LA CITTÀ DELLA PIZZA: I MIGLIORI PIZZAIOLI D'ITALIA PER TRE GIORNI A ROMA - Agricolae

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LA CITTÀ DELLA PIZZA: I MIGLIORI PIZZAIOLI D'ITALIA PER TRE GIORNI A ROMA - Agricolae
LA CITTÀ DELLA PIZZA: I
MIGLIORI PIZZAIOLI D’ITALIA
PER TRE GIORNI A ROMA
Un evento unico, che vedrà riuniti per tre giorni, in un’unica
location, tutti i migliori pizzaioli d’Italia. Sarà questo e
molto altro La Città della Pizza 2018 – format ideato da
Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle –
di scena a Roma presso il Guido Reni District – in via Guido
Reni, 7 – da venerdì 6 a domenica 8 aprile.

Dopo il grande successo del 2017, la seconda edizione si
annuncia ancora più ricca. Il numero dei maestri pizzaioli
protagonisti, rappresentanti delle diverse scuole dal Nord al
Sud dello Stivale, supererà infatti le 50 unità. Saranno 12 le
cosiddette “case”, le postazioni giornaliere suddivise nelle
categorie “Napoletana”, “All’italiana”, “A degustazione”, “Al
taglio” e “Fritta”. Ogni pizzaiolo proporrà tre diversi tipi
di pizza: margherita o marinara, un cavallo di battaglia e una
special edition pensata appositamente per la manifestazione,
per un totale di circa 100 pizze differenti. A rendere ancora
più golosa la tre giorni ci sarà inoltre una postazione
giornaliera dedicata ai “Fritti all’italiana”. La selezione di
tutti i partecipanti è opera del team di autori composto da
Emiliano De Venuti, ideatore de La Città della Pizza e CEO di
Vinòforum, dai giornalisti Luciano Pignataro, Luciana
Squadrilli, Tania Mauri e dal maestro pizzaiolo Stefano
Callegari. I criteri – passione, qualità, ricerca, cura e
attenzione per tutte le fasi della produzione – sono enunciati
nel “manifesto” (www.lacittadellapizza.it/il-manifesto).

Ecco dunque tutti i protagonisti de La Città della Pizza 2018:

Gabriele Bonci, Pizzarium, categoria “Al taglio” // Roma

Ciro Salvo, 50 Kalò, categoria “Napoletana” // Napoli
Giancarlo Casa, La Gatta Mangiona, categoria “All’italiana” //
Roma

Ciro Oliva, Concettina ai Tre Santi, categoria “Fritta” //
Napoli

Ciccio Vitiello, Casa Vitiello, categoria “Napoletana” //
Tuoro (Caserta)

Petra Antolini, Settimo Cielo, categoria “A degustazione” //
Settimo di Pescantina (Verona)

Famiglia Condurro, L’Antica Pizzeria da Michele, categoria
“Napoletana” // Napoli

Stefano Vola, Vola Bontà per Tutti, categoria “A degustazione”
// Santo Stefano Belbo (Cuneo)

Pierdaniele Seu, Seu Illuminati, categoria “All’Italiana” //
Roma

Mirko Rizzo e Jacopo Mercuro, 180g Pizzeria Romana, categoria
“All’italiana” // Roma

Cristiano Piccirillo, La Masardona, categoria “Fritta” //
Napoli

Francesco Martucci e Sasà Martucci, I Masanielli, categoria
“Napoletana” // Caserta

Matteo Aloe e Massimo     Giuliana,   Berberè,   categoria     “A
degustazione” // Roma

Giuseppe Pignalosa, Le Parule, categoria “Napoletana” //
Ercolano (Napoli)

Simone Lombardi, categoria “A degustazione” // Milano

Diego Vitagliano, Diego 10, categoria “Napoletana” // Napoli

Davide Fiorentini, O Fiore Mio, categoria “A degustazione” //
Faenza

Edoardo Papa, In Fucina, categoria “A degustazione” // Roma

Isabella De Cham, categoria “Fritta” // Napoli

Graziano Monogrammi, La Divina Pizza, categoria “Al taglio” //
Firenze

Filomena Palmieri, Pizzeria Da Filomena, categoria “Al taglio”
// Castrovillari (Cosenza)

