Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli

Pagina creata da Valerio Berti
 
CONTINUA A LEGGERE
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Un filo di
                            storie
    Suggerimenti di lettura per il prestito di Libri al Punto Lettura Nati per Leggere
                    Campania nella Biblioteca Nazionale di Napoli

                               Settimana dal 5 maggio 2021

Dal 27 gennaio 2021, con la ripresa regolare del prestito libri al Punto Lettura nella Biblioteca
Nazionale di Napoli, parte anche la rubrica settimanale Un Filo di Storie: suggerimenti di lettura
per ogni fascia d’età a cura delle volontarie e dei volontari Nati per Leggere Campania. Un modo
per sostenervi nella buona pratica della lettura condivisa in famiglia attraverso libri e albi illustrati
di qualità. Tutti i libri proposti possono essere presi in prestito ogni mercoledì mattina, dalle 11.00
alle 14.00. Le letture consigliate per le settimane precedenti le trovate sulle pagine dedicate al Punto
Lettura Nati per Leggere sul sito della Biblioteca nazionale di Napoli.
             Le volontarie e i volontari vi aspettano sempre
                   a libro aperto e cuore spalancato!
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Whisky il ragnetto / Maurizio Fabrizio e Lorenzo Tozzi ; disegni di Sophie Fatus. Gallucci,
                                  2011 con 1 CD da 9 mesi

Il ragnetto Whisky vuole arrivare in cima alla montagna. Comincia ad arrampicarsi, ma la pioggia
lo fa cadere giù. Riuscirà a raggiungere la vetta? Chi incontrerà sul suo cammino? Per crescere
bisogna tentare e ritentare l’avventura con coraggio ma senza ostinazione cercando l’aiuto dei
grandi quando è necessario.

Whisky ragnetto che sale la montagna / la pioggia lo bagna / e Whisky cade giù, giù, giù!
Ma ecco esce il sole / e Whisky si è asciugato / risale la montagna e va sempre più sù, sù, sù!
Sulla montagna c'è una casetta / con una streghetta / che se lo vuol mangiar, gnam, gnam!
Ma Whisky è molto furbo / riscende la montagna / e va dalla sua mamma / e non la lascia più, più,
più!

Tutti coloro che hanno cura dei bambini conoscono il valore catartico delle allegre filastrocche
cantate in coro.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Un nido di filastrocche / Janna Carioli, Rachele Lo Piano. Sinnos, 2016 da 1 anno

Come viene suggerito opportunamente in quarta di copertina di questo libricino, le filastrocche
servono soprattutto a far sorridere i bambini. E ridere, come giocare e cantare, sono malattie
contagiose dalle quali non si guarisce più, neanche da grandi, ci ammonisce la dedica.
Con spirito allegro sono quindi illustrati e 'cantati' in versi alcuni momenti topici della giornata di un
bimbo; quelli fisiologici, come la pipì distinta tra maschi e femmine, o l'uso del vasino, o l'ora della
pappa, interpretata con fantasia trasformando la sequela dei rigatoni in vagoncini ferroviari.
Ma sono descritti anche momenti critici della vita infantile, di chiara evidenza psicologica e
complessa interpretazione, come il saluto mattutino al papà che va al lavoro.
In alcuni quadretti è evidente e talvolta predominante, l'intento pedagogico, ma qualche trovata
narrativa può suggerire anche a noi adulti come rendere i momenti critici vissuti in famiglia
condivisibili e infine gradevoli: come affrontare l'addio al ciuccio o l'avvento del fazzoletto per soffiare
il naso, o il prodigio della bua guarita da un bacino, più che dal cerotto
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Mi è sembrato di vedere un... elefante! / Lydia Nichols. Gallucci, 2018 da 2 anni

Destinato ai piccoli lettori questo cartonato è inserito nella collana Scorri e trova, gioca e scherza
che affida l’approccio alla lettura condivisa, ancora una volta, alle animazioni a scorrimento con
cursore, ormai ampiamente diffuse e apprezzate. Lo svolgimento è molto semplice: un bimbo al
parco con il suo papà è convinto di vedere un elefante in ogni punto dove il papà lo conduce. La
frase che dà il titolo al libro, “mi è sembrato di vedere un elefante”, diventa il testo che introduce
ogni situazione vissuta dal bambino, pagina dopo pagina, e sarà seguita dalla previsione
dell’ipotetico nascondiglio: “sarà nel…”. Le varie occasioni che si presentano rendono la ricerca
dell’elefante davvero esilarante: l’ingombrante pachiderma ha un concetto di nascondino molto
simile a quello dei bambini piccoli per i quali basta coprire la faccia per celarsi al mondo intero. Lo
scorrimento del cursore, sempre ben evidenziato, consente il ritrovamento del buffo animale
sorpreso nelle solite attività svolte dai bambini al parco con il papà (mentre mangia un gelato dietro
il chiosco, o gioca con l’acqua nello stagno, mentre scende a capofitto sullo scivolo, o si ripara nella
casetta sull’albero) fino al completo svelamento dell’intruso. I bambini più piccoli, coinvolti nello
scorrimento del cursore, potranno gioire di fronte ad un raro ritrovamento quando smaschereranno
l’elefante, quelli più grandicelli godranno, invece, della scoperta degli indizi rivelatori della presenza
dell’animale anticipando ciò che sarà rivelato dal movimento dell’animazione.
Le illustrazioni gioiose e divertenti ed una narrazione che si presta anche a costruire una piccola
anche se semplice storiella, rendono questo cartonato apprezzabile al di là dell’indiscusso
intrattenimento ludico garantito dall’intramontabile gioco del cucù cui si ispira.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Prosciutto e uova verdi / Dr. Seuss, traduzione di Anna Sarfatti. Giunti, 2017 da 3 anni

