Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone

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Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
Sergio Loggi si candida                                    a
Sindaco di Monteprandone
Sergio Loggi, vice sindaco di Monteprandone, ha deciso di
candidarsi alle prossime elezioni di maggio, con una sua lista
civica. Il progetto sarà presentato nei prossimi giorni.
MONTEPRANDONE     – In vista delle elezioni comunali che
porteranno i cittadini al seggio per la scelta del nuovo
Sindaco di Monteprandone, l’attuale vice sindaco Sergio Loggi
scioglie le riserve e si candida alle prossime elezioni di
maggio, con una sua lista civica. Il progetto sarà presentato
prossimamente insieme ai candidati che sosterranno questa sua
discesa in politica iniziata diversi anni fa. Dunque una
prosecuzione quasi naturale che sfocerà nella candidatura a
Sindaco.

Come Vice Sindaco di Monteprandone – dichiara Sergio Loggi –
mi assumo la responsabilità di guidare un ampio progetto
civico. L’idea è quella di creare una piattaforma aperta e
democratica attraverso la realizzazione di una campagna di
ascolto e confronto per la definizione di una lista civica.
Sono convinto che la scelta del candidato Sindaco non debba
essere ridotta a un regolamento di conti e giochi all’interno
di un partito, ma vada condivisa con tutte le forze politiche
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
progressiste, le associazioni e gli esponenti della società
civile del nostro territorio.
Dalla prossima settimana incontrerò le categorie produttive,
gli operatori sociali, le associazioni e le forze politiche al
fine di definire un percorso comune che porti alla creazione
di una lista civica che abbia al suo interno esperienza e
competenze amministrative, capacità di aggregazione e che sia
attenta e sensibile alle problematiche del territorio.
Sono fortemente convinto che ci sia un modo diverso di fare
politica, lontano da giochi e trame ideate nelle segrete
stanze di un partito. Per questo ho deciso di candidarmi a
Sindaco di Monteprandone e mettere al servizio dei cittadini
la mia esperienza e il mio entusiasmo.

Terzo Forum di Luigi Massa
Offida – Si è svolto, lo scorso 21 marzo, il terzo
appuntamento con i Forum per il Programma, la serie di
incontri voluti dal candidato sindaco di Offida Solidarietà e
Democrazia, Luigi Massa, per incontrare e ascoltare i
cittadini.

Durante la serata al Circolo “E Fabrizi” di Santa Maria
Goretti, si è parlato di urbanistica ed edilizia; opere
pubbliche; progetti sisma; imprenditoria e artigianato.

Come al solito, Massa – dopo un breve preambolo, al quale sono
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
seguiti gli interventi degli assessori Davide Butteri e
Isabella Bosano e del consigliere di maggioranza Alessandro
Straccia – ha lasciato spazio alle considerazioni e alle
proposte dei numerosi cittadini che hanno partecipato
all’incontro.

A cominciare dalle attività produttive, alle quali, per i
presenti, l’Amministrazione comunale dovrebbe continuare a
dare sostegno, con delle misure anche relative a imposte
locali.

Inoltre è stato suggerito che – a seguito della raggiunta
definizione tra il Demanio e l’Amministrazione uscente, in
merito alla proprietà dell’area impianti sportivi che è
passata recentemente al Comune – si potrebbe verificare la
possibilità         di      un       investimento         per
l’adeguamento/ammodernamento degli impianti stessi, anche con
indirizzo di “Cittadella dello Sport”.
Durante il dibattito è emersa l’esigenza di promuovere sia una
“Consulta dei Tecnici”, con finalità consultive e propositive
per l’Amministrazione Comunale, sia dei corsi di formazione,
forum o convegni di aggiornamento sulle tematiche di settore,
in sinergia con gli “Ordini Professionali”. Eventi che
potrebbero anche rappresentare un’occasione di promozione
della città.
I cittadini presenti all’incontro hanno proposto, inoltre,
l’apertura di uno sportello dedicato alle aziende, sulle
opportunità e le misure si sostegno esistenti. Infine si è
discusso su incentivi che possano creare circuito virtuoso di
utilizzazione/riconversione a fini turistici/abitativi del
patrimonio edilizio privato nel centro storico.

Gli ultimi due forum si svolgeranno mercoledì 27 marzo alla
Casa del quartiere di Borgo Miriam e il 29 marzo presso la
sede Y-Lab 2.0. Sempre alle ore 21.
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da Grottammare
Aperture straordinarie dei musei cittadini

In sintonia con le giornate culturali promosse dal Fondo
Ambiente Italiano

Fine settimana al museo, grazie alle aperture straordinarie
predisposte dall’assessorato alla Cultura. L’iniziativa è in
sintonia con le giornale culturali promosse per domani, sabato
23, e domenica 24 dal FAI-Fondo Ambiente italiano.

Domani pomeriggio (SABATO), il pubblico potrà ammirare per la
prima volta il quadro di Giacomo Pomili, detto Il Tarpato, “Il
mercato di San Martino” (1977) nell’omonimo museo di piazza
Peretti. L’opera è stata acquistata recentemente
dall’Amministrazione comunale e avrebbe dovuto fare il suo
esordio pubblico nel corso delle festività pasquali, ma
l’occasione di questa fine settimana all’insegna della
conoscenza del patrimonio artistico italiano ha permesso di
anticipare i tempi di esposizione. Orario museo: 16.30-19.30,
solo sabato.
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
Per sabato e domenica, invece, è garantita l’ apertura del
Museo Il Torrione della Battaglia, dove è conservata la
preziosa collezione di opere di Pericle Fazzini della
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Tra queste,
anche il bozzetto in argento (1970) della nota Resurrezione
realizzata dall’artista per la Sala Nervi in Vaticano.

