Reddito di cittadinanza ai boss della 'ndrangheta: danno erariale per 279 mila euro
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Reddito di cittadinanza ai boss della ‘ndrangheta: danno erariale per 279 mila euro Boss ed elementi di spicco della cosca Piromalli-Molè di Gioia Tauro, tra cui soggetti già condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso, due dei quali sottoposti alla misura della sorveglianza speciale (con obbligo di soggiorno) e figure apicali della ‘ndrangheta del mandamento Tirrenico che percepivano il reddito di cittadinanza. E’ quanto emerso dall’operazione “Jobless Money” dei Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, con i coordinamento della Procura di Palmi, che ha scoperto e denunciato 37 “furbetti”. Le irregolarità riscontrate dai militari a carico di 37 cittadini, di cui 33 italiani e 4 stranieri, grazie al lavoro condotto dai militari di Gioia Tauro col supporto specialistico del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno consentito di stimare il danno erariale complessivo in circa 279 mila euro, scongiurando per il futuro un ulteriore ammanco di circa 134.500 euro, somme che i percettori avrebbero altrimenti incassato. Gli esiti delle indagini segnalati alla Procura di Palmi, diretta dal procuratore Ottavio Sferlazza che ha fornito il nulla osta all’interruzione dell’elargizione
del sussidio per i 37 denunciati. Football Club Frascati, il consulente tecnico Paolo Pochesci: “Ora la società si è strutturata” Frascati (Rm) – E’ stato il protagonista di una bella diretta sulla pagina Facebook ufficiale in cui ha ripercorso gli anni da calciatore professionista (in cui ha vestito, tra le altre, le maglie della Lazio e quella della Ternana dove i tifosi gli hanno anche intitolato un club) e quelli da responsabile del
settore di base della Lazio stessa. Paolo Pochesci è ancora un punto di riferimento importante per il Football Club Frascati, ricoprendo attualmente la figura di consulente tecnico. “Ricordo bene quando il sottoscritto e l’attuale co-presidente Stefano Lopapa hanno fondato questa società sette anni fa – ha raccontato Pochesci – Allora ero ancora alla Lazio e, per motivi di tempo, non potevo dare un grande aiuto alla società, ma essendo nato e cresciuto a Frascati (dove ha fatto le giovanili da calciatore prima di spiccare il volo verso il professionismo, ndr) avevo voglia di fare qualcosa per la mia città. Quando, ormai tre anni fa, è arrivato l’altro co- presidente Claudio Laureti col suo staff, il Football Club Frascati ha fatto un salto di qualità importante e si è riuscito a strutturare nella maniera giusta”. Nonostante un curriculum notevole, Pochesci non ha faticato a integrarsi col nuovo staff di lavoro: “Quello che mi ha colpito di più di questo club è la serietà e la programmazione. Qui ci sono persone preparate che non millantano o fanno promesse al vento e che si sanno porre nel modo migliore coi ragazzi. Come dicevo ai tempi della Lazio “il lavoro si fa bene, se lo si porta avanti tutti insieme” e qui al Football Club Frascati c’è un grande spirito di gruppo e la voglia di condividere programmi e scelte”. Anche il responsabile del settore Scuola calcio Lorenzo Marcelli ha sottolineato le qualità umane di Pochesci: “Un grandissimo professionista che avrebbe tranquillamente potuto porsi in una maniera “presuntuosa” e che invece non ha mai fatto pesare la sua carriera. Una persona che dal punto di vista umano è sempre stata ineccepibile, mettendosi costantemente a disposizione con la massima umiltà e in maniera cordiale”. Lo stesso Marcelli ha poi ricordato l’importante appuntamento calendarizzato dal Football Club Frascati lunedì prossimo, presso il “polo Morena” del centro sportivo dei Colli Tuscolani: “Torneremo in campo, ovviamente seguendo tutte le misure di sicurezza anti Covid del caso, attraverso l’organizzazione dei nostri centri estivi che abbiamo fortemente voluto e che già stanno riscuotendo una buona adesione da parte, soprattutto da parte
