Vademecum anti-bullismo/cyberbullismo - I.S.I. Sismondi-Pacinotti - Lic. Berlinghieri - Ist. Tecn. Ferrari - ISIS Sismondi ...

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Vademecum anti-bullismo/cyberbullismo - I.S.I. Sismondi-Pacinotti - Lic. Berlinghieri - Ist. Tecn. Ferrari - ISIS Sismondi ...
Vademecum anti-bullismo/cyberbullismo

                      I.S.I. Sismondi-Pacinotti – Lic. Berlinghieri – Ist. Tecn. Ferrari

www.sismondipacinotti.edu.it
                                           Via Aldo Moro 11 – 51017 Pescia (PT) ITALIA
                                    Tel. 0572444015 - Fax 0572444117 - PTIS00200A@istruzione.it
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UNA DEFINIZIONE CONDIVISA DI BULLISMO
                             Le caratteristiche distintive del fenomeno possono essere così riassunte
                                                 (Olweus, 1999; Menesini, 2000):

   La parola “bullismo” deriva                      ◻  intenzionalità, cioè il fatto che il bullo mette in atto
   dall’inglese bullying e significa                premeditatamente dei comportamenti aggressivi con lo
   prepotenza, sopruso.                             scopo di offendere l’altro o di arrecargli danno; è
                                                    questo un aspetto rilevante, sebbene non sempre tutti i
                                                    ragazzi abbiano piena consapevolezza di cosa stanno
                                                    facendo;
                            Bullismo indiretto:     ◻ persistenza: sebbene anche un singolo episodio possa
     Bullismo                  Escludere ed         essere considerato una forma di bullismo, l’interazione
                               isolare un/a         bullo-vittima è caratterizzata dalla ripetitività di
  fisico: picchiare,        compagno/a, fare        comportamenti di prepotenza protratti nel tempo;
 spingere, mordere,           smorfie e gesti
                                                    ◻ asimmetria di potere: si tratta di una relazione
     prendere o             volgari, diffondere
  rompere le cose            pettegolezzi …         fondata sul disequilibrio e sulla disuguaglianza di forza
    degli altri…
                                                    tra il bullo che agisce, che spesso è più forte o sostenuto
                        I luoghi del bullismo.
                                                    da un gruppo di compagni, e la vittima che non è in
                        Laddove la vigilanza        grado di difendersi;
    Bullismo            dell’adulto è assente o     ◻ natura sociale del fenomeno: l’episodio avviene
    verbale:            più distratta: sui mezzi
    minacciare,           pubblici nel tragitto
                                                    frequentemente alla presenza di altri compagni,
     offendere,         casa-scuola, nel cortile    spettatori o complici, che possono assumere un ruolo di
insultare, prendere    della scuola, in palestra,   rinforzo del comportamento del bullo o semplicemente
      in giro…            negli spogliatoi, nei     sostenere e legittimare il suo operato.
                          bagni, nei corridoi a
                         ricreazione, a mensa,
                                in classe.
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LA VITTIMA PASSIVA
È il ragazzo/la ragazza preso di mira, di
  solito isolata dal resto della classe. Ha
    scarsa autostima, è poco assertiva e
     spesso passiva e sottomessa nelle
       relazioni sociali. Ha difficoltà a
                                                                        GLI ATTORI NEL BULLISMO
     fronteggiare gli attacchi e reagisce
   chiudendosi in se stessa o piangendo
colpevolizzandosi. È una persona spesso
timida, fragile, ansiosa ed insicura e può
  essere presa di mira anche per una sua
    caratteristica particolare (es. il peso
   corporeo, una disabilità, la religione,
 l’orientamento sessuale, l’appartenenza
                  etnica, etc.)

       LA VITTIMA PROVOCATRICE
    Con il suo comportamento talvolta
 irrequieto ed irritante provoca attacchi e
          spesso contraccambia.

                  BULL*
Si considera più forte ed ha comportamenti
di dominanza verso l’altro. Non rispetta le
       regole, non si preoccupa delle
  conseguenze delle proprie azioni e non
     dimostra senso di colpa se ripreso.
    È alal ricerca di popolarità, quindi si
circonda di “GREGARI” che lo supportano
       e ridono delle sue aggressioni.

          GLI SPETTATORI,
   LA “MAGGIORANZA SILENZIOSA”
    Assistono agli episodi di bullismo
      reagendo con atteggiamenti e
   comportamenti di reale o apparente
 indifferenza, che rinforzano il ruolo del
    bullo. Cercano di rimanerne fuori.

