Stazione ornitologica 2022 - Vogelwarte Sempach
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La Stazione ornitologica di Sempach ... è al servizio dello studio e della protezione degli uccelli. La sua visione è di comprendere l’avifauna indigena e di conservarla nella sua diversità per le generazioni future. ... è una fondazione privata, sostenuta dalla popolazione e politicamente indipendente. Per gli uccelli e i loro habitat – ricerca, protezione, informazione Stazione ornitologica svizzera CH-6204 Sempach telefono 041 462 97 00 e-mail info@vogelwarte.ch Il giardino naturale del Centro visite è un’oasi di verde sulle rive del lago di Sempach. internet www.vogelwarte.ch Per offerte IBAN: CH47 0900 0000 6000 2316 1 Orari apertura Centro visitatori (Luzernerstrasse 6) Martedì-domenica 10-17 Immagine di copertina Lunedì chiuso Dove la femmina di Averla piccola trova insetti a sufficienza, può offrire alla prossima generazione buone premesse per Su richiesta offriamo volentieri visite serali per gruppi e una lunga vita. mezze giornate di lavoro per classi scolastiche.
Cara lettrice, caro lettore Soprattutto in tempi di crisi, ci concentriamo su questioni esistenzia- li. Ciò include, in particolare, lo stato dell’ambiente, per il quale gli uccelli sono parametri inequivocabili. Anche in circostanze difficili, il nostro impegno quotidiano è dedicato all’avifauna minacciata. In maniera scientifica e tenace, ci impegniamo per la protezione e la conservazione degli uccelli indigeni, che ci ringraziano arricchendo nientemeno che le nostre vite. Stimate benefattrici, stimati benefattori, il vostro costante e ge- neroso sostegno ci permette di continuare a impegnarci per il be- nessere dell’avifauna. Vi ringrazio di cuore per la fiducia che ripo- nete nella Stazione ornitologica! Peter Knaus Direttore della conservazione La Stazione ornitologica è in continua evolu- Sulla nostra pagina web www.vogelwarte.ch troverete numerose zione: con Peter Knaus, il Consiglio di fonda- informazioni, ad esempio sull’avifauna indigena, sul nostro lavoro zione ha nominato un quarto membro del e sui nostri progetti, come pure informazioni dettagliate sulla Fon- Comitato direttivo, che dirigerà e svilupperà ulteriormente la conservazione dell’avifauna. dazione e suggerimenti per la protezione degli uccelli. Vi forniamo In questo modo, i due scopi della Fondazione, volentieri informazioni anche di persona. studio e protezione degli uccelli, vi sono ora rappresentati entrambi a tempo pieno.
Piccolo rapace notturno, grande impatto Su questo terreno, l’Assiolo potrà ottenere ulteriore habitat: la combinazione tra gruppi di Un tempo l’Assiolo, amante del caldo, era un nidificante regolare cespugli, vecchi alberi e superfici aperte gestite in delle contrade vallesane. Il paesaggio agricolo tradizionale con siepi, maniera estensiva soddisfa infatti perfettamente le frutteti ad alto fusto e vigneti offriva a questo piccolo rapace nottur- esigenze di questa specie. no non soltanto molti grandi insetti come nutrimento, ma anche ca- vità negli alberi per nidificare. L’intensificazione dell’agricoltura e l’e- spansione degli agglomerati hanno tuttavia costantemente ridotto il suo habitat. Grazie a misure di conservazione, negli ultimi anni la popolazione di Assiolo si è leggermente ripresa, ma la specie è an- cora considerata fortemente minacciata. Per fornirle ulteriore habi- tat, la Stazione ornitologica voleva acquistare e rivalorizzare diverse parcelle agricole in Vallese. La Commissione cantonale per il dirit- to fondiario rurale è però intervenuta, perché riteneva che l’acqui- sto di due parcelle fosse incompatibile con la Legge federale sul di- ritto fondiario rurale (LDFR). Il Consiglio di Stato vallesano, dinanzi al quale la Stazione ornitologica ha presentato ricorso, ha espres- so una posizione analoga. Il Tribunale cantonale vallesano, che ha trattato il caso come istanza successiva, ha invece dato ragione alla Stazione ornitologica, concedendo l’acquisto. Nonostante ciò, an- che con questa sentenza, la questione non ha ancora potuto esse- re risolta, perché il Dipartimento federale di giustizia e polizia l’ha impugnata davanti al Tribunale federale. Quest’ultimo ha tuttavia emesso un giudizio in favore della natura e della protezione degli uccelli e ha creato un precedente, argomentando che, sebbene lo scopo della LDFR sia quello di proteggere i terreni agricoli dalla spe- culazione, l’uso nel senso della protezione degli uccelli deve esse- re considerato un compito ammissibile equivalente all’uso agricolo.
