COMUNIONE e MISSIONE - WebDiocesi

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          SERVIZIO DI SPIRITUALITÀ MISSIONARIA
          a cura del CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO - TRENTO
          Comunione e Missione - redazione: via S.G. Bosco 7/1, 38122 Trento - direttore: Giuseppe Caldera - direttore responsabile:
2015      Agostino Valentini - ccp 13870381 - registrazione - presso il tribunale di Trento n. 178.
          n. 1 gennaio 2015 - periodico mesile dell’opera diocesana per la pastorale missionaria di Trento - anno XLIV - Poste Italiane

GENNAIO   s.p.a. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1. comma 2 - DCB Trento - Taxe percue - Tassa
          riscossa Trento.

  COMUNIONE
   e MISSIONE
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SOMMARIO

      3     Lettera del direttore

      5     Cammino comune
                                                                                               In copertina
            Assemblea animatori missionari
            decanali e parrocchiali - III parte -                                    Fratel Gabriele Garniga
                                                                                                in Sri-Lanka
      7     Voci della migrazione
            Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato

      9     Missionari@mente
            Amore... in Pakistan

      10    360 gradi

      11    Lettura orante della Bibbia

      13    La pagina dei ragazzi

      15    Sussidio liturgico

      17    Libri e DVD
            Le luci di Pointe-Noire

      18    Accri
            L’Accri in udienza da Papa Francesco:
            un messaggio di pace e speranza

      20    Eventi
                                                             Il fascicolo è espressione del gruppo “COMU-
      22    Stop & Go                                        NIONE E MISSIONE” del Centro Missionario Dio-
                                                             cesano - via s. Giovanni Bosco 7/1, 38122
      23    Saperne di più                                   Trento - tel. 0461.891270, fax 0461.891277
            Fidei Donum
                                                             Il gruppo è composto da:
      24    15° Incontro dei missionari
                                                             gianfranco bettega - tatiana brusco - giuseppe
            che operano in America Latina                    caldera - adelmo calliari - gianni damolin -
                                                             laure edine - antonio filosi - mariangela furlan
                                                             - mariano prandi - edna graciete semedo -
                                                             renata juszczyk - gianluigi lutteri - sarah maule
                                                             - ada pezzè - cristina pillo - stefano plotegheri
                                                             - manuela rossi - monica signorati - loredana
                                                             valentini - michele vescovi - leonora zefi

                                                                         composizione vita trentina, trento
                                                                         stampa nuove arti grafiche, trento

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LETTERA DEL DIRETTORE

L’      anno nuovo è iniziato sotto il segno della pace: 1° gennaio, Giornata mon-
        diale della pace. Abbiamo bisogno del messaggio della pace, non solo
come facile sogno, ma per produrre un impegno concreto di lavoro e preghiera per
il bene di tutti.
Risuonano ancora le parole di Gesù riportate alla fine dell’anno liturgico dal van-
gelo di Luca: “Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terroriz-
zate… alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. Chi non si è mai
arreso alle ingiustizie, chi non si è lasciato deprimere per la corruzione e per la
corsa agli armamenti, chi ha pianto per tutti i perseguitati e per chi non può di-
fendersi, alzi il capo: il Signore gli è vicino. É forte l’appello di papa Francesco a
prendere in seria considerazione ciò che nessuno può nascondere, i poveri, gli
esclusi, gli scartati. La Chiesa non può ignorare il loro grido, né entrare nel gioco dei
sistemi ingiusti che cercano di rendere i poveri invisibili. Dobbiamo vedere le povertà
strutturali ed endemiche che stanno escludendo generazioni intere di famiglie e
anche le povertà economiche, sociali, morali e spirituali. Povertà che emarginano e
scartano persone, figli di Dio. Sembra che il futuro dei poveri sia sempre maggiore
povertà.
Tanti non hanno ascoltato questi appelli, ma sono affondati nel consumismo na-
talizio, irridendo al dramma di semplicità e umiltà della nascita di Gesù. Ma molti
hanno partecipato con atti di vera carità alla sofferenza dei fratelli: con loro la pace
è diventata non una semplice celebrazione, ma un programma di vita.
Il papa è andato anche in Turchia a proclamare che è possibile il dialogo fra cul-
ture diverse e che è bene accogliere i profughi che fuggono dalla Siria e dall’Iraq.
In lui si manifesta la fragilità di Gesù stesso, che offre il suo piano di liberazione e
salvezza, lo affida anche alle mani della nostra comunità.
Nei giorni natalizi i cantori della stella hanno fatto vivere a tante comunità la bel-
lezza della fede dei ragazzi, che accettano l’invito di Gesù di annunciare la pace ed
esserne testimoni.
La Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato del 18 gennaio sfida la no-
stra chiesa chiedendole di saper credere ai valori dell’accoglienza, della convivenza

