REPORTAGE DI UN ASCOLTO SOMMERSO 2020-2021 - Nonsoloteatro

Pagina creata da Alessandro Marconi
 
CONTINUA A LEGGERE
REPORTAGE
DI UN ASCOLTO
   SOMMERSO
       2020-2021
IN QUESTO REPORTAGE

Un pensiero...........................................................................................................pag. 5

Le motivazioni che hanno mosso il progetto.............pag. 7

Due valutazioni sul percorso
in questo report sono pubblicate due valutazioni
delle insegnanti Daniela Maranta e Concetta Aprigliano
di TorinoReteLibri, partecipi attive con le loro classi,
al progetto.........................................................................................................................pag.   9

Storytelling?
No, imparare a raccontare
per gestire le emozioni .........................................................................pag. 11

Le voci degli e delle insegnanti
ovvero gli articoli relativi alle video-interviste
effettuate agli e alle insegnanti dei differenti
territori (le ventisette interviste si possono vedere
su YouTube digitando “FramMenti di un tempo sospeso”
oppure nel sito della compagnia
www.nonsoloteatro.com - Sezione Progetti......................................................pag.                                         12

FramMenti Emotivi
tra i tanti materiali prodotti dai ragazzi
e dalle ragazze che hanno partecipato al progetto,
abbiamo scelto dieci frasi denominate
“frammenti emotivi”, scritte nel tentativo di dare immagine
ad alcune emozioni da loro sperimentate.
Sono frammenti di lavoro propedeutico
alla scrittura drammaturgica..................................................................................pag. 38

Diamanti grezzi
in questo report sono pubblicati quarantadue brani
estrapolati da altrettanti racconti scritti dai ragazzi
e dalle ragazze durante il lavoro sulla scrittura
drammaturgica, frasi che in sé manifestano
dimensioni emotive rivelatrici, brani che contengono
molte sfaccettature e molti riflessi
come diamanti grezzi pronti per essere lavorati
e diventare gioielli emotivi e narrativi.................................................. pag.                                            42
UN PENSIERO

Esperienza della solitudine e scoperta della fragilità
dei propri genitori, paura e colpevolizzazione nei
confronti dei nonni, bombardamento mediatico a
senso unico, scomparsa della scuola come comunità
di crescita, distanziamento tra amici, legittimazione
e istigazione all’abuso del virtuale; sono alcuni dei
tragici effetti vissuti dai preadolescenti e adolescenti
nel periodo pandemico.
Abbandonati a se stessi in quanto “già grandi”, i
ragazzi e le ragazze hanno accumulato, in modo
latente, difficoltà psicologiche a volte conclamatesi
in patologie; la loro emotività è stata messa alla
prova e non sempre hanno avuto la capacità di
gestirla né tanto meno sono stati aiutati a gestirla,
vivendo quindi impetuosamente, sulla propria
pelle, il desiderio rivolto a ciò che avevano perso,
sperimentando così una nuova sensazione, a volte
irriconoscibile: la nostalgia, emozione per la quale
l’età adolescenziale non è preparata, perdendo
il desiderio più naturale e propulsivo ovvero il
desiderio rivolto al futuro, che prende la forma
della speranza.
La pandemia, per ora, ha tolto la speranza ai nostri
ragazzi e alle nostre ragazze, ma sappiamo anche
che essi hanno la capacità istintiva e naturale per
recuperare la voglia e il desiderio di costruire la
propria identità e la propria vita nel migliore dei
modi.
Quali conseguenze lascerà sulla pelle degli
adolescenti questo complesso fenomeno non ci è
dato saperlo, ma una cosa noi adulti possiamo fare:
esserci con le nostre specifiche competenze, per
non lasciarli più soli.

                                   Guido Castiglia

                                                    FramMenti di un tempo sospeso   5
scenti nella convinzione che il ruolo di chi scri-
LE MOTIVAZIONI                                       ve per ragazzi sia di stringere un patto con il

CHE‌HANNO MOSSO
                                                     proprio pubblico di riferimento attraverso un
                                                     confronto reale con le loro sensibilità, per far
IL PROGETTO                                          emergere un immaginario condiviso in gra-
                                                     do di mettere insieme sensibilità dei ragazzi
                                                     e poetica degli artisti; un lavoro costante che
                                                    richiede rigore e dedizione.
Premessa                                             Mai come in questo periodo di pandemia il
                                                     “distanziamento fisico” si è trasformato in
L’attività teatrale è una forma artistica com-       vero “distanziamento sociale ed emotivo”, ne-
plessa e nella sua articolazione è comprensiva       gando la natura conviviale dell’essere umano,
di attitudini, poetiche, visioni talvolta anche      provocando ansie e paure che hanno portato
contrastanti ma di una cosa possiamo essere          ad un isolamento degli adolescenti con i loro
certi, non è un’attività di analisi psicologica né   sentimenti, come se gli smartphone, i tablet e
di rilevazione sociologica.                          i computer potessero essere sufficienti ad essi;
Possiamo però, con cognizione di causa, affer-       come se fossero gli strumenti adeguati a sosti-
mare che il teatro rivolto ai ragazzi contiene,      tuire la vita relazionale di comunità.
nella propria dinamica di elaborazione, l’os-        Non è così, una società che ha delegato agli
servazione, se non talvolta la frequentazione,       algoritmi scientifici dei virologi la propria vita
del pubblico al quale esso si rivolge.               sociale provoca inevitabilmente tracce sensibi-
Lo scopo di tale agire non ha in sé il gusto del-    li e durature nell’animo e nella mente, soprat-
la generosità filantropica nei confronti dei mi-     tutto dei ragazzi.
nori anzi, al contrario, nasce da una necessità      Si è fatta così urgente in noi, già da giugno
artistica, perché il teatro per ragazzi non po-      2020, l’esigenza di avviare un osservatorio
trebbe esistere se non conoscesse i gusti, i lin-    specifico sui disorientamenti, le ansie e i desi-
guaggi e gli immaginari del proprio pubblico;        deri dei ragazzi, durante e dopo la pandemia:
un pubblico eterogeneo e, oltretutto, suddiviso      come hanno vissuto il periodo del lockdown?
in diverse fasce cognitive.                          Che cosa è cambiato? Quali disorientamenti
Quindi frequentare i ragazzi, ad esempio gli         ha lasciato? Cosa ha cancellato l’isolamento
adolescenti tra gli 11 e i 14/16 anni, oppure i      fisico? Come sono cambiati i rapporti e gli ap-
bambini dai 6 ai 10 e giù fino ad arrivare agli      procci affettivi? Quale sedimentazione emoti-
infanti, è una stretta necessità professionale.      va resterà di questa esperienza tra uno o due
Il teatro per ragazzi è un’attività poetica e
drammaturgica che si nutre del confronto,
del rapporto con il pubblico prescelto, in po-
che parole l’atto creativo è sempre preceduto
dell’atto ricettivo.

