TMWma gazine #73 GENNAIO 2018 - TMW Magazine
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SOMMARIO TMWmagazine #73 GENNAIO 2018 INTERVISTA RUBRICHE TMW RADIO ANTONIO CARECA APPLE STORE 37 L’EX ATTACCANTE PARTENOPEO, ANALIZZA LA PRIMA PARTE DI STAGIONE DI HAMSIK&C OGNI MESE IL TMWMAGAZINE SUL TUO IPAD A PORTATA DI MANO, SEMPRE CON TE METEORE HERBERT WAAS 6 FACEBOOK 38 WAAS, IL NOSTALGICO DEL PANE NERO IL MAGAZINE DIVENTA SOCIAL INTERVISTA SEMPRE AGGIORNATO SUGLI ULTIMI NUMERI SNAPSHOT MARK IULIANO MARK IULIANO, EX DIFENSORE DELLA JUVENTUS, FA LE CARTE AL CAMPIONATO: “JUVE FAVORITA MA IL TWITTER 39 SEI STELLE D’EUROPA IL QUADRO DELLE FORMAZIONI ITALIANE SEGUI L’HASTAG APPRODATE ALLA FASE A ELIMINAZIONE NAPOLI MERITA IL PRIMO POSTO” CONDIVIDI LE NEWS CON #TMWMAGAZINE RECENSIONE DIMMI CHI ERA RECOBA 46 DI ENZO PALLADINI EDITORIALI EDITORIALE 3 CHIEVO VERONA 16 INTER 21 ROMA 26 UDINESE 31 GATTUSO: VERO CUORE LE SOLITE CERTEZZE ASCESA A METÀ ANNO PRIMO D.T. IL SORPRENDENTE BARAK ROSSONERO CROTONE 17 JUVENTUS 22 SAMPDORIA 27 SERIE B 33 ATALANTA 12 IL ROLANDO RITROVATO I TOP CHE NON T’ASPETTI RECORD E INGENUITÀ APPUNTI DI VIAGGIO UNA DEA ETERNA FIORENTINA 18 LAZIO 23 SASSUOLO 28 SERIE C 34 BENEVENTO 13 I PRIMI RISULTATI IL TRIO DELLE MERAVIGLIE BERARDI È SCOMPARSO DI TUTTO E DI PIÙ BRILLA IL PORTIERE VOLANTE GENOA 19 MILAN 24 SPAL 29 BOLOGNA 14 BALLA BALLA BALLARDINI SI SALVANO IN DUE ANTENUCCI PAGA DOPPIO VERDI IN RAMPA DI LANCIO HELLAS VERONA 20 NAPOLI 25 TORINO 30 CAGLIARI 15 CERCI, DOVE SEI? IL CERCHIO MAGICO UNA NUOVA ERA VALORI COSTANTI TMWmagazine 2
Vi racconto Gattuso: EDITORIALE Michele #EDITORIALE #GATTUSO CRISCITIELLO @MCriscitiello vero cuore rossonero Editore TC&C s.r.l. Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Strada Setteponti Levante, 114 I 52028 Terranuova B.ni (AR) Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 n pochi conoscono, realmente, Gattuso ma tutti ne parlano. Gattu- Redazione giornalistica so? Si, Ringhio. Quello della testata a Jordan, quello che prende Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 Lippi per i capelli per esultare per un Mondiale vinto o quello che combatteva in campo e usciva dal tunnel di San Siro ad inneggia- Sede redazione Firenze Via da Pordenone 12, Firenze re il popolo. Gattuso, da calciatore, ha fatto una carriera che gli ha Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336 consentito di diventare ricco e famoso. Non è il classico benedetto dal Signore con due piedi che parlano. Lui è stato figlio del sacrificio e degli Direttore Responsabile Michele Criscitiello allenamenti ed è arrivato, sullo stesso gradino del podio di gente come criscitiello@tmwmagazine.com Pirlo, Kakà e Maldini solo grazie al sacrificio. Calabrese testardo ma riflessivo. La gioventù in Scozia l’ha formato, gli ha fatto conoscere la Direttore Editoriale Luca Bargellini donna della sua vita che ha amato da bambino. Non è mai stato il clas- bargellini@tmwmagazine.com sico calciatore chiacchierato per il gossip. Una sola donna e una sola fede. Voi starete pensando: vabbè ci mancherebbe, mica è Beckham. Redazione Marco Conterio Sicuramente, ma non devo spiegarvi io che ogni calciatore può avere conterio@tmwmagazine.com tante donne. Brutto o bello che sia. Perché Cassano è bello? Eppure Chiara Biondini si è vantato di avere avuto circa 1000 donne. Gattuso non è mai stato biondini@tmwmagazine.com il classico calciatore. I calciatori, molto spesso, sperperano quello che Hanno collaborato guadagnano in carriera. Rino, invece, è stato da sempre imprenditore di Diego Anelli, Simone Bernabei, Tommaso se stesso. Gallarate la sua nuova Calabria. Pescherie, ristoranti, anche Bonan, Ivan Cardia, Alessandro Carducci, Barbara Carere, Raimondo De Magistris, a Milano e Montecarlo poi entrambi ceduti, un nuovo ristorante di classe Lorenzo Di Benedetto, Luca Esposito, a Pisa. Gattuso investe, non sperpera. Così anche da allenatore. Perché Marco Frattino, Andrea Giannattasio, Pietro il suo percorso per arrivare, anzi per tornare, al Milan è iniziato ancor Lazzerini, Gianluigi Longari, Tommaso Loreto, Simone Lorini, Andrea Losapio, prima di chiudere con il calcio giocato. Gattuso aveva il piano Milan Lorenzo Marucci, Tommaso Maschio, Gae- stampato in mente, da quando, ha rallentato in campo per quella brutta tano Mocciaro, Andrea Piras, Stefano Sica, malattia all’occhio. Ogni giorno prendeva il treno da Milano Centrale e Daniel Uccellieri, Antonio Vitiello via fino a Bologna. Le visite, le cure e il ritorno a Gallarate. Il cortisone lo Fotografi aveva riempito e in campo, quella sera, a Verona era irriconoscibile. La Federico De Luca, Federico Gaetano, sua carriera è finita lì. Gattuso non è l’allenatore che urla e che attacca Image Sport Agency, Agenzia Liverani al muro i calciatori. Gattuso ha conoscenze fuori dalla norma ed è uno Realizzazione grafica studioso di calcio. Quando giocava ancora, facemmo un servizio dove TC&C s.r.l. Supplemento mensile gratuito alla testata giornalistica Tuttomercatoweb.com® Testata iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione, numero 18246 foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 3
EDITORIALE EDITORIALE lui e il suo amico fidato Gigi Riccio, ex calciatore di Piacenza e Sassuolo, oggi suo vice storico doveva- no rispondere a molti quiz sul calcio. Dalla A alla C, dalla Primavera all’Estero. Tutti e due le sapevano tutte. Una grandissima cultura calcistica. Lo staff è una delle forze di Gattuso. L’intelligenza di saper- si circondare di uomini giusti. Gigi Riccio, il vice e amico di infanzia, per anni è stato il centrocampista di riferimento e uomo dello spogliatoio di Stefano Pioli. A Piacenza ha giocato con Naingollan ed è un grandissimo tattico. Nelle immagini, in panchina, spesso lo vedete avvicinarsi a Rino per confrontarsi. Silenzioso, quasi muto, è l’opposto di Rino. I classici opposti che si attraggono. Gattuso sogna di diven- tare il nuovo Conte ma, oggi, è consapevole che il suo grande obiettivo è la conferma per il prossimo anno. Quest’anno sta lavorando sulle macerie di Montella. Domani potrà farlo sulle sue idee. Mira- belli e Fassone hanno avuto l’idea giusta ma stanno pagando il fatto di averla avuta con qualche mese di ritardo. Non dimentichiamoci il grande lavoro fatto con la Primavera, da Gattuso, ad inizio stagione in pochi mesi. La scommessa da calciatore l’ha vinta con grandi risultati, oggi Gattuso si gioca la vita e il futuro da allenatore. Non chiede molto: solo tener- si stretto quello che oggi già ha. Milanello è stata, per una vita, la sua casa. Sa bene che da allenatore è un’altra musica ma i sogni, nella sua vita, sono stati tanti e li ha realizzati tutti. Adesso c’è quello più grande da portare avanti. Forza Rino! foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 4
#INTERVISTA #IULIANO Michele PAVESE INTERVISTA LA CORAZZATA JUVENTUS Mark Iuliano, ex difensore della Juventus, fa le carte al campionato: “Juve favorita ma il Napoli merita il primo posto” foto Federico Gaetano TMWmagazine 6
