PAKISTAN, VILLAGGIO DEGLI ORRORI: BAMBINI STUPRATI SOTTO EFFETTO DI FARMACI
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PAKISTAN, VILLAGGIO DEGLI ORRORI: BAMBINI STUPRATI SOTTO EFFETTO DI FARMACI di Cinzia Marchegiani Kasur (Pakistan) – Il Pakistan è rimasto travolto e scioccato dallo scandalo scoperto una settimana fa sugli abusi sessuali inferti sui minori ad opera di una banda di criminali che producevano e vendevano i video illeciti delle loro violenze perpetrate in un villaggio della provincia Punjab nel Ganda Singh Wala zona di Kasur negli ultimi 10 anni. Le indagini sul massiccio scandalo abusi sessuali su minori – definito il più grande nella storia del paese – hanno rivelato che sono stati realizzati circa 400 video e 280 minori vittime di abusi sessuali dalla banda organizzata composta da più di 25 criminali. Stupri e ricatti, una storia lunga quasdi 10 anni. Lo scandalo è scoppiato la scorsa settimana quando i genitori delle vittime si sono scontrati con la polizia durante una protesta quando hanno accusato le autorità di non aver perseguito adeguatamente i criminali. Diversi genitori delle vittime sono stati costantemente ricattati e costretti a pagare centinaia di migliaia di rupie con minacce di rilascio dei video in pubblico. I rapporti emersi su questo scandalo ha
messo in evidenza come le famiglie in questa località erano impotenti e i funzionari sono rimasti per tutto il tempo apatici. Nella maggior parte dei casi i bambini vittime di abusi erano sotto i 14. Il periodo degli stupri sui bambini è assai lungo, dal 2006 al 2014, che hanno permesso ai criminali violentatori di produrre e vendere 400 video. Un’indagine assolutamente pubblica, che ha mostrato tutti gli orrori perpetrati su questi piccoli bambini, ha svelato addirittura come venivano tramortiti le loro vittime, infatti veniva iniettato un farmaco nella spina dorsale prima di essere aggrediti e costretti a rapporti sessuali, altri minori costretti a situazioni degradanti. Tutti i 25 stupratori, identificati nella maggior parte dei casi con nome e cognome, provengono dalla comunità pakistana. Si ritiene che migliaia di copie dei video circolano nel mercato mondiale venduto ciascuno di loro per 40 Rupie. Uno degli appartenenti della banda criminale ha confessato che la banda ha venduto i video a siti porno che operano in Gran Bretagna, Stati Uniti e in Europa Un rapporto presentato al ministro principale dello scorso 1 agosto 2015 ha detto che sei imputati erano già stati arrestati. La polizia ha detto un altro sospetto è stato arrestato domenica mattina, portando il numero totale dei sospetti arrestati nel caso di sette. Il primo ministro del Punjab Shahbaz Sharif ha ordinato un'inchiesta giudiziaria sulla questione per portare i colpevoli alla giustizia. Haseeb Amir, il principale accusato scandalo pedofilia di Kasur, ha confessato di sottoporre i bambini ad abusi e fare i loro video. Secondo SP Investigation Kasur, Nadeem Abbas ha detto in una dichiarazione rilasciata alla polizia il principale accusato di scandalo abusi sui minori ammesso commettere il reato di bambini abusato sessualmente per registrare le immagini nei video. Finora sono stati individuati sette sospetti su 10 e sono stati presi in custodia e sono stati Identificati con l'aiuto di 30 videoclip
recuperati dalla polizia. Alla luce della notizia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da sempre impegnata anche nella tutela dei diritti dell'infanzia, chiede che un'inchiesta analoga sia immediatamente aperta anche in Italia che miri a prevenire e contenere la pedofilia e la pedopornografia online. Ormai in continuo aumento. Stiamo parlando di centinaia di milioni di utenti “adulti” che navigano su una Internet segreta ad uso dei trafficanti di droga, di esseri umani, assassini e pedofili. È chiamata “Deep Web” o “Dark Net”, e utilizza Tor e altri strumenti di oscuramento dell’identità per evadere i controlli. Il Deep Web comprende siti di droga, armi e tratta di persone; il reclutamento di assassini, acquisto di valute contraffatte, furto di dati di carte di credito e passaporti falsi. E molto altro. Ed è anche un terreno di azione dei pedofili.
