ANNO 2018 PROGETTI ED ATTIVITA' SVOLTI - Istituto Alcide Cervi

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ANNO 2018 PROGETTI ED ATTIVITA' SVOLTI - Istituto Alcide Cervi
PROGETTI ED ATTIVITA’ SVOLTI
        ANNO 2018
ANNO 2018 PROGETTI ED ATTIVITA' SVOLTI - Istituto Alcide Cervi
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ANNO 2018 PROGETTI ED ATTIVITA' SVOLTI - Istituto Alcide Cervi
PROGETTI E ATTIVITA’ SULLA MEMORIA E IL PATRIMONIO

4 febbraio 2018

MUSICA E PAROLE. IL MONDO YDDISH NELLA SHOAH

         Lo spettacolo dei Klezmorim non è stato un semplice concerto, ma è un vero e proprio viaggio alla
scoperta della musica e delle tradizioni yiddish. L’incontro è stato caratterizzato dall’esecuzione di canti
religiosi e profani in ebraico e in yiddish spiegati e inquadrati storicamente da Rolando Anni,
docente dell’Università Cattolica di Brescia. Nei canti proposti si mescolano gioia e dolore, felicità e
delusione, riflessioni sull’esistenza e preghiere in una sorta di viaggio, sia pur breve, nella storia dei momenti
felici e delle tragedie di un popolo, gli Ebrei della Polonia, dell’Ucraina, della Lituania, della Bielorussia,
travolti e scomparsi per sempre nella Shoah. Hanno partecipato più di 150 persone.

26 febbraio 2018
PRESENTAZIONE DEL ROMANZO PER RAGAZZI “LA RESISTENZA DEI SETTE FRATELLI
CERVI”
Reggio Emilia, Libreria all’Arco
        Alla Libreria All’Arco di Reggio Emilia, Annalisa Strada e Gianluigi Spini hanno presentato il
loro libro “La Resistenza dei sette fratelli Cervi”: un romanzo per ragazzi che ricostruisce la vita
esemplare della famiglia Cervi, fino al plotone d’esecuzione del 28 dicembre 1943.
        L’incontro è stato presieduto da Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi. Sono
intervenuti la professoressa Roberta Cardarello (docente di Didattica e Pedagogia Speciale all’Università
di Modena e Reggio Emilia) e il dottor Vinicio Ongini (Direzione Generale per lo studente e l’integrazione
del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
        Sono in programma appuntamenti e momenti di presentazione del libro nelle scuole e nelle
biblioteche pubbliche.

8 Marzo 2018 - Festa della Donna
INCONTRO DEGLI STUDENTI DI CASA CERVI CON GIORGA GALASSI, STAFFFETTA
PARTIGIANA

         Nella giornata della Festa Internazionale della Donna gli studenti in visita a Casa Cervi avranno la
possibilità di toccare da vicino l’esperienza di vita di una donna straordinaria come Giorgia Galassi, staffetta
partigiana delle Brigate Garibaldi e delle Fiamme Verdi sull’appennino emiliano. La testimonianza si
inserisce nel percorso di valorizzazione delle storie di donne che l’Istituto Cervi persegue da tempo:
generazioni al femminile che si sono spesso incontrate ai Campirossi per il confronto con il pubblico e
soprattutto con gli studenti.
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In questo ambito verrà presentata l’anteprima del progetto Memorieincammino 2.0 – storie di
donne, che proprio della memoria all femminile fa un punto distintivo.

10 marzo 2018

TEATRO DI MEMORIA IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DELLA FESTA DELLA
DONNA.
“VOCI DI VENTO” di e con Marina Coli

         Prosegue con forme e linguaggi diversi l’impegno dell’Istituto nella ricerca e nella valorizzazione del
ruolo delle donne nell’antifascismo, nella Resistenza, e nel dopoguerra per la costruzione delle Istituzioni
democratiche. Si tratta di un impegno che affonda le radici nel ruolo che le donne contadine già a cavallo
fra la prima e la seconda guerra stavano assumendo nella famiglia e nel lavoro. Una consapevolezza nuova
che attraversa anche le donne della famiglia Cervi, le contadine, senza le quali quello successivo sarebbe
stato un cammino incompiuto.
         Nell’occasione della Celebrazione della Festa della donna, sabato 10 marzo l’Istituto ha organizzato
con la collaborazione della Università della età libera attiva sul territorio uno spettacolo della regista e
attrice Marina Coli Voci di vento La voce delle donne nella Resistenza, spettacolo teatrale costruito
attingendo a testimonianze orali e scritte di donne protagoniste della Resistenza anche con il solo lavoro di
cura, intrecciate con le voci del canto popolare, e con contributi della ricerca storica.

27 marzo 2018

DALLA STORIA E DALLA TESTIMONIANZA DI PAPA CERVI AL LUOGO DELLA MEMORIA.

Il percorso di nascita del Museo Cervi

Spazi espositivi del Museo dal 27 marzo al 27 maggio.

         Rientra a pieno titolo nel cosiddetto calendario civile l’Anniversario della scomparsa di Alcide Cervi,
il 27 marzo del 1970, alla età di 95 anni. Alcide (Papà Cervi come era chiamato anche nelle occasioni uffi -
ciali) ha un ruolo fondamentale nella trasmissione della vicenda della Famiglia Cervi. Attraverso la sua te-
stimonianza anche pubblica e istituzionale, a partire dai Sette Fratelli Cervi, è infatti la Resistenza coi suoi
accadimenti e con il ruolo fondamentale che vi svolsero i contadini che viene fatta conoscere, divenendo
centrale nel processo democratico avviato dopo la Liberazione e con la Costituzione Repubblica e nella

        Sono migliaia i visitatori singoli o in gruppi organizzati che dai primi anni ’50 arrivano a Casa Cervi
per conoscere dalla diretta testimonianza del padre la storia dei Sette Fratelli e della Resistenza, contribuen-
do così a consolidare una memoria pubblica della Resistenza.

         I doni, di fatto degli ex voto, che i visitatori per lunghi anni portano a Casa Cervi e donano all’atto
della visita sono stati nel tempo conservati e catalogati. Nella loro particolarità, rappresentano uno spaccato
della società del dopoguerra, del percorso di costruzione della memoria collettiva, e delle modalità anche
spontanee del passaggio della casa contadina a luogo pubblico di memoria e dunque a Museo.

Partendo da questa considerazioni, nell’occasione dell’anniversario della scomparsa di Alcide Cervi si è
messo mano ad una selezione degli oggetti conservati nell’Archivio del Museo per raccontare il percorso della
nascita del Museo Cervi, della trasmissione della memoria, della formazione già negli anni ’60 del secolo
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scorso di una idea del Luogo di Memoria come luogo di visita e di conoscenza. Gli oggetti sono stati collocati
nel percorso di visita e corredati da opere e da documenti provenienti dall’Archivio che conserva le opere e
le carte della Famiglia e che attengono al contesto del periodo storico, in modo da intrecciare l’esposizione
con fatti del tempo, restituendo cosi uno spaccato di storia contemporanea utile per capire anche il mondo
di oggi, destinato agli studenti e al pubblico più vasto.
L’inaugurazione si è svolta il 27 marzo, anniversario della scomparsa di Alcide Cervi, che è stata anche
l’occasione per l’acquisizione e l’esposizione di un’opera in legno dello scultore e pittore Mario Rosati, che
con la sua donazione ha dato continuità al rapporto stretto del Museo con il mondo dell’arte.

