LE TECNOLOGIE APPROPRIATE E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN'OCCASIONE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E UMANA - Ingegneria dell'Ambiente

Pagina creata da Claudia Venturini
 
CONTINUA A LEGGERE
LE TECNOLOGIE APPROPRIATE E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN'OCCASIONE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E UMANA - Ingegneria dell'Ambiente
LE TECNOLOGIE APPROPRIATE E LA COOPERAZIONE

                                                                                                                    Editoriale
INTERNAZIONALE: UN’OCCASIONE DI EDUCAZIONE
AMBIENTALE E UMANA

...“un sogno ce l’abbiamo anche noi e non vogliamo vederlo spegnersi come si spengono le stelle cadenti”.
da Umberto Galimberti – “La parola ai giovani”, Feltrinelli 2018

...“non basta la volontà bella e generosa di essere utili per essere utili davvero”.
da Gino Strada – “Pappagalli verdi”, Feltrinelli 1999 (2015)

                                                                                    Carlo Collivignarelli
                                                                     Università di Brescia, Facoltà di Ingegneria

L’esigenza di promuovere una concreta educazio-         Quasi 20 anni fa presso la Facoltà di Ingegneria
ne ambientale è riconosciuta da tutti e vale per ogni   dell’Università di Brescia, con l’intento soprat-
settore della nostra società, in tutto il mondo e per   tutto di fornire agli studenti un luogo di forma-
tutte le età.                                           zione tecnica-ambientale nell’ambito della coo-
A maggior ragione questo dovere è sentito da chi        perazione internazionale, nasceva il CeTAmb
opera nell’ambito dell’Ingegneria Ambientale in un      (“Centro di documentazione e ricerca sulle tec-
luogo educativo per definizione come l’Universi-        nologie appropriate per la gestione dell’ambiente
tà: avendo come riferimento essenziale, proprio in      nei Paesi in via di sviluppo”): l’ispirazione del-
quanto si opera all’interno di una disciplina come      l’iniziativa ruotava intorno allo studio delle “tec-
l’Ingegneria, la necessità che questa educazione ab-    nologie appropriate”, viste contemporaneamente
bia il carattere della “concretezza”.                   come strumenti efficaci per approcciare corretta-
Al tema ambientale si è affiancato, con frequenza       mente le problematiche ambientali in quei Paesi
sempre maggiore negli ultimi 2÷3 decenni, per ra-       (oggi più correttamente definiti del “Sud del mon-
gioni storiche fin troppo note, il tema della coope-    do”) e occasione di formazione tecnica e umana
razione internazionale, che, nella nostra disciplina,   per i soggetti (i nostri studenti in primis, ma non
ha voluto dire in particolare interesse nei confron-    solo) che avessero voluto impegnarsi in questa
ti delle problematiche ambientali dei Paesi del Sud     esperienza.
del Mondo e, soprattutto degli interventi idonei per    Il concetto di “tecnologia appropriata” trae le sue
la loro concreta soluzione, interventi che devono       origini addirittura in grandi uomini di pensiero e
essere adatti a situazioni ben diverse da quelle in     di governo (ad es. Gandhi all’inizio degli anni ’60,
cui l’ingegnere ambientale è abituato ad operare        proprio mentre dominavano strategie di “coopera-
nella nostra realtà.                                    zione” imperniate sul primato dello “sviluppo eco-
Si potrebbero citare molti lodevoli esempi in atto      nomico”) e viene elaborata quasi da subito tenen-
in diverse “Scuole” di Ingegneria Ambientale che,       do in considerazione particolare l’aspetto “am-
nell’ambito dei tradizionali piani degli studi e/o      bientale” legato sempre più al concetto di “svilup-
con iniziative parallele di diverso tipo, conseguo-     po sostenibile”.
no l’obiettivo educativo non limitandosi alla fun-      Nell’esperienza del CeTAmb, maturata attraverso
zione (peraltro indispensabile) di una buona di-        i numerosi progetti che vengono citati nel seguito
dattica.                                                di questa nota, una tecnologia per essere appro-
In questo senso, il caso che descrivo in questa bre-    priata deve rispondere contemporaneamente ai se-
ve nota è da intendersi solo come uno di quelli che     guenti requisiti:
meriterebbero citazione, per far conoscere ciò che      • sostenibilità sociale, che consiste in un forte ra-
si fa in questo nostro settore ad una opinione pub-        dicamento nella realtà locale in modo da poter
blica troppo spesso bersagliata da un’informazio-          interpretare esigenze reali e risolvere efficace-
ne che enfatizza iniziative in campo ambientale per        mente i problemi individuati;
                                                                                                                        IdA

