Ubriaco vuole salire su bus e vetrata
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Ubriaco vuole salire su bus e poi distrugge vetrata deposito Prima ha urlato, e poi si è scagliato contro la vetrata del capolinea al deposito di autobus a Pagani, nel Salernitano. Lo fanno sapere i segretari della Filt CgilSalerno, Gerardo Arpino, e della Uiltrasporti, Francesco D’Amato, secondo cui l’uomo, “in evidente stato di ebbrezza, si e’ recato nella rimessa pretendendo di dover usufruire di un bus per Sarno”. Il gesto dell’uomo, aggiungono i sindacalisti, “ha distrutto la vetrata del capolinea creando paura, tensione e malcontento tra il personale presente”. E ribadiscono la necessità di “attivare, quanto prima, i sistemi di videosorveglianza e rimettere al centro delle discussioni la parola sicurezza come necessita’ per la salvaguardia del personale e degli utenti”. L’ultimo saluto a Nicholas e Ilaria: “ora vola tra gli angeli, non ci credo che non sarai più qui con me” di Erika Noschese Le sirene delle ambulanze, un lungo applauso e l’abbraccio degli amici. Centinaia di persone presenti, ieri sera, ai funerali di Nicholas Galluzzi e Ilaria Bove, il 18enne e la 15enne che hanno perso la vita il 1 gennaio, a bordo di un
Beverly 250. Per l’ultimo saluto, il sindaco Francesco Morra ha chiesto ai familiari di celebrare i funerali al Palazzetto dello Sport di Capriglia, per permettere ad amici e parenti di essere presenti, nel rispetto delle norme anti covid. I feretri sono giunti dinanzi al Palazzetto accolti dalle sirene delle ambulanze e da un lungo applauso. A portare la bara della giovanissima Alessia il fratello, con la divisa della protezione civile. Straziante il dolore dei genitori e degli amici, ancora increduli di fronte ad una tragedia che oggi non ha una spiegazione. “E’ una tragedia inspiegabile”, ha infatti dichiarato don Biagio Napoletano. “Resta lo sconcerto di fronte ad una tragedia che non sappiamo spiegarci, lascerà ferite profonde e costituisce una dura prova anche per la nostra fede – ha aggiunto don Biagio – Giunga per tutti la luce splendente e la speranza della resurrezione”. Presente il sindaco di Pellezzano Francesco Morra mentre il Comune di Salerno non aveva una sua rappresentanza istituzionale. Commovente il ricordo delle amiche che, con Ilaria, condividevano la passione per la ginnastica ritmica: “non riesco a crederci che tu non sei più con noi, che non ci sarà più un allenamento insieme”, ha ricordato una delle giovani atlete che ha descritto la 15enne come una ragazza che stava conquistando, con difficoltà, fiducia in sé stessa, sempre con il sorriso sulle labbra. “Da quando sei arrivata non hai saltato un solo allenamento, non hai mai creato problemi, sempre pronta ad impegnarti. Dopo tanti tentativi sei riuscita a fare tutto, ti sei fidata di me e io di te. E io non posso crederci che tutto questo non ci sarà più. Balla tra gli angeli, ora, vola alto”, ha raccontato visibilmente scossa un’altra giovane atleta. “Non mi do pace, non ci credo che tu non sia più qui con me, non potrò mai più correggerti, abbracciarti e non ci credo che non potremo mai più cercarci con lo sguardo, prima di iniziare un esercizio. Non ci credo”, ha aggiunto. Ilaria e Nicholas, così giovani, innamorati, avevano tutta la vita davanti ma il destino con loro è stato beffardo. L’incidente è avvenuto nella frazione di Coperchia, in via De Iulis, la dinamica è ancora in fase di accertamento.
Galluzzi, che viveva a Pellezzano, avrebbe perso il controllo del Beverly 250 e sarebbe finito rovinosamente al suolo. La civica amministrazione di Salerno e di Pellezzano hanno espresso parole di cordoglio. Il sindaco Francesco Morra ieri ha proclamato il lutto cittadino. Lotteria Italia: Venduti 6,3 Mln biglietti, +39% rispetto edizione precedente In questa edizione della Lotteria Italia sono stati venduti 6.359.771 tagliandi, contro i 4.578.675 dello scorso anno, con
una crescita – ricorda l’agenzia specializzata Agimeg – del +38,9%. La vendita nella rete autorizzata di tabaccherie e ricevitorie fa segnare un +28,1% (da 3,3 a 4,3 milioni). Nel dettaglio, i biglietti venduti nei tabacchi ammontano a 3,3 milioni, il +24,4% rispetto ai 2,6 milioni del 2020, mentre i tagliandi staccati nei bar sono cresciuti del +47,7%, da 638.780 a 943.320. Valore sempre più in crescita anche per i distributori locali (+55,5%), mentre la voce ”altri distributori” viaggia con il +94,6% di vendita. Va evidenziato che nella rete ”storica” (tabaccai e ricevitorie) di distribuzione dei biglietti della Lotteria Italia viene venduto quasi il 70% dei tagliandi. Negli altri canali di vendita, in Autogrill – altro luogo classico per la vendita dei tagliandi della Lotteria Italia e dove ad ogni edizione finiscono sempre premi importanti – si registra infatti una crescita record del +107%. Da notare che in Autogrill e stazioni di servizio vengono venduti circa il 12% dei biglietti totali (erano l’8% nella scorsa edizione). Segno meno invece per l’acquisto online: via internet la vendita segna infatti un -30,6%. Numeri davvero importanti per la Lotteria Nazionale più antica del nostro Paese, fortemente sostenuta dall’Adm, grazie all’azione del direttore generale dell’Agenzia, Marcello Minenna, e del direttore Giochi numerici e Lotterie, Stefano Saracchi. L’anno d’oro, ricorda ancora Agimeg, fu il 1988-89, quando furono venduti oltre 37,4 milioni di biglietti. Quell’anno la Lotteria Italia era abbinata al programma televisivo ‘Fantastico 9’, condotto dal duo Montesano-Oxa. Al secondo posto il 1986, con 33,6 milioni (abbinato a ‘Fantastico 7’), seguito dal 1989 con 33 milioni (‘Fantastico 10′). Fanalino di coda per vendita di biglietti, prima di questa edizione (4,7 milioni), il 2019, con 6,7 milioni di biglietti staccati, seguito dal 2012 che si fermò a quota 6,9 milioni. Lotteria Italia: Roma ed il Lazio in testa per biglietti venduti. Ma quali sono le regioni in cui sono stati venduti più biglietti? Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli elaborati da Agimeg, il Lazio è in testa a questa speciale classifica con 1.178.820 biglietti staccati