     Il DIFENSORE DELLA VITTIMA               Immagini:
Prende le parti della vittima, difendendola   Sergio Ayashi
            e supportandola.                  it.dreamstime.com
                                              © gcpics /Depositphotos
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Il bullismo è una
    violazione
 dei diritti umani      ATTENZIONE
                         AI LUOGHI
                         COMUNI !
                           È una bravata!
                         Sono solo ragazzi!
                           Se l’è cercata!
                        Fortifica il carattere.
                     I ragazzi devono gestire
                       da soli i loro conflitti.
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DEFINIZIONE DI CYBERBULLISMO

IL CYBERBULLISMO AI SENSI DELLA LEGGE        COME SI COMPORTA IL CYBERBULLO
       71/2017, ART. 1 COMMA 2:

Ai fini della presente legge, per                         Invia messaggi
«cyberbullismo» si intende qualunque                     violenti e volgari,
forma di pressione, aggressione,                          offende, insulta,
molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione,                   minaccia,
diffamazione, furto d'identità,                            perseguita…          Esclude da
alterazione, acquisizione illecita,                                            gruppi online
manipolazione, trattamento illecito di                                          e diffonde
                                               Diffonde sul Web
dati personali in danno di minorenni,                                           maldicenze
                                                foto e video che
realizzata per via telematica, nonché la       ritraggono l’altro
diffusione di contenuti on line aventi ad          in situazioni
oggetto anche uno o più componenti             intime, violente o
della famiglia del minore il cui scopo            imbarazzanti          Impersonificazione
intenzionale e predominante sia quello di                                (furto di identità),
isolare un minore o un gruppo di minori                                 rivelazione ad altri
ponendo in atto un serio abuso, un                                         di informazioni
attacco dannoso, o la loro messa in                                    personali, violazione
ridicolo.                                                                   della privacy
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UNO SGUARDO DENTRO IL CYBERBULLISMO

TUTTO CIÒ CHE VIENE PUBBLICATO IN RETE     RISPETTO AL BULLISMO FACCIA A FACCIA,
 SI DIFFONDE IN MANIERA RAPIDISSIMA
                                                  IL PUBBLICO È PIÙ VASTO:
        ED UNA VOLTA POSTATO,
                                                 POTENZIALMENTE IL MONDO.
 NON È POSSIBILE TORNARE INDIETRO.

                                 CYBERBULLISMO

  CYBERBULL* POSSONO NASCONDERSI               IN RETE NON CI SONO CONFINI.
DIETRO PROFILI FALSI E SOLLECITARE ALTRI   UN CONTENUTO PUÒ ESSERE CANCELLATO
AD “ATTACCARE”, SICURI DI NON ESSERE       DA ALCUNI, MA RIPUBBLICATO DA ALTRI E
   RINTRACCIATI, SENTENDOSI PROTETTI       PUÒ RAGGIUNGERE CHIUNQUE, OVUNQUE,
          DALL’ANONIMATO.                              NEGLI ANNI.
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OLTRE IL CYBERBULLISMO…
                                                                 I RISCHI IN RETE

➢GLOSSARIO DEI COMPORTAMENTI DEVIANTI ONLINE: http://www.iglossa.org/

➢   Adescamento online. Il GROOMING (dall’inglese “groom” - curare, prendersi cura) rappresenta una tecnica di manipolazione psicologica, che
    gli adulti potenziali abusanti utilizzano online, per indurre i bambini/e o adolescenti a superare le resistenze emotive e instaurare una
    relazione intima e/o sessualizzata. Gli adulti interessati sessualmente a bambini/e e adolescenti utilizzano gli strumenti (chat, SMS, social
    network, ecc) messi a disposizione dalla Rete (ma anche dai cellulari) per entrare in contatto con loro. Il grooming definisce il percorso
    attraverso il quale gradualmente l’adulto instaura una relazione - che deve connotarsi come sessualizzata - con il/la bambino/a o
    adolescente.
➢   Il SEXTING (parola sincratica che unisce i termini inglesi sex e texting) rappresenta la pratica di inviare o postare messaggi di testo (SMS, ma
    anche tramite whatsapp e chat) e immagini a sfondo sessuale, come foto di nudo o semi-nudo, via cellulare o tramite Internet (Levick & Moon
    2010).
➢   PORNOGRAFIA (recenti ricerche hanno sottolineato come la maggior parte degli adolescenti reperisca in Rete informazioni inerenti la
    sessualità, col rischio, spesso effettivo, del diffondersi di informazioni scorrette e/o l’avvalorarsi di falsi miti).
➢   PEDOPORNOGRAFIA (con questo termine si intende qualsiasi foto o video di natura sessuale che ritrae persone minorenni).
➢   Gioco d’azzardo o GAMBLING (giocare d’azzardo significa “puntare o scommettere una data somma di denaro, o oggetto di valore, sull’esito
    di un gioco che può implicare la dimostrazione di determinate abilità o basarsi sul caso”).
➢   DIPENDENZA DA INTERNET (Internet Addiction – i/le ragazzi/e che ne soffrono sono spesso inconsapevoli ma, lontani dalla Rete,
    manifestano presto insofferenza, irascibilità e altri sintomi di disagio).
➢   VIDEOGIOCHI ONLINE (alcuni rischi associati possono essere ad esempio: contatti impropri con adulti, contenuti violenti e/o inadeguati;
    acquisti incontrollati, ecc.).
➢   Esposizione a CONTENUTI DANNOSI O INADEGUATI (es. contenuti razzisti, che inneggiano al suicidio, che promuovono comportamenti
    alimentari scorretti, ecc.).
➢   DIPENDENZA DA SHOPPING ONLINE (es. acquisti incontrollati, uso della carta di credito dei genitori a loro insaputa, ecc).
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Attenzione in Rete
No Hate speech!
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RICONOSCERE I CAMPANELLI D’ALLARME

