PAKISTAN, VILLAGGIO DEGLI ORRORI: BAMBINI STUPRATI SOTTO EFFETTO DI FARMACI

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PAKISTAN, VILLAGGIO DEGLI ORRORI: BAMBINI STUPRATI SOTTO EFFETTO DI FARMACI
PAKISTAN, VILLAGGIO DEGLI
ORRORI:   BAMBINI  STUPRATI
SOTTO EFFETTO DI FARMACI
di Cinzia Marchegiani

Kasur (Pakistan) – Il Pakistan è rimasto travolto e scioccato
dallo scandalo scoperto una settimana fa sugli abusi sessuali
inferti sui minori ad opera di una banda di criminali che
producevano e vendevano i video illeciti delle loro violenze
perpetrate in un villaggio della provincia Punjab nel Ganda
Singh Wala zona di Kasur negli ultimi 10 anni. Le indagini
sul massiccio scandalo abusi sessuali su minori – definito il
più grande nella storia del paese – hanno rivelato che sono
stati realizzati circa 400 video e 280 minori vittime di abusi
sessuali dalla banda organizzata composta da più di 25
criminali.

Stupri e ricatti, una storia lunga quasdi 10 anni.         Lo
scandalo è scoppiato la scorsa settimana quando i genitori
delle vittime si sono scontrati con la polizia durante una
protesta quando hanno accusato le autorità di non aver
perseguito adeguatamente i criminali. Diversi genitori delle
vittime sono stati costantemente ricattati e costretti a
pagare centinaia di migliaia di rupie con minacce di rilascio
dei video in pubblico. I rapporti emersi su questo scandalo ha
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messo in evidenza come le famiglie in questa località erano
impotenti e i funzionari sono rimasti per tutto il tempo
apatici. Nella maggior parte dei casi i bambini vittime di
abusi erano sotto i 14. Il periodo degli stupri sui bambini è
assai lungo, dal 2006 al 2014, che hanno permesso ai criminali
violentatori di produrre e vendere 400 video. Un’indagine
assolutamente pubblica, che ha mostrato tutti gli orrori
perpetrati su questi piccoli bambini, ha svelato addirittura
come venivano tramortiti le loro vittime, infatti veniva
iniettato un farmaco nella spina dorsale prima di essere
aggrediti e costretti a rapporti sessuali, altri minori
costretti a situazioni degradanti. Tutti i 25 stupratori,
identificati nella maggior parte dei casi con nome e cognome,
provengono dalla comunità pakistana. Si ritiene che migliaia
di copie dei video circolano nel mercato mondiale venduto
ciascuno di loro per 40 Rupie. Uno degli appartenenti della
banda criminale ha confessato che la banda ha venduto i video
a siti porno che operano in Gran Bretagna, Stati Uniti e in
Europa

Un rapporto presentato al ministro principale dello scorso 1
agosto 2015 ha detto che sei imputati erano già stati
arrestati. La polizia ha detto un altro sospetto è stato
arrestato domenica mattina, portando il numero totale dei
sospetti arrestati nel caso di sette. Il primo ministro del
Punjab Shahbaz Sharif ha ordinato un'inchiesta giudiziaria
sulla questione per portare i colpevoli alla giustizia.

Haseeb Amir, il principale accusato scandalo pedofilia di
Kasur, ha confessato di sottoporre i bambini ad abusi e fare i
loro video. Secondo SP Investigation Kasur, Nadeem Abbas ha
detto in una dichiarazione rilasciata alla polizia il
principale accusato di scandalo abusi sui minori ammesso
commettere il reato di bambini abusato sessualmente per
registrare le immagini nei video. Finora sono stati
individuati sette sospetti su 10 e sono stati presi in
custodia e sono stati Identificati con l'aiuto di 30 videoclip
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recuperati dalla polizia.

Alla luce della notizia Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti”, associazione da sempre impegnata
anche nella tutela dei diritti dell'infanzia, chiede che
un'inchiesta analoga sia immediatamente aperta anche in Italia
che miri a prevenire e contenere la pedofilia e la
pedopornografia online. Ormai in continuo aumento. Stiamo
parlando di centinaia di milioni di utenti “adulti” che
navigano su una Internet segreta ad uso dei trafficanti di
droga, di esseri umani, assassini e pedofili. È chiamata “Deep
Web” o “Dark Net”, e utilizza Tor e altri strumenti di
oscuramento dell’identità per evadere i controlli. Il Deep Web
comprende siti di droga, armi e tratta di persone; il
reclutamento di assassini, acquisto di valute contraffatte,
furto di dati di carte di credito e passaporti falsi. E molto
altro. Ed è anche un terreno di azione dei pedofili.
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SHOCK:    L'ISIS   PRONTA   A
UCCIDERE LA REGINA ELISABETTA
SABATO 15 AGOSTO
Redazione

