Speciale - a Leopoldo amico, collega anno XVI tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
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speciale anno XVI tredicesima raccolta(4 ottobre 2019) a Leopoldo amico, collega
Un sabato Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava a osservarlo. Vedendo come gli invitati sceglievano i primi posti, Gesù disse loro una parabola. «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, passa più avanti”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato». (Vangelo, Lc 14, 1.7-11) 2 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
“Ricordi” Ricordi… Frammenti di vita. Mosaico di storie vissute, incrociate, rincorse, smarrite, ritrovate. Raccontate. Come d’incanto, le immagini prendono forma, lentamente, quasi ad animarsi… … ricordi… Un affettuoso ringraziamento agli amici e colleghi che, recando ciascuno in dote il proprio sassolino, hanno contribuito a questo piccolo prodigio. il commento (An.Cor.) 3 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
4 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
“Leo” I l tempo di un sospiro e ha preso per sempre commiato. Con discrezione, cifra indelebile del suo vivere, come altrettanto lo sono stati la mitezza, il garbo, l’eleganza nel porsi, Averlo a fianco, parava quantomeno dall’offesa di velenose quanto vili lame erroneamente ritenute amiche o sorelle. Religioso, di un credo sincero. Né fariseo, né santo. l’ascolto dell’altro. Uomo, semplicemente. Beninteso, da non fraintendere con la Nei successi, non importa se avari di remissività, ché idee e convincimenti li fasti. sosteneva anzi con passione e determinazione, Nelle sconfitte, comunque intrise di puntualmente declinate in competenza e onore e dignità. compostezza. Uomo, semplicemente, con le sue Mai, infatti, una parola fuori posto. fragilità, debolezze, al cui cospetto non ha Mai, infatti, una caduta di stile. peraltro chinato il capo, non si è perso Classe ‘55, il 31 luglio ne avrebbe d’animo, non è arretrato di un solo millimetro. compiuti sessantaquattro. Ha lottato, ha combattuto. Napoletano, orgoglioso di esserlo. Come contro i malanni che, per lungo Carano, il maniero dove, attorno gli tempo, lo hanno invano insidiato e insolentito. affetti più cari, era uso ritornare per Sorpreso infine nel sonno al quale, le concedersi una pausa di ristoro. difese assopite, si era serenamente Carano, la magione che ha in fine abbandonato al termine di una serata trascorsa accolto l’ultimo anelito della sua esistenza. in letizia. Leopoldo Falco di Carano di Sessa Un colpo solo, ben assestato, maligno e Aurunca. assassino. Sa d’altri tempi, di torri merlate, teste Un colpo solo, ad arrestargli il cuore, a coronate, dame velate, tornei, duelli, spade, carpirgli il respiro. lance, scudieri, paggi, menestrelli. Epoche di cavalieri senza macchia e Sul calendario, 28 luglio 2019. senza tema, celate dischiuse ad adornare lo Una domenica. sguardo franco. il commento Indimenticabile il suo, specie quando (An.Cor.) incorniciato in quegli occhi sgranati. Correttezza, lealtà, principî non negoziabili. 5 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
il commento(An.Cor.) “Ricordi” pag. 3 il commento(An.Cor.) “Leo” pag. 5 I colleghi del “XXIII viceprefetti” pag. 7 Liliana Baccari prefetto pag. 7 Alessandra Camporota prefetto pag. 8 Concetta Caruso viceprefetto pag. 10 Angelo Ciuni prefetto pag. 11 Antonio Corona prefetto pag. 12 Roberta Dal Prato viceprefetto pag. 13 Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi viceprefetto pag. 14 Giuseppe Forlani prefetto pag. 14 Antonio Giannelli viceprefetto pag. 16 Maurizio Guaitoli viceprefetto pag. 16 Carlo Mosca consigliere di Stato pag. 17 Graziella Patrizi prefetto pag. 18 Ignazio Portelli prefetto pag. 19 Grazia Rutoli viceprefetto pag. 20 Mariano Scapolatello viceprefetto aggiunto pag. 21 Michela Signorini viceprefetto pag. 22 Marco Valentini prefetto pag. 23 Appendice Una vita come: My way pag. 26 Una vita chi: Leopoldo Falco pag. 27 6 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
I colleghi del “XXXIII viceprefetti” D esideriamo ricordare il Prefetto Leopoldo Falco che, purtroppo, abbiamo avuto modo di conoscere solo per pochissimo tempo, abbastanza, però, per riconoscerne la professionalità, la chiunque gli fosse vicino, pronta a intercettarne i bisogni e a valorizzarne le potenzialità. Nel corso delle esequie è stata riportata una frase, scritta in uno dei suoi libri, che ci sensibilità, la profondità di pensiero. piace ricordare: “La peggior cosa che Come direttore del Centro Alti Studi del possiamo fare al nostro prossimo è quella di Ministero dell’Interno, si era reso promotore togliergli la speranza”. della organizzazione di Tavole rotonde al fine Ecco, il valore più grande che ci ha di approfondire specifiche tematiche e trasmesso, oltre a quello di svolgere il ruolo di stimolare una importantissima attività di funzionario dello Stato con competenza, confronto tra colleghi di esperienza e noi impegno, serietà e dedizione, è di mantenere corsisti, creando momenti di forte sinergia ed sempre un atteggiamento aperto e fiducioso, empatia. con la consapevolezza che le situazioni Il ricordo più presente del Prefetto, problematiche, pure le più complesse, tuttavia, è come persona con una carica di possano evolversi positivamente. umanità e una signorilità che trapelava nei A noi, il compito di ricordarlo e di fare modi e nel carattere davvero fuori dal tesoro dei suoi scritti e delle sue riflessioni, comune. anche confidate ai nostri colleghi, sul ruolo Il sentimento è quello di avere perso della carriera prefettizia e dei cambiamenti una figura “paterna”, attenta alle esigenze di che siamo chiamati ad affrontare. Liliana Baccari C aro Leopoldo, Ognuno era veramente importante ai sono passati quasi quarant’anni da tuoi occhi. quando ci siamo conosciuti e tutto Sapevi ascoltare, capire, consigliare e se questo tempo trascorso, in cui ho dato sempre del caso rasserenare. per scontata la tua presenza, adesso mi sembra C’era sempre tempo... avevi sempre un dono, durato anche troppo poco. tempo per tutti. Anche con tanti amici della nostra La cosa bella, perché ormai sempre più amata e mai abbandonata terra d’origine, rara, è che per te era sempre tempo ben speso. giovanissimi, abbiamo iniziato insieme quel Hai compiuto delle scelte di vita che un percorso professionale a cui hai dato tutto te tempo mi apparivano strane e distanti ma che stesso e che, a tratti, abbiamo condiviso. poi, col tempo, in un percorso del tutto Ma anche se fisicamente lontani, tu personale, certamente lento ma, ritengo, mai c’eri, tu c’eri sempre, sapevo di poter contare tardivo, ho apprezzato davvero, sempre su di te, su di te che senza sforzo comprendendone la bellezza, l’importanza, la alcuno regalavi a tutti il tuo sentirti prossimo. grandezza. “Ama il prossimo tuo come te stesso”. E ho capito anche che tu eri già avanti, Ma tu, Leopoldo, travalicavi persino un bel pezzo avanti a me nel dare il giusto questo fondamentale Comandamento, amando senso alla vita, nel costruire quel grande il tuo prossimo finanche più di te stesso. patrimonio di umanità e spiritualità che sapevi O almeno, credimi, questa è la profondere in così larga misura e senza sensazione che ne ricevevo. risparmio. 7 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
