Ubriaco vuole salire su bus e vetrata

Pagina creata da Marta Alfano
 
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Ubriaco vuole salire su bus e
poi    distrugge     vetrata
deposito
Prima ha urlato, e poi si è scagliato contro la vetrata del
capolinea al deposito di autobus a Pagani, nel Salernitano. Lo
fanno sapere i segretari della Filt CgilSalerno, Gerardo
Arpino, e della Uiltrasporti, Francesco D’Amato, secondo cui
l’uomo, “in evidente stato di ebbrezza, si e’ recato nella
rimessa pretendendo di dover usufruire di un bus per Sarno”.
Il gesto dell’uomo, aggiungono i sindacalisti, “ha distrutto
la vetrata del capolinea creando paura, tensione e malcontento
tra il personale presente”. E ribadiscono la necessità di
“attivare, quanto prima, i sistemi di videosorveglianza e
rimettere al centro delle discussioni la parola sicurezza come
necessita’ per la salvaguardia del personale e degli utenti”.

L’ultimo saluto a Nicholas e
Ilaria: “ora vola tra gli
angeli, non ci credo che non
sarai più qui con me”
di Erika Noschese

Le sirene delle ambulanze, un lungo applauso e l’abbraccio
degli amici. Centinaia di persone presenti, ieri sera, ai
funerali di Nicholas Galluzzi e Ilaria Bove, il 18enne e la
15enne che hanno perso la vita il 1 gennaio, a bordo di un
Beverly 250. Per l’ultimo saluto, il sindaco Francesco Morra
ha chiesto ai familiari di celebrare i funerali al Palazzetto
dello Sport di Capriglia, per permettere ad amici e parenti di
essere presenti, nel rispetto delle norme anti covid. I
feretri sono giunti dinanzi al Palazzetto accolti dalle sirene
delle ambulanze e da un lungo applauso. A portare la bara
della giovanissima Alessia il fratello, con la divisa della
protezione civile. Straziante il dolore dei genitori e degli
amici, ancora increduli di fronte ad una tragedia che oggi non
ha una spiegazione. “E’ una tragedia inspiegabile”, ha infatti
dichiarato don Biagio Napoletano. “Resta lo sconcerto di
fronte ad una tragedia che non sappiamo spiegarci, lascerà
ferite profonde e costituisce una dura prova anche per la
nostra fede – ha aggiunto don Biagio – Giunga per tutti la
luce splendente e la speranza della resurrezione”. Presente il
sindaco di Pellezzano Francesco Morra mentre il Comune di
Salerno non aveva una sua rappresentanza istituzionale.
Commovente il ricordo delle amiche che, con Ilaria,
condividevano la passione per la ginnastica ritmica: “non
riesco a crederci che tu non sei più con noi, che non ci sarà
più un allenamento insieme”, ha ricordato una delle giovani
atlete che ha descritto la 15enne come una ragazza che stava
conquistando, con difficoltà, fiducia in sé stessa, sempre con
il sorriso sulle labbra. “Da quando sei arrivata non hai
saltato un solo allenamento, non hai mai creato problemi,
sempre pronta ad impegnarti. Dopo tanti tentativi sei riuscita
a fare tutto, ti sei fidata di me e io di te. E io non posso
crederci che tutto questo non ci sarà più. Balla tra gli
angeli, ora, vola alto”, ha raccontato visibilmente scossa
un’altra giovane atleta. “Non mi do pace, non ci credo che tu
non sia più qui con me, non potrò mai più correggerti,
abbracciarti e non ci credo che non potremo mai più cercarci
con lo sguardo, prima di iniziare un esercizio. Non ci credo”,
ha aggiunto. Ilaria e Nicholas, così giovani, innamorati,
avevano tutta la vita davanti ma il destino con loro è stato
beffardo. L’incidente è avvenuto nella frazione di Coperchia,
in via De Iulis, la dinamica è ancora in fase di accertamento.
Galluzzi, che viveva a Pellezzano, avrebbe perso il controllo
del Beverly 250 e sarebbe finito rovinosamente al suolo. La
civica amministrazione di Salerno e di Pellezzano hanno
espresso parole di cordoglio. Il sindaco Francesco Morra ieri
ha proclamato il lutto cittadino.