Londra – Una notizia che ha lasciato tutti con una reale
consapevolezza di quanto siano vicini i terroristi dell'Isis.
Addirittura jihadisti britannici progettavano un attentato a
Londra per uccidere la regina Elisabetta sabato 15 agosto alle
celebrazioni per l'anniversario della fine della Seconda
Guerra Mondiale. Lo rivela il Daily Mail che parla di una
corsa contro il tempo della polizia e dell'MI5, l'ente per la
sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito, per sventare
il piano orchestrato dai vertici Is in Siria.

Gli estremisti volevano far esplodere una micidiale bomba
fatta con una pentola a pressione. Il piano prevedeva infatti
l'uso di un dispositivo simile a quello utilizzato per
l'attentato alla maratona di Boston del 2013 che provocò tre
morti e oltre 260 feriti.

Fonti hanno riferito al quotidiano che la minaccia specifica
nei confronti della Regina ha portato a una revisione
d'emergenza dei dispositivi di sicurezza per gli eventi del
prossimo fine settimana. Anche altri membri della famiglia
reale, tra cui il principe Carlo, sono ritenuti, secondo i
rapporti di intelligence, obiettivi possibili.
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MARO': LUNEDI' DAVANTI AL
TRIBUNALE DI AMBURGO PER
DECIDERE LA LORO SORTE
di Angelo Barraco

Roma – Si torna a parlare dei due Marò e lunedì sarà un giorno
importante ad Amburgo poiché presenzieranno i massimi esperti
di diritto internazionale. Il destino di Massimiliano Latorre
e Salvatore Girone è in ballo davanti al Tribunale
internazionale del diritto del mare (itlos) Davanti la corte
c’è la possibilità che Latorre possa tornare in Italia e che
Girone invece può tornare nel nostro paese quando l’arbitrato
internazionale deciderà chi ha ucciso i due pescatori. Da
lunedì inizia la partita, da una parte c’è David Bethlehem,
con il suo team legale a rappresentare l’Italia e dall’altra
parte due noti principi del foto indiani, ci saranno inoltre:
PL Narasimha, Alain Pellet, un avvocato francese che e' stato
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presidente della Commissione di Diritto Internazionale
dell'Onu, e il britannico Rodman Bundy. L’udienza la
presiederà il giudice Vladimir Golitsyn. Farà parte del
tribunale anche il professore di diritto internazionale
Francesco Francioni. L’udienza si svolgerà lunedì ma le parti
si incontreranno probabilmente domenica pomeriggio in modo
informale. Lunedì l’Italia presenterà le sue ragioni
oralmente, nel pomeriggio toccherà all’India, poi si
sceglieranno 3 giudici, uno scelto dall’Italia, uno dall’India
e uno neutrale. L'Italia deve dimostrare che c'e' competenza
del tribunale e che c'e' anche urgenza nell'applicazione delle
misure richieste per i due maro', per non vanificare le
decisioni che saranno prese dal tribunale arbitrale.

