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Star System la scienza non veste Prada StaR faraoni alla Sapienza roma #7 GIORNALE PER SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ANNO • 2023 scienza inarea
X Pop StaRs XX per saperne di più che cos’è il StaR Isabella Saggio Sant’Andrea? STAR SYSTEM XX per saperne di più XX migrazioni corpi che cos’è il Poli- frontiere spazi clinico Umber- l’apertura del nuovo anno di cor- so interdisciplinare della SSAS sul to I? tema migrazioni con il seminario di Vittorio Lingiardi XX per saperne di più che cos’è l’E- XX la bellezza di sa- NEA? GIORNALE PER SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA XX inarea Sant’Andrea pere e insegnare la ricerca, la formazione e la pratica clinica dell’A- il micro. Co- XX tout se tient lonna zienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di la comunicazione scientifica alla Roma attraverso lo sguardo di Armando Bar- radio di Annalisa De An- la ricerca e l’insegnamento alla tolazzi Sapienza secondo la microbiologa gelis Bianca Colonna ANNO II | N. 7 | 2023 XX intercultura MINERVA LIVE l’importanza dell’intercultura e Gaia la situazione italiana con Direttore responsabile Isabella Saggio Peruzzi di Sara Ludovici e XX 3D - Ramses II il XX inarea ENEA Lucilla Nicastro Legale rappresentante Antonella Polimeni Direttore Generale Giorgio faraone immorta- le XX vita intima il Graditi ci parla della ricerca e dei numeri dell’ENEA l’inaugurazione della mostra la presentazione del nuovo libro I saggi pubblicati sono sottoposti a revisione anonima presso il museo del Vicino oriente di Ammaniti di Sofia Gau- Egitto e mediterraneo di Sofia X inarea ISS Gaudioso dioso info: starmagazine.bbcd@uniroma1.it, isabella.saggio@uniroma1.it lo studio delle cellule terminal- web: bbcd.bio.uniroma1.it/bbcd/star-magazine-scientifico mente differenziate da Roma STARRUBRICHE agli Usa e il ritorno all’ISS di XX i faraoni della Sa- inarea traslazio- XX Marco Crescenzi pienza XX sui gener* star- Proprietà della testata nale ricerca scientifica e assi- XX inarea Sapienza alla scoperta del museo della Sapien- za con Lorenzo Nigro Pinioni di Simone Università degli Studi di Roma “La Sapienza” stenza pediatrica del Bambino gli occhi di Marco Tripodi sulla Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma Gesù con il direttore scientifico Sapienza Pollo e Isabella Saggio AUTORIZZAZIONE N. 188/2021 DEL 18 NOVEMBRE 2021 Andrea Onetti Muda XX fare la biodiversi- tà alla sapienza XX la scienza non Copyright © 2022 attività, organizzazione e obietti- vi del National Biodiversity Future veste Prada L’OPERA è stata pubblicata con il contributo dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza #allebasi di Sofia Gaudioso XX inarea Roma TRE Center Antonella Sgura sul Dipartimento di Scienze ISSN 2785-5058 di Roma Tre, due volte Dipartimento di eccellenza XX i numeri del Pnrr STAR INTERNATIONAL con il progetto interdisciplinare sull’Antropocene la distribuzione degli investimenti Pubblicato a febbraio 2023 di Mattia La del Pnrr Sapienza Torre e Sofia Gaudioso Tutti i diritti riservati. La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qual- siasi mezzo (compresi microfilm, film, fotocopie), nonché la memorizzazione elettronica, sono riservati per tutti i Paesi. L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato HANSEL E GRETA possibile comunicare, per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti e/o delle foto. XX inarea IFO XX per saperne di più che cos’è l’ISS? All Rights Reserved. No part of this publication may be reproduced or transmitted in any form la ricerca, le pubblicazioni e la clinica oncologica degli Istituti Fisioterapici or by any means, electronic or mechanical, including photocopy, recording or any other infor- Ospedalieri - Istituto Regina Elena e mation storage and retrieval system, without prior permission in writing from the publisher. All eligible parties, if not previously approached, can ask directly the publisher in case of uninten- Istituto Dermatologico San Gallicano XX per saperne di più che cos’è l’IFO? raccontata dal Direttore scientifico tional omissions or incorrect quotes of sources and/or photos Gennaro Ciliberto COPERTINA: XXXXXXXXXX XX per saperne di più che cos’è il Bambi- no Gesù? Progetto grafico Isabella Saggio Fotografia Redazione STAR, Carmine Nicoletti
p Stars pop Stars p A * Editoriale di giovani seduti, che avevano uno slancio nell’ascolto, nell’afferrare al volo. Bella un’aula in cui stare per co- noscere. Bello l’ossigeno che si lega- va al sangue e che portava in fondo al corpo il sangue e le parole. Belli i nomi delle lune intorno a Giove, bel- lo il grido di -Mare, mare- dei greci alla fine della ritirata, bello il gesto di Senofonte di scriverlo per non far- lo smettere. Bello pure il racconto di Plinio sul Vesuvio esploso. Le loro scritture assorbivano le tragedie, le bbiamo trasformavano in materia narrativa ascoltato, con la redazione di STAR, per trasmetterle e così superarle. En- il seminario di apertura del corso in- trava luce in testa come ne entrava terdisciplinare della Scuola superio- in aula...” re di studi avanzati della Sapienza. Lo raccontiamo in questo numero In questo numero raccontiamo an- di Star, Vittorio Lingiardi sulle mi- che di faraoni, di libri, di Sanremo. grazioni. La tragedia di Crotone. Ma Poi abbiamo fatto una visita dei luo- anche la migrazione delle cellule. La ghi dove si fa scienza in area romana, migrazione da un sé a un altro sé. La le Università, gli Ospedali, l’Istituto migrazione nel cinema. Nei libri. Superiore di Sanità, l’Istituto Tumori Regina Elena e non solo. PS Quello che più di tutto mi ha colpi- to lo voglio dire con le parole di Erri La Popstar di questo nu- de Luca “…Mi accorsi di com’erano mero è l’aula nell’edifi- importanti le cose che im- cio rotondo di Gio Ponti paravo. Era bello che un gremita di ragazzǝ non- uomo le metteva da- curantǝ e interessatǝ alle parole di vanti a un’assemblea Lingiardi. Isabella Saggio Biologa presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma. STAR #7
