Speciale Natale 2020 - Live Performing & Arts
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LIVE ISSN 2704-8500 N.10 € 6,90 Speciale Natale | 2020 www.musicaeculturamagazine.it Speciale Natale Editoriale Passa lo straniero 2020 Focus Puglia Il Miglio dei teatri a Bari Musica e cinema Intervista a Nicola Piovani La mostra Danza Incontro con gli artisti La musica che incendiava Modelli di cooperazione tra Sonia Bergamasco l’Europa musica e danza Naomi Rivieccio I Mestieri dell’arte I Luoghi della musica D’accordo con la musica I Girolamini di Napoli
Ph: Giulia Garzia ANNO I, N. 10 Speciale Natale 2020 Hanno collaborato a questo numero: Live Performing&Arts Stefano Valanzuolo, Francesco Nocerino, Diego Nuzzo, Registrazione Tribunale di Napoli n.43/2019 Chiara Macor, Lorenzo Pone, Rosanna Astengo, Gloria Direttore responsabile: Stefano Valanzuolo Esposito, Mariavittoria Veneruso Redazione, direzione, amministrazione, abbonamenti: LIVE – Corso Umberto I, 179 – 80138 Napoli – Tel. Art director: Marcella Ariosto 0815625909 www.musicaeculturamagazine.it In copertina: info@musicaeculturamagazine.it Illustrazione di Marcella Ariosto Per la pubblicità su questo periodico: Editore: Livenet Srl commerciale@musicaeculturamagazine.it Corso Umberto I, 179 – 80138 Napoli – Tel. 0815625909 Crediti foto: ove non diversamente indicato, la Partita IVA: 08994151218 - REA: NA1000628 proprietà è dei rispettivi autori, indicati in didascalia. Stampato presso: Pixartprinting Spa Via I Maggio, 8 – 30020 Quarto D’Altino (VE) LIVE ISSN 2704-8500 (stampa) LIVE ISSN 2705-0009 (online) È riservata la proprietà letteraria di tutti i contenuti pubblicati. L’editore è a disposizione per gli aventi diritto. Le opinioni espresse negli articoli Redazione: coinvolgono esclusivamente i loro autori. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione alla presente rivista è da considerarsi Direttore responsabile: Stefano Valanzuolo del tutto gratuita e non retribuita. Il materiale pervenuto alla redazione non Vicedirettore: Gloria Esposito viene restituito. Vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione scritta dell’editore.
SOMMARIO 06 Note di Natale Strumenti musicali sul 25 Cosa ascoltare sotto l’albero Decalogo per una Hausmusik presepe napoletano in tempo di pandemia di Francesco Nocerino di Lorenzo Pone 32 Non solo Natale La zampogna nella cultura rurale di Rosanna Astengo 36 L’incanto delle voci bianche Incontro con Stefania Rinaldi di Gloria Esposito 11 Un piccolo lieto Natale Le canzoni natalizie nel cinema americano di Diego Nuzzo 42 Lo schiaccianoci Fantasia, realtà e molto di più di Mariavittoria Veneruso 15 Il fascino vintage del Natale Alla scoperta del meraviglioso mondo dei Christmas Album di Stefano Valanzuolo 20 Un fumetto sotto l’albero di Chiara Macor 3
Editoriale La normalità del Natale Quando, un anno fa, ci lanciammo di Stefano Valanzuolo nell’avventura di una nuova rivista napoletana che parlasse di musica, - mente meno ardui di quelli che, poi, si sarebbero palesati. All’eventualità di doverci impegnare a fondo per mantenere la puntualità - ducia del pubblico eravamo mental- mente preparati, a quella di dover contrastare disagi e dolori indotti dalla pandemia sicuramente no. Per molti motivi questo 2020 rimarrà inciso nella Storia. Noi di “Live”, nel nostro piccolo, lo ricorderemo anche per la diligenza con la quale, a di- spetto e nel rispetto di molte situazio- ni createsi, abbiamo continuato ad accudire la rivista. Perché fare un giornale - in fondo - sottintende un senso di normalità rinfrancante; ed è di cose normali, soprattutto, che abbiamo sentito e continuiamo a sentire il bisogno, a margine di un anno eccezionale.
Senza evocare toni di festa, ché non getto piccolo e chiaramente perfetti- sarebbero stati appropriati al mo- bile, eppure impegnativo e, proprio mento storico globale, abbiamo dun- que pensato che valesse la pena ri- soprattutto, in casi del genere è gran marcare questa ricorrenza, il primo pregio, tenuto conto di quanti pro- anno di vita di “Live”, con un nume- getti non dissimili dal nostro abbiano ro speciale, a tema, dedicato al Nata- le e alla speranza che il Natale - in fretta aspirazioni e premesse. specie stavolta - porta con sé. A lungo abbiamo trattato, nei mesi - come diceva qualcuno - qualcosa scorsi, dei mille problemi causati dal ancora qui non va. Per esempio: per covid, focalizzando la nostra atten- la prima volta, dalle strade, non sta zione sul settore dello Spettacolo, per arrivando in casa nostra il suono de- ovvia vocazione. Ne conosciamo la gli zampognari. Che non è indispen- gravità e continueremo ad occupar- - - te “normale”. Normale come andare cessario farlo. Per una volta, però, il al cinema o al teatro, come ascoltare desiderio di ritrovare modi e pulsioni un concerto o leggere un giornale, abituali ha prevalso sull’esigenza del che magari parli di musica. O della racconto di attualità. bellezza del Natale, consueta ed usa- Non è un chiudere gli occhi di fronte ta solo per chi non corra il rischio, alla realtà ma un aprirli alla speran- poi, di perderla. Ecco, nemmeno noi za, appunto. Tutti coloro che hanno siamo indispensabili. Ma vogliamo collaborato a far vivere “Live”, nei continuare a far parte - questo sì - dodici mesi trascorsi, lo hanno fatto della vostra normalità. con generosità e intelligenza, contri- buendo alla realizzazione di un pro-
Note di Natale Strumenti musicali sul presepe napoletano di Francesco Nocerino “…Mirabili istromenti musicali nella loro picciolezza perfettissimamente lavorati” [P. Napoli Signorelli, 1792] no dei più singolari Il presepe (dal latino praesepium, U campi d’indagine per la mangiatoia), ovvero la rappresenta- documentazione icono- zione della nascita di Gesù, nella tradizione cristiana, è sempre stato a strumenti musicali, in Napoli oggetto di grande devozione. uso nel periodo barocco e rococò a La lenta ma progressiva evoluzione Napoli, è senza dubbio rappresen- che portò le massicce statue eseguite tato dalle splendide e accurate mi- a grandezza reale nel Quattrocento, niature presenti sugli antichi prese- alle piccole statuine del Settecento, pi napoletani del Settecento. 6