INTERVISTA L a Serie A 2017-18 è arrivata al bilità di scelta. Con i bianconeri biso- giro di boa con il Napoli di Mauri- gna sempre fare i conti, vengono da sei zio Sarri in testa seguito, a una scudetti consecutivi e due finali di Cham- sola lunghezza, dalla Juventus pions in tre anni. Con loro non si può campione in carica. Della corsa sbagliare: al primo errore ti puniscono”. scudetto e di tutto quello che ha raccon- tato la prima parte della stagione ha L’ I n t e r è s t a t a i l t e r z o i n c o m o d o f i n o a parlato, in esclusiva per TMW Magazine, questo momento. un grande ex bianconero, Mark Iuliano. “H a c o m i n c i a t o b e n i s s i m o . Q u e l l o d e i nerazzurri, nonostante i punti persi nelle Mi s t e r I u l i a n o , c h e c a m p i o n a t o è s t a t o ultime settimane, resta un cammino finora? eccezionale. Spalletti è stato il miglior “U n campionato avvincente: abbia- acquisto: è riuscito a rivalutare tanti mo visto diverse formazioni in lotta per giocatori e a restituire un’identità. È un il vertice, poi qualcuna si è persa per valore aggiunto, sa come gestire l’am- strada e non è stata continua nei risultati biente. Ora sta vivendo un momento di mentre le solite note hanno continuato a flessione e vedremo se verranno effet- macinare punti. Speriamo che nel girone tuati interventi sul mercato, anche se non di ritorno le squadre alle spalle della penso che ci saranno grossi movimenti. coppia di testa provino a ricucire il gap e La squadra è difficilmente migliorabile: riprendano il percorso”. al massimo possono arrivare alternative a Icardi e Candreva e un difensore”. Al l a f i n e t u t t o p o t r e b b e r i d u r s i a u n duello tra Napoli e Juventus. An c h e l a R o m a h a p e r s o q u a l c h e p u n t o “L a J u v e n t u s è l a f a v o r i t a , i l N a p o l i è per strada. bello da vedere e gioca in modo effica- “S ì , s i p u ò f a r e l o s t e s s o d i s c o r s o a n c h e ce. Ha avuto qualche battuta d’arresto per i capitolini. Hanno una buona inte- nelle Coppe ma merita la posizione che laiatura e Di Francesco ha dimostrato ha per il gioco che riesce a esprimere. grandi qualità, però nelle ultime giornate La panchina corta non ha aiutato Sarri in ha rallentato. In Champions, poi, ha fatto alcuni momenti mentre la Juventus è una cose straordinarie”. corazzata in tutti i reparti, ha più possi- A proposito di Champions: può essere l’anno della Juventus? Con la Juve bisogna sempre “P e r s c a r a m a n z i a n o n l o d i c o m a p a r l a n o i risultati. La Juventus ha disputato due fare i conti finali negli ultimi tre anni, ormai è una foto Antonello Sammarco/Image Sport TMWmagazine 7
INTERVISTA certezza a livello continentale. Purtroppo dei grandi dirigenti, vogliono il bene At a l a n t a e L a z i o d o v e p o s s o n o a r r i v a r e le finali fanno sempre storia a sé. Spero del Milan e stanno facendo il massimo. in Europa? che la Serie A sia combattuta fino alla Riusciranno a migliorare le cose, nulla è “L a L a z i o h a p o s s i b i l i t à d i a n d a r e f i n o i n fine: lo scenario dell’ultimo lustro è stato compromesso”. fondo. Non avendo l’ambizione di vince- desolante, quasi alienante per la Juven- re il campionato (a differenza del Napoli) tus. In Italia, ai bianconeri basta poco Ch e i d e a s i è f a t t o s u l l e c a u s e c h e ha un organico in grado di sostenere il p e r v i n c e r e m e n t r e i n E u r o p a g l i a v v e r- hanno portato all’esonero di Montella? doppio impegno e ottenere grandi risul- sari spingono fino al 90’. La differenza è “A q u e s t i l i v e l l i c o n t a n o i r i s u l t a t i . L a tati. Gioca senza pressioni e Inzaghi sta sostanziale e una maggiore competitività società ha speso tanto nella campagna facendo un lavoro straordinario. L’Ata- in campionato aiuterebbe. Per questo mi acquisti e nessuno si aspettava questa lanta ormai non è più sorpresa: è una auguro che le milanesi tornino a essere situazione. Gattuso ha dato qualcosa a squadra vera, che sa quello che vuole protagoniste”. livello fisico e caratteriale ma non posso e ha un allenatore che insegna calcio. parlar male di Vincenzo, che è un amico Gasperini ha idee uniche, i suoi schemi Il M i l a n , p e r ò , h a d e l u s o f i n o a q u e s t o e un grandissimo allenatore. Ha sempre offensivi sono incredibili”. momento. fatto bene e sono contento che abbia “I l f l o p d e l M i l a n è s o t t o g l i o c c h i d i t u t t i . cominciato con una vittoria la sua nuova Si m o n e I n z a g h i è p r o n t o p e r i l g r a n d e La stagione è cominciata male e dispia- avventura a Siviglia. Le colpe non erano salto? ce molto, perché il calcio italiano ha tutte sue, la squadra doveva fare di più. “L u i s i t r o v a g i à i n u n a s o c i e t à i m p o r t a n - bisogno dei rossoneri. Una società che Spesso si cercano giustificazioni ma i te e ha tutte le carte in regola per rita- ha storia e blasone deve essere sempre calciatori devono assumersi le proprie gliarsi una splendida carriera da allena- protagonista. Conosco Fassone e Mira- responsabilità”. tore. Ai tecnici bravi è giusto che venga belli, hanno grandi ambizioni e capaci- data la possibilità di allenare le grandi tà ma sono stati poco fortunati. Sono squadre”. foto Federico De Luca foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 8
INTERVISTA te ideale per cominciare il percorso in Qu a l i g i o c a t o r i l ’ h a n n o i m p r e s s i o n a t a Serie A ma qualcosa è andato storto: tanti di più? infortuni e qualche elemento non ha reso “D o u g l a s C o s t a , B e n a t i a . Ve r d i , L u i s come con Di Francesco. Sono i giocatori A l b e r t o . Tu t t a l ’ A t a l a n t a . M a p i ù d i t u t t i a condannare o esaltare gli allenatori”. Milinkovic-Savic: un fenomeno, fa la differenza in tutti i reparti. È diventato In f o n d o a l l a c l a s s i f i c a l a l o t t a s e m b r a un centrocampista di spessore assoluto, ristretta a cinque club. è giusto che valga tanto”. “S e c o n d o m e q u a t t r o , p e r c h é i l G e n o a con Ballardini è andato sul sicuro e non avrà problemi a salvarsi. Sarà lotta aperta fino alla fine: anche il Benevento Milinkovic-Savic è un fenomeno può sperare, mentre la delusione è sicu- r a m e n t e l ’ H e l l a s : u n a p i a z z a c o s ì i m p o r- tante merita di più. Sembra già tutto delineato, come negli anni scorsi: ecco perché sono per la riduzione del numero Gi à s e t t e c a m b i i n p a n c h i n a a m e t à d i s q u a d r e i n S e r i e A” . stagione. Chi ha tratto maggior beneficio? “S i c u r a m e n t e l ’ U d i n e s e c o n O d d o . Q u e l l a friulana è una buonissima squadra, con Il VAR è un valore aggiunto. Il una solida base e tanti ragazzi interes- problema è l’interpretazione santi. Oddo è arrivato in una situazione difficile e ha già raccolto 15 punti in sei partite. È un ottimo allenatore, esprime un bel calcio e ha il merito di aver dato Ch e i d e a s i è f a t t o d e l V A R ? tranquillità ai suoi giocatori, permettendo “S o n o a f a v o r e d e l l a t e c n o l o g i a . I n loro di esprimersi nel migliore dei modi”. Europa ci sono grossi problemi, addirit- tura in Spagna non hanno nemmeno la An c h e a S a s s u o l o l e c o s e s t a n n o a n d a n - goal line technology e succedono disa- do bene dopo l’esonero di Bucchi. stri. Il VAR ha corretto tanti errori finora, “M i d i s p i a c e p e r l u i . A b b i a m o f r e q u e n - tato insieme il corso a Coverciano e lo conosco bene: ha idee brillanti, è prepa- ratissimo e sicuro di sé, ha sempre fatto bene in passato. Aveva trovato l’ambien- foto Federico Gaetano TMWmagazine 9
