Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone
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Sergio Loggi si candida a Sindaco di Monteprandone Sergio Loggi, vice sindaco di Monteprandone, ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni di maggio, con una sua lista civica. Il progetto sarà presentato nei prossimi giorni. MONTEPRANDONE – In vista delle elezioni comunali che porteranno i cittadini al seggio per la scelta del nuovo Sindaco di Monteprandone, l’attuale vice sindaco Sergio Loggi scioglie le riserve e si candida alle prossime elezioni di maggio, con una sua lista civica. Il progetto sarà presentato prossimamente insieme ai candidati che sosterranno questa sua discesa in politica iniziata diversi anni fa. Dunque una prosecuzione quasi naturale che sfocerà nella candidatura a Sindaco. Come Vice Sindaco di Monteprandone – dichiara Sergio Loggi – mi assumo la responsabilità di guidare un ampio progetto civico. L’idea è quella di creare una piattaforma aperta e democratica attraverso la realizzazione di una campagna di ascolto e confronto per la definizione di una lista civica. Sono convinto che la scelta del candidato Sindaco non debba essere ridotta a un regolamento di conti e giochi all’interno di un partito, ma vada condivisa con tutte le forze politiche
progressiste, le associazioni e gli esponenti della società civile del nostro territorio. Dalla prossima settimana incontrerò le categorie produttive, gli operatori sociali, le associazioni e le forze politiche al fine di definire un percorso comune che porti alla creazione di una lista civica che abbia al suo interno esperienza e competenze amministrative, capacità di aggregazione e che sia attenta e sensibile alle problematiche del territorio. Sono fortemente convinto che ci sia un modo diverso di fare politica, lontano da giochi e trame ideate nelle segrete stanze di un partito. Per questo ho deciso di candidarmi a Sindaco di Monteprandone e mettere al servizio dei cittadini la mia esperienza e il mio entusiasmo. Terzo Forum di Luigi Massa Offida – Si è svolto, lo scorso 21 marzo, il terzo appuntamento con i Forum per il Programma, la serie di incontri voluti dal candidato sindaco di Offida Solidarietà e Democrazia, Luigi Massa, per incontrare e ascoltare i cittadini. Durante la serata al Circolo “E Fabrizi” di Santa Maria Goretti, si è parlato di urbanistica ed edilizia; opere pubbliche; progetti sisma; imprenditoria e artigianato. Come al solito, Massa – dopo un breve preambolo, al quale sono
seguiti gli interventi degli assessori Davide Butteri e Isabella Bosano e del consigliere di maggioranza Alessandro Straccia – ha lasciato spazio alle considerazioni e alle proposte dei numerosi cittadini che hanno partecipato all’incontro. A cominciare dalle attività produttive, alle quali, per i presenti, l’Amministrazione comunale dovrebbe continuare a dare sostegno, con delle misure anche relative a imposte locali. Inoltre è stato suggerito che – a seguito della raggiunta definizione tra il Demanio e l’Amministrazione uscente, in merito alla proprietà dell’area impianti sportivi che è passata recentemente al Comune – si potrebbe verificare la possibilità di un investimento per l’adeguamento/ammodernamento degli impianti stessi, anche con indirizzo di “Cittadella dello Sport”. Durante il dibattito è emersa l’esigenza di promuovere sia una “Consulta dei Tecnici”, con finalità consultive e propositive per l’Amministrazione Comunale, sia dei corsi di formazione, forum o convegni di aggiornamento sulle tematiche di settore, in sinergia con gli “Ordini Professionali”. Eventi che potrebbero anche rappresentare un’occasione di promozione della città. I cittadini presenti all’incontro hanno proposto, inoltre, l’apertura di uno sportello dedicato alle aziende, sulle opportunità e le misure si sostegno esistenti. Infine si è discusso su incentivi che possano creare circuito virtuoso di utilizzazione/riconversione a fini turistici/abitativi del patrimonio edilizio privato nel centro storico. Gli ultimi due forum si svolgeranno mercoledì 27 marzo alla Casa del quartiere di Borgo Miriam e il 29 marzo presso la sede Y-Lab 2.0. Sempre alle ore 21.
da Grottammare Aperture straordinarie dei musei cittadini In sintonia con le giornate culturali promosse dal Fondo Ambiente Italiano Fine settimana al museo, grazie alle aperture straordinarie predisposte dall’assessorato alla Cultura. L’iniziativa è in sintonia con le giornale culturali promosse per domani, sabato 23, e domenica 24 dal FAI-Fondo Ambiente italiano. Domani pomeriggio (SABATO), il pubblico potrà ammirare per la prima volta il quadro di Giacomo Pomili, detto Il Tarpato, “Il mercato di San Martino” (1977) nell’omonimo museo di piazza Peretti. L’opera è stata acquistata recentemente dall’Amministrazione comunale e avrebbe dovuto fare il suo esordio pubblico nel corso delle festività pasquali, ma l’occasione di questa fine settimana all’insegna della conoscenza del patrimonio artistico italiano ha permesso di anticipare i tempi di esposizione. Orario museo: 16.30-19.30, solo sabato.
