LA GRECIA E NOI CITTADINI EUROPEI

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LA GRECIA E NOI CITTADINI EUROPEI
Nr. 8 del 24 agosto 2015

                                                       ULTIME NOTIZIE

LA GRECIA E NOI CITTADINI EUROPEI
                                                      La crisi greca ha un dato positivo ci ha fatto
                                                      discutere tutti sull’ Europa, su chi siamo, come
                                                      vogliamo vivere, come intendiamo essere. Intanto è
                                                      sicuro che con l’Austerità non si può proseguire, la
                                                      via d’uscita sono nuove regole. Troppe sono violate
                                                      e molte sono da rifare. Aver dato, in quel modo,
                                                      nuovi prestiti alla Grecia ha dimostrato
                                                      l’insostenibilità del debito greco e l’impossibilità a
                                                      ridurre il debito contratto. Che gli stati in crisi
                                                      perdono la loro sovranità nei confronti degli
                                                      europei più forti. La cessione dei 14 aeroporti, di
fatto alla Germania, a basso costo ne sono una dimostrazione. In Europa vi è un deficit di
democrazia con la sovranità della finanza globale, despota sovrana anche delle economie interne dei
vai stati, che mette in crisi la politica degli stati e tutte le esperienze della tradizione occidentale
cedendo alla “tecnica” la guida delle società, lasciando alle spalle tutti quei valori che hanno
accompagnato la nascita dell’Europa. È pericoloso il blocco creatosi della Germania e di alcuni
paesi satelliti. Solo una unità politica effettiva, e non di stati, potrà combattere la crisi europea,
rispettando anche gli ideali di pace e di assenza di conflitti per i quali era stata costituita. Un’Europa
politica federalista potrà allora ristabilire l’ordine mondiale, dopo il declino della pax Britannica e il
declino della pax Americana. L’Europa siamo tutti noi, anche se inconsapevoli e diffidenti.
Ricercare un nuova unità richiamandoci a quelli ideali, garantendo i diritti fondamentali e
l’estensione del benessere che nessuna tecnica, che conosce solo il perseguimento del potere, può
perseguire. L’idea della federazione europea, in quelle dimensioni, non può essere sopraffatta dalla
tecno-scienza, pur in globale e inarrestabile sviluppo, poiché uno strumento pur potente non può
distruggere un’idea.

ANCHE I PAESI EMERGENTI SONO IN CRISI
Dopo 15 anni è emersa una nuova consapevolezza: i mercati emergenti sono nei guai. Molti analisti
avevano esaltato la rapida crescita di Pesi come il Brasile, Russia, Turchia, India. Con le difficoltà
della Cina, che va detto ha una crescita del 7%, e la dichiarazione della Fed di aumentare i tassi a
settembre, gli investitori stanno portando via i loro soldi. Le divise di quei paesi sono precipitate, gli
scandali per corruzione e altre difficoltà politiche hanno travolto l’economia turca e brasiliana. La
Russia sta subendo un blocco pesante per la crisi Ucraina, blocco, voluto dagli Usa, che sta creando
problemi a tutta Europa. L’India ha avuto una crescita dovuta ai servizi di Information technology
che assorbe solo una piccola parte della forza di lavoro indiana per lo più non qualificata, ma i
servizi non sono commerciabili allo stesso modo dei beni manifatturieri. La Cina è cresciuta a forza
di costruire industrie e di riempirle di contadini con una scarsa istruzione che hanno portato un
aumento istantaneo della produzione, ma a un forte degrado del territorio e una ricchezza
disomogenea. Oggi svaluta lo yen. Ma è un paese enigmatico che può sorprenderci in ogni
momento.
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PADRONI IN FUGA
I Pesenti vendono Italcementi ai tedeschi. Pirelli diventa cinese. Gli Agnelli dipendono da Detroit
con sedi legali divise tra Londra e Amsterdam, alla ricerca di un
nuovo partner ( General Motors?), e fanno investimenti lontano
dai confini nazionali nel colosso assicurativo PrtnerRe che ha
radici negli Usa. Telecom Italia è la disfatta di una classe
dirigente a corto di capitali e di idee è passata da Colanino-Gnutti
a Tronchetti Provera, Mediobanca, per finire a Parigi. Alitalia è
costretta a chiedere l’intervento della compagnia aerea di Abu
Dhabi. L’inglese Vodafone si è presa la vecchia Omnitel, Wind è
finita ai russi di Vimpelcom. 3 fa capo ai cinesi. La banda larga,
l’infrastruttura digitale più che mai necessaria per agganciarsi al
treno della ripresa economica in che mani finirà? A Telecom Italia del parigino Bollorè?!?. Ferrero
e Barilla resistono ma sono lontane dalle dimensioni dei loro concorrenti internazionali. Si è salvata
l’Ilva di Taranto per l’intervento di Renzi, ma servono strategie e investimenti. Le famiglie storiche
del capitalismo italiano se ne vanno e il Paese perde la sfida della competizione globale. L’Italia ha
famiglie con miliardi in più e con grandi aziende italiane in meno.

