Gli animali nei libri - ""IIll lliibbrroo ddii ttuuttttee llee ccoossee"" - Comune di Cavriago
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I SUGGERIMENTI DEL LABORATORIO DI LETTURA “Il libro di tutte le cose” Gli animali nei libri 17. appuntamento, 19 aprile 2012 Credo che potrei andarmene a vivere con gli animali, così placidi sono e dignitosi. lo mi soffermo e li guardo a lungo e ancora li guardo. Non sudano né - lamentano la loro condizione…. Walt Whitman KOHLHAAS Baliani, Marco Attorno alla figura di Michael Kohlhaas, mercante di cavalli, "uno degli uomini più probi e assieme più terribili del suo tempo", Kleist ha costruito un racconto che, per forma e per contenuti, non ha confronti nella letteratura tedesca. È la storia di un uomo retto la cui sete di giustizia per un sopruso subito da parte di un nobile, scatena una ribellione violenta e fatale e mette in moto una serie di avvenimenti sempre più complessi e sempre più terribili, a loro volta portatori di nuove e gravi ingiustizie: una catena di accadimenti luttuosi che si concluderà soltanto con il riconoscimento finale del diritto e della legge, con la punizione del colpevole, ma anche con la pubblica esecuzione e morte dell’eroe. IL GATTO IN UN APPARTAMENTO VUOTO Szymborska, Wislawa Morire - questo a un gatto non si fa. Perché cosa può fare il gatto in un appartamento vuoto? Arrampicarsi sulle pareti. Strofinarsi tra i mobili. Qui niente sembra cambiato, eppure tutto è mutato. Niente sembra spostato, eppure tutto è fuori posto. E la sera la lampada non brilla più. Si sentono passi sulle scale, ma non sono quelli. Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima. Qualcosa qui non comincia alla sua solita ora. Qualcosa qui non accade come dovrebbe. Qui c'era qualcuno, c'era, e poi d'un tratto è scomparso, e si ostina a non esserci. In ogni armadio si è guardato. Sui ripiani è corso. Sotto il tappeto si è controllato. Si è perfino infranto il divieto di sparpagliare le carte. Cos'altro si può fare. Aspettare e dormire. Che provi solo a tornare, che si faccia vedere. Imparerà allora che con un gatto così non si fa. Gli si andrà incontro come se proprio non se ne avesse voglia, pian pianino, su zampe molto offese. E all'inizio niente salti né squittii. IO TI DOMANDO Quarenghi, Giusi Vedi Bibliografia del Quattordicesimo appuntamento “Le partenze nei libri”. UN LEONE A PARIGI Alemagna, Beatrice Vedi Bibliografia del Sedicesimo appuntamento “Le città nei libri”. FLUSH – BIOGRAFIA DI UN CANE Woolf, Virginia Una storia d'amore e di dedizione, un piccolo capolavoro che racconta l'intreccio di due vite: quella del cocker spaniel Flush e della sua padrona, la poetessa inglese Elizabeth Barrett. Attraverso gli occhi del suo cane, conosceremo i momenti salienti della tormentata esistenza di Elizabeth: la malattia nervosa, la solitudine, il timore reverenziale nei confronti del padre, la passione amorosa per Robert Browning, la fuga in Italia verso la felicità. Ma rivela anche la curiosità della Woolf, il bisogno di analizzare e di immedesimarsi nei sentimenti altrui. IL RICHIAMO DELLA FORESTA London, Jack La vita di Buck, cane di razza abituato al clima mite e alla tranquillità degli Stati Uniti del Sud, ha un'improvvisa svolta quando, per una scommessa persa, è venduto e spedito al Nord, come cane da slitta. Piegato all'obbedienza da un esperto allevatore, riesce a far fronte alle nuove esigenze e a sopravvivere alle privazioni e al clima inclemente. Ma qualcosa è cambiato in lui: nel suo comportamento riaffiorano istinti sopiti. Buck sente crescere, sempre più forte, il contrasto tra natura e educazione, tra amore per il padrone e slancio incontenibile verso la libertà. GLI AMICI RITROVATI Faeti, Antonio Vedi Bibliografia del Tredicesimo appuntamento “L’Italia nei libri”.
MOBY DICK Melville, Herman Vedi Bibliografia del Quattordicesimo appuntamento “Le Partenze nei libri”. DA MOBY DICK ALL’ORSA BIANCA Ortese, Anna Maria Hemingway era "un pezzo di cielo, e una fitta di sole" scriveva Anna Maria Ortese nel luglio del 1961 commentando, commossa, l'improvvisa scomparsa di colui che le sembrava appartenere ad anni "non ancora macchiati da carneficine o tumefatti in ghiacci spaventosi" e a una generazione di padri-leoni dalla "santità animale", estranei a una intelligenza "che oggi ha scarnificato l'uomo": con le sue opere, infatti, Hemingway proclamava l'esistenza del Tutto di cui l'uomo è parte, e attraverso i suoi occhi ragionava tranquilla e maestosa la Natura. Non v'è dubbio: chi cercasse in questi scritti che coprono oltre cinquantanni di attività giornalistica (dal 1939 al 1994) accorte recensioni, sagaci squarci di storia letteraria, dotte e politiche riflessioni sul romanzo sarebbe del tutto fuori strada. Il metodo di lettura di una uncommon reader come la Ortese ha a che vedere anzitutto con quella "doppia vista" di cui andava dolorosamente fiera e che le consente di mettere subito a fuoco, con temeraria sicurezza, la loro profonda necessità in rapporto al compito della vera letteratura: che dev'essere, sempre, "un'autentica voce, un richiamo, un grido che turbi, una parola che rompa la nebbia in cui dormono le coscienze, il lampo di un giorno nuovo". Compito radicale, nobile, impervio - incidere sull'ordine delle cose -, al quale corrisponde un linguaggio lontano anni luce dalla critica letteraria. IL VECCHIO E IL MARE Hemingway, Ernest Da ottantaquattro giorni non riesce a pescare nulla il vecchio Santiago, come se fosse stato colpito da una maledizione. Ma trova la forza di riprendere il mare per un'uscita che rinnova il suo apprendistato di pescatore e ne sigilla la simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, nella lotta contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura e, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita. IL GIORNO DEGLI ORSI VOLANTI Santangelo, Evelina Jon Scripcaru, il Biondo, è uno straniero, un immigrato, giunto da un indefinito paese dell'Est europeo in un'altrettanto indefinita terra del Sud d'Europa (la Sicilia?). Ha un passato fatto di affetti devastati per le ritorsioni di un regime che il padre ha provato a combattere, una galleria di immagini dure acquattate in fondo al cervello, conduce una vita modesta, da manovale che si accontenta e sta zitto. Come casa ha un garage occupato abusivamente, e dentro questo garage tiene al riparo da sguardi indiscreti "un segreto". LA CASA DI BETULLA Erdrich, Louise E’ il racconto poetico e insieme realistico della vita nella tribù indiana degli Ojibwa, vista con gli occhi di una sveglia ragazzina di "sette inverni", Omakayas. Incalzati e sospinti sempre più a Ovest dai 'chimookomanug' - gli uomini bianchi - gli Ojibwa, pur mantenendo fieramente i loro usi e costumi e il loro modo di rapportarsi agli uomini e alla natura improntato a un'assoluta correttezza, si vedono costretti ad affrontare svariate, micidiali avversità. Romanzo storico e appassionato racconto di una straordinaria quotidianità, "La casa di betulla" testimonia un rapporto unico fra uomo e natura. Consigliato da Benedetta ODISSEA Omero Vedi Bibliografia del Quarto appuntamento “Il viaggio nei libri”.