Per sabato e domenica, invece, è garantita l’ apertura del Museo Il Torrione della Battaglia, dove è conservata la preziosa collezione di opere di Pericle Fazzini della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Tra queste, anche il bozzetto in argento (1970) della nota Resurrezione realizzata dall’artista per la Sala Nervi in Vaticano. Stesse aperture per il Mic, in piazza Kursaal, che oltre alle collezioni Ricci e Ottaviani in questi giorni propone ancora la mostra fotografica “Donne in chiaro scuro”. L’esposizione è collegata alla rassegna dedicata alla Giornata internazionale della donna “Sguardi di donne”, che si chiude domani (SABATO) alle ore 17 con la presentazione del libro “Magiche metamorfosi” di Alessandra De Angelis. Orari musei: 16-30-19.30 L’ingresso alle strutture museali cittadine è sempre gratuito. 22.03.2019 Lawrence Ferlinghetti e “Grottamare” Una targa nella stazione ferroviaria per i 100 anni del poeta della beat generation Anche la Città di Grottammare ha in serbo una giornata speciale per i 100 anni di Lawrence Ferlinghetti: una targa commemorativa verrà affissa presso la stazione ferroviaria, in ricordo della poesia “Grottamare” che il poeta, autore ed editore statunitense , simbolo della beat generation, compose durante una sosta tecnica del treno sul quale viaggiava, nel 1989.
Il pannello riporta il testo autografo in inglese e la traduzione in italiano, verrà svelato domenica 24 marzo (giorno di nascita di Ferlinghetti), alle ore 11, nella stazione ferroviaria di Grottammare, nel corso di una cerimonia pubblica. L’omaggio però non si ferma qui. L’amministrazione comunale ha messo a punto un programma che proseguirà il 6 aprile con una conversazione teatrale (Teatro dell’Arancio, ore 17.30), nel corso della quale verranno proiettati stralci del documentario sulla vita di Ferlinghetti realizzato da Giada Diano, biografa ufficiale di Ferlinghetti, che sarà presente all’incontro. Il tributo a Ferlinghetti nasce dall’interazione tra più soggetti – operatori culturali, ricercatori, amministratori, appassionati di storia locale – che pian piano hanno ricostruito la genesi di una piccola ma indelebile storia per la Città di Grottammare. Tra le tante curiosità emerse, quella riguardante l’esistenza della poesia: la prima lettura pubblica avvenne da parte dello stesso autore a Napoli, nel 1990, nell’ambito di un convegno letterario a cui partecipò un cittadino piceno, che così rese noto il testo alla terra ispiratrice di quei versi, fino a quel momento del tutto ignara. Va ricordato, inoltre, che in passato, l’attore Giorgio
Colangeli ha declamato la poesia di Ferlinghetti per uno spot promozionale della città. 23.03.2019 Alcool e mass media, seminario per genitori
Prosegue in ludoteca il ciclo di incontri sulle dipendenze giovanili curati dall’Unità di Strada Il centro ricreativo ”L’Isola che c’è” di Zona Ascolani ospita DOMANI, sabato 23 marzo, l’incontro “Padre, Madre e Alcool” (16.30-19, gratuito). Si tratta del terzo appuntamento della rassegna di seminari per genitori “Dipende da noi!”, destinata ad accrescere le conoscenze su come prevenire e intervenire nelle diverse patologie di dipendenza. Il progetto è condotto dagli esperti del servizio Unità di Strada dell’ATS 21, gestito dalla COOSS Marche. I partecipanti all’incontro, guidato dal sociologo e mediatore culturale Romeo Vannicola, avranno la possibilità di riflettere sul modo in cui l’alcol, soprattutto per motivi economici, viene promosso e pubblicizzato, attraverso la visione e l’analisi degli spot rivolti agli alcolici. Obiettivi: fornire informazioni sulle sostanze e l’alcol e sugli effetti del loro consumo; prevenirne il consumo; approfondire i bisogni e le abitudini dei giovani, le loro aspettative, il modo in cui si inserisce nella vita quotidiana l’uso di alcol. L’Unità di Strada è un servizio di promozione del benessere e sicurezza. Realizza interventi d’informazione e di sensibilizzazione sugli effetti e sui rischi legati all’assunzione di sostanze psicotrope e sui comportamenti patologici, net gaming e gioco d’azzardo. Il prossimo e ultimo incontro è fissato a sabato 13 aprile e verterà sull’utilizzo dei social network. Informazioni al numero 0735.583784 dalle 16 alle 19. 22.03.2019
Sogliola alla Mugnaia Sogliola alla Mugnaia Fatto da Soriano Piatti, dolci e cocktail: Chef: Simone Ventresca, Ugo Auriemma. Ogni settimana i fratelli Giudici presentano le creazioni del loro bar ristorante pasticceria. Antico Caffe’ Soriano Pubblicato il 20 mar 2019
Mezza Maratona dei Fiori, al via la 21ma edizione San Benedetto del Tronto, 2019-03-18 – Presentata oggi in conferenza stampa la 21ma edizione della Mezza Maratona dei Fiori
Danjel Kosma, verso il “Festival dell’Arte sul Mare” 2019 San Benedetto del Tronto – Continuiamo la presentazione degli artisti che parteciperanno alla prossima edizione del “Festival dell’Arte sul Mare” 2019 Sezione “Scultura Viva” con l’ospite DANJEL KOSMA di Cupra Marittima Di seguito, nell’ordine, una sua foto, l’opera “La vita”, il bozzetto della scultura che realizzerà a giugno ed alcune sue note biografiche.