dei nostri iscritti. Ci farà piacere rivederli anche perché per noi lo sport è socializzazione e, dopo un duro periodo legato alla pandemia, siamo felici di poter dare questa opportunità ai nostri ragazzi e alle loro famiglie”. Per tutte le informazioni sui centri estivi, che si protrarranno fino al prossimo 9 agosto, ci si può rivolgere al numero 3482642555. ‘Ndrangheta, maxi blitz dei Carabinieri tra Monza, Como e Reggio Calabria Nelle prime ore dell’11 giugno 2020, i militari dei Comandi Provinciali di Monza Brianza e Como, col supporto di quelli
dei Reparti territorialmente competenti, dei Nuclei Cinofili di Casatenovo (LC), Orio al Serio (BG) e Pesaro (PU) nonché del 2° Nucleo Elicotteri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano – nei confronti di 22 soggetti, di cui 21 italiani e un serbo (16 misure di custodia cautelare in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 2 obbligo di dimora), ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, tutti reati commessi con l’utilizzo del metodo mafioso, nonché detenzione e porto abusivo di armi ed associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione è frutto di due complesse e vaste indagini, confluite in un’unica attività investigativa, svolte, con il coordinamento della D.D.A. di Milano (Procuratore Aggiunto dott.ssa Alessandra Dolci, Sostituti Procuratori dott.ssa Cecilia Vassena e dott.ssa Sara Ombra) rispettivamente, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Monza e dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cantù, che hanno ricostruito, talvolta, gli stessi episodi delittuosi da prospettive diverse pervenendo, in assoluta autonomia, a risultati analoghi. Da un lato l’indagine ha approfondito le dinamiche criminali della locale di Seregno operante nei comuni di Seregno, Desio, Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Meda e Mariano Comense, locale che, nonostante le pesanti condanne subite dai suoi appartenenti a seguito dell’operazione Infinito, si è dimostrata ancora fortemente radicata nel territorio, dall’altro ha consentito di documentare ancora una volta il capillare e totale controllo da parte della ’ndrangheta nelle attività economiche del territorio con particolare riferimento, questa volta, al “business” dei servizi di sicurezza nei locali di pubblico intrattenimento ubicati nelle
province di Como, Monza Brianza e Milano e all’attività dei rivenditori ambulanti di panini per i quali è la ‘ndrangheta a decidere le postazione e a dirimere eventuali controversie sorte tra i rivenditori ambulanti. In particolare, è emerso che i servizi di sicurezza nei locali di pubblico intrattenimento, vengono controllati dalla ‘ndrangheta attraverso l’imposizione di ditte di sicurezza di “copertura” dietro le quali si celano soggetti appartenenti alla ‘ndranghetista che, per lo svolgimento dei servizi di sicurezza, si avvalgono solo in piccola parte di persone specializzate e munite della prevista autorizzazione prefettizia. Emblematica, in tal senso, è la frase pronunciata da uno degli indagati che così racconta le “regole” per l’aggiudicazione dei servizi di sicurezza in Brianza: “…omissis…. PURTROPPO NELLA VITA E NEI PAESI DELLA BRIANZA, CI SONO DEGLI EQUILIBRI CHE VANNO OLTRE IL LAVORO DELLA “SICUREZZA” PERCHÉ DIETRO AL LAVORO DELLA “SICUREZZA” NEI NOSTRI PAESI QUA C’È SEMPRE QUALCUNO DIETRO, OK? …: “ Gli indagati si muovevano con assoluta spavalderia e determinazione e senza alcun timore o ritegno, utilizzando i metodi tipici della criminalità organizzata: “ CHIAMO IL DIRETTORE DEL LOCALE E GLI DICO…”NON TI PERMETTERE DI FARE VENIRE UN ALTRO DA MILANO A LAVORARE DOVE CI SIAMO NOI, PERCHÈ TU IL VENERDÌ APRI, IL SABATO SERA VENIAMO NOI, TI TIRO GIÙ TUTTA LA SICUREZZA E TUTTI I BUTTAFUORI, E CHIUDI. ….!“ Le condotte poste in essere avevano certamente, come scopo, di favorire le attività della “’ndrangheta” e, in particolare, anche il mantenimento dei sodali detenuti: “ TUTTI I MESI