TASSE
Il premier Renzi annuncia 45 miliardi di tasse in meno per i prossimi tre anni. Se con le tasse
scenderà anche la spesa, la riduzione del carico fiscale sarà sostenibile. Se no, sarà solo un tentativo
di recuperare consenso. Si comincerà dalla tassa sulla prima casa che è anche la base
dell’autonomia fiscale dei comuni. Le prime case non sono tutte eguali. La villa di Visco a Roma
vale circa un milione, la villa di Arcore ne varrà dieci, una casa normale ne vale dalle 200 alle
300mila ( a secondo delle località ove si trovano). Un fisco che tratta tutti questi patrimoni nel
medesimo modo è un fisco profondamente ingiusto. Va messo un tetto. Esclusione per i redditi
bassi. Abolirla per tutti non ha senso. Obama fa pagare le tasse ai ricchi per finanziare il welfare.

LA VERA BATTAGLIA È CONTRO L’EVASIONE FISCALE
                                       Lo stiamo dicendo da anni. Non troviamo azioni concrete dal
                                       governo. Nella discussione sulla manovra vi era una proposta
                                       che prevedeva la trasmissione telematica dei dati in modo da
                                       poter controllare in tempo reale tutta la filiera dell’Iva, non
                                       accolta. Una norma che avrebbe consentito di ottenere introiti
                                       per una quarantina di miliardi.

                                       AGENZIA DELLE ENTRATE VERSO
                                       LA PARALISI
                                      La bocciatura delle nomine di mille dirigenti sta creando
                                      clamorosi buchi di organico con conseguenze inevitabili sui
                                      servizi. Quest’anno avremo una entrata inferiore di 1,5
miliardi in meno dall’evasione e rischio flop per il rientro dei capitali.

BALDASSARI EX VICE MINISTRO DEL GOVERNO BERLUSCONI
Ha presentato un rapporto su evasione corruzione. Ricorda l’esperienza vissuta con fasi piene di
controversie, di titubanze, di contrasti nell’esecutivo , con minacce di dimissioni reciproche e poi
con le mediazioni che non hanno portato ad alcun cambiamento. Il risultato è che dal 2002 al 2014
abbiamo perduto 168 miliardi di Pil, un aumento del debito pubblico di 403 mil e 236 ml per
evasione e corruzione.
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CAMERA DIETROFRONT SUI TAGLI
Renzi aveva deciso che i manager pubblici non avessero stipendi superiori a 240.000 euro annuali.
Il Parlamento si è adeguato per i funzionari ed a cascata il provvedimento aveva ridotto le entrate
per i commessi, operatori, addetti alla buvette, documentaristi, centralinisti. Partono i ricorsi, ci si
trascina per mesi sino a giungere alla Commissione giurisdizionale per il personale che ritiene il-
legittimi i sotto-tetti. Così un documentarista a fine carriera arriverà a prendere 237.000 euro annui.
L’Ufficio di Presidenza ha fatto ricorso.
Vedremo come finirà. Indubbiamente
abbiamo l’amaro in bocca sia per il
comportamento della Commissione che per
l’ importo.