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con altre culture, della gioia di vivere la fede in Dio con tanti nuovi fratelli. Ci piace
      ascoltare i missionari che vivono con popolazioni diverse dalla nostra: quando sarà
      che anche noi racconteremo loro della nostra attività di evangelizzazione, di ac-
      coglienza, di carità e di testimonianza cristiana nell’incontro con le genti venute a
      noi?
      Anche la Giornata per i malati di lebbra ci aiuterà ad approfondire la realtà di
      tante malattie contagiose prodotte dalla povertà, dall’emarginazione e dalla man-
      canza di organizzazione nella salute.
      Alla fine di gennaio il Centro Missionario promuoverà in Brasile una settimana di
      incontro fraterno e di riflessione con tutti i missionari trentini attualmente in
      America Latina. Si aspetta con ansia questa opportunità, per rafforzare la nostra
      azione missionaria e lavorare insieme specialmente nel campo della comunica-
      zione. Ci affidiamo alla preghiera della comunità, perché questo incontro porti
      frutti abbondanti di fraternità e di lavoro condiviso nell’evangelizzazione.
      Altra grazia di Dio per questi giorni sarà l’apertura dell’anno della vita consacrata.
      Il nostro arcivescovo scrive nella sua lettera che “questo evento ecclesiale sarà oc-
      casione per porre uno sguardo evangelicamente positivo sul futuro e assumere con
      passione gli impegni propri della vita consacrata.
      Come Chiesa locale accogliamo questo tempo come tempo di grazia per chiedere
      luce e forza allo Spirito Santo e per promuovere all’interno delle nostre comunità il
      carisma della consacrazione a servizio del Regno di Dio. Nella recente Assemblea si-
      nodale abbiamo avuto modo di cogliere il valore e l’importanza di una Chiesa co-
      munione di carismi, scorgendo nella Vita consacrata l’energia missionaria ed
      evangelizzatrice che la caratterizza. La vita consacrata, infatti, “appartiene ferma-
      mente alla vita, alla santità e alla missione della Chiesa” (LG 44).
      Rendiamo grazie per la numerosa presenza di consacrate e consacrati nella nostra
      Diocesi che vivono nei vari Istituti religiosi o secolari o nei movimenti: sono una ric-
      chezza e danno vivacità e calore alla Chiesa. Siamo anche riconoscenti per i molti
      consacrati che la nostra Diocesi ha donato alla Chiesa universale come missionari
      e in varie parti del mondo vivono e testimoniano il primato di Dio e il servizio ai pic-
      coli e agli ultimi della terra.
      All’inizio di questo anno nuovo l’evangelizzazione ci richiede un’attenta analisi delle
      realtà e specialmente di guardare con compassione il vivere degli uomini, di tutti
      quelli uomini che Dio ama e con i quali dobbiamo verificare la qualità della nostra
      fede e della speranza in un mondo di pace.

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CAMMINO COMUNE

                            Assemblea
                   animatori missionari
                decanali e parrocchiali
                                                                   terza parte
ANIMAZIONE MISSIONARIA DI RAGAZZI E GIOVANI

L     a proposta visite al Centro Missionario per i ragazzi della catechesi ha
      riscosso, nell’anno pastorale passato, un buon successo. Sono passati al
Centro ben 360 ragazzi, accompagnati da catechiste, genitori e da qualche
parroco; in maggioranza dal decanato di Trento, ma sono stati presenti anche
alcuni gruppi venuti da lontano. Tutti hanno dimostrato gradimento ed entu-
siasmo per l’esperienza fatta tanto che si pensa di continuare a tenere i colle-
gamenti con questi gruppi e di riproporla ad altre parrocchie. Una parrocchia
di Trento ha portato al Centro Missionario i ragazzi del Gr.Est, ogni giorno un
gruppo diverso. Questa felice esperienza, preparata e vissuta con la collabo-
razione dell’Ufficio catechistico, ha permesso di elaborare nuove iniziative in
comune in modo particolare per i ragazzi cresimandi.
Dopo questo breve bilancio dell’attività svolta lo scorso anno pastorale, l’as-
semblea degli animatori missionari si è confrontata su alcune domande e pro-
poste inerenti proprio l’animazione dei ragazzi e dei giovani.
l Ricordando le proposte dell’anno scorso c’è stata qualche esperienza di

   gita a luoghi missionari? Qualche ritiro a Limone? Servirebbe special-
   mente per ragazzi della Cresima e del dopo cresima.
l Si è fatta qualche ricerca sulla vita di missionari? Potrebbe servire per pro-

   poste vocazionali?
l Com’è la partecipazione di ragazzi di famiglie immigrate all’attività in ora-

   torio? Con la pastorale giovanile si pensa ad una collaborazione nella ste-
   sura di un percorso formativo per gli adolescenti e a degli incontri per

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ragazzi delle elementari, medie e superiori negli oratori coinvolgendo anche
          le comunità straniere presenti nei vari territori.
      l   Per i giovani si continua con soddisfazione l’Esperienza Estiva. Come si
          potrebbe proporre l’iniziativa a gruppi di giovani e a giovani sensibili, per-
          ché diventi sempre più occasione parrocchiale e non solo di iniziativa pro-
          pria? Invitando i giovani che hanno fatto l’Esperienza a venire nelle
          parrocchie o nelle scuole per dare la loro testimonianza?
      l   L’iniziativa “Cantori della stella” potrebbe essere potenziata e messa in
          calendario nella programmazione iniziale dell’anno. Non è solo tradizione
          di certi paesi, ma opportunità per esperienza nuova. Visto che la Giornata
          della Santa Infanzia ha perso tanto della sua attrattiva, questa dei Cantori
          può tenerla ancora viva: le offerte che si raccolgono sono per la Santa In-
          fanzia.
      l   Si propone che la Veglia missionari martiri sia preparata e diretta dai ra-
          gazzi cresimandi e cresimati: la comunità parteciperà assieme a loro, valo-
          rizzando lo sforzo dei ragazzi nel ricercare motivi e testimonianza dei
          missionari martiri. Il Centro Missionario preparerà uno schema di questa
          Veglia, lasciando spazio alle singole comunità per completare e realizzare
          la celebrazione.
      l   Si propone di fare un ciclo, anche piccolo, di cineforum con film a tema
          “migrazioni”.
      l   Individuare coppie di genitori interessati, di giovani animatori di oratorio
          che propongano l’animazione missionaria.

