Le Utilities italiane per la transizione ecologica e digitale - Rapporto di Sostenibilità
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Le Utilities italiane per la transizione ecologica e digitale Rapporto di Sostenibilità UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 1 2020
PROMUOVIAMO LA CULTURA DELL’INNOVAZIONE. Ci occupiamo della filiera dell’acqua, della valorizzazione del ciclo dei rifiuti e di energia, per accompagnare il Paese verso la transizione ecologica e digitale. Siamo la Federazione che riunisce oltre 400 imprese nei servizi pubblici in Italia, con un valore della produzione superiore al 2% del PIL nazionale, per garantire ai cittadini servizi efficienti ed accessibili.
Indice Lettera agli stakeholder 6 BLUE 30 Il Sistema Utilitalia 8 • I numeri chiave 32 Utilitalia per la Transizione 10 • Perdite idriche 33 La Sostenibilità nel Sistema Utilitalia 12 • Qualità dell’acqua potabile 34 Valore Aggiunto 13 • Investimenti 35 • Qualità dell’acqua depurata 36 Digitalizzazione 14 • Fanghi di depurazione 37 Decarbonizzazione 16 Economia circolare 18 GREEN 40 Integrazione della sostenibilità nel business 20 • I numeri chiave 42 Salute e sicurezza sul lavoro 22 • Raccolta differenziata 43 Diversity 24 • Smaltimento in discarica 44 Leader della Sostenibilità 27 • Investimenti 45 Cosa abbiamo misurato 28 • Tariffa puntuale 46 • Centri di raccolta 47 Nota metodologia 60 YELLOW 50 Appendice 65 • I numeri chiave 52 • Energia elettrica prodotta da FER 53 • Smart meter gas 54 • Investimenti nella distribuzione di energia elettrica 55 • Investimenti nella distribuzione gas 56 • Interruzione nella fornitura di energia 57
Lettera agli stakeholder Le Utilities rappresentano un settore strategico per l’Italia. Un settore la Rendere conto in modo trasparente del nostro impegno, e dei risultati cui rilevanza è data sia dal valore economico generato per gli azionisti, raggiunti nei confronti di tutti gli stakeholder, è un modo per migliorarci sia dalla qualità dei servizi offerti agli utenti, siano essi cittadini, e per comunicare la nostra capacità di misurarci con i cambiamenti, di imprese o enti locali. mitigare i rischi e di sviluppare le opportunità, di crescere nel dialogo con i portatori di interesse che vivono e animano le tante comunità del Energia, ciclo idrico e servizi ambientali sono essenziali per la vita di nostro straordinario Paese. tutti noi, ogni giorno. Sono necessari per l’attività produttiva di migliaia di imprese. Determinano le condizioni di benessere e la qualità della vita Sostenibilità, resilienza, circolarità, decarbonizzazione, innovazione, delle comunità. responsabilità, disciplina di governance e di gestione: sono le parole chiave del cammino che le Utilities hanno intrapreso e percorreranno Le Utilities impiegano decine di migliaia di persone, si approvvigionano negli anni a venire. di beni e servizi in larga misura sul mercato nazionale, proteggono l’ambiente e i servizi ecosistemici, promuovono l’innovazione di prodotto Sempre a fianco delle persone che lavorano con noi, dei nostri azionisti e di processo. e dei nostri utenti. Per lo sviluppo del Paese. Siamo consapevoli di essere parte attiva, ed essenziale, del progresso del Paese. Per questo, ci siamo strenuamente impegnati nell’anno appena trascorso: un anno segnato dal dramma umano, sociale ed economico della pandemia. Grazie all’impegno di tutte le nostre persone, e alla resilienza delle nostre organizzazioni, abbiamo assicurato al Paese, e alle singole comunità, i servizi essenziali, senza alcuna discontinuità e nel rispetto degli standard di qualità che ci vedono costantemente impegnati in un processo di miglioramento. Intendiamo continuare a essere utili al Paese nel quadro delle sfide imposte dal rilancio post-pandemico, in cui centrale sarà la transizione verso una società e una economia più sostenibili, resilienti e inclusive. Tutelare la qualità della vita e la salubrità delle comunità in cui operiamo, ridurre l’impronta carbonica e idrica delle nostre attività produttive, MICHAELA CASTELLI GIORDANO COLARULLO risparmiare risorse energetiche e naturali preziose, chiudere i cicli Presidente Direttore Generale ecologici. Ma anche innovare, offrire lavoro di qualità, promuovere la crescita del capitale umano, investire in infrastrutture, accrescere l’efficienza delle nostre organizzazioni. 6 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 7
Utilitalia rappresenta un comparto industriale Sostenibilità e Legalità sono i valori fondanti e costituito da ingegneri, chimici, biologi, idraulici, irrinunciabili di Utilitalia, cui si ispira la cultura informatici, operai, addetti alla sicurezza, dell’intero Sistema associativo. Efficienza alla prevenzione, ai servizi finanziari, alla e risparmio energetico e idrico, economia commercializzazione, alla comunicazione e circolare, salvaguardia delle risorse e prevenzione alla sostenibilità. Un mondo di competenze dell’inquinamento, riduzione delle emissioni variegate e specialistiche, che assicura la salubrità climalteranti e innovazione tecnologica, mobilità 96.946 dell’elemento più importante alla vita umana e la elettrica e biocarburanti, teleriscaldamento e reti ADDETTI sua restituzione all’ambiente in neutralità ecologica. intelligenti: queste le azioni industriali delle Utilities, COMPLESSIVI Un mondo di lavoratori che provvede alla pulizia e al decoro dei Comuni italiani, nei quali raccoglie, con impatti 'universalistici' sulle comunità servite, che generano valore diffuso capace di determinare differenzia e tratta i rifiuti prodotti, avviandoli alle il livello di qualità della vita dei cittadini e di ACQUA AMBIENTE ENERGIA filiere di recupero e riuso come materie prime migliorare la competitività dei territori. La Legalità E GAS seconde o alla valorizzazione energetica per la è la cifra del nostro agire quotidiano, che non si produzione di energia elettrica, termica e di bio- esaurisce nella doverosa conformità alle leggi e ai 39.077 45.104 12.765 carburanti. Un mondo in cui si produce energia elettrica e termica – per la maggior parte da regolamenti verso le Istituzioni, i cittadini e i clienti, ma si concretizza nella promozione – lungo tutta la fonti rinnovabili e secondo i principi di economia filiera dei fornitori – dei principi di onestà, integrità circolare – la si distribuisce e vende, progettando, e trasparenza, per salvaguardare il patrimonio POPOLAZIONE SERVITA manutenendo e realizzando le infrastrutture di rete di oggi e di domani. Un mondo, infine, sociale e reputazionale delle aziende e per contribuire alla creazione di valore per gli azionisti DALLE ASSOCIATE UTILITALIA in cui il rapporto con i cittadini e con i clienti è e per i territori. improntato alla trasparenza e alla promozione di comportamenti reciprocamente virtuosi. 80% ACQUA 55% AMBIENTE 30% GAS 15% ENERGIA VALORE DELLA PRODUZIONE 40 MLD UTILI 1,3 MLD UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 9
