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420 SERVIZIO DI SPIRITUALITÀ MISSIONARIA a cura del CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO - TRENTO Comunione e Missione - redazione: via S.G. Bosco 7/1, 38122 Trento - direttore: Giuseppe Caldera - direttore responsabile: 2015 Agostino Valentini - ccp 13870381 - registrazione - presso il tribunale di Trento n. 178. n. 1 gennaio 2015 - periodico mesile dell’opera diocesana per la pastorale missionaria di Trento - anno XLIV - Poste Italiane GENNAIO s.p.a. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1. comma 2 - DCB Trento - Taxe percue - Tassa riscossa Trento. COMUNIONE e MISSIONE
SOMMARIO 3 Lettera del direttore 5 Cammino comune In copertina Assemblea animatori missionari decanali e parrocchiali - III parte - Fratel Gabriele Garniga in Sri-Lanka 7 Voci della migrazione Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 9 Missionari@mente Amore... in Pakistan 10 360 gradi 11 Lettura orante della Bibbia 13 La pagina dei ragazzi 15 Sussidio liturgico 17 Libri e DVD Le luci di Pointe-Noire 18 Accri L’Accri in udienza da Papa Francesco: un messaggio di pace e speranza 20 Eventi Il fascicolo è espressione del gruppo “COMU- 22 Stop & Go NIONE E MISSIONE” del Centro Missionario Dio- cesano - via s. Giovanni Bosco 7/1, 38122 23 Saperne di più Trento - tel. 0461.891270, fax 0461.891277 Fidei Donum Il gruppo è composto da: 24 15° Incontro dei missionari gianfranco bettega - tatiana brusco - giuseppe che operano in America Latina caldera - adelmo calliari - gianni damolin - laure edine - antonio filosi - mariangela furlan - mariano prandi - edna graciete semedo - renata juszczyk - gianluigi lutteri - sarah maule - ada pezzè - cristina pillo - stefano plotegheri - manuela rossi - monica signorati - loredana valentini - michele vescovi - leonora zefi composizione vita trentina, trento stampa nuove arti grafiche, trento CeM gennaio 2015 2
LETTERA DEL DIRETTORE L’ anno nuovo è iniziato sotto il segno della pace: 1° gennaio, Giornata mon- diale della pace. Abbiamo bisogno del messaggio della pace, non solo come facile sogno, ma per produrre un impegno concreto di lavoro e preghiera per il bene di tutti. Risuonano ancora le parole di Gesù riportate alla fine dell’anno liturgico dal van- gelo di Luca: “Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terroriz- zate… alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. Chi non si è mai arreso alle ingiustizie, chi non si è lasciato deprimere per la corruzione e per la corsa agli armamenti, chi ha pianto per tutti i perseguitati e per chi non può di- fendersi, alzi il capo: il Signore gli è vicino. É forte l’appello di papa Francesco a prendere in seria considerazione ciò che nessuno può nascondere, i poveri, gli esclusi, gli scartati. La Chiesa non può ignorare il loro grido, né entrare nel gioco dei sistemi ingiusti che cercano di rendere i poveri invisibili. Dobbiamo vedere le povertà strutturali ed endemiche che stanno escludendo generazioni intere di famiglie e anche le povertà economiche, sociali, morali e spirituali. Povertà che emarginano e scartano persone, figli di Dio. Sembra che il futuro dei poveri sia sempre maggiore povertà. Tanti non hanno ascoltato questi appelli, ma sono affondati nel consumismo na- talizio, irridendo al dramma di semplicità e umiltà della nascita di Gesù. Ma molti hanno partecipato con atti di vera carità alla sofferenza dei fratelli: con loro la pace è diventata non una semplice celebrazione, ma un programma di vita. Il papa è andato anche in Turchia a proclamare che è possibile il dialogo fra cul- ture diverse e che è bene accogliere i profughi che fuggono dalla Siria e dall’Iraq. In lui si manifesta la fragilità di Gesù stesso, che offre il suo piano di liberazione e salvezza, lo affida anche alle mani della nostra comunità. Nei giorni natalizi i cantori della stella hanno fatto vivere a tante comunità la bel- lezza della fede dei ragazzi, che accettano l’invito di Gesù di annunciare la pace ed esserne testimoni. La Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato del 18 gennaio sfida la no- stra chiesa chiedendole di saper credere ai valori dell’accoglienza, della convivenza CeM gennaio 2015 3