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      Alcuni ragazzi in visita al Centro Missionario

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VOCI DELLA MIGRAZIONE

                      Giornata Mondiale
                 del Migrante e Rifugiato

“C         hiesa senza frontiere: madre di tutti” è il
           tema scelto dal Papa per la Giornata Mon-
diale del Migrante e del Rifugiato di domenica 18
gennaio 2015.
La sollecitudine di Gesù, particolarmente verso i più
vulnerabili ed emarginati, invita tutti a prendersi
cura delle persone più fragili e a riconoscere il suo
volto sofferente, soprattutto nelle vittime delle
nuove forme di povertà e di schiavitù, come sono
i migranti e i rifugiati, i quali cercano di lasciarsi
alle spalle dure condizioni di vita e pericoli di ogni
sorta.
La Chiesa, madre di tutti, allarga le sue braccia per accogliere
tutti i popoli, senza distinzioni e senza confini e per annunciare a tutti che «Dio è
amore» (1 Gv 4,8.16). Dopo la sua morte e risurrezione, Gesù ha affidato ai disce-
poli la missione di essere suoi testimoni e di proclamare il Vangelo della gioia e
della misericordia. Nel giorno di Pentecoste, con coraggio ed entusiasmo, essi sono
usciti dal Cenacolo; la forza dello Spirito Santo ha prevalso su dubbi e incertezze e
ha fatto sì che ciascuno comprendesse il loro annuncio nella propria lingua; così fin
dall’inizio la Chiesa è madre dal cuore aperto sul mondo intero, senza frontiere.
La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo la cultura dell’acco-
glienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori
posto o da scartare.
Oggi tutto questo assume un significato particolare. Non di rado, però, i movimenti
migratori suscitano diffidenze e ostilità, anche nelle comunità ecclesiali, prima an-

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cora che si conoscano le storie di vita, di persecuzione o di miseria delle persone
      coinvolte. In tal caso, sospetti e pregiudizi si pongono in conflitto con il comanda-
      mento biblico di accogliere con rispetto e solidarietà lo straniero bisognoso.
      Molte volte, a causa della debolezza della nostra natura, «sentiamo la tentazione di
      essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore» (Evan-
      gelii Gaudium, 270), presenti nei migranti e nei rifugiati.
      Il carattere multiculturale delle società odierne incoraggia la Chiesa ad assumersi
      nuovi impegni di solidarietà, di comunione e di evangelizzazione. A tal fine non può
      bastare la semplice tolleranza, ma è necessario ritrovare la vocazione della Chiesa a
      superare le frontiere e a favorire «il passaggio da un atteggiamento di difesa e di
      paura, di disinteresse o di emarginazione ... ad un atteggiamento che abbia alla
      base la cultura dell’incontro, l’unica capace di costruire un mondo più giusto e
      fraterno».
      Alla solidarietà verso i migranti ed i rifugiati occorre unire il coraggio e la creatività
      necessarie a sviluppare a livello mondiale un ordine economico-finanziario più giu-
      sto ed equo insieme ad un accresciuto impegno in favore della pace, condizione in-
      dispensabile di ogni autentico progresso.
      Oltre al Messaggio del Papa, riportiamo qui anche alcuni tratti dell’appello dei rifu-
      giati di Tor Sapienza di Roma:
      “Tutti parlano di noi in questi giorni, siamo sotto i riflettori: televisioni, telegiornali,
      stampa. Ma nessuno veramente ci conosce. Noi siamo un gruppo di rifugiati, 35 per-
      sone provenienti da diversi Paesi: Pakistan, Mali, Etiopia, Eritrea, Afghanistan, Mauri-
      tania… Abbiamo viaggiato, tanto, con ogni mezzo di fortuna, a volte con le nostre
      stesse gambe; abbiamo lasciato le nostre famiglie, i nostri figli, le nostre mogli, i no-
      stri genitori, i nostri amici, il lavoro, la casa, tutto. Non siamo venuti per fare del male
      ad alcuno.”
      I rifugiati dicono di essere “veramente grati” all’Italia: “tutti noi ricordiamo e mai ci
      scorderemo quando siamo stati soccorsi in mare dalle autorità italiane, quando ab-
      biamo rischiato la nostra stessa vita in cerca di un posto sicuro e libero. Siamo qui per
      costruire una nuova vita, insieme agli italiani, immaginare con loro quali sono le pos-
      sibilità per affrontare i problemi della città uniti insieme e non divisi. Ma,” aggiun-
      gono, “viviamo nel panico, bersagliati e sotto attacco”.
      “Per questo motivo”, concludono, “non vorremmo andarcene, ma restare tutti uniti,
      perché da quando viviamo qui ci sentiamo come una grande famiglia che nessuno
      di noi vuole più perdere, dopo aver perso già tutto quello che avevamo”.