Museologia * Minerva Live i faraoni della Sapienza intervista Lorenzo Nigro di Mattia La Torre, Sofia Gaudioso entrambi si sono dedicati all’apertura della Sapienza a ricerche che si faceva- il museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo un luogo di studio e d’incontro di culture antiche. scelta una nuova sede per il museo. La decisione di utilizzare il colore bianco per la sala non è casuale ma serve a far dinarie. Qui facciamo un po’ di tutto dalla ricerca fino alle attività di outre- aching. Organizziamo diversi eventi, no in Egitto e nel Vicino Oriente, svolte Il museo del Vicino Oriente, Egitto e in una prospettiva totalmente nuova e risaltare il colore caldo dei reperti così mediamente una grande mostra l’anno Mediterraneo è un luogo unico e ricco post-coloniale e cioè in collaborazione come la scelta di avere un unico grande più altri infiniti eventi di natura scienti- di reperti dove immergersi nelle culture con gli Stati luogo delle missioni. Le atti- spazio in cui vedere più civiltà che sono fica e divulgativa. Il museo, infatti, par- che hanno fatto la storia della nostra ci- “ vità di ricerca in questo ambito sono di- vissute insieme. In questo modo infat- tecipa alla notte dei musei, al maggio viltà. Ma anche un luogo di ricerca e di ventate sempre più numerose e impor- ti è più facile comprendere come tut- museale e devo dire che è sempre sulla produzione scientifica. Qui hanno spa- tanti per cui hanno ricevuto dei doni, te queste culture sono vissute insieme cresta dell’onda. Qui, inoltre, si ricevo- zio l’archeologia e le scienze dure come dei materiali da esporre, da studiare e e come si sono scambiate degli input. no numerose scuole. Il museo è molto la chimica la fisica e le scienze della delle repliche Questa stessa comprensione non è pos- amato dai piccoli e questo per me è vita. Ma anche la tecnologia grazie alla quale è stata realizzata una fedele ri- La riproduzione di cui alcu- sibile nei musei coloniali e ricchissimi di capolavori, come il Louvre o il British una grande gioia perché i bambini del- le elementari rappresentano quei semi produzione del corpo imbalsamato di della mummia è portanti che ne molto im- Museum, dove non si ha il tempo di vi- che piantiamo e che un giorno, quando Ramses II pezzo centrale della mostra stata creata in col- costituiscono sitare più sale e quindi più civiltà. sbocceranno, saranno in questa univer- oggi in esposizione presso il museo. Di laborazione con la collezione sità. questo ma anche delle numerose mis- Saperi&Co ed è che osservate Che tipo di attività vengono svolte sioni archeologiche della Sapienza ne parliamo con Lorenzo Nigro archeolo- nata l’idea da un oggi. Il mu- all’interno del museo? Come è stata realizzata la mostra “La go e Professore ordinario della Sapien- lavoro di tesi di seo consente Questo è un museo dove gli studenti e i mummia di Ramses - il faraone immor- za Università di Roma. una dottoranda. di vedere la dottorandi vengono a studiare e dove si fa molta ricerca anche interdisciplinare. tale”? La mostra rappresenta il frutto di un la- storia del Vi- cino Oriente Infatti, le scienze dure come la chimi- voro congiunto tra varie professionali- Qual è la storia del museo? e dell’Egitto ca, la fisica e le scienze della vita sono tà. Abbiamo lavorato con il Fabrication Questo è un museo che ha molti anni. con la caratteristica importante che tut- fondamentali ad esempio il materiale Lab di Saperi&Co con cui collaboriamo È nato nel dopoguerra da due grandi ti i reperti si trovano in un’unica gran- organico, il riconoscimento del Dna e strutturalmente e dove possiamo testa- fondatori: Sergio Donadoni e Sabatino de sala. È così dal 2015 quando grazie il tracciamento di tutti gli esseri viven- re diverse cose tra cui realizzare le copie Moscati. Studiosi nel campo orientalista al volere del rettore Luigi Frati è stata ti forniscono delle informazioni straor- dei reperti. A Saperi&Co abbiamo fatto 6 STAR #7 STAR #7 7
Museologia * Minerva Live veramente tanto e questo è risultato che l’hanno scoperto per la prima volta di coinvolgerli fisicamente nella mo- rispetto che ad esempio tributiamo alle in una numerosa produzione scienti- e rivivere l’emozione di chi lo ha visto stra. Chiaramente non è che ognuno salme dei santi nelle chiese. Personag- fica. L’utilizzo della fotogrammetria ci per la prima volta e ha capito chi fos- può fare come vuole perché nel cam- gi come Ramses II infatti sono egual- permette di fare delle copie e quindi di se. Per fare questo abbiamo utilizzato po dell’archeologia documentiamo mente degli umani che per altro hanno passare da una fruizione puramente vi- le foto in bianco e nero del momento cose reali e ci approcciamo ai resti im- avuto una vicenda storica e un impatto siva verso una fruizione più completa. del ritrovamento di Ramses, su queste balsamati di un essere umano antico enorme sulla loro società. Adesso si sta Ci sono alcuni ambiti come la statuaria abbiamo costruito un modello tridi- e quindi dobbiamo avere delle regole andando verso un maggiore senso di ri- in cui mettere le mani addosso a un ca- mensionale. Abbiamo creato anche un etiche del modo in cui le presentiamo. spetto. polavoro ci sembra una cosa sconvol- ambiente espositivo legato alla batta- Ad esempio, adesso diciamo che non le gente ma serve ad avere un altro livel- glia di Qadesh che è il principale even- dovremmo più chiamare mummie per- Quali sono i reperti più importanti del lo di comprensione. Questa mostra è to della storia politica del lunghissimo ché è un’espressione inglese che è un museo? una sfida nata quasi per caso perché è Regno di Ramses II. po’ spregiativa e tra l’altro non adatta ogni reperto è importante nel suo con- nata da una dottoranda che stava stu- all’italiano. Se riconosciamo dei dirit- testo, nella sua epoca e nel suo univer- diando come riprodurre una pellicola Qual è l’obiettivo della mostra e che ti a ogni essere umano gli stessi li do- so tematico e storico. Se stiamo stu- che somigliasse a una pelle, quando ho vantaggi dà il contesto della Sapienza? vremmo riconoscere anche a quelli del diando la composizione della società visto questa pellicola ho pensato che Il museo archeologico conserva il pas- passato. Quindi ad esempio il diritto di cartaginese in Sardegna ci interessa il somigliasse alla pelle delle mummie e sato, lo valorizza, lo fa conoscere e lo essere manipolato il meno possibile nei repertorio delle tombe dei monti sirai così è nata l’idea di fare una replica. trasmette alle generazioni future al- suoi resti. Da qui nasce la sfida di fare oppure l’iscrizione che avevano messo Abbiamo scelto la mummia più famosa trimenti sarebbe perduto dimenticato. le copie perché le repliche permetto- nel tofet. Se invece stiamo studiando “ quella che tutti conoscono e abbiamo Questo è il nostro compito e lo dobbia- no una fruizione e delle caratteristiche come gli esseri umani per la prima volta deciso di realizzarla con delle tecniche mo fare il meglio possibile. Credo che la espositive che non fanno alcun danno hanno costruito le loro case dobbiamo che non prevedessero l’uso di materiali mostra “la mummia di Ramses” sia stata