(il 18,8%), seguito dalla Lombardia con 1.054.820 (il 16,8%), terzo posto per la Campania con 608.460 (il 9,7%). In top five anche l’Emilia Romagna, con 577.660 (il 9,2%), ed il Piemonte con 427.560 (il 6,8%). In Top Ten anche Toscana (434.200 e il 6,9%), Veneto ( 401.760 e il 6,4%), Sicilia (330.460 e il 5,3%), Puglia (265.120 e il 4,2%) e Marche (155.600 e il 2,5%). Subito dietro la Liguria (152.840 e il 2,4%), l’Abruzzo (166.800 e il 2,7%), l’Umbria (120.800 e l’1,9%), la Calabria (116.640 e l’1,9%), il Friuli Venezia Giulia (85.700 e l’1,4%), la Sardegna (68.420 e l’1,1%), il Trentino Alto Adige (57.120 e lo 0,9%), la Basilicata (39.060 e lo 0,6%), il Molise (28.120 e lo 0,4%), fanalino di coda la Valle d’Aosta (15.500 e lo 0,2%). Tra le grandi città, Roma si conferma ancora una volta la capitale per vendita di biglietti: ben 911.390 i tagliandi acquistati, seguita da Milano con 472.260 e da Napoli con 308.620. In top five anche Torino con 249.040 biglietti e Bologna con 209.230. Oltre quota 100 mila tagliandi staccati si piazzano anche Firenze (141.920), Frosinone (130.430), Salerno (128.880), Verona (119.780) e Brescia (111.260). E’ Roma la città che nelle ultime 25 edizioni ha portato a casa più premi di prima categoria, ben 8 (1996-1998-1999-2001-2003-2008-2009-2014), un vero e proprio record. Tra questi spicca – segnala l’Agimeg – quello da 5 milioni di euro del 2008, mai incassato e per questo rimesso in gioco l’anno successivo, e questa volta vinto (di nuovo a Roma) insieme all’altro primo premio da 5 milioni finito a Soave, in provincia di Verona. Tra le altre grandi città italiane, solo Napoli può fare concorrenza alla Capitale: nelle ultime edizioni, infatti, il primo premio è stato vinto qui tre volte, nel 2006, nel 2007 e nel 2011. C’è chi insegue una vincita milionaria per tutta la vita, ma nella storia della Lotteria Italia non mancano casi di dimenticanze clamorose. Negli ultimi 20 anni, come ricorda l’agenzia Agimeg, non sono stati riscossi premi per quasi 30 milioni di euro. Il primato (in negativo) spetta all’edizione 2008-2009, quando un giocatore di Roma non ritirò il primo premio da 5 milioni di euro, poi messo nuovamente in palio l’anno
successivo (e questa volta vinto ed incassato). Quell’edizione va ricordata anche per il record di premi non incassati, il cui totale toccò addirittura i 7 milioni di euro. Nell’edizione 2015-2016, sono stati ‘dimenticati’ oltre 2,9 milioni di euro, tra cui il secondo premio da 2 milioni di euro vinto a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta. Ma anche nel 2012 ci fu un clamoroso caso di vincita dimenticata. Non venne infatti mai riscosso il secondo premio da 2 milioni di euro e in totale furono quasi 3 i milioni lasciati nelle casse dello Stato, mentre nel 2014 furono scordati 1,7 milioni, tra cui il quarto premio finito a L’Aquila. Gli Autogrill sono da sempre una rete importante per la vendita e le vincite allaLotteria Italia. Lo scorso all’area di servizio Prenestina Ovest, a Gallicano nel Lazio, venne vinto alla Lotteria Italia il premio da un milione di euro. L’anno prima il biglietto abbinato al secondo premio da 2,5 milioni venne venduto a Gonars, in provincia di Udine, in una stazione di servizio sulla A4, nelle due edizioni precedenti furono addirittura i due primi premi da 5 milioni a finire lungo le autostrade italiane, ad Anagni (FR) nel 2017 e Sala Consilina (SA) nel 2018. Numeri alla mano, dal 2004 a oggi in Autogrill e stazioni di servizio – segnala l’Agimeg – sono stati vinti complessivamente oltre 65 milioni di euro. Tra gli anni più fortunati il 2006, con il record di 18 biglietti vincenti per 9,9 milioni di euro in premi, e il 2012, con 38 biglietti vincenti per 8,8 milioni di euro. Nell’ultima edizione, oltre al primo premio da 5 milioni di Sala Consilina, vinto anche il premio da 1 milione di euro sull’A1 all’altezza di Fabro (TR). Le regole per incassare le vincite allaLotteria Italia Il biglietto vincente deve essere presentato integro ed in originale – sono quindi escluse copie di ogni tipo anche se autenticate – presso uno sportello di Banca Intesa Sanpaolo oppure presso l’Ufficio Premi di ”Lotterie Nazionali s.r.l.” – viale del Campo Boario, 56/D – 00153 Roma. Il biglietto può anche essere spedito al suddetto Ufficio, a mezzo di raccomandata A/R, indicando le generalità, l’indirizzo del richiedente e la modalità di pagamento richiesta (assegno