Stesse aperture per il Mic, in piazza Kursaal, che oltre alle
collezioni Ricci e Ottaviani in questi giorni propone ancora
la mostra fotografica “Donne in chiaro scuro”. L’esposizione è
collegata alla rassegna dedicata alla Giornata internazionale
della donna “Sguardi di donne”, che si chiude domani (SABATO)
alle ore 17 con la presentazione del libro “Magiche
metamorfosi” di Alessandra De Angelis.

Orari musei: 16-30-19.30

L’ingresso alle strutture museali cittadine è sempre gratuito.

22.03.2019

Lawrence Ferlinghetti e “Grottamare”

Una targa nella stazione ferroviaria per i 100 anni del poeta
della beat generation

Anche la Città di Grottammare ha in serbo una giornata
speciale per i 100 anni di Lawrence Ferlinghetti: una targa
commemorativa verrà affissa presso la stazione ferroviaria, in
ricordo della poesia “Grottamare” che il poeta, autore ed
editore statunitense , simbolo della beat generation, compose
durante una sosta tecnica del treno sul quale viaggiava, nel
1989.
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
Il      pannello
                                            riporta il testo
                                            autografo       in
                                            inglese     e   la
                                            traduzione      in
                                            italiano, verrà
                                            svelato domenica
                                            24 marzo (giorno
                                            di   nascita    di
                                            Ferlinghetti),
                                            alle ore 11, nella
                                            stazione
                                            ferroviaria     di
                                            Grottammare, nel
                                            corso    di    una
cerimonia pubblica.

L’omaggio però non si ferma qui. L’amministrazione comunale ha
messo a punto un programma che proseguirà il 6 aprile con una
conversazione teatrale (Teatro dell’Arancio, ore 17.30), nel
corso della quale verranno proiettati stralci del documentario
sulla vita di Ferlinghetti realizzato da Giada Diano, biografa
ufficiale di Ferlinghetti, che sarà presente all’incontro.

Il tributo a Ferlinghetti nasce dall’interazione tra più
soggetti – operatori culturali, ricercatori, amministratori,
appassionati di storia locale – che pian piano hanno
ricostruito la genesi di una piccola ma indelebile storia per
la Città di Grottammare.

Tra le tante curiosità emerse, quella riguardante l’esistenza
della poesia: la prima lettura pubblica avvenne da parte dello
stesso autore a Napoli, nel 1990, nell’ambito di un convegno
letterario a cui partecipò un cittadino piceno, che così rese
noto il testo alla terra ispiratrice di quei versi, fino a
quel momento del tutto ignara.

Va ricordato, inoltre, che in passato, l’attore Giorgio
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
Colangeli ha declamato la poesia di Ferlinghetti per uno spot
promozionale della città.

23.03.2019

Alcool e mass media, seminario per genitori
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
Prosegue in ludoteca il ciclo di incontri sulle dipendenze
giovanili curati dall’Unità di Strada

Il centro ricreativo ”L’Isola che c’è” di Zona Ascolani ospita
DOMANI, sabato 23 marzo, l’incontro “Padre, Madre e Alcool”
(16.30-19, gratuito).

Si tratta del terzo appuntamento della rassegna di seminari
per genitori “Dipende da noi!”, destinata ad accrescere le
conoscenze su come prevenire e intervenire nelle diverse
patologie di dipendenza.

Il progetto è condotto dagli esperti del servizio Unità di
Strada dell’ATS 21, gestito dalla COOSS Marche.

I partecipanti all’incontro, guidato dal sociologo e mediatore
culturale Romeo Vannicola, avranno la possibilità di
riflettere sul modo in cui l’alcol, soprattutto per motivi
economici, viene promosso e pubblicizzato, attraverso la
visione e l’analisi degli spot rivolti agli alcolici.
Obiettivi: fornire informazioni sulle sostanze e l’alcol e
sugli effetti del loro consumo; prevenirne il consumo;
approfondire i bisogni e le abitudini dei giovani, le loro
aspettative, il modo in cui si inserisce nella vita quotidiana
l’uso di alcol.

L’Unità di Strada è un servizio di promozione del benessere e
sicurezza. Realizza interventi d’informazione e di
sensibilizzazione sugli effetti e sui rischi legati
all’assunzione di sostanze psicotrope e sui comportamenti
patologici, net gaming e gioco d’azzardo.

Il prossimo e ultimo incontro è fissato a sabato 13 aprile e
verterà sull’utilizzo dei social network.

Informazioni al numero 0735.583784 dalle 16 alle 19.

22.03.2019
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
Sogliola alla Mugnaia
Sogliola alla Mugnaia Fatto da Soriano

Piatti, dolci   e   cocktail:   Chef:    Simone   Ventresca,   Ugo
Auriemma.

Ogni settimana i fratelli Giudici presentano le creazioni del
loro bar ristorante pasticceria.