Come è nata l’idea di FramMenti di un
tempo sospeso, ascoltare l’adolescenza

Da sempre, la prassi della nostra compagnia
è volta all’ascolto dei preadolescenti e adole-

                                                                       FramMenti di un tempo sospeso   7
anni? Come potranno raccontarla?                     b) Ottobre-dicembre 2020: realizzazione di
Abbiamo così creato un nuovo legame con                 incontri con gruppi (di classe ma anche
gli adolescenti: un osservatorio per ascoltare i        extrascolastici) di ragazzi e ragazze, con
pensieri, gli immaginari e il “sentire” dei ra-         lo scopo di raccogliere, attraverso stimoli
gazzi e delle ragazze tra gli undici e i dicias-        narrativi ad essi “lanciati”, gli stati d’ani-
sette anni.                                             mo e le sensibilità vissute nel periodo della
Una nuova esperienza per la quale ci è parso            pandemia; un modo per fornire loro uno
naturale coinvolgere i narratori e le narratri-         strumento per poter riconoscere e raccon-
ci di tutta Italia protagonisti da ormai più di         tare le emozioni. Strumento che ha per-
tre anni del progetto “Vox Motus, di voce in            messo ai ragazzi e alle ragazze di svelare
voce”, un progetto che nel tempo ha messo al            segni emotivi, paure, desideri… in breve: le
centro del suo lavoro le fragilità dell’adolescen-      ferite emotive aperte in questo drammatico
za.                                                     e lungo periodo pandemico.
Tale collaborazione ha permesso di avviare           c) Gennaio-giugno 2021: Confronto creativo
un’indagine ad ampio raggio sul territorio ita-         con i ragazzi e gli/le insegnanti partendo
liano da giugno 2020 a dicembre 2021; oltre             dalla domanda: quali cicatrici ha lasciato
un anno di ricerca, di elaborazione e di con-           sulla “pelle emotiva” l’esperienza sociale
fronto con insegnanti e ragazzi per delineare           vissuta? Questo confronto creativo ha av-
e raccontare un periodo storico della nostra            viato un lavoro di scrittura drammaturgica
società.                                                dove, attraverso la metamorfosi metaforica
  “FramMenti di un tempo sospeso, ascoltare             in “terza persona”, la narrazione ha preso
l’adolescenza” è diventato così uno scrigno nel         le sembianze di una catarsi narrativa e una
quale riversare impressioni, emozioni, imma-            simbolizzazione dei vissuti.
gini e immaginari, riflessioni e infine i rac-
                                                     d) Settembre-dicembre 2021: restituzione tea-
conti dei 216 ragazzi e ragazze che sono stati
                                                        trale, ovvero, la rielaborazione dei racconti
coinvolti.
                                                        scritti dai ragazzi porterà alla scrittura di
In una prima fase, i molti e le molte insegnanti
                                                        un testo drammaturgico da presentare alle
coinvolti/e ci hanno fornito impressioni sulle
                                                        scuole della Città di Torino che hanno par-
reazioni dei ragazzi alla didattica a distanza
                                                        tecipato al progetto.
mentre la seconda fase ha visto i ragazzi prota-
gonisti in un percorso di ricerca sulle emozioni
vissute, sul loro riconoscimento e, soprattutto,
sul saperle raccontare attraverso la scrittura
drammaturgica (il progetto si concluderà a di-
cembre 2021 e fino ad oggi abbiamo raccolto
più di 50 racconti originali).

Le azioni del progetto
a) Giugno-settembre 2020: interviste agli/
   alle insegnanti per capire quali sentimen-
   ti hanno colto nei loro studenti durante
   il lockdown e nell’esperienza delle lezioni
   on-line.

 8   Ascoltare l’adolescenza
così delicato, un percorso chiaramente inno-
DUE VALUTAZIONI                                      vativo.
                                                     Dentro di me, però, più approfondivo la cono-
SUL PERCORSO                                         scenza della natura e degli obiettivi del proget-
                                                     to, più immaginavo i “miei” studenti in esso
                                                     coinvolti; durante i mesi trascorsi tra le faticose
                                                     attività on line, li avevo visti desiderosi di es-
TorinoReteLibri Piemonte è una Rete di bi-           sere accolti e di ritrovarsi a settembre in un
blioteche scolastiche che dal 2004 si occupa di      modo diverso da quello che contraddistingue
promuovere la lettura attraverso progetti che        la normale ripresa dell’anno scolastico, perché
coinvolgano gli allievi delle scuole a essa af-      - effettivamente - nulla di quello che stavamo
ferenti.                                             vivendo poteva essere considerato normale…
La Rete, nata nel 2004, conta attualmente cir-       Da quando il progetto venne approvato, grazie
ca cinquanta istituti scolastici di ogni ordine e    all’attenta conduzione del direttore artistico
grado e, all’interno delle diverse attività pro-     - Guido Castiglia - tutto il resto andò da sé: la
mosse, si pone l’obiettivo di unificare gli sfor-    costruzione di un percorso articolato in ogni
zi delle diverse realtà culturali impegnate sul      sua tappa, la calendarizzazione degli incontri,
territorio, al fine di condividere e di gestire il   la condivisione con i ragazzi degli “stimoli”
patrimonio che ciascuno rappresenta.                 di volta in volta inviati, la correzione dei loro
Alla fine dell’anno scolastico segnato dall’e-       elaborati, la condivisione - più o meno espli-
mergenza sanitaria e dal conseguente avvio           cita - delle emozioni provate, fino ad arrivare
della metodologia della didattica a distanza,        alla stesura dei racconti personali, che per me
è stata offerta a TorinoReteLibri Piemonte la        è stata l’occasione che aspettavo da mesi: vista
possibilità di accogliere il nascente progetto       anche la loro giovanissima età, si è trattato in-
teatrale “FramMenti di un tempo sospeso -            fatti di un’esperienza nuova ed entusiasmante
ascoltare l’adolescenza”.                            nella quale tutti si sono sentiti accolti e valo-
A tutti noi docenti della Rete fu subito eviden-     rizzati.
te quanto questa opportunità andasse incontro        La raccolta di questi racconti è stato per gli
a una necessità di cui da mesi sentivamo l’ur-       studenti un punto di arrivo, quello che ha evi-
genza e che avevamo cercato di affrontare at-        denziato il valore di questo percorso che li sta
traverso la promozione del progetto editoriale       accompagnando sia dal punto di vista cultu-
“Lo Zibaldone del tempo sospeso.                     rale che emotivo, ma sono certa che costituirà
Una primavera in lockdown raccontata dalle           anche il nuovo punto di partenza quando il
scuole di TorinoReteLibri Piemonte”. In nu-          progetto segnerà la ripresa del prossimo anno
merose occasioni avevamo tra noi condiviso la        scolastico.
necessità di valorizzare ogni possibile risorsa
culturale al fine di offrire ai nostri studenti la                                  Daniela Maranta
possibilità di investire energie in un’esperienza                                          Docente di Lettere
nuova e alternativa alla didattica tradiziona-                     dell’I.C. Rita Levi - Montalcini di Torino
le, che mai come in quel momento ci appari-
                                                                                    Coordinatrice delle attività
va lontana e incapace di offrire lo spunto da
                                                                        delle scuole secondarie di primo grado
cui ripartire. Ma, d’altra parte, accogliere il                                 per TorinoReteLibri Piemonte
progetto teatrale ci poneva di fronte alla sfida
di accompagnare due scuole della Rete, una
secondaria di primo e una di secondo grado,
nell’impegno di costruire, in quel momento