UTILITALIA PER LA TRANSIZIONE La Federazione ha predisposto il piano «Utilitalia per la Transizione» proponendo alle Associate di essere partner attivi di un’azione di sistema che, facendo leva sulle competenze dell’Associazione e delle stesse Associate, promuova una migliore capacità di integrare le tematiche della sostenibilità nelle politiche industriali. Utilitalia intende essere un attore centrale nella transizione verso un’economia innovativa, digitale, sostenibile, fondata su criteri di circolarità e di basso impatto carbonico: ciò a vantaggio delle proprie Associate, dei loro stakeholder e del sistema economico e sociale del Paese. “Il settore dei servizi pubblici deve essere centrale per la ripartenza del Paese. Grazie all’impegno delle nostre Aziende che si occupano di raccolta e gestione dei rifiuti, di distribuire l’energia e portarla nelle case degli italiani e di rendere disponibile per tutti l’acqua, il Paese non si è fermato. Ora la sfida è quella di ripartire con una strategia per rendere le Aziende di pubblica utilità un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile. La transizione ecologica ha bisogno di un piano dettagliato e di una serie di riforme, perché le risorse da sole non bastano: serve una forte semplificazione normativa, soprattutto in fase di iter autorizzativi e snellimento dei tempi delle procedure, e un impegno non più procrastinabile sul Meridione, dove è indispensabile favorire un approccio industriale ai servizi pubblici. "LA TRANSIZIONE VERDE E QUELLA DIGITALE VEDRANNO PROTAGONISTE NEL PROSSIMO La transizione verde e quella digitale vedranno protagoniste nel prossimo futuro le utility che, con il sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, potranno FUTURO LE UTILITY CHE, CON IL SOSTEGNO DEL svolgere un ruolo decisivo anche sotto il profilo dell’accelerazione per l’auspicata PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA, ripartenza”. POTRANNO SVOLGERE UN RUOLO DECISIVO ANCHE SOTTO IL PROFILO DELL’ACCELERAZIONE Giordano Colarullo PER L’AUSPICATA RIPARTENZA". DIRETTORE GENERALE UTILITALIA 10 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 11
La sostenibilità nel Sistema Utilitalia Valore aggiunto L’indagine sulla sostenibilità nel All’interno di un bilancio di sostenibilità, prodotta e come viene distribuita ai suoi Sistema Utilitalia si è svolta attraverso il valore aggiunto è la differenza tra i interlocutori; è quindi utile per capire gli la somministrazione di un questionario, ricavi e i costi della produzione che non impatti economici che l’azienda produce. riferito ai dati 2019, contenente indicatori costituiscono una remunerazione per gli di performance specifici dei comparti stakeholder aziendali e i costi di acquisto In secondo luogo consente di collegare industriali rappresentati (Acqua, Energia di beni e servizi utili per il processo il Bilancio di sostenibilità con il Bilancio e Rifiuti) e indicatori sui temi emergenti produttivo. di esercizio. Da questo punto di vista, (decarbonizzazione, economia circolare, la produzione e distribuzione del valore digitalizzazione). Il valore aggiunto viene utilizzato per due aggiunto è uno strumento per rileggere il motivi principali. In primo luogo permette Bilancio di esercizio dell’azienda dal punto Gli indicatori censiti all’interno del di quantificare quanta ricchezza è stata di vista degli stakeholder. Sistema associativo sono stati scelti per prodotta dall’azienda, come è stata la capacità di rappresentare il comparto ABITANTI SERVITI delle Utilities e di far emergere il valore generato per il Paese, quale approccio (MLN DI ABITANTI) PUBBLICA AMMINISTRAZIONE esplorativo alle diverse dimensioni della 11,6% FINANZIATORI 5,5% sostenibilità. Le Aziende Associate che hanno risposto AZIONISTI all’indagine – gruppo che indicheremo con UTILITALIA - rappresentano il 8,6% 77% dei lavoratori e l’84% dei ricavi dell’interno Sistema Associativo ed esprimono rispetto all’insieme associativo una particolare attenzione al tema della 10,4 sostenibilità. mld/€ LAVORATORI 34% AZIENDA 34,5% COMUNITÀ LOCALE 5,7% 12 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 13
impegnate in progetti di investimenti in sistemi di 2,6 milioni distrettualizzazione. Si riconoscimento dell'utenza (CLIENTI ISCRITTI AL SERVIZIO DI SPORTELLO TELEMATICO) tratta di una tecnica che e di gestione informatica prevede di suddividere dei relativi dati per importi 17 milioni le reti in piccole aree superiori ai 13 milioni di (BOLLETTE EMESSE IN FORMATO ELETTRONICO) omogenee, i cosiddetti euro. distretti, che consentono il Digitalizzazione Un altro aspetto monitoraggio quotidiano importante riguarda la e l’analisi costante dei 13,7 milioni/Eur progressiva installazione parametri idraulici. In INVESTIMENTI NEL SERVIZIO DI RICONOSCIMENTO UTENZA E GESTIONE INFORMATICA DEI DATI dei contatori elettronici tal modo, le campagne che, oltre a mettere a strumentali di ricerca L’impegno verso la digitalizzazione delle attività non disposizione dati reali perdite sono puntuali e per la fatturazione dei mirate ai soli distretti su rappresenta una novità. In molti settori, compreso quello corrispettivi dovuti e cui il monitoraggio ha delle Utilities, da tempo si assiste a una diffusione delle a velocizzare alcune rilevato dispersioni occulte. attività (attivazione o E’ stato rilevato che al 2019 tecnologie digitali e delle relative applicazioni anche se non in disattivazione di una il 24,5% del totale delle reti modo omogeneo: sul tema però le imprese maggiori si sono fornitura, voltura, ecc.), censite è già organizzata in mosse più rapidamente ed efficacemente mentre le minori contribuiscono a rendere tal senso. i cittadini più consapevoli rischiano di rimanere escluse dal processo. dei propri consumi, favorendo comportamenti 56.732 Km2 tesi alla riduzione e a RETI IDRICHE DISTRETTUALIZZATE Allo stesso modo, le per accrescere la capacità di importanti sviluppi un migliore utilizzo del diverse linee di business competitiva. finalizzati al miglioramento gas, con conseguenti Aumentano i comuni ne hanno beneficiato in dell'esperienza di fruizione benefici ambientali. Al che utilizzano sistemi di diversa misura. delle funzionalità più 2019 sono stati rilevati nel raccolta che permettono L’emergenza sanitaria che 342 milioni/Eur utilizzate: grazie a queste parco contatori oltre 3,3 l'identificazione dell'utenza ci ha colpito, tuttavia, ha INVESTIMENTI IN DIGITALIZZAZIONE iniziative si confermano milioni di contatori gas al conferimento per imposto alle aziende una sempre di più uno elettronici, pari al 67,3% l'introduzione o la improvvisa accelerazione 6,2 Eur/abitante strumento utile ai clienti del totale dei contatori predisposizione all'avvio nell’adozione delle INVESTIMENTI PRO-CAPITE IN DIGITALIZZAZIONE per controllare i propri gas installati. della tariffazione puntuale. tecnologie digitali. consumi, fare segnalazioni, Nel 2019 sono stati Ciò ha rappresentato Le Aziende associate comunicare le autoletture rilevati 111 Comuni che l’occasione non solo per continuano il percorso e verificare lo stato verificare l’efficacia di finalizzato a rendere sempre di avanzamento delle 3,3 milioni hanno previsto sistemi di CONTATORI GAS ELETTRONICI controllo dei conferimenti modelli organizzativi più smart i propri clienti proprie pratiche. Prosegue ed hanno interessato oltre e operativi avanzati e attraverso lo sviluppo e l’interesse dei clienti nel Tra le iniziative per la 2,6 milioni di abitanti. Per virtualizzati, ma pure a l’aggiornamento di servizi ricevere la bolletta in riduzione delle dispersioni la misurazione puntuale dei evidenziare le ulteriori on-line e applicazioni. Nel formato elettronico: il 23% nelle reti idriche, le rifiuti raccolti, le Aziende notevoli possibilità che la corso del 2019 i servizi delle bollette emesso nel aziende sono fortemente hanno realizzato nel 2019 digitalizzazione può offrire on-line sono stati oggetto 2019 è in formato digitale. 14 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 15