con altre culture, della gioia di vivere la fede in Dio con tanti nuovi fratelli. Ci piace ascoltare i missionari che vivono con popolazioni diverse dalla nostra: quando sarà che anche noi racconteremo loro della nostra attività di evangelizzazione, di ac- coglienza, di carità e di testimonianza cristiana nell’incontro con le genti venute a noi? Anche la Giornata per i malati di lebbra ci aiuterà ad approfondire la realtà di tante malattie contagiose prodotte dalla povertà, dall’emarginazione e dalla man- canza di organizzazione nella salute. Alla fine di gennaio il Centro Missionario promuoverà in Brasile una settimana di incontro fraterno e di riflessione con tutti i missionari trentini attualmente in America Latina. Si aspetta con ansia questa opportunità, per rafforzare la nostra azione missionaria e lavorare insieme specialmente nel campo della comunica- zione. Ci affidiamo alla preghiera della comunità, perché questo incontro porti frutti abbondanti di fraternità e di lavoro condiviso nell’evangelizzazione. Altra grazia di Dio per questi giorni sarà l’apertura dell’anno della vita consacrata. Il nostro arcivescovo scrive nella sua lettera che “questo evento ecclesiale sarà oc- casione per porre uno sguardo evangelicamente positivo sul futuro e assumere con passione gli impegni propri della vita consacrata. Come Chiesa locale accogliamo questo tempo come tempo di grazia per chiedere luce e forza allo Spirito Santo e per promuovere all’interno delle nostre comunità il carisma della consacrazione a servizio del Regno di Dio. Nella recente Assemblea si- nodale abbiamo avuto modo di cogliere il valore e l’importanza di una Chiesa co- munione di carismi, scorgendo nella Vita consacrata l’energia missionaria ed evangelizzatrice che la caratterizza. La vita consacrata, infatti, “appartiene ferma- mente alla vita, alla santità e alla missione della Chiesa” (LG 44). Rendiamo grazie per la numerosa presenza di consacrate e consacrati nella nostra Diocesi che vivono nei vari Istituti religiosi o secolari o nei movimenti: sono una ric- chezza e danno vivacità e calore alla Chiesa. Siamo anche riconoscenti per i molti consacrati che la nostra Diocesi ha donato alla Chiesa universale come missionari e in varie parti del mondo vivono e testimoniano il primato di Dio e il servizio ai pic- coli e agli ultimi della terra. All’inizio di questo anno nuovo l’evangelizzazione ci richiede un’attenta analisi delle realtà e specialmente di guardare con compassione il vivere degli uomini, di tutti quelli uomini che Dio ama e con i quali dobbiamo verificare la qualità della nostra fede e della speranza in un mondo di pace. CeM gennaio 2015 4
CAMMINO COMUNE Assemblea animatori missionari decanali e parrocchiali terza parte ANIMAZIONE MISSIONARIA DI RAGAZZI E GIOVANI L a proposta visite al Centro Missionario per i ragazzi della catechesi ha riscosso, nell’anno pastorale passato, un buon successo. Sono passati al Centro ben 360 ragazzi, accompagnati da catechiste, genitori e da qualche parroco; in maggioranza dal decanato di Trento, ma sono stati presenti anche alcuni gruppi venuti da lontano. Tutti hanno dimostrato gradimento ed entu- siasmo per l’esperienza fatta tanto che si pensa di continuare a tenere i colle- gamenti con questi gruppi e di riproporla ad altre parrocchie. Una parrocchia di Trento ha portato al Centro Missionario i ragazzi del Gr.Est, ogni giorno un gruppo diverso. Questa felice esperienza, preparata e vissuta con la collabo- razione dell’Ufficio catechistico, ha permesso di elaborare nuove iniziative in comune in modo particolare per i ragazzi cresimandi. Dopo questo breve bilancio dell’attività svolta lo scorso anno pastorale, l’as- semblea degli animatori missionari si è confrontata su alcune domande e pro- poste inerenti proprio l’animazione dei ragazzi e dei giovani. l Ricordando le proposte dell’anno scorso c’è stata qualche esperienza di gita a luoghi missionari? Qualche ritiro a Limone? Servirebbe special- mente per ragazzi della Cresima e del dopo cresima. l Si è fatta qualche ricerca sulla vita di missionari? Potrebbe servire per pro- poste vocazionali? l Com’è la partecipazione di ragazzi di famiglie immigrate all’attività in ora- torio? Con la pastorale giovanile si pensa ad una collaborazione nella ste- sura di un percorso formativo per gli adolescenti e a degli incontri per CeM gennaio 2015 5