21 aprile – 21 maggio 2018

“MOVI_MENTI pensieri, memorie, idee, intelligenze, storie, vite di persone che si spostano da
un posto all’altro”

Mostra fotografica nell’ambito del Circuito Off di Fotografia Europea dedicata questo anno al
tema “Ribellioni _ Cambiamenti _ Utopie”

La mostra ha restituito alcuni degli oltre 600 scatti dell’artista a persone in attesa alle fermate dell'autobus
di alcune città. Gli scatti hanno coinvolto anche persone che transitavano verso ignote destinazioni,
raccontando così di sguardi che attraversano lo spazio, e di pensieri che corrono lontano oppure di in uno
spazio urbano – quello delle pensilina - che può diventare luogo famigliare di aggregazione e condivisione.
Nelle attese, negli incontri,nelle vicinanze tra individui di etnie diverse colte dall’obiettivo, si sono potute
intravvedere le storie di mondi lontani, ma anche quotidiane emozioni, forse anche complicità, che
annunciano un profondo cambiamento, nel segno di un'integrazione culturale che si intravvede nel
quotidiano della vita, più forte di proclami e di resistenze ideologiche.
La fotografa Fiammetta Mamoli è stata Responsabile del Sistema bibliotecario dell’Università di Parma
fino al 2015. Fiammetta Mamoli si dedica da anni alla ricerca fotografica, interpretando in chiave sociale e
militante il ruolo del’artista. Alla inaugurazione ha partecipato la consigliera ai Servizi Sociali del Comune di
Parma Mhaidra Nabila.

5 maggio 2018

I CORI SCOLASTICI CANTANO LA PRIMA GUERRA MONDIALE - III EDIZIONE

In collaborazione con Centro Studi Musica e Grande Guerra.

Giunto alla sua terza edizione il progetto “I Cori scolastici cantano la Prima Guerra Mondiale”, ideato
dall'Ispettore Luciano Rondanini, membro del Consiglio d'Amministrazione dell'Istituto Cervi, si basa sulla
volontà di rileggere e approfondire, sotto nuove istanze, lo studio della Prima Guerra Mondiale in occasione
delle Celebrazioni del Primo Centenario dal suo scoppio.
Il periodo 2015-2018 coincide con una delle ricorrenze più significative della storia europea: il centenario
della Grande Guerra, che è stato l’avvenimento più sconvolgente sul piano umano, politico, civile ed
economico dell’intero Novecento.
L’Istituto Alcide Cervi, in collaborazione con il Centro Studi Musica e Grande Guerra di Reggio Emilia,
celebra questo importante evento a conclusione della terza edizione del progetto “I cori scolastici cantano la
Prima Guerra Mondiale”, con un concerto delle scuole del nostro territorio, in particolare degli Istituti
Comprensivi di Reggio Emilia (Leonardo Da Vinci, Kennedy, Emilio Lepido), Campegine-Gattatico,
Poviglio-Brescello, Sant’Ilario d’Enza e Correggio 2.

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Moltissimo il repertorio musicale a disposizione che si presta ad un’attività di ricerca da parte delle scuole
del nostro territorio, guidata dalla consulenza e dalla collaborazione del Centro Studi Musica e Grande
Guerra di Reggio Emilia.
Lo studio della prima Guerra Mondiale risulta fondamentale per comprendere la nostra storia, attraverso
un avvenimento che ha sconvolto in modo irreversibile le condizioni di vita dell’uomo e della società
tradizionale. Studiare la Grande Guerra significa conoscere un nuovo modo di leggere e interpretare la
società del XXI secolo.
Saluti di
Luciano Rondanini, membro Consiglio d’Amministrazione Istituto Alcide Cervi
Conduzione
Carlo Perucchetti
Iniziativa gratuita e aperta a tutti
_________________________________________
In omaggio a Casa Cervi aprono il concerto I canti della Resistenza:
Bella Ciao
Compagni Fratelli Cervi
Fischia il vento
____________________________
I canti selezionati in questa edizione (a.s. 2017-2018):
La Violetta
Anonimo polacco – O mój rozmarynie
La tradotta che parte da Torino
Monte Canino
La chasse aux barbares
Novello – Keep The Home Fires Burning / Powell – Pack up your troubles (medley)
Saluteremo il colonnello
Monte Nero
De Marzi – Monte Pasubio
Arona – La campana di San Giusto
Anonimo friulano – Ai preat la biele stele
Va l’alpino su le alte cime
Dove sei stato mio bell’alpino
Long-Scott – Oh! What a Lovely War
Maledetto sia il Pasubio
Anonimo russo – Proshchanie Slavianki
Alla mattina c’è il caffè
Anonimo inglese – The Bells of Hell Go Ting

Hanno partecipato allo spettacolo:
8 Istituti scolastici,
17 classi,
350 studenti e 500 genitori.

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12 maggio – 29 luglio 2018

“LA SEMINA COME ATTO POETICO” SERAFINO VALLA SCULTORE , PITTORE, NARRATO-
RE DELLE CAMPAGNE E DELLE TERRE DEL PO. Mostra e installazione multimediale

A partire da un’opera dello scultore e pittore Serafino Valla appartenente alla collezione del Museo Cervi, la
mostra ha ricomposto un percorso di esplorazione della sua arte, con particolare attenzione a quelle opere
che raccontano la terra, la vita dei contadini e i rituali ancestrali, i cicli produttivi e la Resistenza nelle
campagne del Po. La mostra è stata organizzata come percorso interattivo fra opere di pittura e scultura,
proiezioni di interviste e adattamenti di voci fuori campo, è ha previsto un coinvolgimento attivo del
pubblico, già dall’inizio del percorso, con una attività performativa - teatrale sull’atto della semina’, uno
dei momenti più significativi a livello simbolico della vita e della attività delle campagne. La performance è
stata a cura della attrice e regista Adriana Dossi e ha coinvolto gli alunni delle V elementari delle scuole di
Collecchio e Varano Melegari (Parma).

L’inaugurazione del 12 maggio si è svolta come conferenza stampa, orientata anche a promuovere il
contesto e il patrimonio del Museo Cervi, e il ruolo del patrimonio artistico nella conoscenza della storia e
nella trasmissione della memoria. Hanno partecipato il Coordinatore del Consiglio Nazionale dell’Istituto
Cervi; il Presidente della Fondazione Arti Naives di Luzzara, vicesindaco di Luzzara; il Responsabile della
Fondazione; lo storico Alberto Nodolini; il presidente del Museo Guatelli (Parma). Ha concluso la
inaugurazione una testimonianza della figlia dell’artista, Giuseppina Valla.

La mostra è stata corredata di una serie di iniziative collaterali, in collaborazione con la Fondazione Un
Paese nelle seguenti date: 20 maggio al Museo Cervi; 22 giugno al Museo di Luzzara, dove si terrà anche
l’ultima prevista il 12 luglio.

7-25 Luglio 2018
FESTIVAL DI RESISTENZA EDIZIONE 2018
IL TEATRO CIVILE NEI LUOGHI DI MEMORIA
Un nuovo modo per raccontare la Resistenza e il mondo di oggi e una nuova esperienza degli
spazi museali.
Spazi esterni del Museo Cervi
In collaborazione con Boorea Coop Sociale, Proges Coop Sociale,
Con il patrocinio di IBC Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Provincia di Parma,
Comuni di Reggio Emilia, Parma, Casalmaggiore, Castelnovo di Sotto, Unione Terre di Mezzo, I Teatri di
Reggio Emilia, Ass Ermo Colle, Arci di Parma e Reggio Emilia.

        Il Teatro rappresenta uno dei modi per parlare attraverso l’arte e nello specifico attraverso l’arte
cosiddetta performativa, di storia e di memoria, guardando alla attualità, alla vita di oggi e dunque
declinando la Resistenza storica nelle Resistenze del tempo presente.