Massimo Giovannini,    Apogeo,   categoria   “All’italiana”    //
Pietrasanta (Lucca)

Roberta Esposito, La Contrada, categoria “Napoletana” //
Aversa (Caserta)

Lello Ravagnan, Grigoris, categoria “All’italiana” // Mestre
(Venezia)

Paolo De Simone, Da Zero, categoria “All’italiana” // Milano

Giorgio Caruso, Lievità, categoria “All’italiana” // Milano

Pierluigi   Fais,   Frammento,   categoria   “All’italiana”    //
Cagliari

Carmine Donzetti, Pizza & Fritti, categoria “Fritta” // Napoli

Teresa Iorio, Le Figlie di Iorio, categoria “Fritta” // Napoli

Andrea Morini, Da Cecio, categoria “All’italiana” // Porcari
(Lucca)

Raffaele Bonetta, Pizzeria Ciarly, categoria “Napoletana” //
Napoli

Marco Rufini, Casale Rufini, categoria “All’Italiana” // Roma

Ivano Veccia, Da Ciccio, categoria “Napoletana” // Ischia
(Napoli)
Angelo Rumolo, Grotto Pizzeria Castello,           categoria
“Napoletana” // Caggiano (Salerno)

Marco e Antonio Pellone, Pizzeria Ciro Pellone, categoria
“Fritta” // Napoli

Franco Gallifuoco, Pizzeria      Franco,   categoria   “Fritti
all’italiana” // Napoli

Salvatore Di Matteo, Pizzeria Di Matteo, categoria “Fritti
all’italiana” // Napoli

Pierluigi Police, Pizzeria O Scugnizzo, categoria “Napoletana”
// Arezzo

Un’ulteriore postazione dedicata ai fritti all’italiana sarà
occupata dagli chef Arcangelo Dandini de “Il Supplizio” di
Roma e Pasquale Torrente de “Il Convento” di Cetara che
proporranno i classici supplì romani e i fritti della
tradizione marinara campana.

Ma non finisce qui perché accanto a questi nomi ce ne saranno
altri protagonisti delle varie “iniziative collaterali”: lo
“Spazio Convegni”, i laboratori “A scuola di Pizza”, le cene a
quattro mani con chef stellati “Maestri in Cucina”.

SUMMA 2018, DLL FRANCIA ALLA
NUOVA ZELANDA, IL MEGLIO
VITIVINICOLTURA
INTERNAZIONALE
Sabato 14 e domenica 15 aprile 2018 torna SUMMA,
L’appuntamento annuale organizzato dalla Tenuta Alois Lageder
dedicato all’eccellenza vitivinicola internazionale.Dopo i
festeggiamenti del ventennale, chiusi con l’edizione del 2017,
la kermesse altoatesina si prepara nuovamente ad accogliere
oltre ottanta vignaioli provenienti da diverse parti del
mondo, uniti dal fil rouge della produzione di alta qualità e
sostenibile, che condividono valori, obiettivi e il desiderio
di creare un momento unico con il visitatore. Francia,
Austria, Italia, Germania, Slovenia, Australia, Kazakhstan e
Nuova Zelanda si riuniscono a Magrਠper presentarsi ad un
pubblico di professionisti del settore, stampa e winelover
che, consapevolmente, sceglie un ambiente rilassato che
permette di entrare maggiormente in contatto con i produttori
e la loro filosofia, rispetto alla mera manifestazione
commerciale del vino.
“Per me Summa rappresenta soprattutto un’occasione speciale in
cui vignaioli molti dei quali sono amici di lunga data âi “
giornalisti, operatori di settore e visitatori interessati si
ispirano reciprocamente, in un’atmosfera familiare ed
accogliente. L’enorme forza che nasce da questo incontro
influisce sulle nostre idee e sul nostro lavoro quotidiano.
Questa à l’essenza che accompagna Summa sin dal suo inizio” ,
dichiara Alois Clemens Lageder, sesta generazione dell’azienda
di famiglia.

