TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine

Pagina creata da Christian Colombo
 
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TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
TMWmagazine
                   Mensile di critica e approfondimento calcistico

#73 GENNAIO 2018
TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
SOMMARIO                                                                                                     TMWmagazine
                    #73 GENNAIO 2018

      INTERVISTA						                                          									RUBRICHE

                                                                                                                             TMW RADIO
                                                                                                                             ANTONIO CARECA

                                                                  APPLE STORE                                           37
                                                                                                                             L’EX ATTACCANTE PARTENOPEO, ANALIZZA LA
                                                                                                                             PRIMA PARTE DI STAGIONE DI HAMSIK&C
                                                                  OGNI MESE IL TMWMAGAZINE SUL TUO IPAD
                                                                  A PORTATA DI MANO, SEMPRE CON TE
                                                                                                                              METEORE
                                                                                                                              HERBERT WAAS

                                                      6           FACEBOOK                                              38
                                                                                                                              WAAS, IL NOSTALGICO DEL PANE NERO

                                                                  IL MAGAZINE DIVENTA SOCIAL
    INTERVISTA                                                    SEMPRE AGGIORNATO SUGLI ULTIMI NUMERI
                                                                                                                              SNAPSHOT
    MARK IULIANO
    MARK IULIANO, EX DIFENSORE DELLA JUVENTUS, FA
    LE CARTE AL CAMPIONATO: “JUVE FAVORITA MA IL
                                                                  TWITTER                                               39
                                                                                                                              SEI STELLE D’EUROPA
                                                                                                                              IL QUADRO DELLE FORMAZIONI ITALIANE
                                                                  SEGUI L’HASTAG                                              APPRODATE ALLA FASE A ELIMINAZIONE
    NAPOLI MERITA IL PRIMO POSTO”                                 CONDIVIDI LE NEWS CON #TMWMAGAZINE
                                                                                                                              RECENSIONE
                                                                                                                              DIMMI CHI ERA RECOBA

                                                                                                                        46    DI ENZO PALLADINI

      EDITORIALI
EDITORIALE                   3    CHIEVO VERONA            16   INTER                      21   ROMA                     26       UDINESE                              31
GATTUSO: VERO CUORE               LE SOLITE CERTEZZE            ASCESA A METÀ                   ANNO PRIMO D.T.                   IL SORPRENDENTE BARAK
ROSSONERO
                                  CROTONE                  17   JUVENTUS                   22   SAMPDORIA                27       SERIE B                              33
ATALANTA                     12   IL ROLANDO RITROVATO          I TOP CHE NON T’ASPETTI         RECORD E INGENUITÀ                APPUNTI DI VIAGGIO
UNA DEA ETERNA
                                  FIORENTINA               18   LAZIO                      23   SASSUOLO                 28       SERIE C                              34
BENEVENTO                    13   I PRIMI RISULTATI             IL TRIO DELLE MERAVIGLIE        BERARDI È SCOMPARSO               DI TUTTO E DI PIÙ
BRILLA IL PORTIERE VOLANTE
                                  GENOA                    19   MILAN                      24   SPAL                     29
BOLOGNA                      14   BALLA BALLA BALLARDINI        SI SALVANO IN DUE               ANTENUCCI PAGA DOPPIO
VERDI IN RAMPA DI LANCIO
                                  HELLAS VERONA            20   NAPOLI                     25   TORINO                   30
CAGLIARI                     15   CERCI, DOVE SEI?              IL CERCHIO MAGICO               UNA NUOVA ERA
VALORI COSTANTI

                                                                                                                                      TMWmagazine                           2
TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
Vi racconto Gattuso:
                                                                                           EDITORIALE   Michele          #EDITORIALE         #GATTUSO

                                                                                                        CRISCITIELLO
                                                                                                        @MCriscitiello

 vero cuore rossonero                                                                                                                               Editore
                                                                                                                                                   TC&C s.r.l.

                                                                                                                                    Sede Centrale, Legale ed Amministrativa
                                                                                                                                       Strada Setteponti Levante, 114

I
                                                                                                                                         52028 Terranuova B.ni (AR)
                                                                                                                                    Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872
       n pochi conoscono, realmente, Gattuso ma tutti ne parlano. Gattu-
                                                                                                                                            Redazione giornalistica
       so? Si, Ringhio. Quello della testata a Jordan, quello che prende                                                            Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872
       Lippi per i capelli per esultare per un Mondiale vinto o quello che
       combatteva in campo e usciva dal tunnel di San Siro ad inneggia-                                                                     Sede redazione Firenze
                                                                                                                                        Via da Pordenone 12, Firenze
       re il popolo. Gattuso, da calciatore, ha fatto una carriera che gli ha                                                       Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336
       consentito di diventare ricco e famoso. Non è il classico benedetto dal
Signore con due piedi che parlano. Lui è stato figlio del sacrificio e degli                                                                Direttore Responsabile
                                                                                                                                               Michele Criscitiello
allenamenti ed è arrivato, sullo stesso gradino del podio di gente come                                                                criscitiello@tmwmagazine.com
Pirlo, Kakà e Maldini solo grazie al sacrificio. Calabrese testardo ma
riflessivo. La gioventù in Scozia l’ha formato, gli ha fatto conoscere la                                                                     Direttore Editoriale
                                                                                                                                                Luca Bargellini
donna della sua vita che ha amato da bambino. Non è mai stato il clas-                                                                  bargellini@tmwmagazine.com
sico calciatore chiacchierato per il gossip. Una sola donna e una sola
fede. Voi starete pensando: vabbè ci mancherebbe, mica è Beckham.                                                                                Redazione
                                                                                                                                               Marco Conterio
Sicuramente, ma non devo spiegarvi io che ogni calciatore può avere                                                                     conterio@tmwmagazine.com
tante donne. Brutto o bello che sia. Perché Cassano è bello? Eppure                                                                            Chiara Biondini
si è vantato di avere avuto circa 1000 donne. Gattuso non è mai stato                                                                   biondini@tmwmagazine.com
il classico calciatore. I calciatori, molto spesso, sperperano quello che                                                                     Hanno collaborato
guadagnano in carriera. Rino, invece, è stato da sempre imprenditore di                                                           Diego Anelli, Simone Bernabei, Tommaso
se stesso. Gallarate la sua nuova Calabria. Pescherie, ristoranti, anche                                                          Bonan, Ivan Cardia, Alessandro Carducci,
                                                                                                                                  Barbara Carere, Raimondo De Magistris,
a Milano e Montecarlo poi entrambi ceduti, un nuovo ristorante di classe                                                            Lorenzo Di Benedetto, Luca Esposito,
a Pisa. Gattuso investe, non sperpera. Così anche da allenatore. Perché                                                          Marco Frattino, Andrea Giannattasio, Pietro
il suo percorso per arrivare, anzi per tornare, al Milan è iniziato ancor                                                          Lazzerini, Gianluigi Longari, Tommaso
                                                                                                                                   Loreto, Simone Lorini, Andrea Losapio,
prima di chiudere con il calcio giocato. Gattuso aveva il piano Milan                                                            Lorenzo Marucci, Tommaso Maschio, Gae-
stampato in mente, da quando, ha rallentato in campo per quella brutta                                                           tano Mocciaro, Andrea Piras, Stefano Sica,
malattia all’occhio. Ogni giorno prendeva il treno da Milano Centrale e                                                               Daniel Uccellieri, Antonio Vitiello
via fino a Bologna. Le visite, le cure e il ritorno a Gallarate. Il cortisone lo                                                                Fotografi
aveva riempito e in campo, quella sera, a Verona era irriconoscibile. La                                                           Federico De Luca, Federico Gaetano,
sua carriera è finita lì. Gattuso non è l’allenatore che urla e che attacca                                                        Image Sport Agency, Agenzia Liverani
al muro i calciatori. Gattuso ha conoscenze fuori dalla norma ed è uno                                                                        Realizzazione grafica
studioso di calcio. Quando giocava ancora, facemmo un servizio dove                                                                               TC&C s.r.l.

