PROTEGGI TUO FIGLIO DA INTERNET - A cura di: Dott. Rosario Privitera Psicologo e Psicoterapeuta - Psicologia Scientifica

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PROTEGGI TUO FIGLIO DA INTERNET - A cura di: Dott. Rosario Privitera Psicologo e Psicoterapeuta - Psicologia Scientifica
PROTEGGI
TUO FIGLIO
       DA
  INTERNET

                    A cura di:
       Dott. Rosario Privitera
  Psicologo e Psicoterapeuta
PROTEGGI TUO FIGLIO DA INTERNET - A cura di: Dott. Rosario Privitera Psicologo e Psicoterapeuta - Psicologia Scientifica
PROTEGGI TUO FIGLIO DA INTERNET

                 a cura del Dott. Rosario Privitera

INDICE

Introduzione ……………………………………………….………………p.2

Smartphone e app …………………………………………………………p.3

Contenuti streaming e smart TV …………………………..…………….p.4

Console e giochi online ……………………………………………….…...p.5

Social media …………………………………………………………….…p.6

Cyberbullismo …………………………………………………………….p.8

Visione di contenuti inappropriati …………………………………...…..p.9

“Predatori online” ………………………………………………………...p.9

Conclusioni …………………………………………………………….....p.11

             PSICOLOGIA SCIENTIFICA – ASSOCIAZIONE DI RICERCA E INFORMAZIONE SCIENTIFICA    1

                                         INFO@PSICOLOGIASCIENTIFICA.IT - TEL 02 4594 9921
INTRODUZIONE

In un’era digitale come la nostra, dove anche i bambini hanno modo di utilizzare pc, smartphone o
tablet, l’audience digitale totale ammonta a 34,2 milioni di utenti, ovvero il 62% della popolazione
dai due anni in su (Audiweb, 2018). Dati molto recenti del primo Rapporto Auditel-Censis rivelano
che nella fascia d’età 4-10 anni il 17,6% ha il cellulare e il 49,2% è connesso al web mediante anche
altri strumenti tecnologici. I nativi digitali, nati dal 2000 in poi, sono la prova degli effetti sociali
delle nuove tecnologie.

In un tale scenario il compito genitoriale diventa tanto più complesso quanto fondamentale nel
limitare e gestire al meglio l’utilizzo delle tecnologie dei propri figli. Lo stile genitoriale che
appare migliore, creando un equilibrio tra la rigida autorità e la libertà assoluta è quello autorevole.
Il genitore autorevole è colui che ha ben presente sia i propri diritti, doveri e bisogni che quelli dei
figli, comunica loro regole chiare spiegandone il significato, cercando un confronto razionale con
loro; è un genitore che interagisce molto con i propri figli, è emotivamente coinvolto ma allo stesso
tempo cerca di inserirsi e interrompere le azioni nel momento in cui queste non rispettano le regole
concordate (Baumrind, 1971).

Per quanto riguarda le nuove tecnologie a volte questo compito risulta più difficile anche perché,
molto spesso i nostri figli risultano essere molto più competenti di noi adulti, che non siamo nativi
ma solo immigrati digitali.

Di seguito troverete i principali elementi a cui prestare attenzione, tenendo conto dell’età del
bambino/ragazzo e ricordandosi sempre che IL FINE ULTIMO È LA PROTEZIONE DI
VOSTRO FIGLIO E NON IL CONTROLLO!

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SMARTPHONE E APP

Dati molto recenti ci mostrano come l’età minima per avere il primo smartphone si è ridotta in
modo significativo. Come tutti gli strumenti ha sia benefici che rischi: permette di ricevere notizie,
sapere se sta bene, se ha raggiunto la sua destinazione o se ha bisogno di aiuto; dall’altra parte però
possono rendere i bambini vulnerabili a persone, eventi o cose.

Se state prendendo in considerazione l’idea di dare a vostro figlio uno smartphone vi sono delle
regole chiare da fornire che potranno essere utili; se invece lo possiede già dimostrate lui che il
possedere uno strumento così potente è una grande responsabilità. Le semplici regole sono:

             Chiedi sempre ai genitori prima di scaricare una nuova app

             Non dare il proprio numero agli sconosciuti e non postarlo online

             Di' ai genitori se ricevi qualcosa che ti fa sentire a disagio

             Non rispondere a chiamate o messaggi da numeri sconosciuti

             Qualsiasi nuova funzione vuoi usare, parlane prima con i genitori

                Scrivete queste regole proprio come una sorta di contratto sull’uso del telefonino!