MAM, Museo d’Arte sul Mare
Michele Canalini, “L’insegnante di terracotta. La buona scuola… e poi?” Presentazione del libro “L’insegnante di terracotta. La buona scuola… e poi?” Sabato 23 marzo 2019 ore 16.30 Biblioteca Bobbato Galleria dei Fonditori, 64 – Centro commerciale Miralfiore, 1° piano Pesaro Sabato 23 marzo 2019, alle ore 16.30 presso la Biblioteca Bobbato di Pesaro (Galleria dei Fonditori, 64 – Centro commerciale Miralfiore, 1° piano) verrà presentato il libro L’insegnante di terracotta. La buona scuola… e poi? di Michele Canalini (Mimesis 2019). Interverranno Matteo Ganino e Andrea Girometti. Sarà presente l’Autore.
Allieve allibite di fronte a suore che cantano nel film Tutti insieme appassionatamente, sospetti di indecenza all’ascolto di Bocca di rosa di De André, ragazzi disabili trascurati e bistrattati. Potrebbe sembrare di essere a metà degli anni Sessanta e invece siamo nel 2018. Dietro la cattedra della scuola italiana si trova un insegnante spaurito, disorientato. A tre anni dall’approvazione della Buona Scuola e con l’incognita delle scelte di un nuovo governo, Michele Canalini tratteggia la figura di un “insegnante di terracotta” che si ritrova a dover fronteggiare i diktat degli uffici scolastici, le invadenze di psicologi e specialisti e, last but not least, le immancabili richieste di genitori sempre più ansiosi e organizzati in ubique comunità di Whatsapp. Riuscirà il nostro “insegnante di terracotta” a non frantumarsi in mille pezzi e a restare intatto, piccolo soldato al servizio della modernità, del ministero, della classe e, infine, anche di se stesso? La presentazione è promossa da Iscop, Biblioteca Bobbato, Mce, Coordinamento scuola 27 maggio. Michele Canalini, nato a Pesaro e laureato in Lettere moderne presso l’Università di Bologna, lavora come insegnante in un istituto professionale della Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara. Nel 2014 consegue la laurea triennale in Filosofia presso l’Università degli Studi di Urbino con una tesi dal titolo “L’angoscia nell’epistemologia di Leopardi”, pubblicata in volume con il titolo Leopardi e l’angoscia (2015). Le sue principali esperienze sono state presso l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Pesaro e Urbino, in qualità di collaboratore e redattore della rivista “Memoria Viva” (2002-2010), e presso il Rossini Opera Festival (2002-2015), in qualità di addetto ai libretti di sala. Ha collaborato con il sito di divulgazione cinematografica cinema4stelle.it, è curatore della pagina di divulgazione culturale e letteraria www.facebook.com/cortesieperilettori.periodicoonline e dal 2016 collabora saltuariamente con il sito di informazione culturale www.idranet.it.
Il Sant’Arcangelo lancia Fano nel futuro: presentato il progetto de “La Fabbrica del Carnevale” In 200, ieri, per conoscere il nuovo aspetto del complesso più imponente del centro storico. Plastico, render e immagini della struttura presentati dall’architetto e designer Italo Rota hanno affascinato il pubblico della sala Verdi. Il via ai lavori entro l’anno Fano, 22 marzo 2019 – Fano si affaccia ad un futuro in cui “Ironia e musica salveranno il mondo”. Lo farà trasformando in realtà (inizio lavori entro l’anno) il progetto creativo di Italo Rota, architetto e designer di fama mondiale che, nel pomeriggio di ieri, in una sala Verdi del Teatro della Fortuna colma di fanesi – circa 200 -, ha presentato la futura “La Fabbrica del Carnevale”, ad oggi il “Sant’Arcangelo”, il complesso più imponente del centro storico sito in corso Matteotti 66. Sono stati gli interventi del sindaco Massimo Seri e del vice
sindaco e assessore alla Cultura e Turismo Stefano Marchegiani – che hanno definito una “grandiosa avventura pronta a trasformarsi in una struttura della e per la città. Un luogo da creare vivendo un’arte senza confini. Un ricettacolo originale, unico e fortemente identitario della creatività fanese” – a dare il via alla presentazione del progetto che ha vinto il bando regionale destinato agli ITI – Investimenti Territoriali Integrati conquistando il finanziamento ai lavori di oltre 2,4 milioni di euro (fondi strutturali 2014-2020) della Regione a cui si aggiunge l’investimento del Comune. “Non nascondo la soddisfazione e il piacere di questo momento – ha detto il sindaco Massimo Seri -. Tre anni fa lanciavamo un’idea di ristrutturazione di un edificio. Un’idea che oggi è realtà e che restituiamo in questo primo giorno di primavera. Quasi un segno della fioritura di una città che si sta trasformando e che in questi anni ha fatto passi importanti”. “Il nuovo Sant’Arcangelo – ha sottolineato Marchegiani – sarà un edificio completamente ristrutturato, utile ai cittadini giovani e non giovani. Si rivolgerà al dinamismo legato alla creatività, in particolare al carnevale e alla musica jazz, e che abbiamo inserito in una più ampia strategia di sviluppo urbano. Abbiamo creduto in un progetto all’avanguardia, che scommette e investe sulle capacità dei cittadini. Per realizzarlo abbiamo coinvolto un architetto del calibro di Rota, capace di ‘guardare lontano’ e coinvolgere ogni aspetto dell’identità fanese”. Presente anche il vice presidente del Consiglio Regionale Renato Claudio Minardi: “Questa è la progettualità di un Comune che sa lavorare, che si sa relazionare e sa progettare. La ‘Fabbrica del Carnevale’ è un’occasione per valorizzare il territorio e “dare gambe” a quelle idee che valorizzano la cultura: un volano eccezionale per il turismo e per l’economia del territorio”.