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                                                         foto Daniele Mascolo/PhotoViews

                                                                                                                                  TMWmagazine                                        3
TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
EDITORIALE                                               EDITORIALE

             lui e il suo amico fidato Gigi Riccio, ex calciatore di
             Piacenza e Sassuolo, oggi suo vice storico doveva-
             no rispondere a molti quiz sul calcio. Dalla A alla C,
             dalla Primavera all’Estero. Tutti e due le sapevano
             tutte. Una grandissima cultura calcistica. Lo staff è
             una delle forze di Gattuso. L’intelligenza di saper-
             si circondare di uomini giusti. Gigi Riccio, il vice e
             amico di infanzia, per anni è stato il centrocampista
             di riferimento e uomo dello spogliatoio di Stefano
             Pioli. A Piacenza ha giocato con Naingollan ed è un
             grandissimo tattico. Nelle immagini, in panchina,
             spesso lo vedete avvicinarsi a Rino per confrontarsi.
             Silenzioso, quasi muto, è l’opposto di Rino. I classici
             opposti che si attraggono. Gattuso sogna di diven-
             tare il nuovo Conte ma, oggi, è consapevole che il
             suo grande obiettivo è la conferma per il prossimo
             anno. Quest’anno sta lavorando sulle macerie di
             Montella. Domani potrà farlo sulle sue idee. Mira-
             belli e Fassone hanno avuto l’idea giusta ma stanno
             pagando il fatto di averla avuta con qualche mese di
             ritardo. Non dimentichiamoci il grande lavoro fatto
             con la Primavera, da Gattuso, ad inizio stagione in
             pochi mesi. La scommessa da calciatore l’ha vinta
             con grandi risultati, oggi Gattuso si gioca la vita e il
             futuro da allenatore. Non chiede molto: solo tener-
             si stretto quello che oggi già ha. Milanello è stata,
             per una vita, la sua casa. Sa bene che da allenatore
             è un’altra musica ma i sogni, nella sua vita, sono
             stati tanti e li ha realizzati tutti. Adesso c’è quello più
             grande da portare avanti. Forza Rino!

             foto Daniele Mascolo/PhotoViews

                                               TMWmagazine                 4
TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
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#INTERVISTA   #IULIANO

                                        Michele
                                        PAVESE
                                                                 INTERVISTA

       LA CORAZZATA
      JUVENTUS
Mark Iuliano, ex difensore della Juventus, fa le carte al campionato:
         “Juve favorita ma il Napoli merita il primo posto”

                                                                 foto Federico Gaetano

                                                         TMWmagazine                     6
TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
INTERVISTA

L
        a Serie A 2017-18 è arrivata al                            bilità di scelta. Con i bianconeri biso-
        giro di boa con il Napoli di Mauri-                        gna sempre fare i conti, vengono da sei
        zio Sarri in testa seguito, a una                          scudetti consecutivi e due finali di Cham-
        sola lunghezza, dalla Juventus                             pions in tre anni. Con loro non si può
        campione in carica. Della corsa                            sbagliare: al primo errore ti puniscono”.
scudetto e di tutto quello che ha raccon-
tato la prima parte della stagione ha                              L’ I n t e r è s t a t a i l t e r z o i n c o m o d o f i n o a
parlato, in esclusiva per TMW Magazine,                            questo momento.
un grande ex bianconero, Mark Iuliano.                             “H a c o m i n c i a t o b e n i s s i m o . Q u e l l o d e i
                                                                   nerazzurri, nonostante i punti persi nelle
Mi s t e r I u l i a n o , c h e c a m p i o n a t o è s t a t o   ultime settimane, resta un cammino
finora?                                                            eccezionale. Spalletti è stato il miglior
“U n   campionato    avvincente:     abbia-                        acquisto: è riuscito a rivalutare tanti
mo visto diverse formazioni in lotta per                           giocatori e a restituire un’identità. È un
il vertice, poi qualcuna si è persa per                            valore aggiunto, sa come gestire l’am-
strada e non è stata continua nei risultati                        biente. Ora sta vivendo un momento di
mentre le solite note hanno continuato a                           flessione e vedremo se verranno effet-
macinare punti. Speriamo che nel girone                            tuati interventi sul mercato, anche se non
di ritorno le squadre alle spalle della                            penso che ci saranno grossi movimenti.
coppia di testa provino a ricucire il gap e                        La squadra è difficilmente migliorabile:
riprendano il percorso”.                                           al massimo possono arrivare alternative
                                                                   a Icardi e Candreva e un difensore”.
Al l a f i n e t u t t o p o t r e b b e r i d u r s i a u n
duello tra Napoli e Juventus.                                      An c h e l a R o m a h a p e r s o q u a l c h e p u n t o
“L a J u v e n t u s è l a f a v o r i t a , i l N a p o l i è     per strada.
bello da vedere e gioca in modo effica-                            “S ì , s i p u ò f a r e l o s t e s s o d i s c o r s o a n c h e
ce. Ha avuto qualche battuta d’arresto                             per i capitolini. Hanno una buona inte-
nelle Coppe ma merita la posizione che                             laiatura e Di Francesco ha dimostrato
ha per il gioco che riesce a esprimere.                            grandi qualità, però nelle ultime giornate
La panchina corta non ha aiutato Sarri in                          ha rallentato. In Champions, poi, ha fatto
alcuni momenti mentre la Juventus è una                            cose straordinarie”.
corazzata in tutti i reparti, ha più possi-
                                                                   A proposito di Champions: può essere
                                                                   l’anno della Juventus?
   Con la Juve bisogna sempre                                      “P e r s c a r a m a n z i a n o n l o d i c o m a p a r l a n o
                                                                   i risultati. La Juventus ha disputato due
           fare i conti                                            finali negli ultimi tre anni, ormai è una

foto Antonello Sammarco/Image Sport

                                                                                                    TMWmagazine                         7
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INTERVISTA

certezza a livello continentale. Purtroppo                                 dei grandi dirigenti, vogliono il bene                                    At a l a n t a e L a z i o d o v e p o s s o n o a r r i v a r e
le finali fanno sempre storia a sé. Spero                                  del Milan e stanno facendo il massimo.                                    in Europa?
che la Serie A sia combattuta fino alla                                    Riusciranno a migliorare le cose, nulla è                                 “L a L a z i o h a p o s s i b i l i t à d i a n d a r e f i n o i n
fine: lo scenario dell’ultimo lustro è stato                               compromesso”.                                                             fondo. Non avendo l’ambizione di vince-
desolante, quasi alienante per la Juven-                                                                                                             re il campionato (a differenza del Napoli)
tus. In Italia, ai bianconeri basta poco                                   Ch e i d e a s i è f a t t o s u l l e c a u s e c h e                    ha un organico in grado di sostenere il
p e r v i n c e r e m e n t r e i n E u r o p a g l i a v v e r-           hanno portato all’esonero di Montella?                                    doppio impegno e ottenere grandi risul-
sari spingono fino al 90’. La differenza è                                 “A q u e s t i l i v e l l i c o n t a n o i r i s u l t a t i . L a      tati. Gioca senza pressioni e Inzaghi sta
sostanziale e una maggiore competitività                                   società ha speso tanto nella campagna                                     facendo un lavoro straordinario. L’Ata-
in campionato aiuterebbe. Per questo mi                                    acquisti e nessuno si aspettava questa                                    lanta ormai non è più sorpresa: è una
auguro che le milanesi tornino a essere                                    situazione. Gattuso ha dato qualcosa a                                    squadra vera, che sa quello che vuole
protagoniste”.                                                             livello fisico e caratteriale ma non posso                                e ha un allenatore che insegna calcio.
                                                                           parlar male di Vincenzo, che è un amico                                   Gasperini ha idee uniche, i suoi schemi
Il M i l a n , p e r ò , h a d e l u s o f i n o a q u e s t o             e un grandissimo allenatore. Ha sempre                                    offensivi sono incredibili”.
momento.                                                                   fatto bene e sono contento che abbia
“I l f l o p d e l M i l a n è s o t t o g l i o c c h i d i t u t t i .   cominciato con una vittoria la sua nuova                                  Si m o n e I n z a g h i è p r o n t o p e r i l g r a n d e
La stagione è cominciata male e dispia-                                    avventura a Siviglia. Le colpe non erano                                  salto?
ce molto, perché il calcio italiano ha                                     tutte sue, la squadra doveva fare di più.                                 “L u i s i t r o v a g i à i n u n a s o c i e t à i m p o r t a n -
bisogno dei rossoneri. Una società che                                     Spesso si cercano giustificazioni ma i                                    te e ha tutte le carte in regola per rita-
ha storia e blasone deve essere sempre                                     calciatori devono assumersi le proprie                                    gliarsi una splendida carriera da allena-
protagonista. Conosco Fassone e Mira-                                      responsabilità”.                                                          tore. Ai tecnici bravi è giusto che venga
belli, hanno grandi ambizioni e capaci-                                                                                                              data la possibilità di allenare le grandi
tà ma sono stati poco fortunati. Sono                                                                                                                squadre”.