               Per i bambini più piccoli vi è la possibilità di scaricare un app di parental control,
che permette di porre dei limiti, localizzare e monitorare messaggi e chiamate. Vi ricordiamo però
che il fine ultimo è la protezione di vostro figlio, ed è importante che anche i più piccoli abbiano dei
piccoli “segreti”, come le emozioni che provano verso il proprio vicino di banco.

                Ponete dei limiti sull’uso: indicate quando può usarlo e per quanto tempo!

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Siate voi il primo esempio per vostro figlio: non usate il telefono a cena e mentre
               guidate! Ma soprattutto è difficile pretendere da vostro figlio di non usare il cellulare
quando interagite con lui se fate anche voi uso del cellulare quando lui vi parla. Noi siamo un
esempio per i nostri figli, nel bene e nel male.

             CONTENUTI IN STREAMING E SMART TV

Ormai tutti noi possediamo almeno una TV a casa, molto spesso anche una in ogni camera. In
passato questo strumento era utilizzato frequentemente per creare occasioni di condivisione, oggi
invece sempre più spesso i bambini/ragazzi guardano per molto tempo la tv senza la compagnia o il
controllo dei genitori. Negli ultimi anni si sono diffusi moltissime piattaforme di streaming
(contenuti multimediali online) e smart tv, attraverso le quali si può accedere a contenuti presenti
in rete. Data la significativa presenza di tali strumenti nella vita dei propri figli sono necessarie
anche qui delle regole chiare:

                  Limitate il numero di ore al giorno in cui vostro figlio può guardare la tv

                  Parlate con vostro figlio riguardo il contenuto che sta guardando

                  Usate impostazioni di parental control per bloccare contenuti non appropriati alla
                  sua età

                    Monitorate ciò che vostro figlio guarda

                   Disconnettetevi dal vostro servizio streaming se non possiede un parental control

                  Guardate la tv con vostro figlio, rendendolo un momento di famiglia e cercando
                  qualcosa di educativo e divertente

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CONSOLE E GIOCHI ONLINE

I dati del Corriere della Sera sulle percentuali di videogiocatori in Italia mostrano come il 96% ha
un età compresa tra i 6 e i 17 anni. Il tema dei videogiochi risulta spesso essere fonte di
preoccupazione per i genitori: molti giochi sono caratterizzati da alti livelli di violenza o contenuti
sessuali, quindi è molto importante sapere che tipologie di videogiochi utilizzano i vostri figli. Oltre
a ciò, negli ultimi anni si è ampiamente diffusa la componente multiplayer (multigiocatore), che
permette all’utente di giocare online e comunicare con altri giocatori da ogni parte del mondo,
esponendolo così a molteplici rischi. Come ogni strumento, i videogames non hanno solo aspetti
negativi ma permettono ai bambini si sviluppare molte competenze come la capacità di risolvere
problemi complessi e il sapersi impegnare per raggiungere obiettivi a lungo termine. Inoltre,
possono essere un’occasione di lavoro in squadra e condivisione familiare.
State tranquilli, anche in questo caso vi sono dei semplici accorgimenti per monitorare e
promuovere il gioco sicuro dei vostri figli:

                 Incoraggiate vostro figlio a parlarvi dei videogames a cui gioca; il parental control
                 dei videogiochi permette voi di inserire una password, che vi consentirà di trattare
       l’argomento e confrontarvi con il ragazzo prima che lui inizi a giocare.

                  Assicuratevi che il profilo online di vostro figlio sia privato, incoraggiatelo a non
                  inserire il suo nome per intero e non condividere informazioni personali.
       Insegnate lui a bloccare utenti che inviano messaggi intimidatori.