ragazzi delle elementari, medie e superiori negli oratori coinvolgendo anche le comunità straniere presenti nei vari territori. l Per i giovani si continua con soddisfazione l’Esperienza Estiva. Come si potrebbe proporre l’iniziativa a gruppi di giovani e a giovani sensibili, per- ché diventi sempre più occasione parrocchiale e non solo di iniziativa pro- pria? Invitando i giovani che hanno fatto l’Esperienza a venire nelle parrocchie o nelle scuole per dare la loro testimonianza? l L’iniziativa “Cantori della stella” potrebbe essere potenziata e messa in calendario nella programmazione iniziale dell’anno. Non è solo tradizione di certi paesi, ma opportunità per esperienza nuova. Visto che la Giornata della Santa Infanzia ha perso tanto della sua attrattiva, questa dei Cantori può tenerla ancora viva: le offerte che si raccolgono sono per la Santa In- fanzia. l Si propone che la Veglia missionari martiri sia preparata e diretta dai ra- gazzi cresimandi e cresimati: la comunità parteciperà assieme a loro, valo- rizzando lo sforzo dei ragazzi nel ricercare motivi e testimonianza dei missionari martiri. Il Centro Missionario preparerà uno schema di questa Veglia, lasciando spazio alle singole comunità per completare e realizzare la celebrazione. l Si propone di fare un ciclo, anche piccolo, di cineforum con film a tema “migrazioni”. l Individuare coppie di genitori interessati, di giovani animatori di oratorio che propongano l’animazione missionaria. (continua) Alcuni ragazzi in visita al Centro Missionario CeM gennaio 2015 6
VOCI DELLA MIGRAZIONE Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato “C hiesa senza frontiere: madre di tutti” è il tema scelto dal Papa per la Giornata Mon- diale del Migrante e del Rifugiato di domenica 18 gennaio 2015. La sollecitudine di Gesù, particolarmente verso i più vulnerabili ed emarginati, invita tutti a prendersi cura delle persone più fragili e a riconoscere il suo volto sofferente, soprattutto nelle vittime delle nuove forme di povertà e di schiavitù, come sono i migranti e i rifugiati, i quali cercano di lasciarsi alle spalle dure condizioni di vita e pericoli di ogni sorta. La Chiesa, madre di tutti, allarga le sue braccia per accogliere tutti i popoli, senza distinzioni e senza confini e per annunciare a tutti che «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16). Dopo la sua morte e risurrezione, Gesù ha affidato ai disce- poli la missione di essere suoi testimoni e di proclamare il Vangelo della gioia e della misericordia. Nel giorno di Pentecoste, con coraggio ed entusiasmo, essi sono usciti dal Cenacolo; la forza dello Spirito Santo ha prevalso su dubbi e incertezze e ha fatto sì che ciascuno comprendesse il loro annuncio nella propria lingua; così fin dall’inizio la Chiesa è madre dal cuore aperto sul mondo intero, senza frontiere. La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo la cultura dell’acco- glienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare. Oggi tutto questo assume un significato particolare. Non di rado, però, i movimenti migratori suscitano diffidenze e ostilità, anche nelle comunità ecclesiali, prima an- CeM gennaio 2015 7
cora che si conoscano le storie di vita, di persecuzione o di miseria delle persone coinvolte. In tal caso, sospetti e pregiudizi si pongono in conflitto con il comanda- mento biblico di accogliere con rispetto e solidarietà lo straniero bisognoso. Molte volte, a causa della debolezza della nostra natura, «sentiamo la tentazione di essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore» (Evan- gelii Gaudium, 270), presenti nei migranti e nei rifugiati. Il carattere multiculturale delle società odierne incoraggia la Chiesa ad assumersi nuovi impegni di solidarietà, di comunione e di evangelizzazione. A tal fine non può bastare la semplice tolleranza, ma è necessario ritrovare la vocazione della Chiesa a superare le frontiere e a favorire «il passaggio da un atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di emarginazione ... ad un atteggiamento che abbia alla base la cultura dell’incontro, l’unica capace di costruire un mondo più giusto e fraterno». Alla solidarietà verso i migranti ed i rifugiati occorre unire il coraggio e la creatività necessarie a sviluppare a livello mondiale un ordine economico-finanziario più giu- sto ed equo insieme ad un accresciuto impegno in favore della pace, condizione in- dispensabile di ogni autentico progresso. Oltre al Messaggio del Papa, riportiamo qui anche alcuni tratti dell’appello dei rifu- giati di Tor Sapienza di Roma: “Tutti parlano di noi in questi giorni, siamo sotto i riflettori: televisioni, telegiornali, stampa. Ma nessuno veramente ci conosce. Noi siamo un gruppo di rifugiati, 35 per- sone provenienti da diversi Paesi: Pakistan, Mali, Etiopia, Eritrea, Afghanistan, Mauri- tania… Abbiamo viaggiato, tanto, con ogni mezzo di fortuna, a volte con le nostre stesse gambe; abbiamo lasciato le nostre famiglie, i nostri figli, le nostre mogli, i no- stri genitori, i nostri amici, il lavoro, la casa, tutto. Non