Antico Caffe’ Soriano
Pubblicato il 20 mar 2019
Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
Mezza Maratona dei Fiori, al
via la 21ma edizione
San Benedetto del Tronto, 2019-03-18 – Presentata oggi in
conferenza stampa la 21ma edizione della Mezza Maratona dei
Fiori
Danjel   Kosma,    verso   il
“Festival dell’Arte sul Mare”
2019
San Benedetto del Tronto – Continuiamo la presentazione degli
artisti che parteciperanno alla prossima edizione
del “Festival dell’Arte sul Mare” 2019      Sezione “Scultura
Viva” con l’ospite DANJEL KOSMA di Cupra Marittima
Di seguito, nell’ordine, una sua foto, l’opera “La vita”, il
bozzetto della scultura che realizzerà a giugno ed alcune sue
note biografiche.
MAM, Museo d’Arte sul Mare
Michele            Canalini,
“L’insegnante di terracotta.
La buona scuola… e poi?”
Presentazione del libro “L’insegnante di terracotta. La buona
                       scuola… e poi?”

                Sabato 23 marzo 2019 ore 16.30

                      Biblioteca Bobbato

Galleria dei Fonditori, 64 – Centro commerciale Miralfiore, 1°
                            piano

                            Pesaro

Sabato 23 marzo 2019, alle ore 16.30 presso la Biblioteca
Bobbato di Pesaro (Galleria dei Fonditori, 64 – Centro
commerciale Miralfiore, 1° piano) verrà presentato il libro
L’insegnante di terracotta. La buona scuola… e poi? di Michele
Canalini (Mimesis 2019). Interverranno Matteo Ganino e Andrea
Girometti. Sarà presente l’Autore.
Allieve allibite di fronte a suore che cantano nel film Tutti
insieme appassionatamente, sospetti di indecenza all’ascolto
di Bocca di rosa di De André, ragazzi disabili trascurati e
bistrattati. Potrebbe sembrare di essere a metà degli anni
Sessanta e invece siamo nel 2018. Dietro la cattedra della
scuola italiana si trova un insegnante spaurito, disorientato.
A tre anni dall’approvazione della Buona Scuola e con
l’incognita delle scelte di un nuovo governo, Michele Canalini
tratteggia la figura di un “insegnante di terracotta” che si
ritrova a dover fronteggiare i diktat degli uffici scolastici,
le invadenze di psicologi e specialisti e, last but not least,
le immancabili richieste di genitori sempre più ansiosi e
organizzati in ubique comunità di Whatsapp. Riuscirà il nostro
“insegnante di terracotta” a non frantumarsi in mille pezzi e
a restare intatto, piccolo soldato al servizio della
modernità, del ministero, della classe e, infine, anche di se
stesso?

La presentazione è promossa da Iscop, Biblioteca Bobbato, Mce,
Coordinamento scuola 27 maggio.

Michele Canalini, nato a Pesaro e laureato in Lettere moderne presso l’Università di

Bologna, lavora come insegnante in un istituto professionale della Lunigiana, in

provincia di Massa-Carrara. Nel 2014 consegue la laurea triennale in Filosofia

presso l’Università degli Studi di Urbino con una tesi dal titolo “L’angoscia

nell’epistemologia di Leopardi”, pubblicata in volume con il titolo Leopardi e

l’angoscia   (2015).   Le   sue   principali   esperienze   sono   state      presso   l’Anpi

(Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Pesaro e Urbino, in qualità di

collaboratore e redattore della rivista “Memoria Viva” (2002-2010), e presso il

Rossini Opera Festival (2002-2015), in qualità di addetto ai libretti di sala. Ha

collaborato con il sito di divulgazione cinematografica cinema4stelle.it, è curatore

della     pagina       di         divulgazione      culturale            e      letteraria

www.facebook.com/cortesieperilettori.periodicoonline          e    dal       2016   collabora

saltuariamente con il sito di informazione culturale www.idranet.it.
Il Sant’Arcangelo lancia Fano
nel futuro: presentato il
progetto de “La Fabbrica del
Carnevale”
In 200, ieri, per conoscere il nuovo aspetto del complesso più
imponente del centro storico. Plastico, render e immagini
della struttura presentati dall’architetto e designer Italo
Rota hanno affascinato il pubblico della sala Verdi. Il via ai
lavori entro l’anno

Fano, 22 marzo 2019 – Fano si affaccia ad un futuro in cui
“Ironia e musica salveranno il mondo”. Lo farà trasformando in
realtà (inizio lavori entro l’anno) il progetto creativo
di Italo Rota, architetto e designer di fama mondiale che, nel
pomeriggio di ieri, in una sala Verdi del Teatro della Fortuna
colma di fanesi – circa 200 -, ha presentato la futura “La
Fabbrica del Carnevale”, ad oggi il “Sant’Arcangelo”, il
complesso più imponente del centro storico sito in corso
Matteotti 66.

Sono stati gli interventi del sindaco Massimo Seri e del vice
sindaco e assessore alla Cultura e Turismo Stefano
Marchegiani – che hanno definito una “grandiosa avventura
pronta a trasformarsi in una struttura della e per la città.
Un luogo da creare vivendo un’arte senza confini. Un
ricettacolo originale, unico e fortemente identitario della
creatività fanese” – a dare il via alla presentazione del
progetto che ha vinto il bando regionale destinato agli ITI –
Investimenti Territoriali Integrati conquistando il
finanziamento ai lavori di oltre 2,4 milioni di euro (fondi
strutturali 2014-2020) della Regione a cui si aggiunge
l’investimento del Comune.

“Non nascondo la soddisfazione e il piacere di questo momento
– ha detto il sindaco Massimo Seri -. Tre anni fa lanciavamo
un’idea di ristrutturazione di un edificio. Un’idea che oggi è
realtà e che restituiamo in questo primo giorno di primavera.
Quasi un segno della fioritura di una città che si sta
trasformando e che in questi anni ha fatto passi importanti”.

