Abstract di interesse cefalalgico - Mattioli Health
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Conf. Cephalal. et Neurol. 2019; Vol. 29, N. 3: 231-235 © Mattioli 1885 Dalla le tteratura internazionale Abstract di interesse cefalalgico Marta Allena (popolazione adulta) Eliana Antonaci, Noemi Faedda, Giulia Natalucci (popolazione infantile e adolescente) (a cura di) When Mom Has Migraine: An Observational è suddiviso in due sottoscale in cui si misura l’impatto Study of the Impact of Parental Migraine on Ado- della malattia dei genitori sui figli considerando l’onere lescent Children di aiuto quotidiano, l’impatto emotivo, l’impatto so- Seng EK, Mauser ED, Marzouk M, Patel ZS, Rosen ciale, la comunicazione e comprensione, l’impatto sul N, Buse DC. futuro personale, le reazioni degli amici, la relazione Headache. 2019 Feb; 59(2): 224-234. doi: 10.1111/ genitore-figlio e il benessere generale, e si indagano le head.13433. risorse che sarebbero utili per mitigare l’impatto della malattia dei genitori sui bambini. La maggior parte delle ricerche che hanno valu- Ciò che è emerso è che sia i figli che i genitori tato l’impatto dell’emicrania sui bambini ha preso in hanno riportato un maggiore impatto dell’emicrania considerazione la prospettiva della persona con emi- sul benessere globale dei bambini, sulla relazione geni- crania e, occasionalmente, il coniuge, ma raramente tore / figlio (es: difficoltà a capirsi, imbarazzati dall’e- il figlio. Questo studio ha voluto descrivere l’impatto micrania dei genitori), sull’onere dell’aiuto quotidiano dell’emicrania dei genitori sui figli (di età compresa tra (ad es. assunzione di ulteriori compiti e responsabilità 11 e 17 anni) che vivono a casa con un genitore con a casa, compresa la cura del genitore) e sull’ impatto emicrania. Un altro obiettivo è stato quello di nota- emotivo (ad es. emozioni negative e ansiose, impatto re le differenze nella percezione dell’impatto che ha sui compiti scolastici). l’emicrania sulla vita familiare tra genitori e figli ed Tuttavia, all’interno della diade bambino-geni- esplorare le associazioni tra frequenza degli attacchi tore è emersa solo una moderata quantità di accordo (giorni al mese), intensità del dolore e disabilità con sull’impatto dell’emicrania sul figlio nella maggior par- l’impatto dell’emicrania sulla diade. Pertanto, i genitori te dei settori valutati. Inoltre, le diadi bambino-genito- hanno completato una scheda sulle caratteristiche de- re non erano significativamente d’accordo sull’impatto mografiche, l’American Migraine Study /American Mi- che ha l’emicrania del genitore sulla relazione diadica graine Prevalence and Prevention Study (AMS/AMPP) o sulle reazioni degli amici del bambino. Forse, essendo Migraine Diagnostic Module per valutare la situazione il dominio dell’impatto sociale esterno al bambino, è attuale della condizione emicranica basata sui criteri più facile da osservare e quantificare, ma può essere dell’ ICHD-3 e il Migraine Disability Assessment (MI- più difficile per i genitori percepire e stimare con pre- DAS), strumento di auto-relazione in cui si misura il cisione questi costrutti più sottili, interni e soggettivi. grado di disabilità dovuto all’emicrania, l’intensità e la Questa mancanza di accordo è particolarmente pro- frequenza degli attacchi. I ragazzi, invece, hanno com- blematica quando si deve considerare l’identificazione pletato la scheda sulle caratteristiche demografiche, delle famiglie che hanno più bisogno di un interven- uno screening diagnostico per l’emicrania e il Paren- to per mitigare l’impatto dell’emicrania sulle relazioni tal Illness Impact Scale-Revised (PIIS-R). Questo test interne alla famiglia. Inoltre, la maggiore frequenza e