siamo venuti per fare del male ad alcuno.” I rifugiati dicono di essere “veramente grati” all’Italia: “tutti noi ricordiamo e mai ci scorderemo quando siamo stati soccorsi in mare dalle autorità italiane, quando ab- biamo rischiato la nostra stessa vita in cerca di un posto sicuro e libero. Siamo qui per costruire una nuova vita, insieme agli italiani, immaginare con loro quali sono le pos- sibilità per affrontare i problemi della città uniti insieme e non divisi. Ma,” aggiun- gono, “viviamo nel panico, bersagliati e sotto attacco”. “Per questo motivo”, concludono, “non vorremmo andarcene, ma restare tutti uniti, perché da quando viviamo qui ci sentiamo come una grande famiglia che nessuno di noi vuole più perdere, dopo aver perso già tutto quello che avevamo”. CeM gennaio 2015 8
MISSION@RIAMENTE Amore... in Pakistan C arissimi amici, grazie delle vostre preghiere per noi e per tutti i cristiani del Pakistan, siamo tutti molto addolorati e sconvolti per la morte vio- lenta dei due coniugi bruciati vivi nel forno dei mattoni. Abbiamo sempre bisogno delle vostre preghiere e del vostro incoraggia- mento. I lavoratori dei mattoni hanno vissuto sempre una vita molto difficile: il lavoro è molto pesante e il pagamento non è mai adeguato al lavoro. Fami- glie intere (genitori e figli, anche piccoli) lavorano tutti per guadagnare il ne- cessario. Nella stagione delle piogge e nei mesi più freddi il lavoro è poco e allora prendono i soldi in prestito. Il padrone annota più di quanti gliene dà e poi mette anche un interesse da usura così che questi poveri non riescono mai a pagare i debiti. Succedono poi tante brutte cose, come è capitato a que- sti due coniugi … Questi lavoratori vivono come schiavi, i loro figli non hanno possibilità di andare a scuola perché lavorano lontani dalle città e i padroni non li aiutano né per trasporto né per altre spese della scuola e così non escono mai da questa schiavitù. C’é tanto bisogno di preghiera e di coraggio di andare anche in questi posti per aiutare e per portare la luce del Vangelo. Tanti cari saluti a tutti. Sr. Josephin, Pakistan Fabbrica Forno della fabbrica di mattoni in Pakistan CeM gennaio 2015 9
360 GRADI ITALIA/CITTÀ DEL VATICANO INSIEME PER SRADICARE LE SCHIAVITÙ MODERNE Malgrado i grandi sforzi di molti, la schiavitù moderna continua ad essere un fla- gello atroce che è presente, su larga scala, in tutto il mondo, persino come turismo. Questo crimine di “lesa umanità” si maschera dietro apparenti abitudini accettate, ma in realtà fa le sue vittime nella prostituzione, nella tratta delle persone, il lavoro forzato, il lavoro schiavo, la mutilazione, la vendita di organi, il consumo di droga, il lavoro dei bambini. Si nasconde dietro porte chiuse, in luoghi particolari, nelle strade, nelle automobili, nelle fabbriche, nelle campagne, nei pescherecci e in molte altre parti. E questo succede sia nelle città che nei villaggi, nei centri di accoglienza delle nazioni più ricche e di quelle più povere del mondo. E la cosa peggiore è che questa situazione, disgraziatamente, si aggrava ogni giorno di più. […] Chiamiamo all’azione tutte le persone di fede, i leader, i governi, le imprese, tutti gli uomini e le donne di buona volontà, affinché diano il loro forte appoggio e si aggiungano al movimento contro la schiavitù moderna, in tutte le sue forme”. Sono parole forti quelle pronunciate da Papa Francesco martedì 2 dicembre alla ce- rimonia per la firma della dichiarazione congiunta da parte dei leader delle religioni, per sradicare ogni forma di schiavitù nel mondo. L’atto, particolarmente solenne, fa seguito all’accordo firmato lo scorso 17 marzo sempre in Vaticano quando è stato istituito il Global Freedom Network con l’obiet- tivo di sradicare entro il 2020 le moderne forme di schiavitù. Lo storico accordo siglato alla Pontificia Accademia delle Scienze, impegna le fedi a lavorare congiuntamente per raggiun- gere l’obiettivo. Oltre a Papa Francesco, firmatari del testo sono numerosi espo- nenti delle altre confessioni cristiane, del- l’ebraismo e dell’Islam, rappresentanti dell’induismo e del buddismo. Il documento firmato (da Avvenire) CeM gennaio 2015 10
