Reddito di cittadinanza ai boss della 'ndrangheta: danno erariale per 279 mila euro

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Reddito di cittadinanza ai boss della 'ndrangheta: danno erariale per 279 mila euro
Reddito di cittadinanza ai
boss della ‘ndrangheta: danno
erariale per 279 mila euro
Boss ed elementi di spicco della cosca Piromalli-Molè di Gioia
Tauro, tra cui soggetti già condannati per associazione a
delinquere di stampo mafioso, due dei quali sottoposti alla
misura della sorveglianza speciale (con obbligo di soggiorno)
e figure apicali della ‘ndrangheta del mandamento Tirrenico
che percepivano il reddito di cittadinanza. E’ quanto emerso
dall’operazione “Jobless Money” dei Carabinieri della
Compagnia di Gioia Tauro, con i coordinamento della Procura di
Palmi, che ha scoperto e denunciato 37 “furbetti”.

Le irregolarità riscontrate dai militari a carico di 37
cittadini, di cui 33 italiani e 4 stranieri, grazie al lavoro
condotto dai militari di Gioia Tauro           col supporto
specialistico del Nucleo Ispettorato del       Lavoro, hanno
consentito di stimare il danno erariale complessivo in circa
279 mila euro, scongiurando per il futuro un ulteriore ammanco
di circa 134.500 euro, somme che i percettori avrebbero
altrimenti incassato. Gli esiti delle indagini segnalati alla
Procura di Palmi, diretta dal procuratore Ottavio Sferlazza
che ha fornito il nulla osta all’interruzione dell’elargizione
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del sussidio per i 37 denunciati.

Football Club Frascati, il
consulente    tecnico  Paolo
Pochesci: “Ora la società si
è strutturata”
Frascati (Rm) – E’ stato il protagonista di una bella diretta
sulla pagina Facebook ufficiale in cui ha ripercorso gli anni
da calciatore professionista (in cui ha vestito, tra le altre,
le maglie della Lazio e quella della Ternana dove i tifosi gli
hanno anche intitolato un club) e quelli da responsabile del
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settore di base della Lazio stessa. Paolo Pochesci è ancora un
punto di riferimento importante per il Football Club Frascati,
ricoprendo attualmente la figura di consulente tecnico.
“Ricordo bene quando il sottoscritto e l’attuale co-presidente
Stefano Lopapa hanno fondato questa società sette anni fa – ha
raccontato Pochesci – Allora ero ancora alla Lazio e, per
motivi di tempo, non potevo dare un grande aiuto alla società,
ma essendo nato e cresciuto a Frascati (dove ha fatto le
giovanili da calciatore prima di spiccare il volo verso il
professionismo, ndr) avevo voglia di fare qualcosa per la mia
città. Quando, ormai tre anni fa, è arrivato l’altro co-
presidente Claudio Laureti col suo staff, il Football Club
Frascati ha fatto un salto di qualità importante e si è
riuscito a strutturare nella maniera giusta”. Nonostante un
curriculum notevole, Pochesci non ha faticato a integrarsi col
nuovo staff di lavoro: “Quello che mi ha colpito di più di
questo club è la serietà e la programmazione. Qui ci sono
persone preparate che non millantano o fanno promesse al vento
e che si sanno porre nel modo migliore coi ragazzi. Come
dicevo ai tempi della Lazio “il lavoro si fa bene, se lo si
porta avanti tutti insieme” e qui al Football Club Frascati
c’è un grande spirito di gruppo e la voglia di condividere
programmi e scelte”. Anche il responsabile del settore Scuola
calcio Lorenzo Marcelli ha sottolineato le qualità umane di
Pochesci: “Un grandissimo professionista che avrebbe
tranquillamente potuto porsi in una maniera “presuntuosa” e
che invece non ha mai fatto pesare la sua carriera. Una
persona che dal punto di vista umano è sempre stata
ineccepibile, mettendosi costantemente a disposizione con la
massima umiltà e in maniera cordiale”. Lo stesso Marcelli ha
poi ricordato l’importante appuntamento calendarizzato dal
Football Club Frascati lunedì prossimo, presso il “polo
Morena” del centro sportivo dei Colli Tuscolani: “Torneremo in
campo, ovviamente seguendo tutte le misure di sicurezza anti
Covid del caso, attraverso l’organizzazione dei nostri centri
estivi che abbiamo fortemente voluto e che già stanno
riscuotendo una buona adesione da parte, soprattutto da parte
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dei nostri iscritti. Ci farà piacere rivederli anche perché
per noi lo sport è socializzazione e, dopo un duro periodo
legato alla pandemia, siamo felici di poter dare questa
opportunità ai nostri ragazzi e alle loro famiglie”. Per tutte
le informazioni sui centri estivi, che si protrarranno fino al
prossimo 9 agosto, ci si può rivolgere al numero 3482642555.