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MISSION@RIAMENTE

                            Amore... in Pakistan

C      arissimi amici, grazie delle vostre preghiere per noi e per tutti i cristiani
       del Pakistan, siamo tutti molto addolorati e sconvolti per la morte vio-
lenta dei due coniugi bruciati vivi nel forno dei mattoni.
Abbiamo sempre bisogno delle vostre preghiere e del vostro incoraggia-
mento. I lavoratori dei mattoni hanno vissuto sempre una vita molto difficile:
il lavoro è molto pesante e il pagamento non è mai adeguato al lavoro. Fami-
glie intere (genitori e figli, anche piccoli) lavorano tutti per guadagnare il ne-
cessario. Nella stagione delle piogge e nei mesi più freddi il lavoro è poco e
allora prendono i soldi in prestito. Il padrone annota più di quanti gliene dà e
poi mette anche un interesse da usura così che questi poveri non riescono
mai a pagare i debiti. Succedono poi tante brutte cose, come è capitato a que-
sti due coniugi … Questi lavoratori vivono come schiavi, i loro figli non hanno
possibilità di andare a scuola perché lavorano lontani dalle città e i padroni
non li aiutano né per trasporto né per altre spese della scuola e così non
escono mai da questa schiavitù.
C’é tanto bisogno di preghiera e di coraggio di andare anche in questi posti
per aiutare e per portare la luce del Vangelo.
Tanti cari saluti a tutti.

                    Sr. Josephin, Pakistan

   Fabbrica                                                        Forno della fabbrica
 di mattoni
in Pakistan

                                                                     CeM gennaio 2015
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360 GRADI

        ITALIA/CITTÀ DEL VATICANO
        INSIEME PER SRADICARE LE SCHIAVITÙ MODERNE
        Malgrado i grandi sforzi di molti, la schiavitù moderna continua ad essere un fla-
        gello atroce che è presente, su larga scala, in tutto il mondo, persino come turismo.
        Questo crimine di “lesa umanità” si maschera dietro apparenti abitudini accettate,
        ma in realtà fa le sue vittime nella prostituzione, nella tratta delle persone, il lavoro
        forzato, il lavoro schiavo, la mutilazione, la vendita di organi, il consumo di droga,
        il lavoro dei bambini. Si nasconde dietro porte chiuse, in luoghi particolari, nelle
        strade, nelle automobili, nelle fabbriche, nelle campagne, nei pescherecci e in molte
        altre parti. E questo succede sia nelle città che nei villaggi, nei centri di accoglienza
        delle nazioni più ricche e di quelle più povere del mondo. E la cosa peggiore è che
        questa situazione, disgraziatamente, si aggrava ogni giorno di più. […] Chiamiamo
        all’azione tutte le persone di fede, i leader, i governi, le imprese, tutti gli uomini e
        le donne di buona volontà, affinché diano il loro forte appoggio e si aggiungano
        al movimento contro la schiavitù moderna, in tutte le sue forme”.
        Sono parole forti quelle pronunciate da Papa Francesco martedì 2 dicembre alla ce-
        rimonia per la firma della dichiarazione congiunta da parte dei leader delle religioni,
        per sradicare ogni forma di schiavitù nel mondo.
        L’atto, particolarmente solenne, fa seguito all’accordo firmato lo scorso 17 marzo
        sempre in Vaticano quando è stato istituito il Global Freedom Network con l’obiet-
                                                     tivo di sradicare entro il 2020 le moderne
                                                     forme di schiavitù.
                                                     Lo storico accordo siglato alla Pontificia
                                                     Accademia delle Scienze, impegna le fedi
                                                     a lavorare congiuntamente per raggiun-
                                                     gere l’obiettivo. Oltre a Papa Francesco,
                                                     firmatari del testo sono numerosi espo-
                                                     nenti delle altre confessioni cristiane, del-
                                                     l’ebraismo e dell’Islam, rappresentanti
                                                     dell’induismo e del buddismo.
Il documento firmato
                                                                                     (da Avvenire)

      CeM gennaio 2015
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Lettura orante della Bibbia
                  PERIFERIE CUORE DELLA MISSIONE
(A) LA MISSIONE CHE CI VIENE IN CASA:
IMMIGRATI - RIFUGIATI
“La sensibilità missionaria deve portare a dedicare una particolare attenzione
alla Missione che ci viene in casa, ossia al grande fenomeno della presenza sta-
bile di molti migranti (e rifugiati), di culture e tradizioni religiose diverse”.
     (Linee e criteri per l’azione missionaria in Diocesi – pag. 13 – Natale 2013 – FIDEI DONUM)

           CANTIAMO E PREGHIAMO
           Canto: Egli è qui fra noi, e non lo conosciamo,
           Egli è qui fra noi e noi lo disprezziamo! (x2)
           Si chiama Gesù Cristo ed è straniero,
           e vive mendicando un sotto-impiego,
           e quando lo incontriamo non lo amiamo
           e preferiamo ch’egli vada via!

Preghiera
Signore, ti ricordi? Sono stato battezzato in un piccolo villaggio del Congo. Quel
giorno ero felice perché diventavo tuo figlio, fratello di Gesù. Ero uno dei tanti
tuoi figli. Tu non ci distingui per colore o razza. Ora sono qui in questa terra che
chiamano Trentino; ho anche un piccolo appartamento per abitare con la fa-
miglia, un lavoro umile, ma degno. Però nessuno mi chiama a partecipare alla
messa, nessuno mi chiede se sono cristiano! Perché?