PER LA VITTIMA                                             Comportamenti, vissuti, ripercussioni a livello cognitivo,
                                                           relazioni con gli altri:
Cosa può accadere a scuola:
◻   Le sue cose vengono prese, sparse in giro,             ❑   Sceglie percorsi più lunghi per il tragitto casa-scuola o chiede di
    nascoste, danneggiate.                                     essere accompagnata.
                                                           ❑   E’ timorosa, trova scuse ed è riluttante nell’andare a scuola la
◻   Ha lividi, ferite, tagli e graffi di cui non sa dare       mattina.
    una spiegazione.
                                                           ❑   Spende denaro senza darne giustificazione oppure sparisce denaro
◻   È stata ripetutamente offesa, umiliata,                    in casa.
    intimidita. Ha bassa popolarità fra i compagni.        ❑   Dorme male e fa brutti sogni. Enuresi notturna per i bambini.
    È ansiosa e insicura.                                  ❑   Il rendimento scolastico e l’interesse per la scuola diminuiscono.
◻   È oggetto di prese in giro, viene ridicolizzata, le        Sorgono difficoltà di attenzione e concentrazione.
    vengono affibbiati nomignoli.                          ❑   Cambiamenti repentini nei comportamenti e nell’umore. Rabbia
                                                               improvvisa, comportamenti oppositivi, bassa tolleranza alla
◻   È stata aggredita fisicamente.                             frustrazione.
◻   È stata coinvolta in litigi senza essersi difesa       ❑   Somatizza: ha scarso appetito o mangia troppo, lamenta mal di
    adeguatamente.                                             stomaco, vomito, mal di testa, sviluppa dermatiti, tic.
                                                           ❑   Paure (del buio, degli estranei…), ansia da prestazione, inibizione
◻   Torna da scuola con vestiti stracciati o sgualciti         di fronte a compiti.
    e con libri o oggetti rovinati.
                                                           ❑   Trova difficile parlare e raccontare esperienze dolorose o frustranti.
                                                           ❑   Dice bugie e mistifica episodi e fatti reali.
                                                           ❑   Difficoltà relazionali con i pari (solitudine o aggressività) che porta
                                                               a mancanza di amici o scarsi contatti amicali.
                                                           ❑   Non porta a casa compagni di classe o coetanei, raramente trascorre
                                                               del tempo con loro e non viene invitata a feste.
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LE CONSEGUENZE PER LE VITTIME

                                Università di Firenze
RICONOSCERE I CAMPANELLI D’ALLARME

BULL*                                                                POSSIBILI CONSEGUENZE PER BULL*

◻    È oppositiv*, insolente, aggressiv* con i compagni:
     prende in giro ripetutamente e in modo pesante,                 A breve termine
     rimprovera, intimidisce, insulta, minaccia, urla, tira calci,
     pugni, spinge, strattona. Emargina, diffonde pettegolezzi
     e storie offensive.
◻    Danneggia oggetti che appartengono ad altri e non ha            ◻   Basso rendimento scolastico.
     cura dell’arredo e del materiale scolastico.                    ◻   Disturbi della condotta per incapacità di
◻    Assume comportamenti aggressivi non solo verso i                    rispettare le regole.
     coetanei, ma anche verso gli adulti (genitori e insegnanti).
                                                                     ◻   Difficoltà relazionali.
◻    Ha un forte bisogno di dominare e scarsa empatia.
                                                                     ◻   Ripetute bocciature e abbandono scolastico.
◻    Si inquieta facilmente, ha difficoltà nel controllo delle
     pulsioni ed è poco tollerante alle frustrazioni.                ◻   Piccole attività delinquenziali.
◻    Ha difficoltà nel rispettare le regole.
◻    Approva la violenza come mezzo per ottenere vantaggi
     ed ha una bassa preoccupazione per le conseguenze dei
     suoi atti.                                                      A lungo termine
◻    Presenta un’elevata autostima ed è abile nel manipolare         ◻   Comportamenti devianti e antisociali in età
     le situazioni a proprio vantaggio.                                  adulta: crimini, furti, atti di vandalismo, abuso di
                                                                         sostanze.
◻    Ci sono fattori sociali e familiari che possono aumentare il
                                                                     ◻   Violenza in famiglia e aggressività sul lavoro.
     rischio di questa condotta, ma anche altre condizioni di
     disagio come abuso di sostanze, disturbi affettivi, ecc.
La Scuola LE FIGURE DI RIFERIMENTO: CHI FA COSA.
                                    PARTENDO DALLA LEGGE 71/2017

IL DIRIGENTE SCOLASTICO                                             IL REFERENTE
❑   Coordina le attività che andranno a favorire la tutela dei      ◻     Conosce, diffonde e aggiorna le buone pratiche relative
    propri studenti aggiornando il PTFOF, il Regolamento                  al fenomeno di bullismo, cyberbullismo, sicurezza in
    d’Istituto ed il patto educativo di corresponsabilità con             rete, delineate all’interno del PTOF dell’Istituto.
    specifici riferimenti a bullismo, cyberbullismo e relative
    sanzioni.                                                       ◻     Costituisce un team di docenti e personale scolastico
                                                                          appositamente formati per intervenire e supportare le
❑   Collabora con il referente ed il team sul bullismo al fine            attività.
    di garantire una scuola accogliente e sicura.
                                                                    ◻     Coordina le iniziative di prevenzione e di contrasto del
❑   Il dirigente che venga a conoscenza di atti di bullismo e             bullismo e cyberbullismo, anche avvalendosi della
    cyberbullismo (salvo che il fatto non costituisca reato)              collaborazione delle Forze di polizia nonché delle
    ne informa tempestivamente i soggetti esercenti la                    associazioni e dei centri di aggregazione giovanile
    responsabilità genitoriale ovvero i tutori dei minori                 presenti sul territorio.
    coinvolti e attiva adeguate azioni di carattere educativo
    attenendosi al Protocollo e Regolamento d’Istituto.             ◻     Supporta studenti, docenti e genitori anche avvalendosi
                                                                          di professionalità specifiche.