alle vere spoglie. Quella di Ramses II è andare alla vetrina di Gerico a vedere i inquinanti o plastici. Il progetto è sta- un’occasione ben riuscita che si deve al la prima copia che è stata fatta al mon- primi mattoni. Ogni reperto in sé è im- to ideato in un bando di terza missio- fatto che Sapienza do di una mummia, ovviamente non di portante. Quelli che ci colpiscono di più materiale plastico o di cera. sono quelli che vanno dritti alla storia ne però ha degli aspetti scientifici im- portanti sia dal punto di vista della sua Oggi l’inten- èuniversità una grandissima dove ci con la S maiuscola cioè quella scritta creazione che della sua conservazione. to è di creare sono tante compe- Che termine usare al posto di mummie? da documenti che consentono di uscire Produrre la pelle non è stato semplice delle espe- tenze. Ogni volta In italiano abbiamo più parole. Gli in- dalla narrazione fatta dall’archeologo perché è difficile stabilizzare materia- rienze im- che abbiamo avu- glesi usano corps o embalded body che sulla base della materialità. C’è una dif- li come la nanocellulosa. Una sfida di mersive per i to un dubbio o un in italiano si traduce in corpo imbalsa- ferenza tra una cultura che non ha mai adesso è conservarla per via dell’inte- visitatori e di problema abbiamo mato di una persona antica. Ma non mi raccontato la sua storia da sé e una cul- razione con gli umani. È interessante coinvolgerli sempre trovato il fermerei al problema terminologico. tura come quella dei sumeri e degli egi- ziani che si sono raccontati la loro storia capire cosa produce l’interazione tra il bioma umano e le opere d’arte. Dagli fisicamente va cosa era giusto collega che sape- Li possiamo anche chiamare un mum- mie ma l’importante è che capiamo il e che ce l’hanno data anche attraverso studi fatti per produrre questa replica nella mostra. fare in quella circo- concetto che sono comunque dei resti fonti dirette cioè dalla tavoletta iscritta sfoceranno pubblicazioni scientifiche stanza. Per questo umani e come tali devono essere tratta- o dalla stele del faraone che ci raccon- che serviranno per la conservazione il lavoro è venuto ti. Quindi attualmente la proposta è che ta lui in prima persona cosa ha fatto. delle vere mummie e di tutti i reperti bene. quando uno deve interagire con questi Da questo punto di vista ci sono dei organici che hanno gli stessi proble- resti deve prima sottoporre il proprio reperti unici. Per esempio, c’è questo mi. Un’altra sfida era realizzare questa Come è cambiata l’esperienza musea- progetto a un comitato etico. Inoltre i vaso che sembra abbastanza anonimo mummia senza avere accesso all’origi- le? fruitori dei musei devono essere messi anche se è fatto di una pietra che imita nale. Abbiamo voluto riprodurla come Il mondo museale è totalmente cam- a conoscenza del fatto che stanno an- l’oro lavorata come se fosse ceramica e quando è stata scoperta e quindi vedia- biato. Oggi l’intento è di creare delle dando a vedere le spoglie di un defun- questo è straordinario. L’orlo di questo mo Ramses come lo hanno visto quelli esperienze immersive per i visitatori e to e quindi dovrebbero avere lo stesso vaso riporta l’iscrizione del nome rega- 8 STAR #7 STAR #7 9
Museologia * Minerva Live le del primo faraone della seconda di- con cui Sapienza ha dato un contributo pezzo alla volta con molta pazienza e che vuole intraprendere una carriera nastia vissuto nel 2900 a.C. Il documen- fondamentale all’archeologia. Grazie a devo dire col grande impegno anche di nel campo dell’archeologia? to originale col suo nome, in tutto ce Sapienza pratichiamo ricerca sul campo tantissimi dottorandi. Anche questa è Gli consiglierei di scegliere e concen- ne saranno 7 8 che sono attestati nel in tanti cantieri molto importanti. una cosa positiva, l’università è in gra- trarsi su uno scavo, un’area, una cultu- mondo, è molto importante perché con do di mettere persone su queste ricer- ra che vuole studiare e di iniziare con quel tipo di cartiglio si identifica il suo Come si svolgono le missioni all’estero? che. A Mozia sto cercando di creare un un’esperienza diretta sul campo così da ruolo. Poi nella stessa teca ci sono del- come ho raccontato in due romanzi c’è laboratorio aperto a tutti gli scienziati acquisire la necessaria sensibilità emoti- le conchiglie che crescono solo nel Nilo sempre la partecipazione di tanti stu- che vogliono studiare queste cose sia- va. Poi di tornare a studiare ponendosi “ e che sono state trovate dalla nostra diosi e studenti inclusi i biologi questo mo aperti a tutte le discipline e anche a degli obiettivi alti perché come archeo- missione a Gerico. Questo set di conchi- per non limitare la nostra conoscenza suggerimenti. logi non dobbiamo rispondere solo alle glie è eccezionale perché dalle analisi è a raccogliere reperti ma cercare di ri- domande di base tipo dove vivevano, emerso che erano usate per contenere costruire la vita del passato. Quindi il Che progetti avete per il futuro del mu- come morivano come e cosa mangiava- il biossido di team degli archeologi è sempre misto seo? no, ma dobbiamo vedere come viviamo con sono esperti di tante cose. Le mis- Per il futuro del museo dopo questa noi e porci delle domande in base a que- Sapienza ha dato m anganese che è il kajal sioni hanno diversa dimensione e orga- mostra abbiamo un anno di progetti sto. Il 16 marzo presenterò un libro qui un contributo cioè il bellet- nizzazione a seconda dei contesti in cui che sono in corso. Stiamo lavorando a a Roma che è intitolato l’archeologia f o n d a m e n t a l e to che met- operiamo. Per esempio, se operiamo in una collezione che abbiamo recupera- dell’amore dove un archeologo ha rac- all’archeologia, tevano negli territori Palestinesi o Sudanesi dove la to a Roma che era della Sapienza e la colto tutte le prove, secondo lui arche- grazie a questa occhi. Quindi situazione politica è instabile non pos- stiamo restaurando. È una collezione ologiche, di gente che si amava e viveva università prati- era un set di siamo stare con più di una dozzina di con reperti che provengono dalla Pale- una relazione. Trovo affascinante il fat- chiamo ricerca trucco che era persone sul campo. In Sicilia, siamo arri- vati ad avere 70 studenti nello scavo. Le stina e dall’Egitto, tra cui un vaso con serie crinale cioè il primo faraone. Sicu- to che uno vuole testimoniare dall’ar- cheologia questo tipo di cose perché sul campo in tan- stato portato dall’Egitto a missioni sono composte da diverso tipo ramente quindi esporremo questa col- l’archeologia è una scienza storica che ti cantieri molto Gerico in Pa- di personale. Ci sono