                                                                        FramMenti di un tempo sospeso       9
L’avventura che avrebbe condotto alla cre-           all’avvio di qualunque progetto, hanno preso a
azione di questa raccolta cominciava più o           mano a mano sempre più gusto nelle attività di
meno un anno fa. Me lo ricordo in modo mol-          scrittura che venivano proposte: l’idea di po-
to chiaro: uscivamo (temporaneamente) da un          ter condividere e mettere su carta con libertà
periodo di confusione e paura e, nonostante il       espressiva le loro emozioni, quello che avevano
momento di tregua, i sentimenti che prevale-         provato e provavano in relazione alla situazio-
vano nel mio cuore erano di timore e incertez-       ne in atto, la possibilità di dare anche un nome
za per il futuro, in generale, e per il successivo   a quelle emozioni (questa, forse, la parte più
anno scolastico, in particolare. Ricordo che         importante del percorso fatto) li ha coinvolti e
seguivo con ansia i quotidiani telegiornali,         resi protagonisti. La tecnica del racconto si è
durante i quali venivano fatte mille ipotesi più     rivelata vincente come strumento di catarsi, e
una, e poi il loro esatto contrario, su quella che   questo è emerso in modo chiaro. Quando, poi,
sarebbe stata la ripresa a settembre, quando ri-     anche se a distanza, i ragazzi hanno anche
cevetti l’invito da TorinoReteLibri Piemonte a       potuto cimentarsi nelle tecniche di lettura dei
partecipare ad un progetto di scrittura dram-        loro racconti, li ho visti per la prima volta di-
maturgica con Guido Castiglia. Avevo appena          vertirsi davvero, e quello è stato un momento,
concluso gli esami di maturità, con i quali ave-     non mi vergogno a dirlo, anche commovente.
vo accompagnato ben due quinte alla conclu-          Dal punto di vista più strettamente didattico,
sione del loro percorso. Tra le altre incertezze,    questo progetto ha davvero richiesto un gran-
non sapevo neppure che classi avrei avuto a          de investimento di lavoro e di energia, ma ha
settembre: era presumibile che ci sarebbe stata      sicuramente ripagato moltissimo: i ragazzi,
almeno una prima, con la quale avrei potuto          dovendo dedicarsi in modo regolare e sistema-
intraprendere questo percorso, ma me la senti-       tico alla scrittura - e ad un tipo di scrittura
vo davvero di ipotecare una porzione delle mie       piacevole e coinvolgente - sono migliorati mol-
ore di lezione e delle mie energie in prospettiva    to; inoltre, in diversi casi, sono emersi dei veri
di un anno così incerto e sicuramente difficile?     e propri talenti espressivi, talvolta da parte di
Fortunatamente, se c’è una cosa che ci han-          ragazzi con grosse difficoltà nella lingua italia-
no insegnato questo periodo di difficoltà e la       na: questo ha influito molto positivamente sul-
DAD è stata la capacità di abbandonare la            la gratificazione e l’autostima di questi allievi,
sicurezza di metodi e sistemi consolidati, di        che hanno potuto toccare con mano anche la
programmi e binari prefissati, per lanciarsi in      soddisfazione di avere un riscontro positivo al
progetti nuovi, innovativi, stimolanti, in cui       loro duro lavoro.
mettersi in gioco senza la certezza non tanto        Ad un anno di distanza siamo tutti ancora im-
del risultato, quanto di esserne all’altezza.        mersi in un clima di timore ed incertezza, ma
Eh sì: perché ogni cambio di metodo, ogni            forse ci sentiamo più preparati ad affrontare il
nuovo progetto, ogni iniziativa fuori dagli          tempo che verrà. Una certezza per adesso io ce
schemi consueti richiedono fatica, lavoro,           l’ho: la prosecuzione del nostro progetto, una
studio, molto spesso. In questa avventura di         nuova avventura, un nuovo anno di condivi-
scrittura drammaturgica la grande fortuna            sione e di gioia.
era quella di avere un maestro che avrebbe
guidato passo dopo passo non solo i ragazzi,                                  Concetta Aprigliano
ma anche me: e quindi ho detto sì. E meno                                                  Docente di Lettere
male! Perché questa è stata una delle attività                           dell’ I.I.S Bosso - Monti di Torino
che mi ha regalato più gioia e soddisfazione                            Coordinatrice del gruppo delle scuole
in tutto l’anno scolastico. I ragazzi coinvolti,                                 secondarie di secondo grado
inizialmente tiepidini, come sempre succede                                  per TorinoReteLibri Piemonte.

 10   Ascoltare l’adolescenza
La parola storytelling, che personalmente tro-
STORYTELLING?                                      vo bellissima, non ha trovato però spazio nel

NO, IMPARARE
                                                   racconto di questo lavoro perché i suoi signi-
                                                   ficati sono molteplici, dove l’affabulazione e
A RACCONTARE PER                                   l’arte di scrivere o di raccontare storie con lo
                                                   scopo di catturare l’attenzione e l’interesse del
GESTIRE LE EMOZIONI                                pubblico (cit. voc. Treccani) rientrano nello
                                                   stesso monolite linguistico.
Ormai da tempo in Italia si utilizzano termini     Nel lavoro con i ragazzi svolto in questo pro-
della lingua inglese, spesso in ambiti specifici   getto, scrivere una storia ha assunto un signi-
tecnici e commerciali, per semplificare la co-     ficato complesso che non possiamo classificare
municazione e soprattutto per essere più sinte-    né come lavoro di scrittura creativa e neppure
tici, una giusta contaminazione linguistica, se    come percorso di storytelling.
usata con cautela e parsimonia.

                                                   In questo progetto la scrittura ha assunto un
           […] Raccontare… all’inizio ci si        ruolo di “ordinamento” e il processo narrativo
   vergogna un po’, ma poi… se ci prendi           si è rivelato come avamposto emotivo, ovve-
        gusto è divertente! Magari aggiungi        ro come cammino alla scoperta dei vissuti e
                                                   delle sensibilità per riuscire a dare un nome e
  qualche cosa in più, così, per far capire        un’immagine ad esse.
  meglio lo stato d’animo. Perché quando           Dare il nome alle cose significa, l’esperienza
   racconti è come se rimettessi in ordine         umana ce lo ha reso evidente nell’evoluzione,
        le cose che hai sparse a caso nella        riconoscere e appropriarsi delle cose stesse; se
                                                   quelle “cose” sono stati d’animo e sentimenti,
    testa e tutto si fa chiaro e non racconti
                                                   avremo già effettuato il primo passo per con-
     esattamente ciò che è accaduto… ma            trollare e gestire le emozioni.
                      quello che hai provato!      Con i ragazzi che hanno partecipato a “Fram-
        Così Ulisse racconta per inchiodare        Menti di un tempo sospeso”, abbiamo avvia-
                                                   to quindi un percorso di riconoscimento e
   nella sua memoria le emozioni provate
                                                   appropriazione degli stati emotivi per poterli
  e il primo ricordo, per ironia della sorte,      raccontare con le parole, attraverso la scrittura
   va alla terra della dimenticanza e della        drammaturgica.
                                     stupidità.    Perché la scrittura drammaturgica?
                            E allora racconta.     Perché è una scrittura nella quale le parole ac-
                                                   quistano peso, forma, ritmo e immagine per
                                                   far scaturire nella mente dell’ascoltatore un
                                                   proprio peculiare immaginario. Sono parole
                                                   che hanno bisogno del corpo, della gestualità,
                                                   dello spazio, della voce… hanno bisogno della
                                                   relazione fisica.
              Brano tratto dal testo teatrale      Avvicinando i ragazzi e le ragazze a questa
                 “In viaggio con Nessuno”          modalità espressiva, siamo riusciti ad avviare
                          di Guido Castiglia       un percorso immaginifico dal duplice valore:
                                                   1) esprimersi meglio, 2) conoscersi meglio.