stoppa, testa e arti di terracotta poli- clarinetti, oboi, fagotti, tamburi e piatti, suonati da vere e proprie ban- è la storia di uno «spettacolo» che de musicali. Sono presenti, in questo annualmente si ripeteva (e ancora si folto repertorio strumenti musicali ripete) rinnovandosi e arricchendosi “esotici” o appartenenti a culture di nuovi personaggi, nuove scene, - nuovi racconti. ni, padiglioni cinesi (o çevgen), corni, trombe naturali, ecc. Michele Cuciniello “una pagina di Questi autentici strumenti musicali Vangelo in dialetto napoletano”, si abbel- in scala ridotta, spesso realizzati con liva di minuziosi particolari, una cura quasi maniacale era posta nella intarsio di madreperla, osso, avorio realizzazione di vestiti, di guarnizio- e tartaruga, mantenendo forme e ni, di dettagli, di accessori, divenen- proporzioni degli strumenti a gran- do prezioso documento di numerosi dezza reale, costituiscono un interes- aspetti della vita a Napoli nel Sette- sante campo di ricerca, ancora poco cento. Accanto ai nomi d’illustri esplorato, per la conoscenza dell’or- scultori che s’impegnarono nella re- ganologia storica meridionale. alizzazione dei pastori, troviamo, Molti strumenti rappresentati sul per gli oggetti in miniatura, alcuni presepe ormai sono del tutto in disu- - so (es.: tiorba, calascione), alcuni di che liutai. Negli inventari di antichi essi ebbero solo una breve stagione presepi appare davvero rilevante la di notorietà (es.: clarinetto d’amore) presenza degli strumenti musicali, i ed altri hanno avuto una costante evoluzione delle caratteristiche tec- - niche e costruttive che li ha condotti lo, o meglio la “parte”, che alcuni agli attuali strumenti (es.: chitarra, pastori “recitano” nelle varie scene mandolino). Dall’osservazione diret- presepiali. Sul presepe napoletano ta degli oggetti in questione e da al- del Settecento sono tantissimi i co- cune interessanti antiche testimo- siddetti , ossia accessori, che nianze descrittive di prestigiose contribuiscono a darci un’idea più collezioni emergono i nomi di abili e chiara della realtà napoletana nel famosi liutai napoletani, esponenti periodo barocco e rococò e, riferen- delle famiglie Gagliano, Vinaccia e doci agli strumenti musicali, si tro- vano numerosi pastori che suonano ho personalmente conosciuto alme- mandolini, mandole, violini, arpe, no due abili e appassionati liutai, Er- arciliuti, chitarre, chitarre battenti, nesto de Angelis e Gustavo Marulli, triccheballacche, nacchere, tam- che si cimentarono con risultati di morre e tamburelli. E, ovviamente, notevole valore nella riproduzione non mancano zampogne e ciara- accurata di antichi strumenti musi- melle. Accanto a questi strumenti vi cali in miniatura da collocare sul presepe napoletano. Sin dal periodo 7
della dominazione dei viceré (secoli pe, con la colonna del tempio paga- XVI-XVIII), Napoli fu un impor- no diruto, la donna col bambino in braccio, il popolo adorante, il cane di produzione di strumenti musicali, accovacciato. come risulta sempre più evidente da Le scene dove sono presenti questi recenti ritrovamenti di documenti e strumenti sono quelle principali, reperti, e la musica costituì una delle “classiche”, che partecipano al com- componenti più importanti della plesso impianto spettacolare del pre- cultura partenopea. L’importanza sepe napoletano del Settecento: della musica nel suo incontro con il 1. La Natività. Costituita dalla Sa- presepe è testimoniata dalle nume- cra Famiglia e dagli immancabili rose composizioni natalizie (cantate, bue e asinello, è una scena ambien- oratori, pastorali, ninnananne), al- tata solitamente in un antico tempio cune anche in dialetto napoletano, pagano distrutto o in una grotta. che nel periodo in esame furono Quasi sempre, troviamo qui una composte pure da illustri composito- coppia di zampognari, uno con la cia- ri (tra i tanti ricordiamo Cristoforo ramella (di solito il più giovane) e Caresana, Francesco Provenzale, l’altro con la zampogna vera e pro- Alessandro Scarlatti) e che ancora pria (il più vecchio). oggi sono eseguite, come, ad esem- La Natività è spesso notevolmente pio, la celebre Quanno nascette Ninno a arricchita dalla gloria degli angeli, Betlemme di S. Alfonso Maria de’ Li- dove vi sono numerose creature ce- guori. lesti che cantano e suonano per lo Fonte d’ispirazione di alcune statui- ne presepiali di soggetto musicale, in piccole arpe. molti casi, furono i musici ambulanti 2. La Taverna. È il diversorium che nel periodo natalizio giungeva- evangelico, con tavole imbandite no a Napoli dalle provincie per le con ogni sorta di vivande, commen- tradizionali novene da suonarsi presso edicole, tabernacoli e presepi: Molte volte si vedono alcuni musici gli zampognari e i viggianesi. In una ambulanti, «posteggiatori» ante litte- stampa pubblicata a Parigi 1781 nel ram, che allietano questa scena can- Voyage pittoresque ou description des tando e accompagnandosi con chi- royaumes de Naples et de Sicile dell’Aba- tarra e mandolino, mandola e te Richard de Saint-Non (Concert de colascione, ma talora c’è anche il Calabrois devant une Madonne à Naples) classico gruppo di viggianesi con è presente la rappresentazione con- arpa, triangolo e violino. temporanea di questi due gruppi di 3. L’Annuncio dei pastori. musici ambulanti (zampognari e È rappresentato dai pastori con il viggianesi) che suonano presso un’e- loro gregge sui monti, risvegliati da- dicola mariana a Napoli, collocati in gli angeli festanti. Gli strumenti mu- un paesaggio che potrebbe facil- sicali caratteristicamente riprodotti mente suggerire una scena di prese- in questa scena sono le zampogne e 8
Ernesto de Angelis, Bottega di liutaio, coll.priv. le ciaramelle dei pastori e le trombe ta, testimonianza di un costume po- dorate degli angeli. polare in voga nel passato, rappre- 4. Il Corteo dei Re Magi. Questa sentata con un gruppo di musici che è di certo la scena più ricca di stru- menti musicali del presepe napoleta- no, poiché il fastoso e variegato cor- la scena del Carro del ritorno a teo dei Re Magi è di solito dotato Napoli da Montevergine, addob- almeno di una banda militare di bato a festa per il pellegrinaggio, sul mori, costituita per lo più da stru- quale una comitiva di popolani can- ta accompagnandosi con strumenti diretta da un capobanda (mehterbasi) tipici della tradizione campana. munito di bastone. Un’altra interessante caratteristica A queste quattro principali scene, si della mirabile fattura dei pastori na- aggiungono talvolta la scena della poletani del Settecento è da rilevare Tarantella, di netto sapore popo- nella realizzazione di alcune parti- lare, tipica manifestazione d’azione coreutica che ha ispirato un largo pastori musicanti, come le guance numero di analisi esegetiche, sempre - accompagnata dalla presenza di stori (zampognari, ciaramel- vari strumenti musicali del folklore lari, bandisti), la vena frontale gon- meridionale; la scena della Serena- 9