                                                  foto Federico De Luca

                                                                                                                    foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                                                                                                       TMWmagazine                          8
TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
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                                                                         te ideale per cominciare il percorso in
Qu a l i g i o c a t o r i l ’ h a n n o i m p r e s s i o n a t a       Serie A ma qualcosa è andato storto: tanti
di più?                                                                  infortuni e qualche elemento non ha reso
“D o u g l a s C o s t a , B e n a t i a . Ve r d i , L u i s            come con Di Francesco. Sono i giocatori
A l b e r t o . Tu t t a l ’ A t a l a n t a . M a p i ù d i t u t t i   a condannare o esaltare gli allenatori”.
Milinkovic-Savic: un fenomeno, fa la
differenza in tutti i reparti. È diventato                               In f o n d o a l l a c l a s s i f i c a l a l o t t a s e m b r a
un centrocampista di spessore assoluto,                                  ristretta a cinque club.
è giusto che valga tanto”.                                               “S e c o n d o m e q u a t t r o , p e r c h é i l G e n o a
                                                                         con Ballardini è andato sul sicuro e
                                                                         non avrà problemi a salvarsi. Sarà lotta
                                                                         aperta fino alla fine: anche il Benevento
Milinkovic-Savic è un fenomeno                                           può sperare, mentre la delusione è sicu-
                                                                         r a m e n t e l ’ H e l l a s : u n a p i a z z a c o s ì i m p o r-
                                                                         tante merita di più. Sembra già tutto
                                                                         delineato, come negli anni scorsi: ecco
                                                                         perché sono per la riduzione del numero
Gi à s e t t e c a m b i i n p a n c h i n a a m e t à                   d i s q u a d r e i n S e r i e A” .
stagione.       Chi      ha    tratto       maggior
beneficio?
“S i c u r a m e n t e l ’ U d i n e s e c o n O d d o . Q u e l l a
friulana è una buonissima squadra, con                                     Il VAR è un valore aggiunto. Il
una solida base e tanti ragazzi interes-                                    problema è l’interpretazione
santi. Oddo è arrivato in una situazione
difficile e ha già raccolto 15 punti in sei
partite. È un ottimo allenatore, esprime
un bel calcio e ha il merito di aver dato                                Ch e i d e a s i è f a t t o d e l V A R ?
tranquillità ai suoi giocatori, permettendo                              “S o n o a f a v o r e d e l l a t e c n o l o g i a . I n
loro di esprimersi nel migliore dei modi”.                               Europa ci sono grossi problemi, addirit-
                                                                         tura in Spagna non hanno nemmeno la
An c h e a S a s s u o l o l e c o s e s t a n n o a n d a n -           goal line technology e succedono disa-
do bene dopo l’esonero di Bucchi.                                        stri. Il VAR ha corretto tanti errori finora,
“M i d i s p i a c e p e r l u i . A b b i a m o f r e q u e n -
tato insieme il corso a Coverciano e lo
conosco bene: ha idee brillanti, è prepa-
ratissimo e sicuro di sé, ha sempre fatto
bene in passato. Aveva trovato l’ambien-
                                                                                                                                     foto Federico Gaetano

                                                                                                                                                             TMWmagazine   9
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è uno strumento che può solo aiutare gli                           t a t t i c a e l a c o n d i z i o n e f i s i c a . Ta n t i c a l c i a -
arbitri. Il problema è l’interpretazione, il                       tori non giocano nei loro rispettivi club,
modo di valutare gli episodi da parte di                           il problema è ampio e coinvolge tutte le
chi sta dietro. Le immagini sono chiare,                           cariche federali. Dare solo la colpa al CT
nitide”.                                                           o a chi lo ha ingaggiato non è giusto”.

Im p o s s i b i l e n o n p e n s a r e a l l ’ e p i s o d i o   Ch i v e d r e b b e b e n e c o m e p r o s s i m o C t ?
del famoso scontro tra lei e Ronaldo.                              “S i c u r a m e n t e C a r l o A n c e l o t t i , l o m e t t e r e i
Cosa avrebbe deciso il VAR?                                        dappertutto. È la speranza di tutti, sareb-
“N o n s i s a c o s a s a r e b b e s u c c e s s o . È           be la ciliegina sulla torta. È una grande
sempre una questione di interpretazione”.                          persona e un grande allenatore, può
                                                                   restituire entusiasmo e far tornare l’affet-
    Il 2 0 1 8 s a r à l ’ a n n o d e l M o n d i a l e i n       to dei tifosi”.
     Russia, un Mondiale senza l’Italia.
      “Q u e s t a è u n a n o t a d o l e n t e , n o n           Qu a l è i n v e c e i l f u t u r o d i M a r k I u l i a n o ?
       vedere l’Italia al Mondiale sarà                            “S o n o i n a t t e s a d i u n a p r o p o s t a c o n c r e t a ,
        triste. Ho incontrato circa 20 giorni                      un progetto serio. Mi aggiorno, studio,
         fa Salvatore Sullo, il secondo di                         seguo soprattutto i miei ex compagni di
          Ve n t u r a e m i o e x c o m p a g n o a               squadra che allenano. Andrò a trovare
           Messina, una persona prepara-                           Zidane a Madrid e Conte a Londra, conti-
            tissima. Mi ha raccontato che                          nuerò a guardare le partite di Serie B e C
             non è stato facile gestire alcune                     perché il calcio è dappertutto”.
               situazioni               all’interno     dello
                  s p o g l i a t o i o . Ve n t u r a è u n
                    buon allenatore ma non era
                      adatto per la Nazionale. È
                        un insegnante di calcio,
                         uno che ha bisogno di
                         tempo per lavorare sulla

foto Antonello Sammarco/Image Sport                                                                            foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                         TMWmagazine                              10
Una Dea eterna
                                                                                                                 #EDITORIALE               #ATALANTA   #TOP&FLOP

                                                                                                                             Andrea
                                                                                                                             LOSAPIO
                                                                                                                             @Losapiotmw

L’Atalanta dei miracoli non accenna a fermarsi. Italia o   vinte, anche sprecando           parecchi         Anche lui, come Cristante, è già praticamente in
               Europa non fa differenza                    palloni. Invece lo slove-        no, arriva-      doppia cifra, giocando meno, diventando il rimpian-

S
                                                           to in estate per una cifra      vicina ai         to anche della Fiorentina. Finora, rispetto alle ultime
           ei ottimi mesi, quasi al livello della scorso   5 milioni, sta dando           quell’impre-       stagioni, ha avuto decisamente più continuità di rendi-
           annata. L’Atalanta è in corsa su tre fronti,    vedibilità che                      il solo       mento, qualche volta agendo da centravanti.
           con il passaggio di turno in Europa League,     Gomez
           le semifinali di Coppa Italia e la presenza     non può
           nel groppone per la qualificazione conti-       sempre
nentale. Almeno quattro partite memorabili, come           garan-                                                FLOP
le due con l’Everton, la vittoria con il Lione in casa     tire.
e quella con il Napoli nel secondo trofeo nazionale.                                                         Jasmin Kurtic – Ha visto il campo davvero poco, dopo
Poi 67 punti in Serie A nel 2017, senza considerare il                                                       che l’anno scorso era praticamente uno degli intocca-
girone europeo.                                                                                              bili dell’undici di Gasperini. E quando lo ha fatto, non
                                                                                                             ha dato quel rendimento minimo per creargli qualche
                                                                                                             occasione in più, anche per cercare trovare un posto
                                                                                                             da titolare. Possibile che l’Atalanta non voglia cederlo,
  TOP                                                                                                        perché comunque rappresenta una riserva di primo
                                                                                                             livello, ma è la terza scelta in almeno quattro ruoli.
Bryan Cristante – La vera sorpresa dell’anno, arriva-                                                        Così già alcune società, come Chievo, Benevento o
to come un Carneade dal Pescara (già praticamen-                                                             Spal, hanno chiesto informazioni all’Atalanta, speran-
te retrocesso), è sicuramente lui, preso per diciotto                                                        do in una risposta positiva. L’Atalanta deve sfoltire ma
mesi in prestito con diritto di riscatto dal Benfica e                                                        non sarebbe Kurtic uno dei prescelti.
ora nuovo uomo mercato nerazzurro. Di fatto l’eser-
cizio dell’opzione è solo una questione di tempo, per                                                         Robin Gosens – In entrata i nerazzurri cercano sola-
poco meno di 5 milioni di euro, salvo poi cederlo a                                                           mente una pedina, cioè un terzino sinistro che possa
giugno. A meno di un’offerta davvero fuori dal tempo                                                           fare il titolare in alternativa con Spinazzola. Il gol in
che possa anticipare tutto a gennaio, cosa che appare                                                          Europa League, contro l’Everton, non può bastare
molto complicato. Già vicinissimo alla doppia cifra                                                            per il difensore olandese, apparso davvero troppo
in stagione, Cristante piace a Inter, Juventus, Milan,                                                        acerbo alla sua prima esperienza in Italia. Chissà che
Roma e pure alle inglesi.                                                                                    non possa trovare un prestito – se dovesse arrivare un
                                                                                                             altro calciatore – per crescere ulteriormente. Perché
Josip Ilicic – Dovendo guardare alle prestazioni e                                                           sarebbe da valutare ulteriormente, ma per ora non
all’importanza in un undici, Alejandro Gomez non può                  Da Carneade a uomo                     appare al livello richiesto dai Gasperini ai suoi, poiché
essere uno dei top. Però l’argentino ha vissuto alti                 mercato: ecco Cristante                 alle volte preferisce addirittura Castagne, nell’inedito
e bassi, spesso non è riuscito a chiudere partite già                                                        ruolo di cursore mancino.