Lotteria Italia: Venduti 6,3
Mln biglietti, +39% rispetto
edizione precedente
In questa edizione della Lotteria Italia sono stati venduti
6.359.771 tagliandi, contro i 4.578.675 dello scorso anno, con
una crescita – ricorda l’agenzia specializzata Agimeg – del
+38,9%. La vendita nella rete autorizzata di tabaccherie e
ricevitorie fa segnare un +28,1% (da 3,3 a 4,3 milioni). Nel
dettaglio, i biglietti venduti nei tabacchi ammontano a 3,3
milioni, il +24,4% rispetto ai 2,6 milioni del 2020, mentre i
tagliandi staccati nei bar sono cresciuti del +47,7%, da
638.780 a 943.320. Valore sempre più in crescita anche per i
distributori locali (+55,5%), mentre la voce ”altri
distributori” viaggia con il +94,6% di vendita. Va evidenziato
che nella rete ”storica” (tabaccai e ricevitorie) di
distribuzione dei biglietti della Lotteria Italia viene
venduto quasi il 70% dei tagliandi. Negli altri canali di
vendita, in Autogrill – altro luogo classico per la vendita
dei tagliandi della Lotteria Italia e dove ad ogni edizione
finiscono sempre premi importanti – si registra infatti una
crescita record del +107%. Da notare che in Autogrill e
stazioni di servizio vengono venduti circa il 12% dei
biglietti totali (erano l’8% nella scorsa edizione). Segno
meno invece per l’acquisto online: via internet la vendita
segna infatti un -30,6%. Numeri davvero importanti per
la Lotteria Nazionale più antica del nostro Paese, fortemente
sostenuta dall’Adm, grazie all’azione del direttore generale
dell’Agenzia, Marcello Minenna, e del direttore Giochi
numerici e Lotterie, Stefano Saracchi. L’anno d’oro, ricorda
ancora Agimeg, fu il 1988-89, quando furono venduti oltre 37,4
milioni di biglietti. Quell’anno la Lotteria Italia era
abbinata al programma televisivo ‘Fantastico 9’, condotto dal
duo Montesano-Oxa. Al secondo posto il 1986, con 33,6 milioni
(abbinato a ‘Fantastico 7’), seguito dal 1989 con 33 milioni
(‘Fantastico 10′). Fanalino di coda per vendita di biglietti,
prima di questa edizione (4,7 milioni), il 2019, con 6,7
milioni di biglietti staccati, seguito dal 2012 che si fermò a
quota 6,9 milioni. Lotteria Italia: Roma ed il Lazio in testa
per biglietti venduti. Ma quali sono le regioni in cui sono
stati venduti più biglietti? Secondo i dati dell’Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli elaborati da Agimeg, il Lazio è in testa
a questa speciale classifica con 1.178.820 biglietti staccati
(il 18,8%), seguito dalla Lombardia con 1.054.820 (il 16,8%),
terzo posto per la Campania con 608.460 (il 9,7%). In top five
anche l’Emilia Romagna, con 577.660 (il 9,2%), ed il Piemonte
con 427.560 (il 6,8%). In Top Ten anche Toscana (434.200 e il
6,9%), Veneto ( 401.760 e il 6,4%), Sicilia (330.460 e il
5,3%), Puglia (265.120 e il 4,2%) e Marche (155.600 e il
2,5%). Subito dietro la Liguria (152.840 e il 2,4%), l’Abruzzo
(166.800 e il 2,7%), l’Umbria (120.800 e l’1,9%), la Calabria
(116.640 e l’1,9%), il Friuli Venezia Giulia (85.700 e
l’1,4%), la Sardegna (68.420 e l’1,1%), il Trentino Alto Adige
(57.120 e lo 0,9%), la Basilicata (39.060 e lo 0,6%), il
Molise (28.120 e lo 0,4%), fanalino di coda la Valle d’Aosta
(15.500 e lo 0,2%). Tra le grandi città, Roma si conferma
ancora una volta la capitale per vendita di biglietti: ben
911.390 i tagliandi acquistati, seguita da Milano con 472.260
e da Napoli con 308.620. In top five anche Torino con 249.040
biglietti e Bologna con 209.230. Oltre quota 100 mila
tagliandi staccati si piazzano anche Firenze (141.920),
Frosinone (130.430), Salerno (128.880), Verona (119.780) e
Brescia (111.260). E’ Roma la città che nelle ultime 25
edizioni ha portato a casa più premi di prima categoria, ben 8
(1996-1998-1999-2001-2003-2008-2009-2014), un vero e proprio
record. Tra questi spicca – segnala l’Agimeg – quello da 5
milioni di euro del 2008, mai incassato e per questo rimesso
in gioco l’anno successivo, e questa volta vinto (di nuovo a
Roma) insieme all’altro primo premio da 5 milioni finito a
Soave, in provincia di Verona. Tra le altre grandi città
italiane, solo Napoli può fare concorrenza alla Capitale:
nelle ultime edizioni, infatti, il primo premio è stato vinto
qui tre volte, nel 2006, nel 2007 e nel 2011. C’è chi insegue
una vincita milionaria per tutta la vita, ma nella storia
della Lotteria Italia non mancano casi di dimenticanze
clamorose. Negli ultimi 20 anni, come ricorda l’agenzia
Agimeg, non sono stati riscossi premi per quasi 30 milioni di
euro. Il primato (in negativo) spetta all’edizione 2008-2009,
quando un giocatore di Roma non ritirò il primo premio da 5
milioni di euro, poi messo nuovamente in palio l’anno
successivo (e questa volta vinto ed incassato). Quell’edizione
va ricordata anche per il record di premi non incassati, il
cui totale toccò addirittura i 7 milioni di euro.
Nell’edizione 2015-2016, sono stati ‘dimenticati’ oltre 2,9
milioni di euro, tra cui il secondo premio da 2 milioni di
euro vinto a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta. Ma
anche nel 2012 ci fu un clamoroso caso di vincita dimenticata.
Non venne infatti mai riscosso il secondo premio da 2 milioni
di euro e in totale furono quasi 3 i milioni lasciati nelle
casse dello Stato, mentre nel 2014 furono scordati 1,7
milioni, tra cui il quarto premio finito a L’Aquila. Gli
Autogrill sono da sempre una rete importante per la vendita e
le vincite allaLotteria Italia. Lo scorso all’area di servizio
Prenestina Ovest, a Gallicano nel Lazio, venne vinto alla
Lotteria Italia il premio da un milione di euro. L’anno prima
il biglietto abbinato al secondo premio da 2,5 milioni venne
venduto a Gonars, in provincia di Udine, in una stazione di
servizio sulla A4, nelle due edizioni precedenti furono
addirittura i due primi premi da 5 milioni a finire lungo le
autostrade italiane, ad Anagni (FR) nel 2017 e Sala Consilina
(SA) nel 2018. Numeri alla mano, dal 2004 a oggi in Autogrill
e stazioni di servizio – segnala l’Agimeg – sono stati vinti
complessivamente oltre 65 milioni di euro. Tra gli anni più
fortunati il 2006, con il record di 18 biglietti vincenti per
9,9 milioni di euro in premi, e il 2012, con 38 biglietti
vincenti per 8,8 milioni di euro. Nell’ultima edizione, oltre
al primo premio da 5 milioni di Sala Consilina, vinto anche il
premio da 1 milione di euro sull’A1 all’altezza di Fabro (TR).
Le regole per incassare le vincite allaLotteria Italia Il
biglietto vincente deve essere presentato integro ed in
originale – sono quindi escluse copie di ogni tipo anche se
autenticate – presso uno sportello di Banca Intesa Sanpaolo
oppure presso l’Ufficio Premi di ”Lotterie Nazionali s.r.l.” –
viale del Campo Boario, 56/D – 00153 Roma. Il biglietto può
anche essere spedito al suddetto Ufficio, a mezzo di
raccomandata A/R, indicando le generalità, l’indirizzo del
richiedente e la modalità di pagamento richiesta (assegno
circolare, bonifico bancario o postale). I premi devono essere
richiesti entro il 180° giorno successivo a quello della
pubblicazione nella G.U. del bollettino ufficiale
dell’estrazione. Solitamente la scadenza è nella prima metà di
luglio. La prima Lotteria ufficiale italiana si svolse a
Tripoli in Libia, all’epoca sotto la dominazione italiana, nel
1933 e venne abbinata al Gran Premio di tripli di
automobilismo. Per la cronaca vinse Achille Varzi, alla guida
di una Bugatti, che precedette sul traguardo Tazio Nuvolari su
una Alfa Romeo. La storia delle lotterie in Italia affonda le
radici nella prima metà del secolo scorso. La prima Lotteria
ufficiale italiana si svolse a Tripoli, in Libia, all’epoca
sotto la dominazione italiana, nel 1933 e venne abbinata al
Gran Premio di Tripoli di automobilismo. Per la cronaca vinse
Achille Varzi, alla guida di una Bugatti, che precedette sul
traguardo Tazio Nuvolari, su Alfa Romeo. Ma l’origine delle
lotterie arriva ancora da più lontano. Uno dei primi
riferimenti all’organizzazione di unaLotteria si trova infatti
nella Bibbia e più precisamente nel capitolo 26 del Libro dei
Numeri in cui si narra che Mosé, per attribuire gli
appezzamenti di terra situati sulla riva occidentale del fiume
Giordano, abbia fatto ricorso all’imparzialità di unaLotteria.

