STUDIARE CHIMICA p perchè - Un esempio

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STUDIARE CHIMICA

          p
          perchè

              Un esempio…
dunque…
dunque
STUDIARE CHIMICA
      COSA

        • DEFINIZIONI

        • RILEVANZA

        • FINALITA’
INSEGNARE CHIMICA
      COME

          • I MODELLI

          • I METODI
Progettare l’azione
              l azione didattica
“Il modo in cui si apprende
                    pp        è altrettanto importante
                                              p
                di ciò che si apprende”
A prescindere dal modello didattico cui si fa riferimento è
    importante avere ben chiaro che progettare significa:
1. togliere
      g     ip
             programmi
                 g          dalla p
                                  posizione centrale in cui
    ancora si trovano
2. elaborare strategieg p per favorire l’incontro tra studenti e
    tematiche della disciplina
3. far sì che gli allievi diventino parte attiva nel processo
    di apprendimento e non si limitino ad essere
    “contenitori di nozioni”
Le fasi nelle differenti programmazioni
        obiettivi                    concetti                     sfondo                   situazioni                   progetti

       Skinner, Nicholls        Ausubel, Nelson, Damiano            Zanelli                    Fornasa                Pujol, Roca, Cunill

                                   pianificazione
 analisi della situazione                                  analisi della situazione
                                    elaborazione della                                fase della osservazione        Brainstorming
             iniziale                                                  iniziale
                                   mappa concettuale

                                   pianificazione                                                                 prima organizzazione
                                                           definizione della mappa
                                                                                 pp
d fi i i
definizione d
            deglili obiettivi
                     bi tti i        conversazione
                                                 i                                        f
                                                                                          fase dell'offerta
                                                                                               d ll' ff t                 d ll azioni
                                                                                                                          delle  i i
                                                                    degli obiettivi
                                          clinica                                                                         spontanee

                                   pianificazione
Selezione organizzazione                                                                fase della sintesi e       strutturazione della
                                    elaborazione rete       scelta dello sfondo
         dei contenuti                                                                     dell'intepretazione
                                                                                                    p                      spontaneità
                                                                                                                            p
                                       concettuale
                                              tt l

       selezione e                                                                                               costruzione del codice
                                    esecuzione:              esecuzione nuclei
        organizzazione                                                                                                      della
                                         attività                  concettuali
       delle metodologie                                                                                               comunicazione

verifica e valutazione dei          esecuzione:
                                                                  controllo
             risultati.                valutazione
Programmare per obiettivi
  Si progettano
          tt    occasioni
                        i i di apprendimento
                                     di   t coll fifine di
    produrre “effetti” che poi andranno verificati

Finalità: difficilmente verificabili, ma presenti nella mente del docente

   Obiettivi: in termini di

        Competenze: comportamenti che l’alunno deve mettere in atto

                     Conoscenze: nozioni che l’alunno deve acquisire
   A
   Approccio:
          i concreto, teorico, storico-evolutivo, antropico
Programmare per concetti
           Un concetto
           U          tt è un modello
                                 d ll mentale
                                           t l
          che si esplicita per mezzo di un nome
         Rivaluta l’importanza dei contenuti di base,
      definibili come conoscenze concettuali o vere,,
  concetti chiave che tengono fissa la trama della disciplina
                        “costruirsi
                         costruirsi un sapere”
                                       sapere attraverso la concettualiz-
                                                            concettualiz
Compito dell’allievo:   zazione dei contenuti, integrando le nuove
                        conoscenze nella propria matrice cognitiva

                             Elaborare “mappe concettuali”
Compito dell’insegnante:     Elaborare sistemi per scoprire idee e
                                     conoscenze già in possesso
                             Progettare una “rete concettuale”
Un esempio pratico
 Competenze chiave da sviluppare:
COMUNICARE - utilizzare
               ili      il lilinguaggio
                                     i scientifico
                                         i ifi per lla codifica
                                                         difi di messaggii di
            diversa complessità (rappresentazione di fenomeni)

COLLABORARE - interagire in gruppo, valorizzando le proprie e le altrui
              capacità e gestendo la conflittualità

RISOLVERE PROBLEMI – affrontare una situazione problematica costruendo e
                     verificando ipotesi e proponendo soluzioni
Scansione temporale
                             p
I media:
si potrebbero presentare le proprietà e i mezzi di separazione dei sistemi
eterogenei ed omogenei,
                omogenei i passaggi di stato e alcune reazioni significative
(per esempio le combustioni). Come risultato i ragazzi dovrebbero
acquisire il concetto di trasformazione chimica e intuire il ruolo
fondamentale g giocato dall’energia.
                                 g

II media:
il discorso si può approfondire e si può giungere alla illustrazione della
natura particellare della materia, cioè presentare le molecole e gli
atomi. Potrebbero essere introdotti gli elementi sia come costituenti di
                                                         g fondamentali del
tutto l’universo, sia, attraverso i loro simboli, come segni
codice chimico.