gli studenti della lezione che abbiamo scoperto di avere si basa sul resto materiale e che quindi importanti. lestina. Que- triennale, della magistrale, gli assegni- mettendo in ordine il nostro archivio e prova a dare la parola a chi è passato. “ sti sono esem- sti, i dottorandi e gli specializzandi cia- trovando una lettera dimenticata degli Infine, io credo che qualsiasi disciplina pi dei tanti frammenti che sono dei scuno con un compito. Lo scavo dura anni 60 in cui direttore di allora aveva scientifica porta alla realizzazione delle raggi di luce nella storia di un passato un mese durante il quale vengono presi acquistato e dopo una lunga ricerca è persone se questi ci si abbandonano e molto lontano e averceli da studiare è i campioni che poi vengono studiati e stata ritrovata in una cantina di un pa- cioè lo fanno con passione e per que- utile. analizzati dai lazzo dei Parioli. Poi stiamo progettan- sto l’università è il posto ideale dove la- Abbiamo circa 15 vari esperti in do anche un’altra mostra molto più im- vorare. Quindi per concludere io a un Da dove proviene la collezione? missioni all’este- modo indivi- mersiva per bambini e la nostra idea è giovane suggerirei di studiare e di fare Tutti i reperti che noi abbiamo sono sta- ro, il team è com- duale. Quan- di ricostruire una tomba in un’ala del dello studio la sua vita perché sarà ri- ti dati in dono o in prestito o sono delle posto da archeo- do il quadro museo. Di poterci far entrare i visitatori e poi fagli vedere tutti i reperti che c’e- compensato. copie ma comunque nascono dall’azio- ne di missioni finanziate da Sapienza in logi e da esperti. iad ncomincia assumere rano dentro. Pensavamo anche di alle- Lorenzo Nigro, archeologo e Professore ordinario di Ar- giro per il mondo. Partecipano an- ci si rimette stire una sorta di tomba parallela in cui cheologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico e Le missioni sono più di 15. Alcune sono che numerosi stu- tutti insieme si può scavare quello che uno vede l’e- di Archeologia Fenicio-Punica presso il Dipartimento di Studi Orientali della Sapienza Università di Roma storiche e hanno cambiato la storia denti e dottoran- per tirare le sposizione. Così da far capire ad esem- dell’archeologia come Mozia, Gerico e di. L’università è fila e magari pio come si devono scavare ad esempio Ebla. Quello che noi abbiamo in questo in grado di met- fare un arti- i resti umani. Perché se si scava male e si museo è niente rispetto a quello che è stato scoperto da queste missioni però tere persone su colo. Gli studi vengono fatti muovono i resti prima di averli studiati. è un ricordo dell’impegno scientifico queste ricerche. mettendo un Che consiglio darebbe a un giovane 10 STAR #7 STAR #7 11
Calcolo delle variazioni * Minerva Live 12 STAR #7 STAR #7 13
Anatomia patologica * Star System inarea sant’andrea la ricerca, la formazione e la pratica clinica nell’Azienda Ospedaliera Universitaria del- la Sapienza intervista ad Armando Bartolazzi di Mattia La Torre, Sofia Gaudioso e Carmine Nicoletti Armando Bartolazzi, Dirigente medico presso l’Unità di Istologia e Anatomia patologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma ci parla dell’Istituto e di come gli studenti si integrano in questa realtà ospedalie- ra. Ma anche delle sue ultime attività di ricerca che riguardano i tumori spitzoi- di, cioè lesioni melanocitarie di diffici- le interpretazione diagnostica, e delle opportunità nell’utilizzo di galectina-3, una proteina usata dalle cellule tumo- rali per sfuggire alla risposta immuni- taria, nella previsione della risposta all’immunoterapia. Dr. Bartolazzi, entrando abbiamo visto molti ragazzi, studenti di medicina di diversi reparti. Come si trovano gli stu- denti al Sant’Andrea? Qui gli studenti sono felici perché sono pochi, ben seguiti e le lezioni sono ben organizzate. Però nella mia esperienza qui in anatomia patologica abbiamo mandato fuori quattro cinque persone 14 STAR #7 STAR #7 15
sant’andrea sant’and * Minerva Live veramente valide che nel momento in cui si sono interfacciati con realtà nor- deuropee o addirittura extraeuropee, e poi si specializzerà o ultra specializ- zerà anche andando all’estero in un settore in accordo con le sue aspettati- Anatomia patologica hanno deciso di rimanere all’estero. Io ve e i suoi desiderata. Dal punto di vista posso dire che gli studenti sono più fe- proprio strutturale e logistico, credo “ lici qui perché il contesto qui è più da che ci si dovrebbe aspettare un po’ di liceo, tipo una grande famiglia. più da un ospedale universitario, senza dover dare responsabilità specifiche a Siamo molto influenzati anche da nessuno. quello che vedia- mo nelle serie Al Sant’Andrea gli studenti Come si coniuga la tv. Immaginiamo sono felici perché sono pochi, ricerca, la clinica e gli specializzandi ben seguiti e le lezioni sono la didattica? come in Dr. House ben organizzate. Qui il conte- Chiaramente l’im- pegno è grande, o in Grey’s Ana- tomy ma è davve- sto è più da da liceo, è tipo una io ho speso anche ro vosì? grande famiglia. dodici ore al gior- In gran parte dei no qui. La didatti- reparti è così e devo dire che gli spe- ca è parte integrante dell’attività clini- cializzandi, cioè i medici in formazione, ca. Nel caso dell’anatomia patologica qui trovano un bell’ambiente da questo quando arrivano i preparati istologici punto di vista. Poi ogni reparto ha una gli studenti sono seduti insieme allo sua storia ma per quanto riguarda ana- strutturato che spiega più o meno qual tomia patologica, penso che qui si for- è l’approccio alla sezione istologica e mino bravi patologi con l’unico limite quindi alla diagnosi. Devo dire che ci della tipologia della casistica. Qua, ad sono stati sempre bravi studenti moti- esempio, c’è una neurochirurgia che fa vati e ben preparati, con alcune punte tre tumori l’anno e per questo motivo di eccellenza. Io sono un ospedaliero gli studenti del Sant’Andrea di anato- un po’ atipico perché provengo da un mia patologica un cancro del pancreas Irccs, cioè un istituto di ricovero e cura non lo vedranno mai perché non c’è il a carattere scientifico, dove l’attività chirurgo che li opera. Quindi si forme- di ricerca era di gran lunga più inten- “ ranno dei medici che hanno alcune ca- sa. Devo dire che la ricerca è stata fatta renze e che dovranno integrare in altri anche a grandi livelli qua anche se pur- settori. troppo ci sono pochi laboratori e pochi medici dedicati alle attività scientifica Ma è possibile avere una conoscenza di seria. tutto? L’impegno al Sant’Andrea è È inverosimile che uno studente possa Oggi di che cosa si occupa, grande. La didattica è parte in- trovare al Sant’Andrea come al Poli- cosa studia? tegrante dell’attività clinica e clinico o in un altro ospedale tutto lo Ho due proget- devo dire che ci sono stati sem- scibile della conoscenza medica. Quindi ti in pre bravi studenti motivati e uno studente di medicina riceverà una formazione generale su più patologie ben preparati, con alcune pun- te di eccellenza. 16 STAR #7 STAR #7 17