‘Ndrangheta, maxi blitz dei
Carabinieri tra Monza, Como e
Reggio Calabria
Nelle prime ore dell’11 giugno 2020, i militari dei Comandi
Provinciali di Monza Brianza e Como, col supporto di quelli
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dei Reparti territorialmente competenti, dei Nuclei Cinofili
di Casatenovo (LC), Orio al Serio (BG) e Pesaro (PU) nonché
del    2° Nucleo Elicotteri, hanno dato esecuzione a
un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal G.I.P. del
Tribunale di Milano – nei confronti di 22 soggetti, di cui 21
italiani e un serbo (16 misure di custodia cautelare in
carcere, 4 agli arresti domiciliari, 2 obbligo di dimora),
ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione per
delinquere di tipo mafioso, estorsione, tutti reati commessi
con l’utilizzo del metodo mafioso, nonché detenzione e porto
abusivo di armi ed associazione finalizzata al traffico
internazionale di sostanze stupefacenti.

L’operazione è frutto di due complesse e vaste indagini,
confluite in un’unica attività investigativa, svolte, con il
coordinamento della D.D.A. di Milano (Procuratore Aggiunto
dott.ssa Alessandra Dolci, Sostituti Procuratori dott.ssa
Cecilia Vassena e dott.ssa Sara Ombra) rispettivamente, dal
Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri
di Monza e dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia
Carabinieri di Cantù, che hanno ricostruito, talvolta, gli
stessi episodi delittuosi da prospettive diverse pervenendo,
in assoluta autonomia, a risultati analoghi.

Da un lato l’indagine ha approfondito le dinamiche criminali
della locale di Seregno operante nei comuni di Seregno, Desio,
Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Meda e Mariano
Comense, locale che, nonostante le pesanti condanne subite dai
suoi appartenenti a seguito dell’operazione Infinito, si è
dimostrata ancora fortemente radicata nel territorio,
dall’altro ha consentito di documentare ancora una volta il
capillare e totale controllo da parte della ’ndrangheta nelle
attività economiche del territorio con particolare
riferimento, questa volta, al “business” dei servizi di
sicurezza nei locali di pubblico intrattenimento ubicati nelle
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province di Como, Monza Brianza e Milano e all’attività dei
rivenditori ambulanti di panini per i quali è la ‘ndrangheta a
decidere le postazione e a dirimere eventuali controversie
sorte tra i rivenditori ambulanti.

In particolare, è emerso che i servizi di sicurezza nei locali
di pubblico intrattenimento, vengono controllati dalla
‘ndrangheta attraverso l’imposizione di ditte di sicurezza di
“copertura” dietro le quali si celano soggetti appartenenti
alla ‘ndranghetista che, per lo svolgimento dei servizi di
sicurezza, si avvalgono solo in piccola parte di persone
specializzate e munite della prevista autorizzazione
prefettizia.

Emblematica, in tal senso, è la frase pronunciata da uno degli
indagati che così racconta le “regole” per l’aggiudicazione
dei servizi di sicurezza in Brianza: “…omissis…. PURTROPPO
NELLA VITA E NEI PAESI DELLA BRIANZA, CI SONO DEGLI EQUILIBRI
CHE VANNO OLTRE IL LAVORO DELLA “SICUREZZA” PERCHÉ DIETRO AL
LAVORO DELLA “SICUREZZA” NEI NOSTRI PAESI QUA C’È SEMPRE
QUALCUNO DIETRO, OK? …: “