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Nell’ambito delle attività dell’Istituto Cervi, quella teatrale –che ha solide radici nella storia della
Famiglia Cervi e che è stata anche una occasione forte di sensibilizzazione ai valori dell’antifascismo negli
anni immediatamente precedenti alla II guerra - ha assunto nel tempo la forma di un Festival Teatrale
Nazionale, con un cartellone cui partecipano provenienti da tutta Italia.
         Si tratta di una esperienza significativa e unica, nella quale il Museo Cervi ha svolto una funzione di
promozione di incontro dello spazio museale con quello teatrale, inaugurando una modalità nuova di lavoro
cui tante altre realtà hanno poi guardato. Attraverso il teatro si sono infatti messe in pratica modalità
diverse di fruizione dello spazio culturale del Museo, aperto alla sera, e interpretato secondo nuove chiavi di
lettura degli ambienti e delle opere. Non solo: si sono anche sperimentati contatti e contaminazioni di
pubblici diversi, per solito non abituati a frequentare un Museo secondo le modalità più tradizionali.
         Negli ultimissimi anni il Festival ha anche inteso coinvolgere le scuole, portando a conoscenza i
progetti e le attività teatrali che vi si costruiscono. Il Festival rappresenta anche un’occasione di diversa
fruizione dello spazio culturale del Museo, aperto alla sera, e interpretato secondo nuove chiavi di lettura
degli ambienti e delle opere, che intercettano anche quei pubblici che non frequentano un Museo secondo le
modalità più tradizionali.
L'Istituto Cervi rinnova anche così, attraverso il Teatro, la sua intensa progettualità, sia di ricerca, sia
educativa: particolare attenzione è sempre più infatti rivolta alle giovani generazioni, guardando al tema
centrale della memoria e ai valori di libertà, democrazia, uguaglianza che hanno animato la famiglia Cervi e
che sono elementi essenziali di ogni forma di vita civile, solidale.
Se è vero che il Teatro oggi svolge un ruolo nodale e spesso anche di ‘supplenza’ nel parlare dei grandi temi
sociali e civili, mettendone in evidenza gli aspetti più nascosti e le contraddizioni, in questo senso il Festival
di Resistenza continua a dare un contributo importante, mettendo in scena e valorizzando alcune tra le più
interessanti espressioni del teatro civile italiano contemporaneo.
A seguito di un Bando pubblicato agli inizi del mese di Febbraio 2018 dall’Istituto, sono state selezionate 7
compagnie Teatrali professioniste e dilettanti e i loro spettacoli teatrali e progetti afferenti al cosiddetto
Teatro civile e di impegno. Per i temi messi in scena dalle Compagnie selezionate, anche questo anno
attraverso il Festival si sono praticate modalità originali di attualizzazione della Resistenza e di rinnovo della
memoria, di rappresentazione della complessità del presente, ma anche di stimolo alla riflessione critica e
all’incontro, in un momento di indebolimento del senso di appartenenza e della partecipazione collettiva.
Compagnie di caratura nazionale come il Teatro dell’Elfo, Scena Verticale con Saverio La Ruina, Ortika
Teatro con Alice Conti, hanno portato in scena incontri di mondi, dialoghi difficili ma inevitabili fra culture
diverse, le lotte per il lavoro e i diritti, delle donne e delle popolazioni colpite dal terremoto, fino agli effetti
della globalizzazione sulle piccole storie di cui sono ricchi i territori. In molti casi si tratta di micro-storie che
riflettono i tempi che viviamo, restituendoci uno spaccato del presente, ma anche di sogni, ideali, desideri,
tensioni verso possibili mondi migliori. Sono dunque spunti di riflessione quelli che nascono dal Teatro e dal
Festival, che anche quest'anno si è riproposto come luogo di elaborazione, di incontro, e anche - non va di-
menticato - di intrattenimento e convivialità.

Un taglio nuovo hanno avuto i momenti del dopo-spettacolo con le degustazioni di prodotti tipici offerti
dalle aziende del territorio: questi momenti consolidati dall'incontro informale tra pubblico e artisti, si sono
strutturati in questa edizione del 2018 come vere e proprie conversazioni con le compagnie al termine degli
spettacoli, attraverso la conduzione di una ‘voce autorevole’ del teatro, della ricerca e della cultura, in un
intreccio costante con il pubblico, nell'ambito degli incontri conviviali dal titolo: “Degustando il Teatro.
Voci autorevoli incontrano le Compagnie”.
Sempre presente è stato lo sguardo e l’impegno - anche questo civile, etico - del Festival verso le sinergie e
la circuitazione di progetti di carattere civile e di memoria: sono cosi entrati nel cartellone del Festival due
spettacoli fuori concorso, ospitati in una rassegna del territorio curata dal Comune di Castelnovo di Sotto,
ed un appuntamento successivo, a settembre, a Casa Cervi, dove il Teatro ha incontrato una dramma col-
lettivo come quello del Caso Moro, con i suoi intrecci politici e istituzionali.
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A livello di comunicazione, le tante suggestioni e stimoli del Festival sono stati riproposte sul sito
www.istitutocervi.it dove è stato possibile seguire la rubrica, nata già nella scorsa edizione, “Sotto la Grande
Quercia. Appunti dal Festival, riflessioni, interviste, approfondimenti” a cura di Raffaella Ilari.

PROGRAMMA SVOLTO
 Sabato 7 luglio, ore 21,30
Compagnia Punto TeatroStudio SOTTO I GIRASOLI Con Davide Del Grosso, Francesco Errico, Andrea
Lietti Regia di Isabella Perego
“Sotto i girasoli” è una riflessione molto attuale sulla guerra, su tutte le guerre. Augusto, Carmine e
Federico sono tre ragazzi costretti a partire per la guerra, dove insieme alle armi portano la loro amicizia e
l’ amore per la vita, sentimenti che resistono nonostante il procedere incessante degli eventi. E’ così che la
fragilità che emerge dall’ incontro fra i giovani protagonisti dello spettacolo e la guerra si trasforma in una
piccola fiamma di umanità e di speranza, che contribuisce a motivare un popolo in difficoltà a rialzarsi,
nonostante tutto, e a ridare un senso alla vita.
Al termine dello spettacolo “Degustando con il Teatro. Voci autorevoli incontrano la Compagnia”- Gigi
Dall'Aglio attore regista ha dialogato con la Compagnia dialoga con Alice Conti e Ortika Teatro.
Degustazione dei prodotti dell’Azienda”I sapori delle Vacche Rosse”.

Mercoledi 11 luglio Scena verticale ITALIANESI
di e con Saverio La Ruina musiche originali eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco
Quella dei soldati e civili italiani rimasti prigionieri nei campi di concentramento in Albania, vittime della
dittatura insediata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, è una tragedia dimenticata. Lo spettacolo lo
affronta dal punto di vista del dramma vissuto dai figli di militari italiani nati in Albania dopo la guerra, e
cresciuti nei campi di prigionia, fra due patrie, senza vera identità nazionale. Il protagonista di questa storia
nasce e vive in uno di quei campi, sottratto alla sua patria e col sogno della sua altra patria lontana, dov’è
invece tornato suo padre. Il racconto che si srotola nella rappresentazione prende spunto da fatti accaduti:
e’ raccontato al plurale, per rendere la pluralità di altre storie uguali. “ Italianesi è uno spettacolo sulla
dittatura, sull’oppressione, un enorme spaccato storico colto però in una chiave minimalista, come a
esorcizzare i toni della tragedia osservandola con occhi perennemente infantili”.
Al termine dello spettacolo “Degustando con il Teatro. Voci autorevoli incontrano la Compagnia”- Iefte
Manzotti studioso di storia contemporanea ha dialogato con la Compagnia. Degustazione del prodotti
dell'Azienda Fattoria Nonno Contadino.