                                                                     FramMenti di un tempo sospeso   11
LE VOCI DEGLI INSEGNANTI
UBI MAIOR MINOR CESSAT                                   che loro stessi/e avevano capito dalle reazioni
Ovvero il palliativo chiamato DaD                        dei ragazzi e delle ragazze in DAD: perdita di
di Guido Castiglia                                       attenzione, concentrazione azzerata, videoca-
(Torino - Pinerolo)                                      mere e microfoni spenti a causa di ipotetiche
                                                         e talvolta millantate difficoltà di connessione,
Lo spaesamento degli adulti educatori e il tor-          ragazzi che, tra loro, chattano o si sfidano ai
pore latente che ha congelato la crescita degli          videogiochi durante una lezione, effetti di vi-
studenti sono il segno più evidente emerso dalle         deo disturbo introdotti ad arte, strategie diver-
interviste effettuate nel periodo maggio-luglio          sive con domande personali rivolte a professori
2020, nell’ambito del progetto “FramMenti di             e professoresse per deviare l’attenzione e per-
un tempo sospeso, ascoltare l’adolescenza”.              dere tempo.
  La didattica a distanza ha costretto il corpo          Nelle ventisette interviste realizzate al corpo
insegnante ad inoltrarsi in un’avventura per la          docente, abbiamo solamente preso atto di ciò
quale non erano preparati, ovvero ad insegna-            che è accaduto, di ciò che ci è stato raccontato.
re attraverso lo strumento tecnologico, azze-            L’intervista numero 1 e l’intervista numero 8
rando quella capacità relazionale offerta dalla          (rif. alla numerazione video su YouTube e sito
tridimensionalità, dai segnali espressivi degli          compagnia) sono state svolte nella città di Pi-
studenti e degli insegnanti, dalla micro gestua-         nerolo in provincia di Torino e sono state in-
lità e dagli sguardi ma soprattutto da quella            tenzionalmente rivolte a due insegnanti di due
relazione che nasce dall’esperire il luogo e lo          differenti Istituti di formazione (Prof.ssa Lia
spazio in comunità.                                      Bianco, Consorzio per la formazione, l’inno-
Una comunità nella quale tutto avviene, dove             vazione e la qualità - Prof.ssa Roberta Comba,
si è costretti a confrontarsi e, a volte, ad affron-     Istituto Engim) ovvero quelle scuole che, più
tarsi, dove superare ostacoli                                                      di ogni altra, necessi-
relazionali e difficoltà per-                                                      tano di una didattica
sonali, dove si costruiscono           “Le scuole di formazione e                  del fare, dove le ore
le complicità, dove la ge-                                                         di laboratorio pratico
stualità e i corpi acquisisco-
                                       di  orientamento    al  lavoro              sono le più importanti
no valore, dove si impara              hanno fermato il loro motore                perché rappresentano
a vivere e a controllare le            propulsore di civiltà.                      l’obiettivo formativo
emozioni, in poche parole,             Ma contro ogni logica, la                   della scuola stessa: im-
dove si cresce insieme.                                                            parare un mestiere.
                                       passione di molti insegnanti
La relazione tra luogo, tem-                                                       Apprendere l’arte del-
po, sensibilità e percezione           ha   cercato  di creare    un               la pasticceria o della
dei vissuti non è stata con-           ponte”.                                     cucina, del servire
templata nei decreti anti-                                                         ai tavoli di un risto-
pandemia; probabilmente                                                            rante, imparare l’arte
l’emergenza ha impedito di valutare a fondo              dell’acconciatura dei capelli, della meccani-
il danno che avrebbe creato la chiusura delle            ca, della falegnameria, dell’operatore elettrico
scuole.                                                  o del/la commessa/o commerciale, richiede
Gli/le insegnanti, nelle interviste effettuate,          pratica, necessita dell’uso di macchinari, di
hanno concentrato la loro attenzione su ciò              utensili e di manualità.

 12   Ascoltare l’adolescenza
Il ricorso alla didattica a distanza ha reso tutto
                                                 ogni singola persona.
ciò pressoché impossibile.                       “Ubi maior minor cessat”, così è stato.
I laboratori chiusi delle scuole di formazione   Le scuole di formazione e di orientamento al
sono diventati il simbolo della disfatta di un   lavoro hanno fermato il loro motore propulso-
concetto dell’istruzione che ancora risente      re di civiltà.
dell’impostazione di Benedetto Croce e Gio-      Ma contro ogni logica, la passione di molti in-
vanni Gentile (riforma scolastica del 1923),     segnanti ha cercato di creare un ponte, nono-
un’idea di scuola che resiste ancora e che clas- stante il completo disorientamento piombato
                                                 all’improvviso, nonostante il surreale stupore
sifica i livelli d’istruzione come le categorie del
calcio, dalla serie A al settore dilettantistico.di ritrovarsi, come tutti, in una dimensione
Nelle categorie della didattica e dell’istruzio- mai sperimentata, molti insegnanti hanno cre-
ne, per lo meno nel provinciale pensiero comu-   ato, dal nulla, attività coinvolgenti per restare
ne, la serie A è occupata sicuramente dai Licei  “connessi” con i propri allievi e le proprie al-
per scendere giù, fino alla categoria borderli-  lieve.
ne, l’ultima spiaggia, oltre la quale non c’è piùSono nate così “spiaggine” (piccole sdraio da
scuola: gli istituti di formazione professionale.spiaggia in legno) costruite in case di monta-
Pensiero fortemente contrastato dai molti do-    gna, nonne e sorelle si sono prestate a speri-
                                                                      mentazioni di acconciatura
                                                                      avveniristiche, famiglie che
  “Forse in questo sforzo sovrumano, che ha bruciato                  hanno visto nascere e assag-
                                                                      giato torte inventate, servite
  le energie dei docenti, sta il valore dell’esperienza               in tavola dai loro stessi figli
  DaD, il ritrovarsi con se stessi e comprendere fino                 e figlie chef.
  a che punto sarebbero stati disposti a sacrificare il               Chi insegna in questi istituti
  proprio tempo, la propria privacy e le proprie energie              si è trovato di fronte ad un
                                                                      enigma difficilmente risol-
  per quegli studenti che, dietro le loro videocamere, si
                                                                      vibile: continuare ad inse-
  sono spenti, parola di docente, in un “dormiveglia e                gnare l’arte del fare.
  torpore latente”.                                                   Molti insegnanti hanno an-
                                                                      che trovato una nuova rela-
                                                                      zione con i propri studenti
centi che hanno capito l’importanza di orien-    perché quel rettangolo sullo schermo era uno
tare quei giovani e quelle giovani vite che      scorcio della propria privacy, uno sguardo che
non hanno attitudini alla concettualizzazione    andava in profondità, che stimolava la curio-
astratta ma che, con il proprio ingegno e le     sità degli allievi, che metteva a nudo lo spazio
proprie mani, possono offrire molto alla no-     rappresentato dalla propria stanza o dalla pro-
stra società, oltre a far conquistare ad essi la pria cucina (inserire sfondi precostruiti non era
stima in se stessi.                              nell’esperienza e nella cultura dell’insegnante).
Il lockdown non ha tenuto in considerazione      Forse in questo sforzo sovrumano, che ha
questa parte di scuola, come non ha tenuto       bruciato le energie dei docenti, sta il valore
conto del senso stesso di essere fisicamente     dell’esperienza DaD, il ritrovarsi con se stessi e
presenti.                                        comprendere fino a che punto sarebbero stati
Il lockdown ha creato disparità, anziché unire,  disposti a sacrificare il proprio tempo, la pro-
livellare, restituire pari dignità (compito pri- pria privacy e le proprie energie per quegli stu-
mario della Scuola) ha divaricato le differenze  denti che, dietro le loro videocamere, si sono
provenienti dallo stato sociale ed economico di  spenti, parola di docente, in un “dormiveglia

