REPORTAGE DI UN ASCOLTO SOMMERSO 2020-2021 - Nonsoloteatro
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REPORTAGE DI UN ASCOLTO SOMMERSO 2020-2021
IN QUESTO REPORTAGE Un pensiero...........................................................................................................pag. 5 Le motivazioni che hanno mosso il progetto.............pag. 7 Due valutazioni sul percorso in questo report sono pubblicate due valutazioni delle insegnanti Daniela Maranta e Concetta Aprigliano di TorinoReteLibri, partecipi attive con le loro classi, al progetto.........................................................................................................................pag. 9 Storytelling? No, imparare a raccontare per gestire le emozioni .........................................................................pag. 11 Le voci degli e delle insegnanti ovvero gli articoli relativi alle video-interviste effettuate agli e alle insegnanti dei differenti territori (le ventisette interviste si possono vedere su YouTube digitando “FramMenti di un tempo sospeso” oppure nel sito della compagnia www.nonsoloteatro.com - Sezione Progetti......................................................pag. 12 FramMenti Emotivi tra i tanti materiali prodotti dai ragazzi e dalle ragazze che hanno partecipato al progetto, abbiamo scelto dieci frasi denominate “frammenti emotivi”, scritte nel tentativo di dare immagine ad alcune emozioni da loro sperimentate. Sono frammenti di lavoro propedeutico alla scrittura drammaturgica..................................................................................pag. 38 Diamanti grezzi in questo report sono pubblicati quarantadue brani estrapolati da altrettanti racconti scritti dai ragazzi e dalle ragazze durante il lavoro sulla scrittura drammaturgica, frasi che in sé manifestano dimensioni emotive rivelatrici, brani che contengono molte sfaccettature e molti riflessi come diamanti grezzi pronti per essere lavorati e diventare gioielli emotivi e narrativi.................................................. pag. 42
UN PENSIERO Esperienza della solitudine e scoperta della fragilità dei propri genitori, paura e colpevolizzazione nei confronti dei nonni, bombardamento mediatico a senso unico, scomparsa della scuola come comunità di crescita, distanziamento tra amici, legittimazione e istigazione all’abuso del virtuale; sono alcuni dei tragici effetti vissuti dai preadolescenti e adolescenti nel periodo pandemico. Abbandonati a se stessi in quanto “già grandi”, i ragazzi e le ragazze hanno accumulato, in modo latente, difficoltà psicologiche a volte conclamatesi in patologie; la loro emotività è stata messa alla prova e non sempre hanno avuto la capacità di gestirla né tanto meno sono stati aiutati a gestirla, vivendo quindi impetuosamente, sulla propria pelle, il desiderio rivolto a ciò che avevano perso, sperimentando così una nuova sensazione, a volte irriconoscibile: la nostalgia, emozione per la quale l’età adolescenziale non è preparata, perdendo il desiderio più naturale e propulsivo ovvero il desiderio rivolto al futuro, che prende la forma della speranza. La pandemia, per ora, ha tolto la speranza ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, ma sappiamo anche che essi hanno la capacità istintiva e naturale per recuperare la voglia e il desiderio di costruire la propria identità e la propria vita nel migliore dei modi. Quali conseguenze lascerà sulla pelle degli adolescenti questo complesso fenomeno non ci è dato saperlo, ma una cosa noi adulti possiamo fare: esserci con le nostre specifiche competenze, per non lasciarli più soli. Guido Castiglia FramMenti di un tempo sospeso 5
scenti nella convinzione che il ruolo di chi scri- LE MOTIVAZIONI ve per ragazzi sia di stringere un patto con il CHEHANNO MOSSO proprio pubblico di riferimento attraverso un confronto reale con le loro sensibilità, per far IL PROGETTO emergere un immaginario condiviso in gra- do di mettere insieme sensibilità dei ragazzi e poetica degli artisti; un lavoro costante che richiede rigore e dedizione. Premessa Mai come in questo periodo di pandemia il “distanziamento fisico” si è trasformato in L’attività teatrale è una forma artistica com- vero “distanziamento sociale ed emotivo”, ne- plessa e nella sua articolazione è comprensiva gando la natura conviviale dell’essere umano, di attitudini, poetiche, visioni talvolta anche provocando ansie e paure che hanno portato contrastanti ma di una cosa possiamo essere ad un isolamento degli adolescenti con i loro certi, non è un’attività di analisi psicologica né sentimenti, come se gli smartphone, i tablet e di rilevazione sociologica. i computer potessero essere sufficienti ad essi; Possiamo però, con cognizione di causa, affer- come se fossero gli strumenti adeguati a sosti- mare che il teatro rivolto ai ragazzi contiene, tuire la vita relazionale di comunità. nella propria dinamica di elaborazione, l’os- Non è così, una società che ha delegato agli servazione, se non talvolta la frequentazione, algoritmi scientifici dei virologi la propria vita del pubblico al quale esso si rivolge. sociale provoca inevitabilmente tracce sensibi- Lo scopo di tale agire non ha in sé il gusto del- li e durature nell’animo e nella mente, soprat- la generosità filantropica nei confronti dei mi- tutto dei ragazzi. nori anzi, al contrario, nasce da una necessità Si è fatta così urgente in noi, già da giugno artistica, perché il teatro per ragazzi non po- 2020, l’esigenza di avviare un osservatorio trebbe esistere se non conoscesse i gusti, i lin- specifico sui disorientamenti, le ansie e i desi- guaggi e gli immaginari del proprio pubblico; deri dei ragazzi, durante e dopo la pandemia: un pubblico eterogeneo e, oltretutto, suddiviso come hanno vissuto il periodo del lockdown? in diverse fasce cognitive. Che cosa è cambiato? Quali disorientamenti Quindi frequentare i ragazzi, ad esempio gli ha lasciato? Cosa ha cancellato l’isolamento adolescenti tra gli 11 e i 14/16 anni, oppure i fisico? Come sono cambiati i rapporti e gli ap- bambini dai 6 ai 10 e giù fino ad arrivare agli procci affettivi? Quale sedimentazione emoti- infanti, è una stretta necessità professionale. va resterà di questa esperienza tra uno o due Il teatro per ragazzi è un’attività poetica e drammaturgica che si nutre del confronto, del rapporto con il pubblico prescelto, in po- che parole l’atto creativo è sempre preceduto dell’atto ricettivo. Come è nata l’idea di FramMenti di un tempo sospeso, ascoltare l’adolescenza Da sempre, la prassi della nostra compagnia è volta all’ascolto dei preadolescenti e adole- FramMenti di un tempo sospeso 7