Salernitana:      Iervolino,
sospendere prossime giornate
di serie A
“Ritengo ragionevole che la Lega di serie A adotti gli
opportuni provvedimenti al fine di sospendere le prossime
giornate di campionato la cui regolarità, peraltro, potrebbe
essere compromessa dalle numerosi defezioni che ogni club,
purtroppo, conta tra i suoi tesserati”. E’ quanto afferma in
un post pubblicato sui social Danilo Iervolino, imprenditore
che si appresta a diventare il nuovo proprietario della
Salernitana. Lo scorso 31 dicembre la sua offerta e’ stata
accettata dai trustee e, adesso, e’ in corso l’iter
burocratico che entro il 14 febbraio porterà alla cessione
delle quote. La squadra campana e’ una delle più colpite dal
Covid: con 11 tesserati contagiati e 25 in isolamento, i
granata oggi non scenderanno in campo contro il Venezia. Ma
Iervolino parla in generale del sistema calcio e delle
criticità provocate dalla pandemia. “I livelli di contagio
raggiunti nelle ultime settimane sono un effetto preoccupante
del diffondersi della pandemia. In questo quadro
epidemiologico sarebbe auspicabile che tutti, congiuntamente,
ci adoperassimo al fine di frenare l’avanzata del virus. Non
può sottrarsi da una simile responsabilità il mondo dello
sport, che ha l’obbligo di preservare la salute di tutti i
suoi affiliati e d appassionati”, ha sottolineato
l’imprenditore campano. “Mi auguro che lo sport continui a
rappresentare limpidamente i suoi valori fondanti         di
responsabilità e rispetto”, ha concluso Iervolino.

Promossi,    rimandati                                    e
bocciati del Napoli bis
di Erika Noschese

Alessandro Ferrara: 8
Da presidente del consiglio comunale ad assessore alle
Attività Produttive e al Turismo. Non un ruolo facile per
l’assessore Ferrara, calato perfettamente nella parte. Ha
lavorato fin dal primo giorno, in silenzio, senza sbandierare
nulla e, ricordando bene che la politica si fa tra i cittadini
e non sui social. Classe ed eleganza sono indubbiamente il suo
biglietto da visita ma la professionalità e la competenza non
manca. Per lui caramelle.

Felice Marotta: 8

E’ stato il sindaco ombra del Comune, chiamato a risolvere
tutti i problemi che non sono mancati durante il suo
pontificato, pronto ad ascoltare le lamentele di tutti, pronto
a ricucire gli strappi. Un punto di riferimento che viene
meno. Riservato, forse troppo, ha sempre preferito non esporsi
mai perchè, come ha sempre detto, “la mia storia parla da sè”

Elisabetta Barone: 7
La vera novità di questa amministrazione è proprio la preside
del liceo Alfano I che dal primo giorno ha dimostrato classe,
eleganza e capacità. La dirigente non è riuscita nell’impresa
di strappare la fascia tricolore al primo cittadino ma è la
leader dell’opposizione e fin dal primo giorno ha dimostrato
di essere perfettamente calata nel ruolo. Opposizione, sí ma
sempre propositiva e costruttiva. Per lei indubbiamente
caramelle.

Paky Memoli: 7

La Memoli non può non ricevere caramelle. La sua presenza a
Palazzo di Città è sinonimo di garanzia. La nomina di vice
sindaco la merita tutta e le Pari opportunità confermano
l’impegno di un lavoro iniziato fuori dalla scena politica e
portato avanti, prima da consigliere e poi da assessore. Non
ha mai negato di ambire all’assessorato ma nel suo caso non è
una questione di poltrone ma solo di opportunità per aiutare
davvero i salernitani e le donne.

Antonia Willburger: 7
Ha perso l’assessorato alla Cultura ma non la voglia di fare.
La sua campagna elettorale si è concentrata sul dialogo e il
confronto con le associazioni culturali per capire e
approfondire le problematiche, aggravate poi dalla pandemia.
Da consigliere non si risparmia, lavorando fianco a fianco con
gli operatori dello spettacolo e il mondo della cultura in
generale. Caramelle per lei.

Angelo Caramanno: 7

Da assessore a consigliere con il massimo rispetto nei
confronti delle istituzioni. Caramelle per Angelo Caramanno
che subito dopo la vittoria del primo cittadino ha fatto i
conti con il fango gettato addosso dalla sua maggioranza. Lui
non ha mai tradito Napoli. Lo stesso non potrà dire il primo
cittadino che, insieme ai suoi fedelissimi, non ha saputo
proteggere la giunta di cinque anni fa.

Barbara Figliolia: 7
In soli tre mesi la Figliolia ha dimostrato di amare realmente
la città di Salerno, i salernitani e soprattutto la
Salernitana. Da presidente della commissione Politiche Sociali
ha lavorato, fin dal primo giorno, per trovare soluzioni a
problematiche importanti. Mai fuori luogo, sempre cortese e
disponibile al lavoro di squadra e a seguire il percorso
tracciato da Paola De Roberto. Per lei caramelle.

Michele Sarno: 7

L’avvocato Michele Sarno ha un grande merito: unire il
centrodestra e presentarsi unito alla competizione elettorale.
Il risultato non è stato quello sperato. Non per colpa sua.
C’è da dire che Sarno è stato tradito dai suoi stessi uomini,
oggi coinvolti nel sistema Salerno. Non sono mancate le
critiche ma il consigliere è stato in grado di dimostrare sul
campo chi è e quanto vale. Caramelle.