                                                                                                          foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                                                                  TMWmagazine              12
Brilla il portiere volante
                                                                                                                                #EDITORIALE        #BENEVENTO          #TOP&FLOP

                                                                                                                                          Marco
                                                                                                                                          FRATTINO
                                                                                                                                          @MFrattino

Brignoli resterà nella storia per il suo gol e per il primo   il rendimento. Il salto di qualità, tra l’altro, per il calcia-   iniziato e tocca
           storico punto del Benevento in A                   tore romano sembra dietro l’angolo. In scadenza                   a lui dimostra-

S
                                                              contrattuale il prossimo 30 giugno, Ciciretti è da tempo          re quanto vale.
            ette punti in classifica, con la speranza         nel mirino del Napoli che sta definendo il suo ingag-             A     Benevento
            che il meglio possa arrivare nelle restanti       gio. A parametro zero a partire dal 1° luglio oppure              oppure altro-
            diciotto partite di campionato. Il Benevento      fin da subito, lo scopriremo nelle prossime settimane.            ve, perché ci
            cercava la svolta che sembrava non arri-          Sognava di tornare alla Roma vista la sua fede, resterà           sono alcuni
            vare mai, nemmeno col cambio di tecni-            invece in Campania cambiando casacca e prospettive                club (come
co passando da Marco Baroni a Roberto De Zerbi.               in classifica.                                                    la      Fioren-
Il mister ex Novara e Pescara resterà nella storia per                                                                          tina)     pronti
la promozione in Serie A con la formazione sannita,                                                                             a     conceder-
ma anche come l’allenatore capace di restare a quota            FLOP                                                            gli      un’altra
zero punti dopo nove giornate.                                Marco Baroni - Eroe a giugno, esonerato prima di                  chance.
                                                              fine ottobre. È il triste (e strano) destino degli allena-
                                                              tori che, in pochi mesi, vedono stravolgere il proprio
  TOP                                                         lavoro e la propria valutazione agli occhi di tifosi e
Alberto Brignoli - Non è il titolare indiscusso tra i         addetti ai lavori. Ottimo il suo cammino in Serie B, in
pali, nonostante sembrava aver superato la concor-            A non è riuscito a smuovere la classifica che è rimasta
renza di Vid Belec con l’insediamento di De Zerbi in          inchiodata a quota zero con il tecnico di Firenze alla
panca. Eppure l’ex portiere di Sampdoria e Leganés,           guida dei sanniti. In entrambi i casi, resterà nella storia
di proprietà della Juventus, è riuscito a entrare nella       della Società del patron Oreste Vigorito. Era approda-
storia per la rete del definitivo 1-1 contro il Milan. È      re nella massima categoria dopo gli esordi a Siena,
entrato in scena come un vero supereroe, nel momen-           squadra che ha allenato tre volte in A nel 2009 per
to del bisogno poiché il primo punto sannita in Serie         sostituire Marco Giampaolo e prima di Alberto Malesa-
A porterà per sempre il suo nome. A prescindere da            ni. Senza mai vincere neanche in quella circostanza,
come finirà la stagione il “portiere volante”, dalle parti    tra l’altro. Adesso dovrà trovare un nuovo progetto per
dello stadio Ciro Vigorito, sarà associato alla prodezza      tornare in A dalla porta principale.
di testa in area rossonera.
                                                              Danilo Cataldi - Giovane di belle speranze con un
Amato Ciciretti - Tra i protagonisti della promozione         possibile futuro in Nazionale. Era giudicato così un                           Baroni tra i flop.
nella massima categoria, il calciatore cresciuto nel          paio di anni fa, con i confortanti esordi alla Lazio che              L’allenatore ha chiuso a zero punti
settore giovanile di Lazio prima e Roma poi risulta           sembrava aver allevato una stella del domani. Invece il
essere il secondo miglior marcatore della compagine           centrocampista s’è perso nel 2017, a Genova (sponda
beneventana in campionato. Tutto ciò, nonostante i            rossoblu) prima e nel Sannio poi. È un classe ‘94 e
problemi fisici che ne hanno condizionato l’impiego e         il futuro è ancora dalla sua parte, il 2018 è appena

                                                                                                                                         foto Insidefoto/Image Sport

                                                                                                                                                                  TMWmagazine      13
Verdi in rampa di lancio
                                                                                                                            #EDITORIALE        #BOLOGNA        #TOP&FLOP

                                                                                                                                     Tommaso
                                                                                                                                     MASCHIO

        L’esterno e Poli sono fra le note liete.           ti europei riusciva in tale impresa. La sua valutazio-
                                                                                                                           FLOP
      Destro e Masina restano ancora nel limbo             ne attuale oscilla fra i 30 e i 40 milioni di euro, ma a

C
                                                           gennaio non lascerà Bologna e il Bologna.                     Mattia Destro quattro gol in 15 partite, di cui il primo
             on la fine del girone d’andata e l’inizio                                                                   arrivato a metà novembre, sono numeri impietosi per
             della finestra invernale di calciomerca-                         Andrea Poli è arrivato in estate           un attaccante, specialmente se questi è il centravanti
             to arriva il tempo dei primi bilanci su chi                        a parametro zero, dopo quat-             titolare della squadra e sia stato pagato una decina
             nelle prime 19 gare della stagione ha                               tro anni al Milan, con il difficile     di milioni di euro tre anni fa. Numeri simili a quelli fatti
             mantenuto, o è andato oltre le aspettative                          compito di non far rimpiangere          registrare negli ultimi due anni, quando chiuse a fine
e chi invece ha deluso. Il Bologna ha disputato finora                            quel Blerim Dzemaili, volato in        stagione con rispettivamente 8 e 11 gol, segno che
un buon campionato, conquistando 24 punti e il 12                                 Nord America al termine dello          quella crescita che tutti si aspettavano ancora non è
posto in classifica, in cui però è mancato il salto di                            scorso campionato, che era             arrivata. A questo va aggiunto un atteggiamento in
qualità per puntare a qualcosa in più di una semplice                           stato fra i protagonisti dell’ultima     campo spesso irritante per i tifosi, che sembra deno-
salvezza.                                                                     annata rossoblù con gol e piglio           tare poca fame e voglia, come se il giocatore sia già
                                                                                da leader in mezzo al campo. Il          appagato e non abbia quegli stimoli necessari per
                                                                                      compito non era facile e in        alzare l’asticella delle proprie prestazioni e ambizio-
  TOP                                                                                      molti in estate avevano       ni. Un atteggiamento spesso sottolineato anche dal
                                                                                             storto un po’ il naso       tecnico Donadoni che lo ha strigliato e ripreso in più
Simone Verdi è senza dubbio uno dei grandi                                                   visto che le ultime         di un’occasione nel tentativo di far scattare quella
protagonisti della stagione rossoblù e in                                                    stagioni in rossonero       scintilla che potrebbe cambiare la storia di Destro e di
questa stagione sta confermando e miglio-                                                    non erano state esal-       conseguenza del Bologna.
rando quanto di buono aveva fatto vedere                                                    tanti per Poli. Il centro-
nella passata stagione tanto da scomoda-                                                   campista però fin dalle       Adam Masina è un’altra delle delusioni di questa
re le grandi italiane che bussano con insi-                                               prime      uscite     estiva   prima parte di stagione. Forse distratto dal tira e molla
stenza alla porta di Saputo. Verdi ha già                                                ha dimostrato di avere          sul rinnovo del contratto in scadenza nel 2019 il terzi-
eguagliato il proprio record di reti, 6 segna-                                          ancora molto da dare, del        no mancino non è riuscito ancora a completare quel
te la scorsa stagione sotto le due torri, e                                             resto ha ancora 28 anni,         percorso di salto di qualità che tutti ritenevano sconta-
punta con decisione alla doppia cifra a fine                                            e ha preso per mano il           to fin dagli esordi in Serie B. In fase difensiva continua
anno per trascinare il Bologna il più in alto                                            centrocampo svolgendo,          a manifestare ancora lacune preoccupanti e anche
possibile, ha già messo a segno cinque assist                                            seppur con altre caratte-       la tenuta mentale non è sempre delle migliori. L’es-
e con le sue giocate di qualità e la sua velocità                                        ristiche e sopratutto altri     sere bolognese e tifoso del Bologna non gli rende la
ha spesso tolto le castagne dal fuoco a Dona-                                           numeri in fase realizzati-       vita più facile, anzi come spesso capita questo gli si
doni. Destro o sinistro per lui non fa differenza                                      va, quel ruolo fondamen-          ritorce contro esponendolo alle volte a critiche anche
tanto che in questa stagione Verdi ha fissato un                                      tale di collante fra linea         eccessive.
piccolo record andando a segno, su punizione,                                           mediana e attacco che fu
calciando con entrambi i piedi, era dal 2004/05                                          proprio dello svizzero la
che nessuno nei cinque principali campiona-                                                scorsa stagione.
                                                                                                                           Verdi vale 25 milioni?
                      foto Matteo Gribaudi/Image Sport                                                              L’obiettivo è che arrivi a valerne 50