anni? Come potranno raccontarla? b) Ottobre-dicembre 2020: realizzazione di Abbiamo così creato un nuovo legame con incontri con gruppi (di classe ma anche gli adolescenti: un osservatorio per ascoltare i extrascolastici) di ragazzi e ragazze, con pensieri, gli immaginari e il “sentire” dei ra- lo scopo di raccogliere, attraverso stimoli gazzi e delle ragazze tra gli undici e i dicias- narrativi ad essi “lanciati”, gli stati d’ani- sette anni. mo e le sensibilità vissute nel periodo della Una nuova esperienza per la quale ci è parso pandemia; un modo per fornire loro uno naturale coinvolgere i narratori e le narratri- strumento per poter riconoscere e raccon- ci di tutta Italia protagonisti da ormai più di tare le emozioni. Strumento che ha per- tre anni del progetto “Vox Motus, di voce in messo ai ragazzi e alle ragazze di svelare voce”, un progetto che nel tempo ha messo al segni emotivi, paure, desideri… in breve: le centro del suo lavoro le fragilità dell’adolescen- ferite emotive aperte in questo drammatico za. e lungo periodo pandemico. Tale collaborazione ha permesso di avviare c) Gennaio-giugno 2021: Confronto creativo un’indagine ad ampio raggio sul territorio ita- con i ragazzi e gli/le insegnanti partendo liano da giugno 2020 a dicembre 2021; oltre dalla domanda: quali cicatrici ha lasciato un anno di ricerca, di elaborazione e di con- sulla “pelle emotiva” l’esperienza sociale fronto con insegnanti e ragazzi per delineare vissuta? Questo confronto creativo ha av- e raccontare un periodo storico della nostra viato un lavoro di scrittura drammaturgica società. dove, attraverso la metamorfosi metaforica “FramMenti di un tempo sospeso, ascoltare in “terza persona”, la narrazione ha preso l’adolescenza” è diventato così uno scrigno nel le sembianze di una catarsi narrativa e una quale riversare impressioni, emozioni, imma- simbolizzazione dei vissuti. gini e immaginari, riflessioni e infine i rac- d) Settembre-dicembre 2021: restituzione tea- conti dei 216 ragazzi e ragazze che sono stati trale, ovvero, la rielaborazione dei racconti coinvolti. scritti dai ragazzi porterà alla scrittura di In una prima fase, i molti e le molte insegnanti un testo drammaturgico da presentare alle coinvolti/e ci hanno fornito impressioni sulle scuole della Città di Torino che hanno par- reazioni dei ragazzi alla didattica a distanza tecipato al progetto. mentre la seconda fase ha visto i ragazzi prota- gonisti in un percorso di ricerca sulle emozioni vissute, sul loro riconoscimento e, soprattutto, sul saperle raccontare attraverso la scrittura drammaturgica (il progetto si concluderà a di- cembre 2021 e fino ad oggi abbiamo raccolto più di 50 racconti originali). Le azioni del progetto a) Giugno-settembre 2020: interviste agli/ alle insegnanti per capire quali sentimen- ti hanno colto nei loro studenti durante il lockdown e nell’esperienza delle lezioni on-line. 8 Ascoltare l’adolescenza
così delicato, un percorso chiaramente inno- DUE VALUTAZIONI vativo. Dentro di me, però, più approfondivo la cono- SUL PERCORSO scenza della natura e degli obiettivi del proget- to, più immaginavo i “miei” studenti in esso coinvolti; durante i mesi trascorsi tra le faticose attività on line, li avevo visti desiderosi di es- TorinoReteLibri Piemonte è una Rete di bi- sere accolti e di ritrovarsi a settembre in un blioteche scolastiche che dal 2004 si occupa di modo diverso da quello che contraddistingue promuovere la lettura attraverso progetti che la normale ripresa dell’anno scolastico, perché coinvolgano gli allievi delle scuole a essa af- - effettivamente - nulla di quello che stavamo ferenti. vivendo poteva essere considerato normale… La Rete, nata nel 2004, conta attualmente cir- Da quando il progetto venne approvato, grazie ca cinquanta istituti scolastici di ogni ordine e all’attenta conduzione del direttore artistico grado e, all’interno delle diverse attività pro- - Guido Castiglia - tutto il resto andò da sé: la mosse, si pone l’obiettivo di unificare gli sfor- costruzione di un percorso articolato in ogni zi delle diverse realtà culturali impegnate sul sua tappa, la calendarizzazione degli incontri, territorio, al fine di condividere e di gestire il la condivisione con i ragazzi degli “stimoli” patrimonio che ciascuno rappresenta. di volta in volta inviati, la correzione dei loro Alla fine dell’anno scolastico segnato dall’e- elaborati, la condivisione - più o meno espli- mergenza sanitaria e dal conseguente avvio cita - delle emozioni provate, fino ad arrivare della metodologia della didattica a distanza, alla stesura dei racconti personali, che per me è stata offerta a TorinoReteLibri Piemonte la è stata l’occasione che aspettavo da mesi: vista possibilità di accogliere il nascente progetto anche la loro giovanissima età, si è trattato in- teatrale “FramMenti di un tempo sospeso - fatti di un’esperienza nuova ed entusiasmante ascoltare l’adolescenza”. nella quale tutti si sono sentiti accolti e valo- A tutti noi docenti della Rete fu subito eviden- rizzati. te quanto questa opportunità andasse incontro La raccolta di questi racconti è stato per gli a una necessità di cui da mesi sentivamo l’ur- studenti un punto di arrivo, quello che ha evi- genza e che avevamo cercato di affrontare at- denziato il valore di questo percorso che li sta traverso la promozione del progetto editoriale accompagnando sia dal punto di vista cultu- “Lo Zibaldone del tempo sospeso. rale che emotivo, ma sono certa che costituirà Una primavera in lockdown raccontata dalle anche il nuovo punto di partenza quando il scuole di TorinoReteLibri Piemonte”. In nu- progetto segnerà la ripresa del prossimo anno merose occasioni avevamo tra noi condiviso la scolastico. necessità di valorizzare ogni possibile risorsa culturale al fine di offrire ai nostri studenti la Daniela Maranta possibilità di investire energie in un’esperienza Docente di Lettere nuova e alternativa alla didattica tradiziona- dell’I.C. Rita Levi - Montalcini di Torino le, che mai come in quel momento ci appari- Coordinatrice delle attività va lontana e incapace di offrire lo spunto da delle scuole secondarie di primo grado cui ripartire. Ma, d’altra parte, accogliere il per TorinoReteLibri Piemonte progetto teatrale ci poneva di fronte alla sfida di accompagnare due scuole della Rete, una secondaria di primo e una di secondo grado, nell’impegno di costruire, in quel momento FramMenti di un tempo sospeso 9