INTERVISTA è uno strumento che può solo aiutare gli t a t t i c a e l a c o n d i z i o n e f i s i c a . Ta n t i c a l c i a - arbitri. Il problema è l’interpretazione, il tori non giocano nei loro rispettivi club, modo di valutare gli episodi da parte di il problema è ampio e coinvolge tutte le chi sta dietro. Le immagini sono chiare, cariche federali. Dare solo la colpa al CT nitide”. o a chi lo ha ingaggiato non è giusto”. Im p o s s i b i l e n o n p e n s a r e a l l ’ e p i s o d i o Ch i v e d r e b b e b e n e c o m e p r o s s i m o C t ? del famoso scontro tra lei e Ronaldo. “S i c u r a m e n t e C a r l o A n c e l o t t i , l o m e t t e r e i Cosa avrebbe deciso il VAR? dappertutto. È la speranza di tutti, sareb- “N o n s i s a c o s a s a r e b b e s u c c e s s o . È be la ciliegina sulla torta. È una grande sempre una questione di interpretazione”. persona e un grande allenatore, può restituire entusiasmo e far tornare l’affet- Il 2 0 1 8 s a r à l ’ a n n o d e l M o n d i a l e i n to dei tifosi”. Russia, un Mondiale senza l’Italia. “Q u e s t a è u n a n o t a d o l e n t e , n o n Qu a l è i n v e c e i l f u t u r o d i M a r k I u l i a n o ? vedere l’Italia al Mondiale sarà “S o n o i n a t t e s a d i u n a p r o p o s t a c o n c r e t a , triste. Ho incontrato circa 20 giorni un progetto serio. Mi aggiorno, studio, fa Salvatore Sullo, il secondo di seguo soprattutto i miei ex compagni di Ve n t u r a e m i o e x c o m p a g n o a squadra che allenano. Andrò a trovare Messina, una persona prepara- Zidane a Madrid e Conte a Londra, conti- tissima. Mi ha raccontato che nuerò a guardare le partite di Serie B e C non è stato facile gestire alcune perché il calcio è dappertutto”. situazioni all’interno dello s p o g l i a t o i o . Ve n t u r a è u n buon allenatore ma non era adatto per la Nazionale. È un insegnante di calcio, uno che ha bisogno di tempo per lavorare sulla foto Antonello Sammarco/Image Sport foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 10
Una Dea eterna #EDITORIALE #ATALANTA #TOP&FLOP Andrea LOSAPIO @Losapiotmw L’Atalanta dei miracoli non accenna a fermarsi. Italia o vinte, anche sprecando parecchi Anche lui, come Cristante, è già praticamente in Europa non fa differenza palloni. Invece lo slove- no, arriva- doppia cifra, giocando meno, diventando il rimpian- S to in estate per una cifra vicina ai to anche della Fiorentina. Finora, rispetto alle ultime ei ottimi mesi, quasi al livello della scorso 5 milioni, sta dando quell’impre- stagioni, ha avuto decisamente più continuità di rendi- annata. L’Atalanta è in corsa su tre fronti, vedibilità che il solo mento, qualche volta agendo da centravanti. con il passaggio di turno in Europa League, Gomez le semifinali di Coppa Italia e la presenza non può nel groppone per la qualificazione conti- sempre nentale. Almeno quattro partite memorabili, come garan- FLOP le due con l’Everton, la vittoria con il Lione in casa tire. e quella con il Napoli nel secondo trofeo nazionale. Jasmin Kurtic – Ha visto il campo davvero poco, dopo Poi 67 punti in Serie A nel 2017, senza considerare il che l’anno scorso era praticamente uno degli intocca- girone europeo. bili dell’undici di Gasperini. E quando lo ha fatto, non ha dato quel rendimento minimo per creargli qualche occasione in più, anche per cercare trovare un posto da titolare. Possibile che l’Atalanta non voglia cederlo, TOP perché comunque rappresenta una riserva di primo livello, ma è la terza scelta in almeno quattro ruoli. Bryan Cristante – La vera sorpresa dell’anno, arriva- Così già alcune società, come Chievo, Benevento o to come un Carneade dal Pescara (già praticamen- Spal, hanno chiesto informazioni all’Atalanta, speran- te retrocesso), è sicuramente lui, preso per diciotto do in una risposta positiva. L’Atalanta deve sfoltire ma mesi in prestito con diritto di riscatto dal Benfica e non sarebbe Kurtic uno dei prescelti. ora nuovo uomo mercato nerazzurro. Di fatto l’eser- cizio dell’opzione è solo una questione di tempo, per Robin Gosens – In entrata i nerazzurri cercano sola- poco meno di 5 milioni di euro, salvo poi cederlo a mente una pedina, cioè un terzino sinistro che possa giugno. A meno di un’offerta davvero fuori dal tempo fare il titolare in alternativa con Spinazzola. Il gol in che possa anticipare tutto a gennaio, cosa che appare Europa League, contro l’Everton, non può bastare molto complicato. Già vicinissimo alla doppia cifra per il difensore olandese, apparso davvero troppo in stagione, Cristante piace a Inter, Juventus, Milan, acerbo alla sua prima esperienza in Italia. Chissà che Roma e pure alle inglesi. non possa trovare un prestito – se dovesse arrivare un altro calciatore – per crescere ulteriormente. Perché Josip Ilicic – Dovendo guardare alle prestazioni e sarebbe da valutare ulteriormente, ma per ora non all’importanza in un undici, Alejandro Gomez non può Da Carneade a uomo appare al livello richiesto dai Gasperini ai suoi, poiché essere uno dei top. Però l’argentino ha vissuto alti mercato: ecco Cristante alle volte preferisce addirittura Castagne, nell’inedito e bassi, spesso non è riuscito a chiudere partite già ruolo di cursore mancino. foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 12
Brilla il portiere volante #EDITORIALE #BENEVENTO #TOP&FLOP Marco FRATTINO @MFrattino Brignoli resterà nella storia per il suo gol e per il primo il rendimento. Il salto di qualità, tra l’altro, per il calcia- iniziato e tocca storico punto del Benevento in A tore romano sembra dietro l’angolo. In scadenza a lui dimostra- S contrattuale il prossimo 30 giugno, Ciciretti è da tempo re quanto vale. ette punti in classifica, con la speranza nel mirino del Napoli che sta definendo il suo ingag- A Benevento che il meglio possa arrivare nelle restanti gio. A parametro zero a partire dal 1° luglio oppure oppure altro- diciotto partite di campionato. Il Benevento fin da subito, lo scopriremo nelle prossime settimane. ve, perché ci cercava la svolta che sembrava non arri- Sognava di tornare alla Roma vista la sua fede, resterà sono alcuni vare mai, nemmeno col cambio di tecni- invece in Campania cambiando casacca e prospettive club (come co passando da Marco Baroni a Roberto De Zerbi. in classifica. la Fioren- Il mister ex Novara e Pescara resterà nella storia per tina) pronti la promozione in Serie A con la formazione sannita, a conceder- ma anche come