Poi è stato il momento di Italo Rota che, slide con assonometrie e sezioni, render e suggestioni alle spalle, ha guidato all’interno del nuovo Sant’Arcangelo i partecipanti all’evento: gran parte dei fanesi che avevano condiviso nel 2016 il percorso partecipato voluto dall’amministrazione comunale per la creazione de “La Fabbrica del Carnevale”. “Il nuovo Sant’Arcangelo sarà molto concentrato e molto piccolo – ha detto l’architetto e designer Rota -. È stato pensato su scala di Fano, e fatto per i suoi cittadini. Avrà un forte carattere internazionale e sarà facile ampliarlo. Chi conosceva l’edificio come collegio lo ritroverà nella facciata che ho scelto di non modificare in onore della memoria, molto precisa, dei tanti che lo hanno vissuto in passato e nella funzione pedagogica che manterrà”. Il nuovo Sant’Arcangelo sarà l’archivio vivente e mutevole di un bene comune della collettività, la creatività fanese, sostenuto da una scenografia che trae spunto dai concetti vitruviani (“dalla struttura spicca la torre vitruviana collocata al centro dell’edificio. La si incontra percorrendo la struttura anche dall’interno, è in legno e contiene, in sé, l’ordine gigante di Vitruvio”) in cui la convergenza delle linee del centro sarà esaltata da strutture modulari composte da materiali leggeri: legno, vetro e acciaio. A questi, e alla fluidità concessa dal ripensamento della struttura, il compito di ribaltare la funzionalità originaria di un “edificio passivo” caratterizzato da muri spessi e poche finestre. Gli elementi della natura saranno inseriti per conferire “benessere ambientale”. Via allora a: un’aerazione naturale, fondata sul ruolo centrale della “torre dei venti” scelta da Rota; ai pannelli solari collocati sul tetto dell’edificio; alla facciata verde “bioclimatica”, soluzione che consente massima funzionalità contenendo interventi impiantistici e consumi; alla trasformazione in prato-giardino nella corte interna del complesso in cui sedersi e ammirare la facciata in
vetro che scivola sui due livelli della struttura; alla collocazione del sistema antincendio a lama d’acqua; alla serra in cui saranno coltivati i prodotti della terra che troveremmo a pochi chilometri dal centro città, una sorta di orto verticale che fungerà anche da camino climatico. Il percorso interno non si interseca mai. È una spirale che torna sui suoi passi e che permette ai visitatori di creare la propria esperienza personale mentre percorre l’edificio e si immerge nella scenografia che lo caratterizza. La luce accompagnerà in un viaggio emozionale il pubblico de “La Fabbrica del Carnevale” prevista come collante della nuova mobilità urbana che prevede la bicicletta come mezzo principale di locomozione. Il livello -1 del complesso sarà dedicato all’accademia e club della musica jazz con un’area titolata al ristoro e spettacolo. Previsto inoltre uno spazio polifunzionale con laboratori (compresi quelli del riciclo “costruiamo insieme un carro per il futuro: tra arte, robotica e meccanotronica), esposizioni e intrattenimento pensato per il Carnevale. Il livello 0, quello che si affaccia su corso Matteotti, prevedrà un bookshop, un ciclo parking, l’area ristorazione, accademia della musica. Ci si accederà, con la bici o a piedi, da corso Matteotti. Darà accesso anche al prato in pendenza, le cui gradinate sono state pensate per il pubblico che assisterà ai piccoli spettacoli. Al livello 1 i “display in (e)motion” fungeranno da rete spaziale del piano. Le “light box” accoglieranno invece “la memoria dei fanesi legate al carnevale. Ci conserveremo le foto di famiglia, i super8, i ricordi della collettività”. Le idee, gli spazi, le nuove aree sono state mostrate da Rota anche tramite il plastico realizzato da Fabrizio Folco Zambelli, architetto vicentino. Il modellino ha attirato l’attenzione dei partecipanti che si sono attardati per
toccare con mano il futuro del complesso. Il plastico sarà esposto al pubblico, da oggi, nel foyer del Teatro della Fortuna, in piazza XX Settembre. I lavori di realizzazione de “La Fabbrica del Carnevale” avranno inizio entro il 2019. Le prossime fasi prevedono la consegna del progetto creativo finale entro un mese. Seguirà la trasformazione in progetto esecutivo “ingegnerizzato” dello stesso per la pubblicazione del bando per l’esecuzione dei lavori. Di seguito il link per scaricare le slide presentate ieri dall’architetto e designer Italo Rota: https://we.tl/t- MH0WgWRBoL