L’Assiolo si nutre principalmente di cavallette e altri grandi insetti. In un progetto di conservazione, la Stazione ornitolo- gica sostiene una gestione estensiva dei prati, in modo che l’offerta di insetti aumenti di nuovo.
Monitoraggio mirato per la Cutrettola In primavera e in autunno, un gran numero di cutrettole in migrazione sosta in Svizzera presso greggi e mandrie e in zone umide. Come nidificante, la Cutrettola è invece rara ed è presente solo in alcune regioni del nostro Pa- ese, per lo più in vaste zone agricole con seminativi. Tali aree, spesso monotone, sono tuttavia visitate meno fre- quentemente dagli ornitologi rispetto ad aree con maggiore biodiversità. Nei progetti di monitoraggio, la Cutret- tola rischia quindi di passare inosservata. Per ottenere una migliore panoramica della presenza della Cutrettola e dell’evoluzione dei suoi effettivi, la Stazione ornitologica si è quindi messa alla ricerca di questo insettivoro, fa- cendo una scoperta sorprendente: nelle cinque aree selezionate per il progetto, sono stati trovati quasi 500 ter- ritori. È probabile quindi, che in Svizzera nidifichino molte più cutrettole di quanto si pensasse in precedenza. In particolare, a quanto pare la popolazione sulla piana dell’Orbe (VD) è stata finora sottovalutata: con quasi la metà di tutti i territori attualmente conosciuti, è infatti probabilmente l’area di nidificazione più importante per la Cutrettola a livello nazionale. A differenza di molti altri uccelli delle zone agricole, che hanno dovuto letteral- mente abbandonare il campo su vaste superfici, finora la Cutrettola sembra essere stata in grado di resistere. La lavorazione meccanica dei terreni e l’uso frequente di pesticidi rischiano tuttavia di rendere più difficile l’alleva- mento dei piccoli anche per la Cutrettola. Vale quindi la pena continuare a tenerla d’occhio. La Cutrettola nidifica in zone agricole con seminativi, di preferenza in campi di verdure, patate, barbabietole da zucchero o cereali. Durante i sopralluoghi di osserva- zione, vale quindi sempre la pena visitare anche aree apparentemente poco attraenti.
1 2-20 74 21-100 >100 99 240 42 14 3 La distribuzione della Cutrettola è limitata ad alcune regioni della Svizzera. Secondo gli ultimi censimenti, è probabile che in Svizzera nidifichino circa 500 coppie. Non tutte le cutrettole sono uguali: a livello mondiale, ne esistono infatti circa 10 diverse sottospecie, i cui maschi hanno una diversa colorazione. Nella Svizzera settentrionale e occidentale nidifica soprattutto la sottospecie centroeuro- pea flava (nell’immagine) mentre in Ticino nidifica la sotto- specie meridionale cinereocapilla.
Cacciatore alato sotto tiro È uno degli animali più veloci in assoluto: il Falco pellegrino. In picchiata, questo fulmineo cacciatore può raggiungere oltre 180 km/h! Contro le minacce umane, la sua velocità non gli è tuttavia servita a molto: negli anni 1960 e 1970, pestici- di come il DDT e in parte anche la persecuzione diretta avevano portato sull’or- lo dell’estinzione questa specie un tempo diffusa. Grazie al divieto del DDT e alla messa sotto protezione, negli anni 1980 e 1990 il Falco pellegrino era di nuovo aumentato: negli anni 2013-2016, in Svizzera erano state contate 260-320 cop- pie nidificanti. Da allora, tuttavia, gli effettivi sono di nuovo diminuiti. In gran par- te grazie all’impegno decennale per la protezione degli uccelli di Gaby Banderet e dei suoi aiutanti, questa evoluzione è particolarmente ben documentata per la Svizzera romanda: sull’arco giurassiano, dal 2010 la popolazione è ad esempio di- minuita di circa il 20 %! Da un lato, questa diminuzione è dovuta all’aumento locale del Gufo reale, che sul suo menu ha anche il Falco pellegrino. Benché, per quest’ultimo, questa pos- sa essere una sfida, dal punto di vista della protezione degli uccelli l’aumento del Gufo reale, a sua volta minacciato, è da considerarsi positivo. Al contrario, non è affatto rallegrante che negli ultimi anni si siano ripetutamente verificati casi di av- velenamenti mirati. Anche le attività ricreative sulle pareti rocciose di nidificazione sono un problema serio; assieme ad altri partner, la Stazione ornitologica si impe- gna per ridurre i conflitti tra persone in cerca di svago e i sensibili abitanti di que- sto ambiente. Fonte Kéry, M., G. Banderet, C. Müller, D. Pinaud, J. Savioz, H. Schmid, S. Werner & R.-J. Monneret (2021): Spatio-temporal variation in post-recovery dynamics in a large Peregrine Falcon (Falco peregrinus) population in the Jura mountains 2000–2020. Ibis 156: 217–239.