IL TERRITORIO
❑   La scuola realizza una rete tra i diversi attori del territorio (Amministrazione comunale, Associazioni, Cooperative Sociali,
    Forze dell’Ordine, ASL, Psicologo della scuola) al fine di prevenire e contrastare il fenomeno di bullismo e cyberbullismo
    predisponendo un protocollo operativo.
❑   La scuola stringe collaborazioni in rete con le diverse scuole di tutti gli ordini e gradi del territorio per condividere le
    buone pratiche educative.
❑   La scuola collabora con progetti presentati dal MIUR e dai diversi Ambiti Territoriali.
DOCENTI E PERSONALE ATA

Il Consiglio di classe: COSA NON FARE                                              Il Consiglio di classe: COSA FARE
                                                                                   ◻   Creare un clima-classe positivo, sicuro e dialogante
                                                                                       e favorire non solo lo sviluppo cognitivo, ma anche
◻    Entrare in un’ottica punitiva.                                                    quello socio-affettivo degli allievi.
◻    Credere che limitarsi a punire il bullo e/o iperproteggere la vittima sia
     la soluzione del problema.                                                    ◻   Elaborare con la classe regole condivise contro le
                                                                                       prepotenze.
◻    “Etichettare” i ragazzi e creare sistemi di aspettative negative intorno
     al singolo individuo.                                                         ◻   Vigilanza attiva e osservazione diretta della qualità
                                                                                       delle relazioni fra pari negli spazi scolastici per
◻    Disapprovare la persona e non i comportamenti.                                    individuare segnali e fattori di rischio.
◻    Umiliare, usare sarcasmo o minacce.                                           ◻   Porre attenzione alle paure e alle fragilità
◻    Sottovalutare, far finta di niente, o minimizzare anche davanti a                 individuali.
     piccoli gesti offensivi o violenti in classe.
                                                                                   ◻   Porre attenzione al protagonismo nelle sue forme,
◻    Prepotenza e scherzo? Il limite per discernere il confine è il disagio            perché diventi un vantaggio per il gruppo e non
     della vittima, cioè il vissuto dei ragazzi coinvolti. Spesso gli adulti non       fattore di tensione o di conflitto.
     percepiscono come gravi atti che invece danno grande sofferenza alla
     vittima.                                                                      ◻   Intervenire precocemente ed intraprendere azioni ad
                                                                                       hoc di consapevolezza e sensibilizzazione sui temi
                                                                                       di bullismo e cyberbullismo.
                  IL PERSONALE NON DOCENTE                                         ◻   Dare rinforzi positivi rispetto al buon
                                                                                       comportamento degli allievi.
Il personale ATA dell’Istituto, che è stato opportunamente formato,                ◻   Fermezza e coerenza nel condannare ogni atto di
può avere uno sguardo privilegiato sulle dinamiche fra gli studenti ed                 prepotenza ed intolleranza.
è importante che segnali ai docenti situazioni anomale, studenti                   ◻   Utilizzare sanzioni eque e tempestive.
isolati nei momenti di ricreazione o altri particolarmente turbolenti.
Può assistere ad episodi di (presunto) bullismo mentre svolge il
delicato ruolo di sorveglianza. Nel caso accada, deve avvisare
immediatamente il dirigente scolastico perché si attivino verifiche.
Quando e come intervenire.
     LA SCUOLA AGISCE CON AZIONI UNIVERSALI

                                                             Chiaro patto
                                                             educativo di
                                                           corresponsabilità                Sportello
                                                           scuola-famiglia.               psicologico di
                                                                                            ascolto e
                                                             Promozione
                                         Interventi di       competenze                   modalità per le
 Indagine del                          sensibilizzazione     digitali per i               segnalazioni.
  fenomeno                             alle tematiche           genitori
  nell’Istituto                        del bullismo e
anche con uso                          cyberbullismo
di questionari.                         nel biennio
                      Giornata          dell’Istituto
                    anti-bullismo
Educazione ai        in febbraio
rischi in rete e
 promozione
     della                                                                     Progetto
 competenza                                                                    NoTrap!
  digitale nel
    biennio          Incontri con                                                            Educazione
                    esperti, forze                                                         socio-affettiva,
                   dell’ordine, ASL,   Formazione dei                                     psico-sessuale e
                     associazioni       docenti e dei                                       alla legalità.
                                        collaboratori
                                          scolastici.
                                        Modulo per le
                                        segnalazioni
                                        Sorveglianza
                                       “scuola sicura”
Studenti
                                                 Sei un bullo?

                 Ti hanno preso di mira?
                                           Hai bisogno di aiuto!

       Hai bisogno di aiuto?

                                                     Sei spettatore?
                                                  Dai il tuo aiuto!

