Viaggio a Valle dell'Angelo, un piccolo centro che ha fatto del turismo la sua forza
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Viaggio a Valle dell’Angelo, un piccolo centro che ha fatto del turismo la sua forza di Monica De Santis Salvatore Iannuzzi, neuropsichiatra di professione, è dal 1999 (tolta una parentesi che va dal 2009 al 2014) il sindaco, fiero ed orgoglioso di Valle dell’Angelo, un piccolo comune del salernitano situato ad un altitudine di 620 dal livello del mare ed esteso su un territorio di circa 37 chilometri quadrati. E’ il comune con meno abitanti residenti di tutta la provincia. Ad oggi sono infatti circa 250 le persone che vivono li tutto l’anno, ma nel periodo che va da aprile fino ad ottobre la popolazione aumenta ed anche di molto con il ritorno in città di tante persone che per motivi lavorativi risiedono altrove. E’ uno dei pochi comuni italiani ad avere un bilancio in attivo da anni… “Quando sono diventato sindaco i conti erano in rosso, ma ora possiamo dirlo e con orgoglio, che da anni siamo in attivo”.
Oggi, come tutti i comuni italiani anche nel piccolo centro salernitano, la vita sta riprendendo, dopo la pandemia… “Fortunatamente il mio comune è stato toccato, grazie ad una serie di interventi preventivi, messi in atto dall’amministrazione comunale, marginalmente dall’emergenza sanitaria. Abbiamo fatto un buon lavoro di profilassi a partire da una sanificazione continua di tutti i luoghi di maggiore assembramento, come gli uffici postali, chiese, parchi, uffici comunali, etc… Abbiamo trasferito tutti i locali pubblici all’aperto, anche gli esercizi commerciali, vendevano i loro prodotti all’aperto. Nessuno poteva entrare nei negozi onde evitare ogni tipo di contatto o assembramento. Siamo stati i primi ad acquistare e a distribuire le mascherine a tutta la popolazione. Non nascondo che qualche notte insonne l’abbiamo avuta anche noi, perchè ogni qualvolta avevamo un individuazione di contatti o di persone a rischio ci attivavamo subito per tracciare tutte le persone che avevano avuto contatti diretti e metterle in quarantena per evitare il diffondersi del virus”. Come detto Valle dell’Angelo è il comune salernitano con il minor numero di abitanti ma come ci spiega il sindaco è un comune dalla grande vitalità… “Siamo un paese con una vitalità turistica enorme, perchè non solo abbiamo delle attrattive di natura paesaggistica ma nel
corso del tempo abbiamo selezionato una serie di attività che sono la punta di diamante per la nostra economia. Posso dire che il nostro è un comune che vive prettamente di turismo. Basti solo dire che abbiamo due ristoranti molto conosciuti che registrano ogni giorno il tutto esaurito. Bisogna prenotarsi con anticipo se si vuol mangiare nei nostri locali. Questo perchè, perchè abbiamo una cucina di altissima qualità che nel corso del tempo è diventata il nostro richiamo turistico. Abbiamo poi una produzione locale di tutto rispetto e poi abbiamo locali, come i nostri bar che lavorano su utenze diversificate, quindi offrendo tutto per tutti i gusti. Quindi come dicevo abbiamo una grande vitalità e questo mi piace dirlo è grazie alla conversione in comune turistico. Conversione che siamo riusciti a fare con largo anticipo rispetto ad altri centri della nostra provincia”. Un lavoro iniziato ovviamente molto tempo fa? “Quando ho iniziato a fare il sindaco, questo era un comune in caduta libera. Ricordo che la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di organizzare delle colonie per bambini. Facevamo venire bambini da tutta l’Italia che facevano quest’esperienza rurale con i nostri contadini. Ovviamente questi bambini venivano con le loro famiglie che soggiornavano nel nostro comune e che toccavano con mano la qualità dei nostri prodotti e al tempo stesso questo flusso di persone ha permesso di far capire alla popolazione locale che si poteva vivere di turismo. Ecco siamo partiti da qui e siamo andati avanti, con la nascita di nuovi esercizi commerciali che lavorano alla grande”. Lei ha creato anche una struttura per accogliere i concittadini residenti all’estero.. “Si, nel 2007, di ritorno da un viaggio in Argentina, dove vivono 3000 persone originarie di Valle dell’Angelo ho messo in atto la realizzazione di questa struttura per mantenere fede ad una promessa fatta ai nostri concittadini che vivono non solo in Argentina ma anche in altre parti del mondo. Quindi c’è questo segmento di turismo del ritorno che nel nostro comune ha una grande importanza”