“Il nuovo Sant’Arcangelo – ha sottolineato Marchegiani – sarà
un edificio completamente ristrutturato, utile ai cittadini
giovani e non giovani. Si rivolgerà al dinamismo legato alla
creatività, in particolare al carnevale e alla musica jazz, e
che abbiamo inserito in una più ampia strategia di sviluppo
urbano. Abbiamo creduto in un progetto all’avanguardia, che
scommette e investe sulle capacità dei cittadini. Per
realizzarlo abbiamo coinvolto un architetto del calibro di
Rota, capace di ‘guardare lontano’ e coinvolgere ogni aspetto
dell’identità fanese”.

Presente anche il vice presidente del Consiglio Regionale
Renato Claudio Minardi: “Questa è la progettualità di un
Comune che sa lavorare, che si sa relazionare e sa progettare.
La ‘Fabbrica del Carnevale’ è un’occasione per valorizzare il
territorio e “dare gambe” a quelle idee che valorizzano la
cultura: un volano eccezionale per il turismo e per l’economia
del territorio”.
Poi è stato il momento di Italo Rota che, slide con
assonometrie e sezioni, render e suggestioni alle spalle, ha
guidato all’interno del nuovo Sant’Arcangelo i partecipanti
all’evento: gran parte dei fanesi che avevano condiviso nel
2016 il percorso partecipato voluto dall’amministrazione
comunale per la creazione de “La Fabbrica del Carnevale”.

“Il nuovo Sant’Arcangelo sarà molto concentrato e molto
piccolo – ha detto l’architetto e designer Rota -. È stato
pensato su scala di Fano, e fatto per i suoi cittadini. Avrà
un forte carattere internazionale e sarà facile ampliarlo. Chi
conosceva    l’edificio     come   collegio    lo  ritroverà
nella facciata che ho scelto di non modificare in onore della
memoria, molto precisa, dei tanti che lo hanno vissuto in
passato e nella funzione pedagogica che manterrà”.

Il nuovo Sant’Arcangelo sarà l’archivio vivente e mutevole di
un bene comune della collettività, la creatività fanese,
sostenuto   da   una  scenografia    che   trae  spunto
dai concetti vitruviani (“dalla struttura spicca la torre
vitruviana collocata al centro dell’edificio. La si incontra
percorrendo la struttura anche dall’interno, è in legno e
contiene, in sé, l’ordine gigante di Vitruvio”) in cui la
convergenza delle linee del centro sarà esaltata da strutture
modulari composte da materiali leggeri: legno, vetro e
acciaio. A questi, e alla fluidità concessa dal ripensamento
della struttura, il compito di ribaltare la funzionalità
originaria di un “edificio passivo” caratterizzato da muri
spessi e poche finestre.

Gli elementi della natura saranno inseriti per conferire
“benessere ambientale”. Via allora a: un’aerazione naturale,
fondata sul ruolo centrale della “torre dei venti” scelta da
Rota; ai pannelli solari collocati sul tetto dell’edificio;
alla facciata verde “bioclimatica”, soluzione che consente
massima funzionalità contenendo interventi impiantistici e
consumi; alla trasformazione in prato-giardino nella corte
interna del complesso in cui sedersi e ammirare la facciata in
vetro che scivola sui due livelli della struttura; alla
collocazione del sistema antincendio a lama d’acqua; alla
serra in cui saranno coltivati i prodotti della terra che
troveremmo a pochi chilometri dal centro città, una sorta di
orto verticale che fungerà anche da camino climatico.

Il percorso interno non si interseca mai. È una spirale che
torna sui suoi passi e che permette ai visitatori di creare la
propria esperienza personale mentre percorre l’edificio e si
immerge nella scenografia che lo caratterizza.

La luce accompagnerà in un viaggio emozionale il pubblico de
“La Fabbrica del Carnevale” prevista come collante della nuova
mobilità urbana che prevede la bicicletta come mezzo
principale di locomozione.

Il livello -1 del complesso sarà dedicato all’accademia e club
della musica jazz con un’area titolata al ristoro e
spettacolo. Previsto inoltre uno spazio polifunzionale con
laboratori (compresi quelli del riciclo “costruiamo insieme un
carro per il futuro: tra arte, robotica e meccanotronica),
esposizioni e intrattenimento pensato per il Carnevale.

Il livello 0, quello che si affaccia su corso Matteotti,
prevedrà un bookshop, un ciclo parking, l’area ristorazione,
accademia della musica. Ci si accederà, con la bici o a piedi,
da corso Matteotti. Darà accesso anche al prato in pendenza,
le cui gradinate sono state pensate per il pubblico che
assisterà ai piccoli spettacoli. Al livello 1 i “display in
(e)motion” fungeranno da rete spaziale del piano. Le “light
box” accoglieranno invece “la memoria dei fanesi legate al
carnevale. Ci conserveremo le foto di famiglia, i super8, i
ricordi della collettività”.

Le idee, gli spazi, le nuove aree sono state mostrate da Rota
anche tramite il plastico realizzato da       Fabrizio Folco
Zambelli, architetto vicentino. Il modellino ha attirato
l’attenzione dei partecipanti che si sono attardati per
toccare con mano il futuro del complesso. Il plastico sarà
esposto al pubblico, da oggi, nel foyer del Teatro della
Fortuna, in piazza XX Settembre.