% Energia % Aziende elettr. prodotta Gli impegni verso la Decarbonizzazione sul totale sul totale del del campione campione AZIENDE CON OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI GHG 15% 79% Decarbonizzazione AZIENDE CON OBIETTIVI DI EFFICIENZA ENERGETICA 21% 87% AZIENDE CON OBIETTIVI DI INCREMENTO DI ENERGIA PRODOTTA DA FER 14% 48% AZIENDE CON OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELL’INTENSITÀ CARBONICA 9% 79% Per affrontare la crisi climatica è necessario rendicontare anche le modalità di prevenzione e gestione dei rischi climatici Gli investimenti per la tempo, capace di innescare L’impegno alla e l’impegno nella transizione verso un’economia a basse transizione energetica l'effetto moltiplicativo decarbonizzazione sono la chiave per la degli investimenti privati. si concretizza inoltre emissioni di gas climalteranti. Come noto, i combustibili ripresa economica nella produzione di fossili sono la principale causa del riscaldamento globale e post-Covid in Italia a 450 milioni/Eur energia elettrica da livello macroeconomico. fonti rinnovabili, che ridurre il loro utilizzo risulta quindi indispensabile per limitare INVESTIMENTI PER LA DECARBONIZZAZIONE Le risorse europee, a supera il 41% dell’intera l’incremento dei gas responsabili dell’effetto serra. vario titolo valutate 8,2 Eur/abitante produzione di energia, complessivamente INVESTIMENTI PRO-CAPITE PER LA DECARBONIZZAZIONE producendo rilevanti effetti in circa 400 miliardi positivi sull’ambiente. Le attività delle Associate e nelle sedi (scope 2) e rendicontazione dei propri permetteranno di Nel corso del 2019 si è La produzione da fonti generano emissioni in di tutte le emissioni che, impatti sul clima così innescare crescita e nuova rilevata una diminuzione rinnovabili è la premessa atmosfera sia direttamente, seppur collegate all’attività come degli impegni nel occupazione offrendo delle emissioni causata obbligata per la transizione per la produzione, sia caratteristica e di business, medio-lungo periodo in la possibilità di mettere dalla circolazione dei energetica e svolgerà un indirettamente, nel caso non vengono controllate termini di mitigazione e mano alle disuguaglianze mezzi su strada, attraverso ruolo fondamentale nella di approvvigionamento da direttamente (scope 3). adattamento. che hanno colpito il rinnovo sistematico degli salvaguardia ambientale terzi di energia elettrica. soprattutto i giovani e automezzi e la promozione grazie alla riduzione delle Le Aziende si impegnano 13,3 mln t/anno le famiglie monoreddito, di iniziative rivolte ai emissioni di gas a effetto costantemente nella (EMISSIONI SCOPE 1) fragilità acuite con la dipendenti. Sono stati serra. riduzione delle emissioni crisi Covid, e allo stesso censiti oltre 34 mila mezzi di gas a effetto serra 1,6 mln t/anno tempo affrontare la sfida utilizzati dalle Aziende 41,8% prodotte in modo diretto (EMISSIONI SCOPE 2) della crisi climatica. per lo svolgimento delle ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI (scope 1), delle emissioni A patto, però, che si attività, il 14,6% dei quali di CO2 derivanti dai 15,9 mln t/anno scelga di scommettere risulta a basso impatto consumi indiretti, ovvero (EMISSIONI SCOPE 3) sulla decarbonizzazione, ambientale. le emissioni generate superando le fragilità del dall'acquisto di energia L’impegno delle Aziende associate parte dalla sistema decisionale e 5044 elettrica da fornitori terzi e tracciando una strategia MEZZI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE consumata negli impianti trasparenza nella coerente e solida nel 16 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 17
a formulare proposte di importante della gestione soluzioni tecnologiche dei rifiuti e del sistema innovative, quali a industriale ed economico titolo esemplificativo, del Paese. Economia l’utilizzo del fanghi come combustibile in Tuttavia presenta una impianti che producono carenza significativa di circolare energia per autoconsumo impianti di recupero dei e calore per le reti di rifiuti che rende difficile e teleriscaldamento, la spesso costoso chiudere produzione di biometano il ciclo, rallentando la da biogas attraverso transizione del Paese L’economia circolare rappresenta una risposta a una serie di impianti di digestione verso l’economia circolare anerobica, l’essicazione ed esponendo il Paese criticità con cui deve confrontarsi la società moderna: dalla dei fanghi al fine del loro al rischio di nuove progressiva scarsità di risorse alla riduzione delle emissioni conferimento in impianti emergenze e procedure di di trattamento termico, infrazione da parte della in atmosfera alla riduzione nella produzione dei rifiuti e alla nonché la valorizzazione Commissione europea. massimizzazione del recupero. dei fanghi di alta qualità ai fini agronomici (compost e 77,5% gessi di defecazione). TASSO DI RICICLO 68,6% FANGHI RECUPERATI Le Aziende nel corso Il biometano svolge un del Green deal e degli anni hanno ruolo fondamentale in realizzando un’effettiva In un’economia sviluppato strategie un’ottica di economia economia circolare. circolare matura la industriali improntate circolare grazie alla corretta gestione dei alla sostenibilità: dal valorizzazione della 98 milioni m3 rifiuti riveste un ruolo recupero di materia frazione organica VOLUMI BIOGAS PRODOTTO fondamentale perché ed energia dai rifiuti al derivante dalla raccolta garantisce controllo e ricircolo delle acque per differenziata dei rifiuti 55 m3/t tutela ambientale, e al gli autoconsumi delle urbani e dei fanghi di METRI CUBI DI BIOGAS PRODOTTO PER TONNELLATA DI FRAZIONE ORGANICA RACCOLTA contempo, consente centrali termoelettriche, depurazione delle acque alle risorse (materiali al recupero di energia dai reflue urbane. In questo In un contesto di economia ed energetiche) di non fanghi a valle dei processi modo il biometano circolare, il trattamento venire sprecate e rientrare di depurazione. prodotto può essere e il recupero dei fanghi nei cicli di produzione immesso nelle reti di prodotti dagli impianti di e consumo. L’Italia è un 280 milioni distribuzione locale o paese in cui le imprese del INVESTIMENTI IN ECONOMIA CIRCOLARE destinato all'autotrazione, trattamento delle acque reflue è una delle maggiori riciclaggio hanno creato contribuendo sfide che gli operatori del un tessuto industriale 5,4 Eur/abitante tangibilmente a dinamico, innovativo e INVESTIMENTI PRO-CAPITE IN ECONOMIA CIRCOLARE raggiungere gli obiettivi settore devono affrontare. I gestori sono chiamati competitivo: un pezzo 18 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 19