BISOGNA MANDARE IL REGALO AGLI AMICI CHE PURTROPPO NON CI SONO PIÙ A LAVORARE CON NOI, ED HANNO BISOGNO DI MANGIARE GIUSTAMENTE NO?” Accanto a questo spaccato, sono, naturalmente, emerse anche le ulteriori attività tipiche della criminalità organizzata di stampo mafioso, cioè attività estorsive e attività di “recupero crediti” effettuate con modalità estorsive in cambio di una percentuale sull’intero capitale da recuperare. A dimostrazione del grado di infiltrazione della ‘ndrangheta nel tessuto socio-economico del territorio è emerso che tale attività di recupero credito veniva sempre richiesta, e non offerta, sia da imprenditori sia anche da gente comune. Affidare il recupero di discrete somme di denaro in cambio di una percentuale sull’intero capitale da recuperare è ormai divenuta una pratica sempre più diffusa tra gli imprenditori locali e rappresenta oggi una importante fonte di introiti per le organizzazioni criminali, le quali, di fatto, trattengono per sé una grossa percentuale del debito riscosso, riuscendo, contestualmente, ad inserirsi nelle stesse imprese committenti o, comunque, nel settore commerciale locale. Anche in questo caso, gli atteggiamenti manifestati dagli indagati si sono rivelati assolutamente idonei ad esercitare una particolare coartazione psicologica sulle persone in quanto dotati dei caratteri propri dell’intimidazione derivante dall’associazione di tipo mafioso presente ed operante nel territorio. : “IO …omissis… VE LO GIURO… SE GLI RIDATE TUTTI I SOLDI A …omissis… VI SPARO DAI COGLIONI FINO ALLA GOLA E VE LI FACCIO SALTARE AL CERVELLO… QUESTO POCO MA SICURO… E TU LO SAI BENISSIMO COME LA PENSO EH… TE L’HO DETTO ANCHE A CASA TUA …omissis…”
“… E IO GLI SPARO QUATTRO COLPI IN TESTA GLI FACCIO SALTARE IL CRANIO… HAI CAPITO O NO? QUINDI PRENDILO E ME LO PORTI A VERANO A CARATE, DOVE CAZZO VUOI … LO VAI E LO PRENDI… COME AVETE FATTO SEMPRE COI CAZZI VOSTRI PER ANDARE DA …omissis… E ME LO PORTI DAVANTI A ME PERCHÈ SE NO VADO A CASA SUA IO STANOTTE… PERCHÈ ADESSO MI AVETE ROTTO IL CAZZO TUTTI” In particolare, gli indagati, tra cui spiccano i cugini CRISTELLO Umberto, da poco scarcerato per precedente condanna per il reato di associazione mafiosa, e CRISTELLO Carmelo, erano in grado di incutere timore ed omertà con la sola spendita del cognome “CRISTELLO”. Dice uno degli indagati parlando di un’estorsione da fare, “ Ah no!!! adesso vado là e gli dico che ho bisogno che devo pagare gli avvocati! “ […] “No, no, me li danno! Quando mi vedono il terrore hanno lì dentro! (ride)”[…] Naturalmente, a margine, è stata accertata anche una fiorente attività di narcotraffico internazionale di stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, approvvigionate attraverso il canale franco-iberico e destinate alla distribuzione nelle province brianzola e comasca e finanche in Germania. Nel corso dell’attività svolta sono state tratte in arresto in flagranza di reato per traffico internazionale di stupefacenti 7persone, 2 delle quali con l’ausilio della Gendarmeria Francese ricostruendo un voluminoso traffico di stupefacenti. Contestualmente sono state eseguite ulteriori 18 perquisizioni presso abitazioni, ristoranti, esercizi commerciali e terreni nelle province di Monza e della Brianza, Como, Reggio Calabria, Lecco, Reggio Emilia, Macerata.