I falchi pellegrini nidificano sulle rocce e durante la stagione Il Falco pellegrino vola verso un futuro riproduttiva sono particolarmente sensibili ai disturbi. Succede incerto. Dopo un aumento negli anni 1980 spesso che covate vengano abbandonate a causa di disturbi e 1990, i suoi effettivi sono ora di nuovo in provocati da attività ricreative come l’arrampicata o il calo. geocaching.
Nonostante il suo nome, il Fringuello alpino non è un parente molto stretto del Fringuello ma piuttosto dei passeri, rispetto ai quali è tuttavia leggermente più grande e più pesante. In questo modo, ha un rapporto superficie/volume corporeo più favorevole alle fredde condizioni d’alta montagna, perché perde calore meno rapidamente.
Una questione di tempistica Come suggerisce il nome, il Fringuello alpino è perfettamente adattato alla vita nelle regioni d’alta quota. A diffe- renza della maggior parte dei piccoli uccelli montani, anche in caso di condizioni meteorologiche invernali estre- me questo specialista dell’alta montagna difficilmente si sposta sotto i 1500 m di altitudine. Per nutrire i suoi pic- coli, visita in maniera mirata i margini dei nevai appena sciolti per trovare larve di Tipulidi, che svernano sotto il manto nevoso. Rispetto ad altri uccelli di montagna, il Fringuello alpino inizia a nidificare già molto presto, sin- cronizzando perfettamente la cova con l’inizio dello scioglimento delle nevi. Oggi, tuttavia, la neve si scioglie circa due settimane prima rispetto a 20 anni fa. Soprattutto alle quote più basse, il Fringuello alpino ha problemi ad adattarsi alle mutate condizioni del suo ambiente e questo sembra es- sere uno dei motivi per cui i suoi effettivi sono in calo. Inoltre, ci sono segnali per cui sembra che le estati calde e secche siano problematiche in particolare per le femmine. La Stazione ornitologica sta attualmente studiando i meccanismi alla base di questa intolleranza al calore e quanto forte sia il suo effetto. Una cosa è certa: le mi- sure per la protezione del clima sostengono anche il Fringuello alpino. La specie può essere aiutata anche con cassette nido. Nuove conoscenze mostrano che i fringuelli alpini preferiscono i siti di nidificazione vicino ai ne- vai; per questo è utile appendere cassette nido a diverse altitudini, in modo che ci siano sempre abbastanza siti di nidificazione vicino a questi ultimi. Fonti Schano, C., C. Niffenegger, T. Jonas & F. Korner-Nievergelt (2021): Hatching pheno- logy is lagging behind an advancing snow- melt pattern in a high-alpine bird. Sci Rep I fringuelli alpini nutrono 11: 20130016. di preferenza i loro piccoli Niffenegger, C. A. (2021): Nest site selec- con larve di Tipulidi che tion of the White-winged Snowfinch Monti- trovano sui bordi dei nevai fringilla nivalis in the Swiss Alps. Master in scioglimento. thesis, University of Bern.
Un tipo riservato rivela i suoi segreti Il Succiacare è un uccello riservato, che può essere osservato solo molto raramen- te. Da un lato, ciò dipende dal fatto che è un uccello notturno e trascorre la gior- nata riposando in boschi radi, affidandosi interamente al suo perfetto mimetismo. D’altra parte, in Svizzera oggi il Succiacapre è un nidificante raro, considerato for- temente minacciato. Dopo una massiccia diminuzione degli effettivi, ora occupa ancora soltanto parti del Vallese, del Ticino e dei Grigioni. Nonostante program- mi di conservazione, finora gli effettivi non sono ancora stati in grado di ripren- dersi come sperato. Studi della Stazione ornitologica mostrano ora da dove occorre iniziare in fu- turo. Per saperne di più sui requisiti dell’habitat di questo uccello riservato, i ricer- catori hanno equipaggiato 46 succiacapre con trasmettitori GPS. Si è così potuto mostrare che, sebbene la specie nidifichi in boschi radi con pini e querce, per cac- ciare grandi insetti volanti vola regolarmente in zone agricole estensive, spostan- dosi a volte per diversi chilometri dal suo sito di nidificazione. In maniera simile agli insettivori delle zone agricole, anche il Succiacapre dipen- de quindi da prati riccamente strutturati, falciati tardi, poco concimati e non irriga- ti con impianti a pioggia. Anche i vigneti con piccole parcelle, semi-naturali, senza uso di erbicidi, sono favorevoli alla specie. È quindi importante promuovere più in- tensamente tali habitat. Dando la preferenza a prodotti rispettosi della biodiversi- tà durante i nostri acquisti, tutti possiamo contribuirvi. I vigneti semi-naturali sono un importante terreno di caccia per il Succiacapre. Superfici non falciate, siepi e alberi singoli attirano grandi insetti. Gli alberi offrono inoltre al Succiacapre posatoi dai quali può cacciare all’aspetto.