(mori della banda), le dita della - mano destra disposte a pizzico e il comparabile». Il Perrone riporta anche palmo curvo della mano sinistra il nome dei celeberrimi Vinaccia, (suonatori di cordofoni a pizzico), in- costruttori soprattutto di preziosi mandolini: «Per gli Istrumenti / Il Vi- l’alto, con bocca aperta (cantanti); nacci [sic] porta il primato, tanto pe’ pic- queste particolarità oggi ci consen- coli strumenti da corda in legno, quanto per tono di stabilire se la posizione, la quelli in tartaruga e madreperla, imitando postura, e forse anche la “parte reci- tata”, del pastore che vediamo suo- metà del secolo scorso, Angelo Ste- nare, siano davvero quelle origina- fanucci, nella sua Storia del presepio rie, poiché non raramente, per (1944), riprendendo un po’ le prece- rinnovare il proprio presepe, i prese- denti testimonianze: «E per passare pianti, soprattutto in passato, proce- alla mirabile produzione degli strumenti devano a vari mutamenti, che porta- musicali, ricorderemo i violini (completi vano anche all’adattamento dei dell’archetto) ed i mandolini in palissan- pastori a ruoli diversi nelle varie sce- dro, in acero, in pero od in tartaruga intar- ne, semplicemente cambiandone i e la posizione. il manico di ebano e di osso bianco. E poi Di grande valore, per la loro rarità, sono le testimonianze dirette e le no- tizie sugli strumenti musicali del - presepe napoletano che ci giungono merosissimi che rispondono ai nomi inte- da studiosi e appassionati del passa- gralmente partenopei di triccaballacca e to. Già nel 1792, in un manoscritto putipù che non mancano mai di assordare pubblicato poi nel 1811, Pietro Na- il prossimo in ogni celebrazione della Pie- poli Signorelli, ricordava un impor- digrotta». Il presepe antico, testimo- tante presepe allestito da Francesco nianza di un glorioso passato, at- Marotta, poi donato alle monache tualmente è un notevole patrimonio di Donnaromita, nel quale si pote- da conoscere e tutelare, e ancora vano ammirare sia i Magi con il loro oggi, in pieno Duemila, i preziosi corteo, sia gli angeli per la gloria, strumenti in miniatura del presepe «forniti di mirabili istromenti musicali nel- napoletano, tra citazioni colte e po- la picciolezza perfettissimamente lavora- polari, rappresentano e animano ti» una scena musicale composita e fra- Antonio Perrone, nel suo Cenni storici gorosa di una città da sempre aperta sul presepe a Napoli (1896), a proposito alla multiculturalità e alle speranze del presepe dei fratelli Terres, ricor- di un futuro migliore. da che il «seguito dei Magi era numero- sissimo con tre bande» e che il notaio «i vari stru- menti della banda de’ Magi li fece costruire 10
Un piccolo lieto Natale Le canzoni natalizie nel cinema americano di Diego Nuzzo N ulla, in questo Natale magari il tutto improntato a una so- 2020, sarà come quelli brietà per una volta irrinunciabile, che l’hanno preceduto: però lo spirito natalizio ne uscirà se abitudini stravolte, riti cancellati, consuetudini temporane- la narrazione delle relative musiche amente accantonate. Non potrà quindi essere il solito non può che avere lo stesso sapore Merry little Christmas; potranno es- gioioso. serci vischio, alberi, decorazioni, Il cinema è stato senza dubbio il 11
mezzo con cui si è costruito il cano- sant’Alfonso Maria de’ Liguori ai ne occidentale dei brani squisitamente giorni nostri rappresenta in musica - il mistero della natività; nei paesi di - lingua germanica Stille Nacht, heilig nora è inserito un pezzo che, malgré Nachtè il canto propiziatorio delle fe- lui, è diventato iconico dello spirito stività; in Gran Bretagna dall’inizio del XVI secolo si canta We Wish You lontani da quelli della ricorrenza a Merry Christmas: e in Europa ci si più importante dell’anno ma al cui ferma più o meno qui. interno c’è un brano diventato sim- Oltreoceano, invece, i temi natalizi, bolo di quei riti.Tutto ciò riguarda già forti della tradizione gospel, sono principalmente il cinema americano assurti ben presto a standard jazz dove il Natale è sempre stato Bigger cantati da musicisti di diversissima than life: in Italia, e nel mezzogior- estrazione, solidamente, o improv- no ancor di più, resiste la tradizione visamente folgorati per l’occasio- misurata del presepe, la narrazione austera delle storie bibliche della na- tradizionale che da Bing Crosby a tività, la cultura visuale dei raccon- ti sacri, mentre oltreoceano, in un Bublé, si sono uniti nel tempo da Rod paese rigidamente e ossessivamente Stewart a James Taylor con alterni religioso il cui presidente giura an- risultati ma tutti sedotti dall’incisio- cora oggi fedeltà alla nazione sulla ne della raccolta di pezzi natalizi. Bibbia, c’è una visione del Natale in- Da The Christmas Song a Santa Claus - zata; e il cinema, mezzo principale a It’sbeginning to look dell’epica americana, con poche ec- a lot like Christmas sono diventate hit cezioni risulta strettamente connes- irrinunciabili universalmente note e so alla piùsmaccata rappresentazio- cantate anche in paesi tradizional- ne dei nobili sentimenti, dell’happy mente lontani e quindi ampiamente ending, della redenzione dei cattivi - e del trionfo dei buoni. Ma soprat- tutto, nella cultura statunitense del Alcuni di questi nascono diretta- ventesimo secolo, il Natale è indis- solubilmente legato ai temi musica- ma, paradossalmente, sono stati li natalizi diventati ormai standard concepiti per pellicole che di nata- musicali internazionali. lizio avevano ben poco. Have Your Nel nostro paese c’è Tu scendi dalle fu scritta stelle, versione italiana del napoleta- da Hugh Martin e Ralph Blane per nissimo Quannonascette Ninno, che da capolavo- 12
ro di Vincente Minnelli che anno- Bless America, e che in quel momento verava una struggente interpreta- rappresentava il Re Mida di Hol- zione, recitativa oltre che canora, lywood. La coppia protagonista que- della ventiduenne Judy Garland. sta volta era composta da due uomi- Sfortunatamente, nonostante sia in maniera unanime considerato tra i più modesto ballerino Bing Crosby capisaldi del genere musical e fosse che possedeva però uno strabiliante stato il campione di incassi del 1944 - le per il quale Berlin scrisse White distribuito in Italia se non diretta- Christmas, che fu premiato quell’an- mente in televisione negli anni ’80 no dall’Oscar e che solo nella sua quando, ormai, si era consolidato versione su disco vendette oltre tren- il successo della canzone principale ta milioni di copie. Il brano surclas- - renti arrangiamenti, da Frank Sina- anni dopo ne fu fatto un parziale re- tra nell’arco di un ventennio e quin- make, con Danny Kaye al posto di di da Doris Day, Ella Fitzgerald, Fred Astaire, questa volta chiamato proprio con il titolo della canzone e versioni più recenti dei Coldplay, di che divenne, trainato dal rinnovato Gloria Estefan, di Kylie Minogue e più visto del 1954. degli italiani Mina, Laura Pausini, Chiara Civello e Claudio Baglioni. Crosby, questa volta con Frank Si- Anche un altro brano decisamente natra, girò un programma televisivo natalizio, forse il più celebre e re- per la rete americana ABC dal titolo plicato di tutti, di certo quello che Happy Holidays with Bing & Frank in detiene il record assoluto di diritti cui i due crooner duettano proprio d’autore del ventesimo secolo, nasce sulle note del brano di Berlin. Non parlava di natale neanche ben poco. di- , poco memorabile retto da Mark Sandrich, speciali- commedia musicale del 1949 con la sirena delle piscine Esther Williams Astaire, fu girato nel 1942 in piena e che pochi ricordano se non per il Seconda Guerra Mondiale non per brano di Frank Loesser che quell’an- celebrare lo spirito del Natale ma da no vinse anch’esso l’Oscar come mi- uno spunto dello “zar” di Broadway, glior canzone, Baby, it’s cold outside. l’ebreo bielorusso Irving Berlin, che - era stato l’autore del vero inno na- mento esplicito al Natale nemmeno zionale patriottico statunitense, God nel brano stesso, considerato però, 13