 Una divertente filastrocca lunga come un libro, Prosciutto e uova verdi è una delle storie più famose
di Theodor Seuss Geisel, in arte “Dr Seuss”, celebre fumettista americano, autore di libri per bambini
e vincitore del premio Pulitzer nel 1984. La storia è costruita attorno ad un vassoio contenente un
insolito cibo colorato, prosciutto e uova verdi appunto, che il protagonista, un buffo “bambino” tal
Nando (detto Ferdi), in un gioco di ribaltamento dei soliti ruoli, cerca di far mangiare ad una strana
creatura adulta che proprio non ne ha voglia e che oppone un ostinato rifiuto. Su questo paradosso
è costruito il libro che ruota attorno alla stessa tecnica utilizzata dagli adulti con i bambini quando si
rifiutano di mangiare qualcosa per partito preso (“arriva il trenino carico di pappa”, “arriva la
barchetta”, “ecco la macchinina”...). Nel gioco dei ruoli invertiti il piccolo irriducibile bambino
protagonista della diabolica persecuzione alimentare, per raggiungere il suo obiettivo, mette in piedi,
con una insistente invadenza, una surreale sequenza di situazioni, ottenendo solo una serie di rifiuti
sempre più decisi e inflessibili. Le due buffe creature battibeccano girovagando nei luoghi più
impensati, casse, treni, auto, gallerie, e coinvolgendo animali di ogni genere, topini, capre, volpi, in
una baraonda folle e inarrestabile. Al termine della lunga serie di bizzarre proposte, la povera vittima
si vede costretta a capitolare pur di farla finita e … sorpresa!! deve riconoscere con entusiasmo che
prosciutto e uova verdi sono davvero una delizia.
Il testo giocoso surreale e pieno di humour, il ritmo scoppiettante dei versi, l’originalità dei
personaggi e dei ruoli, fanno di questo albo illustrato, divenuto ormai un classico, uno dei libri più
divertenti per i piccoli estimatori dei paradossi intelligenti.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Nicola Passaguai / di Jeanne Willis e Tony Ross. Il Castoro, 2010 da 4 anni

Nicola è l’ultimo nato di una famiglia di topolini. Ma mentre i fratelli sono forti ed esuberanti e non
danno pensieri alla mamma, Nicola è piccolino e dall’apparenza fragile e la sua mamma, che ha
sempre paura che si faccia male, pensa che il mondo sia un luogo troppo grande e selvaggio per
lui e tende a proteggerlo eccessivamente chiudendolo in casa, senza ascoltare le sue giuste
richieste di uscire per giocare. La nonna cerca di aiutarlo “Lo tieni nella bambagia, questo povero
topolino!” e la metafora suggerisce alla mamma un’idea bizzarra: perché non avvolgere davvero
Nicola in un batuffolo di bambagia? Così potrà uscire e non si farà male… Detto fatto Il povero topino
si ritrova in una palla di ovatta, con le sole zampine che escono fuori e finalmente può andarsene a
spasso, ma la bambagia crea confusione: e così un bambino lo scambia per una palla di neve
gettandolo nel fiume gelato, un’oca lo prenderà per una meringa cercando di beccarlo, una volpe lo
inseguirà credendolo un coniglio….Ma alla fine Nicola riuscirà a tornare a casa e racconterà ai
genitori tutte le sue peripezie concludendo con orgoglio “….e, mamma, sono ancora vivo!” e non
si è mai sentito così grande! Mamma topo non potrà più opporre resistenza e finalmente Nicola
potrà uscire a giocare e divertirsi e cadere, farsi male, prendere freddo .... come i suoi fratelli.
Un libro delicato e divertente che parla di desiderio di autonomia e di partecipazione, con splendide
illustrazioni. Premio nazionale Nati per Leggere 2012
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Una strana creatura nel mio armadio / Mercer Mayer. Kalandraka, 2015 da 5 anni
Chi di noi non ha un armadio dal quale fuoriescono periodicamente paure da incubo di varia natura
e diversa pericolosità?
In questa storia, datata 1968 e Premio Andersen 2016, compare l'armadio delle paure del piccolo
protagonista, situato nella sua cameretta, descritta con sobri essenziali tratti a china, e pochi colori
riservati ai vari giocattoli. L'atmosfera generale risulta piuttosto cupa e minacciosa, movimentata
solo dallo sbuffo della tenda bianca sollevata dal vento. Lui, il nostro eroe, ha già indossato il suo
pigiamino rosso, dopo l'ultimo giro sul triciclo e sta per andare a letto, quando fa irruzione nella
stanza un mostro enorme, tutto verde a chiazze scure, metà drago e metà pipistrello, con le orecchie
e la coda appuntite, con le fauci spalancate che lasciano intravedere pochi denti aguzzi e con
un'espressione di pericolosa aggressività. L'invasione dell'orribile essere, che si ripete ogni sera, è
sì spaventosa, ma anche irritante per il piccolo, che decide finalmente - e lo dichiara - di volere
reagire e affrontare il nemico: indossa l'elmetto militare e imbraccia il fucile a tappo, puntandolo
coraggiosamente verso il mostro.
Ed ecco che il loro rapporto si capovolge, invertendone i ruoli, in modo buffo e paradossale: ora è
la strana creatura ad avere paura, a piangere a dirotto e a correre a rifugiarsi nel letto tutto tremante,
mentre è il bambino ad accoglierlo, a proteggerlo e a consolarlo. Ora sono pronti ad affrontare
insieme, condividendola, la prossima paura, rappresentata dal nuovo mostro, che già spunta dal
buio inquietante dell'armadio attraverso le ante socchiuse...
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Bertolt / Jacques Goldstyn ; traduzione di Gabriella Tonoli. LupoGuido, 2020 da 6 anni