(B) LA PAROLA SI FA VITA
1) RIFLETTERE

LETTURA
3 Siracide Sir.: 29, 21
3 Evangelii Gaudium: “I MIGRANTI mi pongono una particolare sfida perché
  sono Pastore di una Chiesa senza frontiere che si sente madre di tutti. Per-
  ciò esorto i Paesi ad una generosa apertura”…(210). “Desidero una Chiesa
  povera per i poveri. Essi hanno molto da insegnarci”. (198)

MEDITAZIONE
3 Ben Sira (il Siracide) ha scritto in Palestina e in Ebraico, ma il suo libro non
  fa parte della Bibbia ebraica; suo nipote, esule in Egitto, lo ha tradotto in

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Greco. Il libro fa parte della nostra Bibbia. Cerchiamo allora in questo brano
         tante cose che ci dice sullo straniero (migrante, profugo)… È attualissimo.
       3 Ci sono immigrati cattolici che partecipano alle nostre celebrazioni e ai no-
         stri gruppi? Che cosa dovremmo fare per una “generosa apertura”?

       PREGHIERA
       Mettiamo al centro della nostra preghiera le parole
       STRANIERO e GENEROSA APERTURA:
       3 Apertura della mente e del cuore.
       3 Apertura alla Parola della Bibbia e di Gesù.
       3 Apertura del Gruppo agli Immigrati e Rifugiati (gli Stranieri)
       3 Apertura nelle nostre comunità religiose e civili (chiesa, scuola…)

       Inventiamoci preghiere, legandole alla vita e terminiamo dicendo:
       PADRE NOSTRO

       (C) LA VITA SI CONFRONTA CON LA PAROLA
       2) VEDERE
       Papa Francesco tra il 27 e 29 di ottobre ha incontrato una grande delegazione
       dei Movimenti Popolari di tutto il mondo, appartenenti a differenti etnie e re-
       ligioni. Ha parlato di tre esigenze fondamentali di ogni persona: terra, lavoro
       e casa. Un discorso caldo e concreto che interessa molto anche noi. Buttiamo
       là come esempi alcuni fatti del giornale: “Bruciato vivo nella baracca; senza-
       tetto trovato morto in campagna.”
       Dal primo dicembre saranno 125 i posti letto: ma il clochard sono più di 400
       (Adige, 12/11/’14).
       “41% sarebbero, in Italia, le persone che si sentirebbero a disagio ad avere un
       extracomunitario come vicino di casa” (Famiglia Cristiana).
       Forse possiamo ricordare anche qualche bell’esempio di integrazione e acco-
       glienza…

       (D) CONVERTIAMOCI AL DIFERENTE
       3) AGIRE
       3 Coltiviamo sentimenti, comportamenti e linguaggio positivi verso l’emi-
          grante.
       3 Forse fra rifugiati e migranti ci sono dei cristiani: li cerchiamo?

       (E) BENEDIZIONE
       “Madre del Vangelo vivente,
       sorgente di gioia per i piccoli,
       prega per noi:”(E.G. 288)
       AVE MARIA

     CeM gennaio 2015
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la pagina dei ragazzi
           C   iao ragazzi!
          Avete fatto caso che molti
       mesi dell’anno iniziano con
      delle feste?
      Gennaio è molto ricco: il 1° ri-
        corre la festa di Maria Santis-
         sima madre di Dio e regina
     della Pace e si celebra la 48° Gior-
    nata della pace, il 6 è l’Epifania e si
       celebra la giornata dell’infanzia
         missionaria (detta anche Giornata
    missionaria dei ragazzi), l’11 si ricorda il
   battesimo di Gesù e poi, ci sono: la settimana
   di preghiera per l’unità dei cristiani (dal 18 al 25),
   la giornata del migrante e del rifugiato (il 18), la giornata
    dei malati di lebbra (il 25).

 SAPETE CHE COS’È LA GIORNATA DELL’INFANZIA MISSIONARIA?
 È la giornata proposta a livello mondiale per ricordare tutti i bambini, i loro biso-
 gni ma anche le loro potenzialità e capacità. In questa giornata ogni ragazzo è
 invitato a diventare missionario nei confronti di altri ragazzi, bambini che aiu-
 tano altri bambini, soprattutto riconoscendone la dignità e, solo se neces-
 sario, aiutandoli con la solidarietà. In questo modo cresce il nostro impegno
 alla mondialità e la nostra responsabilità, proporzionata all’età di ciascuno,
 di uscire da sé, dalle proprie abitudini, come ci invita a fare papa Francesco,
 per incontrare gli altri e donare gratuitamente la gioia ricevuta conoscendo
 Gesù e il suo Vangelo.
 La Giornata si celebra il 6 gennaio, perché l’Epifania ricorda la visita dei Magi a
 Gesù Bambino. A Trento, in duomo, l’arcivescovo invita anche i bambini immigrati
 alla celebrazione dell’Epifania dei popoli.
 Nelle nostre parrocchie, penso anche da voi, siamo tutti invitati proprio il 6 gen-
 naio pomeriggio per la benedizione, è il momento più solenne, e chi avrà parteci-
 pato ai Cantori delle Stella porterà in chiesa le offerte per i bambini del mondo.

                                                                       CeM gennaio 2015
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IL CONTRARIO DI … (3-6-7-1-5)
           Scrivete a destra il contrario delle parole che trovate a sinistra: leggete in or-
       dine le iniziali delle nuove parole e scoprirete il motto della Giornata missiona-
       ria dei ragazzi.