Immagini:
Sergio Ayashi
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© gcpics /Depositphotos
http://www.notrap.it/
Se sono la vittima                                                    Se assisto ad una prepotenza

     Non devo tenermi
                                                                      ◻   Non è “solo uno scherzo”. Provo a mettermi nei panni di
        tutto dentro.            Devo provare a                           chi subisce, ad immaginare cosa prova. Non devo dare
  Con un alleato (amico,          chiedere aiuto                          supporto a chi fa le prepotenze, ad esempio ridendo o
   compagno, genitore,            a qualcuno di                           guardando quello che succede. Devo cercare di
  insegnante) si possono            cui mi fido                           convincere anche i compagni a non farlo. Così il bullo
     superare anche i                                Posso provare        capirà che non ha più l’appoggio dei compagni.
        problemi che                                 ad ignorare i    ◻   Non devo sottovalutare la gravità della cosa per la
         sembrano                                      bulli, a non       vittima. La sua sofferenza spesso non si manifesta ma
       insormontabili                                  rispondere         certamente è profonda: semplicemente non sa come
                                                           e ad           difendersi.
                              Non devo pensare        allontanarmi    ◻   Spetta anche a me fare qualcosa. Bastano anche dei
 Devo evitare di
                              che sia colpa mia.                          piccoli gesti come ASCOLTARE, passare del tempo con la
 stare solo. Se i
                                                                          vittima e non lasciarla sola durante l’intervallo e all’uscita
bulli mi vedono in           Nessuno merita tutto
                                                                          di scuola, portarla lontano dai bulli, provare a parlare
   compagnia                  questo. Sono i bulli                        con i bulli o confortarla dopo che ha subito una
  saranno meno              che stanno compiendo                          prepotenza.
propensi a darmi               azioni sbagliate,
                                                                      ◻   Non bisogna pensare “io non faccio la spia”. Se
      fastidio.                    NON IO!                                parliamo con qualcuno di quello che succede, non stiamo
              Tentare di                                                  facendo la spia, stiamo aiutando qualcuno. Raccontiamo
             non mostrare                                                 cosa sta succedendo ad un adulto di cui ci fidiamo,
               timore o                                                   oppure incoraggiamo la vittima a chiedere aiuto ai
               tristezza                                                  genitori o ai professori.
http://www.notrap.it/

Se sono la vittima                                         Se assisto ad una prepotenza

                                                                      NON DALLA PARTE DEI PREPOTENTI
 Controllare le
 impostazioni                               Non devo       •   Non devo commentare un post o una foto/video
 della privacy                            rispondere o         impropri con un messaggio a favore di chi l’ha postati.
   sui social                              vendicarmi      •   Non devo mettere il “mi piace” ad un post o una
    network          Raccontare ad      facendo al bullo       foto/video impropri.
                       un adulto         quello che ha     •   Non devo diffondere a mia volta una foto/video che
                     quello che sta         fatto a me         potrebbe danneggiare la vittima.
                      succedendo

      Bloccare la
       persona/il                      Se il problema
                                                                         DALLA PARTE DELLA VITTIMA
      contatto sui                         persiste,
      social e sul                    denunciare alla      • Potrei scrivere un messaggio in suo favore.
        cellulare                      Polizia Postale
                                                           • Potrei contattarla in privato per consolarla.
                                      (ricordati di non
                       Segnalare        cancellare le      • Posso provare a fare qualcosa per la vittima (es. se è
                     la persona/il                           stata esclusa da un gruppo online, posso cercare di far
                                           prove!)
                       contenuto                             capire ai miei compagni che non è bello che ci sia un
                                                             gruppo della classe al quale lei non partecipa)

                                                                           QUANDO SI VA OLTRE…

                                                           • Devo segnalare il contenuto improprio.
                                                           • Devo mostrare il contenuto ad un adulto.
COME CHIEDERE AIUTO A SCUOLA?

                                             Visita il sito
  Un messaggio in una delle cassette
            SOS Bullismo
   oppure segnala tramite il nostro
           sito istituzionale

                                       http://www.notrap.it/
SEGNALARE CYBERBULLISMO ai sensi della LEGGE 71/2017

                            ➢   La Legge 71/17 nell’art. 2 prevede che ciascun
                                minore ultraquattordicenne possa inoltrare al
                                titolare del trattamento o al gestore del sito
                                internet e del social media un’istanza per
                                l’oscuramento, la rimozione o il blocco di
                                qualsiasi altro dato personale del minore,
                                diffuso nella rete internet, previa
                                conservazione dei dati originali […]
                            ➢   Qualora la richiesta non sia soddisfatta, ci si
                                può rivolgere al Garante per la protezione dei
                                dati personali, che entro 48 ore provvede in
                                merito alla segnalazione.
                            ➢   Il modulo per la segnalazione è scaricabile a
                                questo link
                                http://www.garanteprivacy.it/cyberbullismo e
                                deve essere inviato a: cyberbullismo@gpdp.it
Il nostro Protocollo di intervento
        Il nostro Istituto si attiene alla seguente procedura, studiata e proposta dall’Università di Firenze.
1. SEGNALAZIONE E 2.VALUTAZIONE