Claudia Pecoraro: 7
Claudia
                        Pecoraro/ Foto
                        Guglielmo
                        Gambardella

Avvocata, volontaria, professionista,     consigliera. Una bella
sorpresa la consigliera pentastellata     che anche a Palazzo di
Città dimostra di avere le idee ben      chiare sul presente ma
soprattutto sul futuro della città di    Salerno. Nota di merito
resta indubbiamente la collaborazione con l’Assessorato alle
politiche sociali. I bisogni dei cittadini non hanno bandiere
politiche. Ovviamente caramelle.

Giuseppe D’Andrea: 7

Da soli tre mesi in consiglio comunale, D’Andrea ha più volte
evidenziato il legame con i giovani e con lo sport. Esperto
del settore, D’Andrea in campagna elettorale ha più volte
attenzionato la carenza di impianti sportivi in città. Da lui
nessuna critica l’operato dell’amministrazione precedente ma
tante idee propositive affinché i nostri giovani atleti
possano realmente avere un luogo sicuro e accogliente.
Caramelle per lui.

Roberto Celano: 7
Una garanzia per il partito e per il consiglio comunale.
Celano ha intrapreso una strada, scelta anni e anni fa e
prosegue, coerentemente. A Palazzo di Città nulla sfugge al
forzista che sicuramente non risparmia attacchi ma non mancano
le proposte. Se solo Qualcuno ogni tanto lo ascoltasse.
Continua così, la gente ti premia per il tuo impegno e la tua
dedizione alla vita amministrativa. Indubbiamente caramelle.

Gianluca Memoli: 7

                       Gianluca
                       Memoli/ Foto
                       Guglielmo
                       Gambardella

Il suo ritorno in consiglio comunale era particolarmente
atteso. Nonostante 5 anni di pausa Gianluca Memoli non è mai
sparito dalla scena politica locale. Lui è la dimostrazione
che se si vuole si può lavorare anche senza ruoli
istituzionali ma indubbiamente il suo è un ritorno gradito.
Attento, preciso e garbato il consigliere di Salerno per i
Giovani merita solo caramelle.

Donato Pessolano: 7
Come il collega Naddeo ha lasciato la maggioranza. Il ruolo
all’opposizione oggi premia la sua coerenza perché Donato
Pessolano porta avanti battaglie giuste, spalleggiato dai suoi
colleghi. Il suo non è mai un no a priori ma sempre motivato e
dettagliato. Bene l’addio alla maggioranza, bene il percorso
avviato con questa nuova amministrazione. Caramelle.

Paola De Roberto: 6,5

Da presidente della commissione Politiche Sociali ad assessore
poco cambia. Paola De Roberto si è sempre impegnata, fin dal
suo primo mandato. I giovani e le difficoltà dei cittadini
sono il suo pane quotidiano. Mai un tentennamento, mai una
critica perché per lei l’obiettivo è lavorare, di pari passi
con il settore Politiche Sociali e dare risposte ai cittadini
in tempi rapidi. Per lei caramelle.

Massimiliano Natella: 6,5
Dopo aver guidato per cinque anni i socialisti ha conquistato
l’assessorato. Natella guida uno dei settori più complessi per
il Comune di Salerno, le Politiche Ambientali. Per lui, fin
dal primo momento, non sono mancati i problemi, a partire
dalle cooperative sociali. Uno dei primi atti è stato
incontrare i dipendenti e lavorare ad un bando ponte ma con
lui prevale l’onestà, i tempi sono lunghi e non lo ha mai
negato. Caramelle, assessore.

Tea Luigia Siano: 6,5

C’è ancora tempo, sia chiaro, ma spesso la prima impressione è
quella giusta e siamo certi che è questo il caso. Caramelle
per l’avvocato Tea Luigia Siano che ha dimostrato di amare le
donne e la politica. Ma soprattutto è l’esempio di come
coniugare perfettamente il ruolo di professionista, mamma,
moglie senza mettere al secondo posto la politica e
l’associazione, fondata da suo padre.

Gennaro Avella: 6,5
Era il super preferito per un assessorato ma ha chiarito fin
da subito di non essere interessato a ruoli ma solo di avere
la possibilità di lavorare per i giovani e per la sua comunità
che, alle scorse elezioni comunali, lo ha premiato. Da
presidente della commissione Sport si è subito messo a lavoro
per risolvere i problemi della piscina Vitale ma c’è ancora
tanto da fare. Caramelle per lui

Giuseppe Zitarosa: 6

Caramelle, soprattutto per premiare la sua coerenza. Giuseppe
Zitarosa nei cinque anni precedenti ha dimostrare non poche
affinità con la maggioranza Napoli. Mai una critica fuori
luogo, magari qualche proposta ma questo è indubbiamente
soggettivo. Dopo anni nel centrodestra e all’opposizione ha
scelto di sostenere la maggioranza di Napoli. Nulla quaestio.

Felice Santoro: 6
E’ un veterano a Palazzo di Città. Durante i cinque anni
precedenti e nel corso di questi mesi, Santoro ha dato poco
spazio alle critiche e alle chiacchiere. Ha lavorato in
silenzio per la comunità che, ancora una volta, ha scelto di
premiarlo. Fiducia totalmente meritata per lui. Dispiace non
averlo a Palazzo Sant’Agostino, sarebbe stata una risorsa.
Caramelle per lui, con la speranza di vederlo sempre attivo.

Filomeno Di Popolo: 6

Non ha mai nascosto il suo passato nel centrodestra ma alle
ultime comunali ha scelto il Psi. Di Popolo ha dimostrato di
avere   fin   da   subito   le   idee   chiare   chiedendo
all’amministrazione di procedere con nuove assunzioni nella
Pubblica amministrazione. Da ormai ex direttore del cimitero,
il socialista ha scelto di battersi anche per il camposanto
ipotizzando interventi di adeguamento. Per lui caramelle.

Fabio Polverino: 6
Alla sua seconda consiliatura, il consigliere ha dimostrato di
essere dentro certe dinamiche. Da presidente della
commissione, ha saputo svolgere un ottimo lavoro, di pari
passo con quello dell’assessore al campo competente. Per lui
caramelle, indubbiamente, ma un pezzettino di carbone non
guasta mai. La maggioranza deve ricordare di non dover sempre
e comunque acconsentire alle scelte dell’amministrazione e
della giunta.