Ti ho ammirato, Leopoldo, ti ho circondavano, facendoci sentire a nostra volta ammirato anche per la tua dignità di uomo… più vicini e più uniti. in ogni contesto. Hai lasciato tanto di te, ci hai lasciato Ho capito, anche attraverso te, che cosa tanto di te, generoso come sei. significhi “avere un alto senso dello Stato”. Sei venuto a trovarmi al mio ritorno a Una frase, un’espressione che mi faceva Roma. stupidamente sorridere quando, giovane e Chissà…, forse un ultimo saluto, chi inesperta, la ritrovavo scritta nei rapporti poteva immaginare ciò che di lì a poco informativi (ormai preistoria!) di qualche sarebbe successo! collega più navigato. Ma grande, anzi immensa, oggi è la Ho sempre ammirato il tuo entusiasmo e felicità che provo per averti finalmente potuto la determinazione che mettevi in ogni attività dire, con spontaneo slancio, all’atto del che intraprendevi fuori e dentro commiato, “Leopoldo ti voglio bene”. l’Amministrazione. E tu, di rimando, fermandoti un po’ Hai sempre creduto fortemente e oltre la soglia, girandoti verso di me profondamente nella possibilità di migliorare, rispondevi “ANCH’IO”. sempre, e di far migliorare. Ecco, quell’”anch’io” lo porterò nel mio La superficialità non era un sostantivo cuore per sempre. che potesse rientrare nel tuo vocabolario. Un po’ come il forte, silenzioso e Ho sempre ammirato la tua sensibilità, prolungato abbraccio di mia madre poco la tua delicatezza, ma al tempo stesso la tua prima che salisse in Cielo. fermezza e la tua grande forza d’animo nel Credo proprio che come tutti i veri superare le avversità che la vita “buoni” di questa terra il Signore non vedesse inesorabilmente ci pone di fronte. l’ora di averti con Sé, quale strumento Tenere la barra dritta, questo è ciò che prezioso, insieme a tutti gli altri, per poter conta, sempre e dovunque. continuare, ancor più e ancor meglio di prima, Ci sono valori non barattabili, per i a renderci partecipi di quel progetto di Amore quali vale anche la pena vanamente soffrire, che anche grazie a te e al tuo esemplare stile tormentarsi, sentirsi soli. di vita abbiamo assaporato. E quei valori li hai portati con te E questo addolcisce, sebbene solo un ovunque e tutti te ne hanno dato po’, caro Leopoldo, il grande dispiacere per la testimonianza. tua improvvisa e precoce scomparsa. Insomma, Leopoldo, più che un collega Ti hanno definito un “galantuomo” e un e un amico sei stato un fratello, il fratello di “galantuomo delle Istituzioni”. tanti e quella strana, ma palpabile magia che Ecco, penso che questa sia la migliore sapevi creare intorno a te, come una scia si sintesi con cui, pensandoti, non ti lasceremo riversava su di noi, su tutti coloro che ti andar via dai nostri più cari ricordi. Ciao. Alessandra Camporota C arissimo Leopoldo, particolarmente care: non dovrebbe essere oggi è la classica Domenica del così, non è naturale che un Prefetto, uomo o Prefetto, come la avevi donna che sia, stia da solo, lontano dai suoi magistralmente definita in una di quelle Tue affetti, soprattutto la domenica, giorno da folgoranti istantanee di vita vissuta alle quali dedicare alla famiglia. ci avevi abituati. Sono nel Palazzo del Governo di Ricordo le Tue osservazioni quando Rimini, in questa domenica agostana, parlavamo di quelle Tue pagine che mi erano eccezionalmente con la mia famiglia venuta a 8 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
tenermi compagnia, ma ho passato tanti giorni frammenti della Tua vita venivano fuori nei di festa nei quali, come Te a Trapani, mi sono nostri colloqui, così come le fotografie che Ti aggirata in questa prefettura oppure ho ritraevano con i Tuoi figli mi facevano passeggiato per il centro storico, a piedi o in immaginare come potessi essere in famiglia: bicicletta, da sola con i miei pensieri. dolce e deciso, paterno e autorevole. Quando sono arrivata a Rimini, un anno Di recente ho avuto modo di esprimere fa, nei miei saluti iniziali pieni di speranza ed il mio apprezzamento a un colonnello entusiasmo ho ripreso quella poesia di Nazim dell’Esercito che presta servizio nella mia Hikmet che Tu citasti all’inizio di quel città sottolineando, in particolare, tra le sue piccolo testo intitolato Crederci, un altro doti, proprio quella della dolcezza. regalo prezioso che ci hai lasciato. È una qualità che ho riconosciuto in “Il più bello dei mari è quello che non molti uomini a me vicini e che quando ero navigammo. ragazza sarebbe stata difficilmente attribuibile Il più bello dei nostri figli non è ancora ai miei coetanei, considerata quasi un’offesa; cresciuto. probabilmente è stato Antonello Venditti a I più belli dei nostri giorni legittimarla, con la sua Dolce Enrico. non li abbiamo ancora vissuti. Oggi la Tua mancanza, caro, dolce, E quello che vorrei dirti di più bello coraggioso Leopoldo, è forte. non te l’ho ancora detto.”