l’allenatore capace di restare a quota FLOP gli un’altra zero punti dopo nove giornate. Marco Baroni - Eroe a giugno, esonerato prima di chance. fine ottobre. È il triste (e strano) destino degli allena- tori che, in pochi mesi, vedono stravolgere il proprio TOP lavoro e la propria valutazione agli occhi di tifosi e Alberto Brignoli - Non è il titolare indiscusso tra i addetti ai lavori. Ottimo il suo cammino in Serie B, in pali, nonostante sembrava aver superato la concor- A non è riuscito a smuovere la classifica che è rimasta renza di Vid Belec con l’insediamento di De Zerbi in inchiodata a quota zero con il tecnico di Firenze alla panca. Eppure l’ex portiere di Sampdoria e Leganés, guida dei sanniti. In entrambi i casi, resterà nella storia di proprietà della Juventus, è riuscito a entrare nella della Società del patron Oreste Vigorito. Era approda- storia per la rete del definitivo 1-1 contro il Milan. È re nella massima categoria dopo gli esordi a Siena, entrato in scena come un vero supereroe, nel momen- squadra che ha allenato tre volte in A nel 2009 per to del bisogno poiché il primo punto sannita in Serie sostituire Marco Giampaolo e prima di Alberto Malesa- A porterà per sempre il suo nome. A prescindere da ni. Senza mai vincere neanche in quella circostanza, come finirà la stagione il “portiere volante”, dalle parti tra l’altro. Adesso dovrà trovare un nuovo progetto per dello stadio Ciro Vigorito, sarà associato alla prodezza tornare in A dalla porta principale. di testa in area rossonera. Danilo Cataldi - Giovane di belle speranze con un Amato Ciciretti - Tra i protagonisti della promozione possibile futuro in Nazionale. Era giudicato così un Baroni tra i flop. nella massima categoria, il calciatore cresciuto nel paio di anni fa, con i confortanti esordi alla Lazio che L’allenatore ha chiuso a zero punti settore giovanile di Lazio prima e Roma poi risulta sembrava aver allevato una stella del domani. Invece il essere il secondo miglior marcatore della compagine centrocampista s’è perso nel 2017, a Genova (sponda beneventana in campionato. Tutto ciò, nonostante i rossoblu) prima e nel Sannio poi. È un classe ‘94 e problemi fisici che ne hanno condizionato l’impiego e il futuro è ancora dalla sua parte, il 2018 è appena foto Insidefoto/Image Sport TMWmagazine 13
Verdi in rampa di lancio #EDITORIALE #BOLOGNA #TOP&FLOP Tommaso MASCHIO L’esterno e Poli sono fra le note liete. ti europei riusciva in tale impresa. La sua valutazio- FLOP Destro e Masina restano ancora nel limbo ne attuale oscilla fra i 30 e i 40 milioni di euro, ma a C gennaio non lascerà Bologna e il Bologna. Mattia Destro quattro gol in 15 partite, di cui il primo on la fine del girone d’andata e l’inizio arrivato a metà novembre, sono numeri impietosi per della finestra invernale di calciomerca- Andrea Poli è arrivato in estate un attaccante, specialmente se questi è il centravanti to arriva il tempo dei primi bilanci su chi a parametro zero, dopo quat- titolare della squadra e sia stato pagato una decina nelle prime 19 gare della stagione ha tro anni al Milan, con il difficile di milioni di euro tre anni fa. Numeri simili a quelli fatti mantenuto, o è andato oltre le aspettative compito di non far rimpiangere registrare negli ultimi due anni, quando chiuse a fine e chi invece ha deluso. Il Bologna ha disputato finora quel Blerim Dzemaili, volato in stagione con rispettivamente 8 e 11 gol, segno che un buon campionato, conquistando 24 punti e il 12 Nord America al termine dello quella crescita che tutti si aspettavano ancora non è posto in classifica, in cui però è mancato il salto di scorso campionato, che era arrivata. A questo va aggiunto un atteggiamento in qualità per puntare a qualcosa in più di una semplice stato fra i protagonisti dell’ultima campo spesso irritante per i tifosi, che sembra deno- salvezza. annata rossoblù con gol e piglio tare poca fame e voglia, come se il giocatore sia già da leader in mezzo al campo. Il appagato e non abbia quegli stimoli necessari per compito non era facile e in alzare l’asticella delle proprie prestazioni e ambizio- TOP molti in estate avevano ni. Un atteggiamento spesso sottolineato anche dal storto un po’ il naso tecnico Donadoni che lo ha strigliato e ripreso in più Simone Verdi è senza dubbio uno dei grandi visto che le ultime di un’occasione nel tentativo di far scattare quella protagonisti della stagione rossoblù e in stagioni in rossonero scintilla che potrebbe cambiare la storia di Destro e di questa stagione sta confermando e miglio- non erano state esal- conseguenza del Bologna. rando quanto di buono aveva fatto vedere tanti per Poli. Il centro- nella passata stagione tanto da scomoda- campista però fin dalle Adam Masina è un’altra delle delusioni di questa re le grandi italiane che bussano con insi- prime uscite estiva prima parte di stagione. Forse distratto dal tira e molla stenza alla porta di Saputo. Verdi ha già ha dimostrato di avere sul rinnovo del contratto in scadenza nel 2019 il terzi- eguagliato il proprio record di reti, 6 segna- ancora molto da dare, del no mancino non è riuscito ancora a completare quel te la scorsa stagione sotto le due torri, e resto ha ancora 28 anni, percorso di salto di qualità che tutti ritenevano sconta- punta con decisione alla doppia cifra a fine e ha preso per mano il to fin dagli esordi in Serie B. In fase difensiva continua anno per trascinare il Bologna il più in alto centrocampo svolgendo, a manifestare ancora lacune preoccupanti e anche possibile, ha già messo a segno cinque assist seppur con altre caratte- la tenuta mentale non è sempre delle migliori. L’es- e con le sue giocate di qualità e la sua velocità ristiche e sopratutto altri sere bolognese e tifoso del Bologna non gli rende la ha spesso tolto le castagne dal fuoco a Dona- numeri in fase realizzati- vita più facile, anzi come spesso capita questo gli si doni. Destro o sinistro per lui non fa differenza va, quel ruolo fondamen- ritorce contro esponendolo alle volte a critiche anche tanto che in questa stagione Verdi ha fissato un tale di collante fra linea eccessive. piccolo record andando a segno, su punizione, mediana e attacco che fu calciando con entrambi i piedi, era dal 2004/05 proprio dello svizzero la che nessuno nei cinque principali campiona- scorsa stagione. Verdi vale 25 milioni? foto Matteo Gribaudi/Image Sport L’obiettivo è che arrivi a valerne 50 TMWmagazine 14