grazie ai rimandi al freddo, alla Fino a dopo la Seconda Guerra neve e al caminetto acceso, canzone Mondiale il brano era semmai asso- “festiva” per antonomasia e inseri- ciato al Capodanno, al lasciarsi alle ta da sempre in ogni compilation a spalle dolori, ansie e paure dell’an- tema. Singolare il fatto che, trattan- no che si chiudeva. Ma nel 1946 un dosi di un duetto tra innamorati, sia italiano di Bisacquino in provincia rigorosamente cantato a due voci: di Palermo con alle spalle già tre non stupiscono quindi le coppie Ella Fitzgerald/Louis Jordan, Ray Char- esplicitamente natalizio, più amato e les con Betty Carter, James Taylor e - Natalie Cole e, si parva licet, Mina stante il retrogusto amaro. Il 1946 è con Fiorello. Tra le centinaia di ver- l’anno de e Frank sioni, ne spicca anche una inserita Capra, che in seguito sarà destinato nella seconda stagione della serie a girare ben poco a parte il suo can- televisiva Glee in cui Kurt e Blaine, to del cigno Angeli con la pistola due dei protagonisti interpretati da se non il suo capolavoro di certo il Chris Colfer e Darren Criss, ne dan- - no una irresistibile versione gay. canze di Natale. E nel celebrare il Ma a volte può capitare anche che in - - va il giusto tra i giusti, quel George muoversi ed emozionarsi durante le Bailey diventato emblema di tutti gli feste, appaia un brano che non na- eroi positivi americani che hanno la sce come celebrativo del Natale ma meglio sulla grettezza, sull’avidità e che, grazie a quella pellicola, diven- sulle miserie umane, estremo omag- ta paradigmatico dello spirito della gio al new deal rooseveltiano, Capra ricorrenza. Auldlangsyne è una ballata popola- di Natale attorno al redivivo James settecento che con il Natale c’entra Stewart, proprio quello che in Italia come i cavoli a merenda: parla di è noto come Il valzer delle candele: ipo- addii, di separazioni, di vecchi ami- statizzando per sempre, nell’imma- ci, di nostalgia per “i bei tempi an- ginario di ogni spettatore, i concetti dati”, che è più o meno la traduzione di bontà, altruismo e generosità che del titolo, opera del più celebre poeta dovrebbero essere patrimonio dello scozzese di tutti i tempi, quel Robert spirito del Natale, associati a una Burns ispiratore e mentore di Ralph musica immortale. Waldo Emerson, William Butler Yeats e Seamus Heaney. 14
Il fascino vintage del Natale Alla scoperta del meraviglioso mondo dei Christmas Album di Stefano Valanzuolo O ggetto di culto per consuetudine tipicamente ameri- collezionisti del vinile, cana di seguito acquisita, natural- curiosità per appassio- mente, dal mercato globalizzato. Sono moltissimi gli artisti di epo- in grado di aggiungere calore al che diverse che, sulla spinta delle periodo delle feste, il “Christmas Album” - tradotto, per pignoleria, di consolidare una popolarità il in disco di Natale - è frutto di una più delle volte già assodata, si sia- 15
no cimentati con compilation più rito natalizio divenuta, col tempo, o meno originali di brani a sfondo meno romantica e familiare, più natalizio, destinate a entrare nelle commerciale e tecnologica. case degli acquirenti - primi tra Ciò non impedisce che, sia pure in tutti, quelli americani - e a farsi modo meno assiduo di un tempo, spazio tra l’albero addobbato e il siano tuttora numerosi gli artisti, troneggiante tacchino. appartenenti ai più svariati am- Dagli anni Cinquanta in poi (del biti (da Laura Pausini a Andrea secolo scorso, naturalmente), mi- gliaia di album natalizi hanno in- a Jonas Kaufmann, sul versante vaso, così, il mercato: della gran classico), incapaci di negarsi la parte di essi resta traccia in qual- gioia del disco di Natale. Spesso - (ma non sempre) per una questio- ria degli ex bambini di un tempo ne di immagine e tradizione, più - sici o virtuali - dell’usato. In que- Artisticamente, si capisce, rara- sto senso, eBay rappresenta una mente troveremo il capolavoro a miniera inesauribile, a patto di - voler consultare principalmente i mas Album. I titoli ricorrenti, al venditori stranieri. netto di qualche digressione non L’Europa e l’Italia sarebbero ve- obbligatoria (e qualche volta nep- nute a ruota, con qualche decen- pure premiata dal gradimento nio di ritardo rispetto agli States, del pubblico), sono più o meno soprattutto sfruttando l’avvento sempre gli stessi. Nel senso che la del CD che, se da un lato ha con- track list standard del disco di Na- tribuito a rilanciare in nuova ve- tale non può né deve prescindere ste vari titoli storici, dall’altro ha da evergreen di riferimento come fornito un impulso verso nuove “Jingle Bells”, “Silent night, holy creazioni. Se non si fosse capito, night”, “Have yourself a merry stiamo parlando di un fenomeno little Christmas, “Let it snow” eccetera eccetera. Cambiano le vintage, non fosse altro che per il voci, si capisce, e gli stili musicali suo legarsi strettamente alle logi- messi in campo: si va da arrangia- menti classici, con ripieno abbon- (specie in vinile), che oggi vacilla- dante d’archi e cori ammiccanti di no, e da una considerazione del sottofondo, a versioni più jazzate 16
e ritmiche. L’importante, però, è Ci sarebbe un altro dettaglio, non nascondere mai lo standard che dettaglio non è: le copertine. alle orecchie dell’ascoltatore, il Quelle dei dischi di Natale sono, quale dal suo bravo Christmas molto spesso, deliziose, specie Album vuole ricavare una certa quelle americane d’epoca. aura rassicurante, e nessuna spe- Ritrovarsi tra le mani la foto di ciale trasgressione. Dopo di che, Nat King Cole accanto al cami- si capisce, la tinta la sceglie l’in- no, di Ray Charles sulla slitta o terprete, con personalità tale per dei Beach Boys intorno all’albe- cui “White Christmas” secondo Nat King Cole, ad esempio, non di certi vecchi dischi in vinile che debba confondersi con Frank Si- un prezzo, ammesso li scoviate in natra. Ma è questione di voci, qualche asta, ce l’hanno e talvolta come si vede. E che voci! anche molto salato. La tentazio- Per certi aspetti, il Christmas Al- ne feticistica del possesso, però, bum andrebbe inteso, in generale, rimane grande. come esercizio di stile, con