La storia: La storia di Massimiliano Latorre e Salvatore
Girone ha inizio il 15 febbraio 2012, quando due pescatori
indiani, Valentie Jalstine e Ajesh Binki vengono uccisi da
colpi di arma da fuoco, a bordo della loro barca, a largo
delle coste del Kerala. I principali accusati per la loro
morte sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che
prestavano servizio anti pirateria sulla petroliera Enrica
Lexie. I due Marò sostengono di aver sparato in aria come
avvertimento. Il fatto sarebbe avvenuto in acque
internazionali a sud dell’India. Il 19 febbraio 2012 ai due
marò scatta il fermo, per il governo indiano non vi è dubbio
alcuno che, trattandosi di un peschereccio indiano e di due
vittime indiane, si debba attuare la legge territoriale. Per
l’ambasciatore Giacomo Sanfelice, l’episodio era avvenuto su
una nave battente bandiera italiana, oltretutto l’episodio era
avvenuto in acque internazionali. Il 20 febbraio 2012 il
villaggio di Kollam, nel cuore dell’India del Kerala, diventa
un’area piena di una folla inferocita e di militanti politici
che inveiscono contro i Marò che giungono in quel villaggio
per l’avvio del procedimento giudiziario. I militanti politici
gridano “Italiani mascalzoni, dateci i colpevoli, giustizia
per i nostri pescatori, massima pena per i marines”. Il 24
marzo 2012, la Corte del Kerala afferma che l’atto compiuto
dai Marò “E’ stato un atto di terrorismo”, e tale affermazione
accende la tensione tra Italia ed India. Il 10 aprile 2012,
dall’India arriva la notizia che la perizia balistica andrebbe
a sfavore di Latorre e Girone. Un responsabile del laboratorio
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di Trivandrum conferma che i proiettili sono compatibili con i
mitragliatori usati da Latorre e Girone. Il 5 maggio 2012,
dopo 80 giorni di sosta forzata presso il porto di Kochi, nel
sud dell’India, la petroliera Enrica Lexie salpa dopo aver
ottenuto i permessi. La nave fa rotta sullo Sri Lanka e con
essa vi sono 24 uomini di equipaggio e 4 militari dell’unità
antipirateria, non partono ovviamente Latorre e Girone. Il 13
maggio 2012 anche il sottosegretario agli esteri, Staffan De
Mistura torna in India per proseguire l’azione per il rilascio
dei Marò e afferma il suo essere ottimista e che non vi è
alternativa al rilascio. Il 25 maggio 2012, dopo aver passato
3 mesi nel carcere indiano di Trivandrum, Latorre e Girone
vengono trasferiti in una struttura a Kochi e viene loro
concessa la libertà su cauzione e il divieto di lasciare la
città. Il 20 dicembre 2012 la loro richiesta di poter avere un
permesso speciale e poter trascorrere le festività natalizie
in Italia viene accolta, con l’obbligo di tornare in India
entro in 10 gennaio. Latorre e Girone atterrano il 22 dicembre
a Roma e ripartono il 3 gennaio. Il 18 gennaio 2013 la Corte
Suprema indiana stabilisce che il governo del Kerala non ha
giurisdizione sul caso e chiede che il processo venga affidato
ad un tribunale speciale da costituire a New Delhi. Il 22
febbraio 2013 la Corte Suprema indiana concede ai due Marò il
rientro in Italia, per quattro settimane, per votare. Il 9
marzo 2013 il governo indiano avvia a New Delhi le procedure
per la costituzione del tribunale speciale. L’11 marzo 2013
l’Italia decide che i due Marò non rientreranno in India
perché New Delhi ha violato il diritto internazionale. Roma si
dice disponibile a giungere ad un accordo. Il 12 Marzo 2013,
New Delhi convoca l’ambasciatore italiano Daniele Mancini,
esigendo il rispetto delle leggi. Il giorno successivo, 13
marzo, il premier indiano Manmohan Singh minaccia seri
provvedimenti e vi sono anche le dimissioni dell’avvocato Marò
in India, Haris Salve. Il 14 marzo 2013 la Corte Suprema
indiana ordina all’ambasciatore italiano Mancini di non
lasciare l’India. Vi è anche un intervento di Napoletano che
propone una soluzione basata sul diritto internazionale. Tre
giorni dopo la Corte Suprema indiana decide di non riconoscere
l’immunità diplomatica di Mancini, la reazione che ha l’Italia
è quella di accusare l’India di Evidente violazione della
convenzione di Vienna. Il 20 marzo 2013, la procura militare
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di Roma sentirà i due Marò e riferisce che sono indagati per
“Violata consegna aggravata”. Il 21 marzo 2013 è un giorno in
cui tutto si capovolge, Palazzo Chigi annuncia che i due Marò
torneranno in India, precisando che in cambia è stata ottenuta
un’assicurazione scritta sul trattamento e la tutela dei
diritti dei due militari, viene precisato anche che l’India ha
garantito che non ci sarà la pena di morte. Il 22 marzo 2013 i
due Marò rientrano in India e si trasferiscono all’ambasciata
italiana a Delhi. Il ministro degli esteri indiano Salman
Kurshid dichiara che il processo in India che vede imputati i
due Marò non prevede la pena di morte. Il 25 marzo 2013 è
costituito il tribunare per giudicare i due militari, a New
Delhi. Il tribunale ha potere di imporre pene solo fino a 7
anni di carcere. L’11 novembre 2013, durante le indagini
vengono ascoltati altri 4 militari che si trovavano a bordo
della Enrica Lexie. C’è una perizia della marina secondo cui
gli spari arriverebbero dalle loro armi e non dalle armi di
Latorre e Girone. Il 28 marzo 2014 vi è una nuova svolta sul
caso, la Corte Suprema indiana accoglie il ricorso presentato
dai due fucilieri. I giudici hanno sospeso il processo a
carico dei Marò presso il tribunale speciale. Il 12 settembre
2014 i giudici indiani danno a Latorre il via libera per un
rientro di 4 mesi in Italia per problemi di salute. Il 16
dicembre 2014 la Corte Suprema indiana ha negato le istanze di
Latorre e Girone. Latorre chiedeva un’estensione del suo
permesso in Italia. Girone chiedeva invece di poter
trascorrere le festività in Italia.
GIAPPONE: HIROSHIMA RICORDA I
70 ANNI DELLA BOMBA ATOMICA
A.B.