Lettura orante della Bibbia PERIFERIE CUORE DELLA MISSIONE (A) LA MISSIONE CHE CI VIENE IN CASA: IMMIGRATI - RIFUGIATI “La sensibilità missionaria deve portare a dedicare una particolare attenzione alla Missione che ci viene in casa, ossia al grande fenomeno della presenza sta- bile di molti migranti (e rifugiati), di culture e tradizioni religiose diverse”. (Linee e criteri per l’azione missionaria in Diocesi – pag. 13 – Natale 2013 – FIDEI DONUM) CANTIAMO E PREGHIAMO Canto: Egli è qui fra noi, e non lo conosciamo, Egli è qui fra noi e noi lo disprezziamo! (x2) Si chiama Gesù Cristo ed è straniero, e vive mendicando un sotto-impiego, e quando lo incontriamo non lo amiamo e preferiamo ch’egli vada via! Preghiera Signore, ti ricordi? Sono stato battezzato in un piccolo villaggio del Congo. Quel giorno ero felice perché diventavo tuo figlio, fratello di Gesù. Ero uno dei tanti tuoi figli. Tu non ci distingui per colore o razza. Ora sono qui in questa terra che chiamano Trentino; ho anche un piccolo appartamento per abitare con la fa- miglia, un lavoro umile, ma degno. Però nessuno mi chiama a partecipare alla messa, nessuno mi chiede se sono cristiano! Perché? (B) LA PAROLA SI FA VITA 1) RIFLETTERE LETTURA 3 Siracide Sir.: 29, 21 3 Evangelii Gaudium: “I MIGRANTI mi pongono una particolare sfida perché sono Pastore di una Chiesa senza frontiere che si sente madre di tutti. Per- ciò esorto i Paesi ad una generosa apertura”…(210). “Desidero una Chiesa povera per i poveri. Essi hanno molto da insegnarci”. (198) MEDITAZIONE 3 Ben Sira (il Siracide) ha scritto in Palestina e in Ebraico, ma il suo libro non fa parte della Bibbia ebraica; suo nipote, esule in Egitto, lo ha tradotto in CeM gennaio 2015 11
Greco. Il libro fa parte della nostra Bibbia. Cerchiamo allora in questo brano tante cose che ci dice sullo straniero (migrante, profugo)… È attualissimo. 3 Ci sono immigrati cattolici che partecipano alle nostre celebrazioni e ai no- stri gruppi? Che cosa dovremmo fare per una “generosa apertura”? PREGHIERA Mettiamo al centro della nostra preghiera le parole STRANIERO e GENEROSA APERTURA: 3 Apertura della mente e del cuore. 3 Apertura alla Parola della Bibbia e di Gesù. 3 Apertura del Gruppo agli Immigrati e Rifugiati (gli Stranieri) 3 Apertura nelle nostre comunità religiose e civili (chiesa, scuola…) Inventiamoci preghiere, legandole alla vita e terminiamo dicendo: PADRE NOSTRO (C) LA VITA SI CONFRONTA CON LA PAROLA 2) VEDERE Papa Francesco tra il 27 e 29 di ottobre ha incontrato una grande delegazione dei Movimenti Popolari di tutto il mondo, appartenenti a differenti etnie e re- ligioni. Ha parlato di tre esigenze fondamentali di ogni persona: terra, lavoro e casa. Un discorso caldo e concreto che interessa molto anche noi. Buttiamo là come esempi alcuni fatti del giornale: “Bruciato vivo nella baracca; senza- tetto trovato morto in campagna.” Dal primo dicembre saranno 125 i posti letto: ma il clochard sono più di 400 (Adige, 12/11/’14). “41% sarebbero, in Italia, le persone che si sentirebbero a disagio ad avere un extracomunitario come vicino di casa” (Famiglia Cristiana). Forse possiamo ricordare anche qualche bell’esempio di integrazione e acco- glienza… (D) CONVERTIAMOCI AL DIFERENTE 3) AGIRE 3 Coltiviamo sentimenti, comportamenti e linguaggio positivi verso l’emi- grante. 3 Forse fra rifugiati e migranti ci sono dei cristiani: li cerchiamo? (E) BENEDIZIONE “Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi:”(E.G. 288) AVE MARIA CeM gennaio 2015 12
la pagina dei ragazzi C iao ragazzi! Avete fatto caso che molti mesi dell’anno iniziano con delle feste? Gennaio è molto ricco: il 1° ri- corre la festa di Maria Santis- sima madre di Dio e regina della Pace e si celebra la 48° Gior- nata della pace, il 6 è l’Epifania e si celebra la giornata dell’infanzia missionaria (detta anche Giornata missionaria dei ragazzi), l’11 si ricorda il battesimo di Gesù e poi, ci sono: la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (dal 18 al 25), la giornata del migrante e del rifugiato (il 18), la giornata dei malati di lebbra (il 25). SAPETE CHE COS’È LA GIORNATA DELL’INFANZIA MISSIONARIA? È la giornata proposta a livello mondiale per ricordare tutti i bambini, i loro biso- gni ma anche le loro potenzialità e capacità. In questa giornata ogni ragazzo è invitato a diventare missionario nei confronti di altri ragazzi, bambini che aiu- tano altri bambini, soprattutto riconoscendone la dignità e, solo se neces- sario, aiutandoli con la solidarietà. In questo modo cresce il nostro impegno alla mondialità e la nostra responsabilità, proporzionata all’età di ciascuno, di uscire da sé, dalle proprie abitudini, come ci invita a fare papa Francesco, per incontrare gli altri e donare gratuitamente la gioia ricevuta conoscendo Gesù e il suo Vangelo. La Giornata si celebra il 6 gennaio, perché l’Epifania ricorda la visita dei Magi a Gesù Bambino. A Trento, in duomo, l’arcivescovo invita anche i bambini immigrati alla celebrazione dell’Epifania dei popoli. Nelle nostre parrocchie, penso anche da voi, siamo tutti invitati proprio il 6 gen- naio pomeriggio per la benedizione, è il momento più solenne, e chi avrà parteci- pato ai Cantori delle Stella porterà in chiesa le offerte per i bambini del mondo. CeM gennaio 2015 13