l’inter- prete chiamato a disegnare varia- Tra i dischi più venduti degli ulti- zioni intorno al tema natalizio; mi venti o trent’anni si segnalano ma non c’è dubbio che la forza quelli di Michael Bublé e di Rod del tema – sia esso “Jingle Bell” Stewart, il primo più glamour, il oppure “Santa Claus is coming secondo decisamente più con- to town” – resti più trascinante sistente. Ma né l’uno né l’altro rispetto agli esiti della rilettura. hanno suscitato stupore e inte- Il fatto che Elvis Presley, poi, ci resse quanto l’uscita, nel 2009, di aggiunga una pennellata di rock “Christmas in the heart”, primo e o Ray Charles di blues serve, gat- unico album per le feste messo in topardescamente, a cambiare tut- piedi da Bob Dylan: prendetelo, to perché non cambi nulla, ossia se ci riuscite, perché un’altra oc- non cambi la destinazione d’uso casione per ascoltare un premio di una musica pensata per fare Nobel che canta “Winter won- da sfondo sonoro al momento di derland”, forse, non tornerà più. festa. Che brani mettereste men- Non sono pochi gli insospettabili tre si prepara l’albero e si taglia il panettone? Non certo “Jailhouse carriera, dei Christmas Album. Nel senso che se Mariah Carey, 17
Cristina D’Avena e Christian De (la zia di George), che di album ne avrebbe registrato almeno due, a delle feste, questo non vale per distanza di cinquant’anni; o, an- i Jethro Tull, per Johnny Cash o per mr. James “Sex machine” - Brown. Sia chiaro che, comunque, di cer- più avvolgente di quello che, tan- ti titoli, ovvero di certi artisti, il to tempo dopo, avrebbe cantato collezionista di titoli natalizi non dovrà fare a meno. Il “Christmas americana, invece, ma inglese Ju- Album” di Barbra Streisand, per lie Andrews, che, sulla scia della - fama planetaria ottenuta a suon di musical, dovette incidere vari estimatori da più di mezzo seco- titoli natalizi, concedendosi par- lo. Molti di più sono gli anni che tner del valore di André Previn. sopportano splendidamente sulle Se parliamo di jazz, invece, siamo spalle le antologie di Frank Sina- costretti a cominciare da Ella Fi- tra e di Bing Crosby, veri archetipi tzgerald: “Ella wishes you a swin- del genere natalizio. E poi, rima- ging Christmas” è del 1960 ed è nendo nel novero dei più amati un disco strepitoso, con alcune dal pubblico di tutto il mondo, perle vere e proprie: tipo “Have ecco i già citati Nat “King” Cole yourself a merry little Christ- e Elvis Presley, primo cantante mas” o “Santa Claus is coming a inoculare i germi diabolici del to town”. A proposito di musica rock and roll nel sano e rassicu- nera, imperdibili il doppio rila- rante repertorio natalizio per fa- sciato dalla Motown, mitica eti- miglie. Ci sono, poi, altri album, molto americani, che rappresen- 1973, riunendo il meglio della tano bene la portata e i contorni propria scuderia: dai Tempta- di un fenomeno destinato a rima- tions a Stevie Wonder passando nere per sempre - ma nei primi per i Jackson 5. Ci sono anche le anni specialmente - di costume Supremes, nello stesso disco, pro- prima ancora che strettamente tagoniste esclusive, però, anche di musicale. Ci riferiamo ai dischi di un altro lavoro sulla cui copertina varie icone dello spettacolo made la leggendaria Diana Ross com- in USA, come Rosemary Clooney pare con tanto di cappellino e 18
giubba da Santa Claus. Alla lista un pizzico di colore latino; Hen- dei cantori natalizi si iscrive pure ry Mancini è un modello di stile, Chet Baker, ma “Silent nights” compassato e leggero. non è titolo che lo rappresenti al A chi non avesse voglia né tempo, meglio, al di là dell’emozione ri- però, di mettersi a collezionare cavabile sempre dalle sue ballad. compulsivamente cimeli del pas- Sarebbe sterminato, ancora, l’e- sato, consigliamo almeno i vari lenco delle segnalazioni notevoli. volumi della serie “A very spe- Un capitolo a parte, per esempio, cial Christmas”. Il primo, uscito meriterebbero le orchestre: quella nel 1987, esibisce un parterre da sontuosa di Duke Ellington illu- urlo: Eurythmics, Withney Hou- mina il Natale di ritmi seducenti ston, Bruce Springsteen, Sting, con un’antologia in cui trovere- Madfonna, U2, Bon Jovi, Ste- te tutto ciò che occorra davvero vie Nicks. Un gioiello di cd, con per solennizzare, in musica, la la più bella versione degli ultimi festa più amata dell’anno; Herb quarant’anni di “Have yourself Alpert, ottanta milioni di dischi - venduti nel mondo, aggiunge al ta dai Pretenders. Buon Natale, tutto, con i suoi Tijuana Brass, dunque, e buona musica! 19
Un fumetto sotto l’albero di Chiara Macor Caro Babbo Natale, diciamocelo pure: quest’anno è andato proprio male. Tu lo sai, io non ho molti vizi per cui ho pensato che questa volta potrei chiederti di essere un po’ più generoso con i regali, sia per me, sia per tutti gli altri: ne abbiamo Che cosa vorrei trovare sotto l’albero? Ti faccio come sempre un elenco dettagliato. Sai che amo leggere e che sono una fumettara accanita, quindi hai solo l’imbarazzo della scelta. Potresti portarmi, ad esempio, dei fumetti a tema musicale… 20
La Buona Novella Edizioni gli ha voluto dedicare Riconosciuto dallo stesso De An- un’antologia, usando duecen- dré come uno dei suoi migliori tocinquanta illustrazioni ideate album, appro- dall’autore proprio per le coper- da nel mondo del fumetto gra- zie alla sensibilità e all’inventiva per il volume lo stesso formato di Paolo Castaldi, già autore del dei vecchi LP. Il volume, curato graphic novel Diego Armando Ma- da Antonio Crepax, con una pre- radona (Becco Giallo, 2019), un al- fazione di Giampiero Mughini, è tro titolo “caldo”, vista la recente corredato da contributi e testimo- scomparsa del grande campione. nianze di Francesco Tullio Altan, Il fumetto, pubblicato da Feltri- Stefano Bollani, Maurizio Cassi- nelli Comics, consta di centodo- nelli, Franco e Valentina Crepax, dici tavole a colori che traggono Ricky Gianco, Paolo Fresu, Enri- spunto dal testo (e dalla musica) co Rava, Giancarlo Soldi e Luca di De André per dare vita alla Vicini. narrazione dell’umanità di Gesù, A chiudere questa particolare suddivisa in tanti capitoli corri- edizione un imperdibile graphic spondenti alle tracce dell’album novel inedito del Maestro, colora- del celebre cantautore. ta dallo Studio Crepax. Crepax a 33 giri Per ben dieci anni, Franco e Gui- Oppure, che ne diresti d’artista? - gure più importanti nel panora- Come rubare un Magnus Fumettista, cantante e chitarri- ha realizzato molte copertine di dischi, attuando un’operazione pubblica per Oblomov Edizioni che ha traghettato il disegna- il suo fumetto dedicato a Magnus dopo più di dieci anni dall’usci- pubblicitario, prima di scalare il ta del primo capitolo dell’opera successo nel campo del fumetto su Animals 1 (Coniglio Editore attraverso l’immortale e iconica 2008). Ecco i presupposti narrati- 21