Trieste, narcotraffico: sgominata organizzazione criminale italo olandese TRIESTE – Vasta operazione di Polizia Giudiziaria contro un sodalizio criminale dedito al narcotraffico internazionale di cocaina ed eroina quella scattata questa mattina a Trieste e portata avanti dagli uomini della Polizia di Stato a seguito di articolate indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Trieste. Sin dalla prima mattinata di oggi, è stata eseguita l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trieste nei confronti di numerosi soggetti residenti in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria e Liguria, nonché in Olanda indagati a vario titolo dei delitti
di associazione, importazione, trasporto e detenzione a fini di spaccio di cocaina. Perquisizioni anche in Lombardia Le indagini sono state svolte dalle Squadre Mobili di Trieste e Udine con il Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Nell’operazione sono coinvolte le Squadre Mobili delle Questure di Trieste e Udine, il Servizio Centrale Operativo con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (con il dipendente Esperto per la Sicurezza nei Paesi Bassi), nonché delle Squadre Mobili delle Questure di Gorizia, Perugia, Genova, Imperia, Grosseto, Pordenone, Savona, Lucca, Vicenza, Treviso; contestualmente sono in corso perquisizioni da parte delle Squadre Mobili delle città di Milano, Brescia e Piacenza.
ANBI: un milione di tonnellate di rifiuti trattenuti ogni anno grazie alle griglie di sbarramento Le forti precipitazioni, che in questi giorni stanno localmente colpendo porzioni di territorio, gonfiano i fiumi, che trasportano ingenti quantità di materiali verso le foci. L’azione delle centrali idrovore gestite dai Consorzi di bonifica (754 in Italia) non solo riduce il pericolo di esondazioni (il rischio zero non esiste a fronte soprattutto della violenza degli eventi atmosferici, dettata dai cambiamenti climatici), ma annualmente trattiene, grazie alle griglie di sbarramento, circa 1.000.000 di tonnellate di rifiuti, altrimenti destinati a terminare in mare con grave danno per l’ambiente e, in questi mesi, anche per l’economia turistica. A rendere nota l’eccezionale mole di rifiuti, raccolta dagli enti consortili aderenti, è l’Associazione dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), invitando alla collaborazione gli enti preposti, ma soprattutto facendo appello all’educazione dei cittadini. “E’ un fenomeno pericoloso – precisa Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – perché tali materiali possono diventare ostacolo al regolare defluire delle acque, aumentando grandemente il rischio idrogeologico; ciò è ancora più grave, perché gran parte del materiale raccolto non è conseguenza della forza della natura nei momenti di piena, bensì dell’incuria umana.”
“Soprattutto in questo periodo, c’è chi mette sotta accusa la manutenzione dei corsi d’acqua, operata dai Consorzi di bonifica, invece di valorizzarne la funzione anche ambientale. Per questo – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – riteniamo opportuno far conoscere la quantità di rifiuti raccolta durante l’ordinaria attività idraulica, svolgendo un servizio, i cui costi di smaltimento sono a carico dell’ente. Evitare strumentali polemiche rappresenta il primo passo per soluzioni condivise: accanto a maggiori controlli ed a campagne di educazione ambientale, proponiamo di avviare collaborazioni almeno per il recupero delle frazioni organiche, trasformabili in compost: sarebbe un piccolo esempio di economia circolare.” Finnair, post Covid: indagine
sulle preferenze di viaggio della clientela. L’Europa prima scelta Mentre Finnair si prepara a intensificare le sue operazioni, concentrandosi sul continuare a collegare l’Europa e l’Asia, la compagnia aerea finlandese ha chiesto ai suoi clienti come si sentono a viaggiare di nuovo in aereo. Oltre 3000 clienti del programma fedeltà Finnair Plus, ai vari livelli, hanno risposto al sondaggio La metà degli intervistati stava già valutando di effettuare viaggi di piacere in aereo e quasi nove clienti su dieci intervistati hanno dichiarato di prevedere di volare almeno una volta entro l’anno successivo.