L’avventura che avrebbe condotto alla cre- all’avvio di qualunque progetto, hanno preso a azione di questa raccolta cominciava più o mano a mano sempre più gusto nelle attività di meno un anno fa. Me lo ricordo in modo mol- scrittura che venivano proposte: l’idea di po- to chiaro: uscivamo (temporaneamente) da un ter condividere e mettere su carta con libertà periodo di confusione e paura e, nonostante il espressiva le loro emozioni, quello che avevano momento di tregua, i sentimenti che prevale- provato e provavano in relazione alla situazio- vano nel mio cuore erano di timore e incertez- ne in atto, la possibilità di dare anche un nome za per il futuro, in generale, e per il successivo a quelle emozioni (questa, forse, la parte più anno scolastico, in particolare. Ricordo che importante del percorso fatto) li ha coinvolti e seguivo con ansia i quotidiani telegiornali, resi protagonisti. La tecnica del racconto si è durante i quali venivano fatte mille ipotesi più rivelata vincente come strumento di catarsi, e una, e poi il loro esatto contrario, su quella che questo è emerso in modo chiaro. Quando, poi, sarebbe stata la ripresa a settembre, quando ri- anche se a distanza, i ragazzi hanno anche cevetti l’invito da TorinoReteLibri Piemonte a potuto cimentarsi nelle tecniche di lettura dei partecipare ad un progetto di scrittura dram- loro racconti, li ho visti per la prima volta di- maturgica con Guido Castiglia. Avevo appena vertirsi davvero, e quello è stato un momento, concluso gli esami di maturità, con i quali ave- non mi vergogno a dirlo, anche commovente. vo accompagnato ben due quinte alla conclu- Dal punto di vista più strettamente didattico, sione del loro percorso. Tra le altre incertezze, questo progetto ha davvero richiesto un gran- non sapevo neppure che classi avrei avuto a de investimento di lavoro e di energia, ma ha settembre: era presumibile che ci sarebbe stata sicuramente ripagato moltissimo: i ragazzi, almeno una prima, con la quale avrei potuto dovendo dedicarsi in modo regolare e sistema- intraprendere questo percorso, ma me la senti- tico alla scrittura - e ad un tipo di scrittura vo davvero di ipotecare una porzione delle mie piacevole e coinvolgente - sono migliorati mol- ore di lezione e delle mie energie in prospettiva to; inoltre, in diversi casi, sono emersi dei veri di un anno così incerto e sicuramente difficile? e propri talenti espressivi, talvolta da parte di Fortunatamente, se c’è una cosa che ci han- ragazzi con grosse difficoltà nella lingua italia- no insegnato questo periodo di difficoltà e la na: questo ha influito molto positivamente sul- DAD è stata la capacità di abbandonare la la gratificazione e l’autostima di questi allievi, sicurezza di metodi e sistemi consolidati, di che hanno potuto toccare con mano anche la programmi e binari prefissati, per lanciarsi in soddisfazione di avere un riscontro positivo al progetti nuovi, innovativi, stimolanti, in cui loro duro lavoro. mettersi in gioco senza la certezza non tanto Ad un anno di distanza siamo tutti ancora im- del risultato, quanto di esserne all’altezza. mersi in un clima di timore ed incertezza, ma Eh sì: perché ogni cambio di metodo, ogni forse ci sentiamo più preparati ad affrontare il nuovo progetto, ogni iniziativa fuori dagli tempo che verrà. Una certezza per adesso io ce schemi consueti richiedono fatica, lavoro, l’ho: la prosecuzione del nostro progetto, una studio, molto spesso. In questa avventura di nuova avventura, un nuovo anno di condivi- scrittura drammaturgica la grande fortuna sione e di gioia. era quella di avere un maestro che avrebbe guidato passo dopo passo non solo i ragazzi, Concetta Aprigliano ma anche me: e quindi ho detto sì. E meno Docente di Lettere male! Perché questa è stata una delle attività dell’ I.I.S Bosso - Monti di Torino che mi ha regalato più gioia e soddisfazione Coordinatrice del gruppo delle scuole in tutto l’anno scolastico. I ragazzi coinvolti, secondarie di secondo grado inizialmente tiepidini, come sempre succede per TorinoReteLibri Piemonte. 10 Ascoltare l’adolescenza
La parola storytelling, che personalmente tro- STORYTELLING? vo bellissima, non ha trovato però spazio nel NO, IMPARARE racconto di questo lavoro perché i suoi signi- ficati sono molteplici, dove l’affabulazione e A RACCONTARE PER l’arte di scrivere o di raccontare storie con lo scopo di catturare l’attenzione e l’interesse del GESTIRE LE EMOZIONI pubblico (cit. voc. Treccani) rientrano nello stesso monolite linguistico. Ormai da tempo in Italia si utilizzano termini Nel lavoro con i ragazzi svolto in questo pro- della lingua inglese, spesso in ambiti specifici getto, scrivere una storia ha assunto un signi- tecnici e commerciali, per semplificare la co- ficato complesso che non possiamo classificare municazione e soprattutto per essere più sinte- né come lavoro di scrittura creativa e neppure tici, una giusta contaminazione linguistica, se come percorso di storytelling. usata con cautela e parsimonia. In questo progetto la scrittura ha assunto un […] Raccontare… all’inizio ci si ruolo di “ordinamento” e il processo narrativo vergogna un po’, ma poi… se ci prendi si è rivelato come avamposto emotivo, ovve- gusto è divertente! Magari aggiungi ro come cammino alla scoperta dei vissuti e delle sensibilità per riuscire a dare un nome e qualche cosa in più, così, per far capire un’immagine ad esse. meglio lo stato d’animo. Perché quando Dare il nome alle cose significa, l’esperienza racconti è come se rimettessi in ordine umana ce lo ha reso evidente nell’evoluzione, le cose che hai sparse a caso nella riconoscere e appropriarsi delle cose stesse; se quelle “cose” sono stati d’animo e sentimenti, testa e tutto si fa chiaro e non racconti avremo già effettuato il primo passo per con- esattamente ciò che è accaduto… ma trollare e gestire le emozioni. quello che hai provato! Con i ragazzi che hanno partecipato a “Fram- Così Ulisse racconta per inchiodare Menti di un tempo sospeso”, abbiamo avvia- to quindi un percorso di riconoscimento e nella sua memoria le emozioni provate appropriazione degli stati emotivi per poterli e il primo ricordo, per ironia della sorte, raccontare con le parole, attraverso la scrittura va alla terra della dimenticanza e della drammaturgica. stupidità. Perché la scrittura drammaturgica? E allora racconta. Perché è una scrittura nella quale le parole ac- quistano peso, forma, ritmo e immagine per far scaturire nella mente dell’ascoltatore un proprio peculiare immaginario. Sono parole che hanno bisogno del corpo, della gestualità, dello spazio, della voce… hanno bisogno della relazione fisica. Brano tratto dal testo teatrale Avvicinando i ragazzi e le ragazze a questa “In viaggio con Nessuno” modalità espressiva, siamo riusciti ad avviare di Guido Castiglia un percorso immaginifico dal duplice valore: 1) esprimersi meglio, 2) conoscersi meglio. FramMenti di un tempo sospeso 11