LA FAMIGLIA
                          1. LA SEGNALAZIONE.
A meno che non si
tratti di un atto di      È il primo passo, fondamentale. All’interno dell’Istituto nei vari plessi sono presenti 4 cassette per
bullismo/cyberbullism     segnalare situazioni a rischio o di emergenza “Bullismo SOS”. Chiunque, all’interno della scuola, può
o grave e palese, per     fare una segnalazione anche in forma anonima. I docenti ed il personale ATA sono invitati a segnalare
cui la famiglia sarà      compilando un apposito modulo da consegnare direttamente al Dirigente scolastico e, nei casi di
immediatamente            situazioni da monitorare, rivolgendosi direttamente al referente che riferirà al Dirigente. E’ possibile
avvisata dal              segnalare anche attraverso il sito internet della Scuola.
Dirigente, si attende
la prima valutazione
dell’équipe per
informare e
                          2. LA VALUTAZIONE.
coinvolgere i genitori,
in modo da poter          La segnalazione deve essere presa in carico nel più breve tempo possibile con il fine di capire il livello
presentare un quadro      di vittimizzazione/bullismo ed intervenire nel modo più efficace.
accurato ed adottare
una strategia             Su mandato del Dirigente, l’équipe per l’Emergenza anti-bullismo (docenti formati e, se presente, lo
condivisa.                psicologo della scuola) raccoglie informazioni sull’accaduto tramite colloqui con gli attori coinvolti,
                          valuta la tipologia, frequenza e la gravità dei fatti, nonché il livello di sofferenza della vittima e le
                          caratteristiche di rischio del* bull*.
                          Il momento della valutazione è molto delicato per evitare di sottovalutare o enfatizzare la situazione e
                          per scegliere il tipo di intervento più appropriato per gestire il caso.
IL LIVELLO DI PRIORITA’

             I CODICI.
             Dopo aver effettuato i colloqui, valutato il contesto e la sintomatologia per vittima e bull*,
             l’équipe stabilisce il livello di priorità di intervento:

                                    ◻         Livello di emergenza di bullismo: alta sofferenza della vittima e rischio
                                ◻          Livello di emergenza di bullismo:per    i/lesofferenza
                                                                                 alta    bull*.     della vittima e
                                        rischio per i/le bull*. È necessario un interventolaurgente
                                         ◻       È necessario un  intervento  urgente   che     scuola non
                                                                                                         che può  gestire da
                                                                                                              la scuola
                                                                                    sola.
                                         non può gestire da sola. Deve essere richiesto il supporto della rete
                                          ◻      Deve essere
                                           del territorio ancherichiesto il supporto
                                                                  con interventi       della rete
                                                                                 specialistici  e asul territorio
                                                                                                    lungo         anche con
                                                                                                            termine.
                                                               interventi specialistici e a lungo termine.

                                ◻         Livello sistematico di bullismo e vittimizzazione, ma non così elevato da
                                              richiedere interventi esterni. La scuola attiva interventi indicati e
                                                                  strutturati per la gestione.
                                    ◻       Nel caso in cui non ci siano risultati, si attiva prontamente la rete sul
                                                                            territorio.

                                             ◻      Livello di rischio di bullismo e vittimizzazione: situazione da
                                                                  monitorare, con interventi preventivi
                                                             ◻       e di sensibilizzazione in classe.

                                                                                                                  E. Menesini, A. Nocentini, 2017
                                                                                                                  Università di Firenze
3. GESTIONE e 4. MONITORAGGIO

3. LA GESTIONE DEL CASO.

a. INTERVENTO INDIVIDUALE con gli alunni coinvolti (vittima e bull*) da parte dell’équipe.

Gli obiettivi da perseguire

                        Vittima                                                               Bull*

Ascoltarla e                                                       Responsabilizzare sulle conseguenze delle sue azioni e
rassicurarla. Verificare e                                         ristabilire regole di base per la convivenza, sollecitando
monitorare se emergono                                             collaborazione ed il recupero della relazione.
paure e preoccupazioni
molto elevate o forti sensi                                        Il Consiglio di classe adotterà sanzioni disciplinari secondo
di colpa e vergogna.                                               quanto previsto dal Regolamento di Istituto ed attiverà un
Incoraggiarla a stare in                                           monitoraggio continuo, adottando nei confronti di chi ha
compagnia di compagni                                              sbagliato un atteggiamento assertivo che incoraggi i
più protettivi ed allertare                                        comportamenti adeguati e positivi.
il Consiglio di classe
                                                                   La famiglia sarà tenuta al corrente del percorso in atto.
ed il personale ATA affinché sia sempre disponibile all’ascolto
e ponga maggiore attenzione ai suoi comportamenti e
spostamenti.
Collaborazione con la famiglia per monitorare la situazione.
3. GESTIONE e 4. MONITORAGGIO