un nuovo orientamento aziende costituiscono le Integrazione dei flussi finanziari verso attività e gli strumenti una crescita sostenibile e idonei a supportare il inclusiva. percorso che, muovendo della sostenibilità dalla compliance, giunge Gestire i rischi derivanti fino alla strategia per dai cambiamenti climatici, la creazione di valore nel business dall’esaurimento delle nel lungo termine. risorse, dal degrado Rendicontare gli ambientale, dalle questioni indicatori di sostenibilità sociali, dal mancato permette di comunicare rispetto dei diritti umani, è in maniera completa L'integrazione della sostenibilità nel business a livello un aspetto imprescindibile gli impegni e i risultati al fine di limitare le dell’organizzazione, strategico e nei diversi processi operativi è una leva in grado II ineludibili ricadute dando una visione a di aiutare le aziende a raggiungere gli obiettivi di redditività di negative tanto nell’ottica tutto tondo e facilmente di sostenibilità operativa, comprensibile a tutti gli lungo termine, accrescendone la competitività e sostenendone con riguardo a valutazioni stakeholder. Il 57% delle la reputazione. ed effetti reputazionali e Aziende censite redige di continuità aziendale, un bilancio di sostenibilità quanto nella prospettiva o una Dichiarazione non di sostenibilità sistemica, Finanziaria (DNF). con riguardo ai conflitti etnici, religiosi o politici. Le Aziende del gruppo nelle strategie di business. UTILITALIA dimostrano Soltanto la condivisione 19% Nel 16% dei casi osservati 57% sono presenti obiettivi AZIENDE CHE REDIGONO UN BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ/DNF un presidio crescente ed dell’approccio e della AZIENDE CON ALMENO UN COMPONENTE DEL CDA CON di sostenibilità nel piano efficace della sostenibilità cultura della sostenibilità ai COMPETENZA IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ aziendale delle imprese. attraverso strutture stabili più alti livelli può garantire e dedicate: nel 23% dei un suo ruolo attivo nella La strategia aziendale e casi osservati è presente definizione di una visione i piani industriali devono 16% AZIENDE CON OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ NEL PIANO in azienda una struttura e di una strategia che non essere integrati con AZIENDALE organizzativa dedicata a solo sia condivisa e attuata obiettivi che prevedano queste tematiche. all’interno della società aspetti di sostenibilità al Individuare nel piano secondo un meccanismo fine di cogliere le nuove industriale obiettivi 23% top-down, ma che sia opportunità di business raggiungibili, concordare AZIENDE CON UNA STRUTTURA DEDICATA ALLA SOSTENIBILITÀ anche apprezzata dagli che possono scaturire sia gli indicatori di stakeholder esterni. Nel dal mercato sia dal nuovo performance e misurarli La sensibilizzazione dei 19% dei casi osservati è orientamento imposto periodicamente, vertici aziendali è la chiave presente nel CdA almeno dalle istituzioni europee adottare criteri ESG per la realizzazione della un componente con e assunto dagli attori nella definizione degli completa integrazione dei competenza in materia di pubblici e privati. Ciò in obiettivi attribuiti alle principi di sostenibilità sostenibilità. rapporto alla necessità funzioni-chiave nelle della redistribuzione o di 20 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 21
Tra gli obiettivi primari Un tema di assoluta dell'azione formativa rilevanza ai fini della delle Aziende si collocano prevenzione degli infortuni il miglioramento dei e al miglioramento delle Salute e sicurezza comportamenti e il condizioni di salute e rafforzamento della sicurezza dei luoghi di cultura in materia di lavoro è la capacità di salute e sicurezza, a tutti segnalare, raccogliere e sul lavoro i livelli organizzativi. Tra le iniziative formative rivolte ai dipendenti, infatti, continuano ad avere analizzare gli incidenti e i mancati infortuni (detti anche near miss). I mancati infortuni sono quegli eventi Le Aziende associate hanno tra i principi fondanti la prevenzione un ruolo predominante accidentali accaduti che quelle in materia di salute potenzialmente potevano e la sicurezza sul lavoro: migliorare i comportamenti e e sicurezza sul lavoro generare un infortunio: accrescere la cultura aziendale a tutti i livelli organizzativi in che, nel 2019, hanno fatto la loro corretta analisi e registrare oltre 425 mila investigazione permette materia di salute e sicurezza è un obiettivo costante. ore di formazione erogate di prevenire eventi Prevenire e ridurre al minimo i rischi per la salute e la sicurezza in ambito sicurezza. infortunistici. Il 60% delle è uno degli impegni delle politiche aziendali che si ispirano ai Aziende censite monitora i 5,8 h/dipendente near miss. valori per lo sviluppo sostenibile espressi nell’Agenda ONU 2030. ORE DI FORMAZIONE PRO-CAPITE SULLA SICUREZZA 60% AZIENDE CHE MONITORANO I NEAR MISS Operare al fine di rendere Queste iniziative, il luogo di lavoro più sicuro assieme a una continua ENERGIA I 8,2 e più sano è fondamentale attività di formazione INDICE DI FREQUENZA DEGLI INFORTUNI per migliorare la qualità e addestramento delle SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA e le condizioni di lavoro, persone, a interventi ACQUA I 14,5 DEI LAVORATORI PER LE AZIENDE DEI SERVIZI IDRICI, ma anche per promuovere specifici di miglioramento INDICE DI FREQUENZA DEGLI INFORTUNI la competitività delle di mezzi e attrezzature, AMBIENTALI, ENERGETICI E FUNERARI. aziende. e a una puntuale attività AMBIENTE I 62,9 di analisi e investigazione INDICE DI FREQUENZA DEGLI INFORTUNI Utilitalia nel 2020 ha redatto insieme ad INAIL le linee di indirizzo sulla gestione In questi anni sono state degli infortuni, hanno della salute e della sicurezza dei lavoratori per le aziende dei servizi idrici, ambientali, messe in atto diverse permesso di raggiungere energetici e funerari. Il documento è stato emanato in attuazione del protocollo iniziative aziendali sul tema importanti risultati. d’intesa sottoscritto dalle Parti e finalizzato allo sviluppo della cultura della sicurezza della salute e sicurezza sul lavoro e di attività e progetti volti alla riduzione sistematica degli infortuni e sui luoghi di lavoro, in delle malattie professionali nei settori rappresentati da Utilitalia. Le linee di indirizzo particolar modo per SGSL-U, funzionali a un sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori quello che riguarda la per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari, risultano realizzate cultura della sicurezza e la in conformità alla norma internazionale UNI ISO 45001:2018 nonché in coerenza con consapevolezza del rischio. le Linee guida per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) pubblicate dall’UNI nel 2011. 22 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 23