I dispositivi GPS con cui sono stati equipaggiati i succiacapre cadono da soli dopo un rovescio di pioggia. Con l’aiuto di uno speciale trasmet- titore, i ricercatori possono localizzare i disposi- tivi e accedere quindi ai dati di movimento registrati. Durante il giorno, il discreto Succiacapre riposa ben mimetizzato sul suolo del bosco, su ceppi di alberi o rami. Al crepuscolo, così come nelle chiare notti lunari, lascia il bosco e va a caccia di falene e coleotteri.
Anche gli insetti migrano, come dimostra in modo impressionante la Vanessa del cardo. Questa specie di farfalla migra in primavera dall’Africa all’Europa, mentre in autunno lascia di nuovo l’Europa in raffreddamento per dirigersi a sud. Anche i suoi movimenti migratori vengono rilevati e registrati dal radar. Sulla piattaforma di segnalazione ornitho.ch, ma anche nel Centro visite, gli interessati possono seguire in tempo reale quanti uccelli stanno attualmente sorvolando la Stazione ornitologica.
Cosa vola lì attorno? La Stazione ornitologica ha gli uccelli nel mirino del suo radar – nel vero senso della parola. Grazie a un radar istallato sul tetto del Cen- tro visite, gli uccelli che lo sorvolano possono essere registrati e visua- lizzati tutto l’anno in tempo reale. Particolarmente impressionante è il gran numero di uccelli in migrazione che passano sopra il Centro in autunno e in primavera, ma anche in estate gli uccelli mostrano una grande attività di volo legata, tra le altre cose, alla ricerca di cibo. Con il radar, tuttavia, possono essere rilevati non solo gli uccel- li, ma anche gli insetti. Anche numerose specie di questi ultimi vo- lano, e alcune addirittura migrano, come la Vanessa del cardo. Uno studio con il radar rivela ora che, sopra Sempach, ogni anno avven- gono almeno 20 milioni di sorvoli di insetti e 3 milioni di sorvoli di uccelli. Mentre in autunno sia gli uccelli che gli insetti volano in ma- niera determinata verso sud-ovest, in primavera solo gli uccelli mo- strano un comportamento migratorio direzionale verso nord-est, mentre gli insetti no. Ciò è probabilmente dovuto alla breve durata di vita della maggior parte degli insetti. Sulla loro strada verso nord, gli insetti che hanno svernato con successo depongono le uova nel primo habitat adatto. La generazione che ne esce si diffonde ulte- riormente in tutte le direzioni per deporre a sua volta le uova in un luogo adatto. Solo l’ultima generazione in estate si sposta alla fine verso sud in maniera mirata per trascorrervi l’inverno. Fonte I radar aiutano a rilevare il numero di uccelli che Shi, X., B. Schmid, P. Tschanz, G. Segelbacher & F. Liechti (2021): Seasonal passano in migrazione. Ciò è particolarmente utile Trends in Movement Patterns of Birds and Insects Aloft Simultaneously Recor- per le specie che migrano di notte (nella foto, gru). ded by Radar. Remote Sensing 13: 1839.
Riconoscere e cogliere le opportunità Quasi un terzo della Svizzera è ricoperto dal bosco. I cambiamen- ti climatici stanno tuttavia influenzando anche i nostri boschi. Alcu- ne specie arboree, come l’Abete rosso e il Faggio, hanno problemi con l’aumento della siccità, diventando più suscettibili alle malat- tie. Anche tempeste e rischio di incendi boschivi sono in aumen- to. Per i proprietari di bosco, di primo acchito la situazione appare spiacevole, ma per la biodiversità ciò offre grandi opportunità. Gra- zie ad alberi morti, caduti o con chiome più rade, nei nostri boschi entra più luce e troviamo più legno morto e una maggiore varietà di strutture. Il legno morto è estremamente attraente per varie spe- cie di insetti, come la Rosalia alpina, ma anche per svariate specie di uccelli, tra cui i picchi o la Cincia bigia. A causa dei cambiamenti di gestione, nel secolo scorso i boschi radi sono diventati rari, met- tendo così in pericolo anche piante, coleotteri, farfalle diurne e uc- celli amanti della luce. Per tre progetti di riqualificazione ambientale, la Stazione orni- tologica è ora alla ricerca di proprietari di bosco disposti a rinuncia- re a lungo termine all’uso dei loro boschi danneggiati, in cambio di una compensazione finanziaria, conservando superfici con alberi morenti e morti. In questo modo si intende rendere il bosco ancora Il Picchio cenerino è diventato molto raro più diversificato e attraente per specie indigene. in Svizzera ed è fortemente minacciato. In punti del suolo del bosco con vegetazione rada e soleggiati trova formiche come cibo, in inverni con molta neve cerca larve di Maggiori informazioni sui sottoprogetti «Stress da siccità nel bosco insetti nel legno morto. come opportunità», «Tempesta come opportunità» e «Incendio di bosco come opportunità»: www.vogelwarte.ch/eventi-estremi
Se muoiono più alberi, più luce arriva sul terreno, Le superfici con alberi abbattuti dal vento contribuiscono a consentendo migliori condizioni di crescita a piante formare un mosaico di diverse strutture. Il legno a terra offre basse come il Mirtillo. Ciò migliora l’offerta alimentare per un rifugio adatto a un’ampia varietà di animali, come ad il Gallo cedrone. esempio il Gatto selvatico, la Salamandra pezzata, il Cervo volante o il Pettirosso.