Gli indagati si muovevano con assoluta spavalderia e
determinazione e senza alcun timore o ritegno, utilizzando i
metodi tipici della criminalità organizzata: “       CHIAMO IL
DIRETTORE DEL LOCALE E GLI DICO…”NON TI PERMETTERE DI FARE
VENIRE UN ALTRO DA MILANO A LAVORARE DOVE CI SIAMO NOI, PERCHÈ
TU IL VENERDÌ APRI, IL SABATO SERA VENIAMO NOI, TI TIRO GIÙ
TUTTA LA SICUREZZA E TUTTI I BUTTAFUORI, E CHIUDI. ….!“

Le condotte poste in essere avevano certamente, come scopo, di
favorire le attività della “’ndrangheta” e, in particolare,
anche il mantenimento dei sodali detenuti: “ TUTTI I MESI
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BISOGNA MANDARE IL REGALO AGLI AMICI CHE PURTROPPO NON CI SONO
PIÙ A LAVORARE CON NOI, ED HANNO BISOGNO DI MANGIARE
GIUSTAMENTE NO?”

Accanto a questo spaccato, sono, naturalmente, emerse anche le
ulteriori attività tipiche della criminalità organizzata di
stampo mafioso, cioè attività estorsive e attività di
“recupero crediti” effettuate con modalità estorsive in cambio
di una percentuale sull’intero capitale da recuperare.

A dimostrazione del grado di infiltrazione della ‘ndrangheta
nel tessuto socio-economico del territorio è emerso che tale
attività di recupero credito veniva sempre richiesta, e non
offerta, sia da imprenditori sia anche da gente comune.
Affidare il recupero di discrete somme di denaro in cambio di
una percentuale sull’intero capitale da recuperare è ormai
divenuta una pratica sempre più diffusa tra gli imprenditori
locali e rappresenta oggi una importante fonte di introiti per
le organizzazioni criminali, le quali, di fatto, trattengono
per sé una grossa percentuale del debito riscosso, riuscendo,
contestualmente, ad inserirsi nelle stesse imprese committenti
o, comunque, nel settore commerciale locale. Anche in questo
caso, gli atteggiamenti manifestati dagli indagati si sono
rivelati assolutamente idonei ad esercitare una particolare
coartazione psicologica sulle persone in quanto dotati dei
caratteri     propri    dell’intimidazione      derivante
dall’associazione di tipo mafioso presente ed operante nel
territorio. :

“IO …omissis… VE LO GIURO… SE GLI RIDATE TUTTI I SOLDI A
…omissis… VI SPARO DAI COGLIONI FINO ALLA GOLA E VE LI FACCIO
SALTARE AL CERVELLO… QUESTO POCO MA SICURO… E TU LO SAI
BENISSIMO COME LA PENSO EH… TE L’HO DETTO ANCHE A CASA TUA
…omissis…”
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“… E IO GLI SPARO QUATTRO COLPI IN TESTA GLI FACCIO SALTARE IL
CRANIO… HAI CAPITO O NO? QUINDI PRENDILO E ME LO PORTI A
VERANO A CARATE, DOVE CAZZO VUOI … LO VAI E LO PRENDI… COME
AVETE FATTO SEMPRE COI CAZZI VOSTRI PER ANDARE DA …omissis… E
ME LO PORTI DAVANTI A ME PERCHÈ SE NO VADO A CASA SUA IO
STANOTTE… PERCHÈ ADESSO MI AVETE ROTTO IL CAZZO TUTTI”

In particolare, gli indagati, tra cui spiccano i cugini
CRISTELLO Umberto, da poco scarcerato per precedente condanna
per il reato di associazione mafiosa, e CRISTELLO Carmelo,
erano in grado di incutere timore ed omertà con la sola
spendita del cognome “CRISTELLO”. Dice uno degli indagati
parlando di un’estorsione da fare, “ Ah no!!! adesso vado là
e gli dico che ho bisogno che devo pagare gli avvocati! “ […]
“No, no, me li danno! Quando mi vedono il terrore hanno lì
dentro! (ride)”[…]

Naturalmente, a margine, è stata accertata anche una fiorente
attività di narcotraffico internazionale di stupefacenti del
tipo cocaina, hashish e marijuana, approvvigionate attraverso
il canale franco-iberico e destinate alla distribuzione nelle
province brianzola e comasca e finanche in Germania.

Nel corso dell’attività svolta sono state tratte in arresto in
flagranza di reato per traffico internazionale di stupefacenti
7persone, 2 delle quali con l’ausilio della Gendarmeria
Francese ricostruendo un voluminoso traffico di stupefacenti.