Venerdi 13 luglio ore 21.30
Teatri Reagenti
“LE SORELLE PROSCIUTTI. UNA STORIA VERA” Con Francesca Grisenti, Eva Martucci
Regia di Massimo Donati. Musiche originali di Davide Zilli
Lo spettacolo mette in scena la vicenda di un paese e di una vallata del parmense, quella di Langhirano,
dove una piccola azienda di produzione di prosciutti diventa nel dopoguerra il rinomato prosciuttificio
Fassoni. Ma la rincorsa di lontani modelli economici, la trasformazione industriale fagocitata dalla
globalizzazione, la produttività fine a sé stessa trasformano le antiche sapienze in un confuso ricordo,
trascinando tradizioni e rapporti interpersonali. Il prosciuttificio realizzato con sacrificio dal partigiano
Leonildo seguirà cosi all’inizio del nuovo millennio il destino di molte altre piccole aziende a conduzione
familiare. Quella che non si perde però è la speranza, di continuare “a fare del buon prosciutto” guardando
a nuovi modi di produzione e ripensando il lavoro. l termine dello spettacolo “Degustando con il Teatro.
Voci autorevoli incontrano la Compagnia”- Raffaella Ilari Professionista di comunicazione teatrale ha
dialogato con la Compagnia. Degustazione del prodotti dell'Azienda Ferretti Vini

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Lunedi 16 luglio ore 21,30
Kuziba Teatro
L’ESTRANEA DI CASA Con Raffaella Giancipoli Regia e drammaturgia di Raffaella Giancipoli
 E’ la storia di Luminitja, insegnate rumena che parte per l’Italia suo malgrado, per fare la badante. Intorno
alla sua, si intrecciano anche le storie dell’anziana signora da badare, di sua figlia, e del marito di
Luminitja,rimasto in Romania. Lo spettacolo interroga e si interroga sul ruolo delle badanti, sulle loro
storie, sulle aspettative che hanno nel futuro, dicendoci anche che il loro non è solo un lavoro, ma una
modalità dell’esistenza attraversata dalla sospensione.
Al termine dello spettacolo “Degustando con il Teatro. Voci autorevoli incontrano la Compagnia”- Gigi
Dall'Aglio attore regista ha dialogato con la Compagnia dialoga con Alice Conti e Ortika Teatro.
Degustazione dei prodotti dell’Azienda “Cantine Riunite “ (Re)

Martedi 17 luglio ore 21,00
Parco Rocca Castelnovo Sotto (Reggio Emilia). In collaborazione con il Comune di Castelnovo di Sotto
Compagnia           Ardito      Desio        MIO        FRATELLO            RINCORRE          I      DINOSAURI
tratto dal libro di Giacomo Mazzariol “Mio fratello rincorre i dinosauri”, Ed. Einaudi
Con Christian Di Domenico Di Christian Di Domenico e Carlo Turati. Regia di Andrea Brunello
La diversità rieduca lo sguardo, aiuta a ripercorrere le relazioni, a “vedere tutta la bellezza e l’amore che
ogni essere vivente è in grado di ricevere e di dare. Senza pregiudizi e senza aspettative. Vedere e scegliere di
amare”. La lettura del libro di Mazzariol è per il personaggio in scena l’occasione per cominciare un nuovo
cammino, di riscoperta di se stesso e degli altri, della sincerità dei rapporti e del valore delle relazioni, dove
si arriva quando si è disposti a mettere in discussione i punti di vista che guidano le nostre vite e le nostre
scelte, e a rispettare le cosiddette diversità in un mondo che non di rado le sbeffeggia con crudeltà, spesso -
quando si tratta di ragazzini disabili - attraverso l’anonimato del web.
giovedi 19 luglio ore 21,30 Ortika – Gruppo Teatrale Nomade CHI AMA BRUCIA. DISCORSI AI LIMITI
DELLA FRONTIERA
Con Alice Conti Ideazione e regia di Alice Conti. Testo di Chiara Zingariello
“Chi ama brucia” è uno spettacolo sui ‘campi di accoglienza’ per migranti stranieri, che nasce come
sviluppo delle interviste originali a lavoratori ed ex reclusi di un C.I.E. italiano (Centro di identificazione ed
espulsione per stranieri). E’ anche uno spettacolo su come il teatro sia in grado di comunicare ad un ‘vero’
pubblico i risultati di una ricerca scientifica, e di come esso si nutra ‘di ciò che realmente accade nel mondo,
della contemporaneità’, e del dovere che si assume di illuminare ‘gli angoli oscuri’ della vita e del mondo
facendosi carico di questioni destinate spesso all’indifferenza.
Al termine dello spettacolo “Degustando con il Teatro. Voci autorevoli incontrano la Compagnia”-
 Vincenza Pellegrino, Sociologa dei processi culturali, Università di Parma, ha dialogato con Alice Conti e
Ortika Teatro.
Degustazione dei prodotti dell’Azienda “La Valle del Miele” (Gattatico- Re)

sabato 21 luglio ore 21,30
Alessandro Blasioli QUESTA È CASA MIA. DOLOR HIC TIBI PRODERIT OLIM
Scritto, diretto e interpretato da Alessandro Blasioli
Questa è casa mia è il racconto del terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 9 aprile 2009, dal punto di vista di
una famiglia aquilana. Ma è soprattutto il racconto dell’amicizia che nasce fra due vittime della potenza
della natura, Paolo e Marco, che ci restituiscono la cronaca del dopo terremoto, con gli hotel della costa e le
tendopoli. La ineluttabilità degli eventi naturali vengono rilette da un punto di vista nuovo, che non
risparmia le responsabilità dell’uomo, delle scelte politiche, amministrative, di gestione dell’ambiente.
 l termine dello spettacolo “Degustando con il Teatro. Voci autorevoli incontrano la Compagnia”- Tullio
Masoni critico ha dialogato con la Compagnia. Degustazione del prodotti dell'Azienda Ferretti vini.

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Martedì 31 luglio ore 21,00
Parco Rocca Castelnovo Sotto (Reggio Emilia)
In collaborazione con il Comune di Castelnovo di Sotto
Magda Saba LEI: LA SERVA PARLACon Magda Saba e Patrizio Pistonesi Regia di Magda Saba
La serva è Francesca, ed è la serva di casa Deledda. Da un'ambigua relazione con Andrea, fratello della
celebre scrittrice Grazia Deledda, la serva rimane incinta. Ma le regole sociali la costringono, per tenere il
bambino, ad emigrare. Lo spettacolo porta in luce la condizione della donna come amante, madre e artista.
"LEI" è infatti contemporaneamente la serva e la padrona: la donna che difende la propria maternità e la
donna che ha piena fiducia nel suo ruolo di scrittrice. Due volti del femminile, che cercano il riconoscimento
negato dalla violenza di molti secoli. Un incontro immaginato rivela come alla fine le due donne siano unite
da una stessa forza, che riporta alla Madre Terra, mentre la poesia si fonde con la storia e la scena si anima
con danze, filastrocche e canti popolari.

