Il Green Deal europeo: considerazioni e opportunità future - Consiglio regionale della Lombardia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Il Green Deal europeo: considerazioni e opportunità future Ufficio Relazioni esterne e Comunicazione Gennaio 2020 1
Indice Introduzione .................................................................................................................................. 3 Cos’è il Green Deal europeo e cosa farà l’Europa ....................................................................... 4 Regione Lombardia ed il Green Deal .......................................................................................... 6 Road map delle iniziative della Commissione Europea ............................................................... 7 2
Introduzione L’Unione Europea, nonostante limiti ed errori, rimane il progetto politico che ha garantito un livello di pace, sicurezza, prosperità, diritti e libertà senza precedenti nella storia del continente europeo. Tuttavia, l’Europa di oggi non è sufficientemente attrezzata per affrontare la sfida globale più grande di questo secolo – quella del cambiamento climatico – in modo adeguato e giusto. Senza una trasformazione più rapida e profonda di tutte le attività umane, per prepararsi agli impatti ed abbattere le emissioni di gas serra, non sarà possibile mantenere un ambiente stabile e vitale, condizione necessaria per una vita prospera e sicura. Per garantire un presente e un futuro sicuro, giusto e prospero per tutti i cittadini europei, il nuovo Parlamento Europeo e la nuova Commissione Europea devono impegnarsi a sviluppare e realizzare un grande piano per il clima – un Green New Deal europeo. Già oggi la concentrazione di CO2 in atmosfera ha raggiunto valori senza precedenti nella storia della civiltà umana. Ciò contribuisce alla formazione di eventi meteorologici sempre più estremi e frequenti, come siccità e tempeste, e di processi potenzialmente irreversibili, come la desertificazione, l’innalzamento dei mari e il rischio estinzione di interi ecosistemi terrestri e marini, generando già rilevanti impatti sociali ed economici. Le aree di intervento su cui dovrà focalizzarsi l’Unione Europea per la riduzione dei livelli di CO2 ed altri gas ad effetto serra sono molteplici. Tra le cause principali dell’inquinamento atmosferico vi è infatti la produzione e l’uso dell’energia, che rappresentano oltre il 75% delle emissioni serra dell’UE; a ciò si collega la necessità di ottimizzare gli edifici dal punto di vista energetico, che assorbono il 40% dell’energia prodotta. Passi avanti vanno fatti anche nell’utilizzo di materiali riciclati nelle industrie (dove la percentuale di utilizzo è solo del 12%) e nella mobilità sia pubblica che privata, che emette il 25% della CO2 nell’aria. La sfida del clima è profondamente legata a tutte le altre tematiche – dalle migrazioni alle disuguaglianze, dal futuro del lavoro alla fiducia nelle istituzioni – che l’Unione Europea è tenuta ad affrontare attraverso uno sforzo collettivo degli Stati membri, così da essere un esempio anche a livello globale. Il Green New Deal europeo incorpora una visione di democrazia europea sociale e sostenibile che non separa il problema del clima da quelli della società e che mira a una trasformazione ecologica, sia all’interno che all'esterno dei confini europei, che sia equa, giusta e fondata nella scienza. Il cambiamento climatico richiede un nuovo patto e un nuovo impegno sociale ecologico tra cittadini, imprese e istituzioni. Il sistema Europa deve pensare le sfide ambientali, economiche e sociali in modo connesso e offrire soluzioni che producono benessere sostenibile e distribuito per abbattere le diseguaglianze e che proteggono i cittadini dagli impatti negativi delle trasformazioni. La normativa europea sul clima sancirà per la prima volta nella legge l’obiettivo della neutralità climatica dell’UE entro il 2050. Ciò significa emettere meno biossido di carbonio ed eliminare dall’atmosfera quello emesso. Per riuscirci è necessario estendere ad altri settori il sistema di 3
scambio di quote di emissione che già aiuta l’UE a ridurre le emissioni dei settori energetico e industriale. Lo sviluppo di fonti di energia più pulite e di tecnologie verdi consentirebbe di produrre, viaggiare, consumare e vivere rispettando di più l’ambiente. Occorre sviluppare un’economia realmente circolare e proteggere la biodiversità. Cos’è il Green Deal europeo e cosa farà l’Europa A questo proposito la Commissione europea ha trasmesso l’11 dicembre 2019 al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle Regioni la comunicazione “Il Green Deal europeo” (COM 2919 640 final). Il documento copre tutti i settori dell’economia, in particolare: trasporti, energia, agricoltura, edifici, e le industrie del settore acciaio, cemento, tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC), tessuti e prodotti chimici. Il Vicepresidente Frans Timmerman è il coordinatore del Green Deal europeo. Il Green Deal europeo si attuerà attraverso una tabella di marcia e le azioni indicate nell’Allegato alla Comunicazione per aumentare l’uso efficiente delle risorse passando a un’economia pulita e circolare, fermare i cambiamenti climatici, ripristinare la