Bertolt non è il minuscolo bambino in copertina, ma l'imponente quercia che lo sovrasta, sua amica,
sua compagna di giochi, sua complice nel vissuto quotidiano del protagonista, dal carattere
particolare e "diverso". E' proprio la diversità il filo conduttore del libro: da quella dei guanti tutti
differenti tra loro che, affluiti nel tempo all'Ufficio oggetti smarriti, attraggono particolarmente il
protagonista, al suo carattere particolare, diverso da quello dei suoi coetanei, che sono soliti giocare
sempre tutti insieme. Lui invece ama isolarsi, osservando il mondo con curiosità.
Durante le sue passeggiate solitarie si imbatte in un'altissima quercia pluricentenaria e la sceglie
come sua dimora. Dal labirinto inaccessibile dei rami, guarda il mondo senza essere visto da
nessuno. Ma non è solo del tutto; è circondato dai piccoli animali annidati sull'albero: api, cicale,
scoiattoli, gufi, con i quali intesse rapporti di amicizia e di condivisione, aspettando insieme la
primavera. La bella stagione arriva, ma la quercia non rinasce; il sospetto che sia irrimediabilmente
malata e condannata a morire si fa strada nella mente del protagonista, ricordandogli la sorte
recente dei suoi amati animaletti domestici. Ma, pur rattristato, decide di non abbandonare la sua
vecchia amica e anzi di prendersi cura di lei, evitando che venga abbattuta e rallegrandola con un
singolare espediente: recupera nella scatola degli oggetti smarriti tutti i guanti colorati spaiati e li
appende alla quercia per abbellirla e rivitalizzarla.
I temi impegnativi proposti nel racconto, come l'amicizia, la diversità, la morte, si concretizzano con
leggerezza nelle illustrazioni appena colorate e contornate a matita, tenere e ironiche al tempo
stesso.
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
La gatta Cenerentola e altre fiabe di Giovambattista Basile / raccontata da Roberto Piumini;
                  illustrato da David Pintor. Mondadori, 2020 da 10 anni

Nell'opera di Basile, ambientata nella Napoli del Seicento, non troviamo soltanto la storia della
povera fanciulla che viene salvata dal principe e trova finalmente l'amore, ma una raccolta di
racconti popolari, all'apparenza scritta per allietare i bambini, ma che in realtà descrive un mondo
in bilico tra realismo e fantasia, in cui si agita un'umanità coloratissima ma anche greve e miserabile:
furfanti e mezzediavole, orchi con fronte bitorzoluta e occhi strabici, fate seduttrici, paggi, staffieri
e principesse così belle da affascinare ogni cuore. E’una satira beffarda e feroce piena di doppi
sensi e di allusioni il cui scopo ultimo sarebbe quello di divertire e stupire ascoltatori delle classi
nobili ma che in realtà li beffa, denunciandone apertamente vizi, cattiverie e capricci.
«Bel pelosone mio» disse l'orca, «che si dice nel mondo?» «Che non c'è un dito di pulito, e che ogni
cosa va a rovescio.» «Va bene, ma che c'è di preciso?» «Eh, ci sarebbe un bel po' da raccontare:
furfanti stimati, poltroni onorati, assassini protetti, guitti difesi, e galantuomini disprezzati. Per dirtene
una sola, senti cosa è successo al figlio del re, che si era fabbricato una strada per andare da una
bella figliola...»
Roberto Piumini, coadiuvato dalle allegrissime illustrazioni di David Pintor, con la sua capacità di
rinnovare le atmosfere magiche delle fiabe, traduce in italiano e in un linguaggio adatto ai bambini
venticinque fiabe di Basile conservando la ricchezza del linguaggio e la fantasia sfrenata dell’autore
barocco caro alla cultura di Napoli
Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Puoi anche leggere