La problematica oggi del suo comune? Anche da voi pesa la mancanza di collegamenti diretti e di una migliore viabilità? “E’ vero esiste un limite causato dalla mancanza di collegamenti e da una scarsa viabilità, ma questo non è la principale barriera per la crescita dell’economia turistica del nostro territorio. Perchè se questo fosse vero realtà molto disagiata dal punto di vista infrastrutturale come la nostra Costiera Amalfitana non dovrebbero essere raggiunti da nessuno. Quindi credo che la cosa che oggi si deve fare davvero e far crescere la cultura del turismo. Realizzare dei cambiamenti strutturali. Valle dell’Angelo è il cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e il grande problema è mantenere un’economia che a dispetto di quello che la gente può pensare è un economia molto più difficile rispetto a quella che si può avere a Salerno città. Gestire un’attività commerciale da noi è molto più costoso rispetto ad una grande città. Perchè vivere all’interno di un’area protetta significa dover rispettare una serie di regole e di limiti che altrove non ci sono. Ecco perchè, su mia iniziativa è venuta fuori una legge che garantisce una fiscalità di vantaggio per chi lavora nelle aree protette” Chi viene a Valle dell’Angelo cosa si deve assolutamente visitare?
“Il sindaco consiglierebbe di vedere la nostra montagna che è eccezionale e poi ancora le gole del festolaro” E invece a livello gastronomico cosa si deve assolutamente assaggiare? “Personalmente ho riscoperto una cosa che era andata in disuso da circa un trentennio che sono i Parmarietti, un tipo degli gnocchi grandi e vengono fatti con quattro dita e cucinati con sugo di cinghiale o di maiale. Ed ora stiamo cercando di realizzare un laboratorio per la produzione, realizzazione e diffusione di questa pasta”. Marina d’Arechi, c’è Seabin: per raccolta plastica in mare Installate a Marina d’Arechi due unità dell’innovativo sistema Seabin, un dispositivo in grado di assicurare il filtraggio continuo delle acque del bacino portuale, separando e recuperando dal mare plastica, microplastiche fino a 2 mm e microfibre fino a 0,3 mm. Il Seabin, letteralmente “cestino rifiuti del mare” nasce nel 2014 partendo dal basso, dalla volontà di un gruppo di giovani australiani, amanti del surf, nuoto, immersioni, spinti dalla passione per l’oceano e dalla consapevolezza che la cattiva gestione dei rifiuti li stava uccidendo. Essi lanciano la Seabin Project foundation for
cleaner oceans, attivando una vera e propria comunità, programmi di istruzione, raccolta di dati, ricerca scientifica e tecnologica, attività educative, con un solo obiettivo: avere oceani privi di inquinamento per le future generazioni. L’innovativo sistema tecnologico viene ideato da LifeGate nell’ambito del progetto PlasticLess®. Una volta installato, il Seabin si muove su e giù con la portata della marea raccogliendo tutti i detriti marini. L’acqua viene aspirata dalla superficie con una pompa sommergibile in grado di trattare 25.000 litri all’ora e passa attraverso un sacchetto di raccolta. L’acqua viene quindi pompata nuovamente nella marina lasciando i detriti marini intrappolati all’interno della sacca di cattura per essere riciclati o inviati a una struttura di gestione dei rifiuti. I nuovi dispositivi sono stati immersi in due punti del marina, con la parte superiore al livello della superficie dell’acqua, e sono in grado di funzionare 24 ore al giorno, raccogliendo molti più detriti in galleggiamento, soprattutto plastici, di quanto sia possibile con una raccolta manuale. “Proseguiamo lungo la direzione che abbiamo tracciato fin dall’inizio” – ha commentato la Marina Manager Anna Cannavacciuolo – La motivazione per la tutela dell’ambiente marino fa parte del nostro DNA e siamo certi di condividerla con tutti gli appassionati della nautica che decidono di scegliere Marina d’Arechi per la propria imbarcazione. Siamo sempre alla ricerca di tecnologie innovative che ci supportino nel percorso di cura della salute dei nostri mari e del nostro territorio. E Seabin è sicuramente una di queste”. I mercoledì del Festival