L’ASINO D’ORO Apuleio Il capolavoro di Lucio Apuleio (125-170 d.C.), è l'unico romanzo della letteratura latina giuntoci per intero. Si compone di undici libri, che descrivono le peripezie del giovane Lucio, trasformato per magia in asino e che alla fine torna uomo grazie all'intercessione della dea Iside. La vicenda di Lucio ha un valore profondamente allegorico, poiché rappresenta la caduta e la redenzione dell'uomo. Opera celeberrima, anche grazie al suo impianto rigoroso, carico di rimandi simbolici all'itinerario spirituale del protagonista, "L'asino d'oro" viene considerato il prototipo del romanzo "iniziatico" moderno, che nel "Wilhelm Meister" di Goethe ha l'esempio più alto. PINOCCHIO Collodi, Carlo Pinocchio ha due aspetti: da un lato c'è lo sforzo di ammaestrare, di ammonire, preparare alle miserie e alle difficoltà della vita, e certo furono questi gli intenti razionali con cui Collodi si apprestò a scrivere il suo racconto. Ma ciò che rimane vivo del libro è invece quello che gli è sfuggito di mano, in cui Collodi ha trasferito la sua natura più autentica: il ragazzo che scappa, che vuole vivere il lato fantastico della sua infanzia, che si lascia abbagliare dagli incanti e che crede disperatamente alle illusioni. La vitalità di Pinocchio ha scavalcato con le sue secche gambe di legno ogni convenzione, ogni moralismo, ogni moda. Per questo il libro non invecchia, continua a esser tradotto in tutto il mondo, ne vengono tratti film e musical, è oggetto delle interpretazioni più svariate e finisce per essere considerato simbolo dell'umanità intera. Per questo il libro non invecchia, continua a essere tradotto in tutto il mondo, ne vengono tratti film e musical, è oggetto delle interpretazioni più svariate e finisce per essere considerato simbolo dell'umanità intera. ALDABRA Gandolfi, Silvana Vedi Bibliografia del Sedicesimo appuntamento “Le città nei libri”. CUORE DI CANE Bulgakov, Michail Storia di un bizzarro esperimento scientifico, che innesta su un cane randagio moscovita l'ipofisi di un uomo, il racconto denso di avventure ironiche e grottesche di un animale che scopre il mondo con la sensibilità di un essere umano. "Cuore di cane" fu scritto nel 1925, rimase inedito per decenni perché sequestrato dalla polizia segreta sovietica, venne ritrovato negli archivi del KGB dopo la morte dell'autore e finalmente pubblicato conquistò quindi l'apprezzamento dei lettori di tutto il mondo. Consigliato da Elio IL GATTO NERO Poe, Egar Alan Uno dei più famosi racconti di Poe, una storia che parte da episodi quasi insignificanti di vita domestica per approdare in un delitto. C’è molto da scoprire e imparare in questo breve racconto. C’è un crescendo di orrore che comincia improvvisamente, che si sviluppa a mano a mano che la vita del protagonista viene a essere sempre più condizionata dalla presenza del gatto. Poe ha voluto cercare l’orrore sondando la mente umana, ha messo a nudo le paure e le paranoie di un uomo mostrandole nel loro lato peggiore. C’è una ricerca, ne Il gatto nero, delle infinite possibilità a cui può spingersi la follia umana e le sue conseguenze. La narrazione in prima persona, che vuole essere una liberazione prima dell’ora fatale, è la voce stessa di Poe, che ci accompagna per mano lungo la strada dell’orrore, che non necessariamente deve annidarsi nel soprannaturale, ma può esplodere dentro le mura di casa. Consigliato da Giorgia LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA Buzzati, Dino Nel tempo dei tempi la Sicilia viene invasa dagli orsi: scendono dalle più alte montagne, guidati dal loro re, a cui i cacciatori della pianura hanno rapito il figlio. Nella loro memorabile avventura gli orsi superano infiniti ostacoli. Alla fine la capitale viene espugnata e il figlio del re riconosciuto in un equilibrista del Gran Teatro Excelsior. Divenuti i
signori dell'isola, gli orsi vedono a poco a poco la corruzione insinuarsi nel loro mondo. E solo il ritorno, in lunghissima fila, alle vecchie montagne assicurerà loro la quiete della natura, segnando la fine dell'indimenticabile incursione tra gli uomini. In questa favola Buzzati fonde ballata popolare, invenzione fantastica e riflessione morale sulla vita di oggi e di ieri ripensando in forma "leggera" i grandi temi a lui cari: la semplicità della vita in montagna, il senso dell'attesa, l'ambiguità insita nel male come nel bene, rivivendo l'eterna storia dell'umanità, chiamata a ritrovare le proprie origini. Consigliato da Maria Pia E SE I LUPI COVANO Mastrocola, Paola Abbiamo lasciato Lupo e Anatra finalmente sposi nella storia precedente, e ora li ritroviamo in dolce attesa che si schiudano le uova nate dal loro amore. E qui i ruoli si invertono e i mondi si ribaltano: Lupo, filosofo teorico, sempre perso in astrazioni e pensieri profondi, decide di occuparsi direttamente della cova delle uova, lasciando la consorte libera di muoversi per il mondo, per conoscerlo e capire che cosa conti davvero. Iniziano così i percorsi paralleli dei due protagonisti. Lupo bada alle uova, riflettendo sul senso dell'attesa e diventando punto d'incontro per vari personaggi, amici e nemici: un vecchio riccio in pensione afflitto dalla solitudine, una volpe invidiosa, un esercito di gufi benpensanti. Mentre Anatra diventa una giornalista e intraprende un viaggio personale, e tutto femminile, nel crudele e variopinto mondo del potere popolato da struzzi, leoni e chiassosi tacchini, alla ricerca della bellezza e di ciò che è veramente importante... Consigliato da Monica VITA DI PI Martel, Yann Un ragazzo e quattro animali alla deriva nell'oceano Pacifico, superstiti di un tragico naufragio. La loro sfida è la sopravvivenza. Tempo pochi giorni e, della zebra ferita, dell'orango e della iena non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stata la tigre con cui Pi, giovane indiano senza più famiglia, è ora costretto a dividere i pochi metri di una scialuppa. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. Con l'ingegno, con la forza di uno spirito caparbio e visionario Pi affronta la sua grande avventura. Ed è un viaggio straordinario, appassionante e terribile, ispirato, spiazzante, ironico e violento, che trascina il lettore fino all'attimo in cui il sipario si leva sull'ultimo, agghiacciante colpo di scena. Consigliato da Monica LO STUPORE DEL PELLICANO Krohn, Leena Lo vedete quel signore elegante e distinto seduto davanti a voi? Quello con l'impermeabile e la sciarpa sgargiante attorno al collo. Ecco, quello è il signor Lipponen. Non sembra anche a voi che abbia qualcosa di strano? Non sono forse zampe palmate quelle che spuntano dalle scarpe di cuoio? Il suo naso non assomiglia piuttosto a... un becco? Sì, avete indovinato. Anche Emil l'ha capito subito e si chiede come sia possibile che nessun altro l'abbia notato. E proprio vero che gli uomini non vanno al di là delle apparenze! Emil è l'unico che conosce il segreto del signor Lipponen, un pellicano che un bel giorno, stanco della propria esistenza da volatile, ha deciso di lasciare la famiglia per vivere da essere umano. Anche Emil si sente solo e spaesato: si è appena trasferito in città con la mamma, mentre suo padre è rimasto nella loro vecchia casa in campagna. In un mondo a entrambi estraneo, Emil e il pellicano troveranno conforto nella loro amicizia e sconfiggeranno la nostalgia che li tiene ancorati al passato. Una storia che indaga gli impulsi, i sentimenti e le azioni dell'uomo e giunge fino al cuore, non sempre buono, della nostra società. POESIE PER UN GATTO Lamarque, Vivian Vivian Lamarque apre questa raccolta di poesie e avverte: attenzione lettore, a passo felpato di gatto le svagate prima e seconda parte (figurine d'interni, bisticci, dispetti, musi, ciotole, le temute scatolette del discount) con brio condurranno alla terza più grave dove risuona il motivo da anni più frequentato dalla poetessa. Al gatto Ignazio che la interroga sull'aldilà Vivian risponde "È come una specie di giardino si diventa tutti erba fiori." "Fiori? Un fiore io? Mai!" "E perché? essere un fiore è un onore non lo sai?". Duetto tra un gatto severo, esigente, interrogativo, e una poetessa (cinefila) in sua soggezione, in affannosa ricerca di risposte. Consigliato da Benedetta
POESIE PER ARIA Carminati, Chiara Chiara Carminati ci porta a spasso, in punta di penna, tra acqua, cielo e terra, rivelandoci l’importanza di rispecchiarsi nella natura che ci circonda e offrendo al contempo un saggio senza sbavature di comunicazione poetica a portata di bambino. Nella raccolta anche le poesie più schiettamente “per piccoli” posseggono l'armamentario al completo della lirica tout-court (rime, assonanze, allitterazioni, figure retoriche, metri diversi). La peculiarità di questi versi è invece nella scelta estremamente accurata del lessico che non va mai oltre il vocabolario di un ideale ottenne, e il ricorso a immagini e sensazioni che rientrano facilmente nell'esperienza quotidiana dei piccoli lettori. Consigliato da Benedetta FAVOLE, APOLOGHI E BESTIARI. MORALITA’ POETICHE E NARRATIVE NELLA LETTERATURA ITALIANA Autori vari L'universo meraviglioso e mitologico a cui scrittori e artisti non smettono di attingere e che continua a perpetuarsi con la forza dell'incanto:il fondo stellare dell'inconscio collettivo, la tradizione orale e quella istoriata in monasteri medievali. Un caleidoscopico immaginario ma non irreale perché, come disse Calvino, "le fiabe sono vere, sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna". L’ALBERO DELLE PAROLE Bisutti, Donatella "Prendete una parola, prendetene due/fatele cuocere come se fossero uova/ scaldatele a fuoco lento/versate la salsa enigmatica/spolverate con qualche stella mettete pepe/e fatele andare a vela". (Raymond Queneau). "L'albero delle parole" nasce dalla certezza che i bambini fanno rima con la poesia, anche quando è quella dei versi senza rime dei grandi poeti del Novecento. Bambini e poesia sono imprevedibili. Entrambi appartengono a un regno sul quale hanno potere il gioco, l'intuizione, la fantasia. Donatella Bisutti raccoglie e racconta 73 poeti italiani e stranieri. Una dopo l'altra 138 poesie raccontano la cultura poetica del Novecento. VIAGGIO CON IL MAIALE Quarzo, Guido Un viaggio che si snoda tra mille incontri e mille avventure è il pretesto per una galleria di ritratti mirabolanti. I PORCI COMODI Rossi, Ivana Scritta in modo divertente e uno stile leggero, è una guida-manuale che fornisce un centinaio di ricette per carnivori incalliti (come le vulve trifolate) e per quasi vegetariani (come il bacio del maiale, messa direttamente a punto dall'Autrice). Ivanna Rossi ha fatto i suoi "Porci Comodi" venti anni fa, in veste di assessore alla cultura del Comune di Reggio Emilia: una delle prime iniziative pubbliche in cui si indagava il maiale come fatto di cultura, come bestia, ma anche come metafora, come giacimento di significati, tradizioni, sapori. DIO, L’UOMO, LA DONNA E IL GATTO Richter, Jutta Il primo gatto del mondo è seduto di fianco ad Adamo che impreca contro la luna perché Dio lo ha abbandonato. Il gatto ascolta e tace: sarebbe soddisfatto delle sue sette vite, se solo non ci fosse Adamo, che non si dà mai pace. Forse, pensa il gatto, avrei dovuto fare fusa più forti al Signore e strofinare la testa sulla Sua mano... forse così non avrebbe creato Adamo, e poi Eva, e tutto questo non sarebbe mai successo. Eva, la mela, Caino, Abele, un Dio tanto umano da sentirsi straziato per il tradimento di Adamo, e un gatto che commenta tutta la vicenda, saggio e sornione, l'unico a rimanere davvero al di sopra delle parti. Sono questi gli ingredienti che Jutta Richter ha abilmente mescolato per incantare ancora una volta i lettori di tutte le età con la sua scrittura potente e suggestiva.