Vincenzo Luciano: 6

Capostaff del sindaco Napoli si vocifera, carte alla mano sia
chiaro, che il suo stipendio sia tra i più alti a Palazzo di
Città. Per lui i grattacapi ci sono, soprattutto in questo
periodo, ma la forte crisi economica e i conti comunali in
rosso dovrebbero spingere tutti a dare il buon esempio, magari
con un taglio netto. Un po’ di caramelle per il fedelissimo
del primo cittadino. Voto 6 per l’impegno che ha sempre
dimostrato

Dario Loffredo: 6
Per il presidente del Consiglio poche caramelle e tanto
carbone. Il secondo filone dell’inchiesta della Procura di
Salerno lo vede indagato ma Loffredo non si è mai espresso.
Prima della nomina a presidente del Consiglio si è rinchiuso
nelle quattro mura di casa, senza dare spiegazioni ai
cittadini che lo hanno premiato, facendolo risultare il primo
degli eletti. Voto 5 ma solo perché noi siamo buoni.

Catello Lambiase: 5,5

Il Movimento 5 Stelle è la vera novità di questa nuova
amministrazione comunale. Per la prima volta entra a Palazzo
di Città e prova ad imporsi come vera alternativa. Per il
consigliere Catello Lambiase non male l’inizio, la strada però
è ancora particolarmente lunga ed in salita. Bene la battaglia
a tutela della salute pubblica ma occorre tutelare anche i
lavoratori.

Antonio Fiore: 5,5
Sperava in un assessorato ma, ancora una volta, ha dovuto fare
i conti con le scelte di un sindaco che è rimasto bloccato in
un’inchiesta, escludendo dalla giunta i Progressisti.
Caramelle, per il consigliere Antonio Fiore ma un pezzettino
di carbone non guasta mai. Essere alla maggioranza non
significa necessariamente acconsentire a tutto, un pizzico di
coraggio in più non guasta.

Antonio Carbonaro: 5,5

Caramelle per carbonaro ma non in abbondanza. Da residente dei
rioni collinari Carbonaro può ancora fare tanto. A lui va
riconosciuto il merito per l’installazione delle doccette
sulle spiagge pubbliche ma, soprattutto, l’apertura del centro
vaccinale di Matierno in una struttura nuova di zecca. C’è
ancora tanto da fare, per Matierno e per i rioni collinari in
generale.

Antonio Cammarota: 5,5
Calma apparente o tregua? Il leader de La Nostra Libertà non
sembra particolarmente attivo durante questa nuova
amministrazione. Voleva la commissione Trasparenza ancora una
volta e l’ha ottenuta, grazie ai voti di quella maggioranza
che ha sempre contrastato. Ora, si oppone all’opposizione ma
bene fa, indubbiamente, a tenersi fuori da certe dinamiche.
Caramelle ma un pezzo di carbone non guasta.

Vincenzo Napoli: 5

Il sindaco, al suo secondo mandato, sicuramente non merita le
caramelle. L’inchiesta della Procura di Salerno mette in
evidenza tutte le falle di un sistema, nato con l’attuale
presidente De Luca e che non accenna a tramontare. Le
successive decisioni hanno creato non poche polemiche ma il
primo cittadino ha scelto, neanche a dirsi, la strada del
silenzio. Per lui un 5 ma solo per la fiducia.

Domenico De Maio: 5
Un po’ di carbone non guasta. Nella sua calda, l’ex assessore
all’Urbanistica non troverà solo le caramelle. Ha peccato di
incoerenza dopo la decisione del sindaco Napoli di escluderlo
dalla giunta comunale. Tutti i nodi vengono al pettine, prima
o poi e magari De Maio dovrà dare spiegazioni ai Progressisti.
E non solo. Per ora un 5 ma solo perché non si può non
considerare il suo impegno per la città.

Luigi Della Greca: 5

L’urna non l’ha premiato ma Napoli sì. L’ex assessore al
Bilancio era tra i super preferiti per una riconferma ma le
ultime dinamiche hanno imposto un cambio di programma. Il
sindaco non ha voluto rinunciare a lui e l’ha assunto, a
titolo gratuito, per occuparsi del personale e di rapporti con
le organizzazioni sindacali. Per ora, i sindacalisti non
sembrano essere particolarmente soddisfatti e in più occasioni
non hanno risparmiato accuse.

Luca Sorrentino: 5
Carbone. Per la poca attenzione e la presenza assenza.
Sorrentino si è visto poco nei cinque anni precedenti e
verosimilmente sarà così anche durante questa consiliatura.
Indubbiamente, il suo lavoro gli impedisce di dedicarsi alla
vita politica e istituzionale a tempo pieno e a 360 gradi. Ma
allora perché candidarsi? Costanza, sacrificio, determinazione
dovrebbero essere le caratteristiche giuste di ogni
consigliere.

Horace Di Carlo: 5

Un bel po’di carbone per il consigliere Di Carlo che ha
lasciato in sospeso diverse istanze da lui sollecitate. I
residenti attendevano una risposta ma fino ad ora nulla è
cambiato. Da lui tante chiacchiere e pochi fatti, almeno fino
ad ora ma c’è sicuramente tempo per recuperare. Di Carlo ha
preferito non esporsi neanche sull’inchiesta della Procura di
Salerno. Bocciato per il momento.

Corrado Naddeo: 5
Troppe chiacchiere, alle volte critiche eccessive ma ci sta.
Il consigliere di Oltre ha lasciato la maggioranza a pochi
mesi dalla fine della scorsa consiliatura. Buone le proposte
avanzate in consiglio comunale per fronteggiare l’emergenza
covid ma purtroppo ancora oggi inascoltate. Più proposte meno
urla e soprattutto il rispetto del tempo a disposizione
durante l’assise comunale, un consiglio.

Rocco Galdi: 5

Yesman per eccellenza. Carbone per Rocco Galdi. Nei cinque
anni passati e in questi 3 mesi di amministrazione targata
Napoli bis, il consigliere dei Progressisti per Salerno non
solo non ha mai contestato una sola iniziativa della
maggioranza ma non ha mai avanzato una proposta costruttiva,
se non in rari casi. Per lui voto 5 ma solo perché speriamo in
un cambio di rotta.