LE VOCI DEGLI INSEGNANTI UBI MAIOR MINOR CESSAT che loro stessi/e avevano capito dalle reazioni Ovvero il palliativo chiamato DaD dei ragazzi e delle ragazze in DAD: perdita di di Guido Castiglia attenzione, concentrazione azzerata, videoca- (Torino - Pinerolo) mere e microfoni spenti a causa di ipotetiche e talvolta millantate difficoltà di connessione, Lo spaesamento degli adulti educatori e il tor- ragazzi che, tra loro, chattano o si sfidano ai pore latente che ha congelato la crescita degli videogiochi durante una lezione, effetti di vi- studenti sono il segno più evidente emerso dalle deo disturbo introdotti ad arte, strategie diver- interviste effettuate nel periodo maggio-luglio sive con domande personali rivolte a professori 2020, nell’ambito del progetto “FramMenti di e professoresse per deviare l’attenzione e per- un tempo sospeso, ascoltare l’adolescenza”. dere tempo. La didattica a distanza ha costretto il corpo Nelle ventisette interviste realizzate al corpo insegnante ad inoltrarsi in un’avventura per la docente, abbiamo solamente preso atto di ciò quale non erano preparati, ovvero ad insegna- che è accaduto, di ciò che ci è stato raccontato. re attraverso lo strumento tecnologico, azze- L’intervista numero 1 e l’intervista numero 8 rando quella capacità relazionale offerta dalla (rif. alla numerazione video su YouTube e sito tridimensionalità, dai segnali espressivi degli compagnia) sono state svolte nella città di Pi- studenti e degli insegnanti, dalla micro gestua- nerolo in provincia di Torino e sono state in- lità e dagli sguardi ma soprattutto da quella tenzionalmente rivolte a due insegnanti di due relazione che nasce dall’esperire il luogo e lo differenti Istituti di formazione (Prof.ssa Lia spazio in comunità. Bianco, Consorzio per la formazione, l’inno- Una comunità nella quale tutto avviene, dove vazione e la qualità - Prof.ssa Roberta Comba, si è costretti a confrontarsi e, a volte, ad affron- Istituto Engim) ovvero quelle scuole che, più tarsi, dove superare ostacoli di ogni altra, necessi- relazionali e difficoltà per- tano di una didattica sonali, dove si costruiscono “Le scuole di formazione e del fare, dove le ore le complicità, dove la ge- di laboratorio pratico stualità e i corpi acquisisco- di orientamento al lavoro sono le più importanti no valore, dove si impara hanno fermato il loro motore perché rappresentano a vivere e a controllare le propulsore di civiltà. l’obiettivo formativo emozioni, in poche parole, Ma contro ogni logica, la della scuola stessa: im- dove si cresce insieme. parare un mestiere. passione di molti insegnanti La relazione tra luogo, tem- Apprendere l’arte del- po, sensibilità e percezione ha cercato di creare un la pasticceria o della dei vissuti non è stata con- ponte”. cucina, del servire templata nei decreti anti- ai tavoli di un risto- pandemia; probabilmente rante, imparare l’arte l’emergenza ha impedito di valutare a fondo dell’acconciatura dei capelli, della meccani- il danno che avrebbe creato la chiusura delle ca, della falegnameria, dell’operatore elettrico scuole. o del/la commessa/o commerciale, richiede Gli/le insegnanti, nelle interviste effettuate, pratica, necessita dell’uso di macchinari, di hanno concentrato la loro attenzione su ciò utensili e di manualità. 12 Ascoltare l’adolescenza
Il ricorso alla didattica a distanza ha reso tutto ogni singola persona. ciò pressoché impossibile. “Ubi maior minor cessat”, così è stato. I laboratori chiusi delle scuole di formazione Le scuole di formazione e di orientamento al sono diventati il simbolo della disfatta di un lavoro hanno fermato il loro motore propulso- concetto dell’istruzione che ancora risente re di civiltà. dell’impostazione di Benedetto Croce e Gio- Ma contro ogni logica, la passione di molti in- vanni Gentile (riforma scolastica del 1923), segnanti ha cercato di creare un ponte, nono- un’idea di scuola che resiste ancora e che clas- stante il completo disorientamento piombato all’improvviso, nonostante il surreale stupore sifica i livelli d’istruzione come le categorie del calcio, dalla serie A al settore dilettantistico.di ritrovarsi, come tutti, in una dimensione Nelle categorie della didattica e dell’istruzio- mai sperimentata, molti insegnanti hanno cre- ne, per lo meno nel provinciale pensiero comu- ato, dal nulla, attività coinvolgenti per restare ne, la serie A è occupata sicuramente dai Licei “connessi” con i propri allievi e le proprie al- per scendere giù, fino alla categoria borderli- lieve. ne, l’ultima spiaggia, oltre la quale non c’è piùSono nate così “spiaggine” (piccole sdraio da scuola: gli istituti di formazione professionale.spiaggia in legno) costruite in case di monta- Pensiero fortemente contrastato dai molti do- gna, nonne e sorelle si sono prestate a speri- mentazioni di acconciatura avveniristiche, famiglie che “Forse in questo sforzo sovrumano, che ha bruciato hanno visto nascere e assag- giato torte inventate, servite le energie dei docenti, sta il valore dell’esperienza in tavola dai loro stessi figli DaD, il ritrovarsi con se stessi e comprendere fino e figlie chef. a che punto sarebbero stati disposti a sacrificare il Chi insegna in questi istituti proprio tempo, la propria privacy e le proprie energie si è trovato di fronte ad un enigma difficilmente risol- per quegli studenti che, dietro le loro videocamere, si vibile: continuare ad inse- sono spenti, parola di docente, in un “dormiveglia e gnare l’arte del fare. torpore latente”. Molti insegnanti hanno an- che trovato una nuova rela- zione con i propri studenti centi che hanno capito l’importanza di orien- perché quel rettangolo sullo schermo era uno tare quei giovani e quelle giovani vite che scorcio della propria privacy, uno sguardo che non hanno attitudini alla concettualizzazione andava in profondità, che stimolava la curio- astratta ma che, con il proprio ingegno e le sità degli allievi, che metteva a nudo lo spazio proprie mani, possono offrire molto alla no- rappresentato dalla propria stanza o dalla pro- stra società, oltre a far conquistare ad essi la pria cucina (inserire sfondi precostruiti non era stima in se stessi. nell’esperienza e nella cultura dell’insegnante). Il lockdown non ha tenuto in considerazione Forse in questo sforzo sovrumano, che ha questa parte di scuola, come non ha tenuto bruciato le energie dei docenti, sta il valore conto del senso stesso di essere fisicamente dell’esperienza DaD, il ritrovarsi con se stessi e presenti. comprendere fino a che punto sarebbero stati Il lockdown ha creato disparità, anziché unire, disposti a sacrificare il proprio tempo, la pro- livellare, restituire pari dignità (compito pri- pria privacy e le proprie energie per quegli stu- mario della Scuola) ha divaricato le differenze denti che, dietro le loro videocamere, si sono provenienti dallo stato sociale ed economico di spenti, parola di docente, in un “dormiveglia FramMenti di un tempo sospeso 13