III media:
ci si potrebbe riferire più specificatamente all’interazione dell’uomo con
l’ambiente e lo studio della chimica dovrebbe riguardare gli aspetti
           g
merceologici,  ecologici,
                      g    e sanitari.
Il laboratorio
• Procedimento induttivo
         attraverso la scoperta guidata di nuovi concetti,
         solo successivamente teorizzati

• Procedimento
  P    di   t ddeduttivo
                 d tti
          attraverso la verifica sperimentale
                                  p           di leggi,
                                                   gg ,
          teorie o concetti già noti
Il Laboratorio

La sicurezza   L’interattività   La relazionalità
L t delle
   Lato d ll conoscenze                                                 L t del
                                                                        Lato d l ffare
    I prerequisiti per l’indagine                               Come procede l’indagine

                                     1.Problema focale
                                  • Cosa voglio trovare?
                                  • Su cosa devo investigare?             4. Dati e informazioni
     2. C
     2   Cosa so
   sull’argomento?                                                     •Cosa ho osservato e misurato?
Quali parole, concetti, frasi o                                        •Descrivo in dettaglio i fenomeni
       fatti conosco?
                                                                       •Raccolgo i dati in tabelle o grafici

                                                                        5. Deduzioni e risposte

                                                                       •Cosa deduco da ciascuna
                                                                       osservazione?
                                                                       •Come giungo alle conclusioni?
                                                                       •Espongo il mio ragionamento: i
                                      3 Pi
                                      3. Piano di llavoro              dati suggeriscono altre domande?
                      •Pianificazione dell’esperimento
                      •Come devo procedere passo dopo passo?
                      •Quali materiali
                              materiali, apparecchi e strumenti devo
                      utilizzare?
1. PROBLEMA: qual è la
                 TEORIA             massima p  percentuale               PRATICA
                                      (massa/volume)                    5. SPIEGAZIONI E CONCLUSIONI
2. TERMINI E CONCETTI
Soluzione satura, soluto               di sale che può                  Con l'esecuzione di questo
                                        essere sciolto                  esperimento ho potuto trovare la
solvente,
                                                                        solubilità del sale da cucina in
Concentrazione massima,,                   in acqua?
                                                q
                                                                        acqua a temperatura
                                                                                  t        t   ambiente
                                                                                                  bi t cioè
                                                                                                          i è
Cristallizzazione
                                                                        32,9 %. Per solubilità di un soluto si
                                            interazione                 intende quindi la massima
                                                                        concentrazione di sostanza solubile
                                                                        ad una definita temperatura.

                                        3. PIANO DI LAVORO                        4. DATI E OSSERVAZIONI
                               1. Prendere una quantità di acqua e sale
                                                                                  Si è dovuta riscaldare la
                               da cucina e metterli in un beaker;
                                                                                  soluzione satura con il bagno a
                               2. Mescolare il tutto fino a che il sale non
                                                                                  sabbia perché altrimenti, con il
                               si scioglie più, cioè fino ad arrivare alla
                                                                                  becco bunsen, il sale sarebbe
NOTA: Ci sono altri due        concentrazione massima
                                                                                  schizzato quasi tutto fuori.
procedimenti per risolvere     3. Pesare una capsula vuota;
questo problema:               4 P
                               4. Prelevare
                                      l       10 mLL di soluzione
                                                           l i     con una        DATI volume
                                                                                  DATI:    l    pipetta:
                                                                                                  i tt 10 mL  L
1. Pesare una quantità di      pipetta;                                           La capsula vuota = pesa 68,23 g
sale, a poco a poco            5. Mettere il tutto nella capsula;                 La capsula piena = pesa 71,52 g
aggiungere acqua e infine      6. Riscaldare la soluzione nel bagno a             La differenza è = 71,52 - 68,23=
misurare il volume della       sabbia finché non rimane il sale ben                  , g in 10 mL = 32,9
                                                                                  = 3,29                 , g in
soluzione satura;              asciutto;                                          100 mL. La concentrazione è
2. Filtrare l'acqua            7. Per evaporare bene l'acqua mettere la           32,9 %.
dall'eccesso di sale non       capsula in stufa;
sciolto, fare asciugare e      8. Pesare la capsula con il sale residuo
pesare il sale non sciolto
                    sciolto.   dell'evaporazione;
                               dell evaporazione;
                               9. Calcolare la differenza tra la capsula
                               piena e quella vuota.
La materia
Finalità     Sviluppare la consapevolezza di quanto la chimica sia
             importante, sia nei suoi aspetti applicativi che in quelli sociali