                                                                                                                                                        TMWmagazine                     14
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                                                                                                                       #EDITORIALE       #CAGLIARI      #TOP&FLOP

                                                                                                                                 Tommaso
                                                                                                                                 BONAN

        Barella e Joao Pedro restano i migliori.                                     campionato italiano,          premiarlo col rinnovo di contratto fino al 2022. Per il
            Van der Wiel la vera delusione                                             tanto che le sirene         classe 1997 diciassette presenze su diciannove, due

I
                                                                                         di mercato già            reti e tantissima voglia di migliorare. Aspettando il
     l giro di boa della Serie A ha dato i suoi primi                                    da     settimane          giudizio finale del campionato.
     responsi, anche se per i bilanci definitivi – come                                   hanno comin-
     è giusto che sia – sarà doveroso aspettare la fine                                   ciato a farsi
     del campionato. Al termine del girone d’andata,                                      sentire. Motivo             FLOP
     ad ogni modo, alcune indicazioni sono già ben                                        in più per cui la
visibili, con la classica suddivisione tra top e flop della                               stessa società           Passando alle delusioni del Cagliari, al primo posto
squadra. Il Cagliari, infatti, ha fin qui disputato una                                   di Giulini ha            trova spazio indiscutibilmente Gregory Van der
stagione sottotono, anche se comunque la classifica                                         deciso a fine          Wiel. Arrivato in estate ed annunciato come possibile
resta pienamente in linea con gli obiettivi prefissati                                          anno di            sorpresa della formazione sarda, il terzino olandese
in estate. Ecco, dunque, i peggiori e i migliori (con                                                              classe 1988 ha fallito ancora una volta, dando seguito
qualche riserva) della squadra sarda.                                                                              al trend negativo di cui si era già reso protagonista
                                                                                                                   con le maglie di Paris Saint-Germain prima, e Fener-
                                                                                                                   bace poi. Praticamente mai utilizzato da Rastelli, Van
  TOP                                                                                                              der Wiel non è riuscito a convincere – complici ritardi
Partiamo da coloro che, nelle prime diciannove                                                                     di condizioni ed infortuni – nemmeno il nuovo tecnico
giornate del campionato, si sono comportati                                                                        Diego Lopez, ad eccezione di qualche apparizione sul
nel migliore dei modi, seppure – come detto –                                                                      finale dell’anno solare, comunque anonima. Un vero e
con delle riserve. È il caso, ad esempio, di Joao                                                                  proprio flop che – di fatto – con ogni probabilità avrà
Pedro: il numero 10 brasiliano ha chiuso il girone                                                                 delle ripercussioni anche sul mercato di gennaio. Il
d’andata come capocannoniere della squadra (5                                                                      secondo gradino del podio dei peggiori, infine, vede
gol assieme all’attaccante Leonardo Pavoletti),                                                                    una coppia di attaccanti in coabitazione: Marco Sau
resistendo soprattutto al cambio di guida tecni-                                                                   e Diego Farias. Entrambi avrebbero dovuto alternarsi
ca da Massimo Rastelli a Diego Lopez. Sempre                                                                       al fianco del titolarissimo Leonardo Pavoletti, cercan-
titolare, Joao Pedro anche in questa prima parte                                                                   do di portare maggior peso offensivo alla squadra, ma
di stagione è riuscito a ritagliarsi uno spazio impor-                                                             al termine del girone d’andata il risultato è stato ben
tante, in termini di reti e supporto alla squadra, anche                                                           diverso: hanno segnato un solo gol e sbagliato un
se la squalifica ottenuta contro la Fiorentina (quattro                                                            rigore a testa, oltre ad aver avuto un minutaggio limi-
giornate di stop) alla diciottesima giornata ne ha in                                                              tato per motivi fisici o scelte tecniche. L’età e le aspet-
parte offuscato il giudizio. Che, comunque, resta posi-                                                            tative, ad ogni modo, fanno propendere l’asticella del
tivo. Più che positivo, invece, se parliamo di Nicolò           Scelte tecniche e problemi fisici:                 giudizio negativo più in direzione del brasiliano classe
Barella. Il giovane centrocampista del Cagliari (e di         le aspettative su Farias erano altre                 1990, piuttosto che sull’esperto attaccante sardo.
Cagliari) ad oggi è anche tra le rivelazioni assolute del

                                                                                                       foto Daniele Mascolo/PhotoViews

                                                                                                                                                 TMWmagazine                     15
Le solite certezze
                                                                                                                                        #EDITORIALE     #CHIEVO   #TOP&FLOP

                                                                                                                                             Lorenzo
                                                                                                                                             MARUCCI
                                                                                                                                             @lorenzomarucci

Solido, concreto e risoluto. Questo è il Chievo e i suoi     di vista realizzativo, l’anno passato è stato una delle
                  migliori giocatori                         note più liete del Chievo avendo garantito un buon

P
                                                             numero di reti chiudendo la stagione in doppia cifra. E
            er il Chievo il 2017 è stato un anno discre-     anche in questa stagione ha contribuito con discreta
            to. È arrivata l’ennesima salvezza tranquilla    continuità con le sue reti, peraltro in una squadra che
            e la squadra è ripartita con serenità nella      fatica ad andare a segno.
            nuova stagione. Nelle ultime partite dell’an-
            no è andata incontro a qualche ko inatteso
che ha minato qualche certezza che il Chievo pareva
aver ormai raggiunto ma la storia recente dice che i           FLOP
veneti hanno comunque l’esperienza e la forza per
affrontare anche incidenti di percorso.                      Nenad Tomovic rappresenta per adesso uno dei
                                                             giocatori che, arrivato nell’estate 2017, prelevato dalla
                                                             Fiorentina, non è riuscito appieno ad inserirsi e a forni-
                                                             re quel contributo sempre convincente, a volte carat-
  TOP                                                        terizzandosi per distrazioni che sono risultate fatali.
                                                             L’altra delusione, o meglio flop, è rappresentata da
I giocatori top del 2017 vanno indicati nel portiere         Gianluca Gaudino, classe ‘96, figlio d’arte (suo padre
Stefano Sorrentino e in Roberto Inglese, l’attaccante        Maurizio arrivò in finale di Coppa Uefa con lo Stoc-
che si è distinto e imposto a suon di reti. Per l’estre-     carda contro il Napoli di Maradona). Nel 2014-15 era
mo difensore si tratta di una nuova grande conferma:         staTo promosso in prima squadra al Bayern Monaco
arrivato a trentotto anni non sembra sentire il peso         niente meno che da Guardiola che era rimasto impres-
dell’età, anzi pare poter essere decisivo anche per il       sionato dalle qualità del giovane centrocampista. Fu
prosieguo della stagione, a testimonianza di una sana        uno dei più giovani debuttanti in Bundesliga nella
vita da atleta e di un rigore assoluto nell’affrontare gli   storia del club bavarese (il quarto, per la precisione).
allenamenti. Ha superato il traguardo delle 200 gare in      Stando così le cose, c’era la sensazione che dopo
A con il Chievo e tra le partite che nel corso dell’anno     l’esperienza dell’anno passato al San Gallo in Svizze-
lo hanno visto assoluto protagonista c’è senza dubbio        ra (dove aveva giocato trentasei gare tutte da titola-
quella in campionato nello scorso novembre contro la         re) la tappa del Chievo potesse essere quella giusta
Roma all’Olimpico. Una super prestazione che consentì        per continuare la sua crescita. Ambiente tranquillo
al Chievo di strappare un punto, tra la disperazione dei     e senza pressioni, possibilità di lavorare in assoluta
giallorossi. In quella circostanza Sorrentino si dimo-       serenità. Da quando è arrivato in Veneto però non ha                         C’erano grandi aspettative su
strò un autentico muro, parando anche con i piedi.           praticamente mai visto il campo. Segno evidente che                           Gaudino. Per ora disattese
Quanto ad Inglese, l’attaccante classe ‘91 sembra            almeno per ora durante la settimana non è mai riuscito
aver raggiunto la piena maturità. Affidabile dal punto       a convincere Maran.