vi: durante una mostra antologica alizzato in collaborazione con il dedicata a Magnus, viene rubata CNR, si sviluppa in centododici una tavola originale. tavole a colori. Parle-moi d’amour. - Vite esemplari di grandi soressa di storia dell’arte, si met- libertine tono alla ricerca del ladro. In tal modo si riesce a recuperare, in Dopo Io sono Maria Callas, magi- centoquaranta tavole a colori, il strale ritratto della Divina, l’au- percorso artistico e umano di uno trice Vanna Vinci torna a raccon- dei più importanti fumettisti degli tare storie di donne pubblicando anni ‘60 e ‘70, ideatore di Krimi- per Feltrinelli Comics un graphic nal, Satanik e Alan Ford, nonché novel di 208 pagine a colori che autore de “Lo Sconosciuto” la vede intervistare alcune delle ( Mondadori, 2018). più chiacchierate libertine vissute a cavallo tra ‘800 e ‘900. Una pa- La funzione del mondo. Una storia di Vito Volterra storiche di grande interesse, poste In questo graphic novel edito da spesso in secondo piano, che han- Feltrinelli, lo sceneggiatore Ales- no dovuto combattere a lungo sandro Bilotta e il disegnatore per riuscire ad ottenere la propria Dario Grillotti narrano la vita di indipendenza in un mondo co- Vito Volterra (1860 - 1940), ma- niugato al maschile. tematico italiano che fu tra i do- Alfabeto Simenon di giurare fedeltà al fascismo, nel Lo scrittore Alberto Schiavone 1931, venendo privati della pro- e il disegnatore Maurizio Laca- pria cattedra. valla curano per Edizioni BD Volterra è uno dei tanti perso- un’antologia di racconti brevi naggi della nostra storia assolu- dedicata alla vita e alle opere del tamente da riscoprire. Presidente dell’Accademia dei Lincei e del Simenon, autore di tantissimi ro- primo Consiglio Nazionale delle manzi noir e polizieschi, nonché padre del celebre commissario Maigret. Si tratta di una biogra- e l’impegno sociale. Il volume, re- 22
bianco e nero organizzata in vari Tutta Mafalda frammenti (ventisei: uno per ogni Tra i tanti personaggi iconici che lettera dell’alfabeto), ognuno dei questo 2020 si è portato via, c’è quali mostra al lettore un mo- anche il grande Quino (all’ana- - grafe Joaquín Salvador Lavado naggio tratto da un romanzo, un Tejón), fumettista argentino che, luogo realmente abitato o ancora tra le altre cose, ha inventato il una suggestione suscitata dall’im- personaggio della irriverente pic- maginario narrativo inventato dal cola Mafalda. Salani ha deciso di celebrare questo classico del fumetto ripubblicando le sue E perché non uno di storie in nuovissima e corposa questi grandi classici del edizione. fumetto? Il Cofanetto dei Quaderni Sandman Library Giapponesi di Igort Illustratore, editore, scrittore e Panini Comics ha deciso di rende- autore di musiche, e recentemen- re felici gli appassionati di Sand- te anche regista con il lungome- man di tutta Italia racchiudendo traggio tratto dal suo capolavoro l’intera l’opera di Neil Gaiman a fumetti 5 è il numero Perfetto, Igort in un cofanetto che, oltre alla se- (nome d’arte di Igor Tuveri) è rie composta da settantacinque numeri raccolti in dieci volumi, contiene anche il prequel Sandman panorama artistico italiano ed Ouverture (disegnato da J.H. Wil- internazionale. Primo autore oc- liams III), due versioni della sto- cidentale a pubblicare un manga ria Cacciatori di sogni (illustrata da nello stesso Giappone, Igort, at- Yoshitaka Amano) e Notti eterne, traverso i suoi Quaderni, raccon- raccolta di storie brevi disegnata ta le molteplici sfumature della da autori di fama internazionale cultura di un paese che ai suoi oc- (tra i quali ricordiamo Milo Ma- chi rappresenta un luogo del cuo- nara, Miguelanxo Prado e Bill re, conosciuto a fondo nel corso Sienkiewicz). di lunghe permanenze. Se il primo dei suoi “Quader- 23
Tokyo e sull’industria del Man- Attraverso questa storia di fanta- ga, il secondo volume è dedicato sia, Zerocalcare riesce a delineare al poeta Basho e all’esplorazione il perverso mondo che si nascon- della natura. Il terzo volume ap- de dietro il business dei regali di profondisce invece il discorso att- Natale raccontando i terribili traverso il racconto degli “autori retroscena in cui sono costretti a maledetti”, veri e propri precur- lavorare i folletti nelle fabbriche e sori del manga e dell’anime (San- presentando le befane come an- to Kyoden, Yoshitoshi, Maruo, ziane rider che scioperano accan- Seiu Ito e Yamamoto). to ai minatori sardi. Una storia edita da Bao Publi- Hai visto l’ultima di shing e condensata in sole ottanta Zerocalcare? pagine in bianco e nero e a colori Fai i dovuti scongiuri e (curati da Alberto Madrigal) che non prendertela: è pur risulta davvero imperdibile per i sempre una metafora. fan dell’autore. A Babbo morto Caro Babbo Natale, come avrai È lutto nel meraviglioso mondo notato, sono una lettrice ad ampio delle feste: Babbo Natale, “ma- raggio. Mi andrebbe bene ricevere gnate dei giocattoli e padrone anche solo un titolo di quelli sopra della Klauss Inc.” si è spento nel “Policlinico di Rovaniemi (Circo- elencati; ma, se me li portassi tutti, lo Polare Artico)” dove era rico- sarei ancora più contenta. verato per una frattura al femore. E non dimenticarti il regalo a Alla scomparsa di Babbo Natale piacere (purché non sia la solita segue una crisi economica, la cui descrizione riesce a proiettare - zione, divenendo una realistica P.S.: …ti lascio, come sempre, denuncia sociale e culturale, rac- latte e biscotti vicino al camino. contando la storia dell’Italia a ca- Stavolta, per piacere, non toccare i liquori di papà. del nuovo secolo. 24
Georg Friedrich Händel Cosa ascoltare sotto l’albero Decalogo per una Hausmusik in tempo di pandemia di Lorenzo Pone N on v’è Natale senza il un’ora di piacere musicale in tempo Messiah di Händel, o natalizio, ora più che mai sarà ne- senza di cessario ricorrere all’ascolto privato, Ciaikovskij, senza una domestico, quel che Glenn Gould grande esecuzione dal vivo dell’ Ora- aveva pioneristicamente indicata torio di Natale di Bach o dell’omoni- come la Hausmusik del futuro. mo Concerto di Corelli. Quest’anno, Ogni stagione ha la sua musica, così tuttavia, le cose dovranno andare come ha i suoi cibi e i suoi colori. diversamente e se si vorrà regalarsi A Natale, il blu sta per l’inchiostro 25