delle Colline Mediterranee di Monica De Santis “Anche quest’anno è un programma estremamente compatto e coerente, abbiamo scelto, per i nostri appuntamenti, la formula del giornale, ovvero trattare e approfondire i fatti di cronaca che sono accaduti in questo 2021, ad esclusione della pandemia”. Esordisce così il direttore artistico Eduardo Scotti, ieri mattina nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, per presentare la seconda edizione del “Festival delle Colline Mediterranee”, alla quale hanno preso parte anche il sindaco Vincenzo Napoli, l’assessore alla Cultura Antonia Willburger, e vicepresidente della Camera di Commercio Giuseppe Gallo. “A partire dal prossimo mercoledì e per tutti i mercoledì estivi la Tenuta dei Normanni, ospiterà talk, salotti, spettacoli, danza, cinema, fiction, e concerti. Apriremo il festival con il cast della fiction Rai L’avvocato Malinconico, sarà presente l’autore Diego De Silva, che ci ha già portato fortuna lo scorso anno, e toccherà a lui presentarci tutti gli attori e le attrici di questa fiction che stanno girando a Salerno. Quest’incontro apre poi un dibattito su un altro argomento, la vicenda Tribunale di Salerno, che tratteremo mercoledì 4 agosto, quando dedicheremo un apposita serata al tema della cultura e degli spazi in città. Partendo proprio dalla vicenda dell’ex tribunale che è stato uno degli argomenti più trattati dai quotidiani cittadini”. Otto in tutto le serate. Si inizia come detto mercoledì 30 giugno, con lo scrittore Diego De Silva e l’attore Massimiliano Gallo, che interpreterà l’avvocato Vincenzo Malinconico nella produzione della Rai. Il 14 luglio i riflettori si accenderanno sulla Salernitana: una “notte granata” per celebrare la promozione in serie A, e ripercorrere goal ed emozioni dal 1990 al 2021, ma anche per discutere delle molte opportunità connesse al passaggio in massima serie. Il 21 luglio il giornalista Michele Santoro presenterà il suo libro “Nient’altro che la
verità” con Antonio Bottiglieri e i giovani delle radio dei licei cittadini Tasso, De Sanctis e Alfano I. Il 28 luglio è di scena la favolosa serata “Taranta e Blues” con Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino e Justin Adams, chitarra blues e african style. Il 4 agosto spazio all’arte con il dibattito sul tema “Un museo per Salerno: idee e progetti”. L’11 agosto si ballerà con “Tanghi – Danze, suoni e magie per Astor Piazzolla”: nel centesimo anniversario della nascita di Astor Piazzolla, Luigi Ferrone propone uno spettacolo emozionante con i primi ballerini del Teatro San Carlo e un corpo di ballo di 12 danzatori. Special guests Ernesto Lama, Aniello Palomba e i ballerini argentini Ksusha e Salvatore Barretta. Il 18 agosto sarà dedicato al “Galà di mezza estate”: live music, wine e food con il vinyls dj set di Peppe Pinto e Paolo Gravina live trumpet. Il 25 agosto si chiude in bellezza con la poesia di Enzo Ragone e con il teatro: è di scena “Casanova” di e con Andrea Carraro. Segue una cena con menù del 1700, a cura dell’associazione L’Abbraccio”. E ancora, a settembre, ci sarà il settimo “Premio Nazionale di Poesia Pro Loco Colline di Giovi” con un vernissage a cura del pittore Arturo Amendolara. Sul Sentiero dei Limoni il Premio Giardino Segreto dell’Anima Questa sera, ore 19.45, presso l’Azienda Agricola Cuonc Cuonc di Minori, lungo il Sentiero dei Limoni, nell’ambito della XV edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, la consegna dei Premi nazionali di poesia “Giardino Segreto dell’Anima” a Francesca Branca di Nuoro,