                                                                                                       foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                                                                               TMWmagazine    16
Il Rolando ritrovato
                                                                                                                         #EDITORIALE      #CROTONE      #TOP&FLOP

                                                                                                                                Ivan F.
                                                                                                                                CARDIA
                                                                                                                                @ivanfcardia

Mandragora torna ai suoi livelli, Cordaz è un baluardo.
    Izco delusione, Cabrera da “Chi l’ha visto?”              Rolando Mandragora - rieccolo. All’e-                         Leandro Cabrera - e chi l’ha visto? Non sarà

L
                                                              sordio in Serie A col Genoa ha annulla-                       arrivato in pompa magna, ma i trascorsi all’At-
           a stagione sembrava iniziata bene, ma ora          to un certo Paul Pogba. Poi si è perso,                       lético Madrid e i tre anni da titolare fisso al
           nulla è più certo. Il Crotone è partito meglio     soprattutto a causa di qualche grave                          Saragozza facevano pensare che il difensore
           di quanto non avesse fatto nella scorsa            problema fisico. La Juventus non lo ha                        uruguaiano fosse di tutt’altra pasta. Sarebbe
           annata, poi qualcosa si è rotto con Davide         abbandonato e lo ha girato in prestito                           dovuto essere una certezza del Crotone,
           Nicola e ora il futuro dei pitagorici è nelle      al Crotone, perché si (ri)facesse le ossa.                           invece lo è stato solo nelle prime cinque
mani di Walter Zenga. Soprattutto, è difficile decifra-       Bravo il club calabrese a puntarci, bravo lui                            partite, in cui la squadra ha raccolto
re quale sia il livello dei calabresi: spesso più in palla    a dimostrare che un ragazzo del 1997                                         appena un punto. Poi è scom-
delle avversarie nella lotta salvezza, poi palesano           non può essere finito. È il miglio-                                              parso, e nel suo caso ad
evidenti e inevitabili limiti nella rosa. Proprio da Nicola   re dei suoi a livello di statistiche,                                              aspettarlo sembra esserci la
dovremmo partire, ma è difficile dare un giudizio. Non        e ha trovato anche il gol. Bravi,                                                    Sciarelli.
lo si può inserire fra i top della stagione, ma giudicarlo    infine, sia Nicola che Zenga a
un flop sarebbe quantomeno ingeneroso: la separa-             riportarlo nel suo ruolo naturale,
zione è arrivata per motivi che col campo non c’entra-        quello di centrocampista davanti
no niente. E Nicola ha lasciato con una percentuale di        alla difesa, lasciando da parte l’idea
vittorie addirittura superiore a quella dell’anno scorso.     di farne un difensore centrale.
Lasciamo da parte il tecnico, e andiamo a scoprire chi
sorride e chi no.
                                                                FLOP
                                                              Mariano Izco - ok, ripartire da un infor-
  TOP                                                         tunio così grave, a 34 anni, non deve
                                                              essere la cosa più semplice del mondo.
Alex Cordaz - fare il portiere del Crotone, di per sé,        L’argentino di Buenos Aires ha questa
non è facilissimo. E numeri alla mano Cordaz è il terzo       scusante dalla sua. Però, dall’alto della
peggior estremo difensore della Serie A per gol subiti.       sua carriera, avrebbe dovuto essere un faro
Però i conti sono spesso freddi e non dicono la verità:       per i suoi compagni, anche reinventando-
per esempio, che Cordaz è stato spesso un baluar-             si lì dove il fisico glielo consente. Invece, ha
do. Rigore parato a parte, ha saputo confermare il            giocato pochissimo e quando lo ha fatto non                        Riecco Mandragora, quello
suo ruolo da leader in una squadra che in un anno e
mezzo ha inevitabilmente perso molti riferimenti. Ha
                                                              è riuscito a dare quel qualcosa in più. Colpa,
                                                              ancora, di qualche guaio fisico, ma i conti alla
                                                                                                                                  che ha annullato Pogba
sempre giocato, e ha tenuto la porta inviolata in tre         fine sono ingrati: solo due presenze da titolare. E
occasioni: ancora una volta, non sarà un miracolo. Ma         la Serie B lo aspetta. Con l’augurio, ovviamente,
provateci voi.                                                di rilanciarsi.
                                                                                   foto Antonello Sammarco/Image Sport

                                                                                                                                                  TMWmagazine                   17
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                                                                                                                                          Tommaso
                                                                                                                                          LORETO
                                                                                                                                          @To_Lo_

  In estate il via ad un nuovo ciclo sportivo. In attesa     re praticamente tutte le partite, lo score racconta di              FLOP
   di capire il reale valore del gruppo ecco le prime        gol capolavoro (quelli con Bologna e Atalanta) tanta
                       soddisfazioni                         corsa, grinta a dismisura e una rinnovata fase difen-             Riccardo Saponara - Un anno fa l’arrivo di Saponara

Q
                                                             siva quando è stato chiamato ad agire in un 3-5-2. In             colse un po’ tutti di sorpresa. La mossa di Corvino fu
               uella portata a termine la scorsa estate      quelle circostanze Pioli lo ha allontanato dall’area di           tanto rapida quanto inattesa e il trequartista arrivò a
               dalla dirigenza della Fiorentina è stata      rigore ricevendo tuttavia copertura su tutta la corsia            Firenze in prestito con obbligo di riscatto fissato a 9
               una vera e propria rivoluzione. Via quasi     esterna, quasi che il cambio di modulo non avesse                 milioni di euro. Dodici mesi dopo i viola devono ancora
               tutti gli elementi del ciclo tecnico prece-     cambiato l’impatto che Chiesa sa dare alle partite              ben capire cosa può dare Saponara alla squadra. Nel
               dente e spazio ad un gruppo di                      che gioca.                                                  suo primo anno fiorentino Saponara ha attraversato
calciatori nuovi. L’obiettivo dei viola per questa                                                                             infortuni alla caviglia, lunghi stop, e rientri ben poco
stagione è di cementarsi come gruppo e,                                  German Pezzella - Degli acquisti estivi,              convincenti. Giusto in Coppa Italia Pioli gli ha conces-
successivamente, vedere quale posizione                                    ed esclusi i giocatori arrivati sul fil di lana     so qualche chance senza che, né con Sampdoria né
in classifica poter occupare. Stefano Pioli                                 delle trattative, quello di Pezzella è stato       con Lazio, siano arrivate risposte come minimo inco-
finora si è dimostrato un bravo alchimista,                                 di gran lunga il più efficace. Arrivato dal        raggianti. Di recente il tecnico lo ha anche stimolato,
valorizzando i migliori talenti e cercando di                               Betis con un riscatto che la Fiorentina ha         dicendo che si aspetta molto da lui, eppure dalle parti
coprire le falle comunque presenti nell’or-                                già fatto sapere di voler pagare, il difen-         del Franchi sono ancora tutti in attesa di capire bene
ganico messo a disposizione da Pantaleo                                    sore argentino si è anche già guadagna-             che piega prenderà la storia in viola di Saponara.
Corvino.                                                                   to qualche presenza con la nazionale
                                                                          viste le prestazioni in campionato. Antici-          Maxi Olivera - Nell’incertezza dei nomi di merca-
                                                                         pi, visione di gioco, qualità nelle marcatu-          to accostati alla Fiorentina, l’unica certezza sembra
  TOP                                                                                                                          essere quella legata alla partenza di Maxi Olivera. Il
                                                                        re, sono tutte doti che hanno rapidamente
Federico Chiesa - L’effetto sorpresa si è                              reso Pezzella un perno della difesa viola, in           terzino uruguaiano è infatti in procinto di lasciare
presto trasformato in vere e proprie confer-                            coppia con Astori davanti a Pezzella. Ma               Firenze dopo oltre un anno e mezzo fatto soprattutto
me. Chi pensava che Federico Chiesa                                          anche in attacco, soprattutto nel gioco           di bassi. Quando chiamato in causa Maxi ha palesato
potesse pagare dazio al suo                                                         aereo, il difensore è diventato            discrete difficoltà in fase difensiva e poca precisione
secondo anno nella massi-                                                                presto uno degli elementi più         al momento del cross. Colpa, probabilmente, di un
ma serie sarà rimasto                                                                          pericolosi in occasione         calcio diverso da quello sudamericano. In Serie A è in
stupito dalle presta-                                                                            dei calci d’angolo.           particolar modo il Cagliari di Lopez, suo connazionale,
zioni del figlio d’arte                                                                                                        a tenerlo d’occhio sulla scia di quanto già avvenuto
nel girone d’an-                                                                                                               quando Vecino finì in prestito in Sardegna. Per prova-
data. Flessione a                                                                                                              re a rilanciarsi, d’altronde, Maxi Olivera non ha molte
parte, inevitabile                                                                                                             opzioni se non cercar fortuna con una maglia diversa
per un giovane                                                                                                                 da quella viola.
come lui chia-
mato a gioca-
                                                                                                                  Per Chiesa la crisi del secondo anno non esiste

                                                                                                       foto Federico De Luca

                                                                                                                                                            TMWmagazine                   18
Balla balla Ballardini
                                                                                                                                         #EDITORIALE     #GENOA   #TOP&FLOP

                                                                                                                                              Simone
                                                                                                                                              BERNABEI
                                                                                                                                              @Simo_Berna

 Il cambio di guida tecnica ha portato i frutti sperati.    mercato, Perin si è caricato il Genoa sulle spalle rega-
   Ecco perché Ballardini è il primo top del Grifone.       lando come spesso capita grandissime prestazioni. E