DEBITO RECORD
Il debito pubblico sfonda il tetto dei 2.200
miliardi, con un incremento di 83 mld.
Il rapporto debito-Pil si assesterà a quota
132,5%. Un nuovo record. Negativo.

PRECOMPILATO
Solo il 7% dei contribuenti ha fatto la
 dichiarazione dei redditi utilizzando il
precompila- to. La mancanza delle spese
mediche e di altri dato a fatto optare i più ad
avvalersi dei Caaf e dei professionisti, ma
anche il venire meno di tenere la
documentazione di cui devono farsene carico
i Caaf o gli abilitati a cui il fisco si rivolgerà
nel caso di controlli.
PER FAVORE
RISPARMIATECI IL
CIRCO
Sono 513.450 gli emendamenti presentati in
Senato per la riforma dello stesso. Più di mille da Forza Italia, altrettanti da Sel, la Lega con
510,293. Calderoli, l’ex Ministro di Berlusconi che doveva ridurre le leggi – con risultati zero –
tronfio come quei signori corpulenti che in tv si sfidano per numeri di cocomeri sfondati a craniate,
ha rivendicato il record da guinness, annunciando la presentazione di 6 milioni di emendamenti.
Boom. Se questo è il Senato meglio cancellarlo subito. La discussione è seria e meriterebbe ben
altro. Si parli di democrazia, i numeri da circo meglio lasciarli fuori.

TAGLIO ALLA SANITÀ
I costi sono in continuo aumento. La spesa sanitaria pubblica corrente dell’Italia ammon-ta nel
2012 a circa 11 miliardi pari al 7% del Pil ed a 1.867 euro per abitante. In questi ultimi anni sono
stati tagliati alla Sanità 25 miliardi, ma sprechi e inefficienze continuano ad esserci. Ora il governo
ha deciso un nuovo taglio 2mld 352 mil. Interventi che colpiranno gli acquisti di beni, servizi e
dispositivi medici. Per noi la riduzione sarà di 19 mil. L’assessora Stocker ha iniziato da tempo il
riordino del sistema Asl che sarà presentato a breve. Anche se qui i bilanci non si sono mai chiusi in
deficit.
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OCCUPAZIONE
L’Alto Adige è in controtendenza rispetto al paese. Assoimprenditori comunica che In 7 anni di
crisi abbiamo avuto una crescita del 4,1% pari a quasi 10 mila posti in più. I costruttori hanno
tenuto un convegno a Brunico indicando nei cambiamenti demografici l’opportunità di adeguare
spazi abitati in cui possano convivere le diverse generazioni.
LA GIUNTA PROVINCIALE HA APPROVATO IL BILANCIO DI ASSESTAMENTO
Il bilancio di assestamento, che andrà in aula a settembre, prevede un intervento di 138 milioni,
come di seguito:

ASSEGNO DI CURA
Molte provincie e regioni italiane invidiano il nostro assegno di cura, entrato in vigore nel 2008. Nel
2014 ne hanno usufruito 10.785 cittadini: 5.449 al primo livello- 3.350 al secondo – 1.427 al terzo –
559 al quarto. Nel corso del 2012, le verifiche hanno dato questi risultati: il 66,1% è stato
confermato nel livello, il 21,6% è stato retrocesso ad un livello inferiore, il 12,3% è passato a livello
superiore.
                      Prima fascia - 2 ore di assistenza al giorno     € 551 al mese
                      Seconda fascia - 4 ore di assistenza al giorno   € 900 al mese
                      Terza fascia - 6 ore di assistenza al giorno     € 1.350 al mese
                      Quarta fascia - 8 ore di assistenza al giorno    € 1.800 al mese

POCHI USUFRUISCONO DEL BONUS SOCIALE ENERGIA E GAS
Una recente indagine indica in 10.721 famiglie che avrebbero diritto al bonus energia e 5.575 al
bonus gas. Il 58% degli aventi diritti sta rinunciando al bonus energia e il 50% a quello del gas.
Stanno rinunciando a bonus da 71 a 623 euro. Questo nonostante i nostri continui inviti e la
disponibilità dei nostri uffici e del Caaf della Cgil-Agb a dare le informazioni e assistenza nella
predisposizione delle domande.