Come ogni anno, gli ospiti di Summa 2018 s’immergeranno in un
ricco programma di degustazioni guidate e verticali esclusive,
condotte dagli stessi vignaioli o da esperti del settore,
seminari e visite della cantina, aperto a tutti i visitatori e
diviso nelle tre lingue italiano, tedesco e inglese, a cui
sarà possibile iscriversi esclusivamente in loco, presso il
desk dedicato. L’agenda di eventi sarà accompagnata da una
rassegna gastronomica di pregio, in collaborazione con partner
già noti ai visitatori affezionati, come D’Amici Food con le
famose pizze romane, e molti altri
Continua inoltre l’esclusiva partnership con Demeter, il
marchio internazionale che controlla e certifica il lavoro e i
prodotti è degli agricoltori che praticano la coltivazione
biologico-dinamica. Attraverso Summa, Alois Lageder,
Presidente Demeter Italia, continua la sua opera di
promozione, riservando all’Associazione spazi di presentazione
di rilievo, allo scopo di accrescere la consapevolezza della
comunità , sia tra i visitatori sia tra i produttori stessi.

Infine, anche quest’anno la Tenuta Alois Lageder devolverà
una parte del ricavato della manifestazione all’associazione
umanitaria Casa della Solidarietà       (CdS), che da oltre
quindici anni aiuta persone in difficoltà : anziani, bambini e
giovani provenienti da situazioni familiari difficili, adulti
condannati ed ex-detenuti, senzatetto e disoccupati, persone
con problemi psichici o con dipendenze, cittadini stranieri o
rifugiati trovano nella CdS un aiuto e un posto dove vivere.

MARZO, A FICO IL MESE DEI
FORMAGGI E DEI CASARI
Pecorini, vaccini, caprini, bufalini e misti, freschi,
stagionati, stravecchi, a pasta cruda o cotta, anche DOP e
IGP: sono centinaia i tipi di formaggi italiani, dal Nord al
Sud del Paese, divenuti ormai famosi e imitati in tutto il
mondo. A marzo – il mese in cui tradizionalmente inizia la
produzione di pecorini e caprini a latte crudo – FICO Eataly
World diventa la mecca per chi vuole conoscerli ed
assaggiarli, ospitando i migliori casari e caseifici italiani,
il mercatino all’aperto dei pecorini dei caprini,
degustazioni, corsi e appuntamenti come l’Italian Cheese
Awards, gli Oscar del formaggio. Ma non solo: Valerio Scanu,
Pupi Avati e il 4 marzo di Lucio Dalla.

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IL MESE DEI CASARI

Molti gli appuntamenti a tema ricorrenti per tutto il mese di
marzo, come la Maratona dei Caseifici di FICO, in programma
tutti i weekend: accompagnati da un Ambasciatore della
Biodiversità, si parte per un tour gratuito dei caseifici
Valsamoggia, Grana Padano DOP, La Centrale del Latte e
Parmigiano Reggiano. Ad ogni tappa, i casari racconteranno la
propria attività e il proprio prodotto accompagnandolo con
degustazioni gratuite. Dall’11 al 18 marzo, inoltre, i luoghi
di ristoro di FICO proporranno il “Giro d’Italia dei pecorini
e caprini”, con una selezione di formaggi tradizionali per
conoscere lo Stivale attraverso le specialità più golose dei
mastri casari italiani. Da non perdere gli Apericheese del
Caseificio Valsamoggia: ogni martedì, una degustazione di
formaggi abbinati a un buon calice di vino.

Continua la produzione quotidiana dei caseifici di FICO che
mostrano dal vivo il processo produttivo dei prodotti
lattiero-caseari: ogni giorno, La Centrale del Latte produce
ricotta, mozzarella, yogurt e latte fresco, il caseificio
Valsamoggia lo squacquerone, mentre la fabbrica del Grana
Padano DOP ripercorre tutto il procedimento produttivo dalla
caldaia al risposo post-cottura.