232 M. Allena, E. Antonacci, N. Fadda, G. Natalucci durata del mal di testa e un punteggio MIDAS più net” presente soprattutto in età adolescenziale. La di- alto sono stati associati ad un maggiore impatto sul pendenza da Internet è stata definita da Young come benessere globale dei bambini e sul futuro personale. l’incapacità di evitare un uso eccessivo di Internet, rite- Questo studio ha inoltre scoperto che una maggiore nendo il tempo trascorso senza connessione insignifi- intensità del dolore era associata a un maggiore impat- cante. Inoltre, gli individui con dipendenza da Internet to sul carico di aiuto quotidiano e sulla salute emotiva presentano un’estrema irritabilità e aggressività quan- del ragazzo. Questi risultati suggeriscono che i genitori do vengano privati della connessione ed un deteriora- con attacchi di emicrania più gravi in termini sia di mento della vita lavorativa, sociale e familiare. È noto intensità che di sintomi associati, possono richiedere inoltre che un uso eccessivo di Internet sia correlato a una maggiore assistenza, essere meno disponibili con disturbi psichiatrici come depressione, ansia, deficit di l’aiuto per i compiti a scuola e i bambini possono finire attenzione e iperattività. Tuttavia ad oggi, pochissimi per assumersi più responsabilità domestiche e si sento- studi hanno valutato la presenza di dipendenza da In- no più tristi e ansiosi per l’emicrania dei genitori. ternet in pazienti con cefalea primaria. Più della metà dei bambini che hanno risposto L’obiettivo degli autori dello studio qui riportato è ai questionari in questo studio ha soddisfatto i criteri stato quindi quello di valutare l’utilizzo e la dipendenza per l’emicrania, riportando anche un maggiore impatto da Internet in pazienti pediatrici con emicrania e cefa- sul benessere globale rispetto a chi non aveva sintomi lea tensiva secondo i criteri della Classificazione Inter- emicranici. nazionale delle Cefalee 3beta (ICHD, IHS, 2013). Dei Infine, tra i bambini intervistati è emerso che 200 pazienti valutati, 103 presentavano una diagnosi di molti di loro vorrebbero un qualche tipo di intervento emicrania (F:M=65:38; età media 151.6 ± 37.6 mesi) per i loro genitori. Per tale motivo, gli autori hanno e 97 di cefalea tensiva (F:M=54:43; età media 142.8 ± dato dei suggerimenti che potrebbero essere attuati 34.3 mesi). A 100 pazienti con età superiore ai 12 anni nelle cliniche specializzate in mal di testa, come per che riportavano un utilizzo quotidiano di Internet è esempio interventi educativi, di consulenza familiare e stato somministrato il questionario Internet Addiction la fornitura di servizi per aiutare i genitori con questa Scale (IAS) che consiste di 27 items con opzione di ri- difficoltà. sposta: “mai” (1 punto), “raramente” (2 punti), “qualche volta” (3 punti), “spesso” (4 punti), “sempre” (5 punti). Dai risultati dello studio è emerso che la fame, Relationship between headache and Internet addic- l’attività fisica, lo stress, la tristezza, l’uso del compu- tion in children ter e della tv ed alcuni cibi rappresentavano i fattori Tepecik Böyükbaş İ, Çıtak Kurt AN, Tural Hesapçıoğlu trigger più comuni nei pazienti con emicrania. Internet S, Uğurlu M. veniva utilizzato quotidianamente dal 90% dei pazienti Turk J Med Sci. 2019 Oct 24;49(5):1292-1297. doi: e la ragione più comune del suo utilizzo erano i vide- 10.3906/sag-1806-118 ogiochi e i social networks. Il mal di testa è apparso essere correlato con l’utilizzo del computer nel 57.3% Negli ultimi anni si è assistito ad una diffusione dei pazienti con emicrania e nel 40.2% dei pazienti con mondiale dei dispositivi tecnologici con accesso ad cefalea tensiva, sebbene quest’ultimi trascorrevano più