e torpore latente”. modifiés. Le ministère les communiquait le Per quanto riguarda gli studenti e le studentes- jour même de leur entrée en vigueur, ce qui se che hanno vissuto la disavventura della di- produisait au sein du collège un cortège de dattica a distanza sappiamo già molto, sappia- chuchotements et de soupirs masqués mais mo dell’alta percentuale di giovani che hanno bien audibles. abbandonato gli studi, sappiamo della crescita Parfois quelques éclats de quelques voix rés- depressiva e dell’abbassamento della capacità onnaient comme un: «Faisons contre mauvai- di concentrazione; ma sappiamo anche che se fortune, bon cœur. » Le peu d’élèves que j’a- le persone più timide e con difficoltà relazio- percevais dans la cour, étaient regroupés par nali hanno trovato riparo dietro lo schermo, 2, 3 ou 4. Certains d’entre eux allongés sur le accrescendo in loro un’effimera sicurezza che ventre comme à la plage ou sur une pelouse, svanirà al primo canto del gallo, lo stesso che attendaient au soleil à même le sol bétonné de chiamerà al ritorno in classe e porterà alla la cour, que les cours reprennent. luce l’illusione di questo tempo sospeso e farà J’avais rendez-vous à midi avec Mme Duplan capire loro che imparare nozioni in video, nel professeure de Français, pour activer avec elle caldo del proprio nido, riparati dalle avversità et Mme Boukadida, professeure de Sciences del mondo esterno, non serve per prepararsi de la Vie et de la Terre, la phase 1 du projet alla vita. FramMenti. Un collègue professeur de techno- logie qui avait entendu parler du projet et qui était justement au collège à cette heure, s’invita à l’entretien. LES PLUS FRAGILES D’autres auraient aimé participer mais ils en- di Vanessa Banzo seignaient ce jour-là depuis leur domicile. (Grasse - FRANCIA) Mme Duplan en avait parlé avec plusieurs de ses collègues et ceux-ci avaient accueilli l’idée Dans les premiers jours du mois de juin 2020, avec enthousiasme. Je n’allais pas tarder à me je rencontrais trois professeurs du collège Car- rendre compte à quel point cette phase du not de Grasse, en présentiel, dans une salle de projet répondait à un besoin pressant des pro- l’établissement. fesseurs, celui de s’exprimer, de confier leurs Le retour en classe après le confinement se difficultés, leur frustration et leur sidération. déroulait de manière progressive. Depuis le 18 Ils ne s’étaient toujours pas remis de la bru- mai, les collèges et les lycées accueillaient une talité avec laquelle le pays et l’Europe entière quinzaine d’élèves maximum par classe, sur la s’était écroulés. Début mars alors que l’Euro- base du volontariat. pe découvrait les malades du coronavirus, et L’école restait obligatoire, mais le retour en les mesures radicales mises en place en Italie, classe ne l’était pas. puis en Espagne, le gouvernement français se Pour ceux qui ne retournaient pas à l’école, voulait rassurant (pas de panique, nous ne fer- l’enseignement à distance serait maintenu en merons pas les école, le port du masque n’est mai et en juin. La priorité n’était pas de termi- pas nécessaire, le premier tour des élections ner les programmes, mais d’accompagner les municipales aura bien lieu le 15 mars). élèves qui en avaient le plus besoin. Le maje- Le 16 mars, au lendemain des élections, la stueux bâtiment qui avait accueilli depuis pre- communication autour de la pandémie chan- sque 150 ans une multitude d’élèves semblait gea du tout au tout. Les hôpitaux étaient sub- tout à coup vidé de son âme et il y régnait une mergés et le pays entrait “en guerre” contre le sorte de nervosité. coronavirus. Les protocoles étaient fréquemment revus, Fermeture des crèches, des écoles, des collèg- 14 Ascoltare l’adolescenza
es, des lycées et des universités. Fermetures de Terre dont le rôle est de donner le goût d’ob- tous les lieux publics « non indispensables ». server la vie au sens biologique, son évolution Des mesures similaires furent ensuite prises en et ses dégradations, s’est rapidement trouvée à Allemagne, puis en Belgique et enfin en Gran- court de moyens. de-Bretagne. Le professeur de technologie s’est retrouvé L’Europe fermait ses frontières, les citoyens confronté au même embarras puisque son rôle étaient tenus de rester chez eux afin d’éviter consiste à transmettre aux élèves, l’envie de au maximum les contacts avec l’extérieur. En résoudre des problèmes techniques en équipe. quelques jours, les citadins qui le pouvaient Madame Duplan raconte que les premiers ont rejoint la campagne et les rayons des su- cours en visio-conférence avaient été joyeux et permarchés se sont retrouvés vidés. Par besoin dispersés. d’anticiper, par peur de l’enfermement et du Elle s’était préparée, habillée et coiffée comme manque. Les gens ont constitué des stocks de pour une vraie journée d’école et avait défendu denrées non périssables, de produits d’hygiène à ses enfants d’interrompre les cours. et ils se sont mis à attendre les annonces du Les élèves qui avaient réussi à se connecter gouvernement et à vivre dans l’incertitude. étaient contents de se revoir, ils se sont montré Le confinement généralisé fut reconduit de 15 leurs animaux de compagnie, ils témoignaient jours en 15 jours, pendant 8 semaines au total. d’une profonde envie d’être ensemble. Puis Dans les écoles, les directions se sont organi- l’émulation des premiers instants, laissa place à sées comme elles le pouvaient en fonction de une immense frustration, celle de ne pas pou- leur taille et de leurs ressources. Sur un même voir se regarder, s’entraider, se taquiner, sentir territoire de grosses variation sont été observé la présence et les réactions des autres autour du point de vue du suivi pédagogique. Au bout de soi. de quelques semaines