Anatomia patologica * Minerva Live “ linfociti T, lo sblocco è inutile e non rispon- dono. Di contro, se i tumori non esprimono o hanno solo tracce di Ho due progetti galectina-3 si ha una in fase di comple- risposta radiologica e tamento. Il primo clinica misurabile, cioè riguarda i tumo- i tumori diminuiscono e quindi chiaramente ri spitzoidi e dei galectina-3 è coinvolta. marker che ne de- Da un anno ho lanciato finiscono il gra- uno studio multicentri- do di malignità. Il co, retrospettivo, cioè secondo riguar- ho cercato di studiare da l’utilizzo di tutte le biopsie di pa- galectina-3 nella zienti con cancro del polmone del tipo non previsione della small cell cancer quindi risposta all’im- non microcitoma e stia- munoterapia. mo valutando retro- spettivamente l’espres- fase di completamento. sione di galectina-3 in “ Il primo è la definizione altri pazienti che han- di alcune lesioni melanocitarie definite storia. Poi sto concludendo un lavoro di è quindi un meccanismo che le cellule no fatto immunoterapia in prima linea. tumori spitzoidi. Queste lesioni han- tipo multicentrico molto interessante tumorali utilizzano per fare i tumor im- I risultati sembrano promettenti, siamo no una variabilità diagnostica molto per l’imaging tumorale dove c’è in par- muno escape, cioè per sfuggire alla ri- intorno ai 200 casi e sembra che i dati importante cioè sono di difficile inter- te una collaborazione con la Tekniska sposta im- siano confermati. Se confermiamo que- pretazione. I tumori spitzoidi, infatti, University di Monaco di Baviera. Tutto parte dalla galectina-3 che io sto stu- Le differenze? Non munitaria. sta cosa, potrebbe entrare in pratica cli- sono uno spettro di lesioni che vanno diando da circa 22 anni. Questa protei- sono diversi, ma il Quello abbiamo che nica un test predittivo di risposta alla immunoterapia. L’imaging è la chicca dal nevo banale di spitz, al melanoma spitzoide. Nel mezzo ci sono delle for- na ci ha consentito già di mettere su un medico ricercatore s c o p e r t o finale. Perché io ho pensato di marca- me che sono attualmente indistingui- test diagnostico per la tiroide che oggi suggerisce al biolo- q u a l c h e re l’anticorpo che avevo prodotto per bili, cioè indefinibili dal punto di vista si usa in tutto il mondo un progetto che go quali sono le linee anno fa è galectina-3 e di utilizzarlo in immuno prognostico. Io mi sono appassionato avevo iniziato al Karolinska e che si è di ricerca da seguire che se i tu- pet anche questa è una collaborazione a questo tipo di lesioni per cercare di completato proprio qui al Sant’Andrea per avere un’appli- mori espri- con la Tekniska University di Monaco integrare i quadri morfologici con gli e che ci ha dato estrema soddisfazione. Forse è la cosa più importante che sono cazione clinica. mono ga- lectina-3 e di Baviera in particolare con Calogero aspetti molecolari e fenotipici e cercare D’Alessandra, un nostro ex-studente. di creare una sorta di bilancia per vede- riuscito a fare in tutti questi anni di ri- i pazienti Nel mese di dicembre hanno comin- re cosa pesa di più per definire il tumo- cerca, perché ho visto l’applicazione cli- vengono sottoposti a immunoterapia ciato a fare i primi pazienti e quindi il re maligno e cosa pesa di più per defi- nica. C’è stata un’evoluzione di questa con i check point inibitori, la risposta mio anticorpo è andato in pratica clini- nire invece la lesione benigna. Adesso cosa, la galectina-3 infatti se è espressa non c’è o è molto scarsa. Questo signifi- ca anche come sonda per imaging. In stiamo mettendo insieme i dati raccol- nei tumori, ed è espressa in gran parte ca che tu sblocchi il freno inibitorio del- questo modo se abbiamo un paziente ti per cercare di tirar fuori una buona dei tumori, manda in apoptosi i linfoci- la risposta immune ma se galectina-3 con metastasi da carcinoma polmona- ti citotossici intratumorali. Galectina-3 manda in apoptosi i proiettili e cioè i re che deve fare immunoterapia, visti i 18 STAR #7 STAR #7 19
* Minerva Live costi dell’immunoterapia, io gli faccio una immuno pet con galectina 3 se le metastasi si accendono e sono visibi- li il paziente non potrà fare un’immu- noterapia classica col pembrolizumab ma dovrà fare una terapia molecolare o fare un pembrolizumab con un inibi- tore della galectina-3. In questo modo selezioniamo in vivo e in tempo reale i pazienti da candidare all’immunotera- pia. Questa selezione ha risvolti impor- tanti sul sistema sanitario nazionale e sulla sostenibilità perché i costi di que- ste terapie sono elevatissimi e quindi se uno può ottimizzare la selezione dei pazienti da trattare in una certa manie- ra fai un servizio non solo al paziente ma anche all’economia dello stato. Il medico ricercatore in che cosa è di- verso dal biologo ricercatore? Non sono diversi. Il medico ricercatore suggerisce al biologo quali sono le linee di ricerca da seguire per avere un’ap- plicazione clinica. Infatti, il biologo po- trebbe non sapere che quello che ha in mano potrebbe avere un’applicazione clinica. È lì che si integrano le compe- tenze e questo secondo me è il lavoro più bello del mondo. Armando Bartolazzi, anatomo patologo, Dirigen- te medico presso l’Unità di Istologia e Anatomia patologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma. 20 STAR #7 STAR #7