Internet. Se da una parte l’ampia disponibilità di tali tempo su internet. Tale risultato che a prima vista può strumenti ha permesso un accesso facilitato e rapido apparire controverso, può essere spiegato proprio dal all’informazione, agevolando la vita dell’individuo in fatto che i pazienti con emicrania erano soliti trascor- particolare a livello scientifico e lavorativo, dall’altra un rere meno tempo davanti al computer per evitare l’in- uso eccessivo di Internet ha incrementato la frequenza sorgenza degli attacchi emicranici. I risultati dell’IAS dei disturbi del sonno, la presenza di difficoltà a livello hanno mostrato che il rischio di dipendenza da inter- psicosociale, di problemi a livello muscoloscheletrico, net aumentava in modo significativo quando l’utiliz- di mal di testa e obesità. Tanto che si parla ormai di zo superava le 2 ore al giorno. Inoltre, i ragazzi che un fenomeno diffuso definito “Dipendenza da Inter- provenivano da famiglie con un livello socio-culturale
Dalla letteratura internazionale 233 più elevato hanno riportato punteggi più alti nell’IAS, tuto del consumo di farmaci sintomatici. Questa con- questo probabilmente poiché un più elevato livello so- dizione clinica, definita con l’acronimo inglese MOH cioeconomico determina una maggiore disponibilità di (Medication Overuse Headache), è ben nota ai Centri dispositivi con connessione ad internet ed inoltre tali Cefalee in quanto costituisce un’entità molto disabi- ragazzi potrebbero trovarsi in una situazione di minore litante, resistente ai trattamenti e, quindi, di difficile supervisione genitoriale durante il giorno, data dal fat- gestione. La MOH è spesso associata a comorbidità to che entrambi i genitori lavorano. psichiatriche, quali la depressione maggiore, il disturbo Gli autori hanno tuttavia riscontrato un grado di di ansia generalizzato, la fobia sociale, gli attacchi di dipendenza da internet minore nei pazienti con cefalea panico e i disturbi di personalità. Inoltre, è stato ipo- primaria rispetto alla prevalenza che si riscontra nel- tizzato un ruolo addizionale di altri fattori psicologici la popolazione adolescenziale generale. Infatti, dalla nella genesi della MOH; è, infatti, nota l’associazione somministrazione dell’IAS, solo 6 pazienti, che han- tra eventi traumatici infantili e/o eventi stressanti sia no riportato un punteggio superiore ad 81, sono stati nello sviluppo che nel mantenimento di alcune forme classificati come “dipendenti da internet”. Dai risultati di dolore cronico. Anche nell’emicrania cronica alcuni ottenuti da questo studio, il minor utilizzo di internet fattori psicologici, tra cui gli abusi infantili e l’espe- da parte dei pazienti con cefalea primaria potrebbe es- rienza di eventi stressanti (come problemi di salute o sere legato al fatto che il computer e gli altri dispositivi finanziari) possono peggiorano l’andamento della ce- con connessione ad Internet rappresentano un fatto- falea, generando aumento della frequenza e dell’inten- re trigger per gli attacchi emicranici, di conseguenza sità degli attacchi. Tuttavia, ancora pochi studi hanno i bambini con tale patologia tendono ad evitare o ad analizzato l’influenza di questi fattori nella MOH. utilizzare in maniera ridotta tali dispositivi. Il risultato La sospensione controllata dei farmaci di abuso, di questo studio porta ad un’interessante questione, la associata ad un programma/percorso di disintossica- presenza di cefalea primaria rappresenta un fattore di zione, risulta essere il trattamento di scelta e general- protezione dalla dipendenza da internet in età adole- mente efficace per la MOH. Al termine, e dopo due scenziale? mesi in particolare, il paziente cessa l’abuso di sinto- matici