L'IMPATTO DELLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE SU OCCUPAZIONE E COMPETENZE: EMERGENZA IN DIVENIRE O FALSO ALLARME? - Franco Toffoletto AIDP Congresso ...
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L'IMPATTO DELLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE SU OCCUPAZIONE E COMPETENZE: EMERGENZA IN DIVENIRE O FALSO ALLARME? Franco Toffoletto AIDP Congresso Nazionale Napoli, 25-26 maggio 2018 © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Siamo affetti da una nuova malattia di cui alcuni lettori non hanno forse ancora letto il nome, ma di cui sentiranno molto parlare negli anni a venire e cioè la disoccupazione tecnologica. Ciò significa una disoccupazione causata dalla scoperta di strumenti atti a economizzare l’uso di manodopera e dalla contemporanea incapacità di tenere il passo trovando altri utilizzi per la manodopera in esubero. (John Maynard Keynes, 1930) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Legge di Moore Legge empirica che descrive lo sviluppo della microelettronica, a partire dall’inizio degli anni Settanta, con una progressione sostanzialmente esponenziale, perciò straordinaria; la legge fu enunciata per la prima volta nel 1965 da Gordon Moore, uno dei fondatori di INTEL e dei pionieri della microelettronica, che la ribadì pubblicamente nel 1974. Essa afferma che la complessità dei microcircuiti (per es., misurata dal numero di transistori per chip o per area unitaria) raddoppia periodicamente, con un periodo originalmente previsto in 12 mesi, allungato a 2 anni verso la fine degli anni Settanta e dall’inizio degli anni Ottanta assestatosi sui 18 mesi. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
La scacchiera ed il re • L'inventore del gioco degli scacchi lo presenta al re il quale entusiasta gli chiede quale ricompensa voglia. Lui risponde: un chicco di riso sul primo scacco, e poi due sul secondo, quattro sul terzo e così via, raddoppiando ogni volta. • Il totale di chicchi di riso sull'ultimo scacco è 18.446.744.073.709.551.615 (Shahnameh, un poema epico persiano scritto da Ferdowsi tra il 977 ed il 1010 AC) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Secondo alcuni la regola vale anche per la tecnologia. Ray Kurzweil, (The age of spiritual machines, 2000) osserva che per la prima metà la crescita non si nota. Poi diventa devastante. Quindi, la domanda è: nello sviluppo tecnologico abbiamo già passato la metà della scacchiera? © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Se poniamo come sostengono Brynjolfsson e McAfee (2014) al 1958 la nascita dell'information technology, cioè quando l'US Bureau of Economic Analysis ha aggiunto il termine come categoria di investimento, allora applicando la legge di Moore la crescita di 18 mesi, 32 raddoppi (mezza scacchiera), ci portano al… … 2006. L'anno prima dell'iPhone... © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Il mondo è cambiato con l'iPhone nel 2007. Gli Smartphone si sono trasformati in mobile computer in piena regola: motori per la creazione e l'erogazione veloci di Big Bang disruptor. Oggi esistono più di 3,4 miliardi di smartphone in tutto il mondo su 7,4 miliardi di telefonini *…(dati Ericssonn, Mobility Report 2016). Nel 2017 ne hanno venduto 1,5 miliardi…. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Tempo per raggiungere i 50 milioni di utenti Radio 38 anni Televisione 13 anni Ipod 4 anni Facebook 1 anno: oggi 1,8 miliardi di utenti 39 al secondo, 74,5 milioni in 4 mesi Iphone (2007) In tutto venduti 1 MILIARDO (luglio 2016) in 9 anni Oggi è la più grande compagnia alberghiera del mondo senza neppure possedere una Airbnb (2007) camera. Vale 2 miliardi di dollari il doppio di Hyatt. Uber (2009) vale 50 miliardi il doppio del valore di Hertz e Avis insieme … © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Curioso. Che sia vero? Ed allora cosa succederà? Kurzweil (2005) prevedeva che i computer del futuro includeranno la capacità di pattern-recognition (cioè apprendimento automatico), competenze di problem- solving e l’intelligenza emozionale e morale del cervello umano. I primi due in realtà sono già stati raggiunti. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Nel 2011, Watson un software di intelligenza artificiale di IBM ha battuto l’uomo a Jeopardy! Nel 2017 un software di intelligenza artificiale di Google ha battuto il campione del mondo di GO, un famoso gioco da tavolo cinese. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