IL CANE DEL CUORE GIALLO Richter, Jutta Un giorno, nel bosco, Lotta trova un cane che viene da molto, molto lontano. Decide di portarlo con sé nel capanno del nonno Schulte. Lì, insieme al fratellino Prinz Neumann, lo va a trovare ogni giorno per portargli pelle di galletto. In cambio, il cane racconta loro la straordinaria storia dell'inventore D.O e di Lobkowitc, il suo migliore amico. E' la storia di come comincia il mondo, la storia della prima grande amicizia e della prima grande solitudine. Jutta Richter è una nota autrice tedesca di libri per l'infanzia. Oltre a diversi libri per bambini, l'autrice ha scritto testi per la radio e per il teatro, oltre ad una raccolta di canzoni. LA BAMBINA COL FALCONE Pitzorno, Bianca Ancora in fasce Melisenda, secondogenita di un falconiere al seguito di Federico II, riceve un segno del destino, sotto forma di un grande uccello rapace che si posa sulla sua culla. Costanza invece fin da piccola smania per andare in Terrasanta a liberare il Santo Sepolcro. In famiglia ci sono altre sorelle più piccole, un giovane paggio, una bambinaia dal passato misterioso. E fuori di casa baroni e pellegrini, eretici e goliardi, lebbrosi e cortigiani, tutto il pittoresco mondo del Medioevo cristiano. IL PICCOLO GENTILUOMO Peace, Philippa Da una delle più grandi scrittrici inglesi per ragazzi la tenera storia di un'amicizia tra una talpa immortale e una bambina. Un'avventura misteriosa nei meandri della terra, in cui Bet capirà che la più alta espressione dell'amore non è possedere ma lasciare andare. "Aveva una sensazione opprimente, vertiginosa, da mal di testa, e soprattutto aveva paura, paura di tutte quelle cose così inaspettatamente grandi e minacciose, e di se stessa così piccola e così indifesa. La voce di Talpa, all'altezza del suo orecchio, giunse confortante: "Prima scendiamo di sotto, meglio sarà per te. Seguimi". L’ELEFANTE SCOMPARSO Murakami, Haruki In un giorno d'estate soffocante, un avvocato si mette alla ricerca del suo gatto e in un giardino abbandonato dietro casa incontra una strana ragazza. Una giovane coppia decide di fare uno spuntino notturno e assalta un McDonald's per avere trenta Big Mac, realizzando cosi' un segreto desiderio adolescenziale del marito. Nel racconto che da il titolo al libro, un uomo è ossessionato dalla incredibile, misteriosa scomparsa di un elefante dallo zoo del paese. E poi ancora una curiosa digressione sui canguri, un uomo che incendia granai per il gusto di vederli bruciare e le introspezioni di una giovane madre afflitta da insonnia. KAFKA SULLA SPIAGGIA Murakami, Haruki Vedi Bibliografia del Primo appuntamento “Libri che ci hanno fatto amare i libri”. AMO QUEL CANE Creech, Sharon La professoressa incarica i propri alunni di tenere un diario in versi liberi, ma il protagonista non è molto contento di questo compito. Pian piano il giovane scopre la bellezza della poesia attraverso la quale riuscirà finalmente a ritrovare i sentimenti che aveva dimenticato. Sharon Creech è un poeta. E delle poesia comprende la musica, la forza in cui confida. Grazie a una solida esperienza narrativa rivolta ad avvincere i ragazzini - gente dura da persuadere - sa parlare di poesia facendo poesia, mettendola in bocca a un bambino riluttante che la ritiene cosa da bambine, un tabù.
SOLO CON UN CANE Masini, Beatrice Soli, lontani da tutti, in una notte scura, scura come se avessero spento le stelle e la luna, sopravvivono un ragazzo e il suo cane Tito. Lui perché sono soli, lontano da tutto quanto conoscono, perché patiscono il freddo, stretti in un sacco a pelo, perché si trovano in un mondo oscuro. Lui sa cos'è successo, sa che avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi. E ha voglia di raccontare, ha bisogno di spiegare come tutto è cominciato... Lui ha dieci anni, Tito tre. Ama i cani da sempre, è la prima parola che è riuscito a pronunciare. Vive in simbiosi con l'animale. Ma un giorno, a scuola, il Direttore appende una comunicazione. È un nuovo editto del Sire: comanda al suo popolo che i cani di tutte le razze sono banditi dal regno con ogni mezzo possibile. È un nuovo editto, certo: nel precedente ha deciso di bandire il gelsomino, il fiore profumatissimo, simile a una stella, simbolo del Regno. Le ricamatrici hanno gettato nel fuoco gli antichi disegni dei tralci di gelsomino che hanno accompagnato alle nozze tante fanciulle; i giardinieri hanno imprecato strappando con forza le radici di antichi rampicanti; e quando un soldato del Regno vede un piccolo fiore scampato alla strage lo calpesta con tutte le forze. Tanto i fiori non strillano quando muoiono, non piangono, non hanno voce. O almeno, nessuno li sente. È l'ennesimo atto di violenza nei confronti degli abitanti del reame. CHI HA VISTO CASH Lee, Ingrid Mackenzie è un undicenne sfortunato: sua madre è morta e il suo fratellastro se n'è andato o lasciandolo solo con il padre alcolizzato, che non si interessa a lui. Una notte l'uomo porta a casa un cucciolo di Pitbull e lo getta sul letto del figlio. Tra il ragazzine e il cucciolo (che Mackenzie chiama Cash) si crea fin da subito un legame profondo, un rapporto d'amicizia che compensa le lacune affettive di entrambi. Un giorno, durante una lite, Cash tenta di difendere Mackenzie dalla furia del padre, cosi l'uomo lo carica in auto e lo abbandona in una discarica nei pressi della linea ferroviaria. Dopo aver cercato Cash per giorni, e quando ormai ha perso ogni speranza di ritrovarlo, Mackenzie legge un articolo sul giornale: parla di un Pitbull che ha salvato un'anziana signora da un incendio e ha evitato un disastro ferroviario possibile che sia proprio Cash? LA BESTIA E LA BELLA De Mari, Silvana In un regno lontano c'è un principe giovane e crudele che governa con pugno di ferro. È talmente cattivo che i suoi sudditi gli augurano tutti i giorni di sparire, di perdersi nei boschi e di non tornare più. E poi, un giorno, una vecchia strega lo trasforma in cane. Non in una bestia spaventosa: proprio in un cagnetto bastardo, costretto a vivere per strada e a sperimentare sulla sua pelle tutte le cattiverie che da uomo riservava ai suoi sudditi, finché non incontra una giovane donna e il suo bambino che gli insegneranno la più importante di tutte le lezioni. IL LIBRO DELLA GIUNGLA Kipling, John Rudyard "Kipling sembra che sguazzi nel ribaltamento dei ruoli. Gli animali parlano, molti sono sensibili e solidali. Gli uomini hanno reazioni irrazionali e bestiali. E’ un ottimo allenamento contro il pregiudizio. Mowgli invita indirettamente i giovani lettori a sospettare degli accostamenti troppo facili: lupo-cattivo, serpente-vile, extraco-munitario-pericolo. Dopo oltre un secolo, Kipling continua a educare così i cuccioli d'uomo." Mowgli, rapito dalla tigre Shere Khan, viene adottato da un branco di lupi. Oltre a Mamma Lupa e Babbo Lupo, il piccolo è circondato dall'affetto della pantera Bagheera, dell'orso Baloo e del serpente Kaa che, con modi spesso curiosi e divertenti, lo iniziano alla legge dura ma giusta della giungla. Le rocambolesche avventure della bizzarra combriccola faranno di Mowgli un vero "uomo", consapevole della propria identità e natura. Questa straordinaria raccolta di racconti è popolata anche da altri animali che rispettano le leggi mai scritte dell'amicizia e della fedeltà. LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Orwell, George Gli animali di una fattoria, stanchi dei continui soprusi degli esseri umani, decidono di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di creare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ben presto, tuttavia, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con l'astuzia, la cupidigia e l'egoismo che li contraddistinguono si impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo.