“Prevediamo che i viaggi aerei inizino gradualmente a riprendersi da luglio in poi, e il nostro sondaggio sui clienti lo conferma: i clienti sono chiaramente impazienti di rimettersi in volo”, ha dichiarato Ole Orvér, direttore commerciale di Finnair. “Iniziamo a operare verso circa 40 destinazioni europee e asiatiche a luglio e aumenteremo
gradualmente le frequenze e le rotte con il recupero della domanda”. Il 50% dei clienti programma viaggi di piacere in aereo Secondo il sondaggio, la metà degli intervistati è ansiosa di viaggiare in aereo per piacere, mentre il 36% ha un atteggiamento neutro nei confronti del trasporto aereo per svago. Quasi il 90% dei clienti prevede di volare almeno una volta nei prossimi 12 mesi. Le restrizioni ai viaggi costituivano – naturalmente – la principale preoccupazione per i viaggi: il 77% ha affermato che la rimozione delle restrizioni ai viaggi è un prerequisito per i propri viaggi aerei. Molti paesi europei stanno allentando o rimuovendo le restrizioni di viaggio durante l’estate; molti stanno già pianificando viaggi di piacere e di lavoro: il 61% degli intervistati ha intenzione di fare un viaggio di piacere verso una destinazione europea, mentre il 45% ha in programma di viaggiare in Europa per lavoro. Germania e Spagna sono citate più spesso come destinazioni per il prossimo viaggio. L’Asia è citata come destinazione del tempo libero da oltre un quinto degli intervistati e oltre un quinto degli intervistati sta pianificando un viaggio d’affari in Asia. In Asia, Cina, Giappone e Tailandia sono indicate come le destinazioni asiatiche più popolari. Le destinazioni nazionali di Finnair sono menzionate come destinazioni per il tempo libero e per affari rispettivamente dal 17% e dal 18% degli intervistati. La Finnair riuprende i suoi collegamenti con Roma e Milano da Helsinki il 2 agosto. Igiene delle mani e pulizia degli aeromobili fattori importanti per i viaggiatori
Il sondaggio indica che la pandemia ha introdotto nuovi criteri per la scelta di una compagnia aerea. I tre principali criteri per la scelta di una compagnia aerea includono la capacità della compagnia aerea di garantire il benessere e la salute dei clienti durante il viaggio, i prezzi dei biglietti e gli orari dei voli. La pulizia degli aeromobili e la possibilità di garantire una buona igiene delle mani sono menzionate come i mezzi più importanti per alleviare le preoccupazioni relative alla sicurezza dei viaggi. Inoltre, circa il 65% degli intervistati ha affermato che l’obbligo di indossare una maschera alleggerirebbe le proprie preoccupazioni in misura moderata, molto o molto. Finnair ha introdotto diverse misure per salvaguardare la salute e la sicurezza dei clienti durante la pandemia della corona. “Abbiamo ulteriormente intensificato la pulizia degli aeromobili, i disinfettanti per le mani sono disponibili all’aeroporto di Helsinki e distribuiamo salviettine igienizzanti a tutti i passeggeri“, informa Orvér. “Indossando maschere per il viso, ci proteggiamo l’un l’altro dalla possibile trasmissione di goccioline e le maschere sono un obbligo sia per i clienti che per l’equipaggio.”Complessivamente, il 76% degli intervistati si è dichiarato in qualche modo soddisfatto o estremamente soddisfatto del modo con cui Finnair ha comunicato con i propri clienti durante la pandemia di coronavirus. “Siamo estremamente grati per questo riscontro positivo e per la fiducia che i nostri clienti ripongono su di noi: il 93% degli intervistati è fiducioso nella capacità di Finnair di soddisfare le proprie esigenze in questo momento di incertezza“, ha affermato Orvér. “Questo sondaggio ci aiuta anche a sviluppare ulteriormente il nostro servizio clienti e la nostra offerta”.