                                                                       FramMenti di un tempo sospeso   13
e torpore latente”.                                 modifiés. Le ministère les communiquait le
Per quanto riguarda gli studenti e le studentes-    jour même de leur entrée en vigueur, ce qui
se che hanno vissuto la disavventura della di-      produisait au sein du collège un cortège de
dattica a distanza sappiamo già molto, sappia-      chuchotements et de soupirs masqués mais
mo dell’alta percentuale di giovani che hanno       bien audibles.
abbandonato gli studi, sappiamo della crescita      Parfois quelques éclats de quelques voix rés-
depressiva e dell’abbassamento della capacità       onnaient comme un: «Faisons contre mauvai-
di concentrazione; ma sappiamo anche che            se fortune, bon cœur. » Le peu d’élèves que j’a-
le persone più timide e con difficoltà relazio-     percevais dans la cour, étaient regroupés par
nali hanno trovato riparo dietro lo schermo,        2, 3 ou 4. Certains d’entre eux allongés sur le
accrescendo in loro un’effimera sicurezza che       ventre comme à la plage ou sur une pelouse,
svanirà al primo canto del gallo, lo stesso che     attendaient au soleil à même le sol bétonné de
chiamerà al ritorno in classe e porterà alla        la cour, que les cours reprennent.
luce l’illusione di questo tempo sospeso e farà     J’avais rendez-vous à midi avec Mme Duplan
capire loro che imparare nozioni in video, nel      professeure de Français, pour activer avec elle
caldo del proprio nido, riparati dalle avversità    et Mme Boukadida, professeure de Sciences
del mondo esterno, non serve per prepararsi         de la Vie et de la Terre, la phase 1 du projet
alla vita.                                          FramMenti. Un collègue professeur de techno-
                                                    logie qui avait entendu parler du projet et qui
                                                    était justement au collège à cette heure, s’invita
                                                    à l’entretien.
LES PLUS FRAGILES                                   D’autres auraient aimé participer mais ils en-
di Vanessa Banzo                                    seignaient ce jour-là depuis leur domicile.
(Grasse - FRANCIA)                                  Mme Duplan en avait parlé avec plusieurs de
                                                    ses collègues et ceux-ci avaient accueilli l’idée
Dans les premiers jours du mois de juin 2020,       avec enthousiasme. Je n’allais pas tarder à me
je rencontrais trois professeurs du collège Car-    rendre compte à quel point cette phase du
not de Grasse, en présentiel, dans une salle de     projet répondait à un besoin pressant des pro-
l’établissement.                                    fesseurs, celui de s’exprimer, de confier leurs
Le retour en classe après le confinement se         difficultés, leur frustration et leur sidération.
déroulait de manière progressive. Depuis le 18      Ils ne s’étaient toujours pas remis de la bru-
mai, les collèges et les lycées accueillaient une   talité avec laquelle le pays et l’Europe entière
quinzaine d’élèves maximum par classe, sur la       s’était écroulés. Début mars alors que l’Euro-
base du volontariat.                                pe découvrait les malades du coronavirus, et
L’école restait obligatoire, mais le retour en      les mesures radicales mises en place en Italie,
classe ne l’était pas.                              puis en Espagne, le gouvernement français se
Pour ceux qui ne retournaient pas à l’école,        voulait rassurant (pas de panique, nous ne fer-
l’enseignement à distance serait maintenu en        merons pas les école, le port du masque n’est
mai et en juin. La priorité n’était pas de termi-   pas nécessaire, le premier tour des élections
ner les programmes, mais d’accompagner les          municipales aura bien lieu le 15 mars).
élèves qui en avaient le plus besoin. Le maje-      Le 16 mars, au lendemain des élections, la
stueux bâtiment qui avait accueilli depuis pre-     communication autour de la pandémie chan-
sque 150 ans une multitude d’élèves semblait        gea du tout au tout. Les hôpitaux étaient sub-
tout à coup vidé de son âme et il y régnait une     mergés et le pays entrait “en guerre” contre le
sorte de nervosité.                                 coronavirus.
Les protocoles étaient fréquemment revus,           Fermeture des crèches, des écoles, des collèg-

 14   Ascoltare l’adolescenza
es, des lycées et des universités. Fermetures de    Terre dont le rôle est de donner le goût d’ob-
tous les lieux publics « non indispensables ».      server la vie au sens biologique, son évolution
Des mesures similaires furent ensuite prises en     et ses dégradations, s’est rapidement trouvée à
Allemagne, puis en Belgique et enfin en Gran-       court de moyens.
de-Bretagne.                                        Le professeur de technologie s’est retrouvé
L’Europe fermait ses frontières, les citoyens       confronté au même embarras puisque son rôle
étaient tenus de rester chez eux afin d’éviter      consiste à transmettre aux élèves, l’envie de
au maximum les contacts avec l’extérieur. En        résoudre des problèmes techniques en équipe.
quelques jours, les citadins qui le pouvaient       Madame Duplan raconte que les premiers
ont rejoint la campagne et les rayons des su-       cours en visio-conférence avaient été joyeux et
permarchés se sont retrouvés vidés. Par besoin      dispersés.
d’anticiper, par peur de l’enfermement et du        Elle s’était préparée, habillée et coiffée comme
manque. Les gens ont constitué des stocks de        pour une vraie journée d’école et avait défendu
denrées non périssables, de produits d’hygiène      à ses enfants d’interrompre les cours.
et ils se sont mis à attendre les annonces du       Les élèves qui avaient réussi à se connecter
gouvernement et à vivre dans l’incertitude.         étaient contents de se revoir, ils se sont montré
Le confinement généralisé fut reconduit de 15       leurs animaux de compagnie, ils témoignaient
jours en 15 jours, pendant 8 semaines au total.     d’une profonde envie d’être ensemble. Puis
Dans les écoles, les directions se sont organi-     l’émulation des premiers instants, laissa place à
sées comme elles le pouvaient en fonction de        une immense frustration, celle de ne pas pou-
leur taille et de leurs ressources. Sur un même     voir se regarder, s’entraider, se taquiner, sentir
territoire de grosses variation sont été observé    la présence et les réactions des autres autour
du point de vue du suivi pédagogique. Au bout       de soi.
de quelques semaines dans tel établissement,        Les uns après les autres, les petits portraits
l’équipe avait réussi à mettre en place une clas-   rectangulaires devinrent noirs. Les professeurs
se virtuelle pour chaque heure de la journée,       étaient frustrés de ne pas pouvoir s’assurer que
dans tel autre les élèves pouvaient accéder à       leurs paroles aient bien été comprises. Frustrés
3 heures de classe virtuelle par jour, dans tel     de faire cours, de transmettre des consignes
autre enfin, rien, aucun cours pendant deux         comme on jette une bouteille à la mer.
mois.                                               A présent, les cours avaient partiellement re-
Au collège Carnot tous les élèves avaient reçu      pris en présentiel et à distance. Les enseignants
dès leur entrée en 6ème, une tablette pour leu-     n’avaient cependant pas retrouvé toutes leurs
rs études. Grâce à elle, ils pouvaient accéder à    ouailles. Le collège qui recevait une popula-
un réseau internet sécurisé, faire leurs devoirs,   tion parmi les plus fragiles et les plus éloignés
accédaient aux leçons, aux emplois du temps,        des préoccupations scolaires appelait les famil-
aux notes et à la messagerie du collège. Pen-       les pour tenter de raccrocher les élèves au sy-
dant les premières semaines, les professeurs        stème scolaire.
ont commencé par mettre en ligne le travail         Le 29 juin, je présentais les phases 2 et 3 de
à faire. Certains élèves et leurs parents se sont   FramMenti au principal de l’établissement. Il
sentis dépassé par la quantité de travail à pro-    exprima une vive réticence à la présentation
duire tandis que d’autres réclamaient plus de       du projet et objecta qu’il n’était pas favorable
matière pour étudier. La première difficulté        au fait que la parole brute, dense et fragile des
éprouvée par la professeure de français a été       élèves, soit recueilli par une autre personne
de déterminer la juste quantité de travail à        qu’un psychologue.
fournir aux élèves.                                 A cette date, le collège n’avait plus de nouvelle
La professeure de Sciences de la Vie et de la       de trois élèves.