circolare, bonifico bancario o postale). I premi devono essere richiesti entro il 180° giorno successivo a quello della pubblicazione nella G.U. del bollettino ufficiale dell’estrazione. Solitamente la scadenza è nella prima metà di luglio. La prima Lotteria ufficiale italiana si svolse a Tripoli in Libia, all’epoca sotto la dominazione italiana, nel 1933 e venne abbinata al Gran Premio di tripli di automobilismo. Per la cronaca vinse Achille Varzi, alla guida di una Bugatti, che precedette sul traguardo Tazio Nuvolari su una Alfa Romeo. La storia delle lotterie in Italia affonda le radici nella prima metà del secolo scorso. La prima Lotteria ufficiale italiana si svolse a Tripoli, in Libia, all’epoca sotto la dominazione italiana, nel 1933 e venne abbinata al Gran Premio di Tripoli di automobilismo. Per la cronaca vinse Achille Varzi, alla guida di una Bugatti, che precedette sul traguardo Tazio Nuvolari, su Alfa Romeo. Ma l’origine delle lotterie arriva ancora da più lontano. Uno dei primi riferimenti all’organizzazione di unaLotteria si trova infatti nella Bibbia e più precisamente nel capitolo 26 del Libro dei Numeri in cui si narra che Mosé, per attribuire gli appezzamenti di terra situati sulla riva occidentale del fiume Giordano, abbia fatto ricorso all’imparzialità di unaLotteria. Salernitana: Iervolino, sospendere prossime giornate di serie A “Ritengo ragionevole che la Lega di serie A adotti gli opportuni provvedimenti al fine di sospendere le prossime giornate di campionato la cui regolarità, peraltro, potrebbe essere compromessa dalle numerosi defezioni che ogni club,
purtroppo, conta tra i suoi tesserati”. E’ quanto afferma in un post pubblicato sui social Danilo Iervolino, imprenditore che si appresta a diventare il nuovo proprietario della Salernitana. Lo scorso 31 dicembre la sua offerta e’ stata accettata dai trustee e, adesso, e’ in corso l’iter burocratico che entro il 14 febbraio porterà alla cessione delle quote. La squadra campana e’ una delle più colpite dal Covid: con 11 tesserati contagiati e 25 in isolamento, i granata oggi non scenderanno in campo contro il Venezia. Ma Iervolino parla in generale del sistema calcio e delle criticità provocate dalla pandemia. “I livelli di contagio raggiunti nelle ultime settimane sono un effetto preoccupante del diffondersi della pandemia. In questo quadro epidemiologico sarebbe auspicabile che tutti, congiuntamente, ci adoperassimo al fine di frenare l’avanzata del virus. Non può sottrarsi da una simile responsabilità il mondo dello sport, che ha l’obbligo di preservare la salute di tutti i suoi affiliati e d appassionati”, ha sottolineato l’imprenditore campano. “Mi auguro che lo sport continui a rappresentare limpidamente i suoi valori fondanti di responsabilità e rispetto”, ha concluso Iervolino. Promossi, rimandati e bocciati del Napoli bis di Erika Noschese Alessandro Ferrara: 8
Da presidente del consiglio comunale ad assessore alle Attività Produttive e al Turismo. Non un ruolo facile per l’assessore Ferrara, calato perfettamente nella parte. Ha lavorato fin dal primo giorno, in silenzio, senza sbandierare nulla e, ricordando bene che la politica si fa tra i cittadini e non sui social. Classe ed eleganza sono indubbiamente il suo biglietto da visita ma la professionalità e la competenza non manca. Per lui caramelle. Felice Marotta: 8 E’ stato il sindaco ombra del Comune, chiamato a risolvere tutti i problemi che non sono mancati durante il suo pontificato, pronto ad ascoltare le lamentele di tutti, pronto a ricucire gli strappi. Un punto di riferimento che viene meno. Riservato, forse troppo, ha sempre preferito non esporsi mai perchè, come ha sempre detto, “la mia storia parla da sè” Elisabetta Barone: 7
La vera novità di questa amministrazione è proprio la preside del liceo Alfano I che dal primo giorno ha dimostrato classe, eleganza e capacità. La dirigente non è riuscita nell’impresa di strappare la fascia tricolore al primo cittadino ma è la leader dell’opposizione e fin dal primo giorno ha dimostrato di essere perfettamente calata nel ruolo. Opposizione, sí ma sempre propositiva e costruttiva. Per lei indubbiamente caramelle. Paky Memoli: 7 La Memoli non può non ricevere caramelle. La sua presenza a Palazzo di Città è sinonimo di garanzia. La nomina di vice sindaco la merita tutta e le Pari opportunità confermano l’impegno di un lavoro iniziato fuori dalla scena politica e portato avanti, prima da consigliere e poi da assessore. Non ha mai negato di ambire all’assessorato ma nel suo caso non è una questione di poltrone ma solo di opportunità per aiutare davvero i salernitani e le donne. Antonia Willburger: 7
Ha perso l’assessorato alla Cultura ma non la voglia di fare. La sua campagna elettorale si è concentrata sul dialogo e il confronto con le associazioni culturali per capire e approfondire le problematiche, aggravate poi dalla pandemia. Da consigliere non si risparmia, lavorando fianco a fianco con gli operatori dello spettacolo e il mondo della cultura in generale. Caramelle per lei. Angelo Caramanno: 7 Da assessore a consigliere con il massimo rispetto nei confronti delle istituzioni. Caramelle per Angelo Caramanno che subito dopo la vittoria del primo cittadino ha fatto i conti con il fango gettato addosso dalla sua maggioranza. Lui non ha mai tradito Napoli. Lo stesso non potrà dire il primo cittadino che, insieme ai suoi fedelissimi, non ha saputo proteggere la giunta di cinque anni fa. Barbara Figliolia: 7