Altrettanto strategica raggiunta, e tenuto conto rispetto all’obbligo fissato risulta la corretta gestione dell’avvicinarsi della (40%). di ingresso e convivenza scadenza degli obblighi per le nuove generazioni, derivanti dalla legge in un mercato sempre 20/2011. 34,2% più sollecitato da rapidi PERCENTUALE DI DONNE NEL CDA cambiamenti tecnologici, Il valore della Diversità va Diversity sociali e politici. declinato concretamente, quotidianamente, 46,38 strategicamente: le ETÀ MEDIA Aziende associate si impegnano a promuovere L’affermazione di un modello di impresa sostenibile, innovativo, Resta attuale l’importanza l’adozione e lo sviluppo di valorizzare la diversità di politiche di diversity efficiente e industriale rappresenta uno dei valori fondanti di di genere, attraverso management all’interno Utilitalia. Per avere successo ed essere portatore di sviluppo, una logica inclusiva delle proprie associate. che superi la garanzia Il dato sulla percentuale tale modello richiede un’organizzazione del lavoro e politiche dell’uguaglianza, di donne nel CdA è in di selezione e gestione del personale che assicurino la crescita per altro non ancora linea con il dato nazionale delle persone e la valorizzazione delle diverse professionalità e soddisfacentemente (36,3%) ma ancora indietro competenze. PATTO UTILITALIA: LA DIVERSITÀ FA LA DIFFERENZA Diventa in quest’ottica Le politiche di inclusione sempre più necessario 22,0% diventano strumenti Impegni: nelle aziende il passaggio PRESENZA FEMMINILE aziendali fondamentali 1 Definire ed attuare politiche aziendali inclusive che, a partire dal vertice, da una gestione ordinaria anche in considerazione coinvolgano tutti i livelli dell’organizzazione della diversità a una 28,0% delle trasformazioni dello 2 Adottare politiche di selezione, di assunzione e di accoglienza del personale che visione strategica che, PRESENZA FEMMINILE NEI QUADRI scenario economico a garantiscano processi e pratiche neutrali rispetto alla diversità di genere, età, con una logica inclusiva, e partire dai mutamenti cultura, abilità e che valutino soltanto le competenze professionali in funzione superando le tradizionali 16,0% del mercato del lavoro delle esigenze aziendali politiche per le pari PRESENZA FEMMINILE NEI DIRIGENTI e della previdenza che 3 Adottare misure a sostegno della conciliazione dei tempi vita-lavoro e di opportunità, valorizzi impongono alle aziende miglioramento del welfare aziendale le differenze di genere, un’efficiente gestione del 4 Rendere trasparenti e oggettive le politiche di valutazione, avanzamento di età, abilità e cultura tema dell’aging, stante carriera e premialità del personale quali attivatrici di valore l’allungamento dell’età 5 Definire strategie ed interventi di formazione sulla base dei fabbisogni formativi aggiunto, produttività, lavorativa e l’accresciuta specifici con il più ampio coinvolgimento del personale efficienza e innovazione. anzianità media della forza 6 Adottare un sistema di monitoraggio che garantisca, in modo oggettivo, la lavoro. verifica e la rendicontazione annuale dei risultati e dei progressi effettivamente conseguiti dall’azienda nella gestione della diversità 7 Comunicare i progressi raggiunti dall’azienda in tema di valorizzazione e gestione della diversità e adottare politiche di sensibilizzazione interne ed esterne sul valore delle misure di inclusione adottate. 24 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 25
42.462 LAVORATORI 25,9 MLD RICAVI Leader della Sostenibilità Tra le imprese censite nel presente Rapporto sono state indagate alcune caratteristiche qualitative dell’organizzazione aziendale interna. Sono state così individuate quelle associate che hanno abbracciato una cultura di sostenibilità in modo più incisivo e consapevole e che hanno adottato strategie coerenti e conseguenti. Definiti 4 fattori di sostenibilità – che comunemente ne rappresentano gli elementi qualificanti – sono stati individuati quei soggetti che ne soddisfano almeno 3 sui 4 previsti. Dall’analisi del campione sono risultate 15 le Aziende cosiddette “Leader della Sostenibilità”, di seguito denominate con la dicitura “Utilitalia 15”. VISION STAKEHOLDER PIANIFICATO L’ATTIVITÀ INDUSTRIALE ENGAGEMENT INCLUDENDO OBIETTIVI DI SVILUPPO AVVIATO INIZIATIVE DI ASCOLTO E SOSTENIBILE NEL MEDIO-LUNGO PERIODO. COINVOLGIMENTO DEDICATI AI DIVERSI INTERLOCUTORI DELL’ORGANIZZAZIONE. TRASPARENZA GOVERNANCE REDATTO UN BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ O DEFINITO STRUTTURE ORGANIZZATIVE CON DICHIARAZIONE NON FINANZIARIA. FUNZIONI SPECIFICAMENTE DEDICATE ALLA SOSTENIBILITÀ. UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 27
Cosa abbiamo misurato Ne abbiamo parlato con B LU E ALE SSANDRO RUSS O • Le perdite idriche, per sollecitare una gestione efficiente della risorsa. Coordinatore Direttivo Acqua • La qualità dell’acqua potabile, per garantire la salubrità ai cittadini. • Gli investimenti realizzati, per illustrare in modo trasparente “Uscire dalla crisi economica causata alla pandemia investendo l’impiego delle tariffe pagate dagli utenti. sul territorio, contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici • La qualità dell’acqua depurata, per assicurare la neutralità ecologica mettendo in atto strategie per mitigarne i rischi a livello locale, dei processi di depurazione. adottare strategie green e carbon neutral per abbattere le emissioni • Il trattamento dei fanghi di depurazione, per segnalarne l’utilizzo in un’ottica circolare. inquinanti”. G R EEN FILIPPO B RANDO LINI • La % di raccolta differenziata, per rappresentare il contributo alla circolarità Coordinatore Direttivo Ambiente nell’uso delle risorse. • La diffusione della tariffa puntuale, per legare il costo sostenuto dall’utente “La transizione verso l’economia circolare è una sfida che non ci ai proprio comportamenti. coglie impreparati. Il nostro sistema industriale vi contribuirà con • Il ricorso alla discarica, evidenziando le alternative a minor impatto ambientale. organizzazioni, tecnologie e impianti rinnovati ed innovativi”. • Gli investimenti realizzati, per illustrare in modo trasparente l’impiego delle risorse economiche degli utenti. • La diffusione dei centri di raccolta, quale mezzo utile per raggiungere gli standard elevati di qualità del servizio. YEL LOW FRANCE S CO MACRÌ • La % di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, quale contributo Coordinatore Direttivo Energia alla decarbonizzazione. • La diffusione degli smart meter gas, quale innovazione tecnologica “Competitività, sicurezza e sostenibilità. Queste le sfide che ci a servizio dell’utenza. aspettano se vogliamo raggiungere gli obiettivi sul clima e sulla • Gli investimenti realizzati nel servizio di distribuzione gas, per rispondere decarbonizzazione”. agli obiettivi nazionali ed europei. • Gli investimenti realizzati nel servizio di distribuzione di energia, per evidenziare l’impiego delle risorse economiche degli utenti. • Le interruzioni di energia elettrica, quale impegno nel promuovere innovazione e resilienza dei sistemi. 28 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 29