Prerequisiti Concetti di:    grandezza fisica, misura, trasformazione fisica

 Obiettivi
                            • Distinguere tra sostanze pure e miscugli e
      Competenze              tra elementi e composti
       specifiche           • Comprendere le variabili distintive dei tre
                              stati di aggregazione
                            • classificare un corpo materiale dal suo aspetto morfologico
                            • indicare il percorso da seguire per scoprire se un dato corpo è
      Conoscenze              omogeneo o eterogeneo
                            • descrivere le “perturbazioni” adatte ad indagare la natura dei corpi
                              materiali
                            • distinguere i passaggi di stato che avvengono per riscaldamento da
                              quelli che avvengono per raffreddamento
                            • collegare la natura degli stati di aggregazione alla diversa disposizione
                              delle particelle che li compongono
                            • eseguire semplici esperienze di laboratorio sui materiali
Problem solving
 • Tutta la materia è formata da particelle piccolissime e spazi
   vuoti
    uo
 • Le particelle sono in perenne movimento
 • Le particelle si attraggono a causa di forze di natura elettrica

•L’aria e la materia                   •La diffusione
Si aspira aria da una beuta e si       Cosa accade se si lascia aperta
immagina, disegnando, cosa             una confezione di profumo?
accade                                 Una striscia al tornasole in un tubo
Spingendo il pistone di una siringa    di vetro chiuso
                                                chiuso, ad un’estremità
                                                           un estremità, da
ci si interroga su cosa succede alle   una batuffolo imbevuto di
particelle di aria                     ammoniaca: cosa si osserva?

 •I diversi stati della materia
 Il permanganato, solido, diffonde a v diverse in acqua a T diverse
 Si pesano dei
           d i granulili di antitarme
                              tit     d
                                      dopo un certo
                                                 t ttempo
 L’evaporazione è accompagnata da raffreddamento
Un approccio integrato
Studio di un ambiente fluviale
Project work
         tempo: 1,30h elaborazione – 1,30 h discussione

Programmazione per obiettivi:

1. Acidi e basi
1
2. Cicli biogeochimici
3. Evoluzione dell'industria chimica:
   conseguenze positive e negative sulla qualità
   della vita
4. Fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili
TANTI MOTIVI VALIDI
Ci permette di capire come è fatto il mondo
             Permette di migliorare
                           g        la nostra q
                                              qualità di vita

E’ salute: pensiamo ai farmaci, ai disinfettanti…
        E’ cibo: prodotti per l’agricoltura,
        per la trasformazione e la conservazione dei cibi

E’ energia        E’ qualità della vita    E’ comunicazione

                          E’ futuro
DEFINIZIONE
    La chimica è una “Scienza Centrale”:
    • impostata su fondamenti matematici e fisici

    • studia la composizione della materia, le sue proprietà,
      le trasformazioni cui essa va incontro e gli scambi di
      energiai che
                 h lle accompagnano
•   Il suo nome deriva dal francese chimie ((“ alchimia”), ) a sua volta
    derivante dall’arabo pietra filosofale, leggendario materiale che si
    diceva capace di tramutare i metalli in oro; proprio la vana ricerca di
    questa chimerica sostanza portò alla nascita della chimica come
    scienza.
RILEVANZA
La maggior
L        i partet ddeii materiali
                           t i li e ddeglili oggetti
                                                 tti che
                                                      h hhanno a
  che fare con la nostra vita quotidiana rientra nella sfera
                 delle attività della chimica!