e la cefalea riprende un pattern episodico. Pur- troppo, una significativa percentuale di pazienti non Negative Short-Term Outcome of Detoxification beneficia di questo trattamento ed in letteratura ven- Therapy in Chronic Migraine With Medication gono identificati due sottogruppi di pazienti non re- Overuse Headache: Role for Early Life Traumatic sponsivi: quelli che falliscono la sospensione dell’abuso Experiences and Recent Stressful Events di sintomatico e quelli che invece, pur avendo sospeso Bottiroli S, Galli F, Viana M, De Icco R, Bitetto V, l’abuso del sintomatico, non hanno un miglioramen- Allena M, Pazzi S, Sances G, Tassorelli C. to della cefalea che si mantiene cronica. Molti studi Front Neurol. 2019 Mar 7;10:173. doi: 10.3389/ hanno associato il fallimento del trattamento di disin- fneur.2019.00173. eCollection 2019. tossicazione alla presenza di comorbidità psichiatriche, anche se tuttavia la relazione causale non è stata ancora L’emicrania è una malattia molto comune che si del tutto chiarita. Simili dati sono disponibili anche in colloca nella top ten delle patologie neurologiche più relazione alla presenza di traumi infantili e life events, disabilitanti. Sebbene nella maggior parte dei pazien- considerati fattori di outcome negativo per la prognosi ti gli attacchi dolorosi ricorrano in maniera episodica, della MOH. Lo studio di entrambi questi aspetti po- in una minima, ma significativa percentuale, la malat- trebbe migliorare la conoscenza della malattia e, quin- tia può evolvere in una forma cronica, ovvero essere di, la possibilità di identificare a priori quei pazienti presente per più di 15 giorni al mese e da almeno tre che sono predisposti a non rispondere alla disintossica- mesi. Tra i fattori che concorrono all’aggravarsi dell’e- zione e scegliere percorsi gestionali alternativi. micrania episodica e, quindi, alla sua trasformazione in In questo articolo, gli Autori hanno voluto valuta- Emicrania Cronica, vi è l’aumento progressivo e ripe- re il possibile ruolo di esperienze infantili traumatiche
234 M. Allena, E. Antonacci, N. Fadda, G. Natalucci e di più recenti life events, in associazione con disturbi Management of Childhood Headache in the Emer- psichiatrici e lo stato affettivo, nell’outcome del tratta- gency Department. Review of the Literature mento disintossicante di pazienti affetti da emicrania Umberto Raucci, Nicoletta Della Vecchia, Chiara Os- cronica e MOH. sella, Maria Chiara Paolino , Maria Pia Villa, Antoni- In particolare, sono stati analizzati i dati relativi no Reale and Pasquale Parisi ad esperienze traumatiche infantili e stressanti (raccolti Front. Neurol., 23 August 2019 mediante la somministrazione delle Scale di valutazio- | https://doi.org/10.3389/fneur.2019.00886 ne la Childhood Trauma Questionnaire e la Stressful life-events Questionnaire) di 166 pazienti, sottoposti Il mal di testa è la terza causa di visite ai diparti- al programma CARE di disintossicazione per il trat- menti di emergenza pediatrica (DE). tamento della MOH previsto presso il Centro Cefalee Secondo questa revisione sistematica, i mal di dell’Istituto Neurologico Nazionale Mondino di Pavia. testa nei bambini valutati nei DE sono principalmente Al termine del follow up, a due mesi dopo la di- causati da condizioni benigne che tendono ad auto- sintossicazione, la maggior parte dei pazienti (71%, di limitarsi o risolversi con un adeguato trattamento far- cui 80% di sesso femminile) aveva interrotto l’abuso macologico. Le cause più frequenti escluse quelle trau- di farmaci e ripristinato l’andamento episodico della matiche di cefalea nell’ED sono il mal di testa primitivo cefalea (gruppo A); l’11% dei pazienti non aveva né ri- (21,8-66,3%) e