Paola Adinolfi: 5
Il bilancio non è mai materia facile, men che meno con un
Comune sull’orlo del dissesto. Paola Adinolfi entra in giunta
da tecnico. Si è messa a lavoro fin dal primo giorno ma i
conti ancora oggi non tornano. Durante l’ultimo consiglio
comunale è riuscita ad evidenziare tutte le difficoltà
dell’ente. I consiglieri hanno dovuto attendere la relazione
dei tecnici dopo diverse ore di confronto, poco costruttivo e
chiaro. Carbone per lei.

Claudio Tringali: 4

C’era una volta il Palazzo di Vetro, c’è oggi un assessore
alla Trasparenza. Le chiacchiere, assessore, lasciamole agli
altri. Lei fino ad ora sembra aver commesso solo guai. Ha
chiuso le porte in faccia ai cittadini e ha finto di lavorare
ad un disciplinare che ha tanti punti interrogativi. Con lei,
solo una certezza: la sicurezza e la trasparenza non sono di
certo il suo cavallo di battaglia. Tanto carbone, assessore
Tringali.

Michele Brigante: 4
Verrebbe da dire Brigante chi? Poco presente a Palazzo di
Città, poco operativo. Dalla sua nomina ad oggi poco e nulla è
cambiato e pochissimo è stato fatto. Intanto, il Ponte dei
Diavoli è work in progress ma per le condizioni in cui versa
un bene storico è troppo poco. Senza dubbio. Carbone per
l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici. Avrebbe
potuto chiedere il sostegno e l’aiuto del suo predecessore. Ma
forse, poco conta.

Arturo Iannelli: 4

Due interventi, entrambi fuori luogo. Carbone per il
consigliere Iannelli che ha dapprima contestato la stampa,
spalleggiando l’iniziativa del Comune di bloccare l’accesso a
Palazzo di Città per poi intervenire, durante il secondo
consiglio comunale, per dire il nulla. Iannelli, come inizio
molto male. Ritenti, magari sarà più fortunato durante i
prossimi consigli comunali.

Dante Santoro: 4
Il salto della quaglia non è mai esempio di coerenza e
soprattutto in politica non premia mai. Santoro in questi anni
ci ha abituati a diverse bandiere di partito ora promette
fedeltà alla Lega e al suo Capitano. Ma quanto durerà? Forse,
fino alla prossima tornata elettorale quando ci sarà uno
sconto o una mancata candidatura. Sarà che la poltrona vince
sugli ideali politici. Carbone, caro Dante.

Gaetana Falcone: 4

Assessore alla Pubblica istruzione ma forse poco istruita sul
lavoro da portare avanti a Palazzo di Città. Le scuole non
sono un gioco e le problematiche da affrontare non sono poche.
Stare chiusa in una stanza, dietro una scrivania non serve.
Operatività dovrebbe essere la parola d’ordine ma
all’assessore Falcone questo sembra sfuggire. Alla guida delle
Pari Opportunità poco ha fatto, all’Istruzione, per ora,
nulla. Carbone

Domenico Ventura: 3
Qualcuno ha capito quale importante contributo ha mai portato
Ventura in consiglio comunale? A noi, per ora sfugge eppure ha
lavorato per 5 anni, ricordando solo gli ultimi. La befana
porterà sicuramente tanto carbone per il consigliere che ha
scelto di saltare sulla barca del vincitore. La scelta del
partito non era frutto di ideali politici ma di calcoli
matematici per la riconferma.

Pasquale Criscito: n.c.

Caramelle ma solo perché alla sua prima esperienza da
consigliere comunale. In questi mesi Pasquale Criscito non ha
ancora avuto modo di mostrare quanto vale e quali sono i suoi
progetti per la città di Salerno ma l’impegno per la comunità
c’è. Pochi mesi non possono bastare e così ci riaggiorniamo
nei mesi successivi. Per ora, non classificato, non
classificato.

Vittoria Cosentino: n.c.
Difficile votare una new entry, soprattutto se sono trascorsi
solo tre mesi dalla proclamazione. Vittoria Cosentino è stata
fortemente voluta dagli esponenti del Pd. Fiducia meritata,
indubbiamente ma per un giudizio bisognerà attendere ancora
qualche mese e che le commissioni inizino a lavorare per bene,
avanzando proposte costruttive per il bene della comunità. Nel
frattempo, caramelle ma il voto resta: non classificato.

Salvatore Telese: n.c.

Per Salvatore Telese vale il discorso di Criscito. Caramelle
ma solo per la fiducia. Questi mesi in consiglio comunale non
hanno ancora permesso all’esponente di Campania Libera di
farsi conoscere davvero. Il tempo a disposizione è ancora
tanto, si spera per loro. Salvo colpi di scena della Procura,
ci sono ancora anni a disposizione. Anche nel suo caso, n.c.
Boom di contagi a Salerno e
provincia
di Monica De Santis