Valori costanti #EDITORIALE #CAGLIARI #TOP&FLOP Tommaso BONAN Barella e Joao Pedro restano i migliori. campionato italiano, premiarlo col rinnovo di contratto fino al 2022. Per il Van der Wiel la vera delusione tanto che le sirene classe 1997 diciassette presenze su diciannove, due I di mercato già reti e tantissima voglia di migliorare. Aspettando il l giro di boa della Serie A ha dato i suoi primi da settimane giudizio finale del campionato. responsi, anche se per i bilanci definitivi – come hanno comin- è giusto che sia – sarà doveroso aspettare la fine ciato a farsi del campionato. Al termine del girone d’andata, sentire. Motivo FLOP ad ogni modo, alcune indicazioni sono già ben in più per cui la visibili, con la classica suddivisione tra top e flop della stessa società Passando alle delusioni del Cagliari, al primo posto squadra. Il Cagliari, infatti, ha fin qui disputato una di Giulini ha trova spazio indiscutibilmente Gregory Van der stagione sottotono, anche se comunque la classifica deciso a fine Wiel. Arrivato in estate ed annunciato come possibile resta pienamente in linea con gli obiettivi prefissati anno di sorpresa della formazione sarda, il terzino olandese in estate. Ecco, dunque, i peggiori e i migliori (con classe 1988 ha fallito ancora una volta, dando seguito qualche riserva) della squadra sarda. al trend negativo di cui si era già reso protagonista con le maglie di Paris Saint-Germain prima, e Fener- bace poi. Praticamente mai utilizzato da Rastelli, Van TOP der Wiel non è riuscito a convincere – complici ritardi Partiamo da coloro che, nelle prime diciannove di condizioni ed infortuni – nemmeno il nuovo tecnico giornate del campionato, si sono comportati Diego Lopez, ad eccezione di qualche apparizione sul nel migliore dei modi, seppure – come detto – finale dell’anno solare, comunque anonima. Un vero e con delle riserve. È il caso, ad esempio, di Joao proprio flop che – di fatto – con ogni probabilità avrà Pedro: il numero 10 brasiliano ha chiuso il girone delle ripercussioni anche sul mercato di gennaio. Il d’andata come capocannoniere della squadra (5 secondo gradino del podio dei peggiori, infine, vede gol assieme all’attaccante Leonardo Pavoletti), una coppia di attaccanti in coabitazione: Marco Sau resistendo soprattutto al cambio di guida tecni- e Diego Farias. Entrambi avrebbero dovuto alternarsi ca da Massimo Rastelli a Diego Lopez. Sempre al fianco del titolarissimo Leonardo Pavoletti, cercan- titolare, Joao Pedro anche in questa prima parte do di portare maggior peso offensivo alla squadra, ma di stagione è riuscito a ritagliarsi uno spazio impor- al termine del girone d’andata il risultato è stato ben tante, in termini di reti e supporto alla squadra, anche diverso: hanno segnato un solo gol e sbagliato un se la squalifica ottenuta contro la Fiorentina (quattro rigore a testa, oltre ad aver avuto un minutaggio limi- giornate di stop) alla diciottesima giornata ne ha in tato per motivi fisici o scelte tecniche. L’età e le aspet- parte offuscato il giudizio. Che, comunque, resta posi- tative, ad ogni modo, fanno propendere l’asticella del tivo. Più che positivo, invece, se parliamo di Nicolò Scelte tecniche e problemi fisici: giudizio negativo più in direzione del brasiliano classe Barella. Il giovane centrocampista del Cagliari (e di le aspettative su Farias erano altre 1990, piuttosto che sull’esperto attaccante sardo. Cagliari) ad oggi è anche tra le rivelazioni assolute del foto Daniele Mascolo/PhotoViews TMWmagazine 15
Le solite certezze #EDITORIALE #CHIEVO #TOP&FLOP Lorenzo MARUCCI @lorenzomarucci Solido, concreto e risoluto. Questo è il Chievo e i suoi di vista realizzativo, l’anno passato è stato una delle migliori giocatori note più liete del Chievo avendo garantito un buon P numero di reti chiudendo la stagione in doppia cifra. E er il Chievo il 2017 è stato un anno discre- anche in questa stagione ha contribuito con discreta to. È arrivata l’ennesima salvezza tranquilla continuità con le sue reti, peraltro in una squadra che e la squadra è ripartita con serenità nella fatica ad andare a segno. nuova stagione. Nelle ultime partite dell’an- no è andata incontro a qualche ko inatteso che ha minato qualche certezza che il Chievo pareva aver ormai raggiunto ma la storia recente dice che i FLOP veneti hanno comunque l’esperienza e la forza per affrontare anche incidenti di percorso. Nenad Tomovic rappresenta per adesso uno dei giocatori che, arrivato nell’estate 2017, prelevato dalla Fiorentina, non è riuscito appieno ad inserirsi e a forni- re quel contributo sempre convincente, a volte carat- TOP terizzandosi per distrazioni che sono risultate fatali. L’altra delusione, o meglio flop, è rappresentata da I giocatori top del 2017 vanno indicati nel portiere Gianluca Gaudino, classe ‘96, figlio d’arte (suo padre Stefano Sorrentino e in Roberto Inglese, l’attaccante Maurizio arrivò in finale di Coppa Uefa con lo Stoc- che si è distinto e imposto a suon di reti. Per l’estre- carda contro il Napoli di Maradona). Nel 2014-15 era mo difensore si tratta di una nuova grande conferma: staTo promosso in prima squadra al Bayern Monaco arrivato a trentotto anni non sembra sentire il peso niente meno che da Guardiola che era rimasto impres- dell’età, anzi pare poter essere decisivo anche per il sionato dalle qualità del giovane centrocampista. Fu prosieguo della stagione, a testimonianza di una sana uno dei più giovani debuttanti in Bundesliga nella vita da atleta e di un rigore assoluto nell’affrontare gli storia del club bavarese (il quarto, per la precisione). allenamenti. Ha superato il traguardo delle 200 gare in Stando così le cose, c’era la sensazione che dopo A con il Chievo e tra le partite che nel corso dell’anno l’esperienza dell’anno passato al San Gallo in Svizze- lo hanno visto assoluto protagonista c’è senza dubbio ra (dove aveva giocato trentasei gare tutte da titola- quella in campionato nello scorso novembre contro la re) la tappa del Chievo potesse essere quella giusta Roma all’Olimpico. Una super prestazione che consentì per continuare la sua crescita. Ambiente tranquillo al Chievo di strappare un punto, tra la disperazione dei e senza pressioni, possibilità di lavorare in assoluta giallorossi. In quella circostanza Sorrentino si dimo- serenità. Da quando è arrivato in Veneto però non ha C’erano grandi aspettative su strò un autentico muro, parando anche con i piedi. praticamente mai visto il campo. Segno evidente che Gaudino. Per ora disattese Quanto ad Inglese, l’attaccante classe ‘91 sembra almeno per ora durante la settimana non è mai riuscito aver raggiunto la piena maturità. Affidabile dal punto a convincere Maran. foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 16