SHOCK: L'ISIS PRONTA A UCCIDERE LA REGINA ELISABETTA SABATO 15 AGOSTO Redazione Londra – Una notizia che ha lasciato tutti con una reale consapevolezza di quanto siano vicini i terroristi dell'Isis. Addirittura jihadisti britannici progettavano un attentato a Londra per uccidere la regina Elisabetta sabato 15 agosto alle celebrazioni per l'anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Lo rivela il Daily Mail che parla di una corsa contro il tempo della polizia e dell'MI5, l'ente per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito, per sventare il piano orchestrato dai vertici Is in Siria. Gli estremisti volevano far esplodere una micidiale bomba fatta con una pentola a pressione. Il piano prevedeva infatti l'uso di un dispositivo simile a quello utilizzato per l'attentato alla maratona di Boston del 2013 che provocò tre morti e oltre 260 feriti. Fonti hanno riferito al quotidiano che la minaccia specifica nei confronti della Regina ha portato a una revisione d'emergenza dei dispositivi di sicurezza per gli eventi del prossimo fine settimana. Anche altri membri della famiglia reale, tra cui il principe Carlo, sono ritenuti, secondo i rapporti di intelligence, obiettivi possibili.
MARO': LUNEDI' DAVANTI AL TRIBUNALE DI AMBURGO PER DECIDERE LA LORO SORTE di Angelo Barraco Roma – Si torna a parlare dei due Marò e lunedì sarà un giorno importante ad Amburgo poiché presenzieranno i massimi esperti di diritto internazionale. Il destino di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è in ballo davanti al Tribunale internazionale del diritto del mare (itlos) Davanti la corte c’è la possibilità che Latorre possa tornare in Italia e che Girone invece può tornare nel nostro paese quando l’arbitrato internazionale deciderà chi ha ucciso i due pescatori. Da lunedì inizia la partita, da una parte c’è David Bethlehem, con il suo team legale a rappresentare l’Italia e dall’altra parte due noti principi del foto indiani, ci saranno inoltre: PL Narasimha, Alain Pellet, un avvocato francese che e' stato
presidente della Commissione di Diritto Internazionale dell'Onu, e il britannico Rodman Bundy. L’udienza la presiederà il giudice Vladimir Golitsyn. Farà parte del tribunale anche il professore di diritto internazionale Francesco Francioni. L’udienza si svolgerà lunedì ma le parti si incontreranno probabilmente domenica pomeriggio in modo informale. Lunedì l’Italia presenterà le sue ragioni oralmente, nel pomeriggio toccherà all’India, poi si sceglieranno 3 giudici, uno scelto dall’Italia, uno dall’India e uno neutrale. L'Italia deve dimostrare che c'e' competenza del tribunale e che c'e' anche urgenza nell'applicazione delle misure richieste per i due maro', per non vanificare le decisioni che saranno prese dal tribunale arbitrale. La storia: La storia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ha inizio il 15 febbraio 2012, quando due pescatori indiani, Valentie Jalstine e Ajesh Binki vengono uccisi da colpi di arma da fuoco, a bordo della loro barca, a largo delle coste del Kerala. I principali accusati per la loro morte sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che prestavano servizio anti pirateria sulla petroliera Enrica Lexie. I due Marò sostengono di aver sparato in aria come avvertimento. Il fatto sarebbe avvenuto in acque internazionali a sud dell’India. Il 19 febbraio 2012 ai due marò scatta il fermo, per il governo indiano non vi è dubbio alcuno che, trattandosi di un peschereccio indiano e di due vittime indiane, si debba attuare la legge territoriale. Per l’ambasciatore Giacomo Sanfelice, l’episodio era avvenuto su una nave battente bandiera italiana, oltretutto l’episodio era avvenuto in acque internazionali. Il 20 febbraio 2012 il villaggio di Kollam, nel cuore dell’India del Kerala, diventa un’area piena di una folla inferocita e di militanti politici che inveiscono contro i Marò che giungono in quel villaggio per l’avvio del procedimento giudiziario. I militanti politici gridano “Italiani mascalzoni, dateci i colpevoli, giustizia per i nostri pescatori, massima pena per i marines”. Il 24 marzo 2012, la Corte del Kerala afferma che l’atto compiuto dai Marò “E’ stato un atto di terrorismo”, e tale affermazione accende la tensione tra Italia ed India. Il 10 aprile 2012, dall’India arriva la notizia che la perizia balistica andrebbe a sfavore di Latorre e Girone. Un responsabile del laboratorio