. La consapevolezza di non trovarTi più Se penso a mia madre, ormai molto al Viminale, ma soprattutto alla nostra Scuola, anziana, e alla sua dolcezza nei miei anni per la quale sognavi e stavi perseguendo con giovanili, mi viene in mente quella splendida tenacia una nuova indispensabile e ineludibile descrizione del sorriso di Tua madre, rinascita, la certezza di non poterTi salutare al contenuta in un altro Tuo bellissimo brano. telefono o su WhatsApp, mi sembrano Nel periodo in cui andavo in Calabria, inaccettabili, insopportabili. come componente di una Commissione Ho qui vicino a me i Tuoi libri. straordinaria, avevo con me in treno e poi sul Vivissimo è il ricordo di quella giornata comodino dell’albergo il Tuo libro Ricordi di alla Biblioteca Angelica con tanti amici e un Prefetto, con le acute e illuminanti dell’affetto con il quale, insieme a Marco, ci riflessioni sui diversi incarichi che hai hai accolto dimostrando ancora una volta, nel ricoperto in realtà complesse, dalle quali condividere le vostre coraggiose proposte, la traevo energia e coraggio. Tua salda fiducia nel futuro del nostro Tutte le volte che venivo al Ministero il Ministero e la Tua appassionata dedizione al terzo piano era un passaggio indispensabile bene della nostra Amministrazione, al bene per salutarTi, avere un consiglio, rasserenarmi del nostro Paese. e condividere quella Tua tensione al bene Sei stato un grande Italiano, un grande comune, quella passione civile travolgente che Uomo. Ti rendevano unico e prezioso amico. Sarai il nostro faro, la nostra guida, il Carissimo Leopoldo, ho condiviso con nostro luminoso esempio. tanti colleghi e amici questo legame così Addio, carissimo Leopoldo. speciale che sapevi creare, perché in verità eri Pensando a Te mi tornano in mente le Tu a essere speciale e a illuminare le nostre parole dedicate a mio padre. vite, riuscendo a farci sentire parte di un “Ci siamo lasciati senza dirci per dove percorso più alto al quale eravamo chiamati, ma con la speranza che, in qualche luogo, in ognuno secondo le sue capacità, ma tutti con una dimensione mai vissuta prima, torneremo grande dignità. ad abbracciarci.”. Non ho potuto frequentarTi, purtroppo, Crederci, appunto. al di fuori dell’ambiente di lavoro, anche se 9 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
Concetta Caruso T i aspettiamo. Queste sono state le prime parole che il Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, mi ha rivolto nell’ormai lontanissimo settembre 2013. poco gestibile; dall’altro, da un tessuto politico/amministrativo pieno di insidie. La sua cultura, la sua intelligenza, il suo acume, spiccavano in un contesto complicato che sapeva indirizzare con garbo, equilibrio e Eravamo stati colleghi di corso, competenza. dell’affollatissimo primo corso di ingresso Parlo delle problematiche nella allora carriera amministrativa dell’immigrazione, che in quegli anni, dell’Amministrazione civile dell’Interno, nel (praticamente) monopolizzavano gran parte 1983, ma non ci conoscevamo… e mi aveva dell’attività delle Prefetture siciliane. appena indicata come suo vicario, a Trapani. Parlo dell’intensa attività profusa per Quelle due parole mi sono rimaste l’aeroporto di Trapani-Birgi. impresse e ancora ne ricordo il tono, pacato, Parlo dell’assillante e subdola presenza leggero ma non formale e neanche di di criminalità/mafia/massoneria e circostanza, profondamente sincero. dell’impegno costante profuso per il loro Sin da allora, ne ho colto il tratto gentile contrasto. ma fermo e mi sono sentita sicura nell’affrontare una esperienza che sapevo Di seguito a queste brevi notazioni, mi fa complicata e di cui sentivo forte la piacere riportare il saluto rivolto al Prefetto responsabilità. Leopoldo Falco, il 30 agosto 2016, in Ho affiancato il Prefetto Leopoldo occasione del suo trasferimento all’Ufficio Falco, come suo vicario, nei suoi anni presso Legislativo del Ministero. la Prefettura di Trapani, da ottobre 2013 ad È il grazie sincero e affettuoso che, agosto 2016. come suo vicario, gli ho rivolto a nome di Guardando indietro, ritornando a quegli tutti i dirigenti e di tutto il personale con i anni, ripercorrendo l’intensa attività di chi al quali, grazie alla sua forza coinvolgente, rispetto profondo delle procedure unisce la eravamo riusciti a essere veramente un solo sensibilità e il coraggio che derivano da ideali “corpo”. e visioni altre, credo di essere stata veramente È stato anche un saluto gioioso, pur con una “privilegiata”(è un aggettivo che spesso il rammarico di avere “perduto” un Prefetto riferiva a tutta la carriera prefettizia: “siamo eccezionale, sapendolo felice per l’incarico dei privilegiati”), per avere potuto beneficiare prestigioso e ambìto che andava a ricoprire. di un osservatorio specialissimo. Adesso che ci ha lasciati, adesso che, Grande tessitore di reti sul territorio, è purtroppo, lo abbiamo prematuramente stato uno dei pochi commissari prefettizi perduto, rimane invece il rammarico amati in un comune sciolto per mafia. profondissimo che, forse, la sua anima gentile Era infatti profondamente legato al se ne sia andata delusa e amareggiata. comune di Salemi, di cui era stato “Il momento è arrivato. commissario per un anno circa e che poi Il momento dei saluti, del commiato. aveva lasciato per rivestire l’incarico di Non quello, spero, delle parole scontate. Prefetto di Trapani. Quello che posso dire a nome di tutti è Da quella esperienza era nato un che Ti ringraziamo per come hai saputo rispetto e una attenzione particolari verso il interpretare, in questi tre anni, la figura del territorio avendo conosciuto - dall’altra parte Prefetto. della barricata - le difficoltà, i disagi, le Un Prefetto autorevole, mai autoritario; incomprensioni derivanti, da un lato, da una equilibrato, mai disattento; sereno, sempre macchina amministrativa comunale debole e 10 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
determinato; con una vision delle cose alta, possibili con una mediazione attenta e spesso sorprendente. capace. Come quando hai annunciato che Ti ringraziamo per l’intelligenza e la pensavi a una Trapani senza C.A.R.A. e senza sensibilità con cui hai gestito i rapporti con i C.I.E., due entità che sembravano colleghi dirigenti e con tutti i dipendenti. inamovibili. Ti ringraziamo per l’esempio di Uomo e Invece, di lì a poco, contro tutte le di Prefetto che, a una profonda onestà previsioni, uno è stato chiuso. intellettuale, ha saputo unire una sapienza di L’altro, ha cambiato veste giuridica, cuore che sicuramente ci ha resi tutti migliori diventando un esempio per tutti gli hotspot! e più forti. È stata sicuramente una visione che ha Quello che infine ci riempie di superato ogni possibile idea e ci ha dato la soddisfazione, che fa diventare un po’ anche certezza che il nostro Prefetto avesse nostra la Tua felicità, è che il lavoro prezioso sicuramente una marcia in più! svolto in questo territorio così bello e Ti ringraziamo per averci lasciato in suggestivo, ma anche così difficile, ha avuto eredità il rispetto per la Prefettura, la stima come meritata conclusione un per una funzione che è stata svolta senza mai importantissimo riconoscimento con una prevaricare e sempre ricercando le soluzioni promozione che onora la Tua persona, la Tua carriera, questa Prefettura.”