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GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Tra gli appuntamenti da non perdere in Teatro Arena, sabato 3
marzo, l’evento Le Allegrezze del Suono a Festa: un’esibizione
folkloristica di maestri e allievi delle scuole orobiche a
cura della Federazione Campanari Bergamaschi. Domenica 4
marzo, l’evento I Fantastici 2004: l’apertura e la
degustazione di una forma di Parmigiano Reggiano del
Caseificio Malandrone del 2004 insieme ad un Barolo La Villa
del 2004. Mentre mercoledì 21, è in programma il Tiramisù Day:
Veneto e Friuli Venezia-Giulia si sfideranno sulla
preparazione del dolce italiano più famoso al mondo, a base di
mascarpone.

Marzo è anche il mese del primo mercato all’aperto di FICO:
sabato 10 e domenica 11 marzo, i migliori caseifici
provenienti da tutta Italia metteranno le loro produzioni in
mostra e in vendita nel Mercato dei formaggi ovini e caprini.

Giovedì 8 marzo, in occasione della Festa delle Donne, tutte
potranno diventare Casare di Grana Padano: un evento tutto al
femminile in cui le partecipanti potranno aiutare a produrre
una forma di Grana Padano DOP. Partono anche gli eventi
all’insegna del benessere motorio quotidiano organizzati dalla
Uisp con il primo incontro proprio la sera dell’8 marzo: una
camminata ludico-motoria per donne di tutte le età lungo le
gallerie del Parco.

Tra gli eventi nella libreria.coop “Mangiar bene è FICO”,
venerdì 16 marzo uno dei “padri” di Slow Food, Piero Sardo,
presenterà il suo libro “Formaggi naturali” con Cesare
Baldrighi e Nicola Bertinelli, presidenti rispettivamente dei
Consorzi del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano. Il 17 e
il 18 marzo la Fabbrica Italiana Contadina sarà anche teatro
per le selezioni dell’Italian Cheese Awards, gli Oscar del
formaggio che premiano il migliore casaro d’Italia. Nel Parco
del cibo, i visitatori potranno proporsi come giurati per le
categorie dei formaggi aromatizzati ed erborinati.

Sabato 17 Grana Padano e Onaf proporranno la Degustazione
“orizzontale” di 13 tagli di Grana Padano DOP Riserva,
provenienti dalle 13 province di produzione illustrandone le
caratteristiche e decretando il migliore.
Infine, il 25 e 26 marzo, l’Aperitivi&CO Experience sbarca a
FICO. La quinta edizione del più importante evento trade
dedicato al mondo degli aperitivi firmato Bartender.it
proporrà esposizioni, incontri a tema e degustazioni
all’insegna del buon cibo e del buon bere.

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MUSICA E CINEMA

I concerti della Fonoprint continuano ad animare le serate nel
Teatro Arena di FICO. Sono 12 gli eventi in musica previsti
per il mese di marzo, tra cui il concerto omaggio a Lucio
Dalla in occasione dell’anniversario della sua nascita, il 4
marzo. Lunedì 19 marzo, invece, la serata sarà dedicata a
Valerio Scanu, con l’introduzione di Red Ronnie.

Mercoledì 7 marzo, sempre nel Teatro Arena, in occasione della
presentazione del suo libro “Il Signor Diavolo”, il regista
Pupi Avati insieme a Gian Luca Farinelli, direttore della
Cineteca di Bologna annuncerà il lancio del Cinema FICO: una
rassegna di film proposta dalla Cineteca di Bologna che dal
mese di marzo entrerà a far parte dell’importante palinsesto
eventi del Parco.

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PER I PIU’ PICCOLI

Non mancheranno eventi dedicati ai bambini, tra cui, ogni
weekend, Il Giro del Parmigiano Reggiano, una divertente sfida
al giro dell’oca in versione rivisitata, tra le provincie di
produzione del Parmigiano Reggiano, che comprende una gustosa
e sana merenda finale, e l’Apprendista Casaro per imparare
come si munge una mucca. Sempre per i più piccoli, domenica 11
marzo, La Centrale del Latte di Granarolo aspetta i bimbi per
un tour guidato alla scoperta della Via del Latte.
DE CASTRO: SALVIAMO LE API,
UE FACCIA SQUADRA COME IN
ITALIA
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l’industria sementiera e meccanica hanno scelto di fare
squadra per promuovere – grazie alla ricerca e la messa in
campo di nuove strategie – le buone pratiche agricole per
salvaguardare il patrimonio apistico nazionale che negli
ultimi anni ha avuto un boom del 27%. Un esempio da seguire”.
Dichiara con soddisfazione Paolo De Castro, vicepresidente
della Commissione agricoltura del Parlamento europeo nel
commentare il via libera da parte dell’Assemblea a grandissima
maggioranza della risoluzione sulle prospettive e le sfide per
il settore dell’apicoltura europea.