lo più spettacolari ma dai contenuti concreti molto     • sostenibilità tecnica, che consiste nel trovare so-
limitati.                                                  luzioni di facile riproducibilità, che abbiano la

                                                                      Ingegneria dell’Ambiente Vol. 5 n. 2/2018           67
LE TECNOLOGIE APPROPRIATE E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN'OCCASIONE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E UMANA - Ingegneria dell'Ambiente
• 119 gli studenti coinvolti, suddivisi in 80 stu-
Editoriale
                                                                        denti di laurea triennale o magistrale e 39 stu-
                                                                        denti di Dottorato di Ricerca.
                                                                     Naturalmente, come sa bene chi conosce il mondo
                                                                     della cooperazione, i progetti di sviluppo richiedo-
                                                                     no, per poter sperare in un risultato almeno par-
                                                                     zialmente positivo, la collaborazione di molti sog-
                                                                     getti (istituzionali e non) ognuno con un proprio
                                                                     ruolo. Nella esperienza del CeTAmb, tali soggetti
                                                                     sono stati:
                                                                     • le grandi istituzioni internazionali (agenzie
                                                                        ONU, Unione Europea, OMS etc.);
                                                                     • le ONG (e associazioni di volontariato in gene-
                                                                        rale) che, spesso, sono il soggetto trainante del
               spiccata caratteristica di semplicità gestionale e       progetto sul piano organizzativo;
               che utilizzino risorse disponibili sul posto;         • il mondo dell’educazione/formazione (scuole,
             • sostenibilità ambientale, che si traduce nel più         Università sia del Nord che del Sud del mondo,
               razionale utilizzo delle risorse naturali riducen-       centri di ricerca);
               do al massimo l’impatto sull’ambiente della tec-      • amministrazioni pubbliche (centrali – es. Mini-
               nologia scelta;                                          steri – o decentrate – regioni, provincie, comuni);
             • sostenibilità economica, con la quale si intende,     • imprese e associazioni di categoria;
               ovviamente, che la tecnologia proposta deve
                                                                     • società civile (con un supporto importante di ca-
               avere costi contenuti sia in sede di investimen-
                                                                        rattere sia economico che umano).
               to che, soprattutto, di esercizio.
                                                                     Il ruolo del CeTAmb è stato quello di prestare la
             Il concetto unificante, come si vede, è la sosteni-
                                                                     propria collaborazione per studiare, sia a livello
             bilità, che significa un doveroso rimando di re-
                                                                     teorico che, soprattutto, pratico-sperimentale, le
             sponsabilità nei confronti delle generazioni future
                                                                     problematiche ambientali specifiche mettendo a di-
             (e qualcuno, giustamente, sottolinea: non solo alla
                                                                     sposizione allo scopo l’attività di docenti e stu-
             prossima generazione) sulle quali non si possono
                                                                     denti, questi ultimi in genere impegnati in tesi di
             far ricadere le conseguenze di nostre scelte non suf-
                                                                     laurea o di dottorato organicamente inserite nello
             ficientemente meditate.
             Naturalmente i requisiti soprarichiamati devono es-     specifico progetto.
             sere coerenti con gli indirizzi fondamentali delle      In questi anni, il numero complessivo di tesi (di
             grandi istituzioni mondiali, fissate negli “Obiettivi   laurea + dottorato) è stato di 110, con circa 80 mis-
             di sviluppo del Millennio”, prima, e negli “Obiet-      sioni all’estero per attività sul campo, missioni la
             tivi dello sviluppo sostenibile” poi.                   cui durata va da un minimo di alcune settimane ad
             In sintesi, le tecnologie appropriate devono essere     un massimo di diversi mesi.
             in grado di avere un ruolo fondamentale e “con-         I Paesi coinvolti nei progetti sono stati 31, per più
             creto” nel quadro dello “sviluppo sostenibile”: cor-    del 50% in Africa (Paesi più “frequentati”: Sene-
             retta gestione delle risorse, crescita economica e      gal, Kenya, Burkina Faso, Camerun, Mozambico),
             sviluppo sociale che riduca le disuguaglianze.          per oltre il 20% in Centro-Sud America (con più di
                                                                     un progetto in Colombia, Venezuela, Perù, Brasile
             L’approfondimento del significato e degli scopi         e Guatemala), con % minori in Asia (India, Thai-
             delle tecnologie appropriate è avvenuto natural-        landia, Striscia di Gaza, Bangladesh) ed Europa (in
             mente, passo dopo passo, attraverso i progetti cui      particolare Bosnia Herzegovina).
             il CeTAmb (attraverso l’impegno diretto di docen-       Rispetto agli argomenti, i progetti CeTAmb hanno
             ti e studenti di varia tipologia – laureandi trienna-   riguardato, in ordine quantitativo:
             li, laureandi magistrali e dottorandi) ha preso par-    • la potabilizzazione delle acque (30%);
             te attiva in questi anni.                               • la gestione dei rifiuti (30%);
             Qualche dato numerico (consuntivo a fine 2017):         • la produzione di energia (da fonti rinnovabili)
    IdA