Sant’Andrea * Minerva Live Municipio XV - Roma per saperne di più che cos’è Facoltà di Medicina e Psicologia di Sa- aziende partner come la Croce Rossa gratuito e che mette a disposizione del il sant’andrea? pienza Università di Roma e all’av- Italiana o l’Associazione Italiana Malati personale ospedaliero la consulenza vio delle attività ambulatoriali e di Cancro. Inoltre, è stata costituita la di professionisti psicologi che possano I diagnostiche dell’ospedale. Fondazione Ospedale Sant’Andrea On- supportare i dipendenti a superare il di- Il Sant’Andrea, attualmente diret- lus, una fondazione senza scopo di lu- sagio psicologico spesso legato al con- lavori per la costruzione dell’A- to da Daniela Donetti, negli ultimi anni cro, che ha come l’obiettivo di testo lavorativo. zienda ospedaliero-universitaria ha incrementato notevolmente le sue curare e prevenire le malattie e di Sant’Andrea partono nel 1974 per attività, arrivando a contare, ad oggi, aiutare il progresso della ricerca scien- volere del Pio Istituto S. Spirito e ben sette dipartimenti: scienze chirurgi- tifica. degli Ospedali Riuniti di Roma. che; scienze cardiovascolari e respirato- Coniugando l’esperienza clinica con Dopo un periodo di abbandono, valso rie; emergenza e accettazione; scienze l’eccellenza delle attività di ricerca uni- al Sant’Andrea il titolo di “cattedrale ostetrico, ginecologiche e pediatriche; versitaria, il Sant’Andrea promuove del deserto”, i lavori vengono portati scienze diagnostiche; scienze mediche; una cultura individuale e sociale del a termine nel 1986. È tuttavia solo nel scienze oncologiche. benessere e della salute. A tal propo- Enrica Pia Bellotti e Lucia Bucciarelli studentesse del 2001 che la struttura prende vita uffi- Oltre ai dipartimenti, l’ospedale può sito lo scorso gennaio è stato avviato Master La Scienza nella Pratica Giornalistica della cialmente, grazie al trasferimento della vantare numerose collaborazioni con il progetto, chiamato “Incontriamoci”, Sapienza Università di Roma 22 STAR #7 STAR #7 23
Letteratura e scienza * Hansel e Greta tima in Sicilia è scoppiata la pandemia da Covid 19. “Stavo girando Anna – racconta lo scrittore – e a un certo punto ero tal- mente stanco da voler smettere prima. I registi però non possono smettere di lavorare e quindi sono andato avanti finché non è arrivata la pandemia. Il lockdown ci ha obbligati a mettere in pausa le riprese. È stato proprio in quel momento che ho pensato di smettere di fare cinema e di riprendere a scrive- re”. Vita intima parla di una donna di 42 anni, Maria Cristina Palma. Una donna bellissima, la più bella del mondo, ricca e famosa e moglie del primo ministro. vita intima Se all’inizio del romanzo Maria Cristina Palma risulta antipatica al lettore, nel corso della storia diventa impossibile non empatizzare con questo personag- gio. Per la prima volta un libro di Amma- niti ha come protagonista un perso- naggio femminile adulto. Un uomo che racconta una donna. “In molti – afferma Ammaniti – di- cono che gli uomini non possono rac- di Sofia Gaudioso la presentazione del nuovo libro contare le donne, io non lo penso. Ci sono stati grandissimi scrittori che han- foto di Mattia La Torre di Niccolò Ammaniti no scritto delle donne meravigliose, ad I esempio Maria Anna Karenina. Mi sono costruito il suo personaggio un po’ L’ultimo libro di Niccolò Ammaniti, Vita l 25 gennaio 2023 presso la libreria e di Come dio comanda, vincitore del come se fossi io, ho speso infatti pagi- intima, racconta la vita apparentemen- Spazio Sette di Roma è stato presen- premio strega nel 2007, torna con un ne a raccontarla perché avevo una vera te perfetta di Maria Cristina Palma tra- tato l’ultimo libro di Niccolò Amma- nuovo romanzo dopo otto anni di as- passione per lei”. volta da un episodio che metterà tut- niti dal titolo “Vita intima” edito da senza. La vita di Maria Cristina all’inizio del to in discussione. Un video ricevuto sul Einaudi. Lo scrittore ha risposto alle “La prima idea di questa storia na- romanzo appare perfetta finché non telefono che la ritrae in intimità farà domande di Elena Stancanelli, scrittrice sce quando stavo scrivendo il miracolo, viene sconvolta da un video che riceve infatti riemergere un passato che cre- e sceneggiatrice, e di Rosella Pastorino, poi ho deciso di riprenderlo durante la da un uomo e che la ritrae giovanissima deva ormai sepolto. Lo scrittore entra scrittrice. Inoltre, nel corso dell’evento pandemia” afferma Ammaniti. in intimità con lui. nella mente della donna regalandoci l’attrice Lorenza Indovina ha letto dei Ammaniti dopo l’ultimo libro Anna, “Mi interessava molto raccontare un romanzo di grande introspezione capitoli del libro. Lo scrittore di Io non uscito nel 2015, ha ideato e diretto due una donna in questa situazione. Credo che fonde tratti realistici, fantasiosi e ho paura, da cui è stato tratto l’omoni- serie televisive: il miracolo e Anna. E che per un uomo ricevere un video del paradossali. mo film diretto da Gabriele Salvatores, proprio quando stava girando quest’ul- genere sarebbe molto diverso perché 24 STAR #7 STAR #7 25
Calcolo delle variazioni * Hansel e Greta oltre al grande imbarazzo si trovereb- adulti troppo presi dalla loro vita pre- be nella condizione di preoccuparsi più sente e dai loro affari. delle persone intorno che della propria “Sono passati più di vent’anni da essenza. Per una donna invece penso quando ha fatto quel video e questa che una cosa del genere ti possa met- sensazione di ritornare a delle cose del tere in una condizione di totale males- passato, il fatto che questo video le ri- sere. È un qualcosa che si riflette su te apra, mi è sembrata la chiave per tra- stessa, su quello che sei” continua lo sformare un racconto in un romanzo” scrittore. risponde Ammaniti. Ammaniti racconta dell’angoscia del- Maria Cristina Palma non si rivede la protagonista, dei suoi pensieri più in- più in quella giovanissima ragazza del timi, delle sue paure e ossessioni, riesce video e questa cosa la spaventa. In pas- ad entrare nella sua mente e da questo sato ha subito delle molestie che l’han- ne risulta un romanzo introspettivo. no spinta a cambiare e a vivere la sua “Il video che le arriva – continua lo sessualità e il suo desiderio in modo scrittore – è un terremoto silenzioso, è completamente diverso. come qualcuno che viene sparato ma “Lei – continua lo scrittore – si vede fa finta di nulla perché sarebbe peggio diversa, è una sorta di alter ego, una mostrare la propria ferita. Quindi noi nemesi che lentamente chiude anche le stiamo con lei. La letteratura questo lo porte del desiderio perché nonostante può fare, il cinema fa molta più fatica a tutto lì dentro trova un’altra, un altro descrivere una cosa del genere, a stare atteggiamento rispetto alla sessualità nella sua mente nel momento in cui ha che ha dimenticato”. l’esplosione nucleare”. Questo libro racconta la storia di una In Vita intima il passato ha grande donna in cui altre donne possono rive- importanza. Lo scrittore racconta la dersi. vita di Maria Cristina Palma e le espe- “Quando penso alle donne che ven- rienze che ha vissuto. Si scoprirà infatti gono ricattate con questi video penso non solo il motivo che l’ha portata a gi- alla sofferenza che devono aver prova- rare quel video vent’anni prima ma an- to. Talmente forte che forse non la sa- che dei traumi che ha subito da giova- prei neanche raccontare ma ci ho pro- ne. Quello della presenza del passato è vato” conclude Niccolò Ammaniti. una novità nella narrativa di Ammaniti che solitamente racconta o di persone Sofia Gaudioso, biologa e comunicatrice della scien- troppo giovani per avere un passato o za 26 STAR #7 STAR #7 27