L'acuta satira orwelliana verso il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli animali" tra le opere più celebri della narrativa del Novecento. GUAPPO E ALTRI ANIMALI La Capria, Raffaele È vero che da ogni scrittore si potrebbe trarre il suo proprio, personalissimo bestiario, rintracciabile nelle sue opere o nascosto nel suo inconscio. Prima di trovarsi di fronte alle pagine che presentiamo, difficilmente si sarebbe pensato a La Capria come a uno scrittore "animalista". E invece. Invece adesso possiamo dire che pochi scrittori hanno dimostrato verso gli animali tanta partecipe tenerezza, tanta simpatia nel senso etimologico di capacità di patire insieme. Un'empatia che si esercita verso le creature più tradizionalmente "amiche dell'uomo", come il fedele e amatissimo cane Guappo, ma anche verso quelle più apparentemente aliene. Per esempio, la privazione della libertà che provoca il nobile avvilimento di un felino dietro le sbarre è la stessa che sconvolge il muto destino di un pesce dietro la lastra vetrata di un acquario; la sofferenza che vela lo sguardo supplice di un cane non appare meno ingiusta quando sfolgora sotto la palpebra rugosa di una civetta. Messi l'uno dopo l'altro questi brani, tra i quali si riconoscono facilmente alcuni luoghi classici della produzione lacapriana, acquistano una luce nuova. Sprigionano tanta forza nel mettersi dalla parte degli ultimi, degli esseri che non hanno la parola per farsi udire, che la prosa di La Capria sembra allargarsi ad abbracciare una forma di comunicazione più vasta, l'empatia profonda che mette in armonia l'uomo con tutte le altre creature. IL MIGLIOR AMICO DELL’ORSO Paasilinna, Arto E’ la presenza “ingombrante” di un orso a catapultare il nuovo romanzo di Paasilinna tra avventure esilaranti e profonde riflessioni. L'animale, regalato al pastore protestante Oskari Huuskonen e da lui allevato, incarnerà, per quest'uomo di mezz'età incastrato tra crisi di vocazione e crisi coniugale, una via di Riga: battezzandolo Satanasso, il pastore sembra già intuire che quel curioso compagno lo invita a varcare i limiti della sua vita frustrata da religioso di provincia. Congedato dal vescovo per le sue posizioni poco ortodosse (come quando vagheggia di un Gesù "ministro del governo rivoluzionario"), per il reverendo inizia così una deriva geografica ed esistenziale: prima il letargo con l'orso e il risveglio dei sensi con la giovane etologa che lo assiste, poi il viaggio, in bilico tra sacro e profano. Grazie a lui Oskari riuscirà a trovare la voglia di guardare le stelle e, nello stesso tempo, comprendere gli uomini. Paasilinna ritrova nelle vicende del pastore e del suo peloso Sancho Panza una grande felicità creativa, alternando invenzioni picaresche e interrogazioni filosofiche sulla prossimità tra naturale e soprannaturale, alla ricerca di una fede più autentica nell'uomo e nella vita. IL BOSCO DELLE VOLPI Paasilinna, Arto Il gangster Oiva Juntunen progetta una rapina al cargo che trasporta oro dall'Australia alla Banca Nazionale di Norvegia con l'aiuto di un cugino e di due malviventi, l'ex manovratore di bulldozer Heikki Sutinen, detto Suti la Ruspa, e l'ex impiegato d'azienda e pluriomicida Hemmo Siira. L'idea nasce da un evento storico e, poiché nella storia tutto si ripete, Juntunen sa che la rapina avrà esito positivo... Tutto sembra "filare liscio" all'inizio, ma in realtà la vicenda si complicherà moltissimo fino al punto in cui Juntunen, dirigendosi verso nord, perderà la strada. Tanto meglio: se lui stesso non sa dove si trova, nessun altro lo saprà mai... L’ANNO DELLA LEPRE Paasilinna, Arto Il libro narra le stravaganti e spesso esilaranti peripezie del giornalista di Helsinki Vatanen che, dopo avere investito una lepre, la cerca, la cura e decide di sparire con lei nei boschi della Finlandia. Si trasforma così in un vagabondo che parte all'avventura, senza fretta e senza meta, sempre accompagnato dalla sua lepre come irrinunciabile talismano. GO DOWN, MOSES Faulkner, William Sette racconti inanellati a formare un romanzo teso e sapiente che esplora le esistenze intrecciate di bianchi, neri e nativi nella contea di Yoknapatawpha. L'atmosfera senza tempo del Sud degli Stati Uniti fra le due guerre mondiali, le rovine ancora visibili della guerra civile, l'odio mai sopito verso il Nord ricco, una natura grandiosa e inquietante
pervadono e sostengono ogni pagina di questo libro. Completa l'edizione un saggio di Nadia Fusini, che con Maurizio Ascari ha ritradotto quest'opera uscita in Italia molti anni orsono con il titolo "Scendi Mosè". L’OCCHIO DEL LUPO Pennac, Daniel In uno zoo, un ragazzo si sofferma affascinato davanti alla gabbia di un lupo e, siccome l'animale ha soltanto un occhio, anche il ragazzo, con estrema sensibilità, tiene chiuso uno dei suoi. Questo colpisce il lupo che, per la prima volta, supera l'atavica diffidenza nei confronti degli esseri umani e decide di raccontare al ragazzo la sua storia, tutta vissuta sullo sfondo di paesaggi nevosi e cacce solitarie. Anche il ragazzo si confida col lupo e gli parla delle tre Afriche per cui è passato, quella Gialla, quella Grigia e quella Verde: l'Africa dei deserti, L'Africa delle savane e l'Africa equatoriale delle foreste. Il paesaggio, con i suoi colori e le sue atmosfere, ha molta importanza sia nella storia del lupo che in quella del ragazzo africano. ABBAIARE STANCA Pennac, Daniel "Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto". Ecco cosa dice Daniel Pennac, l'innamorato dei cani. Quando avremo letto la storia del Cane, sapremo non solo tutto sul suo mondo. ma impareremo anche molto su quello degli uomini: come appariamo agli occhi del cane. quanto dobbiamo venir ammaestrati. Da uno scrittore cult, un inno all'amicizia tra uomo e cane, una storia sull'amore, la paura e la voglia di libertà. LA STORIA DI ULISSE E ARGO Milani, Milo Dopo vent'anni di guerra e d'avventura, Ulisse torna alla sua casa, nella pietrosa isola di Itaca. Vi torna fingendo d'essere straniero, nessuno deve riconoscerlo. E nessuno lo riconosce tranne Argo, il suo vecchio cane, che nel vederlo muore d'emozione e di tenerezza. Dal ciglio del duro Ulisse sgorga una lacrima. Che cosa legava i due, l'uomo e il cane? DOPPIO BLU Tognolini, Bruno Che relazione c’è fra il bambino che si è stati e l’adulto che si è diventati? Cosa fa di noi quello che siamo? Chi