In soli tre mesi la Figliolia ha dimostrato di amare realmente la città di Salerno, i salernitani e soprattutto la Salernitana. Da presidente della commissione Politiche Sociali ha lavorato, fin dal primo giorno, per trovare soluzioni a problematiche importanti. Mai fuori luogo, sempre cortese e disponibile al lavoro di squadra e a seguire il percorso tracciato da Paola De Roberto. Per lei caramelle. Michele Sarno: 7 L’avvocato Michele Sarno ha un grande merito: unire il centrodestra e presentarsi unito alla competizione elettorale. Il risultato non è stato quello sperato. Non per colpa sua. C’è da dire che Sarno è stato tradito dai suoi stessi uomini, oggi coinvolti nel sistema Salerno. Non sono mancate le critiche ma il consigliere è stato in grado di dimostrare sul campo chi è e quanto vale. Caramelle. Claudia Pecoraro: 7
Claudia Pecoraro/ Foto Guglielmo Gambardella Avvocata, volontaria, professionista, consigliera. Una bella sorpresa la consigliera pentastellata che anche a Palazzo di Città dimostra di avere le idee ben chiare sul presente ma soprattutto sul futuro della città di Salerno. Nota di merito resta indubbiamente la collaborazione con l’Assessorato alle politiche sociali. I bisogni dei cittadini non hanno bandiere politiche. Ovviamente caramelle. Giuseppe D’Andrea: 7 Da soli tre mesi in consiglio comunale, D’Andrea ha più volte evidenziato il legame con i giovani e con lo sport. Esperto del settore, D’Andrea in campagna elettorale ha più volte attenzionato la carenza di impianti sportivi in città. Da lui nessuna critica l’operato dell’amministrazione precedente ma tante idee propositive affinché i nostri giovani atleti possano realmente avere un luogo sicuro e accogliente. Caramelle per lui. Roberto Celano: 7
Una garanzia per il partito e per il consiglio comunale. Celano ha intrapreso una strada, scelta anni e anni fa e prosegue, coerentemente. A Palazzo di Città nulla sfugge al forzista che sicuramente non risparmia attacchi ma non mancano le proposte. Se solo Qualcuno ogni tanto lo ascoltasse. Continua così, la gente ti premia per il tuo impegno e la tua dedizione alla vita amministrativa. Indubbiamente caramelle. Gianluca Memoli: 7 Gianluca Memoli/ Foto Guglielmo Gambardella Il suo ritorno in consiglio comunale era particolarmente atteso. Nonostante 5 anni di pausa Gianluca Memoli non è mai sparito dalla scena politica locale. Lui è la dimostrazione che se si vuole si può lavorare anche senza ruoli istituzionali ma indubbiamente il suo è un ritorno gradito. Attento, preciso e garbato il consigliere di Salerno per i Giovani merita solo caramelle. Donato Pessolano: 7
Come il collega Naddeo ha lasciato la maggioranza. Il ruolo all’opposizione oggi premia la sua coerenza perché Donato Pessolano porta avanti battaglie giuste, spalleggiato dai suoi colleghi. Il suo non è mai un no a priori ma sempre motivato e dettagliato. Bene l’addio alla maggioranza, bene il percorso avviato con questa nuova amministrazione. Caramelle. Paola De Roberto: 6,5 Da presidente della commissione Politiche Sociali ad assessore poco cambia. Paola De Roberto si è sempre impegnata, fin dal suo primo mandato. I giovani e le difficoltà dei cittadini sono il suo pane quotidiano. Mai un tentennamento, mai una critica perché per lei l’obiettivo è lavorare, di pari passi con il settore Politiche Sociali e dare risposte ai cittadini in tempi rapidi. Per lei caramelle. Massimiliano Natella: 6,5
Dopo aver guidato per cinque anni i socialisti ha conquistato l’assessorato. Natella guida uno dei settori più complessi per il Comune di Salerno, le Politiche Ambientali. Per lui, fin dal primo momento, non sono mancati i problemi, a partire dalle cooperative sociali. Uno dei primi atti è stato incontrare i dipendenti e lavorare ad un bando ponte ma con lui prevale l’onestà, i tempi sono lunghi e non lo ha mai negato. Caramelle, assessore. Tea Luigia Siano: 6,5 C’è ancora tempo, sia chiaro, ma spesso la prima impressione è quella giusta e siamo certi che è questo il caso. Caramelle per l’avvocato Tea Luigia Siano che ha dimostrato di amare le donne e la politica. Ma soprattutto è l’esempio di come coniugare perfettamente il ruolo di professionista, mamma, moglie senza mettere al secondo posto la politica e l’associazione, fondata da suo padre. Gennaro Avella: 6,5
Era il super preferito per un assessorato ma ha chiarito fin da subito di non essere interessato a ruoli ma solo di avere la possibilità di lavorare per i giovani e per la sua comunità che, alle scorse elezioni comunali, lo ha premiato. Da presidente della commissione Sport si è subito messo a lavoro per risolvere i problemi della piscina Vitale ma c’è ancora tanto da fare. Caramelle per lui Giuseppe Zitarosa: 6 Caramelle, soprattutto per premiare la sua coerenza. Giuseppe Zitarosa nei cinque anni precedenti ha dimostrare non poche affinità con la maggioranza Napoli. Mai una critica fuori luogo, magari qualche proposta ma questo è indubbiamente soggettivo. Dopo anni nel centrodestra e all’opposizione ha scelto di sostenere la maggioranza di Napoli. Nulla quaestio. Felice Santoro: 6