Per il collaboratore della Stazione ornitologica Markus Jenny, andato in pensione quest’anno, riportare la biodiversità nei vigneti era un obiettivo dichiarato. Il paradiso di fiori che lo circonda offre a uccelli granivori come il Fanello una varietà di semi – e insetti per i suoi piccoli.
Servire vino genuino I pendii soleggiati esposti a sud sono hotspot naturali di biodiversità. Da generazioni, questi siti con clima mite sono utilizzati anche per la viticoltura. A causa dell’uso massiccio di pesticidi e della rimozione di preziose strut- ture come siepi o muretti a secco, la qualità di questo habitat si è tuttavia deteriorata in modo massiccio, influen- zando negativamente anche l’avifauna che lo abita. IP-Suisse e Denner perseguono ora l’obiettivo di promuovere la biodiversità in viticoltura e hanno incaricato la Stazione ornitologica di sviluppare requisiti per un marchio in questo senso. Le prestazioni dei viticoltori ven- gono valutate con un sistema a punti, per il quale non sono richiesti solo requisiti di base come l’inverdimento del suolo e norme rigorose per l’uso dei pesticidi, ma anche misure specifiche per promuovere la biodiversità. I produttori devono raggiungere un punteggio minimo, ma sono liberi di scegliere quali misure attuare. Queste ultime includono anche la creazione di vari (piccoli) habitat ricchi di specie come muri a secco, mucchi di rami o strisce d’erba matura. Lo sforzo aggiuntivo viene ricompensato con un contributo. L’anno scorso, su circa 100 ettari sono state prodotte le prime uve secondo i nuovi criteri, i primi vini dovrebbero essere disponibili quest’anno. In questo senso: salute – per l’uomo e la natura! Dal punto di vista degli uccelli, un vigneto ottimale potrebbe assomigliare a questo: muri a secco e vegetazione diversificata attirano insetti, che a loro volta servono da cibo per gli uccelli. Cespugli e alberi offrono a varie specie di uccelli rifugi e siti di nidificazione.
Lo schianto di un uccello (nella foto una ballerina bianca) in pieno volo contro una vetrata, causa spesso lesioni o addirittura la morte. Il pericolo invisibile Il 2022 è stato scelto dalle Nazioni Unite quale Anno Internazionale del Vetro, poiché questo materiale svolge un ruolo importante nella nostra società. Ma l’uso crescente del vetro non è solo positivo: ogni anno, in Svizze- ra milioni di uccelli vanno a sbattere contro vetrate, sia perché non le riconoscono come un ostacolo, vedendo il cielo o gli alberi dietro di loro, sia perché vengono tratti in inganno dall’ambiente riflesso. Per questo, la mor- te per impatto contro vetrate è uno dei più grandi problemi di protezione degli uccelli in assoluto, che tuttavia potrebbe essere facilmente evitato. Nel caso di nuovi edifici e ristrutturazioni, si può tener conto della protezio- ne degli uccelli con costruzioni adeguate o speciali tipi di vetro. Il rischio può essere mitigato anche in edifici esi- stenti, ad esempio con lamine per la protezione degli uccelli. Contrariamente a quanto si crede, le sagome di rapaci non hanno invece alcun effetto deterrente. Gli uccelli devono percepire la vetrata come un ostacolo, mo- tivo per cui, per ottenere una protezione efficace, di solito su una parte della superficie devono essere applicate lamine autoadesive con disegni. Oggi esistono lamine molto decorative, per cui non c’è motivo di utilizzare an- cora le obsolete sagome di rapaci. Da poco, con «SEEN Elements» esiste sul mercato anche un prodotto con il quale meno dell’1 % della superficie della vetrata deve essere dotato di autoadesivi. Protezione degli uccelli sui vetri delle finestre: una cosa cristallina!