«All’interno della comunità robotica, il futuro della tecnologia è legato al concetto di “singolarità”, l’ipotetico punto temporale in cui l’IA raggiungerà o sorpasserà l’intelligenza umana». (Ross, 2016) Quando? Vernor Vinge (matematico e scrittore di fantascienza) prevede nel 2023 (1993, con il saggio The Coming Technological Singularity). Ray Kurzweil nel 2045. In ogni caso molto presto … © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Ma non tutti ritengono che la «singolarità» si verificherà. Watson non pensa veramente: non sa di aver vinto Jeopardy: è solo un veloce motore di ricerca su un grande database. Ken Goldberg, un esperto di robotica dell’Università di Berkeley, dice: «I robot sono destinati a diventare sempre più umani. Ma il divario tra gli umani e i robot non si colmerà: è così vasto che ci accompagnerà per tutto il prevedibile futuro» (2013). Ma certamente i robot specializzati in una determinata funzione stanno sviluppandosi ad una velocità esponenziale. E ciò creerà ulteriori impatti notevoli sul lavoro. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
La GM all’esposizione universale di NYC del 1939 aveva presentato un’idea di auto senza guidatore, poi ripresa nel 1958 (nella foto Firebird III del 1959). Nel 1986 ci provò la Mercedes con telecamere e sensori. Nel 1998 il Prof. Alberto Broggi con una Lancia Thema percorse 2.000 km in sei giorni. Ma prima del 2000 non è stato possibile realizzare un’auto a guida veramente indipendente. Oggi c’è e funziona benissimo. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Alebaran Nao. In 70 paesi funge da assistente del professore nei corsi di scienze e di informatica. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Questo è IBM ROSS, un avvocato digitale © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Oggi l’interazione e la fiducia nella tecnologia è altissima. E crescerà. Pensiamo ad eBay. Era il 1995 Pierre Omidyar, il suo fondatore diceva: «gli utenti hanno imparato a fidarsi di persone sconosciute». E’una fiducia non nelle persone ma nella tecnologia. Oggi tutti si fidano, di eBay, di Airbnb, di Blablacar, di Uber ecc… Oggi su eBay o su Alibaba si possono comprare Ferrari e Maserati. Domani ci si fiderà di ogni genere di attività. La tecnologia Blockchain autocertificazione la assoluta autenticità di ogni transazione. E sarà applicata a molte diverse attività non soltanto per le cripte valute: gli smart contracts sono già all’orizzonte. eBay già oggi risolve conflitti. «Lo sviluppo della fiducia online è un prodotto di algoritmi. Nonostante la distanza tra gli interessati, non si tratta di fiducia concessa alla cieca. È anzi il contrario, grazie alla registrazione della reputazione di venditore e acquirente, in un sistema di feedback a due sensi monitorato dai gestori della piattaforma». (Alec Ross, Il nostro futuro, p. 113) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Dice Charlie Songhurst, uno dei pensatori più creativi all’intersezione fra tecnologia, società ed economia globale. «”Prima di Uber, a Milano o a Lione c’erano due o tre aziende di mini-taxi in concorrenza tra loro. Il proprietario di una di quelle compagnie poteva valere uno o due milioni. Nella comunità locale era un ricco. Questa situazione era comune in ogni città d’Europa. Questo tipo di persone ha cessato di esistere. La stessa cosa avverrà nel mondo intero. Di autisti ce ne saranno ancora. Ma è la mansione meno specialistica della filiera. Il resto del denaro andrà agli azionisti di Uber nella Silicon Valley. Grazie a queste piattaforme, la Valley è diventata ricca come l’antica Roma. Raccoglie tributi da tutte le sue provincie. Il tributo è il fatto che il business di queste piattaforme appartiene a lei. Gli annunci economici, In Italia, un tempo comparivano sulle pagine dei giornali cittadini. Oggi vanno su Google. Pinterest sostanzialmente rimpiazzerà le vendite tramite rivista. Ora Uber domina i trasporti”». (Alec Ross, Il nostro futuro, p. 117) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Ma non è solo apocalisse… Se guardiamo Airbnb: • il prodotto o il servizio è un bene latente che altrimenti non verrebbe