di Trivandrum conferma che i proiettili sono compatibili con i mitragliatori usati da Latorre e Girone. Il 5 maggio 2012, dopo 80 giorni di sosta forzata presso il porto di Kochi, nel sud dell’India, la petroliera Enrica Lexie salpa dopo aver ottenuto i permessi. La nave fa rotta sullo Sri Lanka e con essa vi sono 24 uomini di equipaggio e 4 militari dell’unità antipirateria, non partono ovviamente Latorre e Girone. Il 13 maggio 2012 anche il sottosegretario agli esteri, Staffan De Mistura torna in India per proseguire l’azione per il rilascio dei Marò e afferma il suo essere ottimista e che non vi è alternativa al rilascio. Il 25 maggio 2012, dopo aver passato 3 mesi nel carcere indiano di Trivandrum, Latorre e Girone vengono trasferiti in una struttura a Kochi e viene loro concessa la libertà su cauzione e il divieto di lasciare la città. Il 20 dicembre 2012 la loro richiesta di poter avere un permesso speciale e poter trascorrere le festività natalizie in Italia viene accolta, con l’obbligo di tornare in India entro in 10 gennaio. Latorre e Girone atterrano il 22 dicembre a Roma e ripartono il 3 gennaio. Il 18 gennaio 2013 la Corte Suprema indiana stabilisce che il governo del Kerala non ha giurisdizione sul caso e chiede che il processo venga affidato ad un tribunale speciale da costituire a New Delhi. Il 22 febbraio 2013 la Corte Suprema indiana concede ai due Marò il rientro in Italia, per quattro settimane, per votare. Il 9 marzo 2013 il governo indiano avvia a New Delhi le procedure per la costituzione del tribunale speciale. L’11 marzo 2013 l’Italia decide che i due Marò non rientreranno in India perché New Delhi ha violato il diritto internazionale. Roma si dice disponibile a giungere ad un accordo. Il 12 Marzo 2013, New Delhi convoca l’ambasciatore italiano Daniele Mancini, esigendo il rispetto delle leggi. Il giorno successivo, 13 marzo, il premier indiano Manmohan Singh minaccia seri provvedimenti e vi sono anche le dimissioni dell’avvocato Marò in India, Haris Salve. Il 14 marzo 2013 la Corte Suprema indiana ordina all’ambasciatore italiano Mancini di non lasciare l’India. Vi è anche un intervento di Napoletano che propone una soluzione basata sul diritto internazionale. Tre giorni dopo la Corte Suprema indiana decide di non riconoscere l’immunità diplomatica di Mancini, la reazione che ha l’Italia è quella di accusare l’India di Evidente violazione della convenzione di Vienna. Il 20 marzo 2013, la procura militare
di Roma sentirà i due Marò e riferisce che sono indagati per “Violata consegna aggravata”. Il 21 marzo 2013 è un giorno in cui tutto si capovolge, Palazzo Chigi annuncia che i due Marò torneranno in India, precisando che in cambia è stata ottenuta un’assicurazione scritta sul trattamento e la tutela dei diritti dei due militari, viene precisato anche che l’India ha garantito che non ci sarà la pena di morte. Il 22 marzo 2013 i due Marò rientrano in India e si trasferiscono all’ambasciata italiana a Delhi. Il ministro degli esteri indiano Salman Kurshid dichiara che il processo in India che vede imputati i due Marò non prevede la pena di morte. Il 25 marzo 2013 è costituito il tribunare per giudicare i due militari, a New Delhi. Il tribunale ha potere di imporre pene solo fino a 7 anni di carcere. L’11 novembre 2013, durante le indagini vengono ascoltati altri 4 militari che si trovavano a bordo della Enrica Lexie. C’è una perizia della marina secondo cui gli spari arriverebbero dalle loro armi e non dalle armi di Latorre e Girone. Il 28 marzo 2014 vi è una nuova svolta sul caso, la Corte Suprema indiana accoglie il ricorso presentato dai due fucilieri. I giudici hanno sospeso il processo a carico dei Marò presso il tribunale speciale. Il 12 settembre 2014 i giudici indiani danno a Latorre il via libera per un rientro di 4 mesi in Italia per problemi di salute. Il 16 dicembre 2014 la Corte Suprema indiana ha negato le istanze di Latorre e Girone. Latorre chiedeva un’estensione del suo permesso in Italia. Girone chiedeva invece di poter trascorrere le festività in Italia.