I lavori di realizzazione de “La Fabbrica del Carnevale”
avranno inizio entro il 2019. Le prossime fasi prevedono la
consegna del progetto creativo finale entro un mese. Seguirà
la trasformazione in progetto esecutivo “ingegnerizzato” dello
stesso per la pubblicazione del bando per l’esecuzione dei
lavori.

Di seguito il link per scaricare le slide presentate ieri
dall’architetto e designer Italo Rota: https://we.tl/t-
MH0WgWRBoL
Giornate Fai                  di      Primavera
nelle Marche
                      27ª EDIZIONE

               GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

 Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta
                    pubblica di fondi

           Sabato 23 e domenica 24 marzo 2019
NELLE MARCHE

                     Con il Patrocinio di

           Sostieni la Fondazione con l’iscrizione,

 con un contributo facoltativo o, fino al 31 marzo, invia un
                         sms al 45584

     per la campagna di raccolta fondi “Tu che puoi FAI”

Lo splendido paradosso della bellezza italiana è l’essere
insieme quotidiana e straordinaria, a volte sontuosa ed
esplicita, altre nascosta e ferita, ma sempre così
profondamente nostra da definire chi siamo e ricordarci gli
innumerevoli intrecci che hanno tessuto le nostre origini,
lasciando impronte nel nostro patrimonio culturale quasi
fossero indizi. Sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 il FAI –
Fondo Ambiente Italiano invita tutti a partecipare alle
Giornate FAI di Primavera per guardare l’Italia come non
abbiamo mai fatto prima e costruire un ideale Ponte tra
culture che ci farà viaggiare in tutto il mondo.

Giunta ormai alla 27ª edizione, la manifestazione si è
trasformata in una grandiosa festa mobile per un pubblico
vastissimo, che attende ogni anno di partecipare a questa
straordinaria cerimonia collettiva, appuntamento irripetibile
del nostro panorama culturale che a partire dal 1993 ha
appassionato quasi 11 milioni di visitatori. Anno dopo anno le
Giornate FAI di Primavera superano se stesse: questa edizione
vedrà protagonisti 1.100 luoghi aperti in 430 località in
tutte le regioni, grazie alla spinta organizzativa dei 325
gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni – Delegazioni
regionali, provinciali e Gruppi Giovani – e grazie ai 40.000
Apprendisti Ciceroni. Centinaia di siti e migliaia di persone
che l’anima del FAI accende, prendendo per mano tutti e
accompagnando gli italiani a specchiarsi nella stupefacente
varietà del paese più bello, aprendo luoghi spesso
inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend,
durante il quale è possibile sostenere la Fondazione con un
contributo facoltativo o con l’iscrizione.

Per il quinto anno consecutivo le Giornate FAI di Primavera
chiudono la Settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali in
collaborazione con il FAI. Dal 18 al 24 marzo, infatti, la Rai
racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la
bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva
e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del FAI, per
sensibilizzare sempre più italiani sul valore del nostro
straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per
promuoverne la partecipazione attiva. La Settimana Rai per i
beni culturali è realizzata con il Patrocinio di Rai –
Responsabilità Sociale e con la Media Partnership di TG1,
RAINEWS24, RAI TGR e RADIO1 che assicureranno           ampia
informazione e una copertura capillare.

Per il 2019, la novità della più grande festa di piazza
dedicata ai beni culturali del nostro Paese sarà FAI ponte tra
culture, il progetto del FAI che si propone di amplificare e
raccontare le diverse influenze culturali straniere
disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi
luoghi testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e
dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei paesi
europei, asiatici, americani e africani. Ecco perché in alcuni
di questi siti e in alcuni Beni FAI le visite saranno curate
da oltre un centinaio di volontari di origine straniera che
racconteranno gli aspetti storici, artistici e architettonici
tipici della loro cultura di provenienza che, a contatto con
la nostra, ha contribuito a dar vita al nostro patrimonio.

Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI in
occasione della manifestazione, potranno godere di ingressi
dedicati e accessi prioritari.
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ASCOLI PICENO

MOSTRA “TULLIO PERICOLI. FORME DEL PAESAGGIO. 1970-2018”

* Ingresso esclusivo per gli iscritti FAI

Solo agli iscritti FAI è riservata venerdì 22 marzo dalle ore
9.30 alle 18 l’inaugurazione con anteprima della mostra Tullio
Pericoli. Forme del Paesaggio. 1970-2018 a Palazzo dei
Capitani ad Ascoli Piceno (fino al 3 maggio 2020):
un’antologia, a cura di Claudio Cerritelli, dedicata
all’artista marchigiano, con 165 opere realizzate nel corso di
cinquant’anni di attività, che illustrano la ricerca di
Pericoli sul tema del paesaggio, con una particolare
attenzione alla sua terra natale (nato a Colli del Tronto nel
1936), ferita dal sisma del 2016. Nella prima sala sono
esposte le opere che ritraggono gli sconvolgimenti del
paesaggio causati da eventi sismici. Seguono, in ordine
cronologico, il ciclo delle “geologie” (1970-1973), con
immagini stratificate, sezioni materiche e strutture sismiche;
vedute oniriche e orizzonti immaginari (1976-1983); vedute di
colli marchigiani, dettagli della natura e solchi delle terre
(1998-2009); infine, nuove profondità del paesaggio
(2010-2018).
Apertura: venerdì, ore 9.30 – 18

STADIO CINO E LILLO DEL DUCA

Lo stadio Cino e Lillo Del Duca da oltre cinquanta anni ospita
le gare in casa dell’Ascoli Calcio ed è intitolato a due noti
fratelli editori piceni, fondatori del quotidiano Il Giorno.
La costruzione dello stadio iniziò nel 1955 e l’impianto fu
inaugurato nel 1962 con un incontro fra le rappresentative
dilettantistiche di Italia e Inghilterra. Il precario stato di
conservazione della struttura non ha tuttavia tolto nulla al
fascino di un luogo dove le più recenti generazioni del Piceno
si sono potute incontrare e gioire, soffrire, aggregare
ammirando i campioni più noti e le squadre più importanti del
mondo del calcio.

Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 15 – 18

PALAZZO SAN FILIPPO, SEDE DELLA PREFETTURA

Il Palazzo sorge su un’area precedentemente occupata dalla
chiesa dedicata a San Filippo Neri e dall’attiguo convento. A
seguito della confisca dei beni ecclesiastici a opera dello
Stato Italiano, la struttura passò nel 1861 al Comune che la
adibì prima a sede della Corte di Assise, successivamente a
Caserma e quindi a convitto femminile sino al 1884, quando fu
acquistata dalla Provincia di Ascoli Piceno. È oggi sede della
Prefettura. Al secondo piano venne realizzato per esigenze di
rappresentanza il grande Salone delle Feste, per la cui
decorazione fu chiamato il più famoso artista marchigiano
attivo fra Ottocento e Novecento: Adolfo De Carolis.

Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 15 – 18

ANCONA

SINAGOGA

Ancona, antica città portuale e crogiolo di popoli diversi.
Proprio la fluidità dell’acqua può aver fuso nei secoli queste
ricchezze culturali che hanno dato vita a “prodotti sociali”
del tutto originali che hanno fortemente connotato l’identità
della città dorica. Visitando la sinagoga i visitatori
potranno entrare in contatto con una cultura di matrice
diversa e per questo arricchente ed edificante.

Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 14 – 18

JESI (AN)

EX CONSERVATORIO POVERE FANCIULLE DELLA DIVINA PROVVIDDENZA

L’ex Conservatorio delle Povere Fanciulle della Divina
Provvidenza è stato realizzato su progetto dell’architetto
romano Virginio Bracci. In occasione delle Giornate FAI di
Primavera 2019 gli ambienti riprenderanno vita grazie alle
ricostruzioni degli studenti e alle voci di coloro che oggi lo
abitano. Un’indagine sulla vita in un orfanotrofio, sulla
condizione della donna e sulle trasformazioni subite negli
anni. Dalle suore Clarisse alle Vincenziane fino alle suore
cappellone: tante sono le figure che si sono avvicendate in
questo luogo e hanno lasciato memoria della loro presenza. Del
complesso è parte integrante anche la Chiesa di Sant’Ubalbo.

Apertura: sabato ore 14 – 18 e domenica ore 10 – 18

MACERATA

BIBLIOTECA COMUNALE MOZZI BORGETTI – BIBLIOTECA ANTICA

Nel 1773, in seguito alla soppressione dell’Ordine dei Gesuiti
che avevano stabilito nel palazzo il loro collegio, papa
Clemente XIV concesse al Comune la realizzazione di una
pubblica biblioteca all’interno dell’edificio. Soprattutto
grazie a Bartolomeo Mozzi la biblioteca fu aperta ai cittadini
nel 1787 con il nome di Biblioteca Mozziana. Nel 1833 il
domenicano Tommaso Borgetti decise di fondare una seconda
biblioteca, composta soprattutto dei volumi che egli stesso
donò: la Biblioteca Borgettiana. Le due biblioteche vennero
fuse nel 1855 dando vita alla Biblioteca Mozzi Borgetti, che
oggi, con un patrimonio di circa 400.000 volumi, oltre 10.000
manoscritti e circa 300 esemplari di incunaboli, è una delle
più grandi delle Marche.

PALAZZO DEGLI STUDI * Ingresso esclusivo per gli iscritti FAI.

Il Palazzo sorge sull’area del preesistente complesso
conventuale di San Francesco: demoliti entro l’inizio del
Novecento gli edifici conventuali, al loro posto fu realizzato
l’attuale palazzo, su disegno di Cesare Bazzani, architetto
romano che operò a Macerata durante il ventennio fascista,
modificando radicalmente l’aspetto del centro cittadino. Il
maestoso Palazzo degli Studi presenta un porticato di
ispirazione palladiana e una raffinata decorazione di impronta
classicista.

Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 14.30 – 18.30

RECANATI (MC)

TORRE DEL BORGO

Edificata alla fine del XII secolo per controllare il
territorio dagli attacchi dei nemici, fu parzialmente
distrutta nel 1322 da un incendio. Ricostruita alcuni anni
dopo, nel XVI secolo divenne il carcere della città. Dal
Seicento divenne torre campanaria e dell’orologio. Alla fine
dell’Ottocento, nel realizzare la nuova piazza, fu separata
dall’antico palazzo comunale. Su uno dei lati campeggia lo
stemma della città, opera dell’artista rinascimentale Andrea
Sansovino. Dal 2016, ospita il Museo della Città.