Contestualmente sono state eseguite ulteriori 18 perquisizioni
presso abitazioni, ristoranti, esercizi commerciali e terreni
nelle province di Monza e della Brianza, Como, Reggio
Calabria, Lecco, Reggio Emilia, Macerata.
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Trieste,     narcotraffico:
sgominata    organizzazione
criminale italo olandese
TRIESTE – Vasta operazione di Polizia Giudiziaria contro un
sodalizio criminale dedito al narcotraffico internazionale di
cocaina ed eroina quella scattata questa mattina a Trieste e
portata avanti dagli uomini della Polizia di Stato a seguito
di articolate indagini dirette dalla Direzione Distrettuale
Antimafia della Procura della Repubblica di Trieste.

Sin dalla prima mattinata di oggi, è stata eseguita
l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere ed
agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini
Preliminari di Trieste nei confronti di numerosi soggetti
residenti in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria e
Liguria, nonché in Olanda indagati a vario titolo dei delitti
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di associazione, importazione, trasporto e detenzione a fini
di spaccio di cocaina.

Perquisizioni anche in Lombardia

Le indagini sono state svolte dalle Squadre Mobili di Trieste
e Udine con il Servizio Centrale Operativo della Direzione
Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e con la Direzione
Centrale per i Servizi Antidroga.

Nell’operazione sono coinvolte le Squadre Mobili delle
Questure di Trieste e Udine, il Servizio Centrale Operativo
con il supporto del Servizio per la Cooperazione
Internazionale di Polizia (con il dipendente Esperto per la
Sicurezza nei Paesi Bassi), nonché delle Squadre Mobili delle
Questure di Gorizia, Perugia, Genova, Imperia, Grosseto,
Pordenone, Savona, Lucca, Vicenza, Treviso; contestualmente
sono in corso perquisizioni da parte delle Squadre Mobili
delle città di Milano, Brescia e Piacenza.
ANBI:    un    milione    di
tonnellate    di     rifiuti
trattenuti ogni anno grazie
alle griglie di sbarramento
Le forti precipitazioni, che in questi giorni stanno
localmente colpendo porzioni di territorio, gonfiano i fiumi,
che trasportano ingenti quantità di materiali verso le foci.
L’azione delle centrali idrovore gestite dai Consorzi di
bonifica (754 in Italia) non solo riduce il pericolo di
esondazioni (il rischio zero non esiste a fronte soprattutto
della violenza degli eventi atmosferici, dettata dai
cambiamenti climatici), ma annualmente trattiene, grazie alle
griglie di sbarramento, circa 1.000.000 di tonnellate di
rifiuti, altrimenti destinati a terminare in mare con grave
danno per l’ambiente e, in questi mesi, anche per l’economia
turistica.

A rendere nota l’eccezionale mole di rifiuti, raccolta dagli
enti consortili aderenti, è l’Associazione dei Consorzi per la
Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue
(ANBI), invitando alla collaborazione gli enti preposti, ma
soprattutto facendo appello all’educazione dei cittadini.

“E’ un fenomeno pericoloso – precisa Francesco Vincenzi,
Presidente di ANBI – perché tali materiali possono diventare
ostacolo al regolare defluire delle acque, aumentando
grandemente il rischio idrogeologico; ciò è ancora più grave,
perché gran parte del materiale raccolto non è conseguenza
della forza della natura nei momenti di piena, bensì
dell’incuria umana.”
“Soprattutto in questo periodo, c’è chi mette sotta accusa la
manutenzione dei corsi d’acqua, operata dai Consorzi di
bonifica, invece di valorizzarne la funzione anche ambientale.
Per questo – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di
ANBI – riteniamo opportuno far conoscere la quantità di
rifiuti raccolta durante l’ordinaria attività idraulica,
svolgendo un servizio, i cui costi di smaltimento sono a
carico dell’ente. Evitare strumentali polemiche rappresenta il
primo passo per soluzioni condivise: accanto a maggiori
controlli ed a campagne di educazione ambientale, proponiamo
di avviare collaborazioni almeno per il recupero delle
frazioni organiche, trasformabili in compost: sarebbe un
piccolo esempio di economia circolare.”