GIAPPONE: HIROSHIMA RICORDA I 70 ANNI DELLA BOMBA ATOMICA A.B. Giappone – Hiroshima ricorda stamane il tragico e triste dramma avvenuto 70 anni fa, quando gli Stati Uniti sganciarono la prima bomba atomica alle 8.15 del mattino del 6 agosto del 1945 e da allora nulla è più lo stesso. Stamane i cittadini si sono raccolti in un minuto di preghiera e di silenzio per ricordare e le vittime di quel terribile avvenimento. La commemorazione ha visto la presenza, per la prima volta, di un rappresentante dell’amministrazione Usa. Il Premier Shinzo Abe, durante la cerimonia di commemorazione, ha espresso a gran voce che il Giappone ha come missione quella di realizzare un mondo libero dalle armi nucleari attraverso misure realistiche e pratiche, “Presenteremo una nuova risoluzione all'assemblea dell'Onu del prossimo autunno per l'eliminazione delle armi nucleari”, e ha assicurato che Tokyo continuerà a trattare con i Paesi con e senza atomica per raggiungere tale obiettivo. Kazumi Matsui, sindaco di Hiroshima, nella dichiarazione della pace letta non ha parlato delle norme in merito alla sicurezza, che son attualmente in discussione in parlamento, e che consentirebbero al Giappone l’autodifesa collettiva. Il sindaco ha parlato dell’atteggiamento pacifista del Giappone in questi 70 anni e ha chiesto che questo atteggiamento diventi un esempio promuovendo l’articolo 9 della costituzione nipponica, in cui si rinuncia per sempre alla guerra. Inoltre ha aggiunto che auspica che Hiroshima e Nagasaki –dato che il Giappone nel 2016 ospiterà il G7- possano ricevere la visita da parte del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e gli altri leader mondiali e fare ascoltare loro i racconti di chi ha vissuto il dramma dell’atomica, del terrore e delle vite spezzate. Come rappresentante Usa c’era Rose Gottemoeller, sottosegretario di Stato al Controllo delle armi e alla Sicurezza Internazionale che sara a Nagasaki il 9 agosto.
MONDIALI NUOTO: ARGENTO PER I 200 STILE PER LA LEGGENDARIA FEDERICA PELLEGRINI Lacrime di tensione e gioia di Federica Pellegrini per la sesta medaglia iridata nel giorno del 27esimo compleanno. L’oro alla statunitense Katie Ledecky di Cinzia Marchegiani kazan – Federica Pellegrini è scoppiata in lacrime alla notizia della sua medaglia d’argento stile libero ai mondiali di nuoto a Kazan in Russia. "Sono felice" -racconta ai microfoni, ma non riesce a trattenere la tensione e le lacrime , poi continua – "Pensavo di non farcela. Tutti mi dicevano di fare i 400 perché lì la medaglia era sicura ed i 200 erano troppo veloci… E' stato importantissimo, per me, riuscire a prendere una medaglia nello stile a dieci anni dalla prima, nel mio ultimo mondiale". Per la leggendaria Federica, amata dai suoi connazionali come la regina del nuoto, si tratta della sesta medaglia iridata nel giorno del suo ventisettesimo compleanno a dieci anni di distanza dalla prima conquistata. Oro per la statunitense Katie Ledecky in 1`55"16 davanti a Federica Pellegrini in
1`55"32, ed alla statunitense Melissa Franklin in 1`55"49. Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno la Divina del nuoto azzurro, un oro olimpico, quattro titoli mondiali, undici primati del mondo (tra cui l'attuale dei 200 sl in 1'52"98), si è regalata il secondo posto nei 200 stile libero ai mondiali di Kazan in 1'55"32 (27"28, 56"45, 1'26"09 i passaggi) battuta solo dal fenomeno mondiale la diciottenne americana Katie Ledecky che vince in 1'55"16. E' l'ennesimo record della sua sconfinata e leggendaria carriera: è per la sesta volta sul podio iridato nei "suoi" 200 stile libero. Un'impresa che nasce a Montreal dieci anni fa: argento nel 2005, bronzo nel 2007, oro nel 2009 e 2011, argento nel 2013. Solo Ryan Lochte domani nei 200 misti la potrebbe eguagliare (tre ori, un argento ed un bronzo dal 2005). Lacrime di gioia per la Pellegrini, e tanta tensione che solo i grandi campioni trattengono nelle fibre dei propri muscoli, pronti però a scattare e dare il meglio di se stessi nel momento unico delle gare attese anche dopo mesi e anni di allenamento.