PALAZZO COMUNALE

Progettato per divenire la sede dell’Amministrazione Comunale
fu iniziato nel 1872, dopo la demolizione del Palazzo dei
Priori. Al secondo piano, la Sala degli Stemmi prende il nome
dagli oltre cento stemmi di città italiane che hanno
partecipato economicamente alla costruzione del palazzo o che
hanno influenzato la storia di Recanati. Adiacente ad essa si
trova l’Aula Consiliare decorata da Matteo Tassi. Sul lato
nord la maestosa Aula Magna dell’architetto Gaetano Koch e le
stanze del Sindaco. Il palazzo è stato inaugurato il 29 giugno
1898, in occasione del primo centenario della nascita di
Giacomo Leopardi.

Apertura: sabato ore 15 – 18 e domenica ore 10 – 12.30 / 14.30
– 18

PORTO SAN GIORGIO (FM)

VILLA DELLE ROSE, OGGI ISTITUTO DELLE CANOSSIANE * Ingresso
esclusivo per gli Iscritti FAI.

Fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, si riscontrò un
massiccio incremento edilizio lungo la fascia litoranea del
Fermano con l’inaugurazione della linea ferroviaria nel 1864 e
il conseguente sviluppo del turismo balneare. Villa delle
Rose, costruita nel 1921 per volontà di Alfredo Salvadori,
rispecchia pienamente lo stile liberty. Si tratta della più
antica casa di villeggiatura edificata nella zona
settentrionale della riviera sangiorgese che in breve tempo fu
disseminata dalle abitazioni della fiorente borghesia locale,
alberghi dal gusto ricercato, bagni termali e cinematografi.
Nel 1947 fu donata alle Figlie della Carità Canossiane che si
preoccuparono di restaurare l’intero complesso per accogliervi
un istituto di formazione scolastica.

Apertura: sabato e domenica ore 10 – 18

PETRITOLI (FM)

TEATRO DELL’IRIDE

Il Teatro Comunale dell’Iride venne inaugurato nel 1877 con
due rappresentazioni della società filodrammatica di Porto San
Giorgio. La costruzione ripete lo schema, fissato nel XVIII
secolo, dei grandi teatri d’opera italiani. La pregevole
impostazione architettonica degli interni è arricchita da
stucchi, e dorature e dipinti. Nel teatro si svolgevano
frequenti spettacoli di prosa e musica, ma negli anni Trenta,
e ancor più nel dopoguerra, venne usato come sala
cinematografica. Il Teatro dell’Iride ospita il Concorso
Internazionale per Oboe “Giuseppe Tomassini”, noto oboista
dell’Accademia di Santa Cecilia.

Apertura: sabato ore 10 – 18 e domenica ore 10 – 16

PESARO

AREA ARCHEOLOGICA DI COLOMBARONE

L’antica basilica di San Cristoforo ad Aquilam, di cui si era
persa l’ubicazione, deve all’erudito pesarese Annibale degli
Abati Olivieri (1708-1789) il suo ritrovamento nell’area del
Parco naturale San Bartolo. Gli scavi hanno evidenziato la
presenza di quattro importanti sovrapposizioni archeologiche:
la villa tardoantica, la basilica di metà VI-IX secolo, la
pieve medioevale del X-XII secolo e la chiesuola del XII
secolo. La basilica, edificata sull’ampia sala della villa, è
formata da un presbiterio rialzato, l’iconostasi e un’ampia
abside con pavimentazione a scacchiera. Durante gli scavi è
stata ritrovata una notevole quantità di reperti – ceramici,
metallici, vitrei e lapidei – a testimonianza di un ricco
apparato decorativo.

Apertura: sabato e domenica ore 10 – 12.30 / 15 – 18.30

FOSSOMBRONE (PU)

CORTE ALTA PALAZZO DUCALE

Il Palazzo Ducale di Fossombrone, noto come Corte Alta, fu
fatto edificare da Federico da Montefeltro dopo il 1464. Con
Guidubaldo I e la moglie Elisabetta Gonzaga, l’edificio fu
ingrandito e arricchito di giardini su diversi livelli.
Assunse il ruolo di residenza pressoché abituale della corte
configurandosi anche come luogo di delizie e di svaghi. E
documentato che già agli inizi del XVI secolo la Corte Alta,
per la sua posizione, perse progressivamente la sua centralità
e importanza a favore della Corte Bassa e della Corte Rossa,
adiacenti alla città che si stava sviluppando sul percorso
della via Flaminia.

Apertura: sabato e domenica ore 10 – 12.30 / 15 – 18.30

Il 50% circa dei beni aperti durante le Giornate FAI di
Primavera 2019 saranno fruibili anche da persone con
disabilità fisica.

Per l’elenco completo delle 1.100 aperture sarà possibile
consultare il sito www.giornatefai.it o telefonare al numero
02/467615399. Invitiamo tutti a diffondere in rete la notizia
di questo evento utilizzando l’hashtag #giornatefai.

IMPORTANTE: Prima di recarsi a visitare i luoghi è opportuno
verificare sul sito web eventuali modifiche di orari di
apertura, variazioni di programma in caso di condizioni meteo
avverse o imprevisti e la possibile chiusura anticipata delle
code a causa della grande affluenza di pubblico.