secondario benigno (35,4-63,2%) e le dotto il consumo di sintomatici né migliorato la cefalea cefalee secondarie potenzialmente letali (LT). Le LT (gruppo B), mentre il restante 18%, pur discontinuan- sono meno frequenti (2-15,3%) ma devono essere do l’overuse, presentava ancora una cefalea ad anda- escluse e tra queste troviamo le infezioni del sistema mento cronico (gruppo C). Dall’analisi multivariata è nervoso centrale, la disfunzione degli shunt ventricu- emerso che un più alto numero di stress emotivi infan- lo-peritoneali, l’idrocefalo, l’ipertensione endocranica tili era presente nei pazienti del gruppo B, costituendo idiopatica ed l’emorragia intracranica, la coartazione fattore prognostico negativo di outcome; il riscontro, dell’aorta, la dissezione dell’arteria cervicale, la trom- invece, di depressione maggiore nel corso della vita, bosi dei seni venosi, la Ischaemic Stroke Reversible oltre ad un maggior numero di eventi stressanti severi cerebral vasoconstriction syndrome (RCVS), le mal- negli ultimi 10 anni, erano un fattore prognostico ne- formazioni cerebrali (Chiari type I, Dandy Walker) e gativo di outcome per il gruppo C. l’intossicazione da monossido di carbonio. I risultati ottenuti forniscono, pertanto, infor- Nell’impostazione di emergenza l’obiettivo prin- mazioni preziose ed aggiuntive sull’importanza dei cipale è quello di intercettare le condizioni potenzi- traumi e delle esperienze psicologicamente stressanti almente LT che richiedono cure mediche immediate. nei pazienti con emicrania cronica e associata MOH. La valutazione iniziale inizia con la raccolta di una an- Nello specifico, questi dati suggeriscono come even- amnesi approfondita seguita da un esame fisico e neu- ti traumatici infantili, o precoci, ed eventi stressanti rologico completo, orientato. Dopo aver escluso una abbiano un impatto negativo sull’outcome del pro- possibile origine traumatica che orienta subito verso gramma di disintossicazione dei pazienti che abusano l’esecuzione di una indagine neuroradiologica bisogna di sintomatici per la cefalea. Inoltre, l’anamnesi per- ricercare la presenza di red flags che se presenti devono sonale di traumi emotivi (non fisici o sessuali) occor- portare all’esecuzione di ulteriori indagini (ad esempio si nei primi anni di vita è correlata ad un fallimento il neuroimaging) per riconoscimento delle condizioni nell’interrompere l’overuse mentre life events severi e LT. Queste “bandiere rosse sono”: esame neurologico più recenti sono associati al mantenimento della cro- anormale; presentazione atipica di mal di testa: ver- nicità della cefalea. tigini soggettive, vomito intrattabile o mal di testa che sveglia il minore; cefalea grave recente e progressiva (
Dalla letteratura internazionale 235 di testa; nuovo mal di testa in un bambino immuno- presunta causa del mal di testa e deve considerare compromesso; primo o peggior mal di testa nella vita; l’utilizzo di test diagnostici che oltre al neuroimag- sintomi e segni di malattia sistemica; mal di testa as- ing includono analisi di laboratorio di routine, esame sociato a cambiamenti dello stato mentale o disturbi del liquor, elettroencefalogramma, indagini ecocar- neurologici focali. In caso di febbre è importante valu- diografiche. Dal punto di vista farmacologico solo tare se sono presenti segni meningei e in tal caso la l’ibuprofene e il sumatriptan sono significativamente presenza concomitante di otite, faringite, sinusite o più efficaci del placebo nel determinare il sollievo dal sindrome virale. mal di testa secondo gli studi analizzati. La gestione del mal di testa nell’ED dipende quindi dalle condizioni generali del paziente e dalla
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