siamo quando siamo bambini? E chi, quando diventiamo adulti? È possibile che fra questi due momenti della vita passi uno sguardo? Un uomo e un cane su una spiaggia intrecciano dialoghi filosofici sul tempo, l’età, la vita. Dalle loro parole sgorgano storie fatte di voci, bambini, grandi, notti, mattini, odori, fatti, luoghi, strade, animali, parole... Storie di una Sardegna lontana, eppure vicina e viva, in un ricordo che sa nutrire il presente con la sua forza straordinaria. La forza di chi non è mai venuto meno alle promesse strette allora, all’inizio, con la bellezza e l’avventura dell’esistenza. JACARÈ Sepulveda, Luis Sepúlveda alle prese con il noir, con indagini, omicidi e personaggi da cronaca nera, ma anche con temi a lui cari quali la difesa dell'ambiente, la battaglia per i diritti umani, la fedeltà agli ideali. Dany Contreras, esule cileno ed ex poliziotto, lascia il suo ufficio svizzero per andare a Milano ad indagare sulla morte di Vittorio Bruni, magnate delle omonime pelletterie. Si muoverà tra avidi soci d'affari e stregoni amazzonici, tra attraenti ereditiere e misteriosi cacciatori indios, riuscendo infine a svelare le ragioni che hanno portato a quella morte e i loschi traffici di jacaré, una specie di caimano sudamericano, che si celano dietro lussuose valigette in pelle. FIORI PER ALGERNON Keyes, Daniel Algernon è un topo, ma non è un topo qualunque. Con un'audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo IQ, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più di Charlie Gordon che, fino all'età di trentadue
anni, ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. Ma cosa succede quando quella stessa operazione viene effettuata su Charlie? Il diario di un uomo che "voleva soltanto essere come gli altri", un romanzo definito dal New York Times "magistrale e profondamente toccante..." e vincitore del Premio Nebula 1966. GUIDA AGLI ANIMALI FANTASTICI Cavazzoni, Ermanno In questa "Guida" ci sono i prodigiosi esseri che circolavano liberamente nel mondo antico, ippocentauri, manticore, remore, sirene, ircocervi, e che oggi non circolano più, né lo potrebbero, con tutte le regole autostradali, la coltivazione industriale delle campagne, la deforestazione, gli antiparassitari, il traffico marittimo e altro ancora. Ma in mezzo a loro, altrettanto fantastici, ci sono gli animali che sono rimasti e si incontrano comunemente, il pollo, ad esempio, con il suo sguardo sospettoso e un po' sprezzante, o le formiche, sempre di corsa e preoccupate per la crisi economica, o le api, socialiste imperterrite fin dalla nascita, o la mucca che rumina e riflette. Che idee avranno su di noi? Sulla vita e sulla morte? Ne sapranno qualcosa o faranno finta di niente? Questi esseri molto prossimi, nostri parenti stretti, però anche distanti come gli extraterrestri, li si può stare a guardare in un prato, o veder traversare come apparizioni una strada, o passare in cielo mentre migrano in Africa: esseri meravigliosi e misteriosi quanto le specie fantastiche e inesistenti. E da ultimo c'è l'animale forse più fantastico di tutti, senza piume, a due gambe, spettatore del grande spettacolo dell'universo. "Quell'animale che guarda in cielo e dice: cosa sono quei lumini sospesi? E risponde: le stelle. Perché nessun altro animale le ha mai notate, nel corso di tanti milioni di anni e di tante notti stellate che sono passate su questo pianeta." L'animale chiamato uomo. L’ULTIMA CACCIA Lansdale, Joe È il 1933: l'est del Texas è schiacciato dalla Grande Depressione. Richard Dale, un ragazzo di quindici anni che sogna di diventare scrittore, decide di affrontare un cinghiale selvatico che minaccia la sua famiglia, anche se perfino suo padre, grande campione di lotta, non è mai riuscito a sconfiggerlo. Si tratta di una bestia spaventosa, di proporzioni gigantesche, una creatura mitica, quasi soprannaturale. Finché, una notte, il cinghiale esce dalle nebbie del mito e si fa minacciosamente concreto, attaccando Richard nei suoi affetti piú profondi. Al ragazzo non resterà che accettare la sfida con le sole armi di cui dispone: l'astuzia e il coraggio. Al suo fianco avrà Abraham, il suo migliore amico, un ragazzo nero che sogna di tornare un giorno nella sua terra con una fama da grande guerriero. CONGO Crichton, Michael Nella foresta pluviale del Congo, mentre è in corso una sanguinosa guerra civile tra l'esercito regolare e gli indigeni cannibali dell'interno, una missione scientifica alla ricerca dei mitici 'diamanti blu', da cui dipende il futuro della tecnologia dei computer, scopre l'esistenza di una misteriosa e intelligentissima razza di primati, anello di congiunzione nella catena biologica tra il gorilla e l'uomo. L’IGUANA Ortese, Annamaria Quando il giovane milanese Aleardo, di famiglia ricca, nobile e illuminata, decide di approdare con il suo yacht nella sperduta isola di Ocaña, al largo del Portogallo, non sa quale inusitata avventura, e quale incontro fatale, lo attendano. Fino a quel momento, egli è «il compratore di isole», sempre incerto su quale comprare, perché Aleardo è sì facoltoso, ma anche rispettoso della generale dignità del creato e non vorrebbe turbarlo con indiscrete iniziative. Come giocando, un suo amico editore lo aveva sfidato a fornirgli un manoscritto capace di risvegliare i lettori intorpiditi per eccesso di offerte: e precisamente «le confessioni di un qualche pazzo, magari innamorato di una iguana». Appunto l’iguana attende Aleardo nell’isola di Ocaña, sotto forma di una «bestiola verdissima e alta quanto un bambino, dall’apparente aspetto di una lucertola gigante, ma vestita da donna, con una sottanina scura, un corsetto bianco, palesemente lacero e antico, e un grembialetto fatto di vari colori». Quell’iguana, come la prima materia dei testi alchemici, è ciò che di più vecchio e insieme ciò che di più giovane si possa trovare nella sostanza del mondo, è la natura stessa nel suo perenne invito alla «fraternità con l’orrore». Intorno a questa principessa-servetta e al suo principe illuministico e bisognoso di iniziazione la Ortese ha intessuto una perfetta favola romantica, genere fra i più ardui, che già aveva tentato vari grandi scrittori di lingua tedesca, da Novalis a Hofmannsthal, mentre in Italia non sembra aver attirato nessuno, forse anche per la profonda estraneità della nostra letteratura alla vena fosforeggiante del romantico.