Giornate Fai di Primavera nelle Marche 27ª EDIZIONE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi Sabato 23 e domenica 24 marzo 2019
NELLE MARCHE Con il Patrocinio di Sostieni la Fondazione con l’iscrizione, con un contributo facoltativo o, fino al 31 marzo, invia un sms al 45584 per la campagna di raccolta fondi “Tu che puoi FAI” Lo splendido paradosso della bellezza italiana è l’essere insieme quotidiana e straordinaria, a volte sontuosa ed esplicita, altre nascosta e ferita, ma sempre così profondamente nostra da definire chi siamo e ricordarci gli innumerevoli intrecci che hanno tessuto le nostre origini, lasciando impronte nel nostro patrimonio culturale quasi fossero indizi. Sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 il FAI – Fondo Ambiente Italiano invita tutti a partecipare alle Giornate FAI di Primavera per guardare l’Italia come non abbiamo mai fatto prima e costruire un ideale Ponte tra culture che ci farà viaggiare in tutto il mondo. Giunta ormai alla 27ª edizione, la manifestazione si è trasformata in una grandiosa festa mobile per un pubblico vastissimo, che attende ogni anno di partecipare a questa straordinaria cerimonia collettiva, appuntamento irripetibile del nostro panorama culturale che a partire dal 1993 ha appassionato quasi 11 milioni di visitatori. Anno dopo anno le Giornate FAI di Primavera superano se stesse: questa edizione vedrà protagonisti 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni, grazie alla spinta organizzativa dei 325 gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni – Delegazioni regionali, provinciali e Gruppi Giovani – e grazie ai 40.000 Apprendisti Ciceroni. Centinaia di siti e migliaia di persone che l’anima del FAI accende, prendendo per mano tutti e accompagnando gli italiani a specchiarsi nella stupefacente varietà del paese più bello, aprendo luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend,
durante il quale è possibile sostenere la Fondazione con un contributo facoltativo o con l’iscrizione. Per il quinto anno consecutivo le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 18 al 24 marzo, infatti, la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva e radiofonica di raccolta fondi a sostegno del FAI, per sensibilizzare sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva. La Settimana Rai per i beni culturali è realizzata con il Patrocinio di Rai – Responsabilità Sociale e con la Media Partnership di TG1, RAINEWS24, RAI TGR e RADIO1 che assicureranno ampia informazione e una copertura capillare. Per il 2019, la novità della più grande festa di piazza dedicata ai beni culturali del nostro Paese sarà FAI ponte tra culture, il progetto del FAI che si propone di amplificare e raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi luoghi testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei paesi europei, asiatici, americani e africani. Ecco perché in alcuni di questi siti e in alcuni Beni FAI le visite saranno curate da oltre un centinaio di volontari di origine straniera che racconteranno gli aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza che, a contatto con la nostra, ha contribuito a dar vita al nostro patrimonio. Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI in occasione della manifestazione, potranno godere di ingressi dedicati e accessi prioritari.
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ASCOLI PICENO MOSTRA “TULLIO PERICOLI. FORME DEL PAESAGGIO. 1970-2018” * Ingresso esclusivo per gli iscritti FAI Solo agli iscritti FAI è riservata venerdì 22 marzo dalle ore 9.30 alle 18 l’inaugurazione con anteprima della mostra Tullio Pericoli. Forme del Paesaggio. 1970-2018 a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno (fino al 3 maggio 2020): un’antologia, a cura di Claudio Cerritelli, dedicata all’artista marchigiano, con 165 opere realizzate nel corso di cinquant’anni di attività, che illustrano la ricerca di Pericoli sul tema del paesaggio, con una particolare attenzione alla sua terra natale (nato a Colli del Tronto nel 1936), ferita dal sisma del 2016. Nella prima sala sono esposte le opere che ritraggono gli sconvolgimenti del paesaggio causati da eventi sismici. Seguono, in ordine cronologico, il ciclo delle “geologie” (1970-1973), con immagini stratificate, sezioni materiche e strutture sismiche; vedute oniriche e orizzonti immaginari (1976-1983); vedute di colli marchigiani, dettagli della natura e solchi delle terre (1998-2009); infine, nuove profondità del paesaggio (2010-2018).