. Angelo Ciuni C aro Leo, Col trascorrere del tempo, chissà quante già mi manca la Tua capacità, a volte altre cose mi mancheranno di Te. difficile da accettare, di comprendere, Entrambi, però, sappiamo come esista persino giustificare tutti, anche chi ritenesse un’altra realtà, nella quale Tu credevi, di cui di avere il diritto di parlare pur avendone io sono solo quasi sicuro, che ci vedrà ancora invece solamente la possibilità. accanto, perché nessun grande incontro è, può Mi manca anche il nostro ricordare la essere casuale. storia che ci ha visti camminare su strade Non Ti so dire dove né quando ma, un spesso giustapposte, condividendo anche i giorno, i veri amici saranno chiamati a momenti di dubbio e, nel mio caso, addirittura camminare comunque insieme, fianco a sfiducia nel futuro. fianco, anche su un mondo altro che molti, Un futuro che Tu riuscivi a immaginare quasi a prescindere, si ostinano a definire sempre in evoluzione, che io, in poche migliore! occasioni per mia fortuna, ho sperato si In realtà sarà solo “altro”, perché non fermasse almeno un attimo a riflettere. potrà essere mai migliore di questo, se è su Mi manca anche la Tua profonda questo che ci è stato consentito incontrarci, cultura – non quella erudizione che potrebbe conoscerci, apprezzarci. appartenere a chiunque - che si esprimeva per Volerci bene. il tramite di un sincero e onesto senso critico Buon viaggio. che mi aiutava a oggettivare la realtà, Anzi, Buona Pasqua. facendomi restare con i piedi ben saldi a terra Tuo, con l’affetto che conosci. senza tuttavia impedirmi di godere della bellezza. 11 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
Antonio Corona A lcuni di noi lo chiamavano Non che si ergesse a maestoso, affettuosamente Poldo o Poldino. invalicabile baluardo, le sue erano piuttosto I suoi modi signorili mi avevano attitudini da fluidificante. personalmente ispirato Poldo de’ Poldis. Ciononostante, se c’era da mettere il Siamo entrati insieme in piede… Amministrazione. Appresso a quella palla, tra lezioni, 15 dicembre 1982, l’anno del mundial conferenze, esercitazioni, libri, ansie, in Spagna. preoccupazioni, tuffi in piscina e al lago, Paolo Rossi a “far piangere” il Brasile, risate, frizzi e lazzi, si sono annusate, Nando Martellini a urlare e ripetere intrecciate e consolidate le nostre amicizie, “Campioni del mondo! Campioni del mondo! che il tempo non è riuscito a scalfire benché Campioni del mondo!”, trevoltetre quante i per l’italico stivale dispersi dalle rispettive titoli iridati fino ad allora con quello avventure professionali. conquistati dai nostri azzurri, Italia ‘34, L’affetto, proprio l’amicizia, hanno Francia ‘38, Spagna ‘82, appunto. costituito i formidabili pilastri intorno ai quali 1982, una vita fa. è successivamente nata e sbocciata iniziativa Trascorso il canonico periodo in ’92 che, Poldino tra i pionieri, ebbi l’onore di prefettura, ci trovammo nella primavera rappresentare e condurre e che, indelebile e seguente a Grottaferrata, I corso per vice profondo, avrebbe impresso il segno nella consiglieri di prefettura. storia della Associazione, l’A.N.F.A.C.I.. In vero, il concorso da noi superato era Nonché di quella che sarebbe divenuta per consiglieri di prefettura. l’odierna carriera prefettizia che, altrimenti, La sopravvenuta riforma ex d.P.R. n. non avrebbe probabilmente mai nemmeno 340/1982, ci aveva peraltro… degradati ben emesso il primo vagito. prima di iniziare. Il Consiglio Nazionale di Montesilvano, Partenza in salita. funestato dagli echi del concomitante, barbaro Un presagio? attentato a Giovanni Falcone, segnò la svolta. Lo conobbi mentre, con movenze da iniziativa ‘92 portava a Segretario autentico segugio, mi aggiravo tra i Generale Vittorio Stelo, al quale tutti noi commensali al Babbuino, l’albergo che molto dobbiamo, riguardo in particolare ospitava noi discenti, a stanare possibili vicenda ed esito della contrattualizzazione del “talenti” da arruolare nella costituenda rapporto di pubblico impiego. squadra di calcio. La sera, la notte prima del rinnovo degli Sei mesi sarebbero stati duri da organi statutari, Leo non smetteva di far di smaltire… conto nella comune cameretta a due letti. A guardarci oggi, potrebbe palesarsi più Tormentava, e tormentava, e di una legittima perplessità sulla nostra tormentava, non smetteva di tormentare quei caratura fisica e tecnica. “numeri”. Eppure, anche noi siamo stati giovani E me. rampolli, persino noi, e neanche troppo male, “Poldo, basta! Lasciami stare, adesso abbiamo sgambettato dietro a un pallone. m’hai proprio stufato, non ne voglio sapere, Lì, a Grottaferrata e dintorni, all’inizio vediamo domani mattina, spegni la luce, le abbiamo pure prese. dormiamo!”, lo incalzavo, con quel pizzico di Quante belle soddisfazioni ci siamo sana scaramanzia da buon romano. però poi tolti. Lui, imperterrito, “Uccio, ma dai, Leo presidiava la fascia mancina. guarda qua, ce la facciamo, non c’è partita!”. 12 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
E avanti così, finché la stanchezza non Gli avevo perciò accennato una nuova ebbe ragione del nostro disputare. idea da sviluppare assieme, sempre su queste Se non altro, ebbe ragione. medesime colonne. Come non sempre, come viceversa altre Eravamo rimasti di riparlarne subito volte. dopo l’estate. La segreteria Stelo, figlia di quel Sennonché… movimento di giovani funzionari, fu una Sennonché, caro il mio Poldo de’ esperienza straordinaria, quanto non scevra di Poldis, stavolta l’hai fatta grossa, verrai meno amarezze, amarezze tra le quali concluse alla parola data. anzitempo il mandato. E con me, proprio con me!, doveva E poi? capitare, come avrei potuto anche solo E poi… lontanamente immaginarlo. Trentasette anni di chiacchierate, Tali e tanti sono dispiacere e disappunto telefonate, confidenze, di condivise situazioni, che… speranze, gioie, soddisfazioni, delusioni. Che come non mai, incontenibile, mi Ce ne sarebbe da raccontare. cresce dentro il desiderio di prenderti e Ciò che tuttavia innanzitutto veramente stringerti forte forte tra le mie braccia, amico conta, è che non ci siamo persi. mio. Ancora una volta. Leopoldo era stato tra l’altro autore, su il Almeno un’ultima volta ancora. commento, di gustosi acquerelli di esistenza quotidiana, personale e non. Roberta Dal Prato U n flash. Faccio mente locale per meglio Roma, Palazzo Vidoni, febbraio affrontare il momento. 