                                                                                   Gli ultimi saranno i primi
     CeM gennaio 2015
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Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015

                  SUSSIDIO LITURGICO

CHIESA SENZA FRONTIERE: MADRE DI TUTTI
Introduzione:
La Chiesa, madre di tutti, allarga le sue braccia per accogliere tutti i popoli, senza
distinzioni e senza confini e per annunciare a tutti che «Dio è amore» (1 Gv
4,8.16). La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo la cultura
dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inu-
tile, fuori posto o da scartare.
Oggi tutto questo assume un significato particolare. Non di rado, però, i movi-
menti migratori suscitano diffidenze e ostilità, anche nelle comunità ecclesiali,
prima ancora che si conoscano le storie di vita, di persecuzione o di miseria delle
persone coinvolte. In tal caso, sospetti e pregiudizi si pongono in conflitto con il
comandamento biblico di accogliere con rispetto e solidarietà lo straniero biso-
gnoso.

Atto penitenziale:
- Riconosciamo che i sospetti e i pregiudizi verso migranti e profughi si fondano
  sulla loro situazione di povertà, ben differente è l’apertura verso gli stranieri ric-
  chi (turisti), anche se in numero ben maggiore: chiediamo perdono al Signore
  e a questi fratelli per non accoglierli con rispetto e solidarietà: Signore, pietà!
- Sappiamo che paesi più poveri di noi accolgono milioni di profughi e sfollati:
  chiediamo perdono per la chiusura di tanti paesi europei verso chi viene da
  lontano, quasi fossero concorrenti al nostro benessere. Cristo, pietà.
- L’Europa ha bisogno di ritrovare la sua anima religiosa: chiediamo perdono se
  non sappiamo scorgere nei migranti il segno della presenza di Dio, che si ma-
  nifesta anche con i tratti di altre fedi religiose. Signore, pietà.

Introduzione alle letture:

prima lettura: (1 Sam 3, 3b-10, 19)
Sull’esempio di Samuele Dio chiama anche noi a collaborare con il suo piano di
amare tutti gli uomini, anche quelli che incontriamo con le migrazioni. Certa-
mente Dio sarà felice di sentirsi rispondere da noi, come Samuele, “Parla, Signore,
perché il tuo servo ti ascolta”.
Seconda lettura: (1 Cor.6, 13-15, 17-20)

                                                                        CeM gennaio 2015
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S. Paolo ci dice che il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo. Manifestiamo
       questa meravigliosa realtà con gesti di amicizia, di carità, di accoglienza.

       Preghiera dei fedeli
       Celebrante: O Dio, tu lungo la storia della salvezza hai chiamato uomini e donne
       a collaborare con te per un disegno di salvezza e vuoi che questo disegno sia
       sperimentabile anche oggi. Per questo ti preghiamo dicendo:
       Facci annunciatori del Tuo Vangelo

       Lettore:
       - Mentre Paolo pregava nel tempio, ricevette dal Signore il comando: “Va’, per-
         ché io ti manderò lontano, tra i pagani”:
          Fa’ che le nostre comunità si mettano in movimento verso i fratelli e le sorelle
          che vivono la mobilità umana.
       Noi ti preghiamo:

       - Paolo si fece “debole con i deboli…tutto a tutti”:
         Il suo esempio sia per noi di stimolo a farci solidali con i nostri fratelli e a pro-
         muovere, in ogni parte del mondo e con ogni mezzo, la pacifica convivenza
         fra etnie, culture e religioni diverse.
       Noi ti preghiamo:

       - Dalle lettere di Paolo si coglie un modello di Chiesa aperta a tutti, formata da
         credenti senza distinzione di culture e di razza:
          Fa’, o Signore che gesti quotidiani di condivisione, di compartecipazione e sol-
          lecitudine gioiosa verso gli altri siano espressione di una Chiesa vicina a que-
          sta nostra umanità.
       Noi ti preghiamo:

       - Dice Paolo ai Galati: “Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge
         di Dio”:
         Fa’, o Signore, che seguendo le tue orme ci facciamo servi dell’umanità dedi-
         candoci al servizio vicendevole, condividendo le gioie e i dolori, le attese e le
         speranze di tutti gli uomini.
       Noi ti preghiamo:

       Celebrante: Signore Dio, Tu hai fatto del tuo Figlio amatissimo un servo fedele al-
       l’ascolto della tua voce: concedi anche a noi di saper ascoltare ogni giorno la tua
       parola diventando i tuoi servi obbedienti nei quali potrai porre il tuo compiaci-
       mento. Per Cristo nostro Signore.
       Amen

     CeM gennaio 2015
16
LIBRI E DVD

                          Le luci di Pointe-Noire

                                   L‘      ultima fatica letteraria di Alain Maban-
                                           ckou narra la riscoperta delle proprie
                                   radici, a seguito di un viaggio di lavoro in
                                   Congo. Ma il peregrinare per le vie della
                                    città di Pointe-Noire, in cui ha trascorso la
                                    giovinezza, non porta molte gioie. La realtà
                                     è ormai diversa da quella che osservava il
                                     bambino di “Domani avrò vent’anni” (il
                                      precedente romanzo dell’autore): i luoghi
                                      cari non sono quasi più riconoscibili e i
                                       parenti sembrano più interessati ai soldi
                                       che alla presenza dello scrittore. Ma se
                                        osserviamo con attenzione, possiamo
                                        capire che lo stesso Alain non è più lo
                                         stesso: gli studi lontano dalla terra na-
                                         tale, la lontananza degli affetti, le strade
                                                          diverse percorse, lo por-
                                                          tano ad apparire quasi
                                                          straniero nella terra dei
                                                          propri avi. Per questo
i dati                                                    motivo il suo sguardo è
                                                          distaccato e malinconico:
TITOLO   Le luci di Pointe-Noire
                                                          gli anni trascorsi non gli
AUTORE Alain Mabanckou
                                                          permettono più di ve-
EDITORE 66THAND2ND
                                                          dere la realtà con gli
ANNO     2014
                                                          occhi innocenti e spen-
                                                          sierati dell’infanzia.