SPESA DELLE FAMIGLIE – SIAMO UN RECORD ITALIANO
                                                      È cresciuta anche nel 2014 la spesa media mensile
                                                      per i consumi delle famiglia altoatesine toccando i
                                                      3.384,48 euro. Abbiamo più disponibilità , ma
                                                      anche costi più elevati per effetto di una inflazione
                                                      maggiore rispetto al resto d’Italia. A meno di gravi
                                                      eventi nel mondi il Pil provinciale avrà un
                                                      aumento dello 0,6%.

                                                      MANAGER PRIVATI: I MEGLIO
                                                      PAGATI
                                                Un recente rapporto indica i manger privati dell’
                                                Alto Adige fra i meglio pagati d’Italia. I compensi
sono fra gli 80/140.000 euro annui. Alla Federmanger Alto dige sono iscritti in 350.
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ACCORDO INTEGRATIVO TRANSITORIO PER I MEDICI DI BASE
Si sono concluse positivamente le trattative con le organizzazioni sindacali dei medici di base. Nelle
linee guida della riforma dell'assistenza sanitaria 2020 vi sono parecchie parti del protocollo di
intesa sindacati pensionati e assessorato alla Salute: si prevede il rafforzamento della cosiddetta
medicina di gruppo: il medico prolunga l'attività ambulatoriale, organizzata in aggregazione
territoriale con i colleghi, garantendo un'assistenza primaria congiunta e continuata dei pazienti. Il
nuovo accordo fissa in 1500 il numero massimo dei pazienti per ciascun medico di base, di
incentivare l'inserimento di giovani medici di medicina generale e il sostegno nell'avvio della loro
attività. Entro settembre, si ritiene, verrà risolta la questione legata ai medici di medicina d'urgenza
e ai medici distrettuali d'igiene.

BONUS FISCALE PER RECUPERO EDILIZIO ALTRI 13 MILIONI
La Giunta provinciale ha stabilito di aumentare di ulteriori 13 milioni di euro la dotazione per le
domande di finanziamento sugli interventi di recupero privato calcolato sulla base dell'importo delle
detrazioni fiscali (il cosiddetto anticipo del bonus fiscale statale). La gestione contabile e finanziaria
di questo intervento è stata affidata alla società inhouse Alto Adige Finance Spa.

SI VIVE PIÙ A LUNGO
L’Astat comunica che le speranze di vita alla nascita si attesta a 80,8 anni per i maschi e 85,6 per le
femmine. In Europa ci classifichiamo ai primi posti.

KOMPATSCHER INTENZIONATO A TOGLIERE L’IMI
Come Renzi anche il Presidente Kompatscher intenderebbe togliere la tassazione sulla prima casa.
Un provvedimento che a noi, comuni morali, ci va bene. Le case standard oggi hanno una
tassazione annuale attorno ai 100 euro. Non andrebbe più bene se anche i possessori di ville, case di
lusso, di prestigio, castelli ecc ne fossero esentanti. Allora il Presidente pensi anche a coloro che
hanno dato in uso gratuito la seconda casa al figlio/a quale abitazione principale.

FONDO SANITARIO LOCALE
                                         È ripartita la discussione. Abbiamo delle perplessità perché
                                         il fondo non può rafforzare la sanità privata a scapito di
                                         quella pubblica, deve garantire solo le prestazioni extra
                                         Lea( livelli essenziali di assistenza). Il vincolo che il 25%
                                         degli introiti debba andare al fondo della non
                                         autosufficienza non ci convince poiché quel fondo è già
                                         coperto dalla fiscalità generale. Quel fondo sanitario
                                         locale fornisce prestazioni a chi ha un lavoro ed un
reddito, in caso di licenziamento o abbandono si esce dal fondo? E i pensionati, ne sono esclusi? E
chi non ha reddito? Attenzione alla nuova disgregazione dettata da egoismo che ci allontana sempre
più da una società autenticamente solidale.