Giappone – Hiroshima ricorda stamane il tragico e triste
dramma avvenuto 70 anni fa, quando gli Stati Uniti sganciarono
la prima bomba atomica alle 8.15 del mattino del 6 agosto del
1945 e da allora nulla è più lo stesso. Stamane i cittadini si
sono raccolti in un minuto di preghiera e di silenzio per
ricordare e le vittime di quel terribile avvenimento. La
commemorazione ha visto la presenza, per la prima volta, di un
rappresentante dell’amministrazione Usa. Il Premier Shinzo
Abe, durante la cerimonia di commemorazione, ha espresso a
gran voce che il Giappone ha come missione quella di
realizzare un mondo libero dalle armi nucleari attraverso
misure realistiche e pratiche, “Presenteremo una nuova
risoluzione all'assemblea dell'Onu del prossimo autunno per
l'eliminazione delle armi nucleari”, e ha assicurato che Tokyo
continuerà a trattare con i Paesi con e senza atomica per
raggiungere tale obiettivo. Kazumi Matsui, sindaco di
Hiroshima, nella dichiarazione della pace letta non ha parlato
delle norme in merito alla sicurezza, che son attualmente in
discussione in parlamento, e che consentirebbero al Giappone
l’autodifesa     collettiva.     Il   sindaco    ha   parlato
dell’atteggiamento pacifista del Giappone in questi 70 anni e
ha chiesto che questo atteggiamento diventi un esempio
promuovendo l’articolo 9 della costituzione nipponica, in cui
si rinuncia per sempre alla guerra. Inoltre ha aggiunto che
auspica che Hiroshima e Nagasaki –dato che il Giappone nel
2016 ospiterà il G7- possano ricevere la visita da parte del
Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e gli altri leader
mondiali e fare ascoltare loro i racconti di chi ha vissuto il
dramma dell’atomica, del terrore e delle vite spezzate. Come
rappresentante Usa c’era Rose Gottemoeller, sottosegretario di
Stato al Controllo delle armi e alla Sicurezza Internazionale
che sara a Nagasaki il 9 agosto.
MONDIALI NUOTO: ARGENTO PER I
200 STILE PER LA LEGGENDARIA
FEDERICA PELLEGRINI
Lacrime di tensione e gioia di Federica Pellegrini per la sesta medaglia iridata
nel giorno del 27esimo compleanno. L’oro alla statunitense Katie Ledecky

di Cinzia Marchegiani

kazan – Federica Pellegrini è scoppiata in lacrime alla
notizia della sua medaglia d’argento stile libero ai mondiali
di nuoto a Kazan in Russia. "Sono felice" -racconta ai
microfoni, ma non riesce a trattenere la tensione e le lacrime
, poi continua – "Pensavo di non farcela. Tutti mi dicevano di
fare i 400 perché lì la medaglia era sicura ed i 200 erano
troppo veloci… E' stato importantissimo, per me, riuscire a
prendere una medaglia nello stile a dieci anni dalla prima,
nel mio ultimo mondiale".

Per la leggendaria Federica, amata dai suoi connazionali come
la regina del nuoto, si tratta della sesta medaglia iridata
nel giorno del suo ventisettesimo compleanno a dieci anni di
distanza dalla prima conquistata. Oro per la statunitense
Katie Ledecky in 1`55"16 davanti a Federica Pellegrini in
1`55"32, ed alla statunitense Melissa Franklin in 1`55"49.
Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno la Divina del
nuoto azzurro, un oro olimpico, quattro titoli mondiali,
undici primati del mondo (tra cui l'attuale dei 200 sl in
1'52"98), si è regalata il secondo posto nei 200 stile libero
ai mondiali di Kazan in 1'55"32 (27"28, 56"45, 1'26"09 i
passaggi) battuta solo dal fenomeno mondiale la diciottenne
americana Katie Ledecky che vince in 1'55"16.