denso del cielo notturno di dicem- distinzione tra sommo bene e som- bre, l’oro e l’argento per le stelle che mo male? Ciaikovskij cavò da que- occhieggiano nitide, il verde per gli ste suggestioni un capolavoro tra il abeti, il bianco per la neve, il rosso gotico e il fatato e la sua tavolozza per il calore domestico e l’accoglien- orchestrale passò direttamente nelle za. E non si veda in questo uno sdi- mani dei compositori di musica da linquimento buonista, né mero con- sumismo nel tripudio gastronomico: sue musiche per Mamma, ho perso l’ae- anche il meno abbiente degli uomini reo diretto nel 1990 da Chris Colum- ha la possibilità di portare a casa un bus, tornano a tintinnare le celeste, bel pezzo di baccalà o un’incartata - di capitoni e fare Natale. zioni leggere, giocose, bizzarre, lad- Così, Natale ha le sue musiche, da dove clarinetti bassi, controfagotti e ascoltare mentre si addobba l’albero, corni si occupano della parte oscura, o si allestisce il presepio, o mentre fervono i preparativi della cena e si - attende l’arrivo degli ospiti. L’inizia- te notte storica del paganesimo. Te- tore, non c’è dubbio, del moderno nebre luminose e quanto mai ricche linguaggio musicale natalizio è stato di magia. Se Mamma, ho perso l’aereo è da “riascoltare” più che da rive- serie di mezzi orchestrali, di golo- dere, la stessa tavolozza Williams la reimpiega, e non a caso, nelle fanta- siano essi un incantevole tintinnare smagoriche musiche per Harry Potter. di celesta, un coro a bocca chiusa Chris Columbus nel 2001 e Alfonso orchestrale o momenti di oscurità Cuaròn nel 2004 in particolare, si - giovano di una partitura colorata e menti più cavernosi e camaleontici. ricca di trovate, con l’immancabile E non è, forse, la notte di Natale celesta, ma anche il clavicembalo e qualcosa anche di oscuro, di magi- gli interventi corali: non ha diretta co?, una notte in cui l’immaginario attinenza col Natale, ma cosa impor- collettivo si è per secoli nutrito di ta? È musica che evoca il magico e spettri e potenze malvagie, fantasmi l’oscuro, il blu e l’irrazionale, restan- del passato, del presente e del futuro, do luminosa, producendo incanto e di troll, di Krampus, befane generose e streghe cattive, esseri sovrannaturali - d’ogni specie che, per il fatto stesso taminata nella scelta dei linguag- - gi. Restando in tema di musica da te rispondono all’umana criterio di 26
rebbero un attento recupero sia da d’animazione del 2004 di Robert parte delle sale da concerto sia, ed Zemeckis, The Polar Express, capo- è senz’altro più facile grazie al mare magnum degli ascolti sul web, da par- animato di qualità impressionista e te dei singoli ascoltatori. Si provi a musicale. La partitura, composta e metter su, mentre si addobba l’albe- diretta da Alan Silvestri (n. 1950), ro, la cesellata esecuzione – presen- reinventa con freschezza l’arma- te in rete – di Sir Neville Marriner mentario di Ciaikovskij e Williams, alla testa dell’Academy of St. Mar- con passaggi accordali di carattere tin-in-the-Fields dei Two English modale, legati in tal senso alla tra- Idylls di George Butterworth, del dizione anglo-americana, anch’essa 1911, e ci si sentirà trasportati nel- tutta da riscoprire, dei songs e dei la campagna inglese, un mondo di carols. Silvestri la reimpiega, assieme colline dai pendii dolci, tondeggian- a frammenti di concerto solistico e ti, ricoperti d’un verde ondoso: con bianca, evidenziando così il legame un mondo di canti popolari restitu- tra la tradizione britannica del ma- iti da un’orchestrazione trasparente, dei carols. ed equilibrata per un compositore Che i territori anglofoni possiedano che non ebbe modo d’arrivare a ma- un’eredità ricchissima di canto cora- turità. Le stesse notevoli proprietà le non è certo scoperta recente. “decontaminanti” le si ritrovano in Chi conosce, tuttavia, i pastoralisti Ernest Farrar (1885 – 1918) e nelle inglesi di primo Novecento, com- sue English Pastoral Impressions. Le si positori come George Butterworth, ascolti in rete nell’esecuzione di Ala- Ernest Farrar, Gerald Finzi? Nomi sdair Mitchell alla direzione della più noti di questo gruppo che animò Philarmonia Orchestra: pochi tratti il modernismo londinese tra ini- dell’orchestra, un’orchestra legge- zio secolo, Prima e Seconda Guer- ra, aereiforme, con un uso gustoso ra Mondiale, suoneranno quelli di Raplh Vaughan Williams e Gustav Quello che colpisce nella musica di Holst. Nondimeno, i lavori di auto- questi due artisti scomparsi così pre- ri come Butterworth (1885 – 1916), maturamente, oltre a un certo che di che morì a 24 anni durante una dolcemente malinconico – che forse battaglia in Francia, Farrar, che è inevitabile proiettarvi, conoscendo con Butterworth condivise lo stesso la storia – è l’uso espressivo dei pro- amaro destino, e Finzi, il quale con- cedimenti modali e delle tinte grasse dusse una vita assai ritirata, merite- - 27
bilmente i colori pastorali del Natale temporaneo Ernest John Moeran, i balzano in primo piano, insieme al quali adottarono un linguaggio ar- gusto per il lato più notturno, più monicamente più avanzato e conta- dark, più gotico che questo perio- minato, una visione neoclassica che do dell’anno assume, a cominciare mostrasse la derivazione dai padri dall’autunno, in terre di fantasmi, di elisabettiani della musica anglofona, Dowland, Byrd, Gibbons, nella cui La musica di Gerald Finzi (1901 – produzione la dimensione oscura 1956) predilige gli archi. Anche qui si ritrovano le forme brevi e minia- vena lirica che ha del conturbante. turiste già care a Butterworth e a Perfetti per il Natale sono i - Farrar, quello stesso tono elegiaco, der di Brahms, ambedue le raccolte dell’ op. 52 e dell’ op. 65 scritti tra il 1868 e il 1874, brani corali in forma L’ Eclogue op. 10 per pianoforte e or- di valzer, carezzevoli, avvolgenti, chestra d’archi si rifà a Bach, restan- d’un colore tipicamente brahmsia- do decisamente inglese per la qualità no. Alcuni brani sono interamente della melodia. condotti dalle quattro parti del coro, La scrittura pianistica vi appare spo- eseguibili in pieno gusto Hausmusik glia d’ogni esibizionismo, in un dia- anche da un quartetto vocale, altri logo con l’orchestra che è di natura oppongono una voce alle altre due o più timbrica che dialettica. Peter tre, altri ancora sono scritti per due Donhoe al pianoforte, con la Nor- parti sole o per voce solista, il tut- thern Sinfonia diretta da Howard to sorretto dal pianoforte a quattro mani. In particolare l’ op. 65, ancor fruibile in rete, in cui il passo epico e corale di alcuni episodi è tagliato serie precedente, risulta seducente e dipinto con un equilibrio mirabi- per la sua qualità danzante e il ca- le tra solista e orchestra: il pianista lore della melodia, in ogni caso en- fa derivare il suono dello strumento trambe godibilissime nell’incisione dal colore degli archi, in un brano Brilliant del 2003, con il Chamber breve, di un intimismo dolente e al Choir of Europe diretto da Nicol tempo stesso dolcissimo. La musica Matt e accompagnato al pianoforte dei pastoralisti inglesi ha la capaci- da Friederike Haug e Jürgen Meier. tà di fermare il tempo, caratteristica Spirituali, trasparenti e al tempo condivisa sia da compositori ancora stesso carichi di rimandi religiosi, legati al mondo impressionista e ot- i Quatre motets pour le temps de Noel di tocentesco come Farrar e Butterwor- Francis Poulenc, sono brani geniali th, sia da artisti come Finzi o il con- scritti agli inizi degli anni ’50, dove 28