Finnair, post Covid: indagine
sulle preferenze di viaggio
della clientela. L’Europa
prima scelta
Mentre Finnair si prepara a intensificare le sue operazioni,
concentrandosi sul continuare a collegare l’Europa e l’Asia,
la compagnia aerea finlandese ha chiesto ai suoi clienti come
si sentono a viaggiare di nuovo in aereo.

Oltre 3000 clienti del programma fedeltà Finnair Plus, ai vari
livelli, hanno risposto al sondaggio La metà degli
intervistati stava già valutando di effettuare viaggi di
piacere in aereo e quasi nove clienti su dieci intervistati
hanno dichiarato di prevedere di volare almeno una volta entro
l’anno successivo.
“Prevediamo che i viaggi aerei inizino gradualmente a
riprendersi da luglio in poi, e il nostro sondaggio sui
clienti lo conferma: i clienti sono chiaramente impazienti di
rimettersi in volo”, ha dichiarato Ole Orvér, direttore
commerciale di Finnair. “Iniziamo a operare verso circa 40
destinazioni europee e asiatiche a luglio e aumenteremo
gradualmente le frequenze e le rotte con il recupero della
domanda”.

Il 50% dei clienti programma viaggi di piacere in aereo

Secondo il sondaggio, la metà degli intervistati è ansiosa di
viaggiare in aereo per piacere, mentre il 36% ha un
atteggiamento neutro nei confronti del trasporto aereo per
svago. Quasi il 90% dei clienti prevede di volare almeno una
volta nei prossimi 12 mesi.

Le restrizioni ai viaggi costituivano – naturalmente – la
principale preoccupazione per i viaggi: il 77% ha affermato
che la rimozione delle restrizioni ai viaggi è un prerequisito
per i propri viaggi aerei. Molti paesi europei stanno
allentando o rimuovendo le restrizioni di viaggio durante
l’estate; molti stanno già pianificando viaggi di piacere e di
lavoro: il 61% degli intervistati ha intenzione di fare un
viaggio di piacere verso una destinazione europea, mentre il
45% ha in programma di viaggiare in Europa per lavoro.
Germania e Spagna sono citate più spesso come destinazioni per
il prossimo viaggio. L’Asia è citata come destinazione del
tempo libero da oltre un quinto degli intervistati e oltre un
quinto degli intervistati sta pianificando un viaggio d’affari
in Asia. In Asia, Cina, Giappone e Tailandia sono indicate
come le destinazioni asiatiche più popolari. Le destinazioni
nazionali di Finnair sono menzionate come destinazioni per il
tempo libero e per affari rispettivamente dal 17% e dal 18%
degli intervistati. La Finnair riuprende i suoi collegamenti
con Roma e Milano da Helsinki il 2 agosto.

Igiene delle mani e pulizia       degli   aeromobili   fattori
importanti per i viaggiatori
Il sondaggio indica che la pandemia ha introdotto nuovi
criteri per la scelta di una compagnia aerea. I tre principali
criteri per la scelta di una compagnia aerea includono la
capacità della compagnia aerea di garantire il benessere e la
salute dei clienti durante il viaggio, i prezzi dei biglietti
e gli orari dei voli.     La pulizia degli aeromobili e la
possibilità di garantire una buona igiene delle mani sono
menzionate come i mezzi più importanti per alleviare le
preoccupazioni relative alla sicurezza dei viaggi. Inoltre,
circa il 65% degli intervistati ha affermato che l’obbligo di
indossare una maschera alleggerirebbe le proprie
preoccupazioni in misura moderata, molto o molto. Finnair ha
introdotto diverse misure per salvaguardare la salute e la
sicurezza dei clienti durante la pandemia della corona.
“Abbiamo ulteriormente intensificato la pulizia degli
aeromobili, i disinfettanti per le mani sono disponibili
all’aeroporto di Helsinki e distribuiamo salviettine
igienizzanti a tutti i passeggeri“, informa Orvér. “Indossando
maschere per il viso, ci proteggiamo l’un l’altro dalla
possibile trasmissione di goccioline e le maschere sono un
obbligo      sia     per     i    clienti      che     per
l’equipaggio.”Complessivamente, il 76% degli intervistati si è
dichiarato in qualche modo soddisfatto o estremamente
soddisfatto del modo con cui Finnair ha comunicato con i
propri clienti durante la pandemia di coronavirus. “Siamo
estremamente grati per questo riscontro positivo e per la
fiducia che i nostri clienti ripongono su di noi: il 93% degli
intervistati è fiducioso nella capacità di Finnair di
soddisfare le proprie esigenze in questo momento di
incertezza“, ha affermato Orvér. “Questo sondaggio ci aiuta
anche a sviluppare ulteriormente il nostro servizio clienti e
la nostra offerta”.
Panico nel Milanese, vuole
gettare i tre figli nel vuoto
e sequestra il sindaco
Arrestato un postino, separato e con problemi psicologici e di
droga