E’ un veterano a Palazzo di Città. Durante i cinque anni precedenti e nel corso di questi mesi, Santoro ha dato poco spazio alle critiche e alle chiacchiere. Ha lavorato in silenzio per la comunità che, ancora una volta, ha scelto di premiarlo. Fiducia totalmente meritata per lui. Dispiace non averlo a Palazzo Sant’Agostino, sarebbe stata una risorsa. Caramelle per lui, con la speranza di vederlo sempre attivo. Filomeno Di Popolo: 6 Non ha mai nascosto il suo passato nel centrodestra ma alle ultime comunali ha scelto il Psi. Di Popolo ha dimostrato di avere fin da subito le idee chiare chiedendo all’amministrazione di procedere con nuove assunzioni nella Pubblica amministrazione. Da ormai ex direttore del cimitero, il socialista ha scelto di battersi anche per il camposanto ipotizzando interventi di adeguamento. Per lui caramelle. Fabio Polverino: 6
Alla sua seconda consiliatura, il consigliere ha dimostrato di essere dentro certe dinamiche. Da presidente della commissione, ha saputo svolgere un ottimo lavoro, di pari passo con quello dell’assessore al campo competente. Per lui caramelle, indubbiamente, ma un pezzettino di carbone non guasta mai. La maggioranza deve ricordare di non dover sempre e comunque acconsentire alle scelte dell’amministrazione e della giunta. Vincenzo Luciano: 6 Capostaff del sindaco Napoli si vocifera, carte alla mano sia chiaro, che il suo stipendio sia tra i più alti a Palazzo di Città. Per lui i grattacapi ci sono, soprattutto in questo periodo, ma la forte crisi economica e i conti comunali in rosso dovrebbero spingere tutti a dare il buon esempio, magari con un taglio netto. Un po’ di caramelle per il fedelissimo del primo cittadino. Voto 6 per l’impegno che ha sempre dimostrato Dario Loffredo: 6
Per il presidente del Consiglio poche caramelle e tanto carbone. Il secondo filone dell’inchiesta della Procura di Salerno lo vede indagato ma Loffredo non si è mai espresso. Prima della nomina a presidente del Consiglio si è rinchiuso nelle quattro mura di casa, senza dare spiegazioni ai cittadini che lo hanno premiato, facendolo risultare il primo degli eletti. Voto 5 ma solo perché noi siamo buoni. Catello Lambiase: 5,5 Il Movimento 5 Stelle è la vera novità di questa nuova amministrazione comunale. Per la prima volta entra a Palazzo di Città e prova ad imporsi come vera alternativa. Per il consigliere Catello Lambiase non male l’inizio, la strada però è ancora particolarmente lunga ed in salita. Bene la battaglia a tutela della salute pubblica ma occorre tutelare anche i lavoratori. Antonio Fiore: 5,5
Sperava in un assessorato ma, ancora una volta, ha dovuto fare i conti con le scelte di un sindaco che è rimasto bloccato in un’inchiesta, escludendo dalla giunta i Progressisti. Caramelle, per il consigliere Antonio Fiore ma un pezzettino di carbone non guasta mai. Essere alla maggioranza non significa necessariamente acconsentire a tutto, un pizzico di coraggio in più non guasta. Antonio Carbonaro: 5,5 Caramelle per carbonaro ma non in abbondanza. Da residente dei rioni collinari Carbonaro può ancora fare tanto. A lui va riconosciuto il merito per l’installazione delle doccette sulle spiagge pubbliche ma, soprattutto, l’apertura del centro vaccinale di Matierno in una struttura nuova di zecca. C’è ancora tanto da fare, per Matierno e per i rioni collinari in generale. Antonio Cammarota: 5,5
Calma apparente o tregua? Il leader de La Nostra Libertà non sembra particolarmente attivo durante questa nuova amministrazione. Voleva la commissione Trasparenza ancora una volta e l’ha ottenuta, grazie ai voti di quella maggioranza che ha sempre contrastato. Ora, si oppone all’opposizione ma bene fa, indubbiamente, a tenersi fuori da certe dinamiche. Caramelle ma un pezzo di carbone non guasta. Vincenzo Napoli: 5 Il sindaco, al suo secondo mandato, sicuramente non merita le caramelle. L’inchiesta della Procura di Salerno mette in evidenza tutte le falle di un sistema, nato con l’attuale presidente De Luca e che non accenna a tramontare. Le successive decisioni hanno creato non poche polemiche ma il primo cittadino ha scelto, neanche a dirsi, la strada del silenzio. Per lui un 5 ma solo per la fiducia. Domenico De Maio: 5
Un po’ di carbone non guasta. Nella sua calda, l’ex assessore all’Urbanistica non troverà solo le caramelle. Ha peccato di incoerenza dopo la decisione del sindaco Napoli di escluderlo dalla giunta comunale. Tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi e magari De Maio dovrà dare spiegazioni ai Progressisti. E non solo. Per ora un 5 ma solo perché non si può non considerare il suo impegno per la città. Luigi Della Greca: 5 L’urna non l’ha premiato ma Napoli sì. L’ex assessore al Bilancio era tra i super preferiti per una riconferma ma le ultime dinamiche hanno imposto un cambio di programma. Il sindaco non ha voluto rinunciare a lui e l’ha assunto, a titolo gratuito, per occuparsi del personale e di rapporti con le organizzazioni sindacali. Per ora, i sindacalisti non sembrano essere particolarmente soddisfatti e in più occasioni non hanno risparmiato accuse. Luca Sorrentino: 5
Carbone. Per la poca attenzione e la presenza assenza. Sorrentino si è visto poco nei cinque anni precedenti e verosimilmente sarà così anche durante questa consiliatura. Indubbiamente, il suo lavoro gli impedisce di dedicarsi alla vita politica e istituzionale a tempo pieno e a 360 gradi. Ma allora perché candidarsi? Costanza, sacrificio, determinazione dovrebbero essere le caratteristiche giuste di ogni consigliere. Horace Di Carlo: 5 Un bel po’di carbone per il consigliere Di Carlo che ha lasciato in sospeso diverse istanze da lui sollecitate. I residenti attendevano una risposta ma fino ad ora nulla è cambiato. Da lui tante chiacchiere e pochi fatti, almeno fino ad ora ma c’è sicuramente tempo per recuperare. Di Carlo ha preferito non esporsi neanche sull’inchiesta della Procura di Salerno. Bocciato per il momento. Corrado Naddeo: 5