utilizzato • estende l’attività economica a svariate comunità. A NYC l’82% si trova al di fuori da Manhattan, ciò che aiuta a portare dollari dei turisti in quartieri normalmente non frequentati dai turisti • Abbassa i prezzi e quindi consente soggiorni più lunghi o permette di viaggiare a chi non poteva farlo prima • Crea un’entrata supplementare a centinaia di migliaia di famiglie. Per i 5.600 che a Berlino mettono a disposizione un locale, il 48% delle entrate va a spese essenziali come l’affitto. Il 47% di tutti gli offerenti di Airbnb dichiara che quell’attività aveva permesso loro di conservare la propria abitazione L’economia della condivisione crescerà e si allargherà a molti altri settori. Lavoratori che si offriranno sul mercato, senza intermediari ma anche senza protezioni… (Alec Ross, Il nostro futuro, p. 117) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
• Mentre le basi del nostro sistema economico presumono un forte legame tra creazione di lavoro e creazione di valore, la Grande Recessione rileva la debolezza o la rottura di questo legame. Ciò non è soltanto una conseguenza del ciclo economico, ma piuttosto un sintomo di un mutamento strutturale più profondo nella natura della produzione. • Le tecnologie stanno riducendo drasticamente e continuamente il costo di tutti e tre i fattori nello stesso momento, la tecnologia disruptive rende possibile vendere nuovi prodotti e servizi a prezzi più convenienti delle alternative obsolete che soppiantano. • Man mano che la tecnologia accelera nella seconda metà della scacchiera, si verificherà anche un accelerazione di queste dissonanze economiche. • La questione è che esiste una crescente discordanza tra il rapido avanzamento delle tecnologie digitali ed il lento mutare degli esseri umani. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
"Today every business is a digital business", Downes - Nunes 2014 Ecco il problema: • Le tecnologie digitali cambiano rapidamente, ma le organizzazioni e le competenze non riescono a tenere il passo. Di conseguenza, milioni di persone restano indietro. Perdono il lavoro e lo stipendio e, con riferimento al potere d’acquisto assoluto, entrano in una condizione più bassa rispetto all’era precedente la rivoluzione digitale • Ma la rivoluzione digitale non si può fermare… © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Big Bang Disruption (- Nunes 2014) Downes • La questione è che non vanno in crisi soltanto industrie che hanno rappresentato baluardi che sembravano inespugnabili nel passato e che sono invece spariti (Kodak, fallita nel 2012, Polaroid, Rand McNally) o che hanno perso il loro ruolo predominante (IBM). • La rivoluzione digitale miete vittime anche tra le stesse magiche start-up che hanno avuto successo: Nokia, BlackBerry, Garmin, TomTom, Blockbuster, fallita nel 2011. Tra il 2008 ed il 2012 il fatturato di Tom Tom si è ridotto oltre la metà. I produttori di navigatori hanno perso l'85% del loro valore di Borsa. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Big Bang Disruption (- Nunes 2014) Downes • Nel 2017 sono state scaricate ben 175 miliardi di app con una crescita del 60% rispetto al 2015. Da questo dato derivano gli 86 miliardi di dollari di fatturato (+105% rispetto al 2015) generati dal mercato delle app, grazie ai mercati emergenti come Cina, India, Brasile e Russia (i paesi del BRIC). Il report evidenzia anche che ogni utente, in media, abbia trascorso nel 2017 1,5 mesi (+30% rispetto al 2015) usando e consultando le app. • Il cloud computing ha distrutto le barriere tra grandi e piccole aziende. "abbiamo raggiunto il momento in cui si ottengono tutti i benefici dell'IT senza alcun obbligo in termini di competenze o infrastrutture (Peter Christy, 451 Research). • Le grandi imprese sono incagliate negli investimenti vecchi. E hanno poca propensione al cambiamento. • Mentre l’archetipo della multinazionale del XX secolo era una megazienda con alti costi fissi e migliaia di dipendenti, il secolo attuale darà vita a migliaia di piccole multinazionali con costi fissi bassi e pochi dipendenti ciascuna (Brynjolfsson & McAfee, 2014). • Attualmente ci sono 10 top nuovi mercati. 