Ha minacciato di gettare i tre figli di 5, 6 e 7 anni nel
vuoto e poi ha temporaneamente sequestrato il sindaco della
sua cittadina, intervenuto insieme ai carabinieri sul posto.
Ma alla fine è stato arrestato. Protagonista della vicenda un
postino residente nel Milanese separato, con problemi
psicologici e di droga, a cui era stato notificato un
procedimento per la revoca dell’affidamento dei figli. I
bambini, forse drogati con psicofarmaci, non sarebbero in
pericolo di vita.

Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri di Corsico
(Milano), intorno alle 20.30 l’uomo, proferendo frasi
sconnesse, ha cominciato a sporgere i bambini dal balcone del
suo appartamento al settimo piano della palazzina popolare in
cui vive con i tre minori a Rozzano, cittadina alle porte di
Milano.
Sul posto sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco,
che hanno cercato di mettere gommoni pneumatici al suolo, ma
lui si è barricato in casa e ha bersagliato con calcinacci e
oggetti lanciati dalla finestra le persone che si trovavano
sotto, ferendo di striscio un pompiere.
Ad un certo punto è giunto sul posto anche il sindaco di
Rozzano Gianni Ferretti che, su richiesta dell’uomo, è stato
fatto avvicinare per una trattativa. Una volta vicino alla
porta di casa, però, è stato catturato dal postino, che armato
di un coltello lo ha sequestrato portandolo dentro il suo
appartamento. Alla fine è stato lo stesso sindaco a risolvere
la situazione: in un momento di distrazione del sequestratore
infatti, è riuscito a scostare il mobilio messo davanti alla
porta blindata di casa, ad aprirla, e a far entrare i
carabinieri, che a quel punto hanno bloccato e disarmato
l’uomo, mettendo tutti in salvo. I bambini sono stati portati
dal 118 all’ospedale San Paolo, per la sospetta assunzione di
psicofarmaci o altre sostanze. Secondo quanto riferito, il
gesto potrebbe essere attribuibile al fatto che proprio nella
giornata di ieri il padre dei bambini avrebbe appreso
dell’esistenza di un procedimento per la revoca
dell’affidamento esclusivo dei figli, maturato proprio per il
grave disagio famigliare (l’uomo è in cura presso un Sert) che
era peraltro noto ai servizi sociali del territorio.
Roma, 100 immobili                          occupati
abusivamente:                                Rachele
Mussolini presenta                           accesso
agli atti in tutti i                        Municipi
capitolini
Quasi cento gli immobili occupati a Roma dall’estrema sinistra
attendono che il sindaco, il Governo, le forze dell’ordine, la
magistratura, procedano per attivare questi sgomberi, invece
di andare a caccia di quelle infinitesimali occupazioni che
non sono collocabili a sinistra.

Prima Colle Oppio e qualche giorno fa la sede romana di
Casapound. “Siamo una Repubblica democratica o una dittatura
comunista che perseguita i dissidenti?” – Ha recentemente
detto il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli durante
l’incontro tenuto con il Questore di Roma insieme a una
delegazione di Fratelli d’Italia. “La legge deve essere uguale
per tutti. – Ha puntualizzato Rampelli – A ogni sgombero di
‘destra’ ne corrispondano cento di ‘sinistra’. Le istituzioni
e le forze dell’ordine, cui non abbiamo fatto mancare
solidarietà e sostegno, devono garantire imparzialità ed
equilibrio”.