BLUE BLUE Uscire dalla crisi economica causata alla pandemia investendo sul territorio, contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici mettendo in atto strategie per mitigarne i rischi a livello locale, adottare strategie green e carbon neutral per abbattere le emissioni inquinanti. Sono queste le sfide a cui siamo chiamati. Il settore idrico deve puntare sui fattori ESG per affrontare le sfide del presente e essere protagonista di una transizione green. Fare impresa non è pensabile senza una strategia integrale che tenga insieme tutti i fattori produttivi. Si tratta di cambiare punto di vista, adottando un approccio olistico. La sostenibilità è proprio questo: una strategia industriale che parte dall’analisi dei punti di forza e debolezza e dall’individuazione dei rischi e delle opportunità dell’azienda, e identifica le principali sfide di industria sostenibile a partire dai principali trend sociali, economici e ambientali in un orizzonte di lungo periodo. Per le aziende associate a Utilitalia, fortemente connesse con territorio in cui operano, parlare di ripresa significa far ripartire i cantieri, fare investimenti su tecnologie e impianti, spingere su ricerca e innovazione. Fare tutto questo significa lavorare sulle condizioni di possibilità e di sostenibilità dell’industria idrica nei prossimi decenni. E in questo, la rendicontazione non finanziaria è fondamentale: non si può costruire un piano industriale senza il territorio, senza che questo sia parte integrante della strategia di un’azienda. La rendicontazione è dunque uno strumento di trasparenza e allo stesso tempo un mezzo a disposizione di tutti gli stakeholder. Solo conoscendo fino in fondo il proprio gestore del servizio idrico, sapendo la qualità e la quantità degli investimenti e comparandola con quanto avviene in altri territori, l’utente può farsi un’idea del reale costo del servizio, della corrispondenza tra tariffa pagata e servizi erogati e, infine, dell’eventuale inadeguatezza di chi gestisce l’acqua che, ricordiamolo, è un bene pubblico che richiede una gestione industriale e altamente specializzata. Alessandro Russo COORDINATORE DIRETTIVO ACQUA UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 31
BLUE I numeri chiave INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA UTILITALIA 15 Perdite idriche INDICATORE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA 1 UTILITALIA 15 Rapporto tra il volume delle perdite idriche e 15 23,1 23 24,3 Perdite idriche [%] 25 42,4 40,3 37 Perdite idriche Classe A (ARERA 2016) (2018: 23,5) la lunghezza della rete mc/km/gg Delibera RQTI di acquedotto ARERA Nord Centro Sud Totale Indicatore M1a ARERA TOP 30,2 50,2 45,6 40,1 1 Rapporto tra il volume GRANDE 36,5 43,8 54,2 40,6 Perdite delle perdite idriche e 25% 42,4% 40,3% 37,0% il volume in ingresso Classe A (ARERA 2016) (2018: 37,8%) MEDIA 43,3 34,6 33,8 39,0 percentuali Delibera RQTI nel sistema % ARERA di acquedotto PICCOLA 44,2 52,8 - 51,7 1-Indicatore M1b ARERA TOTALE 32,4 49,5 45,0 40,3 Quota di Qualità dell'acqua campionamenti 99,5% 96,1% 98,9% 99,4% conformi ai parametri 2 potabile di potabilità Classe A Delibera RQTI (ARERA 2016) (2018: 99,2%) La percentuale di acqua non fatturata rispetto alla Elaborando i dati forniti dalle Aziende associate % ARERA quantità immessa in rete è dovuta a perdite fisiche notiamo come le perdite idriche ammontino al dell'acqua 1-Indicatore M3b ARERA reali (dovute a rotture di condotte od organi 40,3%, con un dato della Aziende Utilitalia 15 idraulici) o a perdite solo apparenti riconducibili migliore di quasi 3 punti percentuali. Per tale a aspetti amministrativi (errori di misurazione dei parametro riteniamo che il dato dell’acqua non Rapporto tra il totale Investimenti degli investimenti 90 - 50,6 54,9 contatori, errori nella stima del consumo presunto fatturata per chilometro di rete possa essere 3 pro-capite realizzati e la Media europea Paesi avanzati (2018: 53,4) alla fine dell’anno solare, autoconsumi non rilevati, maggiormente rappresentativo dell’efficacia Eur/abitante popolazione residente consumi abusivi); queste ultime si traducono in e dell’efficienza del sistema di distribuzione servita acqua che viene effettivamente erogata ma che rispetto allo standard ARERA, fornendo una non viene conteggiata ai fini della fatturazione. Le rappresentazione più chiara dello stato di Quota di perdite sono direttamente connesse con lo stato di efficienza delle reti. campionamenti con- Qualità formi ai parametri di 99% 87,2% 79,4% 90,8% efficienza delle infrastrutture (reti acquedottistiche Su tale parametro le perdite lineari delle Aziende dell’acqua e misuratori), ovvero con il tasso di manutenzione censite ammontano a 23 mc/km/gg, con un 4 depurata concentrazione degli Classe A Delibera RQTI (ARERA 2016) (2018: 94,1%) inquinanti ammessi ARERA e rinnovo della rete. obiettivo di riduzione nazionale pari a 15 litri per % nell'acqua depurata km. Le perdite lineari per le Aziende Utilitalia 15, 1-Indicatore M6 ARERA In Italia le perdite di rete ammontano al 42,4% invece, che risultano pari a 24,3 mc/km/gg. (ARERA, 2018), a fronte di un obiettivo nazionale Quota di fanghi Per contenere le perdite idriche, i gestori Fanghi destinati 15% 19,4 10,5% 10,5% fissato al 25%. Le perdite di rete registrano forti di depurazione variazioni geografiche: nel Nord-est ammontano provvedono alla manutenzione della rete 5 % allo smaltimento Classe A Delibera RQTI (ARERA 2016) (2018: 17,7%) in media al 32,2%, nel Nord-ovest al 38,9%, nel arrivando anche a completi interventi di in discarica ARERA Indicatore M5 ARERA Centro al 49,4% e nel Sud e Isole al 51,3% (ARERA, sostituzione delle tubature. Per il monitoraggio 2018). e l’individuazione delle perdite sono utilizzati sistemi di distrettualizzazione delle reti (ovvero la segmentazione della rete sul territorio) e di telecontrollo, che monitorano le variazioni nella pressione e nella portata. 32 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 33