2018. Disagio, sì, qualcuno, dotato di Sala di attesa, ancora semivuota. particolare sensibilità, potrebbe essersene Giornatona: finalmente il contratto. accorto. Tanti, troppi anni sono trascorsi dalla Mi viene incontro una persona elegante firma dell'ultimo accordo della carriera. con un bel sorriso. Mi accomodo e penso tra me e me: Sono certa di aver già visto il suo volto “Sarò accanto al mio Presidente e ascolterò ma ho sempre avuto difficoltà ad associare il suo intervento...”. nomi e persone. Ancora non so che le condizioni Si presenta non come prefetto ma metereologiche lo faranno arrivare non di lì a semplicemente come Leopoldo Falco, un poco. carissimo amico di Uccio Corona, il mio Lo apprendo da lui telefonicamente Presidente. poco prima dell'inizio del Tavolo, mi dà Inizia a raccontarmi di quante e quante indicazioni, mi conforta, mi sento sostenuta. esperienze e sentire comune li abbiano Ma il contesto è nuovo, autorevoli i accompagnati per tanti anni. componenti, mi ritrovo là, da sola, a Mi lascio trasportare dalle sue parole, rappresentare AP. dai suoi ricordi, con lo stesso coinvolgimento Comprensibile un pizzico di emozione. che mi cattura quando leggo su il commento i Uno dei miei figli, splendidi ma fin suoi scritti, “incantevoli acquerelli”, come li troppo osservatori e ipercritici, mi definisce il suo amico. apostroferebbe: “Mamy, ti sei impanicata?”. Mi distraggo, mi rassereno. Gliene sono grata. Flash… 13 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi E state del 1973, avevo quattordici anni. Per qualche giorno fui ospitata a casa di un’amica che con i suoi genitori trascorreva le vacanze a Minturno. È lì che ho conosciuto per la prima volta suo modo di porgere e la sua innata signorilità. Nonostante fossimo entrambi napoletani e le famiglie si conoscessero da anni, non ci siamo mai più incontrati per circa venti anni. Leopoldo Falco, anche lui in vacanza con la Quando, nel 1990, da giovane vice famiglia in una villa dello stesso consigliere di Prefettura sono stata assegnata comprensorio. al Viminale, all’allora Direzione Generale per In quei giorni ci siamo incrociati più l’Amministrazione Generale e per gli Affari volte al mattino, al mare, o a casa sua dove del Personale e ho conosciuto il Leopoldo con la mia amica e il fratello di Leopoldo, Falco, stimatissimo funzionario dell’Ufficio Peppe, trascorrevamo i pomeriggi tra due Legislativo Centrale, sono stata sorpresa e chiacchiere e un caffè. felice di ritrovare il suo sorriso dopo così Il mio soggiorno fu breve perché quella tanto tempo. era l’estate del colera a Napoli e, alla notizia Dal 1992, con Leopoldo e altri colleghi di un caso sospetto proprio a Minturno, mio abbiamo trascorso insieme tante serate a padre si precipitò a venirmi a prendere. discutere del nostro futuro di funzionari e di Non ebbi modo di salutare la famiglia quello dell’Amministrazione cui ci legava, Falco. come credo tutt’ora, un forte spirito di Quando, dopo molti anni, ho ricordato a appartenenza che coniugavamo con Leopoldo quei giorni lui, col suo solito garbo, prospettive di rinnovamento e di rilancio per quasi scusandosi, mi disse di non rammentare la nostra carriera. nulla. Prospettive, poi, realizzate grazie Non aveva memoria di quella ragazzina all’instancabile opera del Prefetto Carlo un po’ timida che gli era stata presentata Mosca con il prezioso contributo di Leopoldo frettolosamente. Falco. Lui, invece, mi aveva molto colpita per la sua straordinaria dolcezza e cortesia, per il Giuseppe Forlani I l messaggio di Laura Lega il 28 luglio mi ha raggelato: è morto Leopoldo. Non mi sembrava possibile. All’inizio del mese avevo preso con lui l’impegno di partecipare a una tavola rotonda dell’Interno a Grottaferrata, la distanza delle rispettive sedi di servizio - a Pistoia prima e poi al Ministero lui, io a Torino - aveva inevitabilmente rarefatto le occasioni di incontro. alla ex S.S.A.I.. Mi ha dato però la possibilità di seguirlo Non ci sentivamo da tempo. attraverso gli scritti, saggi, recensioni, Compagni di classe al III Corso di racconti con cui ha impreziosito in questi anni reclutamento per funzionari direttivi dello le riviste dell’Amministrazione, Stato presso la Scuola Superiore della dell’A.N.F.A.C.I. e in particolare il Pubblica Amministrazione nella reggia di commento. Caserta, per nove mesi nel 1981-1982 e, Eravamo stati compagni di scuola e quindi, per altri sei mesi al I Corso per vice compagni di spogliatoio sui campi di calcio, consiglieri di Prefettura presso la neonata avevamo attraversato insieme un frammento Scuola Superiore dell’Amministrazione importante della nostra vita giovanile, quando 14 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
i momenti vissuti, le emozioni condivise – confronto non solo interno al corpo soddisfazioni, delusioni, frustrazioni – prefettizio. lasciano segni indelebili in ciascuno e creano Sono contento di esserci andato, ancora uno speciale legame affettivo permanente, a di più oggi alla luce della improvvisa prescindere, che annulla i lunghissimi periodi scomparsa di Leopoldo. senza contatti diretti e rende immediatamente Mi tornano in mente le sue parole familiare e quotidiana anche una telefonata di pronunciate al termine della presentazione servizio. milanese: “Non ho nulla da rimproverare o Ero stato molto contento del suo recente recriminare all’Amministrazione: ho ricevuto incarico di Direttore del Centro Alti Studi del riconoscimenti che vanno oltre i miei Ministero dell’Interno, per le sue qualità meriti.”