I
                                                            i numeri, almeno gli ultimi numeri, sono tutti dalla sua
     l Genoa prova a tirarsi su dopo un inizio di stagio-   parte, come dimostrano le ultime 4 partite prima della
     ne decisamente al di sotto della sufficienza. Con      sosta terminate col ‘clean sheet’.
     mister Juric in panchina il Grifone non è mai
     riuscito ad esprimere gioco e a macinare punti,
     da qui una classifica che si era fatta particolar-       FLOP
mente calda ai primi giorni di novembre. Poi il cambio      Impossibile non consegnare lo scettro di peggiore a
in panchina, l’arrivo di Ballardini e una ritrovata sere-   Ricardo Centurion. L’attaccante argentino classe ‘93
nità hanno portato ad un’ottima serie positiva e come       era tornato a Genova per la sua seconda esperienza
logica conseguenza ai punti buoni per scalare posizio-      col Grifone con grandi aspettative, soprattutto dopo il
ni. Gran parte del merito va proprio a mister Ballardini    lungo testa a testa col Boca Juniors, club disposto a
che grazie al lavoro è riuscito a ridare motivazioni ad     fare carte false per averlo alla Bombonera. Il Genoa
una squadra che sembrava svuotata dalla precedente          alla fine ha avuto la meglio per l’erede designato di
gestione. Bene, benissimo anche Mattia Perin, sempre        Roberto Baggio. Per stessa ammissione del Divin
più uomo simbolo di questo Genoa. Malissimo Ricar-          Codino, non certo di chi scrive. La magia dei tocchi
do Centurion nella sua seconda esperienza genoana,          di Baggio però non si è neanche lontanamente intra-
ci si aspettava parecchio di più anche da Gianluca          vista, anche perché Centurion ha giocato la miseria di
Lapadula.                                                   tre spezzoni di partita per un totale di 52 minuti effetti-
                                                            vi. Insieme all’argentino, inseriamo fra i flop Gianluca
                                                            Lapadula. E qui spieghiamo: dopo la prima stagione
  TOP                                                       in A al Milan l’attaccante ex Pescara ha preteso e otte-
                                                            nuto una chance da protagonista assoluto ed il Genoa
Il primo posto fra i top va come anticipato a mister        gliel’ha concessa ben volentieri. Lapadula però, anche
Davide Ballardini, l’artefice della rinascita rossoblu      a causa di un infortunio, non è ancora riuscito a lascia-
nei mesi di novembre e soprattutto dicembre. Otto le        re il segno come testimoniano le sole 2 reti in 12
partite di campionato dirette dall’allenatore di Raven-     presenze in campionato. Tutti si aspettavano qualcosa
na, in cui il Genoa ha centrato 4 vittorie, 3 pareggi e     in più dal punto di vista realizzativo, soprattutto perché
una sola sconfitta. Un percorso importante che ha           negli ultimi anni il Genoa ha fatto spesso e volentieri le
riportato la squadra rossoblù nelle zone tranquille         fortune dei propri centravanti.
della classifica. Per questo motivo, oltre ai giocatori
che hanno ben figurato, impossibile non citare il tecni-
co. Fra chi scende in campo invece indichiamo Mattia
                                                                  Centurion doveva essere l’erede di Roberto Baggio.
Perin. Dato come sicuro partente in ogni sessione di               Ma non si è neanche avvicinato al Divin Codino
                                                                                                          foto Matteo Gribaudi/Image Sport

                                                                                                                                                              TMWmagazine     19
Cerci, dove sei?
                                                                                                                           #EDITORIALE            #HELLAS     #TOP&FLOP

                                                                                                                                   Andrea
                                                                                                                                   GIANNATTASIO
                                                                                                                                   @giannattasius

   Verde è la rivelazione del campionato gialloblu.                                                                       ne di Alessio Cerci con la maglia dell’Hellas è
                 Delude anche Buchel                        Romulo - Se vi capitasse per caso di                           stata fino ad oggi a dir poco deludente. Appena

G
                                                            sfogliare un prontuario dei più comuni                         15 presenze e meno di 1.000’ giocati, ai quali
              iro di boa in Serie A, tempo di promossi      modi di dire italiani, alla voce “usato                        si aggiungono appena due gol contro Bologna
              e bocciati. Anche in casa Verona, dove la     sicuro” potrebbe all’improvviso compa-                        e Spal, dei quali uno soltanto è stato utile per
              prima parte di stagione all’ombra dell’A-     rire la faccia ed il nome di Romulo.                         portare punti pesanti per la classifica della squa-
              rena non è stata particolarmente felice,      L’esterno di origine brasiliana infatti è                   dra di Pecchia. Uno score troppo risicato per un
              come testimonia il penultimo posto e i 15     stata forse la conferma più lieta di questa                   giocatore approdato in Veneto come fiore all’oc-
punti raccolti nel girone d’andata dalla formazione di      prima parte di stagione del Verona,                                     chiello della campagna acquisti scali-
Pecchia. Vediamo dunque quelli che sono le sorprese         un’annata vissuta fino a questo                                            gera ed indicato dalla critica come
e le delusioni in casa Verona:                              momento tra tanti bassi e pochi                                               il calciatore in grado, più di tutti,
                                                            alti ma che ha sempre visto tra                                                  di poter togliere le castagne dal
                                                            i suoi protagonisti (in positivo)                                                fuoco nella corsa alla salvezza.
  TOP                                                       proprio il capitano gialloblù, il
                                                            giocatore della rosa di                                                                  Marcel Büchel - Presentato
Daniele Verde - È indiscutibilmente il giocatore rivela-    Pecchia più utilizza-                                                                     alla piazza come l’acquisto
zione della prima parte dell’annata veronese. Sorpre-       to (al giro di boa                                                                          d’esperienza in grado di
sa, peraltro, fino ad un certo punto visto che già nella    sono stati 1.606                                                                             non far pesare la giovane
passata stagione, quando vestiva la maglia dell’Avelli-     i minuti giocati in                                                                          età di alcuni componenti
no in Serie B, Verde era stato uno dei migliori nell’arco   A nell’arco di 19                                                                             della rosa, l’ex Empoli si
di tutto il campionato biancoverde con 32 presenze          presenze).                                                                                    è presto inabissato nella
e ben 8 reti. Uno score di alto livello che ha convin-                                                                                                    mediocrità complessiva
to in estate il ds Fusco a puntare forte sullo “scugniz-                                                                                                  della squadra, non legit-
                                                              FLOP
zo” classe ’96 ancora di proprietà della Roma. Una                                                                                                       timando quel tasso di
scommessa per adesso vinta, se si pensa che oltre ai        Alessio Cerci - Sarà per una                                                              personalità che in più di una
due gol e ai due assist già messi a segno, Verde può        condizione fisica che, negli ultimi                                          circostanza gli aveva permesso di fare
vantare anche il titolo di terzo giocatore di movimento     anni, è sempre stata precaria e lo                                           la differenza in maglia azzurra e che in
più impiegato della rosa (davanti a lui solo Romulo) e      ha tormentato tanto in Spagna                                                 fin dei conti era stata l’arma vincente
Bessa. Un rendimento di sicuro affidamento che ha           quanto nelle sue parentesi italia-                                              che aveva convinto l’Hellas a puntare
acceso l’interesse di più di un club in Serie A, con il     ne, sarà per uno scarso feeling                                                 su di lui in estate.
Napoli in testa. Niente da fare però: l’esterno è infatti   con il campo che ancora,
destinato a concludere la propria stagione all’Hellas.      all’ombra del Bentegodi,
Per la gioia del tifo gialloblù, che grazie alle magie di   non si è ancora trasformato                          Che numeri per Romulo:
Verde spera di abbandonare nel girone di ritorno la         in una nuova storia d’amore,                  è il calciatore più utilizzato della rosa
penultima piazza in classifica.                             ma la prima parte di stagio-
                                                                                                                      foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                                                                       TMWmagazine                     20
Ascesa a metà
                                                                                                                                   #EDITORIALE       #INTER      #TOP&FLOP

                                                                                                                                        Gianluigi
                                                                                                                                        LONGARI
                                                                                                                                        @Glongari

                                                                                                                     Skriniar la sorpresa positiva. J. Mario che flop!
 Un’Inter in crescita ma ancora ben lontana dal top.      za strutturale nella fase arretrata. Manca