b. APPROCCIO EDUCATIVO CON LA CLASSE
Accanto ad un approccio disciplinare e sanzionatorio, la scuola
crede in un approccio educativo e riparatorio che possa attivare
strategie di gruppo, in grado di modificare le dinamiche
relazionali in classe.
La prima azione sarà quella di supportare la vittima ed aiutare
bull* al cambiamento, fornendo autentiche opportunità di
cambiamento con interventi mirati.
Potranno quindi essere predisposti interventi psico-educativi da      4. VERIFICA DELL’EFFICACIA DELL’INTERVENTO
parte del Consiglio di classe coadiuvati dall’équipe e dallo
psicologo della scuola. Verrà inoltre attivato uno sportello di       Se si ripresentano episodi, se i protagonisti non sono motivati
ascolto psicologico con priorità.                                     al cambiamento, se l’approccio adottato non ha avuto
                                                                      successo, verranno predisposti nuovi interventi, in ultimo
Ciascun intervento sarà volto allo sviluppo delle abilità e delle     coinvolgendo soggetti esterni e professionalità specifiche
competenze sociali, relazionali, emotive ed empatiche mediante        richiedendo il supporto di ASL, Servizi Sociali ed altre figure.
circle time, cooperative learning, problem solving, ecc. Sarà volto
inoltre a potenziare le abilità sociali della vittima.
Si lavorerà per mettere in luce i meccanismi di disimpegno
morale, costruire percorsi di consapevolezza sul fenomeno e su
quanto accaduto, in modo da responsabilizzare ed attivare “la
maggioranza silenziosa” e far sviluppare un’attitudine a non
tollerare episodi futuri.
Saranno disincentivati nell’immediato i comportamenti che
rinforzano la condotta de* bull* (es. non ridere per le sue azioni,
dargli attenzione).
Monitoraggio del gruppo classe.
COSA PREVEDE IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO

RENDERSI PROTAGONISTI DI EPISODI DI BULLISMO / CYBERBULLISMO (IN RELAZIONE ALLA GRAVITÀ)

Rendersi protagonisti di episodi di bullismo/cyberbullismo (non passibili di reato) come illustrati nel Vademecum per il contrasto al
bullismo/cyberbullismo allegato al PTOF.
Il docente scriverà un rapporto disciplinare sul registro, segnalerà l’accaduto al Dirigente scolastico e chiederà la convocazione di un Consiglio di
classe straordinario.
La sanzione prevista sarà la sospensione dalle lezioni, senza obbligo di frequenza, per un numero di giorni pari o superiore a 12. È prevista
inoltre l’esclusione dalle uscite didattiche, visite guidate e progetti extracurriculari.
Il Dirigente scolastico, sentito il parere del Consiglio di Classe, provvederà alla convocazione delle famiglie dei soggetti coinvolti e potrà indire
un’assemblea con i genitori della classe. In caso di recidiva il Consiglio di Classe chiederà l’Intervento del Consiglio di Istituto.
In relazione alla gravità del caso, il Consiglio di Istituto provvederà a deliberare i provvedimenti più appropriati al caso, con la sanzione massima
dell’allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine delle attività didattiche.
Per atti passibili di reato, il Consiglio di Classe e Consiglio di Istituto potranno deliberare l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione
all’esame di Stato conclusivo.
Nel Consiglio di classe in cui si siano verificati atti di bullismo/cyberbullismo si potranno attivare:
· percorsi didattico-educativi di riflessione e consapevolezza sulla tematica con il supporto del referente d’Istituto per il contrasto al Bullismo e
Cyberbullismo;
· sportello Psicologico di Ascolto con priorità;
· regole di comportamento condivise all’interno del gruppo-classe.
Al termine del percorso sarà richiesta al responsabile delle prepotenze una lettera di scuse alla vittima e sarà guidato a comportamenti attivi di
natura risarcitoria e riparatoria, volti al perseguimento di una finalità educativa, ad esempio: pulizia delle aule, piccole manutenzioni, svolgimento
di attività di assistenza o di volontariato nell’ambito della comunità, sotto la supervisione di un docente tutor.
Per coloro che avranno sostenuto in tutto o in parte gli atti di bullismo/cyberbullismo, il Consiglio di classe stabilirà la sospensione dalle lezione per
un numero di giorni minimo di tre e saranno previste consegne di compiti specifici per casa o attività da svolgere in classe e/o in favore della
comunità scolastica, sotto la supervisione di un docente tutor.
Segnalazione alle autorità competenti per i casi previsti per legge.
LEGGE 29 maggio 2017, n. 71 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. (17G00085)
(GU Serie Generale n.127 del 03-06-2017).
SE IL BULLISMO DIVENTA REATO

                          Se è reato perseguibile        Se il reato è perseguibile
                          a querela, NON vi è            d’ufficio (es. furto aggravato,
                          obbligo di denuncia            rapina, estorsione, violenza
                          all’autorità giudiziaria.      privata…), è obbligatorio
                          La dirigenza dell’Istituto     presentare denuncia per
                          si impegnerà ad                iscritto al dirigente scolastico,
                          informare                      anche qualora non sia
                          tempestivamente la             individuata la persona alla
                          famiglia consigliando di       quale il reato è attribuito.
                          rivolgersi all’Ufficio         Sono soggetti obbligati alla
                          Minori o al                    denuncia i pubblici ufficiali e
                          commissariato di zona.         gli incaricati di pubblico
                                                         servizio, vale a dire il
                                                         personale docente e
                          Il personale scolastico        amministrativo.
                          non deve fare atti di
                          indagine, audizioni,           La denuncia è presentata o
                          valutare l’attendibilità del   trasmessa dal dirigente
                          minore, delle circostanze      scolastico senza ritardo alle
                          o delle responsabilità.        Forze dell’Ordine e ai Servizi
                                                         Sociali o direttamente alla
                                                         Procura della Repubblica o
                                                         ad un Ufficiale di Polizia
                                                         Giudiziaria.
LEGGE 71/2017 Art. 6