. umane e professionali ero certo che avrebbe Era l’ennesima dichiarazione d’amore ricalcato le orme dei grandi Direttori e, tra per il Ministero dell’Interno e le Prefetture. tutti, quelle dei nostri Maestri Aldo Rimasi impressionato da quella Camporota e Carlo Mosca. riflessione personale che per gli estranei Come Aldo Camporota, in particolare, doveva forse servire a comprendere si trovava all’inizio di un nuovo percorso per l’ispirazione disinteressata di quella iniziativa la formazione dei dirigenti prefettizi. editoriale. A Grottaferrata nel 1983, Aldo si Per me, invece, era la sintesi di rivolgeva a noi come ai Prefetti del 2000. Leopoldo. Leopoldo, sono certo, si sarà rivolto ai Uomo buono, solido nei valori e nei neo-viceprefetti aggiunti come ai… Prefetti sentimenti, rigoroso innanzitutto verso se del 2030. stesso, attento e generoso. In quella breve telefonata di inizio Collega esemplare nell’esprimere e luglio, mi aveva parlato di questo incarico, lo praticare con coerenza la responsabilità e la avevo sentito consapevole della difficoltà in dignità della funzione pubblica chiamato a cui doveva operare per recuperare la svolgere. responsabilità ampia e l’autonomia necessaria p.s. per dare al Centro Alti Studi la capacità di Ho navigato sul web per cercare di colmare i tanti e forse essere davvero il motore della nuova colpevoli vuoti di oltre trentacinque anni. Amministrazione, che aveva contribuito a Quante cose mi sono perso della sua vita. Suggerisco a quanti non lo abbiano visto, un video delineare fin dai tempi della riforma della accessibile tramite https://vimeo.com/40138366. carriera con una visione successivamente È una conversazione che, sette anni fa, Leopoldo ebbe alla arricchita dalle esperienze commissariali e di Fondazione Gerardino Romano di Telese Terme(BN). Anticipava con il titolo, L’agrodolce della vita, i temi prefetto in sede. raccolti nel volume Ricordi di un prefetto. Racconti di vita, Ho partecipato alla prima presentazione di identità e di sentimenti anche familiari. del Dialogo sul futuro del Ministero Tanti gli episodi della propria vita personale e professionale raccontati senza nessuna autoreferenzialità per meglio dell’Interno, il 4 luglio 2018 a Roma, a illustrare e fare comprendere la delicatezza e la complessità governo “giallo-verde” appena costituito, e a delle questioni che i prefetti, i commissari straordinari nei Milano il successivo 12 ottobre. comuni devono affrontare. Mi ha colpito in particolare il racconto della scoperta della È stata per me una chiamata alle armi, sua “vocazione”, del passaggio dal mondo giuridico al la vibrazione irresistibile che provoca il suono mondo reale come luogo di azione e di testimonianza del dell’antica amicizia. proprio impegno di uomo, cittadino e prefetto. La rete restituisce anche, e ancora indigna, il sorprendente Volevo e dovevo essere vicino a loro, a attacco, pure sul piano personale, che Leopoldo ebbe a subire Leopoldo, a Marco, sì, Marco Valentini; da Vittorio Sgarbi al tempo della gestione commissariale di testimoniare con la mia presenza Salemi e della nomina a Prefetto di Trapani. Proprio vero, un bel tacer non fu mai scritto. l’apprezzamento per il contributo intellettuale e umano e il sostegno alla ripresa di un 15 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
Antonio Giannelli Presidente Si.N.Pre.F. C erte cose accadono così, nel più Un tema, questo, a lui caro, visto che, assoluto silenzio di un mattino come insieme ad altri amici, vi lavorò alacremente tanti. anni fa, conformando uno schema Nello stesso momento in cui, da qualche organizzativo della carriera innovativo, in parte nel mondo, sta nascendo una vita, grado di supportarne una generale un’altra si spegne, lasciando attoniti familiari, dirigenzialità foriera di benefici in precedenza parenti e amici. impensabili. L’uscita di scena di Leo ha sconvolto Il coraggio, a differenza di quanto si quanti hanno avuto il privilegio di potesse pensare osservandone il passo e apprezzarne una raffinatezza d’animo che, l’eloquio misurato, non mancava a Leo. rafforzata da una profonda cultura, lo ha Basti pensare a come scelse in maniera sempre sostenuto nelle tante e coraggiose convinta di sedere al tavolo delle trattative per battaglie condotte con ferma determinazione. il rinnovo di un contratto mancante da più di Per noi è stato un costante esempio di dieci anni in un momento di profondo moderazione, pur sostenendo sempre in rinnovamento del Si.N.Pre.F.. maniera convinta anche iniziative da altri Per questo porteremo idealmente con considerate fuori dagli schemi. noi Leo al tavolo per la predetta E così è stato pure quando ci siamo riorganizzazione, che faremo di tutto per sentiti per l’ultima volta. vedere attivato al più presto. Nel dirsi felice per avviarsi a qualche Cosi come continueremo, con forza, la giorno di riposo nel luogo che considerava battaglia, in cui Leo credeva tanto e che tante l’origine della propria storia personale e amarezze gli ha prodotto, per fare familiare e da cui, emblematicamente, è nuovamente della formazione un pilastro volato via, ci confortava nella scelta di porre a dello sviluppo della carriera prefettizia. base dell’azione del Sindacato, per cui tanto Buon viaggio, caro amico. ha fatto, la riorganizzazione dei posti di funzione. Maurizio Guaitoli R icordate il saluto dei cives romani ai loro cittadini più illustri? Ecco, io quell’“Ave!” lo tributo qui a un grande, indimenticabile amico di gioventù, recentemente scomparso: Leopoldo Falco. Basta rileggere i contributi di Leo pubblicati su il commento, da cui si distinguono inequivocabilmente con le nettezza sue e passioni umanissime, quel suo sapersi distrarre senza Così, voglio ricordarne il tratto però lasciarsi contaminare dai mali del indimenticabile e indelebile impresso nella mondo, mai quindi chiudendosi in se stesso mia memoria che riguarda quel suo carattere né sentendosi sicuro dietro lo scudo del così squisito, aperto al mondo, capace di Potere. vedere le cose con sereno distacco, come in I nostri, erano caratteri esattamente una sontuosa prospettiva dall’alto di Paolo opposti: troppo esuberante, anarcoide e Uccello, dove i punti di fuga non sono mai artistoide il mio; calmo, riflessivo, due ma tre: come le immagini disegnate su di contemperante e pacato il suo. una sfera, in cui la convessità è complessità Cosicché, quando prendevamo un del mondo che ci circonda. discorso su argomenti "caldi" per entrambi, ero io a stupirmi della sua calma olimpica, 16 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