Nel corso della serata della storica Pastasciutta , il 25 luglio, sono stati assegnati il 1 e il 2 Premio Festival di
Resistenza e il Premio del Pubblico. La Giuria – composta da Lorenzo Belardinelli, Maurizio Bercini, Gigi
Dall'Aglio, Stefano Campani, Tullio Masoni, Vincenza Pellegrino, Giuseppe Romanetti – ha seguito tutto le
serate del Festival e assegnato i Premi e una menzione speciale con le seguenti motivazioni:

Motivazioni giuria
La giuria del Festival assegna il primo premio allo spettacolo “L’estranea di casa” della compagnia Kuziba Teatro con la seguente
motivazione:
Uno spettacolo asciutto e preciso, che unisce ad una scrittura matura un uso intelligente e consapevole degli elementi scenici
(spazio, musiche, luci, animazioni).
Lo sguardo inedito di Raffaella Giancipoli sulla realtà delle badanti in Italia parte da un luogo fisico ed emozionale “altro”,
quello dei figli che rimangono a casa, per disegnare un affresco per nulla pacificato ed accomodante: il racconto di un’anima e di
un mondo frantumato, che ci interroga tutti e non ci dà riposo.
Una giovane compagnia da seguire con grande attenzione.

La giuria del Festival assegna il secondo premio allo spettacolo “Italianesi” della compagnia “Scena Verticale”, con la seguente
motivazione:
 Saverio La Ruina si conferma una delle realtà di più grande spessore del teatro italiano. Le sue mirabili qualità attoriali, tutte
costruite per segni minimi, tengono lo spettatore appeso al ritmo dei sospiri e delle fatiche sue e di Tonino, guidandoci in un
percorso attraverso una storia sconosciuta, che diventa alla fine patrimonio di tutti, come nella più alta tradizione del teatro
civile.

La giuria del Festival propone una menzione speciale allo spettacolo “Le sorelle prosciutti” della compagnia Teatri Reagenti con
la seguente motivazione:
Francesca Grisenti ed Eva Martucci riescono nel difficile compito di proporre con levità e vera simpatia una sorta di epica
personale, che disegna un ritratto dell’Italia fra boom economico e crisi, vista dall’angolo di una provincia minore.
Uno spettacolo che racconta di una sconfitta, riuscendo nel contempo a trasmettere la speranza nel futuro di una avventura
umana, familiare e sociale che non esaurisce le sue energie vitali e creative.

Il Premio del Pubblico è stato assegnato allo spettacolo “Questa è casa mia. Dolor Hic tibi
proderit olim” di Alessandro Blasioli.

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29 settembre 2018

Il Teatro di Memoria
“LA FERITA NASCOSTA “ SPETTACOLO SUL CASO MORO DI E CON FRANCESCO GERARDI
- BOXER TEATRO.
Lo spettacolo nasce da un lungo lavoro di ricerca in stretta collaborazione con la seconda commissione
parlamentare d'inchiesta per la ricostruzione della verità sul caso Moro. Molte le informazioni inedite che
attraversano il racconto e arricchiscono di particolari il contesto in cui è avvenuto il rapimento e le cause che
hanno portato alla morte del presidente della Democrazia Cristiana. Lo spettacolo di teatro civile ha
rappresentato la conclusione degli appuntamenti collaterali al Festival di Resistenza.

13 ottobre 2018
Seminario di Studi
“LA COSTITUZIONE È ANCHE DELLE DONNE. IL RUOLO DELLE DONNE NELLA
SCRITTURA E NEI TEMI DELLA COSTITUZIONE E NELLA PROSPETTIVA DEL DOPO ”
In occasione del 70° anniversario della Costituzione.

Iniziativa dedicata a Genoeffa Cocconi, madre dei sette Fratelli Cervi
In collaborazione con Auser Nazionale, Anpi, Cif coordinamento di Piacenza, Regione Emilia Romagna. In
occasione della settimana Europea della Cultura e nell’ambito del Progetto Regionale “ENERGIE
DIFFUSE”.
In occasione del 70° anniversario della Costituzione, l’Istituto ha organizzato una iniziativa di
approfondimento storico sulle donne nella Assemblea Costituente in collaborazione con Auser Nazionale e
con il coinvolgimento della Fondazione Nilde Iotti. L’iniziativa coi suoi numerosi interventi ha messo in
collegamento la partecipazione delle donne alla Resistenza con il ruolo che le donne hanno avuto poi nella
Assemblea costituente e nel mettere in atto le successive conquiste nel sociale, nella politica, nei ruoli
amministrativi, a partire dal diritto al voto. Nel corso della iniziativa è emersa anche l’importanza e
l’attualità del contributo delle donne nei lavori della Assemblea Costituente, a partire da una accurata
ricognizione storica che ha connesso Costituzione, Resistenza, partecipazione civile, emancipazione
femminile. Non è mancato lo sguardo alla attualità e alla difficoltà delle donne ad una presenza riconosciuta
e piena nella vita pubblica e lavorativa.
L’iniziativa –che ha registrato un assai significativo successo di pubblico - era dedicata a Genoeffa Cocconi
mamma del sette fratelli Cervi e delle sorelle Rina e Diomira anticipando il 76° anniversario della sua
scomparsa ( 14 novembre 1944). Ha concluso la mattinata di lavori l’on Rosy Bindi
Programma svolto
Ore 10- 13,30 Sala Maria Cervi
SALUTI
Albertina Soliani Presidente Istituto Alcide Cervi
Enzo Costa Presidente Auser Nazionale
INTRODUZIONE STORICA E CONTRIBUTI DI STUDIO
- Dianella Gagliani storica, Università di Bologna “Dalle Resistenze delle donne alle donne della
Costituzione: le donne entrano nel dibattito pubblico”
- Iara Meloni ricercatrice, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza e Cif di
Piacenza
 “ Donne e donne. Il contributo del CIF alla Resistenza Civile e alla ricostruzione del Paese nel dopoguerra”
- Laura Orlandini ricercatrice, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna “La
democrazia delle donne. I Gruppi di Difesa della Donna nella costruzione della Repubblica (1943-1945)”
RIFLESSIONI dI Vilma Nicolini responsabile dell'Osservatorio pari opportunità di Auser Nazionale

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INTERVENTI
Roberta Mori, Regione Emilia Romagna “Applicare la Costituzione, al femminile”
On Antonella Incerti “Uno sguardo alle donne protagoniste della vita sociale politica e culturale della
Repubblica. Nilde Iotti”
On Rosy Bindi “La Costituzione, terra dei diritti e delle politiche delle donne”

Domenica 4 Novembre 2018

I CORI SCOLASTICI CANTANO LA PRIMA GUERRA MONDIALE PARTECIPANO ALLE
CELEBRAZIONI DI REGGIO EMILIA PER LA ‘GIORNATA DELL'UNITÀ NAZIONALE E DELLE
FORZE ARMATE’
Domenica 4 novembre si è celebrato anche a Reggio Emilia la ‘Giornata dell’unità nazionale e delle Forze
armate’.
Le commemorazioni in programma in città, che vedevano la presenza dell'assessora con delega alla
Sicurezza e alla Cultura della legalità Natalia Maramotti, erano state promosse dal Comune e Provincia di
Reggio Emilia, dalla Prefettura, dal Comando Militare Esercito Emilia Romagna, dal Comitato
Democratico Costituzionale e dal Comitato Coordinamento fra le Associazioni d’Arma e combattentistiche.

Partiti alle ore 9.45, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta si è celebrata la messa in suffragio ai
caduti, al termine della quale, si è proseguiti, partendo da piazza Prampolini in corteo per raggiunge
piazza Martiri del 7 Luglio dove, alle ore 10.55, si è tenuta la deposizione di una corona al monumento
ai Caduti della Resistenza e si sono portati gli onori ai gonfaloni e ai labari.
A seguire in piazza della Vittoria, vi è stata la deposizione di una corona al monumento ai Caduti di
tutte le guerre e dopo la lettura dei messaggi del presidente della Repubblica e del ministro della Difesa,
l’assessora Maramotti, a nome degli enti locali, ha portato il saluto alle Forze armate. Al termine letture di
alcuni brani, poesie e canti della prima Guerra Mondiale da parte di studenti delle scuole di:Istituto
Comprensivo di Sant'Ilario d'enza e del Grande Coro Insieme e dell'Istituto comprensivo “Leonardo Da
Vinci” di Reggio Emilia.
La cerimonia è stata accompagnata dalle musiche della Banda cittadina ‘Filarmonica Città del Tricolore’.