Calcolo delle variazioni * Hansel e Greta 28 STAR #7 STAR #7 29
istituto superio * Star system Marco Crescenzi e lo studio delle Calcolo delle variazioni cellule terminalmente differenzia- te da Roma agli USA e il ritorno all’ISS di Marco Crescenzi Marco Crescenzi, Direttore del Servizio grandi strumentazioni e core facilities dell’Istituto Superiore di Sanità e ricer- catore presso lo stesso Istituto ci rac- conta la strada che lo ha portato all’ISS, della sua importante ricerca sulle cellu- le terminalmente differenziate e della S passione per l’insegnamento. ono approdato all’Istitu- to Superiore di Sanità, per brevità ISS, nel 1997. Ave- vo una storia articolata alle spalle: prima al Policlini- co Umberto I, per tre anni dopo la laurea in medicina, poi due postdoc negli USA. Il primo a St. Louis, dove ho rinunciato per sem- pre alla mia grande passione per la clinica, per dedicarmi interamente alla ricerca. Il secondo ai National Institutes of Health di Bethesda, dove ho iniziato – dovrei dire scelto? Si scelgono davvero i percorsi di ricerca? – il filo- ne che avrebbe segnato gran parte della mia carriera scien- tifica. Tornato a Roma, anco- ra a Sapienza, sono entrato nel laboratorio di Franco 30 STAR #7 STAR #7 31
istituto superio * Star system Tatò, un bravissimo scienziato scompar- so troppo presto, e poi all’Istituto Tu- mori Regina Elena. È stato Franco a in- oscuro, la cui soluzione getterebbe luce anche su molti altri problemi biologici. Fra questi la rigenerazione, cioè la ca- ta ricerca applicata o, con dubbia de- Calcolo delle variazioni Nel 2016 ho intrapreso una nuova rivazione dall’inglese, “traslazionale”. attività. Ho contribuito alla nascita del Parallelamente si sono inariditi i fondi Servizio grandi strumentazioni e core “ dirizzarmi all’ISS, dove ho trovato una pacità di ricostruire parti mancanti del per la ricerca “di base”, o accademica, facilities dell’ISS, che ha centralizzato “ collocazione definitiva, non precaria, corpo, che è così scarsa nei mammiferi. il cui obiettivo primario è la conoscen- e reso disponibili ed efficienti gli stru- all’età di 39 anni. O la tumorigenesi: molti pensano che il za. Oggi trovare finanziamenti per la menti di ricerca più costosi. Subito dopo Volevo dare il mio contributo al mon- differenziamento terminale, producen- ricerca “pura” è estremamente difficile mi è stata conferita la direzione del do, almeno al pezzetto che mi circonda- do cellule che non proliferano, sia una e questo osta- Servizio. È cominciato così un periodo va, e ancora lo salvaguardia contro i tumori, ma la re- L’ISS però mi ha cola e rallenta di lavoro ininterrotto incredibilmente Il differenzia- voglio. Ogni altà biologica è più complessa di così. E concesso la liber- gravemente i intenso, che non accenna a diminuire. mento termina- volta che in- ancora l’invecchiamento, uno degli ul- tà di scoprire e nostri sforzi. Con un folto gruppo di magnifici colla- le è un enigma gaggiavo una timi grandi misteri della biologia: sap- sviluppare la mia miL’ISS però boratori, abbiamo colmato l’arretrato biologico anco- delle mie bat- piamo che le nostre cellule invecchiano e così il nostro organismo, ma le cellule vocazione ha conces- tecnologico che l’ISS aveva accumulato, per so la libertà rinnovando tutta la strumentazione. ra in larga parte taglie contro i mulini a ven- delle specie capaci di rigenerazione rin- l’insegnamento. di scoprire e Abbiamo messo a disposizione di tut- oscuro, la cui so- to, mi senti- giovaniscono proprio mentre ricostitui- sviluppare la ti i colleghi apparecchi un tempo sot- luzione gettereb- vo chiedere: scono tessuti e organi perduti. E poi, di mia vocazione per l’insegnamento. Per toutilizzati e abbiamo razionalizzato e be luce anche su “Lei è nuovo grande importanza, le possibilità appli- parecchi anni ho tenuto lezioni su invi- reso efficiente la gestione delle grandi molti altri pro- dell’Istituto, cative. Se potessimo indurre cellule ter- to, su molti argomenti, fra cui i tumori, strumentazioni. Crediamo che questo blemi biologici vero?”. minalmente differenziate come neu- la genetica, la virologia, le malattie in- abbia contribuito a rilanciare la compe- tra cui la rigene- sviluppato All’ISS ho ap- roni e cellule cardiache a proliferare in modo controllato, sicuro e reversibile, fettive e la medicina rigenerativa. Nel titività della ricerca dell’ISS. 2006, inaspettatamente, l’università di Fino a qualche tempo fa mi capitava, razione, la tumo- pieno la mia le ricadute sulla cosiddetta medicina ri- Tor Vergata mi ha proposto di insegna- la mattina, di svegliarmi turbato pen- rigenesi e l’invec- più importan- “ generativa sarebbero immense. re Oncologia. Ho tenuto il corso per sando: “ho rinunciato ai miei ultimi chiamento. te linea di ri- All’ISS il mio gruppo ha prodotto im- cinque anni, con un successo straordi- nove anni da ricercatore”. Era un pen- cerca: cercare portanti contributi su questi temi. Per nario e da me del tutto imprevisto. Ma siero doloroso, ma non del tutto vero: di capire come e perché molte delle no- esempio, abbiamo scoperto vie diverse poi, con grande rammarico, ho dovuto mi sforzo costantemente di continuare stre cellule, dette terminalmente diffe- e complementari per riattivare il ciclo interromperlo nel 2011, a fare ricerca, nono- renziate, cessano di proliferare in modo replicativo nelle cellule terminalmente quando le conseguenze Con il Servizio grandi stante i miei impegni. permanente quando acquisiscono ca- differenziate. E abbiamo capito che per della crisi economica del strumentazioni e core fa- Però ora quel pensiero ratteristiche specializzate. A tutt’oggi loro cessare di proliferare è una scelta 2008 minacciavano di far cilities abbiamo colma- non si presenta più. In conosciamo solo in parte i meccanismi attiva e continuamente rinnovata, non affondare il laboratorio: to l’arretrato tecnologico qualche modo ho ac- molecolari che determinano le caratte- un semplice spegnere il motore. Il mio era necessario che dedi- che l’ISS aveva accumu- cettato anche questo ristiche di queste cellule, che non sono solo, grande rimpianto è che avrei volu- cassi ogni energia al sal- mio ultimo ruolo, che in grado di duplicarsi e che, quando to fare di più. vataggio del mio gruppo lato, rinnovando tutta la mi accompagnerà fino forzate a farlo, sono incapaci di replica- Inizialmente abbiamo trovato un di ricerca. Recuperata la strumentazione. alla pensione. re completamente