                    SOSTIENI LA FONDAZIONE

Le Giornate FAI di Primavera, oltre a essere un momento di
incontro prezioso ed emozionante tra il FAI e la gente, sono
anche un’importante occasione di condivisione degli obiettivi
e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro
sostegno attraverso l’iscrizione annuale (vale tutto l’anno
per avere sconti, omaggi e opportunità e in occasione delle
Giornate FAI di Primavera permette di godere di ingressi
dedicati e accessi prioritari), oppure con un contributo
facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà
richiesto all’accesso di ogni luogo aperto o ancora con
l’invio di un sms solidale al numero 45584, attivo fino al 31
marzo 2019. Si potranno donare 2 euro per ciascun SMS inviato
da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop
Voce e Tiscali. La donazione sarà invece di 5 euro per le
chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile e di 5 e
10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre,
Fastweb e Tiscali.

Le aperture dell’edizione 2019 di Giornate FAI di Primavera
sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di
importanti aziende: Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e
Partner dell’evento, da otto anni prezioso sostenitore
dell’iniziativa e presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo
nella lista dei luoghi visitabili nelle due giornate. Banca
Generali, realtà leader in Italia nel private banking,
sostenitrice dell’evento per il sesto anno consecutivo
affiancata da Enel, entrambe in qualità di Main Sponsor.
Rekeep, principale gruppo italiano attivo nel facility
management e amico del FAI dal 2018, che sostiene l’evento in
qualità di Sponsor. Gruppo Gabrielli, realtà della Grande
Distribuzione Organizzata del centro Italia con i marchi Oasi,
Tigre e Tigre Amico, rinnova il suo sostegno all’evento per le
regioni Marche e Abruzzo. DHL Express Italy, che per il quinto
anno consecutivo in qualità di Logistic Partner, garantisce la
movimentazione di tutti i materiali nei siti delle Giornate
FAI di Primavera.

Si ringrazia inoltre GEDI Gruppo Editoriale per la consolidata
collaborazione.

Si ringraziano, infine, Regione Lazio, Regione Puglia, Regione
Toscana e Provincia Autonoma di Trento per il contributo
concesso.

La 27ª edizione delle Giornate FAI di Primavera ha ricevuto la
Targa del Presidente della Repubblica quale premio di
rappresentanza e si svolge in collaborazione con la
Commissione Europea grazie alla quale vengono aperti e messi
in risalto – in un ideale circuito lungo tutto il Paese – 38
siti storici, artistici e culturali che hanno ricevuto fondi
europei per il proprio recupero o valorizzazione. Si svolge,
inoltre, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, con il
Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali,
di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane, di Rai
Responsabilità Sociale e con la Media Partnership di TG1,
RAINEWS24, RAI TGR e RADIO1.

Quest’anno è stata inoltre aggiornata l’immagine-simbolo
dell’evento. La storica composizione del volto femminile che
guarda attraverso le stanze della Rocca di Soragna, realizzata
nel 1998 dall’agenzia Armando Testa, aveva bisogno di essere
attualizzata. È stato chiesto alla stessa agenzia di rimettere
mano al visual e di rinnovarlo in modo da renderlo più plurale
e dinamico. È nata quindi una campagna multisoggetto
ambientata nei Beni della Fondazione che vuole parlare a
persone di ogni genere ed età, perché questo è l’intento
stesso delle Giornate FAI di Primavera. Grazie quindi
all’agenzia Armando Testa per aver donato la nuova creatività.

Il FAI ringrazia Province, Comuni, Soprintendenze, Università,
Enti Religiosi, FIAB – Federazione Italiana Amici della
Bicicletta, le Istituzioni Pubbliche e Private, i privati
cittadini e tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la
Fondazione, oltre alle 125 Delegazioni, agli 89 Gruppi FAI e
ai 91 Gruppi FAI Giovani, ai 7.500 volontari FAI, dei quali un
centinaio sono i mediatori artistico culturali di FAI ponte
tra culture, e ai circa 2.000 volontari della Protezione
Civile che con il loro lavoro capillare e la loro
collaborazione rendono possibile l’evento.    Ad affiancarli,
nell’accogliere e guidare i visitatori, ci saranno 40.000
Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola di ogni ordine e
grado che hanno scelto con i loro docenti di partecipare
nell’anno scolastico a un progetto formativo di cittadinanza
attiva, un’iniziativa lanciata dal FAI nel 1996, che coinvolge
ogni anno studenti felici di poter vivere e raccontare da
protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro
territorio.

Tra le aperture più interessanti nelle Marche (in allegato
l’elenco completo delle aperture): GFP19 Elenco luoghi aperti
nelle Marche

Legalità tra i banchi                                                          di
scuola all’Ic Centro
                            LA SCUOLA MAESTRA DI LEGALITÁ

San Benedetto del Tronto – Legalità tra i banchi di scuola… all’IC Centro di San

Benedetto. La classe 2^A del plesso Marchegiani è risultata vincitrice al concorso

“GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO” organizzato dall’associazione LIBERA MARCHE.

Gli alunni hanno ideato lo slogan “MAFIA NOI NON TI VOGLIAMO… CON L’ARTE TI

TRASFORMIAMO” ispirato ai lavori di riallestimento del corridoio della scuola

intitolato a Giuseppe Impastato.

La docente Anna Traini insieme agli alunni delle classi 2^A e 2^B ha realizzato un

disegno con lo scorcio di San Benedetto e, in primo piano un albero della vita e

della legalità che mette in risalto l’idea della bellezza di Peppino Impastato. Il

percorso sulla legalità culminerà con un evento dedicato appunto a Peppino Impastato

in programma il prossimo 18 Maggio.

Messaggi di speranza, di impegno, di sensibilizzazione affinché la cultura      della

legalità,   partendo dalle aule si diffonda sul territorio e nella nostra società.
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