Per De Castro: “il comparto ha bisogno di fare uno ‘scatto’ in
avanti anche perché la salvaguardia delle api significa la
sopravvivenza del 76% della produzione alimentare nell’Unione
europea. Bisogna quindi affrontare i problemi che frenano il
rilancio del comparto che dimostra invece, come in Italia, di
voler crescere”. “A tale scopo l’Unione deve – sottolinea con
forza il vicepresidente della ComAgri – aumentare le risorse
al settore, introdurre l’origine del miele in etichetta e dare
battaglia contro le importazioni fraudolente che mettono in
ginocchio i nostri produttori”.

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De Castro ricorda come già tramite l’Omnibus il Parlamento
europeo ha voluto introdurre nell’attuale PAC misure a
supporto diretto dell’apicoltura, inserendo nel novero delle
aree considerate ad interesse ecologico i terreni a riposo con
piante mellifere, incentivandone la creazione da parte degli
agricoltori. Tuttavia, come precisa il documento del
Parlamento europeo, “le attuali risorse Ue a disposizione
degli apicoltori non forniscono una soluzione sufficiente e
durevole ai problemi che il settore deve affrontare”.

“Bisogna inoltre considerare – spiega l’europarlamentare- che
il miele è il terzo prodotto più adulterato nel mondo:
chiediamo di lottare senza tregua contro le importazioni di
miele di bassissima qualità, di miele fraudolento o
addirittura finto. Da qui la necessità di tutelare produttori
e consumatori introducendo l’origine del miele in etichetta.
Ancora una volta l’esperienza italiana lo dimostra
positivamente!”.

L’Europa importa il 40% del miele consumato che nel 2015 era
in media 2-3 volte meno costoso di quello prodotto negli Stati
membri. “Non possiamo dimenticare – conclude De Castro – che
la posta in gioco è elevata: salvare le colonie di api che in
Europa sono diminuite fino al 50%, significa salvare la
produzione del settore agroalimentare e la biodiversità nelle
nostre campagne garantite dall’impollinazione”.

IL GELO METTE IN GINOCCHIO
GLI       ULIVETI,      LA
PREOCCUPAZIONE DEL CNO
“La neve, il ghiaccio e, soprattutto, il protrarsi del gelo e
delle temperature rigide rischiano di mettere in grandissima
difficoltà gli uliveti proprio mentre ci si avvia alla
chiusura della campagna olivicola”. Esprime forti
preoccupazioni il Presidente del CNO, Gennaro Sicolo, per gli
effetti della perturbazione che ha portato neve e freddo in
tutta Italia. Nelle prossime ore, a complicare il quadro,
l’arrivo di una nuova perturbazione che potrebbe essere anche
più rigida della prima.
“Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Calabria, Puglia sono state
messe in ginocchio dalla neve e dal freddo, siamo molto
preoccupati per i danni che al momento si possono quantificare
in svariati milioni di euro – ha rimarcato Sicolo -. Le gelate
di questi giorni sono deleterie anche per la prossima campagna
olivicola”. “Quantificheremo presto con esattezza i danni e
chiederemo al Ministero un sostegno alle aziende maggiormente
colpite”, ha concluso il Presidente del CNO.
LAVORO,        CONGIUNTURALE
CONFCOOPERATIVE:         BENE
OCCUPAZIONE NELLE COOPERATIVE
AGROALIMENTARI
Si è chiuso con il segno più il 2017 per il sistema
Confcooperative e nelle previsioni 2018 prevalgono in misura
netta i segnali di un realistico ottimismo. Grazie anche alla
spinta sui consumi registrata per le festività, le cooperative
hanno chiuso i conti con un incoraggiante incremento del
fatturato, dati occupazionali positivi e prospettive di
ulteriore crescita anche per i primi mesi di quest’anno. È
quanto emerge dall’ultima rilevazione del Centro Studi
Confcooperative sulle 19.000 cooperative aderenti che danno
lavoro a 530.000 persone, il 61% donne.