Le vetrate angolari e i parapetti trasparenti in vetro dei Molte vetrate riflettono fortemente l’ambiente circostante e balconi non sono percepiti dagli uccelli come un ostacolo. inducono gli uccelli a credere che stiano volando verso il cielo È quindi importante evitare tali pericoli sin dall’inizio o o strutture che offrono protezione come alberi o cespugli. diminuire il loro impatto in un secondo tempo. Acquisto di lamine autoadesive per la protezione degli uccelli (senza SEEN-Elements): www.vogelwarte.ch/it/shop Informazioni riguardo a SEEN Elements: glas@vogelwarte.ch Ulteriori informazioni sul pericolo vetro: www.vogelglas.vogelwarte.ch/it
Nel giardino del Centro visite c’è molto da scoprire in tutte le stagioni. Nella mostra interattiva del Centro visite, i nostri ospiti imparano molte cose interessanti sulla vita degli uccelli, dando libero sfogo al loro spirito di esploratori. La mostra inizia con il tema della riproduzione – in un gigantesco nido.
Nuova padrona di casa nel Centro visite Il nostro Centro visite a Sempach è un importante luogo di incontro nel cuore della Svizzera per appas- sionati di uccelli provenienti da tutto il Paese. Dalla sua apertura nel 2015, ha attirato quasi 250 000 ospiti. Ora è avvenuto un importante cambiamento: Felix Tobler, responsabile del Centro, è andato in pensione. Il versatile naturalista ed esperto di comunicazione è stato responsabile della struttura, della mostra e della sua atmosfera non solo dalla sua apertura. Come uomo della prima ora, aveva già plasmato sin dall’inizio la pianificazione del Centro e lo sviluppo delle mostre interattive. È il gran- de merito di Felix Tobler se il Centro visite è diventato il fiore all’occhiello della Stazione ornitologica. Gli succede Christine Jutz, meteorologa dei media ed educatrice ambientale, che si è trasferi- ta dal Parco faunistico del Sihlwald alla Stazione ornitologica e non vede l’ora di darvi il benvenuto a Sempach nell’affascinante mondo degli uccelli. Il giardino naturale in riva al lago con le voliere, il viaggio cinematografico attraverso il mondo degli uccelli svizzeri, l’Avifonia e, naturalmente, la mo- stra interattiva sui grandi temi della vita degli uccelli vi garantiranno un’esperienza indimenticabile. Passaggio delle consegne: Felix Tobler augura il meglio a Christine Jutz, che gli succede. Ulteriori informazioni sulla visita sono disponibili alla pagina www.vogelwarte.ch/visita
Sul posto 365 giorni all’anno Spesso ciò che non ci aspettiamo è proprio dietro l’angolo. Per questo motivo, per i pazienti alati il Centro di cure è aperto 365 giorni all’anno. L’anno scorso, privati, funzionari e collaboratori volontari ci hanno portato più di 1500 uccelli. Circa il 40 % di questi erano giovani uccelli incolumi. La maggior parte degli uccelli rimanen- ti presentava ferite, causate per lo più da gatti e collisioni contro vetrate, che come negli anni precedenti sono state le cause di lesioni più comuni. Non di rado, i due eventi sono anche combinati: un uccello stordito o feri- to da una collisione contro una vetrata può essere catturato più facilmente da un gatto. Motivi piuttosto inso- liti per la consegna di pazienti sono invece stati eventi meteorologici estremi come le forti grandinate che l’an- no scorso hanno colpito alcune regioni: a seguito di queste ultime, il Centro di cure ha dovuto occuparsi di vari uccelli feriti alle ali o alla testa. Pulcini di Germano reale orfani, insieme a merli, passere europee e rondoni comuni, sono i pazienti più frequenti.
Il Merlo è uno dei nostri pazienti più frequenti. A causa della loro inesperienza, i giovani uccelli come quello della foto rischiano ancora maggiormente di cadere vittime di gatti. Per urgenze Uccelli feriti, malati o orfani devono essere rapidamente curati da professionisti. Se trovate uno di questi uccelli, telefonateci, in modo che possiamo indicarvi il Centro di cure più vicino. Siamo raggiungibili negli orari d’ufficio, 365 giorni all’anno, al numero 041 462 97 00. Se necessario, vi potrà aiutare anche il nostro supporto decisionale: www.vogelwarte.ch/uccello-trovato
Nessuna regola senza eccezioni: a differenza delle altre specie indigene di Picchio, il Torcicollo è un uccello migratore. Non scava lui stesso la sua cavità di nidificazione e nemmeno tambureggia. Tuttavia, come tutti i Picchi, mangia insetti, di preferenza formiche, che trova in vigneti semi-naturali, frutteti ad alto fusto e boschi radi. Anche questo particola- rissimo picchio beneficia delle rivalorizzazioni di habitat per le quali si impegna la Stazione ornitologica.