prima classificata; a Chiara Moimas di Ronchi dei Legionari (GO) e Giovanna Russoniello di Salerno, seconde; a Francesca Gerla di Napoli, terza; Marina Caracciolo di Torino e Claudia Giacchetti di Vietri sul Mare, menzioni d’onore. Sarà presente Sonia Giovannetti presidente di giuria del Premio. Nel corso della serata, per “Incontri d’Autore”, la presentazione de “La musicalità della Divina Commedia” di Adriana Sabato, edito da Youcanprint, e di “E’ sempre Natale” di Angela Ragozzino, pubblicato da Piccola Editalia, in collaborazione con DEA notizie. Il rapporto tra Dante e la musica è profondo. Analizzando in “La musicalità della Divina Commedia” di Adriana Sabato il grande Poema si evincono le tecniche del tempo, gli strumenti e i legami con le altre arti. Il sommo poeta attribuì grande importanza alle qualità del suono: altezza, intensità e timbro, che si evidenziano nel corso dell’analisi, non si riferiscono certo al puro calcolo di rapporti numerici ma rispecchiano la verità dei sentimenti dell’animo umano. Nel cosiddetto prologo ricorrono i temi su cui verranno costruite le Cantiche: l’orrore dell’Inferno, il dolore misto di speranza del Purgatorio, la beatitudine del Paradiso. Sono tante le rispondenze e gli accorgimenti di carattere musicale presenti nell’intera architettura del poema dantesco. Natale…Festa per eccellenza, la Natività del Bambino Gesù, evento in cui tutta l’umanità credente pone le speranze per una vita migliore. “Ci si sente più buoni”, si è solito dire…Era una frase immancabile, con tutta una serie di promesse e auguri di buona salute ai genitori e ai nonni, che ogni bimbo scriveva nella “Letterina di Natale” e poi metteva sotto il piatto del papà e, a seguire, il rito della lettura, prima di iniziare il pranzo di Natale in famiglia. Ecco, Natale…Festa della Famiglia. Nascono così, con il ricordo di tutti i Natale trascorsi in famiglia, dai primi dell’infanzia a quelli più recenti, dopo la morte del padre, le poesie di “E’ sempre Natale” di Angela Ragozzino. A condurre la serata il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, con gli interventi di Luigi Grisolia. La serata si snoderà nel rispetto delle norme anti Covid 19.
Informazioni sul sito www.incostieraamalfitana.it, sulla pagina facebook @incostieraamalfitana.it, o telefono 3487798939. Sicurezza, si riuniscono tutti i sindaci di Erika Noschese Il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si riunirà la prossima settimana, verosimilmente martedì, per incontrare i sindaci della provincia di Salerno e decidere le azioni da mettere in campo sul fronte della sicurezza. Lo ha anticipato il prefetto Francesco Russo dopo la richiesta di incontro avanzata dal sindaco di Scafati Cristoforo Salvati dopo le risse che si sono verificate nei giorni scorsi e che stanno caratterizzando un po’ tutta la provincia. Incontro richiesto anche dal sindaco di Salerno dopo gli ultimi fatti di cronaca che si stanno registrando nei fine settimana. “Credo sia un problema non dell’Agro o di Salerno ma addirittura italiano. Stiamo verificando come, dopo la compressione psicologica del lockdown, ci sia una specie di controreazione smisurata. Naturalmente, non è tollerabile tutto questo: ci sono dei comportamenti asociali che insorgono in queste circostanze e bisogna fare in modo che vengano repressi ma soprattutto bisogna svolgere un’azione di convincimento – ha dichiarato il sindaco Napoli – Abbiamo questi fenomeni delle bande giovanili, situazioni di vandalismo che sono francamente inspiegabili. Io ho già parlato con il questore e con il prefetto, abbiamo anche tenuto un tavolo della sicurezza e replicherò questa richiesta”. Smentita l’ipotesi di episodi finalizzati all’estorsione come aveva ipotizzato anche il