                                                                     CeM gennaio 2015
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ACCRI

In occasione della XXI
                              L’ACCRI in udienza
Edizione del Premio del
Volontariato
                             da Papa Francesco:
Internazionale promosso
dalla FOCSIV, le
                                   un messaggio
Associazioni Cristiane di
solidarietà internazionale
                              di pace e speranza
di cui anche l’ACCRI fa
parte, hanno incontrato,
in udienza privata in sala
Paolo VI il Santo Padre.
Quest’anno la volontaria
premiata è stata Maria
                                D      opo diversi anni di impegno nell’am-
                                       bito della solidarietà internazionale sia
                                nell’ACCRI che nella FOCSIV, al nord e al sud
Luisa Cortinovis,               del mondo, poter partecipare ad una riu-
volontaria dell’ACCRI, da
                                nione con papa Francesco sul tema del vo-
quarant’anni impegnata
                                lontariato internazionale è stata una grande
con la famiglia a La
Troncal, in Ecuador, a          gioia per me, una conferma personale sulla
fianco dei bambini e delle      scelta dell’ambito in cui opero, ma soprat-
famiglie ecuadoriane al         tutto una condivisione di valori che mi spin-
centro educativo ‘Colegio       gono, ogni giorno, anche attraverso l’ACCRI
San Gabriel’. Avremo
                                ad essere promotrice di una cultura di pace
modo di conoscerla
                                nel mondo.
meglio nella prossima
edizione di Comunione e         Mi sono identificata nella parole, semplici e
Missione, in questo             ricche di significato, usate dal Papa, parole
numero vorremmo                 che riecheggiavano nel silenzio di quella
parlarvi dell’emozionante       grande sala, parole che mi sono arrivate al
incontro con Papa               cuore e che mi accompagneranno come
Francesco, attraverso una
                                guida nella mia vita: “voi cooperate anche a
testimonianza della
                                costruire la pace, cercando con perseverante
nostra collaboratrice Sara
Zordan, che è stata             tenacia di disarmare le menti, di avvicinare le
presente all’udienza.           persone, di costruire ponti fra le culture e le
                                religioni.

     CeM gennaio 2015
18
Siete strumento al servizio del protagonismo dei poveri. Solidarietà con i poveri
è pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull’ap-
propriazione dei beni da parte di alcuni. È anche lottare contro le cause strut-
turali della povertà: la disuguaglianza, la mancanza di un lavoro e di una casa,
la negazione dei diritti sociali e lavorativi. La solidarietà è un modo di fare la sto-
ria con i poveri, rifuggendo da presunte opere altruistiche che riducono l’altro
alla passività.
Infine condivido le ultime frasi del discorso di papa Francesco, con l’augurio
di cuore che siano di incoraggiamento per ognuno di voi, come lo sono state
per me.
“Vi incoraggio a proseguire con gioia su questa strada di fedeltà all’uomo e a
Dio, ponendo sempre più al centro la persona di Gesù. Vi aiuterà molto trovare
ogni giorno il tempo per l’incontro personale con Dio nella preghiera: questa
sarà la vostra forza nei momenti più difficili, di delusione, di solitudine, di in-
comprensione.”
                                                              Grazie papa Francesco!

Papa Francesco, dietro Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV

                                                                       CeM gennaio 2015
                                                                                          19
n APPUNTAMENTI
                        EVENTI
                                 DEI GRUPPI MISSIONARI
                                 (decanali o interparrocchiali)
                                 Ala
       n     GIORNATE            Canonica di Ala
                                   lunedì 12 gennaio, ore 15.00
                                 Cavalese
       n   EPIFANIA              Oratorio di Predazzo
                                   lunedì 19 gennaio, ore 20.15
           DEI POPOLI
                                 Cembra e Lavis
           6 gennaio 2015        Oratorio di Cembra
           ore 15.00 in Duomo      lunedì 12 gennaio, ore 20.00
                                 Cles
                                 Oratorio di Cles
                                   lunedì 12 gennaio, ore 20.00
       n   GIORNATA
                                 Condino
           DELLE                 Biblioteca - lunedì 12 gennaio, ore 20.00
           MIGRAZIONI            Lomaso
           domenica              Dorsino - martedì 20 gennaio, ore 20.00
           18 gennaio 2015       Primiero
                                 Oratorio di Pieve
           ore 14.00 a Mori
                                   venerdì 30 gennaio, ore 20.15
                                 Rovereto - Villalagarina
                                 Rovereto Beata Giovanna
       n   GIORNATA                mercoledì 07 gennaio, ore 20.30
           DEI MALATI            Tione
                                 Canonica di Roncone
           DI LEBBRA
                                   venerdì 09 gennaio, ore 20.30
           domenica              Val di Sole
           25 gennaio 2015       Canonica di Ossana
                                   mercoledì 14 gennaio, ore 20.00

                                 n    AVVISO
                                    Si ricorda a tutti i gruppi missionari che
                                 desiderano pubblicare i propri appunta-
                                 menti in questo spazio di avvisare il CMD
                                 dando comunicazione entro il 5 del mese
                                 precedente.