IL CONTRARIO DI … (3-6-7-1-5) Scrivete a destra il contrario delle parole che trovate a sinistra: leggete in or- dine le iniziali delle nuove parole e scoprirete il motto della Giornata missiona- ria dei ragazzi. Gli ultimi saranno i primi CeM gennaio 2015 14 Soluzione
Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015 SUSSIDIO LITURGICO CHIESA SENZA FRONTIERE: MADRE DI TUTTI Introduzione: La Chiesa, madre di tutti, allarga le sue braccia per accogliere tutti i popoli, senza distinzioni e senza confini e per annunciare a tutti che «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16). La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inu- tile, fuori posto o da scartare. Oggi tutto questo assume un significato particolare. Non di rado, però, i movi- menti migratori suscitano diffidenze e ostilità, anche nelle comunità ecclesiali, prima ancora che si conoscano le storie di vita, di persecuzione o di miseria delle persone coinvolte. In tal caso, sospetti e pregiudizi si pongono in conflitto con il comandamento biblico di accogliere con rispetto e solidarietà lo straniero biso- gnoso. Atto penitenziale: - Riconosciamo che i sospetti e i pregiudizi verso migranti e profughi si fondano sulla loro situazione di povertà, ben differente è l’apertura verso gli stranieri ric- chi (turisti), anche se in numero ben maggiore: chiediamo perdono al Signore e a questi fratelli per non accoglierli con rispetto e solidarietà: Signore, pietà! - Sappiamo che paesi più poveri di noi accolgono milioni di profughi e sfollati: chiediamo perdono per la chiusura di tanti paesi europei verso chi viene da lontano, quasi fossero concorrenti al nostro benessere. Cristo, pietà. - L’Europa ha bisogno di ritrovare la sua anima religiosa: chiediamo perdono se non sappiamo scorgere nei migranti il segno della presenza di Dio, che si ma- nifesta anche con i tratti di altre fedi religiose. Signore, pietà. Introduzione alle letture: prima lettura: (1 Sam 3, 3b-10, 19) Sull’esempio di Samuele Dio chiama anche noi a collaborare con il suo piano di amare tutti gli uomini, anche quelli che incontriamo con le migrazioni. Certa- mente Dio sarà felice di sentirsi rispondere da noi, come Samuele, “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. Seconda lettura: (1 Cor.6, 13-15, 17-20) CeM gennaio 2015 15
S. Paolo ci dice che il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo. Manifestiamo questa meravigliosa realtà con gesti di amicizia, di carità, di accoglienza. Preghiera dei fedeli Celebrante: O Dio, tu lungo la storia della salvezza hai chiamato uomini e donne a collaborare con te per un disegno di salvezza e vuoi che questo disegno sia sperimentabile anche oggi. Per questo ti preghiamo dicendo: Facci annunciatori del Tuo Vangelo Lettore: - Mentre Paolo pregava nel tempio, ricevette dal Signore il comando: “Va’, per- ché io ti manderò lontano, tra i pagani”: Fa’ che le nostre comunità si mettano in movimento verso i fratelli e le sorelle che vivono la mobilità umana. Noi ti preghiamo: - Paolo si fece “debole con i deboli…tutto a tutti”: Il suo esempio sia per noi di stimolo a farci solidali con i nostri fratelli e a pro- muovere, in ogni parte del mondo e con ogni mezzo, la pacifica convivenza fra etnie, culture e religioni diverse. Noi ti preghiamo: - Dalle lettere di Paolo si coglie un modello di Chiesa aperta a tutti, formata da credenti senza distinzione di culture e di razza: Fa’, o Signore che gesti quotidiani di condivisione, di compartecipazione e sol- lecitudine gioiosa verso gli altri siano espressione di una Chiesa vicina a que- sta nostra umanità. Noi ti preghiamo: - Dice Paolo ai Galati: “Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Dio”: Fa’, o Signore, che seguendo le tue orme ci facciamo servi dell’umanità dedi- candoci al servizio vicendevole, condividendo le gioie e i dolori, le attese e le speranze di tutti gli uomini. Noi ti preghiamo: Celebrante: Signore Dio, Tu hai fatto del tuo Figlio amatissimo un servo fedele al- l’ascolto della tua voce: concedi anche a noi di saper ascoltare ogni giorno la tua parola diventando i tuoi servi obbedienti nei quali potrai porre il tuo compiaci- mento. Per Cristo nostro Signore. Amen CeM gennaio 2015 16