TEST IQ: ECCO LA STUDENTESSA DI 12 ANNI CHE SUPERA EINSTEIN E HAWKING di Cinzia Marchegiani Regno Unito – E’ inglese la studentessa di 12 anni che ha raggiunto il più alto punteggio possibile nel test QI Mensa, superando quelli ottenuti da Albert Einstein e Stephen Hawking. Il suo nome è Nicole Barr della contea inglese di Hessex, ha raggiunto in punteggio impressionante di 162 nel test Mensa IQ che non solo la mette tra i primi cento delle persone più brillanti del mondo, ma attesta che il suo quoziente di intelligenza è superiore a quello del fisico Harwing, il fondatore della Microsoft Billa Gates e del fisico Albert Einstein, che hanno il IQ con 160 punti. La ragazza, che è uno studente del 7° anno presso la Burnt Mill Academy, ama leggere, canto e recitazione. A scuola primaria, Nicole aveva fatto accesso diversi anni prima di suoi coetanei e affrontava esercizi di algebra complessi prima dell'età di dieci anni. I suoi genitori, che non nascondono l’orgoglio per questa performance di Nicole, la dipingono come una ragazza dedita allo studio con passione, spiegando che da grande la figlia avrebbe il desiderio di essere un medico: “Lei è una ragazza che lavora duro, molto duro. Rimane dopo la scuola a fare i compiti senza perdere un solo giorno" – racconta la mamma, Dolly Buckland . La media dei punteggi di IQ tra gli adulti si aggira intorno a 100 punti e qualsiasi punteggio superiore a 140 è considerato tipico di geni. Eminenti scienziati come appunto Einstein e
Hawking hanno raggiunto 160 punti. Il gruppo Mensa, che riunisce persone con un alto quoziente intellettivo, ha già accolto Nicole con orgoglio.Nicole Barr, già da piccola ha dimostrato di essere una studentessa promettente, e ora questo punteggio ne conferma quelle doti straordinarie che tutti avevano osservato. Nicole diventerà medico, questa è la sua aspirazione, e sarà davvero un patrimonio per l’umanità. ANKARA E USA: SI PREPARA UNA "GUERRA GLOBALE" CONTRO L'ISIS Redazione Una notizia che ha del clamoroso. Jet e droni americani stanno arrivando nelle basi aeree turche per lanciare "presto" una battaglia "globale" all'Isis. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu. La Turchia ha approvato l'uso delle basi per aerei della coalizione anti-
Isis. "Come parte del nostro accordo con gli Usa, abbiamo fatto progressi riguardo l'apertura delle nostre basi, in particolare di Incirlik", ha annunciato Cavusoglu, "stiamo assistendo all'arrivo di aerei americani, con e senza pilota, presto lanceremo tutti insieme una battaglia globale contro lo Stato islamico", ha aggiunto ROMANIA, SCANDALO FARMACI ANTITUMORALI: MAZZETTE A MEDICI E FARMACISTI IN CAMBIO DI PRESCRIZIONI Un procuratore, parlando a condizione di mantenere l’anonimato perché l’operazione è ancora in corso, ha detto che ci sono dei sospetti che ai medici siano stati offerti vacanze gratuite, in città come Las Vegas, si erano frodate spese nascoste per congressi medici e offerte di altri vantaggi materiali del valore di decine di migliaia di dollari nel periodo 2012-2015.