E' l'ennesimo record della sua sconfinata e leggendaria
carriera: è per la sesta volta sul podio iridato nei "suoi"
200 stile libero. Un'impresa che nasce a Montreal dieci anni
fa: argento nel 2005, bronzo nel 2007, oro nel 2009 e 2011,
argento nel 2013. Solo Ryan Lochte domani nei 200 misti la
potrebbe eguagliare (tre ori, un argento ed un bronzo dal
2005).

Lacrime di gioia per la Pellegrini, e tanta tensione che
solo i grandi campioni trattengono nelle fibre dei propri
muscoli, pronti però a scattare e dare il meglio di se stessi
nel momento unico delle gare attese anche dopo mesi e anni di
allenamento.
TEST IQ: ECCO LA STUDENTESSA
DI   12  ANNI   CHE   SUPERA
EINSTEIN E HAWKING
di Cinzia Marchegiani

Regno Unito – E’ inglese la studentessa di 12 anni che ha
raggiunto il più alto punteggio possibile nel test QI Mensa,
superando quelli ottenuti da Albert Einstein e Stephen
Hawking. Il suo nome è Nicole Barr della contea inglese di
Hessex, ha raggiunto in punteggio impressionante di 162 nel
test Mensa IQ che non solo la mette tra i primi cento delle
persone più brillanti del mondo, ma attesta che il suo
quoziente di intelligenza è superiore a quello del fisico
Harwing, il fondatore della Microsoft Billa Gates e del fisico
Albert Einstein, che hanno il IQ con 160 punti.

La ragazza, che è uno studente del 7° anno presso la Burnt
Mill Academy, ama leggere, canto e recitazione. A scuola
primaria, Nicole aveva fatto accesso diversi anni prima di
suoi coetanei e affrontava esercizi di algebra complessi prima
dell'età di dieci anni. I suoi genitori, che non nascondono
l’orgoglio per questa performance di Nicole, la dipingono come
una ragazza dedita allo studio con passione, spiegando che da
grande la figlia avrebbe il desiderio di essere un medico:
“Lei è una ragazza che lavora duro, molto duro. Rimane dopo la
scuola a fare i compiti senza perdere un solo giorno" –
racconta la mamma, Dolly Buckland .

La media dei punteggi di IQ tra gli adulti si aggira intorno a
100 punti e qualsiasi punteggio superiore a 140 è considerato
tipico di geni. Eminenti scienziati come appunto Einstein e
Hawking hanno raggiunto 160 punti. Il gruppo Mensa, che
riunisce persone con un alto quoziente intellettivo, ha già
accolto Nicole con orgoglio.Nicole Barr, già da piccola ha
dimostrato di essere una studentessa promettente, e ora questo
punteggio ne conferma quelle doti straordinarie che tutti
avevano osservato. Nicole diventerà medico, questa è la sua
aspirazione, e sarà davvero un patrimonio per l’umanità.

ANKARA E USA: SI PREPARA UNA
"GUERRA   GLOBALE"    CONTRO
L'ISIS
Redazione

Una notizia che ha del clamoroso. Jet e droni americani stanno
arrivando nelle basi aeree turche per lanciare "presto" una
battaglia "globale" all'Isis. Lo ha annunciato il ministro
degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu. La Turchia ha
approvato l'uso delle basi per aerei della coalizione anti-
Isis. "Come parte del nostro accordo con gli Usa, abbiamo
fatto progressi riguardo l'apertura delle nostre basi, in
particolare di Incirlik", ha annunciato Cavusoglu, "stiamo
assistendo all'arrivo di aerei americani, con e senza pilota,
presto lanceremo tutti insieme una battaglia globale contro lo
Stato islamico", ha aggiunto

ROMANIA, SCANDALO FARMACI
ANTITUMORALI:    MAZZETTE   A
MEDICI E FARMACISTI IN CAMBIO
DI PRESCRIZIONI

Un   procuratore,   parlando   a   condizione   di   mantenere   l’anonimato   perché
l’operazione è ancora in corso, ha detto che ci sono dei sospetti che ai medici
siano stati offerti vacanze gratuite, in città come Las Vegas, si erano frodate
spese nascoste per congressi medici e offerte di altri vantaggi materiali del
valore di decine di migliaia di dollari nel periodo 2012-2015.
di Cinzia Marchegiani

Bucarest – E appena scoppiato un caso eclatante di malasanità
in Romania, una notizia che ricorda il dr Fata, soprannominato
il "dr morte" negli Stati Uniti. In quel caso il dottore è
stato condannato a 45 anni d carcere, prescriveva terapie
oncologiche anche se i pazienti non avevano il cancro. Il
procuratore McQuade, in una conferenza stampa dopo la condanna
aveva poi affermato: "Il dottor Fata si avventava su tutte le
opportunità di usare il corpo dei pazienti come un centro di
profitto. Il dottor Fata non ha curato i pazienti. Li ha
sfruttati come merce, con over-trattamenti, e addirittura
mentito ai pazienti sul fatto che avevano un cancro in modo
che potesse massimizzare i propri profitti.