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Fatturato: Negli ultimi quattro mesi dell’anno, sia tra le
grandi cooperative sia tra le PMI il giudizio sull’andamento
del volume di affari è sostanzialmente positivo. La crescita
del fatturato si registra in tutti gli ambiti operativi. In
particolare, i ricavi sono cresciuti per quasi quattro
cooperative su dieci (37%) grazie alla spinta ai consumi
nell’ultimo quadrimestre del 2017. Altre quattro su dieci (il
45%) hanno registrato una sostanziale stabilità del volume di
affari rispetto al quadrimestre precedente, mentre, mentre
meno di due su dieci (il 18%) hanno riscontrato una
contrazione.

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Occupazione: Cooperazione sociale e agroalimentare sono i
settori che hanno maggiormente contribuito a tenere in
territorio positivo il saldo occupazione negli ultimi 4 mesi
del 2017. Nel complesso, sebbene sei cooperative su dieci
(60%) abbiano mantenuto stabili i livelli occupazionali
nell’ultimo quadrimestre dell’anno, tre su dieci (il 27%)
hanno espresso indicazioni di aumento, una su dieci (13%) ha
indicato una contrazione.

Pagamenti: Passo indietro sul fronte dei tempi di pagamento,
sia con il pubblico che con il privato. In particolare, nei
rapporti con la Pubblica Amministrazione, quasi due su dieci
hanno registrato un aumento dei tempi di incasso rispetto al
quadrimestre precedente, mentre otto su dieci (l’80%) non
hanno registrato alcuna variazione. Nei rapporti con i clienti
privati si registrano le stesse tendenze percentuali.

#####

Il posizionamento competitivo: Negli ultimi quattro mesi del
2017 migliora la competitività del sistema Confcooperative. Il
12,5% delle cooperative ha definito migliorata la posizione
concorrenziale, mentre solo il 7% ha giudicato peggiore il
posizionamento competitivo nel quadrimestre trascorso. Anche
considerando l’ultimo anno nel suo complesso, si segnala più
alta la quota di cooperative che ha espresso indicazioni di
miglioramento (17%) rispetto a chi, invece, ha segnalato un
peggioramento (13%) del posizionamento competitivo rispetto al
2016. Nell’ultimo quadrimestre si rafforza, comunque, la quota
(80%) di cooperative che ha valutato come stabile la propria
competitività

Ostacoli: Una cooperativa su tre ha lamentato la presenza di
ostacoli alla produzione. Tra i fattori negativi, il basso
livello della domanda rappresenta, per quattro cooperative su
dieci (il 42%), il principale impedimento. Seguono la
difficoltà di reperire manodopera qualificata, l’eccesso di
burocrazia unita alle tasse e alla corruzione, la concorrenza
sleale e le false cooperative.

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La fiducia: Per sette cooperative su dieci nei prossimi mesi
lo scenario macroeconomico nazionale resterà sostanzialmente
stabile. Tuttavia, il numero di ottimisti, oltre due su dieci
(22%), è maggiore rispetto a quello dei pessimisti (9%). A
livello territoriale la fiducia è maggiore tra i cooperatori
del Nord.

Le prospettive per il futuro: La solidità del sistema
Confcooperative e il pragmatismo dei gruppi dirigenti delle
cooperative, trovano riflesso nel consolidamento delle
prospettive positive per il futuro. In tal senso, sei
cooperative su dieci (64%) hanno segnalato come prospettiva
quella di rafforzare ulteriormente le attività in essere. Due
su dieci (il 18%) hanno espresso indicazioni volte
all’espansione delle attività. Cresce la percentuale di
cooperative che ha segnalato come prospettiva la strada delle
aggregazioni, in particolare attraverso processi di fusione o
attraverso la realizzazione di alleanze strategiche, o per
mezzo di contratti di rete, o tramite l’adesione a forme
organizzative allargate (in alcuni casi si tratta di percorsi
associati all’espansione delle attività in altri mercati).