di Cinzia Marchegiani Bucarest – E appena scoppiato un caso eclatante di malasanità in Romania, una notizia che ricorda il dr Fata, soprannominato il "dr morte" negli Stati Uniti. In quel caso il dottore è stato condannato a 45 anni d carcere, prescriveva terapie oncologiche anche se i pazienti non avevano il cancro. Il procuratore McQuade, in una conferenza stampa dopo la condanna aveva poi affermato: "Il dottor Fata si avventava su tutte le opportunità di usare il corpo dei pazienti come un centro di profitto. Il dottor Fata non ha curato i pazienti. Li ha sfruttati come merce, con over-trattamenti, e addirittura mentito ai pazienti sul fatto che avevano un cancro in modo che potesse massimizzare i propri profitti. Scandalo in Romania, aziende farmaceutiche e medici sotto inchiesta, ma anche farmacie. Ora anche in Romania è appena scoppiato un caso simile. E' ufficiale, i pubblici ministeri rumeni hanno perquisito decine di case e uffici alla ricerca di prove che le aziende farmaceutiche avrebbero offerto a medici vacanze e altri incentivi in cambio di prescrizione di farmaci contro il cancro. Un comunicato della agenzie anti- corruzione ha detto che 61 case e uffici sono stati perquisiti a Bucarest e nella regione della Transilvania nord-ovest. Il Procuratore capo dell’agenzia, Laura Codruta Kovesi, ha detto che l’indagine è incentrata su una serie di istituti medici e il modo in cui alcuni farmaci oncologici sono stati acquistati e prescritti. Un altro procuratore, parlando a condizione di mantenere l’anonimato perché l’operazione è ancora in corso, ha detto che ci sono dei sospetti che ai medici siano stati offerti vacanze gratuite, in città come Las Vegas, erano frodate spese nascoste per congressi medici e offerte di altri vantaggi materiali del valore di decine di migliaia di dollari nel periodo 2012-2015. Anche delle farmacie e distributori di farmaci sono oggetto di indagine.
Il capo del Dipartimento di Oncologia a Sibiu County Hospital, Valeria Valeanu, la cui casa è stata perquisita dai pubblici ministeri anti-corruzione, ha riconosciuto che era stata sponsorizzata da aziende farmaceutiche per viaggi all’estero, ma ha negato quest'accusa. Ha detto che era una pratica comune in Romania e all’estero, e ha insistito nel dire che le medicine che ha prescritto ai pazienti sono approvate. La società farmaceutica svizzera Roche ha confermato venerdì che è indagato dalla lotta alla corruzione dei pubblici ministeri in cerca di prove che le aziende. La Roche Romania ha dichiarato all'Associated Press che sta "pienamente cooperando" con i procuratori anti-corruzione e avrebbe fornito le informazioni richieste. Le autorità hanno rifiutato di dire che le aziende vengono sondati, ma un che riporta sulla corruzione, ha detto 11 aziende sono stati presi di mira, tra cui Roche Romania, Romania GlaxoSmithKline e Pfizer Romania. Pfizer, che non è stato immediatamente disponibile per un commento, ha detto al quotidiano Evenimentul Zilei, che ha rispettato i "più alti standard internazionali e le procedure di conformità", e non era a conoscenza di alcuna indagine. Il fisco antifrode ha detto che delle agenzie di turismo hanno emesso le fatture per le aziende farmaceutiche 2013-2014 presumibilmente per medici che viaggiano all'estero. Alcune delle fatture, per destinazioni tra cui Las Vegas e Parigi, erano fittizie, permettendo alle imprese di chiedere il rimborso della tassa di vendita 24 per cento. Una sanità mondiale che mostra volti aberranti, dove i pazienti diventano mezzi per trarre profitto, in balia di della fiducia del medico curante, persone che vengono sfruttate per trarre benefici e profitto da chi invero dovrebbe essere un angelo custode. Nell'attesa che venga concluso l'intero impianto di indagine, ci si augura che presto venga restituita la verità.