della profondità delle sue riflessioni e, infine, ad adeguarmi dandogli spesso ragione. Ave, Leo! Cosa mi mancherà moltissimo di lui? Riposa in pace nel Terreno dei Giusti! L’Alter Ego con cui confrontarsi e, in definitiva, dal quale lasciarsi consolare dei guai e delle mille ingiustizie della vita terrena. Carlo Mosca L eopoldo Repubblica, Falco, all’improvviso. è prefetto della scomparso La morte lo ha strappato all’affetto dei Suoi familiari che tanto amava e alla Sua terra impegnato a dare risposte ai bisogni che rappresentavano, immediato nell’ascoltarli, pronto a suscitare energie positive, sempre disponibile a fare da mediatore quando gli interessi si presentavano contrapposti. a cui tanto era legato, lo ha strappato al Corpo Ci teneva a essere un risolutore di prefettizio e all’Amministrazione dell’Interno problemi. che, per quasi quaranta anni, Lui ha servito Contestualmente, in quel Suo carattere con un impegno eccezionale, conferendo mite e pacato, vi era la forza e la prestigio al ruolo e alle funzioni del prefetto. determinazione della gente della Sua terra, Leopoldo era una persona giusta, leale, abituata a lottare e a sacrificarsi per onesta, di comportamenti retti, in particolare raggiungere i risultati sperati. nei rapporti con gli altri. Non ebbe, infatti, esitazioni e la Sua Per questo, non ho esitato a definirlo un azione fu rapida ed efficace in territori di galantuomo e, siccome ha esercitato queste prima linea, come quelli della provincia di sue splendide qualità nelle Istituzioni e nel Trapani dove, per oltre quattro anni, affrontò, Corpo prefettizio di cui era orgoglioso con coraggio, il contrasto al crimine appartenente, lo ho definito un galantuomo organizzato, grazie anche a un sapiente delle Istituzioni, le quali rappresentano i veri coordinamento delle Forze di polizia. argini della democrazia repubblicana. Così come apprezzata fu la sua cura nel Di questo Lui era profondamente sostegno degli amministratori locali di quel convinto. territorio, a fianco di quelli che non esitavano Da qui la sua devozione al servizio nelle ad assumere posizioni contro l’illegalità. Istituzioni, la sua coerenza rispetto agli Analogamente si comportò impegni assunti con il giuramento, la sua nell’amministrare i comuni sciolti per osservanza della legalità repubblicana, infiltrazioni del crimine organizzato laddove osservanza delle leggi e della Costituzione, decisiva fu la Sua azione di commissario. ma prima di tutto dell’essenza valoriale di Preziosa la Sua opera nel quest’ultima che conferisce legittimazione a coordinamento delle tante attività di chi governa e a chi rappresenta lo Stato- accoglienza e integrazione degli immigrati e Comunità sul territorio, come fanno i prefetti dei rifugiati, laddove emergeva la Sua grande quando esercitano le loro funzioni in umanità e la Sua vera nobiltà, quella del Suo provincia. animo reso forte da una particolare fede Leopoldo Falco ha interpretato il ruolo religiosa che lo aiutava ad affrontare ogni di prefetto in maniera tradizionale, ma nella asperità della vita. continuità ha innovato nella forma e nelle Leopoldo Falco aveva iniziato, con altra modalità di esercizio del delicato ruolo. impostazione perché differenti sono le Ci teneva a dire che si sentiva caratteristiche del territorio, a operare in soprattutto il “prefetto dei cittadini”, provincia di Lucca e già nei primi mesi di 17 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
servizio si era fatto stimare per la capacità di attuazione alla riforma dell’Amministrazione essere accanto alla gente per risolvere anche Civile e del Corpo prefettizio. lì, insieme con i governi locali, le questioni Di questo in particolare gli sono grato, più delicate. come per aver lasciato negli ultimi anni, Come non dire, poi, del Suo contestuale anche durante momenti particolari di e delicato impegno che aveva assunto con un difficoltà che avrebbero impedito ad altri di entusiasmo unico e con una pazienza dedicarsi a questo, tante testimonianze in altrettanto unica: quello di Presidente del racconti, storie e memorie che riescono a Centro Alti Studi del Ministero dell’Interno, trasmettere ai funzionari più giovani ideali e con il compito di rilanciare l’attività di prospettive che ben condensano i Suoi formazione, unico vero investimento per convincimenti sull’esigenza di una moderna disporre di classi di dirigenti pubblici capaci e etica del servizio pubblico senza cui oggi non attrezzati ad affrontare la complessa realtà risulta possibile essere prima dei buoni odierna. cittadini e poi degli ottimi funzionari. Leopoldo Falco è stato anche un Negli ultimi tempi, ho parlato spesso intellettuale, un uomo di studio, un produttore con Leopoldo dell’importanza di dare un di idee, un uomo di visioni future, con lo senso alla vita perché una vita senza senso scopo dichiarato di riuscire a disegnare non ha senso. strutture e preparare il personale di esse per Posso dire che Leopoldo Falco ha dato essere all’altezza dei tempi. un alto senso alla Sua vita ed è per questo che Lo ricordo sempre sereno, pronto a Egli continuerà a vivere tra di noi, superando difendere le Sue tesi, ma al contempo a non in ciò i limiti della vita terrena. sminuire quelle degli altri, disponibile al E so che dalla “stanza di sopra” ci sta confronto senza mai alcun cenno di guardando, con il Suo sorriso indimenticabile presunzione. e contagioso, esortandoci ad andare avanti e a L’ho avuto per tanti anni prezioso continuare le Sue battaglie ideali al servizio collaboratore, soprattutto quando fu a capo della Comunità Nazionale e del think tank costituito presso il Gabinetto dell’Amministrazione dell’Interno, nello del Ministro al fine di dare concreta spirito di un genuino patriottismo istituzionale. Graziella Patrizi H o avuto modo di sentire Leopoldo poco tempo fa, i primi giorni del mese di luglio, e di commentare insieme la Tavola rotonda che si è tenuta il 28 giugno scorso su Il ruolo del prefetto tra Evidenziai come l’attenzione per questo aspetto del nostro lavoro mi derivasse dalle diverse esperienze che mi sono trovata ad affrontare in prima persona nel corso della carriera, dal terremoto de l’Aquila alla grave innovazione e tradizione, nell’ambito degli emergenza verificatasi in provincia di Teramo incontri organizzati dal Centro Alti Studi del nel mese di gennaio 2017, e la conseguente Ministero dell’Interno. ritenuta necessità di dedicarvi molta Mi venne spontaneo rappresentargli attenzione, sensibilizzando in proposito anche l’utilità di inserire nella programmazione i colleghi più giovani, per prepararli a degli incontri gli aspetti attinenti alla materia situazioni emergenziali di varia natura, alle di Protezione Civile, viste le onerose quali può accadere di dover far fronte. competenze assegnate al prefetto dalla vigente Leopoldo mi ascoltò con molta normativa e, da ultimo, dal Codice di attenzione, interessandosi non solo all’aspetto protezione civile. professionale, riguardante gli interventi posti 18 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