Troppe chiacchiere, alle volte critiche eccessive ma ci sta. Il consigliere di Oltre ha lasciato la maggioranza a pochi mesi dalla fine della scorsa consiliatura. Buone le proposte avanzate in consiglio comunale per fronteggiare l’emergenza covid ma purtroppo ancora oggi inascoltate. Più proposte meno urla e soprattutto il rispetto del tempo a disposizione durante l’assise comunale, un consiglio. Rocco Galdi: 5 Yesman per eccellenza. Carbone per Rocco Galdi. Nei cinque anni passati e in questi 3 mesi di amministrazione targata Napoli bis, il consigliere dei Progressisti per Salerno non solo non ha mai contestato una sola iniziativa della maggioranza ma non ha mai avanzato una proposta costruttiva, se non in rari casi. Per lui voto 5 ma solo perché speriamo in un cambio di rotta. Paola Adinolfi: 5
Il bilancio non è mai materia facile, men che meno con un Comune sull’orlo del dissesto. Paola Adinolfi entra in giunta da tecnico. Si è messa a lavoro fin dal primo giorno ma i conti ancora oggi non tornano. Durante l’ultimo consiglio comunale è riuscita ad evidenziare tutte le difficoltà dell’ente. I consiglieri hanno dovuto attendere la relazione dei tecnici dopo diverse ore di confronto, poco costruttivo e chiaro. Carbone per lei. Claudio Tringali: 4 C’era una volta il Palazzo di Vetro, c’è oggi un assessore alla Trasparenza. Le chiacchiere, assessore, lasciamole agli altri. Lei fino ad ora sembra aver commesso solo guai. Ha chiuso le porte in faccia ai cittadini e ha finto di lavorare ad un disciplinare che ha tanti punti interrogativi. Con lei, solo una certezza: la sicurezza e la trasparenza non sono di certo il suo cavallo di battaglia. Tanto carbone, assessore Tringali. Michele Brigante: 4
Verrebbe da dire Brigante chi? Poco presente a Palazzo di Città, poco operativo. Dalla sua nomina ad oggi poco e nulla è cambiato e pochissimo è stato fatto. Intanto, il Ponte dei Diavoli è work in progress ma per le condizioni in cui versa un bene storico è troppo poco. Senza dubbio. Carbone per l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici. Avrebbe potuto chiedere il sostegno e l’aiuto del suo predecessore. Ma forse, poco conta. Arturo Iannelli: 4 Due interventi, entrambi fuori luogo. Carbone per il consigliere Iannelli che ha dapprima contestato la stampa, spalleggiando l’iniziativa del Comune di bloccare l’accesso a Palazzo di Città per poi intervenire, durante il secondo consiglio comunale, per dire il nulla. Iannelli, come inizio molto male. Ritenti, magari sarà più fortunato durante i prossimi consigli comunali. Dante Santoro: 4
Il salto della quaglia non è mai esempio di coerenza e soprattutto in politica non premia mai. Santoro in questi anni ci ha abituati a diverse bandiere di partito ora promette fedeltà alla Lega e al suo Capitano. Ma quanto durerà? Forse, fino alla prossima tornata elettorale quando ci sarà uno sconto o una mancata candidatura. Sarà che la poltrona vince sugli ideali politici. Carbone, caro Dante. Gaetana Falcone: 4 Assessore alla Pubblica istruzione ma forse poco istruita sul lavoro da portare avanti a Palazzo di Città. Le scuole non sono un gioco e le problematiche da affrontare non sono poche. Stare chiusa in una stanza, dietro una scrivania non serve. Operatività dovrebbe essere la parola d’ordine ma all’assessore Falcone questo sembra sfuggire. Alla guida delle Pari Opportunità poco ha fatto, all’Istruzione, per ora, nulla. Carbone Domenico Ventura: 3
Qualcuno ha capito quale importante contributo ha mai portato Ventura in consiglio comunale? A noi, per ora sfugge eppure ha lavorato per 5 anni, ricordando solo gli ultimi. La befana porterà sicuramente tanto carbone per il consigliere che ha scelto di saltare sulla barca del vincitore. La scelta del partito non era frutto di ideali politici ma di calcoli matematici per la riconferma. Pasquale Criscito: n.c. Caramelle ma solo perché alla sua prima esperienza da consigliere comunale. In questi mesi Pasquale Criscito non ha ancora avuto modo di mostrare quanto vale e quali sono i suoi progetti per la città di Salerno ma l’impegno per la comunità c’è. Pochi mesi non possono bastare e così ci riaggiorniamo nei mesi successivi. Per ora, non classificato, non classificato. Vittoria Cosentino: n.c.
Difficile votare una new entry, soprattutto se sono trascorsi solo tre mesi dalla proclamazione. Vittoria Cosentino è stata fortemente voluta dagli esponenti del Pd. Fiducia meritata, indubbiamente ma per un giudizio bisognerà attendere ancora qualche mese e che le commissioni inizino a lavorare per bene, avanzando proposte costruttive per il bene della comunità. Nel frattempo, caramelle ma il voto resta: non classificato. Salvatore Telese: n.c. Per Salvatore Telese vale il discorso di Criscito. Caramelle ma solo per la fiducia. Questi mesi in consiglio comunale non hanno ancora permesso all’esponente di Campania Libera di farsi conoscere davvero. Il tempo a disposizione è ancora tanto, si spera per loro. Salvo colpi di scena della Procura, ci sono ancora anni a disposizione. Anche nel suo caso, n.c.