Rachele Mussolini presenta istanza di
accesso agli atti in ogni Municipio
capitolino per conoscere quanti e quali
sono gli immobili di Roma occupati
abusivamente

“Le occupazioni abusive sono una delle maggiori emergenze
presenti sul territorio: non solo hanno ricadute pesanti in
termini di criminalità diffusa e degenerazione urbana, ma
comportano anche un danno economico ingente per
l’amministrazione. E’ evidente, quindi, che per più motivi non
ci si può più permettere di procrastinare i tempi con i quali
intervenire su questo fenomeno. Per questo ieri ho presentato,
presso ciascun municipio capitolino, un’istanza di accesso
agli atti. Quanti e quali sono gli immobili di Roma Capitale
occupati abusivamente? Dove si trovano esattamente? Quale è la
loro destinazione d’uso? In termini economici quanto costano
al governo che amministra la città e, di conseguenza, ai
cittadini? Mi aspetto di ricevere una risposta esaustiva e
tempestiva a tutte queste domande quanto prima. Voglio
conoscere tutti i dati utili alla identificazione di ciascun
edificio occupato, come già chiesto nei mesi scorsi al
Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative il cui Direttore
ha preferito rispondere in maniera volutamente elusiva. Solo
in questo modo, infatti, avrò un quadro chiaro che mi
consentirà, tra l’altro, di stabilire la presenza di un
possibile danno erariale. Questi spazi, infatti, se non
recuperati, giorno dopo giorno finiscono per perdere il valore
di mercato e non generano alcun reddito. E’ arrivato il
momento di cambiare registro. E io farò di tutto perché questo
venga fatto”. Così Rachele Mussolini, consigliere comunale
della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della
Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma
Capitale.

Nuova Camorra Organizzata:
Raffaele Cutolo resta in
carcere
Il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha respinto il ricorso
della difesa di Raffaele Cutolo per il rinvio dell’esecuzione
della pena, con detenzione domiciliare, per motivi di salute.
Il fondatore della Nuova Camorra Organizzata, 78 anni, resta
dunque in carcere a Parma, dove è detenuto in regime di 41
bis. Secondo quanto si apprende dall’ANSA, il tribunale, che
ha fatto un’ampia valutazione dopo la pronuncia del 12 maggio
del magistrato di Reggio Emilia, conferma che le condizioni
del boss non sono incompatibili con la detenzione carceraria.
Giudici, ‘Cutolo ha ancora carisma, resta
un simbolo’

“Si può ritenere che la presenza di Raffaele Cutolo potrebbe
rafforzare i gruppi criminali che si rifanno tuttora alla Nco,
gruppi rispetto ai quali Cutolo ha mantenuto pienamente il
carisma”. Lo sottolinea il tribunale di Sorveglianza di
Bologna, nel valutare la pericolosità del boss e il rischio di
recidiva. Cutolo “nonostante l’età e la perdurante detenzione
rappresenta un ‘simbolo’ per tutti quei gruppi criminali” che
continuano a richiamarsi al suo nome”.
Vaccino anti Covid: Oxford e
Pomezia avanti agli Stati
Uniti. In Italia prime dosi
in autunno-inverno
Rispetto ad un vaccino contro il nuovo coronavirus, “l’Europa
è molto più avanti degli Stati Uniti” e “ci stiamo
organizzando affinché una parte sostanziale venga prodotto in
Italia”. Quindi “ci stiamo organizzando per essere tra i paesi
leader”. Lo ha detto, durante la trasmissione Agora Su Rai 3,
Walter    Ricciardi,    membro   del   comitato    esecutivo
dell’Organizzazione mondiale della sanità e Consigliere del
ministro Speranza.

“Devo dire con piacere – ha aggiunto Ricciardi – che in questo
caso l’Europa è avanti rispetto agli Stati Uniti”, perché il
vaccino che si sta sviluppando, quello che vede unita
l’Università di Oxford in collaborazione con un’azienda di
Pomezia, “è in una fase di sviluppo più avanzata rispetto
all’altro”. Rispetto ai tempi, ha concluso “se vanno le cose
bene in autunno-inverno potremmo avere le prime dosi e
naturalmente anche quelle per gli italiani”.