il loro DNA e vanno ambiente in cui l’indagine scientifica situazione, sono tornato È stata una bella incontro a morte. Cellule che, quando poteva svolgersi liberamente, guidata a Tor Vergata, e poco dopo anche a Sa- carriera e una grande, lunga avventura sono spinte a proliferare, perdono le solo dalla curiosità dei ricercatori. Poi le pienza, per insegnare Metodologia del- intellettuale. loro caratteristiche specializzate, indi- cose sono cominciate a cambiare. Si è la ricerca scientifica. Un modo per tra- cando che il ciclo replicativo e i vari pro- fatta strada – troppa, ma certo non solo smettere alla prossima generazione ciò grammi differenziativi sono legati fra in ISS – la pretesa che la ricerca sia mi- che ho imparato in una vita di scienza e Marco Crescenzi, medico e Direttore del Servizio loro. Il differenziamento terminale è un rata a soddisfare rapidamente bisogni per aiutare i giovani a entrare più pre- grandi strumentazioni e core facilities dell’Istituto Superiore di Sanità enigma biologico ancora in larga parte medici e sociali. Si tratta della cosiddet- parati nel mondo della ricerca. 32 STAR #7 STAR #7 33
* Hansel e Greta Municipio II - Roma per saperne di più cos’è l’Istituto Superiore di Sanità? L ’Istituto Superiore di Sanità (ISS) fu inau- L’ISS offre anche la possibilità di poter con- gurato a Roma il 21 aprile del 1934, in sultare tutti gli articoli pubblicati, ad oggi ol- un momento storico in cui l’Italia era un tre 43.000, e i risultati delle ultime ricerche. Paese ad alta percentuale di analfabetismo e L’eccellenza dell’ISS è sottolineata dalla pre- in cui la vita media era di circa 50 anni. La ma- senza di quattro premi Nobel tra i suoi ricerca- laria mieteva migliaia di vittime e non esisteva tori. Nel laboratorio di Via Panisperna lavora- il servizio sanitario nazionale o una coscien- rono fra gli altri Enrico Fermi ed Emilio Segrè. za comune sulla tutela della salute pubblica. Fermi fu insignito del premio Nobel per la fi- In questo contesto nacque l’ISS, che nei primi sica nel 1937 per il suo lavoro nel campo della anni si occupò quasi esclusivamente di di mi- radioattività e delle reazioni nucleari, Segrè crobiologia (e in particolare di controllo delle invece è stato premio Nobel per la fisica nel malattie infettive), fisica (nella sua applicazio- 1959 per la scoperta dell’antiprotone. Colla- ne sanitaria e per il controllo delle sostanze borò con l’ISS anche Ernst Boris Chain, premio radioattive) e, infine, chimica (per il controllo Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1945 degli alimenti e la malariologia). Dal 1978 è (in trio con Fleming e Florey) in seguito agli inquadrato come organo tecnico-scientifi- studi sulla penicillina. Infine, Daniel Bovet, co del Servizio sanitario nazionale ed è oggi premio Nobel per la medicina e la fisiologia il principale ente pubblico per la ricerca di nel 1957 per le scoperte che portarono alla base e applicata in ambito di salute pubblica. sintesi degli antistaminici, collaborò con l’ISS Oggi nell’istituto lavorano più di 2500 persone e fu inoltre professore di Psicobiologia all’U- divise in 6 dipartimenti, distribuiti in 16 centri niversità “Sapienza” di Roma. nazionali di cui 2 di eccellenza. Ogni anno il lavoro dei ricercatori si traduce nella pubbli- cazione di circa 1300 articoli su riviste interna- zionali, nella validazione di circa 80 brevetti e nell’emissione di oltre 16000 approvazioni, pareri e controlli. Ma l’attività dell’istituto non si esaurisce nei laboratori: alla base del lavoro dell’ISS c’è infatti una stretta relazio- ne con il pubblico. Da diversi anni l’Istituto è un punto di riferimento per i pazienti con Irene Carunchio e Viviana Couto Sayalero studen- dipendenze da droghe chimiche e offre servizi tesse del Master La Scienza nella Pratica Giornali- per le patologie legate al gioco d’azzardo. stica della Sapienza Università di Roma 34 STAR #7
Scienza * Starrubriche Q uesta è una rubrica impossibile. classifica il single cell. Cos’è? è l’analisi #Allebasi Perché la moda dalla scienza è omica a livello di singola cellula. Ovve- bandita. Ma non ci faremo sco- ro, ad esempio, l’analisi di tutte le mo- LA SCIENZA raggiare. Cominciamo facile, da cosa è lecole di RNA messaggero di ogni cellu- sicuramente giusto. Il pantalone tipo la di un organo. Un potenziale teorico Harvard. Cotone spesso, beige, con pin- indicibile. Nella realtà? Non è facile. ces ma non troppo. Questo va bene. Metti che l’organo è il cuore, per fare il NON Il ricercatore italiano lo adotta? Quasi single cell prima devi separare le diver- mai. Forse al nord, forse a Napoli. Ma a se cellule del cuore e poi applichi la tec- Roma mai. Eppure online lo compri in nica del single cell. Ma se non sei bravo un attimo, dagli americani. - e separare le cellule di un organo non è materia per tutti - non raggiungi il ri- Anche la scienza di moda in certi cir- sultato. coli è bandita. Visto che questa è una rubrica impossibile possiamo scrivere Se vuoi saperne di più sul single cell vai anche di questo. Cosa va di moda nei su Vandereyken K et al., Nature reviews laboratori giusti? Ora si piazza bene in genetics, 2023 VESTE PRADA 38 STAR #7 STAR #7 39
Ricerca e clinica oncologica * Star System inarea la ricerca, le pubblicazioni e la clini- ca oncologica degli Istituti fisiotera- pici Ospitalieri - Istituto Tumori Regi- intervista a Gennaro Ciliberto na Elena e Istituto Dermatologico San di Sofia Gaudioso e Mattia La Torre Gallicano raccontata dal Direttore L’Istituto Nazionale Tumori Regina Ele- Scientifico Gennaro Ciliberto na (IRE) fondato nel 1933 con sede a Roma, dal 1939 è un Istituto di Ricove- ro e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) monospecialistico per l’oncologia con l’obiettivo di prevenire, diagnostica- IFO re e curare i tumori attraverso attività di formazione, ricerca e clinica. L’IRE è gestito dal soggetto giuridico Istituti Ospedalieri Fisioterapici (IFO) il quale guida anche l’IRCCS Istituto Dermatolo- gico San Gallicano monospecialistico in dermatologia. Abbiamo chiesto a Gennaro Ciliberto, il Direttore Scientifico del Regina Elena, di parlarci dell’istituto e delle sue attivi- tà di ricerca. Cosa vuol dire essere direttore scienti- fico del Regina Elena? Non è un compito facile perché è un isti- tuto grande, molto articolato e con tan- te attività. La responsabilità principale è quella di fare in modo che i ricercatori vengano facilitati nella possibilità di as- sicurarsi finanziamenti competitivi per la ricerca, cioè i grant. Per questo molta 40 STAR #7 STAR #7 41
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