Panico nel Milanese, vuole gettare i tre figli nel vuoto e sequestra il sindaco Arrestato un postino, separato e con problemi psicologici e di droga Ha minacciato di gettare i tre figli di 5, 6 e 7 anni nel vuoto e poi ha temporaneamente sequestrato il sindaco della sua cittadina, intervenuto insieme ai carabinieri sul posto. Ma alla fine è stato arrestato. Protagonista della vicenda un postino residente nel Milanese separato, con problemi psicologici e di droga, a cui era stato notificato un
procedimento per la revoca dell’affidamento dei figli. I bambini, forse drogati con psicofarmaci, non sarebbero in pericolo di vita. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri di Corsico (Milano), intorno alle 20.30 l’uomo, proferendo frasi sconnesse, ha cominciato a sporgere i bambini dal balcone del suo appartamento al settimo piano della palazzina popolare in cui vive con i tre minori a Rozzano, cittadina alle porte di Milano. Sul posto sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno cercato di mettere gommoni pneumatici al suolo, ma lui si è barricato in casa e ha bersagliato con calcinacci e oggetti lanciati dalla finestra le persone che si trovavano sotto, ferendo di striscio un pompiere. Ad un certo punto è giunto sul posto anche il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti che, su richiesta dell’uomo, è stato fatto avvicinare per una trattativa. Una volta vicino alla porta di casa, però, è stato catturato dal postino, che armato di un coltello lo ha sequestrato portandolo dentro il suo appartamento. Alla fine è stato lo stesso sindaco a risolvere la situazione: in un momento di distrazione del sequestratore infatti, è riuscito a scostare il mobilio messo davanti alla porta blindata di casa, ad aprirla, e a far entrare i carabinieri, che a quel punto hanno bloccato e disarmato l’uomo, mettendo tutti in salvo. I bambini sono stati portati dal 118 all’ospedale San Paolo, per la sospetta assunzione di psicofarmaci o altre sostanze. Secondo quanto riferito, il gesto potrebbe essere attribuibile al fatto che proprio nella giornata di ieri il padre dei bambini avrebbe appreso dell’esistenza di un procedimento per la revoca dell’affidamento esclusivo dei figli, maturato proprio per il grave disagio famigliare (l’uomo è in cura presso un Sert) che era peraltro noto ai servizi sociali del territorio.
Roma, 100 immobili occupati abusivamente: Rachele Mussolini presenta accesso agli atti in tutti i Municipi capitolini Quasi cento gli immobili occupati a Roma dall’estrema sinistra attendono che il sindaco, il Governo, le forze dell’ordine, la magistratura, procedano per attivare questi sgomberi, invece di andare a caccia di quelle infinitesimali occupazioni che non sono collocabili a sinistra. Prima Colle Oppio e qualche giorno fa la sede romana di Casapound. “Siamo una Repubblica democratica o una dittatura comunista che perseguita i dissidenti?” – Ha recentemente detto il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli durante l’incontro tenuto con il Questore di Roma insieme a una delegazione di Fratelli d’Italia. “La legge deve essere uguale per tutti. – Ha puntualizzato Rampelli – A ogni sgombero di ‘destra’ ne corrispondano cento di ‘sinistra’. Le istituzioni e le forze dell’ordine, cui non abbiamo fatto mancare solidarietà e sostegno, devono garantire imparzialità ed