                  Fatelo giocare in uno spazio condiviso, non nella sua cameretta così potrete anche
                  voi partecipare, rendendolo un momento educativo e di connessione emotiva che
       vi permetterà di entrare nel suo mondo

                  Sappiate i limiti di età dei videogames con cui vuole giocare vostro figlio. Molti
                  giochi non sono adatti ai più piccoli. Molte volte è frustrante vedere nostro figlio
       che si sente escluso perché “tutti ce l'hanno tranne me”. Sintonizzatevi sul bisogno emotivo

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di inclusione di vostro figlio e fate capire quanto vi dispiace vederlo soffrire per questa cosa
       ma al tempo stesso ricordategli che il divieto che voi ponete è dato perché quel particolare
       videogioco tratta elementi e temi che per lui ancora non è facile gestire e che quando sarà
       pronto potrà averlo anche lui.

                 Usate il parental control per specificare a quali contenuti può accedere e per
                 limitare la comunicazione con altri giocatori alle persone che già conosce

                     SOCIAL MEDIA

Tutti noi conosciamo e utilizziamo i social network ogni giorno, i dati del Global Digital 2018 ci
dicono che in Italia le persone trascorrono circa 1 ora e 53 minuti al giorno sui social
(https://wearesocial.com/it/blog/2018/01/global-digital-report-2018)

Tra i social networks più utilizzati soprattutto dagli utenti giovani vi è Instagram, con un picco
massimo di utilizzo nella fascia 18-24 anni. In questa fase di sviluppo infatti è di centrale
importanza sviluppare un’identità sociale, è un modo per connettersi con i propri amici ed evadere
dai problemi e gli impegni quotidiani. È necessario capire alcuni limiti di questi potenti strumenti
comunicativi affinché rimanga un’esperienza positiva.

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Parlate della pressione di condividere: i ragazzi percepiscono costantemente la
         pressione di dover condividere foto o altri avvenimenti della propria vita. Parlate
con loro del valore della privacy.

          Informateli sulla permanenza dei contenuti che pubblicano sui social media,
          niente si cancellerà in modo definitivo.

          Educateli riguardo gli sconosciuti online: vi sono persone che usano internet per
          controllare e contattare i ragazzi. È importante che i vostri figli sappiano chi li
contatta o da chi accettano le richieste di amicizia.

         Non lasciate i bambini sui social prima che raggiungano un’età consona

          Ponete un limite di tempo circa utilizzo dei social media

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Bloccate la localizzazione di tutte le app dei social

                  Rendete il profilo di vostro figlio il più privato possibile

                   Lasciate il computer in un luogo “pubblico” in casa, così che possiate lasciare
                   vostro figlio esplorare i vari contenuti ma che al tempo stesso possa ritrovarsi da
           solo ad affrontare elementi e temi che non sa gestire da solo. Invitatelo a dialogare. Il
           suggerimento è quello di non cerca di controllare la vita social di vostro figlio ma di
           proteggerlo dalle dinamiche che possono crearsi. Lo scopo è fargli capire che i social
           sono uno strumento divertente e utile ma al tempo stesso, un uso improprio, li fa
           diventare altamente pericolosi. Voi sarete lì per lui, non a controllarlo, ma a proteggerlo.

           CYBERBULLISMO

Il cyberbullismo si è diffuso sempre di più con l’avvento di Internet, il bullo ha uno strumento in
più a sua disposizione: la rete. Il bullo infatti utilizza social network e chat per molestare e
diffamare la vittima con il vantaggio, molte volte, di poter usare l’anonimato o un profilo falso. Il
modo migliore per prevenire tale fenomeno o bloccarlo è essere consapevoli del comportamento di
vostro figlio attraverso alcuni segnali di avvertimento che potete osservare in lui. Un ragazzo
bullizzato infatti può ad esempio aprire un nuovo profilo social, iniziare a evitare situazioni sociali
nonostante gli piacesse farlo in passato o nascondere il telefono quando qualcuno si avvicina.
Inoltre, le vittime diventano spesso angosciate, emotivamente fragili e ritirate.