Apertura: venerdì, ore 9.30 – 18 STADIO CINO E LILLO DEL DUCA Lo stadio Cino e Lillo Del Duca da oltre cinquanta anni ospita le gare in casa dell’Ascoli Calcio ed è intitolato a due noti fratelli editori piceni, fondatori del quotidiano Il Giorno. La costruzione dello stadio iniziò nel 1955 e l’impianto fu inaugurato nel 1962 con un incontro fra le rappresentative dilettantistiche di Italia e Inghilterra. Il precario stato di conservazione della struttura non ha tuttavia tolto nulla al fascino di un luogo dove le più recenti generazioni del Piceno si sono potute incontrare e gioire, soffrire, aggregare ammirando i campioni più noti e le squadre più importanti del mondo del calcio. Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 15 – 18 PALAZZO SAN FILIPPO, SEDE DELLA PREFETTURA Il Palazzo sorge su un’area precedentemente occupata dalla chiesa dedicata a San Filippo Neri e dall’attiguo convento. A seguito della confisca dei beni ecclesiastici a opera dello Stato Italiano, la struttura passò nel 1861 al Comune che la adibì prima a sede della Corte di Assise, successivamente a Caserma e quindi a convitto femminile sino al 1884, quando fu acquistata dalla Provincia di Ascoli Piceno. È oggi sede della Prefettura. Al secondo piano venne realizzato per esigenze di rappresentanza il grande Salone delle Feste, per la cui decorazione fu chiamato il più famoso artista marchigiano attivo fra Ottocento e Novecento: Adolfo De Carolis. Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 15 – 18 ANCONA SINAGOGA Ancona, antica città portuale e crogiolo di popoli diversi. Proprio la fluidità dell’acqua può aver fuso nei secoli queste
ricchezze culturali che hanno dato vita a “prodotti sociali” del tutto originali che hanno fortemente connotato l’identità della città dorica. Visitando la sinagoga i visitatori potranno entrare in contatto con una cultura di matrice diversa e per questo arricchente ed edificante. Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 14 – 18 JESI (AN) EX CONSERVATORIO POVERE FANCIULLE DELLA DIVINA PROVVIDDENZA L’ex Conservatorio delle Povere Fanciulle della Divina Provvidenza è stato realizzato su progetto dell’architetto romano Virginio Bracci. In occasione delle Giornate FAI di Primavera 2019 gli ambienti riprenderanno vita grazie alle ricostruzioni degli studenti e alle voci di coloro che oggi lo abitano. Un’indagine sulla vita in un orfanotrofio, sulla condizione della donna e sulle trasformazioni subite negli anni. Dalle suore Clarisse alle Vincenziane fino alle suore cappellone: tante sono le figure che si sono avvicendate in questo luogo e hanno lasciato memoria della loro presenza. Del complesso è parte integrante anche la Chiesa di Sant’Ubalbo. Apertura: sabato ore 14 – 18 e domenica ore 10 – 18 MACERATA BIBLIOTECA COMUNALE MOZZI BORGETTI – BIBLIOTECA ANTICA Nel 1773, in seguito alla soppressione dell’Ordine dei Gesuiti che avevano stabilito nel palazzo il loro collegio, papa Clemente XIV concesse al Comune la realizzazione di una pubblica biblioteca all’interno dell’edificio. Soprattutto grazie a Bartolomeo Mozzi la biblioteca fu aperta ai cittadini nel 1787 con il nome di Biblioteca Mozziana. Nel 1833 il domenicano Tommaso Borgetti decise di fondare una seconda biblioteca, composta soprattutto dei volumi che egli stesso donò: la Biblioteca Borgettiana. Le due biblioteche vennero
fuse nel 1855 dando vita alla Biblioteca Mozzi Borgetti, che oggi, con un patrimonio di circa 400.000 volumi, oltre 10.000 manoscritti e circa 300 esemplari di incunaboli, è una delle più grandi delle Marche. PALAZZO DEGLI STUDI * Ingresso esclusivo per gli iscritti FAI. Il Palazzo sorge sull’area del preesistente complesso conventuale di San Francesco: demoliti entro l’inizio del Novecento gli edifici conventuali, al loro posto fu realizzato l’attuale palazzo, su disegno di Cesare Bazzani, architetto romano che operò a Macerata durante il ventennio fascista, modificando radicalmente l’aspetto del centro cittadino. Il maestoso Palazzo degli Studi presenta un porticato di ispirazione palladiana e una raffinata decorazione di impronta classicista. Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 14.30 – 18.30 RECANATI (MC) TORRE DEL BORGO Edificata alla fine del XII secolo per controllare il territorio dagli attacchi dei nemici, fu parzialmente distrutta nel 1322 da un incendio. Ricostruita alcuni anni dopo, nel XVI secolo divenne il carcere della città. Dal Seicento divenne torre campanaria e dell’orologio. Alla fine dell’Ottocento, nel realizzare la nuova piazza, fu separata dall’antico palazzo comunale. Su uno dei lati campeggia lo stemma della città, opera dell’artista rinascimentale Andrea Sansovino. Dal 2016, ospita il Museo della Città. PALAZZO COMUNALE Progettato per divenire la sede dell’Amministrazione Comunale fu iniziato nel 1872, dopo la demolizione del Palazzo dei Priori. Al secondo piano, la Sala degli Stemmi prende il nome dagli oltre cento stemmi di città italiane che hanno
partecipato economicamente alla costruzione del palazzo o che hanno influenzato la storia di Recanati. Adiacente ad essa si trova l’Aula Consiliare decorata da Matteo Tassi. Sul lato nord la maestosa Aula Magna dell’architetto Gaetano Koch e le stanze del Sindaco. Il palazzo è stato inaugurato il 29 giugno 1898, in occasione del primo centenario della nascita di Giacomo Leopardi. Apertura: sabato ore 15 – 18 e domenica ore 10 – 12.30 / 14.30 – 18 PORTO SAN GIORGIO (FM) VILLA DELLE ROSE, OGGI ISTITUTO DELLE CANOSSIANE * Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI. Fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, si riscontrò un massiccio incremento edilizio lungo la fascia litoranea del Fermano con l’inaugurazione della linea ferroviaria nel 1864 e il conseguente sviluppo del turismo balneare. Villa delle Rose, costruita nel 1921 per volontà di Alfredo Salvadori, rispecchia pienamente lo stile liberty. Si tratta della più antica casa di villeggiatura edificata nella zona settentrionale della riviera sangiorgese che in breve tempo fu disseminata dalle abitazioni della fiorente borghesia locale, alberghi dal gusto ricercato, bagni termali e cinematografi. Nel 1947 fu donata alle Figlie della Carità Canossiane che si preoccuparono di restaurare l’intero complesso per accogliervi un istituto di formazione scolastica. Apertura: sabato e domenica ore 10 – 18 PETRITOLI (FM) TEATRO DELL’IRIDE Il Teatro Comunale dell’Iride venne inaugurato nel 1877 con due rappresentazioni della società filodrammatica di Porto San Giorgio. La costruzione ripete lo schema, fissato nel XVIII
secolo, dei grandi teatri d’opera italiani. La pregevole impostazione architettonica degli interni è arricchita da stucchi, e dorature e dipinti. Nel teatro si svolgevano frequenti spettacoli di prosa e musica, ma negli anni Trenta, e ancor più nel dopoguerra, venne usato come sala cinematografica. Il Teatro dell’Iride ospita il Concorso Internazionale per Oboe “Giuseppe Tomassini”, noto oboista dell’Accademia di Santa Cecilia. Apertura: sabato ore 10 – 18 e domenica ore 10 – 16 PESARO AREA ARCHEOLOGICA DI COLOMBARONE L’antica basilica di San Cristoforo ad Aquilam, di cui si era persa l’ubicazione, deve all’erudito pesarese Annibale degli Abati Olivieri (1708-1789) il suo ritrovamento nell’area del Parco naturale San Bartolo. Gli scavi hanno evidenziato la presenza di quattro importanti sovrapposizioni archeologiche: la villa tardoantica, la basilica di metà VI-IX secolo, la pieve medioevale del X-XII secolo e la chiesuola del XII secolo. La basilica, edificata sull’ampia sala della villa, è formata da un presbiterio rialzato, l’iconostasi e un’ampia abside con pavimentazione a scacchiera. Durante gli scavi è stata ritrovata una notevole quantità di reperti – ceramici, metallici, vitrei e lapidei – a testimonianza di un ricco apparato decorativo. Apertura: sabato e domenica ore 10 – 12.30 / 15 – 18.30 FOSSOMBRONE (PU) CORTE ALTA PALAZZO DUCALE Il Palazzo Ducale di Fossombrone, noto come Corte Alta, fu fatto edificare da Federico da Montefeltro dopo il 1464. Con Guidubaldo I e la moglie Elisabetta Gonzaga, l’edificio fu ingrandito e arricchito di giardini su diversi livelli.