primo cittadino che ha poi sottolineato come i malviventi siano assicurati alla giustizia in meno di una settimana come accaduto in questi giorni: “Con queste bande che danneggiano vetrine avevo immaginato ci fosse un retroterra estorsivo, sono stato rassicurato ma voglio far notare che questi vengono beccati dopo 4 o 5 giorni ed è un fatto da valorizzare, considerando che Polizia di Stato, questura e vigili urbani che svolgono il loro lavoro con dovizia e abbiamo un dispiegamento di videocamere che ci consente di acciuffare i malfattori in tempi brevissimi”. Dalla Capitaneria di Porto la campagna di sensibilizzazione per smaltimento dei razzi I razzi di segnalazione, giunti a scadenza, non devono essere smaltiti come un normale rifiuto ma mediante la loro restituzione ai rivenditori in occasione dell’acquisto dei prodotti nuovi. Parte da questa semplice ma essenziale informazione la campagna di sensibilizzazione sul tema del corretto smaltimento dei pirotecnici scaduti, in particolare dei razzi di segnalazione che costituiscono dotazione di sicurezza per la nautica, presentata ieri mattina presso la sede del palazzo del Governo di Salerno. All’iniziativa, promossa con successo già lo scorso anno, erano presenti, a testimonianza del costante impegno a tutela dell’ambiente, oltre al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, anche il Comandante della Capitaneria di porto, Daniele Di Guardo, e il Presidente di Confindustria, Antonio Ferraioli. I maggiori produttori e importatori nazionali, per poter adempiere a tale obbligo, si sono infatti consorziati nel Co.Ge.Pir. (Consorzio
Gestione Pirotecnici), che cura, attualmente, proprio la gestione di quelli che a tutti gli effetti si configurano, di fatto, come rifiuti esplodenti. Possono rivolgersi al Consorzio, al fine di ottenere indicazioni circa i rivenditori che sono in condizione di ritirarli, anche coloro che si trovassero in possesso di razzi o pirotecnici scaduti, senza avere la necessità di acquistarne di nuovi. La campagna, finalizzata a tutelare sia l’ambiente che la pubblica incolumità attraverso la sensibilizzazione dei diportisti e dell’utenza in generale sui rischi che eventuali comportamenti scorretti possono arrecare a sé e agli altri, ha come obiettivo veicolare una corretta informazione attraverso la diffusione capillare di un’apposita locandina che verrà diffusa presso i porti turistici, i concessionari di posti d’ormeggio e gli Enti legati, in generale, alle attività marittime e portuali che insistono nella provincia di Salerno, in primis i Comandi dipendenti dalla Capitaneria di porto di Salerno. Il Prefetto di Salerno ha sottolineato “la necessità di rafforzare la campagna già proposta lo scorso anno in collaborazione con Confindustria e la Capitaneria di Porto, da sempre impegnata a presidiare le nostre coste e a garantire la sicurezza ambientale e di tutti coloro che transitano nel mare salernitano”. Ha poi aggiunto che “è fondamentale sensibilizzare l’utenza del mare non solo per la tutela dell’ambiente ma anche per motivi legati alla sicurezza pubblica, prevenendo eventuali infortuni che potrebbero capitare nel caso in cui tale delicato materiale pirotecnico non venga smaltito correttamente”. Il Comandante della Capitaneria di porto ha aggiunto che “la corretta informazione dell’utenza costituisce la base per un solido lavoro nell’ambito della campagna “mare sicuro”. È fondamentale che vi sia la collaborazione di tutti i cittadini per poter garantire la sicurezza di tutti coloro che, in particolare nell’imminente periodo estivo, vorranno godersi il nostro mare”. Il presidente di Confindustria ha poi concluso ribadendo che “è necessario che il turismo possa svolgersi in sicurezza, atteso che si tratta di un comparto importantissimo
per la provincia di Salerno che può fare da volano alla ripresa economica dopo questo difficile periodo dovuto al Covid”. “Nuova visione della fascia costiera”, Visconti ha incontrato il sindaco Alfieri “Una nuova visione della fascia costiera. Ripartire dalla tutela ambientale per invertire la rotta degli ultimi anni”. A parlare così, ieri sera durante un incontro al lido “Sabbiadoro” di Battipaglia, il primo cittadino di Capaccio- Paestum, Franco Alfieri, e il candidato a sindaco per la coalizione di centrosinistra Antonio Visconti. Un aperitivo a mare che è stata l’occasione per toccare argomenti delicati come il “Masterplan”, la depurazione, la riqualificazione della litoranea e la