LIBRI E DVD Le luci di Pointe-Noire L‘ ultima fatica letteraria di Alain Maban- ckou narra la riscoperta delle proprie radici, a seguito di un viaggio di lavoro in Congo. Ma il peregrinare per le vie della città di Pointe-Noire, in cui ha trascorso la giovinezza, non porta molte gioie. La realtà è ormai diversa da quella che osservava il bambino di “Domani avrò vent’anni” (il precedente romanzo dell’autore): i luoghi cari non sono quasi più riconoscibili e i parenti sembrano più interessati ai soldi che alla presenza dello scrittore. Ma se osserviamo con attenzione, possiamo capire che lo stesso Alain non è più lo stesso: gli studi lontano dalla terra na- tale, la lontananza degli affetti, le strade diverse percorse, lo por- tano ad apparire quasi straniero nella terra dei propri avi. Per questo i dati motivo il suo sguardo è distaccato e malinconico: TITOLO Le luci di Pointe-Noire gli anni trascorsi non gli AUTORE Alain Mabanckou permettono più di ve- EDITORE 66THAND2ND dere la realtà con gli ANNO 2014 occhi innocenti e spen- sierati dell’infanzia. CeM gennaio 2015 17
ACCRI In occasione della XXI L’ACCRI in udienza Edizione del Premio del Volontariato da Papa Francesco: Internazionale promosso dalla FOCSIV, le un messaggio Associazioni Cristiane di solidarietà internazionale di pace e speranza di cui anche l’ACCRI fa parte, hanno incontrato, in udienza privata in sala Paolo VI il Santo Padre. Quest’anno la volontaria premiata è stata Maria D opo diversi anni di impegno nell’am- bito della solidarietà internazionale sia nell’ACCRI che nella FOCSIV, al nord e al sud Luisa Cortinovis, del mondo, poter partecipare ad una riu- volontaria dell’ACCRI, da nione con papa Francesco sul tema del vo- quarant’anni impegnata lontariato internazionale è stata una grande con la famiglia a La Troncal, in Ecuador, a gioia per me, una conferma personale sulla fianco dei bambini e delle scelta dell’ambito in cui opero, ma soprat- famiglie ecuadoriane al tutto una condivisione di valori che mi spin- centro educativo ‘Colegio gono, ogni giorno, anche attraverso l’ACCRI San Gabriel’. Avremo ad essere promotrice di una cultura di pace modo di conoscerla nel mondo. meglio nella prossima edizione di Comunione e Mi sono identificata nella parole, semplici e Missione, in questo ricche di significato, usate dal Papa, parole numero vorremmo che riecheggiavano nel silenzio di quella parlarvi dell’emozionante grande sala, parole che mi sono arrivate al incontro con Papa cuore e che mi accompagneranno come Francesco, attraverso una guida nella mia vita: “voi cooperate anche a testimonianza della costruire la pace, cercando con perseverante nostra collaboratrice Sara Zordan, che è stata tenacia di disarmare le menti, di avvicinare le presente all’udienza. persone, di costruire ponti fra le culture e le religioni. CeM gennaio 2015 18
Siete strumento al servizio del protagonismo dei poveri. Solidarietà con i poveri è pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull’ap- propriazione dei beni da parte di alcuni. È anche lottare contro le cause strut- turali della povertà: la disuguaglianza, la mancanza di un lavoro e di una casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi. La solidarietà è un modo di fare la sto- ria con i poveri, rifuggendo da presunte opere altruistiche che riducono l’altro alla passività. Infine condivido le ultime frasi del discorso di papa Francesco, con l’augurio di cuore che siano di incoraggiamento per ognuno di voi, come lo sono state per me. “Vi incoraggio a proseguire con gioia su questa strada di fedeltà all’uomo e a Dio, ponendo sempre più al centro la persona di Gesù. Vi aiuterà molto trovare ogni giorno il tempo per l’incontro personale con Dio nella preghiera: questa sarà la vostra forza nei momenti più difficili, di delusione, di solitudine, di in- comprensione.” Grazie papa Francesco! Papa Francesco, dietro Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV CeM gennaio 2015 19
n APPUNTAMENTI EVENTI DEI GRUPPI MISSIONARI (decanali o interparrocchiali) Ala n GIORNATE Canonica di Ala lunedì 12 gennaio, ore 15.00 Cavalese n EPIFANIA Oratorio di Predazzo lunedì 19 gennaio, ore 20.15 DEI POPOLI Cembra e Lavis 6 gennaio 2015 Oratorio di Cembra ore 15.00 in Duomo lunedì 12 gennaio, ore 20.00 Cles Oratorio di Cles lunedì 12 gennaio, ore 20.00 n GIORNATA Condino DELLE Biblioteca - lunedì 12 gennaio, ore 20.00 MIGRAZIONI Lomaso domenica Dorsino - martedì 20 gennaio, ore 20.00 18 gennaio 2015 Primiero Oratorio di Pieve ore 14.00 a Mori venerdì 30 gennaio, ore 20.15 Rovereto - Villalagarina Rovereto Beata Giovanna n GIORNATA mercoledì 07 gennaio, ore 20.30 DEI MALATI Tione Canonica di Roncone DI LEBBRA venerdì 09 gennaio, ore 20.30 domenica Val di Sole 25 gennaio 2015 Canonica di Ossana mercoledì 14 gennaio, ore 20.00 n AVVISO Si ricorda a tutti i gruppi missionari che desiderano pubblicare i propri appunta- menti in questo spazio di avvisare il CMD dando comunicazione entro il 5 del mese precedente. CeM gennaio 2015 20