             • 70 sono i progetti di cooperazione, realizzati e/o       (17%);
                 in corso di realizzazione;                          • la gestione delle acque reflue (16%);

   68        Ingegneria dell’Ambiente Vol. 5 n. 2/2018
LE TECNOLOGIE APPROPRIATE E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN'OCCASIONE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E UMANA - Ingegneria dell'Ambiente
• la produzione di materiali per l’edilizia da scar-

                                                                                                                   Editoriale
  ti/rifiuti (4%);
• la pianificazione territoriale (3%).

A titolo di esempio, tra i progetti più significativi
si possono ricordare:
• nel settore della potabilizzazione:
   – rimozione dei fluoruri dalle acque di falda
      (Senegal, 2004-2010);
   – trattamento delle acque potabili nella provin-
      cia di Phang-Nga dopo lo Tsunami 2004
      (Thailandia, 2005-2007);
   – rimozione dell’arsenico in acque ad uso pota-
      bile in Bangladesh (2006);
   – disinfezione dell’acqua potabile tramite un         Nel 2008, nell’intento di valorizzare e meglio ap-
      concentratore solare parabolico (Camerun,          profondire i contenuti e i metodi delle tecnologie
      2010-2012);                                        appropriate, dando loro una più solida base scien-
   – trattamento di acque contaminate da attività        tifica, nasceva il “Dottorato di Ricerca in Metodo-
      mineraria informale (Colombia, 2015 – in           logie e Tecniche Appropriate nella Cooperazione
      corso);                                            Internazionale allo Sviluppo”.
• nel settore della gestione dei rifiuti:                La caratteristica originale di questo dottorato con-
   – esperienze di recupero della plastica (Sene-        siste nella sua natura interfacoltà (Medicina e In-
      gal, 2002);                                        gegneria) ove la Facoltà di Medicina (in particola-
   – sistema di gestione di RSU nel nord della So-       re la cattedra di Malattie Infettive) ha messo a di-
      malia (Somalia, 2005-2010);                        sposizione la sua lunga esperienza di cooperazio-
   – gestione dei rifiuti ospedalieri a Nanoro (Bur-     ne internazionale, che si è fusa con quella, più bre-
      kina Faso, 2008);                                  ve ma intensa, come si è visto, del CeTAmb nel
   – raccolta e smaltimento dei rifiuti a Zavidovi-      campo dell’Ingegneria Ambientale.
      ci (Bosnia – Herzegovina, 2005 in corso);          Il dottorato dispone di due curriculum (uno “Sani-
   – attività di compostaggio a Maxixe (Mozam-           tario” destinato agli allievi medici, l’altro “tecno-
      bico, 2013 in corso);                              logico” per gli ingegneri) e, in questi anni, ha an-
• nel settore dell’energia:                              noverato 39 dottorandi di cui 22 nel curriculum tec-
   – recupero di combustibili non convenzionali          nologico e 17 in quello sanitario.
      dai rifiuti a Korogocho (Kenya, 1999);             In sintesi, le finalità del dottorato sono:
   – applicazione di energia solare per l’alimenta-      • la formazione di giovani da destinare, come ope-
      zione di una pressa bricchettatrice (Burkina           ratori qualificati, al settore della cooperazione
      Faso, 2003);                                           tecnica;
   – produzione di combustibili alternativi me-          • la valorizzazione della ricerca come strumen-
      diante bricchettatura di biomasse agricole             to per lo studio di soluzioni appropriate in
      (Senegal, 2004-2005; Burundi, Ciad, Came-              campo sanitario ed ambientale da applicare nei
      run in corso);                                         PVS.
   – sperimentazione di stufa migliorata alimenta-       Riguardo alla prima finalità (la “formazione”) è
      ta da lolla di riso (Ciad, 2010-2011; Kenya,       stata recentemente condotta una indagine che ha
      2013 in corso);                                    raccolto la testimonianza dei 32 dottori di ricerca
• nel settore delle acque di scarico:                    che hanno completato il loro ciclo (7 sono i dot-
   – riutilizzo di acque reflue in agricoltura (Se-      torandi attualmente in corso). I risultati principa-
      negal, 2001-2008);                                 li di questo sondaggio, basato su un questionario
   – progetto integrato di risanamento idrico del        articolato che gli interessati hanno compilato in
      bacino del Rio Pojuca (Brasile, 2007-2008);        modalità strettamente anonima, sono stati i se-
   – trattamenti di reflui industriali nello stato del   guenti:
     Rio Grande do Sul (Brasile, 2010, in corso);        • alla domanda “cosa ti ha dato questa esperien-
                                                                                                                       IdA

   – trattamento di acque grigie mediante fitode-            za”, l’80% circa ha dato la precedenza all’”ar-
     purazione (Kenya, 2015 in corso).                       ricchimento personale” (professionale e umano