           Un elemento fondamentale in questo caso è il dialogo: parlate con vostro figlio del
           cyberbullismo! Inquadrate la situazione, facendolo aprire e ponendogli qualche domanda

           Lavorate in team: insieme a insegnanti, psicologi e altre figure di riferimento per

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supportare vostro figlio al meglio

                  Incoraggiatelo a raccontare e condividere con voi cosa accade a scuola e nelle
                  attività che svolge

                   Educatelo circa le conseguenze negative del cyberbullismo, anche solo mettere mi
                   piace o condividere contenuti dannosi per altre persone è inaccettabile

                  Incoraggiatelo ad aiutare coloro che sono bullizzati

            VISIONE DI CONTENUTI INAPPROPRIATI

Internet è un mondo virtuale molto vasto e aperto a tutti, luogo in cui, molto spesso, i bambini si
trovano ad esplorare contenuti rivolti ad un pubblico adulto e inappropriati per la loro età poiché
caratterizzati da violenza o elementi sessuali. La maggior parte delle volte però i vostri figli, nel
caso in cui guardassero contenuti del genere, non ve ne parlano anche per paura del vostro giudizio.
Per tale ragione è fondamentale iniziare un confronto aperto con loro su ciò che dovrebbero
evitare di guardare, motivando sempre le vostre affermazioni e senza reagire con vergogna, giudizi
e aggressività.

Gli adolescenti desiderano parlare con qualcuno che dica le cose chiaramente anche, e soprattutto,
sul tema della sessualità e la pornografia. Questo rappresenta per voi una grande occasione per voi,
al fine di creare un momento altamente costruttivo e dirigere vostro figlio verso altre risorse che
trattano la stessa tematica; è molto importante andare per step, evitando un’esposizione a contenuti

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ai quali non è ancora pronto. Anche in questo caso l’attivazione di sistemi di parental control
appare molto utile ed efficace.

             Siate voi ad introdurre pian piano l'argomento. Evitate che facciano un'esperienza
             senza un'adeguata preparazione.

            Siate ben disposti a rispondere a qualunque sua domanda. Non siate pregiudizievoli e
            mostratevi aperti.

            Attivate sistemi di parental control

             “PREDATORI ONLINE”

Il dati raccolti dal Telefono Azzurro nell’anno 2017 ci mostrano come ci siano state 1.250
segnalazioni di contenuti pedopornografici e 23 segnalazioni di incitamento alla pedofilia, di cui il
6% riguardano adescamenti online. I cosiddetti predatori online utilizzano il grooming, una
tecnica di manipolazione psicologica che utilizzano per indurre bambini/e o adolescenti a superare
le resistenze emotive e instaurare una relazione intima e/o sessualizzata con loro.

Internet è un grande facilitatore, permette a costoro di raggiungere in modo semplice moltissimi
utenti con un click: utilizzano infatti tutti gli strumenti messi a disposizione dalla rete (chat, social
network). I potenziali abusanti creano infatti molteplici identità online, concentrandosi sui bambini
o adolescenti che appaiono maggiormente vulnerabili; essi cercano di ingannare o persuadere le
loro vittime al fine di coinvolgerle in attività sessuali online o inviando loro immagini
pornografiche.

Si deve fare molta attenzione ai segnali di avvertimento insiti nel comportamento dei vostri figli:

   -   diventano molto riservati: i predatori non vogliono che condividano nulla con genitori o
       amici

   -   spesso appaiono tristi, ritirati, distratti e con frequenti sbalzi d’umore

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È fondamentale far comprendere ai vostri figli che voi siete lì per loro e che possono parlare con voi
di qualsiasi cosa.

             Discutete con vostro figlio sui rischi dei predatori online, mostrategli degli
             accorgimenti (es. non condividere informazioni personali con gli sconosciuti)

              Dite a vostro figlio che può venire da voi per qualsiasi problema

              Potete vedere video educativi sul tema e discuterne successivamente

               Impostate i vari dispositivi digitali in modo tale da garantire la privacy, meglio
               utilizzare dei nickname che il proprio nome completo. Concordate che non potrà
       rispondere a persone che non conosce e qualsiasi contatto esterno alla sua rete andrà riferito
       ai genitori.

CONCLUSIONI

Da questa breve presentazione delle principali aree di rischio presenti nel mondo virtuale possiamo
cogliere un elemento trasversale: il dialogo. Confrontarsi frequentemente, in modo onesto e aperto
con vostro figlio appare essere una delle tecniche migliori, e probabilmente anche il compito più
difficile, per rendere Internet e le nuove tecnologie uno strumento più sicuro.

La vera chiave siete voi!

                                                                                                     Bibliografia:

                                                 https://wearesocial.com/it/blog/2018/01/global-digital-report-2018

                                                      http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121170

                Baumrind D. (1971). Current patterns of parental authority. Developmental Psychology Monoghraphs

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                                    migliorare se stesso o si trova
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