Il Rolando ritrovato #EDITORIALE #CROTONE #TOP&FLOP Ivan F. CARDIA @ivanfcardia Mandragora torna ai suoi livelli, Cordaz è un baluardo. Izco delusione, Cabrera da “Chi l’ha visto?” Rolando Mandragora - rieccolo. All’e- Leandro Cabrera - e chi l’ha visto? Non sarà L sordio in Serie A col Genoa ha annulla- arrivato in pompa magna, ma i trascorsi all’At- a stagione sembrava iniziata bene, ma ora to un certo Paul Pogba. Poi si è perso, lético Madrid e i tre anni da titolare fisso al nulla è più certo. Il Crotone è partito meglio soprattutto a causa di qualche grave Saragozza facevano pensare che il difensore di quanto non avesse fatto nella scorsa problema fisico. La Juventus non lo ha uruguaiano fosse di tutt’altra pasta. Sarebbe annata, poi qualcosa si è rotto con Davide abbandonato e lo ha girato in prestito dovuto essere una certezza del Crotone, Nicola e ora il futuro dei pitagorici è nelle al Crotone, perché si (ri)facesse le ossa. invece lo è stato solo nelle prime cinque mani di Walter Zenga. Soprattutto, è difficile decifra- Bravo il club calabrese a puntarci, bravo lui partite, in cui la squadra ha raccolto re quale sia il livello dei calabresi: spesso più in palla a dimostrare che un ragazzo del 1997 appena un punto. Poi è scom- delle avversarie nella lotta salvezza, poi palesano non può essere finito. È il miglio- parso, e nel suo caso ad evidenti e inevitabili limiti nella rosa. Proprio da Nicola re dei suoi a livello di statistiche, aspettarlo sembra esserci la dovremmo partire, ma è difficile dare un giudizio. Non e ha trovato anche il gol. Bravi, Sciarelli. lo si può inserire fra i top della stagione, ma giudicarlo infine, sia Nicola che Zenga a un flop sarebbe quantomeno ingeneroso: la separa- riportarlo nel suo ruolo naturale, zione è arrivata per motivi che col campo non c’entra- quello di centrocampista davanti no niente. E Nicola ha lasciato con una percentuale di alla difesa, lasciando da parte l’idea vittorie addirittura superiore a quella dell’anno scorso. di farne un difensore centrale. Lasciamo da parte il tecnico, e andiamo a scoprire chi sorride e chi no. FLOP Mariano Izco - ok, ripartire da un infor- TOP tunio così grave, a 34 anni, non deve essere la cosa più semplice del mondo. Alex Cordaz - fare il portiere del Crotone, di per sé, L’argentino di Buenos Aires ha questa non è facilissimo. E numeri alla mano Cordaz è il terzo scusante dalla sua. Però, dall’alto della peggior estremo difensore della Serie A per gol subiti. sua carriera, avrebbe dovuto essere un faro Però i conti sono spesso freddi e non dicono la verità: per i suoi compagni, anche reinventando- per esempio, che Cordaz è stato spesso un baluar- si lì dove il fisico glielo consente. Invece, ha do. Rigore parato a parte, ha saputo confermare il giocato pochissimo e quando lo ha fatto non Riecco Mandragora, quello suo ruolo da leader in una squadra che in un anno e mezzo ha inevitabilmente perso molti riferimenti. Ha è riuscito a dare quel qualcosa in più. Colpa, ancora, di qualche guaio fisico, ma i conti alla che ha annullato Pogba sempre giocato, e ha tenuto la porta inviolata in tre fine sono ingrati: solo due presenze da titolare. E occasioni: ancora una volta, non sarà un miracolo. Ma la Serie B lo aspetta. Con l’augurio, ovviamente, provateci voi. di rilanciarsi. foto Antonello Sammarco/Image Sport TMWmagazine 17
I primi risultati #EDITORIALE #FIORENTINA #TOP&FLOP Tommaso LORETO @To_Lo_ In estate il via ad un nuovo ciclo sportivo. In attesa re praticamente tutte le partite, lo score racconta di FLOP di capire il reale valore del gruppo ecco le prime gol capolavoro (quelli con Bologna e Atalanta) tanta soddisfazioni corsa, grinta a dismisura e una rinnovata fase difen- Riccardo Saponara - Un anno fa l’arrivo di Saponara Q siva quando è stato chiamato ad agire in un 3-5-2. In colse un po’ tutti di sorpresa. La mossa di Corvino fu uella portata a termine la scorsa estate quelle circostanze Pioli lo ha allontanato dall’area di tanto rapida quanto inattesa e il trequartista arrivò a dalla dirigenza della Fiorentina è stata rigore ricevendo tuttavia copertura su tutta la corsia Firenze in prestito con obbligo di riscatto fissato a 9 una vera e propria rivoluzione. Via quasi esterna, quasi che il cambio di modulo non avesse milioni di euro. Dodici mesi dopo i viola devono ancora tutti gli elementi del ciclo tecnico prece- cambiato l’impatto che Chiesa sa dare alle partite ben capire cosa può dare Saponara alla squadra. Nel dente e spazio ad un gruppo di che gioca. suo primo anno fiorentino Saponara ha attraversato calciatori nuovi. L’obiettivo dei viola per questa infortuni alla caviglia, lunghi stop, e rientri ben poco stagione è di cementarsi come gruppo e, German Pezzella - Degli acquisti estivi, convincenti. Giusto in Coppa Italia Pioli gli ha conces- successivamente, vedere quale posizione ed esclusi i giocatori arrivati sul fil di lana so qualche chance senza che, né con Sampdoria né in classifica poter occupare. Stefano Pioli delle trattative, quello di Pezzella è stato con Lazio, siano arrivate risposte come minimo inco- finora si è dimostrato un bravo alchimista, di gran lunga il più efficace. Arrivato dal raggianti. Di recente il tecnico lo ha anche stimolato, valorizzando i migliori talenti e cercando di Betis con un riscatto che la Fiorentina ha dicendo che si aspetta molto da lui, eppure dalle parti coprire le falle comunque presenti nell’or- già fatto sapere di voler pagare, il difen- del Franchi sono ancora tutti in attesa di capire bene ganico messo a disposizione da Pantaleo sore argentino si è anche già guadagna- che piega prenderà la storia in viola di Saponara. Corvino. to qualche presenza con la nazionale viste le prestazioni in campionato. Antici- Maxi Olivera - Nell’incertezza dei nomi di merca- pi, visione di gioco, qualità nelle marcatu- to accostati alla Fiorentina, l’unica certezza sembra TOP essere quella legata alla partenza di Maxi Olivera. Il re, sono tutte doti che hanno rapidamente Federico Chiesa - L’effetto sorpresa si è reso Pezzella un perno della difesa viola, in terzino uruguaiano è infatti in procinto di lasciare presto trasformato in vere e proprie confer- coppia con Astori davanti a Pezzella. Ma Firenze dopo oltre un anno e mezzo fatto soprattutto me. Chi pensava che Federico Chiesa anche in attacco, soprattutto nel gioco di bassi. Quando chiamato in causa Maxi ha palesato potesse pagare dazio al suo aereo, il difensore è diventato discrete difficoltà in fase difensiva e poca precisione secondo anno nella massi- presto uno degli elementi più al momento del cross. Colpa, probabilmente, di un ma serie sarà rimasto pericolosi in occasione calcio diverso da quello sudamericano. In Serie A è in stupito dalle presta- dei calci d’angolo. particolar modo il Cagliari di Lopez, suo connazionale, zioni del figlio d’arte a tenerlo d’occhio sulla scia di quanto già avvenuto nel girone d’an- quando Vecino finì in prestito in Sardegna. Per prova- data. Flessione a re a rilanciarsi, d’altronde, Maxi Olivera non ha molte parte, inevitabile opzioni se non cercar fortuna con una maglia diversa per un giovane da quella viola. come lui chia- mato a gioca- Per Chiesa la crisi del secondo anno non esiste foto Federico De Luca TMWmagazine 18