Boom di contagi a Salerno e provincia di Monica De Santis Mentre nel napoletano i reparti pediatrici sono pieni e i medici parlano di una “situazione difficile”. Aumenta l’indice di contagio e aumentano i ricoveri sia in terapia intensiva che in degenza. La Campania procede a passi difficile nella lotta contro l’ennesima ondata del Covid. E questa volta a preoccupare, come detto nel territorio napoletano sono i più piccoli. Ma anche a Salerno e provincia la situazione non è delle migliori. I dati parlano nella sola giornata di mercoledì di oltre 480 positivi nella città capoluogo, mentre in tutta la provincia i positivi sono poco più di 4000 su 15mila tamponi effettuati. A comunicare questi dati è il referente covid dell’Asl di Salerno, il dottor Arcangelo Saggese Tozzi, che parla di una percentuale del 30% tra tamponi fatti e positivi riscontrati… “La situazione inizia a diventare preoccupante anche nel salernitano. Anche se – precisa Saggese – fortunatamente rispetto al territorio napoletano la situazione non è così drammatica. Abbiamo potenziato i posti letti nei due ospedali covid center di Scafati e di Agropoli, ma fortunatamente, il numero dei ricoveri in entrambe le strutture è minimo e soprattutto non abbiamo molti casi gravi. Però dobbiamo stare attenti. Perchè se guardiamo la densità abitativa del napoletano rispetto alla nostra, era prevedibile che loro andassero in affanno prima di noi. Quindi se non prestiam attenzione ora, possiamo rischiare di avere anche noi, nuovamente, molti ricoveri”. Sul fronte scuola Saggese precisa che… “Non dipende dall’Asl di Salerno, ogni decisione dovrà essere presa dai singoli sindaci, in caso di focalai nei loro comuni, oppure dal Governatore, se si vuol parlare di sospensione a livello regionale”. E sulla questione scuole ieri si è espresso anche il sindaco di Benevento,
Clemente Mastella che ha dichiarato che… “Si puo’ riaprire la scuola se Ata e docenti non saranno presenti a causa del Covid? Io ritengo che un piccolo lockdown può essere utile. Se si vuole andare a scuola il 10, non farò nessuna opposizione, ma ritengo che nelle scuole non ci sara’ personale sufficiente” Intanto secondo il Bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania, nella giornata di martedì sono 16.972 i casi positivi al Covid su 117.278. Se lunedì l’indice di contagio era pari al 10,21%, martedì è slittato al 14,47%. 11 i decessi nelle ultime 48 ore; 15 deceduti in precedenza – tra l’8 dicembre 2021 e il 2 gennaio 2022 -; ma registrati martedì. Nelle terapie intensive sale a 65 il numero dei posti letto in terapia intensiva (+8 rispetto a lunedì). Aumento anche rei ricoveri in degenza con 813 posti letto occupati (+32 rispetto a lunedì). Sul fronte vaccini dalla Regione Campania intanto fanno sapere che complessivamente sono state effettuate 4.468.418 vaccinazioni con prima dose, 3.941.942 con seconda dose e 1.917.252 con terza dose. Le somministrazioni sono state, in totale, 10.328.579 Colpita dà infarto dà alla luce la sua bambina di Erika Noschese Era quasi alla 36esima settimana di gravidanza, la giovane donna albanese, che dopo essere stata operata al cuore, in seguito ad un grave infarto, ha partorito comunque la sua bambina di 2,430 kg. È accaduta, nei giorni scorsi presso l’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, questa storia incredibile, dal finale lieto, che ha visto una mamma combattiva, affrontare
una dura prova prima di mettere al mondo la sua nona figlia. La donna in questione, alla sua sedicesima gravidanza, con nove figli nati e sette aborti subiti, è arrivata in ospedale in condizioni critiche, aveva un infarto cardiaco in corso ed era molto sofferente. È stata sottoposta quindi ad un intervento particolarmente complesso, effettuato dalla dottoressa Adele Pierri, della Cardiologia Interventistica diretta dal dottore Cesare Baldi, la quale, è riuscita abilmente e con successo, ad aspirare un grosso trombo presente in un’arteria principale, per quanto attiene la vascolarizzazione cardiaca. La paziente in seguito, è stata stabilizzata dal punto di vista cardiologico e trasferita nel Reparto di Gravidanze a Rischio, diretto dal dottore Mario Polichetti, il quale insieme al dottore Francesco Marino, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia Ospedaliera, ha eseguito alla partoriente, un intervento di taglio cesareo per consentire la nascita della sua bambina. Mamma e figlia stanno bene, testimoni entrambe che la collaborazione repentina tra medici, la professionalità di ognuno di loro, può salvare molte vite. Il dottor Polichetti non è nuovo a parti eccezionali: il Ruggi, anche grazie alla sua professionalità, è diventato una delle eccellenze in ambito ginecologico. Il responsabile del reparto di Gravidanze a Rischio ha assicurato che la mamma e la bimba stanno bene, costantemente monitorate dai medici dell’unità operativa. Il presidente Strianese positivo alla variante
Omicron di Erika Noschese Positivo alla variante Omicron. Non sembra iniziato nel migliore dei modi il nuovo anno per il presidente della Provincia Michele Strianese che già nel 2020 è stato colpito dal virus. Ieri, il sindaco di San Valentino Torio ha annunciato di essere in quarantena, positivo alla variante Omicron. “Omicron d’altro canto è meno aggressiva ed attacca la gola e l’ albero bronchiale, molto di meno i polmoni, per cui è difficile che possa provocare crisi respiratorie, soprattutto se si è vaccinati. In sostanza la variante Omicron nei soggetti sintomatici come me, genera una forte influenza che però va ben curata e seguita”, ha raccontato il presidente di Palazzo Sant’Agostino, in isolamento dal giorno di Capodanno, ovvero dal momento in cui sono iniziati i primi sintomi. Dopo cinque giorni sta un po’ meglio ma lo stato influenzale permane ancora ed è molto invadente. “In realtà ho tardato a fare la dose booster di richiamo che avrei potuto fare già a partire del 9 dicembre, visto che erano scaduti i 6 mesi dalla prima dose (ebbi il coronavirus già a novembre 2020). Quando ho fatto la dose di richiamo, ovvero il giorno 30 dicembre, purtroppo avevo già contratto l’infezione, pur senza ancora saperlo visto che i primi sintomi sono comparsi a Capodanno. Per questo motivo mi appello a tutti affinchè procediate tempestivamente alla vaccinazione e soprattutto a fare la cosiddetta terza dose – ha detto ancora Strianese – Probabilmente se avessi fatto l’iniezione della dose booster già il 9 dicembre, almeno non avrei avuto i sintomi che si sono manifestati e contro i quali sto combattendo”. Di qui l’appello alla cittadinanza: “La salute viene prima di ogni cosa e non bisogna trascurarla rispetto agli impegni istituzionali, professionali e familiari, che pur giustamente bisogna onorare. Il mio pensiero e il mio saluto più affettuoso vanno a tutti coloro che sono nella mia stessa