perdita di biodiversità e ridurre l’inquinamento. Descrive gli investimenti necessari e gli strumenti finanziari disponibili e spiega come garantire una transizione equa e inclusiva. Per raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali, la Commissione presenterà anche una Strategia sulla biodiversità per il 2030, una nuova Strategia industriale, un Piano d’azione per l’economia circolare, la Strategia Farm to Fork per alimenti sostenibili e proposte per un’Europa senza inquinamento. Per mettere in atto l’ambizione politica di essere il primo continente neutro dal punto di vista climatico entro il 2050, la Commissione presenterà entro 100 giorni la prima “Legge europea sul clima” e il Piano per aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 non meno del 50% e fino al 55% entro l’estate 2020. Il conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo richiederà investimenti significativi. Solo il raggiungimento degli attuali obiettivi previsti per il 2030 del Piano Energia e Clima richiede circa 4
260 miliardi di euro di investimenti annuali aggiuntivi, pari a circa l’1,5% del PIL 2018. Un tale investimento richiederà la mobilitazione di risorse sia del settore pubblico che di quello privato. All’inizio del 2020 la Commissione presenterà un Piano di investimenti per l’Europa sostenibile e almeno il 25% del bilancio a lungo termine dell’UE dovrebbe essere dedicato all’azione per il clima. La Banca europea per gli investimenti (BEI) che fungerà da “banca climatica” fornirà ulteriore sostegno. Inoltre, affinché il settore privato contribuisca al finanziamento della transizione verde, la Commissione presenterà una Strategia di Green Finance entro il prossimo anno. La Commissione UE sottolinea, inoltre, che la lotta ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale è uno sforzo comune, ma non tutte le regioni e gli Stati membri partono dallo stesso punto. Un meccanismo di transizione equa (Just Transition Mechanism) dotato di 100 miliardi di euro che supporterà quelle regioni che fanno molto affidamento sulle attività ad alta intensità di carbonio, e quei cittadini più vulnerabili alla transizione, fornendo accesso a programmi di riqualificazione e opportunità di lavoro in nuovi settori economici. Nel marzo 2020, la Commissione lancerà un “Patto climatico” per dare voce e ruolo ai cittadini nella progettazione di nuove azioni, nella condivisione delle informazioni, nell’avvio di attività di base e di presentazione di soluzioni che altri possano seguire. Le sfide globali del cambiamento climatico e del degrado ambientale richiedono una risposta globale. L’UE continuerà a promuovere i suoi obiettivi e le sue norme ambientali nelle Convenzioni delle Nazioni Unite sulla biodiversità e il clima e rafforzerà la sua diplomazia verde. Il G7, il G20, le Convenzioni internazionali e le relazioni bilaterali saranno utilizzate per convincere gli altri a intensificare i propri sforzi. L’UE utilizzerà inoltre la politica commerciale per garantire la sostenibilità e creerà partenariati con i suoi vicini nei Balcani e in Africa per aiutarli nelle loro transizioni. Ottenere il sostegno del Parlamento europeo non dovrebbe essere difficile, visto che l’inserimento del Green deal nel Programma della candidata von der Leyen è stato determinante per la sua elezione, e le continue sollecitazioni che il Parlamento ha rivolto alla Commissione uscente per innalzare il livello di ambizione. L’impresa di convincere il Consiglio UE sarà probabilmente più ardua, considerando che i Paesi dell’Est-Europa, soprattutto Polonia e Repubblica Ceca, hanno finora bloccato la Strategia a lungo termine per emissioni zero al 2050, adottata dalla Commissione Juncker, preoccupati che una transizione verso un’economia decarbonizzata possa mettere in pericolo i posti di lavoro nel settore delle fonti fossili, da cui la loro economia è ancora troppo dipendente Forse, le risorse che saranno messe a disposizione per il meccanismo di una giusta transizione potrebbe indurre tali Paesi a cambiare atteggiamento, anche perché va nella direzione prevista dalla Dichiarazione di Slesia, proposta dalla stessa Polonia alla COP24 di Katowice. 5
Regione Lombardia ed il Green Deal La Lombardia è al primo posto in Italia con 77.691 imprese che hanno investito, o investiranno entro l’anno, in tecnologie green. A livello provinciale il podio è occupato da Milano (21.547 imprese green), Brescia (10.201 imprese) e Bergamo (8.095). Poi ci sono Monza e Brianza con 5.932 imprese e Varese con 5.867. Rapporto Green Italy 2019 6