Scandalo in Romania, aziende farmaceutiche e medici sotto
inchiesta, ma anche farmacie. Ora anche in Romania è appena
scoppiato un caso simile. E' ufficiale, i pubblici ministeri
rumeni hanno perquisito decine di case e uffici alla ricerca
di prove che le aziende farmaceutiche avrebbero offerto a
medici vacanze e altri incentivi in cambio di prescrizione di
farmaci contro il cancro. Un comunicato della agenzie anti-
corruzione ha detto che 61 case e uffici sono stati perquisiti
a Bucarest e nella regione della Transilvania nord-ovest. Il
Procuratore capo dell’agenzia, Laura Codruta Kovesi, ha detto
che l’indagine è incentrata su una serie di istituti medici e
il modo in cui alcuni farmaci oncologici sono stati acquistati
e prescritti.
Un altro procuratore, parlando a condizione di mantenere
l’anonimato perché l’operazione è ancora in corso, ha detto
che ci sono dei sospetti che ai medici siano stati offerti
vacanze gratuite, in città come Las Vegas, erano frodate spese
nascoste per congressi medici e offerte di altri vantaggi
materiali del valore di decine di migliaia di dollari nel
periodo 2012-2015.
Anche delle farmacie e distributori di farmaci sono oggetto di
indagine.
Il capo del Dipartimento di Oncologia a Sibiu County Hospital,
Valeria Valeanu, la cui casa è stata perquisita dai pubblici
ministeri anti-corruzione, ha riconosciuto che era stata
sponsorizzata da aziende farmaceutiche per viaggi all’estero,
ma ha negato quest'accusa. Ha detto che era una pratica comune
in Romania e all’estero, e ha insistito nel dire che le
medicine che ha prescritto ai pazienti sono approvate.

La società farmaceutica svizzera Roche ha confermato venerdì
che è indagato dalla lotta alla corruzione dei pubblici
ministeri in cerca di prove che le aziende. La Roche Romania
ha dichiarato all'Associated Press che sta "pienamente
cooperando" con i procuratori anti-corruzione e avrebbe
fornito le informazioni richieste. Le autorità hanno rifiutato
di dire che le aziende vengono sondati, ma un che riporta
sulla corruzione, ha detto 11 aziende sono stati presi di
mira, tra cui Roche Romania, Romania GlaxoSmithKline e Pfizer
Romania.
Pfizer, che non è stato immediatamente disponibile per un
commento, ha detto al quotidiano Evenimentul Zilei, che ha
rispettato i "più alti standard internazionali e le procedure
di conformità", e non era a conoscenza di alcuna indagine.

Il fisco antifrode ha detto che delle agenzie di turismo hanno
emesso le fatture per le aziende farmaceutiche 2013-2014
presumibilmente per medici che viaggiano all'estero. Alcune
delle fatture, per destinazioni tra cui Las Vegas e Parigi,
erano fittizie, permettendo alle imprese di chiedere il
rimborso della tassa di vendita 24 per cento.
Una sanità mondiale che mostra volti aberranti, dove i
pazienti diventano mezzi per trarre profitto, in balia di
della fiducia del medico curante, persone che vengono
sfruttate per trarre benefici e profitto da chi invero
dovrebbe essere un angelo custode. Nell'attesa che venga
concluso l'intero impianto di indagine, ci si augura che
presto venga restituita la verità.
RUSSIA, CAMPIONATI DEL MONDO
NUOTO: ARRIVA IL BRONZO PER
LE FIAMME ORO ITALIANE
di Cinzia Marchegiani

Kazan – Con orgoglio il corpo della Polizia di Stato annuncia
il podio italiano nei campionati nel mondo di nuoto che si
stanno svolgendo a Kazan in Russia: “E’ gioia e commozione
dare l’annuncio che la protagonista è ancora una sincronetta
delle Fiamme oro, Mariangela Perrupato, che si è messa al
collo la seconda medaglia di bronzo vinta dall'Italia del
nuoto sincronizzato a questi mondiali, la terza di sempre”.