tutela dell’ambiente. “Abbiamo davanti a noi un’occasione importante – commenta Alfieri – per trasformare l’intero litorale. E si può cominciare dalle cose più semplici: come il piano di assestamento forestale, la depurazione delle acque e la pulizia ordinaria. Ma tutto ciò necessita di una classe dirigente capace e coraggiosa di accettare la sfida. A Capaccio abbiamo appena inaugurato un km di lungomare laddove c’era solo abbandono e degrado. Il “Masterplan” sarà la soluzione alla rigenerazione ambientale e paesaggistica di tutto il litorale a Sud di Salerno”. Aspirante alla fascia tricolore per le prossime elezioni amministrative, anche Antonio Visconti è intervenuto sull’argomento: “Con immenso piacere ho incontrato Alfieri – aggiunge Visconti – responsabile per la Regione Campania del “Masterplan”. Che è qualcosa di più d’una semplice
riqualificazione: è la costruzione di un sistema ambientale, turistico, urbanistico, sociale e ricettivo di una delle fasce litoranee più belle e forse più dimenticate d’Italia. Congiungere due gioielli come la costiera amalfitana e quella cilentana, a ridosso dell’aeroporto e delle stazioni dell’alta velocità, riteniamo sia la precondizione per far risorgere il settore e riqualificarlo. Ormai da 13 anni consecutivi pende il divieto di balneazione sulla nostra costa e non è accettabile: sarà nostro compito restituire un ambiente sano e fruibile. E Alfieri ci ha dimostrato che, volendo, le cose si possono realizzare”. Il presidente dell’Asi punta molto sulla riqualificazione della fascia costiera e sulle acque pulite per permettere a tutti i cittadini battipagliesi di godere delle bellezze della propria città senza spostarsi in altre zone della provincia. Vacanze in spiaggia, scattano le multe salate per chi non rispetta l’ambiente Cosa si rischia se si decide di portare via una conchiglia o un sacchetto di sabbia come ricordo della vacanza. Quando si parte per le vacanze al mare o si trascorrono ore di piacevole relax in spiaggia, spesso, nasce il desiderio di portare a casa un ‘piccolo souvenir’ come una conchiglia, una piantina marina o un sacchetto di sabbia. “Forse non tutti sono a conoscenza – ha ricordato Pietro Gentili, Segretario Sindacato Federlidi Fenail, Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti – che questo comportamento potrebbe costare davvero caro ai bagnanti”.Esiste, infatti, una normativa che regolamenta il comportamento da seguire per
rispettare l’ecosistema marino: l’art. 1162 del Codice della Navigazione prevede che il prelievo di qualsiasi materiale marittimo in acqua o sulla spiaggia è passibile, da parte delle Forze dell’Ordine, con una multa che va da un minimo di 1.543 ad un massimo di 9.296 euro. E’ assolutamente vietato, quindi, deturpare in qualsiasi modo l’ambiente, il paesaggio dei litorali e il demanio marittimo. Secondo quanto stabilisce l’art. 28 del C. N. rientrando nel cosiddetto ‘demanio marittimo’ lidi, spiagge, porti, rade, lagune e foci dei fiumi che terminano in mare, bacini di acqua salmastra che comunicano con il mare. “Un messaggio diretto soprattutto ai giovani – ha ribadito Mario Arciuolo, Segretario Generale Nazionale Fenailp – quello di rispettare e tutelare l’ecosistema marino. Lasciamo i molluschi e i vegetali marini nel proprio habitat, portandoli a casa contribuiremo ad impoverire e a danneggiare i nostri litorali. Si tratta di un piccolo gesto, ma estremamente importante, per far si che possiamo ritrovarli l’anno successivo all’inizio della nostra vacanza”. Continue richieste di denaro e botte alla madre Botte alla madre di 73 anni per soldi: alla sbarra un angrese di 49 anni. Sul banco degli imputati risponde di maltrattamento ed estorsione. I primi episodi risalgono al 2016, fino alla denuncia presentata dalla donna, vittima di una pressione psicologica continua, fatta di offese, minacce e botte subite dal proprio figlio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le continue vessazioni sono andati avanti fino alla denuncia presentata dalla donna, sottoposta ad una pressione psicologica continua, con lo spettro della violenza