Assunse il ruolo di residenza pressoché abituale della corte configurandosi anche come luogo di delizie e di svaghi. E documentato che già agli inizi del XVI secolo la Corte Alta, per la sua posizione, perse progressivamente la sua centralità e importanza a favore della Corte Bassa e della Corte Rossa, adiacenti alla città che si stava sviluppando sul percorso della via Flaminia. Apertura: sabato e domenica ore 10 – 12.30 / 15 – 18.30 Il 50% circa dei beni aperti durante le Giornate FAI di Primavera 2019 saranno fruibili anche da persone con disabilità fisica. Per l’elenco completo delle 1.100 aperture sarà possibile consultare il sito www.giornatefai.it o telefonare al numero 02/467615399. Invitiamo tutti a diffondere in rete la notizia di questo evento utilizzando l’hashtag #giornatefai. IMPORTANTE: Prima di recarsi a visitare i luoghi è opportuno verificare sul sito web eventuali modifiche di orari di apertura, variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse o imprevisti e la possibile chiusura anticipata delle code a causa della grande affluenza di pubblico. SOSTIENI LA FONDAZIONE Le Giornate FAI di Primavera, oltre a essere un momento di incontro prezioso ed emozionante tra il FAI e la gente, sono anche un’importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro sostegno attraverso l’iscrizione annuale (vale tutto l’anno per avere sconti, omaggi e opportunità e in occasione delle Giornate FAI di Primavera permette di godere di ingressi dedicati e accessi prioritari), oppure con un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà richiesto all’accesso di ogni luogo aperto o ancora con l’invio di un sms solidale al numero 45584, attivo fino al 31 marzo 2019. Si potranno donare 2 euro per ciascun SMS inviato
da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce e Tiscali. La donazione sarà invece di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile e di 5 e 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali. Le aperture dell’edizione 2019 di Giornate FAI di Primavera sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende: Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner dell’evento, da otto anni prezioso sostenitore dell’iniziativa e presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo nella lista dei luoghi visitabili nelle due giornate. Banca Generali, realtà leader in Italia nel private banking, sostenitrice dell’evento per il sesto anno consecutivo affiancata da Enel, entrambe in qualità di Main Sponsor. Rekeep, principale gruppo italiano attivo nel facility management e amico del FAI dal 2018, che sostiene l’evento in qualità di Sponsor. Gruppo Gabrielli, realtà della Grande Distribuzione Organizzata del centro Italia con i marchi Oasi, Tigre e Tigre Amico, rinnova il suo sostegno all’evento per le regioni Marche e Abruzzo. DHL Express Italy, che per il quinto anno consecutivo in qualità di Logistic Partner, garantisce la movimentazione di tutti i materiali nei siti delle Giornate FAI di Primavera. Si ringrazia inoltre GEDI Gruppo Editoriale per la consolidata collaborazione. Si ringraziano, infine, Regione Lazio, Regione Puglia, Regione Toscana e Provincia Autonoma di Trento per il contributo concesso. La 27ª edizione delle Giornate FAI di Primavera ha ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza e si svolge in collaborazione con la Commissione Europea grazie alla quale vengono aperti e messi in risalto – in un ideale circuito lungo tutto il Paese – 38 siti storici, artistici e culturali che hanno ricevuto fondi
europei per il proprio recupero o valorizzazione. Si svolge, inoltre, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane, di Rai Responsabilità Sociale e con la Media Partnership di TG1, RAINEWS24, RAI TGR e RADIO1. Quest’anno è stata inoltre aggiornata l’immagine-simbolo dell’evento. La storica composizione del volto femminile che guarda attraverso le stanze della Rocca di Soragna, realizzata nel 1998 dall’agenzia Armando Testa, aveva bisogno di essere attualizzata. È stato chiesto alla stessa agenzia di rimettere mano al visual e di rinnovarlo in modo da renderlo più plurale e dinamico. È nata quindi una campagna multisoggetto ambientata nei Beni della Fondazione che vuole parlare a persone di ogni genere ed età, perché questo è l’intento stesso delle Giornate FAI di Primavera. Grazie quindi all’agenzia Armando Testa per aver donato la nuova creatività. Il FAI ringrazia Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, le Istituzioni Pubbliche e Private, i privati cittadini e tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione, oltre alle 125 Delegazioni, agli 89 Gruppi FAI e ai 91 Gruppi FAI Giovani, ai 7.500 volontari FAI, dei quali un centinaio sono i mediatori artistico culturali di FAI ponte tra culture, e ai circa 2.000 volontari della Protezione Civile che con il loro lavoro capillare e la loro collaborazione rendono possibile l’evento. Ad affiancarli, nell’accogliere e guidare i visitatori, ci saranno 40.000 Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola di ogni ordine e grado che hanno scelto con i loro docenti di partecipare nell’anno scolastico a un progetto formativo di cittadinanza attiva, un’iniziativa lanciata dal FAI nel 1996, che coinvolge ogni anno studenti felici di poter vivere e raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro
territorio. Tra le aperture più interessanti nelle Marche (in allegato l’elenco completo delle aperture): GFP19 Elenco luoghi aperti nelle Marche Legalità tra i banchi di scuola all’Ic Centro LA SCUOLA MAESTRA DI LEGALITÁ San Benedetto del Tronto – Legalità tra i banchi di scuola… all’IC Centro di San Benedetto. La classe 2^A del plesso Marchegiani è risultata vincitrice al concorso “GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO” organizzato dall’associazione LIBERA MARCHE. Gli alunni hanno ideato lo slogan “MAFIA NOI NON TI VOGLIAMO… CON L’ARTE TI TRASFORMIAMO” ispirato ai lavori di riallestimento del corridoio della scuola intitolato a Giuseppe Impastato. La docente Anna Traini insieme agli alunni delle classi 2^A e 2^B ha realizzato un disegno con lo scorcio di San Benedetto e, in primo piano un albero della vita e della legalità che mette in risalto l’idea della bellezza di Peppino Impastato. Il percorso sulla legalità culminerà con un evento dedicato appunto a Peppino Impastato in programma il prossimo 18 Maggio. Messaggi di speranza, di impegno, di sensibilizzazione affinché la cultura della legalità, partendo dalle aule si diffonda sul territorio e nella nostra società.
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