RUSSIA, CAMPIONATI DEL MONDO NUOTO: ARRIVA IL BRONZO PER LE FIAMME ORO ITALIANE di Cinzia Marchegiani Kazan – Con orgoglio il corpo della Polizia di Stato annuncia il podio italiano nei campionati nel mondo di nuoto che si stanno svolgendo a Kazan in Russia: “E’ gioia e commozione dare l’annuncio che la protagonista è ancora una sincronetta delle Fiamme oro, Mariangela Perrupato, che si è messa al collo la seconda medaglia di bronzo vinta dall'Italia del nuoto sincronizzato a questi mondiali, la terza di sempre”. Un bronzo che vale oro. La portacolori della Polizia di Stato, in coppia con l'azzurro Giorgio Minisini (già bronzo con Manila Flamini) si è piazzata al terzo posto nella finale del programma libero del duo misto, dietro ai russi Aleksandr Maltsev e DarinaValitova, oro con 91.7333 punti, e alla coppia americana Bill May e Kristina Lum Underwood, argento con 91.4667 punti. Gli azzurri di punti ne hanno totalizzati 89.3333, grazie al
loro esercizio eseguito sulle note degli Eurythmics e coreografato dalla russa Ermakova. La sincronetta del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, ancora incredula racconta: "È una medaglia inattesa Già il quarto posto non me l'aspettavo, addirittura salire sul podio è una sorpresona. Forse a Kazan sta nascendo un nuovo sincro. Prima della finale ci siamo detti: godiamocela tutta senza pensare al dopo. In acqua le emozioni sono state bellissime, dopo indescrivibili». Chi conosce il mondo del sincronizzato, sa perfettamente che le squadre russe sono difficili da battere. Questo ronzo vale oro ed è una conquista che dimostra che l’Italia ha raggiunto traguardi incredibili, frutto di passione, allenamento e sacrifici costanti, ma soprattutto onore al corpo della Polizia di Stato. GIAPPONE-ITALIA: ECCO COME SONO I RAPPORTI TRA I DUE PAESI. LA MISSION DI RENZI di Angelo Barraco
Il Giappone e l’Italia hanno sempre intrecciato rapporti e hanno sempre mantenuto fede ad una salda ed intensa collaborazione. La presenza del Premier Renzi in questa antica terra orientale ne è la prova ed è tangibile l’entusiasmo del premier oltre oceano, soprattutto quando parla della voglia di migliorare il nostro paese e quando dice loro che noi contiamo molto sulla capacità delle nuove generazioni. Renzi si trova in Giappone da ieri e ha avuto già diversi incontri importanti tra cui una cena in ambasciata con la presenza di imprenditori italiani che investono in Giappone e con la comunità economica finanziaria giapponese. Ma il suo calendario di impegni è ricco e il fine ultimo è quello di promuovere il Made in Italy e l’Italia. Dopo l’intervento presso l’Università di Tokyo incontrerà imprenditori e il premier Shinzo Abe, poi nostro premier con la moglie cenerà con il leader Abe e rispettiva moglie e martedì andrà a Kyoto per incontri istituzionali. Renzi con Abe affronterà temi diversi come la crescita economica, la lotta al terrorismo e le relazioni culturali e il turismo. Un programma vasto, un ventaglio di argomenti “leggeri” e “pesanti”. Ma non è la prima volta che Renzi incontra Abe, è il quinto incontro tra i due. Si sono incontrati nel 2014 in Italia, al G7 di Elmau, a Milano al vertice di Asem e quello sul nucleare di Aja. Ma la visita in Giappone sembra aver dato una ventata di ottimismo e buoni propositi a Matteo Renzi che ha speso parole verso il sud Italia che è piegato nella morsa della disoccupazione, sfruttamento lavorativo e perché no, nell’abbandono istituzionale, Renzi invece esclama che sul Sud basta piagnistei, Ha sottolineato che l'Italia è ripartita: “E' vero che il Sud cresce di meno e sicuramente il governo deve fare di più ma basta piangersi addosso”. Certamente il Giappone avrà influenzato il premier da un punto di vista economico-funzionale, ma non opera secondo le stesse dinamiche italiane. Renzi ha parlato del suo rapporto con Abe, riferendo che anche lui è impegnato in una riforma costituzionale. Spiegando però la differenza tra le riforme italiane e non, Abe è “fortunato” perché dovrà affrontare soltanto due passaggi, l’Italia andrà invece al referendum e i cittadini decideranno.