Un cordiale ringraziamento La Stazione ornitologica svizzera di Sempach è sostenuta finanziariamente dal grande pubblico. Con le loro pic- cole e grandi offerte, oltre 200 000 donatrici e donatori rendono possibile il nostro lavoro in favore dell’avifau- na, garantendo alla Stazione ornitologica la sua indipendenza. La Stazione ornitologica viene considerata anche a livello testamentario da parte di persone che desiderano conservare a lungo termine ciò che per loro era importante quando erano ancora in vita: un’avifauna diversifi- cata in una natura intatta. Un contributo decisivo viene fornito dagli oltre 2000 collaboratrici e collaboratori volontari, attivi per la Sta- zione ornitologica nel monitoraggio nazionale delle popolazioni di uccelli, nell’inanellamento, in progetti di con- servazione, nella cura degli uccelli, nella fotografia naturalistica o quali ambasciatori. Ringraziamo di cuore per il loro sostegno e la loro fiducia nella nostra istituzione e nel nostro lavoro tutte le benefattrici e i benefattori, donatrici e donatori anonimi, legatari, fondazioni, ditte, partner e collaboratori vo- lontari che sostengono il nostro lavoro idealmente, finanziariamente o con il loro impegno. Consulenza in merito a questioni ereditarie Le decisioni in merito a questioni ereditarie sono una questione strettamente personale. Se, con le vostre ultime vo- lontà, desiderate accompagnare l’avifauna a nuova vita e avete domande in merito o desiderate un colloquio per- sonale, potete rivolgervi a Felix Tobler, Stazione ornitologica svizzera, 6204 Sempach, Tel. 041 462 97 15. Se lo de- siderate, vi inviamo volentieri l’opuscolo «Il mio lascito per l’avifauna» (in francese o tedesco).
Uscite Consuntivo annuale 2021 Costi operativi d’esercizio secondo i vari settori (conto costi progetti) Il bilancio 2021 è stato caratterizzato da un’eredi- Amministrazione, infrastruttura, EED, formazione 5,9 % Monitoraggio dell’avifauna 10,4 % tà molto importante, assegnata con un accantona- mento interno al fondo Habitat per il progetto qua- Acquisti shop, costi ricerca fondi 16,1 % Ricerca ecologica 13,2 % dro «Un nuovo slancio per l’avifauna». Senza questa grande eredità, il consuntivo annuale 2021 mostra Ricerca sulla un risultato equilibrato. migrazione 7,3 % La sana situazione finanziaria consente alla Stazio- Informazione 15,8 % ne ornitologica di continuare a pieno ritmo le sue at- Conservazione tività in favore dell’avifauna indigena. Cura uccelli, laboratorio, centrale degli uccelli 20,7 % Su incarico del Consiglio di Fondazione, l’ufficio inanellamento, biblioteca 10,5 % di revisione Balmer-Etienne SA Lucerna ha esamina- to il bilancio e lo ha giudicato ineccepibile. Se lo de- siderate vi inviamo volentieri il bilancio dettagliato 2021; potete anche scaricarlo direttamente da Inter- net: www.vogelwarte.ch > Vogelwarte > Su di noi > Entrate La stazione in breve > Consuntivo annuale 2021. secondo il conto economico (riassunto) Calendario degli uccelli 6,8 % Prestazioni, entrate shop 6,7 % Offerte 29,6 % Contributi vincolati 6,0 % La Stazione ornitologica svizzera di Sempach utilizza le donazioni che le sono affidate in modo responsabile ed efficiente. Il marchio di qualità ZEWO lo garantisce. Eredità, legati 50,9 %
Bilancio al 31.12.2021 Conto economico 2021 esercizio esercizio 31.12.2021 precedente 1.1.-31.12.21 precedente Attivo Offerte 12 018 162 11 817 285 Liquidità 15 043 341 14 038 765 Eredità, legati 20 666 331 6 112 191 Crediti da forniture e prestazioni 598 044 434 764 Contributi vincolati 2 450 161 2 378 475 Altri crediti a breve termine 367 112 259 917 Prestazioni, entrate shop 2 719 603 2 800 817 Scorte 497 352 400 616 Calendario degli uccelli 2 763 465 2 609 204 Ratei e risconti attivi 94 359 194 795 Altri proventi 2 449 7 850 Attivo circolante 16 600 208 15 328 857 Ricavi d’esercizio 40 620 171 25 725 822 Immobilizzazioni finanziarie 67 784 859 46 606 801 Costi personale –15 423 824 –14 387 787 Immobilizzazioni materiali 21 713 819 22 984 000 Prestazioni di terzi –1 087 068 –945 520 Attivo fisso 89 498 678 69 590 801 Acquisti per progetti e shop –1 559 717 –1 424 375 Costi per i locali e giardino –504 119 –437 223 Attivo 106 098 886 84 919 658 Spese di manutenzione –291 600 –239 462 Assicurazioni mobili e immobili, imposte –65 811 –51 728 Passivo Altri costi per lavoro specialistico –772 544 –678 648 Debiti per forniture e prestazioni 353 562 237 