Hanno partecipato alla Celebrazione 2 Istituti scolastici, 5 classi, 75 studenti e 95 genitori.

18 Novembre 2018
“QUANTE ROSE A COPRIRE QUELL’ABISSO”. GENOEFFA COCCONI, LA TESSITURA DI
UNA VITA. IL VANGELO, I FIGLI, IL LAVORO NELLA TERRA DEI CAMPI ROSSI”
Iniziativa di Public History

L’Istituto ha partecipato e collaborato alla iniziativa dedicata a Genoeffa Cocconi, Madre dei Fratelli Cervi,
organizzata dal Comune di Reggio Emilia nell’ambito della rassegna “Ritratti al femminile per rileggere la
storia di Reggio Emilia fra Otto e Novecento”.
Gli interventi e in particolare quello della storica Lorena Mussini hanno riletto la storia della madre dei
Fratelli Cervi in una prospettiva storica, provando a fare emergere gli elementi di collegamento al periodo
storico e di consapevolezza del cammino che anche per le donne contadine si stava preparando.

Le iniziative del 13 ottobre e del 18 novembre si inseriscono ne lavoro che l’Istituto porta avanti da anni di
contributo agli studi e ai lavori sul protagonismo e l’emancipazione femminile fra la prima e la seconda
guerra, e poi con la Resistenza e la Liberazione, dedicando particolare attenzione al ruolo delle contadine e
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fra esse delle donne della Famiglia Cervi.
L’obiettivo che si sta definendo a più lungo termine è quello di una rilettura della vicenda della Famiglia
Cervi dal punto di vista delle donne, provando a sondare altre chiavi interpretative che si aggiungano a
quelle consolidate dalla ricerca storica meno recente.

21-22 NOVEMBRE 2018
CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI
IL PAESAGGIO VIOLENTATO. LE DUE GUERRE MONDIALI, LE PERSONE, LA NATURA
PARMA, AUDITORIUM DEL PALAZZO DEL GOVERNATORE

Ispirato dalla lezione di Emilio Sereni sulle trasformazioni storiche del paesaggio, il convegno – nel contesto
segnato dal Centenario della Grande Guerra e dalla continua presenza della guerra nella nostra realtà
odierna – ha inteso studiare come i due conflitti mondiali del secolo scorso abbiano non solo determinato la
perdita di decine di milioni di vite umane, ma anche la radicale modifica di tanti paesaggi, attraverso la
distruzione       di       intere     città     fino      alle     devastazioni     delle     realtà      rurali.
Sono stati proposti anche nuovi spunti di riflessione, legati per esempio alle sofferenze del mondo animale,
anch'esso vittima delle guerre, al pari delle persone e dei paesaggi.
Partendo dalla considerazione che ormai nel nostro tempo ciò che riteniamo “naturale” è in realtà frutto di
modifiche apportate nei secoli dall'uomo, gli interventi dei relatori hanno posto l'attenzione sullo stretto
legame tra paesaggio materiale e realtà umane, analizzando i cambiamenti delle zone alpine italiane
durante la Prima Guerra Mondiale e alcuni casi di studio (Oradour, Lidice, Monte Sole, Val Grande) in cui
il paesaggio è stato devastato in connessione con le stragi nazifasciste compiute ai danni delle persone.
Il convegno, patrocinato dal Comune di Parma, è stato ideato e promosso dal Comitato Scientifico
dell'Istituto Cervi, nell'ambito della Convezione con l'Università degli Studi di Parma, e ha ospitato docenti,
ricercatori e studiosi provenienti da università italiane ed estere.

                                  Il programma delle giornate di studio
Mercoledì 21 Novembre, ore 10:00
Saluti Istituzionali
       Albertina Soliani, Presidente dell'Istituto Alcide Cervi
       Paolo Andrei, Rettore dell'Università di Parma
Introduzione ai lavori
    -   Giorgio Vecchio, Presidente del Comitato Scientifico Istituto A. Cervi
Relazione introduttiva
    -   La violenza dell'uomo e le trasformazioni del paesaggio – Mauro Agnoletti, Università di
        Firenze
Sessione 1. Paesaggio, combattimenti, rappresaglie (part 1)
    -   Il paesaggio violentato dell'Altopiano dei Sette Comuni nella Prima Guerra Mondiale –
        Armando De Guio, Università di Padova
    -   Il trauma e le cure: interpretazioni ideologiche e dismemorie nella ricostruzione
        paesaggistica del Carso Goriziano (1917-1923) – Moreno Baccichet, Università di Ferrara
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-   Di questo prima non esiste nulla. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna.
        1915-1918 – Diego Leoni, Laboratorio di Storia di Rovereto

Mercoledì 21 Novembre, ore 14:30
Sessione 1. Paesaggio, combattimenti, rappresaglie (part 2)
    -   I bombardamenti e l'azione di “Pippo” sulle campagne italiane – Andrea Villa, Università di
        Parma
    -   Il caso di Lidice – Salvatore Trapani, Istoreco Reggio Emilia – Memoriale agli Ebrei uccisi
        d'Europa a Berlino
    -   Il caso di Oradour – Fabien Archambault, Université de Limoges
    -   Il caso di Monte Sole – Elena Monicelli, Scuola di Pace di Monte Sole
    -   Oltre la cortina di ferro. Da Marzabotto all'Unione mondiale delle città martiri – Andrea
        Ventura, Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in provincia di Lucca –
        Università di Pisa

Giovedì 22 Novembre, ore 9:30
Sessione 2. Paesaggio, vita animale, trasformazioni di lungo periodo
    -   Requisizioni, stragi, razzie: gli effetti della Grande Guerra sull'allevamento del bestiame
        – Bruno Ronchi, Università della Tuscia
    -   Non solo soldati. Il reclutamento e l'impiego di animali nelle guerre italiane del
        Novecento – Emanuele Cerutti, Università di Parma
    -   Carne in scatola. Un contributo delle colonie alle guerre d'Italia – Massimo Zaccaria,
        Università di Pavia
    -   Gli italiani in Montenegro e lo sfruttamento delle risorse naturali – Federico Goddi,
        Università di Genova
    -   La Seconda Guerra Mondiale lungo la Linea Gotica – Luciano Casali, Università di Bologna
    -   Per il controllo delle risorse agricole. Conflitti d'autorità fra Repubblica Sociale Italiana
        e Resistenza nelle zone di pianura – Toni Rovatti, Università di Bologna

Giovedì 22 Novembre, ore 14:30
Sessione 3. Paesaggio e popolazioni
       Sotto assedio. La popolazione veneto-friulana dopo Caporetto – Matteo Ermacora,
        Università Ca' Foscari, Venezia
                                                    15
   Paesaggi italiani in Libia: dai campi di concentramento ai campi di colonizzazione in
        Libia – Roberta Pergher, Indiana University Bloomington (USA)
       La Val Grande: da montagne della Resistenza a parco selvaggio – Giorgio Vecchio,
        Università di Parma
       I cosacchi in Carnia – Fabio Verardo, Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell'Età
        Contemporanea nel Friuli Venezia Giulia – Istituto friulano per la storia del movimento di
        Liberazione
       Paesaggi di fuga, Accampamenti e Campi "nomadi". Distanze e vicinanze di una realtà
        relazionale estrema fra rom e non rom – Dimitris Argiropoulos, Università di Parma
Conclusioni
       Contro l'abuso dell'archeologia: paesaggio, memoria, identità e guerra – Alessia Morigi,
        Università di Parma

25 novembre 2018
75° Anniversario della cattura dei sette fratelli Cervi e di Alcide Cervi
Seminario “LUOGHI # STORIA # MEMORIE: LEGAMI DI SENSO
Una riflessione sui Luoghi della Memoria, in occasione del 75° Anniversario dell’arresto dei
Sette Fratelli Cervi”
In collaborazione con Rete Nazionale “Paesaggi della Memoria, dell’Antifascismo, della
Deportazione, della Resistenza e della Liberazione in Italia
Con il patrocinio di ICOM Itali, Regione Emilia Romagna, IBC.