È scienza pura
       quando si propone di acquisire nuove conoscenze

È scienza applicata

      quando si propone di risolvere un problema specifico
È tecnologia
    quando i suoi risultati vengono applicati su larga scala
FINALITA
                       FINALITA’
   La Chimica spazia
               p      in un campop di indagine
                                            g    assai vasto,,
     integrandosi con altre discipline fisiche e biologiche

L Chi
La Chimica
       i O Organica
                i         studia
                             d i composti d dell Carbonio,
                                                    b      molti
                                                              l d dei
                          quali sono costituenti essenziali degli
                          esseri viventi
                         studia gli elementi chimici e i loro composti
La Chimica Inorganica
                         ad eccezione della maggior parte di quelli
                         del Carbonio
                         Si propone di interpretare i fenomeni
La Chimica Fisica        chimici con mezzi di indagine tipici della
                         fisica

                          Si propone di determinare la composizione
La Chimica Analitica      quali-quantitativa dei materiali oggetto di
                          studio
                             d
Perché?
La conoscenza della Chimica è oggi
                                gg indispensabile
                                         p         p
                                                   per una
 vita da cittadini consapevoli.
Poter scegliere in modo consapevole, infatti, comporta:
• Saper interpretare i fenomeni naturali,
• Conoscere le caratteristiche e la composizione degli alimenti, dei
  prodotti e dei farmaci che usiamo
                             usiamo,
• Essere informati sui danni all’ambiente ed alla salute causati
  dall’intervento umano

   Quale che sia la destinazione professionale e sociale
                        di un individuo,
 la chimica lo aiuterà a sviluppare un pensiero autonomo,
   passo fondamentale
          f d        t l nella
                             ll sua maturazione
                                        t  i    iindividuale
                                                   di id l
I MODELLI
I modelli ricorrenti nell’educazione scientifica sono i seguenti:
                                                          g

• apprendimento per scoperta (euristico)

• Problem Solving (indagativo)

• interattivo

• costruttivista (o generativo)
I METODI
 Nell’insegnamento
          g          della Chimica non si dovrebbe mai p prescindere dal
   Learn by doing, ossia dal laboratorio, giacchè questo permette la
     discussione, l’esposizione di idee, la formulazione di domande

Lezioni frontali
Dimostrazioni
Insegnamento a piccoli gruppi
Apprendimento indipendente
Insegnamento in equipe
Attività sul campo e visite guidate
• euristico
Gli allievi agiscono sui fenomeni da osservare con lo spirito dei
ricercatori,
 i       t i compiendo
                  i d attività
                           tti ità di esplorazione,
                                          l    i     manipolazione,
                                                        i l i
misurazione in contesti operativi concreti.
Non essendo,, però,
                 p , in grado
                         g        di arrivare esclusivamente per
                                                             p p proprio
                                                                    p
conto a scoperte corrette, è stata introdotta la variante della “scoperta
guidata”

 • Problem Solving
 Si tratta di individuare un problema e proporne soluzioni; una variante
 modificata è l’indagine strutturata, in base alla quale gli allievi ricevono
 suggerimenti sui procedimenti da seguire e sul modo di raccogliere dati
 e di organizzarli
• interattivo
Si basa sulle attività che gli allievi svolgono nel tentativo di rispondere a
d
domanded che
           h essii sii pongono a proposito  it di un d
                                                     determinato
                                                       t    i t ffenomeno.
L’insegnante deve proporre attività idonee a partire dalle loro domande

   • costruttivista
Secondo l’attuale ricerca didattica il processo di apprendimento
di
dipende
     d dalle
        d ll id
              idee che
                     h glili allievi
                              lli i già
                                     ià possiedono;
                                            i d     ttalili id
                                                            idee sii configurano
                                                                        fi
spesso come veri e propri ostacoli cognitivi, per superare i quali
vengono proposte sequenze didattiche di tipo costruttivista.
UN APPROCCIO BASATO SULLA CONCRETEZZA
La scelta di un approccio dipende dagli obiettivi che si vogliono
raggiungere, dalle caratteristiche della classe e dagli interessi degli
alunni.
Ad ogni modo per le scuole medie i nuclei fondanti dovrebbero ruotare
attorno:
• agli stati della materia e al modo in cui si presenta ai nostri occhi
• alla sua natura particellare
• alle caratteristiche di determinate sostanze

                               Finalità
                  sviluppare una mentalità scientifica
essere in grado di applicare i fondamenti del metodo scientifico come
 strumento di indagine per analizzare le caratteristiche della materia
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