                                                                       Ingegneria dell’Ambiente Vol. 5 n. 2/2018         69
LE TECNOLOGIE APPROPRIATE E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN'OCCASIONE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E UMANA - Ingegneria dell'Ambiente
ca-ambientale) e umana di chi partecipa all’attivi-
Editoriale
                                                                      tà, ormai quasi ventennale, descritta in questa no-
                                                                      ta, si può concludere che:
                                                                      • l’esperienza del CeTAmb ha coinvolto tante per-
                                                                         sone, in primis gli studenti (per cui il Centro è
                                                                         nato nell’ambito dell’Università) ma anche tan-
                                                                         ti altri soggetti, dagli studenti medi, ai volonta-
                                                                         ri di diversa provenienza, che hanno arricchito,
                                                                         sul piano tecnico e umano, i vari progetti;
                                                                      • l’obiettivo di “formazione professionale” (tec-
                                                                         nico-ambientale) appare, in molti casi, essere ef-
                                                                         fettivamente acquisito, a giudicare da tanti aspet-
               praticamente nella stessa misura), il 20% all’im-         ti, in particolare la presenza oggi di molti nostri
               portanza di aver conosciuto una “nuova realtà”;           dottori di ricerca in ruoli attivi (e di responsabi-
             • il 60% ha trovato impiego nell’ambito della coo-          lità direttiva) all’interno di istituzioni (italiane e
               perazione internazionale (presso realtà italiane          straniere) impegnate nella cooperazione inter-
               ma, soprattutto, straniere) così come era nel-            nazionale;
               l’obiettivo formativo del dottorato e, natural-        • l’obiettivo di “formazione umana” è il più diffi-
               mente, anche nella aspirazione personale degli            cile da valutare ma è forse anche quello che con
               interessati;                                              evidenza maggiore abbiamo vissuto in questi an-
             • il 70% dichiara di aver utilizzato appieno, sul la-       ni: l’adesione ad attività di tesi di laurea (o di
               voro, l’esperienza maturata in sede di tesi di dot-       dottorato) che comportavano un impegno (di sa-
               torato, e oltre il 90% dichiara di essersi comun-         crificio anche fisico) ben maggiore rispetto al
               que giovato utilmente di qualche aspetto parti-           tradizionale percorso proposto dall’Università,
               colare (es.: relazioni internazionali maturate, lin-      e poi il “consuntivo” fatto di tanto entusiasmo
               gua perfezionata) anche svolgendo oggi un la-             (oltreché, ovviamente, di serietà tecnico-scienti-
               voro al di fuori del mondo della cooperazione.            fica del lavoro svolto) hanno rappresentato
                                                                         l’esperienza più comunemente vissuta dai nostri
             A questa verifica dell’aspetto educativo (com-              studenti.
             pletata per ora nell’ambito del dottorato: una in-       Questo risultato (fatta salva la necessità di mante-