dans tel établissement, Les uns après les autres, les petits portraits l’équipe avait réussi à mettre en place une clas- rectangulaires devinrent noirs. Les professeurs se virtuelle pour chaque heure de la journée, étaient frustrés de ne pas pouvoir s’assurer que dans tel autre les élèves pouvaient accéder à leurs paroles aient bien été comprises. Frustrés 3 heures de classe virtuelle par jour, dans tel de faire cours, de transmettre des consignes autre enfin, rien, aucun cours pendant deux comme on jette une bouteille à la mer. mois. A présent, les cours avaient partiellement re- Au collège Carnot tous les élèves avaient reçu pris en présentiel et à distance. Les enseignants dès leur entrée en 6ème, une tablette pour leu- n’avaient cependant pas retrouvé toutes leurs rs études. Grâce à elle, ils pouvaient accéder à ouailles. Le collège qui recevait une popula- un réseau internet sécurisé, faire leurs devoirs, tion parmi les plus fragiles et les plus éloignés accédaient aux leçons, aux emplois du temps, des préoccupations scolaires appelait les famil- aux notes et à la messagerie du collège. Pen- les pour tenter de raccrocher les élèves au sy- dant les premières semaines, les professeurs stème scolaire. ont commencé par mettre en ligne le travail Le 29 juin, je présentais les phases 2 et 3 de à faire. Certains élèves et leurs parents se sont FramMenti au principal de l’établissement. Il sentis dépassé par la quantité de travail à pro- exprima une vive réticence à la présentation duire tandis que d’autres réclamaient plus de du projet et objecta qu’il n’était pas favorable matière pour étudier. La première difficulté au fait que la parole brute, dense et fragile des éprouvée par la professeure de français a été élèves, soit recueilli par une autre personne de déterminer la juste quantité de travail à qu’un psychologue. fournir aux élèves. A cette date, le collège n’avait plus de nouvelle La professeure de Sciences de la Vie et de la de trois élèves. FramMenti di un tempo sospeso 15
UN VIAGGIO A TU PER TU sa di coscienza dell’importanza del contatto TRA ASSENZE E DESIDERI come luogo in cui si manifesta e si esprime l’e- di Alessandro Rossi sperienza dell’incontro con l’altro. (Longarone e Belluno) Ed è proprio nell’assenza di contatto che quell’ultimo inconsapevole giorno di scuola Frammenti di un tempo sospeso ha dato la avrebbe portato con sé. Ai ragazzi in realtà ha possibilità di esprimere sentimenti, emozioni e cominciato a mancare la routine quotidiana, stati d’animo a molti ragazzi e ragazze sparsi la sicurezza di arrivare in un luogo conosciuto, su gran parte del territorio abituale, in cui condi- nazionale. Ma non solo, videre la vita di tutti i ha dato voce anche a molti “Contatto come luogo in cui giorni con i compagni insegnati che ci hanno re- e con le persone fida- si manifesta e si esprime galato la visione “dall’altra te: perché alla fine è parte dello schermo”, uno l’esperienza dell’incontro questo che sono gli schermo fatto di finestrel- con l’altro”. insegnanti per loro, le, di rettangoli neri con i persone fidate a cui nomi, ma senza volti, occhi esprimere tutto ciò e voce. In una parola senza presenza. che pensano nel bene e nel male. A qualcuno è Dalle interviste da me effettuate alla Prof.ssa mancato il conflitto che si crea inevitabilmen- Carolina della scuola secondaria di Primo te all’interno di una comunità, perché seguiva Grado di Longarone (BL) e al Prof. Fabrizio sempre una discussione chiarificatrice in cui del Liceo Classico “Tiziano” di Belluno, ne potevano parlare, esprimere i loro sentimenti, emerge un quadro complesso e contrastante essere ascoltati, crescere assieme. che si manifesta visibilmente in un peculiare Altro elemento importante è stata la solitudi- disagio e in un senso di diffusa solitudine. ne. Hanno avuto certamente la presenza dei Un’assenza quindi, l’assoluta assenza di una genitori, ma erano soli a livello scolastico, è “voce”, l’incapacità del dire l’esperienza in cui mancato l’imparare assieme, perché l’intera- i ragazzi sono stati coinvol- ti. La rottura del flusso con- tinuo della ordinaria quoti- dianità ha prodotto in loro “I mezzi tecnologici hanno aiutato a sopravvivere un taglio a cui non hanno e non certo a vivere”. saputo dare un nome. Non tanto per difficoltà legate alla sfera intellettiva, quanto, piuttosto, ad un zione emotiva con compagni e docenti è ele- disagio che ha coinvolto la loro dimensione mento fondamentale per l’apprendimento; ma emotiva. con la DaD il senso di comunità e di apparte- La risposta immediata a quello che la vita in nenza al gruppo non è stato possibile riprodur- quel momento offriva loro: l’indifferenza e il lo, nonostante le molte strategie virtuali. meccanismo di difesa come risposta immedia- I mezzi tecnologici hanno aiutato a sopravvi- ta all’imponderabilità della vita. vere e non certo a vivere. Più nello specifico, i due insegnanti ritengono Paure? Ansie? Gioie? che il distanziamento sociale, vissuta come L’esperienza della pandemia ha contribuito ad esperienza della limitazione della propria li- estendere e ad accelerare un orizzonte emotivo bertà, sia stato per loro l’evento traumatico del nostro tempo. L’imponderabile fra noi, la maggiore. Soprattutto in relazione alla pre- scoperta dell’invisibile come realtà che diventa 16 Ascoltare l’adolescenza
storia ha contribuito ad abbattere le certezze ognuno di loro si è fatto carico di sè, capendo generate dalla consuetudine di tenere tutto che solo così avrebbe potuto imparare e ma- sotto controllo, ad alimentare l’ansia ma, so- turare per superare le difficoltà improvvise ed prattutto, la consapevolezza della nostra fini- inaspettate, per capire che queste cose possono tudine. capitare, sempre e quando meno te lo aspetti. Più che paura forse, a prevalere su tutto è stato In conclusione possiamo forse provare a pensa- il desiderio. Il desiderio che finisse tutto, che re che a prescindere dai tempi e dalle modalità ritornasse la normalità, che ritornasse tutto attraverso i quali ogni ragazzo ha effettuato come era pri- questo suo viaggio personale in queste assenze ma. Una nor- e in questi desideri, da parte di tutti c’è stata “Avevano perso malità che per la consapevolezza che la cultura, ovvero tutto il senso del tempo”. i ragazzi però quanto concorre alla formazione di un indivi- non è tornata duo sul piano intellettuale, morale e, in senso completamen- antropologico, quel complesso di manifesta- te, perché molti di loro non hanno potuto ave- zioni della vita materiale, sociale