U
                                                          un centrale difensivo ma nonostante ciò
              na prima parte di campionato positiva       la retroguardia di Spalletti è stata spesso                        re, non ha al momento giustificato la pervicacia con
              e, per certi versi, sorprendente, seguita   presa ad esempio come una delle più performanti                    la quale Ausilio prima e Sabatini poi, avevano spinto
              da un calo repentino sul finire del 2017.   dell’intero torneo tricolore. Statistiche verificate e che         per regalare Henrique Dalbert a Luciano Spalletti. Il
              Un’Inter dunque un ascesa ma ancora         devono la loro efficacia alla presenza di uno dei difen-           grande progetto di fare del brasiliano l’ennesimo mira-
              ben lontana da essere una squadra di                  sori più forti del continente. In pochi avreb-           colo Spallettiano di giocatore di altissimo livello non è
altissimo livello.                                                    bero pronosticato un futuro ad un livello              ancora arrivato alla sua fase finale: per colpe proprie
                                                                        tanto elevato per Milan Skriniar, ma buon            e per meriti di una concorrenza che si è sempre fatta
                                                                          per l’Inter, quei pochi lavorano nella diri-       trovare presente ed affidabile nel momento in cui è
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                                                                            genza nerazzurra. E così, quello che             stata chiamata in causa. Un flop che si spera possa
Mauro Icardi - In un avvio di stagione tutto                                 pareva un investimento esagerato                fiorire nella seconda parte di stagione per ribaltare le
sommato positivo, il nome a svettare non può                                 in relazione alle prestazioni che lo            critiche più che legittime che ne hanno accompagnato
che essere quello del capitano della truppa.                                 slovacco aveva avuto modo di offrire            le prestazioni in questa prima fase del campionato.
La prima porzione di campionato messa insie-                                  con la maglia della Sampdoria, si è
me da Mauro Icardi rappresenta la summa                                       trasformato in uno degli esborsi più           Joao Mario - Senza dubbio la delusione più grande.
delle caratteristiche di un bomber implaca-                                   lungimiranti della storia recente dei          Sia per la spesa sostenuta per aggiudicarsene le
bile e di un trascinatore nello spogliatoio.                                  milanesi.                                      prestazioni nell’estate del 2016, sia per le aspettative
Esattamente quell’aspetto che spesso e                                                                                       che n contraddistinguevano l’inserimento negli schemi
volentieri si era rimproverato al numero                                                                                     di Spalletti dell’agosto scorso. E così, nel giro di qual-
9 nerazzurro nelle stagioni passate.                                     FLOP                                                che partita, Joao Mario è passato dall’essere parago-
Caratteristiche tecniche a parte, con                                      Delbert - Una telenovela senza senso              nato all’ennesimo trequartista ibrido alla Nainggolan
il fiuto del gol a farla da padrone, è lo                                   ha contraddistinto il suo approdo in             valorizzato dagli schemi del tecnico di Certaldo, ad un
spirito di sacrificio e di dedizione alla                                    nerazzurro la scorsa estate. Già,               sostanziale pesce fuor d’acqua all’interno di qualsia-
causa di Maurito ad avere impressionato                                       perché del promettente terzino                 si conformazione tattica che lo vada a comprendere.
al punto da fare di lui uno dei centravanti                                    che aveva incantato gli addetti ai            Molle, privo di mordente, prevedibile e spesso indo-
più considerati a livello continentale. Una                                     lavori con la maglia del Nizza, in           lente. Caratteristiche che fanno a pugni con un proget-
certezza non da poco, una garanzia da                                            nerazzurro è rimasto ben poco.              to di calcio volitivo, dinamico e se possibile vincente.
quasi un gol a partita irrinunciabile per                                         Qualche sporadica presenza                 Insomma, tutti gli ingredienti per fare di Joao Mario
riuscire a costruirsi un futuro credibile e                                       all’inizio del campionato, suffi-          un’uscita indolore nella sessione di mercato che sta
ad alto livello nel campionato della svolta.                                       ciente solo per comprendere               per prendere il via. A patto che in giro per l’Europa
Suning permettendo.                                                                 che l’adattamento al calcio              ci sia ancora qualcuno disposto a credere nella sua
                                                                                    italiano avrebbe richiesto un            affermazione su larga scala: le vette toccate nell’Eu-
Milan Skriniar - È vero: osservando con                                              processo ben più lungo ed               ropeo d sogno vinto dal Portogallo sembrano lontane
attenzione la composizione attuale della rosa                                          articolato di quello che si           anni luce.
nerazzurra non si può che denotare una caren-                                          sarebbe potuto attende-

                                                                                         foto Alberto Lingria/PhotoViews

                                                                                                                                                           TMWmagazine                    21
I Top che non t’aspetti
                                                                                                                                        #EDITORIALE       #JUVENTUS       #TOP&FLOP

                                                                                                                                                  Marco
                                                                                                                                                  CONTERIO
                                                                                                                                                  @marcoconterio

Mandzukic da sorpresa a certezza. Alex Sandro flop a               Scudetto, Champions                             League, Coppa      al Mondo.
                causa del mercato                                  Italia. Le critiche a                            Massimilia-

                      L
                                                                   no Allegri, a Paulo                              Dybala,       a
                                                                   Gonzalo Higuain,                                 alla difesa, ai     FLOP
                                  a verità è che la
                                  stagione della Juven-            nuovi      acquisti:                             tutto rientrato   Su tutti, Alex Sandro. Per distacco perché d’estate
                                  tus ha avuto ben più             nel vortice dei                                risultati. Perché   per lui la Juventus ha rifiutato sessanta e passa milioni
                                  alti che bassi. Qual-            in     fondo,                            alla fine della fiera,    dall’Inghilterra ma lì, davanti a quel diniego, qualcosa
                                  che flessione, alcune            s o n o                                quelli che contano e        s’è increspato. Incrinato. Forse rotto, per sempre, tanto
                       parvenze di casi che si sono                quelli                               la Juventus, anche nella      che Giuseppe Marotta, dg bianconero, ha aperto al
                        rivelati più momenti che altro                                                stagione 2017/2018, non se      suo addio. Una storia ai titoli di coda che ha vissuto
                        e i soliti risultati positivi delle                                        li sta facendo mancare.            il primo tratto verso la boa fatto di prestazioni altale-
                        ultime annate. La Juventus è                                                                                  nanti, a tal punto che un ex partente come Kwadwo
                       in lotta per tutto.                                                                                            Asamoah spesso gli è stato preferito dal primo minuto
                                                                                             TOP                                      come titolare. Anche in Champions League, anche
                                                                                     Il primo è una conferma. Uno che                 nelle gare delicate. Qualitativamente la storia è scritta,
                                                                                  sorride davanti alle offerte milionarie             ma l’affidabilità del ghanese ha superato spesse volte
                                                                              da Cina e Messico. “È troppo ambizioso per              nelle gerarchie di Allegri un deludente Alex Sandro.
                                                                           andare in un campionato emergente”, dice di                Trovare il secondo ‘flop’ non è semplice, poi. Perché
                                                                         Mario Mandzukic il suo tecnico in bianconero,                Paulo Dybala ha segnato gol pesanti dopo le panchi-
                                                                    Massimiliano Allegri. Sicché il croato si è trovato a             ne e perché una crisi non è mai esistita, solo una natu-
                                                                   rifiutare ancora le proposte da Oriente e Occidente e              rale e comprensibile flessione momentanea. Perché
                                                                   a restare a Torino. Punta, esterno, faticatore. Un attac-          Gonzalo Higuain, nell’altalena delle critiche da una
                                                                   cante di sudore, un esterno con l’istinto del gol. Se              carriera, è sempre implacabile fromboliere. Perché
                                                                   nell’ultima annata era stata la sorpresa e pure l’uomo             Mattia De Sciglio è tra le più belle sorprese dell’anno,
                                                                   che ha permesso la svolta tattica e di risultati per la            perché Douglas Costa e Federico Bernardeschi si
                                                                   Juventus, adesso Mandzukic è la conferma. La garan-                sono inseriti, con tempi diversi, segnando reti impor-
                                                                   zia. L’uomo di cui Allegri non farebbe, e non fa, mai              tanti ed essendo determinanti nelle gare che contano.
                                                                   a meno. Il secondo, invece, è una rivelazione, quello              Trovare il secondo non è facile, c’era semmai da atten-
                                                                   che ha preso il posto di Leonardo Bonucci nella BBC.               dersi una stagione diversa da Claudio Marchisio. Il
                                                                   Come acronimo, in fondo, l’inserimento di Mehdi                    centrocampista italiano è sceso nelle gerarchie di Alle-
                                                                   Benatia calza a pennello: dopo un lungo periodo a                  gri, potrebbe così non terminare la carriera a Torino
                                                                   decantare, dopo alcune prestazioni solo discrete, l’av-            ma dare l’addio in un futuro poi così non lontano. Ma è
                                                                   vento a tempo pieno del marocchino ha permesso                     cercare il pelo nell’uovo dove i risultati non mancano.
            Benatia ha ridato solidità alla                        alla Vecchia Signora di tornare agli antichi fasti che,            Ancora una volta.
                                                                   da tradizione, sono quelli di una delle migliori difese
                difesa della Juventus

                                                                                                                                                                    TMWmagazine
                                                              foto Matteo Gribaudi/Image Sport

                                                                                                                                                                                                   22
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