Qualità acqua potabile INDICATORE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA 2 UTILITALIA 15 Investimenti INDICATORE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA 3 UTILITALIA 15 Qualità acqua Investimenti 99,5 96,1 98,9 99,4 90 - 50,6 54,9 potabile [%] pro-capite [Eur/ab.] Nord Centro Sud Totale Nord Centro Sud Totale TOP 99,7 92,7 96,9 99,2 TOP 54,4 73,9 34,9 54,9 GRANDE 92,9 97,6 100 96,1 GRANDE 53,9 38,6 9,5 44,1 MEDIA 97,8 100 99,5 98,4 MEDIA 37,4 62,6 1,1 17,4 PICCOLA 84,1 98,2 - 96,3 PICCOLA 36,4 42,4 - 41,5 TOTALE 95,3 95,3 97,4 98,9 TOTALE 53,1 64,6 26,2 50,6 In Italia l’ottima qualità dell’acqua destinata La Direttiva della Commissione Europea n. La sostenibilità economica dei servizi idrici si al consumo umano è garantita innanzitutto 1787/2015 del 6 ottobre 2015 ha introdotto la fonda sulla tariffa, ovvero sulle somme corrisposte 24 Eur/abitante dall’eccellenza delle fonti, per l’85% proveniente metodologia Water Safety Plans (WPS) per dagli utenti con le bollette in cambio dei servizi di INVESTIMENTI COMPARTO ACQUEDOTTO da acque sotterranee: in profondità, infatti, la strutturazione delle attività di prevenzione acquedotto, fognatura e depurazione. La tariffa, l’acqua è filtrata naturalmente dal terreno e e controllo finalizzate a garantire la migliore secondo il principio europeo della copertura la contaminazione batterica risulta marginale. qualità delle acque potabili. I Water Safety Plan integrale dei costi, comprende i costi operativi e di 11,4 Eur/abitante Prima di arrivare al rubinetto, l’acqua prelevata è sono sistemi di prevenzione e sorveglianza investimento del servizio. I costi sono riconosciuti INVESTIMENTI COMPARTO FOGNATURE sottoposta a rigorosi e continui controlli preventivi, recentemente elaborati dall'Organizzazione da ARERA e dunque autorizzati in tariffa solo se svolti in contraddittorio dalle autorità sanitarie e Mondiale della Sanità sotto forma di Linee guida considerati efficienti, a tutela cioè degli utenti e 10 Eur/abitante dai gestori dei servizi idrici. Sono milioni i controlli non vincolanti: potenziano i controlli standard dell’economicità complessiva per il sistema. Gli INVESTIMENTI COMPARTO DEPURAZIONE che i gestori svolgono ogni anno in numerosi punti perché includono le anali sui rischi specifici in un investimenti del servizio idrico sono passati da 1,6 di prelievo della rete acquedottistica. determinato contesto, in modo che i controlli dei mld nel 2011, ai 2,8 mld nel 2017, pari a 38,7 euro/ In Italia, gli investimenti nel servizio idrico sono gestori e delle autorità sanitarie integrino i rischi abitante. La media degli investimenti realizzati A livello generale in Italia, la conformità dell’acqua stati per lungo tempo insufficienti e inadeguati generali con quelli specifici del singolo territorio e in Italia da tutti i soggetti del comparto, è pari potabile ai parametri dettati dalla normativa è e l’attuale crisi climatica ne impone una rapida operino quindi un monitoraggio completo. a 44,6 euro/abitante, cifra che sale a 50,6 euro/ superiore al 96%, a fronte dell’obiettivo molto accelerazione. Secondo l’analisi di Utilitalia, gli abitante per le aziende Utilitalia. Tra queste, le rigoroso e sfidante del 99,5% stabilito dall’ARERA. Sulla base dei dati elaborati, i Piani di sicurezza investimenti infrastrutturali necessari a fronteggiare Aziende leader hanno realizzato investimenti per Basti pensare che in Europa la conformità è dell’acqua sono stati adottati da 14 gestori, per un gli eventi siccitosi e alluvionali sempre più circa 55 euro/abitante. Gli investimenti hanno registrata per il 98,5%. Per i gestori associati ad numero di utenti di circa 3,5 milioni. ricorrenti ammontano a 700 milioni – pari a 50 seguito gli obiettivi Gli investimenti hanno seguito Utilitalia la conformità dell’acqua potabile è pari al per abitante l’anno per un periodo di 4 anni -. Si gli obiettivi generali fissati dall’ARERA che ha 98,9% dei campionamenti, che sale al 99,4% per le tratta di investimenti in serbatoi, nuovi schemi spronato l’intera l’industria idrica a evolvere verso aziende Utilitalia 15. di approvvigionamento, sistemi di riutilizzo performance di crescente efficienza. Questo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e trend conferma che la regolazione nazionale ha interconnessioni tra acquedotti. La realizzazione effettivamente contribuito a spingere un aumento di tali interventi comporterebbe una maggiore degli investimenti complessivi e ridotto la distanza quantità di acqua disponibile – intesa come acqua tra il livello di investimenti realizzati e il fabbisogno recuperata o come acqua supplementare prodotta complessivo. - stimata in 1,7 miliardi di mc/anno. 34 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 35
Qualità acqua depurata INDICATORE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA 4 UTILITALIA 15 Fanghi di depurazione INDICATORE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA 5 UTILITALIA 15 Qualità acqua Fanghi smaltiti 99 87,2 79,4 90,8 15 19,4 10,5 10,5 depurata [%] in discarica [%] Nord Centro Sud Totale Nord Centro Sud Totale TOP 94,1 92,8 75,8 91,9 TOP 10,5 30,5 23,8 10,5 GRANDE 91 96,3 65,9 88,9 GRANDE 5,6 58,0 71,7 18,6 MEDIA 90,6 100 90,2 90,7 MEDIA 9,2 - 27,9 11,7 PICCOLA 49,2 97 - 51,5 PICCOLA - 13,4 - 12,6 TOTALE 75,3 94,6 75 79,4 TOTALE 10,5 33,6 25,4 10,5 La depurazione dei reflui collettati è un passaggio Più in dettaglio, per le associate Utilitalia, il 20% Dal processo di depurazione dei reflui deriva il Inoltre, secondo la Commissione Europea, particolarmente delicato del ciclo idrico poiché circa degli abitanti serviti non risulta conforme flusso di acqua depurata da rilasciare nell’ambiente se riciclassimo il fosforo contenuto nei impatta sulla qualità ambientale dei corpi idrici all’obbligo di depurazione; questa cifra raggiunge e un’ulteriore parte solida detta fanghi di fanghi di depurazione si potrebbe coprire ricettori. In Italia, la quota di campioni di reflui l’83,8% nelle Regioni del Sud e il 7,5% nel Nord, depurazione. La produzione dei fanghi è tanto più approssimativamente il 20-30% del fabbisogno depurati conformi è pari all’87,2%, a fronte di un con il Centro in posizione mediana. abbondante quanto più efficace è il processo di di concimi fosfatici dell’Unione che dipende per il obiettivo nazionale al 99%. La performance del depurazione realizzato. 