e spirituale re il loro ultimo giorno di scuola, il saluto alla siano pensabili solo come un processo relazio- fine di un ciclo che non tornerà più, l’impossi- nale e che tutto ciò che siamo lo dobbiamo solo bilità di fare un esame come hanno fatto i loro a tali relazioni. amici. Quelli più grandi. Oppure il desiderio, quasi la necessità di poter fare domande e avere risposte da parte degli insegnanti in qualsiasi ora della giornata, an- TRA RASSEGNAZIONE che a sera tarda. Avevano perso il senso del E VOGLIA DI COMUNICARE tempo, e forse non se ne sono resi conto, ed di Alessandro Ruta istintivamente per bisogno hanno sentito l’esi- (Todi e Perugia) genza di chiedere. Chiedere e basta. Oppure il desiderio prevalente di ritornare ad L’emergenza sanitaria attivata dalla diffusione avere rapporti interpersonali, la rilevanza che della pandemia da Covid-19 ha generato uno può avere il contatto all’interno dei rapporti stravolgimento di attività e abitudini in diversi umani, la nostalgia per un qualcosa che si è ambiti del nostro quotidiano. Alcune delle ri- temporaneamente perso. percussioni prodotte dalle restrittive misure di Il riconoscimento, forse, della precarietà della contenimento non sono state immediatamente vita. percepite, soprattutto se si pensa alla dimen- Uno sguardo diverso da quello che ci ritor- sione psicologica, come ad esempio lo sviluppo na sulla DaD, che è stata per i ragazzi quasi di un vero e proprio stress da pandemia. un’ancora di salvezza, una modalità nuova e L’impatto della prolungata chiusura delle scuo- inusuale che li ha fatti ritrovare. Li ha rassicu- le ha determinato un aumento delle difficoltà rati anche dal punto di vista didattico, ha sop- di apprendimento e il pericolo di un crescente perito in qualche modo ad una mancanza che isolamento sociale; ma anche un inasprimento non sarebbe stata sopportabile per i ragazzi e delle disuguaglianze socio-economiche, evi- li ha tenuti occupati, li ha fatti ritrovare, li ha denziate in questo caso dal divario digitale e responsabilizzati, ha permesso loro di condivi- culturale. dere nuovamente ciò che prima era assoluta- Bambini e ragazzi hanno fatto i conti con una mente scontato condividere. didattica completamente cambiata: distanzia- Questo periodo, se pur difficile, ha contribui- mento fisico ed emotivo, nuove modalità di to forse ad una crescita più rapida dei ragazzi, valutazione, uso massiccio di apparati elettro- FramMenti di un tempo sospeso 17
nici, difficoltà di comunicazione. il loro futuro. Per comprendere la complessità di questa si- La maggior parte dei ragazzi ha reagito a tale tuazione abbiamo ascoltato la voce delle per- condizione esacerbando le comunicazioni con sone più coinvolte: tra tutti, gli insegnanti, i amici e compagni, attraverso chat di gruppo e quali hanno dovuto affrontare un’emergenza telefonate. dalle conseguenze senza precedenti. Abbia- Alcuni hanno addirittura dichiarato di sentir- mo chiesto quali fossero le loro percezioni riguardo le “ferite” che hanno segnato “Inasprimento delle disuguaglianze la sensibilità dei ragazzi in questo periodo di sospen- socio-economiche, evidenziate in questo caso sione caratterizzato da una dal divario digitale e culturale”. quotidianità del distan- ziamento fisico e dell’iso- lamento sociale e quali “cicatrici” avrebbero si comunque vicini agli altri e di non risentire lasciato. Le due parole evidenziate, dal forte più di tanto dell’isolamento sociale. significato simbolico, sottendono altre doman- In particolare gli studenti maschi si sono la- de sulle quali ci siamo interrogati e abbiamo sciati sopraffare dall’uso di videogiochi, so- interrogato le e gli insegnanti; alcune relati- prattutto di ruolo, dove è maggiore l’intera- ve alla condizione dei ragazzi: stati d’animo zione di gruppo; mentre le studentesse dalla percepiti, paure, ansie, gioie, insoliti desideri visione di serie tv. inespressi, sovraccarico emotivo da parte dei Diversi ragazzi e ragazze hanno subìto il so- genitori, il ruolo giocato dalla noia; altre an- vraccarico emotivo dei genitori e questo li ha cora legate agli effetti della didattica online: portati a partecipare con meno intensità alle atteggiamenti più usuali, richieste nuove, ri- attività didattiche e a relazionarsi con più im- sultati ottenuti a livello didattico e di matura- barazzo ed inibizioni. zione personale, cambiamenti nel ruolo d’in- Riguardo specificamente la didattica online, segnante. A tal proposito, è stato costruito un le insegnanti da me intervistate non conser- questionario con 10 domande aperte a risposta veranno un buon ricordo: l’azione didattica è libera, che vertevano sui temi precedentemen- stata meno efficace, nonostante abbia richiesto te esposti. Nel caso specifico, ho intervistato molti più sforzi rispetto a quella in presenza. due insegnanti del biennio di scuola superiore Non sono mancate le difficoltà a strutturare di secondo grado: Paola del Liceo Scientifico lezioni, prove, a selezionare e usare materiali Galeazzo Alessi di Perugia e Monia dell’Istitu- multimediali. La DaD, per lo più, ha amplifi- to Tecnico Agrario Superiore Ciuffelli-Einau- cato atteggiamenti già presenti tra gli studen- di di Todi (PG); entrambe insegnano italiano. ti: quelli volenterosi di apprendere e studiare Per quanto riguarda i ragazzi, dalle rispo- hanno continuato a mostrare il loro impegno, ste delle insegnanti è emersa innanzitutto la mentre coloro già poco propensi allo studio percezione di uno stato di rassegnazione e di hanno approfittato della modalità per eclis- impotenza, di fronte alla condizione di convi- sarsi maggiormente. venza con il distanziamento fisico e alla tra- Di base c’è stato un incremento della frequen- sformazione del vivere quotidiano. za delle comunicazioni anche con le insegnan- Se, nella fase iniziale, è stata vissuta come una ti, tramite lo scambio di email e messaggi nel prudente attesa, successivamente la richiesta corso di tutta la giornata. A volte, la didattica di stare a casa e continuare comunque a stu- è passata in secondo piano perché è stato più diare ha generato ansia e preoccupazione per importante motivarli alla presenza, al dialogo 18 Ascoltare l’adolescenza