LE LUCERTOLE HANNO L’ODORE DELL’ERBA Sanchez, Andrade Cristina C'erano una volta due vecchie o... c'erano due volte una vecchia. C'erano anche due bambini, in un paesino della Galizia, e molta fantasia. Questi sono gli ingredienti del libro d'esordio di Cristina Sànchez-Andrade che, prendendo spunto dai racconti tradizionali per bambini, ha creato una storia a metà strada tra le favole dei fratelli Grimm e i romanzi di Stephen King. I protagonisti sono due fratelli, Fernanda, una bambina costretta a crescere troppo in fretta e Luisito, un bambino dalla pelle nera ereditata dalla madre che mangiava la terra quando era incinta. I due fratellini, in un crescendo di malvagità, vanno alla ricerca delle proprie origini e, soprattutto, della madre vendicandosi sulle due vecchie che la tengono prigioniera. IO MANOLA E L’IGUANA Cousseau, Alex La mia vicina Manola viene dal Messico. Tiene un'iguana nel suo bagno. In paese alcuni pensano che Manola mangi le mosche, e che l'iguana sia un animale pericoloso... E ora c'è pure il signor Mugugno che accusa l'iguana di avere morso il piede di suo figlio e di essersi mangiata un dito! La gente inventa storie strane, solo perché Manola e l'iguana vengono da lontano. Per fortuna il mio papà è carabiniere e io spero proprio che riuscirà a mettere le cose a posto. IL MASTINO DEI BASKERVILLE Doyle, Artur Conan E’ il romanzo più famoso fra quelli che vedono Sherlock Holmes e il dottar Watson come protagonisti. La prematura e improvvisa scomparsa di Sir Charles Baskerville, ultimo occupante di Baskerville Hall, induce il dottore James Mortimer a ricorrere ai servigi del più grande investigatore d'Inghilterra. Ma non si tratta di un semplice omicidio, questa volta c'è qualcosa di più a movimentare le indagini degli occupanti di Baker Street. Una strana e arcana maledizione che attanaglia la famiglia Baskerville da tempo quasi immemore: un cane nero, un mastino con occhi infernali che, di notte, fende la brughiera alla ricerca dell'ultimo erede di turno. Aiutato dal fedele Watson, Sherlock si mette sulle tracce di questo mistero tentando con la sua ineguagliabile logica di districare la delicata matassa che avvolge i caso, sospeso tra realtà e soprannaturale. Il capolavoro di Sir Arthur Conan Doyle, l'impresa definitiva di Sherlock Holmes a metà tra racconto del terrore e giallo classico. L’INVENTORE DEI SOGNI Mc Ewan, Ian Vedi Bibliografia del Settimo appuntamento “Il sogno nei libri”. LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE Haddon, Mark Christopher è un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo. Ha una mente straordinariamente allenata alla matematica ma assolutamente non avvezza ai rapporti umani: odia il giallo, il marrone e l'essere sfiorato. Ama gli schemi, gli elenchi e la deduzione logica. Non è mai andato più in là del negozio dietro l'angolo, ma quando scopre il cane della vicina trafitto da un forcone capisce di trovarsi di fronte a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Inizia così a indagare... LA PIANISTA E I LUPI Haasse, Hella Edith Waldschade, pianista, ama i lupi e ne alleva tre. Solitaria e taciturna rispetta questi animali per la loro bellezza e la loro intelligenza, mentre il padre sentiva in loro l'essenza del lupo Fenrir, la bestia sovrana della mitologia nordica che inghiottirà Odino alla fine dei tempi. Nella sua proprietà nelle Ardenne, circondata da alti abeti scuri e minacciosi, arriva un giorno l'inquietante Erwin, che dice di essere il suo fratellastro. Che cosa vuole? Cosa sa? Il misterioso passato familiare, del quale sembra essere l'unico depositario, unisce superstizioni e paure ancestrali a una storia più recente, quella tenebrosa dell'Europa degli anni Trenta-Quaranta.