Mentre nel napoletano i reparti pediatrici sono pieni e i
medici parlano di una “situazione difficile”. Aumenta l’indice
di contagio e aumentano i ricoveri sia in terapia intensiva
che in degenza. La Campania procede a passi difficile nella
lotta contro l’ennesima ondata del Covid. E questa volta a
preoccupare, come detto nel territorio napoletano sono i più
piccoli. Ma anche a Salerno e provincia la situazione non è
delle migliori. I dati parlano nella sola giornata di
mercoledì di oltre 480 positivi nella città capoluogo, mentre
in tutta la provincia i positivi sono poco più di 4000 su
15mila tamponi effettuati. A comunicare questi dati è il
referente    covid    dell’Asl    di Salerno,     il   dottor
Arcangelo Saggese Tozzi, che parla di una percentuale del 30%
tra tamponi fatti e positivi riscontrati… “La situazione
inizia a diventare preoccupante anche nel salernitano. Anche
se – precisa Saggese – fortunatamente rispetto al territorio
napoletano la situazione non è così drammatica. Abbiamo
potenziato i posti letti nei due ospedali covid center di
Scafati e di Agropoli, ma fortunatamente, il numero dei
ricoveri in entrambe le strutture è minimo e soprattutto non
abbiamo molti casi gravi. Però dobbiamo stare attenti. Perchè
se guardiamo la densità abitativa del napoletano rispetto alla
nostra, era prevedibile che loro andassero in affanno prima di
noi. Quindi se non prestiam attenzione ora, possiamo rischiare
di avere anche noi, nuovamente, molti ricoveri”. Sul fronte
scuola Saggese precisa che… “Non dipende dall’Asl di Salerno,
ogni decisione dovrà essere presa dai singoli sindaci, in caso
di focalai nei loro comuni, oppure dal Governatore, se si vuol
parlare di sospensione a livello regionale”. E sulla questione
scuole ieri si è espresso anche il sindaco di Benevento,
Clemente Mastella che ha dichiarato che… “Si puo’ riaprire la
scuola se Ata e docenti non saranno presenti a causa del
Covid? Io ritengo che un piccolo lockdown può essere utile. Se
si vuole andare a scuola il 10, non farò nessuna opposizione,
ma ritengo che nelle scuole non ci sara’ personale
sufficiente” Intanto secondo il Bollettino dell’Unità di crisi
della Regione Campania, nella giornata di martedì sono 16.972
i casi positivi al Covid su 117.278. Se lunedì l’indice di
contagio era pari al 10,21%, martedì è slittato al 14,47%. 11
i decessi nelle ultime 48 ore; 15 deceduti in precedenza – tra
l’8 dicembre 2021 e il 2 gennaio 2022 -; ma registrati
martedì. Nelle terapie intensive sale a 65 il numero dei posti
letto in terapia intensiva (+8 rispetto a lunedì). Aumento
anche rei ricoveri in degenza con 813 posti letto occupati
(+32 rispetto a lunedì). Sul fronte vaccini dalla Regione
Campania intanto fanno sapere che complessivamente sono state
effettuate 4.468.418 vaccinazioni con prima dose, 3.941.942
con seconda dose e 1.917.252 con terza dose.               Le
somministrazioni sono state, in totale, 10.328.579

Colpita dà infarto dà alla
luce la sua bambina
di Erika Noschese

Era quasi alla 36esima settimana di gravidanza, la giovane
donna albanese, che dopo essere stata operata al cuore, in
seguito ad un grave infarto, ha partorito comunque la sua
bambina di 2,430 kg. È accaduta, nei giorni scorsi presso
l’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona di Salerno, questa storia incredibile, dal
finale lieto, che ha visto una mamma combattiva, affrontare
una dura prova prima di mettere al mondo la sua nona figlia.
La donna in questione, alla sua sedicesima gravidanza, con
nove figli nati e sette aborti subiti, è arrivata in ospedale
in condizioni critiche, aveva un infarto cardiaco in corso ed
era molto sofferente. È stata sottoposta quindi ad un
intervento particolarmente complesso, effettuato dalla
dottoressa Adele Pierri, della Cardiologia Interventistica
diretta dal dottore Cesare Baldi, la quale, è riuscita
abilmente e con successo, ad aspirare un grosso trombo
presente in un’arteria principale, per quanto attiene la
vascolarizzazione cardiaca. La paziente in seguito, è stata
stabilizzata dal punto di vista cardiologico e trasferita nel
Reparto di Gravidanze a Rischio, diretto dal dottore Mario
Polichetti, il quale insieme al dottore Francesco Marino,
Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia Ospedaliera, ha
eseguito alla partoriente, un intervento di taglio cesareo per
consentire la nascita della sua bambina. Mamma e figlia stanno
bene, testimoni entrambe che la collaborazione repentina tra
medici, la professionalità di ognuno di loro, può salvare
molte vite. Il dottor Polichetti non è nuovo a parti
eccezionali: il Ruggi, anche grazie alla sua professionalità,
è diventato una delle eccellenze in ambito ginecologico. Il
responsabile del reparto di Gravidanze a Rischio ha assicurato
che la mamma e la bimba stanno bene, costantemente monitorate
dai medici dell’unità operativa.

Il   presidente                          Strianese
positivo    alla                          variante
Omicron
di Erika Noschese

Positivo alla variante Omicron. Non sembra iniziato nel
migliore dei modi il nuovo anno per il presidente della
Provincia Michele Strianese che già nel 2020 è stato colpito
dal virus. Ieri, il sindaco di San Valentino Torio ha
annunciato di essere in quarantena, positivo alla variante
Omicron. “Omicron d’altro canto è meno aggressiva ed attacca
la gola e l’ albero bronchiale, molto di meno i polmoni, per
cui è difficile che possa provocare crisi respiratorie,
soprattutto se si è vaccinati. In sostanza la variante Omicron
nei soggetti sintomatici come me, genera una forte influenza
che però va ben curata e seguita”, ha raccontato il presidente
di Palazzo Sant’Agostino, in isolamento dal giorno di
Capodanno, ovvero dal momento in cui sono iniziati i primi
sintomi. Dopo cinque giorni sta un po’ meglio ma lo stato
influenzale permane ancora ed è molto invadente. “In realtà ho
tardato a fare la dose booster di richiamo che avrei potuto
fare già a partire del 9 dicembre, visto che erano scaduti i 6
mesi dalla prima dose (ebbi il coronavirus già a novembre
2020). Quando ho fatto la dose di richiamo, ovvero il giorno
30 dicembre, purtroppo avevo già contratto l’infezione, pur
senza ancora saperlo visto che i primi sintomi sono comparsi a
Capodanno. Per questo motivo mi appello a tutti affinchè
procediate tempestivamente alla vaccinazione e soprattutto a
fare la cosiddetta terza dose – ha detto ancora Strianese –
Probabilmente se avessi fatto l’iniezione della dose booster
già il 9 dicembre, almeno non avrei avuto i sintomi che si
sono manifestati e contro i quali sto combattendo”. Di qui
l’appello alla cittadinanza: “La salute viene prima di ogni
cosa e non bisogna trascurarla rispetto agli impegni
istituzionali, professionali e familiari, che pur giustamente
bisogna onorare. Il mio pensiero e il mio saluto più
affettuoso vanno a tutti coloro che sono nella mia stessa
situazione o che, peggio ancora, sono in ospedale in
condizioni più gravi e che quindi combattono una battaglia
importante. Forza e coraggio!!”.