e all’interazione, in quanto si demotivavano e condizione e a risentire meno dell’isolamento. si perdevano più facilmente se non venivano Un’unica nota, all’apparenza positiva: alcuni adeguatamente sollecitati. di loro sono diventati più diligenti e presenti. L’aspetto più interessante emerso è stato l’in- In ogni caso, tramite la DaD gli insegnanti cremento della frequenza delle comunicazioni, non sono mai riusciti a garantire un supporto sia con i compagni che con le insegnanti. Del davvero efficace sia sul piano scolastico che su resto l’uomo, in quanto specie, è un animale quello relazionale, a causa delle molteplici dif- sociale e non può prescindere dal comunicare, ficoltà che il mezzo virtuale presenta e anche in tutte le sue forme. In questo caso nasconde- nel momento in cui la comunicazione passava va, o meglio mostrava, un evidente bisogno di in modo fluido e chiaro, si trattava comunque ascolto e di supporto. di un messaggio filtrato da un mezzo tecno- Questa azione dalla connotazione positiva, logico, nel quale non è mai possibile trovarsi cela altre dinamiche, come l’uso smodato e il nell’istante, nel qui e ora. tempo eccessivo dedicato ai dispositivi digitali, Per concludere, gli effetti di questo distanzia- che a lungo andare non fa altro che amplifi- mento fisico e dell’isolamento sociale lasceran- care la sensazione di isola- no segni nel tempo. In mento; oppure la possibilità questa fase della loro di selezionare i compagni “Gli studenti maschi si sono vita i ragazzi hanno con cui relazionarsi, esclu- un bisogno profon- lasciati sopraffare dall’uso dendo gli altri con i quali si do di stare insieme ai evita di avere un confronto, di videogiochi le studentesse propri pari, per pren- cosa che l’ambiente classe, dalla visione di serie tv”. dere le misure di sé, invece, costringe a vivere per cercare conferme, ed è altrettanto fondamen- per costruirsi la pro- tale per il proprio sviluppo socio-relazionale. pria identità. È probabile, invece, che trovere- Inoltre, questo modo di comunicare risulterà mo una società di giovani emotivamente anal- sempre incompleto, a volte sterile, perché pri- fabeti, con dipendenze affettive, nel migliore vo del coinvolgimento di tutti i sensi, in par- dei casi, da una parte e, dall’altra, ragazzi per ticolare delle sensazioni epidermiche. Come i quali sarà difficile uscire da un isolamento, dimostra la ricerca, in questa fase della vita, il che nel lungo periodo ha raggiunto un effetto contatto fisico è di sostanziale importanza per anestetizzante. Tutto ciò chiederà agli adulti un corretto sviluppo bio-psico-sociale. un atto di grande fiducia e responsabilità, per La convivenza forzata con i genitori, molti dei condurre questo esercito di giovani ad una rie- quali relegati in casa, ha condotto molti ragaz- ducazione fisica ed emotiva. zi e ragazze ad un sovraccarico emotivo: per loro è stato difficile, se non impossibile, rita- gliarsi degli spazi di autonomia. Obbligati a condividere gli spazi della casa, a volte troppo ristretti, assieme a genitori e fratelli, si sono trovati a vivere l’esperienza della didattica online con disagio e imbarazzo, e con un’au- tocensura della propria espressività; nel peg- giore dei casi, sotto lo sguardo controllante del genitore. Coloro fortunati ad avere spazi più ampi, addi- rittura esterni, sono riusciti a smorzare questa FramMenti di un tempo sospeso 19
LO “STRANGER THINGS” speso, ascoltare l’adolescenza ho parlato con ON LINE, OVVERO due professori delle scuole medie superiori: IL SOTTOSOPRA VIRTUALE Paola, che insegna italiano in un istituto tec- di Alice Pavan nico-professionale di Como e Riccardo che (Cantù CO) insegna lingue in un liceo linguistico a Cantù (CO), entrambi hanno classi che vanno dalla A un anno di distanza dall’incontro che fece prima alla quinta. Abbiamo scelto però di con- nascere il germe di questo osservatorio sulla centrarci sulle classi del biennio, riscontrando come per gli alunni delle classi quinte il “I ragazzi, che in classe si erano sempre dimostrati periodo iniziale in DaD abbia com- più timidi e meno protagonisti, hanno trovato in questa portato quasi un modalità online una possibilità di riscatto e uno stimolo vantaggio nell’ac- per interessarsi maggiormente alla lezione, mentre altri quisizione dell’au- che dimostravano maggiore carattere o addirittura velleità tonomia necessaria per continuare poi da leader nella micro società scolastica si sono chiusi gli studi universi- e staccati dal gruppo classe; un rovesciamento dei ruoli tari o la vita adulta dunque, uno “stranger things” virtuale”. lavorativa. Entrambi hanno rilevato una forte fragilità adolescenziale, è triste constatare crescita della noia e quindi della richiesta di come, nonostante le iniziative portate avanti attenzioni da parte degli alunni verso i profes- da chi si occupa di educazione e formazione, sori, il loro ruolo in questo modo si è ampliato i bambini e i ragazzi siano ancora quelli che rispetto a quello della didattica in classe, vi- subiscono le conseguenze più pesanti di questa rando verso quello di formatori a tutto tondo, pandemia e le porteranno sulla loro pelle per chiamati ad accompagnare i ragazzi nella let- anni, a voler essere ottimisti. tura delle proprie emozioni e ad assisterli nelle Non voglio essere catastrofica, ma in questo difficoltà del periodo. momento provo rabbia e frustrazione per la Pur essendo istituti molto diversi, entrambe le sorte che è toccata ai nostri ragazzi e quando scuole hanno un livello tecnologico avanzato mi metto nei loro panni, sento la gola strin- e hanno potuto aiutare i ragazzi in difficoltà gersi e il ventre contrarsi, un bisogno d’aria, a sopperire alla mancanza di mezzi e ad ac- che manca in questo tempo rarefatto, che ti si quisire le capacità tecnologiche necessarie per appiccica addosso come un mantello umido di l’utilizzo della DaD. Quello in cui differiscono nebbia inquinata. i due racconti è la partecipazione alla lezione La responsabilità degli adulti si misura non online: se nel caso di Paola c’è stato un aumen- nel mantenere le rigide regole che impongono to dell’interesse rispetto alle sue lezioni, adat- di rispettare i programmi e valutare i risultati tate comunque al mezzo informatico e quindi a suon di voti e giudizi, ma nella capacità di in parte dedicate alla discussione extra didat- ascoltare quello che i ragazzi faticano a lasciar tica, ma comunque sorprendente da parte di uscire dalle loro gole strozzate, e saper trasfor- ragazzi il cui primario interesse non è certo mare in opportunità di riflessione e rinascita l’italiano, nelle classi di Riccardo invece era ogni incontro, dal vivo e online. difficile coinvolgere i ragazzi in discussioni e Per il progetto FramMenti di un tempo so- la partecipazione era spesso apatica e mecca- 20 Ascoltare l’adolescenza
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