“Dall’Oms si è avuta una risposta inaccurata e sbagliata”
rispetto al fatto che gli asintomatici raramente trasmettano
il nuovo coronavirus, ha aggiunto Ricciardi. “La trasmissione
da asintomatici è invece, tipica di questo virus e proprio ciò
lo differenzia da Sars e Mers”. L’Oms, tuttavia, ha detto, “va
criticata ma sostenuta”.
La trasmissione da asintomatici, “o meglio paucisintomatici o
presintiomatici – ha spiegato Ricciardi – è tipica di questo
virus”. Lo dimostra la sua contagiosità: “in un mese si è
diffuso in tutto il mondo quando altre pandemie impiegano 6
mesi o un anno”. Quanto all’Oms, ha precisato, “sono colleghi
sotto pressione da mesi ma se non esistesse sarebbe danno
enorme perché è l’unica organizzazione che può combattere la
pandemia. Da questa tragedia, infatti, o si esce tutti insieme
o nessuno”. Pertanto, ha concluso, “dobbiamo sostenere l’Oms e
criticarla quando fa, come ora degli errori, dando una
risposta inaccurata e senza evidenza scientifica ma non certo
pensando di abolirla”.

“La situazione è migliorata in tutta Italia” ma che il
pericolo sia scampato “non lo possiamo dire. D’altronde solo
l’altro giorno l’Oms ha parlato del peggior giorno dall’inizio
della pandemia a livello mondiale”, ha precisato Ricciardi.
“Dobbiamo stare attenti – ha detto – a circoscrivere focolai
man mano che appaiono e continuare a comportarci bene”.
Rispetto alla possibile mutazione del virus, precisa, “non
abbiamo motivi di pensare che si sia indebolito. Hanno
funzionato il distanziamento e le misure messe in atto, ma non
è il virus a essersi indebolito. E’ sostanzialmente lo stesso
che in altre parti del mondo sta ora producendo morti come
abbiamo visto a Bergamo”. Quanto ai guanti, a proposito dei
quali l’Oms ha di recente precisato che non vi sono evidenze
di utilità nel proteggere dal contagio, “l’evidenza ci dice
che vanno indossati solo da operatori sanitari che sanno come
si utilizzano, io li ho sempre sconsigliati e mai usati”.
Ciampino, anidride solforosa
mista ad acqua zampilla in
via Ventotene: evacuate 22
famiglie
CIAMPINO (RM) – Eruzione di un geyser a Ciampino dove sono
state evacuate 22 famiglie. Un forte odore solforoso si è
diffuso nel pomeriggio all’altezza del civico 10 di via
Ventotene. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei
vigili del fuoco di Marino insieme ai colleghi di Roma.

Preoccupazione da parte degli esperti dell’INGV che ora
vogliono capire se ci sia una attività più estesa in atto. Dai
primi accertamenti tecnici si è potuto rilevare che è stata
sprigionata una sacca di anidride solforosa che mista d’acqua
ha cominciato a zampillare.

Paura e incredulità tra i residenti di via Ventotene che sono
stati allontanati insieme a quelli di via Giannutri. Sul posto
anche gli ispettori Asl di competenza RM6,i geologi dell’INGV
e la polizia locale del comune di Ciampino.

I lavori di trivellazione erano finalizzati alla realizzazione
di un pozzo artesiano ma adesso ci saranno le indagini da
parte dei vigili del fuoco e polizia locale per capire le
cause che hanno fatto scaturire la sorgente d’acqua sulfurea.
Il gayser è fuoriuscito in maniera del tutto improvvisa.

L’acqua, raccolta nel condotto del geyser, si è riscaldata
grazie ai vapori e gas vulcanici fino al punto di ebollizione.
La temperatura alla quale ciò avviene dipende dalla pressione
esercitata dalla colonna d’acqua stessa, che rimane
intrappolata nel condotto del geyser. Quando l’acqua bolle si
ha un getto violento e l’espulsione. Parte dell’acqua, a causa
della decompressione, si trasforma in vapore. Successivamente
il condotto si riempie di nuovo e il processo ricomincia.

Alcuni geologi di zona hanno spiegato che si tratta di
fenomeni legati alla presenza di vulcani ormai non più
eruttivi come di fatto è l’area dei Castelli Romani, ma dei
quali rimane la camera magmatica nelle profondità del terreno,
che pur non presentando più fuoriuscite di magma,
raffreddandosi danno luogo ad altri tipi di fenomeni, come le
solfatare, i soffioni boraciferi.
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