Quattro anni dopo la sottoscrizione del primo protocollo di intesa della Rete Nazionale dei Luoghi di
Memoria, l’Istituto Alcide Cervi in collaborazione con la stessa Rete Nazionale, ha promosso al Museo Cervi
una riflessione sul significato del ‘luogo di memoria’ e sul consolidamento del progetto di rete nazionale. In
particolare il seminario ha inteso guardare al ruolo che la attività di didattica e di formazione svolge nei
luoghi di memoria, tenendo insieme due finalità: educative e di conoscenza storica ; e quella tesa alla
costruzione di ‘una coscienza storica e civile nella contemporaneità’. Particolare attenzione nel seminario è
stata data al rapporto fra Luoghi della Memoria e tempo presente, e alla necessità di intensificare il
coinvolgimento dei pubblici. Il seminario è stato così utile per una ricognizione delle azioni svolte dalla Rete
Nazionale in questa direzione, e per mettere a punto una progettualità comune e coordinata futura, che
guardi anche alla formazione degli operatori dei Luoghi.
Il Seminario si è organizzato in due sessioni: la prima di interventi generali, tesi a mettere l’accento sul
lavoro in rete di Luoghi della memoria e dei Musei, sull’impatto sui pubblici con particolare attenzione agli
aspetti educativi e didattici. La seconda di confronto in una tavola rotonda fra esperienze concrete e
modalità di lavoro didattico attivate in alcuni dei Luoghi della Rete, che sono stati veri casi di studio utili
per tessere una prima ‘pedagogia’ dei Luoghi della Memoria.
Il Seminario è stato anche l’occasione per riflettere su un lavoro coordinato e continuo della Rete Paesaggi
della Memoria su didattica, formazione, pubblici, partecipazione.

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Programma svolto
Ore 10,00 – 13,00
Saluto
Giuliano Fornaciari Consiglio d’amministrazione Istituto Alcide Cervi
Introduzione
Maria Cleofe Filippi Presidente Rete Nazionale dei Luoghi di Memoria
Perché la Rete Nazionale dei Luoghi. Considerazioni e prospettive di sviluppo.

“Educazione e partecipazione nei Luoghi della Memoria”
Claudio Silingardi Direttore generale Istituto nazionale Ferruccio Parri
Storia e memoria nel tempo delle Reti
Valeria Pica Coordinatrice commissione Educazione e mediazione di Icom Italia
Educare nei Luoghi di memoria e nei Musei attraverso il patrimonio
Francesco Maria Feltri, Docente e pedagogista
Visitare non basta. Indicazioni di metodo per leggere musei, monumenti e luoghi della memoria
Massimo Dadà Presidente Museo Audiovisivo, Fosdinovo; Alessio Giannanti Ricercatore e documentarista
fondatore del collettivo “Archivi della Resistenza” Raccontare con parole e immagini i paesaggi della
memoria. A seguire: Proiezione di alcuni estratti del film documentario ‘Paesaggi della Memoria’.
Ore 14,00 – 16,30
“Metodi e pratiche didattiche dei musei e dei luoghi di memoria Esperienze a confronto” Tavola Rotonda
Coordina e introduce Lorena Mussini Istituto Storico Parri – Bologna
Intervengono: Museo Diffuso della Resistenza di Torino (Federica Tabbò) - Museo della Resistenza
Piacentina (Iara Meloni) - Istituto Cervi (Mirco Zanoni) – Museo della Resistenza di Chiusa di Pesio (Adolfo
Mignemi) - Fondazione Fossoli (Marzia Luppi) – Fondazione Villa Emma (Fausto Ciuffi) - Museo della
Deportazione di Prato (Enrico Iozzelli) - Stanze della Memoria di Siena (Laura Mattei)

Il seminario è stato aperto al pubblico, agli operatori di didattica e museali, ai formatori, agli insegnanti,
agli studiosi e ai loro contributi e interventi.
Il seminario è stato attivo sulla piattaforma S.O.F.I.A e valido per la formazione e l’aggiornamento dei
docenti di ogni ordine e grado

L’iniziativa è stata dedicata alla Famiglia e ai Fratelli Cervi, nel 75° anniversario dell’arresto ad opera dei
fascisti

 Nel corso del II semestre è proseguito il lavoro dell'Istituto sui Luoghi di memoria e sulle rete, come mette
in evidenza anche l'iniziativa del 25 novembre, in collaborazione con la Rete Nazionale dei Luoghi di
Memoria. In particolare è stata progettata di concerto con la sezione didattica dell'Istituto un'attività rivolta
alle scuole dei Comuni della Val d'Enza che collaborano alla Rete omonima. Si tratta di un laboratorio sul
tema IL RACCONTO DI UN VIAGGIO LUNGO IL FIUME ENZA PER SCOPRIRE PERSONE E
LUOGHI PROTAGONISTI DELLA LOTTA PER LA LIBERTA' che coinvolge docenti e studenti
del territorio a partire dai materiali e dalle narrazioni realizzate all'interno del Progetto di Rete
coi Comuni, che si sviluppa attraverso le azioni di seguito:
        1. lettura e comprensione del racconto I fantasmi dell’Enza (in classe, a cura dei docenti);
        2. Analisi del sito (ogni scuola per il territorio di appartenenza) www.laviadellaliberta.it
        3.Individuazione dell’area di indagine ed esplorazione dell’argomento attraverso gli strumenti a
            disposizione (https://www.laviadellaliberta.it/, http://www.memorieincammino.it/ (materiali a
            disposizione di biblioteche, comuni, famiglie, archivi privati, etc), scegliendo una delle modalità
            di ricerca proposte:
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4. comparazione fotografica tra ieri e oggi:
        5.ricerca biografica sulle figure significative del territorio;
        6. ricerca topografica del proprio comune (strade intestate alla resistenza, cippi, targhe, sempre
            partendo da quanto trovato nel sito del progetto, per poi allargare la ricerca).
Fra gli obiettivi ci sarà la realizzazione di un progetto di restituzione: testo scritto, video, presentazione, testi
di spiega per monumenti dei comuni, ma anche fumetti, canzoni, dipinti, poesia, e presentazione del
progetto tramite escursione sul territorio a cura dei ragazzi.
Altri obiettivi del Laboratirio:
Fruizione dei luoghi; Conoscenza storica (orientamento); consapevolezza critica; educazione e cittadinanza;
partecipazione; implementazione sul sito, in apposita sezione, dei dati e degli esiti prodotti dagli studenti

30 novembre e 1 dicembre
L’Istituto partecipa con due contributi al seminario LE CASE DELLA MEMORIA
PARTIGIANASEMINARIO SULLA RAPPRESENTAZIONE MUSEOGRAFICA
ITALIANA ED EUROPEA
Il convegno ha fatto il punto sulla museografia italiana ed europea sulla resistenza durante la Seconda
guerra mondiale, indagando anche alcune realtà internazionale in merito ai musei di storia contemporanea,
in un momento in cui l'acceso dibattito su fascismo e antifascismo non può non coinvolgere i luoghi della
memoria.