Obbligo di vaccino per tutti
i lavoratori che hanno più di
50 anni
di Monica De Santis

Il Consiglio dei ministri Ha adottato nuove misure anti
covid-19. Misure urgenti che riguardano in particolare i
luoghi di lavoro e le scuole. Il Consiglio dei ministri, su
proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della
salute Roberto Speranza, dunque è stato approvato un decreto-
legge che introduce le nuove misure urgenti. Il testo mira a
“rallentare” la curva di crescita dei contagi relativi alla
pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie
che sono maggiormente esposte e che sono a maggior rischio di
ospedalizzazione. Queste le nuove disposizioni: Obbligo di
vaccino Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti
coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici
e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass
Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15
febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è
esteso al personale universitario così equiparato a quello
scolastico. Green Pass È esteso l’obbligo di Green Pass
cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla
persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari
e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che
saranno individuate con atto secondario per assicurare il
soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della
persona. Smart working Il Consiglio dei ministri è stato
informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato
Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del
lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare
rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private
per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime
settimane, della flessibilità prevista dagli accordi
contrattuali in tema di lavoro agile. Scuola Cambiano le
regole per la gestione dei casi di positività. Scuola
dell’infanzia Già in presenza di un caso di positività, è
prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci
giorni. Scuola primaria (Scuola elementare) Con un caso di
positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività
in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o
molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività
(T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In
presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in
cui si verificano i casi di positività, la didattica a
distanza (DAD) per la durata di dieci giorni. Scuola
secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti
tecnici etc etc) Fino a un caso di positività nella stessa
classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula,
delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è
prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno
concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che
sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose
di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione
delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e
l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella
stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
Acqua & Sapone, l’azienda che
ha portato in Italia il
concetto di drug store
di Chiara Reale

In che modo la società italiana operante nella distribuzione
organizzata ha gestito questa difficile situazione? Amano
definirsi “profumeria di sinistra, democratica, adatta a tutte
le tasche” sottolinea il presidente Sergio Reale ( in foto),
il quale è stato eletto nuovamente per l’incarico fino al
2023. Acqua & Sapone è nata dall’idea di otto imprenditori di
tutta Italia con il nome di Cedas nel 1992. In primis, è
l’azienda che ha rivoluzionato il settore, portando anche in
Italia il concetto anglosassone di drug store: “ Quando, dopo
alcuni anni dal lancio, abbiamo superato i 300 negozi del
territorio, Rai e Nielsen hanno usato per la prima volta in
Italia l’appellativo drug store all’americana”, ricorda Reale,
che al suo fianco ha come vicepresidente Nando Barbarossa.
Oggi Acqua & Sapone ha 748 negozi dal Nord al Sud dell’Italia,
oltre 8000 dipendente tra store e logistica, un fatturato che
nel 2019 ha superato il miliardo e 300 mila euro e costituisce
il 56% della quota di mercato drug store in Italia. I soci
rimangono gli stessi, ognuno con il 12,5% di quote e
responsabile di una zona italiana:” siamo orgogliosi di essere
un’azienda al 100% made in Italy. Facciamo anche parte del
network di distribuzione Esd Italia, anche esso composto di
tutte aziende italiane”, nota il presidente. Uno dei segreti
del successo di Acqua & Sapone è essere sempre al passo con i
tempi:” Siamo sempre stati veloci nel cogliere i nuovi trend,
proporre innovazioni nei prodotti, anche in base alla domanda
della clientela – prosegue Reale- . Non a caso molte aziende,
in particolare multinazionali, progettano con noi prodotti
innovativi, promuovendoli nei nostri maggiori negozi.” Una
spinta che affianca una presenza e una tradizione consolidate
nel settore. Lo stesso Reale, ad esempio, è figlio di due
generazioni di merciai e profumieri: suo nonno aprì la
profumeria Reale in Napoli nel 1947 Con l’emergenza sanitaria
degli ultimi mesi, Acqua & Sapone ha subito una flessione del
fatturato del 5,5%, dopo un inizio d’anno molto buono: “Il
motivo è un calo delle vendite di make-up e profumeria, a
fronte di uno spostamento di consumi su prodotti per la
disinfezione e igiene della casa e personale, che hanno prezzi
più bassi – analizza Reale-. I bisogni dei consumatori sono
cambiati. Adesso, per esempio, riscontriamo un aumento di
richiesta di prodotti parafarmaceutici e per questo ci siamo
dotati anche di saturimetri e termometri”. Nonostante il
leggero calo, l’azienda dichiara di non voler chiudere nessun
punto vendita e di voler garantire il lavoro a tutti
dipendenti, continuando a puntare sulla formazione. Gli
addetti alle vendite di acqua e sapone sono infatti tutti i
formati sulle grande mole di prodotti disponibili nei negozi e
la maggior parte segue corsi per vendere una decina di marchi
make-up e cosmetica differenti. L’emergenza ha poi regalato
all’azienda un’ opportunità: in sei regioni Acqua & Sapone ha
lanciato le consegne a domicilio con ordini telefonici, che a
breve partiranno in tutta Italia e proseguiranno anche in
futuro. Nel corso del prossimo anno, poi, verrà lanciato il
sito ecommerce.

Un braccialetto rosa, a favore delle donne

Un gesto simbolico, quello di un braccialetto rosa donato ai
clienti, invitati ad indossarlo e postarne l’immagine sui
social. Un’azione concreta, quella di donare 500.000 euro alla
Fondazione Onlus Doppia Difesa, per contribuire attivamente ai
progetti di sostegno contro ogni forma di violenza sulle
donne. Numeri importanti che hanno raggiunto oltre 5 milioni
di utenti e totalizzato 14 milioni di visualizzazioni, con una
platea composta da 3 quarti da pubblico femminile. Ben 924 i
contenuti pubblicati e quasi 60mila le reazioni. Il progetto è
culminato alla consegna di un assegno di 500.000 euro a
Michelle Hunziker. La popolare presentatrice è cofondatrice
della fondazione onlus Doppia Difesa, alla quale Acqua &
Sapone ha destinato l’offerta. “ Con questo contributo- ha
spiegato il presidente Sergio Reale- abbiamo voluto
testimoniare il nostra vicinanza e il pieno sostegno a tutte
le donne che combattono quotidianamente la violenza”. “Le
donne sono le vere proprietarie del nostro mondo – aggiunge il
vicepresidente Nando Barbarossa- rappresentano il 90% della
nostra clientela, sono le protagoniste dei nostri punti
vendita e le nostre prime interlocutrici.” Questa campagna è
per tutte loro

ch.re.
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