equilibrio”. Rachele Mussolini presenta istanza di accesso agli atti in ogni Municipio capitolino per conoscere quanti e quali sono gli immobili di Roma occupati abusivamente “Le occupazioni abusive sono una delle maggiori emergenze presenti sul territorio: non solo hanno ricadute pesanti in termini di criminalità diffusa e degenerazione urbana, ma comportano anche un danno economico ingente per l’amministrazione. E’ evidente, quindi, che per più motivi non ci si può più permettere di procrastinare i tempi con i quali intervenire su questo fenomeno. Per questo ieri ho presentato, presso ciascun municipio capitolino, un’istanza di accesso agli atti. Quanti e quali sono gli immobili di Roma Capitale occupati abusivamente? Dove si trovano esattamente? Quale è la loro destinazione d’uso? In termini economici quanto costano al governo che amministra la città e, di conseguenza, ai cittadini? Mi aspetto di ricevere una risposta esaustiva e tempestiva a tutte queste domande quanto prima. Voglio conoscere tutti i dati utili alla identificazione di ciascun edificio occupato, come già chiesto nei mesi scorsi al Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative il cui Direttore ha preferito rispondere in maniera volutamente elusiva. Solo in questo modo, infatti, avrò un quadro chiaro che mi consentirà, tra l’altro, di stabilire la presenza di un possibile danno erariale. Questi spazi, infatti, se non recuperati, giorno dopo giorno finiscono per perdere il valore di mercato e non generano alcun reddito. E’ arrivato il momento di cambiare registro. E io farò di tutto perché questo venga fatto”. Così Rachele Mussolini, consigliere comunale
della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale. Nuova Camorra Organizzata: Raffaele Cutolo resta in carcere Il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha respinto il ricorso della difesa di Raffaele Cutolo per il rinvio dell’esecuzione della pena, con detenzione domiciliare, per motivi di salute. Il fondatore della Nuova Camorra Organizzata, 78 anni, resta dunque in carcere a Parma, dove è detenuto in regime di 41 bis. Secondo quanto si apprende dall’ANSA, il tribunale, che ha fatto un’ampia valutazione dopo la pronuncia del 12 maggio del magistrato di Reggio Emilia, conferma che le condizioni del boss non sono incompatibili con la detenzione carceraria.
Giudici, ‘Cutolo ha ancora carisma, resta un simbolo’ “Si può ritenere che la presenza di Raffaele Cutolo potrebbe rafforzare i gruppi criminali che si rifanno tuttora alla Nco, gruppi rispetto ai quali Cutolo ha mantenuto pienamente il carisma”. Lo sottolinea il tribunale di Sorveglianza di Bologna, nel valutare la pericolosità del boss e il rischio di recidiva. Cutolo “nonostante l’età e la perdurante detenzione rappresenta un ‘simbolo’ per tutti quei gruppi criminali” che continuano a richiamarsi al suo nome”.
Vaccino anti Covid: Oxford e Pomezia avanti agli Stati Uniti. In Italia prime dosi in autunno-inverno Rispetto ad un vaccino contro il nuovo coronavirus, “l’Europa è molto più avanti degli Stati Uniti” e “ci stiamo organizzando affinché una parte sostanziale venga prodotto in Italia”. Quindi “ci stiamo organizzando per essere tra i paesi leader”. Lo ha detto, durante la trasmissione Agora Su Rai 3, Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità e Consigliere del ministro Speranza. “Devo dire con piacere – ha aggiunto Ricciardi – che in questo caso l’Europa è avanti rispetto agli Stati Uniti”, perché il vaccino che si sta sviluppando, quello che vede unita l’Università di Oxford in collaborazione con un’azienda di Pomezia, “è in una fase di sviluppo più avanzata rispetto all’altro”. Rispetto ai tempi, ha concluso “se vanno le cose bene in autunno-inverno potremmo avere le prime dosi e naturalmente anche quelle per gli italiani”. “Dall’Oms si è avuta una risposta inaccurata e sbagliata” rispetto al fatto che gli asintomatici raramente trasmettano il nuovo coronavirus, ha aggiunto Ricciardi. “La trasmissione da asintomatici è invece, tipica di questo virus e proprio ciò lo differenzia da Sars e Mers”. L’Oms, tuttavia, ha detto, “va criticata ma sostenuta”.