situazione o che, peggio ancora, sono in ospedale in condizioni più gravi e che quindi combattono una battaglia importante. Forza e coraggio!!”. Obbligo di vaccino per tutti i lavoratori che hanno più di 50 anni di Monica De Santis Il Consiglio dei ministri Ha adottato nuove misure anti covid-19. Misure urgenti che riguardano in particolare i luoghi di lavoro e le scuole. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, dunque è stato approvato un decreto- legge che introduce le nuove misure urgenti. Il testo mira a “rallentare” la curva di crescita dei contagi relativi alla pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono maggiormente esposte e che sono a maggior rischio di ospedalizzazione. Queste le nuove disposizioni: Obbligo di vaccino Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico. Green Pass È esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il
soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. Smart working Il Consiglio dei ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile. Scuola Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività. Scuola dell’infanzia Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Scuola primaria (Scuola elementare) Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni. Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc etc) Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
Acqua & Sapone, l’azienda che ha portato in Italia il concetto di drug store di Chiara Reale In che modo la società italiana operante nella distribuzione organizzata ha gestito questa difficile situazione? Amano definirsi “profumeria di sinistra, democratica, adatta a tutte le tasche” sottolinea il presidente Sergio Reale ( in foto), il quale è stato eletto nuovamente per l’incarico fino al 2023. Acqua & Sapone è nata dall’idea di otto imprenditori di tutta Italia con il nome di Cedas nel 1992. In primis, è l’azienda che ha rivoluzionato il settore, portando anche in Italia il concetto anglosassone di drug store: “ Quando, dopo alcuni anni dal lancio, abbiamo superato i 300 negozi del territorio, Rai e Nielsen hanno usato per la prima volta in Italia l’appellativo drug store all’americana”, ricorda Reale, che al suo fianco ha come vicepresidente Nando Barbarossa. Oggi Acqua & Sapone ha 748 negozi dal Nord al Sud dell’Italia, oltre 8000 dipendente tra store e logistica, un fatturato che nel 2019 ha superato il miliardo e 300 mila euro e costituisce il 56% della quota di mercato drug store in Italia. I soci rimangono gli stessi, ognuno con il 12,5% di quote e responsabile di una zona italiana:” siamo orgogliosi di essere un’azienda al 100% made in Italy. Facciamo anche parte del network di distribuzione Esd Italia, anche esso composto di tutte aziende italiane”, nota il presidente. Uno dei segreti del successo di Acqua & Sapone è essere sempre al passo con i tempi:” Siamo sempre stati veloci nel cogliere i nuovi trend, proporre innovazioni nei prodotti, anche in base alla domanda della clientela – prosegue Reale- . Non a caso molte aziende, in particolare multinazionali, progettano con noi prodotti innovativi, promuovendoli nei nostri maggiori negozi.” Una spinta che affianca una presenza e una tradizione consolidate
nel settore. Lo stesso Reale, ad esempio, è figlio di due generazioni di merciai e profumieri: suo nonno aprì la profumeria Reale in Napoli nel 1947 Con l’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, Acqua & Sapone ha subito una flessione del fatturato del 5,5%, dopo un inizio d’anno molto buono: “Il motivo è un calo delle vendite di make-up e profumeria, a fronte di uno spostamento di consumi su prodotti per la disinfezione e igiene della casa e personale, che hanno prezzi più bassi – analizza Reale-. I bisogni dei consumatori sono cambiati. Adesso, per esempio, riscontriamo un aumento di richiesta di prodotti parafarmaceutici e per questo ci siamo dotati anche di saturimetri e termometri”. Nonostante il leggero calo, l’azienda dichiara di non voler chiudere nessun punto vendita e di voler garantire il lavoro a tutti dipendenti, continuando a puntare sulla formazione. Gli addetti alle vendite di acqua e sapone sono infatti tutti i formati sulle grande mole di prodotti disponibili nei negozi e la maggior parte segue corsi per vendere una decina di marchi make-up e cosmetica differenti. L’emergenza ha poi regalato all’azienda un’ opportunità: in sei regioni Acqua & Sapone ha lanciato le consegne a domicilio con ordini telefonici, che a breve partiranno in tutta Italia e proseguiranno anche in futuro. Nel corso del prossimo anno, poi, verrà lanciato il sito ecommerce. Un braccialetto rosa, a favore delle donne Un gesto simbolico, quello di un braccialetto rosa donato ai clienti, invitati ad indossarlo e postarne l’immagine sui social. Un’azione concreta, quella di donare 500.000 euro alla Fondazione Onlus Doppia Difesa, per contribuire attivamente ai
progetti di sostegno contro ogni forma di violenza sulle donne. Numeri importanti che hanno raggiunto oltre 5 milioni di utenti e totalizzato 14 milioni di visualizzazioni, con una platea composta da 3 quarti da pubblico femminile. Ben 924 i contenuti pubblicati e quasi 60mila le reazioni. Il progetto è culminato alla consegna di un assegno di 500.000 euro a Michelle Hunziker. La popolare presentatrice è cofondatrice della fondazione onlus Doppia Difesa, alla quale Acqua & Sapone ha destinato l’offerta. “ Con questo contributo- ha spiegato il presidente Sergio Reale- abbiamo voluto testimoniare il nostra vicinanza e il pieno sostegno a tutte le donne che combattono quotidianamente la violenza”. “Le donne sono le vere proprietarie del nostro mondo – aggiunge il vicepresidente Nando Barbarossa- rappresentano il 90% della nostra clientela, sono le protagoniste dei nostri punti vendita e le nostre prime interlocutrici.” Questa campagna è per tutte loro ch.re.
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