Balla balla Ballardini #EDITORIALE #GENOA #TOP&FLOP Simone BERNABEI @Simo_Berna Il cambio di guida tecnica ha portato i frutti sperati. mercato, Perin si è caricato il Genoa sulle spalle rega- Ecco perché Ballardini è il primo top del Grifone. lando come spesso capita grandissime prestazioni. E I i numeri, almeno gli ultimi numeri, sono tutti dalla sua l Genoa prova a tirarsi su dopo un inizio di stagio- parte, come dimostrano le ultime 4 partite prima della ne decisamente al di sotto della sufficienza. Con sosta terminate col ‘clean sheet’. mister Juric in panchina il Grifone non è mai riuscito ad esprimere gioco e a macinare punti, da qui una classifica che si era fatta particolar- FLOP mente calda ai primi giorni di novembre. Poi il cambio Impossibile non consegnare lo scettro di peggiore a in panchina, l’arrivo di Ballardini e una ritrovata sere- Ricardo Centurion. L’attaccante argentino classe ‘93 nità hanno portato ad un’ottima serie positiva e come era tornato a Genova per la sua seconda esperienza logica conseguenza ai punti buoni per scalare posizio- col Grifone con grandi aspettative, soprattutto dopo il ni. Gran parte del merito va proprio a mister Ballardini lungo testa a testa col Boca Juniors, club disposto a che grazie al lavoro è riuscito a ridare motivazioni ad fare carte false per averlo alla Bombonera. Il Genoa una squadra che sembrava svuotata dalla precedente alla fine ha avuto la meglio per l’erede designato di gestione. Bene, benissimo anche Mattia Perin, sempre Roberto Baggio. Per stessa ammissione del Divin più uomo simbolo di questo Genoa. Malissimo Ricar- Codino, non certo di chi scrive. La magia dei tocchi do Centurion nella sua seconda esperienza genoana, di Baggio però non si è neanche lontanamente intra- ci si aspettava parecchio di più anche da Gianluca vista, anche perché Centurion ha giocato la miseria di Lapadula. tre spezzoni di partita per un totale di 52 minuti effetti- vi. Insieme all’argentino, inseriamo fra i flop Gianluca Lapadula. E qui spieghiamo: dopo la prima stagione TOP in A al Milan l’attaccante ex Pescara ha preteso e otte- nuto una chance da protagonista assoluto ed il Genoa Il primo posto fra i top va come anticipato a mister gliel’ha concessa ben volentieri. Lapadula però, anche Davide Ballardini, l’artefice della rinascita rossoblu a causa di un infortunio, non è ancora riuscito a lascia- nei mesi di novembre e soprattutto dicembre. Otto le re il segno come testimoniano le sole 2 reti in 12 partite di campionato dirette dall’allenatore di Raven- presenze in campionato. Tutti si aspettavano qualcosa na, in cui il Genoa ha centrato 4 vittorie, 3 pareggi e in più dal punto di vista realizzativo, soprattutto perché una sola sconfitta. Un percorso importante che ha negli ultimi anni il Genoa ha fatto spesso e volentieri le riportato la squadra rossoblù nelle zone tranquille fortune dei propri centravanti. della classifica. Per questo motivo, oltre ai giocatori che hanno ben figurato, impossibile non citare il tecni- co. Fra chi scende in campo invece indichiamo Mattia Centurion doveva essere l’erede di Roberto Baggio. Perin. Dato come sicuro partente in ogni sessione di Ma non si è neanche avvicinato al Divin Codino foto Matteo Gribaudi/Image Sport TMWmagazine 19
Cerci, dove sei? #EDITORIALE #HELLAS #TOP&FLOP Andrea GIANNATTASIO @giannattasius Verde è la rivelazione del campionato gialloblu. ne di Alessio Cerci con la maglia dell’Hellas è Delude anche Buchel Romulo - Se vi capitasse per caso di stata fino ad oggi a dir poco deludente. Appena G sfogliare un prontuario dei più comuni 15 presenze e meno di 1.000’ giocati, ai quali iro di boa in Serie A, tempo di promossi modi di dire italiani, alla voce “usato si aggiungono appena due gol contro Bologna e bocciati. Anche in casa Verona, dove la sicuro” potrebbe all’improvviso compa- e Spal, dei quali uno soltanto è stato utile per prima parte di stagione all’ombra dell’A- rire la faccia ed il nome di Romulo. portare punti pesanti per la classifica della squa- rena non è stata particolarmente felice, L’esterno di origine brasiliana infatti è dra di Pecchia. Uno score troppo risicato per un come testimonia il penultimo posto e i 15 stata forse la conferma più lieta di questa giocatore approdato in Veneto come fiore all’oc- punti raccolti nel girone d’andata dalla formazione di prima parte di stagione del Verona, chiello della campagna acquisti scali- Pecchia. Vediamo dunque quelli che sono le sorprese un’annata vissuta fino a questo gera ed indicato dalla critica come e le delusioni in casa Verona: momento tra tanti bassi e pochi il calciatore in grado, più di tutti, alti ma che ha sempre visto tra di poter togliere le castagne dal i suoi protagonisti (in positivo) fuoco nella corsa alla salvezza. TOP proprio il capitano gialloblù, il giocatore della rosa di Marcel Büchel - Presentato Daniele Verde - È indiscutibilmente il giocatore rivela- Pecchia più utilizza- alla piazza come l’acquisto zione della prima parte dell’annata veronese. Sorpre- to (al giro di boa d’esperienza in grado di sa, peraltro, fino ad un certo punto visto che già nella sono stati 1.606 non far pesare la giovane passata stagione, quando vestiva la maglia dell’Avelli- i minuti giocati in età di alcuni componenti no in Serie B, Verde era stato uno dei migliori nell’arco A nell’arco di 19 della rosa, l’ex Empoli si di tutto il campionato biancoverde con 32 presenze presenze). è presto inabissato nella e ben 8 reti. Uno score di alto livello che ha convin- mediocrità complessiva to in estate il ds Fusco a puntare forte sullo “scugniz- della squadra, non legit- FLOP zo” classe ’96 ancora di proprietà della Roma. Una timando quel tasso di scommessa per adesso vinta, se si pensa che oltre ai Alessio Cerci - Sarà per una personalità che in più di una due gol e ai due assist già messi a segno, Verde può condizione fisica che, negli ultimi circostanza gli aveva permesso di fare vantare anche il titolo di terzo giocatore di movimento anni, è sempre stata precaria e lo la differenza in maglia azzurra e che in più impiegato della rosa (davanti a lui solo Romulo) e ha tormentato tanto in Spagna fin dei conti era stata l’arma vincente Bessa. Un rendimento di sicuro affidamento che ha quanto nelle sue parentesi italia- che aveva convinto l’Hellas a puntare acceso l’interesse di più di un club in Serie A, con il ne, sarà per uno scarso feeling su di lui in estate. Napoli in testa. Niente da fare però: l’esterno è infatti con il campo che ancora, destinato a concludere la propria stagione all’Hellas. all’ombra del Bentegodi, Per la gioia del tifo gialloblù, che grazie alle magie di non si è ancora trasformato Che numeri per Romulo: Verde spera di abbandonare nel girone di ritorno la in una nuova storia d’amore, è il calciatore più utilizzato della rosa penultima piazza in classifica. ma la prima parte di stagio- foto Daniele Buffa/Image Sport TMWmagazine 20