19 Dicembre 2018
L'ARTE RACCONTA E INNOVA LA MEMORIA
Nel corso del II semestre l'Istituto, continuando nel suo lavoro sulla memoria attraverso la cura e
l'arricchimento del proprio patrimonio ha acquisito un'opera della scultrice Jucci Ugolotti, assai nota per le
sue sculture espressione di arte di impegno civile.
 Donazione scultura in terracotta policroma e presentazione dell’opera in Conferenza Stampa

L'opera dedicata a Genoeffa Cocconi e dal significativo titolo “La Madre “è stata presentata nel corso di
una conferenza stampa pubblica il 19 dicembre. La scultura, realizzata da una esponente di spicco
dell’arte contemporanea di impegno civile, arricchisce la collezione di opere del Museo Cervi, e valorizza in
modo nuovo e inedito la figura della madre dei sette Fratelli Cervi. La scultura si aggiunge a quella dedicata
dalla stessa scultrice al padre dei sette Fratelli Cervi , Papà Cervi, nel 1985. La cifra fondamentale della
scultura è la valorizzazione della figura di Genoeffa Cocconi, e lo stimolo che rappresenta per una rilettura
al femminile della vicenda tragica della famiglia Cervi. In questo senso si inserisce in un cammino di ricerca
intrapreso in questa direzione dall'Istituto. Alla inaugurazione è intervenuto il noto critico Gammarco
Puntelli .

27-28 dicembre 2018
75° ANNIVERSARIO DELLA FUCILAZIONE DEI SETTE FRATELLI CERVI E DI QUARTO
CAMURRI

         Il 28 dicembre, anniversario della fucilazione dei Sette Fratelli Cervi e Quarto Camurri, rappresenta
un’altra data centrale del Calendario Civile, occasione storica di riflessione e di coinvolgimento delle
Istituzioni e del mondo scientifico sui temi adesso più che mai centrali della cultura e della identità
antifascista. Anche nel 2018 tale evento rappresenta inoltre un collegamento fra la commemorazione
                                                         18
dell’epilogo della nodale vicenda della Famiglia Cervi e il significato che ancora oggi rappresenta.
          Quest'anno il programma si è sviullpato come di consueto su due giornate, a partire dal 27
dicembre, con l'omaggio alla tomba di Quarto Camurri a Guastalla. Sono intervenuti la presidente
dell'Istituto Cervi Albertina Soliani e il Sindaco di Guastalla , insieme alle rappresentanze dell'ANPI locale,
dei comuni limitrofi e dei familiari di Quarto Camurri.
          Le celebrazioni si sono spostate nella serata a Campegine, per la fiaccolata in omaggio ai sette
fratelli Cervi, dalla piazza del Municipio fino alla tomba monumentale della famiglia Cervi. Al termine della
suggestiva manifestazione sono intervenuti il Sindaco di Campegine e la Presidente dell'Istituto Acide Cervi
          La giornata del 28 dicembre si è concentrata come di consueto con l'omaggio delle autorità
cittadine e delle associazioni antifasciste al Poligono di Tiro di Reggio Emilia. Sono intervenuti il
Vicesindaco di Reggio Emilia Matteo Sassi, il Presidente dell'ANPI di Reggio Emilia Ermete Fiaccadori e
Luciano Rondanini per l'Istituto Alcide Cervi. A seguire la deposizione dell'omaggio floreale davanti al muro
della fucilazione da parte del corteo di autorità e cittadinanza. La manifestazione si è poi spostata a Casa
Cervi a Gattatico, per l'orazione ufficiale del nuovo Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio
Zanni, introdotto dalla Coordinatrice del Consiglio Nazionale dell'Istituto Cervi Fiorella Ferrarini. Ha avuto
anche luogo la donazione ufficiale dell'opera scuoltorea “La Madre” di Jucci Ugolotti, dedicata alla madre
dei sette fratelli Cervi Genoeffa Cocconi, insieme all'autrice.

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LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PER LA MEMORIA

La memoria parla tante lingue

         Nel corso del 2018 l’Istituto intende proseguire nel percorso di allestimento degli spazi del Museo
tradotti in diverse lingue. La contaminazione di lingue, culture, popoli del nostro tempo rende infatti neces -
saria una diversa e più aperta comunicazione del Museo e delle storie che narra, facendo leva sui contenuti
universalistici e sui valori della storia della famiglia Cervi e della Resistenza. E’ infatti importante che il pa-
trimonio di cultura democratica e di idee rappresentato dalla storia della Famiglia Cervi cosi come è rac-
contata nelle sale espositive attraverso il patrimonio e gli allestimenti sia comunicato nella sua piena attuali-
tà e messo in relazione con le domande dei cittadini di oggi. L’ottica del progetto di traduzione del percorso
museale è dunque quella della internazionalizzazione, ovvero della costruzione di un rapporto con pubblici
portatori di altre culture e di altre domande.
         In questo senso è di fondamentale importanza una comunicazione che sia interculturale, che guardi
alle altre culture mettendo in relazione i contenuti attuali del Museo.
         E’ funzionale e necessario al completamento del progetto:
- aggiornare i contenuti del percorso di visita, ovvero aggiornare l’apparato descrittivo delle didascalie e te-
sti tradotti;
- adeguare i pannelli espositivi alle nuove necessità, ovvero a contenere gli aggiornamenti delle descrizioni;
         Un Museo è infatti davvero senza confini se completamente raggiungibile anche da chi porta cono-
scenze diverse e se promuove accessibilità e comunicazione, nel pieno diritto alla partecipazione.

Domeniche Tematizzate al Museo

Il Museo propone una serie di domeniche con visite tematizzate, distribuite durante tutto l’anno e in
particolare nei mesi primaverili, su temi del calendario civile, delle tradizioni contadine, degli usi delle
campagne, del lavoro femminile. Si tratta di aperture straordinarie dedicate al pubblico e alle famiglie, tese
a fare conoscere il Museo, il patrimonio, il territorio, e il legame con la vita quotidiana attuale. Il Museo
intende anche in questo modo innovare la sua immagine, presentarsi come luogo di conoscenza, di incontro
con saperi ed esperienze che pur legate ad altri tempi sono in grado di fare capire meglio il mondo di oggi.
In questo modo, si intende promuovere un diverso incontro con il Museo e i suoi spazi, animandoli e
aprendoli a narrazioni più vicine alle sensibilità del pubblico di oggi.

I MESTIERI DELLA TERRA Il Museo meta del turismo slow
- Domenica 18 marzo ore 16,00 Primavera, la terra si prepara Visita guidata agli ambienti
contadini del Museo Cervi e al Parco.
- Domenica 22 aprile ore 16,00 Il Teatro di stalla con Auro Franzoni . Il Teatro di Stalla ha
rappresentato per tanto tempo un momento di contatto nelle campagne per costruire ‘cittadinanza e
appartenenza’, ma anche svago: in scena venivano coinvolti gli stessi contadini. La narrazione di Auro
Franzoni, che non tralascia riferimenti al mondo di oggi, si è svolta nell’ambiente di lavoro e di incontro
per eccellenza della casa contadina: la stalla di Casa Cervi. Qui durante l’iniziativa è stato possibile per il
pubblico intrecciare un dialogo, e sperimentare la attualità di alcune tradizioni e storie della vita contadina.
- MARTEDI 1 MAGGIO ORE 15.00 Filare, tessere, raccontare. Il lavoro della tessitura e delle
donne
nella tradizione contadina
Con la partecipazione del gruppo ex Mondine “Vecchi mestieri” di Bibbiano (Reggio Emilia)
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