                                                                      FramMenti di un tempo sospeso   15
UN VIAGGIO A TU PER TU                                sa di coscienza dell’importanza del contatto
TRA ASSENZE E DESIDERI                                come luogo in cui si manifesta e si esprime l’e-
di Alessandro Rossi                                   sperienza dell’incontro con l’altro.
(Longarone e Belluno)                                 Ed è proprio nell’assenza di contatto che
                                                      quell’ultimo inconsapevole giorno di scuola
Frammenti di un tempo sospeso ha dato la              avrebbe portato con sé. Ai ragazzi in realtà ha
possibilità di esprimere sentimenti, emozioni e       cominciato a mancare la routine quotidiana,
stati d’animo a molti ragazzi e ragazze sparsi        la sicurezza di arrivare in un luogo conosciuto,
su gran parte del territorio                                                    abituale, in cui condi-
nazionale. Ma non solo,                                                         videre la vita di tutti i
ha dato voce anche a molti            “Contatto come luogo in cui               giorni con i compagni
insegnati che ci hanno re-                                                      e con le persone fida-
                                      si manifesta e si esprime
galato la visione “dall’altra                                                   te: perché alla fine è
parte dello schermo”, uno             l’esperienza dell’incontro                questo che sono gli
schermo fatto di finestrel-           con l’altro”.                             insegnanti per loro,
le, di rettangoli neri con i                                                    persone fidate a cui
nomi, ma senza volti, occhi                                                     esprimere tutto ciò
e voce. In una parola senza presenza.                 che pensano nel bene e nel male. A qualcuno è
Dalle interviste da me effettuate alla Prof.ssa       mancato il conflitto che si crea inevitabilmen-
Carolina della scuola secondaria di Primo             te all’interno di una comunità, perché seguiva
Grado di Longarone (BL) e al Prof. Fabrizio           sempre una discussione chiarificatrice in cui
del Liceo Classico “Tiziano” di Belluno, ne           potevano parlare, esprimere i loro sentimenti,
emerge un quadro complesso e contrastante             essere ascoltati, crescere assieme.
che si manifesta visibilmente in un peculiare         Altro elemento importante è stata la solitudi-
disagio e in un senso di diffusa solitudine.          ne. Hanno avuto certamente la presenza dei
Un’assenza quindi, l’assoluta assenza di una          genitori, ma erano soli a livello scolastico, è
“voce”, l’incapacità del dire l’esperienza in cui     mancato l’imparare assieme, perché l’intera-
i ragazzi sono stati coinvol-
ti. La rottura del flusso con-
tinuo della ordinaria quoti-
dianità ha prodotto in loro
                                           “I mezzi tecnologici hanno aiutato a sopravvivere
un taglio a cui non hanno                                                   e non certo a vivere”.
saputo dare un nome. Non
tanto per difficoltà legate
alla sfera intellettiva, quanto, piuttosto, ad un     zione emotiva con compagni e docenti è ele-
disagio che ha coinvolto la loro dimensione           mento fondamentale per l’apprendimento; ma
emotiva.                                              con la DaD il senso di comunità e di apparte-
La risposta immediata a quello che la vita in         nenza al gruppo non è stato possibile riprodur-
quel momento offriva loro: l’indifferenza e il        lo, nonostante le molte strategie virtuali.
meccanismo di difesa come risposta immedia-           I mezzi tecnologici hanno aiutato a sopravvi-
ta all’imponderabilità della vita.                    vere e non certo a vivere.
Più nello specifico, i due insegnanti ritengono       Paure? Ansie? Gioie?
che il distanziamento sociale, vissuta come           L’esperienza della pandemia ha contribuito ad
esperienza della limitazione della propria li-        estendere e ad accelerare un orizzonte emotivo
bertà, sia stato per loro l’evento traumatico         del nostro tempo. L’imponderabile fra noi, la
maggiore. Soprattutto in relazione alla pre-          scoperta dell’invisibile come realtà che diventa