CONSEGNA FARMACI A DOMICILIO
Le farmacie aderenti a Federfarma consegnerà i farmaci a domicilio di quanti non possono recarsi o
non abbiano nessuno in grado di ritirare le medicine. L’iniziativa non coinvolge le farmacie
comunali. Siamo unitariamente intervenuti per chiedere che il servizio sia svolto anche dalle
comunali.
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CISL, SCOPPIA IL CASO DEI MEGA-STIPENDI
Un rappresentante Cisl del Veneto ha denunciato pubblicamente le alte retribuzioni ( dalle 200 alle
300 mila euro annue) che alcuni dirigenti ricevono. Già Bonanni era stato, anticipatamente,
sostituito da segretario generale con Annamaria Furlan per aver aumentata la sua retribuzione negli
ultimi anni onde permettergli una pensione particolarmente elevata. La Cisl risolverà i suoi
problemi. Noi possiamo assicurare che le retribuzioni Cgil non sono segrete. Il Comitato Direttivo
della Cgil nazionale discute e approva le retribuzioni relative ad ogni incarico, ruolo, competenze e
non possono essere aumentate a piacere. Le retribuzioni Cgil sono ferme da anni. Ebner, qualche
mese fa, ha reso pubblica alla stampa la sua retribuzione. La Fiom ha messo nel sito le retribuzioni
dei dirigenti e le sue buste paga: 2.262 euro mensili nette, di poco superiore la retribuzione della
Camusso, i responsabili dei pensionati hanno importi che vanno dalle 200 alle 700 euro al mese. I
bilanci sono ogni anno pubblicati sulla Voce dei Lavoratori/Saz.

NON SI PUÒ MORIRE SUI CAMPI
Da anni stiamo chiedendo ai vari governi una legge contro il caporalato che inquina i rapporti di
lavoro, sfrutta i lavoratori, alimenta la mafia. Contrastare questa piaga è dovere di tutti e la Cgil è in
prima fila da anni e spesso sola con i suoi dirigenti presi costantemente di mira dalle organizzazioni
criminali. Non si può morire sui campi e per due euro all’ora. Ministro Martina Maurizio intervieni.

NON SIAMO PIÙ SOLI
Ora anche la Cisl propone un disegno di legge per tassare i grandi patrimoni e rendite. Siamo lieti
che la Furlan abbia assunto questa decisione.

RENZI VORREBBE RIVOLUZIONARE LE REGOLE DEL LAVORO
Al Presidente del Consiglio, preoccupato per gli scioperi selvaggi degli ultimi tempi, gli diciamo
che da tempo la Cgil sta chiedendo regole che certifichino gli iscritti ad ogni sindacato. Accordo
che abbiamo già fatto con l’Inps per i pensionati e con Confindustria. Sono i governi che
alimentano i sindacatini mantenendo la giungla dei 700 contratti collettivi e non la ventina che
indichiamo noi. Si apra al confronto, sta perdendo consenso non per colpa nostra ma per i suoi
errori.

LA PRIMA CASA DEL SINDACATO IN TIROLO
                                                                  La prima casa sindacale di tutto il
                                                                  Tirolo, inaugurata a Bolzano il 15
                                                                  giugno del 1910, è stata costruita in
                                                                  via Gilm, grazie al contributo dei
                                                                  lavorati e all’impegno economico
                                                                  di Hermann Eichborn. Una
                                                                  presentazione fatta da Günter
                                                                  Rauch al Conventino di Bolzano
                                                                  con larghissima partecipazione di
                                                                  pubblico. Günter Rauch, ex
                                                                  segretario generale della Cgil-Agb,
                                                                  ha raccontato, infatti, di come la
                                                                  grande casa del sindacato sia stata
poi occupata dalle corporazioni fasciste e di come non ritornò più nelle proprietà del sindacato,
come il rifugio di Ivigna, anch’esso del sindacato. Attraverso la presentazione di numerose
fotografie d’epoca, Rauch ha messo in evidenza anche la compostezza dei lavoratori in lotta e la
loro fierezza nel riconoscersi nella classe operaia. L’Associazione Storia e Futuro, in autunno, terrà
altre conferenze.
                    Un caro saluto - Gastone
LA GRECIA E NOI CITTADINI EUROPEI
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