l’adolescente     storie è un po’ come pregare. Come ci insegna
     Piccarda, la Madre nella figura sublime della      Italo Calvino ne Le città invisibili è cercare in
     Vergine Madre. Sono parole incantatorie, quelle    mezzo all’inferno ciò che non è inferno e farlo
     della Divina Commedia, parole taumaturgiche,       durare, e dargli spazio. In questi ultimi tempi si
     rituali. Eternamente ripetute come le preghiere.   può dire che sto pregando tanto.»
     Dalla lettura dei canti scaturiscono storie.                                                          (Lucilla Giagnoni)

     LA LUCE DELLE PAROLE
                                                             MATERIALE         PRENOTA                              VIDEO
                                   Ven 30 Aprile             DIDATTICO          028460919

                                   H. 10
                               IN TEATRO
                                                             durante lo spettacolo si percorreranno i seguenti passi danteschi:
34                                 € 12                      Inf. I, 1-136; V, 70-142; XXVI, 85-142; XXXIII, 1-145; Par. III,
                                                             37-108; XXXIII, 1-145)
LA SCUOLA DI ATENE

                                           Incontro con
                                       Giuseppe Girgenti
                         docente di Filosofia, Università San Raffaele

Nel cinquecentenario della                              attraverso le immagini dei pensatori greci a
morte di Raffaello Sanzio,                              quella delle arti liberali secondo il classico cursus
si propone un’analisi artistico-                        studiorum; dalla prospettiva rinascimentale
                                                        applicata alla pittura, alla ritrattistica di personaggi
filosofica della sua celebre                            del Cinquecento; numerosi enigmi sono ancora
Scuola di Atene, a partire dai                          celati nei dettagli dell’opera, così come non è
numerosi enigmi celati nei                              ancora del tutto certa l’identificazione dei singoli
                                                        filosofi.
dettagli delle sue opere
                                                        Sulla scia dell’interpretazione di Giovanni Reale,
                                                        Giuseppe Girgenti proverà a ripercorrere in
Scuola di Atene, uno degli affreschi che Raffaello      chiave ermeneutica l’iconografia dell’affresco,
realizzò per la stanza della Segnatura nei Palazzi      offrendo alcune personali novità interpretative
Vaticani, offre numerose chiavi di lettura: dalla       di un’opera unica nel suo genere che ci fa pensare
rappresentazione allegorica della filosofia             attraverso le immagini.

PENSIERO E VITA
                                                              MATERIALE     PRENOTA     STREAMING      VIDEO
                               Gio 5 Novembre                 DIDATTICO     028460919

                               H. 10
                           IN TEATRO        STREAMING

                               €7               € 3,5                                                              35
LO SCANDALO DELL’IMPREVEDIBILE
                                             Pensare l’epidemia

                                   Incontro con Silvano Petrosino
                      docente di Filosofia Teoretica, Teorie della comunicazione
                       e Filosofia morale presso l’Università Cattolica di Milano

     Uno dei più apprezzati filosofi                          questo evento e le sue conseguenze: perché il
     italiani ripercorre il dramma                            futuro è diverso dall’avvenire, il mondo dal reale, la
     dell’epidemia: «Un evento                                scienza dagli scienziati, l’ottimismo dalla speranza,
     inatteso che ha mostrato tutti                           ma anche perché la modalità del morire ci ha
                                                              atterrito più della morte in sé, fino a comprendere
     i nostri limiti»                                         che l’autentica “libertà” non consiste nel fare ciò
                                                              che si vuole. Come ci ha cambiato l’epidemia?
                                                              Che cosa possiamo fare per non farci sopraffare?
                                                              «dovremmo essere più seri nel vivere il tempo,
     «L’epidemia che ci ha colpito si è manifestata con       che non è mai solo il “nostro tempo”, il tempo
     la violenza dell’imprevedibile», eppure prevedere        delle nostre “urgenze private”», afferma l’autore
     e decidere il proprio benessere è oggi tra le            indicando un atteggiamento per il “dopo” e
     condizioni principali della nostra società. Silvano      citando La peste di Camus: «bisogna restare,
     Petrosino riflette sul dramma del coronavirus a          accettare lo scandalo, cominciare a camminare
     partire dalle parole che usiamo per spiegare             nelle tenebre e tentare di fare il bene».

     PENSIERO E VITA
                                                                    MATERIALE    PRENOTA     STREAMING     VIDEO
                                     Mer 11 Novembre                DIDATTICO    028460919

                                     H. 10
                                 IN TEATRO        STREAMING

36                                   €7               € 3,5
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