n SUSSIDI PER L’ANIMAZIONE DELLA QUARESIMA A nche quest’anno non è possibile spedire il materiale della Quaresima, che sarà invece disponibile presso il Centro Missionario, a partire dal 26 gennaio. Il materiale è prodotto secondo le richieste degli anni scorsi. Vi preghiamo quindi di effettuare le prenotazioni non prima del 09 febbraio. Questi i sussidi offerti CALENDARIO PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA MANIFESTO DELLA QUARESIMA DI FRATERNITÀ STRISCIONI SETTIMANALI MESSAGGIO DEL PAPA SALVADANAI O BUSTE I sussidi saranno consultabili sul sito del Centro Missionario a partire dal 03 febbraio: www.diocesitn.it/missioni Si ricorda che le offerte per la Quaresima di Fraternità, che il Centro Missio- nario distribuisce in parti uguali fra tutti i missionari trentini, vanno versate: 3 direttamente al Centro 3 con versamento all’Opera diocesana per la Pastorale Missionaria - tramite bonifico bancario presso Cassa Rurale Valle dei Laghi – Sarche: IBAN: IT56 A081 3234 4420 0012 0300 338 - tramite conto corrente postale n. 13870381 CeM gennaio 2015 21
STOP & GO ARRIVI dal BRASILE dall’ARGENTINA w PEROTTONI sr. Giovanna, w Rossi p. Giambattista, missionaria dell’Immacolata, dehoniano, di Soraga di Marco w SPAGNOLLI sig. Bruno, laico, di Isera Tripoli vista dall’aereo (2010) PARTENZE per l’ ECUADOR CHIAMATI w ZENDRON p. Claudio, ALLA RICOMPENSA comboniano, di Valda DEL SIGNORE w COZZINI sr. Angela, gesuita, (di anni 90), di Giustino CeM gennaio 2015 22
SAPERNE DI PIÙ Fidei Donum Continuiamo la presentazione del testo “Linee e criteri per l’azione missionaria in diocesi” RESPONSABILITÀ UNIVERSALE L e urgenze e le necessità della pastorale or- dinaria all’interno delle nostre parrocchie non devono però portarci a perdere la consape- DOMANDE DI RIFLESSIONE volezza che ogni comunità cristiana è partecipe l Che cosa ci fa pensare della responsabilità universale della Chiesa di il fatto che Gesù far conoscere il tesoro prezioso di Cristo a tutte le cammina va per le città genti: “la ragione dell’attività missionaria discende e i villaggi senza sosta? dalla volontà di Dio, il quale vuole che tutti gli uo- l In che modo noi mini siano salvi e giungano alla conoscenza della come Chiesa possiamo verità” (Ad G 7). Il Sinodo Diocesano (1983-1986) imitare Gesù che cammina e annuncia? ha assunto in maniera chiara questa responsabi- lità quando scriveva: “Tutti i fedeli pertanto sono l Come possiamo partecipare alla invitati ad una vitalità interiore che li sospinga ad compassione di Gesù? assumere la propria parte nell’opera missionaria presso le Genti; e consenta alla Chiesa diocesana l Di quali operai c’è bisogno oggi? di avere per i lontani la stessa sollecitudine che ha Solo preti? per i propri membri” (2 Annuncio 107). “Una par- l Dov’è oggi la messe ticolare attenzione le comunità cristiane devono per la quale il Signore alle chiese più giovani: nella disponibilità a soste- ha bisogno di operai? nere la loro opera di evangelizzazione, a condivi- l In che modo tutti dere le loro sofferenze e speranze, a riconoscere nella Chiesa le loro risorse di fede” (1 Chiesa 7). possiamo lavorare LETTURA DEL VANGELO nella messe Secondo Matteo 9,35-38. del Signore? CeM gennaio 2015 23
15° INCONTRO DEI MISSIONARI CHE OPERANO IN AMERICA LATINA da MERCOLEDÌ 28 GENNAIO (arrivi) a MARTEDÌ 3 FEBBRAIO opera diocesana (partenze) 2015 per la pastorale missionaria a Maceiò – Alagoas – Brasile via s. giovanni bosco 7/1, 38122 trento tel. 0461.891270 presso le Figlie fax 0461.891277 del Sacro Cuore di Gesù centro.missionario@diocesitn.it Recanto Coraçao de Jesus - www.diocesitn.it/missioni Rua Adolfo Gustavo per offerte Bairro Serraria c.c.p. 13870381 (dietro al supermercato G. Barbosa, cassa rurale via parallela) della valle dei laghi - sarche: telefono (0055) 82 3241 1139. IBAN: IT56 A081 3234 4420 0012 0300 338 vita trentina editrice società cooperativa via s. giovanni bosco 5, 38122 trento - c.p. 347 tel. 0461.272666, fax 0461.272655 abbonamenti@vitatrentina.it www.vitatrentina.it
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