Ammonimento
1. Fino a quando non è proposta querela o non è
presentata denuncia per taluno dei reati di cui agli
articoli 594, 595 e 612 del codice penale e
all’articolo 167 del codice per la protezione dei dati
personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196, commessi, mediante la rete internet,
da minorenni di età superiore agli anni quattordici
nei confronti di altro minorenne, è applicabile la
procedura di ammonimento di cui all’articolo 8,
commi 1 e 2, del decreto legge 23 febbraio 2009,
n. 11, convertito, con modificazioni, dalla legge 23
aprile 2009, n. 38, e successive modificazioni.
2. Ai fini dell’ammonimento, il questore convoca il
minore, unitamente ad almeno un genitore o ad
altra persona esercente la responsabilità
genitoriale.
3. Gli effetti dell’ammonimento di cui al comma 1
cessano al compimento della maggiore età.
SUGGERIMENTI PER I GENITORI

◻   Un dialogo aperto con i propri figli ed uno stile educativo      Contatti:
    autorevole sono un fattore di protezione.
◻   Uno stile educativo punitivo, incoerente e/o scarsa              ISI “Sismondi-Pacinotti”
    supervisione sono fattori di rischio.                            Tel. 0572 444015
◻   Fare attenzione ai cambiamenti di abitudini e                    email: ptis00200a@istruzione.it
    comportamenti dei propri figli.                                  Nell’Istituto sono presenti cassette bullismSOS per
◻   Monitorare i sintomi di malessere nei ragazzi, imparare a        segnalazioni.
    riconoscerli e a non sottovalutarli.
◻   Vigilare sulle abitudini in Rete dei propri figli.               Dirigente Scolastico:
◻   Conoscere e documentarsi sui rischi in Rete.                     Prof. Tiziano Nincheri
                                                                     tiziano.nincheri@sismondipacinotti.edu.it
◻   Partecipare a percorsi di sensibilizzazione e prevenzione
    del fenomeno.
◻   Impegnarsi a far rispettare ai figli il Regolamento d’Istituto
                                                                     Referente per il contrasto a
    collaborando con i docenti.                                      bullismo/cyberbullismo:
                                                                     Prof.ssa Eva Giuliani
    Al minimo dubbio o qualora il genitore venisse a
    conoscenza che il/la propri* figli* subisce prepotenze o
    ha compiuto atti di bullismo/cyberbullismo è importante
    che:
◻   Non prenda decisioni affrettate e si ponga in ascolto
    del/la figli*. È importante cercare di capire cosa è
    successo senza giudicare, minimizzare o enfatizzare.
◻   Si rivolga alla scuola, al Dirigente scolastico, al referente
    per il bullismo e/o al coordinatore di classe affinché si
    possa intervenire tempestivamente con personale con
    competenze specifiche, rassicurando il/la figli* che si
    troverà una soluzione insieme.
NUMERI UTILI

                                          Polizia Postale sez. di Pistoia
        TELEFONO AZZURRO:                 Via Pratese 49 tel: 0573 970726
   Sito www.azzurro.it tel. 19696         www.facebook.com/unavitadasocial
  chatline www.azzurro.it/chat.html
                                            https://www.garanteprivacy.it/temi/cyberbullismo

                                           www.generazioniconnesse.it

                                           www.notrap.it
         Per segnalare materiale      ◻

         pedopornografico online            https://www.iglossa.org/
          http://www.stop-it.it/
Bibliografia, sitografia, risorse
              • Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo, Ersilia Menesini, Anna Nocentini,
Formarsi        Benedetta E. Palladino, Il Mulino, 2017.
              • Corsi per i referenti per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo www.piattaformaelisa.it
Informarsi    • Dispense del Corso di perfezionamento “Bullismo e cyberbullismo: conoscenza, valutazione e
                interventi”, direttore prof.ssa Ersilia Menesini, Università degli Studi di Firenze, a.a. 2016-
Comprendere     2017.
              • Bullismo: Le azioni efficaci della scuola, a cura di Ersilia Menesini, Erickson, Trento, 2003.
Valutare      • Il bullismo a scuola, D. Olweus, Giunti ed., Firenze, 1996.
              • Il fenomeno del bullismo. Conoscerlo e prevenirlo, I quaderni di Telefono Azzurro www.azzurro.it
Riflettere    Risorse in Rete
              - Legge 71/17 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno
…                del cyberbullismo http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/3/17G00085/sg
              - Linee Guida MIUR https://www.miur.gov.it/bullismo-e-cyberbullismo
Agire!
              - IFOS http://www.cyberbullismo.com/

                        - Campagna Europea antibullismo
                          http://www.e-abc.eu/it/

              - Bullismo e cyberbullismo: che fare? Un vademecum per ragazzi, famiglie e scuole a cura della
                 Prefettura di Rovigo, gennaio 2014.
                http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1213/VADEMECUM%20-
                %20Bullismo%20e%20Cyberbullismo.pdf

              - Cyberbullismo, cyber stalking e pericoli del web, Questura di Caltanisetta, a.s. 2014-2015
                http://questure.poliziadistato.it/statics/19/libretto-divulgativo-cyberbullismo.pdf?lang=it
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www.sismondipacinotti.edu.it
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