e il denaro quale unica motivazione. Offese e minacce proseguivano a colpi di botte e strattonamenti contro la malcapitata, per mettere le mani sui soldi. Il figlio violento, inoltre, danneggiava suppellettili presenti in casa e oggetti di arredamento senza alcuna cura, lanciandoli poi all’indirizzo della donna, fino a farla rovinare per terra per poi potersi impossessare dei soldi. All’accusa estorsiva si aggiunge la ulteriore contestazione di maltrattamenti, con le botte e il lancio di oggetti portati avanti per ottenere la consegna del denaro, destinato ad uso personale. Un comportamento che innestava uno stato di prostrazione costante e sofferenza da parte della donna, con privazioni continue. Il disagio portava tutto all’esasperazione, che infine culminava nell’esposto presentato dalla donna e con il conseguente avvio dell’attività giudiziaria. Durante le indagini era emerso che l’anziana veniva sistematicamente sottoposta al regime vessatorio, avallato dal racconto di tutti gli episodi commessi sistemati in fila, le sopportazioni, con una prima fase di denuncia del 2019 seguita da diverse integrazioni successive per completare il quadro investigativo da parte della polizia giudiziaria del Tribunale di Nocera Inferiore. Agggressione al pronto soccorso dell’Umberto I Ancora una volta il pronto soccorso dell’Umberto I finisce alla ribalta della cronaca nera. Medici, infermieri e addetti ai lavori aggrediti e locali di prima accoglienza messi a soqquadro. Scatta la chiusura. E’ accaduto nella mattinata di ieri dopo che un anziano era stato ricoverato il giorno precedente. Protagonisti nella gazzarra tre persone provenienti da Somma Vesuviana che lamentavano, a loro dire,
il fatto che il proprio congiunto non avrebbe ricevuto le cure necessarie. E così ne è nato prima un diverbio con gli addetti ai lavori e successivamente sono volati pugni e calci, con macchie di sangue ben visibili sul pavimento. Sono intervenuti i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore agli ordini del colonnello Di Gangi che hanno provveduto a identificare i tre: il figlio e la figlia della persona ricoverata e la nuora. Tutti di Somma Vesuviana. Scene da fare west in un reparto diventato purtroppo trincea, ma non solo. Violenza gratuita e aggressioni hanno portato alla situazione all’interno dei locali divenuti terra di conquista di tutti. I locali sono stati chiusi per rimediare ai danni e sanificare. Monte l’indignazione per quanto accade all’interno del nosocomio di viale San Francesco. Appena quattro giorni fa era toccato a una caposala di Diabetologia insultata e poi aggredita da un paziente che non aveva appuntamento con lo specialista medico ma che voleva comunque essere visitato. Solo la prontezza di riflessi della guardia giurata aveva evitato che il tutto degenerasse con gravi conseguenze all’interno dell’ambulatorio per degenti diabetologi. Ieri una nuova aggressione contro medici, infermieri e addetti ai lavori che ha portato alla chiusura del pronto soccorso e alla denuncia dei tre familiari autori dell’aggressione fisica. Il Segretario Generale della Fp Cgil Salerno Anonio Capezzuto e il Coordinatore Provinciale Agro-Nocerino Sarnese ASL Gennaro D’Andretta stigmatizzano e condannano duramente l’aggressione subita dal personale sanitario del Pronto Soccorso del Presidio di Nocera Inferiore. “La legge 113/2020 sulla tutela delle professioni sanitarie dalla violenza degli utenti è stata una conquista importante, ma resta molto il lavoro di prevenzione da compiere per permettere al personale sanitario e ai medici di poter operare in sicurezza e tranquillità. È necessario nei piani per la sicurezza delle Aziende Sanitarie implementare i protocolli operativi con le forze di polizia. Chiediamo al Prefetto di elevare il livello dei controlli presso tutti i Presidi dell’Azienda Sanitaria Locale: il personale necessita di lavorare in piena sicurezza per gestire
un’emergenza senza precedenti e ancora non terminata per il nostro Paese”.
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