Un bronzo che vale oro. La portacolori della Polizia di Stato,
in coppia con l'azzurro Giorgio Minisini (già bronzo con
Manila Flamini) si è piazzata al terzo posto nella finale del
programma libero del duo misto, dietro ai russi Aleksandr
Maltsev e DarinaValitova, oro con 91.7333 punti, e alla coppia
americana Bill May e Kristina Lum Underwood, argento con
91.4667 punti.

Gli azzurri di punti ne hanno totalizzati 89.3333, grazie al
loro esercizio eseguito sulle note degli Eurythmics e
coreografato dalla russa Ermakova.
La sincronetta del Gruppo sportivo della Polizia di Stato,
ancora incredula racconta: "È una medaglia inattesa Già il
quarto posto non me l'aspettavo, addirittura salire sul podio
è una sorpresona. Forse a Kazan sta nascendo un nuovo sincro.
Prima della finale ci siamo detti: godiamocela tutta senza
pensare al dopo. In acqua le emozioni sono state bellissime,
dopo indescrivibili».

Chi conosce il mondo del sincronizzato, sa perfettamente che
le squadre russe sono difficili da battere. Questo ronzo vale
oro ed è una conquista che dimostra che l’Italia ha raggiunto
traguardi incredibili, frutto di passione, allenamento e
sacrifici costanti, ma soprattutto onore al corpo della
Polizia di Stato.

GIAPPONE-ITALIA: ECCO COME
SONO I RAPPORTI TRA I DUE
PAESI. LA MISSION DI RENZI
di Angelo Barraco
Il Giappone e l’Italia hanno sempre intrecciato rapporti e
hanno sempre mantenuto fede ad una salda ed intensa
collaborazione. La presenza del Premier Renzi in questa antica
terra orientale ne è la prova ed è tangibile l’entusiasmo del
premier oltre oceano, soprattutto quando parla della voglia di
migliorare il nostro paese e quando dice loro che noi contiamo
molto sulla capacità delle nuove generazioni. Renzi si trova
in Giappone da ieri e ha avuto già          diversi incontri
importanti tra cui una cena in ambasciata con la presenza di
imprenditori italiani che investono in Giappone e con la
comunità economica finanziaria giapponese. Ma il suo
calendario di impegni è ricco e il fine ultimo è quello di
promuovere il Made in Italy e l’Italia. Dopo l’intervento
presso l’Università di Tokyo     incontrerà imprenditori e il
premier Shinzo Abe, poi nostro premier con la moglie cenerà
con il leader Abe e rispettiva moglie e martedì andrà a Kyoto
per incontri istituzionali. Renzi con Abe affronterà temi
diversi come la crescita economica, la lotta al terrorismo e
le relazioni culturali e il turismo. Un programma vasto, un
ventaglio di argomenti “leggeri” e “pesanti”.

Ma non è la prima volta che Renzi incontra Abe, è il quinto
incontro tra i due. Si sono incontrati nel 2014 in Italia, al
G7 di Elmau, a Milano al vertice di Asem e quello sul nucleare
di Aja. Ma la visita in Giappone sembra aver dato una ventata
di ottimismo e buoni propositi a Matteo Renzi che ha speso
parole verso il sud Italia che è piegato nella morsa della
disoccupazione, sfruttamento lavorativo e perché no,
nell’abbandono istituzionale, Renzi invece esclama che sul Sud
basta piagnistei, Ha sottolineato che l'Italia è ripartita:
“E' vero che il Sud cresce di meno e sicuramente il governo
deve fare di più ma basta piangersi addosso”. Certamente il
Giappone avrà influenzato il premier da un punto di vista
economico-funzionale, ma non opera secondo le stesse dinamiche
italiane.

Renzi ha parlato del suo rapporto con      Abe, riferendo che
anche lui è impegnato in una riforma costituzionale. Spiegando
però la differenza tra le riforme italiane e non, Abe è
“fortunato” perché dovrà affrontare soltanto due passaggi,
l’Italia andrà invece al referendum e i cittadini decideranno.
Poi ha parlato di turismo, ma non ha parlato di turismo come
una risorsa in abbandono nel nostro paese poiché lo Stato non
investe sull’arte, non ha parlato di turismo sul degrado
creato dall’impossibilità di ospitare un numero così copioso
di immigrati e che porta al collasso centri d’accoglienza e
città, non ha parlato di turismo come un costo di tassazione
per i commercianti tale da costringerli a chiudere poiché
sommersi da debiti e dalla crisi, Renzi ha detto a gran voce
che nei prossimi mesi i nostri sindaci lavorino di più!
aggiungendo inoltre un input per il turismo sottolineando che
sono due milioni e settecentomila i giapponesi che vengono in
visita in Italia. Chi fa un viaggio di diecimila chilometri
deve essere accolto con la massima attenzione e quindi
“dobbiamo mettere a posto di più le nostre città”.

