TEDXBERGAMO WONDER - IL DISCORSO

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TEDXBERGAMO WONDER - IL DISCORSO
TEDxBergamo                     2019:             Let’s
Wonder
La 5° edizione di TEDxBergamo si chiude con l’atteso successo:
oltre 600 persone fanno il tutto esaurito al Teatro Sociale di
                           Bergamo.

Bergamo, 16 marzo 2019 – È stata pura meraviglia anche vedere
il Teatro Sociale di Bergamo Alta così pieno di passione,
ispirazione, entusiasmo: TEDxBergamo ha mantenuto la promessa,
titolo della 5° edizione, Let’s Wonder.

La conferenza multidisciplinare nata a Bergamo nel 2014 sul
format delle conferenze TED, ha confermato di essere un
appuntamento molto atteso da un pubblico vario, più e meno
giovane, esigente, appassionato.

Sindaco Giorgio Gori

In apertura, il saluto del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori,
che nelle ultime edizioni non ha mai fatto mancare la sua
presenza attenta e partecipata.

I Quattordici speaker, condotti da Luciano Canova, brillante
economista e divulgatore scientifico, esperto di economia
comportamentale, hanno spaziato dall’arte alla storia, dallo
sport al design, dalla fotografia alla scienza e alla
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tecnologia.

Ami Vitale, Fotografa ufficiale del National Geographic e
ambasciatrice Nikon, ha incantato, facendo fare il giro del
mondo con i suoi scatti. La natura, i volti, gli sguardi delle
donne e degli uomini di cui Ami ha raccontato la storia hanno
suscitato davvero una grande emozione.

Antonio Casini, Scienziato e ricercatore presso il CIBIO
“Centre for Integrative Biology” dell’Università di Trento
dove, ha condotto il pubblico in un viaggio appassionante
nell’infinitamente piccolo, alla scoperta della biologia
molecolare. Ha raccontato come l’incontro tra la ricerca di
base, lo studio dei batteri, e ricerca applicata, la terapia
genica è stato l’elemento vincente per mettere a punto una
tecnica evoluta di editing genomico, per “tagliare” in modo
mirato il “DNA malato”. Oggi, se si può immaginare una cura
per le malattie rare è anche grazie alla forbice molecolare di
origine batterica scoperta da Antonio Casini ed i suoi
colleghi                                       ricercatori.
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Joachim    Hensch,   Direttore
                              Generale    del   più    grande
                              stabilimento del gruppo HUGO
                              BOSS di Izmir (Turchia), che
                              conta   3800   dipendenti     ha
                              raccontato di come la sua
                              missione – molto più di un
                              progetto professionale – sia
l’innovazione. L’ingrediente necessario è la curiosità: per il
mondo, per le persone, per le dinamiche sociali. Da qui si può
partire per organizzare la fabbrica più intelligente del
mondo. Ma cosa rende smart una tecnologia? La capacità di
migliorare la vita delle persone siano esse utenti di un
servizio, consumatori di un prodotto o attori di un processo.
E in azienda le persone sono al centro del sistema,
valorizzate ognuna per i propri talenti, la capacità di
sognare e immaginare un futuro possibile. Persone libere di
sperimentare, in    un   ambiente   confortevole,   dinamico,
collaborativo.

Sara Taglialagamba, Storica dell’arte a cui si deve
l’individuazione della reale funzionalità del primo prototipo
di robot progettato da Leonardo nel 1494. Sara, dedicandosi
allo studio del genio di Vinci, coglie la meraviglia ogni
giorno. Con le sue parole, il pubblico si è avventurato nel
mondo dell’automazione e della robotica, dalla fucina di
Efesto al leone meccanico di Leonardo, passando da Bergamo!
Si, perché Leonardo conosceva molto bene le nostre valli, come
dimostrano molti suoi disegni: il bacino del fiume Brembo,
la Val Brembana, le valli Trompia e Sabbia, il lago d’Idro e
la città di Bergamo. Lo stupore che deriva dalla scoperta è
una molla potentissima!

Guglielmina Adele Diolaiuti, Professore di Geografia fisica e
Geomorfologia all’Università degli Studi di Milano, autrice
del Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani, ha raccontato dei
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ghiacciai presenti sulle nostre montagne, ben 903! Moltissime
le curiosità, e altrettanto lo stupore: tutti i ghiacciai
italiani, per esempio, si estendono per una superficie pari a
quella del Lago di Garda e hanno perso negli ultimi 50 anni
un’estensione paragonabile a quella del Lago di Como. E
ancora, il ghiaccio è prezioso nel trattenere scorie nocive e
inquinanti che però, proprio a causa dell’innalzamento della
temperatura globale, e del conseguente scioglimento dei
ghiacciai, tornano libere e danneggiano la nostra salute. Alpi
senza ghiacciai, dunque, è uno scenario più che possibile. Se
non cambierà radicalmente il nostro stile di vita, il clima
continuerà a modificarsi, l’atmosfera a riscaldarsi e i
ghiacciai a ridursi fin quasi a scomparire.