La trasmissione da asintomatici, “o meglio paucisintomatici o presintiomatici – ha spiegato Ricciardi – è tipica di questo virus”. Lo dimostra la sua contagiosità: “in un mese si è diffuso in tutto il mondo quando altre pandemie impiegano 6 mesi o un anno”. Quanto all’Oms, ha precisato, “sono colleghi sotto pressione da mesi ma se non esistesse sarebbe danno enorme perché è l’unica organizzazione che può combattere la pandemia. Da questa tragedia, infatti, o si esce tutti insieme o nessuno”. Pertanto, ha concluso, “dobbiamo sostenere l’Oms e criticarla quando fa, come ora degli errori, dando una risposta inaccurata e senza evidenza scientifica ma non certo pensando di abolirla”. “La situazione è migliorata in tutta Italia” ma che il pericolo sia scampato “non lo possiamo dire. D’altronde solo l’altro giorno l’Oms ha parlato del peggior giorno dall’inizio della pandemia a livello mondiale”, ha precisato Ricciardi. “Dobbiamo stare attenti – ha detto – a circoscrivere focolai man mano che appaiono e continuare a comportarci bene”. Rispetto alla possibile mutazione del virus, precisa, “non abbiamo motivi di pensare che si sia indebolito. Hanno funzionato il distanziamento e le misure messe in atto, ma non è il virus a essersi indebolito. E’ sostanzialmente lo stesso che in altre parti del mondo sta ora producendo morti come abbiamo visto a Bergamo”. Quanto ai guanti, a proposito dei quali l’Oms ha di recente precisato che non vi sono evidenze di utilità nel proteggere dal contagio, “l’evidenza ci dice che vanno indossati solo da operatori sanitari che sanno come si utilizzano, io li ho sempre sconsigliati e mai usati”.
Ciampino, anidride solforosa mista ad acqua zampilla in via Ventotene: evacuate 22 famiglie CIAMPINO (RM) – Eruzione di un geyser a Ciampino dove sono state evacuate 22 famiglie. Un forte odore solforoso si è diffuso nel pomeriggio all’altezza del civico 10 di via Ventotene. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco di Marino insieme ai colleghi di Roma. Preoccupazione da parte degli esperti dell’INGV che ora vogliono capire se ci sia una attività più estesa in atto. Dai primi accertamenti tecnici si è potuto rilevare che è stata sprigionata una sacca di anidride solforosa che mista d’acqua ha cominciato a zampillare. Paura e incredulità tra i residenti di via Ventotene che sono stati allontanati insieme a quelli di via Giannutri. Sul posto anche gli ispettori Asl di competenza RM6,i geologi dell’INGV e la polizia locale del comune di Ciampino. I lavori di trivellazione erano finalizzati alla realizzazione di un pozzo artesiano ma adesso ci saranno le indagini da parte dei vigili del fuoco e polizia locale per capire le cause che hanno fatto scaturire la sorgente d’acqua sulfurea. Il gayser è fuoriuscito in maniera del tutto improvvisa. L’acqua, raccolta nel condotto del geyser, si è riscaldata
grazie ai vapori e gas vulcanici fino al punto di ebollizione. La temperatura alla quale ciò avviene dipende dalla pressione esercitata dalla colonna d’acqua stessa, che rimane intrappolata nel condotto del geyser. Quando l’acqua bolle si ha un getto violento e l’espulsione. Parte dell’acqua, a causa della decompressione, si trasforma in vapore. Successivamente il condotto si riempie di nuovo e il processo ricomincia. Alcuni geologi di zona hanno spiegato che si tratta di fenomeni legati alla presenza di vulcani ormai non più eruttivi come di fatto è l’area dei Castelli Romani, ma dei quali rimane la camera magmatica nelle profondità del terreno, che pur non presentando più fuoriuscite di magma, raffreddandosi danno luogo ad altri tipi di fenomeni, come le solfatare, i soffioni boraciferi.
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