Ascesa a metà #EDITORIALE #INTER #TOP&FLOP Gianluigi LONGARI @Glongari Skriniar la sorpresa positiva. J. Mario che flop! Un’Inter in crescita ma ancora ben lontana dal top. za strutturale nella fase arretrata. Manca U un centrale difensivo ma nonostante ciò na prima parte di campionato positiva la retroguardia di Spalletti è stata spesso re, non ha al momento giustificato la pervicacia con e, per certi versi, sorprendente, seguita presa ad esempio come una delle più performanti la quale Ausilio prima e Sabatini poi, avevano spinto da un calo repentino sul finire del 2017. dell’intero torneo tricolore. Statistiche verificate e che per regalare Henrique Dalbert a Luciano Spalletti. Il Un’Inter dunque un ascesa ma ancora devono la loro efficacia alla presenza di uno dei difen- grande progetto di fare del brasiliano l’ennesimo mira- ben lontana da essere una squadra di sori più forti del continente. In pochi avreb- colo Spallettiano di giocatore di altissimo livello non è altissimo livello. bero pronosticato un futuro ad un livello ancora arrivato alla sua fase finale: per colpe proprie tanto elevato per Milan Skriniar, ma buon e per meriti di una concorrenza che si è sempre fatta per l’Inter, quei pochi lavorano nella diri- trovare presente ed affidabile nel momento in cui è TOP genza nerazzurra. E così, quello che stata chiamata in causa. Un flop che si spera possa Mauro Icardi - In un avvio di stagione tutto pareva un investimento esagerato fiorire nella seconda parte di stagione per ribaltare le sommato positivo, il nome a svettare non può in relazione alle prestazioni che lo critiche più che legittime che ne hanno accompagnato che essere quello del capitano della truppa. slovacco aveva avuto modo di offrire le prestazioni in questa prima fase del campionato. La prima porzione di campionato messa insie- con la maglia della Sampdoria, si è me da Mauro Icardi rappresenta la summa trasformato in uno degli esborsi più Joao Mario - Senza dubbio la delusione più grande. delle caratteristiche di un bomber implaca- lungimiranti della storia recente dei Sia per la spesa sostenuta per aggiudicarsene le bile e di un trascinatore nello spogliatoio. milanesi. prestazioni nell’estate del 2016, sia per le aspettative Esattamente quell’aspetto che spesso e che n contraddistinguevano l’inserimento negli schemi volentieri si era rimproverato al numero di Spalletti dell’agosto scorso. E così, nel giro di qual- 9 nerazzurro nelle stagioni passate. FLOP che partita, Joao Mario è passato dall’essere parago- Caratteristiche tecniche a parte, con Delbert - Una telenovela senza senso nato all’ennesimo trequartista ibrido alla Nainggolan il fiuto del gol a farla da padrone, è lo ha contraddistinto il suo approdo in valorizzato dagli schemi del tecnico di Certaldo, ad un spirito di sacrificio e di dedizione alla nerazzurro la scorsa estate. Già, sostanziale pesce fuor d’acqua all’interno di qualsia- causa di Maurito ad avere impressionato perché del promettente terzino si conformazione tattica che lo vada a comprendere. al punto da fare di lui uno dei centravanti che aveva incantato gli addetti ai Molle, privo di mordente, prevedibile e spesso indo- più considerati a livello continentale. Una lavori con la maglia del Nizza, in lente. Caratteristiche che fanno a pugni con un proget- certezza non da poco, una garanzia da nerazzurro è rimasto ben poco. to di calcio volitivo, dinamico e se possibile vincente. quasi un gol a partita irrinunciabile per Qualche sporadica presenza Insomma, tutti gli ingredienti per fare di Joao Mario riuscire a costruirsi un futuro credibile e all’inizio del campionato, suffi- un’uscita indolore nella sessione di mercato che sta ad alto livello nel campionato della svolta. ciente solo per comprendere per prendere il via. A patto che in giro per l’Europa Suning permettendo. che l’adattamento al calcio ci sia ancora qualcuno disposto a credere nella sua italiano avrebbe richiesto un affermazione su larga scala: le vette toccate nell’Eu- Milan Skriniar - È vero: osservando con processo ben più lungo ed ropeo d sogno vinto dal Portogallo sembrano lontane attenzione la composizione attuale della rosa articolato di quello che si anni luce. nerazzurra non si può che denotare una caren- sarebbe potuto attende- foto Alberto Lingria/PhotoViews TMWmagazine 21
I Top che non t’aspetti #EDITORIALE #JUVENTUS #TOP&FLOP Marco CONTERIO @marcoconterio Mandzukic da sorpresa a certezza. Alex Sandro flop a Scudetto, Champions League, Coppa al Mondo. causa del mercato Italia. Le critiche a Massimilia- L no Allegri, a Paulo Dybala, a Gonzalo Higuain, alla difesa, ai FLOP a verità è che la stagione della Juven- nuovi acquisti: tutto rientrato Su tutti, Alex Sandro. Per distacco perché d’estate tus ha avuto ben più nel vortice dei risultati. Perché per lui la Juventus ha rifiutato sessanta e passa milioni alti che bassi. Qual- in fondo, alla fine della fiera, dall’Inghilterra ma lì, davanti a quel diniego, qualcosa che flessione, alcune s o n o quelli che contano e s’è increspato. Incrinato. Forse rotto, per sempre, tanto parvenze di casi che si sono quelli la Juventus, anche nella che Giuseppe Marotta, dg bianconero, ha aperto al rivelati più momenti che altro stagione 2017/2018, non se suo addio. Una storia ai titoli di coda che ha vissuto e i soliti risultati positivi delle li sta facendo mancare. il primo tratto verso la boa fatto di prestazioni altale- ultime annate. La Juventus è nanti, a tal punto che un ex partente come Kwadwo in lotta per tutto. Asamoah spesso gli è stato preferito dal primo minuto TOP come titolare. Anche in Champions League, anche Il primo è una conferma. Uno che nelle gare delicate. Qualitativamente la storia è scritta, sorride davanti alle offerte milionarie ma l’affidabilità del ghanese ha superato spesse volte da Cina e Messico. “È troppo ambizioso per nelle gerarchie di Allegri un deludente Alex Sandro. andare in un campionato emergente”, dice di Trovare il secondo ‘flop’ non è semplice, poi. Perché Mario Mandzukic il suo tecnico in bianconero, Paulo Dybala ha segnato gol pesanti dopo le panchi- Massimiliano Allegri. Sicché il croato si è trovato a ne e perché una crisi non è mai esistita, solo una natu- rifiutare ancora le proposte da Oriente e Occidente e rale e comprensibile flessione momentanea. Perché a restare a Torino. Punta, esterno, faticatore. Un attac- Gonzalo Higuain, nell’altalena delle critiche da una cante di sudore, un esterno con l’istinto del gol. Se carriera, è sempre implacabile fromboliere. Perché nell’ultima annata era stata la sorpresa e pure l’uomo Mattia De Sciglio è tra le più belle sorprese dell’anno, che ha permesso la svolta tattica e di risultati per la perché Douglas Costa e Federico Bernardeschi si Juventus, adesso Mandzukic è la conferma. La garan- sono inseriti, con tempi diversi, segnando reti impor- zia. L’uomo di cui Allegri non farebbe, e non fa, mai tanti ed essendo determinanti nelle gare che contano. a meno. Il secondo, invece, è una rivelazione, quello Trovare il secondo non è facile, c’era semmai da atten- che ha preso il posto di Leonardo Bonucci nella BBC. dersi una stagione diversa da Claudio Marchisio. Il Come acronimo, in fondo, l’inserimento di Mehdi centrocampista italiano è sceso nelle gerarchie di Alle- Benatia calza a pennello: dopo un lungo periodo a gri, potrebbe così non terminare la carriera a Torino decantare, dopo alcune prestazioni solo discrete, l’av- ma dare l’addio in un futuro poi così non lontano. Ma è vento a tempo pieno del marocchino ha permesso cercare il pelo nell’uovo dove i risultati non mancano. Benatia ha ridato solidità alla alla Vecchia Signora di tornare agli antichi fasti che, Ancora una volta. da tradizione, sono quelli di una delle migliori difese difesa della Juventus TMWmagazine foto Matteo Gribaudi/Image Sport 22
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