in essere in emergenza, ma anche alle ad affrontare le emergenze più significative di condizioni personali vissute da me e dagli protezione civile. altri colleghi in quei frangenti, e condivise la Di quel colloquio serbo il ricordo di un necessità di dedicare una particolare collega sensibile, intelligente e attento a tutti considerazione a questo argomento, da gli aspetti della nostra attività, così complessa inserire anche nell’ambito degli incontri e ricca di molteplici sfaccettature, a programmati. testimonianza della grande professionalità e Avemmo uno scambio di idee molto profonda umanità, elementi che hanno proficuo e convenimmo di mettere a frutto le costantemente caratterizzato la sua attività al esperienze di quei colleghi che si sono trovati servizio dello Stato e della collettività. Ignazio Portelli Presidente A.N.F.A.C.I. A nche io come tutti sono rimasto alimentare l’impegno ed il consenso attorno al travolto dalla tristezza e dalla Segretario Generale, Carlo Mosca. incredulità per la scomparsa di Essere soci dell’A.N.F.A.C.I., vuol dire Leopoldo. aderire a un progetto culturale e professionale, Ll’A.N.F.A.C.I. ha ricordato a tutti i spendersi per la nostra Amministrazione colleghi la figura di Leopoldo con un intenso anche con sano spirito critico e volerla sempre messaggio, in cui viene riportato il lodevole bene attrezzata di fronte ai rilevanti compiti percorso professionale. da assolvere. Con Raffaele Ruberto abbiamo Questo animo è stato la base del nostro consegnato alla famiglia il commosso ricordo impegno associativo. di Laura Lega, Segretario Generale Per tale ragione, nei mesi scorsi, chiesi dell’A.N.F.A.C.I.. a Leopoldo di organizzare insieme incontri Però, quando la vita e la morte si con i soci e ci siamo confrontati con rinnovato scontrano succede che le nostre esperienze impegno per dare nuovo slancio e nuova precedenti ci tornano in mente con passione alla vita associativa. abbagliante intensità. Posso quindi spingermi ad affermare Con Leopoldo ci siamo trovati ad senza retorica che Leopoldo è stato un collega affrontare gli stessi temi coevamente da di spessore e un socio di qualità. incarichi differenti. Per tale ragione, per il suo incarico di A metà degli anni novanta gli Presidente del Centro di alti studi avevamo ordinamenti delle Forze di polizia, alla fine organizzato insieme anche momenti di dello scorso secolo la riforma della carriera contatto e di conoscenza con i nostri colleghi prefettizia allorquando preparai dal lato europei dell’ENA e di scuole di formazione di associativo i testi delle proposte di legge e altri Paesi. delle posizioni dell’A.N.F.A.C.I., mentre lui Purtroppo, siamo stati interrotti; non da funzionario del Legislativo si occupò della abbiamo avuto il tempo. redazione degli atti normativi delegati e Consentitemi due pensieri finali. conseguenti; successivamente ci ritrovammo La parola meditata e pacata è stata il a curare la normativa degli enti locali. tratto distintivo di Leopoldo, non perché Nella vita associativa, ambedue soci aggiunto alla sua natura, ma perché suo essere anfaciani da sempre, fummo dalla stessa parte costitutivo e innato. quando ritenemmo insieme ad altri colleghi di Sapeva ascoltare e dunque anche tacere. forzare nel rinnovamento nel 1992 e, poi, in Non soltanto sapeva attenersi a un altre occasioni quando, ad esempio, si trattò di silenzio fisico, che non interrompa il discorso altrui, ma pure a un silenzio interiore, ossia 19 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
era capace di mantenere un atteggiamento Gli scritti di Leopoldo sono pieni di tutto rivolto ad accogliere la parola e il sensibilità e di discrezione, come l’Amico che pensiero dell’interlocutore. abbiamo perso, risponderanno solo se Leopoldo è stato un’oasi o una riserva richiesto. di acqua per tanti di noi. Il silenzio di Leopoldo è colmo di Gli scritti di Leopoldo da domenica parole. sono diventati deposito della memoria, antidoto al caos dell’oblio e del tempo Alla famiglia giungano le affettuose fuggente, dove la parola giace, ma insonne, condoglianze dell’A.N.F.A.C.I.. pronta a farsi incontro a chi la sollecita. Grazia Rutoli Q uando ho conosciuto Leopoldo, era il 2004 o il 2005, ho subito pensato: “ecco come dovrebbe essere un notizie che cercavo, inviandomi anche la relativa documentazione. Per lui era normale, non capiva perché prefetto!”. lo ringraziassi tanto. Era venuto a Napoli a tenere una In verità nel nostro ambiente non riunione sulla riorganizzazione dei posti di sempre avevo riscontrato altrettante funzione. semplicità e generosità. Tenne testa al prefetto Profili con quel Dopo pochi giorni fu nominato prefetto, garbo e quella signorilità che tutti io nel frattempo avevo terminato il corso e conosciamo, ma anche con autorevolezza e passai a salutarlo e ringraziarlo, sempre competenza. timorosa; pensavo: “ora che è diventato E senza alcuna accondiscendenza. prefetto forse non avrà tempo di ricevermi”. Lo guardavo ammirata, apprezzando il Non avevo ancora capito bene chi fosse suo tratto signorile e augurandomi che un Leopoldo Falco: un gran signore prima di giorno potesse diventare il “mio” prefetto. tutto, come per tutti i veri signori la modestia Me lo sono augurato fino al giorno che era un suo tratto distintivo. ci ha lasciato. Mi ricevette, naturalmente, con la Avevo poi avuto un altro incontro con consueta affabilità. lui nel 2012, durante il corso di formazione Caro Leopoldo, non posso più sperare per il passaggio alla qualifica di viceprefetto, di averti come “mio” prefetto, te ne sei andato quando ebbi necessità, per la preparazione troppo presto. della mia tesina, di una notizia riguardante Forse ora il dolore tracima sopra ogni una proposta di modifica legislativa che lui altra considerazione e anzi con il passare del stava curando. tempo sarà sempre più evidente l’enormità Non avevo il coraggio di chiamarlo, della tua perdita. temevo di disturbare e che non mi avrebbe Intanto lasci a tutti noi un primo grande dato retta, ma un collega di corso mi diede il insegnamento. suo numero di cellulare e mi spinse a È possibile, e anche… “vantaggioso”, telefonargli assicurandomi che mi avrebbe ricoprire ruoli apicali con umiltà, garbo e certamente aiutato. generosità, restando innanzitutto quelli che E così è stato. siamo. Mi ascoltò con attenzione e con la più Semplicemente uomini e donne che, grande semplicità e generosità mi diede le come tanti altri, sono al servizio della collettività. 20 da un’idea di Antonio Corona il commento-raccolta di opinioni e punti di vista www.ilcommento.it anno XVI-tredicesima raccolta(4 ottobre 2019)
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