6 non sono Paesi … (Sandy Carter, IBM Social business evangelist, World Business Forum, 2014). © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Sono Facebook, Instagram, Pinterest, Linkedin ecc. • Facebook è già oggi un giudice delle persone e inclinazioni umane migliore della propria cerchia di amici, genitori e consorti; • 10 like = battono le previsioni dei colleghi di lavoro; • 70 like per superare gli amici; • 150 like per fare meglio dei famigliari; • 300 like per sconfiggere i coniugi. Ogni 2 giorni creiamo più informazioni di quante ne abbiamo create in tutta la storia della civiltà umana. (Eric Schmidt , Ex Chairman Google) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Scriveva Harari nel 2015 p. 517 “ da una prospettiva più sinistra, la stessa ricerca implica che nelle future elezioni presidenziali statunitensi Facebook potrebbe conoscere non solo le opinioni politiche di decine di milioni di americani, ma anche quelle di chi rappresenta la frazione elettorale decisiva, e come questi elettori potrebbero essere influenzati. Facebook potrebbe dire che in Oklahoma la competizione tra republicani o democratici è sul filo di lana, identificare i 32.417 elettori che sono ancora indecisi e determinare che cosa ciascun candidato ha bisogno di dire per inclinare la bilancia a suo favore. Come potrebbe Facebook ottenere queste preziose informazioni politiche? Gliele diamo noi gratis.” © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Il fenomeno BBD riguarda tutti i settori, non solo il mercato del digitale. I BBD non seguono le regole della concorrenza. • I disrupter non vi vedono neppure come concorrenti • Non condividono il vostro approccio al servizio clienti • Non stanno studiando la vostra linea di prodotti • Nella maggior parte dei casi stanno semplicemente lanciando l'amo nella direzione dei vostri clienti, sperando di attirarli verso un business completamente diverso dal vostro • I BBD tolgono di mezzo gli incumbent più velocemente che mai. Non c'è tempo per una reazione. Il tempo è sempre più veloce © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Aumento della produttività Robert Solow ha ricevuto nel 1987 il premio Nobel per aver dimostrato che la crescita economica non proviene da un aumento della quantità di lavoro svolto dalle persone, ma piuttosto da un aumento della sua qualità. Ciò significa utilizzo di nuove tecnologie e delle tecniche di produzione che crei più valore senza aumentare la manodopera, il capitale e le altre risorse in gioco. Le nuove tecnologie producono un grande valore e un aumento della produttività che è sempre stato alla base dell’incremento del tenore di vita. (Brynjolfsson & McAfee, 2014) Guardate questi dati… © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
• Se la produttività della manodopera cresce dell’1%, come è avvenuto per tutto il XIX sec., ci vogliono 70 anni per raddoppiare il tenore di vita. Se invece cresce del 4%, come è successo nel 2010, in 70 anni lo standard di vita crescerebbe di 16 volte! • Il decennio 2000-2010 la crescita media è stata il 2,5% molto maggiore di quella verificatasi negli anni ’70 e ’80. • C’è consenso unanime tra gli economisti che ciò sia dovuto alla tecnologia informatica. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
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Aumento della produttività • Queste statistiche non sono perfette perché non prendono in considerazione la qualità, la varietà, la puntualità, il servizio clienti né altri aspetti della produzione più difficili da misurare. Mentre i quintali di grano e le tonnellate di acciaio sono relativamente facili da contare, la qualità dell’istruzione di un insegnante, il valore di una scelta più ampia di cereali in un supermercato ecc. sono difficili da misurare • Di più. I beni digitali gratuiti (Facebook, Wikipedia, Youtube) sono invisibili alle statistiche. E questo errore diventa sempre più importante. Inoltre non si considera che mediamente si vive 10 anni di più che nel 1960. E questo ha un valore enorme, che non è contabilizzato © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Ma la tecnologia non è indifferente alla competenza (skill-biased tecnological change Card e Di Nardo, 2002; Haskel and Slaughter 2001; Acemoglu e altri 2011) Quindi la disoccupazione cresce per le persone che hanno bassa scolarità © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