VINCENZI NUOVO PRESIDENTE CEA
(CONSORZIO ENERGIA AMBIENTE)
Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI (Associazione Nazionale
dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e
delle Acque Irrigue), è stato eletto al vertice del Consorzio
Energia Ambiente (C.E.A.), gruppo d’acquisto elettrico,
costituito da 36 Consorzi di bonifica e 5 imprese del settore
agroalimentare; nato a seguito della liberalizzazione del
mercato dell’energia, C.E.A. oggi rappresenta una massa
d’acquisto annua di circa 270 milioni di kilowattora,
distribuita attraverso 3.140 punti di prelievo in 10 regioni
italiane.

Nel 2017, a seguito di una più forte necessità energetica per
il maggiore utilizzo di pompe idrauliche, dovuto alla siccità,
tale fabbisogno ha superato i 312 milioni di kilowattora per
una spesa complessiva di circa 53 milioni di euro; fornitore
del Consorzio Energia Ambiente per il periodo 2018-2020 è, a
seguito di gara d’appalto, la società Nova AEG SpA di
Vercelli.

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“La mia elezione – commenta il Presidente di ANBI – ha un
duplice significato. Il primo è la volontà di ampliare la
platea dei soci, allargando l’esperienza di C.E.A. sul
territorio nazionale per riversarne i vantaggi economici sui
bilanci dei Consorzi di bonifica, riducendo così gli oneri a
carico degli associati: aumentare la massa d’acquisto,
infatti, significa spuntare prezzi migliori nell’acquisto
dell’energia elettrica, migliorando l’equilibrio finanziario
degli enti consortili e potendo così contenere soprattutto i
costi per la gestione dell’irrigazione a vantaggio
dell’economia agricola italiana; in secondo luogo – conclude
Vincenzi – vuole confermare il ruolo dei Consorzi di bonifica
nel campo della green economy ad iniziare dall’impegno
nell’utilizzo delle energie rinnovabili, di cui sono anche
significativi     produttori,     soprattutto    nel   campo
idroelettrico.”

Attualmente, i Consorzi di bonifica producono oltre 495
milioni di kilowattora all’anno in 234 impianti idroelettrici,
cui vanno aggiunti circa 2 milioni di kilowattora di energia
fotovoltaica, frutto del lavoro di 46 impianti.

SI CONCLUDE VINISUD 2018.
APPUNTAMENTO NEL 2019 PARIGI
La quattordicesima edizione di Vinisud, che ha avuto luogo dal
18 al 20 Febbraio al Parc des Expositions di Montpellier, ha
chiuso i battenti su un triplice successo : successo in
termini di qualità dei visitatori, successo per le attività
organizzate e successo per la sua integrazione all’interno di
una settimana interamente dedicata ai professionisiti del vino
provenienti da tutto il mondo, dopo VinoVision Paris e i World
Wine Meetings Global Paris. I 25.500 professionisti che hanno
visitato il Salone, di cui il 28% di buyer internazionali
provenienti da 76 paesi, e i 1.420 espositori provenienti da
16 paesi, hanno lasciato soddisfatti quest’ultima edizione
rinnovata.

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SUCCESSO IN TERMINI DI SCAMBI INTERNAZIONALI

Il Mondiale dei Vini del Mediterraneo ha mantenuto le sue
promesse per questa edizione 2018. I buyer internazionali
hanno potuto degustare le nuove annate nel momento perfetto, e
avere accesso all’enorme ricchezza rappresentata dai vini
mediterranei, grazie all’ottima rappresentività dei vini del
Sud della Francia, alla partecipazione per la prima volta
dell’ICE che ha raccolto sotto il suo cappello 15 aziende del
Sud Italia e di Piedmont Land of Perfection, alla presenza
importante delle bodegas spagnole in parte riunite all’interno
dello spazio istituzionale dell’ICEX, ma anche alla presenza
di vini del Portogallo, dell’Algeria, della Croazia, della
Turchia, della Grecia, del Libano…

Gli espositori, ancora una volta, hanno avuto l’opportunità di
incontrare visitatori qualificati grazie al minuzioso lavoro
di selezione realizzato dalla squadra dei World Wine Meetings
e da quella del Forum International d’Affaires del Sud della
Francia, organizzato per la seconda volta all’interno di
Vinisud con il sostegno della regione Occitania.