Poi ha parlato di turismo, ma non ha parlato di turismo come una risorsa in abbandono nel nostro paese poiché lo Stato non investe sull’arte, non ha parlato di turismo sul degrado creato dall’impossibilità di ospitare un numero così copioso di immigrati e che porta al collasso centri d’accoglienza e città, non ha parlato di turismo come un costo di tassazione per i commercianti tale da costringerli a chiudere poiché sommersi da debiti e dalla crisi, Renzi ha detto a gran voce che nei prossimi mesi i nostri sindaci lavorino di più! aggiungendo inoltre un input per il turismo sottolineando che sono due milioni e settecentomila i giapponesi che vengono in visita in Italia. Chi fa un viaggio di diecimila chilometri deve essere accolto con la massima attenzione e quindi “dobbiamo mettere a posto di più le nostre città”. Renzi è in Giappone per promuovere il “Made in Italy”, ma ci sono stati anni in cui i prodotti Made in italy venivano apprezzati tantissimo dai Giapponesi e per l’Italia la crescita e l’esportazione dei prodotti rappresentava una crescita economica ulteriore e non c’era alcun bisogno di andare fare “promozione”? ma cosa è successo? Cosa è cambiato? Perché il made in Italy non funziona? Molte aziende italiane si sono trasferite all’estero e noi siamo costretti a ricomprare i prodotti malgrado l’azienda sia italiana, è un paradosso ma funziona così. Ma se due Stati sono in buoni rapporti dal 1866, hanno affrontato insieme la prima guerra mondiale e si sono sempre sostenuti il legame rimane, durante la seconda guerra mondiale i rapporti furono mantenuti ma non furono idilliaci a causa di divergenze di scopi bellici durante gli anni conclusivi della guerra. Durante la guerra fredda i due paesi, entrambe uscite sconfitte, hanno ripreso a collaborare ed entrambi i paesi ebbero una forte crescita economica ma quando è scoppiato il boom economico e Giappone e Italia sono state investite dall’ondata, come mai poi l’Italia non ha proseguito la crescita esponenziale come il Giappone? Infondo ad entrambe le potenze, l’ondata economica è sopraggiunta contemporaneamente. Ma il rapporto tra le due massime potenze è rimasto ben saldo, a testimoniarlo è il terremoto de L’Aquila del 2009, il governo giapponese ha donato all’Italia 6 milioni di euro per un progetto di assistenza per la ricostruzione della città, l’Italia ha
ricambiato nel 2011 quando c’è stato il terremoto in Giappone. L’ex Presidente della Repubblica Carlo Aziglio Ciampi, nel 2002, descrisse i rapporti con il Giappone come “un'ormai antica e salda amicizia, alimentati da una continua tradizione di scambio e collaborazione”. RUSSIA, CAMPIONATI DEL MONDO NUOTO: ARRIVA IL BRONZO PER LA PERUPPATO DELLE FIAMME ORO, IN SINCRO CON MINISINI La portacolori della Polizia di Stato, in coppia con l'azzurro Giorgio Minisini (già bronzo con Manila Flamini) si è piazzata al terzo posto nella finale del programma libero del duo misto, dietro ai russi Aleksandr Maltsev e DarinaValitova, oro con 91.7333 punti, e alla coppia americana Bill May e Kristina Lum Underwood, argento con 91.4667 punti di Cinzia Marchegiani Kazan (Russia) – Con orgoglio il corpo della Polizia di Stato annuncia il podio italiano nei campionati nel mondo di nuoto che si stanno svolgendo a Kazan in Russia: “E’ gioia e commozione dare l’annuncio che la protagonista è ancora una sincronetta delle Fiamme oro, Mariangela Perrupato, che si è messa al collo la seconda medaglia di bronzo vinta dall'Italia del nuoto sincronizzato a questi mondiali, la terza di sempre”. Un bronzo che vale oro. La portacolori della Polizia di Stato, in coppia con l'azzurro Giorgio Minisini (già bronzo con Manila Flamini) si è piazzata al terzo posto nella finale del programma libero del duo misto, dietro ai russi Aleksandr
Maltsev e DarinaValitova, oro con 91.7333 punti, e alla coppia americana Bill May e Kristina Lum Underwood, argento con 91.4667 punti. Gli azzurri di punti ne hanno totalizzati 89.3333, grazie al loro esercizio eseguito sulle note degli Eurythmics e coreografato dalla russa Ermakova. Chi conosce il mondo del sincronizzato, sa perfettamente che le squadre russe sono difficili da battere. Questo bronzo vale oro ed è una conquista dimostra che l’Italia ha raggiunto traguardi incredibili, frutto di passione, allenamento e sacrifici costanti. Onore al corpo della Polizia di Stato.
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