NINA DEI LUPI Bertante, Alessandro Il cielo muta di colore. Ogni mattina macchie viola e rossastre solcano le nubi delle montagne Occidentali, alimentando timori e affanni nei sopravvissuti. Trascorsi tre anni dalla Sciagura, nel piccolo borgo di Piedimulo, una comunità di contadini vive nascosta, protetta dai grandi massi di una frana. Oltre il villaggio c'è il ruscello e oltre ancora ci sono i lupi. Scampata dalla metropoli in fiamme, Nina ha dodici anni. Persi madre e padre durante gli anni della ferocia, ora vive con i nonni a Piedimulo. Ma la ragazzina riconosce i segnali nel cielo e sa che un oscuro nemico sta bussando di nuovo alle porte. Affiancata da personaggi leggendari, Nina sarà costretta a crescere in fretta, affrontando un appassionante percorso nei miti ancestrali della natura, alla disperata ricerca di una nuova fondazione umana. Torna Alessandro Bertante con una storia di terra e ghiaccio, magia e spirito, che regola i conti con la modernità rinnovandone l'immaginario apocalittico. LA PESTE Camus, Albert Negli anni Quaranta, in una città della costa algerina di nome Orano, un’invasione di ratti favorisce il diffondersi di un’epidemia che ne mette in ginocchio la popolazione. La peste corre a cavallo degli spediti roditori, serpeggia tramando tra la folla, s’intrufola furtiva nelle case sterminando famiglie, demolendo certezze, arrestando speranze. Panico e sgomento infuriano nella città malata all’alba di un provvedimento che condanna gli abitanti all’isolamento. L’opera di Camus, come si evince sin dalle prime pagine, ha valenza puramente simbolica. Attraverso la cronaca cruda e dettagliata degli eventi egli propone al lettore una panoramica delle possibili reazioni umane di fronte all’imprevisto che sfugge al controllo e ne mina la specie. La peste è la lampante metafora di un male contro il quale concettualmente è più facile arrendersi che lottare. L’autore tuttavia crede fermamente nell’uomo e nella sua capacità di discernimento e ce ne offre in questo lavoro una visione realistica, mettendone in evidenza sia le debolezze che la forza. UN GATTO NON È UN CUSCINO Nostlinger, Christine Miciomicio, il più mingherlino di una cucciolata di gattini, viene adottato da una famiglia di città, che decide di chiamarlo Samuele. Un ragazzino dispettoso lo tormenta di continuo, Samuele viene trasferito per fortuna in casa della nonna dove diventa Muccibù. Qui i ritmi di vita diventano sempre più lenti. Ma anche nella nuova casa la vita non migliora di molto, perché anche qui c'è una cosa che nessuno riesce ad accettare: la sua natura di gatto. Così a Miciomicio non resta che fuggire verso una nuova vita forse di imprevisti, forse di stenti, forse di pericoli, ma certamente di gatto libero. CHE ANIMALE SEI? STORIA DI UNA PENNUTA Mastroccola, Paola Vedi Bibliografia dell’Ottavo appuntamento “Il Natale nei libri”. IL GIOVANE HOLDEN Salinger, Jerome David Vedi Bibliografia del Primo appuntamento “Libri che ci hanno fatto amare i libri”. CHE FANNO LE RENNE DOPO NATALE? Rosenthal, Olivia "Ami gli animali. Questo libro racconta la loro storia e la tua. La storia di una bambina che crede che la slitta di Babbo Natale porti i regali e che un giorno sarà costretta a non crederci più. Bisogna crescere, bisogna affrancarsi. È molto difficile. Persino impossibile. In fondo, sei esattamente come gli animali, tutti quegli animali che imprigioniamo, alleviamo, proteggiamo, mangiamo. Anche tu sei stata imprigionata, allevata, educata, protetta. E né tu né gli animali sapete come fare a emanciparvi. Ma bisognerà pur trovare un modo". Servendosi di una seconda persona che è lo specchio della prima, Olivia Rosenthal inchioda i lettori con una scrittura diretta, intima e avvincente, costringendoli a tornare bambini per ripercorrere le tappe della loro evoluzione attraverso un continuo confronto col mondo animale. Un mondo che, pur cosi vicino a noi, è veramente "altro", perché è muto.
DIRTY LIFE Kimball, Kristin Kristin, una giovane trentenne, single e scrittrice freelance, vive la sua vita come un'avventura. Ama i party nei bar di Soho, gestisce faticosamente le relazioni sentimentali con quattro diversi uomini e lotta ogni giorno per farsi largo nel mondo del lavoro. Quando riceve l'incarico di scrivere un reportage sui giovani produttori di alimenti biologici, non sospetta minimamente che di lì a poco rimarrà coinvolta in due storie d'amore che stravolgeranno per sempre la sua vita: l'amore per la terra - un'arte sporca e sensuale - e l'amore per un contadino complicato ed esasperante. Nonostante le difficoltà iniziali - ad esempio essere coinvolta, da vegetariana convinta, nella macellazione di un maiale - decide di mollare tutto e di andarsene dalla città. Inizierà così un viaggio, insieme all'uomo che ha deciso di sposare, alla ricerca della terra dei loro sogni e di uno stile di vita durissimo, che le restituirà tuttavia il piacere del desiderio e un senso profondo di appartenenza al mondo in cui vive. Oggi, Kristin abita con suo marito e le loro due figlie in una fattoria a nord di New York, e i prodotti della loro terra sostengono più di cento famiglie. "Dirty life", scritto con eleganza e passione, è la cronaca di questa meravigliosa storia d'amore, e di un modello di vita sostenibile. CANI SELVAGGI Humphreys, Helen In una piccola città della provincia canadese, la chiusura di un mobilificio vero centro economico dell'area - genera inquietudine. Le vittime di un clima a tratti pesante sono soprattutto le donne, i bambini e i cani. Proprio sei cani, senza apparenti avvisaglie, fuggono o sono spinti a fuggire dalle case dove sono cresciuti e dove sono stati nutriti, scegliendo di vivere nel bosco, di essere selvaggi, liberi. I loro padroni - Alice, Jamie, Lily, Walter, Malcolm e una misteriosa biologa - ogni sera si ritrovano in un campo ai margini del bosco e chiamano i loro cani nella speranza che tornino a casa. Fra i sei padroni si stabilisce un legame molto stretto, che sovrappone all'attesa del ritorno dei cani, speranze di amore, di amicizia e di risoluzione delle proprie solitudini, mentre, sullo sfondo, si prepara la resa dei conti, la dolorosa soluzione alla incomprensibile e "intollerabile" storia dei cani che hanno scelto di diventare selvaggi. VITA DI BERNIE Salvadori, Massimo Chi si sarebbe mai aspettato da un intellettuale come Salvadori un libro che parla della vita di un cane? C'è un detto popolare a proposito degli animali, che è ancor più vero nel caso dei cani: "Gli manca solo la parola". In questo libro il lettore sente la voce di Bernie forte e chiara. Ed è fortunato, perché con i suoi padroni lui si rifiuta per molto tempo di abbaiare. Abbandonato ancora cucciolo, viene adottato da una giovane coppia che vive in città: Matteo e Doriana. I primi tempi la convivenza con gli umani non è semplice. La vita, vista su quattro zampe invece che su due, è molto diversa: le torture inflitte dal veterinario e dal "lavacani", i dispetti delle nipotine umane, il guinzaglio e la museruola, le scampagnate con i nonni e le fughe. Ormai anziano e saggio, con una voce fiera e consapevole, Bernie racconta la sua vita speciale di cane normale.
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