90% da fosforo importato da Paesi extra europei, comparto Utilitalia, invece, è pari rispettivamente La depurazione, in un’ottica di economia circolare con effetti molto positivi sulla propria bilancia al 79,4% per le aziende censite e al 90,8% per le e di uso efficiente delle risorse, potrà diventare I fanghi sono dunque anch’essi un rifiuto, che dovrà commerciale. aziende più sostenibili. non il processo finale ma quello intermedio nel essere inserito in processi di economia circolare o ciclo degli usi dell’acqua. Il riutilizzo dell’acqua recuperato energeticamente nei termovalorizzatori L’utilizzo, infine, dei fanghi di depurazione in La depurazione dei reflui in Italia è da tempo depurata per usi irrigui o industriali andrebbe e solo in ultima istanza smaltito in discarica. In Italia agricoltura – nel rispetto di stringenti parametri oggetto di procedimenti sanzionatori da parte incoraggiato anche attraverso misure incentivanti, il 19,4% dei fanghi di depurazione è ancora smaltito qualitativi – offre ai terreni la possibilità di un dell’Unione Europea. La direttiva comunitaria 271 che ne incoraggino l’uso in sostituzione di quella in discarica, a fronte di un obiettivo nazionale arricchimento dal punto di visto organico. Ricchi di del 1991 stabiliva infatti l’obbligo di depurazione prelevata dalle riserve idriche. massimo del 15%. Per le aziende censite, il ricorso azoto e fosforo, i fanghi possono essere utilizzati in dei reflui collettati, con scadenze differenziate a alla discarica avviene nel 10,5% dei casi, con una agricoltura come concimi, ammendanti o correttivi seconda delle dimensioni degli agglomerati urbani. performance in linea con il dato delle Aziende più dei terreni, oltre che per la produzione di compost. In Italia, solo l’Emilia Romagna risulta conforme sostenibili. all’obbligo di depurazione dei reflui, mentre procedure di verifica o sanzioni già comminate I fanghi di depurazione, in un’ottica di economia sono presenti in tutte le altre Regioni, con circolare, possono essere valorizzati quindi in chiave particolare gravità nel Mezzogiorno. energetica come combustibile per la produzione di energia elettrica o termica, o attraverso la digestione anaerobica per la produzione di biogas che con l’upgrading viene raffinato in biometano che alimenta le flotte dei mezzi aziendali o viene immesso nei gasdotti nazionali. 36 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 37
Le aziende dei servizi idrici UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 39
Green In una compiuta transizione all’economia circolare, la corretta gestione dei rifiuti riveste un ruolo fondamentale: garantisce infatti il controllo e la tutela ambientale, consentendo al contempo di evitare sprechi di risorse (materiali ed energetiche) nell’ambito dei cicli di produzione e consumo. La cultura del riciclo e del recupero si è gradualmente diffusa e affermata contribuendo allo sviluppo dell’industria della valorizzazione delle materie prime seconde e alla consistente riduzione del ricorso allo smaltimento in discarica. La crisi che ci ha colpito ha evidenziato tutte le vulnerabilità del nostro attuale sistema di gestione rifiuti, con particolare riferimento al sistema impiantistico, e ha dimostrato la necessità che venga elaborata a livello centrale una strategia nazionale che definisca in una prospettiva di sistema Paese i fabbisogni regionali sulla base di criteri omogenei e di strategie gestionali affidabili. L’emergenza in atto ha confermato che se non si pianifica e si realizza un sistema infrastrutturale nazionale che tenda all’autosufficienza, il nostro Paese resta esposto a periodiche e ricorrenti situazioni di crisi, che possono essere dovute a cause molto differenti ma con effetti comunque negativi. La transizione verso un’economia circolare è una sfida che non coglie impreparato il sistema industriale di gestione dei rifiuti. Infatti, se da un lato rappresenta un cambio di paradigma in cui sono strategici l’ecodesign e la piena assunzione di responsabilità dei produttori anche sul fine vita dei prodotti immessi al consumo, dall’altro le imprese di gestione dei rifiuti contribuiranno con organizzazioni, tecnologie e impianti rinnovati e innovativi per garantire la circolarità dei prodotti dopo il loro consumo nonché la trasformazione dei rifiuti in risorse. La transizione sarà inoltre indissolubilmente legata alla transizione energetica, per la quale il settore dei rifiuti porterà un contributo rilevante in termini di efficienza e GREEN risparmio di materia prima, principalmente attraverso il riciclo, e di produzione da energie rinnovabili. Filippo Brandolini COORDINATORE DIRETTIVO AMBIENTE UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 41
GREEN I numeri chiave INDICATORE DESCRIZIONE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA UTILITALIA 15 Raccolta differenziata INDICATORE OBIETTIVO ITALIA UTILITALIA 1 UTILITALIA 15 Raccolta Quota di rifiuti 65% 61,3% 60,9% 68,5% 65 61,3 60,9 68,5 Raccolta raccolti in maniera differenziata [%] 1 differenziata differenziata Obiettivo 2012 D.lgs. 152/2006 ISPRA 2020 (2018: 66,6%) % Nord Centro Sud Totale sul totale raccolti TOP 66,4 50,5 36,9 59,1 Quota di rifiuti urbani GRANDE 79,4 - - 79,4 Smaltimento indifferenziati 10% 21,0% 13% 4,2% destinati 2 in discarica allo smaltimento con Obiettivo 2035 D.lgs. 152/2006 ISPRA 2020 (2018: 8,3%) MEDIA 72,2 74 79,3 73,1 % destinazione diretta PICCOLA 64,3 - - 64,3 in discarica TOTALE 67,5 51,9 40,2 60,9 Rapporto tra il totale Investimenti degli investimenti - - 18,8 26,9 3 pro-capite realizzati e la (2018: 8,8) Essenziale per avviare a un efficace valorizzazione Il panel delle associate Utilitalia risulta in linea con Eur/abitante popolazione residente dei rifiuti è la raccolta differenziata. Essa la media nazionale, attestandosi al 60,9%. Migliore servita rappresenta la prima importante fase di molte la performance delle aziende Utilitalia 15, il cui filiere industriali del riciclaggio che si sviluppano livello di raccolta differenziata nei territori serviti è proprio a partire dai materiali separati dalle utenze pari al 68,5%. Tariffa Quota di abitanti 100 10,8% 7,5 15,7 e poi raccolti, trasportati, selezionati e in alcuni puntuale serviti tramite tariffa Gli sforzi degli italiani nella raccolta differenziata 4 % puntuale sul totale Obiettivo ideale ISPRA 2020 (2018: 13,3) casi anche trattati dalle Utilities. Elemento di devono essere premiati da un sistema che degli abitanti serviti raccordo tra una componente culturale (i cittadini che producono e conferiscono i rifiuti) e il sistema sia in grado di valorizzare al meglio i rifiuti. In industriale che è chiamato a valorizzare questi quest’ottica, i dati dimostrano che la raccolta flussi sono le imprese che gestiscono i rifiuti differenziata e gli impianti non sono due elementi contrapposti, e tra loro alternativi, anzi: i territori Centri Quota di rifiuto - - 11,3 16,5 urbani e che ne rappresentano uno degli snodi più di raccolta importanti della transizione verso un’economia che registrano le percentuali più alte di raccolta 5 % urbano conferito (2018: 16,4) differenziata, non a caso, sono proprio quelli in cui nei centri di raccolta circolare.. è presente il maggior numero di impianti. In Italia, la raccolta differenziata ha raggiunto nel 2019 una quota pari al 61,3% rispetto al totale dei rifiuti urbani, ancora lontana dall’obiettivo dell’Unione europea che avremmo dovuto raggiungere già nel 2012 e pari al 65%. In verità, la raccolta differenziata è pari al 69,6% nel Nord, al 58,1% nel Centro e al 50,6% nel Sud e Isole. Alla disomogeneità dei risultati corrisponde un equale difformità nel livello dei servizi erogati, in particolare della dotazione impiantistica, che non garantisce ai flussi differenziati raccolti l’adeguato trattamento negli impianti di destinazione naturale. 42 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 UTILITALIA I Rapporto di Sostenibilità 2020 43
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