677 Costi amministrazione e informatica –758 480 –898 735 Altri debiti a breve termine 245 934 187 245 Costi informazione, costi ricerca fondi –2 788 359 –2 880 160 Ratei e risconti passivi 548 393 618 888 Altri costi d’esercizio –15 562 –14 111 Capitale di terzi a breve termine 1 147 889 1 043 810 Ammortamenti su beni materiali –1 300 183 –1 389 460 Fondi vincolati 496 500 336 300 Costi operativi d’esercizio –24 567 267 –23 347 209 Capitale dei fondi a destinazione vincolata 496 500 336 300 Risultato d’esercizio 16 052 904 2 378 613 Capitale proprio vincolato 29 707 530 11 893 082 Risultato estraneo all’organizzazione 5 022 246 1 229 680 Capitale disponibile 74 746 968 71 646 466 Capitale dell’organizzazione 104 454 498 83 539 548 Risultato d’esercizio senza risultato dei fondi 21 075 150 3 608 293 Passivo 106 098 886 84 919 658 Risultato dei fondi –160 200 42 450 Risultato d’esercizio prima delle attribuzioni 20 914 950 3 650 743 Fondo Habitat –16 845 556 Riserve di fluttuazione del valore –2 076 738 –1 077 887 Capitale libero –1 992 656 –2 572 856 Attribuzioni –20 914 950 –3 650 743 Risultato d’esercizio dopo attribuzioni 0 0
Un buon consiglio non costa nulla In qualità di centro di competenza nazionale per lo studio e la protezione degli uccelli, la Stazione orni- tologica svizzera è a disposizione del pubblico gratu- itamente per domande sul mondo degli uccelli. L’of- ferta è apprezzata dalla popolazione: l’anno scorso abbiamo ricevuto circa 15 000 richieste. Di norma, chi cerca consigli viene messo in contatto con il team del servizio di informazione, presso il quale i nostri esperti si alternano a seconda delle giornate lavora- tive, della lingua e dell’argomento. Tuttavia, ad ecce- zione di temi specifici, di solito in prima linea ci sono tre esperti: Hannes von Hirschheydt, Maria Nuber e Christian Rogenmoser sono i volti principali dietro le Hannes von Hirschheydt, Maria Nuber e Christian Rogenmoser voci telefoniche e le risposte via e-mail. Che si tratti sono di solito il primo punto di contatto per domande sull’avifauna. di un «uccello misterioso» da determinare, di doman- Nei loro numerosi anni di lavoro per il servizio di informazione de sull’alimentazione degli uccelli o di sapere dove e della Stazione ornitologica, hanno già risposto con competenza a quali aiuti alla nidificazione sono utili, grazie alla sua innumerevoli domande. pluriennale esperienza questo trio è sempre in gra- do di dare buoni consigli. Avete anche voi una domanda? Siamo volentieri a vostra disposizione dal lunedì al venerdì negli orari d’ufficio: 041 462 97 00 e info@vogelwarte.ch Informazioni riguardo a temi ricorrenti sono disponibili anche sul nostro sito web: www.vogelwarte.ch/domande-e-informazioni
Impressum Vogelwarte 2022 di Martina Schybli Foto p. 1: M. Schäf (Averla piccola); p. 4: J.-N. Pradervand (parcella Vallese); p. 5: M. Ruppen (Assiolo); p. 6: M. Spiess (Cutrettola); p. 7: R. Martin (Cutrettola); p. 8: R. Martin (Falco pellegrino); p. 9: F. Dubessy (Falco pellegrino); p. 10: M. Burkhardt (Fringuello alpino); p. 11: M. Ruppen (Fringuello alpino); p. 12: J.-N. Pradervand (zona di alimentazione Succiacapre); p. 13: M. Varesvuo (Succiacapre); p. 14: P. Keusch (Vanessa del cardo), M. Burkhardt (Gru); p. 16: M. Varesvuo (Picchio cenerino); p. 17: O. Born (Gallo cedrone), P. Mollet (superficie con alberi abbattutti dal vento); p. 18: M. Schäf (Fanello), Denner AG (Markus Jenny); p. 19: M. Jenny (muro a secco); p. 20: M. Burkhardt (Ballerina bianca), p. 21: M. Schybli (vetrate); p. 26: M. Burkhardt (Torcicollo); p. 31: M. Burkhardt (Ghiandaia); p. 32: A. Volz (Francolino Nell’autunno 2021 in Svizzera si è potuto di monte). Immagini restanti: archivio Stazione ornitologica osservare un numero particolarmente elevato di ghiandaie. La ragione di questo fenomeno erano Traduzione invasioni di uccelli nordici, che si verificano Chiara Solari quando l’inverno a nord arriva presto e allo stesso tempo ci sono solo poche ghiande. Layout e grafici Marcel Burkhardt Stampa Abächerli Druck AG, Sarnen Immagine retro di copertina © 2022 Stazione ornitologica svizzera di Sempach Le piante di cui preferisce nutrirsi il Francolino di monte necessitano di luce. Il Francolino di monte fa quindi parte delle specie che beneficiano di boschi radi, come quelli che si formano, ad esempio, a seguito di eventi estremi.
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