I differenti spazi tematici proposti dal Salone per scoprire
le nuove tendenze e i driver della crescita sono stati
unanimemente apprezzati : il Palais Méditerranéen gestito
dalla Union des Œnologues de France du Languedoc Roussillon
per i vini fermi, la Sparkling Zone per i frizzanti e gli
spumanti, con il 60% di campioni in più rispetto al 2017, lo
spazio Wine Mosaicper le varietà rare, o ancora
la Nouvelle Vague che ha riunito gli attori di domani e ha
registrato una crescita del 50% dei partecipanti rispetto alla
edizione precendente. Lo confermaJocelyn Raoux, proprietaria
della cantina omonima ed espositore nell’area Nuovelle Vague :
« Grazie alla Nuovelle Vague di Vinisud, abbiamo iniziato ad
aprirci ai mercati e questo è veramente interessante. Essendo
in fase di start-up, l’avvio del business è stato facilitato
enormemente».

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SUCCESSO DI CONTENUTI

Con un programma di attività diversificate e una tematica
forte e ogni anno diversa, Vinisud propone un’offerta
completa, sia commerciale che informativa, sul mondo del vino.
Scelte apprezzate da      Johan Larsson, buyer svedese del
Systembolaget AB : «Io ho bisogno di venire a Vinisud per
riuscire a seguire al meglio le tendenze del mercato, sia in
termini di qualità che di volumi ».

Proponendo quest’anno un fil rouge di riflessione sulle
tematiche dei mercati sostenibili e responsabili, Vinisud ha
evidenziato una volta di più di avere a cuore le tendenze di
domani. Censimento di iniziative responsabili dei produttori,
esposizione didattica di mercati sostenibili, pubblicazione
dei risultati dei due studi esclusivi condotti all’estero:
tutte queste sono state ulteriori iniziative che hanno
alimentato la discussione, hanno nutrito la riflessione e
rinforzato l’interesse verso il Salone.

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UNO SGUARDO DI SUCCESSO VERSO IL FUTURO

L’edizione 2018 di Vinisud è stata la prima organizzata sotto
l’egida di Comexposium, insieme a VinoVision Paris, il Salone
dedicato ai vini settentrionali che ha aperto le danze di
questa Wine Week in Francia. Una settimana completa di scambi
e scoperte che lascia presagire il successo dell’edizione 2019
che si terrà a Parigi e vedrà la contemporaneità dei due
Saloni, mentre l’anno successivo, il 2020, toccherà a
Montpellier ospitare l’appuntamento congiunto.

Nel 2019 Vinisud + VinoVision Paris avranno luogo dal 10 al 12
Febbraio al Parc des Expositions de la Porte de Versailles,
successivamente al WWM Global Paris che si terrà dal 6 al 9
Febbraio. Un avvenimento molto atteso sostenuto da tutti i
professionisti francesi, così come da importanti importatori,
dai commercianti di settore e dai rappresentanti del canale
Horeca parigino. Chiara la mission : i due Saloni
conserveranno la loro identità essendo perfettamente
complementari fra loro, rappresentando per la prima volta
l’insieme dei produttori francesi, organizzati da e per i
produttori, per presentare più opportunità commerciali, a
livello nazionale e internazionale.

Efficacia, spirito di gruppo e convivialità : Vinisud +
VinoVision Paris condivideranno lo stesso approccio.
L’appuntamento è a Parigi l’anno prossimo per ritrovare « il
meglio dei vini settentrionali e il meglio dei vini del Sud in
occasione di un evento davvero irrinunciabile », per citare le
parole di Fabrice Rieu, Presidente di Vinisud !
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