Renzi è in Giappone per promuovere il “Made in Italy”, ma ci
sono stati anni in cui i prodotti Made in italy venivano
apprezzati tantissimo dai Giapponesi e per l’Italia la
crescita e l’esportazione dei prodotti rappresentava una
crescita economica ulteriore e non c’era alcun bisogno di
andare fare “promozione”? ma cosa è successo? Cosa è cambiato?
Perché il made in Italy non funziona? Molte aziende italiane
si sono trasferite all’estero e noi siamo costretti a
ricomprare i prodotti malgrado l’azienda sia italiana, è un
paradosso ma funziona così. Ma se due Stati sono in buoni
rapporti dal 1866, hanno affrontato insieme la prima guerra
mondiale e si sono sempre sostenuti il legame rimane, durante
la seconda guerra mondiale i rapporti furono mantenuti ma non
furono idilliaci a causa di divergenze di scopi bellici
durante gli anni conclusivi della guerra. Durante la guerra
fredda i due paesi, entrambe uscite sconfitte, hanno ripreso a
collaborare ed entrambi i paesi ebbero una forte crescita
economica ma quando è scoppiato il boom economico e Giappone e
Italia sono state investite dall’ondata, come mai poi l’Italia
non ha proseguito la crescita esponenziale come il Giappone?
Infondo ad entrambe le potenze, l’ondata economica è
sopraggiunta contemporaneamente. Ma il rapporto tra le due
massime potenze è rimasto ben saldo, a testimoniarlo è il
terremoto de L’Aquila del 2009, il governo giapponese ha
donato all’Italia 6 milioni di euro per un progetto di
assistenza per la ricostruzione della città, l’Italia ha
ricambiato nel 2011      quando c’è stato il terremoto in
Giappone. L’ex Presidente della Repubblica Carlo Aziglio
Ciampi, nel 2002, descrisse i rapporti con il Giappone come
“un'ormai antica e salda amicizia, alimentati da una continua
tradizione di scambio e collaborazione”.

RUSSIA, CAMPIONATI DEL MONDO
NUOTO: ARRIVA IL BRONZO PER
LA PERUPPATO DELLE FIAMME
ORO, IN SINCRO CON MINISINI
La portacolori della Polizia di Stato, in coppia con l'azzurro
Giorgio Minisini (già bronzo con Manila Flamini) si è piazzata
al terzo posto nella finale del programma libero del duo
misto, dietro ai russi Aleksandr Maltsev e DarinaValitova, oro
con 91.7333 punti, e alla coppia americana Bill May e Kristina
Lum Underwood, argento con 91.4667 punti

di Cinzia Marchegiani

Kazan (Russia) – Con orgoglio il corpo della Polizia di Stato
annuncia il podio italiano nei campionati nel mondo di nuoto
che si stanno svolgendo a Kazan in Russia: “E’ gioia e
commozione dare l’annuncio che la protagonista è ancora una
sincronetta delle Fiamme oro, Mariangela Perrupato, che si è
messa al collo la seconda medaglia di bronzo vinta dall'Italia
del nuoto sincronizzato a questi mondiali, la terza di
sempre”.
Un bronzo che vale oro. La portacolori della Polizia di Stato,
in coppia con l'azzurro Giorgio Minisini (già bronzo con
Manila Flamini) si è piazzata al terzo posto nella finale del
programma libero del duo misto, dietro ai russi Aleksandr
Maltsev e DarinaValitova, oro con 91.7333 punti, e alla coppia
americana Bill May e Kristina Lum Underwood, argento con
91.4667 punti.
Gli azzurri di punti ne hanno totalizzati 89.3333, grazie al
loro esercizio eseguito sulle note degli Eurythmics e
coreografato dalla russa Ermakova.
Chi conosce il mondo del sincronizzato, sa perfettamente che
le squadre russe sono difficili da battere. Questo bronzo vale
oro ed è una conquista dimostra che l’Italia ha raggiunto
traguardi incredibili, frutto di passione, allenamento e
sacrifici costanti. Onore al corpo della Polizia di Stato.
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