Road map delle iniziative della Commissione Europea AZIONI PERIODO INDICATIVO Obiettivi climatici Proposta di una normativa europea sul clima che sancisca l'obiettivo Marzo 2020 della neutralità climatica entro il 2050 Piano globale per portare l'obiettivo dell'UE per il 2030 in materia di Estate 2020 clima ad almeno il 50 % e verso il 55 % in modo responsabile Proposte di revisione delle misure legislative pertinenti al fine di Giugno 2021 conseguire obiettivi ambiziosi in materia di clima, in seguito alla revisione della direttiva sul sistema per lo scambio di quote di emissioni; regolamento sulla condivisione degli sforzi; regolamento sull'uso del suolo, il cambiamento di uso del suolo e la silvicoltura; direttiva sull'efficienza energetica; direttiva sulle energie rinnovabili; norme relative ai livelli di prestazione di autovetture e furgoni per quanto riguarda le emissioni di CO2 Proposta di revisione della direttiva sulla tassazione dell'energia Giugno 2021 Proposta di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle 2021 frontiere per determinati settori Nuova strategia dell’UE di adattamento al cambiamento climatico 2020/2021 Energia pulita, economica e sicura Valutazione dei piani nazionali finali per l'energia e il clima Giugno 2020 Strategia per l’integrazione settoriale intelligente 2020 Iniziativa per un'"ondata di ristrutturazioni" nel settore dell'edilizia 2020 Valutazione e riesame del regolamento sulle reti trans europee 2020 dell'energia Strategia per l’energia eolica offshore 2020 Strategie industriali per un’economia circolare e pulita Strategia industriale dell’UE Marzo 2020 Piano d'azione per l'economia circolare: comprende un'iniziativa sui Marzo 2020 prodotti sostenibili con particolare attenzione ai settori ad alta intensità di risorse come quelli tessile, dell'edilizia, dell'elettronica e delle materie plastiche Iniziative volte a stimolare i mercati guida per prodotti circolari e a Dal 2020 impatto climatico zero nei settori industriali ad alta intensità energetica Proposta a sostegno dei processi siderurgici a zero emissioni di 2020 carbonio entro il 2030 Legislazione sulle batterie a sostegno del piano d'azione strategico Ottobre 2020 sulle batterie e dell'economia circolare Proporre riforme legislative in materia di rifiuti Dal 2020 Mobilità intelligente e sostenibile Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile 2020 Invito a presentare proposte di finanziamento per sostenere la Dal 2020 realizzazione di punti di ricarica e di rifornimento pubblici 7
nell'ambito dell'infrastruttura per i combustibili alternativi Valutazione delle opzioni legislative per promuovere la produzione e Dal 2020 l'offerta di carburanti alternativi sostenibili per le diverse modalità di trasporto Proposta riveduta di direttiva sui trasporti combinati 2021 Riesame della direttiva su un'infrastruttura per i combustibili 2021 alternativi e del regolamento sulle reti trans europee dei trasporti Iniziative per migliorare la gestione ed aumentare la capacità delle Dal 2021 ferrovie e delle vie navigabili interne Proposta di norme più rigorose in materia di emissioni di inquinanti 2021 nell'atmosfera per i veicoli con motore a combustione interna Rendere più “green” la politica agricola comune - Strategia “dai campi alla tavola” Esame dei progetti di piani strategici nazionali, con riferimento agli 2020-2021 obiettivi del Green Deal europeo e della strategia "Dal produttore al consumatore" Strategia "Dal produttore al consumatore" Primavera 2020 Misure, anche a livello legislativo, per ridurre significativamente l'uso di pesticidi chimici e i rischi connessi, nonché l'uso di 2021 fertilizzanti e antibiotici Preservare e proteggere la biodiversità Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 Marzo 2020 Misure per affrontare le principali cause della perdita di biodiversità Dal 2021 Nuova strategia forestale dell’UE 2020 Misure a sostegno di catene del valore che non contribuiscono alla Dal 2020 deforestazione Ambizione “inquinamento zero” per un ambiente privo di sostanze tossiche Strategia in materia di sostanze chimiche per la sostenibilità Estate 2020 Piano d'azione per l'inquinamento zero di aria, acqua e suolo 2021 Revisione delle misure volte ad affrontare l'inquinamento provocato 2021 dai grandi impianti industriali Integrazione della sostenibilità in tutte le politiche dell'UE Proposta di un meccanismo per una transizione giusta, che Gennaio 2020 comprende un fondo per una transizione giusta e un piano di investimenti per un'Europa sostenibile Strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile Autunno 2020 Riesame della direttiva sulla comunicazione di informazioni di 2020 carattere non finanziario Iniziative per esaminare e confrontare le pratiche dei bilanci verdi Dal 2020 degli Stati membri e dell'UE Riesame dei pertinenti orientamenti sugli aiuti di Stato, compreso 2021 nei settori dell'ambiente e dell'energia Allineamento di tutte le nuove iniziative della Commissione agli Dal 2020 obiettivi del Green Deal e promozione dell'innovazione Coinvolgimento dei portatori di interessi per individuare e porre Dal 2020 8
rimedio alle incongruenze della normativa che riducono l'efficacia dell'attuazione del Green Deal europeo Integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel semestre Dal 2020 europeo L’Unione Europea come leader globale L'UE continuerà a guidare i negoziati internazionali in materia di Dal 2019 clima e biodiversità, rafforzando ulteriormente il quadro politico internazionale Rafforzamento della diplomazia del Green Deal dell'UE in Dal 2020 cooperazione con gli Stati membri Sforzi bilaterali per invitare i partner ad agire e garantire la Dal 2020 comparabilità delle azioni e delle politiche Agenda verde per i Balcani occidentali Dal 2020 Lavorare insieme: un patto europeo per il clima Varo del patto Europeo per il clima Marzo 2020 Proposta di un 8° programma di azione ambientale 2020 9
Puoi anche leggere