a un castigato senso dell’orizzontali- Maria de’ Liguori a suo tempo re- tà contrappuntistica, a una scrittura cuperato dalla grande Pina Cipriani emanante mistica severità, il com- e, forse l’opera più bella, la cantata , solare divertimento dal testo bizzarra: cadenze quasi mozartiane salace di Giulio Cesare Rubino. si sovrappongono a sensuali accor- Impreziosiscono il disco, dedicato di di nona. Luce e chiarezza medi- interamente ad autori di area napo- terranea determinano il carattere letana tra Sei e Settecento, le sonate dell’opera, rapidi cambi d’atmosfera strumentali per archi e continuo di suggeriscono una spiritualità turgi- Angelo Ragazzi e Nicola Matteis. da, appassionata e ricca di erotismo, - impregnata di gioia e di mistero, di gione per la quale sia il timbro dei uno stupore infantile – quello che - alcuni adulti fortunati sanno ancora zione della festosità e della specia- provare a Natale – e ancora di fervo- re e umiltà. Ascetismo e sensualità sono le tinte delle cornamuse, delle si mostrano insieme, complementa- zampogne, delle ciaramelle che evo- ri: da ascoltare nell’interpretazione cano irreali e quasi spaventose visio- impeccabile di Harry Christophers ni di zampognari, austeri, accigliati, alla guida di The Sixteens, per la burberi, in giro per i mercati a pochi Virgin Classics tedesca nel 1992-93. giorni dalla Vigilia, tra freddo in- E se si è alla ricerca di un Natale me- tenso, grida di venditori, immense diterraneo, quel gioioso susseguirsi barocche parate di leccornie, fumi di giornate soleggiate e freddissime, da bracieri e guazza di bucce, puli- trasparenti come un cristallo, dove tura del pesce, ressa chiassosa e paz- un’aria cruda e vibrante si accompa- zamente allegra. gna alla luce e al mare, sarà impaga- Grande amico di Brahms, Antonin bile riascoltare la voce di Marco Be- asley insieme all’ensemble diretto al come la Gran Bretagna è terra di clavicembalo da Guido Morini nel - pregevole album della Cyprès Il Set- besco si incontrano, dove incanto e tecento Napoletano. Le cantate di Giu- terrore vanno insieme, dove l’oscuri- seppe Porsile, Alessandro Scarlatti tà della tenebra è contigua al brillio e il gustosissimo falso storico dello delle luci fatate. , am- stesso Guido Morini, l’Arfeo annam- bedue le serie, op. 46 e op. 72 scritte murato, “faranno Natale” quanto il tra il 1878 e il 1886, espongono una baccalà, i broccoli di foglia e il ca- rutilante ricchezza di motivi gioio- pitone. Nel disco anche l’immanca- si, danzanti e di carattere esaltante, bile Quando nascette ninno di Alfonso rustico e franco, unitamente ad at- 29
John Williams mosfere incantate specialmente nel- - Charles Gounod (1818 – 1893). chestrazione suggerisce qualcosa di In quattro movimenti, questo lavoro gotico e notturno: Rafael Kubelik, sviluppa il linguaggio presente nelle senza discussione, con la Sympho- due Sinfonie per grande orchestra di nie Orchester des Bayerischen Run- Gounod, vero omaggio all’eleganza classica della scrittura mozartiana. L’inventiva melodica e la sensibi- perfetta per l’addobbo dell’albero la - Serenata op. 44 in re minore per dieci nata sono evidenti particolarmente - nel movimento lento. Tra serietà e trabbasso composta nel 1878, poco umorismo, questo gioiello di spirito prima delle Danze slave. I Fiati di Par- riesce a creare un’atmosfera piace- ma diretti da Claudio Paradiso, ne volmente festosa, con l’uso melodi- danno una versione ricca di fascino, resa interessante da un suono mor- bido, panciuto, sempre bello, sempre uscita nel 1992 per la Koch, con gli - elementi della Sinfonia Orchestra no”. Autentica chicca da ascoltare of Chicago diretta da Barry Fald- in casa al caldo, da soli o in compa- gnia, la deliziosa Petite Symphonie pour Debussy. Impossibile non menzio- instruments à vents, composizione del nare il meraviglioso e poco eseguito 30
Quartetto n. 1 in la maggiore per archi - di Alexander Borodin composizione date ai timbri pastorali delle ance e primaticcia, de1 1874 nell’interpre- dei registri più pastosi, unitamente a tazione ripubblicata dalla Chandos composizioni di Charles Tournemi- per la collana Chandos Historical, re, Olivier Messiaen, Charles Widor del Quartetto Borodin. Il terzo mo- e César Franck. E se si desidera una vimento fa mostra di una scrittura musica che prepari all’emozione di audacissima, nonostante i dichiarati ricevere in casa, alla sera della Vigi- modelli siano Beethoven e Meldels- lia, bambini, amici storici, familiari sohn, con gli archi impegnati in un e persone care, non c’è che da optare lungo passaggio di armonici, anche per Namouna di Edouard Lalo, aereo pizzicati, che creano un’atmosfera e leggero balletto, pieno di musica, irreale e sospesa, quasi fossero sona- la cui partitura era oggetto dell’am- gli, campanelli di slitta in una ma- mirazione incondizionata di Debus- gica notte di neve russa. Per conclu- sy. Scritto nel 1882, fu un lavoro che dere restando in Francia, un grande alla sua prima creò scandalo una brano di musica da camera e un al- scrittura di felice chiarezza latina in bum organistico, il primo, in verità, una Francia all’epoca intransigente adattissimo ai giorni che precedono wagneriana con decenni di anti- la magia natalizia: colori autunnali, cipo su Parade di Satie e perfetti per l’attesa, per il “presenti- Printemps, che ad oggi risulta ideale mento” del Natale che si avvicina, contrappunto a quei frenetici atti- ma anche festosità, umorismo, gra- mi in cui fervono i preparativi nelle zia e ironia nel Settimino op. 65 in mi case illuminate. Esecuzione di rife- bemolle maggiore per tromba, quartet- rimento, quella pubblicata da Valois to d’archi, pianoforte e contrabbasso nel 1992 con David Robertson alla di Camille Saint-Saëns, lavoro del guida dell’Orchestre Philarmoni- 1881, in una storica incisione RCA que de Montecarlo. E sperando che con André Previn (!) al pianoforte. questa musica colorata, rutilante e al Lo stesso Saint-Saëns, peraltro auto- tempo stesso aristocratica e semplice re di un Oratorio di Natale, lo si ritrova possa trasportare coloro che vorran- alla sua op. 7 no ascoltarla al tempo di un elegante dell’organista Helga Schauerte in- ricevimento della Belle Époque, non titolato Weihnacht in Paris – Toccatas resta che augurare schöne Weihnachten & Noëls de la Belle Époque, pubblicato , e che il 2021 ci lasci anco- dalla Syrius. Nel disco le Rhapsodies ra la libertà di sognare con la Hau- Bretonnes op. 7 dedicate a Gabriel smusik del futuro, ma altresì e soprat- Fauré e composte nel 1891-92 per organo o harmonium, tripudio di gli auditorium, le sale da concerto. 31
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