 16   Ascoltare l’adolescenza
storia ha contribuito ad abbattere le certezze        ognuno di loro si è fatto carico di sè, capendo
generate dalla consuetudine di tenere tutto           che solo così avrebbe potuto imparare e ma-
sotto controllo, ad alimentare l’ansia ma, so-        turare per superare le difficoltà improvvise ed
prattutto, la consapevolezza della nostra fini-       inaspettate, per capire che queste cose possono
tudine.                                               capitare, sempre e quando meno te lo aspetti.
Più che paura forse, a prevalere su tutto è stato     In conclusione possiamo forse provare a pensa-
il desiderio. Il desiderio che finisse tutto, che     re che a prescindere dai tempi e dalle modalità
ritornasse la normalità, che ritornasse tutto         attraverso i quali ogni ragazzo ha effettuato
                                   come era pri-      questo suo viaggio personale in queste assenze
                                   ma. Una nor-       e in questi desideri, da parte di tutti c’è stata
  “Avevano perso                   malità che per     la consapevolezza che la cultura, ovvero tutto
  il senso del tempo”.             i ragazzi però     quanto concorre alla formazione di un indivi-
                                   non è tornata      duo sul piano intellettuale, morale e, in senso
                                   completamen-       antropologico, quel complesso di manifesta-
te, perché molti di loro non hanno potuto ave-        zioni della vita materiale, sociale e spirituale
re il loro ultimo giorno di scuola, il saluto alla    siano pensabili solo come un processo relazio-
fine di un ciclo che non tornerà più, l’impossi-      nale e che tutto ciò che siamo lo dobbiamo solo
bilità di fare un esame come hanno fatto i loro       a tali relazioni.
amici. Quelli più grandi.
Oppure il desiderio, quasi la necessità di poter
fare domande e avere risposte da parte degli
insegnanti in qualsiasi ora della giornata, an-       TRA RASSEGNAZIONE
che a sera tarda. Avevano perso il senso del          E VOGLIA DI COMUNICARE
tempo, e forse non se ne sono resi conto, ed          di Alessandro Ruta
istintivamente per bisogno hanno sentito l’esi-       (Todi e Perugia)
genza di chiedere. Chiedere e basta.
Oppure il desiderio prevalente di ritornare ad        L’emergenza sanitaria attivata dalla diffusione
avere rapporti interpersonali, la rilevanza che       della pandemia da Covid-19 ha generato uno
può avere il contatto all’interno dei rapporti        stravolgimento di attività e abitudini in diversi
umani, la nostalgia per un qualcosa che si è          ambiti del nostro quotidiano. Alcune delle ri-
temporaneamente perso.                                percussioni prodotte dalle restrittive misure di
Il riconoscimento, forse, della precarietà della      contenimento non sono state immediatamente
vita.                                                 percepite, soprattutto se si pensa alla dimen-
Uno sguardo diverso da quello che ci ritor-           sione psicologica, come ad esempio lo sviluppo
na sulla DaD, che è stata per i ragazzi quasi         di un vero e proprio stress da pandemia.
un’ancora di salvezza, una modalità nuova e           L’impatto della prolungata chiusura delle scuo-
inusuale che li ha fatti ritrovare. Li ha rassicu-    le ha determinato un aumento delle difficoltà
rati anche dal punto di vista didattico, ha sop-      di apprendimento e il pericolo di un crescente
perito in qualche modo ad una mancanza che            isolamento sociale; ma anche un inasprimento
non sarebbe stata sopportabile per i ragazzi e        delle disuguaglianze socio-economiche, evi-
li ha tenuti occupati, li ha fatti ritrovare, li ha   denziate in questo caso dal divario digitale e
responsabilizzati, ha permesso loro di condivi-       culturale.
dere nuovamente ciò che prima era assoluta-           Bambini e ragazzi hanno fatto i conti con una
mente scontato condividere.                           didattica completamente cambiata: distanzia-
Questo periodo, se pur difficile, ha contribui-       mento fisico ed emotivo, nuove modalità di
to forse ad una crescita più rapida dei ragazzi,      valutazione, uso massiccio di apparati elettro-

                                                                        FramMenti di un tempo sospeso   17
nici, difficoltà di comunicazione.                    il loro futuro.
Per comprendere la complessità di questa si-          La maggior parte dei ragazzi ha reagito a tale
tuazione abbiamo ascoltato la voce delle per-         condizione esacerbando le comunicazioni con
sone più coinvolte: tra tutti, gli insegnanti, i      amici e compagni, attraverso chat di gruppo e
quali hanno dovuto affrontare un’emergenza            telefonate.
dalle conseguenze senza precedenti. Abbia-            Alcuni hanno addirittura dichiarato di sentir-
mo chiesto quali fossero le
loro percezioni riguardo le
“ferite” che hanno segnato
                                                           “Inasprimento delle disuguaglianze
la sensibilità dei ragazzi in
questo periodo di sospen-                      socio-economiche, evidenziate in questo caso
sione caratterizzato da una                                     dal divario digitale e culturale”.
quotidianità del distan-
ziamento fisico e dell’iso-
lamento sociale e quali “cicatrici” avrebbero         si comunque vicini agli altri e di non risentire
lasciato. Le due parole evidenziate, dal forte        più di tanto dell’isolamento sociale.
significato simbolico, sottendono altre doman-        In particolare gli studenti maschi si sono la-
de sulle quali ci siamo interrogati e abbiamo         sciati sopraffare dall’uso di videogiochi, so-
interrogato le e gli insegnanti; alcune relati-       prattutto di ruolo, dove è maggiore l’intera-
ve alla condizione dei ragazzi: stati d’animo         zione di gruppo; mentre le studentesse dalla
percepiti, paure, ansie, gioie, insoliti desideri     visione di serie tv.
inespressi, sovraccarico emotivo da parte dei         Diversi ragazzi e ragazze hanno subìto il so-
genitori, il ruolo giocato dalla noia; altre an-      vraccarico emotivo dei genitori e questo li ha
cora legate agli effetti della didattica online:      portati a partecipare con meno intensità alle
atteggiamenti più usuali, richieste nuove, ri-        attività didattiche e a relazionarsi con più im-
sultati ottenuti a livello didattico e di matura-     barazzo ed inibizioni.
zione personale, cambiamenti nel ruolo d’in-          Riguardo specificamente la didattica online,
segnante. A tal proposito, è stato costruito un       le insegnanti da me intervistate non conser-
questionario con 10 domande aperte a risposta         veranno un buon ricordo: l’azione didattica è
libera, che vertevano sui temi precedentemen-         stata meno efficace, nonostante abbia richiesto
te esposti. Nel caso specifico, ho intervistato       molti più sforzi rispetto a quella in presenza.
due insegnanti del biennio di scuola superiore        Non sono mancate le difficoltà a strutturare
di secondo grado: Paola del Liceo Scientifico         lezioni, prove, a selezionare e usare materiali
Galeazzo Alessi di Perugia e Monia dell’Istitu-       multimediali. La DaD, per lo più, ha amplifi-
to Tecnico Agrario Superiore Ciuffelli-Einau-         cato atteggiamenti già presenti tra gli studen-
di di Todi (PG); entrambe insegnano italiano.         ti: quelli volenterosi di apprendere e studiare
Per quanto riguarda i ragazzi, dalle rispo-           hanno continuato a mostrare il loro impegno,
ste delle insegnanti è emersa innanzitutto la         mentre coloro già poco propensi allo studio
percezione di uno stato di rassegnazione e di         hanno approfittato della modalità per eclis-
impotenza, di fronte alla condizione di convi-        sarsi maggiormente.
venza con il distanziamento fisico e alla tra-        Di base c’è stato un incremento della frequen-
sformazione del vivere quotidiano.                    za delle comunicazioni anche con le insegnan-
Se, nella fase iniziale, è stata vissuta come una     ti, tramite lo scambio di email e messaggi nel
prudente attesa, successivamente la richiesta         corso di tutta la giornata. A volte, la didattica
di stare a casa e continuare comunque a stu-          è passata in secondo piano perché è stato più
diare ha generato ansia e preoccupazione per          importante motivarli alla presenza, al dialogo