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La Frontiera digitale: una constatazione all’esito di uno studio «Quante più tecnologie digitali sono in dotazione ad un’industria, tanto più intensa diventa la concorrenza all’interno di essa. Aumenta il divario delle prestazioni ed aumenta la differenza nel margine di profitto tra le società poste nel gradino superiore e quelle nel livello inferiore della scala». (Brynjolfsson & McAfee, 2014) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Impatti sul lavoro «Oltre la metà dei posti di lavoro negli USA potrebbe essere a rischio di computerizzazione nel prossimo ventennio. Il 47% dei lavori americani corre un alto rischio di essere robotizzato, e per un altro 19% il rischio è di livello medio.». (Frey-Osborne, The future of Employment: How Susceptible Are Jobs to Computerisation?, 2013) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
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Impatti sul lavoro «Il ruolo dell’avvocato che discute una causa davanti a un giudice non sarà meccanizzato. Ma la maggior parte di ciò che molti avvocati fanno concretamente - stilare e rivedere contratti, preparare mucchi di documenti in linguaggio giuridico per regolarizzare la vendita di una casa o di un’automobile -, queste funzioni spariranno per tutte le transazioni, tranne che per quelle più ingenti e complesse». (Ross, Il nostro futuro, 2016) Ed anche questo processo è già iniziato… © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Occorre rivedere la scuola, la formazione e la protezione sociale «E’ necessario un investimento nei campi in crescita come la robotica, ma anche una struttura sociale che sappia far si che chi sta perdendo il lavoro riesca a rimanere a galla abbastanza a lungo per reindirizzarsi verso le industrie o le posizioni che offrono nuove opportunità.». (Ross, Il nostro futuro, 2016) © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Yuval Noah Harari, Homo Deus 2015 • Il problema cruciale è creare nuovi mestieri che gli umani riescano a fare meglio degli algoritmi • Poiché non sappiamo quale assetto troverà il mercato del lavoro nel 2030 o nel 2040, già oggi non abbiamo la più pallida idea di cosa insegnare ai nostri figli. La maggior parte di ciò che essi imparano oggi a scuola sarà con ogni probabilità irrilevante per quando avranno quarant’anni. • L’unico modo per gli uomini di rimanere in gioco sarà continuare ad apprendere nel corso delle loro vite e reinventarsi costantemente. Molti, se non addirittura la maggioranza, non saranno capaci di stare al passo. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Possibili soluzioni e azioni • Non si tratta tanto di avere addetti ai computer più qualificati, quanto di riorganizzare interi processi di produzione e addirittura intere industrie, in modo da sfruttare al meglio le nuove tecnologie informatiche (Brynjolfsson & McAfee, 2014). La Foxconn cinese ha attualmente 10.000 robot. Entro il prossimo anno saliranno a 300.000 … • Investire in capitale umano. È più facile creare valore con lavoratori altamente specializzati, ma il livello di educazione non corrisponde a questa esigenza. • La soluzione sta nell’innovare l’organizzazione: co-inventare nuove strutture, nuovi processi organizzativi e modelli aziendali che facciano leva sia sulle tecnologie in continuo sviluppo, sia sulle competenze umane. (Brynjolfsson & McAfee, 2014). © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
Quindi: • Tutto quanto si pensa di fare rispetto alla disciplina del rapporto di lavoro è in realtà già vecchio. Avrebbe dovuto essere fatto vent’anni fa. • Si deve avere una visione completamente diversa. Lo Stato deve capire che non può muoversi rapidamente come impone l’innovazione. Quindi deve disfarsi di alcune funzioni, risparmiare, incentivando le imprese ad occuparsene • Joseph Schumpeter (1883-1950) aveva descritto questo processo come una «Distruzione Creativa», attribuendo agli imprenditori il ruolo centrale nello sviluppo e nella propagazione delle innovazioni necessarie. Non c’è mai stato un momento migliore per gli imprenditori di talento • La crescita la fanno le aziende che vano incentivate e non viste come un nemico come è stato fino ad ora. Le aziende devono fare formazione qualificata. © Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2018
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