             dagine più estesa, che riguarda i laureati magi-         nere, come è stato ricordato in precedenza, un ele-
             strali e triennali, è iniziata, pur con le ovvie mag-    vato spirito autocritico nel giudicare l’esito dei va-
             giori difficoltà a contattare i laureati, molto più      ri progetti) ci conforta nella speranza di avere ef-
             numerosi dei dottorandi) si è affiancata da qual-        fettivamente messo a disposizione una proposta se-
             che anno la verifica del destino nel tempo dei           ria, che da un lato non mortifica i “sogni” dei gio-
             progetti già conclusi, con lo scopo esplicito di         vani (come l’acuto filosofo citato nel titolo ci ri-
             evidenziare soprattutto gli aspetti “critici” che in     corda in un’opera recente) e, nel contempo, segna-
             qualche caso hanno impedito, del tutto o in par-         la agli stessi giovani che non basta la buona vo-
             te, il conseguimento effettivo degli obiettivi pro-      lontà (peraltro essenziale) per essere utili ma oc-
             grammatici.                                              corre una solida e concreta preparazione profes-
             Questa attività di “valutazione” coinvolge, ormai di     sionale (come, sempre nel titolo, ci dice un perso-
             norma per ogni progetto CeTAmb, i vari soggetti          naggio di grande spessore professionale nel mon-
             che partecipano al progetto e, soprattutto, i benefi-    do della cooperazione in campo medico): in una
             ciari del medesimo, con lo scopo di acquisire un         parola, il messaggio è quello di valorizzare la
             “giudizio reale” che incoraggi esplicitamente la         “competenza responsabile” per poter contrastare
             messa a nudo delle criticità, a beneficio dei pro-       nella attualità quella che, tristemente ma, ahimè,
             getti futuri che, già in qualche caso, hanno concre-     realisticamente, è stata definita “l’era della incom-
             tamente tenuto conto, sia in sede di programma-          petenza”*.
             zione che in sede di gestione, degli “errori” com-
             messi nei progetti precedenti.
    IdA

                                                                      * Tom Nichols: “LA CONOSCENZA E I SUOI NEMICI:
             Ritornando all’aspetto principale del tema qui di-         l’era della incompetenza e i pericoli per la democrazia” –
             scusso, e cioè la formazione professionale (tecni-         Ed. LUISS, 2018

   70        Ingegneria dell’Ambiente Vol. 5 n. 2/2018
LE TECNOLOGIE APPROPRIATE E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN'OCCASIONE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E UMANA - Ingegneria dell'Ambiente
INGEGNE RIA
                    DE LL’A M B I E N T E
                                             INGEGNE RIA
per il 2018 è sostenuta da:                  DE LL’A M B I E N T E

                                                                Vetro Carta
                                                                 7%   13%     Cartone
                                                                                2%
                                                     Organico
                                                       19%
                                                                              Tessili
                                                                               11%

                                                                 Plastica
                                                                  48%

                                   N. 2/2018

      trattamento   acque

                                www.ingegneriadellambiente.net
Puoi anche leggere