     CeM gennaio 2015
20
n SUSSIDI PER L’ANIMAZIONE
DELLA QUARESIMA

A     nche quest’anno non è possibile spedire il materiale della Quaresima,
      che sarà invece disponibile presso il Centro Missionario, a partire dal
26 gennaio.
Il materiale è prodotto secondo le richieste degli anni scorsi. Vi preghiamo
quindi di effettuare le prenotazioni non prima del 09 febbraio.

                     Questi i sussidi offerti
             CALENDARIO PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA
             MANIFESTO DELLA QUARESIMA DI FRATERNITÀ
                     STRISCIONI SETTIMANALI
                       MESSAGGIO DEL PAPA
                       SALVADANAI O BUSTE

I sussidi saranno consultabili sul sito del Centro Missionario
     a partire dal 03 febbraio: www.diocesitn.it/missioni

Si ricorda che le offerte per la Quaresima di Fraternità, che il Centro Missio-
nario distribuisce in parti uguali fra tutti i missionari trentini, vanno versate:

3 direttamente al Centro

3 con versamento all’Opera diocesana per la Pastorale Missionaria

        - tramite bonifico bancario
          presso Cassa Rurale Valle dei Laghi – Sarche:
          IBAN: IT56 A081 3234 4420 0012 0300 338
        - tramite conto corrente postale n. 13870381

                                                                   CeM gennaio 2015
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STOP & GO
ARRIVI
                 dal BRASILE                      dall’ARGENTINA

                 w PEROTTONI sr. Giovanna,        w Rossi p. Giambattista,
                   missionaria dell’Immacolata,     dehoniano, di Soraga
                   di Marco
                 w SPAGNOLLI sig. Bruno,
                   laico, di Isera

                                                                             Tripoli vista
                                                                             dall’aereo
                                                                             (2010)
PARTENZE per

                 l’ ECUADOR
                                                            CHIAMATI
                 w ZENDRON p. Claudio,                      ALLA RICOMPENSA
                   comboniano, di Valda                     DEL SIGNORE

                                                            w COZZINI sr. Angela,
                                                              gesuita, (di anni 90),
                                                              di Giustino

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SAPERNE DI PIÙ

                                                  Fidei Donum
                                    Continuiamo la presentazione del testo
                         “Linee e criteri per l’azione missionaria in diocesi”
RESPONSABILITÀ UNIVERSALE

L     e urgenze e le necessità della pastorale or-
      dinaria all’interno delle nostre parrocchie
non devono però portarci a perdere la consape-
                                                            DOMANDE
                                                            DI RIFLESSIONE

volezza che ogni comunità cristiana è partecipe             l   Che cosa ci fa pensare
della responsabilità universale della Chiesa di                 il fatto che Gesù
far conoscere il tesoro prezioso di Cristo a tutte le           cammina va per le città
genti: “la ragione dell’attività missionaria discende           e i villaggi senza sosta?
dalla volontà di Dio, il quale vuole che tutti gli uo-      l   In che modo noi
mini siano salvi e giungano alla conoscenza della               come Chiesa possiamo
verità” (Ad G 7). Il Sinodo Diocesano (1983-1986)               imitare Gesù che
                                                                cammina e annuncia?
ha assunto in maniera chiara questa responsabi-
lità quando scriveva: “Tutti i fedeli pertanto sono         l   Come possiamo
                                                                partecipare alla
invitati ad una vitalità interiore che li sospinga ad
                                                                compassione di Gesù?
assumere la propria parte nell’opera missionaria
presso le Genti; e consenta alla Chiesa diocesana           l   Di quali operai
                                                                c’è bisogno oggi?
di avere per i lontani la stessa sollecitudine che ha
                                                                Solo preti?
per i propri membri” (2 Annuncio 107). “Una par-
                                                            l   Dov’è oggi la messe
ticolare attenzione le comunità cristiane devono
                                                                per la quale il Signore
alle chiese più giovani: nella disponibilità a soste-
                                                                ha bisogno di operai?
nere la loro opera di evangelizzazione, a condivi-
                                                            l   In che modo tutti
dere le loro sofferenze e speranze, a riconoscere
                                                                nella Chiesa
le loro risorse di fede” (1 Chiesa 7).                          possiamo lavorare
LETTURA DEL VANGELO                                             nella messe
Secondo Matteo 9,35-38.                                         del Signore?

                                                                  CeM gennaio 2015
                                                                                     23
15° INCONTRO
                                    DEI MISSIONARI
                                    CHE OPERANO
                                     IN AMERICA
                                        LATINA

                                           da MERCOLEDÌ
                                        28 GENNAIO (arrivi)
                                      a MARTEDÌ 3 FEBBRAIO
opera diocesana                           (partenze) 2015
per la pastorale missionaria        a Maceiò – Alagoas – Brasile
via s. giovanni bosco 7/1,
38122 trento
tel. 0461.891270                                presso le Figlie
fax 0461.891277                            del Sacro Cuore di Gesù
centro.missionario@diocesitn.it          Recanto Coraçao de Jesus -
www.diocesitn.it/missioni                    Rua Adolfo Gustavo
per offerte                                      Bairro Serraria
c.c.p. 13870381                      (dietro al supermercato G. Barbosa,
cassa rurale                                      via parallela)
della valle dei laghi - sarche:         telefono (0055) 82 3241 1139.
IBAN: IT56 A081 3234 4420
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