Tareke Brhane, eritreo d’origine, Mediatore culturale per Save
the Children e Medici senza frontiere, ha ricordato la
dolorosa tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Arrivato in
Italia come rifugiato, è impegnato nella lotta per fermare le
morti in mare, scuotere le coscienze e stimolare una
riflessione sulle ragioni più profonde dell’immigrazione,
questione urgente del nostro tempo. Dopo la strage di
Lampedusa ha fondato il “Comitato 3 Ottobre” per far sì che il
ricordo di quella tragedia non andasse perduto. Nel 2016, in
collaborazione con il Parlamento italiano, ha proposto
l’istituzione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza
e creato un protocollo d’intesa con il Ministero
dell’Istruzione allo scopo di affrontare il tema
dell’immigrazione nelle scuole. La sua storia, toccante, le
sue parole, sincere e appassionate, hanno aperto uno sguardo
speciale su quei “barconi” dove molte persone, come lui, hanno
tanta voglia di vita e di pace.

Con Richard Romagnoli il pubblico in sala si è fatto una
bella, sonora, ristoratrice risata. Perché ridere fa bene, il
suono della risata è la vibrazione della gioia, l’essenza di
tutti noi. Un intervento davvero coinvolgente, ricco di
empatia. La missione di Richard è quella di contribuire al
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benessere delle persone attraverso quella che ha definito
“happy genetica” – da epigenetica, la scienza che racconta il
comportamento dinamico dei nostri geni a seconda delle scelte
relative al modo di vivere – e cioè un insieme di pratiche
capaci di ristabilire il benessere e innescare in modo
naturale la chimica della felicità. Il nostro stile di vita,
la qualità dei nostri pensieri, del nostro umore ma anche del
nostro cibo determinano la qualità e la longevità delle nostre
vite.

Joe Doucet, Designer e inventore, tra i talenti creativi più
ricercati del momento in America ha ispirato il pubblico con
una riflessione sul ruolo del design. Per Joe il design
definisce il rapporto tra uomo e tecnologia, e gli oggetti di
design hanno lo scopo in chi li utilizza di suscitare reazioni
in merito alle questioni più attuali come, per esempio,
“Fathom”, lo specchio che ci fa riflettere sul cambiamento
climatico, rimandandoci la nostra immagine come sprofondata
nell’abisso, per ricordarci dove siamo destinati se non
interveniamo per salvare il nostro pianeta; l’istallazione
“The Village”, le panchine “giallo taxi” che, poste, nel cuore
caotico di Times Square New York, stimolano una riflessione
sul traffico e l’inquinamento; “OneSense”, il dispositivo
indossabile che consente una privazione sensoriale completa
con cuffie che isolano dal rumore e una visiera che blocca gli
stimoli visivi per isolarsi dall’iperconnessione.

Fabio Moioli, Direttore della Divisione Enterprise Services di
Microsoft Italia, due volte vincitore, con il suo team,
dell’EMEA Award (Europe, Middle East and Africa) per la
trasformazione digitale. Ciò che fino a qualche anno fa era
considerato fantascientifico, ora, grazie all’Intelligenza
Artificiale è realtà, a volte già passato! Siamo di fronte ad
un cambio di paradigma: in passato, gli uomini hanno imparato
dai computer mentre ora sono i computer che apprendono dagli
uomini. E ad una velocità incredibile. Come orientare questa
intelligenza? Per fare cosa? Questa responsabilità è ancora
tutta delle donne e degli uomini del nostro tempo che, sulla
base dei propri principi e valori costruiranno, addestreranno,
programmeranno l’intelligenza artificiale. Occhio dunque alla
“stupidità naturale”, dice Fabio, il vero rischio della nostra
umanità.

Alessia Zecchini, campionessa mondiale di apnea, che nel 2018
ha ricevuto dal CONI il Collare d’oro al valore

                                 Alessia Zecchini

atletico, massima onorificenza dello sport italiano, ha
portato il pubblico in sala a -107 metri di profondità insieme
a lei. È parso quasi reale vivere l’immersione nell’abisso più
buio e profondo e tornare a galla, piano piano, respirando
profondamente al termine del suo racconto. E infine,
sciogliersi in un grande sorriso. Pura meraviglia.