 18   Ascoltare l’adolescenza
e all’interazione, in quanto si demotivavano e       condizione e a risentire meno dell’isolamento.
si perdevano più facilmente se non venivano          Un’unica nota, all’apparenza positiva: alcuni
adeguatamente sollecitati.                           di loro sono diventati più diligenti e presenti.
L’aspetto più interessante emerso è stato l’in-      In ogni caso, tramite la DaD gli insegnanti
cremento della frequenza delle comunicazioni,        non sono mai riusciti a garantire un supporto
sia con i compagni che con le insegnanti. Del        davvero efficace sia sul piano scolastico che su
resto l’uomo, in quanto specie, è un animale         quello relazionale, a causa delle molteplici dif-
sociale e non può prescindere dal comunicare,        ficoltà che il mezzo virtuale presenta e anche
in tutte le sue forme. In questo caso nasconde-      nel momento in cui la comunicazione passava
va, o meglio mostrava, un evidente bisogno di        in modo fluido e chiaro, si trattava comunque
ascolto e di supporto.                               di un messaggio filtrato da un mezzo tecno-
Questa azione dalla connotazione positiva,           logico, nel quale non è mai possibile trovarsi
cela altre dinamiche, come l’uso smodato e il        nell’istante, nel qui e ora.
tempo eccessivo dedicato ai dispositivi digitali,    Per concludere, gli effetti di questo distanzia-
che a lungo andare non fa altro che amplifi-         mento fisico e dell’isolamento sociale lasceran-
care la sensazione di isola-                                                    no segni nel tempo. In
mento; oppure la possibilità                                                    questa fase della loro
di selezionare i compagni            “Gli studenti maschi si sono               vita i ragazzi hanno
con cui relazionarsi, esclu-                                                    un bisogno profon-
                                     lasciati sopraffare dall’uso
dendo gli altri con i quali si                                                  do di stare insieme ai
evita di avere un confronto,         di videogiochi le studentesse              propri pari, per pren-
cosa che l’ambiente classe,          dalla visione di serie tv”.                dere le misure di sé,
invece, costringe a vivere                                                      per cercare conferme,
ed è altrettanto fondamen-                                                      per costruirsi la pro-
tale per il proprio sviluppo socio-relazionale.      pria identità. È probabile, invece, che trovere-
Inoltre, questo modo di comunicare risulterà         mo una società di giovani emotivamente anal-
sempre incompleto, a volte sterile, perché pri-      fabeti, con dipendenze affettive, nel migliore
vo del coinvolgimento di tutti i sensi, in par-      dei casi, da una parte e, dall’altra, ragazzi per
ticolare delle sensazioni epidermiche. Come          i quali sarà difficile uscire da un isolamento,
dimostra la ricerca, in questa fase della vita, il   che nel lungo periodo ha raggiunto un effetto
contatto fisico è di sostanziale importanza per      anestetizzante. Tutto ciò chiederà agli adulti
un corretto sviluppo bio-psico-sociale.              un atto di grande fiducia e responsabilità, per
La convivenza forzata con i genitori, molti dei      condurre questo esercito di giovani ad una rie-
quali relegati in casa, ha condotto molti ragaz-     ducazione fisica ed emotiva.
zi e ragazze ad un sovraccarico emotivo: per
loro è stato difficile, se non impossibile, rita-
gliarsi degli spazi di autonomia. Obbligati a
condividere gli spazi della casa, a volte troppo
ristretti, assieme a genitori e fratelli, si sono
trovati a vivere l’esperienza della didattica
online con disagio e imbarazzo, e con un’au-
tocensura della propria espressività; nel peg-
giore dei casi, sotto lo sguardo controllante del
genitore.
Coloro fortunati ad avere spazi più ampi, addi-
rittura esterni, sono riusciti a smorzare questa

                                                                       FramMenti di un tempo sospeso   19
LO “STRANGER THINGS”                               speso, ascoltare l’adolescenza ho parlato con
ON LINE, OVVERO                                    due professori delle scuole medie superiori:
IL SOTTOSOPRA VIRTUALE                             Paola, che insegna italiano in un istituto tec-
di Alice Pavan                                     nico-professionale di Como e Riccardo che
(Cantù CO)                                         insegna lingue in un liceo linguistico a Cantù
                                                   (CO), entrambi hanno classi che vanno dalla
A un anno di distanza dall’incontro che fece       prima alla quinta. Abbiamo scelto però di con-
nascere il germe di questo osservatorio sulla      centrarci sulle classi del biennio, riscontrando
                                                                                come per gli alunni
                                                                                delle classi quinte il
  “I ragazzi, che in classe si erano sempre dimostrati                          periodo iniziale in
                                                                                DaD abbia com-
  più timidi e meno protagonisti, hanno trovato in questa                       portato quasi un
  modalità online una possibilità di riscatto e uno stimolo                     vantaggio nell’ac-
  per interessarsi maggiormente alla lezione, mentre altri                      quisizione dell’au-
  che dimostravano maggiore carattere o addirittura velleità                    tonomia necessaria
                                                                                per continuare poi
  da leader nella micro società scolastica si sono chiusi                       gli studi universi-
  e staccati dal gruppo classe; un rovesciamento dei ruoli                      tari o la vita adulta
  dunque, uno “stranger things” virtuale”.                                      lavorativa.
                                                                                Entrambi hanno
                                                                                rilevato una forte
fragilità adolescenziale, è triste constatare      crescita della noia e quindi della richiesta di
come, nonostante le iniziative portate avanti      attenzioni da parte degli alunni verso i profes-
da chi si occupa di educazione e formazione,       sori, il loro ruolo in questo modo si è ampliato
i bambini e i ragazzi siano ancora quelli che      rispetto a quello della didattica in classe, vi-
subiscono le conseguenze più pesanti di questa     rando verso quello di formatori a tutto tondo,
pandemia e le porteranno sulla loro pelle per      chiamati ad accompagnare i ragazzi nella let-
anni, a voler essere ottimisti.                    tura delle proprie emozioni e ad assisterli nelle
Non voglio essere catastrofica, ma in questo       difficoltà del periodo.
momento provo rabbia e frustrazione per la         Pur essendo istituti molto diversi, entrambe le
sorte che è toccata ai nostri ragazzi e quando     scuole hanno un livello tecnologico avanzato
mi metto nei loro panni, sento la gola strin-      e hanno potuto aiutare i ragazzi in difficoltà
gersi e il ventre contrarsi, un bisogno d’aria,    a sopperire alla mancanza di mezzi e ad ac-
che manca in questo tempo rarefatto, che ti si     quisire le capacità tecnologiche necessarie per
appiccica addosso come un mantello umido di        l’utilizzo della DaD. Quello in cui differiscono
nebbia inquinata.                                  i due racconti è la partecipazione alla lezione
La responsabilità degli adulti si misura non       online: se nel caso di Paola c’è stato un aumen-
nel mantenere le rigide regole che impongono       to dell’interesse rispetto alle sue lezioni, adat-
di rispettare i programmi e valutare i risultati   tate comunque al mezzo informatico e quindi
a suon di voti e giudizi, ma nella capacità di     in parte dedicate alla discussione extra didat-
ascoltare quello che i ragazzi faticano a lasciar  tica, ma comunque sorprendente da parte di
uscire dalle loro gole strozzate, e saper trasfor- ragazzi il cui primario interesse non è certo
mare in opportunità di riflessione e rinascita     l’italiano, nelle classi di Riccardo invece era
ogni incontro, dal vivo e online.                  difficile coinvolgere i ragazzi in discussioni e
Per il progetto FramMenti di un tempo so-          la partecipazione era spesso apatica e mecca-

20   Ascoltare l’adolescenza
Puoi anche leggere