Francesco Ferri, economista, Presidente di Lombardia
Informatica S.p.A, ha parlato di innovazione e trasformazione
digitale nella medicina e, in particolare, nella sanità
regionale. Big Data e Intelligenza Artificiale, IoT (Internet
of Things) possono creare un circolo virtuoso tra paziente-
personale sanitario-tecnologia. Regione Lombardia si sta
occupando di medicina predittiva con il progetto relativo alla
presa in carico del paziente cronico: una rivoluzione che
mette il paziente al centro, quindi non è più il singolo che
deve curarsi ma è il sistema sanitario che si prende cura di
lui. Francesco ha portato ad esempio la raccolta dei dati
sanitari che nella nostra regione è stata fatta negli ultimi
20 anni da 300 strutture ospedaliere, 150.000 operatori
sanitari, 160.000.000 di prestazioni specialistiche ogni anno,
18 anni di ricoveri ospedalieri, 11 anni di prestazioni
farmaceutiche, ogni cittadino lombardo ha un proprio fascicolo
sanitario elettronico con dentro tutte le informazioni utili
alla cura. L’obiettivo è ambizioso: migliore assistenza,
migliore soddisfazione del paziente, minori costi per il
sistema (e quindi, per la collettività).

Ilaria Galbusera, Capitano nazionale pallavolo sorde. Il suo
benvenuto al pubblico, dal palco, lo ha dato nel linguaggio
dei segni. Attesa, silenzio. E poi ancora un silenzio ricco di
emozioni da raccontare. Non udire non significa non avere
nulla da dire. E Ilaria ce lo ha fatto capire benissimo. I
sordi, dice, non sono malati. La sordità non è una malattia ma
una mancanza che si può compensare, un limite che si può
superare. Sorda dalla nascita, Ilaria è cresciuta bilingue:
LIS, la lingua dei segni, e l’italiano, insegnato dalla mamma
udente. Una famiglia speciale, un po’ udente e un po’ sorda,
capace di trasmettere ad Ilaria tanta grinta, voglia di
vivere, di condividere, di giocare e…di vincere. Oggi Ilaria è
impegnata con i ragazzi, nelle scuole, su progetti di
inclusione. Spiega che non c’è da avere paura del diverso, che
la diversità non è altro che una ricchezza che può far vedere
e sentire il mondo con altri occhi. È solo aprendosi al
diverso che possiamo rendere questo mondo più vivibile, senza
più barriere, alla portata di tutti. Recentemente Ilaria è
stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito
della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella per
il suo ruolo nel sociale.
Anna Zhilyaeva

Due i contributi artistici sul palco. Anna Zhilyaeva, artista
franco-russa specializzata in pittura 3D, che con il suo stile
pittorico davvero unico, il Volumismo, e l’uso della realtà
virtuale ha portato il pubblico dentro la sua opera d’arte,
infrangendo la legge di gravità e facendo vivere un’esperienza
unica. Daniele Sorisi, acrobata, fondatore della compagnia
MagdaClan, si è esibito in una delicata danza acrobatica.

Obiettivo e aspirazione di WONDER è meravigliare, incuriosire,
celebrare la bellezza e l’innovazione per alzare lo sguardo
oltre ciò che conosciamo in prima persona.

Ancora   una   volta,   il   pubblico    è   stato   coinvolto    in
un’appassionante esperienza      di     ispirazione,   crescita    e
contaminazione delle idee.

Cinzia Xodo, curatrice e licenziataria del format americano,
entusiasta della 5° edizione di TEDxBergamo: “In un momento di
forte crisi per l’umanità, di messa in discussione dei valori
fondanti la società, che vede la crescita esponenziale delle
tecnologie Let’s Wonder ci vuole riportare e ricordare di
porsi ancora domande, a volte scomode. Let’s Wonder è la
curiosità dei bambini (come ci ha ricordato Louis
Schwartzberg, famoso time-lapse photographer, che ha concesso
in esclusiva la messa in onda di un suo video dal
titolo Wonder); è prendere in considerazioni elementi o
aspetti che ancora non avevamo considerato; è anche voce della
necessità di non smettere mai di imparare. Oggi più che mai si
è potuto toccare con mano il futuro: un futuro fatto di
passione, cultura, innovazione, studio, integrazione ed
inclusione, empatia, comprensione reciproca, attenzione
all’ambiente e molto di più. Ogni speaker ha portato la
propria esperienza specialistica, idea, necessità ed ha
parlato a cuore aperto della sua passione. Ognuno di noi ha
portato a casa nuovi punti di vista, risposte e domande ancora
aperte che aspettano di essere completate. Perché TEDx è più
un punto di partenza che un punto di arrivo.”

Il prossimo appuntamento è con TEDxBergamo Adventure: IDEE IN
AZIONE.

Sabato 15 giugno 2019 Porte Aperte all’Innovazione, per
scoprire ed incontrare insieme le realtà più futuristiche
presso il Polo Tecnologico di Dalmine, con il supporto
speciale di Bergamo Sviluppo – Azienda Speciale della Camera
di Commercio di Bergamo.
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